COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 19.9.2023
COM(2023) 545 final
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO
sull'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza: le prossime tappe
COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 19.9.2023
COM(2023) 545 final
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO
sull'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza: le prossime tappe
Indice
Acronimi
1. Sintesi
2. Stato di avanzamento dell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza
2.1. Stato di avanzamento dell'attuazione dei PNRR
2.2. Maggiore trasparenza nella valutazione delle richieste di pagamento
2.3. Annullamento di traguardi e obiettivi nell'ambito del regolamento istitutivo del dispositivo
2.4. Revisione dei PNRR
2.5. Stato di avanzamento del finanziamento del dispositivo per la ripresa e la resilienza
2.6. Controlli e audit nel contesto dell'attuazione del dispositivo per la ripresa
e la resilienza
2.7. Sensibilizzazione sull'attuazione e sulla trasparenza dei PNRR
3. Contributo del dispositivo per la ripresa e la resilienza ai suoi obiettivi
3.1. Contributo del dispositivo alla transizione verde (ossia al pilastro 1)
3.2. Contributo del dispositivo alla trasformazione digitale (ossia al pilastro 2)
3.3. Contributo del dispositivo a una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva
(ossia al pilastro 3)
3.4. Contributo del dispositivo alla coesione sociale e territoriale (ossia al pilastro 4)
3.5. Contributo del dispositivo alla salute e alla resilienza economica, sociale
e istituzionale, al fine, fra l'altro, di rafforzare la capacità di risposta e preparazione alle crisi (ossia al pilastro 5)
3.6. Contributo del dispositivo alle politiche per la prossima generazione, l'infanzia e i giovani, come l'istruzione e le competenze (ossia al pilastro 6)
3.7. Contributo del dispositivo alla politica sociale, compresa la parità di genere,
così come all'infanzia e alla gioventù
3.8. Contributo a progetti transfrontalieri/multinazionali
3.9. Contributo all'attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese
4. REPowerEU
4.1. Misure incluse nei capitoli dedicati al piano REPowerEU
4.2. Finanziamento delle misure REPowerEU
5. Conclusioni
Figure:
Figura 1: progressi compiuti in relazione ai traguardi e agli obiettivi da conseguire in passato, per il periodo dal primo trimestre del 2020 al primo trimestre del 2023 12
Figura 2: progressi compiuti in relazione ai traguardi e agli obiettivi da conseguire in futuro, per il periodo dal secondo trimestre del 2023 al secondo trimestre del 2024 12
Figura 3: progressi compiuti in relazione ai traguardi e agli obiettivi relativi a riforme ed investimenti 13
Figura 4: progressi compiuti in relazione ai traguardi e agli obiettivi per pilastro del dispositivo per la ripresa e la resilienza 14
Figura 5: tipo di traguardi e obiettivi in ritardo 15
Figura 6: stato dei progressi compiuti in relazione agli indicatori comuni 17
Figura 7: evoluzione dei risparmi nel consumo annuo di energia primaria in MWh l'anno 18
Figura 8: evoluzione del numero di imprese sostenute 18
Figura 9: evoluzione dei partecipanti in un percorso di istruzione o di formazione 19
Figura 10: procedimento per la sospensione dei pagamenti 21
Figura 11: distribuzione dei maggiori destinatari finali per Stato membro 36
Figura 12: contributo degli importi ricevuti e delle misure associate che i 100 maggiori destinatari finali ricevono a sostegno dei sei pilastri strategici 37
Figura 13: quota di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza che contribuisce a ciascun pilastro strategico 41
Figura 14: ripartizione della spesa a sostegno della transizione verde per area di intervento 42
Figura 15: contributo agli obiettivi climatici come quota della dotazione del PNRR 43
Figura 16: numero di misure nel pilastro 1 con traguardi e obiettivi conseguiti in modo soddisfacente rispetto all'ultima relazione annuale sul dispositivo per la ripresa e la resilienza, per area di intervento 44
Figura 17: ripartizione della spesa a sostegno della trasformazione digitale per area di intervento 47
Figura 18: contributo agli obiettivi digitali come quota della dotazione del PNRR 48
Figura 19: numero di misure nel pilastro 2 con traguardi e obiettivi conseguiti in modo soddisfacente rispetto all'ultima relazione annuale sul dispositivo per la ripresa e la resilienza, per area di intervento 49
Figura 20: ripartizione della spesa a sostegno di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva per area di intervento 52
Figura 21: numero di misure nel pilastro 3 con traguardi e obiettivi conseguiti in modo soddisfacente rispetto all'ultima relazione annuale sul dispositivo per la ripresa e la resilienza, per area di intervento 53
Figura 22: ripartizione della spesa a sostegno della coesione sociale e territoriale per area di intervento 57
Figura 23: numero di misure nel pilastro 4 con traguardi e obiettivi conseguiti in modo soddisfacente rispetto all'ultima relazione annuale sul dispositivo per la ripresa e la resilienza, per area di intervento 57
Figura 24: ripartizione della spesa a sostegno della salute e della resilienza per area di intervento 63
Figura 25: numero di misure nel pilastro 5 con traguardi e obiettivi conseguiti in modo soddisfacente rispetto all'ultima relazione annuale sul dispositivo per la ripresa e la resilienza, per area di intervento 64
Figura 26: ripartizione della spesa a sostegno delle politiche per la prossima generazione per area di intervento 70
Figura 27: numero di misure nel pilastro 6 con traguardi e obiettivi conseguiti in modo soddisfacente rispetto all'ultima relazione annuale sul dispositivo per la ripresa e la resilienza, per area di intervento 71
Figura 28: quota della spesa sociale del dispositivo per la ripresa e la resilienza per categorie sociali principali 75
Figura 29: quota (in %) delle misure incentrate sulla parità di genere nei PNRR adottati 76
Figura 30: livello corrente di attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese per il periodo 2019-2020 84
Figura 31: attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese per il periodo 2019-2022: valutazione annuale in ogni anno consecutivo rispetto allo stato di attuazione corrente 84
Tabelle:
Tabella 1: elaborazione delle richieste di pagamento 9
Tabella 2: stato di avanzamento dell'attuazione delle richieste di pagamento del dispositivo per la ripresa e la resilienza 10
Tabella 3: numero e periodo mediano dei traguardi e degli obiettivi con data di attuazione prevista segnalata come ritardata o anticipata, per riforme e investimenti 15
Tabella 4: tabella riassuntiva della presentazione dei PNRR modificati e dei capitoli dedicati al piano REPowerEU 23
Tabella 5: base giuridica utilizzata dagli Stati membri per modificare i PNRR 24
Tabella 6: modifica del sostegno finanziario non rimborsabile a norma dall'articolo 18 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza 25
Tabella 7: prestiti richiesti dagli Stati membri entro il 31 agosto 2023 26
Tabella 8: progetti multinazionali relativi a misure nell'ambito del pilastro della transizione verde 82
Tabella 9: progetti digitali multinazionali 83
Tabella 10: panoramica del contenuto dei capitoli dedicati al piano REPowerEU adottati 87
Tabella 11: sostegno non rimborsabile supplementare a disposizione di ciascuno Stato membro 92
Tabella 12: trasferimento della dotazione nel quadro della riserva di adeguamento alla Brexit 93
Acronimi
BAR |
Riserva di adeguamento alla Brexit |
CID |
Decisione di esecuzione del Consiglio |
COVID-19 |
Malattia da coronavirus 2019 |
RSP |
Raccomandazioni specifiche per paese |
ECEC |
Educazione e cura della prima infanzia |
CEF |
Comitato economico e finanziario |
EPLO |
Uffici di collegamento del Parlamento europeo |
ETS |
Sistema di scambio di quote di emissione |
EUR |
Euro (€) |
MWh |
Megawatt-ora |
NGEU |
NextGenerationEU |
R&I |
Ricerca e innovazione |
FER |
Fonti energetiche rinnovabili |
RRF |
Dispositivo per la ripresa e la resilienza |
PNRR |
Piani per la ripresa e la resilienza |
PMI |
Piccole e medie imprese |
TSI |
Strumento di sostegno tecnico |
1.Sintesi
A due anni e mezzo dalla sua istituzione, il dispositivo per la ripresa e la resilienza (in appresso anche solo "il dispositivo") rimane al centro della risposta europea volta ad aumentare la resilienza delle economie degli Stati membri. Dalla pubblicazione dell'ultima relazione annuale (marzo 2022), il contesto economico e geopolitico è notevolmente cambiato. L'aggressione non provocata della Russia nei confronti dell'Ucraina ha portato a un'impennata dei prezzi dell'energia nel 2022, mettendo in luce le vulnerabilità legate alla dipendenza dai combustibili fossili russi, portando l'inflazione a livelli che non si registravano da decenni e causando una crisi del "costo della vita" per numerose famiglie.
In tale contesto, il dispositivo per la ripresa e la resilienza ha dovuto adattarsi per affrontare queste nuove sfide e integrare l'esperienza acquisita nell'arco di due anni con l'attuazione di questo strumento innovativo basato sui risultati. Oggi, mentre ci avviciniamo alla metà della durata del dispositivo, la presente relazione fa il punto in merito ai progressi compiuti nell'attuazione e nell'evoluzione del dispositivo, dall'adozione del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza 1 nel febbraio 2021 fino alla modifica di detto regolamento nel febbraio 2023, che aggiunge i capitoli dedicati al piano REPowerEU ai piani per la ripresa e la resilienza ("PNRR") 2 , fino all'erogazione degli ultimi pagamenti fino al 1º settembre 2023.
Dalla relazione emerge che sono stati compiuti progressi notevoli per quanto concerne: i) l'attuazione continua del dispositivo per la ripresa e la resilienza; ii) l'aumento della trasparenza in merito alla sua attuazione; e iii) la tutela degli interessi finanziari dell'UE intensificando gli sforzi di controllo e di audit.
L'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza è ben avviata, entro i vincoli stretti dovuti alla sua durata. Fino al 1º settembre 2023 la Commissione ha ricevuto 31 richieste di pagamento da 19 Stati membri e ha erogato un importo totale di 153,4 miliardi di EUR. Il Consiglio ha adottato la valutazione positiva dei piani iniziali di tutti gli Stati membri. Inoltre, la valutazione positiva di quattro piani riveduti con capitoli dedicati al piano REPowerEU è già stata adottata dal Consiglio e 16 piani riveduti sono attualmente in fase di valutazione da parte della Commissione. La presente relazione illustra in maniera dettagliata numerosi esempi di riforme e investimenti concreti finanziati dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, che contribuiscono ai sei pilastri strategici definiti nel regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, tra cui la transizione verde e la trasformazione digitale.
Allo stesso tempo, la Commissione assiste gli Stati membri nell'affrontare le sfide in materia di attuazione, laddove emergano. Taluni Stati membri si trovano ad affrontare difficoltà nella gestione dei fondi, in parte a causa di questioni legate alla capacità amministrativa oppure di strozzature negli investimenti. Alcuni altri Stati membri stanno incontrando difficoltà nell'attuazione dei piani per la ripresa e la resilienza, come inizialmente concepiti, in ragione di mutate circostanze economiche quali l'elevata inflazione o le strozzature nell'approvvigionamento. La Commissione sta sostenendo tutti gli Stati membri nell'accelerare l'attuazione e la revisione dei loro piani, anche attraverso lo strumento di sostegno tecnico 3 .
Nel 2023 la Commissione ha compiuto notevoli sforzi per aumentare la chiarezza e la trasparenza in merito all'attuazione del dispositivo. Il 21 febbraio 2023 la Commissione ha pubblicato le sue metodologie relative i) alla valutazione del conseguimento soddisfacente di traguardi ed obiettivi e ii) al calcolo degli importi messi in sospeso in caso di mancato conseguimento di un traguardo o di un obiettivo. Oggi, unitamente alla presente relazione, la Commissione pubblica il proprio quadro per affrontare potenziali situazioni nelle quali i traguardi e gli obiettivi inizialmente considerati conseguiti in modo soddisfacente dalla Commissione sono stati successivamente annullati dallo Stato membro.
Inoltre le modifiche apportate al regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza impongono agli Stati membri di pubblicare informazioni sui 100 destinatari finali che ricevono gli importi più elevati dei finanziamenti del dispositivo. La Commissione ha fornito rapidamente gli orientamenti necessari, chiedendo agli Stati membri di mettere a disposizione tali dati quanto prima e di aggiornarli due volte l'anno, e ha consolidato le informazioni pubblicate sul quadro di valutazione della ripresa e della resilienza. Tali informazioni saranno utilizzate altresì per popolare la mappa dei progetti finanziati dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, pubblicata per la prima volta il 9 marzo 2023 e da allora tenuta regolarmente aggiornata. Tutti questi elementi, considerati congiuntamente, rafforzano notevolmente la responsabilizzazione delle decisioni della Commissione relative all'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza.
Nel 2023, anche tenendo conto delle raccomandazioni del Parlamento europeo, del Consiglio e della Corte dei conti europea, la Commissione ha rafforzato ulteriormente la solidità del proprio quadro di controllo al fine di fornire ulteriori garanzie in merito all'uso regolare di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza nonché all'efficace tutela degli interessi finanziari dell'Unione. Fino al 1º settembre 2023, la Commissione ha condotto 14 audit ex post basati sul rischio relativi a traguardi ed obiettivi al fine di ottenere ulteriori garanzie circa la correttezza delle informazioni fornite dallo Stato membro in merito al suo conseguimento soddisfacente (7 nel 2022 e 7 nel 2023). Dopo aver verificato l'adeguatezza dei sistemi di controllo degli Stati membri volti a tutelare gli interessi finanziari dell'Unione al momento della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza, la Commissione ha inoltre condotto 27 audit dei sistemi degli Stati membri (16 nel 2022 e 11 finora nel 2023) e avrà sottoposto ad audit tutti gli Stati membri almeno una volta entro la fine del 2023. Dal 2023 un'attenzione particolare è stata rivolta agli obblighi di conformità degli Stati membri rispetto alle norme in materia di appalti pubblici e aiuti di Stato conformemente all'articolo 22, paragrafo 2, lettera a), del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza. La dichiarazione di affidabilità relativa al dispositivo per la ripresa e la resilienza, risultante da tale quadro di controllo, è stata pienamente allineata a quelle rilasciate da altre DG a partire dal 2022.
Il dispositivo per la ripresa e la resilienza entrerà presto nella seconda metà del suo periodo di durata venendo considerato uno strumento che ha dimostrato la propria capacità di incentivare riforme strutturali, amplificare l'impatto degli investimenti e mantenere un livello sufficiente di flessibilità per adattarsi al mutare delle circostanze. Il conseguimento di tali risultati deriva dalla caratteristica fondamentale del dispositivo basato sui risultati, che collega gli esborsi all'attuazione graduale di riforme e investimenti attraverso traguardi e obiettivi concordati. Tale conseguimento di risultati non sarebbe stato possibile senza la titolarità e la determinazione degli Stati membri nel registrare risultati in relazione ai loro piani per la ripresa e la resilienza e senza il contributo di istituzioni quali il Parlamento europeo e la Corte dei conti europea e dei portatori di interessi sociali e locali.
Tuttavia il lavoro è lungi dall'essere terminato e si prevede un periodo di attuazione impegnativo in futuro. La revisione in corso dei piani nazionali si avvale della vasta esperienza acquisita finora e contribuirà ad accelerare l'attuazione dello strumento. Una maggiore trasparenza nell'attuazione, le risorse aggiuntive di REPowerEU e l'accento posto sullo sblocco della capacità amministrativa degli Stati membri hanno gettato le basi per un'ulteriore accelerazione dell'attuazione nel 2024 e negli anni successivi fino alla fine del 2026.
2.Stato di avanzamento dell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza
La presente relazione illustra nel dettaglio lo stato di attuazione dell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza (sezione 2), il contributo del dispositivo ai suoi obiettivi (sezione 3) e lo stato di avanzamento dei capitoli dedicati al piano REPowerEU (sezione 4). In allegato, le schede per paese illustrano i progressi compiuti per ciascun PNRR.
Le informazioni fornite nella presente relazione si basano sul contenuto dei piani adottati, valutati dalla Commissione, sui dati comunicati dagli Stati membri fino ad aprile del 2023 nell'ambito dei loro obblighi di rendicontazione semestrale, sui dati desunti dal quadro di valutazione della ripresa e della resilienza 4 al 1º settembre 2023 e sugli sviluppi nell'attuazione del dispositivo fino al 1º settembre 2023 5 , salvo quando diversamente specificato.
2.1. Stato di avanzamento dell'attuazione dei PNRR
Adozione dei piani per la ripresa e la resilienza
Dopo la pubblicazione dell'ultima relazione annuale il 1º marzo 2022, il Consiglio ha adottato le restanti cinque decisioni di esecuzione del Consiglio sui piani per la ripresa e la resilienza di Bulgaria e Svezia il 4 maggio 2022, della Polonia il 17 giugno 2022, dei Paesi Bassi il 4 ottobre 2022 e dell'Ungheria il 16 dicembre 2022. La Commissione ha valutato rapidamente ciascun piano in modo coerente e trasparente, sulla scorta degli 11 criteri di cui all'articolo 19, paragrafo 3, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza. Durante il processo di valutazione, la Commissione si è mantenuta in stretto contatto con gli Stati membri per effettuare una valutazione completa. La Commissione ha sostenuto gli Stati membri nella presentazione di piani ambiziosi con traguardi e obiettivi chiari e realistici per monitorare i progressi compiuti durante l'attuazione. Con l'approvazione e l'adozione di tutti i PNRR, tutta l'attenzione è ora rivolta all'attuazione degli stessi e alle revisioni in corso.
Accordi operativi
Finora la Commissione ha firmato accordi operativi con 24 Stati membri. In linea con il regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, tali accordi bilaterali specificano ulteriormente le modalità di monitoraggio, la cooperazione e gli aspetti relativi all'attuazione. Inoltre gli accordi operativi illustrano in maniera più dettagliata il meccanismo di verifica per ciascun traguardo e obiettivo e, se necessario, prevedono misure di monitoraggio supplementari per dare seguito all'attuazione del piano. Al fine di promuovere la trasparenza, la Commissione mette a disposizione gli accordi operativi sul proprio sito web 6 .
La conclusione e la firma degli accordi operativi sono tappe fondamentali nell'attuazione dei PNRR. Sebbene non siano necessari per ricevere il prefinanziamento, gli accordi operativi firmati costituiscono una condizione preliminare affinché lo Stato membro interessato presenti la sua prima richiesta di pagamento. A seconda del quadro nazionale dello Stato membro, il processo di conclusione degli accordi operativi può richiedere più tempo rispetto ad altri casi. Al 1º settembre 2023 soltanto tre Stati membri stavano ancora finalizzando i loro accordi operativi o erano in procinto di firmarli (DE, NL, HU) 7 .
Richieste di pagamento
Al 1º settembre 2023 la Commissione risultava aver ricevuto 31 richieste di pagamento da 19 Stati membri e aver erogato un importo totale pari a 153,4 miliardi di EUR. In tale contesto figurano 56,6 miliardi di EUR di prefinanziamenti del dispositivo per la ripresa e la resilienza concessi a 21 Stati membri fino al 31 dicembre 2021. 106,3 miliardi di EUR dell'importo totale erogato agli Stati membri riguardano il sostegno non rimborsabile e 47,1 miliardi di EUR riguardano prestiti. Le tabelle 1 e 2 forniscono una panoramica della presentazione delle richieste di pagamento da parte degli Stati membri e dei corrispondenti esborsi da parte della Commissione, a seguito di una valutazione positiva dei traguardi e degli obiettivi oggetto della rispettiva richiesta di pagamento.
Tabella 1: elaborazione delle richieste di pagamento 8
Importo richiesto |
Numero di traguardi e obiettivi |
Data di presentazione |
Data del pagamento |
|
Spagna |
10 miliardi di EUR |
52 |
11 novembre 2021 |
27 dicembre 2021 |
Francia |
7,4 miliardi di EUR |
38 |
26 novembre 2021 |
4 marzo 2022 |
Grecia |
3,6 miliardi di EUR |
15 |
29 dicembre 2021 |
8 aprile 2022 |
Italia |
21 miliardi di EUR |
51 |
30 dicembre 2021 |
13 aprile 2022 |
Portogallo |
1,1 miliardi di EUR |
38 |
25 gennaio 2022 |
9 maggio 2022 |
Croazia |
700 milioni di EUR |
34 |
15 marzo 2022 |
28 giugno 2022 |
Slovacchia |
398,7 milioni di EUR |
14 |
29 aprile 2022 |
29 luglio 2022 |
Spagna |
12 miliardi di EUR |
40 |
30 aprile 2022 |
29 luglio 2022 |
Romania |
2,6 miliardi di EUR |
21 |
31 maggio 2022 |
27 ottobre 2022 |
Lettonia |
201 milioni di EUR |
9 |
17 giugno 2022 |
7 ottobre 2022 |
Italia |
21 miliardi di EUR |
45 |
29 giugno 2022 |
8 novembre 2022 |
Cipro |
85 milioni di EUR |
14 |
28 luglio 2022 |
2 dicembre 2022 |
Bulgaria |
1,37 miliardi di EUR |
22 |
31 agosto 2022 |
16 dicembre 2022 |
Croazia |
700 milioni di EUR |
25 |
19 settembre 2022 |
16 dicembre 2022 |
Portogallo |
1,8 miliardi di EUR |
20 |
30 settembre 2022 |
8 febbraio 2023 |
Grecia |
3,56 miliardi di EUR |
28 |
30 settembre 2022 |
19 gennaio 2023 |
Slovenia |
49,6 milioni di EUR |
12 |
20 ottobre 2022 |
20 aprile 2023 |
Slovacchia |
708,8 milioni di EUR |
16 |
25 ottobre 2022 |
22 marzo 2023 |
Spagna |
6 miliardi di EUR |
29 |
11 novembre 2022 |
31 marzo 2023 |
Cechia |
928,2 milioni di EUR |
37 |
25 novembre 2022 |
22 marzo 2023 |
Lituania |
542 milioni di EUR |
33 |
30 novembre 2022 |
10 maggio 2023 |
Danimarca |
301,5 milioni di EUR |
25 |
16 dicembre 2022 |
26 aprile 2023 |
Romania |
2,8 miliardi di EUR |
51 |
16 dicembre 2022 |
Valutazione preliminare della Commissione adottata |
Malta |
52,3 milioni di EUR |
19 |
19 dicembre 2022 |
8 marzo 2023 |
Austria |
700 milioni di EUR |
44 |
22 dicembre 2022 |
20 aprile 2023 |
Lussemburgo |
25 milioni di EUR |
26 |
28 dicembre 2022 |
16 giugno 2023 |
Italia |
19 miliardi di EUR |
55 |
30 dicembre 2022 |
Valutazione preliminare della Commissione adottata |
Grecia |
1,72 miliardi di EUR |
42 |
16 maggio 2023 |
Valutazione della Commissione in corso |
Estonia |
286 milioni di EUR |
29 |
30 giugno 2023 |
Valutazione della Commissione in corso |
Croazia |
700 milioni di EUR |
45 |
24 luglio 2023 |
Valutazione della Commissione in corso |
Francia |
10,3 miliardi di EUR |
55 |
31 luglio 2023 |
Valutazione della Commissione in corso |
Nota: i dati sono presentati in ordine cronologico della data di presentazione della richiesta di pagamento e al netto del prefinanziamento.
Fonte: Commissione europea.
Tabella 2: stato di avanzamento dell'attuazione delle richieste di pagamento del dispositivo per la ripresa e la resilienza
BE |
BG |
CZ |
DK |
DE |
EE |
IE |
EL |
ES |
FR |
HR |
IT |
CY |
LV |
LT |
LU |
HU |
MT |
NL |
AT |
PL |
PT |
RO |
SI |
SK |
FI |
SE |
|
27 piani approvati dalla Commissione e adottati dal Consiglio |
|||||||||||||||||||||||||||
21 prefinanziamenti erogati (56,6 miliardi di EUR) |
▲ |
* |
▲ |
▲ |
▲ |
▲ |
|||||||||||||||||||||
24 accordi operativi firmati |
|||||||||||||||||||||||||||
31 richieste di pagamento presentate alla Commissione |
3x |
3x |
2x |
3x |
3x |
2x |
2x |
2x |
|||||||||||||||||||
25 pagamenti erogati (96,8 miliardi di EUR) |
2x |
3x |
2x |
2x |
2x |
2x |
Nota: * L'Irlanda non ha richiesto alcun prefinanziamento. ▲ Quale condizione preliminare per il prefinanziamento, la decisione di esecuzione del Consiglio doveva essere adottata entro il 31 dicembre 2021.
Fonte: Commissione europea.
Sebbene l'attuazione dei PNRR risulti sostanzialmente essere a buon punto, alcuni Stati membri si trovano ad affrontare difficoltà nella gestione dei fondi, in parte a causa di una capacità amministrativa limitata o di strozzature negli investimenti a fronte dei calendari serrati del dispositivo. Anche le revisioni dei PNRR e l'aggiunta di capitoli dedicati al piano REPowerEU hanno inciso sul calendario degli esborsi dei fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza, in quanto nella prima metà del 2023 si è registrato un rallentamento nella presentazione delle richieste di pagamento, dato che gli Stati membri hanno concentrato i loro sforzi sulla revisione dei piani e sull'aggiunta di capitoli dedicati al piano REPowerEU. Maggiori informazioni sui progressi compiuti nell'attuazione di traguardi ed obiettivi, sulla base della rendicontazione semestrale, sono illustrate in dettaglio nella sezione successiva.
La Commissione continua a sottolineare che la prima priorità rimane la rapida attuazione dei PNRR, come dimostrato nelle raccomandazioni specifiche per paese del 2023, ed è pronta a sostenere gli Stati membri nel rispettare gli impegni concordati in materia di riforme e investimenti. Il successo della revisione dei piani nel 2023 rappresenta un'opportunità per gli Stati membri di affrontare le questioni relative alla capacità amministrativa, aumentare la capacità di assorbimento dei fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza e recuperare il ritardo rispetto al calendario degli esborsi. Ciò comporta l'introduzione di ulteriori riforme e investimenti nei PNRR modificati volti ad affrontare specifici ostacoli normativi e strozzature in materia di investimenti individuati finora nell'ambito dell'attuazione. Rientrano in tale contesto anche misure volte a migliorare l'organizzazione, la capacità e i mezzi delle amministrazioni nazionali direttamente coinvolte nell'attuazione dei piani. Tali misure possono contare sull'assistenza tecnica fornita dalla Commissione attraverso lo strumento di sostegno tecnico. 23 Stati membri hanno ricevuto o stanno attualmente ricevendo sostegno generale per gli aspetti orizzontali dell'attuazione dei PNRR, compreso il sostegno alla revisione dei piani, mentre tutti i 27 Stati membri stanno beneficiando del sostegno tematico legato all'attuazione delle misure del dispositivo per la ripresa e la resilienza 9 .
Progressi compiuti nell'attuazione di traguardi e obiettivi
In linea con l'articolo 27 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, gli Stati membri devono riferire due volte l'anno, nel contesto del semestre europeo, in merito ai progressi compiuti nell'attuazione dei PNRR. Il regolamento delegato (UE) 2021/2106 della Commissione specifica inoltre tale obbligo, fissando i termini per la presentazione delle comunicazioni semestrali al più tardi entro il 30 aprile e il 15 ottobre. Gli Stati membri comunicano i progressi compiuti nel conseguimento di traguardi e obiettivi previsto per il passato e per i dodici mesi futuri. Sebbene siano autocomunicati dagli Stati membri e non verificati dalla Commissione, tali dati forniscono un bilancio completo dell'attuazione di tutti i piani e consentono di monitorare i progressi compiuti nell'attuazione dei PNRR.
Gli Stati membri continuano a riferire buoni progressi nell'attuazione dei PNRR e, in tale contesto, costituiscono una minoranza i traguardi e gli obiettivi segnalati come non ancora completati o in ritardo. Dalla tornata di relazioni semestrali emerge che la grande maggioranza dei traguardi e degli obiettivi da realizzare entro aprile 2023 risulta essere conseguita 10 o dichiarata come completata 11 (figura 1). Anche i progressi compiuti in relazione ai prossimi traguardi e obiettivi sono incoraggianti, con un numero significativo di traguardi e obiettivi indicati come sulla buona strada 12 o già completati (figura 2).
Si registra un crescente equilibrio tra il numero di riforme e investimenti segnalati come conseguiti o completati. I progressi delle riforme, in particolare l'adozione di testi giuridici e i pertinenti preparativi politici, sono stati più rilevanti nelle precedenti tornate di relazioni, in quanto le riforme erano state spesso anticipate nei PNRR degli Stati membri al fine di creare il quadro per i successivi progetti di investimento aventi un impatto maggiore. Inoltre il completamento dei traguardi relativi agli investimenti, come ad esempio la costruzione di infrastrutture, richiede un certo tempo e solitamente tali traguardi sono meno rappresentati nei primi calendari delle richieste di pagamento, anche se la loro attuazione effettiva potrebbe essere già iniziata. Tuttavia i progressi in materia di investimenti sono ora più visibili e si registra un aumento dei traguardi e degli obiettivi relativi agli investimenti rispetto a quelli relativi alle riforme che risultano essere sulla buona strada verso un completamento nei prossimi 12 mesi (figura 3). Si tratta di uno sviluppo previsto nel dispositivo per la ripresa e la resilienza, in quanto l'attuazione progredisce gradualmente passando da traguardi e obiettivi maggiormente incentrati sulle riforme a traguardi e obiettivi maggiormente incentrati sugli investimenti.
Figura 1: progressi compiuti in relazione ai traguardi e agli obiettivi da conseguire in passato, per il periodo dal primo trimestre del 2020 al primo trimestre del 2023
|
Figura 2: progressi compiuti in relazione ai traguardi e agli obiettivi da conseguire in futuro, per il periodo dal secondo trimestre del 2023 al secondo trimestre del 2024
|
Fonte: Commissione europea.
Figura 3: progressi compiuti in relazione ai traguardi e agli obiettivi relativi a riforme ed investimenti
Fonte: Commissione europea.
I traguardi e gli obiettivi sembrano essere attuati in modo comparabile in tutti e sei i pilastri strategici del dispositivo per la ripresa e la resilienza 13 , secondo i dati della rendicontazione semestrale. La maggior parte dei progressi è stata segnalata per misure che contribuiscono al pilastro 3 "crescita intelligente, sostenibile e inclusiva", al pilastro 5 "salute e resilienza economica, sociale e istituzionale" e al pilastro 4 "coesione sociale e territoriale" (figura 4). Tali pilastri, unitamente al pilastro 1 sulla "transizione verde", sono sostenuti dal maggior numero di misure, per cui non sorprende che la maggior parte dei progressi si registri in tali contesti.
Figura 4: progressi compiuti in relazione ai traguardi e agli obiettivi per pilastro del dispositivo per la ripresa e la resilienza
Fonte: Commissione europea.
Sebbene il numero di traguardi e obiettivi segnalati come in ritardo sia nel complesso esiguo, le aree 14 della preparazione delle politiche, dei nuovi servizi e processi pubblici, nonché dei miglioramenti delle infrastrutture, sembrano registrare maggiori ritardi nell'attuazione (figura 5), sulla base della rendicontazione semestrale. Poiché tali tre aree coprono un gran numero di traguardi e obiettivi in questo periodo di riferimento, i ritardi potrebbero non essere significativi o sproporzionati rispetto alle altre aree.
Nel fornire spiegazioni per i ritardi, gli Stati membri hanno segnalato difficoltà nel rispettare il termine per la firma dei contratti e ritardi imprevisti nei lavori di costruzione. In generale, gli Stati membri non hanno fornito sistematicamente spiegazioni dettagliate sui ritardi e generalmente non li considerano sostanziali.
Mentre le date indicative previste di conseguimento di alcuni traguardi e obiettivi sono state ritardate, altre sono state anticipate. Secondo i dati dell'ultima tornata di rendicontazione semestrale, i ritardi relativi alla data prevista di attuazione segnalati dagli Stati membri incidono principalmente su traguardi e obiettivi che avrebbero dovuto essere attuati inizialmente nel 2022 (tabella 3), con un periodo mediano di 181 giorni di ritardo segnalato. I traguardi e gli obiettivi la cui attuazione era inizialmente prevista per il 2023 sembrano, al momento, registrare minori ritardi. È inoltre opportuno rilevare che, per diversi traguardi e obiettivi, la data di attuazione è stata anticipata 15 .
Figura 5: tipo di traguardi e obiettivi in ritardo
Nota: la classificazione dei traguardi e degli obiettivi nella figura di cui sopra è stata elaborata dalla Commissione europea e non viene comunicata in quanto tale dagli Stati membri nell'esercizio di rendicontazione semestrale.
Fonte: Commissione europea.
Tabella 3: numero e periodo mediano dei traguardi e degli obiettivi con data di attuazione prevista segnalata come ritardata o anticipata, per riforme e investimenti
Data iniziale di attuazione prevista |
|||||||
2020 |
2021 |
2022 |
2023 |
2024 |
|||
Traguardi e obiettivi per i quali gli Stati membri hanno ritardato la data di attuazione prevista comunicata |
Riforme |
Numero di traguardi e obiettivi |
8 |
51 |
135 |
40 |
2 |
Periodo mediano di ritardo (in giorni) |
48,5 |
91 |
181 |
182,5 |
320 |
||
Investimenti |
Numero di traguardi e obiettivi |
0 |
32 |
139 |
59 |
7 |
|
Periodo mediano di ritardo (in giorni) |
n.a. |
120 |
181 |
274 |
275 |
||
Traguardi e obiettivi per i quali gli Stati membri hanno anticipato la data di attuazione prevista comunicata |
Riforme |
Numero di traguardi e obiettivi |
5 |
20 |
20 |
14 |
1 |
Periodo mediano di anticipo (in giorni) |
115 |
149 |
246 |
308 |
366 |
||
Investimenti |
Numero di traguardi e obiettivi |
0 |
7 |
20 |
21 |
4 |
|
Periodo mediano di anticipo (in giorni) |
n.a. |
131 |
318 |
365 |
458 |
Nota: la presente tabella si basa sui dati autocomunicati nel contesto della rendicontazione semestrale, nell'ambito della quale gli Stati membri riferiscono in merito ai progressi compiuti in termini di traguardi e obiettivi prospettici fino al secondo trimestre del 2024. Di conseguenza non sono disponibili dati sui potenziali ritardi per i traguardi e gli obiettivi da attuare nel 2025 e nel 2026. I traguardi e gli obiettivi sono considerati attuati in anticipo quando sono attuati nel trimestre precedente a quello inizialmente previsto.
Fonte: Commissione europea.
Risultati del dispositivo sulla base degli indicatori comuni
Dagli indicatori comuni emergono i progressi compiuti nell'attuazione dei PNRR in relazione a obiettivi comuni, così come i risultati complessivi conseguiti dal dispositivo per la ripresa e la resilienza. Mentre nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza il soddisfacimento di traguardi ed obiettivi costituisce il parametro fondamentale per l'attuazione di ciascun PNRR, gli indicatori comuni rappresentano una serie di 14 indicatori che sono stati stabiliti dal regolamento delegato (UE) 2021/2106 della Commissione 16 il 28 settembre 2021 per evidenziare i risultati complessivi e i progressi compiuti dal dispositivo in relazione al conseguimento dei suoi obiettivi 17 .
Gli Stati membri riferiscono i loro progressi in relazione agli indicatori comuni con cadenza semestrale. A norma del regolamento delegato (UE) 2021/2106, gli Stati membri riferiscono entro il 28 febbraio (per il periodo di riferimento da luglio a dicembre dell'anno precedente) ed entro il 31 agosto (per il periodo di riferimento da gennaio a giugno dello stesso anno). La Commissione pubblica i dati degli indicatori comuni sul quadro di valutazione della ripresa e della resilienza 18 , dopo aver effettuato alcuni controlli dei dati per garantirne la comparabilità 19 . In linea con le prescrizioni di cui al regolamento delegato della Commissione, laddove i dati siano pubblicati a livello di ciascuno Stato membro, tali dati sono presentati in termini relativi.
Dai dati comunicati finora dagli Stati membri emerge che il dispositivo per la ripresa e la resilienza ha già compiuto notevoli progressi in relazione al conseguimento degli indicatori comuni e in tutti i pilastri strategici. Ad oggi i dati di tre tornate di relazioni sono stati riesaminati e pubblicati sul quadro di valutazione della ripresa e della resilienza, riguardanti i progressi compiuti nel periodo compreso tra febbraio 2020 e dicembre 2022. Poiché gli indicatori comuni sono concepiti per rilevare i progressi compiuti sul campo, le fasi iniziali di attuazione delle misure previste dai PNRR spesso non trovano riscontro nei dati. La figura 6 evidenzia lo stato attuale dei progressi compiuti in relazione al conseguimento degli indicatori comuni, che rispecchiano importanti risultati realizzati in merito al conseguimento degli obiettivi del dispositivo e delle priorità fondamentali dell'UE.
Ad esempio, entro il mese di dicembre del 2022, sono già stati realizzati circa 22 milioni di Megawatt-ora (MWh) di risparmi in termini di consumo annuo di energia grazie al sostegno fornito dal dispositivo per la ripresa e la resilienza (figura 7). La riduzione del consumo di energia e l'aumento dell'efficienza energetica sono tra le priorità principali dell'UE e costituiscono una condizione preliminare per la transizione verso l'energia pulita e l'indicatore comune 1) tiene conto della riduzione del consumo annuo di energia primaria conseguita con il sostegno del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Al fine di fornire informazioni di contesto, i risparmi energetici conseguiti finora corrispondono approssimativamente alla capacità di generazione di energia elettrica installata in Belgio. Ne sono un esempio le riduzioni del consumo energetico negli edifici, nelle scuole, negli ospedali o nelle imprese.
Fino a dicembre 2022 il dispositivo per la ripresa e la resilienza aveva aiutato 1,43 milioni di imprese attraverso il sostegno monetario o in natura (figura 8). La crisi della COVID-19 ha avuto un forte impatto sull'intera economia dell'UE e le piccole e medie imprese (PMI) hanno risentito in modo particolare della crisi. Esaminando il sostegno fornito per stimolare le economie dell'UE e aiutare le imprese, l'indicatore comune 9) riporta il numero di imprese sostenute dalle misure nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza.
Figura 6: stato dei progressi compiuti in relazione agli indicatori comuni 20
Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.
Figura 7: evoluzione dei risparmi nel consumo annuo di energia primaria in MWh l'anno
Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.
Figura 8: evoluzione del numero di imprese sostenute
Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.
Nella seconda metà del 2022 oltre 4 milioni di persone hanno ricevuto formazione con il sostegno del dispositivo per la ripresa e la resilienza (figura 9). La crisi della COVID-19 ha inoltre perturbato gravemente i sistemi di istruzione e formazione dell'UE e l'indicatore comune 10) rispecchia il contributo del dispositivo per la ripresa e la resilienza all'istruzione e alla formazione e allo sviluppo delle competenze, riportando il numero di partecipanti ad attività di istruzione e formazione grazie al sostegno ricevuto attraverso le misure del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Le riforme e gli investimenti a favore dell'istruzione e della formazione sono fondamentali per preparare i cittadini alle sfide odierne, in particolare le transizioni digitale e verde, e per garantire che abbiano la possibilità di sviluppare le competenze di cui necessitano. Un'attenzione particolare è rivolta alla formazione per migliorare le competenze digitali, alla luce della loro crescente importanza sul mercato del lavoro e nella società.
Figura 9: evoluzione dei partecipanti in un percorso di istruzione o di formazione
Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.
2.2. Maggiore trasparenza nella valutazione delle richieste di pagamento
I fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza possono essere erogati soltanto a condizione che siano conseguiti in modo soddisfacente i traguardi e gli obiettivi pertinenti oggetto della richiesta di pagamento, a norma dell'articolo 24 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza. La valutazione da parte della Commission dei traguardi e degli obiettivi costituisce una caratteristica fondamentale del dispositivo per la ripresa e la resilienza e implica un'analisi particolareggiata che permetta di stabilire se gli Stati membri abbiano adempiuto gli obblighi in modo soddisfacente.
Nella sua comunicazione sul secondo anniversario del dispositivo per la ripresa e la resilienza, pubblicata il 21 febbraio 2023 21 , la Commissione ha aumentato la prevedibilità e la trasparenza presentando gli strumenti di attuazione utilizzati durante la valutazione delle richieste di pagamento. Tale comunicazione e i suoi allegati forniscono una descrizione dettagliata tanto del metodo di valutazione di traguardi e obiettivi quanto della metodologia di sospensione dei pagamenti.
Metodo di valutazione di traguardi e obiettivi nell'ambito del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza
Nel febbraio 2023 la Commissione ha pubblicato il proprio metodo di valutazione del conseguimento soddisfacente di traguardi ed obiettivi al fine di sostenere le autorità nazionali, i portatori di interessi e l'opinione pubblica in genere nel comprendere meglio il modo in cui l'attuazione delle misure sostenute dal dispositivo è valutata prima di ciascuna erogazione.
Il conseguimento soddisfacente di traguardi ed obiettivi è valutato sulla base delle decisioni di esecuzione del Consiglio che approvano i PNRR. La Commissione stabilisce gli obblighi che incombono agli Stati membri muovendo dalla descrizione di ciascun traguardo e obiettivo alla luce del contesto e della finalità. Basandosi sulle debite giustificazioni addotte dallo Stato membro, stabilisce quindi se lo specifico traguardo o obiettivo sia stato conseguito in modo soddisfacente. In limitate situazioni e in applicazione del principio de minimis, possono risultare accettabili scostamenti minimi in termini di importi, requisiti formali, tempistica o merito. La metodologia completa che rappresenta il metodo su cui si basa la Commissione per effettuare la valutazione delle richieste di pagamento è presentata nell'allegato I della comunicazione pubblicata il 21 febbraio 2023 22 .
Procedimento per la sospensione dei pagamenti
Nel febbraio del 2023 la Commissione ha pubblicato altresì la propria metodologia per determinare, nel totale rispetto dei principi di parità di trattamento e proporzionalità, l'importo da mettere in sospeso se il traguardo o obiettivo non è conseguito in modo soddisfacente. Il regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza tiene conto di circostanze eccezionali nel contesto delle quali, nell'attuazione delle misure, gli Stati membri potrebbero incappare in ritardi in grado d'incidere sul conseguimento puntuale di alcuni traguardi e obiettivi. Tali circostanze non dovrebbero impedire i pagamenti per i traguardi e gli obiettivi che sono stati invece conseguiti in modo soddisfacente 23 . Il regolamento prevede pertanto un meccanismo per concedere agli Stati membri più tempo (fino a sei mesi) per attuare il traguardo o l'obiettivo pertinente. In tali circostanze, il regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza prevede la possibilità la Commissione sospenda i pagamenti parzialmente o totalmente, garantendo in tal modo anche il rispetto del principio di sana gestione finanziaria.
La sospensione dei pagamenti consente agli Stati membri di presentare una richiesta di pagamento anche se non sono ancora stati conseguiti tutti i traguardi e gli obiettivi. La procedura di sospensione (figura 10) concede agli Stati membri il tempo necessario per conseguire i pertinenti traguardi e obiettivi che sono considerati non conseguiti entro sei mesi dall'adozione di una decisione di sospensione. In ultima analisi, se lo Stato membro non è in grado di conseguire il traguardo o l'obiettivo pertinente entro tale periodo di sei mesi, il suo contributo finanziario o sostegno sotto forma di prestito sarà ridotto in modo permanente, in linea con l'articolo 24, paragrafo 6, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza. La metodologia completa che illustra nel dettaglio il calcolo dell'importo da mettere in sospeso è presentata nell'allegato II della comunicazione pubblicata il 21 febbraio 2023.
Nel 2023 la Commissione ha riscontrato i primi casi di conseguimento non soddisfacente 24 . In ciascun caso, la Commissione ha illustrato in una lettera indirizzata allo Stato membro interessato il motivo per cui i traguardi o gli obiettivi sono stati considerati non conseguiti e il relativo importo da sospendere in linea con le procedure previste nel regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza. È prerogativa dello Stato membro interessato condividere tali informazioni con il Comitato economico e finanziario (CEF). Finora gli Stati membri interessati hanno condiviso la loro lettera con detto Comitato.
Figura 10: procedimento per la sospensione dei pagamenti
Fonte: Commissione europea.
2.3. Annullamento di traguardi e obiettivi nell'ambito del regolamento istitutivo del dispositivo
A norma dell'articolo 24, paragrafo 3, seconda frase, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, [i]l conseguimento soddisfacente dei traguardi e degli obiettivi presuppone che le misure relative ai traguardi e agli obiettivi conseguiti in misura soddisfacente in precedenza non siano state annullate dallo Stato membro.
Oggi, unitamente alla presente relazione, la Commissione pubblica il proprio quadro per l'applicazione di tale disposizione (cfr. allegato II). Il quadro risponde a una raccomandazione della Corte dei conti europea 25 e fornisce chiarezza giuridica e trasparenza sul processo da seguire in caso di annullamento, garantendo la prosecuzione dell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza e la tutela degli interessi finanziari dell'UE. La Commissione potrà rivedere e modificare la presente metodologia via via che maturerà esperienza nella sua applicazione.
2.4. Revisione dei PNRR
Il piano REPowerEU riconosce che il dispositivo per la ripresa e la resilienza può svolgere un ruolo importante nel conseguimento di un'energia sicura, a prezzi accessibili e pulita e che il regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza modificato è entrato in vigore nel febbraio 2023, nell'ambito della risposta della Commissione ai recenti sviluppi geopolitici ed energetici. Il regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza è stato pertanto modificato al fine di sostenere riforme e investimenti nuovi o rafforzati dedicati alla diversificazione degli approvvigionamenti energetici (in particolare per quanto riguarda i combustibili fossili), aumentare il risparmio energetico, accelerare la transizione verso l'energia pulita e, in ultima analisi, aumentare la resilienza, la sicurezza e la sostenibilità del sistema energetico dell'Unione. Per poter utilizzare i fondi aggiuntivi, il regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza modificato invita gli Stati membri a rivedere i PNRR per aggiungere riforme e investimenti nuovi o "rafforzati" in materia di energia attraverso un apposito capitolo dedicato al piano REPowerEU. Il regolamento modificato introduce inoltre una serie di obiettivi del piano REPowerEU che tali misure aggiuntive dovrebbero conseguire (cfr. articolo 21, lettera c), del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza modificato).
