29.9.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 242/480


RISOLUZIONE (UE) 2023/1946 DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 10 maggio 2023

sul discarico per l’esecuzione del bilancio delle agenzie dell’Unione europea per l’esercizio 2021: prestazioni, gestione finanziaria e controllo

IL PARLAMENTO EUROPEO,

viste le sue decisioni sul discarico per l’esecuzione del bilancio delle agenzie dell’Unione europea per l’esercizio 2021,

vista la relazione della Commissione sul seguito dato al discarico per l’esercizio 2021 (COM(2022)0331),

vista la relazione annuale della Corte dei conti sulle agenzie dell’UE per l’esercizio finanziario 2021, corredata delle risposte delle agenzie (1),

visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 (2), in particolare gli articoli 68 e 70,

visto il regolamento delegato (UE) 2019/715 della Commissione, del 18 dicembre 2018, relativo al regolamento finanziario quadro degli organismi istituiti in virtù del TFUE e del trattato Euratom, di cui all’articolo 70 del regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio (3), e in particolare l’articolo 105,

visti l’articolo 100 e l’allegato V del suo regolamento,

visti i pareri della commissione per l’occupazione e gli affari sociali e della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni,

vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A9-0144/2023),

A.

considerando che la presente risoluzione contiene, per ciascun organismo di cui all’articolo 70 del regolamento (UE, Euratom) 2018/1046, le osservazioni orizzontali che accompagnano le decisioni di discarico in conformità dell’articolo 262 del regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 e dell’articolo 3 dell’allegato V del regolamento del Parlamento;

B.

considerando che la presente risoluzione contiene altresì, per l’Agenzia di approvvigionamento dell’Euratom, le osservazioni orizzontali che accompagnano la decisione di discarico in conformità dell’articolo 262 del regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 e dell’articolo 3 dell’allegato V del regolamento del Parlamento;

C.

considerando che le agenzie dell’Unione dovrebbero concentrarsi su missioni con un chiaro valore aggiunto europeo e che l’organizzazione di tali missioni dovrebbe essere ottimizzata al fine di evitare sovrapposizioni, nell’interesse dei contribuenti dell’Unione;

1.

elogia le agenzie per la loro resilienza e gli sforzi compiuti per mantenere elevati standard di lavoro e risultati di alta qualità, nonostante le limitazioni imposte durante il secondo anno della pandemia di COVID-19;

2.

osserva che, per le 33 agenzie decentrate dell’Unione, il totale cumulativo del bilancio del 2021 ammontava a circa 3 206 milioni di EUR in stanziamenti d’impegno, vale a dire un incremento di circa il 5 % rispetto al 2020, e a 3 090 milioni di EUR in stanziamenti di pagamento, ossia un incremento del 6,88 % rispetto al 2020; rileva inoltre che, dei 3 090 milioni di EUR in stanziamenti di pagamento, circa 2 477 milioni di EUR provenivano dal bilancio generale dell’Unione, il che rappresenta il 77,27 % del finanziamento totale delle agenzie nel 2021 (rispetto al 72,83 % nel 2020); riconosce inoltre che circa 728 milioni di EUR sono stati finanziati mediante diritti e oneri, nonché con contributi diretti dei paesi partecipanti (un calo del 12,15 % rispetto al 2020);

3.

prende atto con preoccupazione che i bilanci definitivi di alcune agenzie sono stati congelati in termini nominali per 6 anni e che a causa dell’aumento dell’inflazione il reale potere di acquisto del bilancio diminuisce; osserva che il persistere di questa tendenza mette a rischio la capacità delle agenzie di svolgere le loro funzioni in modo efficace e tempestivo;

4.

accoglie con favore la conclusione della Corte dei conti europea («Corte») nella sua relazione annuale sulle agenzie dell’UE per l’esercizio finanziario 2021 («relazione della Corte») secondo cui, nel complesso, l’audit condotto dalla Corte sui conti annuali delle agenzie per l’esercizio finanziario chiuso al 31 dicembre 2021, nonché sulle entrate alla base di tali conti, ha riconfermato le risultanze positive segnalate negli anni precedenti; osserva che, secondo la Corte, sono tuttavia necessari miglioramenti per quanto riguarda i pagamenti alla base dei conti;

Principali rischi individuati dalla Corte

5.

osserva che, secondo la sua relazione, la Corte ritiene che il rischio complessivo concernente l’affidabilità dei conti delle agenzie, stabilito applicando le norme contabili adottate dal contabile della Commissione e basate sui principi contabili internazionali, sia generalmente basso, come è stato il caso nel 2020;

6.

rileva che, stando alla sua relazione, la Corte ritiene che il rischio complessivo per la legittimità e la regolarità delle entrate alla base dei conti delle agenzie sia basso per la maggior parte delle agenzie e medio per le agenzie parzialmente autofinanziate cui si applicano regolamenti specifici per la riscossione di tariffe e altri contributi alle entrate, come è stato il caso nel 2020;

7.

ribadisce che la Corte reputa in generale medio il rischio complessivo per la legittimità e la regolarità dei pagamenti alla base dei conti delle agenzie, oscillando da esiguo a elevato per determinati titoli di bilancio; rileva che la Corte considera il rischio per il Titolo I (spese per il personale) generalmente basso, per il Titolo II (spese amministrative) medio e per il Titolo III (spese operative) da basso a elevato, a seconda dell’agenzia in esame e della tipologia di spesa operativa sostenuta; sottolinea che la Corte considera il rischio per il Titolo III simile al rischio per il Titolo II, ma poiché si tratta di importi molto più elevati per il Titolo III, l’impatto è considerato maggiore;

8.

osserva che la Corte ritiene che il rischio per la sana gestione finanziaria sia medio, associato principalmente alle procedure di appalto pubblico che non hanno garantito il raggiungimento del miglior rapporto qualità-prezzo possibile;

9.

segnala che la Corte ritiene che il rischio per la gestione del bilancio sia basso, dal momento che gli alti livelli di riporti di stanziamenti di impegno rilevati dall’audit della Corte erano giustificati, secondo la Corte, dalla natura pluriennale delle operazioni o da ragioni che esulano dal controllo delle agenzie;

10.

