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20.12.2022 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 484/15 |
Conclusioni sulla relazione speciale n. 19/2022 della Corte dei conti europea: «Approvvigionamento di vaccini anti-COVID-19 nell'UE — Superate le difficoltà iniziali, le dosi necessarie sono state garantite, ma manca un'adeguata valutazione della performance del procedimento d'appalto»
(2022/C 484/04)
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA:
1)
ACCOGLIE CON FAVORE la relazione speciale n. 19/2022 della Corte dei conti europea (la «Corte») e le risposte della Commissione al riguardo.
2)
OSSERVA che l’audit della Corte ha valutato se la Commissione e gli Stati membri abbiano acquistato in maniera efficace i vaccini contro la COVID-19 fino alla fine del 2021; a tal fine, la Corte ha appurato se:|
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i preparativi dell'UE per l'approvvigionamento di vaccini contro la COVID-19 siano stati efficaci; |
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i negoziatori dell'UE siano stati in grado di garantire gli obiettivi di approvvigionamento dell'UE nei contratti stipulati con i produttori di vaccini; |
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la Commissione abbia affrontato tutte le questioni che incidono sulla fornitura di vaccini. |
3)
RICORDA che gli obiettivi della strategia dell’UE per i vaccini contro la COVID-19, pubblicata dalla Commissione, sono garantire la qualità, la sicurezza e l’efficacia dei vaccini, garantire agli Stati membri e alla loro popolazione un accesso tempestivo al vaccino, guidando al contempo lo sforzo di solidarietà a livello globale, e garantire quanto prima a tutti nell’UE un accesso equo a un vaccino dal costo accessibile.
4)
RICONOSCE che la strategia dell’UE per i vaccini contro la COVID-19 rappresenta un risultato significativo e sottolinea il valore aggiunto della cooperazione dell’UE nel garantire che l’80 % della popolazione adulta dell’UE fosse completamente vaccinato entro la fine del 2021.
5)
RICORDA che gli Stati membri e la Commissione hanno approvato l’accordo che ha autorizzato la Commissione a concludere accordi con i produttori di vaccini con l’obiettivo di acquistare vaccini contro la COVID-19 per conto degli Stati membri (1).
6)
OSSERVA che, secondo la relazione speciale, la strategia dell’UE per i vaccini contro la COVID-19 era incentrata su due organismi, ovvero il comitato direttivo, responsabile di sovrintendere ai negoziati e convalidare i contratti prima della sottoscrizione, e la squadra negoziale congiunta incaricata delle trattative contrattuali.
7)
PRENDE ATTO che, secondo la relazione speciale, nel marzo 2021 la presidente della Commissione ha condotto negoziati preliminari per un contratto con Pfizer/BioNTech, l’unico contratto che non ha previsto il coinvolgimento della squadra negoziale congiunta in questa fase dei negoziati, contrariamente a quanto previsto dalla decisione della Commissione sull’approvvigionamento di vaccini contro la COVID-19. Il 9 aprile 2021 la Commissione ha presentato al comitato direttivo le condizioni negoziate tra la presidente della Commissione e Pfizer/BioNTech e il comitato direttivo ha acconsentito di indire una gara d’appalto. Si tratta del maggiore contratto per la fornitura di vaccini contro la COVID-19, che predominerà nel portafoglio di vaccini dell’UE fino alla fine del 2023.
8)
INVITA la Commissione a proseguire la cooperazione con gli Stati membri al fine di conseguire gli obiettivi della strategia dell’UE per i vaccini, affrontando nel contempo le carenze, in particolare in termini di trasparenza, governance ed esigenze degli Stati membri.
