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11.5.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 167/43 |
P9_TA(2022)0417
Situazione dei diritti umani in Afghanistan, in particolare il deterioramento dei diritti delle donne e gli attacchi contro gli istituti scolastici
Risoluzione del Parlamento europeo del 24 novembre 2022 sulla situazione dei diritti umani in Afghanistan, in particolare il deterioramento dei diritti delle donne e gli attacchi contro gli istituti scolastici (2022/2955(RSP))
(2023/C 167/06)
Il Parlamento europeo,
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viste le sue precedenti risoluzioni sulla situazione in Afghanistan, in particolare quelle del 16 settembre 2021 (1) e del 7 aprile 2022 (2), |
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vista la sua risoluzione del 19 maggio 2021 sulla protezione dei diritti umani e la politica migratoria esterna dell'UE (3), |
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viste le conclusioni del Consiglio del 14 novembre 2022 sulle donne, la pace e la sicurezza, e del 15 settembre 2021 sull'Afghanistan, che delineano cinque parametri di riferimento per l'impegno dell'UE con le autorità guidate di fatto dai talebani, |
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vista la dichiarazione del vicepresidente della Commissione / alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (VP/AR) sull'Afghanistan, |
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viste le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sull'Afghanistan, incluse le risoluzioni 2626 (2022), 2596 (2021), 2543 (2020) e 2513 (2020), |
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vista la risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del giovedì 10 novembre 2022 sulla situazione in Afghanistan, |
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vista la risoluzione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite dell'8 luglio 2022 sulla situazione dei diritti umani di donne e ragazze in Afghanistan, |
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vista la relazione del relatore speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani in Afghanistan, del 9 settembre 2022, |
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vista la relazione della missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan (UNAMA), del 20 luglio 2022, che illustra la situazione dei diritti umani in Afghanistan nei 10 mesi successivi alla presa di potere dei talebani, |
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visto l'annuncio della creazione del governo provvisorio in Afghanistan da parte dei talebani il 7 settembre 2021, |
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visti la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e il Patto internazionale sui diritti civili e politici e il Patto internazionale sui diritti sociali, economici e culturali, |
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viste la Convenzione delle Nazioni Unite sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna e la Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, entrambe ratificate dall'Afghanistan, |
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visti la convenzione di Ginevra relativa allo status dei rifugiati, firmata a Ginevra il 28 luglio 1951, e il relativo protocollo del 1967, |
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visto l'accordo di cooperazione del 18 febbraio 2017 sul partenariato e sullo sviluppo tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica islamica di Afghanistan, dall'altra, |
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visti gli orientamenti tematici dell'UE sui difensori dei diritti umani, sulla promozione e la tutela dei diritti dei minori, nonché sulle violenze contro le donne e le ragazze e la lotta contro tutte le forme di discriminazione nei loro confronti, |
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visti l'articolo 144, paragrafo 5, e l'articolo 132, paragrafo 4, del suo regolamento, |
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A. |
considerando che i talebani hanno preso il potere in Afghanistan il 15 agosto 2021 a seguito del ritiro delle truppe NATO e alleate; che ha ripristinato l'Emirato islamico dell'Afghanistan e ha nominato un governo provvisorio composto da soli uomini, tra cui diversi membri del regime talebano del 1996-2001, alcuni dei quali ricercati con accuse di terrorismo; che l'UE mantiene una solida posizione di non riconoscimento del governo di fatto talebano; |
