30.9.2022   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 375/21


Parere del Comitato europeo delle regioni — La strategia dell'UE sulla lotta contro l'antisemitismo e sul sostegno alla vita ebraica (2021-2030)

(2022/C 375/04)

Relatore:

János Ádám KARÁCSONY (HU/ECR), vicepresidente del consiglio provinciale di Pest

Testo di riferimento:

Comunicazione della Commissione europea sulla strategia dell'UE per combattere l'antisemitismo e promuovere la vita ebraica (2021-2030)

COM(2021) 615 final

RACCOMANDAZIONI POLITICHE

IL COMITATO EUROPEO DELLE REGIONI

1.

accoglie con favore la comunicazione sulla strategia dell’UE sulla lotta contro l'antisemitismo e sul sostegno alla vita ebraica e concorda con la Commissione europea nel ritenere che questa lotta rappresenti una sfida complessa, dato che l'antisemitismo costituisce una minaccia per i valori fondamentali europei. Attraverso un coinvolgimento attivo, il Comitato europeo delle regioni potrebbe contribuire alla strategia dell'UE proposta dalla Commissione europea per combattere l'antisemitismo e sostenere la vita ebraica (2021-2030) facendo sì che gli enti locali e regionali siano implicati nell'attuazione di tale strategia. Il Comitato è convinto che un'Unione europea senza antisemitismo debba essere l'obiettivo comune di tutti gli enti locali e regionali dell'UE;

2.

esprime preoccupazione per i risultati della seconda indagine sulla discriminazione e i reati generati dall'odio subiti dagli ebrei nell'Unione europea («Esperienze e percezioni di antisemitismo», 2018) condotta dall'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA), che ha confermato che nell'UE 9 ebrei su 10 ritengono che nel loro paese l'antisemitismo sia aumentato e che l'85 % degli ebrei considera l'antisemitismo «un problema grave»;

3.

accoglie con favore il fatto che la strategia della Commissione si basi su un'ampia consultazione delle parti direttamente interessate, tra cui autorità nazionali e regionali, comunità e organizzazioni ebraiche, esperti e ricercatori indipendenti, l'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali, organizzazioni internazionali e altri portatori di interessi;

4.

sottolinea che la cultura ebraica è parte integrante della cultura europea e che il patrimonio culturale ebraico deve essere protetto e promosso nelle città e nelle regioni dell'UE in modo da indurre gli europei ad apprezzarlo e a riconoscervi una componente essenziale della cultura e dello stile di vita europei; considera imperativo che si richiami l'attenzione sulle tradizioni millenarie della vita ebraica e sugli innumerevoli, importanti contributi degli ebrei alla nostra società e alla nostra cultura comune; e ritiene che, a tale scopo, sia importante intensificare la cooperazione tra le regioni e la società civile;

5.

apprezza il fatto che la Commissione ribadisca il suo fermo e inequivocabile impegno nella lotta globale contro l'antisemitismo, e concorda nel considerare qualsiasi forma di antisemitismo, incitamento all'odio o alla violenza inaccettabile e incompatibile con i valori e le finalità dell'Unione europea e dei suoi Stati membri. Tali principi non sono negoziabili. Alla luce di quanto precede, è essenziale che tutte le autorità internazionali, nazionali e subnazionali integrino la prevenzione e il contrasto dell'antisemitismo, in tutte le sue forme, in tutti gli ambiti di intervento delle proprie politiche;

6.

accoglie con favore l'impegno della Commissione a instaurare un dialogo regolare con il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali degli Stati membri per incoraggiare un'azione risoluta in materia di lotta all'antisemitismo e di sostegno alla vita ebraica, e aggiunge che estendere tale apertura agli attori regionali accrescerebbe ulteriormente l'efficienza della strategia;

7.

ritiene appropriata la conclusione della strategia in esame secondo cui «tutte le forme d'odio minano il valore dell'individuo e sono incompatibili con ciò che l'UE rappresenta»; nondimeno, pur accogliendo con favore il fatto che tale strategia si inserisca negli sforzi della Commissione per combattere tutte le forme di odio, discriminazione e razzismo, ritiene necessario compiere un ulteriore passo avanti e proclamare un principio di «tolleranza zero» nei confronti dell'antisemitismo;

8.

ricorda che, in base all'articolo 17 TFUE, l'Unione europea deve instaurare un dialogo aperto, trasparente e regolare con le chiese, le associazioni religiose e le organizzazioni non confessionali, e che anche il Comitato dovrebbe contribuire a sviluppare tale dialogo.

