|
SCHEDA DI SINTESI
|
|
Valutazione d'impatto sul riesame della direttiva 2002/65/CE concernente la commercializzazione a distanza di servizi finanziari ai consumatori.
|
|
A. Necessità di intervenire
|
|
Qual è il problema e perché si pone a livello dell'UE?
|
|
I problemi generali sono i seguenti: 1) una mancanza di coerenza e la minore pertinenza della direttiva a causa della sovrapposizione con la legislazione orizzontale e specifica per prodotto; 2) i consumatori che utilizzano i servizi finanziari mediante comunicazione a distanza non sono sufficientemente protetti e subiscono danni (scarsa consapevolezza dei consumatori in merito agli elementi fondamentali e ai costi di alcuni servizi finanziari, uso non ottimale del diritto di recesso, nuove pratiche di mercato che sfruttano i modelli di comportamento dei consumatori); e 3) la competitività del mercato unico dei servizi finanziari venduti mediante comunicazione a distanza non è stata pienamente raggiunta.
Le cause di tali problemi sono: un quadro normativo che non è in grado di garantire la certezza del diritto; lo sfruttamento delle inclinazioni comportamentali da parte dei prestatori di servizi finanziari; e gli ostacoli al possibile aumento della fornitura transfrontaliera di prodotti finanziari. Le conseguenze di questi problemi per i consumatori sono le seguenti: danno in caso di acquisto di un prodotto insoddisfacente; mancanza di sufficiente fiducia come base per l'utilizzo di un servizio finanziario, sia nello Stato membro di origine del consumatore che a livello transfrontaliero; e una conseguente perdita di benessere. Le conseguenze per le imprese sono le seguenti: condizioni di disparità; costi di conformità supplementari e perdita di benessere a causa della mancata realizzazione del potenziale del mercato unico. In assenza di misure, tale situazione continuerebbe a sussistere.
|
|
Quali sono gli obiettivi da conseguire?
|
|
Gli obiettivi generali del riesame della direttiva sono: 1) semplificare il quadro normativo, garantendo una maggiore chiarezza per tutti i portatori di interessi e un livello elevato di tutela dei consumatori; 2) ridurre il danno e garantire un livello elevato e coerente di tutela per i consumatori che acquistano servizi finanziari a distanza; e 3) agevolare la prestazione transfrontaliera di servizi finanziari e la competitività del mercato unico. Ciò è in linea con gli obiettivi originari della direttiva.
|
|
Qual è il valore aggiunto dell'intervento a livello dell'UE (sussidiarietà)?
|
|
La revisione porterebbe a un quadro legislativo più chiaro che garantisca la certezza del diritto, salvaguardando nel contempo la funzione di "rete di sicurezza". Disporre di diritti orizzontali dei consumatori riguardanti i servizi finanziari attuali e futuri che compaiono sul mercato è qualcosa che può essere conseguito solo a livello dell'UE.
|
|
B. Soluzioni
|
|
Quali sono le varie opzioni per conseguire gli obiettivi? Ne è stata prescelta una? In caso negativo, indicare i motivi.
|
|
Le opzioni valutate sono le seguenti: opzione 0: scenario a politiche invariate; opzione 1: abrogazione della direttiva e misure non normative; opzione 2: revisione completa; opzione 3a: disposizioni pertinenti introdotte nella legislazione orizzontale; e opzione 3b: disposizioni pertinenti introdotte nella legislazione specifica per prodotto. Sulla base della valutazione d'impatto, l'opzione prescelta sarebbe l'opzione 3a: abrogazione, modernizzazione e inserimento dei diritti pertinenti nella legislazione orizzontale, segnatamente la direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori (direttiva sui diritti dei consumatori).
|
|
Quali sono le opinioni dei diversi portatori di interessi? Chi sono i sostenitori delle varie opzioni?
|
|
Le organizzazioni di consumatori tendono a favorire una revisione completa della direttiva (opzione 2), ma potrebbero accettare la sua abrogazione e l'inserimento delle disposizioni pertinenti della direttiva nella legislazione orizzontale (opzione 3a). I prestatori di servizi finanziari e le associazioni di categoria preferiscono lo scenario di base o l'opzione 3b (che inserisce i diritti dei consumatori nella legislazione specifica per prodotto). Le autorità pubbliche ritengono che l'opzione migliore sia quella di incorporare parti della direttiva nella legislazione orizzontale (opzione 3a).