La rapida attuazione dei PNRR rimane la prima priorità e le revisioni dei PNRR e la presentazione dei capitoli dedicati al piano REPowerEU non dovrebbero impedire agli Stati membri di rispettare i termini previsti nelle decisioni di esecuzione del Consiglio. Gli Stati membri dovrebbero continuare a adoperarsi al massimo per presentare le richieste di pagamento puntualmente e avanzare con riforme e investimenti, consentendo un'erogazione tempestiva dei fondi.
Dall'entrata in vigore del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza modificato nel febbraio 2023, 20 Stati membri hanno presentato i PNRR modificati unitamente ai capitoli REPowerEU, che contribuiranno alla transizione degli Stati membri verso fonti energetiche rinnovabili, aumenteranno l'efficienza energetica e ridurranno la dipendenza dell'Europa dai combustibili fossili russi.
Stato di avanzamento della modifica dei PNRR e presentazione dei capitoli dedicati al piano REPowerEU
Gli Stati membri possono presentare alla Commissione una richiesta motivata per presentare una proposta di modifica o sostituzione dei PNRR esistenti sulla base di quattro motivi di revisione 26 . Innanzitutto gli Stati membri dovrebbero proporre riforme e investimenti nuovi o "rafforzati" nel settore dell'energia attraverso un apposito capitolo dedicato al piano REPowerEU. In secondo luogo, a norma dell'articolo 18, paragrafo 2, gli Stati membri possono proporre di adeguare al rialzo o al ribasso le loro misure per tenere conto del contributo finanziario massimo aggiornato pubblicato il 30 giugno 2022. In terzo luogo, gli Stati membri hanno la possibilità di chiedere una modifica del loro piano se non è più possibile realizzare uno o più dei traguardi e degli obiettivi del PNRR a causa di circostanze oggettive, in linea con l'articolo 21 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza. Infine, gli Stati membri avevano tempo fino al 31 agosto 2023 per chiedere sostegno nell'ambito della componente "prestito" del dispositivo per la ripresa e la resilienza e per rivedere di conseguenza i loro piani, sottoponendoli alla valutazione della Commissione. Maggiori informazioni su ciascuna componente di prestito sono fornite nella sezione che segue.
Al 1º settembre 2023 la Commissione risultava aver ricevuto 25 PNRR modificati e 20 capitoli dedicati al piano REPowerEU (tabella 4). Il Consiglio ha adottato otto PNRR modificati (Germania, Estonia, Irlanda, Francia, Lussemburgo, Malta, Slovacchia e Finlandia), quattro dei quali comprendono capitoli dedicati al piano REPowerEU (Estonia, Francia, Malta e Slovacchia). Al momento della preparazione della presente relazione annuale, la Commissione stava valutando le modifiche proposte da 16 Stati membri. La tabella 5 illustra le basi giuridiche utilizzate dagli Stati membri per modificare i PNRR, in linea con il regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza.
Tabella 4: tabella riassuntiva della presentazione dei PNRR modificati e dei capitoli dedicati al piano REPowerEU 27
Data di presentazione |
Capitolo dedicato al piano REPowerEU presentato |
Data di valutazione positiva della Commissione |
Data di adozione da parte del Consiglio |
|
Belgio |
20 luglio 2023 |
Sì |
Valutazione in corso |
|
Bulgaria |
||||
Cechia |
30 giugno 2023 |
Sì |
Valutazione in corso |
|
Danimarca |
31 maggio 2023 |
Sì |
Valutazione in corso |
|
Germania |
9 dicembre 2022 |
No |
17 gennaio 2023 |
14 febbraio 2023 |
Estonia |
9 marzo 2023 |
Sì |
12 maggio 2023 |
16 giugno 2023 |
Irlanda |
22 maggio 2023 |
No |
26 giugno 2023 |
14 luglio 2023 |
Grecia |
31 agosto 2023 |
Sì |
Valutazione in corso |
|
Spagna |
6 giugno 2023 |
Sì |
Valutazione in corso |
|
Francia |
20 aprile 2023 |
Sì |
26 giugno 2023 |
14 luglio 2023 |
Croazia |
31 agosto 2023 |
Sì |
Valutazione in corso |
|
Italia |
11 luglio 2023 |
No |
28 luglio 2023 |
Non ancora adottato |
7 agosto 2023 |
Sì |
Valutazione in corso |
||
Cipro |
1º settembre 2023 |
Sì |
Valutazione in corso |
|
Lettonia |
||||
Lituania |
30 giugno 2023 |
Sì |
Valutazione in corso |
|
Lussemburgo |
11 novembre 2022 |
No |
9 dicembre 2022 |
17 gennaio 2023 |
Ungheria |
31 agosto 2023 |
Sì |
Valutazione in corso |
|
Malta |
26 aprile 2023 |
Sì |
26 giugno 2023 |
14 luglio 2023 |
Paesi Bassi |
6 luglio 2023 |
Sì |
Valutazione in corso |
|
Austria |
14 luglio 2023 |
Sì |
Valutazione in corso |
|
Polonia |
31 agosto 2023 |
Sì |
Valutazione in corso |
|
Portogallo |
26 maggio 2023 |
Sì |
Valutazione in corso |
|
Romania |
||||
Slovenia |
14 luglio 2023 |
Sì |
Valutazione in corso |
|
Slovacchia |
26 aprile 2023 |
Sì |
26 giugno 2023 |
14 luglio 2023 |
Finlandia |
26 gennaio 2023 |
No |
28 febbraio 2023 |
7 marzo 2023 |
Svezia |
24 agosto 2023 |
Sì |
Valutazione in corso |
Fonte: Commissione europea.
Tabella 5: base giuridica utilizzata dagli Stati membri per modificare i PNRR
Aggiunta del capitolo dedicato al piano REPowerEU (articolo 21 quater) |
Adeguamento a seguito dell'aggiornamento del contributo finanziario massimo (articolo 18, paragrafo 2) |
Modifica dovuta a circostanze oggettive (articolo 21) |
Aggiunta di misure per l'assunzione di prestiti supplementari del dispositivo per la ripresa e la resilienza (articolo 14) |
|
Belgio |
● |
● |
● |
● |
Bulgaria |
||||
Cechia |
● |
● |
● |
● |
Danimarca |
● |
|||
Germania |
● |
|||
Estonia |
● |
● |
● |
|
Irlanda |
● |
|||
Grecia |
● |
● |
● |
|
Spagna |
● |
● |
● |
● |
Francia |
● |
● |
● |
|
Croazia |
● |
● |
● |
● |
Italia |
● |
● |
● |
|
Cipro |
● |
● |
● |
|
Lettonia |
||||
Lituania |
● |
● |
● |
● |
Lussemburgo |
● |
|||
Ungheria |
● |
● |
● |
|
Malta |
● |
● |
● |
|
Paesi Bassi |
● |
● |
||
Austria |
● |
● |
||
Polonia |
● |
● |
● |
● |
Portogallo |
● |
● |
● |
● |
Romania |
||||
Slovenia |
● |
● |
● |
● |
Slovacchia |
● |
● |
● |
|
Finlandia |
● |
|||
Svezia |
● |
● |
Fonte: Commissione europea.
Sostegno non rimborsabile riveduto nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza
A norma dell'articolo 18, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, gli Stati membri possono aggiornare i loro PNRR per tenere conto del contributo finanziario massimo aggiornato pubblicato il 30 giugno 2022. Gli Stati membri che beneficiano di un contributo finanziario massimo ridotto possono rivedere i loro piani di conseguenza. Gli Stati membri che beneficiano di un maggiore contributo finanziario massimo possono utilizzare tali risorse aggiuntive per finanziare gli investimenti e le riforme inclusi nei loro piani riveduti o nel capitolo dedicato al piano REPowerEU. La tabella 6 fornisce una panoramica delle modifiche apportate dagli Stati membri al sostegno finanziario non rimborsabile a norma dell'articolo 18.
Tabella 6: modifica del sostegno finanziario non rimborsabile a norma dall'articolo 18 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza
Modifica del sostegno finanziario non rimborsabile a norma dell'articolo 18 (in EUR, a prezzi correnti) |
|
Belgio |
- 1 400 569 368 |
Bulgaria |
- 578 533 524 |
Cechia |
603 614 884 |
Danimarca |
- 122 251 741 |
Germania |
2 405 023 531 |
Estonia |
- 106 027 582 |
Irlanda |
- 74 597 916 |
Grecia |
- 343 234 449 |
Spagna |
7 701 317 190 |
Francia |
- 1 919 823 196 |
Croazia |
- 785 114 933 |
Italia |
143 242 804 |
Cipro |
- 90 187 539 |
Lettonia |
- 128 150 411 |
Lituania |
- 125 059 297 |
Lussemburgo |
- 10 834 458 |
Ungheria |
- 1 363 094 805 |
Malta |
- 58 127 595 |
Paesi Bassi |
- 1 253 935 169 |
Austria |
289 454 205 |
Polonia |
- 1 330 690 569 |
Portogallo |
1 633 096 593 |
Romania |
- 2 119 187 698 |
Slovenia |
- 285 970 648 |
Slovacchia |
- 322 838 535 |
Finlandia |
- 263 289 938 |
Svezia |
- 107 279 840 |
Fonte: Commissione europea.
Prestiti nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza
Per finanziare nuovi investimenti e riforme inclusi nel capitolo dedicato al piano REPowerEU, gli Stati membri possono inoltre beneficiare delle condizioni di finanziamento estremamente favorevoli dei prestiti del dispositivo per la ripresa e la resilienza, che essi dovevano richiedere entro il 31 agosto 2023. La tabella 7 fornisce una panoramica delle richieste (compreso l'importo dei prestiti) presentate dagli Stati membri entro il termine legale. Il 1º settembre 2023 tali informazioni sono state condivise anche con il Parlamento europeo e il Consiglio.
Tabella 7: prestiti richiesti dagli Stati membri entro il 31 agosto 2023
Importo dei prestiti impegnati nel contesto dei primi PNRR (in EUR, a prezzi correnti) |
Importo dei prestiti aggiuntivi richiesti con la revisione dei PNRR (in EUR, a prezzi correnti) |
Importo totale dei prestiti da impegnare* (in EUR, a prezzi correnti) |
Rispetto o superamento del massimale del 6,8 % del reddito nazionale lordo |
|
Belgio |
264 200 000 |
264 200 000 |
No |
|
Bulgaria |
No |
|||
Cechia |
818 100 000 |
818 100 000 |
No |
|
Danimarca |
No |
|||
Germania |
No |
|||
Estonia |
No |
|||
Irlanda |
No |
|||
Grecia |
12 727 538 920 |
5 000 000 000 |
17 727 538 920 |
Sì |
Spagna |
84 267 050 000 |
84 267 050 000 |
No |
|
Francia |
No |
|||
Croazia |
4 442 508 187 |
4 442 508 187 |
Sì |
|
Italia |
122 601 810 400 |
122 601 810 400 |
Sì |
|
Cipro |
200 320 000 |
200 320 000 |
No |
|
Lettonia |
No |
|||
Lituania |
1 722 000 000 |
1 722 000 000 |
No |
|
Lussemburgo |
No |
|||
Ungheria |
3 920 000 000 |
3 920 000 000 |
No |
|
Malta |
No |
|||
Paesi Bassi |
No |
|||
Austria |
No |
|||
Polonia |
11 506 500 000 |
23 034 803 518 |
34 541 303 518 |
Sì |
Portogallo |
2 699 000 000 |
3 191 756 353 |
5 890 756 353 |
No |
Romania |
14 942 153 000 |
14 942 153 000 |
Sì |
|
Slovenia |
705 370 000 |
587 000 000 |
1 292 370 000 |
No |
Slovacchia |
No |
|||
Finlandia |
No |
|||
Svezia |
No |
|||
UE 27 |
165 382 692 320 |
127 247 418 058 |
292 630 110 378 |
Nota: * Le richieste di prestito presentate entro il 31 agosto 2023 devono ancora essere valutate dalla Commissione in linea con l'articolo 19 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza e i piani riveduti devono ancora essere approvati dal Consiglio. La presente tabella fornisce pertanto soltanto una panoramica preliminare di quale potrebbe essere l'importo totale dei prestiti impegnati nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza.
Fonte: Commissione europea.
Nel contesto di REPowerEU, gli Stati membri potranno ricevere prefinanziamenti in due rate, tra il 2023 e il 2024. Ciò sarà possibile dopo la presentazione del capitolo dedicato al piano REPowerEU, a condizione che le pertinenti decisioni di esecuzione del Consiglio siano adottate dal Consiglio entro il 31 dicembre 2023. Per le misure incluse nei capitoli dedicati al piano REPowerEU, gli Stati membri potranno chiedere un prefinanziamento fino al 20 % delle fonti di finanziamento supplementare di REPowerEU provenienti dalle quote del sistema di scambio di quote di emissione (ETS) e dai trasferimenti dalla riserva di adeguamento alla Brexit, dall'aumento della dotazione nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza aggiornata a giugno 2022 e dalla restante componente di prestito del dispositivo.
2.5. Stato di avanzamento del finanziamento del dispositivo per la ripresa e la resilienza
Stato di avanzamento del finanziamento di NextGenerationEU
Nel contesto di NextGenerationEU, la Commissione può raccogliere fino a 806,9 miliardi di EUR tra la metà del 2021 e il 2026 mediante l'emissione di obbligazioni dell'UE. Ciò fa dell'UE uno dei maggiori emittenti di debito denominato in euro in questo periodo. Nonostante la volatilità del mercato nell'ultimo anno, la Commissione è stata in grado di onorare tempestivamente tutti i suoi impegni di esborso nel contesto di NextGenerationEU e di continuare a perseguire i suoi obiettivi di raccolta di fondi sui mercati in modo efficace ed efficiente.
Nel giugno 2022, la Commissione ha annunciato il suo piano di finanziamento per il periodo da giugno a fine dicembre 2022. In linea con tale piano di finanziamento, la Commissione ha raccolto ulteriori 50 miliardi di EUR di finanziamenti a lungo termine per NextGenerationEU, integrati da emissioni di buoni dell'UE a breve termine. Le obbligazioni emesse erano una combinazione di obbligazioni convenzionali e verdi, nel pieno rispetto del quadro per le obbligazioni verdi di NextGenerationEU. Tali operazioni hanno portato l'importo totale delle obbligazioni di NextGenerationEU in essere a 171 miliardi di EUR, di cui 36,5 miliardi di EUR reperiti mediante l'emissione di obbligazioni verdi. L'importo totale dei buoni dell'UE in essere alla fine di dicembre ammontava a 17 miliardi di EUR 28 .
Nel dicembre 2022 la Commissione ha annunciato il proprio piano di finanziamento per il periodo da gennaio a fine giugno 2023, che comprendeva operazioni di finanziamento a lungo termine per fino a 80 miliardi di EUR. Alla fine sono stati emessi 78 miliardi di EUR di obbligazioni dell'UE, con una scadenza media di circa 14 anni. Nella prima metà del 2023 la Commissione, per far fronte alle esigenze di finanziamento a breve termine, ha inoltre emesso mediante aste bimestrali buoni dell'UE a 3 e 6 mesi, di cui 17,9 miliardi di EUR risultavano in essere alla fine di giugno 2023. Sono state tenute 12 aste per l'emissione di 24 buoni dell'UE, con un'entità media di circa 1 miliardo di EUR ciascuna.
Grazie al successo di tali emissioni, l'UE è stata in grado di continuare a finanziare agevolmente i PNRR degli Stati membri erogando tempestivamente i proventi. La Commissione ha effettuato tutti gli esborsi agli Stati membri nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza non appena sono diventati esigibili, in media entro sei giorni lavorativi dall'autorizzazione dell'esborso. Non si sono verificati ritardi.
Quadro per le obbligazioni verdi
Nel 2020 la Commissione ha annunciato che il 30 % delle obbligazioni di NextGenerationEU (NGEU) sarebbe stato emesso sotto forma di obbligazioni verdi. Ciò dimostra l'impegno della Commissione a favore della finanza sostenibile, portando sul mercato un nuovo attivo verde liquido e con rating elevato, dando accesso a investimenti verdi per un'ampia gamma di investitori e rafforzando il ruolo dell'Unione europea e dell'euro nei mercati della finanza sostenibile.
I proventi delle obbligazioni verdi di NextGenerationEU finanziano la quota della spesa relativa al clima nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Ogni Stato membro deve destinare almeno il 37 % del valore totale del proprio PNRR ad investimenti e riforme pertinenti per il clima. Gli Stati membri hanno superato tale obiettivo, con una spesa per il clima stimata attualmente ammontare a circa il 40 %.
La Commissione ha emesso la sua prima obbligazione verde di NextGenerationEU nell'ottobre 2021. Attraverso tale obbligazione a 15 anni, la Commissione ha raccolto 12 miliardi di EUR, una circostanza questa che ha reso tale emissione l'operazione in materia di obbligazioni verdi di maggiori dimensioni al mondo fino ad oggi.
La spesa relativa ad obbligazioni verdi di NextGenerationEU riguarda finora principalmente l'efficienza energetica (47,6 % delle spese assegnate) e i trasporti e le infrastrutture puliti (42 %). L'adattamento ai cambiamenti climatici costituisce la terza categoria di spesa in ordine di grandezza (con il 5,6 % delle spese) tra le nove categorie di spesa alle quali possono essere assegnati i proventi delle obbligazioni verdi di NextGenerationEU.
2.6. Controlli e audit nel contesto dell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza
Il dispositivo per la ripresa e la resilienza è uno strumento basato sui risultati. I pagamenti della Commissione agli Stati membri si basano sul conseguimento soddisfacente di traguardi e obiettivi predefiniti stabiliti nei PNRR. Per ciascun PNRR, la decisione di esecuzione del Consiglio stabilisce l'insieme di traguardi e obiettivi e l'importo pertinente per ciascuna rata. Di conseguenza la legittimità e regolarità dei pagamenti nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza si basano esclusivamente sul conseguimento soddisfacente di traguardi e obiettivi. Gli Stati membri sono i beneficiari dei fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza che, una volta erogati, entrano nel bilancio nazionale.
Il quadro di controllo del dispositivo per la ripresa e la resilienza è adattato alla natura unica del dispositivo in quanto programma di spesa dell'UE ed è basato su due pilastri principali: da un lato, la legittimità e regolarità delle operazioni, che sono di competenza principale della Commissione, e, dall'altro, la tutela degli interessi finanziari dell'Unione, la cui responsabilità spetta principalmente agli Stati membri, ma sui quali la Commissione effettua anche controlli specifici.
La Commissione ha ulteriormente rafforzato la solidità del quadro di controllo del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compresa la sua attività di audit. I risultati e le osservazioni di audit non individuano rischi critici o elevati che qualificherebbero la dichiarazione di affidabilità fornita dal direttore generale della DG ECFIN nella sua relazione annuale di attività 29 , che riguarda il dispositivo per la ripresa e la resilienza.
Controlli sulla legittimità e regolarità degli impegni e dei pagamenti
L'ambiente di controllo della Commissione si articola su due livelli: controlli ex ante prima dell'esecuzione del pagamento e, successivamente, audit ex post.
Quando uno Stato membro presenta una richiesta di pagamento, la Commissione valuta, nell'ambito del controllo ex ante, il conseguimento soddisfacente di ciascun traguardo e obiettivo indicato come completato dallo Stato membro. Al fine di verificare se i traguardi e gli obiettivi siano stati conseguiti in misura soddisfacente, gli elementi di prova forniti dallo Stato membro sono valutati da gruppi dedicati per paese a livello di Commissione nel suo complesso. La Commissione può chiedere informazioni supplementari e può decidere di effettuare controlli aggiuntivi per ottenere la necessaria garanzia complementare del conseguimento dei traguardi e degli obiettivi prima di effettuare il pagamento. Se alcuni dei traguardi e degli obiettivi non sono stati conseguiti in modo soddisfacente, il pagamento può essere parzialmente sospeso.
Nel 2022 la Commissione ha valutato 13 richieste di pagamento, relative a 366 traguardi e obiettivi, e ha concluso che tutti i traguardi e gli obiettivi erano stati conseguiti in modo soddisfacente. Di conseguenza nel 2022 non è stata necessaria alcuna sospensione o riduzione dei pagamenti.
La Commissione effettua altresì audit ex post basati sul rischio in relazione a traguardi e obiettivi al fine di ottenere ulteriori garanzie circa la correttezza delle informazioni fornite dallo Stato membro. In linea con la sua strategia di audit, per il 2022 la Commissione ha effettuato sette audit ex post sui traguardi e sugli obiettivi riguardanti le prime richieste di pagamento presentate da Francia, Italia, Portogallo, Croazia e Romania e la seconda richiesta di pagamento presentata da Croazia e Spagna. Sulla base di una valutazione del rischio, il lavoro di audit ha riguardato tutti i 15 traguardi e obiettivi individuati come "a rischio elevato" e 12 identificati come "a rischio medio". Nel 2023 sono in fase di svolgimento ulteriori sette audit per le richieste di pagamento presentate da Austria, Cechia, Danimarca, Grecia, Lussemburgo, Slovacchia e Spagna. Sulla base delle relazioni finali di audit pubblicate finora, la Commissione ha concluso che i traguardi e gli obiettivi sottoposti ad audit sono stati conseguiti in modo soddisfacente. Se la Commissione avesse ritenuto ex post che un traguardo o un obiettivo non fosse stato conseguito in modo soddisfacente, avrebbe avviato rettifiche finanziarie per recuperare la parte indebita del pagamento effettuato.
Controlli volti a garantire una tutela adeguata degli interessi finanziari dell'Unione, secondo le modalità prescritte dall'articolo 22 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza
Ciascuno Stato membro deve mettere in atto e mantenere in essere sistemi di controllo efficaci ed efficienti, nonché adottare le misure appropriate per tutelare gli interessi finanziari dell'Unione. Ciascuno Stato membro doveva specificare il proprio sistema di controllo nazionale nel rispettivo PNRR e tale sistema poteva essere valutato dalla Commissione come "adeguato" (A) o "insufficiente" (C). Qualora le modalità proposte dallo Stato membro fossero state giudicate insufficienti, il piano non sarebbe stato approvato. Nel valutare i cinque PNRR approvati nel 2022, dopo l'adozione della precedente relazione annuale, la Commissione ha concluso che essi disponevano di un sistema di controllo adeguato, come quelli degli altri 22 PNRR. Come avvenuto in precedenti valutazioni, la Commissione ha individuato altresì alcune carenze in ciascuno dei cinque PNRR valutati positivamente nel 2022 e ha chiesto agli Stati membri interessati di adottare ulteriori misure correttive aggiungendo traguardi specifici in materia di audit e controllo nei PNRR. I traguardi e gli obiettivi corrispondenti sono inclusi nell'allegato della decisione di esecuzione del Consiglio e devono essere conseguiti prima che possa essere effettuato qualsiasi pagamento regolare. Una volta ricevuta la corrispondente richiesta di pagamento, la Commissione valuta il conseguimento soddisfacente di tali traguardi specifici in materia di audit e controllo e analizza le dichiarazioni di gestione e le sintesi di audit presentate.
Inoltre, anche in linea con la sua strategia di audit, la Commissione effettua audit dei sistemi che si basano sulle informazioni disponibili in seno alla Commissione e sulle sintesi di audit e sulle dichiarazioni di gestione presentate dagli Stati membri, unitamente alle loro richieste di pagamento. Nel contesto degli audit dei sistemi, la Commissione verifica le procedure in vigore negli Stati membri per prevenire, individuare e risolvere le frodi, la corruzione e i conflitti di interessi, nonché il doppio finanziamento. In tale contesto figurano altresì i controlli basati sul rischio effettuati sui sistemi per la raccolta e la conservazione dei dati relativi a beneficiari, contraenti, subcontraenti e titolari effettivi. La Commissione ha il potere di recuperare i fondi o di avviare rettifiche finanziarie qualora siano stati individuati casi di frode, corruzione o conflitto di interessi non corretti dagli Stati membri o qualora gli Stati membri commettano gravi violazioni degli obblighi previsti dagli accordi di finanziamento e di prestito.
La Commissione ha effettuato finora 16 audit dei sistemi nel 2022 30 e altri 11 nel 2023 31 , formulando, ove opportuno, raccomandazioni con scadenze di attuazione rigorose, ed entro la fine del 2023 avrà sottoposto ad audit tutti gli Stati membri almeno una volta. Nel contesto di tali audit, la Commissione controlla anche che in generale i sistemi degli Stati membri prevedano e verifichino il rispetto delle norme nazionali e dell'UE, tra cui elementi specifici della procedura di appalto pubblico e delle norme in materia di aiuti di Stato. Dando seguito alle raccomandazioni della Corte dei conti europea, la Commissione ha intensificato ulteriormente il proprio lavoro di audit al fine di includere, ad esempio, audit dei sistemi più mirati nei casi in cui e qualora si individuino carenze o rischi.
La Commissione sta inoltre conducendo audit sul lavoro svolto dalle autorità nazionali di audit negli Stati membri. L'obiettivo di tali audit di conformità è valutare l'affidabilità del lavoro svolto a livello nazionale, per quanto riguarda tanto gli audit sui traguardi e sugli obiettivi quanto gli audit effettuati sui sistemi di controllo nazionali per garantire il rispetto delle norme dell'UE e nazionali e la tutela degli interessi finanziari dell'UE.
2.7. Sensibilizzazione sull'attuazione e sulla trasparenza dei PNRR
Dialogo e scambi interistituzionali
La Commissione ha collaborato strettamente con il Parlamento europeo e il Consiglio sin dall'inizio dell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza. La Commissione continua a condividere senza indugio tutti i PNRR e i piani modificati presentati dagli Stati membri, nonché tutte le valutazioni preliminari delle richieste di pagamento, tanto con il Parlamento europeo quanto con il Consiglio a parità di condizioni. Ciò garantisce un flusso trasparente di informazioni con un livello elevato di impegno tra le istituzioni durante tutta la fase di attuazione.
Per quanto concerne il Parlamento europeo, la Commissione sta tenendo scambi regolari per affrontare tematiche orizzontali riguardanti il dispositivo per la ripresa e la resilienza. Dall'istituzione del dispositivo per la ripresa e la resilienza, la Commissione è stata invitata e ha partecipato a undici dialoghi ad alto livello sulla ripresa e sulla resilienza. Inoltre la Commissione collabora regolarmente con i membri del Parlamento europeo appartenenti al gruppo di lavoro permanente delle commissioni miste ECON-BUDG e ha partecipato complessivamente a 32 riunioni. La Commissione è inoltre invitata regolarmente a partecipare a varie altre commissioni per uno scambio di opinioni su questioni relative al dispositivo per la ripresa e la resilienza, comprese le commissioni REGI, CONT ed ENVI. La Commissione pubblica su un sito web dedicato tutte le presentazioni effettuate nell'ambito del gruppo di lavoro permanente 32 .
La Commissione ha inoltre istituito un gruppo informale di esperti per lo scambio di opinioni con gli Stati membri in merito all'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza e organizza spesso scambi di opinioni e buone pratiche. Tale gruppo rappresenta un consesso importante per le discussioni tra gli esperti degli Stati membri e in merito ad aspetti trasversali della Commissione in relazione al dispositivo per la ripresa e la resilienza. Le tematiche trattate in questo formato presentano una grande varietà, spaziando da questioni finanziarie fino alla governance, all'audit e al controllo, nonché a questioni relative ad aree di intervento specifiche. A titolo di esempio, la diciannovesima riunione tenutasi nel marzo 2023 è stata dedicata ad aiutare gli Stati membri a includere e integrare considerazioni in materia di uguaglianza nel capitolo dedicato al piano REPowerEU e nei PNRR riveduti. Questioni relative alla capacità amministrativa sono state affrontate anche nel corso della ventesima riunione del maggio 2023 e saranno ulteriormente discusse in un'altra riunione prevista per l'autunno 2023. Il gruppo di esperti facilita e promuove lo scambio di buone pratiche per quanto riguarda numerosi elementi dell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza. La Commissione pubblica tutti i documenti pertinenti, quali ordini del giorno, verbali, relazioni, pareri, raccomandazioni e altro, su un sito web dedicato 33 .
Ad oggi la Commissione ha organizzato 21 riunioni del gruppo informale di esperti sul dispositivo per la ripresa e la resilienza. Nel dicembre 2022 la Commissione ha organizzato la prima riunione fisica di un'intera giornata con tutti gli esperti degli Stati membri. In occasione di tale sedicesima riunione del gruppo, gli Stati membri hanno presentato le loro buone pratiche su tre tematiche: 1) il ruolo dell'autorità di coordinamento e la governance dell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza; 2) il coinvolgimento dei portatori di interessi nella preparazione e nell'attuazione dei PNRR; e 3) gli aspetti di comunicazione e visibilità del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Un'altra riunione fisica del gruppo di esperti è prevista per l'autunno 2023.
Obblighi in materia di comunicazione e visibilità
Come per altri fondi dell'Unione, gli Stati membri hanno l'obbligo di garantire che i destinatari dei finanziamenti dell'Unione nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza riconoscano l'origine e garantiscano la visibilità di tali finanziamenti. A questo proposito, l'articolo 34, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, reso operativo dall'articolo 10 degli accordi di finanziamento tra la Commissione e gli Stati membri, stabilisce una serie di obblighi in materia di comunicazione e visibilità. Tra questi figurano l'istituzione di una strategia di comunicazione, che comprenda, se del caso, l'emblema dell'UE con l'opportuna dichiarazione di finanziamento, nonché la creazione e il mantenimento di uno spazio web unico. Nonostante tali obblighi di comunicazione e visibilità, dai risultati di un'indagine Eurobarometro del 2022 34 emerge che, sebbene i cittadini dell'UE siano bene a conoscenza dell'esistenza dei PNRR per i loro paesi (con differenze tra gli Stati membri), non vi è sufficiente consapevolezza del fatto che i PNRR siano finanziati (in tutto o in parte) dall'UE. Ciò dimostra la necessità che gli Stati membri intensifichino i loro sforzi. La Commissione continua a discutere con gli Stati membri per garantire il rispetto dei loro obblighi. Anche il rispetto degli obblighi di comunicazione fa sistematicamente parte degli audit ex post dei traguardi e degli obiettivi effettuati dalla Commissione. La Commissione fornisce orientamenti agli Stati membri attraverso scambi bilaterali e attraverso la rete INFORM dell'UE, che riunisce comunicatori degli Stati membri e della Commissione afferenti a tutti i fondi dell'UE, compreso il dispositivo per la ripresa e la resilienza. In tale contesto la Commissione continua inoltre a fornire sostegno agli Stati membri nell'attuazione delle strategie di comunicazione incluse nei PNRR. Otto Stati membri stanno partecipando attualmente a un progetto multinazionale sostenuto dallo strumento di sostegno tecnico in materia di sviluppo di capacità per una comunicazione efficace dei benefici dei PNRR.
Mappa interattiva dei progetti sostenuti dal dispositivo per la ripresa e la resilienza
L'attuazione accelerata del dispositivo per la ripresa e la resilienza e il conseguimento efficiente dei suoi obiettivi richiedono un livello ulteriormente elevato di trasparenza sul suo funzionamento e sull'uso concreto dei finanziamenti del dispositivo da parte degli Stati membri. A tal fine, la Commissione pubblica regolarmente informazioni sul sito web dedicato al dispositivo per la ripresa e la resilienza 35 (compresi i singoli PNRR nelle pagine dedicate ai singoli paesi 36 ) e ha istituito il quadro di valutazione della ripresa e della resilienza 37 , che fornisce informazioni in tempo reale sugli esborsi e sui progressi compiuti dagli Stati membri, nonché ulteriori dati, indicatori e analisi tematiche.
Per aumentare ulteriormente la visibilità e la trasparenza del dispositivo per la ripresa e la resilienza, la Commissione ha lanciato una mappa interattiva dei progetti 38 sostenuti da detto dispositivo in ciascuno Stato membro. Tale mappa fornisce una panoramica delle riforme e degli investimenti selezionati, mette in evidenza la loro ubicazione geografica e offre informazioni sullo stato di avanzamento delle attività. La mappa comprende altresì collegamenti ipertestuali a risorse online che forniscono informazioni più dettagliate, quali i siti web nazionali del dispositivo per la ripresa e la resilienza e, se disponibili, i siti web dei progetti specifici finanziati dal dispositivo per la ripresa e la resilienza. La mappa è stata avviata ufficialmente il 31 marzo 2023. Sarà aggiornata e popolata regolarmente con ulteriori informazioni in merito all'attuazione. Il primo aggiornamento ha avuto luogo il 24 maggio 2023, portando a oltre 430 il numero totale di progetti presentati in tutti gli Stati membri.
Mappa dei progetti sostenuti dal dispositivo per la ripresa e la resilienza
Destinatari finali nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza
Il regolamento REPowerEU ha rafforzato la trasparenza per quanto concerne l'utilizzo dei fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza attraverso l'inclusione di un nuovo obbligo per gli Stati membri di pubblicare dati sui destinatari finali. Nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, per destinatario finale si intende l'ultimo soggetto che riceve fondi nell'ambito del dispositivo che non è un contraente o un subappaltatore, ad esempio i cittadini, le autorità regionali o locali o le PMI, e di conseguenza può trattarsi di una persona fisica o giuridica. Il nuovo articolo 25 bis del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza modificato impone agli Stati membri di creare un portale accessibile al pubblico e di facile utilizzo in cui pubblicare i dati sui 100 destinatari finali che ricevono i finanziamenti di importo più elevato per l'attuazione delle misure nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza, così come di aggiornare tali dati due volte l'anno 39 . La Commissione è quindi incaricata di centralizzare e pubblicare i dati unitamente ai collegamenti ipertestuali ai portali nazionali degli Stati membri sul quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.
A tale fine, la Commissione ha fornito orientamenti agli Stati membri per facilitare la pubblicazione dei dati sui 100 maggiori destinatari finali e garantire la comparabilità, la coerenza e la parità di trattamento, anche nel contesto della ventesima e ventunesima riunione del gruppo informale di esperti per l'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Gli Stati membri dovrebbero riferire in merito a qualsiasi misura inclusa nel PNRR qualora vi sia già stata un'erogazione a un destinatario finale, indipendentemente dal fatto che lo Stato membro abbia già presentato una richiesta di pagamento e abbia ricevuto finanziamenti nell'ambito del dispositivo, dal momento che gli Stati membri ricevono pagamenti regolari ex post una volta che la Commissione abbia valutato che i pertinenti traguardi e obiettivi sono stati conseguiti in modo soddisfacente. Al fine di garantire uniformità e coerenza nella presentazione dei dati del quadro di valutazione della ripresa e della resilienza, la Commissione ha inoltre chiesto agli Stati membri di fornire dati strutturati attraverso il suo strumento informatico per il dispositivo per la ripresa e la resilienza, FENIX, e un modello apposito.
Ad oggi 15 Stati membri hanno fornito dati sui 100 destinatari finali che hanno ricevuto i finanziamenti di importo più elevato per l'attuazione delle misure nell'ambito dei PNRR e tali dati sono stati pubblicati anche nel quadro di valutazione della ripresa e della resilienza 40 . Nei suoi orientamenti sui PNRR nel contesto di REPowerEU, pubblicati nel febbraio 2023, la Commissione ha suggerito di effettuare il primo esercizio di comunicazione delle informazioni parallelamente alla relazione semestrale dell'aprile 2023. Numerosi Stati membri hanno seguito tali orientamenti e hanno già pubblicato sui loro portali nazionali i dati sui 100 maggiori destinatari finali Dei 16 Stati membri che hanno fornito dati, la maggioranza (12 Stati membri, ossia Austria, Croazia, Cipro, Cechia, Germania, Italia, Lettonia, Lituania, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Svezia e Ungheria) ha pubblicato i dati sui rispettivi portali nazionali e ha trasmesso dati strutturati alla Commissione, mentre tre Stati membri (Estonia, Finlandia e Polonia) li hanno pubblicati sul rispettivo portale nazionale. Poiché tutti gli Stati membri hanno l'obbligo di pubblicare e aggiornare i dati due volte l'anno, a partire dall'entrata in vigore del regolamento REPowerEU avvenuto il 1º marzo 2023, si prevede che i restanti Stati membri seguiranno e pubblicheranno i dati sui 100 maggiori destinatari finali nell'ambito del proprio PNRR nel 2023.
La Commissione incoraggia gli Stati membri che non hanno ancora presentato i dati sui 100 maggiori destinatari finali a farlo senza indugio al fine di rispettare gli obblighi giuridici previsti dal regolamento e garantire la necessaria trasparenza sui destinatari dei fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza.
L'analisi dei dati sui maggiori destinatari finali in ciascuno Stato membro può fornire informazioni e insegnamenti preziosi per l'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza. I dati consentono una maggiore trasparenza per quanto concerne i flussi di finanziamento del dispositivo per la ripresa e la resilienza e l'impatto del dispositivo sul campo e integrano ulteriormente i dati già disponibili sull'attuazione dei PNRR, ad esempio per quanto riguarda i traguardi e gli obiettivi conseguiti e gli esborsi per pilastro.
L'entità dei pagamenti a favore dei 100 maggiori destinatari finali varia notevolmente tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati. Ciò è spiegato dalla diversa entità dell'assegnazione da parte degli Stati membri e dall'eterogeneità dei PNRR. L'importo più elevato ricevuto da un destinatario finale elencato è superiore a 20 miliardi di EUR, mentre l'importo inferiore è pari a 2 450 EUR. Il valore medio di tutti gli importi ricevuti è pari a quasi 49 milioni di EUR e il valore mediano è notevolmente inferiore, pari a circa 3 milioni di EUR. All'interno di ciascuno Stato membro si registra una varietà analoga per quanto concerne le modalità di ripartizione dei finanziamenti del dispositivo per la ripresa e la resilienza tra i 100 maggiori destinatari finali e gli importi rispettivamente più elevati e più bassi ricevuti (cfr. figura 11).
Figura 11: distribuzione dei maggiori destinatari finali per Stato membro 41 , 42
Fonte: calcolo della Commissione europea basato sui dati dei destinatari finali forniti dagli Stati membri.
La maggior parte dei dieci maggiori destinatari finali è costituita da enti pubblici e le misure per le quali hanno ricevuto finanziamenti a titolo del dispositivo per la ripresa e la resilienza sono distribuite in modo relativamente uniforme tra i pilastri strategici di detto dispositivo. Secondo le stime della Commissione, in media quasi due terzi dei dieci maggiori destinatari finali sono enti pubblici e circa il 27 % sono soggetti privati (la natura dei restanti destinatari finali è mista) 43 . Nel complesso, la quota di fondi ricevuti dai dieci maggiori destinatari finali in ciascuno Stato membro (nei 16 Stati membri per i quali sono disponibili dati) rappresenta il 12,7 % di tutti i fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza ricevuti da tali 16 Stati membri. Esaminando nello specifico i soggetti privati tra i dieci maggiori destinatari, la quota di fondi da essi ricevuti rappresenta circa l'1,9 % di tutti i fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza dei 16 Stati membri in questione. Oltre a questi destinatari, vi sono numerosi altri investimenti e regimi destinati più specificamente alle PMI in tutti i PNRR. Anche un'analisi delle misure associate per le quali i destinatari finali hanno ricevuto finanziamenti può fornire un'indicazione chiara degli obiettivi strategici e degli ampi settori sostenuti dai finanziamenti nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza. I dati disponibili 44 per i 100 maggiori destinatari finali mostrano che le misure associate sono ripartite tra i sei pilastri strategici in modo sostanzialmente equilibrato (cfr. figura 12), rafforzando l'idea che il dispositivo per la ripresa e la resilienza fornisca un sostegno agli Stati membri che rappresenta una risposta globale e adeguatamente equilibrata alla situazione economica e sociale. I dati finora disponibili mostrano inoltre che i maggiori destinatari finali nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza sono stati principalmente coinvolti nell'attuazione di misure che contribuiscono alla transizione digitale, seguita da vicino da investimenti a favore della crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, da investimenti a favore della coesione sociale e territoriale e dagli investimenti verdi, evidenziando l'importanza che gli Stati membri hanno attribuito a stimolare la ripresa economica e sociale dopo la crisi della COVID-19 e a preparare le economie, le società e le amministrazioni pubbliche dell'UE alle transizioni verde e digitale, in maniera complementare ai fondi della politica di coesione 45 .
Figura 12: contributo degli importi ricevuti e delle misure associate che i 100 maggiori destinatari finali ricevono a sostegno dei sei pilastri strategici 46
Fonte: calcolo della Commissione europea basato sui dati dei destinatari finali forniti dagli Stati membri.
I pagamenti più consistenti sono legati a progetti infrastrutturali, digitalizzazione e mobilità, mentre i destinatari finali hanno più spesso ricevuto sostegno finanziario per misure nel settore dell'istruzione e altri investimenti a sostegno del capitale umano. Le somme di finanziamento di maggiore entità che i destinatari finali hanno ricevuto negli Stati membri per i quali sono disponibili dati sono connesse a investimenti in infrastrutture e servizi territoriali, nell'e-government e nei servizi pubblici digitali, così come nella mobilità sostenibile, che rappresentano aree di intervento nelle quali gli investimenti sono generalmente ingenti e più costosi. Se si considera il numero di misure associate anziché gli importi ricevuti, emerge che i 100 maggiori destinatari finali hanno ricevuto più spesso finanziamenti a titolo del dispositivo per la ripresa e la resilienza per l'attuazione di misure nelle aree dell'istruzione generale, professionale e superiore, dell'e-government e dei servizi pubblici digitali, del capitale umano nella digitalizzazione e dell'efficienza energetica. Ciò rispecchia l'importanza che numerosi Stati membri hanno riconosciuto nei loro piani alle misure in materia di istruzione e formazione e al miglioramento delle competenze e alla riqualificazione dei dipendenti, dei disoccupati e della popolazione in generale per la transizione digitale, nonché per promuovere le transizioni verde e digitale.
Guardando al futuro, la Commissione continuerà a riesaminare i dati disponibili per poter trarre insegnamenti dall'attuazione del dispositivo. I dati dei 100 maggiori destinatari saranno utilizzati anche per alimentare la suddetta mappa interattiva dei progetti del dispositivo per la ripresa e la resilienza.
Eventi annuali del dispositivo per la ripresa e la resilienza
Gli eventi annuali costituiscono il momento chiave della comunicazione sull'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza a livello nazionale. L'obbligo per la Commissione e gli Stati membri di svolgere attività di comunicazione congiunte sui finanziamenti del dispositivo per la ripresa e la resilienza è sancito dall'articolo 34 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza e dall'articolo 10 degli accordi di finanziamento. Tali eventi riuniscono le principali istituzioni, i portatori di interessi (comprese le parti sociali e i rappresentanti della società civile) e i destinatari del sostegno del dispositivo per la ripresa e la resilienza, tra l'altro, al fine di discutere dei progressi compiuti nell'attuazione dei vari progetti proposti dagli Stati membri nei PNRR. A tali eventi sono invitati a partecipare anche gli uffici di collegamento del Parlamento europeo (EPLO) negli Stati membri, i rappresentanti nazionali del Comitato economico e sociale europeo (CESE) e il Comitato delle regioni (CdR).
Al 1º settembre 2023 si erano svolti 22 eventi annuali nello stesso numero di Stati membri. La cooperazione in materia di comunicazione sul dispositivo per la ripresa e la resilienza è ben consolidata tra i funzionari specializzati nel semestre europeo presso le rappresentanze della Commissione e le amministrazioni nazionali. Gli sforzi congiunti per organizzare gli eventi annuali con rappresentanti di alto livello degli Stati membri e della Commissione aumentano la visibilità del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Tali eventi offrono opportunità eccellenti di coinvolgimento della stampa, ampliando così il pubblico destinatario al di là dei portatori di interessi abituali e offrendo una portata molto più ampia. In effetti, la maggior parte degli eventi è stata trasmessa in diretta streaming con registrazioni degli eventi, nonché altro materiale di comunicazione, disponibile nelle pagine dei singoli paesi sul sito web dedicato al dispositivo per la ripresa e la resilienza e al quadro di valutazione della ripresa e della resilienza. Ulteriori eventi sono previsti per la fine del 2023 e per il prossimo anno con l'avanzamento dell'attuazione dei PNRR, compresi i capitoli REPowerEU di recente adozione.
Consultazione dei portatori di interessi
Gli Stati membri hanno adottato approcci diversi alla consultazione dei portatori di interessi in sede di preparazione e attuazione dei rispettivi PNRR. Il regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza prevede l'obbligo per gli Stati membri di fornire, nell'ambito del loro PNRR, una sintesi delle consultazioni condotte dei portatori di interessi, comprese le parti sociali, le organizzazioni della società civile e le autorità locali e regionali. Il regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza riveduto impone agli Stati membri di fornire un'ulteriore sintesi dell'esito del processo di consultazione avviato con i portatori di interessi, comprese le autorità locali e regionali, in merito alle misure incluse nel capitolo dedicato al piano REPowerEU. Tale sintesi dovrebbe quindi comprendere altresì una descrizione del modo in cui l'elaborazione delle misure REPowerEU ha tenuto conto dei riscontri ricevuti e un'indicazione del modo in cui si continuerà a tenerne conto in fase di attuazione. Nel complesso i portatori di interessi hanno condiviso con la Commissione un riscontro eterogeneo sui processi di consultazione a livello nazionale, che spaziano da consultazioni periodiche e granulari a consultazioni più limitate. Le autorità locali e regionali hanno spesso constatato che il loro coinvolgimento nelle numerose misure strategiche contenute nei programmi è stato disomogeneo. Ciò è dovuto in parte al diverso ritmo di attuazione delle riforme e degli investimenti e alla complessità e diversità delle misure contenute nei PNRR in alcuni Stati membri. A tale riguardo, l'inclusione del capitolo dedicato al piano REPowerEU rappresenta effettivamente un'opportunità per aprire la strada a un maggiore coinvolgimento di tutti i portatori di interessi pertinenti, comprese le parti sociali, le organizzazioni della società civile e le autorità locali e regionali.
Nella fase di attuazione, la Commissione ha invitato e continua a invitare tutti gli Stati membri a impegnarsi attivamente ed efficacemente con le parti sociali, le autorità locali e regionali e altri portatori di interessi, in particolare i rappresentanti delle organizzazioni della società civile, attraverso scambi regolari. L'attuazione del PNRR rappresenta altresì un'opportunità per partecipare anche al più ampio programma di coordinamento delle politiche economiche, occupazionali, sociali e in materia di sostenibilità e contribuirà a individuare eventuali sfide e a definire le soluzioni. Un coinvolgimento effettivo è infatti fondamentale, in quanto il contributo e il coinvolgimento dei portatori di interessi contribuiranno a garantire la solidità, il successo e la tempestività delle riforme e degli investimenti previsti. Inoltre, coinvolgendo gli attori pertinenti, fungerà da piattaforma orizzontale per lo scambio di opinioni sull'attuazione e per garantire una stretta cooperazione. Nel gennaio 2023 la Commissione ha pubblicato una comunicazione per rafforzare il dialogo sociale nell'UE 47 , nonché una proposta di raccomandazione del Consiglio sul ruolo del dialogo sociale, adottata dal Consiglio il 12 giugno 2023. Tale raccomandazione invita gli Stati membri a garantire che le parti sociali siano coinvolte in modo sistematico, significativo e tempestivo nell'elaborazione e nell'attuazione delle politiche occupazionali e sociali e, se del caso, delle politiche economiche e di altre politiche in ambito pubblico, anche nel contesto del semestre europeo.