Prevenire e combattere ogni forma di antisemitismo

9.

ritiene appropriata la conclusione della strategia secondo cui, tra le manifestazioni più comuni di antisemitismo, figura l'antisemitismo in relazione allo Stato di Israele, che «è oggi la forma più comune di antisemitismo in cui gli ebrei si imbattono online» (1);

10.

appoggia appieno l'idea secondo cui l'impiego della definizione di antisemitismo fornita dall'Alleanza internazionale per la memoria dell'Olocausto (IHRA) dovrebbe diventare, per gli Stati membri e le rispettive autorità, una pratica corrente che li aiuti a individuare modelli di comportamento antisemita e le diverse manifestazioni di antisemitismo. Riconoscere un atto come antisemita e indicarlo come tale crea fiducia nelle autorità, comprese quelle giudiziarie, e rende i cittadini più disposti a denunciare reati motivati dall'antisemitismo;

11.

ritiene, conformemente alla definizione sopracitata, che a) gli atti antisemiti debbano essere considerati reati ogni qual volta siano configurati per legge come tali (è il caso, ad esempio, della negazione dell'Olocausto oppure della distribuzione di materiale antisemita). L'applicazione di una terminologia particolarmente offensiva e lesiva (Olocausto, genocidio, apartheid) non può essere accettata come legittima espressione di critiche nei confronti di gruppi ebraici oppure di finalità o comportamenti generali dello Stato ebraico; b) gli atti criminosi debbano essere considerati antisemiti quando i bersagli degli attacchi, siano essi persone o beni (come edifici, scuole, luoghi di culto e cimiteri), sono scelti proprio in quanto sono — o sono percepiti come — ebraici o collegati con ebrei; c) la discriminazione antisemita e il fatto di negare agli ebrei opportunità o servizi disponibili per altri debbano essere perseguiti e condannati;

12.

accoglie con favore il fatto che gli Stati membri abbiano approvato la strategia in esame e abbiano già assunto l'impegno ad affrontare preventivamente l'antisemitismo nel quadro di strategie nazionali e a combattere tale fenomeno nonché a contrastare altre forme di discriminazione — quali il razzismo e la xenofobia — come pure l'estremismo. Un esempio in tal senso è costituito dal piano d'azione dell'UE contro il razzismo 2020-2025 (parte del pacchetto «Un'Unione dell'uguaglianza»), in merito al quale il Comitato europeo delle regioni ha già adottato un parere specifico (2);

13.

condivide l'affermazione, contenuta nella strategia, secondo cui, affinché la strategia abbia successo, è fondamentale «un maggior coinvolgimento delle organizzazioni della società civile e delle comunità ebraiche», «rafforzare la collaborazione attiva» con tali soggetti e «fornire sostegno finanziario» alle loro iniziative attraverso i programmi di finanziamento dell'UE esistenti, stanziando fondi specifici per la realizzazione di tali obiettivi;

14.

accoglie con favore l'impegno della Commissione a sostenere le organizzazioni e i progetti volti a combattere e registrare tutte le forme di antisemitismo attraverso il finanziamento del programma da 1,55 miliardi di EUR «Cittadini, uguaglianza, diritti e valori» (CERV) (3), nonché di un'ampia gamma di altri programmi dell'UE (4); ciò al fine di tenere conto della natura trasversale dell'antisemitismo combattendo l'antigiudaismo e la messa in discussione della legittimità dello Stato di Israele nonché dedicando sufficiente attenzione alla memoria dell'Olocausto;

15.