9)
PRENDE ATTO delle constatazioni contenute nella relazione, in particolare di quanto segue:|
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la Commissione ha elaborato la propria strategia sui vaccini agli esordi della pandemia, quando sul mercato non era disponibile alcun vaccino anti-COVID-19; |
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l'UE è riuscita ad acquistare vaccini contro la COVID-19 garantendo un portafoglio diversificato, al fine di ripartire il rischio di fallimento del loro sviluppo, stipulando contratti con vari produttori; |
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i preparativi dell'UE per l'approvvigionamento di vaccini contro la COVID-19 sono stati perlopiù efficaci, tuttavia l'UE ha avviato il procedimento di appalto in ritardo rispetto al Regno Unito e agli Stati Uniti; |
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i termini contrattuali si sono evoluti nel tempo e i negoziatori dell'UE sono riusciti a garantire meglio gli obiettivi di approvvigionamento dell'UE nei contratti stipulati più di recente con i produttori di vaccini; |
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la Commissione e 10 dei 14 Stati membri che hanno risposto all'indagine della Corte auspicano una normalizzazione del regime di responsabilità una volta concessa l'autorizzazione all'immissione in commercio ordinaria; |
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la Commissione ha proposto di ricorrere al sistema di appalto in caso di future crisi sanitarie senza prima valutarne la performance o esaminare preventivamente i sistemi di appalto dei paesi terzi; |
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la Commissione ha effettuato un'analisi completa delle difficoltà insite nelle catene di produzione e di approvvigionamento per la produzione dei vaccini soltanto dopo la stipula della maggior parte dei contratti. La Commissione ha istituito una task force a sostegno delle catene di produzione e di approvvigionamento solo nel febbraio 2021 e, benché abbia contribuito a risolvere strozzature, è difficile valutare il suo impatto sull'aumento della produzione di vaccini. |
10)
CONDIVIDE le osservazioni della Corte relative alle constatazioni e alle raccomandazioni contenute nella relazione, con particolare riferimento a quanto segue:|
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la Commissione ha creato un portafoglio di vaccini diversificato, ma per il periodo 2022-2023 l'UE dipende principalmente da un unico fornitore; |
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la Commissione ha sostenuto l'esecuzione dei contratti, in stretta cooperazione con gli Stati membri, ma disponeva di margini di manovra limitati per superare le difficoltà di approvvigionamento; |
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le nuove normative e attività dell'UE nel settore non sono state determinate sulla base di una valutazione d'impatto ex ante della Commissione. |
11)
ACCOGLIE CON FAVORE la risposta della Commissione alle constatazioni della Corte e le iniziative già adottate per attuare tali raccomandazioni, compresa la proposta di regolamento del Consiglio relativo a un quadro di misure volte a garantire la fornitura di contromisure mediche in caso di un’emergenza di sanità pubblica a livello dell’Unione (2).
12)
PRENDE ATTO delle raccomandazioni della Corte e INVITA pertanto la Commissione a:|
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elaborare orientamenti in materia di appalti in caso di pandemia, entro un anno dall'adozione del regolamento relativo al quadro di emergenza (3) e del regolamento finanziario rivisto (4), sulla base degli insegnamenti tratti, tenendo conto, ove possibile, degli elementi probatori esistenti al fine di individuare le buone pratiche per le future équipe negoziali; |
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effettuare una valutazione dei rischi dell'approccio adottato dall'UE per l'appalto di vaccini al fine di proporre misure adeguate; |
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effettuare una valutazione indipendente dell'adeguatezza delle procedure per valutare l'efficacia, i prezzi, il modello di pagamento, i quantitativi dei vaccini contro la COVID-19 acquistati dall'UE dal punto di vista della salute pubblica, gli elementi delle clausole contrattuali e i criteri di selezione dell'équipe negoziale al fine di contribuire agli orientamenti elaborati; |
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svolgere esercitazioni, in stretta cooperazione con gli Stati membri, al fine di testare tutte le parti del suo nuovo quadro di appalto in caso di pandemia, per individuare eventuali debolezze e ambiti di miglioramento. |
13)
SOTTOLINEA l’importanza di trarre insegnamenti dall’approvvigionamento dei vaccini contro la COVID-19. Tenendo conto del contesto della pandemia mondiale durante il quale sono stati negoziati i contratti e fatto salvo tale contesto, gli Stati membri sottolineano la necessità di disporre di una maggiore flessibilità nei contratti futuri, in particolare per quanto riguarda i quantitativi acquistati, i calendari di consegna e il pagamento alla consegna in funzione dei vaccini consegnati, nonché di una definizione più precisa di periodi di scadenza accettabili. Cosciente del ruolo dell’UE nel contribuire attivamente a una risposta globale attraverso la donazione di vaccini, INVITA ad allentare le condizioni delle donazioni, in modo da consentire una rapida consegna direttamente ai paesi terzi o la donazione di dosi disponibili negli Stati membri.
14)
SI RAMMARICA per il fatto che la Commissione non abbia risposto alle richieste di informazioni della Corte sui negoziati preliminari per il contratto stipulato con Pfizer/BioNTech il 19 maggio 2021 e INVITA la Commissione a fornire le informazioni necessarie per consentire alle istituzioni e agli organi dell’Unione di adempiere i loro compiti a norma dei trattati.
(1) Allegato della decisione della Commissione C(2020) 4192 final del 18 giugno 2020.
(2) COM(2021) 577 final.
(3) 2021/0294 (NLE).
(4) 2022/0162(COD).