Bruxelles, 11.8.2023

COM(2023) 482 final

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

sulle attività del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro (FEG) nel 2021 e nel 2022




SINTESI

Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) è stato originariamente istituito nel 2007 con l'obiettivo di sostenere i lavoratori che perdono il proprio impiego a causa della globalizzazione o delle trasformazioni della struttura del commercio mondiale, nonché di dimostrare solidarietà e promuovere un'occupazione dignitosa e sostenibile offrendo assistenza in caso di eventi di ristrutturazione significativi. A tal fine esso aiuta i lavoratori espulsi dal lavoro e i lavoratori autonomi la cui attività è cessata ad adattarsi ai mutamenti strutturali, adeguando le loro competenze e trovando nuovi posti di lavoro.

L'ambito di applicazione del Fondo è stato successivamente adattato per rispondere ai licenziamenti dovuti alla crisi finanziaria ed economica mondiale.

Per il periodo 2021-2027 il regolamento FEG 1 è stato ulteriormente modificato in modo che il Fondo possa sostenere un maggior numero di lavoratori che hanno perso il posto di lavoro. Attualmente il Fondo offre anche sostegno ai lavoratori espulsi dal lavoro non solo in caso di trasformazioni socioeconomiche derivanti dalla globalizzazione e dalla crisi finanziaria ed economica mondiale, ma anche in seguito a eventi di ristrutturazione significativi, come le trasformazioni rilevanti legate alla globalizzazione, alle crisi finanziarie o economiche, alla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, alla digitalizzazione o all'automazione. 

Poiché costituisce un fondo di emergenza, il FEG opera in modo reattivo per assistere i lavoratori espulsi dal lavoro colpiti da eventi di ristrutturazione significativi. Esso si ispira e contribuisce all'attuazione dei principi definiti nell'ambito delle tre categorie del pilastro europeo dei diritti sociali 2 (pari opportunità e accesso al mercato del lavoro; l'equità delle condizioni di lavoro; e la protezione e inclusione sociale) e rafforza la coesione sociale ed economica tra le regioni e gli Stati membri. Il FEG si aggiunge ai programmi e ai servizi di assistenza alla ristrutturazione generali esistenti per gli attori del mercato del lavoro, senza sostituire le risorse esistenti.

La presente relazione fornisce una panoramica delle attività e dei risultati del FEG negli anni 2021 e 2022. Le principali conclusioni sono riepilogate nel prosieguo del testo.

ØDurante il periodo di riferimento sono state presentate 11 domande da cinque Stati membri per un totale di 45,8 milioni di EUR (di cui 6,8 milioni di EUR di contributo nazionale e 39 milioni di EUR di contributo del FEG) destinati a 5 182 lavoratori. Il maggior numero di lavoratori apparteneva al settore del trasporto aereo e a quello della fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi, seguiti da magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti.

ØIl Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato 14 decisioni di mobilitazione dei finanziamenti del FEG per un importo totale di 51,8 milioni di EUR a sostegno di 13 025 lavoratori 3 .

ØA causa del numero molto basso di casi nel 2018 e nel 2019, nel 2021 è stata prevista un'unica relazione finale. Dai risultati di questa relazione è emerso che il 79 % dei lavoratori che hanno partecipato alle misure è tornato al lavoro. Nelle prossime relazioni biennali, relative agli anni 2023 e 2024, sono previste 13 relazioni finali.

INDICE    

1. Introduzione    

2. Analisi delle attività del FEG negli anni 2021 e 2022    

2.1. Domande presentate    

2.1.1. Domande presentate suddivise per causa del licenziamento e criterio di intervento    

2.1.2. Domande presentate: settore (come descritto in NACE Rev. 2)    

2.1.3. Domande presentate: numero di beneficiari interessati    

2.1.4. Domande presentate: importo richiesto    

2.1.5. Domande presentate: importo richiesto per lavoratore    

2.2. Decisioni adottate e contributi concessi    

2.2.1. Misure finanziate con l'assistenza del FEG    

2.2.2. Complementarità con le azioni finanziate da fondi nazionali o dell'Unione    

2.3. Domande non approvate    

2.4. Risultati ottenuti dal FEG    

2.4.1. Sintesi e valutazione qualitativa dei risultati i tratti dalle relazioni del 2021    

2.4.2. Tasso di reinserimento dei beneficiari assistiti    

2,5. Esecuzione finanziaria    

2.5.1. Contributi del FEG    

2.5.2. Assistenza tecnica    

2.5.3. Irregolarità segnalate    

2.5.4. Chiusura dei contributi finanziari del FEG    

2.6. Attività di assistenza tecnica della Commissione    

2.6.1. Informazione e pubblicità – sito web    

2.6.2. Riunioni con le autorità nazionali e i portatori di interessi del FEG    

2.6.3. Sistema elettronico di scambio di dati (SFC2021)    

2.6.4. Valutazione ex post della Commissione del FEG 2014-2020    

1. Introduzione

Attraverso il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro (FEG) 2021-2027 4 , l'UE dimostra solidarietà e sostegno ai lavoratori collocati in esubero e ai lavoratori autonomi la cui attività è cessata a causa di trasformazioni rilevanti, come le trasformazioni rilevanti legate alla globalizzazione, alle crisi finanziarie o economiche, alla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, alla digitalizzazione o all'automazione. La soglia di ammissibilità è stata abbassata da 500 (nel periodo 2014-2020) a 200 (nel periodo 2021-2027) lavoratori espulsi dal lavoro. Inoltre il tasso di cofinanziamento del FEG è stato modificato dal 60 % (nel periodo 2014-2020) al tasso di cofinanziamento più elevato previsto per il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) nello Stato membro in questione 5 o al 60 %, a seconda di quale sia l'importo più elevato (nel periodo 2021-2027). La riprogettazione del FEG 2021-2027 mira a garantire un livello più elevato di inclusività e a offrire maggiore flessibilità per rispondere meglio alle sfide economiche attuali e future.

Al fine di aiutare i lavoratori in esubero a trovare un nuovo posto di lavoro, il FEG cofinanzia misure attive del mercato del lavoro attuate dagli Stati membri. Esso integra le misure nazionali in caso di improvvisi esuberi collettivi causati da uno dei tipi di eventi di ristrutturazione significativi sopra menzionati, e fornisce un approccio più personalizzato e mirato ai lavoratori espulsi dal lavoro più vulnerabili.

Conformemente all'articolo 21 del regolamento (UE) 2021/691 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 aprile 2021, sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro (2021-2027) 6 , la Commissione trasmette la presente relazione al Parlamento europeo e al Consiglio, fornendo una valutazione quantitativa e qualitativa delle attività del FEG nel corso dei due anni precedenti.

