Bruxelles, 17.6.2024

COM(2024) 240 final/2

ADDENDUM
This document corrects document COM(2024) 240 final of 10.6.2024.
Concerns all language versions.
Insertion of the reference to the Staff Working Document SWD(2024) 150 final linked to this Report.
The text shall read as follows:

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

sull'attuazione dell'assistenza macrofinanziaria ai paesi terzi nel 2023

{SWD(2024) 150 final}


INDICE

1.    Introduzione    

2.    Sviluppi macroeconomici nei paesi partner    

2.1    Partenariato orientale    

2.2    Vicinato meridionale    

2.3    Balcani occidentali    

3.    Operazioni di assistenza macrofinanziaria nel 2023    

3.1    Partenariato orientale    

Moldova

Ucraina: AMF+

3.2    Vicinato meridionale    

Giordania

3.3    Balcani occidentali    

Macedonia del Nord

4.    GARANTIRE UN USO ADEGUATO DEI FONDI DI AMF: VALUTAZIONI OPERATIVE, VALUTAZIONI EX POST    

4.1    Valutazioni operative    

4.2 Valutazioni    

5.    Sviluppi generali connessi allo strumento di AMF    

5.1    Funzionamento dello strumento di AMF    

5.2 L'AMF nel quadro finanziario pluriennale 2021-2027    

6.    Prospettive future – Operazioni di AMF e situazione di bilancio nel 2024    



RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

sull'attuazione dell'assistenza macrofinanziaria ai paesi terzi nel 2023( 1 )

1.Introduzione

L'assistenza macrofinanziaria (AMF) è uno strumento finanziario dell'UE( 2 ) di cui possono beneficiare i paesi partner che attraversano una fase di crisi della bilancia dei pagamenti. Dalla sua introduzione nel 1990, l'AMF ha contribuito a rafforzare la stabilità macroeconomica e finanziaria, incoraggiando allo stesso tempo le riforme strutturali nei paesi limitrofi o geograficamente vicini all'UE. Solitamente l'AMF integra un accordo di credito non cautelare concordato con il Fondo monetario internazionale (FMI) ed è subordinata alla sua esistenza( 3 ). Sopperire alle criticità connesse con la bilancia dei pagamenti permette un allentamento della pressione che consente al paese partner di aumentare il proprio margine di bilancio, migliorare la sostenibilità del debito e concentrarsi sulla promozione delle riforme necessarie. Poiché agevola il percorso di aggiustamento macroeconomico, l'AMF può avere un impatto positivo sul piano sociale, dando al paese più tempo e margini per affrontare le cause profonde della crisi.

L'AMF è erogata il più delle volte in forma di prestiti che la Commissione contrae sui mercati dei capitali e trasferisce al paese beneficiario. In casi eccezionali, assume la forma di sovvenzioni finanziate dal bilancio dell'UE. Talvolta può configurarsi come una combinazione di prestiti e sovvenzioni.

L'AMF è erogata in rate e solo se vengono soddisfatti tutti i criteri specifici in materia di riforme strutturali concordati con il paese. Inoltre, l'erogazione dell'AMF è subordinata a una condizione politica preliminare legata a meccanismi democratici, basati in particolare su sistemi parlamentari multipartitici e sul rispetto dello Stato di diritto, nonché il rispetto dei diritti umani da parte dello stesso paese. In tal modo l'AMF integra la tradizionale assistenza alla cooperazione dell'UE e contribuisce ai più ampi obiettivi di preservare la stabilità e di promuovere la prosperità e i valori fondamentali dell'UE anche oltre i suoi confini( 4 ). Tale giudizio è corroborato dai risultati di numerose valutazioni indipendenti delle operazioni di AMF giunte a conclusione( 5 ), nonché dalla recente metavalutazione dell'ultimo decennio di operazioni( 6 ).

Il 2023 è stato un anno eccezionale per lo strumento, in quanto attraverso l'operazione AMF+ è stato mobilitato un livello record di fondi a favore dell'Ucraina in risposta al protrarsi della guerra di aggressione della Russia. Con questo sforzo straordinario, l'UE si dimostrata attendibile nel passare dalle espressioni di solidarietà ai fatti e si è affermata come principale donatore finanziario dell'Ucraina, continuando nel contempo a sostenere altri partner colpiti dalle ripercussioni economiche della guerra in Ucraina. Oltre alla dimensione quantitativa senza precedenti e alla nuova garanzia fornita a titolo del cosiddetto "margine di manovra" (cfr. riquadro 1), il sostegno ha anche dimostrato l'agilità e l'adattabilità dell'AMF nel rispondere alle sfide in situazioni di crisi eccezionali, mantenendo nel contempo le funzioni di stabilizzazione fondamentali dello strumento. In particolare, le riforme promosse dall'AMF+ evidenziano il corrispondente valore aggiunto dell'AMF anche nelle situazioni belliche più difficili.

La relazione 2023 è stata elaborata in conformità agli obblighi di informazione della Commissione fissati nelle decisioni del Parlamento europeo e del Consiglio riguardanti le operazioni di AMF( 7 ). È accompagnata da un documento di lavoro dei servizi della Commissione che contiene un'analisi più dettagliata dell'attuazione delle singole operazioni di AMF.

2.Sviluppi macroeconomici nei paesi partner

Nel 2023 è proseguita la lenta ripresa dei paesi del vicinato e dell'allargamento dell'UE dagli effetti economici associati alle conseguenze della pandemia, all'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia e ai costanti problemi provocati dall'aumento del costo della vita.

Le economie dei paesi del vicinato orientale hanno seguito traiettorie diverse nel 2023. Nel corso dell'anno si è verificato un rallentamento dell'inflazione dovuto all'inasprimento delle condizioni monetarie e al calo dei prezzi delle materie prime. Tuttavia, la persistente instabilità legata alla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina ha pesato sul clima di fiducia dei consumatori e degli investitori, e la crescita economica è stata debole sia in Azerbaigian che in Moldova. Per contro, l'Armenia e la Georgia hanno registrato un rafforzamento dell'attività economica, alimentato da un afflusso di migranti russi e da un corrispondente aumento dei trasferimenti monetari. La ripresa dell'Ucraina è stata più forte del previsto (rispetto al crollo di quasi il 30 % del PIL nel 2022), dimostrando una notevole resilienza delle famiglie e delle imprese nell'adattarsi al contesto bellico.

Per quanto riguarda il vicinato meridionale, dall'ultimo trimestre del 2023 l'escalation in Medio Oriente ha aumentato l'instabilità geopolitica e le tensioni nella regione. Tale situazione ha inciso prevalentemente sulle economie di Israele e Palestina, mentre nei paesi vicini le ripercussioni della guerra hanno interessato in particolare il settore del turismo. Nonostante queste difficoltà, e in linea con le previsioni, la ripresa dell'economia della regione è tuttavia proseguita per tutto il 2023, accompagnata da un generale rallentamento dell'inflazione nella maggior parte dei paesi.

Nei Balcani occidentali la crescita economica ha subito un'accelerazione rispetto al 2022, trainata dalla forte domanda interna. Il dato riflette in parte il fatto che la regione ha beneficiato di prezzi più bassi delle materie prime, con un conseguente rallentamento dell'inflazione (e un corrispondente aumento del reddito disponibile). I paesi in cui è presente un'autorità monetaria hanno quindi potuto allentare il ritmo della stretta monetaria.

La presente sezione esamina più in dettaglio i problemi a livello regionale che interessano il vicinato dell'UE e i Balcani occidentali.

