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2.3.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 79/1 |
Risoluzione del Comitato europeo delle regioni sul programma di lavoro della Commissione europea e le priorità politiche del CdR per il 2023
(2023/C 79/01)
IL COMITATO EUROPEO DELLE REGIONI (CdR),
visti:
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il programma di lavoro della Commissione europea per il 2023 (1), |
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il protocollo di cooperazione con la Commissione europea del febbraio 2012, |
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la propria risoluzione sulle priorità del Comitato europeo delle regioni per il periodo 2020-2025 (2), |
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la propria risoluzione sulle proposte del Comitato europeo delle regioni in vista del programma di lavoro della Commissione europea per il 2023 (3), |
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il proprio Rapporto annuale dell'UE sullo stato delle regioni e delle città (4); |
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1. |
plaude al fatto che il programma di lavoro della Commissione europea per il 2023 si ispiri in larga misura alle proposte della Conferenza sul futuro dell'Europa. Poiché l'attuazione di alcune proposte richiederebbe una modifica dei Trattati, il CdR condivide l'invito del Parlamento europeo e della Presidente della Commissione europea a istituire una convenzione ai sensi dell'articolo 48 del Trattato sull'Unione europea. Il CdR si rammarica, tuttavia, che il programma di lavoro della Commissione manchi di riferimenti e di proposte concrete collegate alle conclusioni della Conferenza sul futuro dell'Europa, che riconoscano maggiormente il valore aggiunto degli enti locali e regionali per la democrazia europea; |
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2. |
accoglie con favore il rinnovato impegno della Commissione a utilizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) come obiettivo guida generale, in particolare attraverso la loro integrazione nel semestre europeo e negli strumenti per legiferare meglio. Il CdR invita la Commissione a riesaminare il pieno potenziale della localizzazione degli OSS, anche nell'ambito della prevista revisione volontaria dell'UE, al fine di conseguire una ripresa sostenibile e completare gli OSS entro il 2030; |
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3. |
rileva che le conseguenze dell'attuale emergenza climatica, della pandemia di COVID-19, della guerra russa contro l'Ucraina e degli attuali elevati tassi di inflazione innescati dall'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e dell'energia, nonché della crisi migratoria e umanitaria alle frontiere esterne dell'UE, particolarmente grave nel Mediterraneo e nell'Atlantico, più che mai confermano il ruolo della coesione quale valore fondamentale dell'Unione europea. La politica di coesione è la più importante politica di investimento dell'UE e uno strumento fondamentale per sostenere la cooperazione territoriale e promuovere la solidarietà e l'integrazione. Per questo motivo il CdR, in collaborazione con i suoi partner di #CohesionAlliance (5), si concentrerà nel 2023, soprattutto in sede di revisione del quadro finanziario pluriennale (QFP), sull'ulteriore rafforzamento della politica di coesione e sulla sua realizzazione; |
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4. |
si impegna a continuare a sostenere pienamente l'Ucraina, le sue regioni e i suoi comuni e ad assumersi le proprie responsabilità nella ricostruzione del paese, in particolare attraverso l'Alleanza europea delle città e delle regioni per la ricostruzione dell'Ucraina, la quale dovrebbe essere riconosciuta come partner in seno all'apposita piattaforma per la ricostruzione del paese. Il CdR esprime preoccupazione per il fatto che l'idea centrale della piattaforma, le sue modalità di finanziamento e la sua governance non siano stati ancora presentati. Insiste che il processo di ricostruzione deve garantire approcci sostenibili, verdi e digitali per lo sviluppo territoriale integrato e va di pari passo con la promozione della democrazia locale basata su solidi partenariati con gli enti locali e regionali nell'UE, la trasparenza e la lotta alla corruzione. Ritiene inoltre che il contributo dell'Unione alla ricostruzione dell'Ucraina richiederebbe un sostegno finanziario al di là dell'attuale QFP. Le regioni e le città che ospitano il maggior numero di rifugiati necessitano di un sostegno finanziario supplementare da parte dell'UE; |
