Bruxelles, 16.1.2025

COM(2025) 14 final

Raccomandazione di

RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

che approva il piano nazionale strutturale di bilancio di medio termine dell'Ungheria


Raccomandazione di

RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

che approva il piano nazionale strutturale di bilancio di medio termine dell'Ungheria

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 121,

visto il regolamento (UE) 2024/1263, in particolare l'articolo 17,

vista la raccomandazione della Commissione europea,

considerando quanto segue:

CONSIDERAZIONI GENERALI

(1)Il 30 aprile 2024 è entrato in vigore il quadro riformato di governance economica dell'UE. Unitamente al regolamento modificato (CE) n. 1467/97, relativo all'attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi 1 , e alla direttiva modificata 2011/85/UE del Consiglio, relativa ai quadri di bilancio degli Stati membri 2 , il regolamento (UE) 2024/1263 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al coordinamento efficace delle politiche economiche e alla sorveglianza di bilancio multilaterale 3 costituisce l'elemento centrale del quadro riformato di governance economica dell'UE. Il quadro punta a promuovere finanze pubbliche sane e sostenibili, una crescita sostenibile e inclusiva e la resilienza attraverso riforme e investimenti, nonché a prevenire disavanzi pubblici eccessivi. Promuove altresì la titolarità nazionale ed è maggiormente incentrato sul medio termine, oltre a prevedere un'esecuzione più efficace e coerente delle norme.

(2)I piani nazionali strutturali di bilancio di medio termine che gli Stati membri presentano al Consiglio e alla Commissione sono al centro del nuovo quadro di governance economica. I piani devono perseguire due obiettivi: i) garantire, tra l'altro, che entro la fine del periodo di aggiustamento il debito pubblico segua una traiettoria di riduzione plausibile o rimanga a livelli prudenti e che il disavanzo pubblico sia portato e mantenuto al di sotto del valore di riferimento del 3 % del PIL nel medio termine, e ii) garantire la realizzazione delle riforme e degli investimenti in risposta alle principali sfide individuate nel contesto del semestre europeo e affrontare le priorità comuni dell'UE. A tale fine ciascun piano deve presentare un impegno di medio termine a favore di un percorso della spesa netta 4 che stabilisca di fatto un vincolo di bilancio per la durata del piano, che copre quattro o cinque anni (a seconda della normale durata della legislatura di uno Stato membro). Il piano deve inoltre spiegare in che modo lo Stato membro garantirà la realizzazione delle riforme e degli investimenti in risposta alle principali sfide individuate nel contesto del semestre europeo, in particolare nelle raccomandazioni specifiche per paese (tra cui quelle relative alla procedura per gli squilibri macroeconomici, se del caso), e in che modo lo Stato membro affronterà le priorità comuni dell'Unione. L'aggiustamento di bilancio copre un periodo di quattro anni, che può essere prorogato fino a tre anni ulteriori se lo Stato membro si impegna a realizzare una serie di riforme e investimenti pertinenti che soddisfino i criteri di cui al regolamento (UE) 2024/1263.

(3)Dopo la presentazione dei piani, la Commissione deve valutare se questi soddisfano i requisiti del regolamento (UE) 2024/1263.

(4)Sulla base di una raccomandazione della Commissione, il Consiglio deve quindi adottare una raccomandazione per definire il percorso della spesa netta dello Stato membro interessato e, se del caso, approva la serie di impegni di riforma e di investimento che giustifica una proroga del periodo di aggiustamento di bilancio.

CONSIDERAZIONI RIGUARDANTI IL PIANO NAZIONALE STRUTTURALE DI BILANCIO DI MEDIO TERMINE DELL'UNGHERIA

(5)Il 4 novembre 2024 l'Ungheria ha presentato al Consiglio e alla Commissione il suo piano nazionale strutturale di bilancio di medio termine. La presentazione è avvenuta a seguito di una proroga del termine di cui all'articolo 36 del regolamento (UE) 2024/1263, come concordato con la Commissione. Il ritardo nella presentazione scaturiva dalla necessità di garantire che il piano fornisse un quadro preciso delle procedure e degli impegni di bilancio dell'Ungheria, in linea con la pianificazione di bilancio 2025. Il 20 dicembre 2024 l'Ungheria ha presentato un addendum al piano onde riflettere i dati più recenti, con un percorso della spesa netta riveduto grazie al quale il disavanzo pubblico sia portato al di sotto del 3 % del PIL e il debito pubblico previsto si collochi o si mantenga su un percorso di riduzione plausibile entro la fine del periodo di aggiustamento.

