2.8.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 273/8


Pubblicazione di una domanda di modifica ai sensi dell'articolo 26, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2019/787 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo alla definizione, alla designazione, alla presentazione e all'etichettatura delle bevande spiritose, all'uso delle denominazioni di bevande spiritose nella presentazione e nell'etichettatura di altri prodotti alimentari, nonché alla protezione delle indicazioni geografiche delle bevande spiritose e all'uso dell'alcole etilico e di distillati di origine agricola nelle bevande alcoliche, e che abroga il regolamento (CE) n. 110/2008

(2023/C 273/06)

La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla domanda ai sensi dell'articolo 27 del regolamento (UE) 2019/787 del Parlamento europeo e del Consiglio (1).

DOMANDA DI APPROVAZIONE DELLA MODIFICA DELL'UNIONE

«Eau-de-vie de vin de la Marne»

N. UE: PGI-FR-02029-AM01

Data della domanda: 23.1.2020

1.   Richiedente e interesse legittimo

Association des producteurs de boissons spiritueuses à indication géographique champenoises (Associazione dei produttori di bevande spiritose a indicazione geografica «Champagne»)

2.   Voce del disciplinare interessata dalla modifica

Nome del prodotto

Categoria o categorie della bevanda spiritosa

Legame

Restrizioni in materia di commercializzazione

Altro: Norme specifiche in materia di etichettatura

3.   Descrizione e motivi della modifica

3.1.   la spiegazione del motivo per cui la modifica rientra nella definizione di modifica dell’Unione di cui all’articolo 31 del regolamento (UE) 2019/787;

La domanda comporta una modifica del nome dell'indicazione geografica registrata a norma del regolamento (UE) 2019/787, che diventa «Eau-de-vie de vin de la Marne / Fine champenoise».

3.2.   Descrizione e motivi della modifica

1)   Nome del prodotto

Descrizione

Aggiunta del nome «Fine champenoise» come sinonimo.

Motivi

In occasione della presentazione alla Commissione europea della scheda tecnica dell'indicazione geografica (IG), conformemente all'articolo 20 del regolamento (CE) n. 110/2008, i produttori hanno espresso l'auspicio che il nome dell'IG cambi in «Eau-de-vie de vin de la Marne» / «Fine champenoise» per informare chiaramente i consumatori del legame tra questa bevanda spiritosa e la regione viticola della Champagne, dal momento che non tutte le «eaux-de-vie de vin de la Marne» sono originarie del dipartimento della Marna, lasciando alla DOP «Champagne» il diritto esclusivo di utilizzare questo ultimo nome.

Il nome «Fine champenoise » è stato dunque aggiunto come sinonimo del nome «Eau-de-vie de vin de la Marne» ogni volta che compariva nella scheda tecnica. Tale nome è stato riconosciuto a livello nazionale con decreto del 27 gennaio 2015 pubblicato il 6 febbraio 2015, subordinato alla sua approvazione a livello dell'Unione europea.

La sostituzione del nome rende obsoleto l'uso della dicitura aggiuntiva «Fine champenoise» nel punto della scheda tecnica relativo alle norme in materia di etichettatura; tale dicitura viene quindi eliminata.

DOCUMENTO UNICO

1.   Nome dell’indicazione geografica

«Eau-de-vie de vin de la Marne / Fine champenoise»

2.   Stato membro cui appartiene la zona geografica

Francia

3.   Tipo di indicazione geografica

Indicazione geografica

4.   Categoria o categorie della bevanda spiritosa:

4.

Acquavite di vino

5.   Descrizione delle caratteristiche della bevanda spiritosa:

Caratteristiche fisiche, chimiche e/o organolettiche

L'«Eau-de-vie de vin de la Marne» / «Fine champenoise» è bianca e limpida. Quando l'«Eau-de-vie de vin de la Marne / Fine champenoise» invecchia in legno, assume un colore che va dal giallo paglierino all'ambrato.

