COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 9.11.2022
COM(2022) 590 final
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI
Garantire la disponibilità e l'accessibilità economica dei concimi
1.Introduzione
È attualmente in corso una crisi mondiale dei concimi minerali, di una gravità mai vista dagli anni settanta. La pandemia di COVID-19, con le conseguenti interruzioni della catena di approvvigionamento, seguita dalla crisi energetica, ha causato aumenti record dei prezzi dei concimi.
I concimi svolgono un ruolo fondamentale per la sicurezza alimentare.
L'invasione illegale e ingiustificata dell'Ucraina da parte della Russia ha prodotto notevoli effetti negativi sui mercati globali dei concimi, già molto tesi. Questo evento ha messo in luce le debolezze dovute alla dipendenza mondiale da un ristretto numero di fornitori globali. La Russia, che nel 2020 forniva circa il 15 % delle esportazioni mondiali di concimi, ha imposto restrizioni alle esportazioni di prodotti alimentari e concimi, riducendo l'offerta mondiale con conseguente aumento dei prezzi. La scarsità e i prezzi elevati dei concimi aggravano la crisi della sicurezza alimentare nel mondo e occorre uno sforzo concertato per rispondere alla crisi mondiale dei concimi. L'UE ha intensificato gli sforzi volti ad affrontare l'insicurezza alimentare mondiale e attenuare gli effetti della crisi alimentare nei paesi vulnerabili, attraverso una risposta rapida e articolata di Team Europa all'insicurezza alimentare mondiale.
Inoltre i corridoi di solidarietà dell'UE e l'iniziativa sui cereali del Mar Nero hanno alleviato efficacemente la crisi alimentare, consentendo all'Ucraina di continuare a esportare i propri cereali e contribuendo alla stabilizzazione dei mercati e alla riduzione dei prezzi dei prodotti alimentari. I corridoi di solidarietà UE-Ucraina sono diventati un importante collegamento commerciale tra l'Ucraina, l'UE e il resto del mondo e hanno finora facilitato l'esportazione di oltre 14 milioni di tonnellate di prodotti agricoli ucraini (cereali, semi oleosi e prodotti correlati, compresi i concimi), contribuendo così ad alleviare la crisi alimentare mondiale. L'UE sostiene il ruolo di facilitazione delle Nazioni Unite e della Turchia e sollecita la proroga dell'iniziativa sui cereali del Mar Nero oltre il 19 novembre. L'interruzione del regime produrrebbe gravi ripercussioni sulla sicurezza alimentare mondiale.
I paesi a basso e medio reddito sono i più esposti alle conseguenze della tensione sui mercati dei concimi. Nel 2022 l'insicurezza alimentare è un problema che colpisce duramente la cifra record di 222 milioni di persone distribuite in 53 paesi e bisognose di assistenza urgente. Tra i paesi più colpiti figurano Somalia, Afghanistan, Etiopia, Nigeria, Sud Sudan e Yemen, ma anche la regione del Sud America.
Sebbene una produzione alimentare efficiente non dipenda solo dai concimi, la particolare criticità della situazione attuale è dovuta all'effetto a breve termine della carenza di concimi può avere sulle rese agricole. Minori rese si traducono in meno prodotti alimentari. Le Nazioni Unite hanno lanciato l'allarme paventando una crisi mondiale dei concimi, che potrebbe compromettere la produzione alimentare nei prossimi anni, colpendo i paesi che non hanno i margini di bilancio per gestire programmi a sostegno dell'accessibilità economica dei concimi.
