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6.9.2022 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 342/2 |
P9_TA(2022)0022
Le sfide per le zone urbane nell'era post COVID-19
Risoluzione del Parlamento europeo del 15 febbraio 2022 sulle sfide per le zone urbane nell'era post COVID-19 (2021/2075(INI))
(2022/C 342/01)
Il Parlamento europeo,
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visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), in particolare il titolo XVIII, |
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visto il regolamento (UE) 2020/2221 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 dicembre 2020, che modifica il regolamento (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda le risorse aggiuntive e le modalità di attuazione per fornire assistenza allo scopo di promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell'economia (REACT-EU) (1), |
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visto il regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti (2) (regolamento recante disposizioni comuni), |
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visto il regolamento (UE) 2021/1058 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione (3), |
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visto il regolamento (UE) 2021/1059 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, recante disposizioni specifiche per l'obiettivo «Cooperazione territoriale europea» (Interreg) sostenuto dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dagli strumenti di finanziamento esterno (4), |
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visto il regolamento (UE) 2021/1056 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, che istituisce il Fondo per una transizione giusta (5), |
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visto il patto di Amsterdam che istituisce l'agenda urbana per l'UE, concordato dai ministri dell'Unione responsabili delle politiche urbane il 30 maggio 2016, |
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visto l'accordo adottato in occasione della 21a Conferenza delle Parti dell'UNFCCC (COP21) svoltasi il 12 dicembre 2015 a Parigi (accordo di Parigi), |
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vista l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, in particolare l'obiettivo di sviluppo sostenibile (OSS) 11 sulle città e comunità sostenibili, |
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vista la sua risoluzione del 9 settembre 2015 sulla dimensione urbana delle politiche dell'UE (6), |
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vista la sua risoluzione del 13 marzo 2018 sul ruolo delle regioni e delle città dell'UE nell'attuare l'accordo COP 21 di Parigi sui cambiamenti climatici (7), |
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vista la sua risoluzione del 3 luglio 2018 sul ruolo delle città nel quadro istituzionale dell'Unione (8), |
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vista la sua risoluzione del 17 settembre 2020 sull'Anno europeo delle città più verdi 2022 (9), |
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vista la sua risoluzione del 21 gennaio 2021 sull'accesso a un alloggio dignitoso e a prezzi abbordabili per tutti (10), |
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vista la dichiarazione «Verso l'agenda urbana per l'UE», concordata dai ministri responsabili della Coesione territoriale e delle politiche urbane il 10 giugno 2015, |
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viste le conclusioni del Consiglio del 24 giugno 2016 su un'agenda urbana per l'UE, |
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vista la comunicazione della Commissione dell'11 dicembre 2019 sul Green Deal europeo (COM(2019)0640), |
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vista la comunicazione della Commissione del 18 luglio 2014, dal titolo «La dimensione urbana delle politiche dell'UE — Elementi fondanti di una agenda urbana UE» (COM(2014)0490), |
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vista la comunicazione della Commissione del 30 giugno 2021 dal titolo «Una visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE: verso zone rurali più forti, connesse, resilienti e prospere entro il 2040» (COM(2021)0345), |
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vista la comunicazione della Commissione del 3 marzo 2021, dal titolo «Un'Unione dell'uguaglianza: strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030» (COM(2021)0101), |
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vista la comunicazione della Commissione del 7 ottobre 2020, dal titolo «Un'Unione dell'uguaglianza: quadro strategico dell'UE per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom» (COM(2020)0620), |
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vista la comunicazione della Commissione del 12 novembre 2020, dal titolo «Un'Unione dell'uguaglianza: strategia per l'uguaglianza LGBTIQ 2020-2025» (COM(2020)0698), |
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vista la nuova Carta di Lipsia, dal titolo «The transformative power of cities for the common good» (Il potere di trasformazione delle città per il bene comune), adottata durante la riunione ministeriale informale organizzata il 30 novembre 2020, |
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vista la nuova agenda urbana adottata in occasione della conferenza delle Nazioni Unite sull'edilizia abitativa e lo sviluppo urbano sostenibile (Habitat III) tenutasi a Quito (Ecuador) il 20 ottobre 2016, |
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vista la relazione sullo stato delle città europee 2016 della Commissione, |
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vista l'iniziativa faro globale di UN Women «Safe Cities and Safe Public Spaces for Women and Girls» (Città sicure e spazi pubblici sicuri per donne e ragazze); |
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vista la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, aperta alla firma l'11 maggio 2011 a Istanbul (la «convenzione di Istanbul»), |
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visto l'articolo 54 del suo regolamento, |
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visti i pareri della commissione per l'occupazione e gli affari sociali e della commissione per i trasporti e il turismo, |
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vista la relazione della commissione per lo sviluppo regionale (A9-0352/2021), |
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A. |
considerando che le città continuano a essere in prima linea nella crisi COVID-19, con un'attività economica in calo, tassi di infezione elevati, bassi tassi di vaccinazione e risorse spesso inadeguate; che la pandemia ha inoltre aggravato le carenze prevalenti nelle zone urbane, mettendo in luce le loro vulnerabilità; |
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B. |
considerando che la pandemia ha aggravato le disuguaglianze radicate da tempo all'interno delle città; che le persone in situazioni di vulnerabilità sono diventate ancora più vulnerabili; che le città devono far fronte a sfide quali l'accesso a un alloggio a prezzi abbordabili, il fenomeno dei senza dimora, l'esclusione sociale, la povertà e la mancanza di accesso ai servizi pubblici, sanitari e ad altri servizi essenziali; |
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C. |
considerando che il 72 % delle persone nell'UE vive in città; che le città devono essere direttamente coinvolte nella ripresa dalla crisi COVID-19; che gli sforzi di ripresa devono mirare a far fronte alle vulnerabilità di lunga data e non limitarsi ad affrontare le ripercussioni sanitarie della COVID-19 al fine di contrastare anche le disuguaglianze persistenti; |
