Bruxelles, 9.1.2023

COM(2023) 7 final

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

Relazione di valutazione dei quadri strategici nazionali per i Rom degli Stati membri

{SWD(2023) 3 final}


INTRODUZIONE

Nell'ambito della sua priorità politica generale che si prefigge di promuovere un'Unione dell'uguaglianza, il 7 ottobre 2020 la Commissione ha adottato un nuovo quadro strategico dell'UE per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom 1 (il quadro strategico dell'UE per i Rom). Sulla base della valutazione del precedente quadro strategico dell'UE per i Rom relativo al periodo 2011-2020 2 , dal nuovo quadro strategico emerge la necessità di rafforzare l'impegno a livello nazionale e dell'UE mediante un cambiamento di paradigma che si sposta dall'integrazione socioeconomica verso un approccio più completo volto alla promozione dell'uguaglianza, dell'inclusione e della partecipazione dei Rom. Gli Stati membri hanno approvato tale approccio adottando all'unanimità, il 12 marzo 2021, una raccomandazione del Consiglio sull'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom 3 .

Il quadro strategico dell'UE per i Rom si concentra sulla lotta all'antiziganismo e alla discriminazione, tenendo conto della diversità della popolazione Rom e della necessità di un approccio intersezionale per quanto riguarda la possibile combinazione della discriminazione fondata sull'origine etnica con altre caratteristiche, quali il fatto di essere una donna, un anziano o un giovane, un minore, una persona LGBTIQ, una persona con disabilità, una persona che circola all'interno dell'UE, un cittadino di paesi terzi e/o un apolide. Il quadro promuove inoltre la partecipazione dei Rom attraverso il potenziamento dell'autonomia, la cooperazione e la fiducia, nonché il loro coinvolgimento in tutte le politiche e i processi decisionali che li riguardano. Esso definisce sette obiettivi comuni dell'UE e, per la prima volta, propone traguardi a livello dell'UE da raggiungere entro il 2030, al fine di garantire il conseguimento di progressi minimi. I sette obiettivi riguardano gli ambiti orizzontali dell'uguaglianza, dell'inclusione e della partecipazione e quelli settoriali dell'istruzione, dell'occupazione, degli alloggi e dell'assistenza sanitaria. Per favorire un monitoraggio efficace dei progressi, il quadro strategico dell'UE per i Rom propone anche di utilizzare un portafoglio di indicatori per gli Stati membri 4 .

Tale quadro, che è stato sviluppato durante la crisi della COVID-19, tiene conto dell'impatto sproporzionato della pandemia sulla popolazione Rom esposta, fornendo orientamenti per affrontare meglio le sfide, promuovere l'inclusione digitale e garantire la giustizia ambientale.

Per conseguire gli obiettivi del quadro strategico dell'UE per i Rom occorrono interventi a livello sia nazionale che dell'UE, nell'ambito dei quali gli Stati membri hanno le competenze principali. Per questo motivo il quadro strategico dell'UE per i Rom e la raccomandazione del Consiglio hanno invitato gli Stati membri a sviluppare quadri strategici nazionali 5 entro settembre 2021 e a condividerli con la Commissione. Data la diversità delle situazioni negli Stati membri, i quadri strategici nazionali per i Rom avrebbero dovuto essere sviluppati secondo un approccio comune ma differenziato. La Commissione ha invitato tutti gli Stati membri a inserire una serie di elementi comuni e di impegni minimi, eventualmente integrati da impegni aggiuntivi a seconda degli specifici contesti nazionali e, nel caso di Stati membri con una popolazione Rom significativa (ossia superiore all'1 % 6 ), a includere impegni più ambiziosi.

A complemento del quadro strategico dell'UE per i Rom, la raccomandazione del Consiglio stabilisce misure volte a conseguire progressi nell'ambito dei sette obiettivi comuni, a seconda della pertinenza per il loro contesto nazionale. In tale raccomandazione si sottolinea inoltre l'importanza di attuare solidi meccanismi di monitoraggio e di utilizzare appieno e in modo ottimale sia i fondi UE sia quelli nazionali.

La presente comunicazione fa il punto sui quadri strategici nazionali per i Rom, valuta gli impegni presi dagli Stati membri e fornisce orientamenti sugli eventuali miglioramenti necessari. Essa è accompagnata da un documento di lavoro dei servizi della Commissione diviso in due parti, contenente schede per paese che riassumono l'analisi delle strategie nazionali adottate dai singoli Stati membri, nonché da diversi paesi candidati e candidati potenziali all'adesione all'UE che partecipano al processo di Poznań 7 . In tali schede si valuta per ciascun Stato membro la misura in cui i principali provvedimenti proposti corrispondono agli obiettivi del quadro strategico dell'UE per i Rom e della raccomandazione del Consiglio, evidenziando gli ambiti in cui occorrono miglioramenti e gli esempi di prassi promettenti.
La seconda parte del documento di lavoro dei servizi della Commissione, che riguarda i paesi candidati e i candidati potenziali all'adesione all'UE, segue lo stesso approccio. La prima parte del documento include una tabella elaborata dall'Agenzia dell'UE per i diritti fondamentali (FRA) sui traguardi fissati da ciascuno Stato membro e una sintesi dei risultati delle relazioni di valutazione per paese prodotti dall'iniziativa Roma Civil Monitor (RCM) 8 .

1.VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEI QUADRI STRATEGICI NAZIONALI PER I ROM

Cinque Stati membri hanno trasmesso i loro quadri strategici nazionali per i Rom entro settembre 2021, mentre la maggior parte degli Stati membri li ha presentati solo tra ottobre 2021 e maggio 2022. Due Stati membri hanno adottato i rispettivi quadri solo a fine giugno 2022 9 . Sei Stati membri stanno attuando strategie che si estendono oltre il 2021 o una serie di misure politiche integrate 10 , mentre in uno Stato membro non è ancora stato rinnovato il quadro strategico nazionale per i Rom scaduto il 31 dicembre 2021. Per questi sette Stati membri la valutazione si è basata su un questionario riguardante le misure esistenti o previste, volto a determinare in che misura i loro quadri e piani attuali integrino elementi del nuovo quadro strategico dell'UE per i Rom e della raccomandazione del Consiglio 11 .

1.1 Sintesi della valutazione

a) Elementi comuni, impegni minimi, impegni più ambiziosi

Il quadro strategico dell'UE per i Rom ha proposto che tutti i quadri strategici nazionali per i Rom includano alcuni elementi comuni, incentrati su uguaglianza, partecipazione e diversità, una combinazione di azioni mirate e generali, nonché una migliore definizione dei traguardi e della raccolta di dati. Ai fini della loro attuazione tutti gli Stati membri sono stati invitati a includere nel proprio quadro strategico nazionale per i Rom, come impegno minimo, gli elementi indicati di seguito, contemplati anche nella raccomandazione del Consiglio:

·la definizione di scenari di base e traguardi a sostegno del conseguimento degli obiettivi generali e dei traguardi principali dell'UE, anche per gruppi specifici, in modo da riflettere la diversità della popolazione Rom;

·la lotta all'antiziganismo e alla discriminazione;

·la garanzia dell'inclusione socioeconomica dei Rom emarginati;

·la combinazione di misure mirate e generali;

·lo stanziamento di un bilancio specifico e la creazione di meccanismi di attuazione, rendicontazione, monitoraggio e valutazione dei progressi;

·l'inclusione di organizzazioni della società civile Rom e pro-Rom, ministeri competenti, organismi per la parità e altri attori in un processo sistematico di consultazione e cooperazione;

·la promozione della partecipazione attiva delle organizzazioni della società civile nel processo decisionale e nei processi delle piattaforme nazionali e dell'UE; nonché

·l'assegnazione ai punti di contatto nazionali per i Rom del mandato, delle risorse e del personale necessari e il rafforzamento del loro ruolo, anche attraverso la riforma delle piattaforme nazionali per i Rom.

Nel complesso gli Stati membri hanno riproposto nei rispettivi quadri strategici nazionali per i Rom la maggior parte delle novità del quadro strategico dell'UE per i Rom e hanno seguito l'approccio basato sui tre pilastri dell'uguaglianza, dell'inclusione e della partecipazione. Hanno inoltre promosso, a seconda dei rispettivi contesti nazionali, le misure avanzate dalla raccomandazione del Consiglio.

Otto Stati membri (CZ, EL, ES, FR, HR, LT, SI e SK) hanno incluso nei loro quadri strategici nazionali per i Rom gli elementi comuni e gli impegni minimi proposti nel quadro strategico dell'UE per i Rom, mentre altri dodici Stati membri (AT, BE, BG, DE, EE, FI, HU, IT, LV, NL, PL e RO) lo hanno fatto parzialmente. Gli elementi mancanti sono principalmente i traguardi, i bilanci chiaramente destinati all'attuazione e al monitoraggio o le misure che tengono conto della diversità all'interno della popolazione Rom. Gli altri sei Stati membri (CY, DK, IE, LU, PT e SE) hanno incluso gli impegni minimi in misura molto limitata.

b) Obiettivi e misure

Il quadro strategico dell'UE per i Rom ha riconosciuto che la prevenzione dell'antiziganismo e della discriminazione, nonché la lotta contro questi ultimi, sono fondamentali per promuovere l'uguaglianza e l'inclusione dei Rom. La maggior parte degli Stati membri ha incluso misure in questo settore come proposto dalla raccomandazione del Consiglio. Tuttavia tali misure non sono sistematicamente applicate in modo trasversale in tutti gli ambiti settoriali. La lotta alla discriminazione intersezionale e multipla basata su tutti i motivi di vulnerabilità è inclusa solo in alcuni quadri strategici nazionali per i Rom.

Molti quadri strategici nazionali per i Rom collegano le misure di promozione dell'inclusione sociale ai programmi politici e ai finanziamenti nazionali, compresi i fondi UE, attraverso un approccio di integrazione che affronta i problemi della povertà e dell'esclusione sociale, della protezione dei minori e dell'accesso all'istruzione e ai servizi essenziali. Tuttavia in molti casi non indicano chiaramente la misura in cui i Rom beneficeranno di tali politiche generali.