Figura 1: scambi netti di concimi espressi in milioni di tonnellate di nutrienti
Fonte: FAOSTAT
La scarsità dei concimi su scala mondiale è causata principalmente dall'elevato prezzo del gas naturale, necessario per la produzione di concimi azotati. L'Europa ha un'importante produzione di concimi ma dipende dalle importazioni di gas naturale e di fosfati e potassa. Nell'estate del 2022 il gas rappresentava fino al 90 % del costo variabile di produzione dell'ammoniaca (un composto intermedio per la produzione di concimi azotati) nell'UE. Nell'agosto del 2022, quando i prezzi del gas hanno subito un'impennata, l'industria ha cessato il 70 % della capacità produttiva di ammoniaca, in quanto la produzione non era più redditizia. Secondo i dati disponibili, l'utilizzo attuale della capacità è pari al 50 %. Se i prezzi del gas continueranno a calare, si può prevedere un ulteriore aumento dell'utilizzo. La riduzione della produzione nell'UE comporta anche il calo delle esportazioni verso paesi terzi. Nei primi otto mesi di quest'anno le esportazioni di composti intermedi e concimi azotati sono diminuite del 9 %, mentre le importazioni sono aumentate del 19 %.
Sebbene nell'UE i concimi siano ancora disponibili, la loro accessibilità economica rappresenta una sfida per gli agricoltori (a settembre 2022 il prezzo dei concimi azotati è aumentato del 149 % rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente), in particolare perché sono aumentati notevolmente anche i prezzi di altri fattori di produzione (energia). I prezzi elevati dei concimi influenzano le decisioni di acquisto e di coltivazione degli agricoltori che, a loro volta, potrebbero influire sul raccolto della prossima stagione e sul contributo dell'UE alla disponibilità e all'accessibilità economica dei prodotti alimentari a livello mondiale.
Le misure che l'UE sta adottando per arginare i prezzi elevati dell'energia miglioreranno le condizioni del settore dei concimi. Tuttavia sono necessari ulteriori interventi più immediati e mirati. Le misure a breve termine qui proposte mirano ad alleviare le difficoltà degli agricoltori e dei produttori di concimi dell'UE e a portare avanti l'obiettivo strategico dell'UE di ridurre la dipendenza dalle importazioni dalla Russia diversificando la produzione e garantendo catene di approvvigionamento affidabili. L'impegno dell'UE nella lotta all'insicurezza alimentare deve essere ulteriormente rafforzato a livello mondiale.
Figura 2: indice mondiale dei prezzi dei concimi e dei prodotti alimentari (indice 100=2010)
Fonte: Banca mondiale.
L'obiettivo strategico generale dell'UE continua a essere definito dagli obiettivi fissati nella strategia "dal produttore al consumatore". I dati dimostrano che i concimi non sono sempre applicati correttamente. In alcune regioni le perdite di nutrienti rappresentano fino al 50-60 % della quantità applicata nei campi e sono indicative dell'uso eccessivo di concimi per ettaro di terreno coltivato in molte zone dell'UE, a fronte di aumenti di resa trascurabili. L'obiettivo della strategia "dal produttore al consumatore" di ridurre le perdite di nutrienti del 50 % entro il 2030, pur preservando la fertilità del suolo, è quindi raggiungibile.
A breve termine, tuttavia, e alla luce delle attuali incertezze del quadro geopolitico, è opportuno compiere ogni ragionevole sforzo per evitare di compromettere la continuità del contributo dell'UE alla disponibilità e all'accessibilità economica dei prodotti alimentari. È necessario garantire la corretta attuazione delle sanzioni dell'UE nei confronti della Russia, consentendo il transito e il flusso di concimi per gli agricoltori dell'UE e dei paesi terzi. L'accelerazione della transizione verso una produzione alimentare sostenibile e tecnologie innovative rappresenta la soluzione strutturale dell'Unione per garantire la disponibilità e l'accessibilità economica dei prodotti alimentari e proteggere la salute dell'ambiente e del pianeta.