Iter precedente la presentazione del piano

(6)Per inquadrare il dialogo che porta alla presentazione dei piani nazionali strutturali di bilancio di medio termine, il 21 giugno 2024 la Commissione ha trasmesso all'Ungheria la traiettoria di riferimento 5 a norma dell'articolo 9 del regolamento (UE) 2024/1263. La Commissione ha pubblicato la traiettoria di riferimento il 4 novembre 2024 6 . La traiettoria di riferimento è basata sul rischio e garantisce che, entro la fine del periodo di aggiustamento e in assenza di ulteriori misure di bilancio oltre il periodo di aggiustamento, il debito pubblico si trovi su una traiettoria di riduzione plausibile o rimanga a livelli prudenti nel medio termine, e il disavanzo pubblico sia portato al di sotto del 3 % del PIL durante il periodo di aggiustamento e mantenuto al di sotto di tale valore di riferimento nel medio termine. Il medio termine si definisce come il periodo di dieci anni successivo alla fine del periodo di aggiustamento. Conformemente all'articolo 6, lettera d), e agli articoli 7 e 8 del regolamento (UE) 2024/1263, la traiettoria di riferimento è anche coerente con il parametro di riferimento per il disavanzo, la salvaguardia relativa alla sostenibilità del debito e la salvaguardia di resilienza relativa al disavanzo. La traiettoria di riferimento dell'Ungheria stabilisce che, in base alle ipotesi della Commissione su cui si fondano gli orientamenti preliminari trasmessi nel giugno 2024 e supponendo un periodo di aggiustamento di 4 anni, la crescita della spesa netta non dovrebbe superare i valori riportati nella tabella 1. Ciò corrisponde a una crescita media della spesa netta del 4,4 % nel corso del periodo di aggiustamento (2025-2028).

2025

2026

2027

2028

Media 2025‑2028

Crescita massima della spesa netta (annuale, in %)

4,4

4,8

4,5

4,3

4,4

Tabella 1 - Traiettoria di riferimento fornita dalla Commissione all'Ungheria il 
21 giugno 2024

Fonte: calcoli della Commissione.

(7)In linea con l'articolo 12 del regolamento (UE) 2024/1263, a luglio e a settembre 2024 l'Ungheria e la Commissione hanno svolto un dialogo tecnico. Il dialogo si è incentrato sul percorso della spesa netta previsto dall'Ungheria e sulle ipotesi sottostanti, nonché sulla prevista realizzazione di riforme e investimenti in risposta alle principali sfide individuate nel contesto del semestre europeo e alle priorità comuni dell'Unione in tema di transizione verde e digitale equa, resilienza sociale ed economica, sicurezza energetica e sviluppo di capacità di difesa.

(8)Il piano presentato dall'Ungheria non fa riferimento a un processo di consultazione con i portatori di interessi nazionali pertinenti (comprese le parti sociali) prima della sua presentazione. Stando alle informazioni contenute nel piano, il parlamento nazionale può essere consultato sul piano dopo aver ricevuto dal governo il progetto di bilancio 2025.

Processi collegati

(9)Il 26 luglio 2024 il Consiglio ha stabilito l'esistenza di un disavanzo eccessivo in Ungheria dovuto al mancato rispetto del criterio del disavanzo.

(10)Il 26 novembre 2024 la Commissione ha raccomandato una raccomandazione del Consiglio a norma dell'articolo 126, paragrafo 7, TFUE intesa a far cessare la situazione di disavanzo eccessivo in Ungheria 7 . In assenza di un piano nazionale strutturale di bilancio di medio termine approvato dal Consiglio, il percorso correttivo della spesa netta raccomandato ha tenuto conto della traiettoria di riferimento con un aggiustamento di bilancio su quattro anni, aggiornata sulla base dei dati più recenti, incluse le previsioni d'autunno 2024 della Commissione (tabella 2). Il 16 gennaio 2025 la Commissione ha adottato una raccomandazione modificata di raccomandazione del Consiglio a norma dell'articolo 126, paragrafo 7, TFUE rivolta all'Ungheria a seguito della valutazione del piano nazionale strutturale di bilancio di medio termine presentato dal paese. La presente raccomandazione coincide con la raccomandazione del Consiglio a norma dell'articolo 126, paragrafo 7, TFUE intesa a far cessare la situazione di disavanzo pubblico eccessivo in Ungheria. L'adozione simultanea di tali raccomandazioni, concepita specificamente per consentire la transizione al nuovo quadro di governance economica e giustificata da questa esigenza, garantisce la coerenza tra i percorsi di aggiustamento raccomandati.

Tabella 2 - Traiettoria di riferimento aggiornata sulla base di dati più recenti

Anni

2025

2026

2027

2028

Media 2025-2028

Tassi di crescita

(in %)

annuale

3,9

3,3

3,3

3,1

3,4

cumulativo (*)

7,6

11,1

14,7

18,3

n.d.

(*) I tassi di crescita cumulativi sono calcolati in riferimento all'anno base del 2023.

(11)Il 19 giugno 2024 la Commissione ha concluso che l'Ungheria presenta squilibri macroeconomici. In particolare, l'Ungheria si trova ad affrontare vulnerabilità connesse alle pressioni sui prezzi e al fabbisogno di finanziamento esterno e di finanziamenti pubblici, che rimangono rilevanti, sebbene il miglioramento del contesto esterno abbia attenuato alcuni rischi a breve termine 8 .

(12)Il 21 ottobre 2024 il Consiglio ha rivolto all'Ungheria una serie di raccomandazioni specifiche per paese nel contesto del semestre europeo 9 .