Per quanto riguarda la partecipazione dei Rom ai meccanismi consultivi, alle politiche e ai processi decisionali, molti Stati membri fanno riferimento al contributo dei Rom allo sviluppo dei quadri strategici nazionali per i Rom, anche attraverso la loro partecipazione alle piattaforme nazionali per i Rom. Tuttavia dalla valutazione della società civile Rom, che è stata effettuata attraverso l'iniziativa Roma Civil Monitor 12 , emerge che un coinvolgimento e una cooperazione più stretti sono possibili e necessari.

La maggior parte dei quadri strategici nazionali per i Rom si prefigge di garantire una cooperazione continua con i Rom, facilitando la loro partecipazione nel corso dell'attuazione delle strategie e nei processi di monitoraggio, valutazione e rendicontazione. Inoltre diversi Stati membri (ad esempio AT, BE, CZ, DE, EL, ES, FI, HR, HU, LT, LV,

SE, SK e SI) hanno descritto attività volte a sostenere il potenziamento dell'autonomia e la partecipazione delle organizzazioni Rom, comprese quelle che rappresentano le donne, i giovani e i minori Rom, sebbene con un'attenzione minore agli investimenti per lo sviluppo delle capacità di queste organizzazioni.

Nell'ambito degli obiettivi settoriali dell'istruzione, dell'occupazione, degli alloggi e dell'assistenza sanitaria, molti quadri strategici nazionali per i Rom includono in larga parte le misure raccomandate. Alcune di queste misure sono collegate a traguardi e indicatori nazionali, basati su statistiche nazionali, ove disponibili. L'obiettivo settoriale dedicato all'istruzione si distingue come il settore in cui gli Stati membri intendono adottare le misure più ampie. Tuttavia, per quanto riguarda la desegregazione nell'istruzione e nell'edilizia abitativa, i piani non sembrano essere sufficienti per affrontare con successo la portata complessiva del problema. Inoltre le misure nei settori dell'occupazione, degli alloggi e dell'assistenza sanitaria non sono sempre all'altezza della portata e della complessità delle sfide incontrate dai Rom.

c) Traguardi 13

Diversi Stati membri, in particolare quelli con una popolazione Rom più numerosa, hanno fissato traguardi nazionali corrispondenti a quelli a livello dell'UE nel quadro strategico dell'UE per i Rom. Detti Stati membri dovrebbero apportare un contributo significativo allo sforzo collettivo teso al raggiungimento di tali traguardi. L'Ungheria e la Slovacchia hanno fissato solo in parte traguardi nazionali corrispondenti a quelli a livello di UE; la Romania ne ha inclusi solo alcuni che non corrispondono a quelli dell'UE.

Altri Stati membri hanno stabilito traguardi nazionali quantitativi o qualitativi su questioni diverse da quelle oggetto dei traguardi a livello di UE nell'ambito di un determinato obiettivo del quadro strategico dell'UE per i Rom. Pertanto non è possibile valutare con precisione in quale misura essi contribuiscano al conseguimento dei traguardi di detto quadro. Alcuni Stati membri non hanno fissato traguardi (DE, DK, LU, NL e SE).

Taluni Stati membri che ospitano una popolazione Rom meno numerosa hanno stabilito traguardi nazionali che corrispondono a quelli dell'UE (in particolare HR, ma anche EE, SI, FI e LT per alcuni obiettivi): questo impegno è accolto con favore dalla Commissione.
A seconda delle sfide e dei contesti nazionali, altri Stati membri potrebbero seguire questi esempi positivi.

Nel complesso, e in particolare nei quadri strategici nazionali per i Rom presentati dagli Stati membri con una popolazione Rom più numerosa, si osserva che sono stati compiuti sforzi significativi nel fissare traguardi che corrispondono a quelli del quadro strategico dell'UE per i Rom e nel pianificare le relative misure. Tuttavia la Romania non ha stabilito traguardi nazionali corrispondenti a quelli fissati in tale quadro. L'assenza di traguardi nazionali per il paese che ospita la popolazione Rom più numerosa rischia di avere un impatto negativo sulla capacità collettiva degli Stati membri di conseguire i traguardi del quadro strategico dell'UE per i Rom entro il 2030.

1.2 Status e ruolo dei punti di contatto nazionali per i Rom

Nel quadro strategico dell'UE per i Rom si è raccomandato che i quadri strategici nazionali per i Rom assegnino ai punti di contatto nazionali per i Rom almeno un mandato, risorse, capacità in termini di personale e un'autorità istituzionale adeguati. I quadri strategici nazionali per i Rom dovrebbero inoltre essere in grado di coordinare efficacemente l'azione con i ministeri e le altre autorità competenti, monitorare l'attuazione delle politiche relative ai Rom e rafforzare la cooperazione con la società civile Rom, anche attraverso le piattaforme nazionali per i Rom.

Sebbene i punti di contatto nazionali per i Rom abbiano un ruolo importante nel facilitare la cooperazione tra le autorità e la società civile e nel promuovere la partecipazione dei Rom, la portata dei loro mandati varia da uno Stato membro all'altro. Nel complesso le nuove strategie non hanno rafforzato tali punti di contatto con risorse umane e finanziarie aggiuntive e, sebbene alcuni dispongano di un ampio mandato, la loro capacità di svolgere efficacemente il ruolo di coordinamento è ancora limitata.

Per quanto riguarda gli Stati membri con una popolazione Rom più numerosa, nel quadro strategico dell'UE per i Rom si è raccomandato di rafforzare il ruolo e lo status dei punti di contatto nazionali per i Rom al fine di garantire un coordinamento efficace e l'integrazione dell'uguaglianza e dell'inclusione dei Rom nei diversi settori a livello regionale e locale.
Nel quadro strategico gli Stati membri sono inoltre stati invitati a coinvolgere i punti di contatto nazionali per i Rom nella programmazione intergovernativa sulla distribuzione dei fondi UE a favore dei Rom e nel monitoraggio di tale utilizzo, nonché a garantire che i Rom, compresi quelli che vivono in zone rurali remote, beneficino concretamente dei servizi e delle politiche pubbliche.

La maggior parte degli Stati membri con una popolazione Rom più numerosa ha assegnato ai propri punti di contatto nazionali per i Rom mandati e ruoli adeguati nel coordinamento e nella cooperazione con i ministeri per l'attuazione dei quadri strategici nazionali per i Rom, compresi i fondi UE. Cechia, Spagna Croazia e Slovacchia sono alcuni esempi promettenti in tal senso. Tuttavia, anche in questi Stati membri, le risorse umane e finanziarie dei punti di contatto nazionali per i Rom non sembrano essere state aumentate. Ciò potrebbe limitare la loro capacità di monitorare e riferire in modo approfondito in merito all'attuazione dei quadri strategici nazionali per i Rom e al loro coinvolgimento nello sviluppo e nel monitoraggio dei programmi e delle politiche generali. Negli altri Stati membri, alcuni punti di contatto nazionali per i Rom dispongono di risorse e capacità molto limitate.

2.OBIETTIVI ORIZZONTALI

2.1 Combattere e prevenire l'antiziganismo e la discriminazione

Nella raccomandazione del Consiglio si invitano gli Stati membri a combattere e prevenire l'antiziganismo e la discriminazione, anche contrastando le molestie, l'incitamento all'odio e i reati generati dall'odio, sia online che offline. Nella raccomandazione si chiede inoltre agli Stati membri di sviluppare e promuovere un sistema completo di sostegno alle vittime, di sensibilizzare il pubblico sull'antiziganismo e di promuovere la conoscenza della storia dei Rom, anche attraverso la commemorazione dell'Olocausto dei Rom e i processi di riconciliazione nella società.

Nel complesso gli Stati membri hanno compiuto sforzi significativi per allineare i loro quadri strategici nazionali per i Rom alla raccomandazione del Consiglio. La maggioranza degli Stati membri ha sviluppato misure per combattere la discriminazione, l'incitamento all'odio e i reati generati dall'odio, nonché, in parte, l'antiziganismo. Tali misure comprendono campagne di sensibilizzazione e informazione rivolte al pubblico, alle istituzioni pubbliche e ai mezzi di comunicazione. Sebbene faccia riferimento all'antiziganismo nella sua sezione analitica, l'Ungheria non dispone di misure esplicite per contrastarlo. La Bulgaria menziona la lotta agli atteggiamenti ostili ai Rom, ma le misure proposte si concentrano sulla discriminazione anziché sull'antiziganismo. Inoltre alcune misure mirano a coinvolgere sistematicamente gli organismi per la parità nelle iniziative per l'uguaglianza dei Rom e a promuovere narrazioni positive sui Rom e modelli di riferimento Rom. Alcuni quadri strategici nazionali per i Rom hanno proposto misure per combattere la discriminazione intersezionale o multipla, comprese azioni mirate ad affrontare le sfide specifiche cui sono confrontate le donne Rom.

Diversi Stati membri hanno incluso nei loro quadri strategici nazionali per i Rom misure volte a promuovere la storia e la cultura Rom, come la promozione del dialogo per riconoscere le ingiustizie subite in passato e l'impegno nei processi di riconciliazione. Tra gli esempi di misure volte a promuovere la storia e la cultura Rom figurano anche lo sviluppo e l'introduzione di elementi specifici nei programmi scolastici e nei libri di testo, la celebrazione della Giornata internazionale dei Rom (8 aprile) e la commemorazione dell'Olocausto dei Rom (2 agosto). In alcuni Stati membri tali giornate sono riconosciute dal diritto nazionale. Diversi Stati membri finanziano programmi radiotelevisivi e musei dedicati alla storia e alla cultura Rom.

Sebbene la maggior parte degli Stati membri abbia riconosciuto nei propri quadri strategici nazionali per i Rom l'esistenza del razzismo e della discriminazione, tale consapevolezza potrebbe essere tradotta in misure ancora più incisive per consentire una risposta più adeguata alle sfide individuate in alcuni Stati membri.