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B. |
considerando che i talebani stanno invertendo i progressi compiuti negli ultimi 20 anni; che hanno ripristinato l'ex ministero della Promozione della virtù e della prevenzione dei vizi e hanno chiuso il ministero degli Affari femminili, la commissione indipendente afghana per i diritti umani e altre strutture locali che forniscono sostegno alle donne e alle ragazze, hanno abolito le leggi precedentemente applicate a tutela delle donne e hanno imposto severe restrizioni ai diritti delle donne; che i talebani hanno escluso le donne dall'amministrazione e non hanno incluso donne nel loro nuovo governo non riconosciuto; |
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C. |
considerando che le donne e le ragazze fanno fronte a crescenti restrizioni dei loro diritti fondamentali dal momento dell'assunzione del potere da parte dei talebani, in particolare per quanto riguarda l'accesso all'istruzione e all'occupazione e la libertà di circolazione; che le donne sono state praticamente cancellate da tutti gli ambiti della vita pubblica; |
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D. |
che alle ragazze di età superiore ai 12 anni viene negata l'istruzione in Afghanistan; considerando che il 15 gennaio 2022 le autorità di fatto dell'Afghanistan si sono impegnate a consentire alle ragazze di tornare a scuola a tutti i livelli dopo l'inizio del nuovo anno scolastico nella seconda metà di marzo 2022; che alle studentesse è fatto divieto di frequentare il settimo grado e oltre; che ciò costituisce una violazione del diritto fondamentale all'istruzione per tutti i bambini sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo; che le ragazze e le donne afghane hanno coraggiosamente tenuto proteste pacifiche nel paese, chiedendo il rispetto del loro diritto all'istruzione; che i matrimoni infantili sono notevolmente aumentati; |
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E. |
considerando che i talebani hanno recentemente intensificato la repressione sistematica nei confronti delle donne e delle ragazze attraverso un'ondata di arresti di militanti a difesa dei diritti umani; che Alia Azizi, la direttrice della prigione femminile di Herat, è scomparsa dall'ottobre 2021; che le organizzazioni per i diritti umani sospettano una scomparsa forzata; che il 3 novembre 2022 i talebani hanno interrotto una conferenza stampa che annunciava la formazione del Movimento delle donne afghane per l'uguaglianza, arrestando una donna, Zarifa Yaqobi, e quattro dei suoi colleghi maschi; che l'11 novembre 2022 i talebani hanno arrestato l'attivista di primo piano Farhat Popalzai, cofondatrice del Movimento spontaneo delle donne afghane; che il 13 novembre 2022 Humaira Yusuf, un'altra militante a difesa dei diritti delle donne, è stata arrestata dai talebani; |
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F. |
considerando che le violazioni dei diritti umani vengono segnalate quotidianamente e comprendono arresti, detenzioni, sequestri, torture, minacce, estorsioni, uccisioni e attacchi contro i difensori dei diritti umani e i loro familiari; che persiste una totale mancanza di responsabilità per tali violazioni; che i talebani hanno recentemente ordinato ai giudici di dare piena attuazione all'interpretazione talebana della legge della sharia, il che potrebbe portare a pene crudeli e disumane e solleva timori di ulteriori violazioni dei diritti umani; |
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G. |
considerando che la presa del potere dei talebani ha portato a crescenti attacchi contro gruppi minoritari, in particolare hazara, indù, sikh e cristiani; che dopo la presa del potere dei talebani sono stati perpetrati numerosi attacchi contro la comunità hazara, una minoranza prevalentemente sciita, da parte dello Stato islamico della provincia del Khorasan e di altri attori; che tali attacchi e la persecuzione storica contro gli hazara potrebbero costituire crimini contro l'umanità; che dall'agosto 2021 i loro luoghi di culto e i loro centri di istruzione e sanitari sono stati sistematicamente attaccati, e che i membri di queste comunità sono stati arbitrariamente arrestati, torturati, giustiziati sommariamente, espulsi, emarginati e, in alcuni casi, costretti a fuggire dal paese; che nel 2021 e 2022 diversi centri di istruzione sono stati attaccati nel distretto in prevalenza abitato da hazara di Dasht-e Barchi, Kabul, in particolare Sayed ul Shuhada, Abdul Rahman Shahid, Mumtaz e il Centro di istruzione Kaaj; che gli attacchi hanno provocato centinaia di morti e feriti; che le forze talebane avrebbero aperto il fuoco e utilizzato violenze fisiche per reprimere le manifestazioni contro gli attacchi; |