|
|
C. Impatto dell'opzione prescelta
|
|
Quali sono i vantaggi dell'opzione prescelta (o in mancanza di quest'ultima, delle opzioni principali)?
|
|
L'opzione prescelta è un modo efficace per conseguire gli obiettivi specifici, oltre ad essere efficiente, in particolare per i consumatori, e a garantire un livello elevato di coerenza. L'opzione dovrebbe avere un effetto positivo generale sulla fiducia dei consumatori, introducendo nuove norme sulle modalità e sulle tempistiche per la trasmissione delle informazioni ai consumatori e limitando le pratiche che sfruttano i modelli di comportamento, come il ricorso a opzioni predefinite. Modernizzerà inoltre il diritto di recesso rendendo più semplice l'esercizio di tale diritto. L'opzione avrebbe un effetto positivo sulla riduzione del danno per i consumatori (almeno 170-210 milioni di EUR).
|
|
Quali sono i costi dell'opzione prescelta (o in mancanza di quest'ultima, delle opzioni principali)?
|
|
L'adozione dell'opzione prescelta comporterebbe costi una tantum e ricorrenti aggiuntivi per le imprese. Le misure previste da questa opzione richiederebbero infatti ai prestatori di servizi di acquisire dimestichezza con la direttiva sui diritti dei consumatori migliorata, adattare i loro sistemi informatici, formare il personale e aggiornare i loro siti web e i contratti. Dopo l'attuazione iniziale delle modifiche, non si prevede alcun aumento significativo dei costi ricorrenti. Questa opzione comporterebbe costi per circa 19 milioni di EUR per le imprese.
|
|
Quale sarà l'incidenza sulle PMI e sulla competitività?
|
|
Secondo l'analisi dello studio di sostegno e il feedback dei portatori di interessi, le piccole e medie imprese (PMI) non dovrebbero essere colpite in modo sproporzionato rispetto alle imprese più grandi. I principali tipi di impatto individuati nella presente valutazione si applicherebbero proporzionalmente anche alle PMI.
|
|
L'impatto sui bilanci e sulle amministrazioni nazionali sarà significativo?
|
|
L'opzione prescelta comporterebbe alcuni costi una tantum e ricorrenti per le autorità nazionali. Durante la fase di adozione le autorità sosterrebbero alcuni costi di recepimento e attuazione, ma questi non sarebbero troppo onerosi, in quanto le nuove disposizioni sono minime. L'introduzione di nuove norme, come il divieto di opzioni predefinite e l'adeguamento delle norme di presentazione per i diversi canali di distribuzione, comporterebbe costi aggiuntivi per il monitoraggio e l'applicazione.
|
|
Sono previsti altri impatti significativi?
|
|
L'iniziativa dovrebbe semplificare il quadro giuridico abrogando la direttiva e mantenendo nel contempo la funzione di "rete di sicurezza" mediante l'inserimento degli articoli pertinenti della direttiva nella legislazione vigente in materia di consumatori. Anche le nuove norme sulla commercializzazione a distanza di servizi finanziari ai consumatori beneficeranno dell'applicazione di alcune norme dell'attuale direttiva sui diritti dei consumatori.
|
|
Proporzionalità?
|
|
L'opzione prescelta non andrà al di là di quanto necessario per il conseguimento degli obiettivi. L'iniziativa riguarderà soltanto gli aspetti che gli Stati membri non possono disciplinare da soli ed esclusivamente i settori in cui gli oneri e i costi amministrativi sono commisurati agli obiettivi specifici e generali da conseguire.
|
|
D. Tappe successive
|
|
Quando saranno riesaminate le misure proposte?
|
|
La Commissione monitorerà l'attuazione della politica scelta, se adottata, dopo la sua adozione. Un elenco di indicatori di monitoraggio nella valutazione d'impatto servirà da base per la prossima valutazione.
|