2.1Partenariato orientale

Nel 2023 le economie dei paesi del partenariato orientale hanno continuato a seguire percorsi diversi. L'Armenia e la Georgia hanno registrato un'altra forte espansione economica sulla scia di investimenti consistenti e di una forte domanda interna, sostenuta quest'ultima dall'afflusso di migranti e dai trasferimenti monetari connessi al protrarsi della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina. Dopo un crollo senza precedenti dell'attività economica a seguito dell'invasione del 2022, l'economia ucraina si è ripresa a un ritmo più sostenuto di quanto inizialmente previsto, in quanto sia le famiglie che le imprese hanno mostrato una notevole resilienza e adattabilità al contesto bellico. L'economia bielorussa ha mostrato segni di ripresa in un contesto caratterizzato da una produzione industriale dinamica e da una domanda dei consumatori in crescita. Per contro, l'attività economica è stata debole in Azerbaigian (contrazione del PIL) e Moldova (contrazione nel periodo compreso tra il primo e il terzo trimestre e lieve recupero dello 0,2 % su base annua nel quarto trimestre), principalmente a causa della modesta domanda interna a fronte del persistere dell'inflazione. La crescita dei prezzi al consumo ha subito un deciso rallentamento nel corso del 2023, a fronte di una diminuzione dei prezzi delle materie prime a livello mondiale e dell'inasprimento delle politiche monetarie. Anche in Armenia e Georgia il forte apprezzamento della valuta locale ha contribuito a ridurre l'inflazione importata. In tale contesto di disinflazione, le banche centrali hanno rallentato, sebbene con ritmi diversi, il precedente ciclo di inasprimento. La banca centrale dell'Azerbaigian è stata la più prudente.

Fatta eccezione per l'Ucraina e la Moldova, le finanze pubbliche si sono dimostrate resilienti esibendo, nonostante l'indebolimento della domanda e l'aumento dei costi per interessi, una riduzione dei disavanzi. Secondo le stime l'Ucraina ha registrato un altro enorme disavanzo di bilancio, pari al 19,7 % del PIL, indotto dalla necessità di una massiccia spesa per la difesa (pari a circa il 27 % del PIL). Anche il disavanzo di bilancio della Moldova si è ampliato, a causa di una crescita debole e di misure di sostegno alle famiglie. Entrambi i paesi hanno tuttavia continuato a beneficiare di un sostegno finanziario significativo da parte dei partner internazionali. Grazie al miglioramento del margine di bilancio, la maggior parte dei paesi del partenariato orientale ha aumentato la spesa pubblica, in particolare la spesa in conto capitale. Sul versante esterno, le posizioni delle partite correnti si sono complessivamente indebolite nei primi nove mesi del 2023 a causa di una crescita più rapida delle importazioni rispetto alle esportazioni, in conseguenza della forte domanda interna. Vi è stata inoltre una graduale diminuzione dei trasferimenti di denaro dalla Russia che ha interessato in particolare i paesi che in precedenza ne avevano registrato un forte aumento subito dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. In Arzebaigian, pur partendo da un livello molto elevato registrato nel 2022, l'avanzo delle partite correnti si è ridotto notevolmente, a causa dell'inversione degli effetti degli scambi scambio dovuta al calo dei prezzi del petrolio e del gas.

Le prospettive a livello regionale rimangono offuscate da una situazione geopolitica estremamente complessa segnata dalla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina e dall'operazione militare dell'Azerbaigian nel Nagorno-Karabakh nel settembre 2023, che ha ricordato la vulnerabilità della regione ai vari conflitti territoriali persistenti. Questa instabilità potrebbe continuare a pesare sulla fiducia dei consumatori e degli investitori. Al di là delle tensioni geopolitiche, il contesto esterno rimane sfavorevole, in quanto condizioni finanziarie internazionali restrittive potrebbero frenare la domanda estera e limitare l'accesso al finanziamento esterno. L'effetto di tali turbolenze dovrebbe essere ampiamente compensato dall'aumento del potere d'acquisto legato alla riduzione dell'inflazione e dal costante e forte sostegno finanziario da parte dei partner internazionali (in particolare per l'Ucraina e la Moldova). Nel medio termine i problemi fondamentali per i vicini orientali nel breve termine saranno costituiti da una governance debole, da un quadro istituzionale carente e da condizioni di parità insufficienti. Tra le altre strozzature figurano lacune nel contesto imprenditoriale, carenze infrastrutturali, una base di produzione non diversificata incentrata su settori a basso valore aggiunto, una forte impronta dello Stato nell'economia e debolezze in materia di capitale umano.

2.2Vicinato meridionale

Nel 2023 la maggior parte delle economie del vicinato meridionale ha registrato un'espansione, sebbene più lenta rispetto alla ripresa post-pandemica del periodo 2021-2022. Le conseguenze degli attacchi terroristici di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023 hanno aumentato il rischio di instabilità geopolitica nella regione, colpendo principalmente le economie israeliana e palestinese, per le quali nel 2023 si stimano, rispettivamente, una crescita del 2 % e una contrazione del 6,7 %. Le ripercussioni negative sui paesi vicini hanno interessato in particolare i rispettivi settori del turismo e del commercio.

Nel 2023 la crescita economica è stata inizialmente trainata dalla costante ripresa del settore dei servizi, in particolare del turismo, dell'ospitalità e dei trasporti, in quanto il numero di arrivi di visitatori era tornato sostanzialmente ai livelli pre-pandemia. Tuttavia, a seguito degli attentati del 7 ottobre 2023 e del conseguente conflitto, nel quarto trimestre sono state registrate cancellazioni in Israele, Palestina e, in misura minore, nei paesi vicini. Nonostante la sua diminuzione, la disoccupazione è rimasta elevata (superando il 15 % in Giordania, Palestina e Tunisia), con un impatto sproporzionato su donne, giovani e laureati. Nel 2023 vi è stato un rallentamento dell'inflazione dei prezzi al consumo legato al calo dei prezzi mondiali dell'energia (ad eccezione di Libano ed Egitto a causa di molteplici crisi e di tassi di cambio paralleli volatili e distorsivi). La stretta monetaria da parte delle banche centrali è proseguita nella prima parte del 2023, in risposta alla crescita dell'inflazione registrata nel 2022 e agli inizi del 2023, sospinta dai rincari delle materie prime. L'inflazione dei prezzi dei prodotti alimentari, anche se in frenata, rimane comunque elevata. Si tratta di un problema particolarmente grave, in quanto i vicini meridionali dipendono fortemente dalle importazioni di prodotti alimentari e una percentuale significativa della loro popolazione vive al di sotto, o quasi, della soglia di povertà.

Nonostante l'aumento delle sovvenzioni ai combustibili e ai prodotti alimentari, nel 2022-2023 i saldi di bilancio sono migliorati, mentre i livelli del debito pubblico sono rimasti al di sopra di quelli pre-pandemia. I saldi con l'estero sono stati sostenuti dalla ripresa del turismo e dal continuo afflusso di rimesse. Tuttavia, all'inizio del 2023 l'aumento dei prezzi dell'energia ha esercitato pressioni sulle partite correnti dei paesi importatori di energia, che si sono successivamente allentate con la moderazione dei prezzi dell'energia proseguita per tutto il 2023. La regione ha inoltre continuato a beneficiare del sostegno esterno di enti finanziatori internazionali.

Le prospettive indicano un'ulteriore espansione per la maggior parte dei paesi del vicinato meridionale nel 2024, a seguito della riduzione delle pressioni inflazionistiche e dell'allentamento della stretta monetaria. L'escalation in Medio Oriente rappresenta un rischio significativo nella regione, in quanto non solo incide direttamente sulle economie israeliana e palestinese*, ma interessa anche i settori del turismo dei paesi vicini. Ha inoltre contribuito a perdite di esportazioni e di gettito fiscale connesse alle difficoltà logistiche conseguenti agli attacchi sul Mar Rosso (Egitto, Giordania). Altri elementi di rischio per le prospettive sono rappresentati dall'allargamento del conflitto nella regione, che potrebbe compromettere la stabilità politica interna e regionale e portare a un'impennata dei prezzi delle materie prime. A medio termine, le riforme rimangono fondamentali per modernizzare le economie, rafforzare lo sviluppo e la competitività del settore privato e affrontare le inefficienze del settore pubblico e della governance al fine di contribuire a un modello di crescita economica più sostenibile e resiliente.

2.3Balcani occidentali

Nel 2023 la crescita economica nei Balcani occidentali è stata trainata dalla domanda interna, in particolare dalla spesa per i consumi, con una crescita del PIL della regione del 3,3 % su base annua, rispetto al 2,1 % del 2022. A fronte della diminuzione dei prezzi delle materie prime, l'inflazione media annua dei prezzi al consumo ha subito un ulteriore rallentamento, attestandosi all'8,1 % nel terzo trimestre del 2023. La diminuzione che è proseguita anche dopo il terzo trimestre nella maggior parte delle economie. Nei paesi con autonomia monetaria, l'inasprimento ha registrato ritmi più lenti.

