Bruxelles, 27.3.2024

COM(2024) 450 final

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI


La visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE: risultati principali e vie da seguire























{SWD(2024) 450 final} - {SWD(2024) 451 final}


Introduzione

Nel giugno 2021 la Commissione europea ha delineato una visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE fino al 2040 (LTVRA 1 ). La presidente Ursula von der Leyen ha presentato questa iniziativa nel 2019, riconoscendo che le zone rurali sono una parte fondamentale dell'identità e del potenziale economico dell'Europa e che è necessario tutelarle e investire nel loro futuro( 2 ). Ha inoltre espresso l'ambizione di una transizione giusta che non lasci indietro né persone né territori. Nel 2020 il 40 % dei partecipanti del settore rurale alla consultazione pubblica sulla visione rurale ha dichiarato di sentirsi lasciato indietro, mentre tra coloro che vivono in zone rurali remote il dato sale al 60 %. L'ambizione espressa nella comunicazione è di creare un nuovo slancio per le zone rurali cambiando il modo in cui sono percepite e costruendo nuove opportunità, dando più voce alle comunità rurali, che sono parte integrante del futuro dell'Europa.

La pandemia di COVID-19 e la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina hanno ulteriormente evidenziato il ruolo centrale svolto dalle zone rurali per la resilienza dell'Europa, come espresso dal Consiglio nel novembre 2023 e dal Parlamento europeo nel dicembre 2022( 3 ). Tali crisi hanno accresciuto le preoccupazioni per la sicurezza alimentare, l'autonomia strategica, l'adattamento ai cambiamenti climatici e la conservazione delle risorse naturali, gestite principalmente nelle zone rurali, da cui dipendono tutti gli europei. Sebbene abbiano rafforzato le opportunità legate alle transizioni verde e digitale, gli eventi in questione hanno anche esacerbato le debolezze delle comunità rurali meno attraenti e connesse e hanno destato preoccupazioni tra gli agricoltori, i quali hanno protestato all'inizio del 2024 per via delle importanti sfide che si trovano attualmente ad affrontare. La comunicazione "Cambiamento demografico in Europa: strumentario d'intervento" ha sottolineato le sfide connesse all'invecchiamento della popolazione, allo spopolamento e alla carenza di competenze e di manodopera cui devono far fronte molte zone rurali( 4 ). Ha messo in luce il fatto che le disparità territoriali minano la coesione sociale e la fiducia nelle istituzioni e nei processi democratici nell'UE, come indicato anche nella relazione sulla "geografia del malcontento"( 5 ).

La visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE (visione rurale) ha individuato 10 obiettivi condivisi e 4 ambiti di intervento per zone rurali più forti, connesse, resilienti e prospere entro il 2040. Per conseguire tali obiettivi, la Commissione si è impegnata a sviluppare un patto rurale che mobiliterà le autorità pubbliche e i portatori di interessi a rispondere ai bisogni e alle aspirazioni degli abitanti delle zone rurali. Ha inoltre introdotto un piano d'azione rurale dell'UE con 30 azioni che la Commissione dovrà attuare in una serie di settori d'intervento dell'UE.

La presente relazione risponde all'impegno assunto nella comunicazione sulla visione rurale di "fare il punto sulle azioni realizzate " e fornire "una serie di riflessioni sui possibili orientamenti per una maggiore azione di sostegno e di finanziamento per le zone rurali, così come le vie da seguire, basata sull'attuazione del piano d'azione rurale dell'UE". Le discussioni sulla relazione dovrebbero orientare la riflessione sulla preparazione delle proposte per il periodo di programmazione successivo al 2027. La relazione fa seguito a un bilancio dei contributi della politica agricola comune (PAC) e della politica di coesione alle zone rurali nel periodo di programmazione 2021-2027, completato a metà del 2023. Il primo capitolo fornisce una panoramica con nuovi indicatori che descrivono le zone rurali. Il secondo capitolo esamina in modo retrospettivo i 30 mesi di attuazione della visione rurale, compresa una sintesi del suddetto bilancio. Il terzo capitolo delinea le possibili vie da seguire per il piano d'azione rurale dell'UE e il patto rurale ed elenca alcune idee sul sostegno alle zone rurali presentate da altre istituzioni dell'UE e dai portatori di interessi, nonché spunti di riflessione. Si conclude delineando le opportunità per discutere tali idee dopo le elezioni europee del giugno 2024.

1.Nuovi elementi di prova nell'ambito dei quattro ambiti di intervento

Il documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE( 6 ) comprende un'analisi completa della situazione e della diversità delle zone rurali. Gran parte dell'analisi resta attuale, ma nuove serie di dati forniscono ulteriori informazioni che permettono di sviluppare nuove prospettive per i quattro ambiti di intervento della visione rurale. Di seguito sono riportati esempi di indicatori a livello dell'UE per le zone e le regioni rurali( 7 ). Secondo gli ultimi dati sulla popolazione dell'UE al 2021, il 29,6 % della popolazione dell'UE vive in celle rurali della griglia (1 km2), rispetto al 30,3 % registrato nel 2011, con un leggero calo di 2,6 milioni di persone( 8 ).

Zone rurali più forti

Figura 1 Variazione della quota di popolazione in p.p. per fascia di età 2019-2022 per tipologia urbano-rurale

Invecchiamento delle regioni rurali

La popolazione di età superiore ai 65 anni nelle regioni rurali è aumentata di 1,1 punti percentuali (0,84 milioni), mentre la popolazione più giovane e in età lavorativa è diminuita. L'età media della popolazione dell'UE è in aumento, ma le regioni rurali invecchiano più rapidamente, a causa dei tassi inferiori di crescita naturale e migrazione netta.

Fonte: Eurostat (tabella dei dati online: urt_pjangrp3), calcoli del JRC basati sulla griglia provvisoria di censimento della popolazione 2021.



Figura 2 Evoluzione della fiducia nelle istituzioni dell'UE per grado di urbanizzazione

Responsabilizzare le comunità

Gli abitanti delle zone rurali sono più inclini a nutrire fiducia nelle autorità locali e regionali (61 %) anziché nel governo nazionale (31 %) o nell'UE (47 %).

Fonte: osservatorio rurale, fiducia nelle istituzioni dell'UE, nelle autorità nazionali, regionali e locali.

Zone rurali connesse

Figura 3 Evoluzione della velocità di download della banda larga per grado di urbanizzazione

Migliorare la connettività digitale

I dati relativi alla banda larga mostrano che la situazione è notevolmente migliorata nelle zone rurali. Tuttavia la velocità media di download nelle zone rurali è ancora ben al di sotto delle aree urbane.

Fonte: osservatorio rurale, velocità delle reti fisse a banda larga.

Figura 4 Persone con competenze digitali complessive di base o superiori nel 2023 per grado di urbanizzazione

Rafforzare le competenze digitali

Il numero di persone con competenze digitali di base nelle zone rurali sta aumentando, ma il divario rispetto alle città rimane invariato rispetto al 2021, con 15 punti percentuali al di sotto delle aree urbane.

Fonte: Eurostat (tabella dei dati online: isoc_sk_dskl_i21)



Zone rurali resilienti

Figura 5 Produzione e potenziale delle energie rinnovabili per grado di urbanizzazione

Zone rurali che alimentano la transizione energetica

Il 72 % della produzione di energia rinnovabile avviene nelle zone rurali, che svolgeranno un ruolo importante nella transizione energetica. Le zone rurali potrebbero produrre la maggior parte delle energie rinnovabili nell'UE (il 78 % del potenziale non sfruttato).

Fonte: Perpiña Castillo (et al.), Renewable energy production and potential in EU Rural Areas, POEU, Luxembourg, 2024, JRC135 612

Figura 6 Analisi del divario di genere tra i NEET (15-29) in punti percentuali per grado di urbanizzazione

Colmare il divario di genere

Le zone rurali presentano la percentuale più alta (12,6 %) di giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non hanno un lavoro, né seguono un percorso scolastico o formativo (NEET). Anche se la situazione è migliorata, nel 2022 il tasso di NEET tra le giovani donne nelle zone rurali era pari al 14,9 % rispetto al 10,5 % per gli uomini (divario di genere di 4,4 punti percentuali). Il tasso di NEET tra le giovani donne nelle zone rurali è il più elevato rispetto agli altri territori (2022).

