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6.9.2022 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 342/290 |
P9_TA(2022)0051
Crisi politica nel Burkina Faso
Risoluzione del Parlamento europeo del 17 febbraio 2022 sulla crisi politica in Burkina Faso (2022/2542(RSP))
(2022/C 342/22)
Il Parlamento europeo,
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viste le sue precedenti risoluzioni, in particolare quelle del 19 dicembre 2019 sulle violazioni dei diritti umani, comprese le libertà religiose in Burkina Faso (1), e del 16 settembre 2020 sulla cooperazione UE-Africa in materia di sicurezza nella regione del Sahel, nell'Africa occidentale e nel Corno d'Africa (2), |
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vista la dichiarazione dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, rilasciata il 26 gennaio 2022 a nome dell'Unione europea, sugli ultimi sviluppi in Burkina Faso, |
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vista la dichiarazione sulla Burkina Faso del portavoce del Segretario Generale delle Nazioni Unite, del 24 gennaio 2022, |
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vista la dichiarazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite del 9 febbraio 2022 sulla situazione in Burkina Faso, |
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visto il comunicato finale del 28 gennaio 2022 a seguito del vertice straordinario dell'Autorità dei capi di Stato e di governo della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (ECOWAS) sulla situazione politica in Burkina Faso, |
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visto il protocollo ECOWAS sulla democrazia e il buon governo, |
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visto il comunicato finale del 31 gennaio 2022 adottato dal Consiglio per la pace e la sicurezza dell'Unione africana (UA) nel corso della sua 1062a riunione sulla situazione in Burkina Faso, |
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vista la comunicazione congiunta della Commissione e dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza dal titolo «Verso una strategia globale per i rapporti con l'Africa» del 9 marzo 2020 (JOIN(2020)0004), |
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vista la risoluzione dell'Assemblea parlamentare paritetica del gruppo degli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP) e dell'Unione europea, dell'11 marzo 2021, sulla democrazia e il rispetto delle costituzioni negli Stati membri dell'UE e nei paesi ACP, |
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vista la dichiarazione congiunta dei membri del Consiglio europeo e degli Stati membri del gruppo dei cinque per il Sahel (G5 Sahel) del 28 aprile 2020, |
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visti gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite, in particolare l'obiettivo 16, inteso a promuovere società pacifiche e inclusive ai fini dello sviluppo sostenibile, |
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vista la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, |
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vista la Costituzione della Repubblica del Burkina Faso, |
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visto l'accordo di Cotonou, |
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vista la Carta africana sulla democrazia, le elezioni e il buon governo, |
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vista la Convenzione dell'Unione africana per la protezione e l'assistenza degli sfollati interni in Africa, |
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visto il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici del 1966, |
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vista la Convenzione del 1979 sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti della donna, |
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visti l'articolo 144, paragrafo 5, e l'articolo 132, paragrafo 4, del suo regolamento, |
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A. |
considerando che il 24 gennaio 2022 l'esercito del Burkina Faso, guidato dal tenente colonnello Paul-Henri Sandaogo Damiba e dall'autoproclamato Movimento patriottico per la salvaguardia e la restaurazione (MPSR), ha rovesciato il governo eletto capeggiato dal presidente Roch Marc Christian Kaboré; che la Corte costituzionale del Burkina Faso ha successivamente dichiarato il tenente colonnello Damiba il nuovo capo di Stato di fatto; |
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B. |
considerando che poco prima del colpo di Stato il presidente Kaboré ha ottenuto un secondo mandato a seguito delle elezioni democratiche tenutesi nel 2020; che è stato costretto ad annunciare la fine del suo mandato presidenziale e a dimettersi; che, dopo il colpo di Stato, è stato arrestato dalle forze armate, e ha contatti limitati con il mondo esterno; che il 26 gennaio 2022 il Movimento popolare per il progresso (MPP), il partito del presidente Kaboré, ha assicurato che lo stesso Kaboré si trovava agli arresti domiciliari in una villa presidenziale e aveva un medico a sua disposizione; |