La relazione si concentra sui risultati ottenuti dal FEG e contiene in particolare informazioni in merito a:

·domande presentate;

·decisioni adottate;

·azioni finanziate, compresa la loro complementarità con le azioni finanziate da altri strumenti dell'Unione, in particolare il FSE+;

·statistiche sul tasso di reinserimento dei beneficiari per Stato membro;

·chiusura dei contributi finanziari; e

·domande respinte.

La relazione si conclude presentando i risultati della valutazione ex post della Commissione del FEG 2014‑2020, pubblicata il 13 dicembre 2021.

2. Analisi delle attività del FEG negli anni 2021 e 2022

2.1. Domande presentate

Nel 2021 e nel 2022 sono pervenute alla Commissione 11 domande da cinque Stati membri: Belgio, Grecia, Spagna, Francia e Italia. Le 11 domande concernevano un totale di 45,8 milioni di EUR (contributo nazionale e del FEG), destinati a 5 182 lavoratori. I suddetti cinque Stati membri avevano già presentato in precedenza domande di assistenza del FEG. I dettagli concernenti le domande sono riportati nella tabella 1.

Tabella 1: domande presentate negli anni 2021 e 2022

2.1.1. Domande presentate suddivise per causa del licenziamento e criterio di intervento

Le 11 domande presentate nel 2021 e nel 2022 rientravano nell'ambito di applicazione del regolamento (UE) 2021/691. I principali motivi che sono stati addotti dagli Stati membri per i licenziamenti sono indicati di seguito.

vTrasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione

Grecia, Spagna e Italia hanno presentato quattro domande per motivi relativi alla globalizzazione legata al commercio, una delle quali (EGF/2021/003 IT/Porto Canale) è stata giustificata dal fatto che si tratta di un mercato del lavoro di dimensioni ridotte 7 . 

vGli effetti della crisi COVID-19

Cinque domande erano correlate alla crisi COVID-19. Due Stati membri (Spagna e Francia) hanno presentato domande riferite a esuberi in settori particolarmente colpiti dalla pandemia di COVID-19: industria metallurgica; fabbricazione di autoveicoli; fabbricazione di mezzi di trasporto; e trasporto aereo e manutenzione di aeromobili.

vAltri

Una domanda è stata presentata in seguito a una crisi aziendale (EGF/2021/002 IT/Air Italy), mentre un'altra a causa di un'acquisizione di un'impresa (EGF/2022/002 BE/TNT).

2.1.2. Domande presentate: settore (come descritto in NACE Rev. 2) 8

Le 11 domande riguardavano esuberi in nove settori diversi:

1)trasporto aereo (due domande);

2)magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti (due domande);

3)fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (due domande);

4)industria metallurgica;

5)fabbricazione di mezzi di trasporto;

6)commercio all'ingrosso, escluso quello di autoveicoli e di motocicli (distributori automatici);

7)fabbricazione di apparecchiature elettriche;

8)manutenzione di aeromobili;

9)attività metallurgiche.

Il maggior numero di lavoratori interessati apparteneva al settore del trasporto aereo (2 153), seguito da fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (770) e quindi da magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti (749), cfr. grafico 1.

Una domanda, presentata dalla Francia, riguardava più di un settore di attività.

Grafico 1: numero di lavoratori interessati per settore (livello delle divisioni NACE Rev. 2) nel periodo 2021-2022

2.1.3. Domande presentate: numero di beneficiari interessati

Le 11 domande presentate nel 2021 e nel 2022 riguardavano 6 571 esuberi. Il numero totale di lavoratori interessati dal sostegno del FEG è stato pari a 5 182 (cfr. tabella 1). La Francia ha chiesto il sostegno del FEG per il numero maggiore di lavoratori (2 243), seguita da Spagna (1 373) e Italia (801). Il numero medio di lavoratori interessati per domanda è stato pari a 471, cfr. grafico 2.



Grafico 2: numero di lavoratori interessati per Stato membro nel periodo 2021-2022

Il numero di domande presentate è indicato tra parentesi.

Numero totale di lavoratori interessati:    5 182

Numero medio di lavoratori interessati:     471

Di tutti i lavoratori interessati, il 65 % erano uomini, il 71 % aveva un'età compresa tra i 30 e i 54 anni e il 57 % aveva completato l'istruzione secondaria superiore o post-secondaria. Tuttavia la composizione dei lavoratori per genere varia significativamente tra i casi. La domanda della Francia (trasporto aereo) riguardava lavoratrici per il 56 %. La componente femminile nelle domande della Spagna e dell'Italia era invece rispettivamente del 3 % e del 9 %; queste domande erano relative alle attività metallurgiche, nonché al magazzinaggio e alle attività di supporto ai trasporti, due settori in cui tradizionalmente prevale la componente maschile. Cfr. i grafici da 3 a 6 riportati di seguito.

Il numero di lavoratori colpiti da un evento di ristrutturazione può non coincidere col numero di lavoratori interessati dal sostegno del FEG, se lo Stato membro decide di rivolgere il sostegno solo a categorie specifiche, quali i lavoratori più vulnerabili, quelli che incontrano difficoltà eccezionali sul mercato del lavoro e/o quelli che hanno maggiormente bisogno di assistenza. Inoltre in taluni casi il normale sostegno disponibile per i lavoratori in esubero negli Stati membri può essere sufficiente ad assicurarne il rapido reinserimento lavorativo, mentre in altri casi i lavoratori possono optare per il pensionamento anticipato. In questi casi non è necessario un intervento del FEG che, in virtù della base giuridica, fornisca un sostegno supplementare superiore a quello normale.

Grafico 3: profilo dei lavoratori interessati per genere e per domanda

Grafico 4: profilo dei lavoratori interessati per genere

Grafico 5: profilo dei lavoratori interessati per livello di istruzione

Grafico 6: profilo dei lavoratori interessati per età

2.1.4. Domande presentate: importo richiesto

Il contributo finanziario del FEG integra le misure adottate dagli Stati membri a livello nazionale, regionale e locale. Lo Stato membro richiedente deve garantire che le misure che ricevono un contributo finanziario del FEG non ricevano altre forme di sostegno finanziario a titolo del bilancio dell'UE e che siano conformi alle norme sugli aiuti di Stato. Inoltre le misure sostenute dal FEG non si dovrebbero sostituire alle misure che rientrano nella sfera di responsabilità delle imprese in virtù del diritto nazionale o di contratti collettivi.