Fonte: Eurostat (tabella dei dati online: edat_lfse_29)



Zone rurali prospere

Figura 7 Occupazione per settore economico nel 2021 per tipologia urbano-rurale

Un'economia rurale diversificata

Il settore primario nelle regioni rurali rimane importante (11 % dell'occupazione rispetto all'1 % nelle regioni urbane e al 5 % nelle regioni intermedie); tuttavia i settori secondario e terziario svolgono un ruolo dominante, con un lieve calo registrato nel settore primario (-1 % tra il 2018 e il 2021).

Fonte: Eurostat (tabella dei dati online: nama_10r_3empers)

Figura 8 Quota di terreni agricoli, foreste e aree naturali per grado di urbanizzazione

Le zone rurali sono fondamentali per la sicurezza alimentare e le risorse naturali

Le zone rurali ospitano la maggior parte dei terreni agricoli (77 % - 134 milioni di ettari), delle foreste e delle aree naturali (79 % - 148 milioni di ettari). Il 43 % dei terreni nelle zone rurali è agricolo e il 47 % è costituito da foreste e aree naturali; la silvicoltura è fondamentale per molte economie rurali, dal momento che la maggior parte delle zone in cui prevalgono le foreste è interessata da sfide demografiche. Il contributo delle foreste e del settore forestale è fondamentale per ottenere zone rurali resilienti e prospere entro il 2040.

Fonte: osservatorio rurale, terreni agricoli, foreste e aree naturali.



Esame retrospettivo dei 30 mesi di attuazione

1.1.In che modo le politiche dell'UE contribuiscono alle zone rurali?

1.1.1.Politica agricola comune (PAC)

La PAC 2023-2027 fornisce agli Stati membri un quadro giuridico flessibile per sostenere le zone rurali attraverso piani strategici della PAC elaborati in linea con il principio di partenariato (con il coinvolgimento attivo delle autorità regionali e locali e delle parti economiche e sociali). La Commissione ha valutato gli sforzi congiunti dei 28 piani strategici della PAC riguardanti, tra l'altro, l'occupazione, la crescita e lo sviluppo locale nelle zone rurali, sulla base di uno studio di mappatura dei piani in questione per il periodo 2023-2027. La valutazione comprende i risultati sul contributo dei piani strategici della PAC agli obiettivi della visione rurale( 9 ), con particolare attenzione agli interventi per le zone rurali al di là dell'agricoltura. Gli Stati membri hanno effettuato principalmente tre interventi per sostenere le zone rurali al di là dell'agricoltura: i) investimenti (non indirizzati ad aziende e infrastrutture agricole); ii) cooperazione (principalmente LEADER); e iii) creazione di imprese rurali nell'ambito degli aiuti all'insediamento. I finanziamenti assegnati alle parti pertinenti di questi tre strumenti ammontano a 24,6 miliardi di EUR, pari all'8 % della dotazione finanziaria totale della PAC (compresi i cofinanziamenti nazionali e i sostegni integrativi), che contribuiscono direttamente alle zone rurali al di là dell'agricoltura, mentre l'intera PAC contribuisce indirettamente e ampiamente attraverso il sostegno all'agricoltura.

Questi strumenti sono utilizzati per sostenere tutti gli ambiti di intervento della visione rurale (più forti, connesse, resilienti, prospere). Mentre alcuni Stati membri hanno scelto di sostenere i servizi sociali, i parchi naturali, i sistemi di mobilità rurale o la creazione di imprese in settori diversi dall'agricoltura, la maggior parte dei piani della PAC si limita ad alcuni interventi, in particolare LEADER.

Essenziali per responsabilizzare le comunità rurali, le strategie di sviluppo locale LEADER sono il principale strumento dei piani strategici della PAC utilizzato per rispondere a molteplici esigenze rurali in settori quali l'occupazione, l'inclusione sociale o i servizi. Il sostegno ai "piccoli comuni intelligenti"( 10 ) all'interno e all'esterno di LEADER dovrebbe sbloccare il potenziale dell'innovazione digitale, sociale e tecnologica nelle zone rurali. Diversi piani incentivano la partecipazione dei giovani e delle donne a LEADER, contribuendo ad affrontare le questioni relative al rinnovo generazionale e alla parità di genere. Tuttavia gli importi assoluti assegnati a LEADER (7,7 miliardi di EUR di dotazione finanziaria totale per il periodo 2023-2027) non sono aumentati rispetto al periodo precedente. Con un aumento della copertura della popolazione rurale dal 61 al 65 % e una diminuzione dei contributi provenienti da altri interventi, LEADER dovrà fare di più con meno risorse a disposizione.

Oltre a LEADER, la valutazione dei 28 piani strategici della PAC mostra che alcuni piani hanno introdotto o intensificato gli sforzi per rispondere alle esigenze legate all'accessibilità delle zone rurali, nonché a servizi e infrastrutture di base migliori, ma il livello di ambizione è complessivamente diminuito, in particolare per quanto riguarda la connettività digitale e i trasporti. Le azioni previste per lo sviluppo economico comprendono investimenti nel turismo, nella bioeconomia e nei servizi sociali, oltre alla trasformazione, alla commercializzazione e alla creazione di imprese legate all'agricoltura e alla silvicoltura, con un contributo complessivo alla crescita occupazionale che deve ancora essere valutato.

Gli interventi a sostegno degli agricoltori contribuiscono agli ambiti di intervento resilienti e prospere della visione rurale, che sottolineano l'importanza della produzione alimentare sostenibile, nonché di sostenere il rinnovo generazionale. Il sostegno al reddito, anche nelle zone soggette a vincoli naturali, contribuisce al mantenimento dell'attività agricola, anche nelle zone remote, preservando i posti di lavoro, rallentando l'abbandono dei terreni e lo spopolamento. Oltre all'agricoltura, lo studio conclude che settori quali l'imprenditoria rurale e l'innovazione, la connettività o l'inclusione sociale meritano maggiore attenzione.

1.1.2.Politica di coesione

Nel periodo 2021-2027, la politica di coesione fornisce sostegno alle zone rurali attraverso la sua missione di ridurre le disparità tra i livelli di sviluppo delle regioni. Si tratta di un sostegno di ampia portata, che si estende a tutti gli obiettivi strategici e gli ambiti di intervento della visione rurale e va ben oltre gli interventi basati fisicamente nelle zone rurali. Il sostegno è erogato attraverso strategie integrate di sviluppo territoriale elaborate e attuate dalle rispettive autorità territoriali, rafforzando il tessuto economico e sociale delle zone rurali.

Gli interventi della politica di coesione forniscono sostegno alle zone rurali attraverso tutti gli obiettivi strategici. Inoltre nel periodo 2021-2027 il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) persegue un obiettivo di investimento specifico per lo "sviluppo integrato nelle regioni rurali e costiere" nell'ambito dell'obiettivo specifico 5.2, per il quale 18 Stati membri hanno previsto stanziamenti. Infatti, dal momento che la politica di coesione opera in regime di gestione concorrente, sono gli Stati membri a elaborare strategie basate sul territorio e ad assegnare i finanziamenti di conseguenza.

La politica di coesione si rivolge prevalentemente a regioni "meno sviluppate" e "in transizione". Queste presentano generalmente una minore densità di popolazione e ospitano città e centri urbani di dimensioni inferiori. Inoltre la maggior parte delle regioni rurali si trova in queste regioni "meno sviluppate" e "in transizione". Gli interventi della politica di coesione hanno un impatto territoriale ampio (ossia non possono essere circoscritti a una piccola area all'interno dei confini amministrativi) ed è pertanto difficile attribuire le loro azioni a un tipo specifico di territorio.