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D. |
considerando che la pandemia ha provocato impatti di genere di cui le città e le zone urbane funzionali dovranno tenere conto; che le quarantene e le prescrizioni in materia di distanziamento sociale hanno esposto le donne a un maggior rischio di violenza di genere, mentre, nel contempo, si è registrato un calo nell'accesso delle donne alle reti di sostegno, ai servizi sociali e ai servizi per la salute sessuale e riproduttiva; |
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E. |
considerando che le aree metropolitane presentano le maggiori disparità in termini di accesso alle risorse essenziali come l'assistenza sanitaria, l'istruzione e la digitalizzazione, in particolare per le persone in situazioni di vulnerabilità; che sono necessari sforzi più sostenuti per combattere molteplici forme di discriminazione e disuguaglianza; |
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F. |
considerando che il divario digitale è intersezionale e comprende tutte le categorie, tra cui il divario di genere, il divario generazionale e il divario di status sociale, e si è aggravato durante la pandemia di COVID-19; che molte abitazioni e molti istituti d'istruzione non hanno accesso ad attrezzature digitali adeguate e aggiornate; |
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G. |
considerando che si stima che le perdite occupazionali siano più elevate nelle grandi città che altrove, e che colpiscono in modo particolarmente duro i lavoratori poco qualificati, i lavoratori autonomi, i lavoratori migranti e quelli con contratti precari; che il rischio di disoccupazione è più alto tra i giovani i cui percorsi di istruzione e formazione e il cui sviluppo personale sono stati interrotti e che molti di loro non hanno trovato i tirocini o gli apprendistati necessari per completare gli studi; |
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H. |
considerando che la pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto significativo sui settori della cultura e dello sport, causando una recessione economica e perdita di posti di lavoro; che le zone urbane, soprattutto le aree metropolitane, necessitano di risorse adeguate per i settori culturali e creativi al fine di consentire lo sviluppo personale dei loro abitanti; |
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I. |
considerando che le città e le zone urbane funzionali, come le aree metropolitane, sono pilastri economici fondamentali per stimolare la crescita, creare posti di lavoro e rafforzare la competitività dell'Unione in un'economia globalizzata; che le aree urbane funzionali e le città di medie dimensioni, nonostante le forti disparità nella qualità dei servizi forniti tra aree urbane e rurali, possono fungere da forze trainanti per l'attrattiva e lo sviluppo rurali e fornire alle aree rurali e spopolate circostanti l'accesso a una serie di servizi; |
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J. |
considerando che nelle aree urbane, in cima alla lista delle sfide esistenti vi sono anche l'emergenza climatica e le sfide demografiche; che la molteplicità delle sfide richiede, in ultima analisi, una risposta basata su un approccio integrato che riunisca diversi settori e individui soluzioni che tengano conto delle esigenze settoriali; |
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K. |
considerando che le prescrizioni in materia di distanziamento sociale hanno messo in luce la mancanza di parchi, spazi verdi e strutture ricreative all'aperto adeguati, nonché l'assenza di trasporti idonei e sicuri e infrastrutture di trasporto alternative nelle zone urbane funzionali e nelle loro vicinanze; |
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L. |
considerando che la crisi COVID-19 ha esacerbato sfide quali il trasporto di alimenti e medicinali e la fornitura di servizi sanitari, e ha evidenziato gravi carenze nelle infrastrutture mediche e nella formazione professionale degli operatori sanitari su come rispondere alle pandemie o ad altre situazioni di emergenza sanitaria; |
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M. |
considerando che l'alloggio è un diritto universale e che, pertanto, gli Stati membri dovrebbero adottare strategie specifiche e misure appropriate per superare gli ostacoli all'esercizio di tale diritto; che sono necessari investimenti a favore di alloggi a prezzi accessibili; |
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N. |
considerando che le aree urbane sono responsabili della quota maggiore di consumo di energia e di emissioni di gas a effetto serra nell'UE e che svolgono un ruolo cruciale nella lotta dell'Unione ai cambiamenti climatici; che le città necessiteranno di un'estesa edilizia urbana e della creazione di un'economia circolare per contribuire a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, limitare il riscaldamento globale, ridurre il traffico, riciclare i rifiuti e garantire la sostenibilità dell'economia; |
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O. |
considerando che, secondo le stime, la popolazione urbana mondiale aumenterà di oltre tre miliardi entro il 2050 e che due terzi della popolazione mondiale vivrà nelle città, consumando il 75 % delle risorse naturali del mondo e producendo il 50 % dei rifiuti globali e oltre il 60 % delle emissioni di gas a effetto serra; |
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P. |
considerando che i trasporti pubblici svolgono un ruolo importante nella lotta contro la povertà dei trasporti; che vi è l'urgente necessità di aumentare rapidamente gli investimenti nel trasporto pubblico sostenibile e nella sua accessibilità, e in migliori infrastrutture per gli spostamenti a piedi e in bicicletta per garantire la sicurezza degli utenti della strada e in particolare degli utenti con ridotta capacità motoria e altre disabilità; |
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Q. |
considerando che tutte le città europee fanno fronte a un aumento record dei prezzi dell'energia che minaccia di compromettere la ripresa economica successiva alla pandemia; |
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R. |
considerando che sia la governance multilivello che la partecipazione attiva delle autorità urbane, sulla base di un'azione coordinata dell'UE, degli Stati membri e delle autorità regionali e locali, e in conformità al principio di partenariato sancito dal regolamento recante disposizioni comuni, sono elementi fondamentali per l'elaborazione e l'attuazione di tutti i programmi dell'UE; che compete alle autorità urbane selezionare i progetti nell'ambito dei finanziamenti del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) per lo sviluppo urbano sostenibile e nell'ambito della nuova iniziativa urbana europea, che sostituisce le azioni urbane innovative per il nuovo periodo di programmazione e offre ulteriori opportunità di sperimentare nuove soluzioni e approcci, compresi quelli a sostegno delle aree urbane per l'era post COVID-19; |
Città inclusive
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1. |
riconosce la diversità sociale, economica, territoriale, culturale e storica delle zone urbane in tutta l'Unione, e sottolinea la necessità di affrontare sfide come la segregazione e la povertà; |
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2. |