L'«Eau-de-vie de vin de la Marne» / «Fine champenoise» è caratterizzata da note floreali, leggermente vinose, e da note di frutta a polpa bianca (mela, pera). Durante l'invecchiamento acquisisce sentori di legno, vaniglia, pane tostato, tabacco biondo.

Il suo tenore di sostanze volatili diverse dagli alcoli etilico e metilico è di almeno 200 grammi per ettolitro di alcole puro. Il tenore di metanolo è inferiore a 150 grammi per ettolitro di alcole puro.

Al momento della vendita al consumatore, presenta un titolo alcolometrico volumico minimo del 40 %.

Caratteristiche specifiche (rispetto alle bevande spiritose della stessa categoria)

L'«Eau-de-vie de vin de la Marne» / «Fine champenoise» si ottiene dai vini prodotti nel quadro dell'elaborazione della DOC «Champagne», principalmente a partire dai tre vitigni della Champagne: Chardonnay, Pinot noir e Meunier. Nelle diverse fasi della loro produzione, questi vini sono stati oggetto di condizioni di produzione specifiche: conservazione dell'integrità delle uve sin dal momento della vendemmia, torchiatura dopo la raccolta dei grappoli interi, fermentazione lenta, selezione qualitativa dei vini di base, sboccatura. È l'unica acquavite di vino francese la cui materia prima sia ottenuta esclusivamente dall'elaborazione di vini spumanti.

L'«Eau-de-vie de vin de la Marne» / «Fine champenoise» si ottiene dai vini che presentano un buon equilibrio tra la loro acidità e il basso titolo alcolometrico volumico.

I vini utilizzati per la distillazione vengono prelevati in diverse fasi della produzione della DOC «Champagne»: in particolare la torchiatura, la selezione qualitativa dei vini di base e la sboccatura. Presentano dunque caratteristiche diverse che contribuiscono all'originalità aromatica dell'«Eau-de-vie de vin de la Marne» / «Fine champenoise».

6.   Definizione della zona geografica

La raccolta delle uve, la torchiatura, la vinificazione, la distillazione e l'affinamento (la fase di riposo e, nel caso, l'invecchiamento) dell'«Eau-de-vie de vin de la Marne» / «Fine champenoise» hanno tutti luogo nei territori delimitati dall'articolo V della legge del 22 luglio 1927 sulla denominazione di origine controllata «Champagne», che abroga e sostituisce l'articolo 17 della legge del 6 maggio 1919, fatte salve le seguenti disposizioni:

Nel circondario di Vitry-le-François (dipartimento della Marna), la superficie parcellare delimitata è quella approvata dal comitato nazionale competente dell'Institut national de l'origine et de la qualité nella seduta del 7 e 8 novembre 1990 e le cui mappe sono depositate presso il municipio dei comuni interessati;

Nei seguenti comuni del dipartimento dell'Aube: Arsonval, Cunfin, Dolancourt, Jaucourt, la superficie parcellare delimitata è quella approvata dal comitato nazionale competente dell'Institut national de l'origine et de la qualité nelle sedute del 23 giugno 1994, dell'8 settembre 1994 e del 19 maggio 1995 e le cui mappe sono depositate presso il municipio dei comuni interessati;

Nei seguenti comuni del dipartimento dell'Aube: Marcilly-le-Hayer e La Villeneuve-au-Châtelot, non è stata presa in considerazione nessuna parcella, conformemente alla decisione del comitato nazionale competente dell'Institut national de l'origine et de la qualité nella seduta del 10 settembre 1997;

Nei seguenti comuni del dipartimento dell'Aube: Brienne-le-Chateau, Epagne, Précy-Saint-Martin e Saint-Léger-sous-Brienne e nei seguenti comuni del dipartimento della Marna: Esclavolle-Lurey, Potangis, Saint-Quentin-le-Verger e Villiers-aux-Corneilles, non è stata presa in considerazione nessuna parcella, conformemente alle decisioni del comitato nazionale competente dell'Institut national de l'origine et de la qualité nelle sedute del 23 e 24 giugno 1994, del 7 e 8 settembre 1994, del 18 e 19 maggio 1995 e del 6 e 7 settembre 1995;