L'obiettivo strategico fondamentale per garantire finanziamenti mirati allo sviluppo delle zone rurali è l'obiettivo strategico 5 "Un'Europa più vicina ai cittadini". Oltre a questo nuovo obiettivo strategico trasversale e basato sul territorio, anche gli altri quattro obiettivi strategici tematici contribuiscono allo sviluppo rurale, in particolare attraverso interventi sostenuti dagli strumenti territoriali. Secondo la struttura a quattro elementi del piano d'azione rurale: i) "Zone rurali più forti" sono l'obiettivo degli obiettivi strategici 1 (Europa più intelligente) e 4 (Europa sociale), ad esempio le strategie di specializzazione intelligente, comprese le priorità legate al settore agroalimentare e alla bioeconomia; ii) "Zone rurali connesse" sono l'oggetto degli obiettivi strategici 3 (Europa connessa) e 1 (Europa più intelligente), ad esempio le infrastrutture per garantire la connessione di zone remote che non hanno accesso alla banda larga ad altissima capacità e ad alta velocità; iii) "Zone rurali resilienti" degli obiettivi strategici 4 e 2 (Europa più verde), ad esempio il sostegno alle energie rinnovabili e alla conservazione della biodiversità; e iv) "Zone rurali prospere" dell'obiettivo strategico 1, ad esempio il sostegno alle PMI per quanto riguarda macchinari, trasformazione alimentare e logistica.

Il sostegno alle zone rurali non deriva solo da investimenti basati al loro interno, ma deriva soprattutto da interventi di ampia portata, compresi quelli volti a rafforzare le interazioni tra zone urbane e rurali. Le zone rurali beneficiano inoltre del sostegno alle piccole aree urbane, che sono numerose e geograficamente distribuite. Le piccole aree urbane fungono da punti di ancoraggio e da poli di infrastrutture e servizi per le zone rurali, attraverso interazioni economiche e sociali, flussi di lavoro, connettività e collegamenti ambientali, tutti elementi che possono essere sostenuti strategicamente per la coesione tramite l'obiettivo strategico 5 e utilizzando strumenti territoriali integrati.

Per citare alcuni esempi: il progetto "Assistenza sanitaria e sociale integrata" a Banská Bystrica (Slovacchia) mostra come i finanziamenti della politica di coesione (FESR e Fondo sociale europeo - FSE) contribuiscano allo sviluppo rurale. In questo contesto è stata istituita un'agenzia di assistenza integrata per gli anziani da un'associazione di piccoli comuni e centri urbani insieme a centri di assistenza di prossimità, in collaborazione con i portatori di interessi locali (il progetto verrà portato avanti nell'attuale periodo di programmazione in diverse microregioni). In Italia, la "strategia nazionale per le zone interne" ha individuato zone pilota (per lo più rurali), ha definito la loro strategia locale dal basso verso l'alto e ha finanziato interventi legati all'efficienza energetica, alle infrastrutture sociali, alla mobilità sostenibile e alla digitalizzazione. L'iniziativa prosegue anche nel periodo di programmazione 2021-2027.

1.1.3.Altre politiche

La PAC e la politica di coesione integrano un'ampia gamma di altri fondi e politiche dell'UE che contribuiscono agli obiettivi della visione rurale. Il documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE descrive in che modo le politiche dell'UE contribuiscono, ad esempio, all'inclusione sociale, alla parità di genere, al clima e all'ambiente, all'energia, alla pesca e all'acquacoltura, al benessere degli animali, alla mobilità, alla digitalizzazione, al vicinato e all'allargamento, all'istruzione, alla salute, alla cultura, all'industria o alla concorrenza.

Il contributo di vari programmi quali Orizzonte Europa, il meccanismo per collegare l'Europa, il programma per il mercato unico ed Erasmus è riscontrabile anche nella descrizione delle azioni del piano d'azione rurale dell'UE, che mira a integrare le questioni rurali in queste politiche dell'UE. Anche il dispositivo per la ripresa e la resilienza e i fondi EURI svolgono un ruolo importante( 11 ). Inoltre lo strumento di sostegno tecnico può fornire sostegno per l'elaborazione e l'attuazione di riforme per lo sviluppo rurale negli Stati membri e nelle regioni dell'UE.

Attualmente non esiste una fonte esaustiva che indichi e quantifichi in che misura tali fondi contribuiscano alle zone rurali. Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno suggerito di adoperarsi per riuscire a individuare e monitorare in modo più chiaro il contributo dato dagli strumenti dell'UE alle zone rurali in futuro.



1.2.A che punto è l'attuazione del piano d'azione rurale dell'UE?

La visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE ha introdotto un piano d'azione rurale dell'UE che comprende 24 azioni tematiche, che si sviluppano attorno ai quattro ambiti di intervento della visione, e sei azioni orizzontali. La panoramica che segue è integrata da informazioni dettagliate disponibili nel documento di lavoro dei servizi della Commissione allegato.

1.2.1. Azioni tematiche

1.2.1.1. Zone rurali più forti

Basata sul lavoro degli esperti( 12 ), la piattaforma per il rilancio rurale  ( 13 ) lanciato nel giugno 2023 fornisce uno spazio per collaborare e accedere a risorse di interesse specifico per lo spopolamento delle zone rurali. Il laboratorio politico "Intervenire per contrastare lo spopolamento rurale"( 14 ) con 100 partecipanti, 20 buone pratiche e i viaggi sul campo del Forum di alto livello sulla politica rurale svoltosi a Sigüenza (Castilla-La Mancha, Spagna) hanno arricchito ulteriormente l'azione faro con competenze e scambi interpersonali.

Oltre 250 milioni di EUR di investimenti in più di 60 progetti di ricerca e innovazione (R&I) nell'ambito di Orizzonte Europa nel periodo 2021-2024 hanno contribuito a rafforzare l'innovazione rurale. Il "Forum degli startup villages" ha permesso di comprendere le caratteristiche e i fattori trainanti dell'innovazione rurale.

Tramite i progetti "SmartRural21" e "Smart Rural27" sono stati elaborati orientamenti per sostenere lo sviluppo di approcci dei "piccoli comuni intelligenti", definire e attuare politiche di sostegno, organizzare eventi in cui fare rete e offrire idee per soluzioni intelligenti. La rete della PAC dell'UE ha organizzato diversi eventi e riflessioni per LEADER, tra cui un sottogruppo "LEADER e sviluppo territoriale", nonché seminari che hanno contribuito a dimostrare il valore aggiunto di LEADER, a comprendere le difficoltà legate a un'iniziativa LEADER multifinanziata e ad aumentare il ricorso alle opzioni semplificate in materia di costi.

Lo studio in corso sulla concorrenza per l'uso del suolo e l'agricoltura sostenibile rafforzerà, entro la fine del 2024, le conoscenze sugli impatti che gli sviluppi settoriali esercitano sull'uso del suolo nelle zone rurali dell'UE. L'attenzione ai giovani nelle zone rurali è progredita attraverso misure di inclusione a disposizione degli Stati membri nell'ambito di Erasmus + e del Corpo europeo di solidarietà. Durante l'Anno europeo dei giovani sono state organizzate 13 000 attività con l'obiettivo di "far avanzare la gioventù rurale"; il partenariato UE-Consiglio d'Europa per i giovani ha inoltre portato allo sviluppo di un flusso di lavoro rurale nell'ambito del quale è stato condotto uno studio sulle risposte politiche alle sfide affrontate dai giovani nelle zone rurali.

1.2.1.2. Zone rurali connesse

Diversi investimenti per un totale di 23,5 miliardi di EUR in sovvenzioni e norme aggiornate in materia di aiuti di Stato stanno migliorando la connettività digitale in zone in cui i mercati non riescono a produrre risultati. La copertura della banda larga con tecnologie compatibili in Gigabit è aumentata di 8,1 punti percentuali tra giugno 2021 e giugno 2022, raggiungendo il 45 % delle famiglie in zone rurali a metà 2022. Il nuovo strumento di sostegno alla rete dei centri di competenza sulla banda larga, istituito nel 2022, ha ampliato le capacità delle amministrazioni e dei portatori di interessi. Inoltre nel periodo 2021-2024 sono stati investiti 100 milioni di EUR in ricerca e innovazione per la digitalizzazione agricola e rurale nell'ambito di Orizzonte Europa.