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H. |
considerando che la situazione umanitaria in Afghanistan si sta rapidamente deteriorando e colpisce in modo sproporzionato le donne e le ragazze; che le nuove politiche introdotte dal governo talebano hanno fortemente ridotto la capacità delle donne di lavorare, anche come operatori umanitari, il che ha anche inciso negativamente sulla capacità delle donne di accedere agli aiuti umanitari; che la limitazione della partecipazione delle donne alla forza lavoro le ha ulteriormente spinte in condizioni di povertà e ha messo, secondo le stime, 850 000 ragazze a rischio di sfruttamento economico e sessuale, nonché di matrimoni infantili; che meno di una militante a difesa dei diritti umani su quattro che rimane in Afghanistan ha dichiarato di avere accesso a qualsiasi tipo di aiuto umanitario o assistenza finanziaria e legale; |
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I. |
considerando che, secondo le stime dell'UNAMA, il 59 % della popolazione necessita di assistenza umanitaria da luglio 2022, con un aumento di 6 milioni di persone rispetto all'inizio del 2021; che si prevede che, nel 2023, 28 milioni di persone avranno bisogno di assistenza umanitaria, di cui 13 milioni sono bambini; che, secondo le stime del Programma alimentare mondiale, 18,9 milioni di afghani si trovano ad affrontare livelli estremi di insicurezza alimentare; che 4,3 milioni di afghani sono sfollati all'interno del paese e 5,6 milioni sono rifugiati nei paesi vicini; che l'Iran e il Pakistan ospitano un'ampia percentuale di rifugiati afghani, che insieme rappresentano 2,2 milioni di rifugiati afghani registrati; |
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J. |
considerando che un terremoto devastante ha colpito l'Afghanistan orientale nel giugno 2022 uccidendo oltre 1 000 persone e ferendone oltre 6 000; che, secondo quanto riportato dai media, nell'agosto 2022 forti piogge hanno interessato diverse parti dell'Afghanistan, causando inondazioni, piene improvvise e frane, uccidendo oltre 180 persone e ferendone oltre 250; che i terremoti, le inondazioni, la siccità, nonché l'impatto della pandemia di COVID-19 e l'aumento dei prezzi delle materie prime a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina hanno esacerbato la già drammatica situazione umanitaria; |
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K. |
considerando che nell'ottobre 2021 l'UE ha varato un pacchetto di aiuti umanitari per l'Afghanistan da 1 miliardo di EUR a sostegno degli afghani vulnerabili che vivono nel paese e nella regione; che, nell'ambito del suo nuovo pacchetto di aiuti umanitari di 210 milioni di EUR in assistenza alimentare per i più vulnerabili del mondo, il G20 prevede di erogare 75 milioni di EUR a favore dell'Afghanistan per far fronte alla drammatica situazione della sicurezza alimentare nel paese; |
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L. |
considerando che lo spazio per i media indipendenti e la società civile si è drasticamente ridotto sotto i talebani; che i regolamenti decretati da vari organismi talebani hanno fortemente limitato l'attività giornalistica e hanno portato a un aumento degli arresti arbitrari di giornalisti; |
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1. |
deplora vivamente il continuo deterioramento della situazione politica, economica, umanitaria, dei diritti umani e della sicurezza in Afghanistan, soprattutto per le donne e le ragazze, da quando i talebani hanno assunto il potere nell'agosto 2021; ribadisce la sua ferma solidarietà e il suo impegno nei confronti del popolo afghano; |
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2. |
condanna la sconcertante regressione nell'esercizio da parte delle donne e delle ragazze dei loro diritti sotto i talebani, una situazione che attualmente si qualifica come apartheid di genere; condanna le ulteriori restrizioni imposte dai talebani alla libertà di circolazione delle donne; invita le autorità di fatto dell'Afghanistan a garantire che tutte le restrizioni di genere nei confronti delle donne siano revocate e che possano di nuovo partecipare attivamente alla vita pubblica in Afghanistan; sottolinea che questa deve essere una condizione fondamentale per qualsiasi dialogo della comunità internazionale con i talebani; |