prende atto della menzione della Corte di un «altro rischio» connesso alla pandemia di COVID-19, che ha avuto un impatto sul lavoro della Corte, in quanto le restrizioni di viaggio hanno impedito di effettuare controlli in loco, ottenere documenti in originale e sostenere colloqui in presenza con il personale delle entità controllate; si compiace del fatto che la Corte abbia comunque svolto il proprio lavoro procedendo a esami documentali e colloqui a distanza con le entità controllate; prende atto della valutazione della Corte secondo cui, malgrado il maggiore rischio di non individuazione dovuto al mancato svolgimento di controlli in loco, gli elementi probatori forniti dalle entità controllate hanno consentito comunque di completare il lavoro e trarre conclusioni al riguardo;

11.

accoglie con favore il fatto che la Corte abbia dichiarato che nella maggior parte dei casi le agenzie hanno intrapreso azioni correttive per affrontare le osservazioni di audit degli anni precedenti e invita tutte le agenzie interessate a continuare i loro sforzi per dare seguito alle osservazioni della Corte in corso (39) o pendenti (9), in particolare nei settori dei sistemi di gestione e controllo, delle procedure di appalto pubblico e della gestione del bilancio;

Gestione finanziaria e di bilancio

12.

rileva con soddisfazione che, secondo la relazione annuale della Corte, è stato espresso un giudizio di audit senza rilievi sull’affidabilità dei conti di tutte le agenzie; osserva altresì che la Corte ha espresso un giudizio senza rilievi sulla legittimità e regolarità delle entrate alla base dei conti di tutte le agenzie; rileva che la Corte ha espresso un giudizio senza rilievi sulla legittimità e regolarità dei pagamenti alla base dei conti di tutte le agenzie, tranne che per l’Agenzia dell’Unione europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (eu-LISA); constata che il giudizio con rilievi per eu-LISA era dovuto all’irregolarità di sei pagamenti effettuati nel 2021 per un totale di 18,11 milioni di EUR in relazione a diversi contratti quadro, e che detti pagamenti rappresentano il 6,20 % degli stanziamenti di pagamento totali disponibili nel 2021;

13.

osserva che, per quanto riguarda l’affidabilità dei conti, la Corte ha emesso un «paragrafo d’enfasi» per l’Agenzia europea per i medicinali (EMA), l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex) e l’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE); osserva che il paragrafo d’enfasi per l’EMA era correlato alla questione in corso riguardante il contratto di locazione per la precedente sede a Londra, in vigore fino al 2039 e che non prevede una clausola risolutiva e passività potenziali stimate a 383 milioni di EUR al 31 dicembre 2021; osserva che il «paragrafo d’enfasi» per Frontex era correlato al calcolo errato dei contributi dei paesi non-UE dello spazio Schengen, che hanno pagato 2,6 milioni di EUR in meno rispetto a quanto avrebbero dovuto versare al bilancio di Frontex nel 2021; rileva che il paragrafo d’enfasi per l’EIGE era correlato a una passività potenziale (22 000 EUR) nei suoi conti che potrebbe essere sostenuta in una causa in corso riguardante lavoratori interinali impiegati presso l’Agenzia;

14.

osserva che, per quanto riguarda la legittimità e la regolarità dei pagamenti subordinati ai conti delle agenzie, la Corte ha emesso un «paragrafo d’enfasi» per Frontex, in base al quale un impegno di bilancio del 21 dicembre 2020 è stato riportato al 2021 senza il sostegno di un impegno giuridico entro la fine del 2020; rileva dalla relazione della Corte che Frontex ha affrontato tale inosservanza mediante successivi impegni giuridici per tutto il 2021;

15.

prende atto dell’osservazione della Corte relativa ai contributi dei paesi associati, secondo cui i metodi diversi negli accordi per il calcolo dei contributi comportano il rischio di un’attuazione erronea di tali accordi; prende atto dell’invito della Corte alle agenzie in questione a consultare la Commissione per valutare se sia necessario che si allineino agli accordi della Commissione sui contributi e ai metodi di calcolo dei contributi dei paesi associati;

16.

prende atto dell’osservazione della Corte in merito a livelli eccessivi di riporti e alte percentuali di pagamenti tardivi per dieci agenzie, con debolezze (problema strutturale, debole pianificazione di bilancio o possibile violazione dei principi di bilancio dell’annualità) per tre agenzie in particolare, vale a dire l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (ACER), eu-LISA e l’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali (FRA); insiste con forza sul rispetto del principio dell’annualità del bilancio; fa eco alla raccomandazione della Corte secondo cui le agenzie interessate dovrebbero migliorare ulteriormente la loro pianificazione di bilancio e i loro cicli di attuazione per evitare ritardi eccessivi nell’attuazione dei programmi di lavoro o dei piani di appalto;

17.

osserva tuttavia che in alcuni casi il livello elevato di riporti dipende anche da fattori che sono al di fuori del controllo delle agenzie, quali la natura delle loro attività che si espande su periodi pluriennali o la necessità di ricorrere a contraenti esterni per periodi che si protraggono oltre l’esercizio finanziario, a causa della carenza di personale;

18.

ricorda l’importanza di stabilire e mantenere un dialogo attivo tra la Commissione e le agenzie in merito all’assegnazione di risorse adeguate e alla definizione delle rispettive tabelle dell’organico, in linea con gli obiettivi e le ambizioni politiche dell’Unione che sono aumentati negli ultimi anni e che hanno portato a compiti e mandati nuovi ed estesi per diverse agenzie;

Performance

19.

osserva che tutte le agenzie utilizzano vari sistemi di indicatori chiave di prestazione, realizzazioni programmate o obiettivi strategici fissati nell’ambito della loro misurazione delle prestazioni; elogia le agenzie con tassi di attuazione del loro programma di lavoro annuale superiori al 95 % nel 2021; invita tutte le agenzie a riferire all’autorità di discarico in merito al tasso di attuazione del loro programma di lavoro annuale mediante una cifra consolidata espressa in percentuale; apprezza il conseguimento degli indicatori chiave di prestazione da parte delle Agenzie e il fatto che queste ultime abbiano richiamato l’attenzione sulle misure che possono migliorare l’efficienza e l’efficacia del loro lavoro; invita tuttavia le Agenzie a prendere atto degli indicatori che non sono stati ancora raggiunti o che sono in ritardo;

20.