La connettività fisica trae inoltre vantaggio dalla rete europea di mobilità rurale che collega i comuni delle zone rurali che si occupano di soluzioni di mobilità create dal progetto SMARTA‑NET finanziato dall'UE, insieme a strumenti e orientamenti. I cittadini delle zone rurali nelle periferie urbane dovrebbero trarre vantaggio da una maggiore attenzione per i collegamenti urbano-rurali, conformemente al nuovo quadro per la mobilità urbana adottato nel 2021 e ai nuovi piani urbani di mobilità sostenibile.

1.2.1.3. Zone rurali resilienti

Dal giugno 2022, 27 comunità energetiche rurali hanno beneficiato di assistenza tecnica attraverso il polo consultivo per le comunità energetiche rurali, integrato nello strumento per le comunità energetiche di recente istituzione. Nell'ambito della "Missione suoli", sono stati investiti oltre 300 milioni di EUR in progetti che hanno contribuito a migliorare la salute del suolo in Europa, anche coinvolgendo le comunità rurali nella partecipazione ai laboratori viventi. Il sequestro del carbonio nei suoli agricoli è promosso da un nuovo sistema di certificazione degli assorbimenti di carbonio.

L'attuazione della strategia europea per l'assistenza sostiene la resilienza sociale delle comunità rurali. La Commissione ha inoltre posto l'accento sulla parità di genere in un apposito seminario della rete europea della PAC e ha avviato un nuovo studio sulle condizioni di lavoro dei lavoratori agricoli (risultati disponibili entro la metà del 2025). La garanzia europea per l'infanzia, per la quale tutti gli Stati membri hanno presentato i rispettivi piani d'azione entro il 2023, mira a garantire che i bambini delle zone rurali socialmente esclusi abbiano accesso ad almeno un pasto sano a scuola. Inoltre i progetti di ricerca finanziati dall'UE mirano a migliorare le conoscenze sull'integrazione dei migranti nelle zone rurali( 15 ) e sono state messe in atto misure volte a garantire l'effettivo accesso alle strutture per le persone con disabilità che vivono nelle zone rurali.

1.2.1.4. Zone rurali prospere

L'imprenditorialità rurale è stata sostenuta dalla promozione del commercio al dettaglio rurale e dal piano d'azione per l'economia sociale. Nell'ambito di tale piano, la Commissione ha incoraggiato gli Stati membri a sviluppare un quadro per l'economia sociale, ha pubblicato buone pratiche sull'economia sociale nelle zone rurali, ha sostenuto lo sviluppo di capacità per l'economia sociale nelle zone rurali nell'ambito del programma per il mercato unico (sostenendo quattro iniziative) e dell'iniziativa per le regioni dell'economia sociale, presentando le opportunità di finanziamento.

La garanzia per i giovani e lo spazio europeo dell'istruzione mirano a sostenere l'istruzione formale, la formazione e le opportunità di impiego nelle zone rurali. Dal 2021 gli Stati membri hanno continuato ad attuare la garanzia per i giovani rafforzata a tutti i livelli. La piattaforma europea per l'istruzione scolastica e la comunità online "eTwinning" per gli insegnanti contengono contenuti dedicati all'istruzione scolastica nelle zone rurali e remote, tra cui buone pratiche, articoli e pareri di esperti.

Inoltre lo sviluppo delle indicazioni geografiche (171 adottate dal giugno 2021) e il potenziale occupazionale e di sviluppo economico che rappresentano nelle zone rurali saranno ulteriormente sostenuti mediante l'adozione di un nuovo regolamento sulle indicazioni geografiche per i prodotti agricoli, prevista per la primavera del 2024. Un apposito gruppo tematico della rete europea della PAC ha esaminato la necessità di fare rete tra i comuni in cui prevale la presenza di foreste.

1.2.2.Azioni orizzontali

1.2.2.1.Migliorare e valorizzare i dati e le statistiche del settore rurale

La Commissione ha aumentato il numero di serie di dati disponibili per le zone rurali, che è stato valorizzato nella nuova pubblicazione "Europa rurale". Il programma di censimento dell'UE per il 2021, che sarà pubblicato a metà 2024, fornirà per la prima volta dati a livello di griglia di 1 km2, consentendo di analizzare le tendenze demografiche attraverso confini geografici flessibili. La proposta di un nuovo regolamento relativo alle statistiche europee sulla popolazione e sulle abitazioni( 16 ) affronta le lacune statistiche per le zone rurali tramite disposizioni efficaci volte a raccogliere maggiori dati, come in merito alla migrazione intraregionale. La Commissione sta inoltre lavorando a serie di dati geospaziali paneuropei che consentono l'elaborazione di statistiche per le zone rurali su temi quali l'accesso ai servizi.

Nel 2022 la Commissione ha introdotto l'osservatorio rurale dell'UE, una piattaforma di dati( 17 ) per agevolare la comprensione di come le zone rurali contribuiscono a orientare il processo decisionale. Mediante l'esposizione, la produzione e l'analisi di dati e indicatori relativi alle dimensioni economica, sociale e ambientale, l'osservatorio dà accesso a una serie di indicatori e visualizzazioni riguardanti le zone rurali. Analogamente, fornisce analisi tematiche attraverso pubblicazioni scientifiche su temi di spicco in ambito rurale, come le zone rurali remote, le zone rurali funzionali e le energie rinnovabili nel 2023.

La Commissione ha sviluppato una metodologia per delineare le zone rurali funzionali intesa a mappare gli spazi in cui gli abitanti delle zone rurali vivono la loro vita quotidiana. Il valore aggiunto di questa metodologia consiste nell'offrire una scala di analisi di statistica e dati che migliora la comparabilità allineando le dimensioni delle zone rispetto ai comuni e alle regioni NUTS3, nonché nel fornire una scala pertinente per analizzare la fornitura di servizi. Pubblicata come uno dei documenti analitici dell'osservatorio rurale nel novembre 2023, la cartografia( 18 ) e i suoi parametri sono aperti al dibattito con gli istituti statistici e i portatori di interessi europei.

1.2.2.2.Creazione e attuazione di un meccanismo di verifica rurale

La Commissione ha integrato la verifica rurale nella comunicazione "Legiferare meglio" adottata nell'aprile 2021( 19 ). Chiede ai servizi di prendere in considerazione, se del caso, i potenziali impatti territoriali (anche rurali) in sede di elaborazione di nuove iniziative legislative e di raccogliere elementi di prova da vari tipi di territori, comprese le zone rurali. Il programma di lavoro della Commissione per il 2022( 20 ) ha inoltre ricordato l'importanza delle valutazioni di impatto territoriale e delle verifiche rurali. Rifacendosi all'Agenda territoriale 2030, la comunicazione sull'ottava relazione sulla coesione( 21 ) ha inoltre esortato a inserire una prospettiva territoriale nelle politiche dell'UE. Il pacchetto di strumenti "Legiferare meglio" comprende un controllo della necessità delle valutazioni di impatto territoriale, attraverso il quale la Commissione può verificare la necessità di effettuare tali valutazioni, e una serie di strumenti e metodologie. Sebbene possa essere estremamente utile, lo strumento delle valutazioni di impatto territoriale si è dimostrato ad alta intensità di risorse (in termini di tempo e competenze) e ha avuto una diffusione minore rispetto a quanto inizialmente previsto. La Commissione ha intrapreso una valutazione di impatto territoriale nel 2022 e, nel 2023, sono stati esaminati gli impatti territoriali per due iniziative, concludendo con la probabile assenza di impatti territoriali( 22 ).

Oltre alla possibilità di individuare gli impatti rurali nel contesto della valutazione d'impatto territoriale, in base agli orientamenti della Commissione per legiferare meglio per le iniziative legislative, la Commissione ha esaminato le implicazioni rurali di nuove iniziative non legislative e, in molti casi, gli aspetti riguardanti le comunità rurali sono stati presi in considerazione con successo e positivamente.