Sensibilizzazione della stampa
La Commissione ha ampiamente comunicato con la stampa in merito all'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza, sin dalla sua istituzione. La Commissione si è assicurata di rivolgersi ai corrispondenti nazionali e ai giornalisti specializzati per garantire un'ampia copertura e un'ampia comprensione da parte del grande pubblico delle principali questioni relative al dispositivo per la ripresa e la resilienza e alla sua attuazione sul campo, pubblicando oltre 200 comunicati stampa e materiali per la stampa e organizzando numerose conferenze stampa e briefing tecnici tanto a Bruxelles quanto negli Stati membri, con il sostegno delle rappresentanze della Commissione. La Commissione ha inoltre fornito un ampio e tempestivo riscontro, tanto per iscritto quanto oralmente, ai giornalisti nazionali e internazionali, rispondendo al loro costante elevato interesse nei confronti dello strumento.
Ulteriori attività di comunicazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza da parte delle rappresentanze della Commissione europea negli Stati membri
Comunicare i benefici dei PNRR è altresì un compito fondamentale di comunicazione di tutte le rappresentanze della Commissione europea e degli Stati membri. Oltre agli "eventi annuali", numerose altre attività di sensibilizzazione sono attuate in stretta cooperazione con i funzionari specializzati nel semestre europeo e altri gruppi all'interno delle rappresentanze. In numerosi casi anche i portatori di interessi, le autorità nazionali e regionali e altri partner esterni sono coinvolti negli sforzi di comunicazione. In occasione di discussioni pubbliche ed eventi mediatici, l'impatto dei PNRR sull'economia e sulla qualità della vita per i cittadini è ampiamente discusso.
3.Contributo del dispositivo per la ripresa e la resilienza ai suoi obiettivi
A norma dell'articolo 3 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, le riforme e gli investimenti inclusi nei PNRR dovrebbero contribuire ai sei pilastri strategici 48 che definiscono l'ambito di applicazione del dispositivo, tenendo conto nel contempo della situazione e delle sfide affrontate dagli Stati membri. Il regolamento che istituisce il dispositivo impone inoltre a ciascuno Stato membro di destinare almeno il 37 % della dotazione totale del PNRR a misure che contribuiscono agli obiettivi climatici e almeno il 20 % della dotazione totale agli obiettivi digitali, sulla base di una stima ex ante dei costi di tali misure.
La Commissione ha elaborato una metodologia per riferire in merito al contributo di ciascun piano ai sei pilastri del dispositivo, in cui ciascuna (sotto)misura è stata inquadrata in un'area di intervento primario e in un'area di intervento secondario (secondo un elenco di aree di intervento definito dalla Commissione) associate a uno dei sei pilastri, a dimostrazione del fatto che una riforma o un investimento può essere collegato a diversi pilastri. Nella misura del possibile la rendicontazione per pilastro è coerente con altri ambiti (clima, digitale, spesa sociale). La quota di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza che contribuisce a ciascun pilastro strategico è illustrata nella figura 13.
Figura 13: quota di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza che contribuisce a ciascun pilastro strategico
Nota: ciascuna misura contribuisce a due dei sei pilastri strategici, di conseguenza il contributo totale a tutti i pilastri indicato in questo grafico ammonta al 200 % dei fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza assegnati agli Stati membri. Le percentuali riportate per il contributo ai pilastri della transizione verde e della trasformazione digitale sono diverse dalle percentuali riportate per il contributo agli obiettivi climatici e digitali, cui si applica una metodologia differente (dettagliata negli allegati VI e VII del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza). Le parti di colore blu (in basso) rappresentano le misure che sono state individuate e assegnate al pilastro come area di intervento primario, mentre le parti di colore rosso (in alto) rappresentano le misure individuate come area di intervento secondario.
Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.
3.1. Contributo del dispositivo alla transizione verde (ossia al pilastro 1)
Il dispositivo per la ripresa e la resilienza contribuirà a ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030 e a conseguire la neutralità climatica entro il 2050. Le misure sostenute dal dispositivo per la ripresa e la resilienza stanno contribuendo a realizzare l'ambizione dell'UE in materia di clima promuovendo la mobilità sostenibile, aumentando l'efficienza energetica e sostenendo una maggiore diffusione delle fonti energetiche rinnovabili. Esse garantiranno inoltre progressi verso l'adattamento ai cambiamenti climatici e altri obiettivi ambientali, quali la riduzione dell'inquinamento atmosferico, la promozione dell'economia circolare o il ripristino e la protezione della biodiversità. Complessivamente 254 miliardi di EUR 49 (o il 50 % della dotazione totale degli Stati membri ad oggi) sono stati destinati a misure che contribuiscono al pilastro della transizione verde, che può essere suddiviso in 11 aree di intervento (cfr. figura 14) 50 .
Figura 14: ripartizione della spesa a sostegno della transizione verde per area di intervento
Nota: questo grafico mostra una ripartizione del contributo stimato al pilastro strategico in base a un elenco di aree di intervento definito dalla Commissione europea. La percentuale si riferisce alla quota complessiva del piano inquadrata nell'ambito di questo pilastro strategico.
Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.
Le riforme e gli investimenti a sostegno degli obiettivi climatici nei PNRR degli Stati membri hanno superato l'obiettivo del 37 % della dotazione totale fissato nel regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (figura 15). La spesa totale stimata per il clima nei piani adottati ammonta a 204 miliardi di EUR, un dato che rappresenta circa il 40 % della dotazione totale dei piani calcolata secondo la metodologia per la marcatura climatica 51 .
Figura 15: contributo agli obiettivi climatici come quota della dotazione del PNRR
Nota: i PNRR dovevano specificare e giustificare in che percentuale ciascuna misura contribuisce all'obiettivo climatico: pienamente (100 %), in parte (40 %) o non vi contribuisce (0 %). I contributi agli obiettivi climatici sono stati calcolati utilizzando gli allegati VI e VII del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza. La combinazione dei coefficienti con le stime dei costi di ciascuna misura consente di calcolare in che misura i piani contribuiscano agli obiettivi climatici.
Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.
Dei 705 traguardi e obiettivi conseguiti finora in modo soddisfacente 52 , 261 contribuiscono al pilastro 1, compresi 246 traguardi e obiettivi conseguiti in modo soddisfacente dal 1º marzo 2022, ossia dall'ultima relazione annuale sul dispositivo per la ripresa e la resilienza. Dal 1º marzo 2022 i maggiori progressi sono stati compiuti nelle aree di intervento dell'efficienza energetica (63 traguardi e obiettivi conseguiti in 52 misure dal 1º marzo 2022), della mobilità sostenibile (60 traguardi e obiettivi in 47 misure) e delle energie rinnovabili e delle reti (40 traguardi e obiettivi in 30 misure) quando si considerano le aree di intervento primarie e secondarie (figura 16). La maggior parte dei traguardi e degli obiettivi costituisce il primo passo nell'attuazione delle misure che contribuiscono alla transizione verde. Alcuni esempi di misure nell'ambito del pilastro della transizione verde attuate dal 1º marzo 2022 sono presentati nel riquadro che segue.
Figura 16: numero di misure nel pilastro 1 con traguardi e obiettivi conseguiti in modo soddisfacente rispetto all'ultima relazione annuale sul dispositivo per la ripresa e la resilienza, per area di intervento
Fonte: Commissione europea.
Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti nell'ambito del pilastro della transizione verde Riforme ØLa Slovacchia ha approvato una legislazione volta a migliorare la gestione dei rifiuti nel settore delle costruzioni e delle demolizioni; Øla Grecia ha introdotto una riforma per razionalizzare e digitalizzare il quadro per la concessione delle licenze per le energie rinnovabili e ha approvato una legge per attuare il sistema di garanzie di origine a sostegno delle energie rinnovabili per le famiglie; Øla Danimarca ha introdotto una riforma che comporta una tassazione più elevata delle emissioni di gas a effetto serra, incentivando la riduzione delle emissioni da parte delle imprese danesi, nonché detrazioni fiscali volte a promuovere gli investimenti verdi. Investimenti ØLa Bulgaria ha introdotto investimenti a sostegno di servizi di trasporto pubblico verdi ed efficienti, nonché una riforma per promuovere la transizione verso l'energia verde. Il dispositivo per la ripresa e la resilienza fornisce 110,5 milioni di EUR per la costruzione di una sezione della linea 3 della metropolitana di Sofia, per una lunghezza complessiva di 3 km, che coprirà tre stazioni e fornirà un servizio di trasporto pubblico pulito, rapido ed efficiente ai passeggeri con collegamenti intermodali. L'investimento dovrebbe consentire di trasportare in media 7,6 milioni di passeggeri l'anno a partire dal 2026 e portare a una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e dell'inquinamento atmosferico; Stazione dell'università di medicina sulla linea 3 della metropolitana.
Diritti d'autore: Autorità bulgare Øla Cechia ha investito nel trasporto sostenibile completando progetti di sicurezza stradale e ferroviaria e rinnovando ponti e gallerie ferroviari; Øla Croazia ha introdotto investimenti volti a costruire e rinnovare le reti pubbliche di approvvigionamento idrico; Øla Spagna ha messo in atto meccanismi per sostenere gli investimenti per la diffusione di fonti energetiche rinnovabili negli edifici e nei processi industriali e per sostenere le iniziative realizzate dalle comunità dell'energia. |
Mobilità sostenibile
Le misure a sostegno della mobilità sostenibile rappresentano circa un terzo della spesa per il clima finanziata dal dispositivo e costituiscono quindi il pilastro della transizione verde maggiormente sostenuto (31 % della dotazione ossia 79,4 miliardi di EUR). Tali misure comprendono, tra l'altro, investimenti a favore di veicoli a emissioni zero o a basse emissioni, investimenti nello sviluppo del trasporto pubblico urbano ed investimenti in infrastrutture per la ricarica. Gli investimenti nell'ammodernamento dell'infrastruttura ferroviaria, compreso l'acquisto di materiale rotabile ferroviario moderno, rappresentano la maggior parte dei finanziamenti pari a 42 miliardi di EUR. Alcuni PNRR comprendono altresì riforme ambiziose volte a istituire regimi fiscali o a modificare il contesto normativo al fine di consentire l'introduzione di una mobilità a zero emissioni. Le riforme riguardano il quadro normativo generale e comprendono strategie a sostegno della mobilità urbana sostenibile e dei trasporti collettivi. I piani prevedono anche riforme per introdurre la concorrenza nei servizi portuali e una riforma del settore marittimo e delle vie navigabili interne.
Efficienza energetica
L'efficienza energetica rappresenta il 29 % della spesa totale nell'ambito del pilastro della transizione verde (con un costo totale di 72,8 miliardi di EUR). Gli Stati membri hanno incluso nei loro piani ingenti investimenti a sostegno delle ristrutturazioni energetiche di edifici pubblici e privati e nella costruzione di nuovi edifici ad alta efficienza energetica. La maggior parte degli investimenti riguarda l'efficienza energetica degli edifici residenziali (31 miliardi di EUR), che in genere punta a una riduzione del consumo di energia primaria pari o superiore al 30 %. Oltre agli edifici, gli investimenti in altri settori contribuiranno alla decarbonizzazione dei processi produttivi nelle PMI, nelle imprese più grandi e negli impianti di teleriscaldamento, ad esempio promuovendo l'integrazione di tecnologie più pulite e più efficienti per i processi di fabbricazione e la produzione centralizzata di calore (7 miliardi di EUR). A tal fine alcuni PNRR prevedono altresì riforme volte ad affrontare gli ostacoli all'efficienza energetica, quali modifiche al quadro normativo o l'armonizzazione dei meccanismi di sostegno attraverso sportelli unici.
Energie rinnovabili e reti
Nel complesso la spesa totale stimata per l'energia pulita – energie rinnovabili e reti – rappresenta il 14 % della spesa totale nell'ambito del pilastro della transizione verde (per un costo totale pari a 35,3 miliardi di EUR). Numerosi PNRR comprendono misure dedicate all'energia pulita, quali gli investimenti nella produzione di energia rinnovabile, tanto in tecnologie rinnovabili già mature quanto in soluzioni innovative. Circa due terzi degli investimenti complessivi in quest'area saranno destinati alle tecnologie rinnovabili (24 miliardi di EUR), mentre l'importo restante sarà destinato agli investimenti nelle reti e nelle infrastrutture energetiche (11 miliardi di EUR). L'aumento della quota di energie rinnovabili richiede inoltre un ambizioso programma di riforme. A tal fine, le riforme incluse nei piani mirano a creare un contesto normativo stabile e sinergie adeguate tra gli investimenti pubblici e privati, a semplificare le procedure amministrative e ad adottare regimi di sostegno nuovi o a prorogare quelli esistenti.
3.2. Contributo del dispositivo alla trasformazione digitale (ossia al pilastro 2)
Il dispositivo per la ripresa e la resilienza fornisce un contributo significativo alla trasformazione digitale nell'Unione. I piani prevedono una serie di misure, tra le quali la diffusione di infrastrutture digitali e tecnologie avanzate di prossima generazione, lo sviluppo di competenze digitali per la popolazione e la forza lavoro e il sostegno alla digitalizzazione delle imprese e dei servizi pubblici. Complessivamente 144 miliardi di EUR contribuiranno al pilastro della trasformazione digitale e saranno distribuiti in tutte le aree di intervento in ambito digitale (cfr. figura 17) 53 .
Figura 17: ripartizione della spesa a sostegno della trasformazione digitale per area di intervento
Nota: questo grafico mostra una ripartizione del contributo stimato al pilastro strategico in base a un elenco di aree di intervento definito dalla Commissione europea. La percentuale si riferisce alla quota complessiva del piano inquadrata nell'ambito di questo pilastro strategico.
Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.
Le riforme e gli investimenti a sostegno degli obiettivi digitali nei PNRR degli Stati membri hanno superato l'obiettivo del 20 % della dotazione totale fissato nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza (figura 18). Ad oggi, nei piani, il totale della spesa stimata per il digitale corrisponde a 130 miliardi di EUR, pari al 26 % della dotazione totale dei piani calcolata secondo la metodologia per la marcatura digitale 54 .
Tra i 705 traguardi e obiettivi finora conseguiti in modo soddisfacente, 184 traguardi e obiettivi contribuiscono al pilastro 2, compresi 178 traguardi e obiettivi conseguiti in modo soddisfacente dal 1º marzo 2022). I maggiori progressi sono stati compiuti nelle aree di intervento dell'e-government, dei servizi pubblici digitali e degli ecosistemi digitali locali (85 traguardi e obiettivi conseguiti in 72 misure dal 1º marzo 2022), del capitale umano nella digitalizzazione (40 traguardi e obiettivi in 30 misure) e della digitalizzazione delle imprese (29 traguardi e obiettivi in 20 misure) (figura 19). Nel riquadro che segue sono presentati alcuni esempi di richieste di pagamento valutate positivamente. Si concentrano su aree chiave legate alla politica digitale, ma anche altre aree quali la connettività sono importanti.
Figura 18: contributo agli obiettivi digitali come quota della dotazione del PNRR
Nota: i PNRR dovevano specificare e giustificare in che percentuale ciascuna misura contribuisce all'obiettivo digitale: pienamente (100 %), in parte (40 %) o non vi contribuisce (0 %). I contributi agli obiettivi digitali sono stati calcolati utilizzando gli allegati VI e VII del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza. La combinazione dei coefficienti con le stime dei costi di ciascuna misura consente di calcolare in che misura i piani contribuiscano agli obiettivi digitali.
Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.
Figura 19: numero di misure nel pilastro 2 con traguardi e obiettivi conseguiti in modo soddisfacente rispetto all'ultima relazione annuale sul dispositivo per la ripresa e la resilienza, per area di intervento
Fonte: Commissione europea.
Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti nell'ambito
Riforme ØLa Romania ha adottato una riforma per accelerare la diffusione a livello nazionale delle reti 5G, conformemente alle norme di sicurezza, così come per fornire una copertura a banda larga alle zone bianche (piccoli comuni rurali, località isolate, zone abitate svantaggiate), per affrontare il divario digitale tra zone rurali e urbane, ridurre gli oneri amministrativi e ottimizzare le procedure e le tariffe, creando i presupposti per la parità di accesso ai servizi digitali e all'accesso a internet; Øla Slovacchia ha approvato il concetto nazionale per l'informatizzazione della pubblica amministrazione, che definisce il quadro per le riforme digitali in linea con il PNRR. In particolare, nel contesto della riforma sulla cibersicurezza, il concetto nazionale definirà il quadro per la standardizzazione dei requisiti di cibersicurezza, chiarendo nel contempo che saranno necessarie ulteriori azioni specifiche per stabilire le norme tecniche e procedurali in materia di cibersicurezza; Øla Slovenia ha istituito il Consiglio per lo sviluppo dell'informatica, che funge da consesso centrale per la pubblica amministrazione per il coordinamento a livello operativo in relazione agli investimenti nelle tecnologie dell'informazione, alle norme e ad altri sviluppi tecnologici, in particolare nei casi in cui la compatibilità dei sistemi è fondamentale per il loro funzionamento e la loro manutenzione efficienti. Investimenti ØL'Austria ha introdotto misure a sostegno della digitalizzazione delle scuole e dell'istruzione al fine di garantire un accesso equo e paritario alle competenze digitali di base. Il dispositivo per la ripresa e la resilienza finanzia un investimento di 171,7 milioni di EUR per fornire computer portatili e tablet agli alunni della scuola secondaria inferiore. Tale investimento è accompagnato da una riforma volta a migliorare le infrastrutture dei vari edifici scolastici, al fine di garantire un uso ottimale dei dispositivi digitali forniti agli alunni; |
Una scuola a Innsbruck (Tirolo, Austria) con computer sostenuti dal dispositivo per la ripresa e la resilienza.
Diritti d'autore: rappresentanza della Commissione europea in Austria/APA-Fotoservice/Hetfleisch. Øla Danimarca ha sviluppato e reso disponibili nuove soluzioni digitali per rendere il sistema sanitario più connesso a seguito della pandemia di COVID-19. Le soluzioni prevedono anche l'uso di tecnologie digitali e consultazioni video; Øla Spagna ha investito nella digitalizzazione dei principali istituti culturali, quali il Museo nazionale del Prado, il Museo nazionale Centro de Arte Reina Sofía, la Biblioteca nazionale spagnola e altre risorse bibliotecarie afferenti alle amministrazioni statali o ad enti privati, sistemi di archiviazione, inventari e registrazioni del patrimonio storico, compreso il patrimonio audiovisivo; Øl'Italia ha aggiudicato appalti pubblici per tutti e cinque i progetti di connettività che rientrano nel contesto dell'investimento "Connessioni internet veloci". Questi appalti pubblici sono finalizzati al completamento della rete nazionale di telecomunicazioni ultraveloce e 5G su tutto il territorio italiano; ØMalta ha avviato l'attuazione di soluzioni e strumenti digitali sicuri per sostenere gli utenti del settore della giustizia semplificando i processi, aumentando l'accessibilità alla giustizia (in termini di documentazione ma anche di testimonianze da remoto) e rafforzando l'efficienza del sistema giudiziario in linea con la strategia per la giustizia digitale; Øil Portogallo ha avviato le attività dell'Accademia Portogallo digitale, una piattaforma online che consente agli utenti di valutare le proprie competenze digitali e di ricevere corsi di formazione digitale personalizzati. |
E-government e servizi pubblici digitali
Le misure a sostegno della digitalizzazione dei servizi pubblici e dell'e-government rappresentano oltre un terzo della spesa digitale finanziata dal dispositivo, un dato questo che rende questa area l'area di intervento digitale maggiormente sostenuta (il 37 % del pilastro della trasformazione digitale ossia 53 miliardi di EUR). Tali misure mirano a modernizzare e migliorare i processi della pubblica amministrazione, al fine di renderli di più facile uso, orientati ai cittadini e interoperabili e di promuovere l'accesso e l'adozione dei servizi pubblici digitali da parte dei cittadini e delle imprese. Molti PNRR prevedono riforme volte a introdurre o migliorare soluzioni di e-government, tra cui la diffusione dell'identificazione elettronica, a garantire l'interoperabilità delle piattaforme digitali pubbliche e a migliorare la raccolta e la gestione dei dati. Una serie di PNRR prevede altresì investimenti volti a integrare tecnologie avanzate (come il cloud governativo) nei processi dell'amministrazione pubblica, nonché a rafforzare la capacità del settore pubblico in materia di cibersicurezza. In numerosi PNRR sono presenti anche misure volte alla digitalizzazione dei sistemi sanitari e giudiziari nazionali.
La digitalizzazione dei servizi pubblici riguarda diverse aree di intervento e crea sinergie con gli altri cinque pilastri sostenuti dal dispositivo. Ad esempio, sostenendo il pilastro verde, alcuni investimenti testimoniano il ruolo fondamentale della digitalizzazione per rendere i sistemi di trasporto dell'UE più sostenibili e resilienti, ad esempio attraverso tecnologie per sistemi di trasporto intelligente (STI), strumenti di gestione della mobilità urbana, sistemi multimodali di biglietteria e di informazione dei passeggeri e l'estensione della copertura del sistema europeo di gestione del trasporto ferroviario.
Digitalizzazione delle imprese
Tutti i PNRR prevedono misure a sostegno della digitalizzazione delle imprese, per un totale di 27 miliardi di EUR, ossia il 19 % del pilastro della trasformazione digitale. Le misure in quest'area comprendono riforme fondamentali, le più importanti delle quali sono volte a semplificare le procedure amministrative per le imprese e a gettare le basi per un contesto imprenditoriale digitale, con interventi nell'ambito della creazione e della registrazione digitale delle imprese, della fiducia e della cibersicurezza. Si prevede che tali misure aumenteranno il livello di fiducia nell'adozione delle tecnologie digitali, con una ricaduta positiva sia sulla loro diffusione che sull'intensità del loro utilizzo. Anche le riforme relative alla digitalizzazione della fatturazione dovrebbero avere un impatto positivo sulla digitalizzazione delle imprese e aumentare la trasparenza. Una serie di piani prevede inoltre investimenti a sostegno dell'integrazione di tecnologie digitali avanzate nei processi produttivi delle imprese (ad esempio automazione, intelligenza artificiale).
Capitale umano
I PNRR prevedono altresì un'ampia gamma di misure a sostegno dello sviluppo delle competenze digitali, per un costo totale stimato di 29 miliardi di EUR, pari al 20 % del pilastro della trasformazione digitale. La maggior parte dei piani prevede misure volte ad aumentare i livelli di competenze digitali nella popolazione in generale e nella forza lavoro. Alcuni piani prevedono anche misure volte a promuovere competenze digitali avanzate e a formare i professionisti delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), con lo sviluppo di moduli di formazione sulle tecnologie digitali avanzate per l'istruzione superiore e la formazione professionale. La pandemia di COVID-19 ha messo in luce la necessità di digitalizzare l'istruzione e una serie di PNRR prevede misure in tal senso.
3.3. Contributo del dispositivo a una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva (ossia al pilastro 3)
I 27 PNRR contribuiscono a una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile (ossia al pilastro 3) con oltre 1 500 misure per circa 214,6 miliardi di EUR. Tali misure riguardano diverse aree: dalle riforme al sostegno del contesto imprenditoriale o della competitività, al sostegno alle PMI, alla ricerca, allo sviluppo e all'innovazione oppure al settore culturale (figura 20).
Figura 20: ripartizione della spesa a sostegno di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva per area di intervento
Nota: questo grafico mostra una ripartizione del contributo stimato al pilastro strategico in base a un elenco di aree di intervento definito dalla Commissione europea. La percentuale si riferisce alla quota complessiva del piano inquadrata nell'ambito di questo pilastro strategico.
Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.
Ad oggi sono stati conseguiti 350 traguardi e obiettivi che contribuiscono al pilastro 3, con 321 traguardi e obiettivi conseguiti dal 1º marzo 2022. Sono stati compiuti progressi in particolare nelle aree di intervento delle modifiche normative per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva (85 traguardi e obiettivi conseguiti in 67 misure dal 1º marzo 2022), della ricerca, dello sviluppo e dell'innovazione (49 traguardi e obiettivi in 42 misure) e del contesto imprenditoriale/dell'imprenditorialità (52 traguardi e obiettivi in 37 misure) (figura 21).
Figura 21: numero di misure nel pilastro 3 con traguardi e obiettivi conseguiti in modo soddisfacente rispetto all'ultima relazione annuale sul dispositivo per la ripresa e la resilienza, per area di intervento
Fonte: Commissione europea.
Ricerca, sviluppo e innovazione nell'ambito del pilastro 3
25 PNRR prevedono misure relative all'area di intervento "ricerca, sviluppo e innovazione" nell'ambito del pilastro 3, per un totale di 38,1 miliardi di EUR. L'importo degli investimenti in ricerca e innovazione (R&I) nell'ambito del pilastro 3 rappresenta di norma tra il 4 % e il 18 % del sostegno finanziario non rimborsabile del dispositivo per la ripresa e la resilienza di uno Stato membro, con alcuni valori anomali (outlier) al di sotto o al di sopra di tale intervallo e una media dell'8 % circa.
Le misure di R&I nell'ambito del pilastro 3 perseguono un'ampia serie di obiettivi. Le riforme in materia di R&I nell'ambito del pilastro 3 mirano a ridurre la frammentazione dei sistemi di ricerca scientifica, a ridurre gli oneri amministrativi per accedere ai finanziamenti pubblici per le attività di R&I, a sostenere il trasferimento di conoscenze e tecnologie, a rimuovere gli ostacoli alla collaborazione tra università e imprese e a migliorare il coordinamento tra i diversi livelli di governance per le attività di R&I e l'istruzione. Un gran numero di PNRR prevede investimenti tematici in R&I nell'ambito del pilastro 3 che consentiranno di mobilitare le capacità di R&I al fine di accelerare la transizione verde e digitale e rafforzare la resilienza, in linea con le agende a livello dell'UE (circa il 27 % e il 23 % del costo stimato delle misure connesse a R&I è stato inquadrato come un costo che contribuisce rispettivamente agli obiettivi verdi e digitali).
Ad oggi sono stati conseguiti 53 traguardi e obiettivi relativi all'area di intervento "ricerca, sviluppo e innovazione" (su un totale di 705 traguardi e obiettivi conseguiti), di cui 49 conseguiti in modo soddisfacente dal 1º marzo 2022.
È importante sottolineare che anche alcune misure del pilastro 1 e del pilastro 2 contribuiscono alla ricerca e allo sviluppo 55 . Gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione (RSI) nel loro complesso (ossia includendo le misure pertinenti dei pilastri 1, 2 e 3) contribuiscono a un totale stimato di 48 miliardi di EUR, che rappresenta in media circa il 10 % del sostegno finanziario non rimborsabile del dispositivo per la ripresa e la resilienza di uno Stato membro.
Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti nell'ambito del pilastro "crescita intelligente, sostenibile e inclusiva" (area di intervento "ricerca, sviluppo e innovazione") Riforme ØLa Slovacchia ha introdotto modifiche di due atti legislativi per la trasformazione dell'Accademia slovacca delle scienze in un organismo pubblico di ricerca, al fine di consentire finanziamenti da più fonti e una maggiore cooperazione con il settore privato per perseguire progetti comuni e promuovere la ricerca e il trasferimento di tecnologie. Investimenti ØL'Italia ha aggiudicato contratti per sostenere la creazione o il rafforzamento di almeno 30 infrastrutture/istituti di ricerca di rilevanza strategica individuati nel piano nazionale per le infrastrutture di ricerca 2021-2027 e le relative infrastrutture di innovazione; L'obiettivo della misura è sviluppare strutture di ricerca, sostenere i processi di innovazione e trasferimento di tecnologie e promuovere partenariati pubblico-privato.
Øla Spagna ha sostenuto 68 imprese (39 grandi imprese e 29 PMI) aventi progetti di R&I nel settore automobilistico sostenibile al fine di aumentare la capacità tecnologica delle imprese in una serie di settori, tra cui: lo sviluppo di sistemi di stoccaggio dell'energia con emissioni molto basse e riciclabilità elevata; sistemi di mobilità a idrogeno ad alta efficienza; la guida autonoma e la mobilità connessa; o l'adattamento di ambienti produttivi con sistemi sicuri e robusti per l'interazione uomo-macchina nel contesto della produzione intelligente. |
Sostegno alle imprese (comprese le PMI, accesso ai finanziamenti e agli strumenti finanziari)
La maggior parte dei PNRR prevede misure per erogare un sostegno diretto alle PMI, per un importo totale pari a 45 miliardi di EUR, equivalente a circa il 22 % della spesa totale stimata per il pilastro 3. Complessivamente, 159 misure forniscono sostegno alle PMI, con 332 traguardi e obiettivi.
L'ambito di applicazione delle misure a favore delle PMI comprese nei PNRR copre un'ampia varietà di settori, dal miglioramento del contesto imprenditoriale e dell'accesso agli appalti pubblici, alla digitalizzazione delle PMI e al miglioramento della loro sostenibilità ambientale. Una serie di misure mira inoltre ad aumentare la crescita e la resilienza delle PMI migliorando l'accesso ai finanziamenti, la riqualificazione e il miglioramento delle competenze dei loro dipendenti o rafforzando le loro capacità di ricerca e sviluppo.
Ad oggi sono stati conseguiti 51 traguardi e obiettivi relativi alle misure a sostegno delle PMI (su un totale di 705 traguardi e obiettivi), di cui 49 conseguiti in modo soddisfacente dal 1º marzo 2022.
Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti nell'ambito del pilastro "crescita intelligente, sostenibile e inclusiva" (area di intervento "sostegno alle PMI") Investimenti ØLa Croazia ha istituito uno strumento finanziario per sostenere gli investimenti da parte di microimprese e piccole e medie imprese, incoraggiando gli investimenti in tecnologie nuove, l'acquisto di macchinari e attrezzature moderni e l'aumento della capacità di produzione e di servizi, nonché misure a sostegno della transizione verde; Øla Grecia ha pubblicato gli inviti a presentare proposte per il finanziamento di un sistema di buoni per investimenti mirati destinati a tecnologie e servizi volti a promuovere la digitalizzazione di piccole e medie imprese (quali i pagamenti elettronici, le applicazioni di vendita e fatturazione elettronica, gli strumenti per la pubblicità digitale, il miglioramento delle competenze digitali, i sistemi di cibersicurezza, le infrastrutture e i servizi cloud, ecc.); Øl'Italia ha istituito uno strumento finanziario per il finanziamento di start-up, con la firma dell'accordo tra il governo e il partner incaricato dell'attuazione Cassa Depositi e Prestiti (CDP). |
3.4. Contributo del dispositivo alla coesione sociale e territoriale (ossia al pilastro 4)
Gli Stati membri hanno incluso un numero significativo di misure a sostegno della coesione sociale e territoriale, misure che contribuiscono in particolare all'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali, con capitoli dedicati alle pari opportunità e all'accesso al mercato del lavoro, a condizioni di lavoro eque e alla protezione e inclusione sociali. Più precisamente i 27 PNRR adottati dal Consiglio sosterranno il pilastro 4 con circa 220,6 miliardi di EUR. La ripartizione della spesa all'interno del pilastro è illustrata nella figura 22.
Tra i 705 traguardi e obiettivi conseguiti finora, 253 contribuiscono al pilastro 4, di cui 237 conseguiti dall'ultima relazione annuale del marzo 2022. I maggiori progressi sono stati compiuti nelle aree di intervento delle infrastrutture e dei servizi territoriali (106 traguardi e obiettivi conseguiti in 84 misure dal 1º marzo 2022), della protezione sociale (58 traguardi e obiettivi in 52 misure) e dell'educazione degli adulti (41 traguardi e obiettivi in 27 misure) (figura 23). È opportuno sottolineare che 149 dei traguardi e degli obiettivi conseguiti nell'ambito del pilastro 4 dall'introduzione del dispositivo per la ripresa e la resilienza sostengono gli obiettivi sociali in senso lato 56 , dimostrando un forte impegno da parte degli Stati membri a realizzare la dimensione sociale sin dalle fasi iniziali dell'attuazione dei PNRR. Tali misure contribuiranno altresì al conseguimento degli obiettivi principali dell'UE per il 2030 in materia di occupazione, competenze e riduzione della povertà.
Figura 22: ripartizione della spesa a sostegno della coesione sociale e territoriale per area di intervento
Nota: questo grafico mostra una ripartizione del contributo stimato al pilastro strategico in base a un elenco di aree di intervento definito dalla Commissione europea. La percentuale si riferisce alla quota complessiva del piano inquadrata nell'ambito di questo pilastro strategico. La metodologia per la rendicontazione della spesa sociale, definita nel regolamento delegato (UE) 2021/2105, è allineata alla metodologia per la rendicontazione della spesa nel contesto dei sei pilastri e in questa integrata. In questo pilastro, per la metodologia concernente la spesa sociale sono usate le aree di intervento contrassegnate da asterisco (*).
Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.
Figura 23: numero di misure nel pilastro 4 con traguardi e obiettivi conseguiti in modo soddisfacente rispetto all'ultima relazione annuale sul dispositivo per la ripresa e la resilienza, per area di intervento
Nota: La metodologia per la rendicontazione della spesa sociale, definita nel regolamento delegato (UE) 2021/2105, è allineata alla metodologia per la rendicontazione della spesa nel contesto dei sei pilastri e in questa integrata. In questo pilastro, per la metodologia concernente la spesa sociale sono usate le aree di intervento contrassegnate da asterisco (*).
Fonte: Commissione europea.
Protezione sociale, inclusione, edilizia popolare e infrastrutture sociali
Tutti i PNRR comprendono riforme o investimenti che contribuiscono a rafforzare i sistemi di protezione sociale degli Stati membri. Oltre 300 misure affrontano un'ampia serie di sfide, in particolare quelle evidenziate nelle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese. Le misure a sostegno della protezione sociale e dell'edilizia popolare rappresentano circa 28,8 miliardi di EUR. In particolare, le misure si concentrano sull'efficacia, sulla qualità e sulla resilienza dei sistemi di protezione sociale. La maggior parte degli investimenti a favore della protezione sociale nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza riguarda il potenziamento, l'espansione o il miglioramento della rete e delle strutture di servizi sociali forniti da istituzioni sociali pubbliche e private. Essi comprendono inoltre misure specifiche riguardanti, ad esempio, l'inclusione delle persone con disabilità, una maggiore adeguatezza e sostenibilità delle prestazioni sociali e il miglioramento delle condizioni di vita degli anziani bisognosi di assistenza. Alcuni Stati membri prevedono inoltre importanti investimenti per ampliare l'offerta di alloggi popolari e infrastrutture sociali per i gruppi svantaggiati, utilizzando principalmente prestiti. Alcuni Stati membri hanno inoltre previsto nei rispettivi PNRR misure per la riforma del reddito minimo e dei sistemi pensionistici al fine di aumentarne l'adeguatezza e la sostenibilità.
Ad oggi sono stati conseguiti 72 traguardi e obiettivi relativi alle aree di intervento della protezione sociale e dell'edilizia sociale (su un totale di 705 traguardi e obiettivi), di cui 67 dal 1º marzo 2022.
Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti nell'ambito
Riforme ØLa Slovacchia ha consolidato i poteri di supervisione sull'assistenza sociale per ridurre la frammentazione e migliorare l'efficienza dell'assistenza sociale e migliorare la qualità dell'assistenza nei servizi sociali e alle famiglie; Øla Spagna ha adottato una riforma del sistema dei contributi previdenziali per i lavoratori autonomi al fine di modificare gradualmente il sistema contributivo affinché diventi basato sul reddito effettivo, al fine di garantire che i lavoratori autonomi siano in grado di percepire un reddito pensionistico più adeguato in futuro. Investimenti ØPer la creazione di un nuovo servizio di tutoraggio sociale volto a garantire una capacità umana sufficiente per lo svolgimento di servizi sociali, la Croazia ha formato 220 professionisti del tutoraggio sociale che saranno in grado di fornire un sostegno più personalizzato e di maggiore responsabilizzazione; Øla Francia ha sostenuto la ristrutturazione ai fini dell'efficienza energetica nell'edilizia popolare assegnando sovvenzioni a oltre 20 000 alloggi sociali. |
Sostegno all'occupazione, ammodernamento delle istituzioni del mercato del lavoro ed educazione e formazione degli adulti a favore di gruppi di destinatari diversi dai giovani
La maggior parte degli Stati membri ha incluso nei PNRR una serie esaustiva di riforme e investimenti a sostegno della creazione di posti di lavoro e dell'ammodernamento dei rispettivi mercati del lavoro. Complessivamente, le misure a sostegno delle aree di intervento "occupazione non giovanile" e "ammodernamento delle istituzioni del mercato del lavoro" rappresentano circa 11,2 miliardi di EUR. Tali misure rispondono direttamente alle raccomandazioni specifiche per paese relative al sostegno all'occupazione e al rafforzamento del mercato del lavoro. L'occupazione e le politiche attive del mercato del lavoro occupano un posto di primo piano in quasi tutti i PNRR. I piani prevedono investimenti e riforme destinati ad aumentare la partecipazione delle donne, dei giovani e dei gruppi svantaggiati al mercato del lavoro, sostenere la creazione di posti di lavoro e la transizione verso settori e professioni emergenti. Tali misure sono inoltre concepite per stimolare l'occupazione e migliorare i risultati, il funzionamento e la resilienza dei mercati del lavoro.
Tutti i PNRR contemplano misure in materia di competenze ed educazione degli adulti, spesso collegate a politiche attive del mercato del lavoro. Tra queste figurano, ad esempio, le strategie nazionali in materia di competenze, le riforme volte a migliorare la governance e l'analisi del fabbisogno di competenze, compresi il riconoscimento e la convalida delle competenze, nonché investimenti mirati nel miglioramento delle competenze e nella riqualificazione dei dipendenti, dei disoccupati e della popolazione in generale. Le riforme e gli investimenti relativi all'educazione degli adulti, compresa l'istruzione e la formazione professionale, e al riconoscimento e alla convalida delle competenze, compresi nei PNRR rappresentano circa 17,7 miliardi di EUR.
Finora sono stati conseguiti 83 traguardi e obiettivi relativi alle aree di intervento "occupazione non giovanile", "ammodernamento delle istituzioni del mercato del lavoro" ed "educazione degli adulti", tra cui 73 dall'ultima relazione annuale del dispositivo per la ripresa e la resilienza del marzo 2022. I traguardi e gli obiettivi conseguiti riguardano, ad esempio, l'introduzione di un sistema di buoni per programmi di miglioramento delle competenze e di riqualificazione, programmi mirati di sviluppo delle competenze per i disoccupati, aggiornamenti dei programmi di formazione e l'adozione di strategie e piani d'azione nazionali in materia di competenze.
Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti nell'ambito del pilastro "coesione sociale e territoriale" (aree di intervento "occupazione non giovanile", "ammodernamento delle istituzioni del mercato del lavoro"
Riforme ØLa Croazia ha introdotto un sistema di buoni utilizzato per finanziare la partecipazione a programmi educativi che sviluppano competenze verdi e digitali. Sono coinvolti almeno 25 programmi educativi. Il sistema contiene un catalogo delle competenze che mappa le competenze esistenti e necessarie nel mercato del lavoro, nonché un'applicazione informatica per la gestione e l'assegnazione di voucher; Il sistema croato di voucher favorisce i lavoratori dipendenti e i disoccupati, prestando particolare attenzione ai gruppi vulnerabili (disoccupati di lunga durata, inattivi o giovani che non hanno un lavoro, né seguono un percorso scolastico o formativo (NEET)).
Øl'Austria ha attuato una misura volta a fornire un sostegno mirato per riportare nel mercato del lavoro i disoccupati di lunga durata che incontrano molteplici ostacoli. Il sostegno coordinato dovrebbe contribuire ad affrontare tali molteplici ostacoli e facilitare l'accesso alle qualifiche e alla formazione; Øla Spagna ha attuato una riforma del mercato del lavoro per affrontare questioni strutturali di lunga data quali il dualismo e l'elevato tasso di occupazione temporanea. Allo stesso tempo il quadro giuridico è stato adattato per consentire alle imprese di adattarsi con maggiore flessibilità agli shock. Una delle caratteristiche principali della riforma ha riguardato le tipologie dei contratti di lavoro ed ha ridotto diversi moduli a soli tre tipi e reso i contratti a tempo indeterminato l'opzione predefinita. |
Infrastrutture e servizi territoriali, sviluppo delle zone rurali e remote (comprese le isole)
Un numero sostanziale di riforme e investimenti punta a migliorare le infrastrutture territoriali e i servizi forniti a livello locale, nonché a colmare il divario tra zone urbanizzate, rurali e remote. Stimolano l'economia locale, aumentano la competitività regionale e nazionale e hanno un impatto positivo diretto sulla qualità della vita quotidiana. Un'ampia serie di riforme ed investimenti riguarda la promozione e il miglioramento della mobilità e dei trasporti sostenibili, principalmente la modernizzazione delle ferrovie e dei porti, e altri progetti di mobilità sostenibile, ad esempio per lo sviluppo di servizi di trasporto pubblico e la costruzione di piste ciclabili. I PNRR prevedono anche diverse misure volte a migliorare l'uso delle risorse naturali e a preservare l'ambiente a livello locale. Si tratta di riforme e investimenti destinati a migliorare la gestione dei rifiuti e delle acque reflue, anche nelle isole, ad ampliare i sistemi di trattamento delle acque e le reti di irrigazione, ad aumentare la sostenibilità del settore dell'agricoltura e a sostenere la creazione di consorzi in zone rurali funzionali. Tali misure riguardano anche altri tipi di infrastrutture e servizi territoriali, quali la diffusione di infrastrutture a banda larga e di servizi sociali e infrastrutture in zone remote. Inoltre le riforme e gli investimenti contribuiscono a migliorare i risultati della pubblica amministrazione a livello locale rafforzando la capacità dei comuni di fornire servizi di buona qualità.
Le misure a sostegno delle infrastrutture e dei servizi territoriali rappresentano circa 151,2 miliardi di EUR, mentre le misure specifiche a sostegno dello sviluppo delle zone rurali e remote rappresentano circa 16,0 miliardi di EUR. Finora sono stati conseguiti 124 traguardi e obiettivi relativi a queste due aree di intervento, di cui 121 dall'ultima relazione annuale del dispositivo per la ripresa e la resilienza del marzo 2022.
Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti nell'ambito del pilastro "coesione sociale e territoriale" (aree di intervento "infrastrutture e servizi territoriali" e "sviluppo delle zone rurali e remote") Riforme ØLa Bulgaria ha rafforzato il coinvolgimento diretto del livello regionale e locale nella gestione dei fondi dell'UE rafforzandone il ruolo nell'elaborazione e nell'attuazione di strategie e progetti territoriali integrati; Øla Croazia ha migliorato i sistemi di ristrutturazione e di consolidamento dei terreni agricoli semplificando le procedure di consolidamento e garantendo un monitoraggio continuo dei terreni agricoli. Ciò contribuisce a un uso più efficiente dei terreni agricoli, a preservare l'ambiente e a migliorare la vita nelle zone rurali; Øl'Italia ha migliorato le procedure di valutazione dei progetti nel settore dei sistemi di trasporto pubblico locale e nel settore del trasporto di massa in tempi rapidi, definendo in maniera chiara le responsabilità nell'approvazione dei progetti di trasporto pubblico locale e semplificando la procedura di pagamento; Øla Spagna ha dato vita all'Istituto per il Fondo per una transizione giusta, incaricato di individuare e adottare misure che garantiscano un trattamento equo dei lavoratori e dei territori interessati dalla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, riducano al minimo gli impatti negativi su tali territori e ottimizzino le opportunità del processo di trasformazione. |
3.5. Contributo del dispositivo alla salute e alla resilienza economica, sociale e istituzionale, al fine, fra l'altro, di rafforzare la capacità di risposta e preparazione alle crisi (ossia al pilastro 5)
I PNRR degli Stati membri contribuiscono in maniera significativa alla salute e alla resilienza economica, sociale e istituzionale, al fine, fra l'altro, di rafforzare la capacità di risposta e preparazione alle crisi. Oltre 1 100 misure e sottomisure, che rappresentano circa 84,1 miliardi di EUR, incluse nei 27 PNRR, contribuiscono al pilastro strategico della salute e della resilienza economica, sociale e istituzionale. Tali misure riguardano aree di intervento che spaziano dall'assistenza sanitaria e a lungo termine all'efficacia dei sistemi giudiziari e alla vigilanza antiriciclaggio. La ripartizione della spesa tra le diverse aree di intervento all'interno del pilastro è illustrata nella figura 24 57 .
Tra i 705 traguardi e obiettivi conseguiti in modo soddisfacente finora, 296 contribuiscono al pilastro 5, compresi 274 traguardi e obiettivi conseguiti in modo soddisfacente dal 1º marzo 2022. I maggiori progressi sono stati compiuti nelle aree di intervento dell'efficacia della pubblica amministrazione e dei sistemi nazionali (141 traguardi e obiettivi conseguiti in 95 misure dal 1º marzo 2022), dell'assistenza sanitaria (40 traguardi e obiettivi in 35 misure) e della prevenzione delle frodi (36 traguardi e obiettivi in 22 misure) (figura 25).
Figura 24: ripartizione della spesa a sostegno della salute e della resilienza per area di intervento
Nota: questo grafico mostra una ripartizione del contributo stimato al pilastro strategico in base a un elenco di aree di intervento definito dalla Commissione europea. La percentuale si riferisce alla quota complessiva del piano inquadrata nell'ambito di questo pilastro strategico. La metodologia per la rendicontazione della spesa sociale, definita nel regolamento delegato (UE) 2021/2105, è allineata alla metodologia per la rendicontazione della spesa nel contesto dei sei pilastri e in questa integrata. In questo pilastro, per la metodologia concernente la spesa sociale sono usate le aree di intervento contrassegnate da asterisco (*).
Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.