La dinamica degli scambi commerciali è stata generalmente frenata dalla debolezza e, nella maggior parte dei casi, dalla contrazione delle esportazioni di beni, che sono state tuttavia compensate da un forte aumento delle esportazioni di servizi, soprattutto nei paesi dipendenti dal turismo. La maggior parte delle economie della regione ha registrato anche una diminuzione delle importazioni. Il disavanzo delle partite correnti della regione espresso come media mobile di quattro trimestri ha continuato a crescere nei primi tre trimestri del 2023 ed è sceso al 3,1 % del PIL in settembre, meno della metà del tasso dell'anno precedente e il livello più basso dal 2021. Tale miglioramento, generalizzato nei vari paesi, è dovuto principalmente al protrarsi della crescita delle esportazioni di servizi, ai maggiori afflussi di rimesse e al calo dei disavanzi commerciali, cui ha contribuito la moderazione dei prezzi all'importazione.

Il tasso di disoccupazione è diminuito nella maggior parte delle economie, attestandosi a livelli storicamente bassi, sebbene elevati rispetto all'UE. Nel terzo trimestre del 2023 la crescita media dell'occupazione nei Balcani occidentali è salita all'1,4 %( 8 ) su base annua, mentre alcuni paesi hanno registrato una crescita del tasso di partecipazione all'attività lavorativa.

La costante espansione economica ha sostenuto la crescita delle entrate di bilancio e i saldi di bilancio nei primi 11 mesi del 2023 sono migliorati o sono rimasti allo stesso livello dell'anno precedente nella maggior parte delle economie della regione. Rispetto alla fine del 2022, nel terzo trimestre del 2023 tutte le economie hanno registrato una diminuzione del rapporto debito pubblico/PIL, in parte legata al forte aumento del PIL nominale.

L'economia dei Balcani occidentali è avviata verso una moderata ripresa economica, con una previsione di crescita superiore al 2,5 % registrato in media nel 2023. Si prevede un'attenuazione di fattori quali la debole domanda esterna e l'inflazione elevata, che consentirà ai paesi di tornare su percorsi di una maggiore crescita potenziale. Le esportazioni legate al turismo e le rimesse stabili dei lavoratori sono destinate a contribuire alla crescita. Il protrarsi della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina espone le prospettive economiche della regione a notevoli rischi di revisione al ribasso, a causa delle possibili ripercussioni sui prezzi mondiali delle materie prime, nonché delle conseguenti potenziali perturbazioni della catena di approvvigionamento e di un rinnovato inasprimento delle condizioni di finanziamento. A medio termine, e al fine di sostenere un percorso di crescita più sostenibile, sono necessarie riforme per stimolare la produttività, modernizzare le infrastrutture pubbliche, ridurre le dimensioni dell'economia informale e accelerare le transizioni verde e digitale.

3.Operazioni di assistenza macrofinanziaria nel 2023

Nel 2023, a fronte del perdurare delle conseguenze della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina, è stata attuata e completata con successo una nuova operazione di AMF di notevole entità e di natura eccezionale, l'AMF+. La Moldova ha ricevuto nel contempo un sostegno supplementare nell'ambito dell'operazione di AMF in corso. L'AMF della Giordania è stata completata con successo nel 2023, con l'erogazione dell'ultima rata nel mese di maggio.

Alla luce del protrarsi della guerra e dell'aumento del fabbisogno di finanziamenti dell'Ucraina, nell'ottobre 2022 il Consiglio europeo ha chiesto di elaborare una soluzione globale per sostenere il paese in modo più prevedibile e continuativo. La Commissione ha proposto un pacchetto di aiuti finanziari per un totale di 18 miliardi di EUR, strutturato come prestito altamente agevolato nell'ambito di un nuovo strumento AMF+, che è stato rapidamente approvato, utilizzando tutti i margini di manovra procedurali, dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel dicembre 2022. La nuova AMF+ è stata concepita per fornire finanziamenti tempestivi volti a consentire di colmare il fabbisogno immediato di finanziamenti dell'Ucraina, finanziare il ripristino delle infrastrutture essenziali e la fase iniziale della ricostruzione postbellica. Si tratta di un obiettivo in linea con il percorso del paese verso l'integrazione europea, che tiene conto nel contempo della situazione estremamente difficile del paese, introducendo in una serie di dimensioni una maggiore flessibilità rispetto alle normali operazioni di AMF. Il protocollo d'intesa, adottato a metà gennaio 2023, aveva definito 20 condizioni inerenti alle politiche individuate come pertinenti e realizzabili in un contesto bellico eccezionale. In risposta ai buoni progressi compiuti nelle riforme politiche corrispondenti, l'intero importo dell'AMF+ è stato erogato in sei rate tra gennaio e dicembre 2023.

Il protrarsi della guerra della Russia in Ucraina ha ulteriormente esacerbato le già difficili condizioni economiche della Moldova. Per reagire a questa situazione nel gennaio 2023 la Commissione ha adottato una proposta volta ad aumentare l'AMF in corso a favore della Moldova di un importo pari a 145 milioni di EUR, di cui 100 milioni di EUR in prestiti e 45 milioni di EUR in sovvenzioni, portando l'importo complessivo dell'operazione di AMF a 295 milioni di EUR. La decisione è stata adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel giugno 2023 e il protocollo d'intesa UE-Moldova è entrato in vigore nel settembre 2023. A seguito del soddisfacimento delle condizioni inerenti alle politiche concordate nel protocollo d'intesa della Moldova, che era stato modificato a tal fine, nell'ottobre 2023 è stata erogata la prima delle due rate supplementari.

Nel maggio 2023, a seguito di una valutazione complessivamente positiva dell'attuazione delle condizioni politiche correlate, la Giordania ha ricevuto l'ultima rata della terza operazione di AMF, che era entrata in vigore nel gennaio 2020 ed era stata successivamente integrata con un importo complementare legato alla COVID-19 nell'aprile 2020 (raggiungendo complessivamente un importo di 700 milioni di EUR) per sostenere il paese durante la pandemia di COVID-19.

Stato di attuazione delle operazioni di AMF nel 2023 (per regione)

3.1Partenariato orientale

·Moldova

La crisi energetica del 2021 ha avuto ripercussioni particolarmente pesanti sulla Moldova. A seguito di una richiesta del paese del 19 novembre 2021, la Commissione ha adottato una proposta di assistenza macrofinanziaria per un importo massimo di 150 milioni di EUR, di cui fino a 120 milioni di EUR in prestiti a medio termine e una componente di sovvenzione di 30 milioni di EUR. La decisione del Parlamento europeo e del Consiglio è stata adottata il 6 aprile 2022. A seguito del parere positivo espresso il 12 giugno 2022 dal comitato degli Stati membri per l'assistenza macrofinanziaria, il protocollo d'intesa, l'accordo di prestito e la convenzione di sovvenzione relativi a tale AMF sono stati firmati il 22 giugno 2022 e ratificati dal parlamento moldovo il 14 luglio 2022.  Essendo state soddisfatte le corrispondenti condizioni politiche concordate nel protocollo d'intesa, il 1º agosto 2022 è stata erogata la prima rata di 50 milioni di EUR (di cui 15 milioni di EUR in sovvenzioni). La seconda rata di 50 milioni di EUR (di cui 10 milioni di EUR in sovvenzioni) è stata erogata il 5 aprile (per le sovvenzioni) e il 3 maggio (per i prestiti).