1.2.2.3.Creare un pacchetto di strumenti sui fondi rurali

Nel dicembre 2023 la Commissione ha completato la progettazione del kit di strumenti sulle opportunità di finanziamento dell'UE per le zone rurali, che centralizza le informazioni in un unico quadro operativo per le autorità locali, i portatori di interessi, i titolari di progetti e le autorità di gestione. Il kit di strumenti fornisce inoltre stimolanti soluzioni ed esempi di strategie e progetti di sviluppo territoriale e locale per sfruttare appieno le opportunità di bilancio dell'UE per il periodo 2021-2027.

1.3.Avvio e sviluppo del patto rurale

La Commissione ha varato il patto rurale nel dicembre 2021, invitando tutti i portatori di interessi che sostengono i 10 obiettivi condivisi della visione rurale ad aderire alla nuova "comunità del patto rurale". Le discussioni partecipative con le istituzioni, gli organi( 23 ) e le reti dell'UE che guidano il Parlamento rurale europeo( 24 ), insieme alle consultazioni della comunità del patto rurale, hanno portato all'approvazione del concetto di patto rurale( 25 ) in occasione della prima conferenza sul patto rurale tenutasi nel giugno 2022 a Bruxelles. Il patto che ne è scaturito rappresenta uno spazio formale e un quadro per rafforzare la cooperazione tra i governi nazionali, regionali e locali, le organizzazioni della società civile, le imprese, il mondo accademico e i cittadini, al fine di perseguire gli obiettivi condivisi della visione rurale.

La Commissione ha inoltre messo in pratica il patto rurale:

·istituendo nel dicembre 2022 l'"Ufficio di sostegno al patto rurale", che fornisce servizi di agevolazione e di creazione di reti per la comunità;

·creando il "gruppo di coordinamento del patto rurale", che funge da organo di governance che dirige lo sviluppo del patto rurale;

·istituendo la "piattaforma della comunità del patto rurale"( 26 ) nel giugno 2023, uno strumento collaborativo online a sostegno dell'interazione tra le comunità.

In linea con i suoi tre obiettivi, dal 2022 il patto rurale ha amplificato la voce delle zone rurali offrendo, attraverso nove eventi( 27 ), un nuovo spazio per discutere questioni importanti per il futuro delle zone rurali in tutti i settori strategici e formulare idee specifiche di intervento nonché raccomandazioni per il miglioramento delle politiche. Il "Forum ad alto livello sulla politica rurale - Plasmare il futuro delle zone rurali", organizzato nel settembre 2023 nell'ambito del patto con la presidenza spagnola del Consiglio, è stato determinante per l'adozione delle conclusioni del Consiglio sulla visione rurale nel novembre 2023. Diversi governi nazionali o regionali hanno già adottato patti o programmi ispirati al patto rurale dell'UE (ad esempio Cechia e Catalogna). Inoltre con i suoi 30 membri che rappresentano le istituzioni e gli organi dell'UE(23), le organizzazioni che guidano il Parlamento rurale europeo, la società civile, le imprese, nonché il mondo della ricerca e accademico, il gruppo di coordinamento del patto rurale promuove una maggiore considerazione delle zone rurali in tutti i settori tematici e a tutti i livelli di governance.

Il patto rurale ha inoltre organizzato la collaborazione e l'apprendimento reciproco per una comunità che nel 2023 è cresciuta da 1 300 a 2 350 membri, provenienti da tutti i settori e da tutti settori della società, molti dei quali non avevano mai partecipato alle reti rurali a livello dell'UE, rispecchiando in tal modo l'approccio olistico del patto. La nuova piattaforma, che è visitata mensilmente da circa 1 500 persone, consente ai suoi 560 utenti di accedere a un'utile banca dati di risorse, collaborare in sette "gruppi comunitari" e stare al passo con gli sviluppi interessanti. Inoltre il patto ha messo in relazione e migliorato le conoscenze degli attori del settore rurale in tutta Europa attraverso 40 buone pratiche, quattro webinar sulle buone pratiche e l'istituzione di collegamenti strategici con altre 20 reti dell'UE.

Infine il patto ha fatto in modo che organizzazioni (70 %) o singoli individui (30 %) si facessero carico di 120 impegni ad agire per le zone rurali, riguardanti un'ampia gamma di temi( 28 ). Le attività svolte nel 2023 si sono concentrate in particolare sull'incoraggiamento delle autorità nazionali e regionali ad agire, portando all'elaborazione di un documento programmatico che delinea sette ingredienti per un'efficace attuazione del patto rurale negli Stati membri (cfr. 3.2).



Prospettive future

1.4.Consolidare i risultati conseguiti con l'attuazione del piano d'azione rurale dell'UE

Sebbene tutte le azioni del piano d'azione rurale dell'UE siano in corso, alcune necessitano di ulteriori sforzi per essere portate a termine e altre di continuità per conseguire i loro obiettivi. I documenti di lavoro dei servizi che le accompagnano forniscono una panoramica dello stato di avanzamento di ciascuna azione e delle prossime tappe previste per le azioni da portare avanti( 29 ), unitamente a una versione riveduta del piano d'azione.

1.4.1.Rendere le zone rurali dell'UE più forti, connesse, resilienti e prospere

Nell'ambito delle azioni per zone rurali più forti, la Commissione svilupperà ulteriormente la piattaforma per il rilancio rurale con nuove funzionalità e aggiornerà la sezione dedicata alle risorse nel 2024. Continuerà a investire in nuovi progetti di ricerca e innovazione attraverso i programmi di lavoro di Orizzonte Europa per il periodo 2025-2027 e metterà in collegamento gli innovatori rurali di tutta Europa nell'ambito del prossimo forum "Startup villages" nel 2024. Uno studio sulla partecipazione dei giovani delle zone rurali a ERASMUS + fornirà raccomandazioni sulle opportunità di apprendimento per i giovani delle zone rurali nel 2024.

Per quanto riguarda le azioni per le zone rurali connesse, la Commissione completerà il progetto SMARTA-NET con una conferenza finale nell'autunno 2024. Continuerà inoltre a migliorare il contesto normativo per incentivare gli investimenti nelle infrastrutture digitali delle zone scarsamente servite (principalmente rurali) nonché a sostenere l'innovazione nella trasformazione digitale per l'agricoltura e altri settori rurali.

Per progredire verso zone rurali resilienti verranno portati avanti i lavori sulle comunità energetiche rurali nell'ambito dello strumento per le comunità energetiche rurali introdotto nel 2024. Verrà inoltre incrementato il numero di laboratori viventi che lavorano congiuntamente per migliorare la salute del suolo nell'ambito della "Missione suoli" attraverso inviti a presentare progetti nel periodo 2025-2027. Inoltre nel 2024 la Commissione darà priorità allo sviluppo di metodologie per la riumidificazione delle torbiere.

Per le zone rurali prospere la Commissione porterà avanti i lavori sull'economia sociale e sull'istruzione formale. I punti di contatto locali per l'economia sociale offriranno un sostegno tra pari nelle regioni rurali, mentre la revisione dei progressi compiuti dagli Stati membri nella garanzia per i giovani e la valutazione intermedia dello spazio europeo dell'istruzione prevista per il 2025 affronteranno gli ostacoli all'equità, come il divario tra zone rurali e urbane.

1.4.2.Continuare a migliorare e valorizzare i dati rurali e l'osservatorio rurale

La Commissione continuerà a migliorare le statistiche rurali. A seguito della pubblicazione del censimento del 2021 nel 2024, la Commissione pubblicherà articoli della serie "Statistics explained" contenenti nuove ricerche sulle zone rurali. La Commissione sta inoltre preparando l'attuazione del nuovo quadro relativo alle statistiche europee sulla popolazione e sulle abitazioni e porta avanti il lavoro con i dati geospaziali, le serie di dati disponibili per le zone rurali e la pubblicazione "Europa rurale".