Alcuni esempi di prassi promettenti includono il ricorso a strumenti giuridici per combattere la discriminazione e affrontare l'incitamento all'odio in Francia e l'adozione di una legge contro l'antiziganismo 14 in Romania.

Le informazioni sugli stanziamenti di bilancio per questo obiettivo, che riguardano nello specifico i quadri strategici nazionali per i Rom o i programmi generali pertinenti, sono assenti o alquanto generiche e vaghe.

La guerra della Russia contro l'Ucraina ha dato origine a flussi significativi di rifugiati, tra i quali Rom ucraini 15 . Questa situazione ha messo in luce una serie di rischi che li riguardano, tra cui quello della disparità di trattamento 16 . Pur riconoscendo gli sforzi compiuti finora dagli Stati membri per affrontare la situazione, occorrerebbe un ulteriore impegno per soddisfare le esigenze dei rifugiati Rom provenienti dall'Ucraina, utilizzando in modo ottimale i quadri strategici nazionali per i Rom per garantire loro un accesso paritario a servizi generali di istruzione, occupazione, alloggi, assistenza sanitaria e sociale e ad altri servizi essenziali.

2.2 Ridurre la povertà e l'esclusione sociale per colmare il divario socioeconomico tra i Rom e il resto della popolazione

Nella raccomandazione del Consiglio si invitano gli Stati membri ad affrontare il problema del tasso di rischio di povertà estremamente elevato e la deprivazione materiale e sociale tra la popolazione Rom.

Le misure previste da questo obiettivo si prefiggono di far fronte alla trasmissione intergenerazionale della povertà e della povertà infantile e a ridurre l'esclusione sociale dei Rom, migliorando l'accesso dei Rom ai servizi pubblici essenziali e alle indennità sociali attraverso il coordinamento tra i settori pertinenti, quali l'istruzione e l'occupazione.

Alcuni Stati membri (ad esempio BG, DE, EL, ES, HR, HU e SI) hanno introdotto la riduzione della povertà e dell'esclusione sociale come obiettivo specifico a sé stante.
La Cechia non ha incluso tale obiettivo, ma ha fissato un traguardo in risposta a quello a livello UE. Altri Stati membri non hanno incluso questo obiettivo nel loro quadro strategico nazionale per i Rom, ma hanno previsto misure per l'inclusione socioeconomica e la lotta alla povertà negli obiettivi settoriali dell'istruzione, dell'occupazione, degli alloggi e dell'assistenza sanitaria.

Le misure per affrontare il divario digitale e promuovere l'inclusione digitale delle comunità Rom svantaggiate sono incluse specificamente solo nei quadri strategici nazionali per i Rom di alcuni Stati membri, mentre in altri Stati membri fanno parte delle politiche generali di inclusione sociale.

Alcuni quadri strategici nazionali per i Rom fanno riferimento alle opportunità di finanziamento della garanzia europea per l'infanzia 17 e del Fondo sociale europeo Plus (FSE+) 18 per combattere la povertà infantile, ma non sono abbastanza dettagliati sugli stanziamenti di bilancio.

La Grecia, con una pratica promettente, ha predisposto sussidi per affrontare la povertà energetica e fornire una "carta energetica" alle famiglie colpite, ma l'elaborazione di un pacchetto completo di servizi integrati per far fronte al fenomeno è ancora in corso. L'Ungheria offre un altro esempio di pratica promettente, in quanto ha introdotto misure per fornire consulenza e formazione sulla prevenzione dell'indebitamento delle famiglie.

2.3 Promuovere la partecipazione attraverso il potenziamento dell'autonomia, la cooperazione e la fiducia

Nella raccomandazione del Consiglio si invitano gli Stati membri a rafforzare, ove opportuno, la partecipazione costruttiva e la consultazione dei Rom, compresi donne, giovani, anziani e persone con disabilità, per fornire un sostegno efficace all'uguaglianza e alla non discriminazione dei Rom.

Per agevolare la consultazione della società civile Rom nell'ambito del riesame e dello sviluppo delle politiche pubbliche, la partecipazione dei Rom è inclusa nella maggior parte dei quadri strategici nazionali per i Rom attraverso il loro coinvolgimento negli organi consultivi governativi specifici per i Rom o negli organi per le minoranze etniche e nazionali.

Alcune delle misure dei quadri strategici nazionali per i Rom nell'ambito di questo obiettivo sostengono lo sviluppo delle capacità e il potenziamento dell'autonomia delle organizzazioni della società civile Rom, comprese quelle per le donne e i giovani Rom. Tali misure propongono di istituire e rafforzare i centri polifunzionali della comunità Rom che forniscono una serie di servizi quali l'assistenza sanitaria, lo sviluppo delle competenze genitoriali, il sostegno alla partecipazione all'istruzione, all'alfabetizzazione e alle attività di doposcuola, nonché l'orientamento e il sostegno per quanto riguarda l'accesso alle opportunità di lavoro.

Alcuni quadri strategici nazionali per i Rom comprendono misure volte a promuovere modelli di riferimento Rom o azioni per l'assunzione dei Rom nelle istituzioni pubbliche. Mentre in diversi quadri strategici nazionali per i Rom si è menzionata la necessità di rafforzare la rappresentanza dei Rom e di sviluppare la capacità delle organizzazioni Rom, solo pochi Stati membri hanno proposto misure concrete a tal fine.

La Spagna offre un esempio di pratica promettente. Essa ha adottato misure volte allo sviluppo delle capacità delle organizzazioni della società civile, nonché delle donne e dei giovani Rom, per garantire la loro partecipazione costruttiva e il loro impegno civico.
L'Italia offre un altro esempio promettente attraverso il lavoro della Piattaforma nazionale per i Rom e i Sinti e del Forum delle comunità. Estonia, Lettonia e Austria forniscono altri esempi di forme strutturate e regolari di dialogo tra i portatori di interessi, quali le piattaforme nazionali per i Rom o altri processi consultivi.

3.OBIETTIVI SETTORIALI – QUATTRO SETTORI FONDAMENTALI

3.1 Aumentare la parità di accesso effettiva a un'istruzione generale inclusiva di qualità

Nella raccomandazione del Consiglio si invitano gli Stati membri a garantire la parità di accesso effettiva e la partecipazione a tutte le forme di istruzione, dalla prima infanzia fino all'istruzione terziaria, compresa l'istruzione della seconda opportunità, l'istruzione per gli adulti e l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita. Si invitano inoltre gli Stati membri a prevenire ed eliminare la segregazione nell'istruzione.

Le misure definite dagli Stati membri nell'ambito di questo obiettivo comprendono un'ampia gamma di attività che riguardano l'accesso all'istruzione e alla cura della prima infanzia, l'agevolazione dell'accesso all'istruzione, l'alfabetizzazione nella lingua di scolarizzazione, il sostegno ai minori Rom per l'acquisizione di competenze digitali, misure volte ad aumentare la permanenza a scuola e a prevenire l'abbandono scolastico e, in parte, misure volte a contribuire al miglioramento dei risultati scolastici e dell'effettivo passaggio degli alunni Rom dall'istruzione obbligatoria a quella post-obbligatoria.

Tutti gli Stati membri che ospitano una popolazione Rom più numerosa, in linea con gli impegni più ambiziosi proposti dal quadro strategico dell'UE per i Rom, hanno incluso misure che mirano a prevenire la segregazione e a consentire l'impegno a favore della transizione degli alunni Rom da scuole segregate a contesti di istruzione tradizionali. Tuttavia, in alcuni casi (ad esempio HU, RO e SK) le misure proposte, che non sempre sono sviluppate sistematicamente a partire da uno scenario di base ben definito e accompagnate da indicatori e traguardi, sembrano essere insufficienti rispetto alla portata delle sfide. Altre misure promuovono l'inclusione nelle scuole e affrontano la discriminazione dei minori Rom.
In diversi quadri strategici nazionali per i Rom si menzionano lo sviluppo e l'uso di materiali per l'insegnamento in lingua Rom.

La maggior parte dei quadri strategici nazionali per i Rom non ha definito misure sufficienti per aumentare la mobilità sociale degli studenti Rom e per aiutarli a realizzare una transizione di successo dall'istruzione secondaria di secondo grado a quella terziaria. In generale i quadri strategici nazionali per i Rom non trattano adeguatamente i modi per eliminare gli ostacoli alla partecipazione dei minori Rom alle scuole dell'infanzia, compresi i minori che vivono in zone remote, rurali o segregate, né propongono inoltre misure adeguate per sostenere l'impiego di insegnanti, assistenti e mediatori Rom. Le misure a sostegno dell'istruzione degli adulti Rom sono menzionate in diversi quadri strategici nazionali per i Rom (ad esempio AT, BG, DE, EL, ES, HR, HU, FI, IT, LT, PL e SI).

Molti quadri strategici nazionali per i Rom sono vaghi riguardo ai bilanci stanziati in tale settore, il che rende difficile valutare l'adeguatezza dei finanziamenti o prevedere l'impatto potenziale delle misure proposte.

Le misure per prevenire l'abbandono scolastico non sono sufficientemente accompagnate da misure adeguate per reintegrare nell'istruzione formale gli alunni Rom che hanno lasciato la scuola. Alcuni Stati membri (ad esempio CZ, HR, IT, LV e SK) hanno adottato misure per affrontare e prevenire le valutazioni errate e il collocamento inappropriato di alunni Rom in strutture educative per alunni con bisogni speciali. Occorrono ulteriori misure per affrontare il problema delle competenze digitali nell'istruzione e migliorare l'accesso a Internet. Sono inoltre necessarie misure per migliorare la fornitura di PC, laptop, tablet e materiali didattici per l'apprendimento a distanza e per garantire che raggiungano le comunità più povere, in particolare i minori Rom. I quadri strategici nazionali per i Rom non trattano in modo sufficiente il rischio di un'ulteriore esclusione digitale dei Rom dall'istruzione, come si è visto durante la pandemia di COVID-19.