sostiene, al fine di rafforzare la fiducia nell'azione dello Stato, la designazione di interlocutori tra le autorità di sicurezza a livello nazionale e regionale e la creazione di canali e misure di comunicazione coordinate, in particolare in caso di crisi;

16.

accoglie con favore la decisione della Commissione di conferire carattere formale e permanente al gruppo di lavoro ad hoc sulla lotta contro l'antisemitismo al fine di sostenere l'attuazione della strategia in esame e di contribuire a coordinare gli sforzi degli Stati membri, dei rappresentanti delle comunità ebraiche e di altre parti direttamente interessate; e invita la Commissione a prestare particolare attenzione, nello scegliere i rappresentanti che siederanno nel gruppo di lavoro, alla complessità delle comunità ebraiche europee, in modo che tutte le confessioni e i movimenti religiosi siano equamente rappresentati;

17.

considera preoccupante il fatto che il 44 % dei giovani ebrei europei abbia subito molestie antisemite (5), e reputa necessario ed estremamente urgente combattere esplicitamente l'incitamento all'odio antisemita e i reati generati da tale odio, nonché l'estremismo violento e il terrorismo diretti contro gli ebrei; esprime profonda preoccupazione per i risultati dell'indagine condotta dall'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali sulle esperienze dei cittadini ebrei in materia di reati generati dall'odio in 12 Stati membri dell'Unione, secondo cui il 35 % dei rispondenti si è già trovato di fronte all'affermazione che «gli ebrei sfruttano il loro 'status' di vittime dell'Olocausto per i propri scopi» (6) e il 53 % degli europei ritiene che, nel proprio paese, la negazione dell'Olocausto costituisca un problema (7); e, alla luce di quanto sopra, sollecita la rapida adozione della proposta della Commissione europea di estendere l'elenco dei reati dell'UE per includervi l'incitamento all'odio e i reati generati dall'odio, il che consentirebbe di stabilire norme minime a livello dell'UE per la definizione dei reati e delle sanzioni;

18.

concorda con la Commissione nel ritenere che tanto gli Stati membri quanto gli enti locali e regionali siano chiamati a svolgere un ruolo particolarmente importante nell'attuazione della strategia dell'UE sulla lotta contro l'antisemitismo e sul sostegno alla vita ebraica; e si impegna a dedicare in futuro un'attenzione ancora maggiore al problema dell'antisemitismo al fine di contribuire all'attuazione di tale strategia e di promuovere la condivisione di buone pratiche in materia di lotta contro l'antisemitismo;

19.

accoglie con favore la strategia europea per la formazione giudiziaria presentata dalla Commissione per il periodo 2021-2024 a sostegno dei programmi di formazione, e delle attività di sviluppo delle capacità, in materia di lotta all'antisemitismo per i professionisti del sistema giudiziario e delle autorità di contrasto, anche attraverso la rete europea di formazione giudiziaria (REFG) e l'Agenzia dell'UE per la formazione delle autorità di contrasto (CEPOL). Azioni di sensibilizzazione riguardo all'antisemitismo e programmi di formazione adeguati dovrebbero essere disponibili anche per gli enti locali e regionali;

20.

considera particolarmente importante che negli Stati membri siano raccolti dati comparabili riguardanti le forme ed espressioni di antisemitismo e che lo sviluppo di metodologie e la creazione di procedure di raccolta dei dati siano sostenuti da fondi e programmi mirati;

21.

concorda con la Commissione nel ritenere che la lotta contro l'antisemitismo online meriti maggiore attenzione; sottolinea che le mitologie complottiste antisemite e la simbologia, l'oggettistica e la letteratura legate al nazismo possono, soprattutto se propagate online, fomentare la radicalizzazione e, in ultima analisi, la violenza fisica. Considera pertanto particolarmente importanti gli obblighi specifici imposti agli operatori pertinenti dai codici di condotta degli operatori stessi, dalla legge sui servizi digitali e dalla legge sui mercati digitali;

22.