Ciascuno Stato membro che presenta una domanda di sostegno del FEG deve elaborare un pacchetto coordinato di misure che rispecchi al meglio i profili dei beneficiari interessati. Il regolamento (UE) 2021/691 fissa il tasso di cofinanziamento del FEG al tasso di cofinanziamento più elevato previsto dal FSE+ nello Stato membro in questione o al 60 %, a seconda di quale sia l'importo più elevato.

L'importo complessivo di sostegno del FEG richiesto per gli 11 casi ammonta a 38 974 971 EUR. La Francia ha chiesto l'importo più elevato (23 465 071 EUR) per tre domande, seguita dalla Spagna (6 689 626 EUR) per quattro domande e dall'Italia (5 368 047 EUR) per due domande. I contributi richiesti dal FEG oscillano da 1 214 607 EUR a 17 742 607 EUR, con una media di 7 794 994 EUR per Stato membro e di 3 543 179 EUR per domanda.

Grafico 7: importi totali del contributo FEG (in EUR) richiesti per Stato membro nel periodo 2021-2022

Il numero di domande presentate è indicato tra parentesi.

Importo totale del contributo FEG richiesto:        38 974 971 EUR

Importo medio del contributo FEG richiesto per Stato membro:    7 794 994 EUR

2.1.5. Domande presentate: importo richiesto per lavoratore

Il regolamento (UE) 2021/691 non limita l'importo richiesto per ciascun lavoratore interessato. Tale importo può variare secondo la situazione del mercato del lavoro colpito, la situazione personale dei lavoratori interessati, le misure già predisposte dallo Stato membro e il costo della prestazione dei servizi nello Stato membro in questione. Ciò spiega perché gli importi proposti per il sostegno del FEG per lavoratore nel 2021 e nel 2022 varino tra 3 500 EUR e 10 461 EUR, con una media di 7 521 EUR per lavoratore interessato. L'importo medio per lavoratore più elevato è stato richiesto dalla Francia (10 461 EUR), quello più basso dal Belgio (3 500 EUR).

Grafico 8: importo del contributo FEG (in EUR) richiesto per lavoratore e per Stato membro nel periodo 2021-2022

Il numero di domande presentate è indicato tra parentesi.

Importo medio del contributo FEG richiesto per beneficiario:        7 521 EUR

2.2. Decisioni adottate e contributi concessi

Il FEG è uno strumento di auto di emergenza al di fuori dei massimali del quadro finanziario pluriennale. Il cofinanziamento di ciascun caso deve essere approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio.

Nel periodo 2021-2022 il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato 14 decisioni per la mobilitazione dei finanziamenti del FEG, di cui cinque riguardavano domande ai sensi del regolamento (UE) 1309/2013 ricevute nel 2020. Nella tabella 2 è riportata quindi una serie diversa di casi rispetto alla tabella 1, in cui figurano le domande presentate nel 2021 e nel 2022.

Nei casi dal 2020 il tasso di cofinanziamento del FEG era del 60 % per tutti gli Stati membri. A norma del nuovo regolamento 2021/691, che si applica alle domande ricevute a partire dal 2021, il tasso di cofinanziamento del FEG è pari al tasso di cofinanziamento più elevato previsto dal FSE+ nello Stato membro in questione o al 60 % per i casi ricevuti a partire dal 2021 (regolamento (UE) 2021/691). Gli Stati membri che hanno presentato domanda nel 2021 e nel 2022 hanno tutti diritto a un tasso di cofinanziamento dell'85 % 9 .

I 14 contributi concessi hanno interessato 13 025 lavoratori in nove Stati membri 10 , con un importo totale di 51 790 562 EUR di cofinanziamento del FEG e una media di 3 976 EUR per lavoratore interessato. Dei 13 025 lavoratori interessati, il 56 % erano uomini e il 76 % aveva un'età di meno di 54 anni.

Tabella 2: dettagli dei contributi concessi negli anni 2021 e 2022

(data di firma da parte dell'autorità di bilancio negli anni 2021 e 2022)

2.2.1. Misure finanziate con l'assistenza del FEG

A norma dell'articolo 7 del regolamento (UE) 2021/691, il contributo finanziario a valere sul FEG può sostenere misure attive del mercato del lavoro che si iscrivono in un pacchetto coordinato di servizi personalizzati volti a facilitare il reinserimento nel lavoro dipendente o autonomo dei beneficiari interessati, in particolare i più svantaggiati tra essi.

Le misure attive a favore dell'occupazione approvate nel 2021 e nel 2022 per il contributo del FEG consistono principalmente nei tipi di misure seguenti:

·orientamento professionale;

·assistenza intensiva e personalizzata nella ricerca di lavoro;

·una serie di opportunità di riqualificazione, miglioramento delle competenze e formazione professionale, tra cui attività di formazione orizzontale, nelle competenze trasversali e all'imprenditorialità, nonché programmi di istruzione superiore;

·consulenza e tutoraggio per il reimpiego e tutoraggio durante la fase iniziale del nuovo lavoro;

·promozione dell'imprenditorialità e contributi alla creazione di imprese;

·incentivi una tantum per una rapida riassegnazione e incentivi all'assunzione; e

·una serie di indennità (ad es. ricerca di lavoro, formazione) e contributi (ad es. a favore del pendolarismo o dell'assistenza di persone a carico).

Nel mettere a punto i relativi pacchetti di sostegno, gli Stati membri hanno tenuto conto della preparazione, dell'esperienza e dei livelli di istruzione dei singoli beneficiari, della loro mobilità, delle opportunità di lavoro effettive o previste nelle regioni interessate, nonché delle raccomandazioni contenute nel quadro UE per la qualità nell'anticipazione dei cambiamenti e delle ristrutturazioni. In linea con l'articolo 7, paragrafo 2, gli Stati membri hanno anche confermato che la diffusione delle competenze necessarie nell'era industriale digitale e in un'economia efficiente sotto il profilo delle risorse è stata presa in considerazione nella progettazione dei loro pacchetti di sostegno.

2.2.2. Complementarità con le azioni finanziate da fondi nazionali o dell'Unione

Il FEG mira ad accrescere l'occupabilità e ad agevolare il reinserimento dei beneficiari interessati in un'attività lavorativa dignitosa e sostenibile nel più breve tempo possibile mediante misure attive del mercato del lavoro. Le misure del FEG sono sempre offerte in aggiunta alle normali misure nazionali e/o per intensificarle, garantendo così la loro complementarità e addizionalità.