Con la presente comunicazione, la Commissione presenta le seguenti azioni di natura interna:
-la Commissione sottolinea che, in caso di razionamento del gas, gli Stati membri possono dare priorità, nei rispettivi piani nazionali di emergenza, all'accesso continuo e ininterrotto al gas naturale per i produttori di concimi, in linea con la comunicazione della Commissione "Risparmiare gas per un inverno sicuro";
-il quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato modificato prevede la concessione di un sostegno specifico agli agricoltori e ai produttori di concimi. Con la seconda modifica del quadro del 28 ottobre 2022, la Commissione ha innalzato i massimali fissati per gli aiuti di importo limitato per gli agricoltori e ha ampliato la flessibilità e le possibilità di sostegno per le imprese colpite dall'aumento dei costi dell'energia, come i produttori di concimi, subordinatamente alle opportune garanzie. Esiste il potenziale per aumentare tali aiuti mirati oltre la quota percentuale attualmente ridotta di aiuti approvati per il settore. Le autorità pubbliche potrebbero, ad esempio, acquistare concimi e offrirli a prezzi più bassi agli agricoltori;
-i fondi generati da misure come il tetto sui ricavi di mercato di alcuni produttori di energia elettrica e i contributi di solidarietà previsti dalla normativa dell'Unione possono essere utilizzati, alle condizioni applicabili, anche ai fini dei regimi di sostegno nazionali;
-la Commissione, insieme agli Stati membri, valuterà l'opportunità di utilizzare la riserva agricola del valore di 450 milioni di EUR per l'esercizio finanziario 2023 per gli agricoltori colpiti dagli elevati costi dei fattori di produzione;
In ambito internazionale, la Commissione intende:
-la Commissione esaminerà e discuterà con gli Stati membri come sfruttare al meglio i piani strategici della PAC per affrontare la situazione dei concimi. Occorre attuare rapidamente misure di concimazione sostenibile. La Commissione incoraggia gli Stati membri ad assicurare che le modifiche dei piani, laddove le misure programmate non siano al momento sufficienti, aiutino gli agricoltori a utilizzare i concimi in modo più efficiente e sostenibile. La Commissione accoglierà con favore e sosterrà tali modifiche e garantirà che gli interventi riducano e prevengano perdite di nutrienti dannose per l'ambiente;
-la Commissione adotterà misure per migliorare la trasparenza del mercato dei concimi dell'UE attraverso un nuovo osservatorio di mercato, che sarà istituito nel 2023, e l'organizzazione di consultazioni periodiche con i portatori di interessi nell'ambito del gruppo di esperti del meccanismo europeo di preparazione e risposta alle crisi della sicurezza dell'approvvigionamento alimentare (EFSCM);
-al fine di promuovere l'autonomia strategica aperta dell'UE in quanto opportunità per garantire la sicurezza del suo approvvigionamento alimentare e di fissare standard di sostenibilità elevati, la Commissione promuoverà le seguenti misure relative ai concimi:
omigliorare l'accesso ai concimi organici e ai nutrienti provenienti da flussi di rifiuti riciclati, specialmente nelle regioni a basso uso di concimi organici;
osostenere la conversione dell'industria europea dei concimi azotati in un'industria basata sull'ammoniaca prodotta utilizzando idrogeno rinnovabile e ottenuto senza il ricorso a combustibili fossili;
ogarantire un contesto normativo stabile ed efficace che disciplini la produzione di idrogeno rinnovabile e a basse emissioni di carbonio, assicurando così lo sviluppo rapido di un mercato dei concimi basato sull'idrogeno rinnovabile e a basse emissioni di carbonio;
osostenere la diversificazione delle importazione per ridurre la dipendenza dalla Russia;
oavviare nel 2023 una nuova sfida del Consiglio europeo per l'innovazione per quanto riguarda agricoltura resiliente;
-nel primo trimestre del 2023 la Commissione adotterà un piano di azione per la gestione integrata dei nutrienti teso a promuovere a livello nazionale e dell'UE un uso più efficiente dei nutrienti, tenendo conto delle diverse situazioni di partenza degli Stati membri e dell'obiettivo "inquinamento zero".