SINTESI DEL PIANO E VALUTAZIONE DELLA COMMISSIONE

(13)In linea con l'articolo 16 del regolamento (UE) 2024/1263, la Commissione ha valutato il piano nel modo seguente.

Contesto: situazione e prospettive macroeconomiche e di bilancio

(14)Il PIL dell'Ungheria è diminuito dello 0,9 % nel 2023 a causa della debolezza della domanda interna ed esterna. Secondo le previsioni d'autunno 2024 della Commissione, la crescita del PIL registrerà una ripresa fino a raggiungere lo 0,6 % nel 2024, trainata essenzialmente dai consumi privati e dal contributo positivo delle esportazioni nette. Nel 2025 il PIL reale è dato in aumento dell'1,8 %, sostenuto dai consumi e da una moderata ripresa degli investimenti. Nel 2026 si prevede una crescita del PIL fino al 3,1 %, grazie al traino esercitato dalla domanda interna e dalla ripresa delle esportazioni. Il PIL potenziale dell'Ungheria dovrebbe registrare una ripresa, passando dall'1,4 % nel 2024 all'1,7 % entro il 2026, grazie agli investimenti e all'aumento della produttività. Il tasso di disoccupazione si è attestato al 4,1 % nel 2023 e, secondo le proiezioni della Commissione, aumenterà fino a raggiungere il 4,5 % nel 2024, per poi scendere al 4,3 % nel 2025 e al 4,1 % nel 2026. L'inflazione (deflatore del PIL) è data in discesa dal 14,6 % del 2023 al 7,2 % nel 2024, per poi situarsi al 4,1 % nel 2025 e al 3,3 % nel 2026.

(15)Nel 2023 il disavanzo pubblico dell'Ungheria era pari al 6,7 % del PIL. Secondo le previsioni d'autunno 2024 della Commissione, nell'ipotesi di politiche invariate, raggiungerà il 5,4 % del PIL nel 2024 per poi scendere al 4,6 % del PIL nel 2025 e al 4,1 % nel 2026. Le previsioni della Commissione non tengono conto del bilancio dell'Ungheria per il 2025, adottato dal parlamento nazionale nel dicembre 2024. Alla fine del 2023 il debito pubblico era pari al 73,4 % del PIL e, secondo le previsioni, salirà al 74,5 % alla fine del 2024. Secondo le proiezioni è destinato a stabilizzarsi al 74,5 % del PIL alla fine del 2025 per poi scendere al 73,8 % alla fine del 2026. Le previsioni di bilancio della Commissione tengono unicamente conto degli impegni politici annunciati in modo credibile e sufficientemente dettagliati e non includono tutte le misure proposte dall'Ungheria nel piano.

Percorso della spesa netta e principali ipotesi macroeconomiche del piano 

(16)Il piano nazionale strutturale di bilancio di medio termine dell'Ungheria copre il periodo 2025-2028 e prevede un aggiustamento di bilancio nell'arco di quattro anni.

(17)Il piano contiene tutte le informazioni richieste a norma dell'articolo 13 del regolamento (UE) 2024/1263.

(18)Il piano, integrato dall'addendum, prevede l'impegno di seguire il percorso della spesa netta indicato nella tabella 3, corrispondente a una crescita media della spesa netta del 4,0 % negli anni 2025-2028. La crescita media della spesa netta indicata nel piano per il periodo di aggiustamento (2025-2028) è inferiore a quella della traiettoria di riferimento trasmessa dalla Commissione il 21 giugno 2024, ma superiore a quella della traiettoria di riferimento aggiornata sulla base dei dati più recenti. Il piano ipotizza un aumento della crescita del PIL potenziale, che passerebbe all'1,5 % nel 2025 (dall'1,4 % nel 2024), per poi aumentare ulteriormente all'1,7 % nel 2028. Prevede inoltre che il tasso di crescita del deflatore del PIL scenda al 4,1 % nel 2025 (rispetto al 7,2 % nel 2024), per poi diminuire ulteriormente al 3,4 % nel 2028.

Tabella 3 - Percorso della spesa netta e principali ipotesi del piano dell'Ungheria

2024

2025

2026

2027

2028

Media nel periodo di validità del piano

2025-2028

Crescita della spesa netta 
(annuale, in %)

4,6

4,3

4,0

3,9

3,7

4,0

Crescita della spesa netta 
(cumulativa, dall'anno di riferimento 2023, in %)

4,6

9,1

13,5

17,9

22,2

n.d.

Crescita del PIL potenziale (in %)

1,4

1,5

1,7

1,7

1,6

1,6

Inflazione (crescita del deflatore del PIL) (in %)

7,2

4,1

3,5

3,4

3,4

3,6

Fonte: piano strutturale di bilancio di medio termine dell'Ungheria e calcoli della Commissione.