Il Fondo integra il Fondo sociale europeo Plus (FSE+), che costituisce il principale strumento dell'UE per la promozione dell'occupazione. In generale la complementarità dei due fondi risiede nella loro capacità di affrontare tali questioni da diverse prospettive temporali. Il FEG fornisce sostegno ai lavoratori espulsi dal lavoro o autonomi quando si verifica un evento di ristrutturazione specifico e su larga scala che comporta un numero elevato di esuberi in un breve periodo di tempo. Esso offre un sostegno concreto in una situazione di crisi, mentre il FSE+ sostiene, in via preventiva, obiettivi strategici a lungo termine (ad esempio, aumento del capitale umano e gestione del cambiamento) attraverso programmi pluriennali.

Il FEG consente agli Stati membri di offrire ai beneficiari interessati un'assistenza mirata, più personalizzata e completa, anche con misure cui questi lavoratori non avrebbero normalmente accesso (ad esempio istruzione secondaria o terziaria). L'esperienza ha dimostrato che il FEG offre l'opportunità di mettere a punto servizi personalizzati per soddisfare le esigenze dei singoli lavoratori in esubero, superando di gran lunga ciò che può essere fornito da corsi e azioni standard. Dal canto suo, il sostegno del FSE+ si rivolge a una fascia più ampia della popolazione (che include occupati e non occupati).

Il FEG consente agli Stati membri di fornire un migliore rapporto numerico consulenti/beneficiari e un sostegno più duraturo nel tempo. Ciò aumenta le possibilità di miglioramento della situazione dei beneficiari.

Le misure del FEG e del FSE+ sono talvolta utilizzate dagli Stati membri in modo complementare per fornire soluzioni sia a breve che a lungo termine. A livello di casi il FEG si fonda solitamente su misure esistenti a livello nazionale o del FSE+, completandole oppure offrendo misure supplementari diverse. Il criterio decisivo è la capacità degli strumenti disponibili di fornire un aiuto ai beneficiari interessati e spetta agli Stati membri scegliere e programmare le azioni e gli strumenti in modo che siano in grado di conseguire al meglio gli obiettivi auspicati.

Nel rispetto del principio di sussidiarietà, la decisione di utilizzare o meno i finanziamenti del FSE+ o del FEG è presa a livello degli Stati membri, cui spetta gestire la complementarità tra i due fondi nel miglior modo possibile in base alle condizioni locali esistenti nel periodo pertinente.

Conformemente all'articolo 9, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2021/691, tutti gli Stati membri devono mettere in atto i meccanismi necessari per evitare qualsiasi rischio di doppio finanziamento da parte di strumenti finanziari dell'Unione. Nella maggior parte degli Stati membri, l'autorità di gestione del FSE+ è anche responsabile dell'attuazione del FEG. Ciò consente agli Stati membri di garantire la complementarità dei vari interventi.

2.3. Domande non approvate

Nel 2021 e 2022 non è stata respinta alcuna domanda dalla Commissione, dal Parlamento europeo o dal Consiglio.

2.4. Risultati ottenuti dal FEG

Le principali fonti di informazione sui risultati ottenuti dal FEG sono le relazioni finali presentate dagli Stati membri, che devono essere presentate entro sei mesi dalla fine del periodo di attuazione. Dette relazioni sono integrate dalle informazioni che gli Stati membri condividono nei loro contatti diretti con la Commissione, ad esempio durante riunioni e conferenze e in relazione ad attività di valutazione e di audit. I risultati e i dati principali comunicati da uno Stato membro nel 2021 sono sintetizzati al presente punto.

2.4.1. Sintesi e valutazione qualitativa dei risultati i tratti dalle relazioni del 2021

Nel 2021 è pervenuta alla Commissione una relazione finale per i casi cofinanziati dal FEG attuati dalla Grecia tra il 22 agosto 2018 e il 22 agosto 2020. A causa della pandemia di COVID-19, su richiesta dello Stato membro, il periodo di attuazione è stato sospeso per quattro mesi, fino alla revoca delle misure di confinamento. La scadenza per la realizzazione delle azioni è stata posticipata al 22 dicembre 2020 e anche le spese sostenute per i servizi personalizzati per i beneficiari interessati sono state ammissibili fino alla stessa data 11 .

La certificazione delle competenze informatiche acquisite, che richiedeva una prova in presenza, non ha potuto avere luogo dopo la reintroduzione delle misure di distanziamento sociale in Grecia a partire dal 7 novembre 2020. Pertanto la Grecia ha chiesto una proroga del periodo di attuazione solo per le prove di certificazione informatica. La Commissione l'ha accolta. Le prove di certificazione potevano essere svolte fino al 22 giugno 2021 e i relativi costi restavano ammissibili fino a tale data.

Il pacchetto di misure comprendeva: consulenza professionale, formazione, compresi i moduli di formazione per le competenze informatiche di base, nonché l'istruzione terziaria in contabilità e finanza, oreficeria e inglese, sostegno per l'avvio di un'attività imprenditoriale, incentivi all'assunzione e indennità per la ricerca di lavoro e la formazione.

·Consulenza professionale: tutti i 296 partecipanti hanno preso parte a 25 incontri individuali di consulenza di 45 minuti ciascuno. Da tali incontri sono emersi piani individuali di reimpiego. Alcuni incontri sono stati dedicati alla stesura di un piano aziendale per chi intende intraprendere un'attività autonoma.

·Formazione: circa il 90 % dei lavoratori (266) ha partecipato alla formazione. Tutti i lavoratori, tranne tre, hanno seguito una formazione composta da tre moduli: 120 ore di competenze informatiche di base, tra cui Microsoft Office (Word, Excel, PowerPoint e Access), social media, e-commerce e transazioni elettroniche; 100 ore di competenze trasversali, come relazioni pubbliche, comunicazione, intelligenza emotiva, tecniche di negoziazione e cooperazione; e 80 ore di "competenze specialistiche". I partecipanti hanno potuto scegliere tra una serie di corsi di formazione, ad esempio: social media e marketing, giornalismo online, gestione aziendale, tecniche di marketing e tecniche di vendita. Tre lavoratori hanno optato per altri programmi di formazione (istruzione terziaria in contabilità e finanza, oreficeria e inglese).

·Contributo alla creazione di un'impresa: sono stati concessi 18 contributi per la creazione di imprese e 20 lavoratori hanno trovato un nuovo impiego come lavoratori autonomi alla fine del periodo di intervento.

·Incentivi all'assunzione: l'incentivo ammontava a 650 EUR al mese per un massimo di sei mesi, versati all'impresa che assumeva, a condizione che il lavoratore mantenesse il posto di lavoro per almeno altri sei mesi dalla fine dell'incentivo. Nessun datore di lavoro si è avvalso dell'incentivo, forse perché il periodo di attuazione coincideva con il confinamento dovuto alla pandemia.