-continuare a collaborare con gli Stati membri e le istituzioni finanziarie europee, nell'ambito dell'approccio Team Europa, per contribuire alle quattro linee di azione della risposta all'insicurezza alimentare mondiale (solidarietà, produzione, scambi commerciali, multilateralismo);
-continuare a collaborare con gli Stati membri, l'Ucraina, la Moldova e i pertinenti portatori di interessi per aumentare la capacità dei corridoi di solidarietà UE-Ucraina;
-cooperare con paesi partner dell'UE selezionati, anche attraverso la Global Fertilisers Challenge, per ridurne la loro dipendenza da concimi minerali importati e il loro consumo degli stessi attraverso il ricorso a pratiche agricole efficaci e sostenibili e ad alternative basate sulla gestione sostenibile della fertilità del suolo;
-migliorare la trasparenza del mercato globale dei concimi, contribuendo alle iniziative internazionali in materia, in particolare al sistema di informazione sui mercati agricoli (AMIS) del G20;
-continuare a lavorare con le agenzie delle Nazioni Unite e le istituzioni finanziarie internazionali per affrontare nelle sedi bilaterali e multilaterali le questioni della disponibilità e dell'accessibilità economica dei concimi e contribuire a soluzioni multilaterali sostenibili;
-intensificare il sostegno per rispondere al fabbisogno della bilancia dei pagamenti, anche attraverso il Fondo fiduciario dell'FMI per la riduzione della povertà e la crescita, e rafforzare la cooperazione con le istituzioni finanziarie indipendenti nell'ambito della strategia "Global Gateway" per sviluppare investimenti innovativi e sostenibili;
-avviare il confronto sui miglioramenti della trasparenza, comprese misure volte a evitare le restrizioni all'esportazione nel commercio di concimi nell'ambito dell'OMC, al fine di rispettare agli impegni assunti nel quadro della dichiarazione sull'insicurezza alimentare concordata in occasione dell'ultima conferenza ministeriale;
-proseguire la collaborazione con gli Stati membri per garantire che gli scambi mondiali di prodotti agroalimentari, compresi i concimi, possano procedere senza difficoltà;
-intensificare il lavoro di comunicazione congiunta e di azione diplomatica per mettere in evidenza e consolidare la risposta di Team Europa all'insicurezza alimentare e per contrastare la disinformazione russa. L'UE continuerà a monitorare e a contrastare la manipolazione delle informazioni da parte della Russia, anche attraverso i propri canali pubblici, come EUvsDisinfo, continuando a collaborare con i partner che condividono gli stessi principi, in particolare nell'ambito del G7 e della NATO.
2.Garantire la disponibilità e l'accessibilità economica dei concimi nell'UE
2.1.Monitoraggio del mercato
Da quando i prezzi dei fattori di produzione agricoli sono aumentati nel 2021, il mercato dei concimi è all'ordine del giorno delle riunioni della Commissione con i portatori di interessi e gli Stati membri, anche nell'ambito del meccanismo europeo di preparazione e risposta alle crisi della sicurezza dell'approvvigionamento alimentare (EFSCM) e delle riunioni del gruppo di esperti sui prodotti fertilizzanti.
Non sono disponibili dati sulle scorte detenute dall'industria dei concimi e/o dagli agricoltori e dalle rispettive organizzazioni di produttori. La Commissione migliorerà la trasparenza del mercato attraverso un osservatorio dei mercati dei concimi nell'UE ed esaminerà modalità per ottenere maggiori dati in tempo reale dagli Stati membri e dai portatori di interessi.
2.2.Politica agricola comune (PAC) e piani strategici della PAC degli Stati membri
Nell'ambito della nuova PAC gli agricoltori hanno ampio accesso al sostegno finanziario per ottimizzare l'uso dei concimi e conseguire in tal modo benefici ambientali, climatici ed economici. Le migliori pratiche negli Stati membri dimostrano che una maggiore efficienza nell'uso dell'azoto consente di ridurre l'uso dei concimi mantenendo o addirittura aumentando le rese ed esercitando un impatto positivo sulla fertilità complessiva del suolo
. Allo stesso tempo una maggiore efficienza nell'UE ridurrà il fabbisogno di concimi, riducendo la tensione sul mercato mondiale.