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C. |
considerando che, al momento della presa del potere, la giunta militare ha annunciato la sospensione della costituzione e lo scioglimento del governo e dell'assemblea nazionale; che la costituzione è stata ripristinata il 31 gennaio 2022; che il tenente colonnello Damiba ha annunciato in una dichiarazione televisiva che il Burkina Faso avrebbe tenuto fede ai suoi impegni internazionali; |
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D. |
considerando che la presa di potere da parte dell'esercito è stata accolta con grande cautela e relativa indulgenza da parte della società civile in Burkina Faso; |
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E. |
considerando che l'UA, l'ECOWAS e il Consiglio permanente della Francofonia hanno sospeso l'adesione del Burkina Faso a seguito del colpo di Stato militare; che l'ECOWAS e le Nazioni Unite hanno inviato una delegazione interministeriale chiedendo una breve transizione e la liberazione del presidente Kaboré; che il 3 febbraio 2022 l'ECOWAS ha deciso di non imporre nuove sanzioni al Burkina Faso, ma ha chiesto alle nuove autorità del paese di presentare un «calendario ragionevole per il ripristino dell'ordine costituzionale»; |
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F. |
considerando che l'8 febbraio 2022 è stata istituita una commissione tecnica con attori non militari per delineare i parametri della transizione; che la commissione dispone di due settimane per proporre un progetto di Carta per la transizione; che i lavori di tale commissione devono ruotare intorno al ripristino dell'integrità territoriale, al consolidamento della pace attraverso il ritorno graduale degli sfollati interni, al buon governo e al ripristino dell'ordine costituzionale; |
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G. |
considerando che l'MPSR ha affermato che il colpo di Stato è avvenuto in risposta al deterioramento della situazione della sicurezza nel paese; che il governo del Burkina Faso ha avviato un processo di riforma del settore della sicurezza nel 2017 con la creazione di un consiglio nazionale per la difesa e la sicurezza, con l'obiettivo di modernizzare tale settore e combattere la corruzione al suo interno; che il malcontento e le critiche da parte dei civili, dell'opposizione e dell'esercito sono aumentati per l'incapacità del presidente Kaboré di affrontare la corruzione e di attuare efficacemente soluzioni alle enormi sfide in materia di sicurezza, sociali ed economiche nel paese causate dalla diffusione di attacchi violenti da parte di gruppi terroristici; |
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H. |
considerando che la situazione della sicurezza nel Sahel è una conseguenza diretta della destabilizzazione della regione e della proliferazione delle armi a seguito dell'intervento in Libia nel 2011; |
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I. |
considerando che tra il 2016 e il 2021 il bilancio nazionale per la difesa e la sicurezza è passato da 240 milioni di EUR a 650 milioni di EUR, facendo registrare un aumento di oltre il 170 %; che tali spese non sono riuscite a migliorare le condizioni di vita o la capacità operativa dei soldati, in parte a causa della dilagante cattiva gestione finanziaria; |
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J. |
considerando che negli ultimi sei anni migliaia di persone sono rimaste vittime di attacchi jihadisti e di insorti; che, in due anni, oltre 1 000 scuole sono state chiuse e molte persone hanno abbandonato le loro case per sfuggire alla violenza; che nel giugno 2021 sono decedute 174 persone nei villaggi di Solhan e Tadaryat a seguito dell'attacco più sanguinoso avvenuto dal 2015; che il 4 novembre 2021 un attacco jihadista contro la gendarmeria di guarnigione a Inata, nel Burkina Faso settentrionale, ha ucciso 53 dei 120 soldati che erano in attesa di forniture logistiche e di sostegno, comprese razioni alimentari; che Human Rights Watch ha riferito di esecuzioni sommarie di centinaia di sospetti da parte delle forze di sicurezza e delle milizie filogovernative e che praticamente nessuno di questi attacchi è stato oggetto di indagini e nessuno è stato perseguito; |
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K. |
considerando che la crescente insicurezza ha spinto un enorme numero di persone a protestare nelle strade nel novembre 2021; che il governo ha chiuso Internet, aumentando il malcontento della popolazione e suscitando critiche da parte delle organizzazioni per i diritti umani e dei movimenti dei cittadini nel paese; |
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L. |
considerando che il 22 gennaio 2022, a Ouagadougou e a Bobo-Dioulasso, le due maggiori città del Burkina Faso, sono scoppiate violente manifestazioni di protesta contro il deterioramento della sicurezza nel paese; che la presa di potere da parte delle forze armate ha avuto luogo due giorni dopo gli scontri tra la polizia antisommossa e i manifestanti antigovernativi nella capitale Ouagadougou; |
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M. |