Nel comune di Fontaine-sur-Aÿ nel dipartimento della Marna, la superficie parcellare delimitata è quella approvata dal comitato nazionale competente dell'Institut national de l'origine et de la qualité nella seduta del 9 e 10 settembre 1999 e le cui mappe sono depositate presso il municipio di tale comune;

Nei seguenti comuni del dipartimento della Marna: Corfélix, Corrobert, Le Thoult-Trosnay, Verdon, Reuves e Broussy-le-Petit, non è stata presa in considerazione nessuna parcella, conformemente alla decisione del comitato nazionale competente dell'Institut national de l'origine et de la qualité nella seduta del 5 e 6 settembre 2001.

7.   Metodo di produzione della bevanda spiritosa

L'acquavite si ottiene dalla distillazione di vini che soddisfano le condizioni di produzione (tipo di vitigni, gestione del vigneto, raccolta e torchiatura) previste dal disciplinare della DOP «Champagne».

I vini vengono conservati all'interno di recipienti colmi e tappati fino alla distillazione. Possono essere ricchi di fecce.

Al momento della distillazione, i vini presentano:

un titolo alcolometrico volumico naturale tra il 6 e il 12 % vol.;

un'acidità volatile non superiore a 1 grammo per litro di H2SO4;

un tenore di anidride solforosa (SO2) totale pari o inferiore a 100 milligrammi per litro.

Distillazione

La capacità di distillazione di ciascun apparecchio non può superare 70 ettolitri di alcole puro per ogni periodo di 24 ore.

Al termine del processo di distillazione, le acquaviti prodotte presentano nel serbatoio di raccolta giornaliera un titolo alcolometrico volumico pari o inferiore al 75 % alla temperatura di 20 °C.

I vini sono distillati:

in base al principio di distillazione discontinua semplice a ripasso;

o in base al principio di distillazione discontinua in vasi a cascata, combinata con una distillazione a più stadi con riflusso;

o in base al principio di distillazione continua a più stadi con riflusso.

1)   Distillazione discontinua semplice a ripasso

-   Descrizione dei materiali:

La distillazione viene effettuata per mezzo di un alambicco composto da una caldaia, un capitello, un collo di cigno, con o senza scaldavino o condensatore ad acqua, e da una serpentina con corpo refrigerante.

La caldaia, il capitello, il collo di cigno e la serpentina sono di rame.

La capacità totale della caldaia non deve essere superiore a 25 ettolitri.

2)   Distillazione discontinua a cascata a più stadi con riflusso

-   Descrizione dei materiali:

La distillazione viene effettuata per mezzo di alambicchi costituiti da diversi vasi di distillazione e colonne di concentrazione.

Le colonne di distillazione sono obbligatoriamente di rame.

Il numero massimo di vasi è pari a cinque. La capacità di un vaso non deve superare 20 ettolitri.

Il numero massimo di colonne è pari a due. Una colonna comprende al massimo 15 piastre.

3)   Distillazione continua a più stadi con riflusso

-   Descrizione dei materiali di distillazione:

La distillazione viene effettuata per mezzo di colonne contenenti piastre che, grazie ad apparecchi di gorgogliamento, sotto forma di tubi o campane, assicurano il contatto tra i flussi di liquidi e di gas che li attraversano controcorrente. La colonna sovrasta la caldaia che produce il vapore. Le colonne includono una zona di esaurimento al cui interno l'alcole verrà estratto dal liquido da distillare e passerà alla fase vapore, e una zona di concentrazione al cui interno i vapori si impregneranno di alcole.

La condensazione viene effettuata da uno o più scaldavino o condensatori ad acqua. I condensati provenienti da questi scambiatori di calore vengono condotti verso la colatura del distillato, o a ritroso verso la parte superiore della zona di concentrazione.