La nuova architettura verde combina una condizionalità rafforzata (BCAA e CGO) volta a proteggere e migliorare la salute e la fertilità del suolo
con misure volontarie concepite dagli Stati membri per sostenere gli agricoltori al di là dei requisiti minimi, anche nel settore della gestione dei nutrienti. Le misure volontarie per gli agricoltori comprendono interventi come i regimi ecologici e gli impegni agro-ambientali e di gestione del clima. Tutti i piani strategici della PAC trattano l'uso efficiente dei nutrienti attraverso diverse azioni:
-gli interventi incentivano la diversificazione delle colture e il rafforzamento della rotazione delle colture con l'inclusione di colture proteiche. I piani della PAC sostengono anche le "colture intercalari" che aumentano la concimazione verde e la sostanza organica del suolo o gli impegni ad aumentare la copertura del suolo oltre i requisiti minimi;
-i piani strategici della PAC sostengono una più ampia adozione di piani di gestione dei nutrienti, al di là dei settori in cui sono già obbligatori ai sensi della direttiva sui nitrati, che ne aumentino l'efficienza di utilizzo;
-i piani sostengono inoltre l'agricoltura di precisione, l'agricoltura biologica e l'agroecologia sotto forma di impegni di gestione e investimenti in nuovi macchinari, pratiche che richiedono un minore uso di concimi e un maggiore accesso alla consulenza e alla formazione;
-i piani strategici della PAC sostengono la parziale sostituzione dei concimi minerali con concimi organici quali lo stallatico, i fanghi di depurazione e i rifiuti organici, provenienti da processi di metanizzazione o da trattamenti biologici e termici, garantendo nel contempo che ciò non comporti maggiori perdite di nutrienti.
Nell'ambito dei negoziati in vista dell'adozione dei piani strategici della PAC, la Commissione ha esortato gli Stati membri a includere nei rispettivi piani misure relative alle pratiche per ottimizzare l'uso efficiente dei concimi. Successivamente all'adozione di tutti i piani, la Commissione assicurerà che gli interventi pianificati siano oggetto di seguito e attuati. Incoraggerà inoltre gli Stati membri a promuovere una più ampia adozione di queste misure da parte degli agricoltori. In occasione delle future revisioni dei piani strategici della PAC, la Commissione inviterà gli Stati membri ad accordare una priorità più elevata a tali interventi e ad attuarli con maggiore ambizione. In particolare, la Commissione invita gli Stati membri ad accelerare la diffusione dello strumento di sostenibilità per le aziende agricole relativo ai nutrienti (FaST) e la sua adozione da parte degli agricoltori.
2.3.Misure eccezionali e riserva agricola
Nel marzo 2022, per sostenere i produttori maggiormente colpiti dalle gravi conseguenze della guerra in Ucraina, la Commissione ha adottato un pacchetto di sostegno eccezionale pari a 500 milioni di EUR. A questo scopo si è fatto ricorso ai fondi della riserva di crisi della PAC. Su questa base, gli Stati membri hanno fornito un sostegno finanziario di 492 milioni di EUR, dando priorità agli agricoltori impegnati in pratiche sostenibili e più duramente colpiti dalla crisi.
Nel 2023, nell'ambito della riserva agricola della PAC riformata, saranno disponibili 450 milioni di EUR per interventi pubblici e misure di ammasso volte a stabilizzare i mercati agricoli o per misure eccezionali che rispondano a minacce di turbativa del mercato, a rischi per la salute o ad altre emergenze, come stabilito dal regolamento recante organizzazione comune dei mercati. La Commissione, insieme agli Stati membri, valuterà l'opportunità di ricorrere a misure eccezionali nell'ambito della riserva agricola per prevenire turbative del mercato che potrebbero derivare dall'impatto della tensione sul mercato dei concimi sulla produzione degli agricoltori dell'UE.
2.4.Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato come strumento di assistenza finanziaria
Il quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato (il "quadro") consente agli Stati membri di utilizzare la flessibilità prevista dalle norme in materia di aiuti di Stato e permette loro di sostenere, tra gli altri, i produttori agricoli primari, anche per quanto riguarda l'acquisto di concimi, e i produttori di concimi. Per coprire una quota del recente aumento dei costi del gas e dell'energia elettrica, gli Stati membri possono concedere aiuti alle imprese, tra cui, ad esempio, quelle attive nella produzione agricola primaria e i produttori di concimi, subordinatamente alle opportune garanzie.