prende atto dei risultati e dei successi realizzati da tutte le agenzie nel 2021, il secondo anno della pandemia di COVID-19, che ha presentato sfide particolari per le agenzie che operano nei settori della giustizia e degli affari interni, dei trasporti e in campo medico;

21.

insiste sull’importante ruolo svolto dalle agenzie dell’Unione nel coadiuvare le istituzioni di quest’ultima ad elaborare e attuare le politiche, in particolare eseguendo compiti specifici di natura tecnica, scientifica, operativa e gestionale; riconosce le competenze di elevata qualità e l’eccellente lavoro svolto dal Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (Cedefop), dalla Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (Eurofound), dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA), dalla Fondazione europea per la formazione (ETF) e dall’Autorità europea del lavoro (ELA), le agenzie che operano nel settore dell’occupazione, degli affari sociali e dell’inclusione; ribadisce, a tale proposito, la necessità di dotare le agenzie, a un livello commisurato ai compiti assegnati, di un organico sufficiente con contratto stabile e con adeguate risorse materiali; ribadisce pertanto la necessità di garantire sufficienti risorse umane e finanziarie per permettere alle citate agenzie di continuare ad attuare il loro programma di lavoro con un tasso assai elevato di completamento delle attività; sottolinea l’importanza e il valore aggiunto di ciascuna agenzia nel suo ambito di competenza e la loro autonomia; riafferma che il corretto funzionamento delle agenzie richiede anche un dialogo sociale di elevata qualità;

22.

ricorda che l’annuale scambio di opinioni in seno alla commissione EMPL riguardo ai programmi di lavoro annuali e alle strategie pluriennali delle agenzie è fondamentale per garantire che tali programmi e strategie siano in linea con le reali priorità politiche, segnatamente nel contesto dell’attuazione dei principi sanciti dal pilastro europeo dei diritti sociali e del conseguimento degli obiettivi di Porto;

23.

ribadisce il ruolo importante svolto dalle agenzie dell’UE che operano nel settore della giustizia e affari interni («agenzie GAI»), poiché esse sono indispensabili per l’attuazione delle politiche dell’Unione, nonché l’importante sostegno che esse assicurano alle istituzioni e agli organi dell’Unione, così come agli Stati membri, nei settori dei diritti fondamentali, della sicurezza e della giustizia, svolgendo compiti operativi, analitici, gestionali e di monitoraggio; ribadisce pertanto la necessità di garantire adeguate risorse finanziarie e umane a favore delle agenzie GAI; osserva che tutte le agenzie dovrebbero eseguire i loro mandati in modo efficace;

24.

ricorda che le agenzie sono gli organismi più qualificati per valutare l’uso delle risorse e svolgono un ruolo essenziale nel sostenere gli opportuni progetti sostenibili in linea con il Green Deal europeo; invita la Commissione a garantire finanziamenti che sostengano le agenzie dell’Unione nel garantire il dialogo sociale; osserva che le agenzie dell’Unione svolgono un ruolo fondamentale nel garantire il dialogo sociale con le istituzioni dell’Unione;

25.

invita le agenzie a continuare a sviluppare sinergie (in settori quali le risorse umane, gli appalti, la digitalizzazione, la gestione degli edifici, i servizi informatici e la cibersicurezza) nonché la cooperazione e lo scambio di buone pratiche con altre agenzie dell’Unione al fine di migliorare l’efficienza, in particolare nel contesto delle tensioni inflazionistiche; invita le agenzie a continuare a riferire all’autorità di discarico in merito all’attuazione della loro strategia per il miglioramento dell’efficienza e ad aggiornare tale strategia ove necessario;

26.

invita la Commissione ad accrescere l’uso di valutazioni orizzontali delle agenzie nel contesto delle verifiche dell’adeguatezza da essa condotte sui diversi settori di intervento; osserva che la Commissione dovrebbe utilizzare i risultati delle valutazioni per individuare le sinergie ed i possibili cambiamenti, comprese le fusioni e, ove opportuno, per preparare le proposte legislative in risposta alle mutate necessità;

27.

prende atto con soddisfazione della continua buona cooperazione tra le agenzie, nell’ambito delle competenze della DG Occupazione, che hanno scambi regolari nella fase di pianificazione dei loro programmi di lavoro e si tengono reciprocamente informate in merito agli sviluppi e ai risultati;

28.

prende atto con preoccupazione, dalla relazione della Corte, delle informazioni comunicate da due agenzie — l’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo (EUAA) e l’Agenzia dell’Unione europea per il programma spaziale (EUSPA) —, che riferiscono circa l’impatto sulle rispettive attività della guerra di aggressione contro l’Ucraina; rileva in tale contesto l’aumento della domanda di assistenza da parte degli Stati membri che accolgono rifugiati provenienti dall’Ucraina e l’interruzione dei lanci dei satelliti Galileo con i razzi russi Soyuz; prende atto, a tale proposito, della firma dell’accordo quadro relativo al partenariato finanziario tra l’EUSPA e l’Agenzia spaziale europea e dell’intensificazione della collaborazione tra le due agenzie, che consente all’UE di contribuire in qualità di garante della sicurezza spaziale e di conseguire l’autonomia strategica;

Politica del personale

29.

rileva che nel 2021 le 33 agenzie decentrate hanno comunicato di avere un organico di 9 631 unità, tra cui funzionari, agenti temporanei, agenti contrattuali ed esperti nazionali distaccati (rispetto alle 9 001 unità del 2020), il che rappresenta un aumento del 7,00 % rispetto al 2020; osserva che una parte dell’aumento, pari allo 0,93 %, è dovuta all’aggiunta, per la prima volta, del personale (84 persone) della nuova Autorità europea del lavoro (ELA), divenuta finanziariamente indipendente nel 2021;

30.

rileva che in 5 agenzie sono stati registrati casi di burnout (in totale 23) e in 13 agenzie dei dipendenti hanno effettuato straordinari nel 2021; rileva in particolare che un numero elevato di dipendenti ha effettuato straordinari presso l’EUAA (78 su 423 dipendenti), l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) (117 su 516 dipendenti), l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT) (78 su 110 dipendenti), l’Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA) (88 su 273 dipendenti), l’Agenzia dell’Unione europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (eu-LISA) (229 su 310 dipendenti) e l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto (Europol) (583 su 979);