sottolinea l'importanza di prestare maggiore attenzione ai modi di combattere i contenuti illegali sulle piattaforme dei social media; osserva che le autorità di contrasto e il sistema giudiziario, ma anche le procedure giudiziarie, comprese quelle civili, svolgono un ruolo cruciale in tal senso; ritiene che le affermazioni fatte online o sui social media che costituiscono reato dovrebbero essere perseguite sistematicamente; reputa quindi necessario rafforzare le legislazioni nazionali ed europea in materia; ed esorta pertanto gli Stati membri a recepire e attuare appieno e in tempi brevi la decisione quadro sulla lotta contro il razzismo e la xenofobia (8).

Proteggere e promuovere la vita ebraica nell'UE

23.

plaude alla determinazione della Commissione ad aiutare gli Stati membri e le comunità ebraiche a rafforzare la protezione delle sinagoghe e degli altri luoghi di culto mediante un finanziamento di 24 milioni di EUR; e richiama l'attenzione sul fatto che i dati unificati raccolti sugli episodi di antisemitismo potrebbero aiutare la Commissione, insieme al Centro di situazione e di intelligence dell'Unione europea, a esaminare le minacce specifiche per la popolazione ebraica, le comunità ebraiche e i luoghi di culto ebraici al fine di proteggere meglio tali potenziali bersagli e comprendere, prevenire e rispondere meglio agli specifici rischi per la loro sicurezza;

24.

sottolinea che, nonostante la presenza di lunga data degli ebrei in Europa, il 68 % degli europei dichiara di «non essere informato» sulla storia ebraica (9); reputa quindi prioritario diffondere una maggiore consapevolezza e conoscenza della storia, della religione e della cultura ebraiche tra i giovani studenti, e che a tal fine rivesta una particolare importanza la qualità del materiale didattico e dei manuali utilizzati per l'insegnamento; è infatti essenziale smontare i pregiudizi esistenti nella società e contribuire a promuovere il pieno riconoscimento del fatto che la vita ebraica è parte integrante di quella della società europea;

25.

accoglie con favore il riconoscimento, da parte della Commissione, dell'importanza del ruolo svolto dallo sport e dai media nel promuovere l'inclusione, e sottolinea che, oltre alle iniziative delle ONG, il coinvolgimento attivo delle organizzazioni ebraiche e il sostegno attraverso programmi mirati possono essere più efficaci nella lotta contro gli stereotipi e i preconcetti antisemiti;

26.

accoglie con favore il quadro d'azione europeo per il patrimonio culturale (10) (che comprende una misura specifica per i cimiteri ebraici in Europa), ma richiama l'attenzione anche sul fatto che in Europa esistono numerose sinagoghe abbandonate e altri siti «orfani» di comunità ebraiche. Oltre agli aiuti regionali, sarebbero necessari ulteriori programmi per rafforzare le radici culturali dell'Europa restaurando questi luoghi importanti e proteggendoli dal vandalismo;

27.

accoglie con favore l'impegno della Commissione a favore dell'istruzione e della ricerca sulla vita ebraica, sull'antisemitismo e sull'Olocausto, nonché il riconoscimento che esse sono essenziali per comprendere l'antisemitismo odierno e impedire che tali atrocità si ripetano; ma aggiunge altresì che è necessario rafforzare la portata, attualmente limitata, dei programmi OSCE (11)/ODIHR (12) e UNESCO (13) in alcuni Stati membri.

Istruzione, ricerca e memoria dell'Olocausto

28.

plaude all'intenzione della Commissione di finanziare un'indagine a livello UE sui pregiudizi antisemiti in tutta l'Unione europea, anche sulla base dell'esperienza di numerosi Stati membri (14) nonché degli enti locali e regionali di tutta l'UE;

29.