Implicazioni per il debito pubblico degli impegni di spesa netta indicati nel piano

(19)Se si materializzassero il percorso della spesa netta prospettato nel piano e le ipotesi sottostanti, il debito pubblico scenderebbe gradualmente, secondo il piano, dal 74,0 % del PIL nel 2024 al 68,2 % del PIL alla fine del periodo di aggiustamento (2028), come indicato nella tabella riportata qui di seguito. In esito al periodo di aggiustamento, le previsioni del piano indicano che a medio termine (vale a dire fino al 2038) il rapporto debito/PIL continuerà a calare, situandosi al 54,5 % per il 2038. Pertanto, secondo il piano, nel medio termine il debito pubblico sarebbe portato al di sotto del valore di riferimento del 60 % del PIL stabilito dal trattato. Ciò è plausibile in base alle ipotesi contenute nel piano in quanto, secondo tutte le prove di stress deterministiche dell'analisi della Commissione della sostenibilità del debito, il debito si collocherà al di sotto del 60 % del PIL entro il 2038. In base agli impegni politici e alle ipotesi macroeconomiche del piano, il percorso della spesa netta proposto nel piano è pertanto coerente con il requisito relativo al debito di cui all'articolo 6, lettera a), e all'articolo 16, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2024/1263.

Tabella 4 - Andamento del debito pubblico e del saldo nel piano dell'Ungheria

2023

2024

2025

2026

2027

2028

2038

Debito pubblico

(in % del PIL)

73,4

74,0

73,5

71,3

69,9

68,2

54,5

Saldo delle amministrazioni pubbliche

(in % del PIL)

-6,7

-4,9

-3,6

-2,5

-2,0

-1,5

-2,2

Fonte: piano strutturale di bilancio di medio termine dell'Ungheria

Implicazioni per il saldo delle amministrazioni pubbliche degli impegni di spesa netta indicati nel piano

(20)In base al percorso della spesa netta e alle ipotesi del piano, il disavanzo pubblico scenderebbe dal 4,9 % del PIL nel 2024 al 2,5 % del PIL nel 2026 e all'1,5 % del PIL nel 2028. In base al piano, il saldo delle amministrazioni pubbliche non supererebbe pertanto il valore di riferimento del 3 % del PIL alla fine del periodo di aggiustamento (2028). Inoltre, nei dieci anni successivi al periodo di aggiustamento (vale a dire fino al 2038), il disavanzo pubblico non supererebbe il 3 % del PIL. In base agli impegni politici e alle ipotesi macroeconomiche del piano, il percorso della spesa netta proposto nel piano è pertanto coerente con il requisito relativo al disavanzo di cui all'articolo 6, lettera b), e all'articolo 16, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2024/1263.

Profilo temporale dell'aggiustamento di bilancio 

(21)Il profilo temporale dell'aggiustamento di bilancio, misurato come la variazione del saldo primario strutturale, secondo quanto descritto nel piano, è lineare, come prescritto all'articolo 6, lettera c), del regolamento (UE) 2024/1263. In base agli impegni politici e alle ipotesi macroeconomiche del piano, il percorso della spesa netta proposto nel piano è pertanto coerente con la clausola di salvaguardia che vieta lo slittamento di cui all'articolo 6, lettera c), del regolamento (UE) 2024/1263.

Tabella 5 - Andamento del saldo primario strutturale nel piano dell'Ungheria

2023

2024

2025

2026

2027

2028

Saldo primario strutturale

(in % del PIL)

-1,7

0,6

1,2

1,7

2,3

2,8

Variazione del saldo primario strutturale

(in punti percentuali)

n.d.

2,3

0,5

0,5

0,5

0,5

Fonte: piano strutturale di bilancio di medio termine dell'Ungheria

Coerenza del piano con la procedura per i disavanzi eccessivi 

(22)Il percorso della spesa netta tracciato nel piano è in linea con i requisiti della procedura per i disavanzi eccessivi (in particolare con l'aggiustamento strutturale minimo su base annua previsto all'articolo 3, paragrafo 4, terzo comma, del regolamento (CE) n. 1467/97 del Consiglio).

Coerenza del piano con la salvaguardia di resilienza relativa al disavanzo

(23)Il requisito del braccio preventivo previsto all'articolo 8 del regolamento (UE) 2024/1263 in termini di salvaguardia di resilienza relativa al disavanzo, inteso a fornire un margine comune rispetto al valore di riferimento per il disavanzo del 3 % del PIL, si applica all'Ungheria a partire dal 2027, data la previsione secondo cui il disavanzo sarà inferiore al 3 % del PIL a partire dal 2026. Negli anni 2027 e 2028, conformemente all'articolo 8 del regolamento (UE) 2024/1263, l'aggiustamento annuo del saldo primario strutturale non dovrebbe essere inferiore a 0,4 punti percentuali se il disavanzo strutturale è rimasto superiore all'1,5 % del PIL nell'anno precedente, al fine di raggiungere un margine di resilienza comune in termini strutturali dell'1,5 % del PIL. Per entrambi gli anni l'aggiustamento di bilancio risultante dagli impegni politici e dalle ipotesi macroeconomiche del piano è pari allo 0,5 % del PIL. In base agli impegni politici e alle ipotesi macroeconomiche del piano, il percorso della spesa netta proposto nel piano è pertanto coerente con la salvaguardia di resilienza relativa al disavanzo.