31.

osserva che tutte le agenzie hanno messo in atto misure per migliorare il benessere del personale sul posto di lavoro e l’equilibrio tra lavoro e vita privata; rileva che il numero e l’impatto di tali misure variano ampiamente da un’agenzia all’altra e che non sembra esistere un quadro di riferimento comune tra le agenzie; osserva che, ad eccezione di alcune agenzie, generalmente non esistono misure per l’integrazione delle persone con disabilità;

32.

rileva con preoccupazione che nel 2021 il tasso di avvicendamento del personale è stato superiore al 5 % in 16 agenzie su 33; elogia le agenzie — ad esempio l’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (AESA) — per le misure mirate che hanno adottato per evitare alti tassi di avvicendamento del personale; sottolinea l’importanza che tutte le agenzie attuino tali misure;

33.

ribadisce la sua preoccupazione in merito al fatto che la Corte ha individuato una carenza ricorrente di diverse agenzie per quanto concerne l’impiego di personale esterno e lavoratori interinali; chiede che sia affrontato il problema della dipendenza dalle assunzioni esterne da parte delle agenzie e che sia rispettato il diritto del lavoro applicabile; esprime preoccupazione per la mancanza di un inquadramento adeguato per le posizioni di gestione delle procedure di appalto; prende atto della sentenza resa dalla Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) l’11 novembre 2021 nella causa C-948/19 (4), secondo la quale i lavoratori interinali messi a disposizione delle agenzie dell’Unione rientrano nell’ambito di applicazione della direttiva 2008/104/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (5); invita le agenzie a impiegare, nella misura del possibile, personale permanente e chiede alla Commissione di garantire che siano destinate risorse umane adeguate a tal fine;

34.

invita la rete delle agenzie dell’Unione europea (EUAN) a elaborare una politica generale volta a privilegiare il personale permanente rispetto ai consulenti esterni, onde garantire condizioni di lavoro di qualità ed evitare la perdita di sapere ed esperienza;

35.

prende atto con preoccupazione delle osservazioni contenute nella relazione della Corte sulle debolezze relative alle carenze nelle procedure di assunzione riscontrate in otto agenzie nel 2021; ricorda che tali carenze nelle procedure di assunzione mettono a rischio i principi di trasparenza e parità di trattamento; chiede alle agenzie interessate di migliorare le loro procedure interne di assunzione, sotto diversi aspetti, in particolare i processi di valutazione e gli avvisi di posti vacanti;

36.

rileva un miglioramento dell’equilibrio di genere nel 2021 rispetto al 2020 a livello di alta dirigenza, con il 68 % di uomini e il 32 % di donne (74,6 % e 25,4 % rispettivamente nel 2020) e per quanto riguarda il personale in generale con il 50,26 % di uomini e il 49,73 % donne (rispettivamente 52,7 % e 47,3 % nel 2020); rileva inoltre, per quanto riguarda l’equilibrio di genere riportato per i consigli di amministrazione delle agenzie, che il 62 % era costituito da uomini e il 38 % da donne, rappresentando anche in questo caso un miglioramento rispetto all’anno precedente; invita le agenzie ad adoperarsi per migliorare ulteriormente l’equilibrio di genere nell’alta dirigenza; ribadisce il suo invito alla Commissione e agli Stati membri a rispettare l’equilibrio di genere al momento della designazione e della nomina dei membri della dirigenza o dei consigli di amministrazione; ricorda l’ambizione delle agenzie di allinearsi alla Commissione per raggiungere un equilibrio di genere pari al 50 % a tutti i livelli dirigenziali entro la fine del 2024;

37.

deplora l’assenza di uguaglianza di genere nella strategia pluriennale 2021-2027 per l’EUAN; invita l’EUAN a integrare l’uguaglianza di genere nelle sue strategie;

38.

ribadisce la sua preoccupazione per le grandi dimensioni dei consigli di amministrazione di talune agenzie (ad esempio Cedefop, EU-OSHA, Eurofound), che rendono difficile l’adozione di decisioni e generano notevoli costi amministrativi; esorta la Commissione a presentare una proposta adeguata a tale riguardo;

39.

osserva che nel 2021 l’EUAN ha creato un gruppo di lavoro (WGDI) dedicato alle questioni nel settore della diversità e dell’inclusione per tutte le agenzie; osserva che il gruppo di lavoro dedicato a diversità e inclusione ha elaborato e approvato una Carta su diversità e inclusione, in cui sono presentati cinque impegni, tra cui garantire la diversità e l’inclusione lungo tutto il percorso di carriera, dall’assunzione alla promozione e alla mobilità, e raggiungere l’obiettivo del 40 % del genere sottorappresentato nelle posizioni dirigenziali di livello intermedio in tutte le agenzie; invita tutte le agenzie ad adottare e attuare tale Carta; accoglie con favore le ulteriori azioni intraprese dal gruppo di lavoro dedicato a diversità e inclusione, come il lancio tra il personale delle agenzie di un’indagine su diversità e inclusione, l’istituzione di contatti e accordi di cooperazione con la Commissione e il Parlamento europeo per lo scambio delle migliori pratiche e idee innovative e lo sviluppo di un piano d’azione per il 2022 che propone 29 azioni con cui le agenzie promuovono i principi di diversità e non discriminazione stabiliti nello statuto dei funzionari dell’Unione, in modo armonizzato in tutta la rete; invita l’EUAN a tenere informata l’autorità di discarico in merito ai progressi compiuti su tali questioni;

40.

rileva che l’equilibrio geografico del personale delle agenzie decentrate dell’Unione segue con maggiore fedeltà la popolazione degli Stati membri, in percentuale dell’UE a 27, rispetto all’equilibrio geografico del personale della Commissione; deplora il fatto che sei Stati membri sono sottorappresentati, diciotto Stati membri sono sovrarappresentati e tre Stati membri hanno una rappresentanza pressoché equilibrata; ritiene che le agenzie dovrebbero impegnarsi in uno sforzo comune per raggiungere l’obiettivo di una migliore rappresentanza geografica complessiva; invita in tal senso l’EUAN a coordinare gli sforzi delle agenzie al fine di presentare un piano e porre in essere le necessarie misure orizzontali per poter raggiungere tale obiettivo;

41.