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5. |
si impegna a continuare a sostenere i rappresentanti dei governi subnazionali dell'Ucraina, della Moldova e della Georgia tenendo riunioni periodiche in contesti bilaterali e multilaterali, come l'Alleanza europea delle città e delle regioni per la ricostruzione dell'Ucraina, nonché agevolando la cooperazione tra pari e promuovendo l'organizzazione di campi di vacanza per i minori la cui vita è stata scossa dalla guerra. |
Avvicinare l'Europa ai cittadini
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6. |
accoglie con favore l'istituzione di panel di cittadini europei e la graduale introduzione di meccanismi partecipativi basati sul territorio, che costituiscono una nuova caratteristica del processo decisionale dell'UE, anche a livello locale e regionale e con un adeguato sostegno da parte dell'UE in termini di finanziamenti e sviluppo delle capacità. Ritiene che tale processo richiederà una revisione dell'accordo interistituzionale Legiferare meglio e debba incorporare una dimensione territoriale, avvalendosi così dell'esperienza degli enti locali e regionali in materia di pratiche partecipative. Sottolinea inoltre la necessità di trasparenza e di un feedback chiaro ai cittadini riguardo alle loro proposte; |
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7. |
accoglie con favore l'attenzione rivolta dalla Commissione, nel suo programma di lavoro, alla necessità di elaborare politiche informate basate su dati concreti, principi di una migliore regolamentazione e una previsione strategica. Sulla scia delle proposte della Conferenza sul futuro dell'Europa, il CdR ricorda il contributo che gli enti locali e regionali e il Comitato stesso forniscono al fine di consolidare la base di dati concreti su cui poggia la legislazione dell'UE, anche attraverso il monitoraggio della sussidiarietà, le valutazioni d'impatto territoriale, il riesame dell'attuazione della verifica rurale da parte della rete RegHub e della piattaforma Fit4Future; |
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8. |
sottolinea il ruolo fondamentale svolto dagli enti locali e regionali nella difesa dei valori europei e nella lotta contro le sfide alla democrazia, quali la disinformazione e le ingerenze malevoli. Il CdR è pronto a contribuire al pacchetto sul tema Difesa della democrazia e agli aggiornamenti del quadro legislativo anticorruzione. Sottolinea inoltre il ruolo chiave degli enti locali e regionali nella difesa dello Stato di diritto e si aspetta che l'evento annuale per la promozione dello Stato di diritto raccomandato dalla Conferenza sul futuro dell'Europa si avvalga di una serie di riunioni a livello regionale e nazionale; |
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9. |
sostiene fermamente gli sforzi della Commissione verso un'Unione dell'uguaglianza, tra cui figura la proposta di una tessera europea di disabilità, al fine di garantire il riconoscimento reciproco dello status di disabilità in tutti gli Stati membri ed esorta la Commissione ad attuare un piano per garantire la piena accessibilità digitale universale nell'UE. Accoglie inoltre con favore le iniziative giuridiche annunciate sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica, sulla trasparenza retributiva e sulla garanzia dell'attuazione del piano d'azione dell'UE contro il razzismo 2020-2025. Il CdR ribadisce inoltre la necessità di attuare la strategia per l'uguaglianza LGBTIQ 2020-2025; |
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10. |
si impegna a dare seguito all'eredità dell'Anno europeo dei giovani e ad aumentare la loro partecipazione alla vita democratica dal punto di vista locale e regionale sulla base della Carta europea dei giovani e della democrazia e tramite il proseguimento del programma del CdR Giovani rappresentanti politici eletti (YEP), creando al contempo uno stretto collegamento tra i giovani e l'Anno europeo delle competenze 2023. Il CdR accoglie inoltre con favore le nuove iniziative della Commissione, come gli Youth Ideas Labs e HealthyLifestyle4All; |
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11. |