I Paesi Bassi offrono prassi promettenti in tale settore, mettendo a disposizione una sovvenzione scolastica di un milione di EUR all'anno per sostenere le scuole con minori Rom. Il Comitato consultivo nazionale per le questioni Rom della Finlandia esamina i contenuti dei materiali didattici che riguardano i Rom e fornisce orientamenti e proposte al riguardo.
Il governo polacco offre incentivi alle amministrazioni locali per aumentare ulteriormente il numero di mediatori scolastici Rom.

3.2 Aumentare la parità di accesso effettiva a un'occupazione sostenibile e di qualità

Nella raccomandazione del Consiglio si invitano gli Stati membri a promuovere l'effettiva parità di accesso dei Rom, in particolare dei giovani, a un'occupazione sostenibile e di qualità, nonché misure per combattere, prevenire ed eliminare la discriminazione e promuovere l'occupazione.

La maggior parte degli Stati membri riconosce il divario occupazionale tra i Rom e il resto della popolazione e propone misure per promuovere l'inclusione attraverso programmi per i giovani Rom che non studiano, non lavorano e non seguono corsi di formazione, al fine di migliorare le loro competenze e la loro alfabetizzazione digitale e fornire tirocini, apprendistati e formazione professionale. Le misure adottate in alcuni Stati membri mirano ad aumentare l'esperienza pratica per agevolare la transizione dall'istruzione al mercato del lavoro.

Le misure di attivazione del mercato del lavoro, con particolare attenzione ai giovani, fanno parte delle politiche generali degli Stati membri rivolte ai gruppi svantaggiati o emarginati. Alcuni Stati membri prevedono misure a sostegno dei lavoratori autonomi e degli imprenditori Rom.

La maggior parte dei quadri strategici nazionali per i Rom affronta il divario di genere a livello occupazionale includendo misure volte all'attivazione del mercato del lavoro per le donne Rom o conducendo studi sulle cause dei tassi più bassi di partecipazione delle donne Rom al mercato del lavoro. Solo pochi Stati membri prevedono misure per formare i potenziali datori di lavoro sulla non discriminazione e sulla diversità e ancora meno Stati membri prevedono una formazione sull'antiziganismo.

La maggior parte degli Stati membri con una popolazione Rom più numerosa ha proposto un'ampia serie di misure generali e mirate, a livello regionale e locale, per promuovere l'inclusione dei Rom e affrontare la discriminazione e l'antiziganismo come ostacolo all'accesso all'occupazione. I fondi nazionali, il FSE+, il FESR 19 o il Fondo per una transizione giusta 20 sono menzionati in diversi quadri strategici nazionali per i Rom come fonti di finanziamento per l'attuazione delle misure proposte, sebbene si riferiscano a iniziative generali e non siano abbastanza dettagliati sugli stanziamenti di bilancio per i Rom.

Un esempio di prassi promettenti è offerto dalla Bulgaria e dalla sua politica generale e attiva del mercato del lavoro rivolta ai giovani disoccupati di età inferiore ai 29 anni, tra cui i Rom. La Lituania è un altro esempio, in quanto ha adottato misure per promuovere e sostenere l'imprenditorialità, anche per i gruppi svantaggiati come i Rom. Il Belgio attua i progetti Roma@work finanziati dal FSE, che aiutano i Rom in cerca di occupazione attraverso la formazione e il coaching.

3.3 Migliorare la salute dei Rom e aumentare la parità di accesso effettiva a un'assistenza sanitaria e a servizi sociali di qualità

Nella raccomandazione del Consiglio si invitano gli Stati membri a garantire un accesso equo e senza ostacoli a servizi sanitari e sociali di qualità, soprattutto per le persone più a rischio o che vivono in zone segregate e rurali emarginate o remote.

La maggior parte degli Stati membri riconosce le sfide specifiche nel garantire la parità di accesso dei Rom all'assistenza sanitaria. Alcuni quadri strategici nazionali per i Rom prevedono di realizzare studi sulla situazione sanitaria della popolazione Rom, con l'obiettivo di aumentare le conoscenze e la capacità delle autorità di sviluppare misure più mirate.

La maggior parte degli Stati membri si concentra sulla formazione di operatori del settore sanitario, operatori sul campo e mediatori sanitari Rom, nonché su campagne di sensibilizzazione che promuovono uno stile di vita sano e l'assistenza sanitaria per i minori. Tra le altre misure figurano quelle volte a raggiungere direttamente la popolazione Rom che vive negli insediamenti, fornendo servizi sanitari mobili.

Alcuni Stati membri hanno definito misure rivolte alle donne Rom, con particolare attenzione alla salute riproduttiva. Un numero limitato di quadri strategici nazionali per i Rom affronta le esigenze delle persone con disabilità, degli anziani, dei Rom LGBTIQ e delle vittime o potenziali vittime della tratta di esseri umani. Pochi Stati membri prevedono misure volte ad aumentare l'aspettativa di vita della popolazione Rom. Quasi la metà dei quadri strategici nazionali per i Rom propone misure per contrastare l'impatto della pandemia di COVID‑19, anche attraverso campagne che incoraggiano la vaccinazione (ad esempio BG, CZ, CY, EE, EL, ES, FR, HU, HR, IE, LV, RO e SK).

La maggior parte degli Stati membri con una popolazione Rom più numerosa ha stabilito una combinazione di misure mirate e generali e fa riferimento all'esistenza di piani di attuazione per realizzare tali misure a livello locale e regionale, sebbene in alcuni casi questi piani non siano ben articolati. Detti Stati membri considerano la discriminazione e l'antiziganismo come una delle ragioni che impediscono ai Rom di accedere all'assistenza sanitaria.

In diversi quadri strategici nazionali per i Rom si fa riferimento al ricorso ai finanziamenti del FSE+ e del FESR per tale obiettivo, soprattutto per le misure generali volte a migliorare l'accesso all'assistenza sanitaria per le persone emarginate.

Esempi di prassi promettenti provengono dal Portogallo, che sta attuando misure mirate per la formazione di mediatori sanitari Rom, e da Cipro, che offre servizi pediatrici generali, gratuiti, facilmente accessibili per tutte le persone.

3.4 Aumentare la parità di accesso effettiva ad adeguati alloggi desegregati e servizi essenziali

Nella raccomandazione del Consiglio si invitano gli Stati membri a garantire la parità di trattamento della popolazione Rom nell'accesso ad adeguati alloggi desegregati e servizi essenziali, compresi l'acqua, i servizi igienico-sanitari, l'energia, i trasporti, i servizi finanziari e le comunicazioni digitali, come previsto dal principio 20 del pilastro europeo dei diritti sociali 21 .

Diversi Stati membri includono misure per migliorare l'accesso ai servizi essenziali, in particolare l'accesso all'acqua corrente e, in parte, misure volte a prevenire ed eliminare la segregazione spaziale. Pochi quadri strategici nazionali per i Rom comprendono misure sia generali che mirate intese ad agevolare l'accesso agli alloggi popolari, mentre molti propongono misure volte ad attuare procedure ufficiali per la riqualificazione urbana e residenziale, incoraggiare l'acquisto di un alloggio di proprietà e investire in infrastrutture, ad esempio per l'energia elettrica, il gas, l'acqua corrente, le fognature e la gestione dei rifiuti, le strade e l'accesso ai trasporti.

Solo un numero esiguo di Stati membri riconosce che l'aspetto importante della lotta alla discriminazione e all'antiziganismo costituisce un ostacolo all'accesso agli alloggi e tale aspetto è rappresentato ancor meno in termini di misure concrete. La maggior parte dei quadri strategici nazionali per i Rom affronta in modo insufficiente problemi quali gli sgomberi forzati, l'impossibilità per i Rom di acquistare un alloggio di proprietà o di potersi permettere un affitto sostenibile o la riduzione del divario riguardante il sovraffollamento domestico.

La maggior parte degli Stati membri (CZ, EL, ES, HU e SK) con una popolazione Rom più numerosa ha generalmente incluso iniziative di desegregazione a livello locale, mentre la Bulgaria e la Romania non dispongono di misure specifiche in tal senso. Tali iniziative consistono nel garantire che i nuovi insediamenti finanziati con fondi pubblici non siano segregati, nel monitorare la presenza dei Rom nei quartieri residenziali o coinvolgere la comunità in generale nei processi di desegregazione, preparandola ad accogliere i Rom che si sono trasferiti dalle zone segregate.

In questo settore la maggior parte dei quadri strategici nazionali per i Rom prevede il ricorso a programmi di finanziamento dell'UE, ma solo eccezionalmente fornisce dettagli in termini di assegnazione dei fondi.

Tra gli esempi di prassi promettenti figura la Germania, che evidenzia il modo in cui le autorità locali possono includere un approccio specifico per i Rom nella loro strategia di "accesso agli alloggi", o il piano della Francia, sostenuto da traguardi e da un calendario, per realizzare la completa eliminazione dei quartieri malsani entro il 2030 22 . Altri esempi sono forniti dalla Slovenia, che sta effettuando una mappatura e legalizzando gli insediamenti per migliorarne le infrastrutture, e dalla Svezia, che ha elaborato materiale di orientamento per sensibilizzare i proprietari sulla situazione dei Rom nel mercato degli alloggi e per combattere la discriminazione. Un altro esempio di pratica promettente è offerto dal progetto "Housing First Romodrom" 23 in Cechia, che affronta il problema della mancanza di alloggio e del disagio abitativo delle persone di origine Rom socialmente escluse o a rischio di esclusione sociale.