In risposta all'evoluzione e all'intensificarsi delle ripercussioni dirette e indirette della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina sull'economia della Moldova, il 24 gennaio 2023 la Commissione ha adottato una proposta volta ad aumentare l'AMF in corso di un importo pari a 145 milioni di EUR, di cui fino a 100 milioni di EUR in prestiti e 45 milioni di EUR in sovvenzioni (AMF supplementare). La decisione è stata adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio il 14 giugno 2023 ed è entrata in vigore il 5 settembre 2023. In tal modo il sostegno complessivo fornito attraverso questa AMF è stato aumentato fino a 295 milioni di EUR, di cui 75 milioni di EUR in sovvenzioni. L'assistenza finanziaria supplementare a titolo dell'AMF fa parte di un più ampio pacchetto di sostegno dell'UE alla Moldova annunciato dalla presidente della Commissione nel novembre 2022, che comprendeva anche 105 milioni di EUR di sostegno al bilancio. L'erogazione dell'AMF supplementare è prevista in due rate supplementari di pari entità (50 milioni di EUR in prestiti e 22,5 milioni di EUR in sovvenzioni) che si collocano tra la seconda erogazione e l'ultima rata dell'operazione di AMF esistente. Essendo state soddisfatte le condizioni politiche concordate nel protocollo d'intesa modificato, la prima rata supplementare di 72,5 milioni di EUR è stata erogata rispettivamente il 25 ottobre (50 milioni di EUR in prestiti) e il 27 ottobre (22,5 milioni di EUR di sovvenzioni).

Sia l'operazione regolare di AMF che quella complementare rimangono subordinate alla corretta attuazione di quanto previsto dalla Extended Credit Facility/Extended Fund Facility dell'FMI per la Moldova, adottata nel dicembre 2021 e aumentata nel maggio 2022. Dopo l'aumento, l'importo del programma è salito a 815 milioni di USD. Nel gennaio 2023 l'FMI ha concluso la quarta valutazione, giudicando positivamente lo stato generale di avanzamento del programma. Nel dicembre 2023 il consiglio esecutivo dell'FMI ha inoltre approvato un accordo per la Moldova nell'ambito della Resilience and Sustainability Facility, per un importo equivalente a 173 milioni di USD, al fine di sostenere gli sforzi della Moldova volti a rafforzare la resilienza agli shock climatici, sostenere le riforme del settore energetico, migliorare la preparazione del settore finanziario nazionale e mobilitare la finanza sostenibile. A seguito della brusca rimozione del governatore della Banca nazionale della Moldova nel dicembre 2023, si sono tenute discussioni tecniche con le autorità moldove sull'importanza della buona governance economica, sul rafforzamento dell'indipendenza della banca centrale e sul rispetto delle buone pratiche internazionali e del giusto processo nel contesto di un'eventuale rimozione del governatore della banca centrale.

·Ucraina: AMF+

In risposta alla richiesta del Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre 2022 di presentare una soluzione più strutturata per l'assistenza all'Ucraina, il 9 novembre 2022 la Commissione europea ha adottato una proposta relativa a un sostegno finanziario pari a 18 miliardi di EUR da concedere all'Ucraina per il 2023 sotto forma di prestiti altamente agevolati attraverso il nuovo strumento AMF+. La proposta è stata approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio il 14 dicembre 2022, accompagnata da una revisione mirata del regolamento QFP adottato il 15 dicembre 2022 per garantire tali prestiti oltre i massimali del QFP( 9 ). In considerazione delle circostanze eccezionali di erogazione di prestiti di entità senza precedenti a un paese terzo lacerato dalla guerra, lo strumento AMF+ presentava caratteristiche uniche di maggiore flessibilità( 10 ). Pur non creando di per sé un precedente per le future operazioni di AMF in circostanze più ordinarie, la maggiore flessibilità si è rivelata molto utile per il contesto nazionale dell'Ucraina. In particolare, la definizione di condizioni basate sui progressi compiuti verso l'attuazione delle condizioni politiche, richiedendone il completamento solo per l'erogazione finale e un calendario soltanto indicativo per l'attuazione delle riforme, hanno reso possibile una serie di interventi politici in un contesto molto incerto e hanno offerto la possibilità (in ultima analisi non utilizzata) di adeguare il protocollo d'intesa a seguito di un riesame intermedio tenendo adeguatamente conto del contesto di eccezionale incertezza. Le pressioni di bilancio derivanti dai prestiti nell'ambito dell'AMF+ sono state notevolmente attenuate grazie a condizioni molto agevolate, quali scadenze lunghe fino a 35 anni, un periodo di tolleranza di 10 anni e un contributo in conto interessi almeno fino alla fine del 2027.

Il protocollo d'intesa, entrato in vigore il 17 gennaio 2023, prevedeva 20 condizioni politiche riguardanti i settori della stabilità macrofinanziaria, delle riforme strutturali e del buon governo, dello Stato di diritto e dell'energia; tali condizioni erano state individuate dall'UE e dalle autorità ucraine in quanto considerate pertinenti e realizzabili nel contesto bellico straordinario. Il 17 gennaio 2023 è stata erogata la prima rata di 3 miliardi di EUR, che era subordinata al costante rispetto della condizione politica preliminare e all'attuazione soddisfacente degli obblighi di rendicontazione rafforzati per l'AMF+ stabiliti nel protocollo d'intesa. L'erogazione delle rate successive era inoltre legata ai progressi compiuti nell'attuazione delle condizioni di politica strutturale concordate nel protocollo d'intesa. La seconda rata di 1,5 miliardi di EUR è stata erogata il 21 marzo. Gli esborsi successivi hanno fatto seguito alle corrispondenti valutazioni favorevoli da parte della Commissione dei progressi soddisfacenti compiuti dall'Ucraina verso l'attuazione delle condizioni concordate. La terza rata è stata erogata in tre tranche di 1,5 miliardi di EUR, erogate rispettivamente il 25 aprile, il 23 maggio e il 22 giugno. Analogamente, la quarta rata è stata erogata in tranche mensili di 1,5 miliardi di EUR ciascuna il 25 luglio, il 22 agosto e il 22 settembre. Infine, la quinta e la penultima rata prevedevano due tranche mensili di 1,5 miliardi di EUR ciascuna, che sono state erogate il 23 ottobre e il 22 novembre.

Nonostante il contesto bellico estremamente difficile, la normativa di base prevedeva che l'erogazione finale dell'intero importo di 18 miliardi di EUR fosse subordinata al rispetto di tutte le condizioni concordate nel protocollo d'intesa (invece che ai progressi compiuti nella loro attuazione, come era avvenuto per le rate precedenti). La Commissione ha pertanto concluso che l'Ucraina aveva soddisfatto 11 condizioni e ne aveva soddisfatto 9 in linea di massima( 11 ). Di conseguenza, l'erogazione dei restanti 1,5 miliardi di EUR associati all'ultima rata è avvenuta il 21 dicembre 2023. Con l'erogazione dell'importo totale di 18 miliardi di EUR in prestiti altamente agevolati disponibili nell'ambito dello strumento AMF+, l'UE ha contribuito in modo determinante a colmare il forte fabbisogno di finanziamento esterno dell'Ucraina nelle attuali circostanze senza precedenti. Nel 2023 l'UE è infatti stata il partner internazionale del paese che ha fornito il maggiore contributo finanziario. Con l'adozione del regolamento che istituisce lo strumento per l'Ucraina( 12 ), entrato in vigore il 1º marzo 2024, l'UE ha mantenuto la promessa di continuare a fornire all'Ucraina una fonte di finanziamento stabile e prevedibile. Si tratta di uno strumento più ampio che fa quindi seguito all'efficace attuazione dello strumento AMF+ ed è destinato a fornire un massimo di 50 miliardi di EUR fino al 2027.

3.2Vicinato meridionale

·Giordania

Nel settembre 2019 la Commissione ha proposto una terza AMF a favore della Giordania per un importo di 500 milioni di EUR in prestiti, che i colegislatori hanno adottato nel gennaio 2020. Successivamente, nell'aprile 2020 le autorità giordane hanno chiesto ulteriore assistenza nel contesto della pandemia di COVID-19. Nel maggio 2020 l'UE ha accordato un'AMF complementare di 200 milioni di EUR in prestiti nell'ambito del pacchetto di AMF per la COVID-19 a favore di 10 paesi. Le condizioni politiche cui sono soggette le due AMF combinate vertono principalmente sul miglioramento della gestione delle finanze pubbliche, sulla lotta alla corruzione, sulla riforma del settore dei servizi pubblici, sulla politica sociale e del mercato del lavoro e sulla governance.