sottolinea che, sebbene la densità delle città presenti molti vantaggi in termini di stili di vita sostenibili, un'elevata concentrazione della popolazione in talune zone urbane può inoltre avere ripercussioni sull'accessibilità economica degli alloggi, sul livello di inquinamento, sulla qualità di vita, nonché sul rischio di discriminazione, povertà, disuguaglianza ed esclusione sociale; |
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3. |
sottolinea che la pandemia di COVID-19 ha accentuato la tendenza allo spopolamento delle zone urbane sottosviluppate, che spesso non dispongono di entrate proprie sufficienti per fornire ai residenti servizi pubblici di qualità; incoraggia la Commissione a formulare raccomandazioni e a promuovere la condivisione delle migliori pratiche tra gli Stati membri in materia di organizzazione e riforme amministrativo-territoriali; |
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4. |
invita gli Stati membri a elaborare misure di azione positiva che promuovano l'inclusione delle comunità emarginate, quali le persone con disabilità, gli anziani più isolati, i senzatetto, i migranti e i rifugiati, e le minoranze etniche, come i rom; chiede che le esigenze di finanziamento siano soddisfatte a livello locale, comprese quelle delle zone urbane e in particolare delle zone metropolitane, nonché a livello regionale, nazionale e dell'UE, al fine di sostenere tali comunità emarginate in modo sostenibile; rammenta che oltre a risorse nazionali sufficienti, i fondi strutturali sono fondamentali per l'attuazione efficace delle misure politiche proposte nel quadro strategico dell'UE per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei rom; sottolinea il ruolo delle autorità urbane nel garantire che tali misure riflettano le esigenze effettive delle comunità rom; |
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5. |
sottolinea il ruolo fondamentale dell'accessibilità urbana nel consentire un pieno diritto alla mobilità, allo studio e al lavoro per i disabili; invita la Commissione a promuovere la piena inclusività e a fornire l'accesso ai fondi stanziati per lo sviluppo urbano al fine di garantire l'accessibilità ai disabili; |
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6. |
sottolinea che, ai fini di una ripresa delle economie urbane che non lasci indietro nessuno, gli investimenti e le riforme dovrebbero contribuire a posti di lavoro stabili e di elevata qualità, infrastrutture e servizi pubblici rafforzati, un dialogo sociale intensificato e un sostegno per l'inclusione e l'integrazione dei gruppi svantaggiati, anche mediante il rafforzamento della protezione sociale e dei regimi previdenziali; |
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7. |
sottolinea la necessità di un quadro dell'UE per sostenere le strategie locali e nazionali in modo da combattere il fenomeno dei senzatetto e garantire la parità di accesso ad alloggi dignitosi per tutti promuovendo un approccio integrato che associ il sostegno all'alloggio all'assistenza sociale, ai servizi sanitari e all'inclusione attiva; |
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8. |
invita la Commissione, gli Stati membri e le autorità locali e regionali a istituire strategie specifiche e misure adeguate per superare gli ostacoli posti al diritto all'alloggio come la discriminazione, la finanziarizzazione, la speculazione, la turistificazione, le pratiche di prestito abusive e gli sgomberi forzati; |
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9. |
sottolinea che i servizi di interesse economico generale dovrebbero essere guidati principalmente da specifici requisiti determinati da autorità nazionali, regionali o locali, dato che tali autorità hanno la capacità di individuare e far fronte alle esigenze abitative e alle condizioni di vita di vari gruppi, che possono variare notevolmente tra zone rurali e urbane, e che tali autorità svolgono un ruolo cruciale in un processo decisionale ben mirato; esorta la Commissione ad adattare la definizione di gruppo destinatario di alloggi sociali e finanziati con fondi pubblici nelle norme sui servizi di interesse economico generale, in modo da consentire alle autorità nazionali, regionali e locali di sostenere l'edilizia abitativa per tutti i gruppi la cui esigenza in materia di alloggi dignitosi e a prezzi accessibili non possa essere facilmente soddisfatta nell'ambito delle condizioni di mercato, assicurando nel contempo che finanziamenti sufficienti siano destinati alle persone più svantaggiate, al fine di sbloccare gli investimenti e garantire alloggi a prezzi accessibili, la neutralità dell'alloggio e uno sviluppo urbano sostenibile, e di creare quartieri socialmente diversificati e rafforzare la coesione sociale; |
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10. |
invita la Commissione e gli Stati membri ad aumentare ulteriormente gli investimenti in alloggi sociali, pubblici, efficienti sotto il profilo energetico, adeguati e a prezzi accessibili, e ad affrontare il problema dei senzatetto e dell'esclusione abitativa nell'UE; chiede, a tale proposito, investimenti attraverso il FESR, il Fondo per una transizione giusta, InvestEU, il FSE +, Orizzonte Europa e NextGenerationEU, e in particolare attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza, l'iniziativa di investimento in risposta al coronavirus e l'iniziativa di investimento in risposta al coronavirus Plus; chiede maggiore cooperazione tra tali strumenti; accoglie con favore il finanziamento di prestiti per alloggi sociali e a prezzi abbordabili tramite InvestEU e nel più vasto portafoglio della Banca europea per gli investimenti (BEI); invita la Commissione e gli Stati membri a integrare il progresso sociale tra le priorità di investimento, insieme alle transizioni verde e digitale, nel dispositivo per la ripresa e la resilienza, al fine di tutelare le persone vulnerabili dall'impatto negativo della crisi attuale, e a includere piani per il progresso sociale nei piani per la ripresa e la resilienza, e a delineare in che modo i principi del pilastro europeo dei diritti sociali saranno attuati e dove saranno indirizzati gli investimenti sociali, compresi gli investimenti nell'edilizia sociale; invita con urgenza la Commissione a garantire che i finanziamenti dell'UE e della BEI diventino maggiormente accessibili per i fornitori locali e regionali di alloggi sociali e pubblici a prezzi abbordabili; invita la BEI ad aumentare l'erogazione di prestiti attraverso un'assistenza tecnica mirata e una più stretta cooperazione con gli intermediari finanziari e gli Stati membri; |
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11. |
rileva le sfide socioeconomiche cui devono far fronte i centri urbani, in particolare le aree metropolitane, in cui una parte considerevole della popolazione è costituita da migranti e rifugiati e altre persone in situazioni di vulnerabilità; rammenta che le città rivestono un ruolo chiave nella costruzione di comunità inclusive, accessibili e accoglienti, nelle quali nessuno è lasciato indietro; |
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12. |
osserva che la migrazione ha un impatto diretto sull'inclusività delle città e richiede risposte strategiche mirate; ricorda il potenziale del piano d'azione dell'UE per l'integrazione e l'inclusione 2021-2027 nel creare società inclusive e coese, e nell'incentrare i programmi sui quartieri più svantaggiati; osserva altresì che le strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo sono uno strumento fondamentale per creare posti di lavoro, ridurre la povertà e aumentare l'accesso ai servizi nelle zone urbane; |
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13. |