Tra marzo e settembre 2022 la Commissione ha approvato 18 regimi di aiuto specifici per l'agricoltura con un bilancio totale di circa 3,5 miliardi di EUR nell'ambito del quadro. Tre dei regimi sono dedicati all'acquisto di concimi da parte degli agricoltori (bilancio totale di 855 milioni di EUR). La maggior parte degli Stati membri ha optato per regimi generali aperti a tutti i settori dell'economia (455 miliardi di EUR nel settembre 2022). Alcuni Stati membri hanno optato per regimi di aiuti di Stato specifici per sostenere le imprese ad alta intensità energetica.
Il 28 ottobre 2022 il quadro è stato adeguato alle esigenze degli Stati membri per sostenere le imprese ad alta intensità energetica più colpite dalla crisi, compresi i produttori di concimi. Questi ultimi, in quanto settore particolarmente colpito, possono beneficiare, se soddisfano i criteri di ammissibilità, di aiuti di intensità di più elevate e di importo fino a 150 milioni di EUR. Per le imprese che ricevono importi di aiuto più elevati, il quadro temporaneo di crisi prevede l'impegno a definire un percorso per ridurre l'impronta di carbonio dei consumi energetici e l'attuazione di misure di efficienza energetica. È stato inoltre aumentato il massimale per gli aiuti all'agricoltura primaria (agricoltori), il che consente agli Stati membri di sostenere l'acquisto di concimi da parte degli agricoltori, se necessario.
Il sostegno statale può assumere forme diverse dagli aiuti di Stato. Ad esempio, le autorità pubbliche possono acquistare concimi a prezzi di mercato più competitivi (dato il loro potere contrattuale) e offrirli agli agricoltori a prezzi inferiori (il che conterrebbe un elemento di aiuto di Stato), nel rispetto dei limiti applicabili del quadro. Gli Stati membri potrebbero anche garantire che i concimi siano distribuiti tra gli agricoltori in modo ragionevole e non discriminatorio, in particolare qualora si renda necessario il razionamento del gas.
2.5.Altri finanziamenti dell'UE
Grazie al tetto sui ricavi di mercato di alcuni produttori di energia elettrica e al contributo di solidarietà, gli Stati membri potrebbero disporre di fondi che possono, tra l'altro, essere reindirizzati attraverso il quadro agli utenti di settori ad alta intensità energetica, come gli agricoltori o i produttori di concimi (fino a un importo stimato di 140 miliardi di EUR), per sostenere le imprese di tali settori, a condizione che i fondi siano utilizzati per investimenti in energie rinnovabili, efficienza energetica o altre tecnologie di decarbonizzazione. Le misure mirate ed eccezionali recentemente proposte (SAFE - Supporting Affordable Energy) nell'ambito della politica di coesione 2014‑2020 consentirebbero alle autorità nazionali di scegliere di reindirizzare fino a 40 miliardi di EUR per aiutare le PMI, i lavoratori e le famiglie vulnerabili a far fronte all'aumento dei prezzi dell'energia. Inoltre la Commissione incoraggia gli Stati membri a dare priorità a misure volte a migliorare l'accessibilità economica dei concimi e quindi a rafforzare la sicurezza alimentare.
Alla luce dell'attuale crisi energetica, la Commissione ha proposto di apportare modifiche mirate al regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF) per integrarvi capitoli specifici relativi al piano REPowerEU, che gli Stati membri possono aggiungere ai piani per la ripresa e la resilienza in essere (PNRR). La Commissione ha pubblicato orientamenti per gli Stati membri su come modificare e integrare i PNRR con i capitoli specifici per REPowerEU, che dovranno mirare al risparmio energetico, alla diversificazione delle forniture energetiche e all'accelerazione dell'introduzione delle energie rinnovabili in sostituzione dei combustibili fossili nelle abitazioni, nell'industria e nella produzione energetica. Nell'ambito di questa diversificazione gli Stati membri potranno integrare nella revisione dei propri piani il sostegno a favore della produzione sostenibile di concimi, nel pieno rispetto del principio di "non arrecare un danno significativo".