La prima rata (100 milioni di EUR, più 150 milioni di EUR dell'AMF complementare relativa alla COVID-19) è stata erogata il 25 novembre 2020. Essa era subordinata solo alle condizioni politiche preliminari generali, previste dall'AMF e dal programma dell'FMI, di rispettare la tabella di marcia. La seconda e la terza rata erano inoltre subordinate al rispetto delle condizioni politiche specifiche concordate fra la Giordania e l'UE nel protocollo d'intesa. La seconda rata (200 milioni di EUR e 50 milioni di EUR complementari) è stata versata il 20 luglio 2021, concludendo così positivamente la parte dell'assistenza relativa alla COVID-19. La terza e ultima rata di 200 milioni di EUR è stata erogata il 3 maggio 2023, sempre a seguito di una valutazione positiva delle condizioni politiche relative alla mobilitazione delle entrate e alle politiche in materia di appalti, nonché in relazione ad aspetti di più lungo termine quali il miglioramento del funzionamento dei settori idrico e dell'energia elettrica o una politica del mercato del lavoro volta a migliorare la formazione dei giovani.

Il sostegno dell'AMF è erogato in combinazione con le risorse delle istituzioni finanziarie internazionali e dei donatori bilaterali, fra cui l'FMI. Il 25 marzo 2020 l'FMI ha approvato un programma quadriennale nel quadro della Extended Fund Facility (EFF) a favore della Giordania per un importo iniziale di 1,3 miliardi di USD, che nel periodo 2021-2022 è stato aumentato due volte, portandolo a circa 1,49 miliardi di USD (334 % della quota giordana). L'importo complessivo delle erogazioni dell'FMI a favore della Giordania per il periodo 2020-2023 è stato pari a 1,7 miliardi di USD, cifra che comprendeva circa 390 milioni di USD di assistenza di emergenza messi a disposizione nel maggio 2020 a titolo dello strumento di finanziamento rapido per aiutare la Giordania ad affrontare l'impatto della pandemia. Alla fine del 2023 quando, a seguito di un significativo anticipo degli esborsi nel quadro della Extended Fund Facility del 2020, era rimasto solo un importo esiguo, l'FMI ha proposto di porre fine anticipatamente al programma e di sostituirlo con una nuova Extended Fund Facility.

Nel gennaio 2024 il consiglio esecutivo dell'FMI ha approvato un nuovo accordo nell'ambito della Extended Fund Facillity in favore della Giordania per un importo di 1,2 miliardi di USD per il periodo 2024-2027. Nell'ottobre 2023, in considerazione della crescente incertezza a livello regionale e del difficile contesto esterno, le autorità giordane hanno inviato una richiesta di AMF di follow-up (cfr. sezione 5).

3.3Balcani occidentali

·Macedonia del Nord

Il 6 febbraio 2023 la Commissione ha adottato una proposta riguardante l'erogazione di un'AMF alla Macedonia del Nord per un importo di 100 milioni di EUR di prestiti in due rate uguali. La proposta è stata adottata dai colegislatori nel luglio 2023 e il protocollo d'intesa è stato concordato con le autorità nell'agosto 2023. Il protocollo d'intesa contiene 20 condizioni politiche (di cui 8 riguardano la prima erogazione) nei seguenti settori: finanze pubbliche; contesto imprenditoriale; istruzione e mercato del lavoro; energia; sistema giudiziario, buon governo e lotta alla corruzione. La Commissione ha valutato che tutte le condizioni relative alla prima rata erano state soddisfatte e il 22 aprile è stata decisa l'erogazione del primo versamento 50 milioni di EUR.

L'AMF è subordinata all'ottenimento di risultati positivi per quanto riguarda il programma dell'FMI in corso. Il 22 novembre 2022, a seguito della richiesta delle autorità e di un accordo tecnico, il consiglio dell'FMI ha adottato un accordo relativo a una linea precauzionale e di liquidità di 24 mesi per un importo di 530 milioni di EUR. Metà di tale importo viene erogato e il resto è accordato a titolo precauzionale. Nel gennaio 2024 l'FMI ha completato la sua prima valutazione nel quadro dell'accordo relativo alla linea precauzionale e di liquidità.

4.GARANTIRE UN USO ADEGUATO DEI FONDI DI AMF: VALUTAZIONI OPERATIVE, VALUTAZIONI EX POST

4.1Valutazioni operative

In linea con le disposizioni del regolamento finanziario dell'Unione la Commissione, con l'assistenza di consulenti esterni, effettua valutazioni operative per ottenere ragionevoli garanzie sul funzionamento delle procedure amministrative e dei circuiti finanziari nei paesi beneficiari.

Le valutazioni operative sono incentrate sui sistemi di gestione delle finanze pubbliche, in particolare sull'organizzazione e sulle procedure dei ministeri delle finanze e delle banche centrali e, più specificamente, sulle modalità di gestione dei conti nei quali confluiscono i fondi UE. Particolare attenzione viene prestata inoltre al funzionamento degli organismi di audit esterno, alla loro indipendenza, ai programmi di lavoro e al grado di efficacia dei controlli. Sono esaminate altresì le procedure degli appalti pubblici a livello centrale.

È stata effettuata una valutazione operativa dei circuiti amministrativi e finanziari dell'Ucraina per il sostegno AMF eccezionale erogato nel 2022( 13 ) e per l'AMF+. Si è trattato della terza valutazione di questo tipo effettuata in Ucraina, anche se questa volta è stata condotta a distanza a causa dello stato di guerra. Nel complesso, la valutazione ha permesso di concludere che dall'ultimo esercizio del 2018 sono stati compiuti notevoli progressi nel rafforzamento dei sistemi di gestione delle finanze pubbliche e di altri circuiti finanziari. È stato inoltre evidenziato l'impegno costante profuso dalle autorità ucraine ai fini di un costante miglioramento. Dalla valutazione è emersa la necessità di dare priorità alle riforme della gestione delle finanze pubbliche in settori prioritari fondamentali, come lo sviluppo di capacità, e di chiarire i ruoli nell'audit e nelle funzioni di controllo interno. È stato raccomandato di dare ulteriore impulso a questi settori prioritari una volta che la situazione della sicurezza lo consentirà e in vista degli ingenti sforzi per la futura ricostruzione.

Nel 2023, nel contesto della nuova operazione di AMF, è stata avviata una nuova valutazione operativa della Macedonia del Nord. I consulenti esterni hanno ritenuto i circuiti finanziari e le procedure del paese sufficientemente adeguati ai fini dell'AMF, affermando che il sistema di gestione delle finanze pubbliche della Macedonia del Nord è generalmente sano e ha registrato notevoli progressi negli ultimi anni.

4.2 Valutazioni

In linea con il regolamento finanziario e le relative decisioni in materia di AMF, la Commissione effettua valutazioni( 14 ) dopo la conclusione delle operazioni di AMF per esaminarne l'impatto. I due obiettivi principali di queste valutazioni consistono, in primo luogo, nell'esaminare l'impatto dell'AMF sull'economia del paese beneficiario, in particolare sulla sostenibilità della sua posizione esterna, e, in secondo luogo, nel determinare il valore aggiunto dell'azione dell'UE.

Nel 2023 la Commissione ha avviato la valutazione ex post congiunta delle operazioni a favore dei paesi del partenariato orientale: Moldova, Georgia e Ucraina (2017-2020). Il documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la valutazione sarà pubblicato nel 2024. In tutti e tre i paesi i risultati preliminari dello studio hanno permesso di concludere che le operazioni hanno avuto un impatto positivo sulla sostenibilità del debito e sulla situazione macroeconomica. Tale risultato è stato particolarmente significativo nel caso dell'Ucraina, data la portata più ampia dell'operazione e il quadro macroeconomico più difficile del paese. Benché concepite in modo diverso in funzione dei singoli contesti politici, le tre operazioni sono riuscite a promuovere un cambiamento positivo in una serie di settori fondamentali di riforma. Le operazioni sono risultate coerenti con il quadro politico generale dell'UE, allineate con i programmi di riforme delle autorità e con i programmi degli altri donatori.

5.Sviluppi generali connessi allo strumento di AMF

5.1Funzionamento dello strumento di AMF

La dichiarazione comune del Parlamento europeo e del Consiglio del 2013 sull'AMF( 15 ) definisce l'assistenza strumento di natura macroeconomica e finanziaria e stabilisce chiaramente che essa è finalizzata "al ripristino della sostenibilità della situazione finanziaria esterna dei paesi e territori ammissibili che si trovano a fronteggiare difficoltà di finanziamento esterno". Affinché l'AMF abbia successo come strumento di emergenza, è quindi importante mobilitarla in modo efficace e tempestivo. L'adozione di decisioni nell'ambito della procedura legislativa ordinaria è stata spesso considerata dispendiosa in termini di tempo e una grave lacuna per uno strumento di crisi destinato a rispondere rapidamente a una crisi della bilancia dei pagamenti( 16 ).