ricorda l’importanza di elaborare una politica delle risorse umane a lungo termine in materia di equilibrio tra vita professionale e vita privata, sull’orientamento permanente e l’offerta di possibilità di formazione specifiche per lo sviluppo della carriera, l’equilibrio di genere a tutti i livelli del personale, il telelavoro, il diritto alla disconnessione, il miglioramento dell’equilibrio geografico per ottenere un’adeguata rappresentanza di tutti gli Stati membri, l’assunzione e l’integrazione di persone con disabilità, nonché la promozione della parità di trattamento nei loro confronti e delle opportunità a loro disposizione;

42.

prende atto che tutte le agenzie hanno predisposto, per tutto il personale, una politica e delle misure atte a prevenire e combattere le molestie, e che alcune agenzie hanno adottato misure specifiche (ad esempio corsi di formazione, sensibilizzazione o sessioni di coaching) per i dirigenti e i quadri intermedi; rileva inoltre che le agenzie hanno riferito in merito all’esistenza di 24 casi di molestie in corso o archiviati nel 2021; osserva che in alcune agenzie (ad esempio l’EUAA), per le procedure relative al personale (ad esempio casi di molestie) è richiesto il supporto di studi legali esterni specializzati in diritto della funzione pubblica dell’Unione (statuto del personale dell’Unione), anche quando le agenzie dispongono di una propria unità di servizi giuridici; invita le agenzie, ove applicabile, a riferire all’autorità competente per il discarico in merito a tutti i casi relativi al personale in cui il sostegno di tali studi legali è stato ricevuto negli anni dal 2017 al 2022;

43.

ricorda la sentenza della CGUE dell’11 novembre 2021 per quanto concerne il ricorso ai lavoratori interinali, nell’ambito della quale sono affrontate diverse questioni inerenti all’applicazione alle agenzie dell’Unione della direttiva 2008/104/CE relativa al lavoro tramite agenzia interinale; invita le agenzie che fanno ricorso ai lavoratori interinali a intensificare gli sforzi per ridurre il numero di lavoratori interinali che sostituiscono membri del personale;

Appalti

44.

osserva con preoccupazione che la Corte ha rilevato 34 carenze in materia di appalti pubblici nel 2021 (rispetto alle 18 del 2020) e che il numero di agenzie interessate è in aumento, essendo 19 le agenzie interessate nel 2021 (rispetto alle 9 del 2020); rileva inoltre che tali carenze rimangono la principale fonte di pagamenti irregolari, derivanti da procedure di appalto irregolari segnalate nel 2021 o negli anni precedenti; si associa all’osservazione della Corte secondo cui, nell’attuare i contratti quadro, le agenzie interessate dovrebbero utilizzare solo contratti specifici per l’acquisto di beni o servizi oggetto del contratto quadro associato; concorda altresì con la raccomandazione della Corte secondo cui le agenzie interessate dovrebbero migliorare ulteriormente le rispettive procedure di appalto, assicurando il pieno rispetto della normativa applicabile;

45.

si compiace del maggiore utilizzo degli strumenti di appalto elettronico da parte delle agenzie dell’Unione e dell’importante ruolo che hanno svolto nel garantire la continuità operativa per gli appalti in condizioni di telelavoro; rileva che i moduli e-PRIOR più comuni utilizzati dalle agenzie sono il sistema di aggiudicazione elettronico (e-Tendering), la presentazione elettronica delle offerte (e-Submission) e la fatturazione elettronica (e-Invoicing) e che diverse agenzie hanno attuato lo strumento di gestione degli appalti pubblici nel corso del 2021; elogia le agenzie — il Centro di traduzione degli organismi dell’Unione europea (CdT), l’Autorità bancaria europea (ABE), l’Agenzia dell’Unione europea per la cibersicurezza (ENISA), l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) — che riferiscono di aver completamente digitalizzato i propri processi di appalto;

46.

ricorda l’importanza di tutte le procedure di appalto, al fine di garantire la leale concorrenza tra offerenti e acquisire beni e servizi al miglior prezzo, rispettando i principi di trasparenza, proporzionalità, parità di trattamento e non discriminazione; invita tutte le agenzie ad attuare gli strumenti informatici per gli appalti elettronici sviluppati dalla Commissione e invita quest’ultima a chiarire e aggiornare le procedure e i modelli negli orientamenti in materia di appalti;

Prevenzione e gestione dei conflitti di interesse e trasparenza

47.

osserva che, con l’eccezione di una sola agenzia, tutte le agenzie dispongono di una politica per la prevenzione e la gestione dei conflitti di interesse; insiste sulla necessità di istituire o aggiornare periodicamente insiemi di norme sistematici in materia di trasparenza, incompatibilità, conflitti di interesse e situazioni di «porte girevoli» e lobbismo illegale, nonché strategie antifrode; invita inoltre tutte le agenzie a sviluppare una strategia anticorruzione interna; invita le agenzie a tenere informata l’autorità competente per il discarico in merito ai progressi compiuti al riguardo;

48.

invita le agenzie, ove possibile, ad aderire al recente accordo interistituzionale su un registro per la trasparenza obbligatorio per i rappresentanti di interessi, firmato da Commissione, Consiglio e Parlamento; rileva che, a causa della natura della loro attività, alcune agenzie — ad esempio l’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC), l’Agenzia dell’Unione europea per la formazione delle autorità di contrasto (CEPOL), il CdT — non tengono riunioni con i lobbisti;

49.

osserva che tutte le agenzie richiedono dichiarazioni di interesse per i membri del consiglio di amministrazione e l’alta dirigenza e le pubblicano sul proprio sito web;

50.

rileva che la maggior parte delle agenzie pubblica sul proprio sito web il curriculum vitae (CV) o una sintesi delle precedenti esperienze professionali dei membri del consiglio di amministrazione, del personale dirigente, degli esperti esterni e degli esperti interni; constata che i CV sono incompleti o non presenti nei siti web del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) e dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) (esperti interni), di Frontex, dell’Agenzia dell’Unione europea per le ferrovie (ERA) e dell’ESMA (esperti sia interni che esterni), del Cedefop (alcuni dei suoi membri del consiglio di amministrazione e dei membri supplenti) e dell’EU-OSHA (membri del consiglio di amministrazione e membri supplenti); ricorda alle agenzie che è importante accrescere la trasparenza riguardo alle precedenti esperienze dei membri dei loro consigli di amministrazione, dirigenti ed esperti esterni e interni; invita l’EUAN a coordinare gli sforzi tra le agenzie che ne fanno parte per pubblicare sui loro siti web i CV dei membri di cui sopra, del personale e degli esperti, considerando che tali CV dovrebbero includere almeno l’esperienza professionale e l’istruzione;

