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20.6.2022 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 236/2 |
Progetto di conclusioni del Consiglio sullo sviluppo di appalti pubblici sostenibili
(2022/C 236/02)
Il CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
RICORDANDO le conclusioni del Consiglio dell’Unione europea sul mercato unico (1), in cui il Consiglio pone in rilievo l’importante ruolo svolto dagli appalti pubblici nel realizzare la duplice transizione verde e digitale;
RICORDANDO le conclusioni del Consiglio europeo del 21 luglio 2020 in cui si afferma che il piano per la ripresa europea necessiterà di ingenti investimenti, in particolare al fine di realizzare una ripresa sostenibile e resiliente, sostenendo nel contempo le priorità verdi e digitali dell’Unione europea;
SOTTOLINEANDO che è necessario uno sforzo comune non solo per sostenere le imprese più colpite dalla crisi sanitaria, ma anche per effettuare investimenti pubblici che promuovano la convergenza, la resilienza, la sostenibilità, l’innovazione e l’indipendenza europea in settori strategici;
SOTTOLINEANDO il ruolo cruciale che gli appalti pubblici possono svolgere nella corretta attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile e nell’integrazione di tali obiettivi al servizio dell’interesse pubblico;
RICORDANDO le conclusioni del Consiglio del 17 dicembre 2020 dal titolo «Per una ripresa circolare e verde» (2), in cui il Consiglio ha espresso il proprio sostegno agli orientamenti proposti nella comunicazione della Commissione «Un nuovo piano d’azione per l’economia circolare Per un’Europa più pulita e più competitiva» (3) sugli appalti pubblici verdi;
RICORDANDO le conclusioni del Consiglio dell’Unione europea dal titolo «Investimenti pubblici mediante appalti pubblici» (4), in cui il Consiglio sostiene considerazioni ambientali ambiziose nel contesto degli appalti, ad esempio attraverso l’introduzione di criteri o obiettivi, e della fiscalità in quanto contribuisce alla sostenibilità;
RICORDANDO il programma di lavoro della Commissione per il 2019 dal titolo «Mantenere le promesse e prepararsi al futuro» (5);
RICORDANDO le comunicazioni della Commissione «Un pianeta pulito per tutti» (6) e «Il Green Deal europeo» (7);
RICHIAMANDO L’ATTENZIONE sugli obiettivi vincolanti adottati a livello dell’UE in materia di riduzioni significative delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030 e di neutralità climatica entro il 2050, quali recentemente ribaditi in tutte le proposte della Commissione contenute nel pacchetto «Pronti per il 55 %»;
INVITA la Commissione e gli Stati membri a lavorare in stretta collaborazione con il Parlamento europeo, le autorità regionali e locali, il Comitato economico e sociale europeo e il Comitato delle regioni nel perseguire questi obiettivi comuni e, a tal fine, ad adoperarsi in particolare a favore dei punti esposti di seguito.
Introduzione di considerazioni relative allo sviluppo sostenibile negli appalti pubblici
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1. |
SOTTOLINEA il concetto di sviluppo sostenibile quale mezzo per conseguire lo sviluppo economico e sociale e la protezione dell’ambiente nel rispetto dei diritti umani; |
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2. |
RITIENE che gli acquirenti pubblici debbano essere in grado di utilizzare strategicamente le loro risorse al fine di sostenere al meglio la transizione verso un’economia verde, innovativa, circolare e socialmente responsabile, in particolare investendo in infrastrutture sostenibili, prodotti sostenibili e/o dell’economia circolare, nonché utilizzando processi e tecnologie che siano essi stessi ambiziosi per quanto riguarda gli obiettivi di sviluppo sostenibile perseguiti, cercando nel contempo il miglior rapporto qualità/prezzo possibile e promuovendo un’ampia concorrenza nelle procedure di appalto pubblico; |
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3. |