Sanità e assistenza a lungo termine
Un'ampia serie di progetti di investimento e riforma in materia di sanità nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza è in fase di attuazione, anche nell'area dell'assistenza sanitaria di base, dell'assistenza ambulatoriale e della sanità digitale, unitamente a misure orientate all'efficienza per migliorare la governance, l'efficacia in termini di costi, l'accesso e la qualità dei servizi sanitari. Le recenti riforme sanitarie affrontano le sfide poste dalla pandemia, migliorando, ad esempio, le capacità in materia di sanità pubblica. La pandemia ha anche reindirizzato le politiche verso la prevenzione. Diversi Stati membri stanno intraprendendo riforme e investimenti specificamente mirati all'assistenza per la salute mentale e a una revisione globale delle strategie sanitarie nazionali. Ad esempio, Italia, Lituania e Portogallo stanno riorganizzando i loro sistemi sanitari per migliorare l'accesso all'assistenza sanitaria a livello locale e Lettonia, Lussemburgo, Polonia, Malta e Paesi Bassi cercano di rafforzare la forza lavoro nel settore sanitario. Nel complesso, nei 27 PNRR oltre 43,0 miliardi di EUR (ossia l'8,7 % del sostegno finanziario non rimborsabile e dei prestiti totali nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza) sono destinati a misure relative all'assistenza sanitaria. Circa un terzo di tale importo è destinato agli investimenti e alle riforme volti a promuovere la digitalizzazione dei sistemi sanitari che contribuisce a rafforzare la resilienza di detti sistemi.
Figura 25: numero di misure nel pilastro 5 con traguardi e obiettivi conseguiti in modo soddisfacente rispetto all'ultima relazione annuale sul dispositivo per la ripresa e la resilienza, per area di intervento
Nota: La metodologia per la rendicontazione della spesa sociale, definita nel regolamento delegato (UE) 2021/2105, è pienamente allineata alla metodologia per la rendicontazione della spesa nel contesto dei sei pilastri e in questa integrata. In questo pilastro, per la metodologia concernente la spesa sociale sono usate le aree di intervento contrassegnate da asterisco (*).
Fonte: Commissione europea.
Diversi Stati membri finanziano riforme e investimenti a favore dell'assistenza a lungo termine nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza. L'accesso a servizi di assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili è importante per rispondere alle esigenze in termini di assistenza legate all'invecchiamento della popolazione e manifestate dalle persone con disabilità. Il dispositivo per la ripresa e la resilienza è in linea con gli sviluppi politici in materia di assistenza a lungo termine in corso nel settore, in particolare la strategia europea per l'assistenza, il pilastro europeo dei diritti sociali e la raccomandazione del Consiglio relativa all'assistenza a lungo termine 58 . Le riforme mirano a migliorare gli incentivi per l'assistenza domiciliare e di prossimità, anche attraverso la deistituzionalizzazione dell'erogazione di assistenza. Complessivamente, un totale di 7,3 miliardi di EUR è assegnato a 18 Stati membri per un totale di 52 (sotto)misure (22 riforme e 30 investimenti).
Ad oggi, dal 1º marzo 2022, sono stati conseguiti 50 traguardi e obiettivi relativi alle aree di intervento dell'assistenza sanitaria e dell'assistenza a lungo termine.
Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti nell'ambito del pilastro "salute e resilienza economica, sociale e istituzionale" (aree di intervento "assistenza sanitaria" e "assistenza a lungo termine") Riforme ØLa Bulgaria ha adottato la strategia nazionale per la salute mentale dei cittadini della Repubblica di Bulgaria 2021-2030 e un piano d'azione per l'attuazione della strategia. Queste attività si inseriscono nel contesto di una riforma che mira a sostenere in modo strategico gli investimenti e le riforme futuri nel settore dell'assistenza sanitaria, individuando le raccomandazioni e le azioni pertinenti. Di conseguenza la riforma comprende l'adozione di una serie di strategie e piani riguardanti le aree pertinenti dell'assistenza sanitaria; Øla Cechia ha approvato il programma oncologico nazionale 2022-2030 in consultazione con i soggetti e i portatori di interessi principali e l'istituzione del Consiglio nazionale per l'attuazione del programma. Il traguardo è legato alla riforma che mira ad aumentare la resilienza del sistema di prevenzione e cura del cancro in Cechia, rispecchiando le priorità stabilite nel piano europeo di lotta contro il cancro; Øla Danimarca ha pubblicato una relazione sulla valutazione delle scorte di medicinali critici da parte dell'Agenzia danese per i medicinali. Tale traguardo riguarda la misura volta a mantenere e garantire scorte di medicinali critici nel settore sanitario secondario della Danimarca, evitando situazioni critiche caratterizzate da carenze di medicinali importanti. La Danimarca ha inoltre raggiunto un altro traguardo preparando una valutazione delle soluzioni di telemedicina per l'ansia legata alla salute connessa alla pandemia di COVID-19 al fine di sviluppare ulteriormente e aumentare il ricorso alla telemedicina e il coinvolgimento dei pazienti. Il traguardo in questione costituisce parte di una misura che mira a sviluppare soluzioni digitali nuove e a promuovere l'uso diffuso di tecnologie digitali, il coinvolgimento dei pazienti e la telemedicina; Øin Italia è entrata in vigore una normativa che prevede la definizione di un nuovo modello organizzativo della rete territoriale di assistenza sanitaria. Questo traguardo è legato a una riforma che istituisce un nuovo modello di assistenza sanitaria territoriale e crea una nuova struttura istituzionale per la prevenzione in materia di salute, ambiente e clima; Øil Portogallo ha garantito l'entrata in vigore del nuovo decreto-legge sulla salute mentale, che stabilisce i principi guida per l'organizzazione, la gestione e la valutazione dei servizi di assistenza per la salute mentale. Questo traguardo costituisce uno dei pilastri principali della riforma sulla salute mentale che mira a migliorare la gestione della salute mentale in Portogallo creando condizioni quadro più favorevoli per la deistituzionalizzazione dei pazienti affetti da malattie mentali, l'espansione dei servizi locali e integrati di assistenza continua nel settore della salute mentale, l'organizzazione di servizi psichiatrici forensi e l'attuazione di piani sanitari regionali per la demenza. Investimento ØL'Austria ha adottato e pubblicato gli orientamenti di finanziamento per la creazione di nuove unità di assistenza sanitaria di base e per progetti volti a migliorare le unità di assistenza sanitaria di base già esistenti. Questa attività si colloca nel contesto di investimenti volti a migliorare la sostenibilità e la resilienza dell'assistenza sanitaria rafforzando la sanità pubblica e l'assistenza sanitaria di base. |
Resilienza istituzionale
Altresì in corso è l'attuazione di misure volte a rafforzare la resilienza istituzionale. Diversi Stati membri hanno adottato notevoli riforme dello Stato di diritto, ad esempio migliorando la qualità del processo legislativo o rafforzando l'indipendenza della magistratura. Sono stati compiuti progressi considerevoli anche al fine di rafforzare l'efficienza dei sistemi giudiziari, con misure specifiche che spaziano da modifiche organizzative dei procedimenti alla riforma della struttura degli organi giurisdizionali. Gli sforzi degli Stati membri hanno inoltre consentito di intensificare la lotta contro la corruzione e migliorare la vigilanza antiriciclaggio, in particolare attraverso l'adozione di documenti strategici nazionali quali piani d'azione e strategie.
Sono già state attuate numerose misure volte a realizzare amministrazioni pubbliche moderne e agili al servizio dei cittadini e delle imprese dell'UE. Tali misure spaziano dagli investimenti dedicati al monitoraggio dell'attuazione, dell'audit e del controllo dei PNRR fino alle riforme concepite per semplificare la pubblica amministrazione ed eliminare gli ostacoli amministrativi. Diverse misure di digitalizzazione della pubblica amministrazione sono in fase di attuazione, ad esempio in Lussemburgo e in Croazia. Taluni Stati membri si sono concentrati sulle capacità della funzione pubblica, più precisamente su sistemi di assunzione più trasparenti e sulla riduzione degli impieghi temporanei nella pubblica amministrazione.
La maggior parte delle misure di preparazione e risposta alle crisi già attuate nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza è incentrata sull'adattamento ai cambiamenti climatici, sull'assistenza sanitaria e sulla tecnologia digitale. Sono altresì in fase di attuazione misure volte a creare infrastrutture critiche digitali efficienti, sicure e condivise, compresi sistemi sicuri di comunicazioni mobili per i dipendenti del governo. Sono stati compiuti sforzi notevoli nella gestione delle foreste, nella prevenzione degli incendi boschivi e nella riduzione delle loro ripercussioni. Nel settore dell'assistenza sanitaria, sebbene l'attuazione delle misure correlate sia in corso, la diffusione della telemedicina è aumentata, contribuendo ad attenuare le perturbazioni nella fornitura di servizi sanitari causate dalla crisi della COVID-19.
Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti nell'ambito del pilastro "salute e resilienza economica, sociale e istituzionale" (area di intervento "efficacia della pubblica amministrazione") Riforme ØIn Austria è entrata in vigore la legge sul fondo per la digitalizzazione. Tale legge accelererà la digitalizzazione dell'amministrazione federale, migliorando i servizi per i cittadini e le imprese; Øla Bulgaria ha adottato una tabella di marcia per l'attuazione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo; Øla Croazia ha adottato una nuova strategia anticorruzione per il periodo 2021-2030. Tale strategia mira a rafforzare il quadro istituzionale e normativo per la lotta contro la corruzione, a migliorare la trasparenza e l'apertura del lavoro delle autorità pubbliche, a rafforzare l'integrità e i sistemi di gestione dei conflitti di interessi, a potenziare il potenziale anticorruzione nel sistema degli appalti pubblici e a sensibilizzare l'opinione pubblica in merito ai danni causati dalla corruzione e alla necessità di segnalare le irregolarità, nonché a migliorare la trasparenza; Øa Cipro è entrata in vigore una legge volta a proteggere contro sanzioni interne gli informatori che segnalano frodi e corruzione. Unitamente all'entrata in vigore della legge che istituisce l'autorità indipendente contro la corruzione e all'entrata in vigore della legge sulla trasparenza nei processi decisionali e nelle questioni correlate, detta legge garantisce una maggiore coerenza nella lotta contro la corruzione; Øla Grecia ha avviato l'introduzione del sistema retributivo basato sui risultati nella pubblica amministrazione adottando la legislazione primaria per la fase pilota; ØMalta ha rafforzato l'indipendenza del proprio sistema giudiziario attraverso una riforma del metodo di nomina e revoca dell'incarico di giudici e magistrati. Inoltre il Consiglio per le nomine giudiziarie è ora composto per lo più da membri della magistratura al fine di ridurre i rischi di interferenze politiche. Occorre ora pubblicare inviti pubblici per i posti vacanti all'interno della magistratura, un'azione questa che aumenterà la trasparenza del processo di nomina; La composizione del Consiglio per le nomine giudiziarie di Malta è stata modificata.
Diritti d'autore: governo maltese. ØMalta ha inoltre attuato una serie completa di misure anticorruzione, tra cui la pubblicazione di una strategia nazionale antifrode e anticorruzione e la concessione di un rafforzamento statutario alla commissione permanente contro la corruzione al fine di garantire che le sue relazioni siano trasmesse direttamente all'avvocato generale; Øla Slovacchia ha riorganizzato la propria mappa giudiziaria, definendo un nuovo sistema degli organi giurisdizionali. L'obiettivo della riforma è organizzare e strutturare meglio le varie agende degli organi giurisdizionali e la loro ubicazione fisica, nonché (ri)assegnare i giudici alle agende e ai distretti degli organi giurisdizionali, creando così l'opportunità per giungere a decisioni giudiziarie più efficaci e più rapide. |
Resilienza di bilancio e tassazione
Diversi Stati membri hanno già attuato misure importanti nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza al fine di migliorare la gestione delle finanze pubbliche, tanto sul versante delle entrate quanto su quello delle spese. Numerose misure mirano a migliorare la riscossione delle imposte e a scoraggiare l'evasione fiscale, anche promuovendo la digitalizzazione delle operazioni, la riscossione delle imposte e la selezione per gli audit. Secondo le previsioni, tali misure dovrebbero sostenere le entrate nazionali, combattere l'economia sommersa e ridurre i costi di conformità per i contribuenti. Alcuni Stati membri hanno inoltre avviato riforme globali dei loro sistemi fiscali, volte a sostenere la crescita economica e a migliorare l'equità. Per quanto riguarda la spesa pubblica, in diversi Stati membri sono state adottate diverse misure per avviare revisioni della spesa, integrarle nel processo di bilancio nazionale o, laddove ciò sia già stato conseguito, migliorarne la concezione e rafforzarne la governance. Taluni Stati membri hanno inoltre adottato misure volte a migliorare la gestione delle imprese statali, a potenziare gli strumenti di previsione del bilancio e a perfezionare il quadro di contabilizzazione.
Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti nell'ambito del pilastro "salute e resilienza economica, sociale e istituzionale" (aree di intervento "politica di bilancio e governance di bilancio" e "misure fiscali") Riforme ØL'Italia ha attuato una serie completa di misure contro l'evasione fiscale, volta a incoraggiare il rispetto delle norme e a migliorare i controlli. L'orientamento degli audit fiscali è stato perfezionato grazie a tecniche di apprendimento automatico e a insiemi di dati interconnessi, che ora comprendono anche i dati aziendali su operazioni elettroniche. L'Italia ha inoltre esteso l'uso obbligatorio della fatturazione elettronica a settori precedentemente esentati, ha ulteriormente incoraggiato i pagamenti elettronici e migliorato la lotteria degli scontrini per scoraggiare l'omessa fatturazione; Øla Spagna ha istituito un'unità permanente in seno all'Autorità indipendente per la responsabilità di bilancio (AIReF) al fine di effettuare revisioni della spesa e ha modificato la struttura organizzativa del ministero delle Finanze per dare un seguito sistematico alle raccomandazioni delle revisioni della spesa. Tali riforme intendono migliorare la qualità della spesa pubblica. La Spagna ha inoltre rivisto la legge contro l'evasione e le frodi fiscali e ha aggiornato l'elenco spagnolo delle giurisdizioni non cooperative in materia fiscale. Tali misure mirano a migliorare l'adempimento degli obblighi fiscali e a rendere più equo il sistema fiscale. Investimenti ØLa Romania ha attuato un investimento volto a migliorare l'amministrazione fiscale attraverso l'attuazione di una gestione integrata dei rischi. Si prevede che tale investimento avrà ripercussioni sul livello di adempimento degli obblighi fiscali e sul conseguimento di entrate di bilancio, garantendo un contesto di mercato competitivo e aumentando l'efficienza della riscossione delle imposte. Questa misura specifica prevede che almeno 150 000 registratori di cassa siano collegati al sistema elettronico dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione fiscale. Il pieno collegamento mira ad affrontare in particolare le frodi nel settore del commercio e a contribuire a ridurre il divario dell'IVA. |
3.6. Contributo del dispositivo alle politiche per la prossima generazione, l'infanzia e i giovani, come l'istruzione e le competenze (ossia al pilastro 6)
Le misure nel contesto delle politiche per la prossima generazione, l'infanzia e i giovani si concentrano principalmente su istruzione, formazione, educazione e cura della prima infanzia e sostegno dell'occupazione giovanile. I 27 PNRR adottati dal Consiglio sosterranno il pilastro 6 con circa 54,9 miliardi di EUR. Circa tre quarti del totale della spesa relativa al pilastro 6 contribuiscono all'istruzione generale, professionale e superiore. Il restante 25 % è suddiviso quasi equamente tra educazione e cura della prima infanzia e sostegno all'occupazione giovanile. La ripartizione della spesa all'interno del pilastro è illustrata nella figura 26.
Dei 705 traguardi e obiettivi conseguiti in modo soddisfacente finora, 64 contribuiscono al pilastro 6, compresi 61 traguardi e obiettivi conseguiti in modo soddisfacente dal 1º marzo 2022. Dal 1º marzo 2022 sono stati conseguiti 56 traguardi e obiettivi in 45 misure nell'area di intervento dell'istruzione generale, professionale e superiore (figura 27). I traguardi e gli obiettivi del pilastro 6 sono associati a misure volte a promuovere la qualità, migliorare l'accesso e l'inclusività dei sistemi di istruzione, rafforzare le politiche attive del mercato del lavoro, sostenere la trasformazione digitale nell'istruzione, fornire formazione e sostegno agli insegnanti, promuovere la modernizzazione della formazione professionale, nonché fornire sostegno all'istruzione superiore e alla cooperazione con la pubblica amministrazione e le imprese.
Figura 26: ripartizione della spesa a sostegno delle politiche per la prossima generazione per area di intervento
Nota: questo grafico mostra una ripartizione del contributo stimato al pilastro strategico in base a un elenco di aree di intervento definito dalla Commissione europea. La percentuale si riferisce alla quota complessiva del piano inquadrata nell'ambito di questo pilastro strategico. La metodologia per la rendicontazione della spesa sociale, definita nel regolamento delegato (UE) 2021/2105, è pienamente allineata alla metodologia per la rendicontazione della spesa nel contesto dei sei pilastri e in questa integrata. In questo pilastro, per la metodologia concernente la spesa sociale sono usate le aree di intervento contrassegnate da asterisco (*).
Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.
Figura 27: numero di misure nel pilastro 6 con traguardi e obiettivi conseguiti in modo soddisfacente rispetto all'ultima relazione annuale sul dispositivo per la ripresa e la resilienza, per area di intervento
Nota: La metodologia per la rendicontazione della spesa sociale, definita nel regolamento delegato (UE) 2021/2105, è allineata alla metodologia per la rendicontazione della spesa nel contesto dei sei pilastri e in questa integrata. In questo pilastro, per la metodologia concernente la spesa sociale sono usate le aree di intervento contrassegnate da asterisco (*).
Fonte: Commissione europea.
Istruzione generale, professionale e superiore: accessibilità, accessibilità economica, qualità e inclusività, comprese digitalizzazione e infrastrutture
Investimenti e riforme per un totale di oltre 43,2 miliardi di EUR a sostegno dell'istruzione scolastica generale sosterranno miglioramenti della qualità e dell'inclusività. Taluni Stati membri offriranno un sostegno personalizzato alle scuole e agli studenti svantaggiati, compreso il tutoraggio, anche al fine di colmare le lacune di apprendimento e prevenire l'abbandono scolastico precoce. Altre misure comprendono investimenti che mirano ad aumentare il numero di ore di istruzione e a consentire la scolarizzazione per l'intera giornata. Diverse misure affrontano temi quali l'attuazione di una riforma dei curricoli, la riforma delle procedure di assunzione degli insegnanti, il miglioramento dell'istruzione per minori con bisogni specifici, il sostegno agli studenti con risultati insufficienti, il miglioramento della valutazione esterna delle scuole o il sostegno alla desegregazione.
La maggior parte dei paesi pianifica investimenti nell'infrastruttura digitale e nella connettività delle scuole, spesso concentrandosi sulle scuole svantaggiate e rurali. Tali investimenti comprendono la trasformazione delle classi in ambienti di apprendimento flessibili e connessi e la fornitura ai discenti e agli insegnanti di dispositivi digitali per ridurre il divario digitale. Le competenze digitali degli alunni saranno migliorate mediante l'adeguamento dei programmi scolastici e lo sviluppo di risorse e contenuti digitali. Numerosi Stati membri prevedono nei rispettivi piani la formazione degli insegnanti sulle competenze digitali.
Alcuni Stati membri utilizzeranno il dispositivo per la ripresa e la resilienza per sostenere la trasformazione dell'istruzione superiore mediante un'ampia serie di misure. Tra le misure figurano l'ammodernamento dei programmi di studio, l'ampliamento dei luoghi di studio, l'avvio di nuovi corsi di studio, la revisione dei modelli di finanziamento dell'istruzione superiore, lo sviluppo di meccanismi di garanzia della qualità e di governance, l'introduzione di sistemi di monitoraggio dei percorsi di carriera dei diplomati e laureati e l'internazionalizzazione dell'istruzione superiore. Inoltre il miglioramento dell'accesso all'istruzione superiore sarà finanziato da una serie di Stati membri quali, ad esempio, Belgio, Bulgaria, Croazia, Spagna, Francia, Irlanda, Polonia, Portogallo, Romania, Finlandia e Svezia.
Educazione e cura della prima infanzia: accessibilità, accessibilità economica, qualità e inclusività, comprese digitalizzazione e infrastrutture
Gli investimenti e le riforme per un importo superiore a 8 miliardi di EUR in un'educazione e cura della prima infanzia inclusive e di qualità dovrebbero aumentare i tassi di partecipazione, in particolare tra i gruppi svantaggiati, riducendo in tal modo le disuguaglianze e contribuendo all'attuazione della garanzia europea per l'infanzia 59 . Oltre la metà degli Stati membri ha incluso misure volte a migliorare l'accesso all'educazione e alla cura della prima infanzia (ECEC) ampliandone le capacità, l'inclusività e/o la qualità. L'erogazione di servizi di qualità e a prezzi accessibili in materia di educazione e cura della prima infanzia facilita, da un lato, le pari opportunità per tutti i minori, indipendentemente dal loro contesto socioeconomico, e, dall'altro, l'integrazione nel mercato del lavoro dei prestatori di assistenza, nella maggior parte dei casi donne, riducendo il rischio di povertà o di esclusione sociale. Gli investimenti a sostegno della costruzione e della ristrutturazione di infrastrutture sono spesso accompagnati da riforme. Ad esempio i paesi prevedono di abbassare l'età dell'istruzione prescolare obbligatoria, introdurre un diritto giuridico a disporre di un posto, rivedere il modello di finanziamento, ridurre le spese per l'educazione e cura della prima infanzia, migliorare la diagnosi precoce e il sostegno ai minori con disabilità, rivedere il sistema di assunzione del personale addetto all'educazione e cura della prima infanzia e adottare il quadro giuridico per facilitare l'accesso alla formazione e alle opportunità di ulteriore professionalizzazione del personale.
Sostegno all'occupazione giovanile e creazione di posti di lavoro per i giovani, compresi incentivi all'assunzione e alla transizione occupazionale e sostegno al lavoro autonomo
Le misure a sostegno dell'occupazione giovanile prevedono sovvenzioni per i tirocini, investimenti volti a personalizzare i servizi pubblici per l'impiego destinati ai giovani, potenziare il tutoraggio dei giovani e l'orientamento individuale all'occupazione e all'autonomia, nonché programmi volti a incentivare l'assunzione di giovani da parte del settore privato che rappresentano circa 6,1 miliardi di EUR.
Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti nell'ambito del pilastro delle politiche per la prossima generazione Riforme ØLa Bulgaria ha conseguito tre traguardi che mirano a migliorare l'efficacia del sistema di istruzione a tutti i livelli: istruzione prescolastica, scolastica e superiore. Tra questi figurano modifiche della legge sull'istruzione prescolastica e scolastica e del relativo diritto derivato, tra cui l'introduzione dell'obbligo di istruzione prescolastica a partire dall'età di quattro anni, modifiche alla legge sull'istruzione superiore volte a introdurre un sistema di accreditamento riveduto per gli istituti di istruzione superiore e l'adozione di una mappa nazionale dell'istruzione superiore; La Bulgaria ha migliorato l'efficacia del proprio sistema scolastico.
Øla Cechia ha conseguito diversi traguardi e obiettivi nel settore dell'istruzione. Una riforma ha riveduto i programmi di studio delle scuole primarie, secondarie inferiori e secondarie superiori al fine di promuovere l'alfabetizzazione digitale e competenze informatiche avanzate quali l'elaborazione e la modellizzazione dei dati, il coding e la programmazione, la robotica e la realtà virtuale/aumentata. Inoltre, almeno 20 università sono state selezionate per sostenere lo sviluppo di nuovi programmi di studio incentrati sul miglioramento delle competenze e sulla riqualificazione; ØIn Italia è entrata in vigore la riforma della carriera degli insegnanti. La riforma si articola in quattro punti: i) miglioramento e semplificazione delle procedure concorsuali; ii) aumento della specializzazione necessaria per accedere alla professione di insegnante; iii) istituzione di un quadro di mobilità più efficace nell'interesse della continuità dell'insegnamento; e iv) introduzione di una progressione di carriera collegata alla valutazione delle prestazioni e allo sviluppo professionale continuo. Investimenti ØLa Cechia ha fornito 74 000 dispositivi digitali (tablet, computer portatili, telefoni cellulari, ecc.) a 4 102 scuole primarie e secondarie per l'apprendimento a distanza. |
3.7. Contributo del dispositivo alla politica sociale, compresa la parità di genere, così come all'infanzia e alla gioventù
Politica sociale
Gli Stati membri hanno incluso un numero significativo di misure nei PNRR che promuovono la politica sociale, anche in relazione alla parità di genere nonché all'infanzia e alla gioventù, sostenendo in tal modo l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali. Dei 2 042 traguardi e obiettivi che promuovono la politica sociale, 213 sono stati conseguiti, di cui 199 conseguiti dal 1º marzo 2022 (cfr. sezioni 3.4, 3.5 e 3.6 per un'analisi mirata delle misure che contribuiscono all'occupazione e alle competenze, all'istruzione e all'educazione e cura della prima infanzia, alla sanità e all'assistenza a lungo termine nonché alle politiche sociali).
Una dotazione complessiva di circa 139,8 miliardi di EUR stanziati dagli Stati membri contribuisce alla spesa sociale 60 , un dato che rappresenta circa il 28 % della spesa totale stimata. Circa un terzo di tale importo è destinato a spese a favore di istruzione ed educazione e cura della prima infanzia, un altro terzo alla sanità e assistenza a lungo termine; il resto è suddiviso tra le spese a favore di occupazione e competenze e spese per le politiche sociali (figura 28).
Figura 28: quota della spesa sociale del dispositivo per la ripresa e la resilienza per categorie sociali principali
Nota: questa figura illustra la ripartizione delle spese sociali stimate in tutti i PNRR approvati. Le categorie sociali sono definite e applicate sulla base della metodologia adottata dalla Commissione, in consultazione con il Parlamento europeo e gli Stati membri, con il regolamento delegato (UE) 2021/2105.
Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.
Parità di genere
I PNRR degli Stati membri contribuiscono alla parità di genere in vari modi. I 27 piani adottati contengono 134 (sotto)misure incentrate sulla parità di genere e numerose riforme e investimenti che mirano esplicitamente a contribuire alle pari opportunità in generale. La ripartizione delle misure pertinenti in materia di parità di genere per Stato membro è riportata nella figura 29 61 62 .
Figura 29: quota (in %) delle misure incentrate sulla parità di genere nei PNRR adottati
Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.
Oltre alle misure che contribuiscono esplicitamente alle pari opportunità, gli Stati membri hanno incluso nei loro piani altre riforme e altri investimenti che integrano considerazioni in materia di uguaglianza. Ciò comporta talvolta sotto-obiettivi espliciti o altre disposizioni che garantiscano che le esigenze di gruppi specifici siano prese in considerazione in altre aree di intervento. Allo stesso tempo, anche se le misure nei settori del mercato del lavoro, dell'edilizia abitativa, dell'energia, dei trasporti e della digitalizzazione possono inizialmente non essere considerate politiche che contribuiscono all'uguaglianza, la loro attuazione effettiva può contribuire in modo significativo alla promozione delle pari opportunità. Ad esempio, le riforme e gli investimenti nelle infrastrutture, nei trasporti pubblici o nella connettività digitale potrebbero non essere stati concepiti ai fini delle pari opportunità, ma potrebbero incidere positivamente in termini di accesso all'istruzione a distanza, ai servizi (sanitari) essenziali e ai servizi di pubblica utilità, oppure consentendo alle persone con mobilità limitata o che vivono in zone remote di partecipare alle attività economiche e alla vita sociale.
Gli Stati membri stanno compiendo progressi nell'attuazione di misure incentrate sulla parità di genere. Delle 134 (sotto)misure incentrate sulla parità di genere nei 27 PNRR, 25 (sotto)misure contengono traguardi od obiettivi conseguiti, di cui 20 dal 1º marzo 2023. Esempi di misure incentrate sulla parità di genere con traguardi e obiettivi conseguiti sono presentati nel riquadro che segue.
Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti incentrate
Riforme ØLa Croazia ha adottato una nuova legge in materia di lavoro che prevede disposizioni a sostegno di una maggiore flessibilità in termini di orario di lavoro e luogo di lavoro, nonché disposizioni che riducono il divario retributivo di genere. Tale ulteriore flessibilità consente in particolare a genitori e prestatori di assistenza di utilizzare maggiormente le modalità di lavoro a tempo parziale; Øla Spagna ha introdotto una nuova legislazione atta a garantire la parità retributiva tra uomini e donne attraverso l'obbligo della parità delle retribuzioni per un lavoro di pari valore, promuovendo la trasparenza retributiva per individuare ed evitare la discriminazione e sviluppando strumenti volti a consentire il rispetto del principio della trasparenza retributiva. Investimenti ØL'Italia ha attuato un investimento a sostegno della creazione e della crescita di imprese guidate da donne, istituendo un nuovo fondo e rafforzando due fondi esistenti a partire dal 2021. Il traguardo corrispondente è stato conseguito in modo soddisfacente nell'ambito della prima richiesta di pagamento. Si prevede che le prime 700 imprese dovrebbero avere diritto al sostegno a partire dal luglio 2023 e, secondo i dati nazionali, a giugno 2023 erano state selezionate ufficialmente più di 1 000 imprese. L'Italia ha inoltre istituito un sistema di certificazione della parità di genere per incoraggiare e incentivare le pratiche aziendali che favoriscono la parità di genere. |
Infanzia e gioventù
Le 425 (sotto)misure incentrate sull'infanzia e sulla gioventù sono ripartite in una serie di aree di intervento, principalmente nell'ambito dell'istruzione e della formazione. Un'analisi specifica delle politiche per la prossima generazione, l'infanzia e i giovani, ad esempio nel settore dell'istruzione e della formazione, figura nella sezione 3.6.
Delle misure incentrate sulla gioventù e sull'infanzia nei 27 PNRR, 83 (sotto)misure contengono traguardi od obiettivi conseguiti, comprese 79 (sotto)misure con traguardi e obiettivi conseguiti dal 1º marzo 2022. Un numero elevato di Stati membri ha avviato riforme e investimenti a sostegno dell'infanzia e della gioventù. Esempi di misure a sostegno dell'infanzia e della gioventù con traguardi e obiettivi conseguiti sono presentati nel riquadro che segue.
Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti incentrate sull'infanzia e sulla gioventù Riforme ØL'Austria ha introdotto un pacchetto di misure educative correttive e relative misure di sostegno incentrate in particolare sugli alunni svantaggiati, compresa la messa a disposizione di risorse per lezioni di sostegno, divisioni di gruppo/classe, misure di sostegno individuali e lezioni supplementari durante le vacanze estive. Numerose lezioni di sostegno supplementare hanno già avuto luogo, con l'obiettivo di compensare i deficit di apprendimento e le potenziali perdite nel settore dell'istruzione accumulati durante la pandemia di COVID-19; Øla Bulgaria ha attuato la prima parte della riforma dell'istruzione prescolastica e scolastica e dell'apprendimento permanente, compreso un nuovo obbligo per i bambini di frequentare l'istruzione prescolastica a partire dai quattro anni di età. Tra le altre modifiche alla legge figurano un aggiornamento dei programmi di studio di base nel settore scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico (STEM) e ulteriori opportunità di apprendimento a distanza; Øla Lituania ha iniziato a riformare il proprio sistema di orientamento professionale, dedicando particolare attenzione alla consulenza professionale e all'apprendimento permanente, per collegare meglio l'offerta e la domanda sul mercato del lavoro. Le prime fasi completate hanno stabilito il quadro e la gestione del sistema, i requisiti in materia di competenza per i professionisti, il sistema di finanziamento per i servizi forniti, la portata del coinvolgimento delle istituzioni e delle parti sociali; ØMalta ha iniziato ad attuare una riforma volta a migliorare l'istruzione inclusiva di qualità, in particolare istituendo nuove unità autistiche nelle scuole medie, a beneficio dei giovani autistici che ora hanno accesso ad attrezzature che soddisfano le loro esigenze educative specifiche. Investimenti ØLa Francia ha sostenuto l'occupazione dei giovani con oltre 337 000 sussidi all'assunzione nel primo semestre del 2021 per i giovani di età inferiore ai 26 anni. I sussidi sono stati versati al datore di lavoro per la conclusione di un contratto a tempo determinato (di almeno tre mesi) o di un contratto a tempo indeterminato per giovani di età inferiore a 26 anni, nel contesto di posti di lavoro moderatamente qualificati o di livello iniziale. |
Gruppi svantaggiati
I PNRR di diversi Stati membri prevedono altresì misure destinate ad affrontare l'integrazione economica e sociale delle persone con disabilità, nonché la protezione e l'integrazione di altri gruppi svantaggiati, quali le persone provenienti da un contesto migratorio o i rom. Oltre a diverse misure rivolte ai giovani, con particolare attenzione ai gruppi svantaggiati di cui sopra, gli Stati membri introducono ad esempio incentivi per i datori di lavoro affinché assumano persone con disabilità e sostengano la loro integrazione nel mercato del lavoro o compiano sforzi mirati per eliminare gli ostacoli negli edifici pubblici e facilitare la partecipazione delle persone con disabilità all'istruzione e la loro inclusione nella società.
Dal 1º marzo 2022 diversi Stati membri (ad esempio Austria, Croazia, Italia, Portogallo, Slovacchia e Spagna) hanno completato o avviato riforme e/o investimenti importanti destinati a promuovere l'inclusione di gruppi svantaggiati, quali le persone con disabilità, le persone provenienti da un contesto migratorio o etnico minoritario. Tali misure si rivolgono talvolta esplicitamente alla popolazione rom. Inoltre alcuni Stati membri hanno intrapreso riforme e investimenti atti a migliorare e/o digitalizzare il sistema di accoglienza di migranti e rifugiati. Esempi di misure a sostegno dell'inclusione dei gruppi svantaggiati con traguardi e obiettivi conseguiti sono presentati nel riquadro che segue.
Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti incentrate
Riforme ØLa Slovacchia ha introdotto un nuovo regime di rilascio accelerato dei visti, rivolto ai cittadini di paesi terzi altamente qualificati in cerca di lavoro, consentendo loro di iniziare immediatamente a lavorare sulla base di un visto nazionale; Øla Grecia ha introdotto una legge per consentire la transizione verso un'assistenza di prossimità in caso di disabilità e ha avviato la prima fase pilota per un regime di assistenza personale; Øla Croazia ha attuato la formazione di 256 professionisti del tutoraggio sociale, attraverso 15 moduli in 9 città: Varaždin, Karlovac, Zagabria, Slavonski Brod, Spalato, Osijek, Zara, Fiume e Pola. L'obiettivo della formazione era rafforzare le competenze dei professionisti del sistema di previdenza sociale per sostenere l'attuazione di un servizio di tutoraggio sociale nel modo più efficace possibile qualora lavorino a contatto con persone che si trovano in una posizione emarginata nella società o a rischio; Øl'Italia ha sostenuto progetti volti ad aumentare l'autonomia delle persone con disabilità. Tali progetti consistono nella ristrutturazione degli spazi abitativi e nella fornitura di dispositivi di informazione e comunicazione ai disabili, accompagnati da una formazione sulle competenze digitali. Alla fine del 2022 i distretti sociali competenti avevano già realizzato oltre 500 progetti a favore di persone con disabilità. L'obiettivo generale è raggiungere almeno 5 000 persone con disabilità entro la fine di marzo 2026 in tutto il paese. |
Progetto inaugurato a Casa Vitinia, Roma, alla fine del 2022, che prevede la fornitura di una casa rinnovata e opportunità di formazione in materia di competenze digitali a 12 persone con disabilità.
Diritti d'autore: Governo italiano. Investimenti ØLa Lettonia ha fornito accesso a contenuti di apprendimento e consente ai gruppi socialmente vulnerabili di partecipare all'apprendimento a distanza. Nel 2021 è stato approvato un quadro per l'organizzazione e l'attuazione dell'apprendimento a distanza negli istituti di istruzione. L'investimento previsto nel PNRR consiste nell'acquisto di attrezzature per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per gli istituti di istruzione generale, con un sostegno mirato agli alunni appartenenti a gruppi socialmente vulnerabili, agli insegnanti e alla creazione di una "biblioteca informatica" presso gli istituti di istruzione. |
3.8. Contributo a progetti transfrontalieri/multinazionali
Il dispositivo per la ripresa e la resilienza sostiene la partecipazione degli Stati membri a progetti transfrontalieri, tramite la pianificazione contestuale e coordinata di riforme e investimenti. Sebbene ciascun PNRR rifletta la situazione specifica di ciascuno Stato membro, alcuni problemi comuni richiedono riforme e investimenti coordinati. La collaborazione multinazionale può consentire il sostegno a grandi progetti che un singolo Stato membro non potrebbe realizzare da solo e può consentire di mettere in comune le risorse, aumentando così l'impatto e conseguendo economie di scala e sinergie.
Durante la preparazione dei piani, la Commissione ha incoraggiato gli Stati membri a partecipare a progetti multinazionali fondamentali, il che permetterebbe di migliorare il coordinamento per gli investimenti critici in settori strategici oltre ad apportare benefici tangibili al mercato unico. L'importanza dei progetti multinazionali è stata ulteriormente rafforzata nella modifica del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il quale richiede un ulteriore criterio di valutazione che ponga un forte accento sul fatto che tutte le misure introdotte nel capitolo dedicato al piano REPowerEU contribuiscano a progetti transfrontalieri o multinazionali.
Transizione verde
Oltre la metà dei PNRR prevede misure che contribuiscono a progetti multinazionali o iniziative transfrontaliere connesse a misure relative alla transizione verde (cfr. tabella 8): nel complesso, più di 38 misure riguardano progetti verdi multinazionali o transfrontalieri.
·I progetti multinazionali con la maggiore diffusione nei PNRR sono le misure relative a "importanti progetti di comune interesse europeo" (IPCEI) in materia di idrogeno (incluse in nove misure di sei Stati membri). I progetti multinazionali relativi alla transizione verde comprendono anche due interconnettori elettrici (0,3 miliardi di EUR) e l'interconnettore ferroviario tra Verona e il Brennero (0,9 miliardi di EUR);
·diversi progetti transfrontalieri promuoveranno l'interoperabilità delle ferrovie nell'UE, con una significativa dimensione transfrontaliera. Alcuni di questi progetti riguardano la realizzazione del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS) (cinque PNRR, otto progetti, 3,4 miliardi di EUR). L'ERTMS, che riguarda l'interoperabilità, la digitalizzazione e la sicurezza dei servizi ferroviari, è fondamentale per trasferire il traffico dalla strada alla ferrovia per il trasporto ferroviario di merci sulle tratte transfrontaliere. Il fabbisogno di investimenti in termini di segnalamento ferroviario in tutta l'UE è significativo, dato che solo l'11 % dei corridoi della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) è adeguatamente attrezzato. Inoltre il dispositivo per la ripresa e la resilienza finanzierà la realizzazione di corridoi ferroviari TEN-T (ad esempio RailBaltica, Mediterraneo (Spagna-Francia), Scandinavia-Mediterraneo (sezione italiana), Mare del Nord-Mediterraneo (Belgio-Lussemburgo)) per un importo superiore a 24,9 miliardi di EUR (che rappresenta 11 PNRR, 17 misure e più di 40 traguardi e obiettivi).
Dall'ultima relazione annuale del dispositivo per la ripresa e la resilienza del marzo 2022, sono stati conseguiti in modo soddisfacente cinque traguardi e obiettivi relativi a progetti verdi transfrontalieri e/o multinazionali, rispetto a un totale di 10. Inoltre, in ragione della revisione dei PNRR, una misura sui corridoi TEN-T è stata soppressa sulla base dell'articolo 18 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, mentre un'altra misura è stata aggiunta in relazione all'interconnessione ferroviaria sulla base dell'articolo 21. Inoltre, la Commissione ha approvato i capitoli REPowerEU che comprendono misure di natura transfrontaliera dei seguenti Stati membri: Estonia, Francia, Slovacchia e Malta (per ulteriori informazioni, cfr. sezione 4.2: REPowerEU).
Tabella 8: progetti multinazionali relativi a misure nell'ambito del pilastro della transizione verde
BE |
BG |
CZ |
DK |
DE |
EE |
IE |
EL |
ES |
FR |
HR |
IT |
CY |
LV |
LT |
LU |
HU |
MT |
NL |
AT |
PL |
PT |
RO |
SI |
SK |
FI |
SE |
Totale |
|
IPCEI idrogeno |
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● |
● |
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7 |
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Interconnettore elettrico |
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2 |
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Interconnettore ferroviario |
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2 |
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ERTMS |
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5 |
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Corridoi TEN-T |
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● |
● |
● |
11 |
Fonte: PNRR di tutti i 27 Stati membri.
Transizione digitale
La maggior parte dei PNRR prevede inoltre misure che contribuiscono a progetti multinazionali o iniziative transfrontaliere connesse alla transizione digitale; infatti, 21 piani su 27 integrano tali progetti al loro interno. Complessivamente, più di 50 (sotto)misure contribuiscono a progetti multinazionali o transfrontalieri.
I PNRR, attraverso i progetti digitali multinazionali, contribuiranno alle priorità dell'UE. 12 PNRR comprendono contributi al progetto multinazionale sulla microelettronica, che mira a rafforzare la competitività dell'UE in materia di tecnologie dei semiconduttori. Otto Stati membri contemplano nei loro PNRR sostegno a favore della rete europea dei poli dell'innovazione digitale, che contribuirà a promuovere la digitalizzazione presso le PMI. Diversi PNRR comprendono anche il sostegno a progetti multinazionali a favore, tra l'altro, dello sviluppo e della diffusione di corridoi 5G transfrontalieri, di infrastrutture e servizi cloud, di capacità nel settore della microelettronica, delle infrastrutture di comunicazione quantistica e del calcolo ad alte prestazioni. La tabella 9 sintetizza la diffusione di progetti digitali multinazionali nei 27 PNRR.
Dall'inizio dell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza sono stati conseguiti in modo soddisfacente 13 traguardi e obiettivi relativi a progetti digitali transfrontalieri e/o multinazionali. (Inoltre, in ragione della revisione dei PNRR, talune misure sono state soppresse sulla base dell'articolo 18 o dell'articolo 21 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza).
Tabella 9: progetti digitali multinazionali
BE |
BG |
CZ |
DK |
DE |
EE |
IE |
EL |
ES |
FR |
HR |
IT |
CY |
LV |
LT |
LU |
HU |
MT |
NL |
AT |
PL |
PT |
RO |
SI |
SK |
FI |
SE |
Totale |
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Microelettronica |
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● |
● |
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● |
● |
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● |
● |
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● |
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12 |
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Poli europei dell'innovazione digitale |
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8 |
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Corridoi 5G |
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7 |
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Cloud |
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7 |
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Infrastrutture europee di comunicazione quantistica |
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4 |
|||||||||||||||||||||||
Calcolo ad alte prestazioni europeo |
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3 |
||||||||||||||||||||||||
Pubblica amministrazione connessa |
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3 |
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Genoma dell'Europa |
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3 |
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Cavi sottomarini |
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2 |
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Blockchain (EBSI) |
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2 |
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Centri operativi di sicurezza |
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2 |
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Altro |
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9 |
Fonte: PNRR di tutti i 27 Stati membri.
Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti nel contesto di progetti transfrontalieri e multinazionali Riforme ØLa Cechia ha avviato il polo centrale dell'Osservatorio europeo dei media digitali. Tale osservatorio fa parte dell'Osservatorio europeo dei media digitali e contribuisce alla lotta contro la disinformazione online a livello nazionale, transnazionale ed europeo; Øla Francia ha pubblicato strategie nazionali volte ad aumentare gli investimenti nelle tecnologie digitali fondamentali, tra cui le tecnologie quantistiche, la cibersicurezza, il 5G e le future soluzioni di telecomunicazione e cloud, e include contributi a importanti progetti di comune interesse europeo (IPCEI), che mirano a sviluppare capacità europee in materia di tecnologie avanzate importanti; Øl'Italia ha adottato un atto giuridico nazionale che assegna i finanziamenti necessari per fornire sostegno ai partecipanti agli IPCEI, specificando le procedure e le scadenze per la presentazione dei progetti e i requisiti di accesso per i potenziali beneficiari. Investimenti ØL'Austria ha selezionato progetti destinati a sostenere lo sviluppo di tecnologie innovative in materia di microelettronica e connettività, contribuendo all'IPCEI sulla microelettronica e sulle tecnologie della comunicazione; Øil Portogallo ha selezionato consorzi dei poli dell'innovazione digitale affinché fungano da incubatori/acceleratori per promuovere l'ecosistema imprenditoriale in materia di transizione digitale. Tali poli faranno parte della rete dei poli europei dell'innovazione digitale. |
3.9. Contributo all'attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese
Sono stati registrati progressi nell'attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese, nel contesto dei quali almeno alcuni progressi sono stati compiuti per il 68 % delle raccomandazioni specifiche per paese per il periodo 2019-2020 (figura 30). La valutazione delle raccomandazioni specifiche per paese pubblicata nell'ambito del pacchetto di primavera 2023 del semestre europeo dimostra un aumento costante dell'attuazione tanto delle raccomandazioni specifiche per paese del 2019 di natura strutturale quanto delle raccomandazioni specifiche per paese del 2020 maggiormente orientate alla crisi. Tale dato riflette chiaramente gli incentivi forniti dal dispositivo per la ripresa e la resilienza a partire dal 2021, il cui approccio basato sui risultati e l'enfasi sulle riforme dovrebbe continuare a rafforzare l'attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese negli anni a venire. Dal 2019 gli Stati membri hanno compiuto i maggiori progressi nell'accesso ai finanziamenti e ai servizi finanziari, seguiti dal funzionamento del mercato del lavoro, dall'antiriciclaggio e dal contesto imprenditoriale. I progressi sono tuttavia stati meno evidenti nei settori del mercato unico, della concorrenza e degli aiuti di Stato, degli alloggi, dell'assistenza a lungo termine e dei sistemi pensionistici.
Figura 30: livello corrente di attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese per il periodo 2019-2020
Fonte: semestre europeo 2023 – pacchetto di primavera. |
Figura 31: attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese per il periodo 2019-2022: valutazione annuale in ogni anno consecutivo rispetto allo stato di attuazione corrente
Fonte: semestre europeo 2023 – pacchetto di primavera. |
Anche i progressi nell'attuazione delle raccomandazioni adottate nel 2022 sono stati sostanziali, registrando almeno alcuni progressi per quasi il 52 % delle raccomandazioni rivolte agli Stati membri nel luglio 2022 (figura 31). Nel complesso, la maggior parte dei progressi è stata realizzata per quanto riguarda il quadro di bilancio e la governance di bilancio, seguiti dai trasporti, dal contesto imprenditoriale e dall'efficienza energetica. Per contro, sono stati compiuti meno progressi nell'attuazione delle raccomandazioni in materia di politica fiscale.