51.

si associa con preoccupazione all’osservazione della Corte secondo cui le agenzie sono particolarmente esposte al rischio di situazioni di «porte girevoli» a causa della loro dipendenza dagli agenti temporanei, cui si devono i tassi elevati di avvicendamento, e del loro modello di governance, che comprende consigli di amministrazione i cui membri tendono a esercitare le loro funzioni durante periodi relativamente brevi; riconosce che per alcune agenzie il rischio è ulteriormente accresciuto da poteri normativi significativi o legami con l’industria; apprezza, in tale contesto, l’audit della Corte su un tema orizzontale relativo ai conflitti di interesse e alle potenziali situazioni di «porte girevoli» in circa 40 agenzie; rileva che, ai fini di tale audit, la Corte ha esaminato i casi tra il 2019 e il 2021 in cui il personale di inquadramento superiore dell’agenzia, in servizio o non più in servizio, ha assunto un lavoro dopo aver lasciato un’agenzia o ha svolto un’attività esterna retribuita mentre lavorava per un’agenzia; rileva inoltre che la Corte ha anche esaminato casi simili riguardanti membri ed ex membri dei consigli di amministrazione delle agenzie;

52.

osserva con preoccupazione che solo 20 delle 40 agenzie esaminate dalla Corte avevano preso in considerazione potenziali situazioni di «porte girevoli» relative ai loro membri del personale di inquadramento superiore; prende atto della conclusione della Corte secondo cui le agenzie hanno generalmente rispettato i requisiti giuridici applicabili; rileva tuttavia con preoccupazione che la Corte ha riscontrato in sei agenzie — ACER, AESA, Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA), ENISA, Europol ed EUSPA — diverse violazioni procedurali dei loro obblighi giuridici, ad esempio l’obbligo di pubblicare un elenco dei casi esaminati, di consultare il comitato misto o di emettere una decisione formale entro 30 giorni lavorativi; invita le agenzie a rafforzare le loro procedure e i loro controlli interni in merito a potenziali situazioni di «porte girevoli», al fine di garantire il pieno rispetto delle norme applicabili previste dallo statuto dei funzionari dell’Unione europea e dal regime applicabile agli altri agenti dell’Unione europea;

53.

deplora fermamente l’inefficienza e l’insufficienza del monitoraggio della conformità del personale in servizio o non più in servizio presso le agenzie ai requisiti e alle limitazioni per prevenire i rischi di «porte girevoli»; rileva con preoccupazione che, in tale contesto, i casi di «porte girevoli» non dichiarati o di violazioni delle limitazioni imposte al personale che lascia le agenzie riguardo ai nuovi posti di lavoro potrebbero non essere scoperti, il che può comportare vantaggi indebiti per taluni enti del settore privato in termini di informazioni privilegiate o lobbismo; riconosce che tali carenze e rischi sono dovuti agli obblighi limitati stabiliti dal quadro giuridico dell’Unione in questo ambito; elogia l’Ufficio BEREC, l’ABE e l’ESMA per aver posto in atto procedure volte a monitorare il rispetto delle norme applicabili con riferimento alle «porte girevoli»;

54.

riconosce che le norme riguardanti la gestione di potenziali situazioni di «porte girevoli» e i relativi rischi di conflitti di interesse non si applicano ai membri dei consigli di amministrazione delle agenzie, dei comitati scientifici, dei gruppi di esperti e di altri organi simili; apprende, dalla relazione della Corte, che durante il periodo sottoposto ad audit (2019-2021), solo quattro agenzie hanno valutato eventuali casi relativi a membri dei loro consigli di amministrazione che hanno intrapreso un nuovo lavoro o un’attività esterna; deplora il fatto che siano stati valutati solo 25 casi (vale a dire il 3,8 %) su un totale di 659 persone che hanno lasciato l’incarico di membro del consiglio di amministrazione di un’agenzia; elogia l’ABE, l’EIOPA, l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT), l’EMA, l’ESMA, l’Europol e la FRA per aver adottato disposizioni specifiche a copertura del rischio di situazioni di «porte girevoli» in relazione ai membri dei loro consigli di amministrazione, nonostante l’attuale vuoto giuridico;

55.

invita l’EUAN a coordinare gli sforzi per l’introduzione, in tutte le agenzie che ne fanno parte, di: i) un codice di condotta e una serie di regole per i membri dei consigli di amministrazione, che stabiliscano principi, procedure e meccanismi specifici per affrontare i conflitti di interesse di tali membri e le situazioni di «porte girevoli»; ii) procedure per il controllo del rispetto, da parte del personale in servizio o non più in servizio (compreso il personale di grado elevato), delle decisioni applicabili in materia di situazioni di «porte girevoli» e delle relative limitazioni; invita inoltre l’EUAN a coordinare gli sforzi per l’attuazione, in tutte le agenzie che ne fanno parte, di tutte le raccomandazioni formulate dalla Mediatrice europea nella sua relazione di ispezione del 28 febbraio 2019 (caso SI/2/2-17/NF) al fine di far rispettare il divieto di esercitare attività di lobbismo e di consulenza per un anno che si applica al personale di inquadramento superiore dell’Unione che ha lasciato la pubblica amministrazione, nonché a pubblicare informazioni a cadenza annuale sui casi valutati a tal fine; riconosce tuttavia la mancanza di potere vincolante di tali raccomandazioni e invita la Commissione a colmare tale lacuna; invita inoltre l’EUAN a tenere informata l’autorità competente per il discarico in merito ai progressi compiuti su tali questioni;

56.

osserva che la maggior parte delle agenzie ha riferito di non aver indagato o archiviato casi di conflitti di interesse nel 2021; deplora fortemente il fatto che in diverse agenzie siano stati segnalati diversi casi di potenziali conflitti di interesse (Cedefop: 1 caso; EFSA: 13 casi; EIT: 1 caso; Eurofound: 1 caso; Europol: 2 casi) in relazione, ad esempio, a commissioni giudicatrici, esperti esterni, procedure di assunzione, procedure di aggiudicazione di appalti e sovvenzioni o ex personale dell’agenzia; prende atto delle risposte delle agenzie interessate per quanto riguarda il seguito dato ai casi segnalati di cui sopra;