La Commissione è impegnata a continuare a sostenere l'osservatorio rurale dell'UE in futuro, con l'obiettivo di continuare a fornire ricerche e dati sulle zone rurali. Nel 2024 l'accento sarà posto sulle interazioni tra economia e demografia, alloggi ed efficienza energetica.

La Commissione continuerà a sviluppare il concetto di zone rurali funzionali, tenendo conto dei contributi dei portatori di interessi e delle organizzazioni internazionali, tra cui la Banca mondiale e l'OCSE, impegnate a lavorare sulle geografie funzionali sia per le zone urbane che per quelle rurali. Valuterà l'utilità di questa tipologia territoriale a fini statistici e a fini politici a lungo termine.

1.4.3.Rafforzare la verifica rurale

La sperimentazione della verifica rurale per due anni ha evidenziato la necessità di sensibilizzare, migliorare la disponibilità dei dati e le risorse per il processo, nonché potenziare il coordinamento. La Commissione continuerà a utilizzare il meccanismo di verifica rurale per il proprio processo normativo, che porterà progressivamente a un miglioramento delle competenze in materia di integrazione delle questioni rurali nell'elaborazione delle politiche dell'UE in tutti i servizi. La verifica rurale trarrà vantaggio dal miglioramento delle statistiche e dei dati sulle zone rurali e dallo sviluppo dell'osservatorio rurale dell'UE. La Commissione porterà inoltre avanti il dialogo con gli Stati membri sullo sviluppo di meccanismi di verifica rurale a livello nazionale e regionale, basandosi sul quadro sviluppato dal gruppo tematico della rete europea per lo sviluppo rurale sulla verifica rurale a livello nazionale, regionale e locale( 30 ) e sulle conclusioni del Consiglio che invitano i) a rafforzare la verifica rurale a tutti i livelli(3) e ii) a "fare buon uso delle valutazioni d'impatto territoriale" nelle proposte legislative per affrontare, se del caso, gli impatti territoriali( 31 ). La Commissione continuerà inoltre a interagire con organizzazioni internazionali, come l'OCSE e l'Organizzazione mondiale della sanità, nell'ambito della verifica rurale.

1.4.4.Tenere traccia dei progressi verso gli obiettivi della visione rurale

La Commissione esaminerà la possibilità di un semplice sistema di indicatori che includa indicatori pertinenti per i quattro ambiti di intervento della visione rurale e i suoi 10 obiettivi condivisi, prendendo come base di riferimento quanto stabilito nel documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la comunicazione su una visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE. Il sistema di indicatori si baserà su quanto già esiste nell'ambito di varie politiche dell'UE che contribuiscono alla visione, sul lavoro svolto nell'ambito dell'osservatorio rurale dell'UE, sulle statistiche rurali e sui progetti di Orizzonte Europa volti a migliorare i dati rurali, come RUSTIK e GRANULAR. Gli indicatori utilizzati dovrebbero essere disponibili per tutta l'Europa e contribuire a monitorare periodicamente i progressi compiuti verso la visione rurale fino al 2040.

1.5.Consolidare il patto rurale

La Commissione continuerà a sostenere l'agevolazione del patto rurale attraverso l'ufficio di sostegno al patto rurale e a sviluppare ulteriormente la piattaforma della comunità del patto rurale (29).

Nel 2024 la Commissione migliorerà le funzionalità interattive della piattaforma collaborativa. Un kit di strumenti moltiplicatori aiuterà i membri della comunità a sensibilizzare i membri non appartenenti alla comunità in merito al patto e alla piattaforma.

Nel 2024 la priorità dell'attuazione del patto a livello nazionale e regionale sarà integrata dalla creazione di una maggiore titolarità e partecipazione degli attori locali al patto rurale.

Saranno rafforzati gli sforzi compiuti per coinvolgere gli Stati membri nel patto rurale nel 2023, sfruttando lo slancio introdotto dalle conclusioni del Consiglio del novembre 2023 sulla visione rurale, che incoraggia gli Stati membri a impegnarsi nel patto rurale e a elaborare strategie e piani d'azione olistici per le zone rurali. La nota informativa Tradurre in realtà il patto rurale negli Stati membri( 32 ) fornisce orientamenti alle autorità nazionali e regionali su come migliorare la governance e il sostegno alle zone rurali attraverso approcci olistici, il coordinamento dei finanziamenti, una maggiore partecipazione e il potenziamento delle capacità. L'ufficio di sostegno al patto rurale svilupperà una prima serie di "pagine dedicate ai singoli paesi" per mostrare in che modo gli ingredienti del successo dell'attuazione del patto rurale si declinano nei contesti nazionali e ispirino altri Stati membri ad agire attraverso la promozione di buone pratiche. La Commissione continuerà inoltre a cooperare con le organizzazioni internazionali che collaborano con gli Stati membri dell'UE in materia di politica rurale, quali l'OCSE, l'Organizzazione mondiale della sanità e UN-HABITAT.

Il gruppo di coordinamento del patto rurale continuerà a svolgere il proprio ruolo e, insieme all'ufficio di sostegno al patto rurale e ai suoi esperti nazionali, sensibilizzerà le autorità nazionali e le istituzioni dell'UE in merito alle questioni rurali. Sulla base delle considerazioni concordate dal gruppo, i membri del gruppo di coordinamento del patto rurale intraprenderanno azioni per orientare e sviluppare ulteriormente il patto rurale.

Nel 2024 l'ufficio di sostegno al patto rurale continuerà a dialogare con gli attori a livello locale attraverso un apposito laboratorio politico su come trasformare il patto rurale in azioni a livello locale, sulle buone pratiche e in stretta collaborazione con la comunità, in particolare con i membri che si sono impegnati ad agire. I webinar sulle buone pratiche esamineranno le opportunità relative a temi specifici di interesse per la comunità, in collaborazione con le reti pertinenti.

La prossima conferenza sul patto rurale all'inizio del 2025 cercherà di riunire gli attori locali per discutere dei risultati conseguiti, degli sviluppi in settori tematici chiave, delle vie da seguire per il patto rurale e delle idee sulle politiche dell'UE per il periodo successivo al 2027.

1.6.Riflettere su come rafforzare il sostegno alle zone rurali in futuro

1.6.1.Contributi dei portatori di interessi e delle istituzioni

La comunicazione su una visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE ha dato vita a un dialogo ricco e proficuo e a suggerimenti su come rafforzare il sostegno alle zone rurali in futuro. Le proposte provengono:

·dialogo interistituzionale sulla visione a lungo termine per le zone rurali: il Comitato delle regioni e il Comitato economico e sociale hanno emesso pareri al riguardo all'inizio del 2022( 33 ), seguiti dalla risoluzione del Parlamento europeo nel dicembre 2022( 34 ), dalla relazione del Commissione per lo sviluppo regionale sull'agenda territoriale europea 2030( 35 ) e dalle conclusioni del Consiglio dell'Unione europea (Consiglio) del novembre 2023( 36 );

·risultati dei principali eventi del patto rurale: principali conferenze sul patto rurale( 37 )compreso il forum di alto livello della politica rurale sul plasmare il futuro delle zone rurali, il gruppo di coordinamento del patto rurale( 38 )e gli scambi con la comunità del patto rurale( 39 ),che riflettono la natura dal basso verso l'alto della visione;

·Parlamento rurale europeo, citato nella comunicazione su una visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE in qualità di forum di scambio sull'attuazione della visione rurale, in particolare la "Rural people declaration of Kielce"( 40 ) e il manifesto( 41 ).

Di seguito è presentata una panoramica non esaustiva, incentrata su idee orientate al futuro. Esse non rappresentano la posizione ufficiale della Commissione.