Tuttavia, l'esperienza acquisita di recente con il pacchetto di AMF COVID-19 e con le operazioni di AMF per l'Ucraina (AMF di emergenza, AMF eccezionale e AMF+) dimostra che l'attuale configurazione dell'AMF può consentire un'adozione estremamente rapida, se tutte le istituzioni concordano di utilizzare appieno le flessibilità disponibili a livello procedurale di cui dispongono. Nei suddetti casi la Commissione ha collaborato con il Parlamento europeo e il Consiglio per concordare il ricorso alle procedure d'urgenza esistenti che hanno consentito ai due colegislatori di avallare le operazioni di assistenza in questione entro un mese dalle rispettive proposte della Commissione. Il Parlamento ha fatto ricorso a una clausola specifica (articolo 163) del proprio regolamento, che gli ha consentito di adottare immediatamente la proposta in seduta plenaria, tralasciando la fase della commissione per il commercio internazionale (INTA), che, secondo la prassi abituale, sarebbe intervenuta nella procedura.

I regolamenti interni del Consiglio e del Parlamento europeo prevedono, quindi, una procedura accelerata necessaria per l'adozione rapida in situazioni d'urgenza. Grazie a contatti tempestivi e costruttivi, è risultato possibile accelerare il processo di adozione nel quadro della procedura legislativa ordinaria, con il pieno coinvolgimento del Parlamento europeo nei suddetti casi. Tuttavia, poiché era necessario poter erogare un sostegno già nella seconda metà del 2024, nel marzo 2024 la Commissione ha deciso in via eccezionale di proporre una prima AMF urgente a breve termine in favore dell'Egitto sulla base dell'articolo 213 TFUE (applicabile nei casi in cui è necessaria un'assistenza finanziaria urgente e con l'adozione dell'operazione di AMF soltanto da parte del Consiglio). Riconoscendo la natura di ripiego di questa opzione, la maggior parte del sostegno AMF all'Egitto è stata proposta nell'ambito di una seconda operazione di AMF più a medio termine che seguirà le normali procedure di cui all'articolo 212 TFUE, coinvolgendo come opportuno i due colegislatori.

I prossimi preparativi per il nuovo quadro finanziario pluriennale (QFP) offriranno l'opportunità di trarre insegnamenti dalle recenti esperienze acquisite nell'ambito dell'AMF, da cui potrebbero emergere spunti per una riflessione sul futuro dell'AMF con il Parlamento e il Consiglio.

5.2 L'AMF nel quadro finanziario pluriennale 2021-2027

I paesi partner dell'UE continuano a essere vulnerabili a causa delle debolezze strutturali delle loro economie. La regione rimane inoltre esposta a una forte incertezza geopolitica e continua a subire una condizione di instabilità economica, ulteriormente aggravata dalla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina e, più di recente, dall'escalation del conflitto in Medio Oriente. Date le circostanze, è molto probabile che l'UE debba prendere in considerazione la possibilità di fornire assistenza macrofinanziaria anche negli anni a venire. È pertanto importante garantire nei prossimi anni una disponibilità sufficiente di risorse di bilancio per lo strumento AMF.

I prestiti AMF beneficiano della garanzia per le azioni esterne di cui al regolamento che istituisce lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale — Europa globale (Regolamento NDICI-Europa Globale), con un tasso di copertura del 9 % come nei precedenti QFP( 17 ). Il bilancio totale inizialmente destinato alla copertura dei prestiti AMF è stato fissato a circa 1 miliardo di EUR, che si traduce in un volume di prestiti di 11 miliardi di EUR. Dall'inizio dell'attuale QFP nel 2021 e in conseguenza dell'ingente sostegno fornito dall'UE all'Ucraina mediante l'AMF nel 2022, alla fine del 2023 circa due terzi della dotazione stanziata erano già stati utilizzati. È in tale contesto che, a seguito del Consiglio europeo straordinario del 1º febbraio 2024 sul riesame intermedio del QFP, sono stati trasferiti allo strumento per l'Ucraina circa 225 milioni di EUR per la copertura di passività relative all'operazione eccezionale di AMF di 5 miliardi di EUR a favore dell'Ucraina erogata nel 2022. Oltre al rafforzamento delle dotazioni di bilancio destinate alla copertura dei prestiti AMF, ciò consentirà di finanziare il pacchetto di AMF proposto in favore dell'Egitto per un importo massimo di 5 miliardi di EUR (cfr. la sezione 6) qualora sia adottato dai colegislatori, lasciando nel contempo un certo margine per altre operazioni di AMF fino alla fine del 2027.

I rischi molto elevati associati al sostegno all'Ucraina dallo scoppio della guerra hanno giustificato un trattamento speciale dal punto di vista del bilancio. Il riquadro 1 fornisce alcuni dettagli al riguardo, con particolare attenzione al 2023.

Riquadro 1 – trattamento di bilancio del sostegno all'Ucraina del 2023

Nel 2022 il sostegno finanziario dell'UE all'Ucraina in risposta alla guerra di aggressione della Russia è mutato progressivamente, di pari passo con l'evoluzione del fabbisogno di finanziamento del paese in una situazione caratterizzata da un'eccezionale incertezza. Questo approccio si è concretizzato nel 2022 nella realizzazione di tre operazioni di AMF atipiche e nell'introduzione di una serie di disposizioni di bilancio eccezionali rispetto alle normali operazioni di AMF. Traendo insegnamento dalla frammentarietà di questa modalità di sostegno, lo strumento AMF+ è stato concepito per fornire finanziamenti per l'intero anno del 2023 in modo più regolare e prevedibile.

L'AMF di emergenza a favore dell'Ucraina per un importo massimo di 1,2 miliardi di EUR in prestiti è stata adottata il 28 febbraio 2022 e ha seguito lo schema regolare delle operazioni di AMF (ha beneficiato di una copertura pari al 9 % del valore nominale del prestito, in conformità al regolamento NDICI-Europa globale). Tuttavia, il livello di rischio elevato associato ai crescenti volumi di finanziamento in un contesto bellico eccezionale ha richiesto un adeguamento della copertura del rischio di bilancio per le successive operazioni di AMF eccezionale per un importo massimo di 6 miliardi di EUR in prestiti( 18 ). Una copertura del 70 % del loro valore è stata ritenuta sufficiente( 19 ). Data la limitata disponibilità di bilancio nell'ambito dell'AMF, sono stati pertanto previsti accantonamenti versati a titolo del bilancio dell'UE nel fondo comune di copertura al tradizionale tasso di copertura del 9 % e ulteriori garanzie nazionali bilaterali attivabili degli Stati membri per il restante 61 % degli importi. Anche i prestiti all'Ucraina erogati dalla Banca europea per gli investimenti nell'ambito del mandato per i prestiti esterni erano soggetti a una copertura del 70 % da versare integralmente al fondo comune di copertura. La base giuridica sottostante di cui all'articolo 13 della decisione (UE) 2022/1628 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 settembre 2022, impone alla Commissione di valutare l'adeguatezza del tasso del 70 % ogni sei mesi a decorrere dal 30 giugno 2023 e, qualora gli sviluppi lo richiedano, su base ad hoc. Alla Commissione è conferito il potere di adottare un atto delegato al fine di aumentare o diminuire il tasso di copertura, qualora lo ritenga opportuno. La Commissione ha ultimato il primo riesame nel luglio 2023( 20 ) e ha concluso che non vi erano elementi nuovi, duraturi e significativi sufficienti a giustificare una variazione al rialzo o al ribasso del tasso di copertura del 70 %. Nell'ambito della seconda valutazione, nel dicembre 2023 la Commissione ha informato il Parlamento europeo e il Consiglio che, pur rilevando segnali positivi nell'economia ucraina, non vi erano elementi sufficienti per ritenere che tali sviluppi abbiano un impatto duraturo e significativo sull'adeguatezza di detto tasso di copertura tale da giustificare uno scostamento dai risultati del primo riesame. La Commissione suggerisce pertanto di continuare ad applicare il tasso di copertura del 70 %. Si è deciso di effettuare una valutazione più approfondita dell'adeguatezza del tasso di copertura quando saranno più chiari gli sviluppi e gli eventi che hanno un impatto significativo, tra cui, in particolare, l'evoluzione del programma dell'FMI e la concretizzazione di un sostegno da parte di un'ampia base di donatori per il 2024 e gli anni successivi, compreso lo strumento dell'UE per l'Ucraina.