Durante la crisi COVID-19 la possibilità di seguire la formazione a distanza è stata considerata un punto di forza fondamentale. Si trattava di una iniziativa facoltativa e, secondo l'opinione degli intervistati, ha avuto molto successo. I partecipanti hanno beneficiato della maggiore flessibilità offerta.

2.4.2. Tasso di reinserimento dei beneficiari assistiti

Entro la fine delle misure 233 partecipanti (79 %) erano tornati al lavoro, 213 (91 %) come dipendenti e 20 (9 %) come lavoratori autonomi. I partecipanti hanno trovato lavoro in diversi settori, tra cui la cosmesi, il fai da te, la vendita all'ingrosso di enzimi, il giornalismo online e la ricettività turistica.

Tuttavia dodici mesi dopo il numero di persone occupate era sceso di 7 punti percentuali, arrivando al 72 % di tutti i partecipanti. Un quarto delle imprese create aveva cessato l'attività e la situazione di circa il 20 % dei partecipanti era sconosciuta.

Il confinamento dovuto alla pandemia di COVID-19 ha ostacolato gli sforzi compiuti dai lavoratori per trovare un nuovo posto di lavoro e l'attuazione agevole delle misure. Dato questo contesto unico, il tasso di reimpiego è comunque considerato molto positivo.

Dalle interviste condotte per tale caso durante la valutazione ex post del FEG 2014-2020 emerge che il FEG è ritenuto più flessibile di altri programmi dell'UE in quanto si adatta alle esigenze dei singoli beneficiari. La relazione ha inoltre confermato che il FEG apporta valore aggiunto a ciò che gli Stati membri potrebbero altrimenti fare per aiutare i beneficiari interessati a trovare nuovi posti di lavoro e a riposizionarsi sul mercato del lavoro.

2.5. Esecuzione finanziaria

2.5.1. Contributi del FEG

Il FEG è uno strumento speciale tematico come stabilito dall'articolo 8 del regolamento del Consiglio che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027 12 . L'importo annuo massimo che può essere utilizzato dal FEG è di 186 milioni di EUR all'anno a prezzi 2018, corrispondente in media a un importo annuo di 209,6 milioni di EUR (a prezzi correnti) nel periodo 2021-2027.

Il contributo del FEG è corrisposto agli Stati membri in una rata singola come prefinanziamento al 100 % entro 15 giorni lavorativi dall'approvazione da parte dell'autorità di bilancio del sostegno del FEG.

Nel 2021 e 2022 l'autorità di bilancio ha approvato 14 contributi del FEG per un totale di 51 790 562 EUR 13 . Il costo stimato dei servizi personalizzati 14 era ripartito come segue: il 19 % per l'orientamento professionale, il 29 % per la formazione, il 24 % per la promozione dell'imprenditorialità, il 24 % per le indennità e gli incentivi e l'1 % per il tutoraggio successivo al reinserimento lavorativo.

2.5.2. Assistenza tecnica

A norma dell'articolo 11, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/691 e su iniziativa della Commissione, fino allo 0,5 % delle risorse finanziarie del FEG disponibili per l'anno in questione può essere utilizzato per l'assistenza tecnica. Tale importo deve essere utilizzato per finanziare le attività necessarie per l'attuazione del regolamento FEG quali le attività di preparazione, monitoraggio e raccolta dati, la creazione di una base di conoscenze, il sostegno amministrativo e tecnico, le attività di informazione e comunicazione, nonché le attività di audit, controllo e valutazione.

Per l'assistenza tecnica, l'autorità di bilancio ha reso disponibile un importo di 290 000 EUR per il 2022. A causa della pandemia di COVID-19 nel 2021 non è stata richiesta assistenza tecnica.

Tabella 3: spese di assistenza tecnica nel 2022

Descrizione

Costo totale  
iscritto a bilancio

Impegni  
effettivi

Osservazioni

Sostegno amministrativo

190 000 EUR

22 107,93 EUR

A causa delle incertezze relative alla pandemia di COVID-19, si è svolta una sola riunione in presenza (invece delle due inizialmente previste) con le persone di contatto del FEG, il 24 novembre 2022. L'altra si è svolta online. Il seminario di networking non è stato organizzato, in quanto le domande di contributo del FEG sono state poche e il momento non era favorevole per organizzare una visita di studio. Per quanto riguarda le attività di informazione, sono stati effettuati gli aggiornamenti regolari del sito web (a costo zero), tuttavia non sono state realizzate ulteriori attività di informazione o creati materiali a causa del numero relativamente ridotto di progetti.

Sostegno tecnico

100 000 EUR

99 982,11 EUR

Manutenzione e aggiornamento dei moduli del FEG nel sistema elettronico di scambio di dati – sistema comune di gestione condivisa dei fondi (SFC).

Costi totali

290 000 EUR

122 090,04 EUR

2.5.3. Irregolarità segnalate

Nel 2021 o nel 2022 non sono state segnalate irregolarità alla Commissione a norma del regolamento (UE) 2021/691.

2.5.4. Chiusura dei contributi finanziari del FEG

Un caso FEG è chiuso quando la relazione finale contenente tutte le informazioni necessarie è stata inviata alla Commissione, tutti i rimborsi ancora dovuti sono stati pagati e non è necessario intraprendere ulteriori azioni da parte dello Stato membro o della Commissione. Permane l'obbligo di conservare tutti i documenti giustificativi per un periodo di tre anni, tenendoli a disposizione della Commissione o della Corte dei conti (articolo 21, paragrafo 5, del regolamento (UE) n. 1309/2013). 

Durante il periodo di riferimento, solo i casi del periodo 2014-2020 hanno completato l'attuazione ed erano pronti per essere chiusi. Per questi casi le procedure di chiusura dei contributi finanziari del FEG sono stabilite all'articolo 18 del regolamento (UE) n. 1309/2013.

Nel 2021 e nel 2022 sono stati chiusi 10 casi attuati tra il 2015 e il 2020. Il tasso medio di assorbimento è stato del 73 %; il tasso più basso è stato del 20 %, il più alto del 100 %. L'importo totale dei fondi non spesi rimborsati alla Commissione è stato di 7 889 378 EUR (il 28 % dei contributi del FEG concessi). Dettagli relativi a questi casi sono riportati nella tabella 4.

Il tasso di assorbimento del contributo finanziario del FEG varia significativamente tra gli Stati membri (cfr. grafico 9); i tassi medi più bassi sono stati osservati in Grecia (20 %) e nei Paesi Bassi (41 %), i più alti in Irlanda e in Francia (100 %), Belgio (88 %) ed Estonia (73 %).

Grafico 9: tasso medio di assorbimento per Stato membro (% del contributo FEG concesso)

Il numero di casi FEG è indicato tra parentesi.