4.REPowerEU
Dalla pubblicazione del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza nel febbraio 2021, eventi geopolitici senza precedenti hanno perturbato le economie e i mercati europei e mondiali dell'energia. Gli Stati membri hanno dovuto affrontare diverse nuove sfide dovute agli elevati prezzi dell'energia, alla carenza eccessiva di capacità amministrativa, alla perturbazione delle catene di approvvigionamento o alle conseguenze socioeconomiche dell'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina. In risposta a tali recenti eventi, la Commissione ha istituito il piano REPowerEU, con l'obiettivo di rendere l'UE indipendente dai combustibili fossili russi prima del 2030. REPowerEU si concentra sulla diversificazione delle importazioni di gas e sui relativi adeguamenti delle infrastrutture energetiche, accelerando nel contempo la penetrazione dell'energia elettrica da fonti rinnovabili e consentendo risparmi energetici in tutta l'economia.
Proposto a maggio 2022 come risposta dell'UE alla crisi energetica mondiale, il piano REPowerEU ha riconosciuto il ruolo che il dispositivo per la ripresa e la resilienza è in grado di svolgere, unitamente ad altri strumenti dell'UE tra i quali i fondi della politica di coesione 63 , per il conseguimento dell'obiettivo di un'energia sicura, verde e a prezzi accessibili. Nell'ambito di REPowerEU il dispositivo per la ripresa e la resilienza sosterrà gli Stati membri nella realizzazione di ulteriori riforme e investimenti per conseguire gli obiettivi di REPowerEU, compresi il celere affrancamento dell'UE dai combustibili fossili russi, l'accelerazione della transizione all'energia pulita, la riduzione del consumo di energia, il sostegno alla riqualificazione della forza lavoro, il superamento della povertà energetica e il sostegno a favore delle catene del valore per le tecnologie e le materie prime essenziali legate alla transizione verde. Le corrispondenti misure nuove o rafforzate, da includere nei capitoli dedicati al piano REPowerEU, verranno ad aggiungersi alla già ambiziosa agenda verde dei PNRR preesistenti. Tali misure possono fare affidamento sull'assistenza tecnica fornita dalla Commissione tramite lo strumento di sostegno tecnico. 17 Stati membri hanno ricevuto o stanno attualmente ricevendo sostegno pertinente ai fini di REPowerEU 64 . Alcune delle misure in questione avranno anche una dimensione digitale (come nel caso della digitalizzazione dell'energia).
Come discusso nella sezione 2.3, la Commissione ha ricevuto 25 PNRR modificati e 20 capitoli dedicati al piano REPowerEU. La sezione che segue esamina in modo più dettagliato il contenuto dei capitoli dedicati al piano REPowerEU adottati dal Consiglio dell'UE al momento della preparazione della presente relazione.
4.1. Misure incluse nei capitoli dedicati al piano REPowerEU
I capitoli dedicati al piano REPowerEU adottati affrontano direttamente gli obiettivi del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza modificato. I capitoli adottati comprendono misure che affrontano direttamente gli obiettivi della normativa sull'industria a zero emissioni nette e della normativa sulle materie prime critiche nell'ambito del piano industriale verde. Tra queste figurano misure volte a migliorare i processi di autorizzazione per le energie rinnovabili, a migliorare le competenze verdi della forza lavoro e a sostenere le catene del valore per le tecnologie e le materie prime essenziali legate alla transizione verde. La tabella 10 fornisce una panoramica dei capitoli dedicati al piano REPowerEU valutati positivamente dalla Commissione e approvati dal Consiglio.
Tabella 10: panoramica del contenuto dei capitoli dedicati al piano REPowerEU adottati
Numero di investimenti e riforme nuovi e rafforzati |
Contributo all'obiettivo climatico |
Costo totale stimato (in milioni di EUR) |
Obiettivi di REPowerEU conseguiti dal capitolo dedicato degli Stati membri |
|
Estonia |
2 investimenti nuovi 1 riforma rafforzata |
100 % |
Totale: 90 ETS: 83,3 Riserva di adeguamento alla Brexit: 6,6 |
b) Accelerazione della diffusione delle fonti energetiche rinnovabili (FER), infrastrutture energetiche critiche, industria organizzativa, diffusione del biometano sostenibile; e) accelerazione dell'integrazione delle fonti energetiche rinnovabili. |
Francia |
3 investimenti nuovi 3 riforme nuove 1 investimento rafforzato |
91,6 % |
Totale: 2 825 ETS: 2 321 Riserva di adeguamento alla Brexit: 504 |
b) Promozione dell'efficienza energetica nell'edilizia; accelerazione della diffusione delle fonti energetiche rinnovabili e decarbonizzazione dell'industria; d) incentivazione della riduzione della domanda di energia; e) accelerazione dell'integrazione delle fonti energetiche rinnovabili; sostegno a favore dello stoccaggio di energia elettrica e dei trasporti a zero emissioni. |
Malta |
1 riforma nuova 1 investimento nuovo |
100 % |
Totale: 70 ETS: 30 Riserva di adeguamento alla Brexit: 40 |
b) Accelerazione della diffusione delle energie rinnovabili, potenziamento dell'efficienza energetica degli edifici; e) accelerazione dell'integrazione delle energie rinnovabili e sostegno a favore dei trasporti a zero emissioni e delle relative infrastrutture. |
Slovacchia |
6 riforme nuove 6 investimenti nuovi 2 investimenti rafforzati |
85,26 % |
Totale: 402,7 ETS: 366,4 Riserva di adeguamento alla Brexit: 36,3 |
b) Accelerazione della diffusione delle energie rinnovabili, potenziamento dell'efficienza energetica degli edifici; c) lotta contro la povertà energetica; e) accelerazione dell'integrazione delle energie rinnovabili e sostegno a favore dei trasporti a zero emissioni e delle relative infrastrutture; f) riqualificazione accelerata della forza lavoro verso competenze verdi e digitali correlate. |
Fonte: Commissione europea.
Capitolo dedicato al piano REPowerEU: Estonia
Il capitolo dedicato al piano REPowerEU dell'Estonia comprende una riforma rafforzata e due investimenti nuovi nell'area delle fonti energetiche rinnovabili e della produzione e della diffusione del biometano sostenibile, per un costo stimato di 90 milioni di EUR. Tanto gli investimenti quanto la riforma presentano una dimensione transfrontaliera e il 100 % dei costi stimati è inquadrato come relativo al clima. L'elenco che segue riepiloga la riforma e gli investimenti previsti dal capitolo in questione.
·Riforma sulla diffusione delle fonti energetiche rinnovabili. In complementarità con una riforma esistente nel PNRR estone, questa misura contribuisce ad aumentare la diffusione di progetti eolici riducendo gli ostacoli legislativi per gli sviluppatori di energia eolica. Inoltre la riforma rafforza la capacità delle autorità locali nel contesto delle procedure amministrative necessarie per lo sviluppo dell'energia eolica;
·investimento destinato ad aumentare l'accesso della produzione di energia rinnovabile alla rete di distribuzione dell'energia elettrica. Tale investimento migliorerà la capacità delle reti di distribuzione di ulteriori 160 MW e consentirà così ai produttori di energie rinnovabili di disporre di un accesso ulteriore alla rete;
·investimento destinato ad aumentare la produzione e la diffusione di biogas e biometano sostenibili. Questa misura mira a potenziare la diffusione del biogas sostenibile e del biometano sostenibile in linea con la direttiva sulla promozione dell'energia da fonti rinnovabili ("RED II") 65 e ad accelerare l'integrazione delle fonti energetiche rinnovabili. L'investimento consiste in sottoinvestimenti per la creazione delle condizioni normative, organizzative e finanziarie necessarie per aumentare il ricorso al biogas sostenibile e al biometano sostenibile e in un secondo sottoinvestimento a favore della costruzione di impianti di produzione.
Capitolo dedicato al piano REPowerEU: Francia
Il capitolo dedicato al piano REPowerEU francese consta di tre riforme nuove, tre investimenti nuovi e un investimento rafforzato per un costo stimato di 2,82 miliardi di EUR. Il 91,2 % dei costi stimati del capitolo è destinato ad investimenti transfrontalieri e il 91,6 % dei costi stimati è inquadrato come relativo al clima. L'elenco che segue riepiloga le riforme e gli investimenti previsti dal capitolo in questione.
·Nell'ambito del capitolo dedicato al piano REPowerEU francese, sarà attuata una riforma riguardante l'accelerazione della produzione di energia rinnovabile, al fine di semplificare le procedure di autorizzazione e accelerare la pianificazione di progetti di energia rinnovabile. A tal fine si affrontano le strozzature che attualmente ostacolano la diffusione delle energie rinnovabili;
·riforma della "sobrietà energetica": che mira a conseguire una riduzione del 10 % del consumo di energia in tutti i settori entro il 2024 rispetto al periodo invernale 2018-2019. La riforma consiste in proposte di azioni volte a promuovere riduzioni del consumo di energia in molteplici settori, tra cui l'edilizia abitativa, i trasporti e l'industria;
·riforma relativa all'istituzione di un segretariato generale per la pianificazione ecologica: l'obiettivo principale del segretariato generale sarà facilitare il coordinamento delle strategie nazionali relative alla transizione ecologica. Ciò comporterà la mobilitazione di vari ministeri e portatori di interessi, nonché la valutazione dell'efficacia delle azioni attuate in tali settori;
·investimento a favore della decarbonizzazione dell'industria. La misura mira a sostenere gli investimenti nella decarbonizzazione del riscaldamento industriale, nell'efficienza energetica e nel cambiamento di processo nell'industria al fine di ridurre il consumo di energia fossile e mitigare quindi le emissioni di gas a effetto serra;
·investimento nella produzione e nella diffusione dell'idrogeno rinnovabile e ottenuto senza combustibili fossili attraverso il finanziamento di quattro progetti IPCEI in materia di idrogeno. L'obiettivo di questa misura è rafforzare il settore industriale tenendo conto degli aspetti ecologici, tecnologici ed economici, riducendo nel contempo al minimo le emissioni e migliorando le capacità di stoccaggio dell'energia per le industrie;
·investimento nelle ristrutturazioni energetiche degli edifici pubblici e una misura rafforzata per la ristrutturazione energetica degli edifici residenziali privati. L'obiettivo principale è fornire assistenza finanziaria per le ristrutturazioni energetiche degli edifici pubblici e privati, con conseguente riduzione del consumo di energia nel settore edilizio nel breve periodo, nonché con una diminuzione della dipendenza dai combustibili fossili.
Capitolo dedicato al piano REPowerEU: Malta
Il capitolo dedicato al piano REPowerEU di Malta comprende una riforma e un investimento per un costo stimato di 70 milioni di EUR. Il 100 % dei costi stimati del capitolo è destinato ad investimenti transfrontalieri e il 100 % dei costi stimati è inquadrato come relativo al clima.
·Riforma dei sistemi di autorizzazione esistenti. Questa riforma mira ad accelerare le procedure autorizzative per i progetti di energia rinnovabile e a introdurre l'obbligo di installare pannelli solari sui tetti negli edifici nuovi. La nuova riforma integra la componente 1 e la componente 2 del PNRR di Malta, che si concentrano sul miglioramento dell'efficienza energetica negli edifici e nei trasporti e in parte sull'aumento della produzione di energia rinnovabile;
·investimento nella rete elettrica. L'obiettivo principale è rafforzare e ampliare la rete di distribuzione dell'energia elettrica attraverso investimenti nella rete, nei servizi di distribuzione e nello stoccaggio in batterie.
Capitolo dedicato al piano REPowerEU: Slovacchia
Il capitolo dedicato al piano REPowerEU della Slovacchia comprende sei riforme nuove, sei investimenti nuovi e due investimenti rafforzati per un costo stimato di 402,7 milioni di EUR. Il 91,2 % dei costi stimati del capitolo è destinato ad investimenti transfrontalieri e il 64,1 % dei costi stimati è inquadrato come relativo al clima. L'elenco che segue riepiloga le riforme e gli investimenti nell'ambito delle 4 aree tematiche del capitolo, che sono accompagnati da un investimento che fornisce una comunicazione e un coordinamento mirati per l'attuazione.
·Energie rinnovabili, reti e procedure di autorizzazione: le sottomisure in questo settore si concentrano sull'ottimizzazione delle procedure di rilascio delle autorizzazioni ambientali, sul miglioramento dell'uso dell'energia geotermica e sul sostegno alla diffusione delle pompe di calore. Sono inoltre sostenute la valutazione delle traiettorie per l'uso e l'approvvigionamento sostenibili della biomassa nonché lo sviluppo e la promozione della produzione di biometano. Saranno istituite zone di riferimento per l'energia eolica, unitamente a un piano d'azione per la strategia nazionale per l'idrogeno e a misure destinate a promuovere l'integrazione delle energie rinnovabili nella rete elettrica. Gli investimenti sono destinati alla modernizzazione e alla digitalizzazione dei sistemi di distribuzione dell'energia elettrica, compresa la realizzazione di un centro dati sull'energia;
·efficienza energetica nell'edilizia: figurano in questo contesto la creazione di una piattaforma unica di dati digitali per raccogliere informazioni sulla prestazione energetica di tutti gli edifici pubblici e privati, così come una riforma volta a migliorare la gestione dell'energia degli edifici pubblici dello Stato. Gli investimenti comporteranno risparmi energetici per gli edifici pubblici e le famiglie a rischio di povertà energetica e comprenderanno l'assistenza ai gruppi vulnerabili nella definizione della giusta serie di misure e nel trattamento di una domanda di sovvenzione;
·trasporto sostenibile: quest'area rafforza le misure esistenti del PNRR della Slovacchia al fine di sviluppare ulteriormente le infrastrutture di trasporto a zero emissioni e promuovere un trasporto passeggeri rispettoso dell'ambiente;
·competenze verdi: la riforma e l'investimento sottostanti sostengono lo sviluppo di un programma di studi aggiornato per le scuole di istruzione professionale e di un nuovo programma di formazione per il personale docente. Le misure sostengono inoltre un programma di istruzione accreditato per l'istruzione degli adulti, incentrato sulle competenze verdi e sulla fornitura di attrezzature fisiche e tecniche.
4.2. Finanziamento delle misure REPowerEU
Mentre i PNRR iniziali sono stati finanziati esclusivamente mediante prestiti nell'ambito di NextGenerationEU, i capitoli dedicati al piano REPowerEU possono essere finanziati da varie fonti. Con l'entrata in vigore del regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza (regolamento (UE) 2021/241) modificato, qualsiasi PNRR modificato con un capitolo dedicato al piano REPowerEU può richiedere un sostegno finanziario supplementare sotto forma di risorse provenienti dal sistema di scambio di quote di emissione (ETS), da trasferimenti dalla riserva di adeguamento alla Brexit e dai fondi strutturali e/o da prestiti. Inoltre, a seguito del ricalcolo delle dotazioni degli Stati membri a norma dell'articolo 18, alcuni Stati membri si sono visti aumentare il loro sostegno finanziario non rimborsabile, che può anch'esso contribuire al finanziamento dei loro capitoli dedicati al piano REPowerEU. Il sostegno finanziario supplementare relativo al capitolo dedicato al piano REPowerEU sarà erogato insieme al resto del contributo finanziario del dispositivo per la ripresa e la resilienza e, se del caso, al sostegno sotto forma di prestito secondo un calendario comune delle rate.
Complessivamente, i capitoli dedicati al piano REPowerEU saranno finanziati da 20 miliardi di EUR provenienti dalla vendita all'asta di quote ETS e da 2,1 miliardi di EUR di trasferimenti dalla riserva di adeguamento alla Brexit. Inoltre, come indicato nella sezione 2.3, il sostegno non rimborsabile supplementare del dispositivo per la ripresa e la resilienza ai sensi dell'articolo 18 del regolamento che istituisce detto dispositivo e i prestiti supplementari di tale dispositivo ai sensi dell'articolo 14 del medesimo regolamento possono finanziare le misure dei capitoli dedicati al piano REPowerEU.
Entrate derivanti dalla vendita all'asta di quote dell'ETS
In linea con l'articolo 21 bis del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza modificato, 20 miliardi di EUR sono messi a disposizione come sostegno finanziario non rimborsabile supplementare nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Tali entrate con destinazione specifica esterne contribuiscono ad aumentare la resilienza del sistema energetico dell'Unione riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e contribuendo a diversificare l'approvvigionamento energetico a livello di Unione. Si può fare ricorso a tale sostegno esclusivamente per finanziare le misure incluse nei capitoli dedicati al piano REPowerEU e con la chiara eccezione relativa alle riforme e agli investimenti volti a migliorare le infrastrutture e gli impianti energetici per soddisfare il fabbisogno immediato di sicurezza dell'approvvigionamento di gas e petrolio.
I 20 miliardi di EUR supplementari saranno raccolti mediante la vendita all'asta di quote nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione (ETS), secondo la distribuzione seguente:
·il 60 % (ossia 12 miliardi di EUR) proverrà dalla vendita all'asta di quote nell'ambito del Fondo per l'innovazione; e
·il 40 % (ossia 8 miliardi di EUR) proverrà dalla vendita anticipata delle quote ETS degli Stati membri.
La vendita all'asta delle quote ETS è iniziata lunedì 3 luglio 2023. Al 1º settembre 2023 erano stati raccolti 931 milioni di EUR, mettendo all'asta 5,88 milioni di quote del Fondo per l'innovazione e 4,98 quote delle quote ETS degli Stati membri. Il successo ripetuto di tali emissioni dimostra che i mercati finanziari sostengono gli obiettivi di REPowerEU e sono disposti a investire in progetti REPowerEU. Il ritmo e le entrate derivanti dalla vendita all'asta sono sulla buona strada per consentire un'attuazione e un finanziamento agevoli dei capitoli dedicati al piano REPowerEU.
Il sostegno finanziario non rimborsabile supplementare è distribuito tra gli Stati membri sulla base di un criterio di ripartizione aggiornato (tabella 11). Tale criterio tiene conto della dipendenza degli Stati membri dai combustibili fossili e dell'aumento dei prezzi dei beni di investimento. Ciò consente di cogliere meglio le conseguenze dell'aggressione militare russa nei confronti dell'Ucraina e permette in tal modo di assegnare maggiori fondi agli Stati membri più colpiti.
Tabella 11: sostegno non rimborsabile supplementare a disposizione di ciascuno Stato membro
Importo del sostegno non rimborsabile netto disponibile finale (in EUR, a prezzi correnti) |
|
Belgio |
281 716 188 |
Bulgaria |
479 327 545 |
Cechia |
680 543 170 |
Danimarca |
130 714 933 |
Germania |
2 086 423 922 |
Estonia |
83 297 553 |
Irlanda |
89 428 389 |
Grecia |
768 069 923 |
Spagna |
2 582 276 223 |
Francia |
2 317 477 900 |
Croazia |
269 037 883 |
Italia |
2 755 867 236 |
Cipro |
52 408 822 |
Lettonia |
123 797 035 |
Lituania |
193 729 642 |
Lussemburgo |
29 955 009 |
Ungheria |
700 513 718 |
Malta |
29 955 027 |
Paesi Bassi |
454 359 575 |
Austria |
210 304 520 |
Polonia |
2 755 862 361 |
Portogallo |
703 364 724 |
Romania |
1 397 228 597 |
Slovenia |
116 734 327 |
Slovacchia |
366 409 448 |
Finlandia |
112 766 671 |
Svezia |
198 429 659 |
UE27 |
19 970 000 000 |
Fonte: Commissione europea.
Risorse trasferite dai fondi della politica di coesione e dalla riserva di adeguamento alla Brexit
Nell'ambito delle possibilità esistenti a norma del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza e del regolamento recante disposizioni comuni, gli Stati membri possono trasferire fino al 5 % della loro dotazione iniziale nell'ambito dei fondi della politica di coesione al dispositivo per la ripresa e la resilienza. Al 1º settembre la Commissione non ha ricevuto alcuna richiesta di trasferimento di questo tipo. Inoltre, a norma del regolamento REPowerEU, gli Stati membri possono utilizzare fino al 7,5 % della loro dotazione nazionale iniziale nell'ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale, del Fondo sociale europeo Plus e del Fondo di coesione per sostenere gli obiettivi del piano REPowerEU, in linea con le norme specifiche di ciascun Fondo.
Oltre a tale possibilità, gli Stati membri possono trasferire volontariamente la totalità o una parte della loro dotazione provvisoria nell'ambito della riserva di adeguamento alla Brexit al dispositivo per la ripresa e la resilienza al fine di finanziare gli investimenti e le riforme inclusi nel capitolo dedicato al piano REPowerEU. Entro il 1º marzo 2023 tutti gli Stati membri hanno notificato alla Commissione la loro intenzione di trasferire i fondi della riserva di adeguamento alla Brexit al dispositivo per la ripresa e la resilienza. Tali fondi sono trasferiti al dispositivo per la ripresa e la resilienza e impegnati una volta adottata la decisione di esecuzione del Consiglio che approva il PNRR riveduto con un capitolo dedicato al piano REPowerEU. La tabella 12 riporta gli importi totali trasferiti dalla riserva di adeguamento alla Brexit al dispositivo per la ripresa e la resilienza per ciascuno Stato membro.
Tabella 12: trasferimento della dotazione nel quadro della riserva di adeguamento alla Brexit
Importo totale trasferito (in EUR, a prezzi correnti) |
|
Belgio |
228 850 088 |
Bulgaria |
6 000 000 |
Cechia |
54 918 029 |
Danimarca |
66 026 588 |
Germania |
219 739 187 |
Estonia |
6 615 616 |
Irlanda |
150 000 000 |
Grecia |
25 600 000 |
Spagna |
58 000 000 |
Francia |
504 000 000 |
Croazia |
7 190 532 |
Italia |
0 |
Cipro |
52 056 350 |
Lettonia |
10 946 343 |
Lituania |
4 700 000 |
Lussemburgo |
128 475 124 |
Ungheria |
0 |
Malta |
40 000 000 |
Paesi Bassi |
280 000 000 |
Austria |
0 |
Polonia |
0 |
Portogallo |
81 358 359 |
Romania |
43 162 623 |
Slovenia |
5 257 380 |
Slovacchia |
36 307 747 |
Finlandia |
14 242 037 |
Svezia |
66 000 000 |
UE27 |
2 089 446 003 |
Fonte: Commissione europea.
5.Conclusioni
Il dispositivo per la ripresa e la resilienza è stato istituito durante la crisi della COVID‑19, ma si è evoluto in un contesto geopolitico mutevole che ha avuto ripercussioni sulla società e sull'economia dell'Unione. Instabilità a livello mondiale, perturbazioni delle catene di approvvigionamento, crisi energetica e inflazione mettono sotto pressione le autorità nazionali, complicando l'attuazione dei PNRR in un calendario limitato. Eppure confermano allo stesso tempo l'indispensabilità di una loro attuazione efficace e puntuale entro la durata limitata del dispositivo.
La revisione dei piani e l'aggiunta dei capitoli dedicati al piano REPowerEU offrono la possibilità di tener conto dell'esperienza maturata nei primi anni di attuazione del dispositivo e di accelerare tale attuazione. Avviato a maggio 2022, il piano REPowerEU ha riconosciuto il ruolo importante che il dispositivo per la ripresa e la resilienza è in grado di svolgere per il conseguimento dell'obiettivo di un'energia sicura, pulita e a prezzi accessibili. Fornendo finanziamenti aggiuntivi dell'UE e consentendo le revisioni dei PNRR e l'inclusione dei capitoli dedicati al piano REPowerEU, il dispositivo aiuta gli Stati membri a realizzare le riforme e gli investimenti fondamentali necessari per rafforzare rapidamente la loro resilienza energetica. Allo stesso tempo, essi offrono agli Stati membri l'opportunità di eliminare le strozzature e gli ostacoli all'attuazione.
Due anni e mezzo dopo l'istituzione del dispositivo per la ripresa e la resilienza, gli Stati membri continuano a conseguire risultati in merito ai loro impegni di riforma e di investimento man mano che l'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza procede. La Commissione incoraggia gli Stati membri a continuare a portare avanti la rapida attuazione dei loro PNRR e a presentare richieste di pagamento.
Mentre il dispositivo entra nella seconda metà del suo periodo di durata, la Commissione, di concerto con gli Stati membri e con tutti i partner principali, continuerà a concentrarsi sull'attuazione dei PNRR. La Commissione incoraggerà gli Stati membri a compiere i loro migliori sforzi al fine di sfruttare appieno le opportunità offerte dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, e fornirà loro aiuto in tale contesto, in modo da realizzare rapidamente gli investimenti e le riforme volti ad affrontare le principali sfide del nostro tempo per rafforzare la resilienza dell'Unione europea e garantire una ripresa adeguata alle esigenze future dopo la pandemia di COVID-19.
Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (GU L 57 del 18.2.2021, pag. 17).
Regolamento (UE) 2023/435 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 febbraio 2023, che modifica il regolamento (UE) 2021/241 per quanto riguarda l'inserimento di capitoli dedicati al piano REPowerEU nei piani per la ripresa e la resilienza (GU L 63 del 28.2.2023, pag. 1).
https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/index.html?lang=it .
I dati di cui alla sezione 3 della presente relazione annuale rispecchiano gli ultimi piani per la ripresa e la resilienza per l'Estonia e la Francia adottati rispettivamente il 16 giugno 2023 e il 14 luglio 2023, ma non gli ultimi piani per Malta e Slovacchia adottati il 14 luglio 2023, in quanto i dati relativi a questi due Stati membri non erano ancora pienamente disponibili.
Per la Germania, gli accordi operativi sono stati firmati dalla Commissione il 4 settembre. Per l'Ungheria la firma è prevista per il terzo trimestre del 2023. Per i Paesi Bassi la firma avverrà soltanto una volta adottata una revisione del piano.
Data limite: 1º settembre 2023.
https://reform-support.ec.europa.eu/what-we-do/recovery-and-resilience-plans_it .
I traguardi e gli obiettivi che sono già stati considerati conseguiti in modo soddisfacente dalla Commissione nel contesto di una richiesta di pagamento hanno lo status di "conseguiti".
Lo stato di avanzamento di ciascun traguardo e obiettivo retrospettivo (ossia quelli il cui conseguimento era previsto fino al trimestre precedente la data di rendicontazione) può essere "completato" o "non completato".
Lo stato di traguardi e obiettivi prospettici (ossia quelli il cui conseguimento è previsto nel trimestre della data di rendicontazione e nei tre trimestri successivi) può essere "completato", "sulla buona strada" o "in ritardo".
Il grafico evidenzia il numero stimato di traguardi e obiettivi sulla base della metodologia di inquadramento per pilastro per il quadro di valutazione della ripresa e della resilienza. Sulla base della metodologia adottata dalla Commissione, ciascuna misura è inquadrata in un'area di intervento primario e in un'area di intervento secondario, sulla base di un elenco di aree di intervento legate ai sei pilastri. Di conseguenza, ciascun traguardo e ciascun obiettivo sono legati a più pilastri.
La classificazione dei traguardi e degli obiettivi in questo paragrafo è stata elaborata dalla Commissione europea e non viene comunicata in quanto tale dagli Stati membri nell'esercizio di rendicontazione semestrale.
La data di attuazione prevista segnalata per traguardi e obiettivi è stata anticipata di almeno un trimestre (ossia 91 giorni) rispetto a quanto inizialmente previsto nella decisione di esecuzione del Consiglio relativa allo Stato membro in questione.
Regolamento delegato (UE) 2021/2106 della Commissione, del 28 settembre 2021, che integra il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, stabilendo gli indicatori comuni e gli elementi dettagliati del quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.
Riguardano elementi comuni alla maggior parte dei PNRR, ma non sono concepiti per cogliere tutti gli aspetti dei piani, in considerazione della loro significativa eterogeneità e del loro numero limitato.
Cfr. https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/index.html?lang=it .
La Commissione non dispone di alcuna base per sottoporre ad audit o verificare la qualità dei dati trasmessi dagli Stati membri, né per modificare o rifiutare rendicontazioni specifiche da parte degli Stati membri.
I dati della figura che segue corrispondono ai dati forniti dagli Stati membri nella tornata di relazioni del febbraio 2023, relativi al periodo compreso tra febbraio 2020 e dicembre 2022. Per maggiori informazioni, consultare il quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.
Cfr. COM(2023) 99 final .
Cfr. COM(2023) 99 final .
Se a non essere conseguiti sono traguardi o obiettivi relativi al sistema di controllo dello Stato membro necessari per la tutela degli interessi finanziari dell'Unione, la sospensione parziale non è ammessa: la situazione determinerà sempre la sospensione dell'intera rata e di tutte le rate successive fino a quando non sarà stato sanato l'inadempimento.
Per la richiesta di pagamento della Lituania, cfr. https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/IP_23_1286 .
Relazione speciale 07/2023, Il dispositivo per la ripresa e la resilienza e il sistema di controllo concepito per la Commissione.
Per ulteriori informazioni sul processo di modifica dei piani esistenti e sulle modalità di preparazione dei capitoli dedicati al piano REPowerEU, cfr. la comunicazione della Commissione, Orientamenti sui piani per la ripresa e la resilienza nel contesto di REPowerEU ( 2023/C 80/01 ).
Data limite: 1º settembre 2023 (incluso).
Le obbligazioni dell'UE sono il principale strumento di finanziamento della Commissione nel contesto del suo approccio unificato al finanziamento. Tali obbligazioni hanno scadenze pari ad almeno 3 anni. La Commissione emette obbligazioni dell'UE con scadenze di riferimento (3, 5, 7, 10, 15, 20, 25 e 30 anni) per attuare il proprio piano di finanziamento. La Commissione ha iniziato a emettere buoni dell'UE, titoli con scadenza inferiore a un anno, nel settembre 2021. Il programma relativo ai buoni dell'UE offre ulteriore flessibilità alla Commissione in quanto emittente, e sostiene la liquidità dei suoi titoli. I buoni dell'UE hanno scadenze comprese tra 3 e 6 mesi.
Relazione annuale di attività 2022 – Affari economici e finanziari, disponibile all'indirizzo https://commission.europa.eu/publications/annual-activity-report-2022-economic-and-financial-affairs_it (solo in EN).
Relativi a Bulgaria, Cipro, Cechia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Malta, Polonia, Slovacchia, Slovenia e Spagna.
Relativi ad Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Lussemburgo, Portogallo, Romania e Svezia.
Registro dei gruppi di esperti della Commissione e di altri organismi analoghi (europa.eu) .
Le pagine dedicate ai singoli paesi sono state rinnovate il 19 settembre 2023 al fine di rispecchiare il ruolo svolto dal dispositivo per la ripresa e la resilienza nell'attuazione del piano REPowerEU e di tenere conto di altre modifiche dei PNRR degli Stati membri.
https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/index.html?lang=it .
Il regolamento specifica inoltre quali informazioni dovrebbero essere pubblicate dagli Stati membri, ossia il nome completo del destinatario, il numero di identificazione IVA o fiscale (o un diverso identificativo unico) nel caso di una persona giuridica, l'importo ricevuto e le misure associate per le quali il destinatario ha ricevuto finanziamenti.
https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/disbursements.html?lang=it .
Il diagramma a scatola mostra la mediana, due cardini e due baffi di distribuzione variabile continua. I cardini inferiore e superiore corrispondono al primo e al terzo quartile (25º e 75º percentile). I baffi superiori (inferiori) si estendono dal cardine al valore massimo non oltre (al massimo) 1,5 volte l'intervallo interquartile (IQR). Inoltre sono inclusi i marcatori medi per indicare l'asimmetria della distribuzione.
In ragione della dotazione finanziaria più elevata nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza, i 100 destinatari finali che ricevono gli importi più elevati nell'ambito del PNRR dell'Italia hanno ricevuto importi notevolmente superiori a quelli degli altri Stati membri per i quali sono disponibili dati. Pertanto, anche al fine di aumentare la leggibilità dei dati, i destinatari finali del PNRR dell'Italia sono visualizzati separatamente.
A norma dell'articolo 25 bis del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza modificato, gli Stati membri non sono tenuti a fornire dati che distinguano tra destinatari finali che sono soggetti pubblici o privati. I dati presentati in questa sede si basano su stime della Commissione.
Sono esclusi i dati sui destinatari finali in Estonia, Finlandia e Polonia, per i quali non stati messi a disposizione della Commissione dati strutturati collegati ai pilastri strategici e alle aree di intervento correlate.
La politica di coesione copre tipi di investimenti analoghi, operando in sinergia con il dispositivo per la ripresa e la resilienza. Dall'inizio della pandemia, la politica di coesione ha erogato 217,3 miliardi di EUR per sostenere, tra l'altro, le transizioni verde e digitale e per rafforzare la resilienza degli Stati membri.
Tali dati si basano sulla metodologia di inquadramento per pilastro elaborata per il quadro di valutazione della ripresa e della resilienza, in base alla quale ciascuna misura dei PNRR è attribuita a un'area di intervento primaria e un'area di intervento secondaria al fine di rispecchiare il fatto che le misure possono contribuire a più di un obiettivo strategico. I sei pilastri strategici sono i seguenti: transizione verde; trasformazione digitale; crescita intelligente, sostenibile e inclusiva; coesione sociale e territoriale; salute e resilienza economica, sociale e istituzionale; politiche per la prossima generazione.
Comunicazione della Commissione, Rafforzare il dialogo sociale nell'Unione europea: sfruttarne appieno il potenziale per gestire transizioni eque, del 25 gennaio 2023 (COM(2023) 40 final) e Proposta di raccomandazione del Consiglio sul rafforzamento del dialogo sociale nell'Unione europea, del 25 gennaio 2023 (COM(2023) 38 final).
I sei pilastri sono i seguenti: i) transizione verde; ii) trasformazione digitale; iii) crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, che comprenda coesione economica, occupazione, produttività, competitività, ricerca, sviluppo e innovazione, e un mercato interno ben funzionante con piccole e medie imprese (PMI) forti; iv) coesione sociale e territoriale; v) salute e resilienza economica, sociale e istituzionale, al fine, fra l'altro, di rafforzare la capacità di risposta alle crisi e la preparazione alle crisi; e vi) politiche per la prossima generazione, l'infanzia e i giovani, come l'istruzione e le competenze.
Nella sezione 3, i riferimenti agli importi in EUR destinati alle misure che contribuiscono ai pilastri del dispositivo per la ripresa e la resilienza si basano su una stima ex ante della spesa.
Questa figura evidenzia la spesa stimata, che si basa sulla metodologia di inquadramento per pilastro per il quadro di valutazione della ripresa e della resilienza, e corrisponde alle misure assegnate al pilastro della transizione verde come pilastro primario o secondario.
I PNRR dovevano specificare e giustificare, richiamandosi all'allegato VI del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, in che proporzione ciascuna misura contribuisca pienamente (100 %), in parte (40 %) o non abbia alcun impatto (0 %) sugli obiettivi climatici. La combinazione dei coefficienti con le stime dei costi di ciascuna misura consente di calcolare il grado in cui i piani contribuiscono all'obiettivo climatico. Si noti che il contributo al pilastro della transizione verde è superiore a quello agli obiettivi climatici di cui all'allegato VI del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, in quanto le metodologie differiscono. Le differenze derivano principalmente dal fatto che si ritiene che tutte le misure contemplate contribuiscano al pilastro con il 100 % del loro costo stimato, mentre alcune contribuiscono soltanto con il 40 % del loro costo stimato agli obiettivi climatici di cui all'allegato VI di tale regolamento. Inoltre il pilastro della transizione verde comprende anche coefficienti per gli obiettivi ambientali che sono più ampi rispetto agli obiettivi climatici di cui all'allegato VI del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza.
Un traguardo e un obiettivo possono contribuire a più di un pilastro.
Questa figura evidenzia la spesa stimata, che si basa sulla metodologia di inquadramento per pilastro per il quadro di valutazione della ripresa e della resilienza, e corrisponde alle misure assegnate al pilastro della trasformazione digitale come pilastro primario o secondario.
I PNRR dovevano specificare e giustificare, richiamandosi all'allegato VII del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, in che proporzione ciascuna misura contribuisca pienamente (100 %), in parte (40 %) o non abbia alcun impatto (0 %) sugli obiettivi digitali. La combinazione dei coefficienti con le stime dei costi di ciascuna misura consente di calcolare in che misura i piani contribuiscano all'obiettivo digitale.
Il pilastro 1 relativo alla transizione verde comprende misure RSI specifiche per tale contesto inquadrate nell'area di intervento "RSI in attività verdi" e il pilastro 2 relativo alla trasformazione digitale comprende misure RSI specifiche per tale contesto inquadrate nell'area di intervento "misure connesse al digitale nell'ambito della ricerca, dello sviluppo e dell'innovazione".
Tali traguardi e obiettivi sono legati alle misure che contribuiscono alle categorie sociali quali definite nel regolamento delegato (UE) 2021/2105.
Si noti che in alcune aree di intervento (quali la politica di bilancio e la governance di bilancio o le riforme dello Stato di diritto) le misure pertinenti sono per lo più riforme senza alcuna spesa associata.
Raccomandazione del consiglio, dell'8 dicembre 2022, relativa all'accesso a un'assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili (2022/C 476/01).
Raccomandazione (UE) 2021/1004 del Consiglio.
Data l'importanza della spesa sociale nella scia della pandemia di COVID, il regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza ha conferito alla Commissione il potere di adottare un atto delegato che stabilisca una metodologia per la rendicontazione della spesa sociale, anche a favore dell'infanzia e della gioventù, nell'ambito del dispositivo stesso (articolo 29, paragrafo 4, lettera b). La metodologia adottata dalla Commissione classifica tutte le spese relative a riforme e investimenti finanziate dal dispositivo in nove grandi aree di intervento, poi aggregate in quattro categorie sociali: 1) occupazione e competenze, 2) istruzione e cura dell'infanzia; 3) sanità e assistenza a lungo termine; e 4) politiche sociali. Cfr. regolamento delegato (UE) 2021/2105 .
I dati sono illustrativi, destinati all'uso per l'analisi qualitativa, e non costituiscono una valutazione comparativa dei PNRR degli Stati membri. Il numero e la struttura delle misure variano notevolmente da un piano nazionale all'altro, così come varia l'approccio seguito per rispecchiare gli impegni relativi alla parità di genere. Un'analisi più dettagliata è disponibile nei documenti di lavoro dei servizi della Commissione adottati dalla Commissione europea per ciascun piano approvato, nonché nell' analisi tematica sull'uguaglianza nel quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza (solo in EN).
Seguendo la metodologia per la rendicontazione della spesa sociale di cui al regolamento delegato (UE) 2021/2105, la Commissione ha contrassegnato misure che pongono l'accento sulla parità di genere. Si osservi che, per cogliere meglio tali misure in tutti i piani, la Commissione ha applicato la metodologia non soltanto alle misure di natura sociale, ma anche a tutte le altre misure dei PNRR adottati incentrate sulla parità di genere. Quest'aspetto non doveva necessariamente costituire l'interesse principale delle misure in questione. Anche le misure non contrassegnate come tali possono incidere sulla parità di genere. I dati presentati in questa sede rappresentano il numero e la percentuale delle misure complessive la cui attenzione si concentra sull'aspetto in questione, e non i costi ad esse correlati.
I programmi della politica di coesione contribuiscono a sostenere la transizione verso un sistema energetico più sicuro e sostenibile. Inoltre, l'iniziativa SAFE (Supporting Affordable Energy) consente agli Stati membri di utilizzare i fondi di coesione non spesi per il periodo 2014-2020 per sostenere le famiglie e le PMI che devono far fronte a un aumento dei costi energetici.
Direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili.
COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 19.9.2023
COM(2023) 545 final
ALLEGATO
della
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO
sull'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza: le prossime tappe
1 ALLEGATO 1 – I piani per la ripresa e la resilienza degli Stati membri
Belgio
Il Belgio ha presentato il suo piano attuale per la ripresa e la resilienza il 30 aprile 2021. La valutazione positiva della Commissione del 23 giugno 2021 e l'approvazione del Consiglio del 13 luglio 2021 hanno creato le premesse per l'erogazione di 5,9 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per il Belgio è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 4,5 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, il 20 luglio 2023 il Belgio ha presentato alla Commissione un piano per la ripresa e la resilienza (PRR) modificato per tenere conto del contributo finanziario massimo riveduto conformemente all'articolo 18 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, al fine di far fronte a circostanze oggettive che non consentono più di conseguire determinati traguardi e obiettivi inclusi nel PRR in linea con l'articolo 21 di detto regolamento e di richiedere ulteriori prestiti in linea con l'articolo 14 del medesimo regolamento. Il PRR riveduto comprende anche un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU con ulteriori riforme e investimenti relativi alle energie rinnovabili, all'efficienza energetica e alla mobilità sostenibile. Al momento della preparazione della presente relazione annuale, la valutazione della Commissione in merito a quanto presentato dal Belgio è in corso.
Il PRR iniziale (e tuttora attuale) del Belgio mira ad affrontare le principali sfide relative alla mobilità e ai lavori pubblici, alla produttività, alla sostenibilità e all'innovazione, nonché all'inclusione digitale e sociale. Si compone di 35 riforme e 105 investimenti sostenuti da 5,9 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile, pari all'1,2 % del PIL. Sono stati adottati piani complementari per la ripresa a livelli amministrativi diversi. Il 3 agosto 2021 la Commissione ha erogato al Belgio 770 milioni di EUR a titolo di prefinanziamento, pari al 13 % della dotazione finanziaria.
Sebbene l'attuazione del PRR del Belgio proceda, il rischio di ritardi aumenta. Il Belgio non ha ancora presentato una richiesta di pagamento. Sarà necessaria una governance efficace per consentire un'attuazione rapida e regolare.
I grafici che seguono evidenziano la quota di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza assegnata a ciascun pilastro strategico nel PRR belga.
La borsa di Bruxelles ha beneficiato del sostegno del dispositivo per la ripresa
e la resilienza per la sua ristrutturazione completata di recente, che comporterà
notevoli risparmi energetici.
Copyright: governo federale del Belgio.
Figura 1. Quota di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza assegnata a ciascun pilastro strategico – Belgio
Nota: ciascuna misura contribuisce a due aree di intervento dei sei pilastri. La dotazione totale per tutti i pilastri qui indicata ammonta pertanto al 200 % del costo stimato del PRR. La parte inferiore rappresenta l'importo del pilastro primario, la parte superiore quello del pilastro secondario.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Figura 2. Sostegno non rimborsabile totale erogato nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Belgio
Nota: il grafico mostra l'importo del sostegno non rimborsabile erogato finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. L'importo totale del sostegno non rimborsabile concesso a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Bulgaria
La Bulgaria ha presentato il suo piano attuale per la ripresa e la resilienza il 15 ottobre 2021. La valutazione positiva della Commissione del 7 aprile 2022 e l'approvazione del Consiglio del 28 aprile 2022 hanno creato le premesse per l'erogazione di 6,3 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per la Bulgaria è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 5,7 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile. Al momento della preparazione della presente relazione annuale non era stata presentata la revisione del piano in questione.
Il PRR iniziale (e tuttora attuale) della Bulgaria mira ad affrontare le principali sfide relative alle transizioni verde e digitale e al contesto imprenditoriale, in particolare lo Stato di diritto, l'inclusione sociale, l'accesso a un'istruzione, a una formazione e a un'assistenza sanitaria di qualità. Si compone di 47 riforme e 56 investimenti sostenuti da 6,3 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile, pari a circa il 10,2 % del PIL nel 2019.
Sebbene l'attuazione del PRR della Bulgaria proceda, il rischio di ritardi aumenta. Il 16 dicembre 2022 la Bulgaria ha presentato una richiesta di pagamento, corrispondente a 22 traguardi e obiettivi del piano, per un'erogazione complessiva pari a 1,37 miliardi di EUR. I relativi 22 traguardi riguardano le prime fasi importanti delle riforme e degli investimenti a favore della decarbonizzazione del settore energetico, della promozione della diffusione su larga scala delle infrastrutture digitali, della riforma del sistema giudiziario, del rafforzamento del quadro antiriciclaggio, della digitalizzazione del settore pubblico, del rafforzamento dell'adeguatezza e della copertura del regime di reddito minimo. Sono state incluse anche misure volte a garantire che il sistema di audit e controllo per l'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza sia conforme alle norme. Una marcata instabilità di governo ha provocato ritardi per alcune riforme legislative essenziali, come quelle riguardanti gli appalti pubblici, la lotta alla corruzione e la responsabilità del procuratore generale. La mancanza di stabilità politica e di capacità amministrativa si è tradotta altresì in un rallentamento dell'attuazione di vari importanti investimenti nel campo dell'energia e dei trasporti e ha messo in discussione aspetti essenziali del piano, in particolare per quanto riguarda la decarbonizzazione del settore energetico. Il nuovo governo ha fissato come priorità l'attuazione del piano. La seconda richiesta di pagamento è stata rinviata ed è ora prevista per l'autunno del 2023. Esiste però il concreto rischio che vari traguardi e obiettivi connessi a riforme essenziali non saranno stati conseguiti al momento della presentazione della richiesta. I lavori relativi all'addendum del piano e al capitolo dedicato al piano REPowerEU sono in corso, ma dovrebbero essere accelerati, pur continuando a mantenere l'attenzione concentrata sull'attuazione. In ragione della situazione politica, non è ancora chiaro quando tali lavori potranno essere ultimati.
I grafici che seguono illustrano lo stato attuale di avanzamento dei traguardi e degli obiettivi che la Bulgaria doveva raggiungere e che sono stati successivamente valutati come conseguiti in misura soddisfacente dalla Commissione, mentre esempi di misure che presentano traguardi e obiettivi conseguiti sono riportati nel riquadro che segue.
Bulgaria - Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti ØRiforma La Bulgaria ha avviato una riforma volta a migliorare l'adeguatezza e la copertura del suo regime di reddito minimo. Con l'adozione delle pertinenti modifiche legislative, la Bulgaria ha introdotto un aumento graduale, tra il 2022 e il 2024, delle soglie di reddito per tutti i potenziali beneficiari del regime di reddito minimo. Si tratta di un passo importante nell'affrontare sfide sociali di lunga data esistenti nel paese. ØInvestimento La Bulgaria ha avviato la costruzione di un tratto della linea 3 della metropolitana di Sofia per una lunghezza totale di 3 km, che copre 3 stazioni. Tale intervento fornirà un servizio di trasporto pubblico pulito, rapido ed efficiente ai passeggeri, con collegamenti intermodali. Secondo le previsioni, l'investimento dovrebbe consentire di trasportare in media 7,6 milioni di passeggeri l'anno a partire dal 2026. Migliorando i trasporti pubblici per gli abitanti della città, si prevede che il progetto in questione determinerà una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e dell'inquinamento atmosferico, così come una riduzione del numero di automobili in circolazione nella città. I contratti di appalto relativi ai lavori di costruzione sono stati firmati e l'attuazione è in corso. Stazione della facoltà di medicina sulla linea 3 della metropolitana.