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3. |
denuncia il drastico divieto di istruzione secondaria per le ragazze, in palese violazione del loro diritto universale all'istruzione; rammenta la promessa fatta dai talebani di ripristinare l'accesso delle donne all'istruzione; chiede pertanto che i talebani onorino ora i propri impegni, revochino il divieto, riprendano le lezioni senza indugio e garantiscano il conseguimento degli obiettivi educativi dell'UNESCO; esorta l'UE a intensificare il suo sostegno ai gruppi afghani che si adoperano per difendere i diritti delle donne e delle ragazze, includendo le opzioni di istruzione alternative per le ragazze, e a finanziare programmi specifici di assistenza e protezione, comprese borse di studio e garantendo il rilascio rapido di visti agli studenti e agli accademici afghani che ricevono borse di studio dell'UE; |
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4. |
denuncia gli incessanti attacchi ai difensori dei diritti umani, ai giornalisti e ad altri attori della società civile, alle persone LGBTIQ+, ai dissidenti e ai giudici, nonché la brutale repressione delle proteste pacifiche e delle espressioni di dissenso in tutto il paese; condanna l'arresto di difensori dei diritti umani e delle donne, tra cui Zarifa Yaqobi e i suoi colleghi, Farhat Popalzai, e Humaira Yusuf; chiede il loro rilascio immediato e incondizionato; esorta l'UE a intensificare il suo sostegno politico e finanziario a favore dei difensori dei diritti umani e delle donne afghani e a garantirne la sicurezza, nonché delle donne in esilio, fornendo opportunità di istruzione e di occupazione di qualità; |
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5. |
esprime sgomento per i crescenti attacchi e l'emarginazione ai danni dei gruppi minoritari, compreso il recente attacco all'interno del centro educativo Kaaj di Kabul; esprime il suo cordoglio alle famiglie delle vittime e la sua solidarietà ai sopravvissuti; invita le autorità di fatto ad assicurare alla giustizia i responsabili di tali attacchi affinché ne rispondano; |
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6. |
esprime profonda preoccupazione per la situazione delle minoranze hazara, hindu, sikh, cristiana e di altre minoranze dopo l'assunzione del potere da parte dei talebani, nonché per gli attacchi sistematici e la generale discriminazione nei loro confronti, tra cui arresti arbitrari, torture e altri maltrattamenti, esecuzioni sommarie e sparizioni forzate; ricorda la responsabilità delle autorità di fatto di vietare e prevenire la discriminazione nei confronti di tutte le comunità etniche e religiose e di salvaguardare i loro luoghi di culto e i loro centri educativi e medici; |
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7. |
esprime profondo rammarico per il fatto che, dopo l'acquisizione del potere da parte dei talebani, l'accesso alle informazioni è diventato sempre più difficile, l'indipendenza giornalistica è stata notevolmente ridotta e le organizzazioni della società civile sono state sottoposte a pressioni crescenti da parte delle autorità di fatto; esorta i talebani a creare un ambiente favorevole affinché i giornalisti, i media e le organizzazioni della società civile possano svolgere le loro attività senza ostacoli e timori di rappresaglie; |
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8. |
ribadisce di essere profondamente preoccupato per il deterioramento della situazione umanitaria; esorta i paesi a intensificare e coordinare la loro assistenza umanitaria con le agenzie delle Nazioni Unite e le organizzazioni non governative; invita le autorità di fatto a eliminare le restrizioni e gli ostacoli alla fornitura di assistenza umanitaria e sottolinea la necessità di consentire un accesso adeguato alle organizzazioni che la forniscono; esorta l'UE e i suoi Stati membri ad affrontare i fattori economici alla base della crisi umanitaria in corso, compiendo ogni sforzo per incrementare l'assistenza umanitaria, che dovrebbe includere una prospettiva di genere; |
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9. |