sottolinea che, sebbene l'istruzione rientri nelle competenze degli Stati membri, è necessario rivedere il materiale didattico relativo al giudaismo, all'antisemitismo, all'Olocausto e allo Stato di Israele utilizzato negli istituti di istruzione europei. Occorre tenere presente che tale materiale dovrebbe essere pienamente conforme alle norme dell'UNESCO in materia di pace, tolleranza, coesistenza e non violenza. Inoltre, occorrerebbe sostenere con finanziamenti a titolo di fondi dell'UE i libri di testo che soddisfano tutti i predetti standard fissati dall'UNESCO. Per contrastare l'antisemitismo e combattere i pregiudizi all'interno del sistema di istruzione e attraverso di esso, è essenziale garantire una formazione adeguata degli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado (15). La condivisione di buone pratiche tra gli operatori del settore dell'istruzione e della formazione, nonché tra i diversi livelli di governo incaricati di elaborare e attuare le politiche in materia di istruzione e formazione, potrebbe rafforzare ulteriormente la lotta contro i preconcetti e gli stereotipi;

30.

esprime preoccupazione per il ripetersi di atti antisemiti nelle scuole e per le crescenti difficoltà incontrate da alcuni docenti nell'insegnamento riguardante la Shoah; concorda nel ritenere che gli insegnanti dovrebbero essere messi in condizione di trattare dell'antisemitismo, della Shoah e della vita e della storia ebraiche, anche nelle classi multiculturali; sottolinea pertanto l'importanza che gli Stati membri forniscano agli insegnanti — in particolare a quelli di storia — e ai dirigenti scolastici un sostegno pedagogico rafforzato per l'insegnamento relativo al periodo della Seconda guerra mondiale e, più in generale, per affrontare la questione dell'antisemitismo; e fa notare che, al fine di rivedere e migliorare il materiale didattico utilizzato negli Stati membri e nelle regioni, sono particolarmente necessari scambi strutturati con gli insegnanti;

31.

accoglie con favore il fatto che la Commissione continui a finanziare azioni negli Stati membri volte a combattere sistematicamente l'antisemitismo, a promuovere la vita ebraica a livello locale e regionale e a incoraggiare la conoscenza della precedente vita ebraica regionale e locale, nonché gli scambi con le comunità locali; tali azioni dovrebbero essere sostenute anche attraverso programmi dell'UE quali Orizzonte Europa e CERV;

32.

accoglie con grande favore i progetti di ricerca internazionali sulla prevenzione dell'antisemitismo, come ad esempio i progetti comparativi sulla didattica dell'antisemitismo, e ne chiede un finanziamento mirato con fondi europei;

33.

sottolinea l'importanza di tener viva la memoria dell'eroismo dei non ebrei che, in ogni parte d'Europa, hanno sacrificato la loro vita per aiutare gli ebrei durante la Shoah;

34.

incoraggia lo sviluppo coordinato e transfrontaliero di materiali didattici multilingui per la prevenzione dell'antisemitismo, nonché di manuali per gli insegnanti che siano accessibili in formato digitale e a titolo gratuito;

35.

ritiene essenziale rafforzare i meccanismi di controllo del finanziamento di gruppi che, sotto la parvenza di organizzazioni non governative, proteggono l'antisemitismo, promuovono l'iniziativa BDS (Boycott, Divestment and Sanctions) di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni o giustificano e incoraggiano il terrorismo;

36.

esprime apprezzamento per il lavoro svolto dall'European Holocaust Research Infrastructure (EHRI) (16), e ritiene importante che il futuro della ricerca, della commemorazione e dell'istruzione transnazionali riguardanti l'Olocausto sia garantito anche al di là della scadenza del progetto, prevista per il 2024. L'EHRI è l'iniziativa di ricerca sull'Olocausto che, nel mondo, riceve i maggiori finanziamenti dall'UE.