attende con impazienza la proposta legislativa della Commissione di rivedere il quadro di governance economica, che deve essere ridefinito alla luce dell'emergenza climatica, della pandemia di COVID-19 e della guerra russa contro l'Ucraina, nonché diventare più trasparente e democratico ed incorporare una dimensione locale e regionale nel semestre europeo. Il CdR ribadisce il suo invito a distinguere tra spese e investimenti, raggiungendo nel contempo l'obiettivo della riduzione complessiva del debito e auspica che siano elaborate nuove norme per sostenere la crescita sostenibile senza compromettere la capacità degli enti locali e regionali di investire nei servizi pubblici e nelle infrastrutture. |
Costruire comunità resilienti
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12. |
si aspetta di veder raggiunte, nel 2023, nuove tappe fondamentali per realizzare, come previsto, lo spazio europeo dell'istruzione ed esprime il proprio sostegno all'aggiornamento dell'attuale quadro di mobilità dell'UE per l'apprendimento al fine di consentire agli studenti di spostarsi più facilmente da un sistema di istruzione all'altro attraverso un approccio inclusivo; |
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13. |
pur accogliendo con favore il lancio del programma permanente di mobilità Culture Moves Europe (La cultura muove l'Europa), il CdR deplora la mancanza di nuove iniziative specifiche nel settore della cultura e del patrimonio culturale per il 2023 e chiede che il nuovo piano di lavoro dell'UE per la cultura 2023-2026 contribuisca a integrare tali politiche in altri settori; |
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14. |
appoggia la proposta della Commissione di proclamare il 2023 Anno europeo delle competenze, con un ruolo attivo di regioni e città, promuovendo una formazione, uno sviluppo delle competenze e una riconversione professionale che siano più diffusi, efficaci e inclusivi, nell'ottica della duplice transizione verde e digitale e della ripresa economica. Sottolinea la necessità di promuovere attivamente soluzioni transfrontaliere e multilingui in materia di istruzione. Il CdR continuerà a sostenere attivamente le iniziative pertinenti della Commissione, come il patto per le competenze, e gli sforzi volti a far fronte all'evidente carenza di donne nelle carriere e nell'istruzione in ambito scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico (STEM). Inoltre, il CdR appoggerà l'attenzione speciale della Commissione verso una maggiore attivazione del mercato del lavoro, con particolare considerazione per le donne e i giovani, soprattutto se non hanno un lavoro, né seguono un percorso scolastico o formativo (NEET); |
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15. |
attende con impazienza l'iniziativa della Commissione per la digitalizzazione dei sistemi di sicurezza sociale e delle reti di sicurezza sociale a sostegno della mobilità dei lavoratori, in collegamento con l'elaborazione in corso del progetto pilota della tessera europea di sicurezza sociale (ESSPASS); |
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16. |
si impegna a contribuire alla proposta della Commissione di una raccomandazione del Consiglio sullo sviluppo delle condizioni quadro dell'economia sociale; |
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17. |
chiede alla Commissione di continuare a sostenere il lavoro del Patto europeo dei sindaci per il clima e l'energia, nonché iniziative come il nuovo Bauhaus europeo e la missione dell'UE Città intelligenti e a impatto climatico zero, quali strumenti chiave per attuare il Green Deal europeo nelle città e nelle regioni di tutta l'UE e per aiutare gli enti locali e regionali a conseguire gli obiettivi di adattamento, specialmente nelle isole, in altri territori con svantaggi geografici e demografici e nelle regioni ultraperiferiche; |
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18. |