Coerenza del piano con la salvaguardia relativa alla sostenibilità del debito

(24)Conformemente all'articolo 7 del regolamento (UE) 2024/1263, poiché secondo il piano il debito pubblico sarà compreso tra il 60 % e il 90 % del PIL durante il periodo di aggiustamento, il rapporto debito/PIL dovrà diminuire in media di almeno 0,5 punti percentuali all'anno fino a scendere al di sotto del 60 %. Tale calo è calcolato sul periodo 2027-2028, ossia a partire dall'anno in cui il piano prevede l'uscita dell'Ungheria dalla procedura per i disavanzi eccessivi, e ammonta a 1,7 punti percentuali. In base agli impegni politici e alle ipotesi macroeconomiche del piano, il percorso della spesa netta proposto nel piano è pertanto coerente con la salvaguardia relativa alla sostenibilità del debito.

Ipotesi macroeconomiche del piano

(25)Il piano si basa su una serie di ipotesi coerenti con quelle su cui si fonda la traiettoria di riferimento aggiornata sulla scorta dei dati più recenti (comprese le previsioni d'autunno 2024 della Commissione) di cui alla tabella 2, ad eccezione di due variabili, ossia il punto di partenza (il saldo primario strutturale per il 2024) e la crescita del deflatore del PIL per il 2026. È necessaria un'attenta valutazione di tali divergenze fra le ipotesi per garantire che siano sostenute da argomentazioni economiche solide e basate su dati. Di seguito è esposta una valutazione delle divergenze fra le ipotesi, unitamente a una valutazione di ciascuna divergenza considerata isolatamente.

·Il piano ipotizza una posizione di bilancio iniziale più favorevole presumendo un saldo primario strutturale dello 0,6 % del PIL rispetto allo 0,2 % delle previsioni d'autunno 2024 della Commissione. Il saldo primario strutturale più elevato indicato nel piano riflette risultati di bilancio migliori del previsto per gennaio-novembre 2024, in particolare entrate non fiscali superiori al previsto e una spesa lievemente inferiore al previsto. Di conseguenza questa ipotesi è ritenuta giustificata e contribuisce a una crescita media della spesa netta più elevata durante il periodo di aggiustamento.

·Il piano ipotizza un'inflazione (deflatore del PIL) del 3,5 % per il 2026 rispetto al 3,3 % delle previsioni d'autunno 2024 della Commissione. Stando al piano tale divergenza è riconducibile agli aumenti salariali più elevati nel 2026, tenuto conto dell'accordo salariale triennale concluso il 25 novembre 2024 tra le associazioni di rappresentanza delle imprese e quelle dei lavoratori in Ungheria. Di conseguenza, il salario minimo crescerà del 9 % nel 2025, in linea con le previsioni d'autunno 2024 della Commissione. Nel 2026 l'accordo fissa la crescita del salario minimo al 13 %, il che implica una crescita delle retribuzioni e un'inflazione più elevate rispetto a quanto prospettato nelle previsioni d'autunno 2024 della Commissione. Questa ipotesi è ritenuta giustificata e contribuisce a una crescita media della spesa netta più elevata durante il periodo di aggiustamento nel piano.

Nel complesso, la differenza tra il percorso della spesa netta del piano e quello della traiettoria di riferimento, aggiornata sulla base dei dati più recenti, si spiega con divergenze fra le ipotesi debitamente giustificate, in linea con l'articolo 13, lettera b), del regolamento (UE) 2024/1263. Nel complesso, dalle divergenze fra le ipotesi considerate collettivamente risulta una crescita media della spesa netta nel piano superiore a quella della traiettoria di riferimento aggiornata sulla base dei dati più recenti. In base a questa valutazione, il piano soddisfa il requisito di cui all'articolo 13, lettera b), del regolamento (UE) 2024/1263.

La Commissione terrà conto dell'esposta valutazione delle ipotesi del piano nelle future valutazioni della conformità al percorso della spesa netta.

Strategia di bilancio del piano

(26)Il piano non comprende una strategia di bilancio completa e quantificata. Le specifiche misure di intervento del caso devono essere confermate o adeguate e quantificate nei bilanci annuali. Il bilancio adottato per il 2025 specifica le misure di intervento mediante le quali il governo mira a conseguire l'impegno di spesa netta per il 2025. Il piano comprende inoltre una serie di misure a incremento del disavanzo non quantificate in diversi settori, che possono incidere sui risultati di bilancio nel medio termine. Potrebbero pertanto essere necessarie ulteriori misure di bilancio per rispettare gli impegni contenuti nel piano.