Nell'ambito di Orizzonte Europa
, per il periodo dell'attuale quadro finanziario pluriennale 2021-2027 sono mobilitati investimenti mirati per circa 9 miliardi di EUR, dedicati ai programmi di lavoro, ai partenariati e alle missioni del polo tematico 6 relativo a prodotti alimentari, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura e ambiente. Nei primi due anni di Orizzonte Europa si stima che più di 35 progetti con un bilancio di circa 180 milioni di EUR riguardino i concimi in agricoltura; essi includono progetti sull'ottimizzazione del bilancio dei nutrienti, sui prodotti fertilizzanti alternativi e su soluzioni di gestione dei nutrienti agroecologiche e basate sulla natura. Sono inoltre concessi finanziamenti nell'ambito della missione "Un patto europeo per i suoli", tra i cui obiettivi specifici figura la riduzione dell'inquinamento del suolo attraverso azioni mirate che ridimensionano l'uso di concimi e le perdite di nutrienti.
Nel 2023 la Commissione lancerà una nuova sfida del Consiglio europeo per l'innovazione sull'agricoltura resiliente con un bilancio di 65 milioni di EUR per sostenere le start-up agrotecnologiche (AgTech) nello sviluppo rapido di innovazioni a contenuto estremamente avanzato (deep-tech) volte a mantenere e migliorare la resa delle colture con tecnologie rispettose dell'ambiente, in particolare nel settore della concimazione.
Anche il Fondo per l'innovazione del sistema di scambio di quote di emissione (ETS) eroga finanziamenti per progetti dimostrativi innovativi che contribuiscono agli obiettivi dell'economia circolare legati al recupero di materiali provenienti da rifiuti e acque reflue quali, tra gli altri, i nutrienti.
2.6.Concimi organici
La sostituzione dei concimi minerali con concimi organici costituisce parte della soluzione per ridurre la dipendenza dell'UE dal gas ed è promossa anche attraverso l'obiettivo di sviluppo dell'agricoltura biologica dell'UE (25 % dei terreni agricoli entro il 2030). Questa azione contribuirà a ridurre l'impronta di carbonio dei concimi.
Dal luglio 2022 il regolamento sui prodotti fertilizzanti ha aperto il mercato unico in particolare ai concimi ottenuti da rifiuti recuperati e sottoprodotti disponibili nell'UE. Esso promuove alternative verdi e circolari al gas naturale e alle materie prime estratte per la produzione di concimi. I prodotti fertilizzanti speciali dell'UE, come concimi inibiti, concimi a rilascio controllato e biostimolanti per piante, aumenteranno l'efficienza dell'uso dei concimi riducendo quindi le quantità necessarie per ottimizzare le rese. L'imminente definizione dei punti finali nella catena di fabbricazione ai sensi del regolamento sui sottoprodotti di origine animale, una condizione preliminare per l'accesso al mercato concesso dal regolamento sui prodotti fertilizzanti, rappresenterà un ulteriore importante progresso.
Lo sviluppo di metodi per aumentare l'efficienza del riciclaggio dei nutrienti nei rifiuti organici (ad es., stallatico, digestione anaerobica, fanghi e altri flussi di rifiuti organici) in prodotti fertilizzanti rinnovabili a base biologica contribuisce agli obiettivi della strategia "dal produttore al consumatore". Un elemento importante è la separazione e la raccolta dei rifiuti organici. Un migliore utilizzo locale dei rifiuti organici comporta non solo vantaggi ambientali, ma anche economici per gli allevatori e gli agricoltori che producono seminativi e riduce la dipendenza dell'agricoltura europea dai concimi minerali provenienti dall'esterno dell'UE. Il 26 ottobre 2022 la Commissione ha adottato una revisione della direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane
che prevede obblighi più rigorosi per il recupero dalle acque reflue di nutrienti che possono successivamente essere riutilizzati in agricoltura.
L'uso dello stallatico e dello stallatico trasformato
, in conformità della direttiva sui nitrati, può aiutare a ridurre l'esposizione degli agricoltori alla volatilità dei prezzi dei concimi minerali e a completare i cicli dei nutrienti. L'uso circolare dei rifiuti organici come concimi sarà discusso nel piano integrato di gestione dei nutrienti della Commissione che sarà adottato all'inizio del 2023. In tale contesto la Commissione valuterà inoltre ulteriori misure normative e non normative per consentire un uso più ampio dei nutrienti recuperati dallo stallatico.