-   Separazione dei composti indesiderati:

Sono vietate le procedure di estrazione sulla fase liquida in corso di distillazione che permettono di modificare la concentrazione parziale del distillato in determinati composti (rettificazione).

I composti ritenuti indesiderati vengono eliminati nei residui o nell'atmosfera per mezzo di valvole di sfiato o intercettati da colonne di lavaggio dei gas.

Affinamento

L'acquavite «bianca» viene lasciata riposare all'interno di tini dopo la distillazione per un periodo minimo di tre mesi prima della sua commercializzazione.

La fase di riposo avviene all'interno di contenitori inerti al fine di impedire qualsiasi colorazione.

L'acquavite invecchiata viene affinata in contenitori di legno di quercia di capacità inferiore o uguale a 10 ettolitri per un periodo minimo di 24 mesi da quando vengono messi in legno.

È vietato l'uso di trucioli di legno.

Finitura

La colorazione con aggiunta di caramello e l'edulcorazione al fine di arrotondare il sapore finale del prodotto sono ammesse a condizione che il loro effetto sull'acquavite sia inferiore al 4 % vol. L'oscurazione, espressa in % vol., è data dalla differenza tra il titolo alcolometrico volumico effettivo e il titolo alcolometrico volumico apparente.

8.   Norme specifiche in materia di etichettatura

Norme generali

Le acquaviti da vino per cui viene rivendicata l'indicazione geografica «Eau-de-vie de vin de la Marne» / «Fine champenoise» non possono essere dichiarate per la produzione né commercializzate a meno che nei documenti di trasporto, nelle dichiarazioni, nei prospetti, sulle etichette e sui contenitori non sia riportata l'indicazione geografica «Eau-de-vie de vin de la Marne» / «Fine champenoise» seguita dalla menzione «indicazione geografica».

Nessuno dei termini che compongono il nome dell'indicazione geografica «Eau-de-vie de vin de la Marne» / «Fine champenoise» può figurare da solo; devono sempre formare un tutt'uno inscindibile.

Indicazioni di invecchiamento:

Le seguenti indicazioni relative alla durata di invecchiamento possono completare l'indicazione geografica «Eau-de-vie de vin de la Marne» / «Fine champenoise» solo se rispettano le condizioni di seguito riportate:

l'indicazione «vieille» (invecchiata) o «VS», per le acquaviti invecchiate almeno quattro anni;

l'indicazione «Très vieille» (stravecchia) o «VSOP», per le acquaviti invecchiate almeno sei anni;

l'indicazione «Hors d'âge» (lungamente invecchiata) o «XO» per le acquaviti invecchiate almeno dieci anni.

Tali indicazioni facoltative devono essere riportate sull'etichetta prima o dopo il nome dell'indicazione geografica in caratteri e dimensioni pari o inferiori rispetto a quest'ultima, sia in altezza che in larghezza.

9.   Descrizione del legame tra la bevanda spiritosa e la sua origine geografica

Fattori naturali

La zona geografica corrispondente alla zona della denominazione di origine «Champagne» è situata nel nord-est della Francia e comprende comuni dei dipartimenti dell'Aisne, dell'Aube, dell'Alta Marna, della Marna e di Senna e Marna.

Il suo paesaggio è caratterizzato da vigneti di collina che insistono su tre imponenti strutture geomorfologiche: la Côte d'Île-de-France, la Côte de Champagne e la Côte des Bar, prevalentemente calcaree ed esposte per lo più a est e a sud.

L'ubicazione settentrionale dei vigneti li espone a una duplice influenza climatica:

oceanica, con piogge in quantità regolare e contrasti termici poco pronunciati da una stagione all'altra;

continentale, con gelate dagli effetti talvolta distruttivi e un soleggiamento favorevole alla maturazione delle uve in estate.