4.MONITORAGGIO E RENDICONTAZIONE

Il quadro strategico dell'UE per i Rom ha proposto che tutti gli Stati membri migliorino la definizione degli obiettivi, la raccolta dei dati, il monitoraggio e la rendicontazione, e che i dati siano raccolti regolarmente per alimentare le relazioni e il monitoraggio. Tutti gli Stati membri sono stati invitati, come impegno minimo nei rispettivi quadri strategici nazionali per i Rom, a definire gli scenari di base e i traguardi nazionali a sostegno del conseguimento degli obiettivi e dei traguardi dell'UE in base a una valutazione globale delle esigenze. Il quadro strategico dell'UE per i Rom ha inoltre proposto che gli Stati membri includano nei loro quadri strategici nazionali per i Rom, come impegno aggiuntivo, la definizione di traguardi quantitativi e qualitativi nazionali per il conseguimento di tutti e sette gli obiettivi dell'UE e dei traguardi associati, a seconda della disponibilità dei dati e del contesto e delle sfide nazionali.

L'indagine sui Rom del 2020-2021 24 condotta dalla FRA, pubblicata nell'ottobre 2022, fornisce i dati di base sulla situazione dei Rom in otto Stati membri dell'UE 25 e in due paesi candidati 26 . Sulla base di questi dati, saranno monitorati i progressi nell'UE e negli Stati membri interessati.

La maggior parte degli Stati membri ha attuato un meccanismo di monitoraggio e rendicontazione coordinato dal punto di contatto nazionale per i Rom, tenendo conto dei contributi delle piattaforme nazionali per i Rom, delle organizzazioni della società civile Rom, dei ministeri, degli organismi per la parità e degli istituti nazionali di statistica.
Tali meccanismi beneficeranno anche del contributo dell'iniziativa Roma Civil Monitor.

I traguardi quantitativi nazionali concernenti uguaglianza, inclusione e partecipazione dei Rom per il conseguimento dei traguardi principali del quadro strategico dell'UE per i Rom relativi ai sette obiettivi di tale quadro sono definiti nei quadri strategici nazionali per i Rom di alcuni Stati membri con una popolazione Rom più numerosa (BG, CZ, EL, ES e HR).
La Slovacchia ha accolto i traguardi del quadro strategico dell'UE per i Rom relativi a sei obiettivi, escluso l'obiettivo orizzontale "Riduzione della povertà e dell'esclusione sociale". L'Ungheria ha incluso traguardi quantitativi nazionali espliciti in risposta ai traguardi del quadro strategico dell'UE per i Rom nei settori della povertà, dell'istruzione e dell'occupazione. La Romania non ha inserito traguardi nazionali per il conseguimento dei traguardi principali del quadro strategico dell'UE per i Rom.

Estonia, Slovenia, Lettonia e Lituania hanno fissato traguardi nazionali corrispondenti a quelli principali del quadro per uno o più obiettivi.

Per quanto riguarda la raccolta dei dati, diversi Stati membri hanno fatto riferimento ai dati provenienti dalle indagini Eurostat e FRA, nonché dagli istituti nazionali di statistica.
Al contempo alcuni Stati membri hanno giustificato la mancanza di scenari di base e di traguardi dichiarando che una restrizione giuridica impedisce la raccolta di dati sull'etnia.

Facendo seguito alla raccomandazione del Consiglio, gli Stati membri dovrebbero garantire la piena divulgazione al pubblico delle relazioni nazionali sull'uguaglianza, sull'inclusione e sulla partecipazione dei Rom. Tuttavia nella maggior parte dei quadri strategici nazionali per i Rom non sono presenti informazioni su tale aspetto.

5.FINANZIAMENTI PER L'ATTUAZIONE DEI QUADRI STRATEGICI NAZIONALI PER I ROM

Nel quadro strategico dell'UE per i Rom e nella raccomandazione del Consiglio è messa in luce l'importanza dei finanziamenti nazionali e dell'UE per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom e si invitano gli Stati membri a definire nei loro quadri nazionali le modalità di investimento dei fondi e degli strumenti finanziari dell'UE e nazionali. Molti Stati membri hanno indicato come fonti di finanziamento una combinazione di finanziamenti nazionali e dell'UE, per lo più nell'ambito della politica di coesione dell'UE, nonché finanziamenti provenienti da altri donatori internazionali. Tale combinazione è utilizzata per attuare le misure stabilite nei quadri strategici nazionali per i Rom e le misure che includono i Rom nell'ambito dei programmi generali nel settore dell'istruzione, dell'occupazione, dell'assistenza sanitaria e degli alloggi.

Il quadro strategico dell'UE per i Rom e la raccomandazione del Consiglio incoraggiano gli Stati membri, in particolare quelli con maggiori difficoltà e quelli con una popolazione Rom significativa, ad avvalersi appieno dei finanziamenti disponibili per i Rom nell'ambito del quadro finanziario pluriennale (QFP) per il 2021-2027 e di Next Generation EU. A tal fine i regolamenti 2021-2027 sono stati rafforzati e semplificati, ad esempio attraverso l'obiettivo specifico del FSE+ di promuovere l'integrazione socioeconomica delle comunità emarginate, come i Rom, e gli investimenti complementari del FESR in questo settore, nonché l'introduzione della corrispondente condizione abilitante tematica nel regolamento recante disposizioni comuni 27 per i fondi della politica di coesione.

Tale condizione abilitante richiede agli Stati membri che stanziano fondi per questo obiettivo mirato di disporre di un quadro politico strategico nazionale per l'inclusione dei Rom. Occorre rispettare requisiti molto rigorosi relativi al monitoraggio, attuare misure contro la segregazione, l'integrazione dell'inclusione dei Rom a livello regionale e locale e collaborare strettamente con la società civile Rom e gli altri portatori di interessi. La condizione abilitante sarà costantemente monitorata per tutto il periodo di programmazione. Nel caso in cui lo Stato membro non soddisfi più tale condizione, il rimborso della spesa sarà bloccato per l'obiettivo specifico corrispondente. Inoltre nell'ambito del FSE+ tutti gli Stati membri devono rispettare un requisito di concentrazione tematica del 25 % incentrato sull'inclusione sociale, di cui i Rom sono un gruppo di destinatari fondamentale.

Gli Stati membri dovrebbero garantire che i finanziamenti disponibili raggiungano effettivamente i Rom.

Nell'ambito dei negoziati per gli accordi di partenariato 2021-2027 e per i programmi FESR e FSE+, la Commissione ha sottolineato che le sfide specifiche per paese relative ai Rom dovrebbero essere adeguatamente considerate e affrontate nei prossimi programmi e che dovrebbero essere attuate misure che promuovano l'inclusione dei Rom e l'accesso a infrastrutture e servizi generali desegregati.

Sedici Stati membri intendono stanziare fondi nell'ambito del FSE+ alle comunità emarginate, come i Rom (BG, CZ, EE, EL, ES, FI, FR, HU, HR, IT, LU, PL, PT, RO, SK e SI), per un totale di oltre 1,8 miliardi di EUR 28 .

In linea con il regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza 29 (RRF), si prevede che le riforme e gli investimenti inclusi nei piani nazionali per la ripresa e la resilienza (PRR) contribuiscano ad affrontare efficacemente tutte le sfide individuate nelle raccomandazioni specifiche per paese (RSP) del semestre europeo, o un loro numero significativo, rivolte agli Stati membri nell'ambito del semestre europeo a partire dal 2019 30 . Nell'ambito del semestre, BG, CZ 31 , HU, RO e SK hanno ricevuto regolarmente raccomandazioni specifiche per paese in relazione all'inclusione della popolazione Rom per tutto il periodo 2012-2019. Nel 2019 il Consiglio ha indirizzato a BG, HU, RO e SK raccomandazioni specifiche riguardanti principalmente la necessità di un'istruzione inclusiva e di qualità per gli alunni Rom.

Altri investimenti e riforme riguardano la creazione di centri per i giovani che si occupano principalmente dello sviluppo personale dei giovani appartenenti a gruppi vulnerabili, come i Rom, e di fornire alloggi popolari efficienti dal punto di vista energetico ai gruppi vulnerabili. Nel complesso i piani includono un numero significativo di riforme e investimenti a sostegno degli obiettivi sociali. In totale gli Stati membri hanno destinato circa il 28 % dei fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza al sostegno di obiettivi sociali, suddivisi in quattro categorie: occupazione e competenze, istruzione e cura dell'infanzia, sanità e assistenza a lungo termine, politiche sociali 33 . 

Gli Stati membri sono invitati a utilizzare in modo ottimale tali finanziamenti per sviluppare e attuare misure volte a migliorare l'accesso dei gruppi emarginati, come i Rom, ai servizi generali e desegregati relativi a istruzione, alloggi, assistenza sanitaria, assistenza a lungo termine e occupazione, a promuovere la loro inclusione sociale e a sostenere le organizzazioni della società civile che lavorano con le comunità Rom emarginate.

6.PAESI DELL'ALLARGAMENTO: PAESI CANDIDATI E CANDIDATI POTENZIALI ALL'ADESIONE ALL'UE 34

A dimostrazione del loro forte impegno a favore dell'inclusione dei Rom, i leader dei Balcani occidentali, nell'ambito del processo di Poznań 35 , hanno convenuto di allineare i loro quadri strategici nazionali per i Rom/piani d'azione al quadro strategico dell'UE per i Rom e rientrano quindi nella presente valutazione.

L'obiettivo di combattere l'antiziganismo è incluso in tutta la regione dei Balcani occidentali.
I nuovi quadri strategici nazionali per i Rom sono stati elaborati con la partecipazione della società civile e tutti i quadri dei partner dei Balcani occidentali dispongono di indicatori e strumenti di monitoraggio nazionali. Tuttavia occorre rafforzare la raccolta regolare dei dati, la rendicontazione pubblica e la valutazione per garantire una valutazione affidabile dei progressi, utilizzando i risultati delle indagini relative ai Balcani occidentali come scenario di base per la regione.

Sebbene la povertà e l'esclusione sociale dei Rom siano molto diffuse nella regione, le misure che affrontano tale problema non contemplano sufficientemente la discriminazione multipla e strutturale (donne, anziani, minori, persone LGBTIQ e Rom apolidi). La necessità di rafforzare il mandato e la capacità amministrativa dei punti di contatto nazionali per i Rom e di garantire il loro coinvolgimento diretto nella programmazione e nel monitoraggio dei fondi UE, come emerge dal quadro normativo, non è trattata in misura sufficiente.