Intenti di riforma e di investimento indicati nel piano per rispondere alle principali sfide individuate nel contesto del semestre europeo e affrontare le priorità comuni dell'Unione

(27)Il piano descrive intenti politici riguardanti riforme e investimenti per rispondere alle principali sfide individuate nel contesto del semestre europeo, in particolare le raccomandazioni specifiche per paese, comprese quelle relative alla procedura per gli squilibri macroeconomici, e per affrontare le priorità comuni dell'UE. Il piano prevede circa 132 riforme e investimenti tesi ad affrontare le priorità comuni dell'UE, 41 dei quali sono sostenuti finanziariamente dal dispositivo per la ripresa e la resilienza e 29 dai fondi della politica di coesione.

(28)Per quanto riguarda la priorità comune della transizione verde e digitale equa, in cui rientrano gli obiettivi climatici di cui al regolamento (UE) 2021/1119, il piano comprende più di 40 riforme e investimenti. Diverse riforme e diversi investimenti riguardanti la transizione verde sono costituiti da misure del piano ungherese per la ripresa e la resilienza (PRR), compreso il capitolo dedicato al piano REPowerEU, oppure sono sostenuti dai fondi della politica di coesione. Il piano comprende misure volte a sostenere la transizione verso la neutralità climatica e i trasporti verdi, in particolare incrementando la diffusione delle auto elettriche e sviluppando il settore ferroviario, le reti di ricarica e le piste ciclabili. Altre riforme e investimenti mirano a migliorare la gestione dei rifiuti nel paese e a sostenere in particolare l'economia circolare, ad esempio tramite l'elaborazione di un piano di gestione dei rifiuti e la realizzazione di infrastrutture intelligenti per i rifiuti. Il piano prevede anche misure volte a sostenere processi di fabbricazione rispettosi dell'ambiente e a rafforzare le competenze verdi. Altre misure puntano a migliorare le infrastrutture idriche, accelerare l'adattamento ai cambiamenti climatici nella gestione delle risorse idriche, realizzare investimenti per la conservazione della natura e introdurre una tassa sulle quote di CO2. Diverse riforme e investimenti mirano altresì a contribuire alla transizione digitale dell'Ungheria attraverso l'offerta di soluzioni digitali per la dichiarazione fiscale e il monitoraggio degli adempimenti (eVAT, eReceipt e eCashier), lo sviluppo delle competenze digitali, la riforma del sistema nazionale unico di tariffe e di informazione sui passeggeri, nonché il miglioramento della preparazione digitale di imprese e servizi pubblici, del sistema energetico e della gestione dei rifiuti. Le misure relative alla priorità comune di una transizione verde e digitale equa intendono dare seguito alle raccomandazioni specifiche per paese (2019, 2020, 2022 e 2023) in materia di trasporto sostenibile, gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, transizione energetica, semplificazione fiscale, qualità del processo decisionale, digitalizzazione delle imprese e mercato del lavoro. Il piano non prevede misure relative alle raccomandazioni specifiche per paese del 2023 e del 2024 sull'eliminazione progressiva delle sovvenzioni per i combustibili fossili.

(29)Per quanto riguarda la priorità comune della resilienza sociale ed economica, in cui rientra il pilastro europeo dei diritti sociali, il piano comprende circa 80 riforme e investimenti che secondo le previsioni dell'Ungheria contribuiranno a rafforzare la resilienza sociale ed economica del paese. Diverse riforme e diversi investimenti mirati alla resilienza sociale ed economica sono costituiti da misure del PRR ungherese, compreso il capitolo dedicato al piano REPowerEU, oppure sono sostenuti dai fondi della politica di coesione. Il piano comprende misure volte a migliorare l'accesso al mercato del lavoro per alcuni gruppi vulnerabili (ad esempio attraverso la creazione di nuovi posti negli asili nido), tra cui i giovani e gli anziani, l'edilizia abitativa (compreso lo sviluppo di nuovi alloggi sociali nell'ambito del programma di recupero degli insediamenti e di vari programmi di costruzione di abitazioni), l'istruzione (anche aumentando i salari degli insegnanti) e l'assistenza sanitaria (ad esempio, lo sviluppo dell'assistenza sanitaria di base e degli ospedali). Il piano prevede anche misure volte a promuovere la coesione sociale, lo sviluppo digitale e infrastrutturale nell'istruzione pubblica e superiore, nonché nella formazione e nell'istruzione professionali. Diverse misure puntano a migliorare l'occupabilità attraverso la riqualificazione e a sostenere lo sviluppo delle imprese. Misure quali i prestiti agevolati per le piccole e medie imprese mirano a migliorarne le capacità di esportazione. Nel settore della ricerca e dell'innovazione, il piano elenca misure quali l'istituzione di laboratori nazionali volti a promuovere l'innovazione. Il piano comprende anche riforme e investimenti tesi a modernizzare la pubblica amministrazione e il sistema impositivo. Prevede misure per attuare la strategia nazionale anticorruzione e il relativo piano di azione e per effettuare revisioni periodiche della spesa. Le riforme e gli investimenti contenuti nel piano intendono dare seguito alle raccomandazioni specifiche per paese del 2019, 2020, 2022, 2023 e 2024 in materia di istruzione, ricerca e sviluppo, politica sociale, contesto imprenditoriale, quadro di bilancio, fiscalità, lotta alla corruzione, indipendenza della magistratura, mercato del lavoro e assistenza sanitaria. Il piano non comprende misure che diano seguito alla raccomandazione specifica del 2022 sulla sostenibilità a lungo termine del sistema pensionistico, in quanto quest'ultimo, stando al piano, non sarà oggetto di modifiche da parte dal governo nel prossimo futuro. Non prevede neanche misure che diano seguito alle raccomandazioni specifiche per paese del 2023 e del 2024 connesse alla procedura per gli squilibri macroeconomici per quanto riguarda l'efficace coordinamento delle politiche macroeconomiche e l'eliminazione graduale dei massimali sui tassi di interesse e sui prezzi al fine di ridurne gli effetti distorsivi. Il piano non comprende misure che diano seguito alle raccomandazioni specifiche per paese del 2019, 2020, 2022, 2023 e 2024 sull'adeguatezza delle indennità di disoccupazione, in quanto, stando al piano, il governo non intende modificarne la durata. Il piano non prevede misure che diano seguito alle raccomandazioni specifiche per paese del 2023 e del 2024 in materia di dialogo sociale. Infine il piano non comprende misure che diano seguito alle raccomandazioni specifiche per paese del 2020, 2023 e 2024 sul ricorso limitato a misure di emergenza in linea con i principi del mercato unico e dello Stato di diritto.