Molti contributi hanno evidenziato la necessità di trasformare la visione rurale in una strategia rurale dell'UE(33,34,36,37); sviluppare strategie rurali integrate a livello degli Stati membri(33,34,36,37); migliorare il coordinamento della Commissione tra le diverse direzioni generali contribuenti a beneficio delle zone rurali(37); integrare gli indicatori e gli obiettivi pertinenti per le zone rurali nei meccanismi di monitoraggio esistenti(33,34,37); e migliorare il sostegno finanziario alle zone rurali creando un apposito fondo dell'UE o rafforzando gli approcci multifondo(33,34,37,39). I contributi hanno inoltre auspicato il consolidamento e la razionalizzazione dell'assistenza finanziaria per i punti di accesso unici o gli "sportelli unici" per l'orientamento e il finanziamento delle zone rurali(37); lo stanziamento di fondi per le zone e le regioni rurali che presentano svantaggi naturali o demografici(35); e lo stanziamento di una quota maggiore di risorse finanziarie per gli strumenti dedicati allo sviluppo rurale locale, in particolare LEADER e lo sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD)(34;37). I portatori di interessi ritengono importante migliorare la granularità dei dati disponibili a livello locale(33,36,37); sviluppare ulteriormente l'applicazione della verifica rurale alle proposte politiche a livello dell'UE(33,34,37) e incoraggiare gli Stati membri ad applicare la verifica rurale(33,36,37); nonché migliorare l'accesso e la partecipazione alle attività dell'osservatorio rurale(33,34).

A livello dell'UE, nazionale, regionale e locale, i contributi si concentrano sugli aspetti seguenti: semplificare le procedure e i requisiti per l'accesso ai fondi da parte dei beneficiari con capacità amministrativa limitata(34,36,39,40); creare un programma per LEADER e CLLD in regime di gestione diretta, direttamente accessibile ai partecipanti, ad esempio i gruppi di azione locale(37,40). Molti contributi suggeriscono di fornire sostegno politico e finanziario per sviluppare la capacità delle comunità rurali, anche attraverso lo sviluppo di strategie e progetti, il tutoraggio tra pari e lo scambio di buone pratiche(33,34,36,37,41). Analogamente, i portatori di interessi propongono di: fare affidamento sui gruppi di azione locale anche per sviluppare le capacità locali e le attività di rete(37,41); creare "sportelli unici" per fornire assistenza, servizi e intermediazione di innovazioni(37); e istituire meccanismi per condividere le buone pratiche con paesi e regioni terzi(33,41).

I contributi ritengono importante: sostenere interventi specifici per le comunità rurali nell'ambito della PAC al di là dei settori agricolo e forestale, ad esempio per l'edilizia efficiente sotto il profilo energetico e la ristrutturazione delle abitazioni e nel settore della mobilità(33,34); fornire servizi e infrastrutture essenziali, riguardanti aspetti quali l'accesso ai terreni, l'istruzione, la sanità, le infrastrutture digitali e la connettività(33,34,36,37); sostenere i giovani e le donne delle zone rurali agevolando il loro accesso ai finanziamenti, offrendo opportunità di lavoro, formazione e istruzione diversificate e flessibili e coinvolgendoli nell'elaborazione delle politiche e nei processi decisionali locali(34,36,37,39).

1.6.2.Vie da seguire

Globalmente, le proposte e le raccomandazioni sintetizzate in precedenza offrono un contributo utile alla riflessione sulle future politiche per le zone e le comunità rurali e orienteranno le riflessioni sul quadro finanziario pluriennale (QFP) per il periodo successivo al 2027. La Commissione accoglie con favore i pareri del Parlamento europeo, del Consiglio, del CdR e del CESE e prende atto delle raccomandazioni ivi contenute. La Commissione prende inoltre atto delle proposte avanzate dalle autorità nazionali e dai portatori di interessi. La presente relazione non pregiudica le decisioni sulla proposta per il prossimo QFP, che la Commissione presenterà nel corso del 2025. I temi più importanti sollevati finora dalle istituzioni, dagli organi e dai portatori di interessi dell'UE richiedono che siano prese in considerazione le domande seguenti:

-Quali sono le principali sfide derivanti dallo spopolamento, dalle transizioni in corso e dai cambiamenti strutturali per le quali gli interventi dell'UE apportano un valore aggiunto?

-Quali sono i modi migliori per affrontarle in modo mirato, tenendo conto delle diverse esigenze delle varie comunità rurali?

-In che modo è possibile rafforzare il sostegno finanziario alle zone e alle comunità rurali attraverso i fondi dell'UE, nazionali e regionali, anche migliorando le sinergie e le complementarità tra di esse?

-Cosa è necessario fare per migliorare i finanziamenti, la qualità dei risultati e l'efficacia attraverso strumenti territoriali quali CLLD/LEADER?

-In che modo è possibile migliorare il monitoraggio e la valutazione delle risorse destinate alle zone e alle comunità rurali provenienti dai diversi fondi e programmi dell'UE?

-Cosa è necessario fare per migliorare l'accesso al sostegno per i beneficiari finali attraverso norme più semplici, procedure ottimizzate e migliori capacità amministrative?

-Cosa si può fare per ottenere un'attuazione più ampia ed efficiente del meccanismo di verifica rurale a livello dell'UE, nazionale e regionale?

-Quali sono i migliori strumenti strategici per garantire un sostegno istituzionale, di governance e integrato alle zone rurali a tutti i livelli?

oA livello dell'UE, trasformare la visione rurale in una strategia apporterebbe un valore aggiunto in termini di azioni significative sul campo?

oIn che modo l'UE può aiutare ulteriormente gli Stati membri, le regioni e le comunità locali a sviluppare strategie e piani d'azione rurali a livello nazionale e regionale?

-In che modo è possibile migliorare la disponibilità di statistiche e dati rurali pertinenti per le politiche, senza aumentare gli oneri amministrativi?

Conclusioni e prossime tappe

Le 30 azioni che la Commissione si è impegnata a intraprendere nella sua comunicazione del 30 giugno 2021 sono tutte in corso. Nove sono state completate, di cui sette sono oggetto di follow‑up con nuove attività. Parallelamente, il patto rurale ha acquisito slancio, con una comunità in crescita, un organo di governance, una piattaforma e un ufficio di sostegno per amplificare le voci del settore rurale, mettere in rete gli attori e offrire orientamenti alle autorità pubbliche e ai portatori di interessi su come agire sui bisogni e le aspirazioni degli abitanti delle zone rurali. Il patto rurale deve raggiungere il livello locale traducendosi in azioni significative sul campo. A tal fine, l'azione a livello dell'UE può contribuire a realizzare la visione per le zone rurali nel 2040, ma non è sufficiente: sono fondamentali anche un forte impegno e un forte coinvolgimento a livello degli Stati membri e a livello regionale e locale.

L'esercizio di valutazione intrapreso per individuare ciò che è stato programmato per le zone rurali nei programmi della PAC e della politica di coesione mostra in che modo le politiche dell'UE contribuiscono agli obiettivi della visione rurale per il periodo 2021-2027 (o 2023-2027 per la PAC) e quali sono gli attuali limiti nell'individuare il sostegno destinato alle zone rurali. I risultati serviranno da base per le discussioni sul futuro di tali politiche.

Il conseguimento dei 10 obiettivi condivisi della visione rurale entro il 2040 rappresenta uno sforzo a lungo termine, che richiede il sostegno di azioni e politiche in tutti i periodi di programmazione a tutti i livelli di governance.

La Commissione è impegnata ad attuare e consolidare le azioni messe in atto per attuare il piano d'azione rurale dell'UE e il patto rurale nell'ambito dell'attuale quadro finanziario pluriennale. La Commissione prenderà in considerazione le proposte e le riflessioni delle istituzioni e degli organi dell'UE, delle organizzazioni dei portatori di interessi e della comunità rurale nel suo complesso, nel contesto della preparazione delle proposte di bilancio dell'UE per il periodo successivo al 2027 che dovrebbero essere adottate entro la metà del 2025.