sottolinea che la decarbonizzazione del sistema dei trasporti e il passaggio a modi di trasporto più sostenibili e rispettosi dell'ambiente sono un pilastro essenziale del Green Deal europeo. Accoglie pertanto con favore le prossime iniziative della Commissione volte a rendere i trasporti più sostenibili, in particolar modo il pacchetto per un trasporto merci più ecologico; chiede, in tale contesto, l'ulteriore sviluppo transfrontaliero del trasporto merci e del trasporto pubblico, al fine di collegare meglio le regioni frontaliere e semplificare le tariffe e le prenotazioni di biglietti transfrontalieri. Inoltre, il CdR invita la Commissione a concentrare sull'attuazione degli obiettivi del Green Deal dell'UE la revisione degli orientamenti sugli obblighi di servizio pubblico. Chiede che i nuovi orientamenti, che saranno pubblicati nel 2023, non limitino eccessivamente le competenze degli enti locali di trasporto pubblico e non introducano nuovi concetti giuridici che rischiano di creare incertezza giuridica e di ostacolare futuri investimenti a favore dei servizi di trasporto pubblico e del loro sviluppo; |
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19. |
sostiene l'obiettivo generale di REPowerEU e accoglie con favore il riconoscimento — nel piano — dell'importanza degli enti locali e regionali. La loro capacità di proteggere i cittadini va sostenuta tramite un'assistenza finanziaria e tecnica che preveda anche finanziamenti diretti; |
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20. |
accoglie con favore l'annuncio di una riforma globale del mercato dell'energia elettrica dell'UE e dell'istituzione della Banca europea dell'idrogeno per preparare meglio l'UE a un futuro decarbonizzato; a tale proposito invita la Commissione a elaborare una proposta legislativa globale sulla povertà energetica al fine di fornire orientamenti chiari agli Stati membri per l'elaborazione di misure che affrontino il problema alla radice; |
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21. |
invita la Commissione a intensificare gli sforzi per aumentare la resilienza digitale delle amministrazioni subnazionali, al fine di proteggere le infrastrutture critiche dell'UE da attacchi fisici e informatici, in particolare nel contesto della guerra in Ucraina; |
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22. |
invita la Commissione a impegnarsi con le amministrazioni locali e regionali nell'attuazione delle iniziative derivanti dal patto per il clima di Glasgow e dalle conclusioni della COP 27 dell'UNFCCC, e a sostenere la collaborazione multilivello e i contributi determinati a livello regionale e locale. Vanno intensificati gli sforzi per promuovere l'adattamento ai cambiamenti climatici a guida locale, al fine di conseguire gli ambiziosi obiettivi della strategia dell'UE di adattamento ai cambiamenti climatici e ridurre al minimo i costi per le famiglie e le imprese; |
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23. |
è pronto ad affrontare la sfida di realizzare il quadro globale post-2020 in materia di biodiversità e invita la Commissione a consolidare il ruolo chiave dei governi regionali e locali nella sua attuazione. Gli obiettivi in materia di biodiversità dovrebbero essere integrati nell'elaborazione delle politiche dell'UE al fine di garantire che la visione condivisa Vivere in armonia con la natura si realizzi entro il 2050. Occorre raddoppiare gli sforzi volti a trattare la perdita di biodiversità come una crisi urgente e a cercare di individuare sinergie con le misure di lotta ai cambiamenti climatici, ai combustibili fossili e all'inquinamento. A questo proposito, il CdR si rammarica del fatto che il programma di lavoro della Commissione non contenga alcuna proposta giuridicamente vincolante per intensificare il monitoraggio, l'informazione e la raccolta di dati sulle foreste nell'UE, come annunciato nella strategia forestale dell'Unione; |
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24. |
si impegna a continuare a collaborare alla piattaforma delle parti interessate per l'inquinamento zero, promuovendo un approccio di governance multilivello a favore del piano d'azione per l'inquinamento zero, compresi il monitoraggio e, in una fase successiva, la creazione di un quadro di valutazione delle prestazioni ecologiche delle regioni dell'UE. Il CdR chiede di rivedere e rafforzare i regolamenti REACH e CLP. Ribadisce la sua richiesta di adottare una legge sugli oceani, nello stesso spirito della legge sul clima. Accoglie con favore l'annuncio di una nuova iniziativa per proteggere, gestire in modo sostenibile e ripristinare i suoli dell'UE; |
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25. |