Per quanto riguarda il sostegno finanziario all'Ucraina nel 2023, al fine di limitare l'effetto di esclusione dell'ingente sostegno fornito all'Ucraina attraverso l'operazione AMF+ da 18 miliardi di EUR sulle future operazioni di AMF in altri paesi partner, per i rischi associati a questi prestiti è stato deciso un modello di copertura diverso rispetto ai pacchetti di AMF a favore dell'Ucraina del 2022. Più precisamente, la corrispondente passività finanziaria è garantita al di sopra dei massimali fissati nel QFP mediante il cosiddetto "margine di manovra". Il margine di manovra deriva dalla differenza tra il massimale delle risorse proprie (vale a dire l'importo massimo che può essere chiesto agli Stati membri in un determinato anno) e i fondi di cui la Commissione ha effettivamente bisogno per coprire le spese previste dal bilancio. Tale nuova soluzione è stata concordata e attuata attraverso una modifica mirata del regolamento QFP nel dicembre 2022( 21 ). Poiché l'AMF+ è coperta da una garanzia a titolo del margine di bilancio dell'UE, che ha sostituito la copertura solitamente prevista dal regolamento NDICI-Europa globale, lo svincolo dei fondi a titolo dell'AMF+ non ha alcun impatto immediato sull'importo complessivo della dotazione di bilancio. Sulla base di tale esperienza, lo strumento per l'Ucraina adottato dai colegislatori dell'UE il 29 febbraio 2024 prevede un'analoga garanzia a titolo del margine di manovra dei prestiti accordati nell'ambito dello strumento. Ciò è stato reso possibile da una modifica del regolamento QFP 2021-2027 22 nel contesto del pacchetto di revisione intermedia del QFP, proposto dalla Commissione nel giugno 2022, come concordato e adottato nel febbraio 2024. Nell'ambito dell'accordo politico globale, lo strumento per l'Ucraina coprirà anche il contributo in conto interessi e la copertura versata del 9 % per le operazioni di AMF eccezionale non ancora impegnate alla fine del 2023 (circa 225 milioni di EUR).

6.Prospettive future – Operazioni di AMF e situazione di bilancio nel 2024

Poiché l'AMF è uno strumento intrinsecamente di crisi, è impossibile fornire con certezza una prospettiva delle operazioni future per il rimanente periodo dell'attuale QFP. La presente sezione descrive pertanto le operazioni già approvate nel 2024 o quelle potenziali, illustrando la componente non programmabile delle iniziative AMF.

L'8 ottobre 2023 le autorità giordane hanno chiesto un'operazione di AMF di follow-up per un importo di 700 milioni di EUR. La richiesta di ulteriore assistenza è giunta in una situazione caratterizzata da un aumento dell'incertezza e dell'instabilità regionale, non da ultimo a causa dell'escalation in Medio Oriente. Nel gennaio 2024 il consiglio esecutivo dell'FMI ha approvato un nuovo accordo nell'ambito della Extended Fund Facility per la Giordania per un importo di 1,2 miliardi di USD per il periodo 2024-2027. La Giordania presenta debolezze economiche strutturali che si traducono in un disavanzo di bilancio e esterno cronico e la rendono vulnerabile agli shock esterni determinando un elevato fabbisogno di finanziamenti esterni, che si prevede persisterà nell'attuale contesto di rischi elevati di andamento negativo per i settori del turismo e del commercio. Tenendo conto di ciò, l'8 aprile 2024 la Commissione ha adottato una nuova proposta di AMF 23 per un importo massimo di 500 milioni di EUR in prestiti da erogare in tre rate tra il 2024 e il 2027.

Il 12 marzo 2024 l'Egitto ha chiesto un'assistenza macrofinanziaria per un importo di 5,5 miliardi di EUR a seguito della firma di un nuovo accordo tecnico con l'FMI e di un aumento del programma dell'FMI in corso da 3 miliardi di USD a 8 miliardi di USD. Anche l'Egitto ha subito shock esterni, in particolare dovuti al protrarsi della guerra di aggressione della Russia all'Ucraina e alle ripercussioni dell'escalation dei conflitti in Medio Oriente. I conseguenti deflussi di capitali investiti in portafoglio e le minori entrate in valuta estera dovute alla diminuzione del turismo e dei proventi del canale di Suez hanno contribuito a un aumento significativo del fabbisogno di finanziamento esterno, con persistenti rischi di revisione al ribasso dovuti alla complessa situazione geopolitica. La Commissione ha pertanto proposto un pacchetto di AMF per un importo massimo di 5 miliardi di EUR, che prevede un'operazione di AMF a breve termine per un massimo di 1 miliardo di EUR basata sull'articolo 213 TFUE per consentire l'erogazione ancora entro il 2024 (adottata dal Consiglio il 12 aprile), mentre la maggior parte del pacchetto AMF, per un importo massimo di 4 miliardi di EUR per il periodo 2025-2027, sarà erogata nell'ambito di un'operazione regolare basata sull'articolo 212 TFUE. Tali operazioni consentiranno di rispondere alle urgenti esigenze a breve termine di stabilizzazione macroeconomica in un momento cruciale per l'Egitto e per l'intera regione e, a medio e lungo termine, di sostenere e integrare il programma di riforme dell'FMI promuovendo un modello di crescita più resiliente e sostenibile.

Nel novembre 2022 la Tunisia ha chiesto un'assistenza macrofinanziaria supplementare dell'UE pari a 1,2 miliardi di EUR per sostenere il fabbisogno di finanziamento del paese alla luce del peggioramento del contesto mondiale e degli elevati prezzi internazionali delle materie prime. La richiesta ha fatto seguito all'accordo tecnico concluso con l'FMI, nell'ottobre 2022, in merito a una nuova Extended Fund Facility (quadriennale, per 1,9 miliardi di USD). Il consiglio dell'FMI non ha però ancora adottato il programma a causa della mancata attuazione da parte della Tunisia di azioni precedenti, in particolare per quanto riguarda la riforma delle sovvenzioni per i carburanti. Grazie a un turismo in crescita e alle costanti rimesse, la Tunisia ha registrato una temporanea attenuazione delle pressioni sul fronte dei finanziamenti esterni. Fatta salva un'attenta valutazione delle condizioni preliminari dell'AMF e del fabbisogno di finanziamenti esterni della Tunisia, la Commissione è pronta a preparare, dopo l'istituzione del programma dell'FMI, una proposta relativa a una nuova AMF, come confermato anche nel quadro del partenariato globale tra l'UE e la Tunisia, concordato nel luglio 2023.

Analogamente, nell'aprile 2022 il Libano ha raggiunto un accordo tecnico con l'FMI (quadriennale, per 3 miliardi di USD), ma i progressi compiuti nel lungo elenco di azioni precedenti sono stati limitati. Nel frattempo, il PIL ha continuato a ridursi, molte istituzioni pubbliche hanno cessato di funzionare e la moneta ha perso valore, determinando un'ampia dollarizzazione dell'economia libanese. La Commissione è pronta a sostenere un programma globale di riforme con un'operazione di AMF, una volta soddisfatte le condizioni preliminari, compresa l'erogazione del programma dell'FMI secondo la tabella di marcia.

La Commissione è pronta a esaminare eventuali altre future richieste di AMF e, se del caso, proporrà ai paesi partner ammissibili operazioni di AMF nuove e/o di follow-up.

La tabella 1 riporta una panoramica degli impegni e dei pagamenti delle sovvenzioni AMF e dei versamenti di prestiti AMF per il 2021, 2022, 2023 e 2024 (dati provvisori).