sottolinea che nelle zone urbane svantaggiate i minori spesso registrano molteplici fattori di rischio, quali condizioni abitative disagiate, discriminazione, violenza e disparità di accesso a servizi come l'assistenza all'infanzia, l'assistenza sanitaria e l'istruzione; invita gli Stati membri a sostenere i programmi locali di garanzia per l'infanzia per affrontare le sfide specifiche della povertà infantile urbana; |
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14. |
evidenzia il ruolo svolto dalle città a favore dell'uguaglianza di genere e ricorda che conformemente al regolamento recante disposizioni comuni, tutte le azioni attuate nell'ambito della politica di coesione devono tenere conto dell'uguaglianza di genere quale principio guida nella loro preparazione, attuazione, sorveglianza, rendicontazione e valutazione; sottolinea che le azioni volte a colmare il divario di genere nell'ambito della politica di coesione dovrebbero adottare un approccio intersezionale che preveda misure appropriate volte a prevenire qualsiasi discriminazione basata sulla religione o sulle convinzioni personali, sull'età o sull'orientamento di genere, ed essere fondate su quadri strategici nazionali per l'uguaglianza di genere; sottolinea inoltre che i beneficiari dei programmi della politica di coesione non dovrebbero adottare alcuna politica discriminatoria, tantomeno nei confronti delle minoranze, come la comunità LGBTI; incoraggia il rigetto delle domande presentate da potenziali beneficiari, comprese le autorità regionali o locali, che hanno adottato politiche discriminatorie nei confronti dei membri della comunità LGBTI, come la dichiarazione di zone «libere da LGBTI»; |
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15. |
sottolinea che, oltre ai rischi per la salute, le donne sono più vulnerabili ai rischi economici associati alla pandemia di COVID-19; riconosce che in un contesto post-pandemico sostenere le donne nei settori formali e informali e migliorare la loro integrazione nella pianificazione delle politiche per lo sviluppo regionale e urbano incentrato sulla progettazione di città e comunità inclusive sotto il profilo del genere è essenziale per la ripresa economica urbana; |
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16. |
mette in evidenza il divario dei dati di genere diffuso nell'ambito della politica di coesione e della pianificazione urbana e invita gli Stati membri a introdurre metodi di raccolta dei dati che utilizzino dati disaggregati per genere; |
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17. |
sottolinea che la pandemia di COVID-19 ha portato a un'impennata delle violenze domestiche; invita gli Stati membri a destinare finanziamenti a titolo della politica di coesione e a mobilitare le autorità urbane per far fronte all'aumento mondiale dei casi di violenza di genere; incoraggia le città dell'UE a elaborare, attuare e valutare approcci globali per prevenire le molestie sessuali e la violenza di genere negli spazi pubblici e rispondervi, impegnandosi a rispettare i principi dell'iniziativa faro globale di UN Women «Safe Cities and Safe Public Spaces for Women and Girls» (Città sicure e spazi pubblici sicuri per donne e ragazze); |
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18. |
invita tutti gli Stati membri a concludere con urgenza la ratifica della Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne; chiede alla Commissione di proporre una legislazione per affrontare tutte le forme di violenza di genere e di adottare le misure necessarie per identificare la violenza di genere come una nuova tipologia di reato da includere nell'elenco di cui all'articolo 83, paragrafo 1, TFUE; |
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19. |
riconosce l'onere che grava sulle donne quali principali prestatrici di assistenza in contesti formali e informali, e il valore sociale di tale assistenza, in particolare durante la crisi della COVID-19; ricorda che l'80 % di tutti i servizi di assistenza all'interno dell'UE è fornito da prestatori informali (non retribuiti), il 75 % dei quali è costituito da donne; sottolinea il ruolo rilevante dei finanziamenti a titolo della politica di coesione nel garantire investimenti nei servizi di assistenza; accoglie con favore l'intenzione della Commissione di proporre una strategia di assistenza per l'Europa; |
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20. |
richiama l'attenzione sulla disoccupazione, in particolare quella giovanile, che è stata aggravata dalla pandemia di COVID-19; invita gli Stati membri a coinvolgere attivamente le autorità urbane nella definizione di programmi che rispondano alle esigenze dei giovani nelle città e nella creazione di politiche incentrate sulla salute mentale e sul benessere dei giovani, particolarmente importanti nel contesto post COVID-19; |
Città sostenibili
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21. |
sottolinea l'importanza dello sviluppo urbano sostenibile, compresi trasporti pubblici sostenibili e a prezzi accessibili, per la coesione economica, sociale e territoriale dell'Unione e per la qualità di vita della sua popolazione, e per il conseguimento dei suoi obiettivi di neutralità climatica entro il 2050; ricorda le opportunità per le zone urbane offerte dall'iniziativa nuovo Bauhaus europeo e dai suoi principi guida che includono sostenibilità, governance multilivello, estetica e inclusione; |
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22. |
riconosce che è opportuno attuare una strategia sincronizzata per far fronte alla COVID-19 e alle transizioni verde e digitale, al fine di avviare una ripresa economica che acceleri la transizione sostenibile; |
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23. |
invita l'Unione e gli Stati membri, in linea con i loro impegni assunti nel quadro dell'accordo di Parigi e degli OSS delle Nazioni Unite, a dare priorità e sostegno ai quadri per l'economia circolare, agli investimenti nell'energia rinnovabile, alla mobilità urbana e suburbana sostenibile e abbordabile (in particolare alle reti di piste ciclabili), a infrastrutture di trasporto alternative nelle zone urbane e nelle loro vicinanze, all'opportuna manutenzione delle infrastrutture esistenti e a investimenti rapidi a favore delle infrastrutture verdi, dei parchi, delle strutture ricreative e verdi all'aperto, rispettando i principi del «non arrecare un danno significativo» e dell'«efficienza energetica al primo posto»; osserva che iniziative come il nuovo Bauhaus europeo rappresentano un'opportunità per le zone urbane di mostrare l'ondata di ristrutturazioni (11) e i progetti che danno priorità all'economia circolare, alla sostenibilità e alla biodiversità; è incoraggiato dal fatto che il nuovo Bauhaus europeo è volto a seguire un approccio partecipativo e interdisciplinare per creare un ambiente sostenibile in cui le persone possano vivere; |
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24. |
ritiene che la crisi COVID-19 abbia mostrato la necessità di nuove soluzioni di pianificazione urbana e di mobilità al fine di rendere le zone urbane più resilienti e adattabili alla domanda di mobilità e che la crisi debba essere considerata un'opportunità per ridurre la congestione dei trasporti e le emissioni di gas a effetto serra; chiede di effettuare investimenti nella promozione della mobilità urbana sostenibile attraverso sistemi di trasporto rispettosi dell'ambiente; sottolinea la necessità di promuovere e sviluppare sistemi di trasporto pubblico sostenibile nelle zone urbane e di adattare la capacità di trasporto pubblico alla crescente domanda di spostamenti quotidiani per lavoro all'interno o all'esterno dei centri delle città; invita gli Stati membri a rivalutare i loro investimenti nella mobilità urbana e a dare priorità alle infrastrutture digitali che apporteranno vantaggi a tutti i passeggeri, ivi comprese le persone con mobilità ridotta; |