Guidare la lotta globale contro l'antisemitismo

37.

accoglie con favore il fatto che la Commissione riconosca che Israele è un partner fondamentale per l'Unione europea nella lotta globale contro l'antisemitismo; e assicura inoltre il suo pieno sostegno alla cooperazione con il gruppo di lavoro ad hoc istituito dalla Commissione europea e con il gruppo di lavoro del Parlamento europeo contro l'antisemitismo (WGAS);

38.

sottolinea l'importanza di coinvolgere le autorità nazionali, regionali e locali, nonché le comunità ebraiche e le società civili, al fine di rafforzare la legittimità del piano d'azione in esame e combattere più efficacemente l'antisemitismo in Europa; e reputa importante anche che i diversi paesi e i rispettivi enti locali e regionali condividano tra loro le buone pratiche in materia, compresi gli obiettivi e le misure adottati nei campi dell'istruzione, della legislazione o della ricerca ed elaborati dai vari livelli di governo e dalla società civile;

39.

ritiene che, essendo in prima linea nella lotta contro il razzismo e nel sostegno alla vita ebraica, gli enti locali e regionali dovrebbero avere la possibilità di partecipare agli scambi, alle consultazioni periodiche e al dialogo con le istituzioni dell'UE;

40.

esprime la propria disponibilità a contribuire, se del caso, ai lavori del gruppo di lavoro ad hoc sulla lotta contro l'antisemitismo istituito dalla Commissione e a invitare i rappresentanti del gruppo alle proprie riunioni pertinenti;

41.

seguirà l'invito della Commissione europea a dare l'esempio e a migliorare la rappresentatività del proprio personale adottando le opportune misure a livello di assunzione e selezione.

Bruxelles, 29 giugno 2022

Il presidente del Comitato europeo delle regioni

Vasco ALVES CORDEIRO


(1)  Il 79 % degli ebrei europei si sente accusato delle azioni compiute dallo Stato di Israele. Il 69 % afferma che il conflitto arabo-israeliano ha un impatto sul proprio senso di sicurezza (seconda indagine FRA, 2018, cit.: https://fra.europa.eu/sites/default/files/fra_uploads/fra-2018-experiences-and-perceptions-of-antisemitism-survey-summary_it.pdf).

(2)  COR-2020-04617.

(3)  C(2021) 2699 final: https://ec.europa.eu/info/sites/default/files/c_2021_2699_f1_commission_implementing_decision_en_v3_p1_1177590.pdf; sul programma CERV, cfr. anche: https://ec.europa.eu/info/funding-tenders/opportunities/portal/screen/programmes/cerv.

(4)  I programmi Giustizia, Orizzonte Europa, Europa creativa ed Erasmus+, il Fondo Sicurezza interna, i fondi della politica di coesione, lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale (NDICI-Europa globale) e lo strumento di assistenza preadesione (IPA).

(5)  Young Jewish Europeans: perceptions and experiences of antisemitism, FRA, 2019: https://fra.europa.eu/sites/default/files/fra_uploads/fra-2019-young-jewish-europeans_en.pdf.

(6)  Esperienze e percezioni dell'antisemitismo — Seconda indagine sulla discriminazione e i reati generati dall'odio contro gli ebrei nell'UE, FRA, 2018: https://fra.europa.eu/sites/default/files/fra_uploads/fra-2018-experiences-and-perceptions-of-antisemitism-survey_en.pdf.

(7)  Speciale Eurobarometro 484, Percezioni dell'antisemitismo, 2019: https://europa.eu/eurobarometer/surveys/detail/2220.

(8)  Decisione quadro 2008/913/GAI del Consiglio, del 28 novembre 2008, https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=celex%3A32008F0913.

(9)  Sondaggio Eurobarometro (europa.eu).

(10)  Quadro d'azione europeo per il patrimonio culturale.

(11)  OSCE: Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.

(12)  ODIHR: Ufficio dell'OSCE per le istituzioni democratiche e i diritti umani.

(13)  UNESCO: Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura.

(14)  Kovács, A., Fischer, G., Antisemitic Prejudices in Europe: Survey in 16 European Countries, Action and Protection League, 2021: European antisemitism survey — APL — Action & Protection League (apleu.org).

(15)  Addressing Anti-Semitism in Schools: Training Curricula («Affrontare l'antisemitismo nelle scuole: programmi di formazione»), pubblicazione elaborata congiuntamente dall'ODIHR e dall'UNESCO.

(16)  https://www.ehri-project.eu/