(30)Per quanto riguarda la priorità comune della sicurezza energetica, il piano comprende riforme e investimenti che, secondo le previsioni dell'Ungheria, contribuiranno a rafforzare la sicurezza energetica del paese. Di questi, molti sono inclusi nel PRR ungherese, compreso il capitolo dedicato al piano REPowerEU, oppure sono sostenuti dai fondi della politica di coesione. Il piano prevede misure volte a sostenere la diffusione di centrali eoliche, ad aumentare l'efficienza energetica delle abitazioni, a sostenere l'installazione di pannelli solari residenziali e a elettrificare i sistemi di riscaldamento. Altre riforme del piano mirano a diffondere le energie rinnovabili alternative, modernizzare gli edifici pubblici (come ospedali, istituti di istruzione) e migliorare l'efficienza energetica dell'industria e delle imprese. Il piano comprende anche misure tese a sviluppare le reti energetiche e a incrementare le capacità di stoccaggio dell'energia. Le misure del piano relative alla priorità comune della sicurezza energetica mirano a dare seguito alle raccomandazioni specifiche per paese (2022, 2023 e 2024) in materia di energia.

(31)Per quanto riguarda la priorità comune delle capacità di difesa, il piano non comprende alcuna misura. Il piano ipotizza che la spesa per la difesa sarà mantenuta a un livello pari al 2 % del PIL nell'orizzonte temporale del piano.

(32)Il piano fornisce informazioni sulla coerenza e, se del caso, sulla complementarità con i fondi della politica di coesione e con il PRR dell'Ungheria. Il capitolo dedicato alle riforme e agli investimenti del piano indica esplicitamente se una misura è inclusa nel PRR o nei programmi della politica di coesione. La tabella 9 del piano fornisce inoltre una panoramica completa delle misure e del loro collegamento al PRR, ai programmi della politica di coesione e alle priorità comuni. Il piano spiega che il governo non concorda con le misure politiche di riforma del sistema pensionistico proposte dall'esperto indipendente in relazione alla riforma prevista nel PRR. Il piano indica inoltre che il governo eliminerà gradualmente alcuni proventi straordinari e alcune imposte settoriali più tardi rispetto all'impegno assunto nell'ambito della corrispondente misura del PRR, ma che per altri proventi e imposte non prevede alcuna eliminazione graduale.

(33)Il piano fornisce una panoramica del fabbisogno di investimenti pubblici dell'Ungheria in relazione alle priorità comuni dell'UE, a eccezione della quarta priorità relativa allo sviluppo delle capacità di difesa. Per quanto riguarda la priorità comune di una transizione verde e digitale equa, in cui rientrano gli obiettivi climatici, il fabbisogno di investimenti indicato nel piano comprende maggiori investimenti nella transizione verde e digitale delle imprese e nella digitalizzazione della pubblica amministrazione. I nuovi investimenti mirano a dotare il sistema dell'istruzione di strumenti digitali e delle relative infrastrutture. Per quanto riguarda la priorità comune della resilienza sociale ed economica, il piano indica il fabbisogno di investimenti necessari alle imprese per migliorare le loro capacità di esportazione e di innovazione. Stando al piano, sono necessari investimenti per sviluppare politiche attive del mercato del lavoro, in particolare attraverso programmi di riqualificazione e miglioramento del livello delle competenze, come pure per sostenere le famiglie più povere. Nel settore dell'assistenza sanitaria, gli investimenti per digitalizzare i processi sanitari mirano ad agevolare l'accesso ai servizi sanitari e a migliorare la qualità dell'assistenza. Gli investimenti pubblici nella ristrutturazione delle linee ferroviarie e nella digitalizzazione contribuiscono a rendere più sostenibile il settore dei trasporti. Per quanto riguarda la priorità comune della sicurezza energetica, il piano comprende il fabbisogno di investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, il miglioramento dell'efficienza energetica di abitazioni residenziali ed edifici pubblici, lo sviluppo della rete elettrica e l'elettromobilità, comprese le relative infrastrutture.