57.

osserva che tutte le agenzie dispongono di una politica in materia di denuncia delle irregolarità e che alcune di esse (EMA, eu-LISA) l’hanno aggiornata nel 2021; invita la CEPOL a predisporre canali di segnalazione specifici e sicuri, in linea con i pertinenti requisiti della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio (6) sulla protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione; osserva che nel 2021 sono stati segnalati casi di denuncia di irregolarità presso l’ABE (1 caso archiviato), Frontex (3 casi: uno archiviato e notificato all’OLAF e due casi in corso) e l’EUSPA (1 caso in corso); rileva inoltre che l’EMA non ha segnalato casi interni di denuncia di irregolarità, tuttavia sono pervenute 29 segnalazioni di casi esterni di denuncia di irregolarità, di cui 23 sono stati archiviati e 6 sono ancora in corso; invita le agenzie interessate a riferire all’autorità competente per il discarico in merito ai progressi compiuti per quanto riguarda i casi in corso; invita tutte le agenzie a offrire regolarmente corsi di aggiornamento sulla politica in materia di denuncia di irregolarità a tutto il proprio personale, a includere questo argomento nei programmi di formazione per neoassunti e a pubblicare informazioni sulla denuncia di irregolarità nelle pagine web intranet delle agenzie;

Controllo interno

58.

prende atto con preoccupazione delle constatazioni della Corte nel settore dei sistemi di gestione e di controllo, in cui nel 2021 sono state osservate carenze riguardanti potenziali conflitti di interesse, l’assenza di controlli ex ante o ex post, una gestione inadeguata degli impegni di bilancio e degli impegni giuridici e la mancata segnalazione dei problemi nel registro delle eccezioni;

59.

apprende dalla relazione della Corte che, per quanto riguarda le autorità europee di vigilanza (AEV), i regolamenti istitutivi includono disposizioni volte a garantire che i membri dei rispettivi consigli agiscano in piena indipendenza e obiettività nell’interesse dell’Unione; rileva inoltre che la Corte ha segnalato problemi di governance riguardanti le AEV in diverse relazioni speciali degli anni precedenti, in cui raccomandava alla Commissione di prendere in considerazione la possibilità di proporre modifiche della struttura di governance delle AEV volte a consentire loro un utilizzo dei poteri più efficace, sebbene nel 2019 il legislatore non abbia accettato la struttura di governance riveduta proposta dalla Commissione; osserva, inoltre, che nel luglio 2021 la Commissione ha presentato una proposta relativa all’istituzione di una nuova autorità dell’Unione per contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo (AMLA), per la quale sono in corso negoziati;

60.

rileva che alla fine del 2021 la maggior parte delle agenzie ha riferito di aver attuato il quadro di controllo interno riveduto, elaborato dal Comitato delle organizzazioni sponsorizzatrici della commissione Treadway (COSO), e di aver eseguito una valutazione annuale del medesimo; invita tutte le agenzie a fornire almeno i risultati della valutazione a livello di componente, pur incoraggiandole a riferire a un livello più dettagliato, ad esempio in relazione a ciascun principio di controllo interno;

61.

osserva che nel 2021, secondo la relazione della Corte sul seguito dato alle osservazioni degli anni precedenti, 67 osservazioni erano state archiviate e 48 erano ancora in fase di attuazione o in sospeso; invita le agenzie a dare diligentemente attuazione alle osservazioni formulate e a migliorare ulteriormente i loro quadri di controllo; rileva infine che 9 agenzie hanno riferito di avere casi OLAF in corso;

62.

ricorda l’importanza di rafforzare i sistemi di gestione e di controllo per garantire il corretto funzionamento delle agenzie; insiste con forza sulla necessità di sistemi di gestione e controllo efficaci per evitare potenziali casi di conflitti di interesse, l’assenza di controlli ex ante/ex post, la gestione inadeguata degli impegni di bilancio e degli impegni giuridici e la mancata segnalazione dei problemi nel registro delle eccezioni;

Digitalizzazione e transizione verde

63.

elogia il fatto che tutte le agenzie abbiano posto in atto misure a vari livelli al fine di ridurre il loro impatto ambientale e dare un contributo positivo allo sviluppo sostenibile e alla neutralità climatica; rileva che tali misure riguardano, ad esempio, la mobilità sostenibile del personale, l’uso di strutture più ecologiche, la gestione dei rifiuti, la riduzione del consumo di carta e dei materiali di consumo, il miglioramento del consumo energetico ecc.; riconosce, tuttavia, che in alcune agenzie (ad esempio CEPOL) occorre fare molto di più per quanto riguarda le misure relative alla sostenibilità ambientale; invita tutte le agenzie a effettuare quanto prima la transizione all’elettricità verde, se possibile da fonti rinnovabili al 100 %, e a installare, ove possibile, pannelli solari sul tetto dei loro edifici;

64.

osserva che 6 agenzie sono certificate EMAS (sistema di ecogestione e audit) e 19 agenzie non sono certificate EMAS, mentre per 7 agenzie è in corso il processo di certificazione EMAS; osserva che la maggior parte delle agenzie non ha attuato gli appalti pubblici verdi o sta gradualmente introducendo criteri verdi (criteri ambientali chiari e verificabili) nelle procedure di appalto pubblico; invita tutte le agenzie ad accelerare l’adozione e la piena attuazione degli appalti pubblici verdi; invita le agenzie a tenere informata l’autorità competente per il discarico in merito ai progressi compiuti al riguardo;

65.

incoraggia tutte le agenzie ad adottare piani d’azione pluriennali per l’inverdimento che includano impegni in materia di riduzioni di CO2; incoraggia inoltre tutte le agenzie a pubblicare relazioni ambientali annuali che valutino, attraverso indicatori chiave di performance pertinenti, le loro prestazioni ambientali e l’impronta di CO2;

66.