Copyright: governo bulgaro. |
Figura 3. Erogazione per pilastro – Bulgaria
Nota: ciascuna erogazione riflette i progressi compiuti nell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza in tutti i sei pilastri strategici. Il grafico illustra in che modo le erogazioni nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza (escluso il prefinanziamento) si riferiscono ai pilastri. Gli importi sono stati calcolati collegando i traguardi e gli obiettivi oggetto di una determinata erogazione all'inquadramento per pilastro (aree di intervento primarie e secondarie) delle rispettive misure.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Figura 4. Sostegno non rimborsabile totale erogato nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Bulgaria Nota: il grafico mostra l'importo del sostegno non rimborsabile erogato finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. L'importo totale del sostegno non rimborsabile concesso a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
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Figura 5. Stato di conseguimento di traguardi e obiettivi – Bulgaria
Nota: il grafico mostra la percentuale di traguardi e obiettivi conseguiti in misura soddisfacente. Un traguardo o un obiettivo è conseguito in misura soddisfacente quando lo Stato membro ha fornito alla Commissione la prova di aver conseguito il traguardo o l'obiettivo e quest'ultima lo ha valutato positivamente in una decisione di esecuzione. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it . |
Cechia
La Cechia ha presentato il suo piano attuale per la ripresa e la resilienza il 1º giugno 2021. La valutazione positiva della Commissione del 19 luglio 2021 e l'approvazione del Consiglio dell'8 settembre 2021 hanno creato le premesse per l'erogazione di 7 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per la Cechia è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 7,7 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, il 30 giugno 2023 la Cechia ha presentato alla Commissione un PRR modificato per tenere conto del contributo finanziario massimo riveduto conformemente all'articolo 18 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, al fine di far fronte a circostanze oggettive che non consentono più di conseguire determinati traguardi e obiettivi inclusi nel PRR in linea con l'articolo 21 di detto regolamento e di richiedere ulteriori prestiti in linea con l'articolo 14 del medesimo regolamento. Il PRR riveduto comprende anche un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU con ulteriori riforme e investimenti relativi alle energie rinnovabili, all'efficienza energetica e all'infrastruttura ferroviaria. Al momento della preparazione della presente relazione annuale, la valutazione della Commissione in merito a quanto presentato dalla Cechia è in corso.
Il PRR iniziale (e tuttora attuale) della Cechia mira ad affrontare le principali sfide relative alla trasformazione digitale, alla transizione verde, all'istruzione e al mercato del lavoro, alla pubblica amministrazione, alla ricerca e all'innovazione e all'assistenza sanitaria. Si compone di 37 riforme e 85 investimenti sostenuti da oltre 7 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile, pari a oltre il 3 % del PIL del 2021 destinati ad aiutare il paese ad affrontare le pressanti sfide sociali ed economiche. Il 28 settembre 2021 la Commissione ha erogato alla Cechia 915 milioni di EUR a titolo di prefinanziamento, pari al 13 % della dotazione finanziaria.
Sebbene l'attuazione del PRR della Cechia proceda, si registra il rischio di alcuni ritardi. Il 22 marzo 2023 la Cechia ha presentato una richiesta di pagamento, corrispondente a 37 traguardi e obiettivi del piano, per un'erogazione complessiva pari a 928 milioni di EUR. I relativi 37 traguardi e obiettivi riguardano riforme dei programmi di studio scolastici al fine di promuovere l'alfabetizzazione digitale e le competenze digitali, l'assistenza sanitaria online, il sistema di audit e di controllo del paese per l'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza e la legge sulla registrazione dei titolari effettivi, nonché gli investimenti per la ricostruzione di tre ponti ferroviari, 45 attraversamenti ferroviari più sicuri e strumenti digitali per l'istruzione. Ai fini dell'attuazione tempestiva del piano è necessario migliorare ulteriormente la capacità amministrativa e dare la priorità alle riforme e agli investimenti essenziali.
I grafici che seguono illustrano lo stato attuale di avanzamento dei traguardi e degli obiettivi che la Cechia doveva raggiungere e che sono stati successivamente valutati come conseguiti in misura soddisfacente dalla Commissione, mentre esempi di misure che presentano traguardi e obiettivi conseguiti sono riportati nel riquadro che segue.
Cechia - Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti ØRiforma Alla fine di settembre del 2021 è entrata in vigore in Cechia una nuova legge in materia di edilizia. Questo traguardo costituisce parte di una riforma che mira ad apportare un livello elevato di digitalizzazione al processo complessivo di autorizzazione edilizia. Grazie alla digitalizzazione, detta legge ha accelerato il processo di autorizzazione edilizia e ridotto il numero di autorità di regolamentazione coinvolte. Di conseguenza è meno probabile che le imprese edili debbano investire una quantità sproporzionata di tempo e di risorse al fine di ottenere un'autorizzazione. Il numero ridotto di autorità di regolamentazione contribuisce inoltre a gettare le basi per l'attuazione di sistemi di informazione e strumenti digitali nuovi nel lavoro di tali autorità. ØInvestimento La Cechia ha attuato un investimento ingente a sostegno della prevenzione dell'esclusione digitale garantendo l'accessibilità di attrezzature digitali a tutti gli alunni. Ha finanziato attrezzature TIC (tecnologie dell'informazione e della comunicazione) per l'apprendimento a distanza nelle scuole al fine di consentire l'apprendimento a distanza. Un altro obiettivo importante di questo investimento è dotare le scuole di tecnologie digitali di base e avanzate per sostenere l'alfabetizzazione digitale e l'apprendimento moderno. Le scuole riceveranno inoltre assistenza tecnica attraverso un sito web dedicato, webinar e una nuova rete di referenti informatici. Quasi 10 000 asili nido e scuole saranno dotati di tecnologie quali strumenti di realtà aumentata e virtuale, apparecchiature per la robotica e stampanti 3D.
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Figura 6. Erogazioni per pilastro – Cechia
Nota: ciascuna erogazione riflette i progressi compiuti nell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza in tutti i sei pilastri strategici. Il grafico illustra in che modo le erogazioni nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza (escluso il prefinanziamento) si riferiscono ai pilastri. Gli importi sono stati calcolati collegando i traguardi e gli obiettivi oggetto di una determinata erogazione all'inquadramento per pilastro (aree di intervento primarie e secondarie) delle rispettive misure.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Figura 7. Sostegno non rimborsabile totale erogato nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Cechia Nota: il grafico mostra l'importo delle sovvenzioni erogate finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. Nota: il grafico mostra l'importo del sostegno non rimborsabile erogato finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. L'importo totale delle sovvenzioni concesse a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. L'importo totale del sostegno non rimborsabile concesso a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
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Figura 8. Stato di conseguimento di traguardi e obiettivi – Cechia
Nota: il grafico mostra la percentuale di traguardi e obiettivi conseguiti in misura soddisfacente. Un traguardo o un obiettivo è conseguito in misura soddisfacente quando lo Stato membro ha fornito alla Commissione la prova di aver conseguito il traguardo o l'obiettivo e quest'ultima lo ha valutato positivamente in una decisione di esecuzione. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it . |
Danimarca
La Danimarca ha presentato il suo piano attuale per la ripresa e la resilienza il 30 aprile 2021. La valutazione positiva della Commissione del 17 giugno 2021 e l'approvazione del Consiglio del 13 luglio 2021 hanno creato le premesse per l'erogazione di 1,55 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per la Danimarca è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 1,43 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, il 31 maggio 2023 la Danimarca ha presentato la richiesta di aggiunta di un capitolo dedicato al piano REPowerEU al proprio PRR, con ulteriori riforme e investimenti relativi alle energie rinnovabili, allo sviluppo di competenze verdi, alla cattura e allo stoccaggio del carbonio e all'ulteriore sostituzione di bruciatori a olio e delle caldaie a gas. Al momento della preparazione della presente relazione annuale, la valutazione della Commissione in merito a quanto presentato dalla Danimarca è in corso.
Il PRR iniziale (e tuttora attuale) della Danimarca mira ad affrontare le principali sfide relative alle transizioni verde e digitale e a rafforzare la resilienza del settore dell'assistenza sanitaria. Si compone di 10 riforme e 42 investimenti sostenuti da 1,43 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile, pari allo 0,46 % del PIL. Il 2 settembre 2021 la Commissione ha erogato alla Danimarca 202 milioni di EUR a titolo di prefinanziamento, pari al 13 % della dotazione finanziaria.
L'attuazione del PRR della Danimarca è ben avviata. Il 27 aprile 2023 la Danimarca ha presentato una richiesta di pagamento, corrispondente a 25 traguardi e obiettivi del piano, per un'erogazione complessiva pari a 301 milioni di EUR. I relativi 23 traguardi e due obiettivi riguardano riforme e investimenti a favore della decarbonizzazione dell'agricoltura, della digitalizzazione dell'assistenza sanitaria, della riforma della fiscalità ecologica, della tassazione delle emissioni per l'industria, della tassazione dei veicoli, della mobilità sostenibile, nonché della ricerca, dello sviluppo e dell'innovazione. Al di là della prima richiesta di pagamento, l'attuazione del piano è a buon punto e, di conseguenza, la seconda richiesta di pagamento sarà presentata come previsto entro la fine del 2023.
I grafici che seguono illustrano lo stato attuale di avanzamento dei traguardi e degli obiettivi che la Danimarca doveva raggiungere e che sono stati successivamente valutati come conseguiti in misura soddisfacente dalla Commissione, mentre esempi di misure che presentano traguardi e obiettivi conseguiti sono riportati nel riquadro che segue.
Danimarca - Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti ØRiforma Una riforma della fiscalità ecologica mira a rilanciare gli investimenti verdi delle imprese attraverso incentivi fiscali. Aumenterà la tassazione dell'energia e, in ultima analisi, introdurrà una tassa uniforme sulle emissioni di gas a effetto serra. Gli incentivi supplementari relativi alla tassa sugli investimenti delle imprese e l'annunciato conseguente aumento della tassazione dell'energia e delle emissioni di gas a effetto serra rappresentano forti incentivi ad aumentare gli investimenti nell'efficienza energetica e nella riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. ØInvestimento La Danimarca ha istituito un regime di sovvenzioni per sostituire i bruciatori a olio e le caldaie a gas delle abitazioni private con pompe di calore elettriche o con il teleriscaldamento. Il regime di sovvenzioni copre parte dei costi di sostituzione dei bruciatori a olio/caldaie a gas privati esistenti nelle abitazioni private e dell'installazione di pompe di calore elettriche o dell'accesso al teleriscaldamento. Ciò contribuisce a ridurre il consumo di combustibili fossili (olio e gas), accelerando nel contempo la transizione verde verso un maggiore utilizzo di fonti energetiche sostenibili (quali l'energia eolica, solare o il teleriscaldamento). Impianti offshore che forniscono energia sostenibile sostenuti dalle misure del PRR.
Copyright: Commissione europea. |
Figura 9. Erogazioni per pilastro – Danimarca
Nota: ciascuna erogazione riflette i progressi compiuti nell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza in tutti i sei pilastri strategici. Il grafico illustra in che modo le erogazioni nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza (escluso il prefinanziamento) si riferiscono ai pilastri. Gli importi sono stati calcolati collegando i traguardi e gli obiettivi oggetto di una determinata erogazione all'inquadramento per pilastro (aree di intervento primarie e secondarie) delle rispettive misure.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Figura 10. Sostegno non rimborsabile totale erogato nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Danimarca Nota: il grafico mostra l'importo delle sovvenzioni erogate finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. Nota: il grafico mostra l'importo del sostegno non rimborsabile erogato finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. L'importo totale delle sovvenzioni concesse a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. L'importo totale del sostegno non rimborsabile concesso a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
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Figura 11. Stato di conseguimento di traguardi e obiettivi – Danimarca
Nota: il grafico mostra la percentuale di traguardi e obiettivi conseguiti in misura soddisfacente. Un traguardo o un obiettivo è conseguito in misura soddisfacente quando lo Stato membro ha fornito alla Commissione la prova di aver conseguito il traguardo o l'obiettivo e quest'ultima lo ha valutato positivamente in una decisione di esecuzione. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it . |
Germania
La Germania ha presentato il suo piano iniziale per la ripresa e la resilienza il 28 aprile 2021. La valutazione positiva della Commissione del 22 giugno 2021 e l'approvazione del Consiglio del 13 luglio 2021 hanno creato le premesse per l'erogazione di 25,6 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per la Germania è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 28 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, il 9 dicembre 2022 la Germania ha presentato alla Commissione un PRR modificato per tenere conto di circostanze oggettive che non consentono più di conseguire determinati traguardi e obiettivi inclusi nel PRR in linea con l'articolo 21 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza. L'aggiornamento del piano tedesco ha avuto natura tecnica. Esso riguardava due misure del piano della Germania, una relativa alla digitalizzazione delle ferrovie (in ragione di ritardi eccezionali nella costruzione, la cui data di completamento doveva essere posticipata) e l'altra relativa alla ricerca e allo sviluppo di vaccini contro il SARS-CoV-2 (modifica dei traguardi in ragione dell'incertezza dei risultati delle attività di ricerca e sviluppo). Il PRR riveduto è stato approvato dal Consiglio il 14 febbraio 2023 per una dotazione totale di 26,4 miliardi di EUR. Al momento della preparazione della presente relazione annuale non era stato presentato il capitolo dedicato al piano REPowerEU.
L'attuale PRR della Germania mira ad affrontare le principali sfide relative alle transizioni verde e digitale e a migliorare il sistema di istruzione, l'assistenza sanitaria e la pubblica amministrazione. Si compone di 15 riforme e 25 investimenti finanziati da 26,4 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile, pari allo 0,8 % del PIL. Il 26 agosto 2021 la Commissione ha erogato alla Germania 2,25 miliardi di EUR a titolo di prefinanziamento, pari al 9 % della dotazione finanziaria (iniziale).
Il PRR della Germania aiuta i cittadini a passare a veicoli elettrici puliti fornendo sostegno finanziario per l'acquisto di più di 560 000 veicoli decarbonizzati.
Sebbene l'attuazione del PRR della Germania proceda, si registrano ritardi significativi. Le limitate risorse assegnate all'attuazione del piano e l'insufficiente definizione delle priorità hanno determinato un ritardo della Germania nel processo di attuazione. La Germania ha appena firmato i suoi accordi operativi e sta per presentare la prima richiesta di pagamento. Tale richiesta riguarderebbe 36 traguardi e obiettivi che monitorano i progressi in tutte le componenti del PRR, il che potrebbe portare a un'erogazione fino a un importo massimo di 4 miliardi di EUR.
I grafici che seguono evidenziano la quota di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza assegnata a ciascun pilastro strategico nel PRR tedesco.
Figura 12. Quota di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza assegnata a ciascun pilastro strategico – Germania
Nota: ciascuna misura contribuisce a due aree di intervento dei sei pilastri. La dotazione totale per tutti i pilastri qui indicata ammonta pertanto al 200 % del costo stimato del PRR. La parte inferiore rappresenta l'importo del pilastro primario, la parte superiore quello del pilastro secondario.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Figura 13. Sostegno non rimborsabile totale erogato nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Germania
Nota: il grafico mostra l'importo delle sovvenzioni erogate finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. Nota: il grafico mostra l'importo del sostegno non rimborsabile erogato finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. L'importo totale delle sovvenzioni concesse a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. L'importo totale del sostegno non rimborsabile concesso a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Estonia
L'Estonia ha presentato il suo piano iniziale per la ripresa e la resilienza il 18 giugno 2021. La valutazione positiva della Commissione del 5 ottobre 2021 e l'approvazione del Consiglio del 29 ottobre 2021 hanno creato le premesse per l'erogazione di 969,3 milioni di EUR nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per l'Estonia è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 863,5 milioni di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, il 9 marzo 2023 l'Estonia ha presentato alla Commissione un PRR modificato per tenere conto del contributo finanziario massimo riveduto conformemente all'articolo 18 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza e al fine di far fronte a circostanze oggettive che non consentono più di conseguire determinati traguardi e obiettivi inclusi nel PRR in linea con l'articolo 21 di detto regolamento. Il PRR modificato comprendeva anche un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU con un'ulteriore riforma del sistema di autorizzazione delle energie rinnovabili e due nuovi investimenti destinati a rafforzare la rete elettrica e ad aumentare la produzione e la diffusione di biogas e biometano sostenibili. Il PRR riveduto è stato approvato dalla Commissione il 12 maggio 2023 e dal Consiglio il 16 giugno 2023.
L'attuale PRR dell'Estonia mira ad affrontare le principali sfide relative alla transizione verde, tra cui l'efficienza energetica e i trasporti sostenibili, la transizione digitale nel settore pubblico e privato, la sanità e la protezione sociale. Si compone di 28 investimenti e 17 riforme sostenuti da 953 milioni di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile, pari a circa il 3,03 % del PIL. Il 17 dicembre 2021 la Commissione ha erogato all'Estonia 126,01 milioni di EUR a titolo di prefinanziamento nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza, pari al 13 % della dotazione finanziaria iniziale.
Costruzione in corso della linea del tram del vecchio porto di Tallinn finanziata dal dispositivo per la ripresa e la resilienza.
Copyright: Commissione europea.
L'attuazione del PRR dell'Estonia è in corso. A causa dell'alta inflazione e delle perturbazioni nelle catene di approvvigionamento dovute alla guerra in Ucraina, alcuni investimenti hanno subito ritardi o interruzioni; ne è conseguita una revisione del piano iniziale. Il 30 giugno 2023 l'Estonia ha presentato la prima richiesta di pagamento costituita dalla prima e dalla seconda rata e corrispondente a 29 traguardi e un obiettivo del piano. Al momento della preparazione della presente relazione, la valutazione della richiesta di pagamento da parte della Commissione è in corso.
I grafici che seguono evidenziano la quota di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza assegnata a ciascun pilastro strategico nel PRR estone.
Figura 14. Quota di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza assegnata a ciascun pilastro strategico – Estonia
Nota: ciascuna misura contribuisce a due aree di intervento dei sei pilastri. La dotazione totale per tutti i pilastri qui indicata ammonta pertanto al 200 % del costo stimato del PRR. La parte inferiore rappresenta l'importo del pilastro primario, la parte superiore quello del pilastro secondario.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Nota: il grafico mostra l'importo delle sovvenzioni erogate finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. Nota: il grafico mostra l'importo del sostegno non rimborsabile erogato finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. L'importo totale delle sovvenzioni concesse a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. L'importo totale del sostegno non rimborsabile concesso a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Figura 15. Sostegno non rimborsabile totale erogato nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Estonia
Irlanda
L'Irlanda ha presentato il suo piano iniziale per la ripresa e la resilienza il 25 maggio 2021. La valutazione positiva della Commissione del 16 luglio 2021 e l'approvazione del Consiglio dell'8 settembre 2021 hanno creato le premesse per l'erogazione di 989 milioni di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per l'Irlanda è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 914 milioni di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, il 22 maggio 2023 l'Irlanda ha presentato alla Commissione un PRR modificato per tenere conto di circostanze oggettive che non consentono più di conseguire determinati traguardi e obiettivi inclusi nel PRR in linea con l'articolo 21 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza. L'aggiornamento del piano irlandese ha avuto natura tecnica ed è stato adottato dal Consiglio il 14 luglio 2023. Al momento della preparazione della presente relazione annuale non era stato presentato il capitolo dedicato al piano REPowerEU.
L'attuale PRR dell'Irlanda mira ad affrontare le principali sfide relative alle transizioni verde e digitale e alla ripresa sociale ed economica. Si compone di 9 riforme e 16 investimenti sostenuti da 914 milioni di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile, pari allo 0,21 % del PIL del 2021.
Percorso ciclabile di nuova costruzione sostenuto dal dispositivo per la ripresa
e la resilienza.
Sebbene l'attuazione del PRR dell'Irlanda proceda, si registrano ritardi significativi. Le risorse limitate e una definizione delle priorità carente hanno determinato un ritardo dell'Irlanda nel processo di attuazione. La prima richiesta di pagamento, corrispondente a 41 traguardi e obiettivi del piano, è attualmente in fase di preparazione.
I grafici che seguono evidenziano la quota di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza assegnata a ciascun pilastro strategico nel PRR irlandese.
Figura 16. Quota di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza assegnata a ciascun pilastro strategico – Irlanda
Nota: ciascuna misura contribuisce a due aree di intervento dei sei pilastri. La dotazione totale per tutti i pilastri qui indicata ammonta pertanto al 200 % del costo stimato del PRR. La parte inferiore rappresenta l'importo del pilastro primario, la parte superiore quello del pilastro secondario.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Grecia
La Grecia ha presentato il suo piano attuale per la ripresa e la resilienza il 27 aprile 2021. La valutazione positiva della Commissione del 17 giugno 2021 e l'approvazione del Consiglio del 13 luglio 2021 hanno creato le premesse per l'erogazione di 17,8 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile e di 12,7 miliardi di EUR in prestiti nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per la Grecia è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 17,4 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, il 31 agosto 2023 la Grecia ha presentato alla Commissione un PRR modificato per far fronte a circostanze oggettive che non consentono più di conseguire determinati traguardi e obiettivi inclusi nel PRR in linea con l'articolo 21 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza e per richiedere ulteriori prestiti in linea con l'articolo 14 del medesimo regolamento. Il PRR riveduto comprende anche un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU con ulteriori riforme e investimenti relativi alle ristrutturazioni energetiche relative alle famiglie, alle imprese e ai servizi di pubblica utilità, alla creazione di un mercato per la cattura, l'utilizzo e lo stoccaggio di idrogeno rinnovabile, biometano e carbonio, alla maggiore penetrazione delle fonti energetiche rinnovabili, con misure volte a promuovere lo stoccaggio di energia, nonché riforme destinate a promuovere l'energia eolica offshore e la transizione verso una rete intelligente e la condivisione dell'energia. Al momento della preparazione della presente relazione annuale, la valutazione della Commissione in merito a quanto presentato dalla Grecia è in corso.
Il PRR iniziale (e tuttora attuale) della Grecia mira ad affrontare le principali sfide relative alle transizioni verde e digitale, all'occupazione, alle competenze e alla coesione sociale, agli investimenti privati e alla trasformazione economica e istituzionale. Si compone di 68 riforme e 106 investimenti sostenuti da 17,4 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile e 12,7 miliardi di EUR in prestiti, pari a circa il 14,5 % del PIL nel 2022. Il 9 agosto 2021 la Commissione ha erogato alla Grecia 3,96 miliardi di EUR a titolo di prefinanziamento, pari al 13 % della dotazione finanziaria.
Finora l'attuazione del PRR della Grecia ha proceduto speditamente, ma il paese sta affrontando alcune sfide legate all'andamento futuro. La Grecia ha presentato tre richieste di pagamento a titolo del sostegno finanziario non rimborsabile e due richieste di pagamento a titolo del sostegno sotto forma di prestito, corrispondenti a 85 traguardi e obiettivi del piano. La terza richiesta di pagamento per 1,72 miliardi di EUR è stata presentata il 16 maggio 2023 ed è in fase di valutazione da parte della Commissione al momento della preparazione della presente relazione annuale. Ad oggi la Grecia ha ricevuto un esborso complessivo pari a 7,1 miliardi di EUR per due richieste di pagamento approvate, escluso il prefinanziamento. Sebbene la Grecia sia partita molto bene con l'attuazione del piano, si rilevano rischi sostanziali per l'andamento futuro che giustificano un impegno costante per mantenere e rafforzare tale slancio di attuazione. Il piano contiene un numero significativo di riforme e investimenti che, per la portata in questione, rappresentano un onere amministrativo notevole. In questo momento, l'attuazione del piano sta raggiungendo una fase che si baserà sulle amministrazioni regionali e locali, la cui capacità amministrativa e di attuazione è generalmente debole. Il completamento di una serie di misure del piano richiede una serie di fasi preparatorie, tra cui procedure di appalto pubblico. Al fine di garantire progressi tempestivi in tali ambiti saranno necessarie continuità e forza del coordinamento degli organismi di attuazione locali e regionali e dell'assistenza fornita agli stessi.
I grafici che seguono illustrano lo stato attuale di avanzamento dei traguardi e degli obiettivi che la Grecia doveva raggiungere e che sono stati successivamente valutati come conseguiti in misura soddisfacente dalla Commissione, mentre esempi di misure che presentano traguardi e obiettivi conseguiti sono riportati nel riquadro che segue.
Grecia - Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti ØRiforma La Grecia ha adottato una riforma volta a razionalizzare il quadro per la concessione di licenze per le energie rinnovabili, comprese la semplificazione e la digitalizzazione delle procedure, tempi di risposta amministrativa più brevi e vincolanti e procedure di responsabilizzazione in caso di ritardi inutili, riducendo nel contempo la documentazione e le procedure necessarie. La riforma prevede la creazione di un servizio a sportello unico in seno al ministero dell'Ambiente incaricato di mantenere il controllo dell'intero processo di concessione delle licenze. Inoltre una piattaforma digitale collegherà tutti i vari sottosistemi e le varie banche dati degli organismi coinvolti nel rilascio delle autorizzazioni, consentendo loro di comunicare meglio tra di loro e con gli investitori. La riforma aiuterà la Grecia a ridurre il tempo medio di rilascio delle licenze per le energie rinnovabili da 5 anni a 14 mesi e a sviluppare almeno 3,5 GW di stoccaggio di energia entro il 2030.
La nuova capacità fotovoltaica aumenterà in Grecia grazie alla riforma del rilascio
ØInvestimento Il PRR greco mette a disposizione 12,7 miliardi di EUR in prestiti per fornire finanziamenti alle imprese e sostenere gli investimenti privati nei settori della transizione verde, della digitalizzazione, dell'aumento della capacità di esportazione, delle economie di scala e dell'innovazione. Per convogliare tali finanziamenti verso il settore privato, la Grecia ha istituito il dispositivo di prestito. Tale risultato è stato conseguito attraverso l'adozione del suo quadro di governance, gli accordi firmati con le istituzioni finanziarie internazionali e gli inviti rivolti alle banche commerciali, che sono i partner dell'attuazione. Tale quadro prevede solide garanzie per garantire l'affidabilità creditizia dell'impresa mutuataria, la sostenibilità finanziaria dei progetti, il rimborso dei fondi e il rispetto di tutti i requisiti stabiliti nel PRR greco. Il dispositivo di prestito in questione fornisce una notevole liquidità al settore privato con l'impegno degli istituti finanziari a investire almeno il 38,5 % dei fondi a sostegno della transizione climatica e almeno il 20,8 % dei fondi a sostegno della transizione digitale. Con la firma di contratti di prestito per un valore di almeno 586,4 milioni di EUR tra istituti finanziari e investitori, la Grecia ha raggiunto prima della scadenza prevista il primo obiettivo nel contesto del dispositivo di prestito in questione. |
Figura 17. Erogazioni per pilastro – Grecia
Nota: ciascuna erogazione riflette i progressi compiuti nell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza in tutti i sei pilastri strategici. Il grafico illustra in che modo le erogazioni nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza (escluso il prefinanziamento) si riferiscono ai pilastri. Gli importi sono stati calcolati collegando i traguardi e gli obiettivi oggetto di una determinata erogazione all'inquadramento per pilastro (aree di intervento primarie e secondarie) delle rispettive misure.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Nota: il grafico mostra l'importo delle sovvenzioni erogate finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. Nota: il grafico mostra l'importo del sostegno non rimborsabile erogato finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. L'importo totale delle sovvenzioni concesse a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. L'importo totale del sostegno non rimborsabile concesso a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it . Figura 18. Sostegno non rimborsabile totale erogato nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Grecia
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Figura 19. Prestiti totali erogati nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Grecia Nota: il grafico mostra l'importo dei prestiti erogati finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza. I prestiti sono contributi finanziari rimborsabili. L'importo totale dei prestiti concessi a ciascuno Stato membro è stabilito in base alla valutazione della richiesta di prestito e non può superare il 6,8 % del reddito nazionale lordo del paese per il 2019. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
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Figura 20. Stato di conseguimento di traguardi e obiettivi – Grecia
Nota: il grafico mostra la percentuale di traguardi e obiettivi conseguiti in misura soddisfacente. Un traguardo o un obiettivo è conseguito in misura soddisfacente quando lo Stato membro ha fornito alla Commissione la prova di aver conseguito il traguardo o l'obiettivo e quest'ultima lo ha valutato positivamente in una decisione di esecuzione.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Spagna
La Spagna ha presentato il suo piano attuale per la ripresa e la resilienza il 30 aprile 2021. La valutazione positiva della Commissione del 16 giugno 2021 e l'approvazione del Consiglio del 13 luglio 2021 hanno creato le premesse per l'erogazione di 69,5 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per la Spagna è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 77,2 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, il 6 giugno 2023 la Spagna ha presentato alla Commissione un PRR modificato per tenere conto del contributo finanziario massimo riveduto conformemente all'articolo 18 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, al fine di far fronte a circostanze oggettive che non consentono più di conseguire determinati traguardi e obiettivi inclusi nel PRR in linea con l'articolo 21 di detto regolamento e di richiedere ulteriori prestiti in linea con l'articolo 14 del medesimo regolamento. Il PRR riveduto comprende anche un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU con ulteriori riforme e investimenti volti ad accelerare ulteriormente la decarbonizzazione della sua economia. La valutazione della Commissione in merito alle osservazioni presentate dalla Spagna è in corso al momento della preparazione della presente relazione annuale.
Il PRR iniziale (e attuale) della Spagna mira ad affrontare le principali sfide relative alla transizione verde, alla transizione digitale e alla resilienza economica e sociale. Si compone di 102 riforme e 112 investimenti sostenuti da 69,5 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile, pari al 6,5 % del PIL. Il 17 agosto 2021 la Commissione ha erogato alla Spagna 9 miliardi di EUR a titolo di prefinanziamento, pari al 13 % della dotazione finanziaria.
Finora l'attuazione del PRR della Spagna ha proceduto speditamente, ma il paese sta affrontando alcune sfide legate all'andamento futuro. La Spagna ha presentato tre richieste di pagamento, corrispondenti a 121 traguardi e obiettivi del piano, per un'erogazione complessiva pari a 28 miliardi di EUR. Le misure del PRR attuate finora comprendono riforme del mercato del lavoro, una prima serie di riforme delle pensioni, la modernizzazione dell'agenzia per l'amministrazione fiscale e la prevenzione delle frodi fiscali, l'approvazione della strategia in materia di sanità pubblica e una revisione della legge in materia di insolvenza, della legge concernente scienza, tecnologia e innovazione, della legge sulle telecomunicazioni, della legge sul sistema integrato di formazione professionale e della legge generale sulla comunicazione audiovisiva. Sulla base dei dati pubblicati dalle autorità spagnole, l'attuazione degli investimenti sostenuti dal PRR è in una fase avanzata e alla fine del 2022 era stato impegnato il 76 % degli oltre 50 miliardi di EUR di finanziamenti a titolo del dispositivo per la ripresa e la resilienza iscritti a bilancio nel 2021 e nel 2022. 20,6 miliardi di EUR sono stati trasferiti alle regioni per l'attuazione di investimenti nel contesto del PRR. Sebbene rientri fra gli Stati membri nella fase più avanzata dell'attuazione del piano, la Spagna prevede ora di rivederlo per aumentarne la portata di oltre il doppio. A ciò dovrebbe accompagnarsi una capacità amministrativa sufficiente rafforzata per garantire l'assorbimento efficace ed efficiente dei fondi per la ripresa e la resilienza e di altri fondi UE e nazionali disponibili.
I grafici che seguono illustrano lo stato attuale di avanzamento dei traguardi e degli obiettivi da conseguire da parte della Spagna e che sono stati successivamente valutati come conseguiti in misura soddisfacente dalla Commissione, mentre esempi di misure che presentano traguardi e obiettivi conseguiti sono riportati nel riquadro che segue.
Spagna - Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti ØRiforma La Spagna ha modificato la propria legislazione nel contesto del PRR con l'obiettivo di limitare il ricorso ai contratti a tempo determinato a casi debitamente giustificati e di generalizzare il ricorso a contratti a tempo indeterminato. Il mercato del lavoro spagnolo è caratterizzato da livelli elevati di occupazione temporanea. La riforma del mercato del lavoro approvata nel dicembre 2021 sta contribuendo a ridurre l'occupazione a tempo determinato nel settore privato. I nuovi contratti firmati nel corso del 2022 indicano una riduzione generalizzata della quota di contratti a tempo determinato, che diminuiscono complessivamente al 62 % rispetto al 90 % del 2019. La quota di lavoratori a tempo determinato nel settore privato è scesa al 14,8 % nel quarto trimestre del 2022, rispetto al 23,9 % del quarto trimestre del 2021. ØInvestimento La Spagna ha approvato un programma per migliorare le competenze in materia di istruzione digitale (denominato #CompDigEdu) e un programma per la digitalizzazione del sistema di istruzione. Tali programmi doteranno di attrezzature almeno 240 000 aule scolastiche, formeranno 700 000 insegnanti e prepareranno o rivedranno la strategia digitale per almeno 22 000 centri scolastici pubblici e sovvenzionati con fondi pubblici e forniranno 300 000 dispositivi digitali connessi (computer portatili, tablet) nelle scuole pubbliche e sovvenzionate con fondi pubblici, in collaborazione con le comunità autonome.
Il centro di eccellenza professionale Tknika è sostenuto dal dispositivo
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Figura 21. Erogazioni per pilastro – Spagna
Nota: ciascuna erogazione riflette i progressi compiuti nell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza in tutti i sei pilastri strategici. Il grafico illustra in che modo le erogazioni nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza (escluso il prefinanziamento) si riferiscono ai pilastri. Gli importi sono stati calcolati collegando i traguardi e gli obiettivi oggetto di una determinata erogazione all'inquadramento per pilastro (aree di intervento primarie e secondarie) delle rispettive misure.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Figura 22. Sostegno non rimborsabile totale erogato nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Spagna Nota: il grafico mostra l'importo delle sovvenzioni erogate finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. Nota: il grafico mostra l'importo del sostegno non rimborsabile erogato finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. L'importo totale delle sovvenzioni concesse a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. L'importo totale del sostegno non rimborsabile concesso a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
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Figura 23. Stato di conseguimento di traguardi e obiettivi – Spagna Nota: il grafico mostra la percentuale di traguardi e obiettivi conseguiti in misura soddisfacente. Un traguardo o un obiettivo è conseguito in misura soddisfacente quando lo Stato membro ha fornito alla Commissione la prova di aver conseguito il traguardo o l'obiettivo e quest'ultima lo ha valutato positivamente in una decisione di esecuzione. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it . |
Francia
La Francia ha presentato il suo piano iniziale per la ripresa e la resilienza il 29 aprile 2021. La valutazione positiva della Commissione del 23 giugno 2021 e l'approvazione del Consiglio del 13 luglio 2021 hanno creato le premesse per l'erogazione di 39,4 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per la Francia è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 37,5 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, il 20 aprile 2023 la Francia ha presentato alla Commissione un PRR modificato per tenere conto del contributo finanziario massimo riveduto conformemente all'articolo 18 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza e al fine di far fronte a circostanze oggettive che non consentono più di conseguire determinati traguardi e obiettivi inclusi nel PRR in linea con l'articolo 21 di detto regolamento. Il PRR riveduto ha compreso anche un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU con ulteriori riforme e investimenti relativi alle energie rinnovabili, all'efficienza energetica, all'industria a zero emissioni nette e all'idrogeno ottenuto senza combustibili fossili. Il PRR riveduto è stato approvato dalla Commissione il 26 giugno 2023 e dal Consiglio il 14 luglio 2023.
Il PRR attuale della Francia mira ad accelerare le transizioni verde e digitale, aumentare il potenziale di crescita e rafforzare la coesione. Il piano si compone di 24 riforme e 73 investimenti che saranno sostenuti da 40,3 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile (1,6 % del PIL). Nell'agosto del 2021 la Commissione ha erogato alla Francia 5,1 miliardi di EUR a titolo di prefinanziamento, pari al 13 % della dotazione finanziaria.
L'attuazione del PRR della Francia è in corso. Il 4 marzo 2022 la Francia ha presentato una richiesta di pagamento, corrispondente a 38 traguardi e obiettivi del piano, per un'erogazione complessiva pari a 7 400 000 EUR. Si tratta di riforme nei settori delle finanze pubbliche, dei cambiamenti climatici, degli alloggi, della mobilità, del mercato del lavoro, delle competenze e della salute. Diversi obiettivi riguardano importanti investimenti nei settori della ristrutturazione energetica degli edifici, della decarbonizzazione dell'industria, dei veicoli puliti, della ricerca, dell'occupazione giovanile e dell'istruzione. Il 31 luglio 2023 la Francia ha inoltre presentato una seconda richiesta di pagamento di oltre 10,3 miliardi di EUR, corrispondente a 55 traguardi e obiettivi del piano. Al momento della preparazione della presente relazione annuale la Commissione sta valutando la seconda richiesta di pagamento della Francia.
I grafici che seguono illustrano lo stato attuale di avanzamento dei traguardi e degli obiettivi che la Francia doveva raggiungere e che sono stati successivamente valutati come conseguiti in misura soddisfacente dalla Commissione, mentre esempi di misure che presentano traguardi e obiettivi conseguiti sono riportati nel riquadro che segue.
Ristrutturazione termica di un edificio storico adibito ad alloggi per studenti presso
la Cité Internationale Universitaire di Parigi.
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Francia - Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti ØRiforma La Francia ha introdotto una legge in materia di clima e resilienza, adottata il 20 luglio 2021, per rispettare l'obiettivo dell'UE di ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030. Tale riforma dovrebbe consentire complessivamente una riduzione stimata tra 56 e 74 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. ØInvestimento La Francia introduce sovvenzioni a sostegno dell'assunzione di giovani di età inferiore a 26 anni. Il dispositivo per la ripresa e la resilienza sta finanziando l'84 % delle sovvenzioni a sostegno dell'assunzione di giovani di età inferiore ai 26 anni. I datori di lavoro che assumono un giovane di età inferiore a 26 anni ricevono fino a 4 000 EUR l'anno per un contratto a tempo pieno. Nel contesto del PRR francese, 337 000 giovani avevano beneficiato del regime entro la metà del 2021. Tale regime di sostegno costituisce una delle misure chiave del piano per la gioventù "1 jeune, 1 solution", avviato nell'estate del 2020 per fornire a ciascun giovane nel paese una soluzione adeguata alle sue esigenze, che si tratti di istruzione, formazione od occupazione, tutoraggio o sostegno finanziario. |
Figura 24. Erogazioni per pilastro – Francia
Nota: ciascuna erogazione riflette i progressi compiuti nell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza in tutti i sei pilastri strategici. Il grafico illustra in che modo le erogazioni nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza (escluso il prefinanziamento) si riferiscono ai pilastri. Gli importi sono stati calcolati collegando i traguardi e gli obiettivi oggetto di una determinata erogazione all'inquadramento per pilastro (aree di intervento primarie e secondarie) delle rispettive misure.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Nota: il grafico mostra l'importo delle sovvenzioni erogate finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. Nota: il grafico mostra l'importo del sostegno non rimborsabile erogato finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. L'importo totale delle sovvenzioni concesse a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. L'importo totale del sostegno non rimborsabile concesso a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it . Figura 25. Sostegno non rimborsabile totale erogato nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Francia
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Figura 26. Stato di conseguimento di traguardi e obiettivi – Francia
Nota: il grafico mostra la percentuale di traguardi e obiettivi conseguiti in misura soddisfacente. Un traguardo o un obiettivo è conseguito in misura soddisfacente quando lo Stato membro ha fornito alla Commissione la prova di aver conseguito il traguardo o l'obiettivo e quest'ultima lo ha valutato positivamente in una decisione di esecuzione. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it . |
Croazia
La Croazia ha presentato il suo piano attuale per la ripresa e la resilienza il 14 maggio 2021. La valutazione positiva della Commissione dell'8 luglio 2021 e l'approvazione del Consiglio del 28 luglio 2021 avevano creato le premesse per l'erogazione di 6,3 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per la Croazia è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 5,51 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, il 31 agosto 2023 la Croazia ha presentato alla Commissione un PRR modificato per tenere conto del contributo finanziario massimo riveduto conformemente all'articolo 18 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, al fine di far fronte a circostanze oggettive che non consentono più di conseguire determinati traguardi e obiettivi inclusi nel PRR in linea con l'articolo 21 di detto regolamento e di richiedere ulteriori prestiti in linea con l'articolo 14 del medesimo regolamento. Il PRR riveduto comprende anche un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU con ulteriori riforme e investimenti rafforzati relativi alla sicurezza energetica, alla diffusione delle fonti energetiche rinnovabili, all'efficienza energetica degli edifici, ai trasporti e all'idrogeno rinnovabile. Al momento della preparazione della presente relazione annuale, la valutazione della Commissione in merito a quanto presentato dalla Croazia è in corso.
Il PRR iniziale (e tuttora attuale) della Croazia mira ad affrontare le principali sfide relative all'accelerazione delle transizioni digitale e verde, al rafforzamento della resilienza economica e sociale e alla costruzione di una pubblica amministrazione più efficiente. Si compone di 76 riforme e 146 filoni di investimento sostenuti da 5,51 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile, pari al 9,5 % del PIL del 2021. Il 28 settembre 2021 la Commissione ha erogato alla Croazia 818,4 milioni di EUR a titolo di prefinanziamento, pari al 13 % della dotazione finanziaria.
L'attuazione del PRR della Croazia è ben avviata. La Croazia ha presentato tre richieste di pagamento, corrispondenti a 104 traguardi e obiettivi del piano. Finora sono state approvate due richieste di pagamento, corrispondenti a 59 traguardi e obiettivi, per un'erogazione complessiva pari a 1,4 miliardi di EUR. La terza richiesta di pagamento per 700 milioni di EUR è stata presentata il 24 luglio 2023 ed è in fase di valutazione da parte della Commissione al momento della preparazione della presente relazione annuale. In questa fase di attuazione del piano, le misure consistono in larga misura nell'adozione di documenti quadro strategici nazionali (atti legislativi, strategie, programmi riveduti o nuovi) destinati a spianare la strada a una spesa efficiente a favore di investimenti nelle rate future. Una quota significativa dei fondi del PRR è già disponibile nell'ambito di inviti a presentare progetti e di programmi di finanziamento mirati.
I grafici che seguono illustrano lo stato attuale di avanzamento dei traguardi e degli obiettivi che la Croazia doveva raggiungere e che sono stati successivamente valutati come conseguiti in misura soddisfacente dalla Commissione, mentre esempi di misure che presentano traguardi e obiettivi conseguiti sono riportati nel riquadro che segue.
Croazia - Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti ØRiforma La Croazia ha adottato una nuova strategia anticorruzione per il periodo 2021-2030. Tale strategia mira a rafforzare le norme e le istituzioni esistenti coinvolte nella lotta contro la corruzione e ad aumentare la trasparenza del lavoro delle autorità pubbliche. Migliorerà inoltre i sistemi di gestione per prevenire i conflitti di interesse e sensibilizzare l'opinione pubblica in merito ai danni causati dalla corruzione e alla necessità di segnalare le irregolarità. ØInvestimento La Croazia ha aggiudicato 75 contratti a piccole, medie e grandi imprese al fine di aumentare l'efficienza energetica nei processi di produzione industriale dell'industria manifatturiera ad alta intensità energetica e aumentare l'uso di energia da fonti rinnovabili. Nella pratica, gli investimenti miglioreranno i processi produttivi nelle industrie manifatturiere al fine di ridurre il consumo di energia da un minimo del 20 % fino al 40 %, a seconda del tipo di investimento.
Pannelli fotovoltaici finanziati dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, installati
Copyright: governo della Repubblica di Croazia. |
Figura 27. Erogazioni per pilastro – Croazia
Nota: ciascuna erogazione riflette i progressi compiuti nell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza in tutti i sei pilastri strategici. Il grafico illustra in che modo le erogazioni nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza (escluso il prefinanziamento) si riferiscono ai pilastri. Gli importi sono stati calcolati collegando i traguardi e gli obiettivi oggetto di una determinata erogazione all'inquadramento per pilastro (aree di intervento primarie e secondarie) delle rispettive misure.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Figura 28. Sostegno non rimborsabile totale erogato nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Croazia
Nota: il grafico mostra l'importo delle sovvenzioni erogate finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. Nota: il grafico mostra l'importo del sostegno non rimborsabile erogato finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. L'importo totale delle sovvenzioni concesse a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. L'importo totale del sostegno non rimborsabile concesso a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
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Figura 29. Stato di conseguimento di traguardi e obiettivi – Croazia
Nota: il grafico mostra la percentuale di traguardi e obiettivi conseguiti in misura soddisfacente. Un traguardo o un obiettivo è conseguito in misura soddisfacente quando lo Stato membro ha fornito alla Commissione la prova di aver conseguito il traguardo o l'obiettivo e quest'ultima lo ha valutato positivamente in una decisione di esecuzione. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it . |
Italia
L'Italia ha presentato il suo piano iniziale per la ripresa e la resilienza il 30 aprile 2021. La valutazione positiva della Commissione del 22 giugno 2021 e l'approvazione del Consiglio del 13 luglio 2021 hanno creato le premesse per l'erogazione di 68,9 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile e di 122,6 miliardi di EUR in prestiti nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per l'Italia è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 69 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, l'Italia ha presentato alla Commissione due PRR modificati, rispettivamente l'11 luglio 2023 e il 7 agosto 2023. Il primo PRR modificato è stato presentato per modificare una serie specifica di traguardi e obiettivi inclusi nella quarta richiesta di pagamento, in ragione di circostanze oggettive che non consentono più di conseguire determinati traguardi e obiettivi inclusi nel PRR in linea con l'articolo 21 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza. Il primo aggiornamento del piano italiano ha avuto natura tecnica ed è stato approvato dalla Commissione il 28 luglio 2023 e poi sottoposto all'approvazione del Consiglio. Il secondo PRR modificato è stato presentato per tenere conto del contributo finanziario massimo riveduto conformemente all'articolo 18 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza e al fine di far fronte a circostanze oggettive che non consentono più di conseguire determinati traguardi e obiettivi inclusi nel PRR in linea con l'articolo 21 di detto regolamento. Il secondo PRR riveduto comprende anche un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU con ulteriori riforme e investimenti relativi alle energie rinnovabili, alle competenze verdi, all'efficienza energetica e all'infrastruttura per l'energia elettrica. Al momento della preparazione della presente relazione annuale, la valutazione della Commissione in merito al secondo PRR presentato dall'Italia è in corso.