sottolinea che gli enti locali e regionali svolgono un ruolo cruciale nella transizione verso l'economia circolare, nella politica in materia di rifiuti e nella riduzione della dipendenza da terzi e da materie prime vergini. Il CdR si rammarica che nel suo programma di lavoro la Commissione non faccia riferimento all'iniziativa sul Consumo sostenibile di beni — promuovere la riparazione e il riutilizzo; |
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26. |
accoglie con favore il sostegno alle PMI e chiede di coinvolgere gli enti locali e regionali nello sviluppo di nuovi strumenti politici — e nel miglioramento di quelli esistenti — per valutare l'impatto della nuova legislazione sulle PMI; |
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27. |
attende con interesse la comunicazione sui 30 anni del mercato unico e invita l'UE a continuare ad avvalersi della propria posizione di leadership a livello mondiale per consolidare, al di fuori dei propri confini, standard e norme climaticamente neutri, circolari, tecnici e democratici; |
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28. |
si rammarica che la Commissione non affronti in misura sufficiente le distorsioni della concorrenza derivanti dai regimi di sostegno dell'UE e degli Stati membri a seguito della pandemia e della crisi energetica, o causate da imprese straniere destinatarie di aiuti da parte dei loro governi, a scapito delle economie locali e regionali; |
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29. |
plaude all'ambizione della Commissione di continuare a conseguire gli obiettivi del decennio digitale e rafforzare la resilienza dell'UE prevedendo l'adozione di una legge dell'Unione sulle materie prime critiche, che dovrebbe integrare la recente normativa dell'UE sui semiconduttori e fornire una base per la fabbricazione di prodotti chiave nell'Unione, ivi compresi i semiconduttori; |
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30. |
sostiene l'approccio strategico alla migrazione legale e ulteriori misure volte ad attrarre nell'UE cittadini di paesi terzi sia scarsamente che altamente qualificati attraverso il riconoscimento uniforme delle qualifiche e l'agevolazione dell'accesso ai mercati del lavoro; |
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31. |
ribadisce che le città e le regioni alle frontiere esterne dell'UE continuano ad essere esposte per prime ai flussi migratori e necessitano di un forte sostegno a livello dell'UE; ricorda alla Commissione di non perdere di vista le raccomandazioni contenute nel parere del CdR sul tema Un nuovo patto sulla migrazione e l'asilo per quanto riguarda l'attuazione del patto secondo l'apposita tabella di marcia comune con la partecipazione dei livelli locale e regionale; |
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32. |
sottolinea la necessità di rafforzare la sicurezza esterna dell'Europa, fornendo maggiore sostegno agli Stati membri a protezione delle frontiere esterne dell'UE; |
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33. |
ricorda le raccomandazioni contenute nel suo parere sul tema Governance riveduta dello spazio Schengen e sottolinea che «i controlli alle frontiere interne dovrebbero sempre essere una misura di extrema ratio» solo dopo aver tenuto «conto dell'opportunità di misure alternative»; sostiene l'adesione di Bulgaria, Croazia e Romania allo spazio Schengen, sulla base dei rispettivi meriti; |
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34. |
deplora l'assenza di riferimenti, nel programma di lavoro della Commissione, al dispositivo per la ripresa e la resilienza, benché tale dispositivo sia lo strumento chiave dell'UE per una ripresa sostenibile post-COVID nell'Unione; |
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35. |
deplora che, per quanto riguarda la protezione civile dell'UE, la Commissione non proponga un piano chiaro contenente impegni o azioni a lungo termine oltre al raddoppiamento delle capacità antincendio prima della stagione degli incendi boschivi 2023. Gli enti locali e regionali dovrebbero essere sufficientemente consultati e coinvolti negli appalti, nella manutenzione, nel coordinamento e nell'impiego di tali capacità; |
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36. |
invoca un maggior numero di iniziative a livello dell'UE, compreso un meccanismo di sostegno più strutturato per le azioni di prevenzione e preparazione alle catastrofi, al fine di rafforzare la resilienza complessiva delle regioni e delle città dell'UE. In tale contesto, il CdR ribadisce la propria disponibilità a contribuire all'elaborazione di un quadro europeo di valutazione delle vulnerabilità a livello locale e regionale; |