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25. |
plaude all'intenzione della Commissione di intensificare i propri sforzi a fianco delle città e degli Stati membri per garantire che tutte le grandi città e tutti i nodi urbani della rete transeuropea di trasporto (TEN-T) elaborino piani urbani della mobilità sostenibile (PUMS) entro il 2030; invita la Commissione e gli Stati membri, a tale riguardo, a collaborare strettamente con le regioni e le città, in particolare a livello transfrontaliero, per migliorare e completare le infrastrutture «dell'ultimo miglio» mancanti e le connessioni multimodali e transfrontaliere in tutta la rete TEN-T; sottolinea che molti porti europei sono situati in prossimità di centri urbani e costituiscono importanti nodi di trasporto nella rete TEN-T; |
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26. |
ritiene che la Commissione dovrebbe fare in modo che l'accesso ai programmi di finanziamento dell'UE per la mobilità urbana, quali il FESR, il Fondo di coesione e il meccanismo per collegare l'Europa, sia subordinato ai PUMS esistenti o futuri; sottolinea che la politica di coesione può contribuire a cogliere il potenziale dell'intelligenza artificiale e del modello di città intelligente, ad esempio migliorando la capacità amministrativa e le competenze digitali, e dovrebbe incoraggiare il passaggio dalla sperimentazione all'espansione delle iniziative per le città intelligenti attraverso finanziamenti e un sostegno specifico; invita la Commissione a valutare in che modo sostenere le città nella preparazione dei loro PUMS secondo gli standard più elevati; sottolinea che la Commissione, gli Stati membri e le regioni dovrebbero assistere, ove possibile, le autorità locali nel conseguimento di tale obiettivo; accoglie con favore l'intenzione della BEI di collaborare con le autorità pubbliche per sostenere ambiziosi programmi di investimento che promuovano la mobilità sostenibile a livello locale e regionale, anche attraverso i PUMS e i progetti di trasporto pubblico; |
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27. |
sottolinea che il confinamento e le misure sanitarie hanno avuto un impatto considerevole sulla domanda di mobilità e sulla scelta del modo di trasporto, riducendo l'utilizzo dei trasporti pubblici da parte delle persone; chiede che vengano promosse migliori pratiche in materia di attuazione di un sistema unico e multimodale di emissione dei biglietti che consentirebbe alle persone di spostarsi in modo più semplice e sicuro tra le zone urbane dell'UE e al loro interno; |
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28. |
incoraggia la Commissione a promuovere la condivisione delle migliori pratiche tra le zone urbane in materia di urbanistica e infrastrutture sostenibili, pianificazione urbana verde, energia pulita, efficienza energetica, trasporto pubblico a zero emissioni, mobilità pedonale e ciclabile, gestione efficiente delle risorse idriche e gestione sostenibile e circolare dei rifiuti; |
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29. |
chiede di rivedere gli orientamenti della Commissione sullo sviluppo e sull'attuazione di PUMS; chiede che tali piani promuovano la multimodalità e affrontino alcune ripercussioni dell'eccessiva concentrazione della popolazione in determinate aree urbane, quali la congestione del traffico e l'aumento dei costi di trasporto, attraverso, ad esempio, accordi socioeconomici equilibrati volti a garantire che i piani siano non discriminatori; |
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30. |
chiede alla Commissione, in vista della prossima revisione del pacchetto per la mobilità urbana, di promuovere il coordinamento tra le misure di sicurezza e di sostenibilità nelle zone urbane; incoraggia le possibilità di parcheggio all'ingresso delle aree urbane (come i sistemi park-and-ride), per fornire un facile accesso a diversi modi di trasporto pubblico, al fine di ridurre sostanzialmente la congestione urbana, le emissioni di CO2 e i parcheggi in superficie e sotterranei nei centri delle città, nonché di ripristinare e migliorare l'attrattiva dei centri città e attirare potenziali clienti per sostenere il settore del commercio al dettaglio indebolito nel post-pandemia e incrementare il valore a livello locale; |
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31. |
sottolinea che la ripresa economica delle città sarà ostacolata da un vertiginoso aumento dei prezzi dell'energia; chiede di adottare misure adeguate per promuovere l'Unione dell'energia e rafforzare la resilienza del mercato europeo dell'energia; sottolinea che un'energia più economica per tutti nelle zone urbane è una condizione imprescindibile; incoraggia pertanto la creazione di vasti programmi per l'isolamento termico degli edifici e il posizionamento di pannelli solari sui tetti; sottolinea che dovrebbero essere conferiti poteri alle comunità locali di energia rinnovabile, al fine di ridurre il consumo di energia, far avanzare la decarbonizzazione dei sistemi energetici e permettere di beneficiare dei vantaggi sociali di un mercato locale dell'energia; |
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32. |
chiede di intervenire per migliorare la qualità dell'aria delle zone urbane al fine di ridurre al minimo i rischi per la salute umana e contrastare i livelli di inquinamento acustico ambientale, che sono in aumento nelle zone urbane; |
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33. |
osserva che i dispositivi di mobilità personale (scooter elettrici e biciclette elettriche) comportano una serie di problemi di sicurezza nelle zone urbane; incoraggia la Commissione a elaborare orientamenti per gli Stati membri sulla gestione di tali questioni di sicurezza; |
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34. |
osserva che la pandemia di COVID-19 ha portato all'espansione del settore dei servizi di consegna a domicilio, con il conseguente sviluppo di nuovi tipi di lavoro su piattaforma e di modelli commerciali; riconosce la necessità di raccomandazioni in materia di sicurezza del personale addetto alle consegne e di formazione sugli strumenti digitali che utilizzano, come le applicazioni e le piattaforme interattive; |
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35. |
ricorda che quasi il 40 % di tutti i decessi sulle strade in Europa si verifica nelle aree urbane; ribadisce che la velocità è un fattore chiave in circa il 30 % degli incidenti stradali mortali e un fattore aggravante nella maggior parte degli incidenti; invita la Commissione a utilizzare la sua raccomandazione anticipata sulla velocità per limitare a 30 km/h la velocità massima predefinita nelle zone residenziali e nelle zone con un elevato numero di pedoni e ciclisti, con la possibilità di limiti più elevati sulle principali arterie e una protezione adeguata per gli utenti vulnerabili della strada; plaude al fatto che l'UE abbia riaffermato il suo obiettivo strategico a lungo termine di avvicinarsi all'azzeramento del numero di vittime e feriti gravi sulle strade europee entro il 2050 (obiettivo «zero vittime»), e il suo obiettivo a medio termine di ridurre del 50 % il numero di morti e di feriti gravi entro il 2030; invita pertanto la Commissione a integrare meglio la sicurezza stradale negli orientamenti relativi ai PUMS e invita le autorità locali a promuovere la sicurezza stradale attraverso iniziative di sensibilizzazione, azioni adeguate e opportunità di finanziamento; |