esprime forte preoccupazione per l'impatto devastante dei cambiamenti climatici e del degrado ambientale in Afghanistan, che è classificato dalle Nazioni Unite il sesto paese al mondo maggiormente colpito dalle minacce climatiche; chiede un'azione urgente da parte della comunità internazionale per aiutare gli afghani ad affrontare questa drammatica situazione, che colpisce in modo sproporzionato i gruppi vulnerabili come le donne e le ragazze; |
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10. |
accoglie con favore e sostiene il lavoro della missione delle Nazioni Unite e del relatore speciale delle Nazioni Unite sull'Afghanistan, in quanto è essenziale monitorare e riferire in merito alla situazione dei diritti umani nel paese; invita l'UE e la comunità internazionale a rafforzare il sostegno politico e finanziario nei confronti del loro lavoro; |
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11. |
accoglie con favore la ripresa dell'indagine da parte della Corte penale internazionale sui crimini contro l'umanità e i crimini di guerra in Afghanistan; invita l'UE a intensificare il suo sostegno alla condivisione delle informazioni, alla ricerca, al monitoraggio e al controllo ai fini di una maggiore responsabilità; |
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12. |
ricorda che l'UE ha una posizione solida in merito a qualsiasi impegno politico con i talebani, che si basa su cinque parametri tematici fondati sui principi del rispetto dei diritti umani per tutti e dello Stato di diritto; sottolinea che, dal 15 agosto 2021, vi è stato solo un chiaro deterioramento di tutti questi parametri, il che significa che qualsiasi legittimazione delle autorità talebane non può essere giustificata; rileva che gli attuali parametri devono essere aggiornati al fine di definire una strategia a lungo termine dell'UE sull'Afghanistan alla luce della situazione attuale e del mancato rispetto, da parte dei talebani, delle loro promesse iniziali; |
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13. |
invita l'UE a cercare di ampliare l'elenco delle misure mirate nei confronti della leadership talebana responsabile del continuo deterioramento della situazione dei diritti umani; |
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14. |
invita le autorità di fatto ad adottare le misure necessarie per combattere la violenza contro le donne e le ragazze, compresi i matrimoni forzati e la violenza da parte di un partner intimo, e a chiamare senza indugio i responsabili a rispondere delle loro azioni; invita le autorità di fatto a riaprire il sistema di sostegno a livello nazionale per le vittime; |
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15. |
invita il Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE), le delegazioni dell'UE e le ambasciate degli Stati membri a incrementare il loro sostegno a favore dei difensori dei diritti umani e dei giornalisti indipendenti afghani, nel paese e al di fuori di esso, anche razionalizzando il reinsediamento dei difensori dei diritti umani in linea con gli orientamenti dell'UE in materia; |
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16. |
chiede l'istituzione di un governo rappresentativo ed eletto che coinvolga le donne e le minoranze nel processo decisionale a tutti i livelli; |
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17. |
invita il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite a istituire un meccanismo complementare di responsabilità permanente per indagare su tutte le presunte violazioni e abusi del diritto in materia di diritti umani che costituiscono crimini ai sensi del diritto internazionale, in particolare la violenza contro le donne e le ragazze; |
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18. |
osserva che sono necessari ulteriori sforzi internazionali per sostenere i dialoghi intra-afghani guidati dalle donne e le reti di donne afghane sia all'interno che all'esterno del paese; invita il SEAE a coinvolgere ulteriormente il Parlamento e le altre istituzioni dell'UE nel Forum delle donne leader afghane; invita il VP/AR, la Commissione e gli Stati membri ad agire per garantire la partecipazione delle donne afghane ai dialoghi strategici sull'Afghanistan; |
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19. |
incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al vicepresidente della Commissione / alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza nonché all'inviato speciale dell'UE per l'Afghanistan. |
(1) GU C 117 dell'11.3.2022, pag. 133.