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37. |
invita la Commissione a garantire che l'agenda rurale europea trovi applicazione, nel periodo di finanziamento attuale e in quelli futuri, in tutte le politiche e abbia obiettivi ambiziosi al fine di rafforzare le dinamiche innovative dei territori rurali e la loro resilienza, organizzare una cooperazione interterritoriale intelligente e stimolare l'azione dei cittadini nelle strategie di sviluppo locale; il concetto di «intelligente» va considerato uno strumento integrato e globale che collega tra loro i concetti di «piccoli comuni intelligenti», «città intelligenti» e «regioni intelligenti»; |
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38. |
si rammarica che la Commissione non menzioni espressamente, tra le sfide generazionali citate nel suo programma di lavoro per il 2023, la sfida demografica che molte regioni europee devono affrontare e che costituisce una delle principali sfide che l'UE deve prendere in considerazione in tutte le sue politiche al fine di consentire la riduzione delle disparità tra le regioni, obiettivo fondamentale della politica di coesione dell'Unione; |
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39. |
incoraggia la Commissione a utilizzare il patrimonio dell'umanità come strumento per migliorare la sostenibilità economica e sociale delle zone rurali in Europa; |
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40. |
sottolinea l'importanza di cogliere l'opportunità offerta dall'imminente legge quadro per un sistema alimentare sostenibile dell'UE ai fini di una profonda revisione strutturale del sistema alimentare che si opponga alla speculazione sui mercati internazionali e protegga le entrate degli agricoltori. Le scorte pubbliche, essendo i principali strumenti di regolamentazione del mercato, dovrebbero essere utilizzate per stabilizzare i mercati e costituire scorte strategiche volte a prevenire le crisi alimentari; |
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41. |
invita la Commissione europea ad accrescere al massimo le opportunità offerte dagli appalti pubblici nel settore alimentare proponendo agli enti locali e regionali una serie di possibili criteri per gli appalti alimentari sostenibili al fine di promuovere un'alimentazione sana e sostenibile nelle scuole e nelle istituzioni pubbliche, favorendo così un cambiamento sistemico dei nostri sistemi alimentari. Il CdR sottolinea inoltre l'importanza di un'azione sistemica per ridurre gli sprechi alimentari e invita la Commissione a fornire linee guida e fare opera di monitoraggio sulla base del lavoro svolto dalla piattaforma dell'UE sulle perdite e gli sprechi alimentari; |
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42. |
chiede che una nuova legislazione dell'UE sulle sementi liberalizzi l'uso e la commercializzazione delle sementi prodotte localmente; |
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43. |
propone che l'UE attui le raccomandazioni del Parlamento europeo sulla concentrazione dei terreni agricoli nell'Unione e gli Orientamenti volontari sulla governance responsabile della terra, della pesca e delle foreste adottati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO); |
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44. |
è pronto a contribuire alla iniziativa imminente sulla salute mentale e sottolinea di aver individuato nella salute mentale la principale sfida sanitaria nell'era post-COVID e di aver presentato un campione di approcci locali e regionali nel proprio Rapporto 2022 sullo stato delle regioni e delle città; |
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45. |
ribadisce il proprio sostegno alla lotta contro il cancro e si attende che le proposte di raccomandazioni sugli ambienti senza fumo e sui tumori a prevenzione vaccinale accresceranno il livello di protezione dei cittadini europei; si impegna a lavorare a livello locale e regionale per sensibilizzare e condividere le migliori strategie di prevenzione e screening; |
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46. |