Per quanto riguarda i finanziamenti, i quadri strategici nazionali per i Rom e i piani d'azione prestano maggiore attenzione all'individuazione delle esigenze di finanziamento e fanno riferimento agli stanziamenti dei bilanci nazionali. Ciononostante vi è un livello elevato di dipendenza dai finanziamenti dei donatori. Il sostegno finanziario significativo della Commissione attraverso lo strumento di assistenza preadesione (IPA) aiuta già i governi e le autorità locali a migliorare le loro capacità e sostiene l'istruzione, l'imprenditorialità, la legalizzazione degli insediamenti e le reti di organizzazioni della società civile Rom.
Tale sostegno finanziario continuerà sia a livello nazionale che regionale, contemplando nuovi settori prioritari come quello digitale.

Per quanto riguarda gli obiettivi settoriali del quadro strategico dell'UE per i Rom, il rafforzamento dell'accesso all'istruzione, all'occupazione e all'assistenza sanitaria di qualità è un obiettivo strategico in tutti i quadri strategici nazionali per i Rom, sebbene sia affrontato più o meno dettagliatamente. L'occupazione delle donne e dei giovani Rom e l'acquisizione di competenze digitali non ricevono sufficiente attenzione. Le misure sanitarie per i minori, le persone vulnerabili e le vittime di violenza di genere sono contemplate solo in parte, mentre il miglioramento della mediazione sanitaria non è affrontato a sufficienza. Per quanto riguarda gli alloggi, i paesi dei Balcani occidentali hanno già completato una mappatura degli insediamenti illegali/informali. I quadri strategici nazionali per i Rom includono riferimenti all'accesso agli alloggi popolari, ma trattano solo parzialmente questioni quali la legalizzazione e il miglioramento delle infrastrutture negli insediamenti, l'eliminazione della pratica dello sgombero forzato e le misure volte ad affrontare il problema della mancanza di un alloggio per i Rom. I progressi generali vanno nella direzione giusta, ma saranno necessari ulteriori sforzi nel corso del decennio.

L'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom e il progressivo allineamento con il quadro strategico dell'UE per i Rom dovranno essere affrontati adeguatamente in Ucraina e in Moldova 36 , i due nuovi paesi candidati all'adesione all'UE, nonché in Georgia, in quanto candidato potenziale. Le priorità definite nei pareri della Commissione europea 37 includono già la necessità per i tre paesi di rafforzare i diritti e il quadro giuridico delle minoranze nazionali e dei gruppi vulnerabili.

La Commissione monitorerà da vicino i progressi e continuerà a sostenere finanziariamente l'inclusione dei Rom nei Balcani occidentali, in Ucraina, Moldova, Georgia e Turchia, nell'ambito del capitolo 23 dei negoziati di allargamento "Sistema giudiziario e diritti fondamentali".

7.ORIENTAMENTI DESTINATI AGLI STATI MEMBRI

Gli Stati membri con una popolazione Rom significativa sono fortemente incoraggiati ad aumentare il loro livello di ambizione nell'affrontare le sfide cui sono confrontati i Rom nei quattro ambiti settoriali, garantendo al contempo un'adeguata applicazione trasversale degli obiettivi orizzontali per combattere l'antiziganismo, la discriminazione, l'incitamento all'odio, i reati generati dall'odio e la povertà, e garantire la partecipazione significativa dei Rom alla società. L'attuazione dei quadri strategici nazionali per i Rom e dei piani d'azione dovrebbe basarsi su solidi scenari di base, tra cui l'indagine FRA sui Rom del 2020-2021 per i paesi oggetto dell'indagine, e su traguardi sufficientemente ambiziosi, strettamente collegati a quelli a livello del quadro strategico dell'UE per i Rom. È importante che questi Stati membri adottino un approccio combinato che miri all'uguaglianza e all'inclusione dei Rom integrandole nei vari settori.

La Commissione invita gli Stati membri che dispongono di una serie di misure politiche per l'inclusione a garantire che le politiche e i programmi generali di inclusione sociale raggiungano effettivamente la popolazione Rom e a sviluppare misure mirate che favoriscano l'accesso dei Rom alle infrastrutture e ai servizi generali desegregati, laddove necessario.

La Commissione incoraggia tutti gli Stati membri che stanno sviluppando o attuando altre strategie nazionali volte a ridurre le disuguaglianze o a combattere la discriminazione, quali i piani d'azione contro il razzismo o i piani d'azione nell'ambito della garanzia europea per l'infanzia, a garantire un'adeguata integrazione delle questioni relative ai Rom, nonché la piena complementarità e il pieno allineamento con le misure adottate nei quadri strategici nazionali per i Rom.

Tutti gli Stati membri hanno accettato i traguardi principali dell'UE in materia di occupazione, competenze e povertà proposti nel piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali del 2021 38 e hanno sviluppato traguardi nazionali in tali settori, che dovrebbero essere utilizzati pienamente per garantire che nessuno rimanga indietro.

Punti di contatto nazionali per i Rom

Il ruolo e l'efficacia dei punti di contatto nazionali per i Rom sono un elemento essenziale per il successo dell'attuazione dei quadri strategici nazionali per i Rom. Sebbene quasi tutti gli Stati membri abbiano assegnato ai rispettivi punti di contatto nazionali per i Rom mandati e ruoli di coordinamento adeguati con i ministeri e le altre autorità responsabili, la maggior parte dei punti di contatto nazionali per i Rom non è stata sufficientemente rafforzata in termini di risorse umane e finanziarie aggiuntive, il che limita la loro capacità di svolgere appieno il proprio ruolo di coordinamento e monitoraggio. I punti di contatto dovrebbero inoltre essere coinvolti, ove opportuno, nella programmazione, nell'attuazione e nel monitoraggio (anche in seno ai comitati di monitoraggio) dei programmi FESR e FSE+, nonché dei piani per la ripresa e la resilienza e di qualsiasi altro fondo dell'Unione che possa sostenere l'uguaglianza e l'inclusione dei Rom. La Commissione ribadisce l'importanza che gli Stati membri conferiscano maggiori poteri ai punti di contatto nazionali per i Rom in modo che possano svolgere efficacemente il loro ruolo fondamentale.

Antiziganismo

La prevenzione dell'antiziganismo e la lotta contro quest'ultimo sono un obiettivo fondamentale e un principio guida del quadro strategico dell'UE per i Rom e della raccomandazione del Consiglio. Molti quadri strategici nazionali per i Rom riconoscono l'importanza di combattere le sue varie forme di espressione e manifestazione, tra cui il razzismo, la discriminazione, il pregiudizio, gli stereotipi e la stigmatizzazione nei confronti dei Rom, nonché l'incitamento all'odio e i reati generati dall'odio.

Molti Stati membri fanno riferimento all'antiziganismo nelle loro descrizioni dei contesti e delle sfide nazionali. La maggior parte degli Stati membri con una popolazione Rom più numerosa ha definito obiettivi e misure per combattere tale fenomeno, sebbene in misura diversa e con livelli di ambizione differenti, che non corrispondono sufficientemente all'entità del problema. La Commissione invita gli Stati membri a intensificare gli sforzi in questo settore e incoraggia gli Stati membri a definire piani per affrontare il problema se non lo hanno ancora fatto.

Segregazione nell'istruzione e negli alloggi

La Commissione invita gli Stati membri, in particolare quelli con una popolazione Rom significativa, a intensificare gli sforzi per prevenire ed eliminare la segregazione scolastica e spaziale dei minori Rom e ad affrontare il problema delle diagnosi errate che causano un'erronea collocazione di alunni Rom in classi per alunni con bisogni speciali.
La Commissione incoraggia inoltre gli Stati membri a individuare e a rimuovere in modo proattivo gli ostacoli che impediscono ai minori Rom di accedere all'istruzione prescolastica e di ricevere un'istruzione di buona qualità a tutti i livelli in contesti desegregati.
La Commissione incoraggia fortemente gli Stati membri a utilizzare appieno i finanziamenti dell'UE (FSE+, FESR, InvestEU e piano per la ripresa e la resilienza) per contribuire a migliorare le condizioni di vita e le prospettive di sviluppo delle comunità Rom emarginate e dei Rom che vivono in nuclei familiari a basso reddito a rischio di povertà ed esclusione sociale. Gli Stati membri dovrebbero fornire alloggi popolari non riservati in zone desegregate, accompagnati da misure per favorire l'accesso a servizi generali di istruzione, occupazione, assistenza sanitaria e sociale, nonché sviluppare o aggiornare azioni locali e attuare piani di desegregazione.

Traguardi e indicatori

La definizione di traguardi nazionali accuratamente quantificati, collegati a indicatori e scenari di base, è fondamentale per monitorare i progressi verso il conseguimento dei traguardi del quadro strategico dell'UE per i Rom. L'indagine FRA sui Rom del 2020‑2021 fornisce uno scenario di base per i paesi oggetto dell'indagine. È importante che questi Stati membri adottino un approccio combinato che miri all'uguaglianza e all'inclusione dei Rom integrandole nei vari settori.

La Commissione incoraggia inoltre tutti gli Stati membri a rivedere e a modificare i rispettivi quadri strategici nazionali per i Rom, laddove necessario, per sviluppare traguardi quantitativi specifici che aiutino l'UE a conseguire collettivamente i traguardi del quadro strategico dell'UE per i Rom entro il 2030.

Integrazione

Molti quadri strategici nazionali per i Rom descrivono misure collegate alle politiche e ai programmi generali di inclusione sociale. Tuttavia tali misure spesso non indicano in maniera sufficientemente dettagliata come e in che misura i Rom possano beneficiarne. Sebbene siano necessari sforzi per affrontare l'inclusione dei Rom attraverso politiche e programmi generali, gli Stati membri dovrebbero stabilire misure di salvaguardia per evitare omissioni o l'inclusione superficiale delle questioni relative ai Rom. I punti di contatto nazionali per i Rom dovrebbero essere coinvolti e messi nella condizione di assumere un ruolo di coordinamento intersettoriale in tale processo.