Vi sono vari motivi per cui gli Stati membri non hanno utilizzato appieno gli importi concessi. Sebbene siano sollecitati a fare previsioni di bilancio realistiche per il pacchetto coordinato di servizi personalizzati, in fase di domanda non è sempre possibile una programmazione precisa. Essi tendono inoltre a sovrastimare i costi e a includere un elevato margine di sicurezza nei loro calcoli iniziali per ridurre il rischio di sforamenti di spesa o perché ci sono molti dati non noti in fase di domanda, ad esempio i profili e le necessità dei potenziali beneficiari.

Il numero dei lavoratori interessati a partecipare alle misure proposte tende a essere sovrastimato nella fase di programmazione. Un livello di partecipazione inferiore al previsto può derivare sia da un miglioramento della situazione economica del mercato del lavoro sia da fattori personali imprevisti, come il fatto che i lavoratori trovino un nuovo posto di lavoro autonomamente, la mancanza di motivazione o la scelta del pensionamento anticipato. Inoltre alcuni lavoratori potrebbero optare per misure più economiche rispetto ad altre più costose o preferire misure a breve termine invece che a lungo termine.

Il basso livello di spesa potrebbe anche essere dovuto a ritardi nell'avvio delle misure, alla mancanza di personale sufficiente per l'attuazione, a un ricorso insufficiente alla flessibilità disponibile nel riassegnare i finanziamenti tra le varie voci di bilancio o alla disponibilità di maggiori finanziamenti nazionali rispetto a quelli inizialmente previsti.

La Commissione fornisce orientamenti agli Stati membri a partire dalla fase di domanda per incoraggiare una gestione ottimale dei fondi e migliorare il tasso di esecuzione. Si prevede che con l'esperienza negli Stati membri migliorino le previsioni di spesa e di partecipazione dei lavoratori alle attività nel corso dei 24 mesi del periodo di attuazione. La Commissione riscontra miglioramenti anche per quanto riguarda le capacità delle varie strutture di coordinamento e di attuazione, nonché la qualità della comunicazione tra il livello nazionale e quello regionale/locale.

Tabella 4: casi chiusi nel 2021 e 2022

2.6. Attività di assistenza tecnica della Commissione

2.6.1. Informazione e pubblicità – sito web

A norma dell'articolo 12, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/691 la Commissione è tenuta a creare, gestire e aggiornare un sito web, disponibile in tutte le lingue dell'UE.

Nel 2021 e nel 2022 la Commissione ha regolarmente aggiornato il sito web 15 del FEG con le informazioni pertinenti. Il sito fornisce orientamenti per la presentazione delle domande, informazioni sulle domande accettate e su quelle respinte come pure informazioni e cifre essenziali sulle precedenti domande di contributo del FEG. Nel sito gli utenti possono inoltre trovare i dettagli delle persone di contatto del FEG negli Stati membri e i link a pubblicazioni, notizie ed eventi legati al FEG organizzati dalla Commissione e dagli Stati membri.

2.6.2. Riunioni con le autorità nazionali e i portatori di interessi del FEG

Quattro riunioni (dal 25 al 28) delle persone di contatto del FEG 16 si sono svolte online. Le riunioni sono state dedicate ai casi in corso e alle domande di contributo del FEG previste, alle nuove caratteristiche del regolamento FEG 2021-2027, alla condivisione delle migliori pratiche dei casi FEG e ad altre questioni pertinenti.

Non è stato organizzato alcun seminario di networking del FEG né nel 2021 né nel 2022.

2.6.3. Sistema elettronico di scambio di dati (SFC2021)

Nel 2014 la Commissione ha cercato di semplificare ulteriormente le procedure, includendo il FEG nel sistema per la gestione dei fondi nell'Unione europea (SFC2014), che è il sistema elettronico di scambio di dati con gli Stati membri. Dall'aprile del 2015 gli Stati membri presentano le domande di contributo del FEG online tramite una procedura guidata e dall'agosto 2016 presentano anche le relazioni finali del FEG tramite il sistema SFC2014. L'utilizzo di SFC2014 per il FEG ha permesso di migliorare l'accuratezza e la completezza delle domande. Questa procedura facilita la raccolta e l'elaborazione dei dati, oltre a velocizzare la rendicontazione in merito ai risultati del FEG. La presentazione della domanda di sostegno del FEG attraverso il SFC2014 ha contribuito a ridurre il tempo che intercorre tra la domanda da parte di uno Stato membro e l'adozione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio della proposta della Commissione.

Nel periodo di riferimento è stata completata la manutenzione dei moduli SFC2014-2020 e l'ulteriore sviluppo necessario per la chiusura dei casi FEG 2014-2020.

Nel 2022 è stato effettuato un ulteriore sviluppo dell'interfaccia FEG 2021-2027 nell'SFC2021, in particolare le nuove funzionalità e gli adattamenti per allineare l'SFC2021 ai requisiti del regolamento FEG 2021-2027.

2.6.4. Valutazione ex post della Commissione del FEG 2014-2020

A norma dell'articolo 20 del regolamento (UE) 2021/691 la Commissione ha svolto una valutazione ex post del FEG. Lo scopo della valutazione era valutare l'efficacia, la sostenibilità, l'efficienza, la coerenza, la rilevanza e il valore aggiunto europeo del FEG. La valutazione ha riguardato 49 domande di contributo del FEG approvate (i "casi") presentate alla Commissione tra il 2014 e il maggio 2020 17 .

Il 13 dicembre 2021 la Commissione ha pubblicato le sue conclusioni sulla valutazione ex post del FEG 2014-2020 18 . Tali conclusioni si basano sui risultati dello studio esterno 19 commissionato dalla Commissione e su ulteriori dati raccolti e analizzati dalla Commissione in base a precedenti relazioni e valutazioni del FEG, sull'esperienza del personale della Commissione che gestisce il FEG, sulla condivisione delle conoscenze con i portatori di interessi pertinenti del FEG di tutti gli Stati membri e sulla banca dati interna del FEG della Commissione che comprende i dati su tutti i casi del FEG dal 2007.

La valutazione ex post del FEG 2014-2020 della Commissione ha concluso che il FEG è riuscito a fornire sostegno e dimostrare solidarietà ai lavoratori dipendenti, ai lavoratori autonomi e (in alcuni casi) ai giovani colpiti da eventi di ristrutturazione significativi.