considerando che la crescente violenza ha fatto sì che la situazione in Burkina Faso diventasse una delle crisi degli sfollamenti e di protezione in più rapida crescita al mondo, con almeno 1,6 milioni di sfollati; che oltre 19 000 burkinabé sono fuggiti in Costa d'Avorio, Mali, Niger e Benin; che lo scorso anno il numero di sfollati interni è salito a oltre 1,5 milioni, pari a un aumento del 50 %; che la regione del Sahel sta attraversando un esodo rurale senza precedenti, dal momento che le persone sfollate con la forza si spostano in aree urbane dove sono esposte a nuovi rischi; che tra gli sfollati interni le minacce per le donne e i giovani sono particolarmente gravi, tra cui lo sfruttamento sessuale e lavorativo, la violenza di genere, l'arruolamento forzato e la tratta di esseri umani; che le donne burkinabé, che hanno la metà delle opportunità di accesso all'istruzione rispetto agli uomini, sono le più colpite dalla povertà estrema nel paese; |
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N. |
considerando che l'emergenza climatica sta avendo un effetto visibile e profondamente dannoso sulla regione del Sahel, causando siccità, perdita dei raccolti, trasferimento forzato della popolazione, conflitti sui terreni e sulle risorse, insicurezza alimentare e povertà; che la mancanza di accesso all'istruzione, alle opportunità di lavoro e al reddito stimola il reclutamento da parte delle organizzazioni estremiste e dei movimenti jihadisti, alimentando così l'instabilità regionale; |
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O. |
considerando che il recente colpo di Stato e il deterioramento della situazione in Mali in particolare hanno avuto un impatto sulla situazione in Burkina Faso; che il recente colpo di Stato è anche il quarto colpo di Stato nell'Africa occidentale in meno di due anni; che il numero crescente di colpi di Stato riflette una grave crisi nei sistemi politici dell'Africa occidentale; |
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P. |
considerando che il G5 Sahel, uno sforzo di difesa collaborativo da parte di Burkina Faso, Ciad, Mali, Mauritania e Niger, sostenuto in particolare dall'UE e dall'Unione africana, coordina l'azione in materia di sviluppo e sicurezza regionali per contrastare il terrorismo e apportare stabilità alla regione, ma non è stato in grado di convincere le popolazioni locali della propria efficacia; |
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Q. |
considerando che un gruppo di contraenti militari russi ha scritto ai leader del colpo di Stato del Burkina Faso offrendosi di formare l'esercito del paese nella lotta contro i jihadisti; |
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1. |
condanna ed esprime preoccupazione per il colpo di Stato perpetrato dalle forze armate contro il governo democraticamente eletto del Burkina Faso; sottolinea che è indispensabile ripristinare urgentemente l'ordine costituzionale, compreso un ritorno immediato al governo civile; |
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2. |
chiede il rilascio immediato e incondizionato del Presidente Kaboré e di tutti i funzionari governativi; |
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3. |
accoglie con favore l'annuncio dell'istituzione del comitato tecnico per delineare le prossime fasi del processo di transizione; prende atto delle dichiarazioni pubbliche del tenente colonnello Damiba, il quale si è impegnato a tornare quanto prima alla normale vita costituzionale ed ha affermato che il paese continuerà a rispettare gli impegni internazionali; invita la leadership militare a rispettare gli impegni internazionali del Burkina Faso, compreso il pieno rispetto dei diritti umani e la lotta contro le organizzazioni terroristiche in stretto partenariato con la comunità internazionale; |
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4. |
ribadisce il proprio sostegno all'ECOWAS e all'UA nei loro sforzi di mediazione nella crisi; invita la comunità internazionale, compresi il Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) e la Commissione, a continuare a mantenere un dialogo con le autorità burkinabé per garantire una transizione tempestiva e democratica verso un governo civile; invita le autorità del Burkina Faso e il comitato tecnico a individuare calendari e processi chiari al fine di condurre quanto prima elezioni inclusive e trasparenti; |
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5. |
sottolinea che è necessario un dialogo nazionale autentico e onesto, che coinvolga tutti i settori della società civile, al fine di delineare una chiara visione futura per la democrazia burkinabé; |
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6. |
esorta tutte le parti in Burkina Faso a difendere la libertà di stampa per garantire che le organizzazioni di media nazionali e internazionali possano svolgere liberamente il loro lavoro, anche documentando la situazione degli sfollati interni e le operazioni delle forze di sicurezza; |
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7. |