sottolinea che una delle principali richieste dei cittadini europei, elencate nella relazione finale della Conferenza sul futuro dell'Europa, è di disporre di un «passaporto sanitario» digitale dell'UE. Il CdR si attende dai legislatori dell'Unione un rapido accordo sullo spazio europeo dei dati sanitari, che tenga conto delle raccomandazioni formulate nel parere del Comitato sullo spazio europeo dei dati sanitari e del fatto che l'Unione europea della salute non sarà completa senza un solido quadro per i trasferimenti di dati sanitari. |
La coesione, il nostro valore fondamentale
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47. |
ribadisce il proprio fermo sostegno a un'attuazione efficiente, flessibile e sostenibile degli attuali programmi di coesione, che dovrebbero contribuire a garantire in futuro una politica di coesione forte. Il CdR sottolinea che il principio del «non nuocere alla coesione» enunciato nell'ottava relazione sulla coesione mette in rilievo la coesione quale valore globale dell'UE. A questo proposito, il CdR si rammarica che il programma di lavoro della Commissione per il 2023 non contenga alcun riferimento all'impatto territoriale asimmetrico delle attuali crisi o alla necessità di esaminare il potenziale impatto territoriale delle politiche dell'UE, che non soddisfa l'impegno già assunto nel programma di lavoro 2022 di rafforzare le valutazioni d'impatto territoriale e la verifica rurale. Il CdR ricorda inoltre la richiesta del Parlamento europeo di coinvolgere il Comitato europeo delle regioni nella definizione del principio «non nuocere alla coesione» e conferma la propria disponibilità a cooperare con la Commissione a tale riguardo. Il CdR rivolge ancora una volta alla Commissione l'invito a garantire che le valutazioni d'impatto comprendano una valutazione dei potenziali impatti differenziati a livello territoriale di ciascuna iniziativa legislativa; |
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48. |
accoglie con favore l'intenzione della Commissione di proporre una revisione tempestiva del QFP. Tale revisione dovrebbe comprendere un dibattito generale sulla struttura e sulle strumentazioni del prossimo QFP, mantenendo costante l'attenzione sulla semplificazione, sull'orientamento tematico degli strumenti e, potenzialmente, sul sistema di attuazione dei fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE); |
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49. |
invita la Commissione a effettuare un'analisi dei possibili modelli di partecipazione e gestione concorrente per la negoziazione, la programmazione e l'attuazione dei fondi SIE al fine di mappare le diverse opzioni in tutta l'UE e ottimizzare la partecipazione degli enti regionali e locali a tutte le fasi di avanzamento di tali fondi; |
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50. |
si rammarica che il programma di lavoro della Commissione non proponga alcuna nuova iniziativa volta ad affrontare il blocco, in sede di Consiglio, del regolamento su un meccanismo transfrontaliero europeo; sottolinea l'importanza di sviluppare e semplificare ulteriormente la cooperazione transfrontaliera e di tenerne conto nelle iniziative legislative ai fini di una migliore coesione; accoglie invece con favore l'annuncio di un'iniziativa legislativa su uno statuto per le associazioni transfrontaliere europee per consentire loro di beneficiare appieno del mercato unico senza ostacoli alla cooperazione; |
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51. |
chiede che la Commissione dia un seguito alla raccomandazione congiunta del CdR e del Parlamento europeo di concludere un patto per le isole e un'Agenda dell'Unione europea per le isole, con la partecipazione delle principali parti interessate, vale a dire autorità nazionali ed enti regionali e locali, operatori economici e sociali, società civile, mondo accademico e organizzazioni non governative, sul modello del patto urbano e del futuro patto rurale; ricorda inoltre alla Commissione che è necessario condurre uno studio sulla diversità delle situazioni nei territori insulari dell'UE; |
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52. |
sottolinea l'importanza di dare seguito alla strategia aggiornata per le regioni ultraperiferiche, a beneficio di queste ultime e dell'UE nel suo complesso; |
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53. |