Partecipazione

Gli Stati membri dovrebbero garantire e dimostrare la partecipazione autentica e significativa dei Rom a tutte le fasi di attuazione dei quadri strategici nazionali per i Rom e dei programmi dei fondi UE a livello nazionale, regionale e locale, nonché al monitoraggio e alla rendicontazione di tali quadri. La cooperazione in tal senso può essere ottenuta rafforzando il coinvolgimento delle piattaforme nazionali per i Rom o di processi consultivi e partecipativi equivalenti.

8.SOSTEGNO DELLA COMMISSIONE EUROPEA

1)Applicazione della normativa dell'UE

La Commissione continuerà a monitorare l'applicazione della direttiva sull'uguaglianza razziale 39 , della direttiva riguardante i diritti delle vittime 40 e della decisione quadro del Consiglio sulla lotta contro il razzismo e la xenofobia e, se necessario, avvierà procedure di infrazione per indurre cambiamenti nella normativa e nelle politiche nazionali.
La Commissione rafforzerà il quadro istituzionale per la lotta alla discriminazione presentando una proposta legislativa sulle norme riguardanti gli organismi per la parità.

2)Integrazione dell'uguaglianza dei Rom nelle iniziative politiche dell'UE e mobilitazione di fondi dell'UE a favore dei Rom

La Commissione garantirà che la lotta alla discriminazione razziale o etnica sia integrata nelle politiche, nella normativa e nei programmi di finanziamento dell'UE che promuovono la coesione, l'inclusione e la partecipazione. Essa monitorerà l'attuazione delle politiche pertinenti per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom, anche nel contesto del semestre europeo.

Gli Stati membri saranno sostenuti nell'ulteriore sviluppo e attuazione dei loro quadri nazionali per i Rom attraverso un sostegno finanziario e misure di coordinamento. Sarà inoltre fornito ulteriore sostegno sotto forma di assistenza da parte dello strumento di sostegno tecnico 41 . Sarà previsto lo sviluppo delle capacità, in particolare attraverso la FRA, per l'elaborazione di sistemi di monitoraggio e valutazione solidi e la raccolta di dati sull'uguaglianza per la definizione delle politiche e l'attuazione dei quadri nazionali per i Rom. I punti di contatto nazionali per i Rom saranno aiutati a migliorare le loro conoscenze e capacità di monitorare e riferire in merito all'attuazione dei quadri nazionali per i Rom e a sviluppare indicatori su misura.

La Commissione farà il miglior uso possibile delle riunioni dei punti di contatto nazionali per i Rom per dare seguito ai risultati della presente comunicazione.

La Commissione sosterrà l'attuazione di vari programmi e progetti, come il progetto pilota dell'UE HERO 42 , che consente di realizzare progetti pilota per migliorare l'accesso agli alloggi e all'occupazione per le famiglie Rom vulnerabili, e l'azione preparatoria dell'UE 20212025 per l'iniziativa Roma Civil Monitor, che mira a sviluppare le capacità delle organizzazioni della società civile Rom di monitorare l'attuazione dei quadri strategici nazionali per i Rom. Altri progetti si concentrano sull'accesso all'istruzione o sullo sviluppo delle capacità di definizione delle politiche, come i programmi congiunti dell'UE e del Consiglio d'Europa INSCHOOL e ROMACT 43 .

I punti di contatto nazionali per i Rom e le piattaforme nazionali per i Rom riceveranno sostegno attraverso inviti mirati a presentare proposte da parte della Commissione nell'ambito del programma Cittadini, uguaglianza, diritti e valori (CERV) 44 . Tale programma sostiene anche progetti che combattono il razzismo, l'antiziganismo e la discriminazione, nonché progetti che commemorano l'Olocausto attraverso inviti a presentare proposte sul tema della memoria europea 45 .

La Commissione agevolerà la cooperazione tra gli Stati membri per promuovere la parità di accesso a un'istruzione di qualità per tutti tramite lo spazio europeo dell'istruzione e il piano d'azione per l'istruzione digitale 46 , nonché il FSE+. La Commissione continuerà inoltre a facilitare l'apprendimento reciproco sulla lotta alla discriminazione nell'istruzione e per mezzo di essa, nell'ambito del suo gruppo di lavoro sull'uguaglianza e sui valori del quadro strategico dello spazio europeo dell'istruzione.

La Commissione integrerà ulteriormente le questioni relative ai Rom in tutte le attività pertinenti nell'ambito delle strategie di attuazione di un'Unione dell'uguaglianza 47 , nonché dei programmi Erasmus+ 48  e del corpo europeo di solidarietà 49 . Essa mobiliterà risorse nell'ambito del programma "UE per la salute" 50 per aiutare a prevenire le malattie e facilitare le vaccinazioni, nonché per contribuire a sviluppare meccanismi volti ad affrontare meglio le crisi sanitarie, anche tra la popolazione Rom. Attraverso i Fondi per il clima e le infrastrutture 51  i progetti promuoveranno l'inclusione delle persone con disabilità e delle persone a rischio di povertà ed esclusione sociale, compresi i Rom, e promuoveranno alloggi popolari a prezzi abbordabili.

Nell'ambito dell'attuazione dei fondi UE, compresi i programmi del Fondo sociale europeo Plus (FSE+), la Commissione collaborerà con gli Stati membri per garantire che le esigenze dei Rom siano affrontate attraverso un approccio combinato di misure generali e mirate e promuoverà lo scambio di migliori prassi e orientamenti per gli Stati membri sulla desegregazione nell'istruzione e negli alloggi.

3)Azione e sostegno dell'UE per promuovere la partecipazione, l'inclusione e la diversità dei Rom

Sulla base della prassi consolidata la Commissione collaborerà con lo Stato membro che detiene la presidenza del Consiglio dell'UE per mantenere le questioni relative all'uguaglianza, all'inclusione e alla partecipazione dei Rom in cima all'agenda politica.

Essa porterà avanti il suo lavoro di promozione dei partenariati transnazionali, dell'apprendimento reciproco e dello scambio di know-how e prassi promettenti sostenendo: i) la rete dei punti di contatto nazionali per i Rom, ii) l'organizzazione della piattaforma europea per l'inclusione dei Rom, iii) l'attuazione del progetto Roma Civil Monitor e iv) la cooperazione con la rete europea di enti nazionali per le pari opportunità (Equinet) e la rete EURoma.

La Commissione continuerà inoltre a cooperare e a collaborare con il Parlamento europeo e con la società civile Rom per celebrare la Giornata internazionale dei Rom.

La Commissione promuoverà la diversità e l'inclusione attraverso il programma Europa creativa 52 , nonché l'inclusione dei Rom sul posto di lavoro attraverso la Piattaforma dell'UE delle Carte della diversità 53 . Con la nuova strategia per le risorse umane, la Commissione 54 aumenterà ulteriormente la diversità del proprio personale e si adopererà per impiegare un maggior numero di tirocinanti e di membri del personale provenienti da gruppi sottorappresentati e minoranze etniche. Per mezzo del suo Centro di competenza sulla democrazia partecipativa e deliberativa 55 la Commissione offre anche spunti per sviluppare esercizi di partecipazione inclusiva dei cittadini che possono contribuire a promuovere la partecipazione politica e locale dei Rom in Europa.

4)Azione e sostegno dell'UE per promuovere l'uguaglianza e combattere l'antiziganismo

Impegnata a promuovere narrazioni positive sui Rom e modelli di riferimento Rom e a combattere l'antiziganismo, gli stereotipi, la retorica anti-Rom e l'incitamento all'odio, la Commissione continuerà a lavorare attraverso il gruppo di alto livello sulla lotta contro il razzismo, la xenofobia e altre forme di intolleranza e proseguirà la cooperazione e il lavoro congiunto con il Consiglio d'Europa nell'ambito del progetto EQUIROM 56 di prossima realizzazione.

9.    CONCLUSIONE

I principali obiettivi, traguardi e misure inclusi nel quadro strategico dell'UE per i Rom e nella raccomandazione del Consiglio sono presenti in misura diversa nei quadri strategici nazionali per i Rom. Affinché i quadri strategici nazionali per i Rom apportino i cambiamenti desiderati entro il 2030, è necessario sviluppare e mantenere partenariati forti tra tutti i portatori di interessi, in modo da rispondere efficacemente alle sfide specifiche per paese, monitorare accuratamente i progressi, nonché adeguare e aggiornare, laddove necessario, i quadri strategici nazionali per i Rom. La Commissione continuerà a lavorare a livello dell'UE per garantire il pieno sostegno a tale lavoro

e invita gli Stati membri a fare il miglior uso possibile della valutazione, dei risultati e degli orientamenti per attuare miglioramenti da essa forniti, e a riferire in merito ai loro progressi entro giugno 2023 in conformità della raccomandazione del Consiglio. La prossima comunicazione della Commissione valuterà le prime relazioni degli Stati membri sull'attuazione dei quadri strategici nazionali per i Rom e i progressi compiuti verso il conseguimento dei traguardi entro il 2030.

La FRA si è impegnata a effettuare una nuova indagine sui Rom nel 2024. I risultati di tale indagine, insieme alle relazioni biennali degli Stati membri, miglioreranno la capacità degli Stati membri e della Commissione di misurare i progressi verso il conseguimento dei traguardi del quadro strategico dell'UE per i Rom entro il 2030. La Commissione lavorerà in stretta collaborazione con la FRA per misurare tali progressi.

(1)

 Quadro strategico dell'UE per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom ( COM(2020) 620 ).

(2)

Relazione sulla valutazione del quadro dell'UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 2020 (COM(2018) 785 final).

(3)

  Raccomandazione del Consiglio del 12 marzo 2021 sull'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom (2021/C 93/01) .