Nell'ambito del patto rurale, il laboratorio politico e la conferenza sul patto rurale, organizzati rispettivamente nell'autunno 2024 e all'inizio del 2025, forniranno piattaforme per discutere le questioni strategiche incluse nella presente relazione e fare in modo che tutti membri della comunità del patto rurale e tutti i portatori di interessi rurali abbiano voce in capitolo sul futuro. La Commissione terrà informata la comunità rurale in merito alle opportunità di contribuire alle consultazioni pubbliche e alle attività di coinvolgimento in vari settori politici. Il gruppo di coordinamento del patto rurale collaborerà strettamente con la Commissione e l'ufficio di sostegno al patto rurale per garantire che le opinioni della comunità siano raccolte e integrate nei processi di elaborazione delle politiche.

Oltre alle discussioni nel contesto del patto rurale saranno organizzate attività specifiche nell'ambito di ciascuna delle politiche di sostegno dell'UE. La Commissione garantirà che i portatori di interessi rurali siano ben rappresentati in questi processi, in linea con gli orientamenti per "Legiferare meglio" aggiornati nel 2021, che implicano la consultazione dei portatori di interessi di diversi tipi di territori. Per quanto riguarda la PAC, i risultati del dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura avviato dalla presidente della Commissione von der Leyen contribuiranno ulteriormente alla riflessione. Per quanto concerne la politica di coesione, la nona relazione sulla coesione delinea percorsi di riflessione anche per le zone rurali. Gli orientamenti e le questioni saranno oggetto di un ampio dibattito in occasione del Forum sulla coesione che si terrà l'11 e il 12 aprile 2024. In altri settori d'intervento, la Commissione sarà invitata a valutare le implicazioni per le zone rurali delle future politiche, in linea con il meccanismo di verifica rurale creato a seguito dell'adozione della visione rurale.

(1) ()    COM (2021) 345 final.
(2) ()    Commissione, Orientamenti politici per la prossima Commissione europea 2019-2024 (luglio 2019).
(3) ()    Consiglio dell'Unione europea, Conclusioni sulla visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE, 15631/23; Parlamento europeo, Relazione sulla visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE, 2021/2254(INI).
(4) ()    COM (2023) 577 final.
(5) ()    Commissione europea, direzione generale della Politica regionale e urbana, Rodríguez-Pose, A. et al, The geography of EU discontent and the regional development trap, Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea, 2023. https://doi.org/10.2776/164290 .
(6) ()    SWD (2021) 166 final.
(7) ()     https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=Territorial_typologies_manual_-_degree_of_urbanisation .
(8) ()    Il censimento del 2021 ha modificato la classificazione dei comuni e delle regioni, determinando variazioni nella percentuale di popolazione rurale a diversi livelli, rispetto ai dati contenuti nella comunicazione su una visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE (censimento del 2011). Questa cifra si basa sui dati provvisori della griglia di censimento della popolazione del 2021.  https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=Population_and_housing_census_2021_-_population_grids&action=statexp-seat&lang=it . I dati definitivi convalidati della griglia di censimento della popolazione saranno disponibili nel giugno 2024.
(9) ()    COM(2023) 707 final; Ecorys, Metis and Agrosynergy, Mapping and analysis of CAP strategic plans, Assessment of joint efforts for 2023-2027, 2023; Ecorys, Metis and Agrosynergy, Taking stock of how CAP strategic plans contribute to the objectives of the long-term vision for the EU's rural areas, 2023.
(10) ()     https://agriculture.ec.europa.eu/common-agricultural-policy/rural-development/supporting-smart-village-strategies_en .
(11) ()    Le quote stimate dei fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza che contribuiscono allo sviluppo delle zone rurali e remote nell'ambito del pilastro della coesione sociale e territoriale sono disponibili all'indirizzo:  https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/social.html?lang=it .
(12) ()     https://ec.europa.eu/enrd/rural-revitalisation_en.html .
(13) ()     https://ruralpact.rural-vision.europa.eu/rural-revitalisation_en .
(14) ()     https://rural-vision.europa.eu/events/taking-action-tackle-rural-depopulation-2023-06-29_en .
(15) ()     https://rural-vision.europa.eu/action-plan/resilient_en#supporting-the-inclusion-of-migrants-in-rural-areas .
(16) ()    COM (2023) 31 final.
(17) () https://observatory.rural-vision.europa.eu/?lng=it&ctx=RUROBS .
(18) ()     https://observatory.rural-vision.europa.eu/thematic-analyses/functional-rural-areas?lng=en .
(19) ()    COM (2021) 219 final.
(20) ()    COM (2021) 645 final.
(21) ()    COM (2022) 34 final.
(22) ()    Proposta di revisione della direttiva quadro sui rifiuti COM (2023) 420 final e proposta di direttiva su Imprese in Europa: quadro per l'imposizione dei redditi (BEFIT) COM (2023) 532 final.
(23) ()    Parlamento europeo (PE), Comitato delle regioni (CdR), Comitato economico e sociale europeo (CESE) e presidenza del Consiglio europeo (o trio di presidenze del gruppo di coordinamento del patto rurale).
(24) ()    Associazione europea LEADER per lo sviluppo rurale (ELARD), Alleanza delle comunità rurali europee (ERCA) e partenariato per l'Europa rurale (PREPARE).
(25) ()     https://agriculture.ec.europa.eu/system/files/2022-07/rural-pact-proposal_en.pdf .
(26) ()     https://ruralpact.rural-vision.europa.eu .
(27) ()     https://ruralpact.rural-vision.europa.eu/events/all_en .
(28) ()     https://ruralpact.rural-vision.europa.eu/commitments_en .
(29) ()    Gli elementi di cui alle sezioni 3.1 e 3.2 rispecchiano gli intenti della Commissione al momento dell'adozione, che potrebbero dover essere riesaminati alla luce delle risorse disponibili per l'attuazione.
(30) ()     https://ec.europa.eu/enrd/enrd-thematic-work/long-term-rural-vision/TG-rural-proofing_en_en.html .
(31) ()    Consiglio dell'Unione europea, Conclusioni sul futuro della politica di coesione, 16230/23, novembre 2023.
(32) ()     https://ruralpact.rural-vision.europa.eu/publications/making-rural-pact-happen-member-states_en .
(33) ()    Comitato delle regioni, Parere sulla visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE, NAT-VII/021, 2022; Comitato delle regioni, Obiettivi e strumenti per un'Europa rurale intelligente;, NAT-VII/030; e parere del Comitato economico e sociale europeo: Visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE (GU 2022/C 290/22).
(34) ()    Parlamento europeo, Relazione sulla visione a lungo termine per le zone rurali, 2021/2254(INI).
(35) ()    Commissione per lo sviluppo regionale del Parlamento europeo, Relazione sull'attuazione dello sviluppo territoriale (CPR, Titolo III, Capitolo II) e la sua applicazione nell'agenda territoriale europea 2030, 2023/2048(INI).
(36) ()    Consiglio dell'Unione europea, Conclusioni sulla visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE, 15252/23, 2023
(37) ()    Conferenza sul patto rurale svoltasi a Bruxelles (15-16 giugno 2022): https://rural-vision.europa.eu/events/rural-pact-conference-2022-06-15_en , Conferenza sul patto rurale svoltasi in Svezia (3-4 maggio 2023): https://rural-vision.europa.eu/events/rural-pact-conference-sweden-2023-05-03_en e forum di alto livello in Spagna (27-29 settembre 2023): https://rural-vision.europa.eu/events/shaping-future-rural-areas-2023-09-27_en .
(38) ()     https://ruralpact.rural-vision.europa.eu/RPCG_en .
(39) (39)    Laboratorio politico sulle azioni per affrontare lo spopolamento rurale (giugno 2023),    
https://rural-vision.europa.eu/events/taking-action-tackle-rural-depopulation-2023-06-29_en?prefLang=it&etrans=it e laboratorio politico sui fondi dell'UE che spianano la strada alla visione rurale (dicembre 2023), https://ruralpact.rural-vision.europa.eu/events/eu-funds-paving-way-rural-vision_en?etrans=it .
(40) ()    Parlamento rurale europeo, Rural people's declaration of Kielce, 2022.
(41) ()     http://elard.eu/wp-content/uploads/2023/01/European-Rural_Parliament-Manifesto-Final-2022-1.pdf .