osserva che il 2021 è stato, per la maggior parte delle agenzie, un anno decisivo per quanto riguarda le varie misure adottate per rafforzare la cibersicurezza delle agenzie e la protezione dei documenti digitali in loro possesso; deplora, tuttavia, che tali misure non siano armonizzate fra le agenzie; elogia la proattività di alcune agenzie che si sono preparate all’aggiornamento delle rispettive politiche di sicurezza dei sistemi informativi alla luce dei due regolamenti dell’Unione di prossima adozione sulla cibersicurezza e sulla sicurezza delle informazioni nelle istituzioni e negli organi dell’Unione; invita tutte le agenzie a seguire tale esempio; incoraggia le agenzie a lavorare in stretta collaborazione con l’ENISA (l’Agenzia dell’Unione europea per la cibersicurezza); prende atto dell’iniziativa dell’EU-OSHA di coordinare l’attuazione di una soluzione comune per fornire servizi di cibersicurezza alle agenzie più piccole; rileva che alcune agenzie (BEREC, CEPOL) non hanno ancora adottato una politica di cibersicurezza e le esorta a provvedere in tal senso; invita le agenzie a offrire periodicamente programmi di formazione aggiornati in materia di cibersicurezza a tutto il loro personale;

67.

sottolinea l’importanza di rafforzare la digitalizzazione delle agenzie in termini di funzionamento e gestione interni, ma anche al fine di accelerare la digitalizzazione delle procedure; si compiace del fatto che nel 2021 la maggior parte delle agenzie abbia compiuto ulteriori progressi per quanto riguarda la digitalizzazione e l’ottimizzazione dei flussi di lavoro e delle procedure, in particolare nei settori delle risorse umane, delle procedure finanziarie e degli appalti; incoraggia tutte le agenzie ad adottare e attuare il software di firma qualificata avanzata e di firma elettronica qualificata per ottenere approvazioni e firme dalle controparti interne ed esterne nei documenti di gara e nei documenti contrattuali;

Continuità operativa durante la crisi COVID-19

68.

riconosce che il 2021 è stato un anno di nuove sfide che hanno richiesto adattamento, innovazione, resilienza e flessibilità, dovendo far fronte, nel contempo, al persistere della pandemia di COVID-19 e all’emergere di nuove instabilità politiche ed economiche;

69.

osserva che il telelavoro è stato fondamentale per la continuità operativa delle agenzie nel 2021, e che deve il suo successo anche agli investimenti delle agenzie in strumenti per audio e videoconferenza e altri strumenti online; constata, dalle risposte delle agenzie, che il telelavoro e il lavoro ibrido hanno avuto un impatto neutro o positivo sulle prestazioni di quasi tutte le agenzie, alcune delle quali ritengono che il telelavoro svolga un ruolo significativo nell’attrarre e trattenere i talenti; incoraggia le agenzie a mettere in pratica gli insegnamenti tratti riguardo ai metodi di lavoro a distanza e ibridi, al fine di organizzare meglio in futuro le riunioni e i compiti che potrebbero essere svolti con maggiore efficienza da remoto anziché in presenza; rileva inoltre che diverse agenzie hanno condotto sondaggi tra il personale per valutare l’impatto del telelavoro, i cui risultati indicano un’esperienza complessivamente positiva e una maggiore efficienza (percepita), ma con alcuni problemi riguardanti, fra l’altro, i contatti con persone di altri gruppi di lavoro e l’eventualità che possa risentirne il senso di appartenenza; incoraggia tutte le agenzie ad adottare e attuare la decisione della Commissione sull’orario di lavoro e sul lavoro ibrido;

Altre osservazioni

70.

apprezza le azioni intraprese dalle agenzie per divulgare e pubblicare i risultati del loro lavoro attraverso vari canali, compresi i rispettivi siti web e social media; esorta le agenzie a intensificare i loro sforzi e a comunicare le pertinenti informazioni sulla performance ai cittadini dell’Unione e al grande pubblico in un linguaggio chiaro e accessibile, al fine di garantire una maggiore trasparenza e una maggiore responsabilità pubblica attraverso un migliore utilizzo dei media e dei canali dei social media; si attende che le agenzie riferiscano all’autorità di discarico al riguardo;

71.

ricorda che nel 2020 la Corte ha sperimentato procedure di audit automatizzate nel settore della revisione dei conti di diverse agenzie esecutive; osserva che nel 2021 la Corte ha esteso l’uso di tali procedure a tutte le agenzie, ma che tuttavia — nel caso delle agenzie decentrate — la Corte applica dieci procedure unicamente relative alle retribuzioni; prende atto, dalla relazione della Corte, del successo dei risultati ottenuti mediante l’applicazione di procedure automatizzate; deplora il fatto che le lacune nell’uso di strumenti informatici standardizzati (appalti elettronici e finanza, contabilità e rendicontazione) rappresentino seri ostacoli al progetto della Corte di estendere l’uso della tecnologia per l’audit digitale ad altri settori e a tutte le agenzie; si compiace, tuttavia, dell’intenzione della Corte di estendere tale tecnologia all’audit degli appalti pubblici delle agenzie nel 2022;

72.

ritiene che l’EUAN dovrebbe fare di più per diventare un vero centro di coordinamento delle agenzie e contribuire ad aumentare la cooperazione e lo scambio di buone pratiche fra di esse, anche al fine di ridurne i costi di funzionamento; invita le agenzie a concordare l’assegnazione di un ulteriore posto a tempo parziale (0,5 ETP) proveniente dai loro organigrammi e destinato all’EUAN; invita l’EUAN a fornire all’autorità competente per il discarico un elenco aggiornato in cui figurino i punti di contatto in tutte le agenzie;

73.

incarica la sua presidente di trasmettere la presente risoluzione alle agenzie soggette a questa procedura di discarico, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (serie L).

(1)   GU C 412 del 27.10.2022, pag. 12.

(2)   GU L 193 del 30.7.2018, pag. 1.

(3)   GU L 122 del 10.5.2019, pag. 1.

(4)  Sentenza della Corte dell’11 novembre 2021, UAB «Manpower Lit» contro E.S. e a., C-948/19, ECLI:EU:C:2021:906.

(5)  Direttiva 2008/104/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008 , relativa al lavoro tramite agenzia interinale (GU L 327 del 5.12.2008, pag. 9).

(6)  Direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione (GU L 305 del 26.11.2019, pag. 17).