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36. |
avverte che le città sono estremamente vulnerabili agli effetti dei cambiamenti climatici; esprime profonda preoccupazione per l'aumento sia dell'intensità che della frequenza delle ondate di calore, già più estreme nelle città a causa delle isole di calore urbano, e per il fatto che gli episodi di precipitazioni estreme e le mareggiate comporteranno probabilmente un aumento delle inondazioni, come quelle che hanno colpito l'Europa durante l'estate del 2021, o delle tempeste di neve estreme come quelle verificatesi durante l'inverno 2020-2021, dimostrando la necessità di aumentare in maniera significativa la resilienza delle città alle catastrofi; invita la Commissione a rafforzare, ove opportuno, la sua collaborazione con i governi locali attraverso le strutture esistenti, come il Patto dei sindaci dell'UE, il Green City Accord e l'Alleanza dei sindaci per il Green Deal europeo, per identificare le esigenze e le sfide in relazione ai cambiamenti climatici cui le zone urbane devono far fronte, co-progettare soluzioni per rendere le città più verdi e indirizzare gli investimenti verso azioni locali; esorta le autorità nazionali, regionali e locali a istituire, accanto ai loro piani energetici e climatici, delle strategie urbane di adattamento ai cambiamenti climatici che incoraggino investimenti volti a trasformare le città e adattarle alle minacce dei cambiamenti climatici; |
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37. |
ribadisce che il 30 % del quadro finanziario pluriennale e il 37 % di NextGenerationEU sono destinati all'azione per il clima, mentre il 20 % di NextGenerationEU è assegnato alla transizione digitale; invita la Commissione a monitorare e a fornire agli Stati membri orientamenti e raccomandazioni per garantire che siano sviluppate le competenze necessarie a conseguire la duplice transizione verde e digitale; deplora l'esclusione delle zone urbane nel contesto di NextGenerationEU e chiede pertanto di aumentare il coinvolgimento e la partecipazione delle città e delle zone urbane funzionali nella pianificazione e nell'attuazione dei piani per la ripresa e la resilienza; |
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38. |
sottolinea la necessità di piantare più alberi e installare tetti verdi, giacché l'inverdimento delle città fornisce un importante valore ricreativo per gli esseri umani e contrasta gli effetti dei cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità; sottolinea che la riqualificazione degli edifici ai fini di un uso ridotto di energia e la riprogettazione delle città per aumentare gli spazi verdi e promuovere la circolazione a piedi e in bicicletta genereranno risparmi, creeranno posti di lavoro, contribuiranno a combattere la povertà energetica e apporteranno vantaggi climatici; |
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39. |
sottolinea che l'impegno delle zone urbane è fondamentale per la transizione verso una società climaticamente neutra e un'economia prospera, equa, sostenibile e competitiva; osserva che i governi locali, in alcuni casi, non dispongono delle conoscenze tecniche, delle risorse umane e dell'accesso ai dati di elevata qualità necessari per avviare azioni e compiere progressi; ritiene dunque che occorra utilizzare appieno lo sviluppo delle capacità, l'assistenza tecnica e i finanziamenti, come concordato nel regolamento recante disposizioni comuni, affinché le autorità urbane e suburbane raggiungano gli obiettivi del Green Deal europeo e ritiene che in futuro le autorità urbane dovranno avere accesso diretto ai finanziamenti dell'UE; |
Città innovative
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40. |
sottolinea che la digitalizzazione ha contribuito ad affrontare alcune delle sfide immediate derivanti dalla pandemia, in particolare durante i periodi di confinamento, e che, tra le numerose disuguaglianze messe in luce dalla pandemia di COVID-19, il divario digitale è una delle più gravi; osserva che la pandemia ha accelerato la digitalizzazione, e la tecnologia è diventata essenziale per il telelavoro, la didattica a distanza, l'e-commerce, la sanità elettronica, la pubblica amministrazione elettronica, la democrazia digitale e l'intrattenimento digitale; invita la Commissione a monitorare attentamente tali sviluppi e a garantire il pieno rispetto dell'acquis dell'Unione, in particolare per quanto riguarda i diritti dei lavoratori e sociali; rammenta che la digitalizzazione e la connettività digitale devono essere prioritarie per le comunità locali nel contesto della loro ripresa; ricorda l'importanza di disporre di un'adeguata legislazione sulla concorrenza e di un quadro in materia di aiuti di Stato che conceda agli Stati membri la massima flessibilità nell'ambito delle norme in materia di aiuti di Stato per sostenere l'economia durante la pandemia di COVID-19, soprattutto mediante l'introduzione di infrastrutture a banda larga ad alta velocità e 5G in tutte le città, indipendentemente dalle loro dimensioni; invita gli Stati membri a sostenere la connettività, a fornire attrezzature e a garantire la presenza di personale formato nelle istituzioni pubbliche, sociali e d'istruzione; |
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41. |
chiede azioni e politiche a favore di una transizione digitale giusta, che dovrebbero essere attuate a vari livelli, dalle città all'Unione europea stessa; chiede il riconoscimento dell'inclusione digitale quale diritto di tutte le generazioni e un chiaro impegno a favore di una connettività Internet universale per le città; |
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42. |
sottolinea che occorre rafforzare l'alfabetizzazione digitale al fine di ampliare l'accesso a nuove opportunità; ritiene che gli investimenti nell'istruzione e nella formazione debbano essere stimolati mediante programmi globali, sia nel settore pubblico che in quello privato, per il miglioramento del livello delle competenze, la riqualificazione e l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita dei lavoratori, che si adattino alle variazioni della domanda di competenze; chiede che sia incrementato il numero di donne e ragazze che ricevono un'istruzione e lavorano nel campo della scienza, della tecnologia, dell'ingegneria e della matematica (STEM); |
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43. |
ricorda che il turismo urbano ha svolto un ruolo essenziale nella definizione delle politiche urbane; osserva che la maggior parte delle città dell'UE ha risentito della flessione dei flussi turistici in ragione della pandemia e che queste ultime hanno dovuto ricercare un modus operandi nuovo e più sostenibile per ripristinare il turismo, il che ha determinato un maggiore utilizzo delle nuove tecnologie digitali, con il conseguente miglioramento della gestione degli spazi urbani e dello spostamento dei turisti urbani per prevenire la formazione di grandi gruppi nonché situazioni di rischio nel contesto della pandemia; |
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44. |
sottolinea che le biblioteche e i centri culturali sono vettori che facilitano l'inclusione digitale e sociale, l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita e i percorsi verso l'occupazione per le comunità urbane e i gruppi svantaggiati; richiama l'attenzione, inoltre, sulla necessità di un maggior numero di luoghi di scambio personale e politico; |
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45. |