incoraggia il coordinamento nazionale per una transizione riuscita (CNRT) a monitorare le autorità e a chiedere loro di garantire la protezione dei difensori dei diritti umani e delle organizzazioni della società civile nell'esercizio del loro mandato, anche denunciando le violazioni dei diritti umani, la violenza da parte della polizia e l'uso eccessivo della forza; invita l'UE e i suoi Stati membri ad aumentare la protezione e il sostegno ai difensori dei diritti umani in Burkina Faso e, se del caso, ad agevolare il rilascio di visti di emergenza e a fornire rifugio temporaneo negli Stati membri dell'UE; |
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8. |
ricorda che la mancata lotta all'impunità per le atrocità commesse in passato dai servizi di sicurezza e dalle milizie ostacola gli sforzi di pace in Burkina Faso; invita le autorità del Burkina Faso a tutelare i diritti dei sospettati arrestati in operazioni antiterrorismo e a garantire che i responsabili di violazioni dei diritti umani siano chiamati a rispondere delle loro azioni; osserva che un governo autonominato senza mandato democratico compromette gli sforzi volti a rafforzare lo Stato di diritto e la responsabilità; |
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9. |
ribadisce che la protezione e la sicurezza dei civili è uno dei compiti fondamentali di qualsiasi governo e sottolinea la necessità di adottare ulteriori misure in Burkina Faso per migliorare la protezione dei civili; |
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10. |
esorta la Commissione, il SEAE e gli Stati membri a continuare a dare priorità al sostegno alla riforma del settore giudiziario e della sicurezza in Burkina Faso per garantire che siano fornite risorse e assistenza tecnica sufficienti per una riforma radicale del settore della sicurezza, una cooperazione trasparente e costruttiva tra un governo civile e l'esercito e rinnovati sforzi per contrastare la corruzione; |
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11. |
invita l'UE e i suoi Stati membri ad aumentare il sostegno finanziario e gli aiuti umanitari al fine di soddisfare le esigenze urgenti della popolazione del Burkina Faso, in particolare quelle degli sfollati e dei rifugiati nei paesi vicini; |
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12. |
invita le autorità del Burkina Faso a rivedere la clausola di immunità contenuta nello statuto delle forze speciali, una nuova unità militare creata nel maggio 2021, secondo cui i membri delle forze speciali non possono essere portati dinanzi ai tribunali per eventuali azioni intraprese durante le loro operazioni, il che viola il diritto delle vittime alla giustizia e al risarcimento; |
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13. |
invita gli Stati membri dell'UE a rispettare i loro obblighi internazionali concernenti l'applicazione di un sistema approfondito di controllo e tracciamento nelle loro esportazioni di armi verso paesi non-UE, come previsto dal trattato sul commercio delle armi, al fine di evitare un loro uso improprio e di alimentare violazioni dei diritti umani; |
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14. |
esprime preoccupazione per lo stato generale della democrazia nella regione e invita tutti gli attori, sia nazionali sia internazionali, a riflettere sugli insegnamenti tratti dai diversi colpi di Stato e su come sostenere e incoraggiare meglio i processi democratici nella regione; |
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15. |
continua a credere fermamente che il coinvolgimento del gruppo Wagner nell'Africa occidentale sia contrario all'obiettivo di portare pace, sicurezza e stabilità in Burkina Faso e di garantire la protezione della sua popolazione; chiede che le attività del gruppo Wagner e di altre imprese militari private in Africa sia discussa in modo approfondito al prossimo vertice UE-Africa; |
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16. |
sottolinea che il terrorismo e l'instabilità nella regione del Sahel stanno mettendo a rischio e minando il consolidamento democratico e lo Stato di diritto; ricorda che affrontare le cause profonde dell'estremismo e gli sforzi militari per ripristinare il controllo del governo in tutta la regione sono essenziali per rafforzare la legittimità popolare dei governi democraticamente eletti; |
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17. |
esprime particolare preoccupazione per l'impatto delle minacce alla sicurezza sull'efficacia dell'assistenza umanitaria e della cooperazione allo sviluppo; esorta gli Stati membri e la comunità internazionale a incrementare l'assistenza umanitaria al Burkina Faso, in particolare fornendo cibo, acqua e servizi medici; invita le autorità a sostenere e agevolare il lavoro delle organizzazioni umanitarie in Burkina Faso onde garantire un accesso umanitario senza restrizioni e consentire loro di rispondere alle esigenze degli sfollati; |
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18. |
incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, alle autorità del Burkina Faso, al segretariato esecutivo del G5 Sahel, ai copresidenti dell'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE e al Parlamento panafricano, alla Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale nonché all'Unione africana e alle sue istituzioni. |