Per quanto riguarda la valutazione dell'efficacia del FEG, il principale risultato è stato un aumento del tasso medio di reimpiego nel mercato del lavoro dei lavoratori licenziati, passato dal 49 % (nel periodo 2007-2013) a circa il 60 % (nel periodo 2014-2020), ma con variazioni da un minimo del 18 % a un massimo del 94 % a seconda dei casi. Oltre al reinserimento nel mercato del lavoro, il FEG ha prodotto effetti positivi e duraturi sull'occupabilità generale dei beneficiari, ad esempio l'acquisizione di nuove competenze e qualifiche, l'aumento della fiducia in sé stessi e la formazione all'uso delle reti sociali. Questo miglioramento deve essere tuttavia valutato con cautela in quanto il periodo di attuazione 2014-2020 (24 mesi o più se l'attuazione è iniziata presto) è solo parzialmente confrontabile con il precedente periodo di programmazione 2007‑2013 20 .

Poiché è complementare ad altri strumenti dell'UE (in particolare al Fondo sociale europeo), il FEG crea un effettivo valore aggiunto europeo aumentando il numero e la varietà dei servizi offerti ai lavoratori licenziati, nonché il loro livello di intensità. Esso consegue tale obiettivo offrendo un'ulteriore fonte di sostegno finanziario su base individuale e un sostegno più mirato, personalizzato e individuale ai gruppi destinatari molto specifici che intende assistere.

Il regolamento FEG per il periodo 2021-2027 ha tenuto conto delle risultanze delle valutazioni precedenti, che sono state confermate dal presente esercizio. Ha inoltre messo in pratica la maggior parte delle raccomandazioni dei portatori di interessi di tutti gli Stati membri. Le modifiche del presente regolamento sono state presentate nella relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sulle attività del FEG nel 2019 e nel 2020 21 .

(1)

  Regolamento (UE) 2021/691 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 aprile 2021, sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro (FEG) e che abroga il regolamento (UE) n. 1309/2013.

(2)

  Piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali .

(3)

Delle 14 decisioni, cinque riguardavano casi FEG ricevuti alla fine del 2020 (EGF/2020/002, EE/Estonia tourism; EGF/2020/003, DE/GMH Guss; EGF/2020/004, NL/KLM; EGF/2020/005, BE/Swissport; e EGF/2020/006, FI/Finnair).

(4)

Istituito dal regolamento (CE) n. 1927/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, modificato dal regolamento (CE) n. 546/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2006, e successivamente dal regolamento (UE) n. 1309/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (2014-2020) e che abroga il regolamento (CE) n. 1927/2006 e per il periodo 2021-2027 soggetto al regolamento (UE) 2021/691 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 aprile 2021, sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro.

(5)

L'articolo 112, paragrafo 3, del regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021 (GU L 231 del 30.6.2021, pag. 159), fissa i tassi di cofinanziamento previsti per il FSE+ all'85 % per le regioni meno sviluppate, al 70 % per le regioni in transizione classificate come regioni meno sviluppate nel periodo 2014-2020, al 60 % per le regioni in transizione, al 50 % per le regioni più sviluppate classificate come regioni in transizione o il cui PIL pro capite era inferiore al 100 % nel periodo 2014-2020 e al 40 % per le regioni più sviluppate.

(6)

GU L 153 del 3.5.2021, pag. 48.

(7)

L'articolo 4, paragrafo 2, lettera a), del regolamento FEG prevede il collocamento in esubero di almeno 200 lavoratori nell'arco di un periodo di riferimento di quattro mesi in un'impresa di uno Stato membro, compresi i lavoratori espulsi dal lavoro in imprese di fornitori o di produttori a valle dell'impresa in questione e/o i lavoratori autonomi la cui attività sia cessata. In linea con l'articolo 4, paragrafo 3, del regolamento FEG, una domanda può derogare a questi criteri se il caso riguarda un mercato del lavoro di dimensioni ridotte e i collocamenti in esubero hanno un grave impatto sull'occupazione e sull'economia locale e regionale.

(8)

NACE Rev. 2 – Classificazione statistica delle attività economiche nella Comunità europea. https://ec.europa.eu/eurostat/web/products-manuals-and-guidelines/-/KS-RA-07-015 .

(9)

Il tasso di cofinanziamento dell'85 % risultava applicabile, in quanto tutti questi Stati membri avevano almeno una regione meno sviluppata.

(10)

Belgio, Germania, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Paesi Bassi e Finlandia.

(11)

Come indicato nell'articolo 4, paragrafi 1 e 2 della decisione di esecuzione della Commissione che assegna un contributo finanziario del FEG (C(2018) 6373), le azioni dovevano essere realizzate entro il 22 agosto 2020 e le spese sostenute per i servizi personalizzati erano ammissibili fino alla stessa data.

(12)

Regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 del Consiglio, del 17 dicembre 2020, che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027 (GU L 433 del 22.12.2020, pag. 11).

(13)

Questo importo non comprende le decisioni di assistenza tecnica su iniziativa della Commissione europea. Cfr. sezione 2.5.2.

(14)

Azioni di cui all'articolo 7, paragrafo 1, lettere a), b) e c), del regolamento FEG.

(15)

  https://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=326&langId=it .

(16)

Le persone di contatto sono nominate dalle autorità degli Stati membri responsabili del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro. Spetta a ciascuno Stato membro decidere chi la rappresenterà.

(17)

Tra il 1º gennaio 2014 e il 31 dicembre 2020 gli Stati membri hanno presentato 59 domande: 54 sono state approvate, quattro sono state ritirate successivamente e una è stata respinta dal Consiglio. Delle sette domande pervenute nel 2020, solo una (EGF/2020/001 ES/indotto dell'industria cantieristica in Galizia) è stata esaminata nello studio di sostegno: le altre sei non sono potute rientrare nella valutazione in quanto la loro presentazione è avvenuta alla fine del 2020. I dati numerici contenuti nelle domande pervenute nel 2020 sono inclusi. Tuttavia, dal momento che i risultati saranno disponibili solo nel 2023, non è stato possibile analizzarli nella fase di questa valutazione ex post.

(18)

Documento di lavoro dei servizi della Commissione accompagnato dalla relazione della Commissione sulla valutazione ex post del FEG 2014-2020 (SWD(2021) 381 final del 13.12.2021; COM(2021) 788 final del 13.12.2021).

(19)

  Studio a sostegno della valutazione ex post del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione 2014-2020 .

(20)

Tra il 2007 e il 2009 il periodo di attuazione è stato di 12 mesi; da luglio 2009 è stato modificato a 24 mesi.

(21)

COM(2021) 486 final del 20.8.2021.