Conclusioni della valutazione della Commissione

(34)Nel complesso la Commissione ritiene che il piano dell'Ungheria rispetti le prescrizioni del regolamento (UE) 2024/1263.

CONCLUSIONI GENERALI

(35)Conformemente all'articolo 17 del regolamento (UE) 2024/1263 il Consiglio dovrebbe raccomandare all'Ungheria il percorso della spesa netta stabilito nel piano,

RACCOMANDA all'Ungheria di:

(1)Fare in modo che la crescita della spesa netta non superi i massimali stabiliti nell'allegato I della presente raccomandazione.

Il Consiglio invita altresì l'Ungheria a realizzare riforme e investimenti che rispondano alle principali sfide individuate nel contesto del semestre europeo, in particolare nelle raccomandazioni specifiche per paese, e che affrontino le priorità comuni dell'UE.



ALLEGATO I

Tassi massimi di crescita della spesa netta
(tassi di crescita annuali e cumulativi, in termini nominali)

Ungheria

Anni

2025

2026

2027

2028

Tassi di crescita (in %)

annuale

4,3

4,0

3,9

3,7

cumulativo (*)

9,1

13,5

17,9

22,2

(*) I tassi di crescita cumulativi sono calcolati in riferimento all'anno base del 2023. I tassi di crescita cumulativi sono utilizzati nel monitoraggio annuale della conformità ex post nel conto di controllo.

Fatto a Bruxelles, il

   Per il Consiglio

   Il presidente

(1)    Regolamento (UE) 2024/1264 del Consiglio, del 29 aprile 2024, recante modifica del regolamento (CE) n. 1467/97 per l'accelerazione e il chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi (GU L, 2024/1264, 30.4.2024, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2024/1264/oj ).
(2)    Direttiva (UE) 2024/1265 del Consiglio, del 29 aprile 2024, recante modifica della direttiva 2011/85/UE relativa ai requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri (GU L, 2024/1265, 30.4.2024, ELI: http://data.europa.eu/eli/dir/2024/1265/oj ).
(3)    Regolamento (UE) 2024/1263 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2024, relativo al coordinamento efficace delle politiche economiche e alla sorveglianza di bilancio multilaterale e che abroga il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio (GU L, 2024/1263, 30.4.2024, ELI:  http://data.europa.eu/eli/reg/2024/1263/oj ).
(4)    Spesa netta quale definita all'articolo 2 del regolamento (UE) 2024/1263, ossia spesa pubblica al netto di: i) spesa per interessi, ii) misure discrezionali sul lato delle entrate, iii) spesa per i programmi dell'Unione interamente finanziata da fondi dell'Unione, iv) spesa nazionale per il cofinanziamento di programmi finanziati dall'Unione, v) componente ciclica della spesa per i sussidi di disoccupazione e vi) misure una tantum e altre misure temporanee.
(5)    Gli orientamenti preliminari trasmessi agli Stati membri e al comitato economico e finanziario comprendono traiettorie con e senza proroga del periodo di aggiustamento (per una durata rispettiva di 7 e 4 anni). Comprendono parimenti le principali condizioni di partenza e le ipotesi sottostanti da cui la Commissione è mossa per il quadro di proiezione del debito pubblico a medio termine. La traiettoria di riferimento è stata calcolata secondo la metodologia descritta nel Debt Sustainability Monitor 2023 della Commissione ( https://economy-finance.ec.europa.eu/publications/debt-sustainability-monitor-2023_it ). Si basa sulle previsioni di primavera 2024 della Commissione europea, con proroga a medio termine fino al 2033; la crescita a lungo termine del PIL e i costi dell'invecchiamento della popolazione che prospetta sono in linea con la relazione congiunta di Commissione e Consiglio sull'invecchiamento demografico, dal titolo 2024 Ageing Report ( https://economy-finance.ec.europa.eu/publications/2024-ageing-report-economic-and-budgetary-projections-eu-member-states-2022-2070_en?prefLang=it ).
(6)     https://economy-finance.ec.europa.eu/economic-and-fiscal-governance/stability-and-growth-pact/preventive-arm/national-medium-term-fiscal-structural-plans_en?prefLang=it#hungary .
(7)    Raccomandazione di raccomandazione del Consiglio intesa a far cessare la situazione di disavanzo pubblico eccessivo in Ungheria, 26.11.2024 (COM(2024) 953 final).
(8)    Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, alla Banca centrale europea, al Comitato economico e sociale europeo, al Comitato delle regioni e alla Banca europea degli investimenti (COM(2024) 600 final), appendice 4.
(9)    Raccomandazione del Consiglio, del 21 ottobre 2024, sulle politiche economiche, di bilancio, occupazionali e strutturali dell'Ungheria.