sottolinea che l'intelligenza artificiale consente soluzioni urbane intelligenti, tra cui una gestione più efficiente dell'energia, dell'acqua e dei rifiuti, e una riduzione dell'inquinamento, anche acustico, e della congestione del traffico; teme che le autorità locali dovranno affrontare numerose sfide digitali, quali la disponibilità e l'affidabilità della tecnologia dei dati, la dipendenza da terzi privati e la mancanza di competenze; sottolinea che le tecnologie emergenti come l'intelligenza artificiale devono rispettare criteri etici per evitare il ripetersi delle disuguaglianze sociali esistenti; |
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46. |
ritiene che sia necessario rafforzare a livello materiale e finanziario le strutture sanitarie primarie urbane esistenti; osserva che la variazione della prestazione dell'assistenza sanitaria dovrebbe inoltre incrementare l'innovazione digitale e migliorare l'integrazione dell'assistenza attraverso canali di informazione aggiornati in modo da fornire un'assistenza sanitaria più mirata, personalizzata, efficace ed efficiente; invita gli Stati membri a collaborare con le autorità locali, regionali e soprattutto urbane in modo da sviluppare reti per educare le persone all'uso dell'assistenza sanitaria digitale e dell'amministrazione pubblica digitale, il che consentirebbe un accesso universale ed equo, fornendo al contempo una protezione completa dei dati sensibili e prevenendo la criminalità informatica; sottolinea pertanto il ruolo fondamentale degli Stati membri nel sostenere le autorità cittadine nei loro sforzi volti a plasmare e garantire l'inclusione digitale, proteggendo i dati personali e conferendo poteri alle persone e alle imprese locali attraverso l'accesso ai dati; |
Città che apprendono
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47. |
sottolinea gli effetti avversi della pandemia di COVID-19 sull'istruzione e la necessità di garantire l'inclusione e l'accesso all'istruzione; |
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48. |
sottolinea la necessità di sostenere il settore culturale giacché la cultura e il patrimonio culturale sono beni essenziali per la competitività regionale e la coesione sociale e contribuiscono a plasmare l'identità delle città e delle regioni; sottolinea l'importanza di creare un maggior numero di siti culturali e di garantirne la ripresa post pandemia di COVID-19, nonché la necessità di attrarre più giovani verso tali siti; |
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49. |
sottolinea i contributi e l'impatto a livello economico e sociale dei settori della cultura e dello sport nei confronti della società; invita la Commissione e gli Stati membri a cooperare e a destinare fondi nazionali ed europei sufficienti per creare una solida infrastruttura culturale e sportiva e a promuovere l'istruzione per i settori economico e ricreativo, in particolare per la cultura di base e lo sport non professionistico nelle zone urbane e suburbane; incoraggia gli Stati membri a presentare un piano d'azione per rilanciare questi due settori e promuoverne la resilienza quali parti importanti dell'economia a livello locale, nazionale e dell'UE; |
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50. |
sottolinea l'importanza di tutelare i diritti dei bambini e dei giovani, e la necessità di creare sistemi di istruzione e formazione che siano solidi, inclusivi e funzionali, che rispondano alle reali esigenze delle persone nelle rispettive zone urbane e che siano organizzati per eventuali crisi sanitarie o calamità naturali che possano verificarsi in futuro; |
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51. |
prende atto con preoccupazione del fatto che la crisi COVID-19 ha avuto effetti devastanti su una parte significativa della gioventù europea, che si è manifestata in particolare in un preoccupante isolamento, in numerose perdite di posti di lavoro e nell'interruzione dei percorsi educativi o formativi; sottolinea che tale situazione ha comportato cambiamenti sia nella composizione che nelle dimensioni della popolazione dei giovani che non hanno un lavoro, né seguono un percorso scolastico o formativo, situazione che deve essere adeguatamente valutata e identificata al fine di affrontare le sfide specifiche derivanti dalla crisi e aiutare gli Stati membri a elaborare efficaci strategie di sensibilizzazione nei confronti dei giovani; suggerisce che la Commissione conduca uno studio sulla possibilità di sviluppare strumenti europei comuni per mappare e tracciare i giovani che non hanno un lavoro, né seguono un percorso scolastico o formativo, al fine di consentire una risposta strategica adeguata a sostegno di questo gruppo particolarmente vulnerabile nel contesto della crisi COVID-19; |
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52. |
sottolinea la necessità di ripensare soluzioni per rivitalizzare i centri delle città, che hanno risentito di chiusure di imprese e siti culturali, posti di lavoro vacanti, perdita di attrattiva e aumento del commercio online durante e dopo la pandemia; |
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53. |
invita gli Stati membri e le regioni a ripensare e riprogettare le infrastrutture in linea con i nuovi sviluppi nelle professioni dell'istruzione; invita la Commissione e gli Stati membri a destinare fondi sufficienti per lo sviluppo delle strutture scolastiche e per la formazione sia degli insegnanti che degli studenti di tutte le età nello sviluppo di competenze verdi e digitali per prepararli al futuro; ricorda che la digitalizzazione dovrebbe andare di pari passo non solo con la fornitura di accesso a Internet, ma anche con le attrezzature necessarie a tal fine; |
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54. |
ritiene che una serie di concetti innovativi, soprattutto l'uso ibrido e la multifunzionalità degli spazi urbani, l'equità in termini di uso del suolo e la «15 minutes city» (la città in cui tutto il necessario si trova a un quarto d'ora da casa), rivestirà un ruolo fondamentale nel nuovo modello per le zone urbane dell'UE; |
Iniziative politiche mirate
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55. |
sottolinea la necessità di adattarsi alla nuova realtà alla luce della pandemia di COVID-19 e di riflettere su un nuovo modello per le zone urbane dell'UE, dando più spazio alla creatività, all'impegno civico e agli esperimenti; ritiene che la conferenza sul futuro dell'Europa rappresenti un'opportunità per conferire maggiore importanza alle città nei processi decisionali dell'UE e attribuire loro un ruolo essenziale nel rafforzamento di una democrazia partecipativa e di un dialogo con i residenti, adottando al contempo un approccio dal basso verso l'alto e ripensando la governance urbana; sottolinea l'importanza di mettere a punto strategie globali basate sul Green Deal europeo, sulla strategie digitale europea (12) e sulla visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE; ricorda le caratteristiche specifiche delle regioni ultraperiferiche conformemente all'articolo 349 TFUE; |
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56. |
riconosce che, sebbene l'UE non abbia competenze esplicite in materia di sviluppo urbano, esiste un'ampia gamma di iniziative dell'Unione che incidono sulle città e sulle zone urbane funzionali; riconosce la necessità di intensificare la cooperazione sui programmi e sulle politiche dell'UE tra le zone urbane e al loro interno; esprime preoccupazione per il fatto che, sebbene negli ultimi anni siano state messe a punto varie iniziative urbane, il coordinamento rimane scarso e persistono rischi di duplicazione e di dubbi impatti; |
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57. |