Bruxelles, 11.8.2023

COM(2023) 482 final

ALLEGATO

della

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO







sulle attività del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro (FEG) nel 2021 e nel 2022




INDICE

1. Dati cumulativi per il periodo di programmazione (dal 1º gennaio 2014 al 31 dicembre 2020)    

Tabella 1: relazione finale presentata nel 2021    

2. Dati cumulativi dal 2007 al 2022    

Grafico 1: numero di domande presentate tra il 2007 e il 2022    

Grafico 2: numero di lavoratori interessati per Stato membro dal 2007 al 2022    

Grafico 3: importo del contributo FEG richiesto (in EUR) per Stato membro tra il 2007 e il 2022    

Grafico 4: importo medio del contributo FEG richiesto (in EUR) per beneficiario e per Stato membro    

Tabella 2: domande di contributo del FEG presentate fino al 31 dicembre 2022 (escluse le domande respinte e quelle ritirate)    

Tabella 3: domande di contributo del FEG per settore presentate fino al 31 dicembre 2022    

Tabella 4: numero di domande* per settore (NACE Rev. 2) tra il 2007 e il 2022    

Grafico 5: numero di beneficiari interessati per settore* (NACE Rev. 2) tra il 2007 e il 2022    



1. Dati cumulativi per il periodo di programmazione  
(dal 1º gennaio 2014 al 31 dicembre 2020)

I dati cumulativi sulle domande del FEG ricevute tra il 1º gennaio 2014 e il 31 dicembre 2020 sono stati presentati nell'allegato della relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sulle attività del FEG nel 2019 e nel 2020 1 .

Il presente allegato contiene solo i risultati della relazione finale unica ricevuta nel periodo analizzato, 2021‑2022.

Tabella 1: relazione finale presentata nel 2021 2

* Lo status dei beneficiari nel contesto del mercato del lavoro riportato in questa tabella riflette in linea di principio la situazione alla fine del periodo di attuazione.

** "Inattivi" significa che le persone non sono più disponibili per il mercato del lavoro per motivi personali, ad esempio il pensionamento.

2. Dati cumulativi dal 2007 al 2022

Grafico 1: numero di domande presentate tra il 2007 e il 2022

*di cui nove legate alla pandemia di COVID-19.

Dal 2007 al 2022 la Commissione ha ricevuto 91 domande per motivi legati alla crisi e 85 per motivi legati al commercio. Il numero totale di domande ricevute ogni anno è variabile, con una media di circa 11 domande l'anno.



Grafico 2: numero di lavoratori interessati per Stato membro dal 2007 al 2022

Il numero di domande è indicato tra parentesi.

Numero totale di lavoratori interessati:    164 380

Numero medio di lavoratori interessati per Stato membro:     8 219

Tra il 2007 ed il 2022, 177 domande presentate (escludendo quelle ritirate o respinte) da 20 Stati membri hanno interessato 164 380 lavoratori. La Francia ha chiesto sostegno per il maggior numero di lavoratori (21 687; 12 casi), seguita da Belgio (18 474; 15 casi) e Spagna (16 983; 28 casi).



Grafico 3: importo del contributo FEG richiesto (in EUR) per Stato membro tra il 2007 e il 2022

Il numero di domande è indicato tra parentesi.

Importo totale del contributo FEG richiesto:    690 977 391 EUR

Importo medio del contributo FEG richiesto:    34 548 870 EUR

Tra il 2007 e il 2022, 20 Stati membri hanno richiesto un importo totale di 690 977 391 EUR a titolo del FEG. La Francia ha chiesto l'importo di cofinanziamento del FEG più elevato (123 120 413 EUR per 12 domande), seguita dall'Italia (69 253 228 EUR per 16 domande) e dall'Irlanda (67 720 204 EUR per 10 domande).

Grafico 4: importo medio del contributo FEG richiesto (in EUR) per beneficiario e per Stato membro

tra il 2007 e il 2022

Il numero di domande è indicato tra parentesi.

Importo medio del contributo FEG richiesto per beneficiario:     4 101 EUR

In media, ciascuno dei 20 Stati membri che hanno presentato domanda per ottenere il sostegno del FEG tra il 2007 e il 2022 ha chiesto 4 101 EUR per beneficiario interessato. L'importo medio per beneficiario più elevato è stato richiesto dall'Austria (14 343 EUR; 6 casi e 1 952 beneficiari), seguita dalla Danimarca (10 215 EUR; 10 casi e 6 234 beneficiari) e dall'Irlanda (6 042 EUR; 10 casi e 10 763 beneficiari).

Tabella 2: domande di contributo del FEG presentate fino al 31 dicembre 2022 (escluse le domande respinte e quelle ritirate)

Tabella 3: domande di contributo del FEG per settore presentate fino al 31 dicembre 2022

* Domanda relativa a esuberi in più di un settore; è quindi elencata più volte nella tabella.



Tabella 4: numero di domande* per settore (NACE Rev. 2) tra il 2007 e il 2022

 

*Cinque domande si riferiscono a più di un settore di attività e sono state quindi contate più volte.

Tra il 2007 e il 2022 la Commissione ha ricevuto 177 domande di contributo del FEG da un'ampia gamma di settori (49). Il maggior numero di domande è pervenuto per il settore relativo alla fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (23), seguito da quello della fabbricazione di computer e di prodotti di elettronica e ottica (17) e da quello della fabbricazione di macchinari e apparecchiature (15).

Grafico 5: numero di beneficiari interessati per settore* (NACE Rev. 2) tra il 2007 e il 2022

* Il numero di beneficiari interessati per settore in cinque casi multisettoriali 3 è stato stimato in base al numero di lavoratori licenziati. Quattro settori (77, 91, 92 e 93) non sono inclusi nel grafico in quanto il numero di lavoratori licenziati da questi settori non era noto in fase di domanda 4 .

Numero totale di beneficiari interessati in 49 settori:    168 479

Tra il 2007 e il 2022 la Commissione ha ricevuto domande di contributo del FEG presentate da 20 Stati membri per 168 479 lavoratori e NEET in esubero. Il maggior numero di lavoratori è stato interessato nel settore relativo alla fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (33 972), seguito da quello della fabbricazione di computer e di prodotti di elettronica e ottica (21 263) e da quello della fabbricazione di macchinari e apparecchiature (11 657).

(1)

COM(2021) 486 final del 20.8.2021.

(2)

A causa del numero molto basso di casi nel 2018 e nel 2019, nel 2021 è stata prevista un'unica relazione finale.

(3)

 EGF/2016/003 EE/ Petroleum and chemicals, EGF/2020/001 ES/ Galicia shipbuilding ancillary sectors, EGF/2020/002 EE/ Estonia tourism, EGF/2020/005 BE/ Swissport.

(4)

 EGF/2020/002 EE/ Estonia tourism.