(4)

Sviluppato dall'Agenzia dell'UE per i diritti fondamentali (FRA) in collaborazione con i punti di contatto nazionali per i Rom, gli istituti nazionali di statistica e la Commissione.

(5)

Un quadro strategico nazionale per i Rom dovrebbe comprendere strategie nazionali per i Rom e/o insiemi integrati di misure di intervento in un contesto socioeconomico più ampio, che siano pertinenti per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom.

(6)

Bulgaria, Cechia, Grecia, Spagna, Ungheria, Romania, Slovacchia.

(7)

Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia (questa designazione non pregiudica le posizioni riguardo allo status ed è in linea con la risoluzione 1244 (1999) dell'UNSC e con il parere della CIG sulla dichiarazione di indipendenza del Kosovo), che hanno convenuto nell'ambito del processo di Poznań di allineare i loro quadri strategici nazionali per i Rom/piani d'azione al quadro dell'UE per i Rom.

(8)

  Azione preparatoria 2021-2025 – Controllo civile della situazione dei Rom – Rafforzare la capacità e la partecipazione dei Rom e della società civile pro-Rom al monitoraggio e al riesame delle politiche .
La partecipazione e il coinvolgimento della società civile rappresentano elementi importanti del quadro dell'UE per i Rom. Le organizzazioni Rom e pro-Rom erano già state coinvolte in precedenti valutazioni dell'attuazione.

(9)

Cfr. l'allegato che contiene una tabella riepilogativa delle informazioni inviate finora.

(10)

Misure generali di inclusione sociale e di lotta alla discriminazione.

(11)

Malta non ha adottato un quadro strategico nazionale per i Rom in quanto non è nota la presenza di una popolazione Rom sul suo territorio.

(12)

La valutazione dettagliata è riportata nell'appendice della prima parte del documento di lavoro dei servizi della Commissione.

(13)

Una panoramica della situazione dei traguardi per Stato membro per tutti gli obiettivi è contenuta nell'appendice della prima parte del documento di lavoro dei servizi della Commissione.

(14)

  Legge 2 /2021 sulle misure volte a prevenire e combattere l' antiziganismo .

(15)

 Secondo il censimento ufficiale del 2001, i Rom ucraini sono 47 917. Secondo altre stime, come quelle del Consiglio d'Europa (CdE), il loro numero è molto più elevato.

(16)

  La guerra di aggressione russa contro l'Ucraina – Il forte impatto sui diritti fondamentali nell'UE (europa.eu) (solo in EN).

(17)

  Garanzia europea per l'infanzia .

(18)

  Fondo sociale europeo Plus – FSE+ in partenariato.

(19)

  Fondo europeo di sviluppo regionale .

(20)

  Fondo per una transizione giusta . 

(21)

  Pilastro europeo dei diritti sociali .

(22)

  Piano della Francia per realizzare la completa eliminazione dei quartieri malsani entro il 2030 .

(23)

  https://romodrom.cz/en/our-activities/housing/housing-first/ .

(24)

  Indagine FRA del 2020-2021 intitolata "I Rom in 10 paesi europei – Risultati principali" (solo in EN).

(25)

Cechia, Grecia, Spagna, Croazia, Italia, Ungheria, Portogallo e Romania.

(26)

Macedonia del Nord e Serbia.

(27)

Regolamento (UE) 2021/1060 recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti.

(28)

Questo importo è considerato solo una stima e corrisponde alle informazioni presentate ufficialmente dagli Stati membri al 21 novembre 2022. I dati definitivi saranno disponibili solo dopo l'adozione di tutti i programmi.

(29)

  Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza .

(30)

I piani nazionali per la ripresa e la resilienza devono affrontare la questione delle raccomandazioni specifiche per paese indirizzate a partire dal 2019, ossia, per la maggior parte degli Stati membri, quelle del 2019 e del 2020, dato che quasi tutti i piani sono stati adottati nel 2021. Il ciclo del semestre 2022 ha adottato un approccio parsimonioso e le raccomandazioni specifiche per paese si sono occupate solo delle priorità in sospeso e di quelle emergenti che non erano state affrontate nei piani per la ripresa e la resilienza adottati. Di conseguenza nel 2022 solo l'Ungheria (il cui piano per la ripresa e la resilienza è stato adottato il 15 dicembre 2022) ha ricevuto una raccomandazione specifica sui Rom. Nel 2019 il Consiglio ha indirizzato raccomandazioni specifiche a BG, HU, RO e SK, riguardanti principalmente la necessità di un'istruzione inclusiva e di qualità per gli alunni Rom.

(31)

La CZ ha ricevuto raccomandazioni specifiche per paese in relazione all'inclusione della popolazione Rom fino al 2016.

(32)

Risultato della procedura scritta relativa al piano per la ripresa dell'Ungheria – Consiglio (europa.eu) .

(33)

  Quadro di valutazione della ripresa e della resilienza (europa.eu) (solo in EN).

(34)

La Turchia non rientra nella presente valutazione perché non dispone di una strategia nazionale per i Rom.
Nel giugno 2022, in seguito ai pareri della Commissione europea, il Consiglio europeo ha offerto all'Ucraina, alla Moldova e alla Georgia una prospettiva europea, mentre all'Ucraina e alla Moldova è stato concesso anche lo status di paese candidato. Poiché tali decisioni sono state adottate di recente, nessuno dei tre paesi è stato incluso nella valutazione, sebbene l'Ucraina e la Moldova dispongano di strategie nazionali per i Rom.

(35)

Risultati del vertice di Sofia del 6 novembre 2020, dichiarazione di Poznań dei partner dei Balcani occidentali sull'integrazione dei Rom nel processo di allargamento dell'UE.

(36)

  Il parere della Commissione del giugno 2022 sulla Moldova includeva raccomandazioni sui Rom (solo in EN).

(37)

  Pareri della Commissione europea sulle domande di adesione all'UE (solo in EN).

(38)

  Traguardi del pilastro europeo dei diritti sociali entro il 2030 .

(39)

  Direttiva 2000/43/CE del Consiglio, del 29 giugno 2000, che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica .

(40)

  Direttiva 2012/29/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato e che sostituisce la decisione quadro 2001/220/GAI .

(41)

  Strumento di sostegno tecnico .

(42)

  Progetto pilota HERO (solo in EN).

(43)

Programmi congiunti dell'UE e del Consiglio d'Europa: accesso all'istruzione INSCHOOL e sviluppo di capacità per la definizione delle politiche ROMACT ; un progetto di REDI Economic Development S.A. sostiene l'imprenditorialità dei Rom in quattro paesi con il sostegno del Fondo europeo per gli investimenti (FEI).

(44)

  Programma Cittadini, uguaglianza, diritti e valori .

(45)

Invito a presentare proposte sul tema della memoria europea (solo in EN).

(46)

  Spazio europeo dell'istruzione , temi prioritari: migliorare la qualità e l'equità dell'istruzione e della formazione e piano d'azione per l'istruzione digitale .

(47)

  Un'Unione dell'uguaglianza: il primo anno di azioni e di risultati (solo in EN).  

(48)

  Erasmus+ – Programma dell'UE per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.

(49)

  Corpo europeo di solidarietà .

(50)

  Programma "UE per la salute" .

(51)

  Fondi per il clima e le infrastrutture di InvestEU (solo in EN).

(52)

  Programma Europa creativa .

(53)

  Piattaforma dell'UE delle Carte della diversità (solo in EN) – La piattaforma offre un luogo di scambio e condivisione di esperienze e buone prassi per le Carte europee della diversità esistenti (attualmente 26).

(54)

  Strategia per le risorse umane della Commissione.

(55)

  Centro di competenza sulla democrazia partecipativa e deliberativa (solo in EN).

(56)

Il progetto relativo all'uguaglianza e alla non discriminazione dei Rom (EQUIROM – Equality and freedom from discrimination for Roma) sarà realizzato dal Consiglio d'Europa con i finanziamenti erogati nell'ambito dell'invito a presentare proposte CERV-2021-COEU-1.


Bruxelles, 9.1.2023

COM(2023) 7 final

ALLEGATO

della

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni

Relazione di valutazione dei quadri strategici nazionali per i Rom degli Stati membri

{SWD(2023) 3 final}


Stato membro

Natura della strategia

Data di trasmissione

Austria

Questionario (strategia in corso)

Settembre 2021

Bulgaria

Quadro strategico + piano d'azione

Maggio 2022

Belgio

Quadro strategico

Giugno 2022

Croazia

Quadro strategico

Ottobre 2021

Cipro

Quadro strategico

Dicembre 2021

Cechia

Quadro strategico + piano di attuazione

Ottobre 2021

Danimarca

Quadro strategico

Novembre 2021

Estonia

Serie integrata di misure politiche

Aprile 2022

Finlandia

Questionario (serie integrata di misure politiche in corso)

Gennaio 2022

Francia

Quadro strategico

Gennaio 2022

Germania

Quadro strategico

Marzo 2022

Grecia

Quadro strategico + piano d'azione

Febbraio 2022

Ungheria

Quadro strategico + piano d'azione

Settembre 2021

Irlanda

Questionario (strategia scaduta il 31 dicembre 2021)

Maggio 2022

Italia

Quadro strategico

Maggio 2022

Lettonia

Quadro strategico

Maggio 2022

Lituania

Quadro strategico + piano

Giugno 2022

Lussemburgo

Questionario (serie di misure politiche integrate in corso)

Dicembre 2021

Paesi Bassi

Questionario (serie di misure politiche integrate in corso)

Settembre 2021

Polonia

Serie integrata di misure politiche

Maggio 2021

Portogallo

Questionario (serie di misure politiche integrate in corso)

Dicembre 2021

Romania

Quadro strategico + piano d'azione

Maggio 2022

Slovacchia

Quadro strategico + piano d'azione

Ottobre 2021

Spagna

Quadro strategico (piano operativo in fase di sviluppo)

Novembre 2021

Slovenia

Quadro strategico

Dicembre 2021

Svezia

Questionario (serie di misure politiche integrate in corso)

Ottobre 2021

Allegato