Tabella 1: Impegni e pagamenti per sovvenzioni AMF e versamenti di prestiti AMF nel periodo 2021-2024 (in EUR)( 24 )

Stanziamenti di impegno per sovvenzioni in bilancio

2021

2022

2023

2024

227 200

30 114 460

45 423 330

57 367 177

Valutazioni operative, valutazioni ex post

227 200

114 460

423 330

750 000

Altre possibili operazioni di AMF

-

30 000 000

45 000 000

56 617 177

Impegni, totale

227 200

30 114 460

45 423 330

57 367 177

Stanziamenti di pagamento per sovvenzioni in bilancio

362 400

20 868 187

39 880 000

57 367 177

Valutazioni operative, valutazioni ex post

362 400

-

218 845

750 000

MFA Moldova (UE 2022/563)

-

15 000 000

10 000 000

5 000 000

AMF Moldova (complementare) (UE 2023/1165)

22.500.000

22 500 000

Altre possibili operazioni di AMF

-

-

-

29 117 177

Pagamenti, totale

362 400

15 000 000

32 718 845

57 367 177

Stanziamenti non utilizzati per pagamenti di sovvenzioni

5 868 187

7 161 155

-

Versamenti di prestiti AMF

AMF Giordania III (completata)

200 000 000

-

200 000 000

-

AMF Moldova

-

35 000 000

40 000 000

45 000 000

AMF di emergenza Ucraina

-

1 200 000 000

-

-

AMF eccezionale Ucraina

-

6 000 000 000

-

-

AMF complementare Moldova

-

-

50 000 000

50 000 000

AMF+ Ucraina

-

-

18 000 000 000

-

AMF Macedonia del Nord

-

-

-

100 000 000

AMF Egitto (in preparazione)

-

-

-

1 000 000 000

Versamenti di prestiti AMF, totale

200 000 000

7 235 000 000

18 290 000 000

1 195 000 000

Operazioni di AMF per la COVID-19

AMF Moldova (completata)

50 000 000

-

-

-

AMF Ucraina (completata)

600 000 000

-

-

-

AMF Giordania (completata)

50 000 000

-

-

-

AMF Tunisia (completata)

300 000 000

300 000 000

-

-

AMF Albania (completata)

180 000 000

-

-

-

AMF Bosnia-Erzegovina (parzialmente erogata)

125 000 000

-

-

-

AMF Kosovo (completata)

50 000 000

-

-

-

AMF Montenegro (completata)

30 000 000

-

-

-

AMF Macedonia del Nord (completata)

80 000 000

-

-

-

Versamenti di prestiti AMF per la COVID-19, totale

1 465 000 000

300 000 000

-

-

Versamenti di tutti i prestiti AMF, totale

1 665 000 000

7 535 000 000

18 290 000 000

1 195 000 000

(1)

La presente relazione si basa sulle informazioni disponibili fino ad aprile 2024.

(2)

La base giuridica dell'assistenza macrofinanziaria ai paesi terzi diversi dai paesi in via di sviluppo è l'articolo 212 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE). L'articolo 213 TFUE può essere utilizzato come base giuridica quando il paese terzo necessita di assistenza finanziaria urgente.

(3)

 A seguito dell'invasione su vasta scala da parte della Russia del febbraio 2022, si è deciso di derogare a tale condizione preliminare nella definizione del sostegno eccezionale da erogare all'Ucraina.

(4)

 L'AMF integra anche altre azioni esterne o strumenti dell'UE per il vicinato e i Balcani occidentali, tra cui il sostegno al bilancio, per il quale nel 2023 sono state erogate alle regioni sovvenzioni per un totale di 980 milioni di EUR. L'ultima relazione sul sostegno al bilancio è disponibile all'indirizzo seguente: Budget support, Ufficio delle pubblicazioni dell'UE (europa.eu) .

(5)

 Tutte le valutazioni sono disponibili sul sito web della Commissione: https://ec.europa.eu/info/evaluation-reports-economic-and-financial-affairs-policies-and-spending-activities_it .

(6)

 Documento di lavoro dei servizi della Commissione Evaluation of Macro-financial assistance to third countries (Meta-evaluation of operations for 2010-2020) (COM(2023) 0016 final).

(7)

 Decisione (UE) 2023/1165 che modifica la decisione (UE) 2022/563; decisione (UE) 2023/1461; decisione (UE) 2022/313; decisione (UE) 2022/1201; decisione (UE) 2022/1628; decisione (UE) 2022/2463; decisione (UE) 2022/563; decisione (UE) 2020/701; decisione (UE) 2020/33.

(8)

Questo dato non comprende il Kosovo, per il quale, alla data limite della presente relazione, i non erano disponibili i dati relativi al terzo trimestre.

(9)

 Regolamento (UE) 2022/2463 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 dicembre 2022, che istituisce uno strumento per fornire sostegno all'Ucraina nel 2023 (assistenza macrofinanziaria +) (GU L 322 del 16.12.2022, pag. 1).

(10)

Una panoramica delle nuove caratteristiche che distinguono lo strumento AMF+ dalle normali operazioni di AMF è disponibile nel documento SWD (2023) 24 final, pag. 16.

(11)

 La valutazione dei buoni progressi complessivi compiuti nell'ambito del programma di riforme è inoltre in linea con le conclusioni dell'FMI nel contesto della seconda valutazione prevista dall'Extended Fund Arrangement dell'11 dicembre 2023, in cui l'FMI ha elogiato i risultati del programma attuato dalle autorità ucraine e ha rilevato un forte e costante impegno a favore delle riforme. Cfr. IMF Executive Board Concludes the 2023 Article IV Consultation and the Second Review under the Extended Fund Facility Arrangement for Ukraine .

(12)

 Regolamento (UE) 2024/792 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 febbraio 2024, che istituisce lo strumento per l'Ucraina (GU L 2024/792, 29.2.2024, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2024/792/oj).

(13)

Decisioni (UE) 2022/1201 e (UE) 2022/1628.

(14)

Tutte le valutazioni sono disponibili sul sito web della Commissione: https://ec.europa.eu/info/evaluation-reports-economic-and-financial-affairs-policies-and-spending-activities_it .

(15)

Dichiarazione comune del Parlamento europeo e del Consiglio adottata unitamente alla decisione relativa alla concessione di ulteriore assistenza macro-finanziaria alla Georgia (decisione n. 778/2013/UE del 12 agosto 2013). Consultabile al seguente indirizzo: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32013D0778&from=EN .

(16)

 Nel 2023 è stata condotta una metavalutazione dell'ultimo decennio di operazioni (COM (2023) 0016 final); documento di lavoro dei servizi della Commissione Evaluation of Macro financial assistance to third countries (Meta‑evaluation of operations for 2010-2020).

(17)

 Il regolamento (UE) 2021/947 che istituisce lo strumento lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale — Europa globale (NDICI –Europa globale) è entrato in vigore nel giugno 2021, dopo la sua adozione formale da parte del Parlamento e del Consiglio. Benché il regolamento svolga un ruolo importante nella definizione dell'assetto di bilancio dell'AMF, lo strumento di AMF in sé resta separato dall'NDICI-Europa globale e le operazioni di AMF specifiche continuano ad essere attivate, in funzione delle necessità, mediante decisioni separate ad hoc secondo la base giuridica applicabile del trattato.

(18)

 Si tratta dell'operazione di AMF eccezionale da 1 miliardo di EUR adottata con la decisione (UE) 2022/1201 del 12 luglio 2012 e dell'operazione di AMF eccezionale di 5 miliardi di EUR adottata con la decisione (UE) 2022/1628 del 20 settembre 2023.

(19)

 Il regolamento contiene anche una clausola secondo cui il tasso di copertura deve essere oggetto di revisione ogni sei mesi, data l'eccezionale incertezza dovuta al conflitto in atto.

(20)

 Documento di lavoro dei servizi della Commissione First review of the 70% provisioning rate for Macro-financial Assistance (MFA) and certain EIB loan disbursements covered by the External Lending Mandate (ELM) to Ukraine, SWD (2023) 264 final del 18.7.2023.

(21)

GU L 325 del 20.12.2022, pag. 11.

(22)

GU L, 2024/765, 29.2.2024, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2024/765/oj.

(23)

COM(2024) 159 final.

(24)

La tabella non tiene conto di eventuali proposte di nuove operazioni di AMF successive all'aprile 2024.