Il dispositivo per la ripresa e la resilienza finanzierà 191,6 miliardi di EUR di investimenti in Italia nel periodo 2022-2026 (10,7 % del PIL). Il PRR iniziale (e tuttora attuale) dell'Italia comprende 132 investimenti e 58 riforme. L'Italia è il maggiore beneficiario del dispositivo per la ripresa e la resilienza in termini assoluti. Il 13 agosto 2021 la Commissione ha erogato all'Italia 24,89 miliardi di EUR a titolo di prefinanziamento, pari al 13 % della dotazione finanziaria.
Sebbene l'attuazione del PRR dell'Italia proceda, il rischio di ritardi aumenta. L'Italia ha presentato tre richieste di pagamento, corrispondenti a 151 traguardi e obiettivi del piano, con un'erogazione complessiva di 42 miliardi di EUR (in riferimento alle prime due richieste di pagamento presentate). Il 30 dicembre 2022 l'Italia ha presentato la terza richiesta di pagamento, per la quale la valutazione preliminare è stata approvata dalla Commissione il 28 luglio 2023. È essenziale procedere rapidamente all'attuazione del piano e ai negoziati per modificarlo, data la natura temporanea del dispositivo per la ripresa e la resilienza, in vigore fino al 2026.
I grafici che seguono illustrano lo stato attuale di avanzamento dei traguardi e degli obiettivi che l'Italia doveva raggiungere e che sono stati successivamente valutati come conseguiti in misura soddisfacente dalla Commissione, mentre esempi di misure che presentano traguardi e obiettivi conseguiti sono riportati nel riquadro che segue.
Italia - Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti ØRiforma L'Italia ha continuato a adoperarsi per riformare la pubblica amministrazione adottando tutti i pertinenti provvedimenti attuativi relativi alla riforma del pubblico impiego. Gli atti di diritto primario sono stati adottati nel 2022. Tutti i provvedimenti attuativi sono entrati ora in vigore. Questa fase contribuirà a una gestione più efficace ed efficiente dei dipendenti pubblici nella pubblica amministrazione italiana, dalle assunzioni alle progressioni di carriera. I provvedimenti attuativi sono particolarmente importanti per garantire un'attuazione efficace della riforma e per contribuire a un'attuazione omogenea tra le pubbliche amministrazioni. È opportuno rilevare che l'Italia ha già predisposto alcuni atti di diritto derivato, che sono stati adottati con largo anticipo rispetto al termine previsto, ai fini di un migliore inquadramento delle disposizioni contenute nel diritto primario e data la loro rilevanza per l'attuazione concreta della riforma. ØInvestimento L'Italia ha completato con successo la progettazione, la preparazione, la creazione e il collaudo di quattro centri dati, che costituiscono il fulcro di una nuova infrastruttura cloud nazionale, denominata "Polo Strategico Nazionale" (PSN), dedicata a ospitare i sistemi informativi, i dati e le applicazioni delle pubbliche amministrazioni. Le prossime fasi dell'investimento riguarderanno la migrazione verso l'infrastruttura cloud delle serie di dati e delle applicazioni di almeno 280 amministrazioni pubbliche centrali e aziende sanitarie locali.
Il dispositivo per la ripresa e la resilienza sosterrà gli investimenti nei centri dati
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Figura 30. Erogazioni per pilastro – Italia
Nota: ciascuna erogazione riflette i progressi compiuti nell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza in tutti i sei pilastri strategici. Il grafico illustra in che modo le erogazioni nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza (escluso il prefinanziamento) si riferiscono ai pilastri. Gli importi sono stati calcolati collegando i traguardi e gli obiettivi oggetto di una determinata erogazione all'inquadramento per pilastro (aree di intervento primarie e secondarie) delle rispettive misure.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Figura 31. Sostegno non rimborsabile totale erogato nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Italia
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Figura 32. Prestiti totali erogati nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Italia Nota: il grafico mostra l'importo dei prestiti erogati finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza. I prestiti sono contributi finanziari rimborsabili. L'importo totale dei prestiti concessi a ciascuno Stato membro è stabilito in base alla valutazione della richiesta di prestito e non può superare il 6,8 % del reddito nazionale lordo del paese per il 2019. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
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Nota: il grafico mostra l'importo delle sovvenzioni erogate finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. Nota: il grafico mostra l'importo del sostegno non rimborsabile erogato finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. L'importo totale delle sovvenzioni concesse a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. L'importo totale del sostegno non rimborsabile concesso a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Figura 33. Stato di conseguimento di traguardi e obiettivi – Italia
Nota: il grafico mostra la percentuale di traguardi e obiettivi conseguiti in misura soddisfacente. Un traguardo o un obiettivo è conseguito in misura soddisfacente quando lo Stato membro ha fornito alla Commissione la prova di aver conseguito il traguardo o l'obiettivo e quest'ultima lo ha valutato positivamente in una decisione di esecuzione.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Cipro
Cipro ha presentato il suo piano attuale per la ripresa e la resilienza il 17 maggio 2021. La valutazione positiva della Commissione dell'8 luglio 2021 e l'approvazione del Consiglio del 28 luglio 2021 hanno creato le premesse per l'erogazione di 1 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile e di 0,2 miliardi di EUR in prestiti nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per Cipro è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 916 milioni di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, il 1º settembre 2023 Cipro ha presentato alla Commissione un PRR modificato per tenere conto del contributo finanziario massimo riveduto conformemente all'articolo 18 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza e al fine di far fronte a circostanze oggettive che non consentono più di conseguire determinati traguardi e obiettivi inclusi nel PRR in linea con l'articolo 21 di detto regolamento. Il PRR riveduto comprende anche un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU con ulteriori riforme e investimenti rafforzati relativi all'efficienza energetica degli edifici, all'elettrificazione dei trasporti e alla ricerca e allo sviluppo nel settore della transizione verde. Al momento della preparazione della presente relazione annuale, la valutazione della Commissione in merito a quanto presentato da Cipro è in corso.
Il PRR iniziale (e tuttora attuale) di Cipro mira ad affrontare le principali sfide relative alla duplice transizione (verde e digitale), alla salute pubblica e alla protezione civile e a rafforzare la resilienza economica, sociale e istituzionale del paese. Si compone di 75 investimenti e 58 riforme sostenute da 916 milioni di EUR di sostegno non rimborsabile e 200 milioni di EUR in prestiti, pari al 4,1 % del PIL del 2022 dopo l'aggiornamento del contributo finanziario massimo. Nel settembre del 2021 la Commissione ha erogato a Cipro 157 milioni di EUR a titolo di prefinanziamento, pari al 13 % della dotazione finanziaria.
Sebbene l'attuazione del PRR di Cipro proceda, si registra il rischio di alcuni ritardi. Il 2 dicembre 2022 Cipro ha presentato una richiesta di pagamento, corrispondente a 14 traguardi del piano, per un'erogazione complessiva pari a 85 milioni di EUR. I relativi 14 traguardi riguardano misure nel settore finanziario e nella pubblica amministrazione, nonché nei settori del mercato dell'energia elettrica, dell'efficienza energetica, dell'economia circolare, della lotta alla corruzione e della trasparenza, delle competenze informatiche, dell'audit e del controllo di bilancio. Il PRR di Cipro ha una portata relativamente ampia e una natura relativamente complessa. Una solida governance e un costante monitoraggio del PRR sono fondamentali per ridurre al minimo il rischio di ritardi.
I grafici che seguono illustrano lo stato attuale di avanzamento dei traguardi e degli obiettivi che Cipro doveva raggiungere e che sono stati successivamente valutati come conseguiti in misura soddisfacente dalla Commissione, mentre esempi di misure che presentano traguardi e obiettivi conseguiti sono riportati nel riquadro che segue.
Cipro - Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti ØRiforma A Cipro è entrata in vigore una legge volta a proteggere contro sanzioni interne gli informatori che segnalano frodi e corruzione. Unitamente all'entrata in vigore della legge che istituisce l'autorità indipendente contro la corruzione e all'entrata in vigore della legge sulla trasparenza nei processi decisionali e nelle questioni correlate, detta legge garantisce una maggiore coerenza nella lotta contro la corruzione.
La riforma sostenuta dal dispositivo per la ripresa e la resilienza migliorerà
ØInvestimento Cipro ha pubblicato un invito a presentare proposte per un regime di sostegno volto a promuovere gli investimenti a favore dell'efficienza energetica, in particolare nel contesto delle piccole e medie imprese e delle organizzazioni senza scopo di lucro, con l'obiettivo di ridurre il consumo di energia primaria di almeno il 30 % e le emissioni di CO2 negli edifici e/o negli impianti. Gli interventi in materia di efficienza energetica saranno pienamente attuati entro la fine del 2025. |
Figura 34. Stato di conseguimento di traguardi e obiettivi – Cipro
Nota: il grafico mostra la percentuale di traguardi e obiettivi conseguiti in misura soddisfacente. Un traguardo o un obiettivo è conseguito in misura soddisfacente quando lo Stato membro ha fornito alla Commissione la prova di aver conseguito il traguardo o l'obiettivo e quest'ultima lo ha valutato positivamente in una decisione di esecuzione.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Figura 35. Erogazioni per pilastro – Cipro
Nota: ciascuna erogazione riflette i progressi compiuti nell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza in tutti i sei pilastri strategici. Il grafico illustra in che modo le erogazioni nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza (escluso il prefinanziamento) si riferiscono ai pilastri. Gli importi sono stati calcolati collegando i traguardi e gli obiettivi oggetto di una determinata erogazione all'inquadramento per pilastro (aree di intervento primarie e secondarie) delle rispettive misure.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Figura 36. Sostegno non rimborsabile totale erogato nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Cipro Nota: il grafico mostra l'importo delle sovvenzioni erogate finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. Nota: il grafico mostra l'importo del sostegno non rimborsabile erogato finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. L'importo totale delle sovvenzioni concesse a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. L'importo totale del sostegno non rimborsabile concesso a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
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Figura 37. Prestiti totali erogati nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Cipro Nota: il grafico mostra l'importo dei prestiti erogati finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza. I prestiti sono contributi finanziari rimborsabili. L'importo totale dei prestiti concessi a ciascuno Stato membro è stabilito in base alla valutazione della richiesta di prestito e non può superare il 6,8 % del reddito nazionale lordo del paese per il 2019. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
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Lettonia
La Lettonia ha presentato il suo piano attuale per la ripresa e la resilienza il 30 aprile 2021. La valutazione positiva della Commissione del 22 giugno 2021 e l'approvazione del Consiglio del 13 luglio 2021 hanno creato le premesse per l'erogazione di 1,8 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per la Lettonia è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 1,8 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile. Al momento della preparazione della presente relazione annuale non era stata presentata la revisione del piano in questione.
Il PRR iniziale (e tuttora attuale) della Lettonia mira ad affrontare le principali sfide relative alle transizioni verde e digitale, alle disuguaglianze regionali e sociali, all'assistenza sanitaria, alla trasformazione economica e allo Stato di diritto. Si compone di 24 riforme e 61 investimenti sostenuti da 1,8 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile, pari al 5,58 % del PIL della Lettonia nel 2021. Il 10 settembre 2021 la Commissione ha erogato alla Lettonia 237,4 milioni di EUR a titolo di prefinanziamento, pari al 13 % della dotazione finanziaria iniziale.
L'attuazione del PRR della Lettonia è ben avviata. Il 7 ottobre 2022 la Lettonia ha presentato una richiesta di pagamento, corrispondente a nove traguardi del piano, per un'erogazione complessiva pari a 201 milioni di EUR. I nove traguardi corrispondenti riguardano riforme e investimenti chiave nei settori del sistema di sostegno al reddito minimo, delle infrastrutture a banda larga, delle infrastrutture degli istituti di istruzione e dell'apprendimento a distanza. Altri settori interessati sono gli appalti pubblici, la prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo e della sua proliferazione, nonché la costruzione di abitazioni a basso canone di locazione. La seconda richiesta di pagamento è prevista per il 2023 e riguarderà 49 traguardi e obiettivi.
I grafici che seguono illustrano lo stato attuale di avanzamento dei traguardi e degli obiettivi che la Lettonia doveva raggiungere e che sono stati successivamente valutati come conseguiti in misura soddisfacente dalla Commissione, mentre esempi di misure che presentano traguardi e obiettivi conseguiti sono riportati nel riquadro che segue.
Lettonia - Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti ØRiforma La Lettonia ha migliorato la riforma delle condizioni per beneficiare del reddito minimo adottando un quadro strategico per l'ulteriore sviluppo del sistema di sostegno al reddito minimo. L'obiettivo generale di tale riforma è ridurre le disuguaglianze, migliorare gli ammortizzatori sociali e promuovere l'integrazione e l'inclusione sociali in Lettonia. La riforma rivede la soglia minima del reddito minimo fissandola a non meno del 20 % del reddito mediano e prevede una procedura di indicizzazione positiva su base annua. In precedenza, il sistema del reddito minimo prevedeva soglie nominali ed era stato riveduto una volta in tre anni. Il quadro strategico si componeva di quattro parti, adottate tra agosto del 2021 e marzo del 2022. ØInvestimento La Lettonia ha fornito accesso a contenuti di apprendimento e consente ai gruppi socialmente vulnerabili di partecipare all'apprendimento a distanza. Nel 2021 è stato approvato un quadro per l'organizzazione e l'attuazione dell'apprendimento a distanza negli istituti di istruzione. L'investimento previsto nel PRR consiste nell'acquisto di attrezzature per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per gli istituti di istruzione generale, con un sostegno mirato agli alunni appartenenti a gruppi socialmente vulnerabili, agli insegnanti e alla creazione di una "biblioteca informatica" presso gli istituti di istruzione. La Lettonia ha già adottato i regolamenti del Consiglio dei ministri che stabiliscono i criteri e le condizioni per l'organizzazione e lo svolgimento dell'apprendimento a distanza al fine di garantire che tale apprendimento sia organizzato e attuato in tutti gli istituti di istruzione e i livelli di istruzione lettoni. Nei prossimi anni la Lettonia fornirà attrezzature TIC ai discenti vulnerabili.
Nel 2021, con il sostegno del dispositivo per la ripresa e la resilienza,
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Figura 38. Erogazioni per pilastro – Lettonia
Nota: ciascuna erogazione riflette i progressi compiuti nell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza in tutti i sei pilastri strategici. Il grafico illustra in che modo le erogazioni nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza (escluso il prefinanziamento) si riferiscono ai pilastri. Gli importi sono stati calcolati collegando i traguardi e gli obiettivi oggetto di una determinata erogazione all'inquadramento per pilastro (aree di intervento primarie e secondarie) delle rispettive misure.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Nota: il grafico mostra l'importo delle sovvenzioni erogate finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. Nota: il grafico mostra l'importo del sostegno non rimborsabile erogato finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. L'importo totale delle sovvenzioni concesse a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. L'importo totale del sostegno non rimborsabile concesso a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it . Figura 39. Sostegno non rimborsabile totale erogato nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Lettonia |
Figura 40. Stato di conseguimento di traguardi e obiettivi – Lettonia Nota: il grafico mostra la percentuale di traguardi e obiettivi conseguiti in misura soddisfacente. Un traguardo o un obiettivo è conseguito in misura soddisfacente quando lo Stato membro ha fornito alla Commissione la prova di aver conseguito il traguardo o l'obiettivo e quest'ultima lo ha valutato positivamente in una decisione di esecuzione. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it . |
Ai fini del presente allegato, tutti i dati e tutte le cifre sono presentati con una data limite al 1º settembre 2023, sebbene le informazioni sull'andamento dell'attuazione dei piani per la ripresa e la resilienza degli Stati membri restino invariate rispetto alle relazioni per paese pubblicate nel contesto del pacchetto di primavera 2023 del semestre europeo.
COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 19.9.2023
COM(2023) 545 final
ALLEGATO
della
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO
sull'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza: le prossime tappe
Lituania
La Lituania ha presentato il suo piano attuale per la ripresa e la resilienza il 14 maggio 2021. La valutazione positiva della Commissione del 2 luglio 2021 e l'approvazione del Consiglio del 28 luglio 2021 hanno creato le premesse per l'erogazione di 2,2 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per la Lituania è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 2,1 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, il 30 giugno 2023 la Lituania ha presentato alla Commissione un piano per la ripresa e la resilienza (PRR) modificato per tenere conto del contributo finanziario massimo riveduto conformemente all'articolo 18 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, al fine di far fronte a circostanze oggettive che non consentono più di conseguire determinati traguardi e obiettivi inclusi nel PRR in linea con l'articolo 21 di detto regolamento e di richiedere ulteriori prestiti in linea con l'articolo 14 del medesimo regolamento. Il PRR riveduto comprende anche un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU con ulteriori riforme e investimenti relativi alle energie rinnovabili, che ampliano la produzione di capacità di energia rinnovabile e sostengono la ristrutturazione dei condomini e ampliano il trasporto di merci pesanti sulle vie navigabili interne. Al momento della preparazione della presente relazione annuale, la valutazione della Commissione in merito a quanto presentato dalla Lituania è in corso.
Il PRR iniziale (e tuttora attuale) della Lituania mira ad affrontare le principali sfide relative alle transizioni verde e digitale, all'istruzione generale e professionale, all'innovazione e alla scienza, ai servizi di assistenza sanitaria, all'adempimento degli obblighi fiscali, alla protezione sociale e all'occupazione. Si compone di 27 riforme e 3 investimenti sostenuti da 2,2 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile, pari al 4 % del prodotto interno lordo (PIL) della Lituania nel 2021. Nell'agosto del 2021 la Commissione ha erogato alla Lituania 289 milioni di EUR a titolo di prefinanziamento nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza.
L'attuazione del PRR della Lituania è ben avvita. Il 30 novembre 2022 la Lituania ha presentato una richiesta di erogazione di 649,5 milioni di EUR per quanto riguarda la prima rata del sostegno non rimborsabile. Il 28 febbraio 2023 la Commissione ha adottato una valutazione preliminare positiva per 31 dei 33 traguardi relativi a sei delle sette componenti del piano, mentre due traguardi relativi a riforme fiscali sono stati giudicati non conseguiti in misura soddisfacente. La Commissione prende atto delle prime misure già adottate dalla Lituania per conseguire tali traguardi in sospeso, anche se resta ancora molto da fare. La Commissione ha pertanto attivato la procedura di "sospensione dei pagamenti" che concede alla Lituania un periodo di tempo supplementare per conseguire tali traguardi, ricevendo nel contempo un pagamento parziale di 542,3 milioni di EUR (al netto del prefinanziamento) per i traguardi realizzati in maniera soddisfacente.
I grafici che seguono illustrano lo stato attuale di avanzamento dei traguardi e degli obiettivi che la Lituania doveva raggiungere e che sono stati successivamente valutati come conseguiti in misura soddisfacente dalla Commissione, mentre esempi di misure che presentano traguardi e obiettivi conseguiti sono riportati nel riquadro che segue.
Lituania - Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti ØRiforma La Lituania ha varato una riforma che mira a definire i requisiti in materia di efficienza energetica e protezione dei diversi tipi di veicoli puliti. Con l'entrata in vigore delle pertinenti modifiche legislative, la Lituania ha introdotto un graduale aumento, fino alla fine del 2025 e fino alla fine del 2030, del numero di veicoli puliti acquistati in Lituania. Si tratta di un passo importante per ridurre le emissioni di gas a effetto serra derivanti dal settore dei trasporti. ØInvestimento La Lituania ha varato un sistema informatico di monitoraggio della quota di combustibili rinnovabili forniti nel settore dei trasporti. Tale strumento attribuisce le quote alla fornitura di combustibili (rinnovabili) in Lituania, al fine di adempiere agli obblighi in materia di combustibili. Con tale sistema, l'obiettivo è aumentare nel tempo l'offerta di combustibili rinnovabili e conseguire un livello più elevato di sostenibilità nel settore dei trasporti. La Lituania sosterrà i combustibili rinnovabili grazie al dispositivo per la ripresa e la resilienza.
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Figura 41. Erogazioni per pilastro – Lituania
Nota: ciascuna erogazione riflette i progressi compiuti nell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza in tutti i sei pilastri strategici. Il grafico illustra in che modo le erogazioni nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza (escluso il prefinanziamento) si riferiscono ai pilastri. Gli importi sono stati calcolati collegando i traguardi e gli obiettivi oggetto di una determinata erogazione all'inquadramento per pilastro (aree di intervento primarie e secondarie) delle rispettive misure.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Nota: il grafico mostra l'importo delle sovvenzioni erogate finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. Nota: il grafico mostra l'importo del sostegno non rimborsabile erogato finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. L'importo totale delle sovvenzioni concesse a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. L'importo totale del sostegno non rimborsabile concesso a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it . Figura 42. Sostegno non rimborsabile totale erogato nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Lituania
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Figura 43. Stato di conseguimento di traguardi e obiettivi – Lituania Nota: il grafico mostra la percentuale di traguardi e obiettivi conseguiti in misura soddisfacente. Un traguardo o un obiettivo è conseguito in misura soddisfacente quando lo Stato membro ha fornito alla Commissione la prova di aver conseguito il traguardo o l'obiettivo e quest'ultima lo ha valutato positivamente in una decisione di esecuzione. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it . |
Lussemburgo
Il Lussemburgo ha presentato il suo piano iniziale per la ripresa e la resilienza il 30 aprile 2021. La valutazione positiva della Commissione del 18 giugno 2021 e l'approvazione del Consiglio del 13 luglio 2021 hanno creato le premesse per l'erogazione di 93,4 milioni di EUR di sostegno non rimborsabile nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per il Lussemburgo è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 82,7 milioni di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, l'11 novembre 2022 il Lussemburgo ha presentato alla Commissione un PRR modificato per tenere conto del suo contributo finanziario massimo riveduto, in linea con l'articolo 18 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza. Data la riduzione del suo contributo finanziario, il Lussemburgo ha proposto di eliminare dal piano il programma di formazione in materia di competenze digitali rivolto ai lavoratori in regimi di riduzione dell'orario di lavoro, spiegando che tale programma non ha soddisfatto le aspettative iniziali in termini di domanda. Ciò è dovuto principalmente a una ripresa dell'economia lussemburghese più marcata del previsto nella primavera del 2021 che ha fatto sì che un gran numero di beneficiari tornassero a contratti a tempo pieno prima del previsto. Il PRR riveduto è stato approvato dalla Commissione il 12 dicembre 2022 e dal Consiglio il 17 gennaio 2023. Al momento della preparazione della presente relazione annuale non era stato presentato il capitolo dedicato al piano REPowerEU.
Il PRR attuale del Lussemburgo mira ad affrontare le principali sfide relative alle competenze, al clima, alla digitalizzazione, alla salute e alla lotta al riciclaggio di denaro. Si compone di 10 riforme e 11 investimenti sostenuti da 83 milioni di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile, pari allo 0,11 % del PIL. Il 3 agosto 2021 la Commissione ha erogato 12,1 milioni di EUR a titolo di prefinanziamento, pari al 13 % della dotazione finanziaria.
L'attuazione del PRR del Lussemburgo è in corso. Il 28 dicembre 2022 il Lussemburgo ha presentato la sua prima richiesta di pagamento, corrispondente a 26 traguardi e obiettivi, per un'erogazione complessiva pari a 25 milioni di EUR il 16 giugno 2023. I traguardi e gli obiettivi valutati positivamente dimostrano progressi significativi nell'attuazione del piano del Lussemburgo. Figurano in tale contesto l'entrata in vigore della riforma "Patto per gli alloggi 2.0", destinata ad aumentare l'offerta di alloggi in affitto a prezzi accessibili offerti dai comuni, investimenti per la digitalizzazione del settore pubblico e per lo sviluppo di comunicazioni ultrasicure, il miglioramento delle competenze della forza lavoro con l'avvio del programma "FutureSkills", nonché una riforma sugli appalti per veicoli puliti.
I grafici che seguono illustrano lo stato attuale di avanzamento dei traguardi e degli obiettivi che il Lussemburgo doveva raggiungere e che sono stati successivamente valutati come conseguiti in misura soddisfacente dalla Commissione, mentre esempi di misure che presentano traguardi e obiettivi conseguiti sono riportati nel riquadro che segue.
Lussemburgo - Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti ØRiforma In Lussemburgo è entrata in vigore una legge che istituisce il "Naturpakt" (parchi naturali). I comuni possono firmare un contratto con lo Stato, ai sensi del quale si impegnano ad attuare azioni di protezione della natura e della biodiversità, scelte tra una serie predefinita di possibili azioni, per il periodo fino al 2030, e ricevono un sostegno finanziario e tecnico dal governo. Tale riforma rafforza la protezione degli ecosistemi e il progresso verso gli obiettivi ambientali. ØInvestimento Il Lussemburgo ha diffuso una versione mobile del sito web "MyGuichet.lu": una piattaforma per le interazioni tra i cittadini e le imprese, da un lato, e la pubblica amministrazione, dall'altro. Questa applicazione mobile consente di completare procedure amministrative utilizzando un telefono cellulare. "MyGuichet" costituisce un contributo importante alla digitalizzazione della pubblica amministrazione. L'applicazione mobile MyGuichet per le procedure amministrative, sostenuta dal dispositivo per la ripresa e la resilienza.
Copyright: rappresentanza della Commissione europea nel Lussemburgo. |
Figura 44. Erogazioni per pilastro – Lussemburgo
Nota: ciascuna erogazione riflette i progressi compiuti nell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza in tutti i sei pilastri strategici. Il grafico illustra in che modo le erogazioni nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza (escluso il prefinanziamento) si riferiscono ai pilastri. Gli importi sono stati calcolati collegando i traguardi e gli obiettivi oggetto di una determinata erogazione all'inquadramento per pilastro (aree di intervento primarie e secondarie) delle rispettive misure.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Figura 45. Sostegno non rimborsabile totale erogato nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Lussemburgo Nota: il grafico mostra l'importo delle sovvenzioni erogate finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. Nota: il grafico mostra l'importo del sostegno non rimborsabile erogato finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. L'importo totale delle sovvenzioni concesse a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. L'importo totale del sostegno non rimborsabile concesso a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
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Figura 46. Stato di conseguimento di traguardi e obiettivi – Lussemburgo
Nota: il grafico mostra la percentuale di traguardi e obiettivi conseguiti in misura soddisfacente. Un traguardo o un obiettivo è conseguito in misura soddisfacente quando lo Stato membro ha fornito alla Commissione la prova di aver conseguito il traguardo o l'obiettivo e quest'ultima lo ha valutato positivamente in una decisione di esecuzione. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it . |
Ungheria
L'Ungheria ha presentato il suo piano attuale per la ripresa e la resilienza il 12 maggio 2021. La valutazione positiva della Commissione del 30 novembre 2022 e l'approvazione del Consiglio del 15 dicembre 2022 hanno creato le premesse per l'erogazione di 5,811 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per tutti gli Stati membri è stato aggiornato il 30 giugno 2022. Dato che il Consiglio ha approvato il PRR dell'Ungheria dopo tale aggiornamento, l'importo aggiornato di 5,811 miliardi di EUR di sostegno non rimborsabile è stato integrato nel PRR.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, il 31 agosto 2023 l'Ungheria ha presentato alla Commissione un PRR modificato per far fronte a circostanze oggettive che non consentono più di conseguire determinati traguardi e obiettivi inclusi nel PRR in linea con l'articolo 21 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza e per richiedere ulteriori prestiti in linea con l'articolo 14 del medesimo regolamento. Il PRR riveduto comprende anche un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU con ulteriori riforme e investimenti rafforzati relativi all'espansione della capacità di stoccaggio dell'energia, al fine di rafforzare la capacità del sistema energetico del paese di integrare le energie rinnovabili, sostenere lo sviluppo della rete elettrica e migliorare l'efficienza energetica delle famiglie, delle imprese e del settore pubblico. Al momento della preparazione della presente relazione annuale, la valutazione della Commissione in merito a quanto presentato dall'Ungheria è in corso.
Il PRR ungherese comprende un programma di monitoraggio sanitario
a distanza per gli anziani.
Copyright: governo ungherese.
Il PRR ungherese è significativo. Approvato nel dicembre del 2022, con un importo totale di 5,8 miliardi di EUR di sostegno non rimborsabile, tale piano rappresenta circa il 3,8 % del PIL dell'Ungheria nel 2021. Tale piano comprende misure significative volte ad accelerare la duplice transizione, verde e digitale, nonché a rafforzare la resilienza economica, istituzionale e sociale, compreso il rafforzamento dello Stato di diritto. In tal modo, affronta un sottoinsieme significativo delle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Ungheria in passato. Il piano è stato approvato a condizione che si attuino integralmente ed efficacemente le misure correttive adottate dall'Ungheria nell'ambito della procedura di cui al regolamento (UE, Euratom) 2020/2092, così come i traguardi volti a garantire una sana gestione finanziaria del bilancio dell'UE e la tutela degli interessi finanziari dell'UE. Unitamente ad altre riforme dello Stato di diritto relative all'indipendenza della magistratura, tali misure sono state tradotte in 27 "super traguardi".
A causa della sua adozione tardiva nel dicembre del 2022, l'attuazione del PRR dell'Ungheria ha registrato notevoli ritardi. Finora non sono stati erogati fondi all'Ungheria nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza, in quanto quest'ultima non ha ancora presentato la sua prima richiesta di pagamento. Un'attuazione rapida e costante del piano richiederebbe il conseguimento di 27 traguardi relativi al rafforzamento dell'indipendenza della magistratura e alla tutela degli interessi finanziari dell'Unione. Fino a quando tali traguardi non saranno stati raggiunti in maniera piena e corretta, non sarà possibile procedere ad alcun pagamento nell'ambito del piano.
I grafici che seguono evidenziano la quota di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza assegnata a ciascun pilastro strategico nel PRR ungherese.
Figura 47. Quota di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza assegnata a ciascun pilastro strategico – Ungheria
Nota: ciascuna misura contribuisce a due aree di intervento dei sei pilastri. La dotazione totale per tutti i pilastri qui indicata ammonta pertanto al 200 % del costo stimato del PRR. La parte inferiore rappresenta l'importo del pilastro primario, la parte superiore quello del pilastro secondario.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Malta
Malta ha presentato il suo piano iniziale per la ripresa e la resilienza il 13 luglio 2021. La valutazione positiva della Commissione del 16 settembre 2021 e l'approvazione del Consiglio del 5 ottobre 2021 hanno creato le premesse per l'erogazione di 316 milioni di EUR di sostegno non rimborsabile nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021‑2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per Malta è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 258 milioni di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, il 26 aprile 2023 Malta ha presentato alla Commissione un PRR modificato per tenere conto del contributo finanziario massimo riveduto conformemente all'articolo 18 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza e al fine di far fronte a circostanze oggettive che non consentono più di conseguire determinati traguardi e obiettivi inclusi nel PRR in linea con l'articolo 21 di detto regolamento. Il PRR riveduto comprendeva anche un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU con ulteriori riforme e investimenti relativi alle energie rinnovabili e all'efficienza energetica. Il PRR riveduto è stato approvato dalla Commissione il 26 giugno 2023 e dal Consiglio il 14 luglio 2023.
Il PRR attuale di Malta mira ad affrontare le principali sfide relative al clima e all'energia, alla transizione digitale, alla sanità, all'occupazione, all'istruzione, alle competenze, alle politiche sociali, alla giustizia, alla fiscalità, alla lotta alla corruzione e al riciclaggio di denaro. Il PRR si compone di 31 riforme e 16 investimenti sostenuti da 328,2 milioni di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile, pari al 2,2 % del PIL di Malta nel 2021. Il 17 dicembre 2021 la Commissione ha erogato a Malta 41,1 milioni di EUR a titolo di prefinanziamento, pari al 13 % della dotazione finanziaria.
L'attuazione del PRR di Malta è ben avviata. L'8 marzo 2023 Malta ha presentato una richiesta di pagamento, corrispondente a 19 traguardi e obiettivi del piano, per un'erogazione complessiva di 52,3 milioni di EUR (a titolo di sostegno non rimborsabile). I relativi 19 traguardi e obiettivi riguardano misure importanti quali l'adozione di una strategia volta a ridurre i rifiuti attraverso il riciclaggio nel settore edile, la creazione di strutture per uffici che consentano ai funzionari pubblici di lavorare a distanza in tutto il paese, riforme volte a stimolare la ricerca industriale e gli investimenti, una strategia nazionale antifrode e anticorruzione, nonché riforme per digitalizzare il sistema giudiziario. Quasi tutti i traguardi e gli obiettivi connessi alla prima richiesta di pagamento di Malta sono integrati da impegni futuri assunti nel PRR. Tali traguardi e obiettivi saranno valutati nell'ambito delle successive richieste di pagamento.
I grafici che seguono illustrano lo stato attuale di avanzamento dei traguardi e degli obiettivi che Malta doveva raggiungere e che sono stati successivamente valutati come conseguiti in misura soddisfacente dalla Commissione, mentre esempi di misure che presentano traguardi e obiettivi conseguiti sono riportati nel riquadro che segue.
Malta - Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti ØRiforma Malta ha adottato una riforma fondamentale con l'obiettivo di sviluppare una forza lavoro qualificata nel settore dell'edilizia e delle costruzioni e di migliorare la regolamentazione del settore. L'entrata in vigore della legge sull'autorità per l'edilizia e le costruzioni ha istituito un'autorità di regolamentazione per gli edifici: tale autorità sarà responsabile dell'emissione e dell'applicazione delle politiche, così come di un ufficio centralizzato per la ricezione e il trattamento dei reclami. Monitorerà inoltre le prestazioni, la sicurezza e la qualità degli edifici e dei lavori di costruzione. Inoltre la riforma aumenta la disponibilità di personale qualificato ampliando le misure di qualificazione e miglioramento delle competenze e introducendo una carta delle competenze per le nuove categorie professionali necessarie per lo svolgimento di progetti di ristrutturazione di edifici. ØInvestimento Malta ha completato gli audit della prestazione energetica di due edifici scolastici pubblici (scuola primaria del St. Benedict College di Għaxaq a Malta e scuola primaria Gozo College di Nadur a Gozo) al fine di stabilire la loro classe di prestazione energetica e individuare le misure di efficienza energetica applicabili. Le ristrutturazioni sono in corso e saranno completate entro la metà del 2024. Oltre alla modernizzazione delle strutture, una volta attuate tutte le misure di miglioramento dell'efficienza energetica, le scuole utilizzeranno il 60 % in meno di energia ed emetteranno il 60 % in meno di anidride carbonica rispetto al passato. Una scuola primaria a Nadur (Gozo) in fase di ristrutturazione per fini di efficienza energetica nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Copyright: governo maltese. |
Figura 48. Erogazioni per pilastro – Malta
Nota: ciascuna erogazione riflette i progressi compiuti nell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza in tutti i sei pilastri strategici. Il grafico illustra in che modo le erogazioni nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza (escluso il prefinanziamento) si riferiscono ai pilastri. Gli importi sono stati calcolati collegando i traguardi e gli obiettivi oggetto di una determinata erogazione all'inquadramento per pilastro (aree di intervento primarie e secondarie) delle rispettive misure.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Figura 49. Sostegno non rimborsabile totale erogato nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Malta Nota: il grafico mostra l'importo delle sovvenzioni erogate finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. Nota: il grafico mostra l'importo del sostegno non rimborsabile erogato finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. L'importo totale delle sovvenzioni concesse a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. L'importo totale del sostegno non rimborsabile concesso a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
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Figura 50. Stato di conseguimento di traguardi e obiettivi – Malta Nota: il grafico mostra la percentuale di traguardi e obiettivi conseguiti in misura soddisfacente. Un traguardo o un obiettivo è conseguito in misura soddisfacente quando lo Stato membro ha fornito alla Commissione la prova di aver conseguito il traguardo o l'obiettivo e quest'ultima lo ha valutato positivamente in una decisione di esecuzione. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it . |
Paesi Bassi
I Paesi Bassi hanno presentato il loro piano iniziale per la ripresa e la resilienza l'8 luglio 2022. La valutazione positiva della Commissione dell'8 settembre 2022 e l'approvazione del Consiglio del 4 ottobre 2022 hanno creato le premesse per l'erogazione di 4,7 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, i contributi finanziari massimi per tutti gli Stati membri sono stati aggiornati il 30 giugno 2022. Dato che i Paesi Bassi hanno presentato il proprio PRR dopo tale revisione, le autorità hanno già preso in considerazione l'importo aggiornato pari a 4,7 miliardi di EUR di sostegno non rimborsabile.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, il 6 luglio 2023 i Paesi Bassi hanno presentato alla Commissione un PRR modificato per tenere conto di circostanze oggettive che non consentono più di conseguire determinati traguardi e obiettivi inclusi nel PRR in linea con l'articolo 21 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza. Il PRR riveduto comprende anche un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU con un'ulteriore riforma e un investimento rafforzato relativi all'efficienza energetica e alle energie rinnovabili. Al momento della preparazione della presente relazione annuale, la valutazione della Commissione in merito a quanto presentato dai Paesi Bassi è in corso.
Il PRR iniziale (e tuttora attuale) dei Paesi Bassi mira ad affrontare le principali sfide relative alle transizioni verde e digitale, al mercato degli alloggi, al mercato del lavoro, alle pensioni, all'istruzione, all'assistenza sanitaria, alla lotta alla pianificazione fiscale aggressiva e alla lotta contro il riciclaggio di denaro. Si compone di 21 riforme e 28 investimenti sostenuti da 4,7 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile, pari allo 0,58 % del PIL.
Il PRR dei Paesi Bassi mira a sbloccare nuovi progetti di costruzione.
Copyright: governo dei Paesi Bassi.
Sebbene il PRR dei Paesi Bassi sia stato adottato soltanto nel 2022, la sua attuazione è ora in corso. Nessun esborso è stato ancora effettuato a favore dei Paesi Bassi. A causa della presentazione tardiva del PRR, i Paesi Bassi non erano idonei a beneficiare di prefinanziamenti. L'erogazione della dotazione per i Paesi Bassi dipenderà dai progressi compiuti nell'attuazione del piano. Procedere rapidamente alla negoziazione degli accordi operativi contribuirà all'attuazione del piano ed è necessario per la presentazione della prima richiesta di pagamento, che è prevista entro la fine del 2023 e coprirebbe 33 traguardi e obiettivi che monitorano i progressi in tutte le componenti del PRR, il che potrebbe portare a un'erogazione fino a 1,4 miliardi di EUR. L'attuazione è in corso e in questa fase i rischi di mancato assorbimento risultano limitati, se si considera la dotazione finanziaria relativamente modesta.
I grafici che seguono evidenziano la quota di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza assegnata a ciascun pilastro strategico nel PRR dei Paesi Bassi.
Figura 51. Quota di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza assegnata a ciascun pilastro strategico – Paesi Bassi
Nota: ciascuna misura contribuisce a due aree di intervento dei sei pilastri. La dotazione totale per tutti i pilastri qui indicata ammonta pertanto al 200 % del costo stimato del PRR. La parte inferiore rappresenta l'importo del pilastro primario, la parte superiore quello del pilastro secondario.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Austria
L'Austria ha presentato il suo piano attuale per la ripresa e la resilienza il 30 aprile 2021. La valutazione positiva della Commissione del 21 giugno 2021 e l'approvazione del Consiglio del 13 luglio 2021 hanno creato le premesse per l'erogazione di 3,46 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per l'Austria è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 3,75 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, il 14 luglio 2023 l'Austria ha presentato alla Commissione un PRR modificato per tenere conto di circostanze oggettive che non consentono più di conseguire determinati traguardi e obiettivi inclusi nel PRR in linea con l'articolo 21 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza. Il PRR riveduto comprende anche un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU con ulteriori riforme volte ad accelerare il rilascio di autorizzazioni per progetti di energia rinnovabile, una strategia nazionale volta ad aumentare la produzione di idrogeno rinnovabile, così come investimenti a favore di impianti fotovoltaici e mobilità sostenibile. Al momento della preparazione della presente relazione annuale, la valutazione della Commissione in merito a quanto presentato dall'Austria è in corso.
Il PRR iniziale (e tuttora attuale) dell'Austria mira a: i) affrontare le principali sfide relative alle transizioni verde e digitale; e ii) rafforzare la resilienza economica e sociale. Comprende riforme e investimenti in settori cruciali quali l'istruzione, le competenze, l'assistenza sanitaria, il contesto imprenditoriale, la ricerca e l'innovazione. Si compone di 27 riforme e 32 investimenti sostenuti da 3,751 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile, pari allo 0,93 % del PIL. Il 28 settembre 2021 la Commissione ha erogato all'Austria 450 milioni di EUR a titolo di prefinanziamento, pari al 13 % della dotazione finanziaria iniziale.
Funzionari della Commissione e austriaci che visitano un cantiere che collega la ferrovia Koralm, finanziata dal dispositivo per la ripresa e la resilienza. Questa linea ferroviaria ad alta velocità a doppio binario, elettrificata, collegherà le città di Graz e Klagenfurt.
Copyright: rappresentanza permanente della Commissione europea in Austria/APA-Fotoservice/Ferlin-Fiedler.
L'attuazione del PRR dell'Austria è ben avviata. La prima richiesta di pagamento dell'Austria è stata valutata positivamente dalla Commissione e il 20 aprile 2023 ciò ha portato all'erogazione di 700 milioni di EUR di sostegno finanziario (al netto del prefinanziamento). I relativi 44 traguardi riguardano le riforme in materia di mobilità sostenibile, efficienza energetica, decarbonizzazione, connettività, competenze, istruzione, protezione sociale, mercato del lavoro, fiscalità e pubblica amministrazione.
I grafici che seguono illustrano lo stato attuale di avanzamento dei traguardi e degli obiettivi che l'Austria doveva raggiungere e che sono stati successivamente valutati come conseguiti in misura soddisfacente dalla Commissione, mentre esempi di misure che presentano traguardi e obiettivi conseguiti sono riportati nel riquadro che segue.
Austria - Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti ØRiforma Nell'ottobre del 2021 l'Austria ha introdotto il "KlimaTicket" (biglietto per il clima), un abbonamento stagionale forfettario per tutti i trasporti pubblici nel paese. Gli utenti possono scegliere tra un biglietto valido in Austria, in due regioni o in un'unica regione. Alla fine di gennaio del 2023 risultavano venduti oltre 200 000 biglietti per il clima a livello nazionale. Nel complesso, oltre il 13 % di tutte le persone che vivono in Austria dispone attualmente di biglietti annuali per i trasporti pubblici. ØInvestimento Attraverso il programma "Raus aus Öl und Gas" ("Abbandono di petrolio e gas"), le famiglie ricevono un sostegno finanziario per sostituire i sistemi di riscaldamento alimentati a combustibili fossili con tecnologie di riscaldamento rinnovabili quali pompe di calore, bruciatori a biomassa o collegamenti al teleriscaldamento. Nell'ambito del primo pagamento sono stati finanziati oltre 6 000 progetti di questo tipo. L'obiettivo finale del piano è sostenere oltre 30 000 nuovi sistemi di riscaldamento. Questo programma di investimenti fornisce un contributo importante alla riduzione del consumo energetico, delle emissioni di gas a effetto serra e dell'inquinamento atmosferico. |
Figura 52. Erogazioni per pilastro – Austria
Nota: ciascuna erogazione riflette i progressi compiuti nell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza in tutti i sei pilastri strategici. Il grafico illustra in che modo le erogazioni nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza (escluso il prefinanziamento) si riferiscono ai pilastri. Gli importi sono stati calcolati collegando i traguardi e gli obiettivi oggetto di una determinata erogazione all'inquadramento per pilastro (aree di intervento primarie e secondarie) delle rispettive misure.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Figura 53. Sostegno non rimborsabile totale erogato nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Austria
Nota: il grafico mostra l'importo del sostegno non rimborsabile erogato finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. L'importo totale del sostegno non rimborsabile concesso a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza. |
Figura 54. Stato di conseguimento di traguardi e obiettivi – Austria
Nota: il grafico mostra la percentuale di traguardi e obiettivi conseguiti in misura soddisfacente. Un traguardo o un obiettivo è conseguito in misura soddisfacente quando lo Stato membro ha fornito alla Commissione la prova di aver conseguito il traguardo o l'obiettivo e quest'ultima lo ha valutato positivamente in una decisione di esecuzione. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it . |
Polonia
La Polonia ha presentato il suo piano attuale per la ripresa e la resilienza il 3 maggio 2021. La valutazione positiva della Commissione del 1º giugno 2022 e l'approvazione del Consiglio del 17 giugno 2022 hanno creato le premesse per l'erogazione di 23,9 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile e di 11,5 in prestiti nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2022-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per la Polonia è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 22,5 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, il 31 agosto 2023 la Polonia ha presentato alla Commissione un PRR modificato per tenere conto del contributo finanziario massimo riveduto conformemente all'articolo 18 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, al fine di far fronte a circostanze oggettive che non consentono più di conseguire determinati traguardi e obiettivi inclusi nel PRR in linea con l'articolo 21 di detto regolamento e di richiedere ulteriori prestiti in linea con l'articolo 14 del medesimo regolamento. Il PRR riveduto comprende anche un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU con ulteriori investimenti rafforzati relativi al sostegno a favore di reti di trasmissione di energia elettrica, di fonti energetiche rinnovabili, dello stoccaggio di energia, di autobus a basse e a zero emissioni e di parchi eolici offshore; al sostegno alle istituzioni che attuano le misure REPowerEU; allo sviluppo delle reti di distribuzione dell'energia elettrica nelle zone rurali; allo sviluppo di infrastrutture del gas per consentire la diversificazione dell'approvvigionamento nell'interesse dell'Unione nel suo complesso; alle riforme delle comunità energetiche, agli aspetti normativi connessi alla rete di distribuzione e alle misure volte ad agevolare la diffusione delle tecnologie per la transizione energetica. Al momento della preparazione della presente relazione annuale, la valutazione della Commissione in merito a quanto presentato dalla Polonia è in corso.
Il PRR iniziale (e tuttora attuale) della Polonia, approvato nel giugno del 2022, dà risposta a numerose delle principali sfide che il paese si trova ad affrontare. Il PRR prevede misure strutturate intorno a sei aree di intervento fondamentali: transizione verde; digitalizzazione; salute; competitività e innovazione; trasporti sostenibili; e qualità delle istituzioni. Si stima che l'impatto economico del fondo NextGenerationEU in Polonia potrebbe portare a un aumento del PIL compreso tra l'1,1 % e l'1,8 % entro il 2026 e tradursi in ben 105 000 posti di lavoro supplementari.
Nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza, la Polonia ha sostenuto la sostituzione dei pali di piantagione per il luppolo che utilizzavano conservanti nocivi (creosoto).
A causa della sua adozione tardiva nel giugno del 2022, l'attuazione del PRR della Polonia sta registrando notevoli ritardi. Non sono stati ancora effettuati esborsi a favore della Polonia. A causa della presentazione tardiva del PRR, la Polonia non era idonea a beneficiare di prefinanziamenti. L'erogazione della dotazione per la Polonia dipenderà dai progressi compiuti nell'attuazione del piano. Rafforzare l'indipendenza e l'imparzialità della magistratura e rettificare la situazione dei giudici interessati dalle decisioni della sezione disciplinare della Corte suprema nei casi disciplinari e riguardanti l'immunità giudiziaria costituiscono un presupposto affinché la Commissione possa erogare qualsiasi pagamento al paese e garantire la tutela degli interessi finanziari dell'Unione, consentendo un'attuazione rapida e costante del piano. La Polonia ha iniziato ad attuare misure chiave del piano per la ripresa e la resilienza (PRR), tra cui riforme nei settori del quadro di bilancio, dell'assistenza sanitaria, della transizione digitale, dell'efficienza energetica e del mercato del lavoro.
I grafici che seguono evidenziano la quota di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza assegnata a ciascun pilastro strategico nel PRR polacco.
Figura 55. Quota di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza assegnata a ciascun pilastro strategico – Polonia
Nota: ciascuna misura contribuisce a due aree di intervento dei sei pilastri. La dotazione totale per tutti i pilastri qui indicata ammonta pertanto al 200 % del costo stimato del PRR. La parte inferiore rappresenta l'importo del pilastro primario, la parte superiore quello del pilastro secondario.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Portogallo
Il Portogallo ha presentato il suo piano attuale per la ripresa e la resilienza il 22 aprile 2021. La valutazione positiva della Commissione del 16 giugno 2021 e l'approvazione del Consiglio del 13 luglio 2021 hanno creato le premesse per l'erogazione di 13,9 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile (e di 2,7 miliardi di EUR in prestiti) nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per il Portogallo è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 15,5 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, il 26 maggio 2023 il Portogallo ha presentato alla Commissione un PRR modificato per tenere conto del contributo finanziario massimo riveduto conformemente all'articolo 18 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, al fine di far fronte a circostanze oggettive che non consentono più di conseguire determinati traguardi e obiettivi inclusi nel PRR in linea con l'articolo 21 di detto regolamento e di richiedere ulteriori prestiti in linea con l'articolo 14 del medesimo regolamento. Il PRR riveduto comprende anche un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU con ulteriori riforme e investimenti relativi alle competenze verdi, all'efficienza energetica negli edifici, alle energie rinnovabili e ai gas rinnovabili, ai trasporti sostenibili, alla rete dell'energia elettrica e all'industria verde. Al momento della preparazione della presente relazione annuale, la valutazione della Commissione in merito a quanto presentato dal Portogallo è in corso.
Il PRR iniziale (e tuttora attuale) del Portogallo mira ad affrontare le principali sfide relative ai servizi sociali, all'assistenza sanitaria, al finanziamento delle imprese, all'innovazione, all'istruzione e alle competenze, alla sostenibilità di bilancio e alle transizioni digitale e verde. Si compone di 32 riforme e 83 filoni di investimento sostenuti da 13,9 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile e 2,7 in prestiti, pari a circa il 7,9 % del PIL. Il 3 agosto 2021 la Commissione ha erogato al Portogallo 2,1 miliardi di EUR a titolo di prefinanziamento, pari al 13 % della dotazione finanziaria.
Sebbene l'attuazione del PRR del Portogallo proceda, si registra il rischio di alcuni ritardi. Il Portogallo ha presentato due richieste di pagamento, corrispondenti a 58 traguardi e obiettivi del piano, per un'erogazione complessiva pari a 2,98 miliardi di EUR. Il PRR del Portogallo è ambizioso e complesso. Una solida governance e un costante monitoraggio del piano sono fondamentali per ridurre al minimo il rischio di ritardi. I traguardi e gli obiettivi relativi a grandi investimenti, anche nella sanità, nell'edilizia sociale e nella mobilità sostenibile, saranno valutati nel contesto delle prossime richieste di pagamento. Le misure adottate dal dicembre del 2021, che facevano parte della seconda richiesta di pagamento, comprendono riforme nelle aree della gestione degli ospedali pubblici e della transizione digitale nei settori pubblico e privato.
I grafici che seguono illustrano lo stato attuale di avanzamento dei traguardi e degli obiettivi che il Portogallo doveva raggiungere e che sono stati successivamente valutati come conseguiti in misura soddisfacente dalla Commissione, mentre esempi di misure che presentano traguardi e obiettivi conseguiti sono riportati nel riquadro che segue.
Portogallo - Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti ØRiforma Il Portogallo sta attuando una serie di misure destinate a rispondere meglio alle problematiche incontrate dai gruppi più vulnerabili. Ha adottato due strategie nazionali volte a combattere la povertà e accelerare l'inclusione delle persone con disabilità. Al fine di aumentare l'inclusione delle persone con disabilità, saranno attuate diverse misure, tra cui l'integrazione dell'inclusione delle persone con disabilità nelle decisioni e nei progetti e l'estensione del modello di sostegno per una vita indipendente, che fornisce assistenza personale e sostegno all'occupazione alle persone con disabilità.
Il Portogallo sosterrà l'inclusione delle persone con disabilità grazie alle riforme
ØInvestimento Il Portogallo sta attuando diverse misure destinate ad eliminare gli ostacoli all'accesso a internet di qualità nell'ambiente scolastico e le limitazioni all'uso di apparecchiature tecnologiche e digitali. Tali misure mirano ad affrontare la mancanza di attrezzature specializzate per sviluppare le competenze digitali e l'uso insufficiente delle risorse didattiche digitali nel processo di apprendimento e in quello di valutazione. In particolare il Portogallo ha firmato contratti per l'acquisto di 600 000 computer portatili da distribuire agli alunni delle scuole primarie e secondarie e agli insegnanti della rete delle scuole pubbliche portoghesi. |
Figura 56. Erogazioni per pilastro – Portogallo
Nota: ciascuna erogazione riflette i progressi compiuti nell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza in tutti i sei pilastri strategici. Il grafico illustra in che modo le erogazioni nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza (escluso il prefinanziamento) si riferiscono ai pilastri. Gli importi sono stati calcolati collegando i traguardi e gli obiettivi oggetto di una determinata erogazione all'inquadramento per pilastro (aree di intervento primarie e secondarie) delle rispettive misure.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Nota: il grafico mostra l'importo delle sovvenzioni erogate finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. Nota: il grafico mostra l'importo del sostegno non rimborsabile erogato finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. L'importo totale delle sovvenzioni concesse a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. L'importo totale del sostegno non rimborsabile concesso a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it . Figura 57. Sostegno non rimborsabile totale erogato nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Portogallo |
Nota: il grafico mostra l'importo dei prestiti erogati finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza. I prestiti sono contributi finanziari rimborsabili. L'importo totale dei prestiti concessi a ciascuno Stato membro è stabilito in base alla valutazione della richiesta di prestito e non può superare il 6,8 % del reddito nazionale lordo del paese per il 2019. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it . Figura 58. Prestiti totali erogati nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Portogallo |
Figura 59. Stato di conseguimento di traguardi e obiettivi – Portogallo
Nota: il grafico mostra la percentuale di traguardi e obiettivi conseguiti in misura soddisfacente. Un traguardo o un obiettivo è conseguito in misura soddisfacente quando lo Stato membro ha fornito alla Commissione la prova di aver conseguito il traguardo o l'obiettivo e quest'ultima lo ha valutato positivamente in una decisione di esecuzione.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Romania
La Romania ha presentato il suo piano iniziale per la ripresa e la resilienza il 31 maggio 2021. La valutazione positiva della Commissione del 27 settembre 2021 e l'approvazione del Consiglio del 3 novembre 2021 hanno creato le premesse per l'erogazione di 14,2 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile e di 14,9 miliardi di EUR in prestiti nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per la Romania è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 12,1 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile. Al momento della preparazione della presente relazione annuale non era ancora stata presentata la revisione del piano in questione.
Il PRR iniziale (e tuttora attuale) della Romania mira ad affrontare le principali sfide relative alle transizioni verde e digitale e alla resilienza economica e sociale. Si compone di 64 riforme e 107 investimenti sostenuti da 14,24 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile e 14,94 miliardi di EUR in prestiti, pari a circa il 12,15 % del PIL. La Commissione ha erogato alla Romania un importo totale di 3,79 miliardi di EUR a titolo di prefinanziamento il 2 dicembre 2021 (per il sostegno non rimborsabile) e il 13 gennaio 2022 (per il prestito), pari al 13 % della dotazione finanziaria.
Sebbene l'attuazione del PRR della Romania proceda, il rischio di ritardi aumenta. Il 27 ottobre 2022 la Romania ha presentato due richieste di pagamento, corrispondenti a 72 traguardi e obiettivi del piano, per un'erogazione pari a 2,6 miliardi di EUR (al netto del prefinanziamento) in relazione alla prima richiesta di pagamento. Il 27 giugno 2023 la Commissione ha adottato una valutazione preliminare positiva per 49 dei 51 traguardi e obiettivi contemplati nella seconda richiesta di pagamento, mentre due traguardi relativi a investimenti nel settore dell'energia sono stati giudicati non conseguiti in misura soddisfacente. Al momento della preparazione della presente relazione annuale, la valutazione finale non era ancora stata adottata.
I grafici che seguono illustrano lo stato attuale di avanzamento dei traguardi e degli obiettivi che la Romania doveva raggiungere e che sono stati successivamente valutati come conseguiti in misura soddisfacente dalla Commissione, mentre esempi di misure che presentano traguardi e obiettivi conseguiti sono riportati nel riquadro che segue.
Romania - Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti ØRiforma La Romania ha adottato e iniziato ad attuare il programma nazionale per ridurre l'abbandono scolastico precoce, che comprende un meccanismo di allarme rapido nel settore dell'istruzione (MATE) per tutte le scuole che fanno parte del programma. Il programma mira a ridurre l'abbandono scolastico degli alunni, conseguire tassi di partecipazione più elevati agli esami nazionali ed aumentare la percentuale di alunni che completano l'istruzione obbligatoria. Lo strumento informatico del meccanismo di allarme rapido nel settore dell'istruzione (MATE) consente di individuare gli alunni a rischio di abbandono scolastico e aiuta le scuole nella raccolta di dati, nei piani di lavoro personalizzati e nella formazione. Il meccanismo di allarme rapido nel settore dell'istruzione finanziato dal dispositivo per la ripresa e la resilienza mira a migliorare gli esiti della valutazione.
ØInvestimento La Romania ha avviato l'attuazione di un investimento volto a migliorare i processi fiscali e di amministrazione fiscale, compresa la gestione integrata dei rischi. Gli investimenti dovrebbero migliorare l'adempimento degli obblighi fiscali e la riscossione delle imposte, garantendo un contesto di mercato competitivo. In una prima fase dell'investimento, si prevede il collegamento di almeno 150 000 registratori di cassa al sistema elettronico dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione fiscale. L'attenzione si concentra in particolare sulle frodi nel settore degli scambi e sul contribuire a ridurre l'elevatissimo divario dell'IVA della Romania. |
Figura 60. Stato di conseguimento di traguardi e obiettivi – Romania
Nota: il grafico mostra la percentuale di traguardi e obiettivi conseguiti in misura soddisfacente. Un traguardo o un obiettivo è conseguito in misura soddisfacente quando lo Stato membro ha fornito alla Commissione la prova di aver conseguito il traguardo o l'obiettivo e quest'ultima lo ha valutato positivamente in una decisione di esecuzione.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Figura 61. Erogazioni per pilastro – Romania
Nota: ciascuna erogazione riflette i progressi compiuti nell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza in tutti i sei pilastri strategici. Il grafico illustra in che modo le erogazioni nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza (escluso il prefinanziamento) si riferiscono ai pilastri. Gli importi sono stati calcolati collegando i traguardi e gli obiettivi oggetto di una determinata erogazione all'inquadramento per pilastro (aree di intervento primarie e secondarie) delle rispettive misure.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Nota: il grafico mostra l'importo del sostegno non rimborsabile erogato finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. L'importo totale del sostegno non rimborsabile concesso a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it . Figura 62. Sostegno non rimborsabile totale erogato nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Romania |
Nota: il grafico mostra l'importo dei prestiti erogati finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza. I prestiti sono contributi finanziari rimborsabili. L'importo totale dei prestiti concessi a ciascuno Stato membro è stabilito in base alla valutazione della richiesta di prestito e non può superare il 6,8 % del reddito nazionale lordo del paese per il 2019. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it . Figura 63. Prestiti totali erogati nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Romania |
Slovenia
La Slovenia ha presentato il suo piano attuale per la ripresa e la resilienza il 30 aprile 2021. La valutazione positiva della Commissione del 1º luglio 2021 e l'approvazione del Consiglio del 28 luglio 2021 hanno creato le premesse per l'erogazione di 1,8 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile e di 0,7 miliardi di EUR in prestiti nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per la Slovenia è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 1,5 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, il 14 luglio 2023 la Slovenia ha presentato alla Commissione un PRR modificato per tenere conto del contributo finanziario massimo riveduto conformemente all'articolo 18 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, al fine di far fronte a circostanze oggettive che non consentono più di conseguire determinati traguardi e obiettivi inclusi nel PRR in linea con l'articolo 21 di detto regolamento. Il 31 agosto 2023 la Slovenia ha inoltre chiesto ulteriori prestiti e la reintroduzione di prestiti per le misure connesse alle alluvioni, a cui aveva previsto di rinunciare nell'ambito della revisione presentata il 14 luglio, in linea con l'articolo 14 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza. Il PRR riveduto comprende anche un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU con ulteriori riforme e investimenti relativi alle energie rinnovabili, alla mobilità sostenibile, alla decarbonizzazione dell'industria della Slovenia e all'efficienza energetica. Al momento della preparazione della presente relazione annuale, la valutazione della Commissione in merito a quanto presentato dalla Slovenia è in corso.
Il PRR iniziale (e tuttora attuale) della Slovenia mira ad affrontare le principali sfide relative alla duplice transizione, all'assistenza sanitaria, all'assistenza a lungo termine e al mercato del lavoro. Si compone di 33 riforme e 50 investimenti sostenuti da 1,49 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile e da 705 milioni di EUR in prestiti, pari al 3,7 % del PIL. Il 17 settembre 2021 la Commissione ha erogato alla Slovenia 231 milioni di EUR a titolo di prefinanziamento, pari al 13 % della dotazione finanziaria iniziale a titolo del sostegno non rimborsabile.
Sebbene l'attuazione del PRR della Slovenia proceda, il rischio di ritardi aumenta. Il 20 aprile 2023 la Slovenia ha presentato una richiesta di pagamento, corrispondente a 12 traguardi e obiettivi del piano, per un'erogazione complessiva pari a 49,6 milioni di EUR. I relativi 12 traguardi riguardano riforme nelle aree della transizione digitale, del contesto imprenditoriale, dell'efficienza delle istituzioni pubbliche e dell'assistenza a lungo termine. Per progredire più rapidamente con l'attuazione del PRR nel difficile contesto attuale, occorre rafforzare la struttura di governance e la capacità amministrativa della Slovenia, oltre a garantire che le necessarie decisioni siano prese tempestivamente. Questo riguarda in particolare le riforme strutturali in materia di assistenza sanitaria, assistenza a lungo termine, pensioni e tassazione.
I grafici che seguono illustrano lo stato attuale di avanzamento dei traguardi e degli obiettivi che la Slovenia doveva raggiungere e che sono stati successivamente valutati come conseguiti in misura soddisfacente dalla Commissione, mentre esempi di misure che presentano traguardi e obiettivi conseguiti sono riportati nel riquadro che segue.
Slovenia - Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti ØRiforma La Slovenia ha adottato una prima legge di sburocratizzazione, che mira a ridurre gli ostacoli amministrativi per le imprese e i cittadini. Nel complesso tale legge modifica altre dieci leggi nazionali e abroga oltre duecento leggi e statuti. Ciò ha ridotto l'acquis sloveno del 10 %. Ha inoltre comportato una riduzione del costo delle procedure amministrative, che contribuirà ad aumentare la competitività delle imprese in Slovenia. ØInvestimento La Slovenia ha pubblicato un invito a presentare proposte per manifestare interesse in relazione a un nuovo progetto relativo al "cloud di prossima generazione". Tale progetto contribuirà al progetto transfrontaliero e multinazionale sui servizi e sull'infrastruttura relativi ai dati comuni europei.
L'obiettivo generale degli investimenti del dispositivo per la ripresa e la resilienza
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Figura 64. Erogazioni per pilastro – Slovenia
Nota: ciascuna erogazione riflette i progressi compiuti nell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza in tutti i sei pilastri strategici. Il grafico illustra in che modo le erogazioni nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza (escluso il prefinanziamento) si riferiscono ai pilastri. Gli importi sono stati calcolati collegando i traguardi e gli obiettivi oggetto di una determinata erogazione all'inquadramento per pilastro (aree di intervento primarie e secondarie) delle rispettive misure.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Figura 65. Sostegno non rimborsabile totale erogato nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Slovenia Nota: il grafico mostra l'importo del sostegno non rimborsabile erogato finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. L'importo totale del sostegno non rimborsabile concesso a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
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Figura 66. Stato di conseguimento di traguardi e obiettivi – Slovenia Nota: il grafico mostra la percentuale di traguardi e obiettivi conseguiti in misura soddisfacente. Un traguardo o un obiettivo è conseguito in misura soddisfacente quando lo Stato membro ha fornito alla Commissione la prova di aver conseguito il traguardo o l'obiettivo e quest'ultima lo ha valutato positivamente in una decisione di esecuzione. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it . |
Slovacchia
La Slovacchia ha presentato il suo piano iniziale per la ripresa e la resilienza il 29 aprile 2021. La valutazione positiva della Commissione del 16 giugno 2021 e l'approvazione del Consiglio del 13 luglio 2021 hanno creato le premesse per l'erogazione di 6,3 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per la Slovacchia è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 6 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, il 26 aprile 2023 Slovacchia ha presentato alla Commissione un PRR modificato per tenere conto del contributo finanziario massimo riveduto conformemente all'articolo 18 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza e al fine di far fronte a circostanze oggettive che non consentono più di conseguire determinati traguardi e obiettivi inclusi nel PRR in linea con l'articolo 21 di detto regolamento. Il PRR riveduto comprendeva anche un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU con ulteriori riforme e investimenti relativi a cinque aree tematiche: energie rinnovabili e reti, efficienza energetica, trasporti, competenze verdi e comunicazione e coordinamento. Il PRR riveduto è stato approvato dalla Commissione il 26 giugno 2023 e dal Consiglio il 14 luglio 2023.
Il PRR attuale della Slovacchia mira ad affrontare le principali sfide relative alla transizione verde, all'istruzione, alla ricerca e all'innovazione, alla sanità e all'assistenza a lungo termine, alla pubblica amministrazione e alla transizione verde. Si compone di 64 riforme e 60 investimenti sostenuti da 6,4 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile, pari al 6,4 % del PIL della Slovacchia per il 2021. Il 13 ottobre 2021 la Commissione ha erogato alla Slovacchia 822,7 milioni di EUR a titolo di prefinanziamento, pari al 13 % della dotazione finanziaria.
Finora l'attuazione del PRR della Slovacchia ha proceduto speditamente, ma il paese sta affrontando alcune sfide legate all'andamento futuro. Nel corso del 2022 la Slovacchia ha presentato due richieste di pagamento. Il 29 luglio 2022 la Commissione ha erogato alla Slovacchia 398,7 milioni di EUR di sostegno non rimborsabile, sulla base del conseguimento soddisfacente da parte del paese dei primi 14 traguardi del PRR. Il 22 marzo 2023 la Commissione ha erogato altri 708,8 milioni di EUR di sostegno non rimborsabile, dopo che la Slovacchia ha conseguito in misura soddisfacente 14 traguardi e 2 obiettivi. Di conseguenza, la Slovacchia è stata tra gli Stati membri con i progressi più rapidi nell'attuazione del PRR, ma con potenziali difficoltà dovute a strozzature nella capacità amministrativa.
I grafici che seguono illustrano lo stato attuale di avanzamento dei traguardi e degli obiettivi che la Slovacchia doveva raggiungere e che sono stati successivamente valutati come conseguiti in misura soddisfacente dalla Commissione, mentre esempi di misure che presentano traguardi e obiettivi conseguiti sono riportati nel riquadro che segue.
Slovacchia - Esempi di misure pertinenti con traguardi e obiettivi conseguiti ØRiforma La Slovacchia ha introdotto una nuova legislazione per riformare l'assistenza sanitaria di base per adulti, bambini e giovani, migliorando il modo in cui viene definita la rete di medici di base e pediatri. Essa tiene conto di parametri specifici, quali il numero di assicurati e il numero di medici che operano in un determinato distretto. La riforma contribuirà a coprire meglio la disponibilità di servizi medici in tutte le zone e in tutti i distretti della Slovacchia.
Il medico di base dr. Laurov istituisce un nuovo studio medico con l'assistenza
Copyright: l'autorità nazionale per l'attuazione e il coordinamento (NICA) della Repubblica slovacca. ØInvestimento Al fine di migliorare le competenze digitali, la Slovacchia ha attuato un progetto pilota per la formazione delle competenze digitali di anziani e persone svantaggiate. Il progetto consisteva nella realizzazione di un programma di formazione mirato per 1 000 persone, seguito dalla distribuzione di attrezzature digitali. L'obiettivo del progetto pilota era valutare le esigenze specifiche del gruppo destinatario, convalidare le attività di formazione proposte e valutare l'adeguatezza fisiologica delle attrezzature tecnologiche. |
Figura 67. Erogazioni per pilastro – Slovacchia
Nota: ciascuna erogazione riflette i progressi compiuti nell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza in tutti i sei pilastri strategici. Il grafico illustra in che modo le erogazioni nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza (escluso il prefinanziamento) si riferiscono ai pilastri. Gli importi sono stati calcolati collegando i traguardi e gli obiettivi oggetto di una determinata erogazione all'inquadramento per pilastro (aree di intervento primarie e secondarie) delle rispettive misure.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Nota: il grafico mostra l'importo del sostegno non rimborsabile erogato finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. L'importo totale del sostegno non rimborsabile concesso a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it . Figura 68. Sostegno non rimborsabile totale erogato nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Slovacchia
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Figura 69. Stato di conseguimento di traguardi e obiettivi – Slovacchia Nota: il grafico mostra la percentuale di traguardi e obiettivi conseguiti in misura soddisfacente. Un traguardo o un obiettivo è conseguito in misura soddisfacente quando lo Stato membro ha fornito alla Commissione la prova di aver conseguito il traguardo o l'obiettivo e quest'ultima lo ha valutato positivamente in una decisione di esecuzione. Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it . |
Finlandia
La Finlandia ha presentato il suo piano iniziale per la ripresa e la resilienza il 27 maggio 2021. La valutazione positiva della Commissione del 4 ottobre 2021 e l'approvazione del Consiglio del 29 ottobre 2021 hanno creato le premesse per l'erogazione di 2,1 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per la Finlandia è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 1,82 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, il 26 gennaio 2023 la Finlandia ha presentato alla Commissione un PRR modificato per tenere conto del suo contributo finanziario massimo riveduto, in linea con l'articolo 18 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza. La dotazione per la Finlandia è stata ridotta di 263 milioni di EUR. Di conseguenza la Finlandia ha ridotto i finanziamenti in modo proporzionale tra i quattro pilastri del piano. I tagli hanno riguardato 20 misure del piano. Il PRR riveduto è stato approvato dalla Commissione il 28 febbraio 2023 e dal Consiglio il 14 marzo 2023. Al momento della preparazione della presente relazione annuale non era stato presentato alcun capitolo dedicato al piano REPowerEU.
Il PRR attuale della Finlandia mira ad affrontare le principali sfide relative alle transizioni verde e digitale, al mercato del lavoro, all'istruzione e alle competenze, alla ricerca e all'innovazione, alla competitività e all'assistenza sanitaria. Si compone di 18 riforme e 37 investimenti sostenuti da 1,82 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile, pari allo 0,7 % del PIL. Il 21 gennaio 2022 la Commissione ha erogato alla Finlandia 271 milioni di EUR a titolo di prefinanziamento, pari al 13 % della dotazione finanziaria iniziale.
Il PRR della Finlandia sostiene la tecnologia verde e la tecnologia per applicazioni verdi, ad esempio finanziando imprese leader che promuovono le loro attività di ricerca,
sviluppo e innovazione (RSI) a sostegno della transizione verde.
L'attuazione del PRR della Finlandia è in corso. Gli accordi operativi tra la Commissione e la Finlandia sono stati firmati il 19 giugno 2023. Nel quadro del PRR non sono ancora state presentate richieste di pagamento, una circostanza questa che evidenzia la necessità di sforzi per recuperare il ritardo rispetto al calendario concordato per le richieste di pagamento; tuttavia la prima richiesta di pagamento è in fase di preparazione.
I grafici che seguono evidenziano la quota di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza assegnata a ciascun pilastro strategico nel PRR finlandese.
Figura 70. Quota di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza assegnata a ciascun pilastro strategico – Finlandia
Nota: ciascuna misura contribuisce a due aree di intervento dei sei pilastri. La dotazione totale per tutti i pilastri qui indicata ammonta pertanto al 200 % del costo stimato del PRR. La parte inferiore rappresenta l'importo del pilastro primario, la parte superiore quello del pilastro secondario.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Figura 71. Sostegno non rimborsabile totale erogato nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza – Finlandia
Nota: il grafico mostra l'importo del sostegno non rimborsabile erogato finora nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compreso il prefinanziamento. L'importo totale del sostegno non rimborsabile concesso a ciascuno Stato membro è stabilito in base a un criterio di ripartizione e al costo totale stimato del rispettivo PRR.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
Svezia
La Svezia ha presentato il suo piano attuale per la ripresa e la resilienza il 28 maggio 2021. La valutazione positiva della Commissione del 28 marzo 2022 e l'approvazione del Consiglio del 4 maggio 2022 hanno creato le premesse per l'erogazione di 3,3 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel periodo 2021-2026. In linea con l'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il contributo finanziario massimo per la Svezia è stato inoltre aggiornato il 30 giugno 2022 per un importo di 3,18 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile.
Nel contesto degli attuali sviluppi geopolitici ed economici, il 24 agosto 2023 la Svezia ha presentato alla Commissione un PRR modificato per tenere conto del suo contributo finanziario massimo riveduto, in linea con l'articolo 18 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza. Il PRR riveduto comprende anche un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU con ulteriori riforme e investimenti rafforzati relativi all'efficienza energetica degli edifici e alla razionalizzazione dei processi di autorizzazione per la costruzione di reti elettriche. Al momento della preparazione della presente relazione annuale, la valutazione della Commissione in merito a quanto presentato dalla Svezia è in corso.
Il PRR iniziale (e tuttora attuale) della Svezia mira ad affrontare le principali sfide relative alle transizioni verde e digitale, al mercato degli alloggi, al mercato del lavoro, all'istruzione, all'assistenza sanitaria e al riciclaggio di denaro. Si compone di 15 riforme e 12 investimenti sostenuti da 3,3 miliardi di EUR a titolo di sostegno non rimborsabile, pari allo 0,5 % del PIL.
Il PRR svedese prevede una riforma del sistema di formazione.
Diritti d'autore: governo svedese.
Sebbene il PRR della Svezia sia stato adottato soltanto nel 2022, la sua attuazione è già in corso. Finora non sono stati erogati fondi alla Svezia nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza. La Svezia non ha ancora presentato la prima richiesta di pagamento. L'accordo operativo è stato firmato ufficialmente nel maggio del 2023. L'attuazione è in linea con le previsioni nonostante un avvio lento e, in questa fase, i rischi di mancato assorbimento risultano limitati, se si considera la dotazione finanziaria relativamente modesta. Secondo le previsioni, la Svezia dovrebbe presentare la prima richiesta di pagamento, che riunisce due rate, verso la fine del 2023. Tale richiesta combinata riguarderebbe 22 traguardi e obiettivi che monitorano i progressi in tutte le componenti del PRR, il che potrebbe portare a un'erogazione fino a un importo massimo di 1,1 miliardi di EUR.
I grafici che seguono evidenziano la quota di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza assegnata a ciascun pilastro strategico nel PRR svedese.
Figura 72. Quota di fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza assegnata a ciascun pilastro strategico – Svezia
Nota: ciascuna misura contribuisce a due aree di intervento dei sei pilastri. La dotazione totale per tutti i pilastri qui indicata ammonta pertanto al 200 % del costo stimato del PRR. La parte inferiore rappresenta l'importo del pilastro primario, la parte superiore quello del pilastro secondario.
Fonte: quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/country_overview.html?lang=it .
COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 19.9.2023
COM(2023) 545 final
ALLEGATO
della
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO
sull'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza: le prossime tappe
Allegato II – Annullamento di traguardi e obiettivi nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza
A norma dell'articolo 24, paragrafo 3, seconda frase, del regolamento (UE) 2021/241 (regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza), "[i]l conseguimento soddisfacente dei traguardi e degli obiettivi presuppone che le misure relative ai traguardi e agli obiettivi conseguiti in misura soddisfacente in precedenza non siano state annullate dallo Stato membro". La presente nota fornisce un quadro di riferimento per l'applicazione di tale disposizione. Risponde a una raccomandazione della Corte dei conti europea 1 e fornisce chiarezza giuridica e trasparenza sul processo da seguire in caso di annullamento, garantendo la prosecuzione dell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza. La Commissione potrà rivedere e modificare la presente metodologia via via che maturerà esperienza nella sua applicazione.
1. Ambito di applicazione dell'annullamento
Si è in presenza di un annullamento di un traguardo o di un obiettivo quando un traguardo o un obiettivo che in precedenza era stato correttamente considerato conseguito in misura soddisfacente (e per il quale lo Stato membro ha ricevuto pagamenti) non può più essere considerato conseguito in misura soddisfacente.
Poiché il regolamento fa riferimento al presupposto che le misure non devono essere annullate "dallo Stato membro interessato", l'applicazione dell'articolo 24, paragrafo 3, seconda frase, riguarda soltanto gli annullamenti imputabili allo Stato membro, mediante una sua azione od omissione 2 . Tale circostanza non equivale necessariamente a una situazione nella quale il traguardo o l'obiettivo cessa semplicemente di essere conseguito. Il regolamento non implica pertanto che tutti i traguardi e gli obiettivi debbano essere costantemente conseguiti per tutta la durata del dispositivo per la ripresa e la resilienza per non essere considerati annullati. Di conseguenza l'annullamento di un traguardo o un obiettivo non imputabile allo Stato membro non è considerato costituire motivo per l'applicazione dell'articolo 24, paragrafo 3, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza 3 .
L'imputabilità allo Stato membro può derivare da azioni od omissioni di altri organi dello Stato, enti pubblici e imprese pubbliche che non siano il solo governo 4 .
Casi diversi dall'annullamento
La mancata attuazione, da parte di uno Stato membro, delle fasi successive di una riforma o di un investimento non costituisce, prima facie, un'indicazione di annullamento di traguardi od obiettivi precedentemente conseguiti in misura soddisfacente, ma può incidere sul conseguimento soddisfacente di un traguardo o di un obiettivo successivo.
Una modifica di una riforma o di un investimento che soddisfi comunque i requisiti del relativo traguardo od obiettivo non dovrebbe essere considerata costituire un annullamento. A tale riguardo, le modifiche di elementi che non sono necessari ai fini del conseguimento in misura soddisfacente del rispettivo traguardo od obiettivo non possono costituire un motivo per considerare un traguardo o un obiettivo annullato.
Nel caso specifico in cui una violazione dell'obbligo di tutela degli interessi finanziari dell'Unione comporti l'annullamento di un traguardo o di un obiettivo, lo Stato membro dovrebbe intervenire per garantire che il traguardo o l'obiettivo in questione sia comunque conseguito. Qualora lo Stato membro non intervenga in tal senso entro un termine ragionevole, tale mancata azione determinerebbe l'applicazione dell'articolo 24, paragrafo 3, seconda frase, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza.
L'annullamento di un traguardo o di un obiettivo da parte dello Stato membro si distingue da una constatazione (ex post) secondo cui le prove addotte a sostegno di una richiesta di pagamento erano errate. La constatazione da parte della Commissione, ad esempio attraverso i suoi audit ex post, che le prove alla base di una richiesta di pagamento erano errate significa che il traguardo o l'obiettivo non avrebbe dovuto essere considerato conseguito in misura soddisfacente fin dall'inizio. In tali casi saranno effettuati recuperi a norma dell'articolo 19, paragrafo 2, lettera a), dell'accordo di finanziamento.
Rischio di annullamento
Sebbene tanto gli investimenti quanto le riforme possano essere annullati dallo Stato membro, il rischio che uno Stato membro sia responsabile dell'annullamento di un traguardo/obiettivo connesso a una riforma è maggiore rispetto al caso di un investimento. Una volta che un investimento è stato avviato ed è stato giudicato conseguito in misura soddisfacente, è improbabile che gli Stati membri adottino misure per annullare tale investimento. Ciò è in linea con i travaux préparatoires (lavori preparatori) della disposizione in questione, che è stata introdotta nei negoziati con la logica di garantire che le riforme non vengano annullate 5 .
2. Processo volto ad individuare gli annullamenti
Nel corso della valutazione preliminare di ciascuna richiesta di pagamento, la Commissione valuterà se dispone di prove secondo le quali traguardi e obiettivi sono stati annullati dallo Stato membro. Ciò avverrà sulla base degli elementi seguenti:
1.richiesta di pagamento: in linea con il modello di richiesta di pagamento, gli Stati membri dovrebbero confermare alla Commissione, in associazione a ciascuna richiesta di pagamento, che i traguardi e gli obiettivi precedentemente conseguiti in misura soddisfacente non sono stati annullati. Se lo Stato membro non lo ha confermato (o ha esplicitamente confermato che i traguardi o gli obiettivi sono stati annullati), ciò costituirà la base per ulteriori indagini da parte della Commissione;
2.notifiche da parte dello Stato membro: in linea con la clausola 2.2 degli accordi operativi, gli Stati membri sono tenuti a notificare alla Commissione qualsiasi modifica della documentazione indicata nel meccanismo di verifica sulla quale si è fondata la valutazione, che abbia carattere sostanziale tale da incidere sulla valutazione stessa o sulla valutazione dei traguardi e degli obiettivi futuri;
3.eventuali prove supplementari che la Commissione possa ottenere: la Commissione può essere a conoscenza, attraverso fonti alternative (ad esempio il semestre europeo, informazioni fornite da portatori di interessi o audit ex post), di prove attestanti che traguardi ed obiettivi conseguiti in misura soddisfacente in precedenza sono stati annullati dallo Stato membro.
Sulla base di quanto precede, qualora lo Stato membro confermi nella propria richiesta di pagamento che le misure relative a traguardi ed obiettivi precedentemente conseguiti in misura soddisfacente non sono state annullate e la Commissione non dispone di prove contrarie, tale circostanza sarà confermata al comitato economico e finanziario nella valutazione preliminare della pertinente richiesta di pagamento.
Qualora ritenga che un traguardo o un obiettivo precedentemente considerato conseguito in misura soddisfacente possa essere stato annullato dallo Stato membro, a norma dell'articolo 6, paragrafo 4, dell'accordo di finanziamento, la Commissione può chiedere informazioni supplementari ed effettuare verifiche o controlli in loco al fine di stabilire se sussista un annullamento da parte dello Stato membro.
3. Implicazioni di un annullamento imputabile allo Stato membro
In linea con l'articolo 24, paragrafo 3, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, qualora la Commissione ritenga che una misura relativa a un traguardo o a un obiettivo precedentemente conseguito in misura soddisfacente sia stata annullata dallo Stato membro, nessun altro traguardo od obiettivo sarà considerato conseguito in misura soddisfacente finché non sarà posto rimedio all'annullamento in questione.
Uno Stato membro può ovviare all'annullamento di un traguardo o di un obiettivo adottando misure volte a garantire che il traguardo o l'obiettivo in questione sia nuovamente considerato conseguito in misura soddisfacente.
Nel caso in cui lo Stato membro non intervenga, la Commissione tratta l'annullamento di un traguardo o di un obiettivo ponendo il bilancio dell'Unione nella stessa situazione in cui si sarebbe trovato qualora tale traguardo od obiettivo non fosse mai stato considerato conseguito in misura soddisfacente.
La Commissione affronterà l'annullamento sospendendo il pagamento di fondi derivante da successive richieste di pagamento. Ciò comporterà una sospensione e, qualora non venga intrapresa alcuna azione entro sei mesi, una riduzione corrispondente a un importo pari all'importo ricevuto dallo Stato membro che può essere imputato al traguardo o all'obiettivo che è stato annullato. A tal fine la Commissione utilizzerà la metodologia di sospensione parziale, come specificato nell'allegato II della comunicazione "Due anni di dispositivo per la ripresa e la resilienza. Uno strumento peculiare al centro della trasformazione verde e digitale dell'UE" 6 del 21 febbraio 2023.
Conformemente alla metodologia di sospensione parziale, ai fini dell'efficacia d'impiego dei fondi del dispositivo e per tutelare gli interessi finanziari dell'Unione, la situazione in cui non sono conseguiti traguardi od obiettivi relativi al sistema di audit e controllo dello Stato membro, necessari per conformarsi all'articolo 22 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, comporta la sospensione dell'intera rata e di tutte le rate successive. Seguendo il medesimo approccio, nel caso in cui un annullamento riguardi tali traguardi od obiettivi, nessun altro traguardo od obiettivo sarà considerato conseguito in misura soddisfacente finché lo Stato membro non avrà posto rimedio all'annullamento in questione.
4. Quadro giuridico e procedura in caso di annullamento imputabile allo Stato membro
In linea con l'articolo 24, paragrafo 3, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, la Commissione terrà conto dei potenziali annullamenti nel valutare le richieste di pagamento successive presentate dallo Stato membro interessato.
L'articolo 24, paragrafo 6, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza riguarda il caso in cui la valutazione preliminare della Commissione stabilisca che i traguardi e gli obiettivi non sono stati conseguiti in misura soddisfacente. Tale disposizione si applica anche nel caso in cui misure relative a traguardi ed obiettivi precedentemente conseguiti in misura soddisfacente siano state annullate dallo Stato membro interessato, dato che, anche in tal caso, i traguardi o gli obiettivi in questione non possono più essere considerati conseguiti in misura soddisfacente.
Poiché la misura relativa al traguardo o all'obiettivo è considerata non più conseguita in misura soddisfacente, la Commissione seguirà la procedura di cui all'articolo 24, paragrafo 6, relativa a una valutazione preliminare negativa.
Procedura:
-la Commissione informerà innanzitutto lo Stato membro in merito al fatto che un traguardo o un obiettivo non è più ritenuto conseguito in misura soddisfacente. I motivi della valutazione preliminare negativa saranno spiegati in modo esauriente allo Stato membro. In secondo luogo, lo Stato membro può presentare le proprie osservazioni entro il termine di un mese dalla valutazione della Commissione. In terzo luogo, qualora le osservazioni dello Stato membro interessato non siano sufficienti per modificare la valutazione preliminare negativa, la Commissione adotterà una decisione di sospensione. Infine, a norma dell'articolo 24, paragrafo 6, secondo comma, qualora lo Stato membro non risolva l'annullamento intervenendo per garantire che il traguardo o l'obiettivo pertinente possa essere considerato conseguito in misura soddisfacente entro un periodo di sei mesi dalla sospensione, la Commissione procederà a una riduzione dei fondi, conformemente all'articolo 24, paragrafo 8, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza;
-al fine di stabilire l'importo oggetto della sospensione, la Commissione calcolerà il valore del traguardo o dell'obiettivo che è stato annullato dallo Stato membro interessato e che pertanto non può più essere considerato conseguito in misura soddisfacente utilizzando la metodologia di pagamento parziale 7 ;
-parallelamente la Commissione procederà alla valutazione preliminare del conseguimento soddisfacente dei traguardi e degli obiettivi della richiesta di pagamento e trasmetterà le proprie conclusioni al comitato economico e finanziario;
-con l'adozione della decisione di sospensione, la Commissione risolverà l'annullamento, garantendo che il bilancio dell'Unione sia protetto, trovandosi nella stessa posizione in cui si sarebbe trovato qualora non fosse stato effettuato alcun pagamento per il traguardo o l'obiettivo annullato. Dato che, a seguito della sospensione, allo Stato membro non sono assegnati fondi per traguardi od obiettivi che non sono stati conseguiti in misura soddisfacente, l'annullamento è considerato risolto, in linea con l'articolo 24, paragrafo 3, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza. La Commissione potrà quindi valutare i traguardi e gli obiettivi della richiesta di pagamento e autorizzare il corrispondente esborso della rata del contributo finanziario o del prestito (escludendo l'importo oggetto della sospensione in ragione dell'annullamento 8 ).
Annullamento al di fuori del contesto di una richiesta di pagamento
Qualora la Commissione venga a conoscenza di un annullamento al di fuori del contesto di una richiesta di pagamento, i servizi della Commissione non attenderanno la presentazione della successiva richiesta di pagamento e avvieranno immediatamente un dialogo tecnico con lo Stato membro interessato per stabilire se si sia verificato un annullamento. A seguito di tale dialogo tecnico, qualora le spiegazioni confermino i rischi di un annullamento, la Commissione dovrebbe informare per iscritto lo Stato membro in merito al fatto che essa ritiene che si sia verificato (o che possa essersi verificato) un annullamento e chiedere la presentazione di osservazioni entro un mese. Tale valutazione al di fuori della procedura relativa a una richiesta di pagamento darebbe allo Stato membro il massimo tempo per affrontare l'annullamento, dato che lo Stato membro conoscerebbe i punti di vista della Commissione e, salvo il caso in cui adotti misure correttive prima della successiva richiesta di pagamento, saprebbe che una parte del pagamento successivo sarà oggetto di sospensione secondo la procedura di cui sopra.
Appendice: disposizioni di legge
Articolo 24, paragrafo 3, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza:
La Commissione valuta in via preliminare, senza indebito ritardo e al più tardi entro due mesi dal ricevimento della richiesta, se i pertinenti traguardi e obiettivi indicati nella decisione di esecuzione del Consiglio di cui all'articolo 20, paragrafo 1, siano stati conseguiti in misura soddisfacente. Il conseguimento soddisfacente dei traguardi e degli obiettivi presuppone che le misure relative ai traguardi e agli obiettivi conseguiti in misura soddisfacente in precedenza non siano state annullate dallo Stato membro interessato.
Articolo 6, paragrafo 4, dell'accordo di finanziamento:
La Commissione può chiedere informazioni supplementari e/o effettuare verifiche e controlli in loco al fine di verificare il completamento di traguardi e obiettivi, anche per quanto riguarda la non annullabilità di traguardi e obiettivi precedentemente conseguiti in misura soddisfacente.
Clausola 2.2 degli accordi operativi:
[...] A norma dell'articolo 24, paragrafo 3, del regolamento RRF, il conseguimento soddisfacente dei traguardi e degli obiettivi presuppone che le misure relative ai traguardi e agli obiettivi conseguiti in misura soddisfacente in precedenza non siano state annullate dallo Stato membro. [Lo Stato membro] comunica alla Commissione qualsiasi modifica della documentazione indicata nel meccanismo di verifica di cui all'allegato I, sulla quale si è fondata la valutazione, che abbia carattere sostanziale tale da incidere sulla valutazione stessa o sulla valutazione dei traguardi e degli obiettivi futuri.
Lettera di richiesta di pagamento dello Stato membro:
Confermiamo che le misure relative a traguardi e obiettivi precedentemente conseguiti in misura soddisfacente non sono state annullate.
Relazione speciale 07/2023 - Il dispositivo per la ripresa e la resilienza e il sistema di controllo concepito per la Commissione.
Questa lettura dell'azione da parte dello Stato membro interessato è corroborata da altre versioni linguistiche del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza. Ad esempio, il testo francese recita: Le fait d'avoir atteint les jalons et cibles de manière satisfaisante présuppose que l'État membre concerné n'a pas annulé les mesures liées aux jalons et cibles précédemment atteints de manière satisfaisante.
Ad esempio se una catastrofe naturale distrugge un investimento infrastrutturale, sebbene il traguardo o l'obiettivo non possa più essere considerato conseguito in misura soddisfacente, non è lo Stato membro che ha causato tale annullamento. Come altro esempio, qualora una piccola e media impresa avvii una procedura di insolvenza dopo aver ricevuto una sovvenzione, non è l'azione o la mancata azione da parte dello Stato membro ad aver causato tale circostanza.
Ad esempio se un traguardo richiedeva l'entrata in vigore di un atto legislativo ed era stato considerato conseguito in misura soddisfacente, se successivamente l'atto legislativo in questione viene annullato da un organo giurisdizionale, tale circostanza viene considerata costituire un annullamento imputabile allo Stato membro e quest'ultimo dovrebbe intervenire rapidamente per garantire che sia adottato un atto legislativo che rispetti i requisiti del traguardo in questione.
Il principio del non annullamento è legato alla novità del dispositivo per la ripresa e la resilienza che, insieme agli investimenti, finanzia riforme attuate dagli Stati membri. In particolare tale disposizione è stata introdotta in considerazione della logica secondo cui l'impatto duraturo del dispositivo per la ripresa e la resilienza dipende in larga misura dal proseguimento dell'attuazione delle riforme che, data la natura e la struttura del processo di definizione delle politiche, potrebbero essere annullate attraverso altre azioni in contraddizione con le azioni intraprese dallo Stato membro.
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52023DC0099&qid=1688562213886 .
In linea con la comunicazione in questione, il valore massimo non può riguardare un importo superiore all'intera rata o alle intere rate contenenti traguardi annullati, tranne quando non sono stati conseguiti traguardi e obiettivi relativi al sistema di controllo dello Stato membro.
Se necessario, sarebbero oggetto di sospensione anche importi relativi a richieste di pagamento successive qualora l'ammontare della rata per la richiesta di pagamento in questione sia inferiore al valore oggetto della sospensione.