continua a fornire un contributo diretto all'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali a livello locale e regionale e alla valutazione del piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali sul campo. A tale proposito, ribadisce la necessità di indicatori complementari «oltre il PIL» per misurare i progressi economici, sociali e ambientali che facilitino la transizione verso un'economia del benessere sostenibile, nonché di meccanismi efficaci di monitoraggio e raccolta dei dati per le politiche sociali e occupazionali, dal momento che esistono ancora forti divari tra le regioni; |
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54. |
ritiene che, a complemento della tassonomia verde quale contributo all'attuazione del Green Deal, la Commissione dovrebbe presentare con urgenza una proposta volta a istituire una tassonomia sociale, senza la quale gli investitori e le imprese non dispongono di orientamenti chiari su ciò che può essere inteso come «investimento sociale». Di conseguenza risulta difficile finanziare attività, giustificate dal punto di vista sociale, nell'ambito dell'assistenza sanitaria, degli alloggi sociali, dei servizi sociali e altro ancora; |
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55. |
rinnova il proprio invito a elaborare una strategia europea per l'alloggio volta a promuovere un'edilizia residenziale sociale economicamente accessibile, sostenibile e adatta anche alle emergenze. Tale strategia dovrebbe essere incorporata nel semestre europeo e proporre obiettivi quantitativi nazionali in materia di investimenti pubblici; |
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56. |
invita la Commissione a confermare il proprio chiaro impegno a favore di un Fondo per una transizione giusta e sostenibile 2.0 dopo il 2027. Sottolinea che attualmente non esistono opportunità di finanziamento specifiche per le regioni specializzate nel settore automobilistico, sebbene anche tali regioni debbano far fronte a sfide importanti nel processo di transizione. Ribadisce il suo invito a presentare un programma dell'UE dotato di un ambito tematico e territoriale che comprenda le regioni specializzate nel settore automobilistico; |
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57. |
accoglie con favore l'impegno della Commissione ad imprimere nuovo slancio al processo di adesione dei paesi candidati dei Balcani occidentali, oltre che dell'Ucraina, della Moldova e della Georgia. Il CdR coinvolgerà gli enti locali e regionali dei due nuovi paesi candidati, Ucraina e Moldova, nei suoi lavori di allargamento e si sta adoperando per creare con loro strutture bilaterali. Ribadisce la propria disponibilità a istituire, nel 2023, un comitato consultivo misto con l'Albania. Il CdR continuerà a sostenere il dialogo e la cooperazione pratica con la Turchia. Presenterà la propria posizione sul futuro del partenariato orientale da una prospettiva locale e regionale all'inizio del 2023, come richiesto dalla presidenza ceca del Consiglio dell'UE; |
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58. |
si impegna a rafforzare i legami, a livello locale e regionale, con i vicini dell'UE e i paesi terzi meridionali, in particolare attraverso scambi e opportunità di cooperazione nel quadro del forum delle città e regioni per i partenariati internazionali da organizzare in collaborazione con la Commissione nel 2023; |
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59. |
sollecita nuovamente la Commissione a fornire un seguito alla richiesta del CdR di dare maggiore profondità territoriale alle relazioni tra il Regno Unito e l'UE. Il CdR contribuirà ad agevolare e sviluppare la cooperazione territoriale con le amministrazioni decentrate delle nazioni e gli enti locali e regionali del Regno Unito, anche al di là del quadro istituzionale dell'accordo sugli scambi commerciali e la cooperazione; |
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60. |
incarica il Presidente del CdR di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione europea, al Parlamento europeo, alle presidenze ceca, svedese e spagnola del Consiglio dell'UE e al Presidente del Consiglio europeo. |
Bruxelles, 1o dicembre 2022
Il presidente del Comitato europeo delle regioni
Vasco ALVES CORDEIRO
(1) COM(2022) 548 final.
(2) COR-2020-01392-00-00-RES-TRA.
(3) COR-2022-02657-00-00-RES-TRA.
(4) https://cor.europa.eu/it/our-work/Pages/State-of-Regions-and-Cities-2022.aspx
(5) https://cor.europa.eu/it/engage/Pages/cohesion-alliance.aspx