accoglie con favore l'agenda urbana per l'UE, che rappresenta un nuovo modello di governance multilivello; si rammarica del fatto che tale agenda resti un processo volontario ed esorta gli Stati membri e la Commissione a impegnarsi ad attuare le raccomandazioni; sottolinea la necessità di una maggiore partecipazione della società civile al processo decisionale e della promozione di approcci dal basso verso l'alto al fine di rispondere alle esigenze locali e regionali; sottolinea l'importanza della partecipazione delle piccole e medie imprese e delle start-up locali nel contesto delle strategie e dei piani di sviluppo urbano e distrettuale; |
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58. |
riconosce il ruolo importante che le zone urbane svolgono nell'attuazione concreta dei programmi e dei progetti derivanti dalla legislazione dell'UE; invita la Commissione e gli Stati membri a fornire un solido sostegno alle autorità locali e regionali e al loro personale addetto alla gestione dei progetti sulle opportunità di finanziamento e sui programmi dell'UE, garantendo nel contempo l'esistenza di adeguate strutture amministrative nelle città e nelle zone urbane funzionali, tra cui personale adeguatamente formato; |
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59. |
insiste sul fatto che le autorità locali e regionali svolgono un ruolo fondamentale in tutte le fasi del processo decisionale dell'UE: pianificazione, preparazione e attuazione; chiede di rendere disponibili maggiori finanziamenti diretti dell'UE per le autorità regionali e locali, al fine di migliorare l'efficienza, garantire la coerenza e ridurre gli oneri di carattere amministrativo; invita inoltre la Commissione a fornire agli Stati membri tutti gli orientamenti necessari e a facilitare l'accesso ai finanziamenti, operando una distinzione tra città e regioni in funzione del loro livello di digitalizzazione; |
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60. |
ribadisce la necessità di prevedere adeguate opportunità di finanziamento direttamente accessibili, in futuro, affinché le città possano attuare programmi a livello locale; ricorda che un importo pari a 400 milioni di EUR delle risorse destinate agli «Investimenti a favore dell'occupazione e della crescita» dovrebbe essere assegnato all'Iniziativa urbana europea attuata dalla Commissione in regime di gestione diretta o indiretta, a norma del regolamento (UE) 2021/1058; invita la Commissione, nella sua revisione intermedia dell'attuale periodo di programmazione, a esaminare l'efficacia dell'Iniziativa urbana europea, in particolare la sua dotazione di bilancio e il suo campo di applicazione, e a incoraggiare gli Stati membri a fornire maggiori risorse per sostenere la realizzazione dell'agenda urbana; |
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61. |
chiede di aumentare la dotazione di bilancio e di estendere la portata dell'Iniziativa urbana europea garantendo al contempo un accesso effettivo e agevolato alle città situate nelle regioni ultraperiferiche; osserva che tale Iniziativa dovrebbe sostenere la realizzazione dell'agenda urbana nell'attuale periodo di programmazione; considera le comunità urbane come attori e parti interessate fondamentali per il successo dell'attuazione delle politiche finanziate dall'UE e integrate nei piani nazionali per la ripresa e la resilienza; invita il Consiglio e gli Stati membri ad destinare fino al 15 % delle risorse alle zone urbane per affrontare le sfide post-COVID; |
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62. |
sottolinea l'importanza dei finanziamenti dell'UE per conseguire l'inclusione sociale a livello locale; chiede che il loro impatto sia rafforzato mediante un quadro comune di gestione e rendicontazione; |
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63. |
riconosce il ruolo fondamentale e unico delle autorità locali e regionali nell'affrontare le questioni connesse alla pandemia di COVID-19; si rammarica del fatto che attualmente non vi è alcuna possibilità di avviare un dialogo strutturato tra la Commissione e le città sul dispositivo per la ripresa e la resilienza per monitorare il coinvolgimento delle autorità urbane nell'attuazione dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza; invita la Commissione, nella sua revisione, a riferire in merito all'attuazione del dispositivo, a esaminare il possibile ruolo delle zone urbane funzionali e, se necessario, a rafforzarlo al fine di garantire che il dispositivo sia attuato efficacemente; sottolinea che le autorità urbane dovrebbero ricevere il sostegno necessario per attuare correttamente i piani nazionali per la ripresa e la resilienza attraverso lo sviluppo delle capacità, gli scambi e l'assistenza tecnica; |
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64. |
è del parere che, nell'ambito della politica di coesione, il sostegno dei fondi dovrebbe rafforzare i processi di partecipazione per testare nuovi concetti e condividere esperienze favorendo lo sviluppo sostenibile e integrato di tutti i tipi di territori e iniziative locali; ritiene che lo sviluppo delle capacità degli attori urbani sia un fattore importante nella creazione di città più resilienti e sostenibili; incoraggia le città e le zone urbane funzionali a sostenere le iniziative dei cittadini; sottolinea che le città sono laboratori urbani, poiché rappresentano luoghi in cui si possono testare concetti e politiche future sostenibili e in cui si possono sviluppare soluzioni per comunità intelligenti e inclusive; |
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65. |
ricorda che ciascuno Stato membro dovrebbe elaborare un accordo di partenariato, in conformità del codice di condotta sui partenariati che stabilisce norme minime per la partecipazione delle autorità regionali, locali, urbane e di altre autorità pubbliche, delle parti economiche e sociali e di altri partner, come sancito dall'articolo 8, paragrafo 1, del regolamento recante disposizioni comuni; chiede una maggiore partecipazione dei partner, tra cui quelli che operano nel mondo accademico, nell'innovazione e nella ricerca, alla preparazione, all'attuazione, al monitoraggio e alla valutazione dei programmi dell'Unione, nonché ai comitati di sorveglianza; |
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66. |
invita gli Stati membri e le regioni a garantire una partnership completa, tra cui con le autorità urbane, per elaborare e attuare la politica di coesione e per comunicare alle autorità urbane i motivi del rifiuto delle domande di finanziamento; invita la Commissione a esaminare i reclami presentati dalle parti interessate quali le autorità urbane anche qualora non venga fornita alcuna motivazione valida del rifiuto di una domanda di finanziamento; |
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67. |
esorta la Commissione a elaborare una strategia per le zone urbane funzionali e le città di medie dimensioni, incluse opportunità di finanziamento a favore di azioni quali i partenariati innovativi e i regimi di appalto comuni tra le città dell'UE e la cooperazione tra le città e le regioni dell'UE; |
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68. |
incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, agli Stati membri e ai loro parlamenti. |
(1) GU L 437 del 28.12.2020, pag. 30.
(2) GU L 231 del 30.6.2021, pag. 159.
(3) GU L 231 del 30.6.2021, pag. 60.
(4) GU L 231 del 30.6.2021, pag. 94.
(5) GU L 231 del 30.6.2021, pag. 1.
(6) GU C 316 del 22.9.2017, pag. 124.
(7) GU C 162 del 10.5.2019, pag. 31.
(8) GU C 118 dell'8.4.2020, pag. 2.
(9) GU C 385 del 22.9.2021, pag. 167.
(10) GU C 456 del 10.11.2021, pag. 145.
(11) COM(2020)0662.
(12) COM(2020)0067.