Fattori umani

L'«Eau-de-vie de vin de la Marne» / «Fine champenoise» si ottiene tradizionalmente dai vini prodotti nel quadro dell'elaborazione della DOC «Champagne», principalmente a partire dai tre vitigni della Champagne: Chardonnay, Pinot noir e Meunier. Interagendo con le condizioni pedoclimatiche dell'aria e le pratiche locali di raccolta, torchiatura delle uve e vinificazione, orientate alla produzione di un vino spumante, i vini presentano un'ampia gamma aromatica ottenuta dalla diversità dei vitigni, una certa acidità e un titolo alcolometrico relativamente basso, che permette una grande concentrazione degli aromi.

I vini utilizzati per la distillazione vengono prelevati in diverse fasi della produzione della DOC «Champagne»: in particolare la torchiatura, la selezione qualitativa dei vini di base e la sboccatura. Presentano dunque caratteristiche diverse che contribuiscono all'originalità aromatica dell'«Eau-de-vie de vin de la Marne» / «Fine champenoise».

La distillazione viene effettuata da distillatori stabiliti sul territorio e insediati nel cuore dei vigneti, che si occupano (personalmente e tramite viticoltori o commercianti della Champagne) della distillazione, dell'affinamento e della commercializzazione, o da distillatori ambulanti che operano per conto di viticoltori.

Legame causale

L'«Eau-de-vie de vin de la Marne» / «Fine champenoise» trae le sue principali caratteristiche dalla sua materia prima, ottenuta dalla produzione della DOC «Champagne». Il legame dell'«Eau-de-vie de vin de la Marne» / «Fine champenoise» con la zona geografica si basa sugli aspetti seguenti:

La particolare qualità delle uve prodotte in Champagne:

L'originalità del vigneto di Champagne è dovuta alla sua posizione settentrionale. Le condizioni pedoclimatiche della zona geografica hanno portato a una gestione molto particolare del vigneto, che si riflette in particolare nella scelta dei vitigni. I tre vitigni principali sono Chardonnay B (29 % del vigneto), Pinot noir N (38 %) e Meunier N (32 %). Questi vitigni, interagendo con le condizioni della zona geografica, forniscono una materia prima caratterizzata da un buon equilibrio tra acidità e alcole potenziale e una gradazione alcolica bassa. Tali caratteristiche, in particolare la gradazione alcolica, sono favorevoli alla produzione di acquaviti: dal momento che la resa alcolica pura è inferiore, l'acquavite ottenuta presenta una concentrazione degli aromi maggiore.

La gamma di vitigni conferisce una varietà di aromi supplementare.

L'utilizzo di vini ottenuti dalla produzione di vini spumanti:

Le pratiche locali di raccolta, torchiatura delle uve e vinificazione sono orientate esclusivamente alla produzione di un vino spumante. I vini utilizzati per ottenere l'«Eau-de-vie de vin de la Marne» / «Fine champenoise» vengono prelevati dalla DOC «Champagne» in diverse fasi del procedimento: in particolare la torchiatura, la selezione qualitativa dei vini di base e la sboccatura. Presentano dunque caratteristiche diverse che contribuiscono all'originalità aromatica dell'«Eau-de-vie de vin de la Marne» / «Fine champenoise».

Le competenze dei distillatori e dei maestri di cantina garantiscono che l'«Eau-de-vie de vin de la Marne» / «Fine champenoise» esprima appieno gli aromi derivati da questa materia prima, sia per le acquaviti bianche con note molto floreali, leggermente vinose, e note di frutta a polpa bianca (mela, pera), sia per le acquaviti invecchiate in funzione delle diverse fasi di invecchiamento, durante il quale l'«Eau-de-vie de vin de la Marne» / «Fine champenoise» acquisisce sentori di legno, vaniglia, pane tostato, tabacco biondo.

Link al disciplinare del prodotto

https://info.agriculture.gouv.fr/gedei/site/bo-agri/document_administratif-d643c5db-b3a5-4e76-a2de-ce06bec6bea5


(1)  GU L 130 dell’17.5.2019, pag. 1.