INVITA la Commissione, in linea con l’impegno assunto nell’ambito del piano di investimenti per un’Europa sostenibile (8) e del piano d’azione per l’economia circolare, a prendere in considerazione nel contesto delle future proposte legislative, comprese quelle che modificano la vigente legislazione dell’UE relativa ai vari settori di attività, la possibilità di introdurre considerazioni relative allo sviluppo sostenibile nelle procedure di appalto pubblico per beni o servizi settoriali; SOTTOLINEA che, a seconda del settore, tali considerazioni possono spaziare da obiettivi di sviluppo sostenibile, competenze professionali o specifiche tecniche relative allo sviluppo sostenibile nei contratti, fino a criteri di sostenibilità, in particolare per l’esecuzione o l’aggiudicazione di contratti; EVIDENZIA l’importanza di consentire agli acquirenti pubblici di determinare il modo più appropriato di includere tali considerazioni nelle rispettive procedure; PRENDE ATTO del lavoro già intrapreso dalle istituzioni dell’UE e dagli Stati membri a tale riguardo e SOTTOLINEA la necessità di accelerarlo e intensificarlo; |
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4. |
ESORTA la Commissione e gli Stati membri a collaborare per mappare, in relazione agli appalti pubblici, i settori pertinenti in termini di sensibilità alle considerazioni relative allo sviluppo sostenibile e a valutarne la maturità, tenendo conto, ad esempio, della capacità degli operatori economici di affrontare tali nuove considerazioni; |
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5. |
EVIDENZIA i lavori portati a termine, in corso e a venire a livello degli Stati membri per stabilire la natura prioritaria di determinati settori; METTE IN RILIEVO la necessità di coordinare tali lavori a livello dell’UE; |
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6. |
SOTTOLINEA l’importanza del ruolo che i gruppi di esperti della Commissione possono svolgere a tale riguardo coinvolgendo e invitando le varie parti interessate al fine di determinare se i diversi settori individuati debbano essere considerati prioritari o meno; RITIENE che anche il Consiglio debba essere coinvolto in tali lavori; |
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7. |
INSISTE sull’importanza di definire una metodologia generale che consenta a tali organismi di determinare se ciascun settore di attività debba essere considerato prioritario o meno attraverso un’analisi approfondita della relativa maturità; |
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8. |
RITIENE che un lavoro coerente consentirà di individuare sia i testi settoriali dell’UE che possono essere modificati negli anni a venire, sia la portata delle modifiche da apportare alle rispettive disposizioni in materia di appalti pubblici al fine di contribuire al conseguimento degli obiettivi ambientali e climatici fissati a livello dell’UE; |
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9. |
CONSIDERA necessario conseguire tali obiettivi in linea con le scadenze per il 2030 e il 2050 di cui sopra e SOTTOLINEA l’importanza di un approccio graduale e armonizzato; RITIENE pertanto che i testi riguardanti tutti i settori considerati prioritari debbano essere rivisti al più tardi entro il 2030; RITIENE inoltre necessario modificare i testi relativi ai restanti settori al più tardi entro il 2050, che è l’anno di riferimento stabilito per conseguire la neutralità climatica dell’UE; |
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10. |
CONSIDERA essenziale che tale lavoro sia integrato in un approccio globale; RITIENE, per quanto opportuno e fattibile, che la Commissione e gli Stati membri debbano pertanto prendere in considerazione un quadro generale finalizzato a tenere conto delle considerazioni relative allo sviluppo sostenibile e resiliente in materia di appalti pubblici, indipendentemente dal settore interessato; |
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11. |
SOTTOLINEA l’importanza, nell’adottare misure, di non imporre un onere amministrativo eccessivo agli acquirenti pubblici, in particolare alle sotto-centrali di committenza; |
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12. |
INVITA la Commissione e gli Stati membri ad avviare senza indugio tutti i lavori menzionati. |
(1) Doc. ST 10698/20: «Un mercato unico approfondito per una ripresa forte e un’Europa competitiva e sostenibile».
(2) Doc. ST 13852/20.
(3) Doc. ST 6766/20 + ADD 1: Comunicazione della Commissione COM(2020) 98 final.
(4) Doc. ST 13352/20: «Investimenti pubblici mediante appalti pubblici: ripresa sostenibile e rilancio di un’economia dell’UE resiliente».
(5) Comunicazione della Commissione COM(2018) 800 final.
(6) Comunicazione della Commissione COM(2018) 773 final.
(7) Doc. ST 15051/19 + ADD 1: Comunicazione della Commissione COM(2019) 640 final.
(8) Doc. ST 5269/20: Comunicazione della Commissione COM(2020) 21 final.