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·Scenario di base – nessun cambiamento: continuano ad applicarsi le norme e le procedure attuali.
Per quanto riguarda la protezione dei pezzi di ricambio, vi sono tre opzioni strategiche:
·opzione 1.1 – piena liberalizzazione per tutti i disegni e modelli: il mercato dei pezzi di ricambio "must-match" dovrebbe essere aperto alla concorrenza in tutta l'UE e dovrebbe essere esteso sia ai disegni e modelli esistenti sia a quelli nuovi;
·opzione 1.2 – piena liberalizzazione immediata per i nuovi disegni e modelli seguita dalla completa liberalizzazione per i disegni e modelli vecchi dopo un periodo transitorio di 10 anni: come l'opzione 1.1, ma i disegni e modelli per cui era già stata concessa la protezione prima dell'entrata in vigore del nuovo atto continuerebbero a essere protetti per un periodo transitorio di 10 anni;
·opzione 1.3 – piena liberalizzazione solo per i nuovi disegni e modelli: i disegni e modelli per cui era stata concessa la protezione prima dell'entrata in vigore non sarebbero interessati e sarebbero protetti per un termine massimo di 25 anni.
Per quanto riguarda le procedure complesse relative ai DMC, vi è un'opzione (sostenuta all'unanimità):
·opzione 2 - semplificazione e razionalizzazione delle procedure relative ai DMC, ad esempio modernizzando i requisiti per la rappresentazione dei disegni e modelli e facilitando il deposito di domande multiple mediante l'abolizione del requisito dell'"unità di classe".
Per quanto riguarda le tasse elevate relative ai DMC, vi è un'opzione con due sotto-opzioni:
·opzione 3 - tassa di registrazione dei DMC più bassa e domande multiple più facili: questo modello consente un accesso più agevole alla protezione dei DMC, in particolare per le PMI (grazie a un minor costo dell'acquisizione del diritto e del primo rinnovo), e nel contempo dissuade le imprese dal mantenere nel registro disegni e modelli non utilizzati grazie all'aumento delle tasse per i rinnovi successivi;
sotto-opzione 3.1: la tassa di registrazione per un singolo DMC è ridotta da 350 EUR a 250 EUR. Per ciascun disegno o modello addizionale facente parte di una domanda multipla, la tassa è ridotta a 125 EUR. La tassa per il primo rinnovo è pari a 70 EUR, quella per il secondo rinnovo è pari a 140 EUR, quella per il terzo rinnovo è pari a 280 EUR e quella per il quarto rinnovo è pari a 560 EUR;
sotto-opzione 3.2: anche in questo caso la tassa di registrazione è pari a 250 EUR, ma la tassa per ciascun disegno o modello addizionale facente parte di una domanda multipla è ulteriormente ridotta a 100 EUR. Tutte le tasse di rinnovo sono più elevate rispetto al sistema attuale. La tassa per il primo rinnovo è pari a 80 EUR, quella per il secondo rinnovo è pari a 160 EUR, quella per il terzo rinnovo è pari a 320 EUR e quella per il quarto rinnovo è pari a 640 EUR.
Per quanto riguarda le norme divergenti a livello nazionale, vi sono due opzioni:
·opzione 4.1: ulteriore parziale allineamento delle legislazioni nazionali, che porti a una maggiore coerenza con il sistema dei DMC. Questa opzione comporta l'aggiunta alla direttiva sui disegni e modelli di disposizioni su determinati aspetti della legislazione in materia non ancora trattati nella direttiva stessa e per i quali i portatori di interessi hanno individuato una maggiore necessità di allineamento al regolamento su disegni e modelli comunitari (in particolare per quanto riguarda le procedure);
·opzione 4.2: pieno allineamento delle norme e delle procedure nazionali in materia di disegni e modelli. Questo approccio si baserebbe sull'opzione 4.1 ricomprendendone le componenti sopra descritte, ma includerebbe anche tutti gli aspetti rimanenti delle norme e delle e procedure sostanziali in materia di disegni e modelli che rientrano nel regolamento su disegni e modelli comunitari ma non nella direttiva sui disegni e modelli.
L'opzione preferita è una combinazione che includa l'opzione 1.2, l'opzione 2, l'opzione 3.1 e l'opzione 4.1.
L'opzione 1.2 è considerata quella più proporzionata per conseguire il completo allineamento del mercato unico sulla base del principio della liberalizzazione. Questa opzione è in linea con lo spirito del regime transitorio dei pezzi di ricambio della direttiva sui disegni e modelli, che mira alla completa liberalizzazione del mercato dei pezzi di ricambio nell'UE.
La suddetta opzione è anche in linea con l'intenzione della Commissione di cui alla precedente proposta del 2004, oltre ad essere coerente con il regolamento (UE) n. 461/2010 (regolamento sull'esenzione per categoria nel settore automobilistico) nel settore dell'antitrust e ad esso complementare. La liberalizzazione del mercato dei pezzi di ricambio consentirebbe a tale regime antitrust di realizzare tutti i vantaggi per le imprese e i consumatori nel mercato postvendita automobilistico.
L'opzione 1.2 è infine in linea con l'accordo internazionale sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (TRIPS) ed è coerente con gli sforzi previsti dall'iniziativa sui prodotti sostenibili per promuovere la riparazione e l'economia circolare e ad essi complementare.
L'opzione 2, congiuntamente all'opzione 3.1, renderebbe la protezione dei DMC più accessibile, anche dal punto di vista economico, per le imprese (tenendo il passo con il progresso tecnologico) e promette di produrre conseguenze positive di rilievo e chiari vantaggi per le imprese, in particolare le PMI e i singoli autori.
L'opzione 4.1, in particolare con l'aggiunta di norme procedurali principali alla direttiva sui disegni e modelli, in linea con il regolamento su disegni e modelli comunitari, renderebbe più facile e meno costoso tanto per le imprese quanto per gli autori ottenere la protezione dei disegni e modelli in tutti gli Stati membri, anche attraverso l'uso combinato dei sistemi nazionali e del sistema dei DMC.
Questa opzione influenzerebbe inoltre positivamente la cooperazione tra l'EUIPO e gli uffici nazionali di PI agevolando una sempre maggiore convergenza delle pratiche e consentendo lo sviluppo di strumenti comuni per nuovi settori nei quali è auspicabile un allineamento (ad esempio la nullità dei disegni e modelli). Ciò dovrebbe generare ulteriori benefici netti per gli utenti dei sistemi di protezione dei disegni e modelli migliorando nel contempo la complementarità e l'interoperabilità dei sistemi stessi.
L'analisi e l'esperienza acquisita in materia di approcci volontari hanno indotto la Commissione a concludere che tutte le opzioni prescelte dovrebbero essere attuate mediante modifiche legislative della direttiva sui disegni e modelli e del regolamento su disegni e modelli comunitari.
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