2.7.Fonti di approvvigionamento alternative per le importazioni e sospensione dei dazi all'importazione per ammoniaca e urea
La diversificazione delle fonti di approvvigionamento di concimi e prodotti intermedi importati al fine di garantirne la disponibilità costituisce una reazione pragmatica ai limiti di produzione nell'UE, in particolare nelle regioni in cui esistono collegamenti adeguati con i porti. A questo proposito, gli accordi di libero scambio (ALS) dell'UE promuovono l'accesso ai concimi provenienti dai principali partner commerciali. Ciò non pregiudica l'interesse strategico dell'Unione a mantenere un settore di produzione di concimi efficiente al proprio interno.
La Commissione ha contattato fornitori alternativi di concimi per compensare le carenze di approvvigionamento da Russia e Bielorussia. L'Oman, il Turkmenistan e il Qatar sono stati identificati come fonti di approvvigionamento alternative di concimi azotati. L'importazione da parte dell'UE produrrà ricadute positive sulle economie di questi paesi terzi in termini di crescita e di occupazione. Le importazioni dall'Egitto e dall'Algeria sono aumentate considerevolmente (rispettivamente di quasi il 20 % e del 40 %) ed è realistico prevedere che l'Egitto sostituisca la Russia come principale fonte di importazioni dell'UE nel 2022.
Alle importazioni di concimi azotati nell'UE si applicano i dazi della nazione più favorita del 6,5 %
. La Commissione ha proposto di sospendere queste tariffe per due composti intermedi fondamentali utilizzati nella produzione di concimi azotati, ossia l'ammoniaca e l'urea, fino alla fine del 2024
. Ciò consentirebbe di rispondere alle preoccupazioni riguardanti disponibilità e accessibilità economica relativamente alla fornitura di ammoniaca e urea e di promuovere la diversificazione delle importazioni. La proposta è attualmente in fase di dibattito in sede di Consiglio. Nel 2019 a seguito di un'inchiesta relativa a pratiche di dumping che causano un pregiudizio all'industria dell'UE, la Commissione ha imposto dazi antidumping sulle importazioni di urea e nitrato di ammonio (UNA) da Russia, Trinidad e Tobago e Stati Uniti. Il 26 ottobre 2022 la Commissione ha deciso di non sospendere tali dazi.
2.8.Misure volte a garantire la sicurezza dell'approvvigionamento e l'accessibilità economica del gas
Nell'ultimo anno la Commissione ha adottato misure decisive al fine di garantire la sicurezza dell'approvvigionamento e la stabilità dei mercati del gas. Il 13 ottobre 2021 ha pubblicato un pacchetto di misure per gli Stati membri ("Pacchetto di misure per i prezzi dell'energia") per affrontare l'impatto immediato degli aumenti dei prezzi e rafforzare ulteriormente la resilienza contro gli shock futuri.
Il piano REPowerEU del 18 maggio 2022 ha introdotto misure volte a decarbonizzare i mercati del gas e a promuovere il gas rinnovabile, nonché a favorire il risparmio energetico, a diversificare l'approvvigionamento energetico e ad accelerare la diffusione delle energie rinnovabili per limitare l'impatto dell'interruzione delle forniture e tenere sotto controllo i prezzi dell'energia.
Nella comunicazione del luglio 2022 "Risparmiare gas per un inverno sicuro" la Commissione
ha rafforzato la preparazione dell'UE per questo inverno. Le misure di riduzione della domanda, insieme agli sforzi compiuti nell'ambito del regolamento sullo stoccaggio del gas per raggiungere e possibilmente superare gli obiettivi di stoccaggio di gas dell'UE, hanno conseguito gli obiettivi prefissati. I prezzi, pur rimanendo a livelli storicamente molto alti, sono diminuiti rispetto al picco raggiunto ad agosto 2022. La Commissione ha fornito orientamenti agli Stati membri sulle industrie considerate critiche o strategiche dal punto di vista sociale ai fini della definizione delle priorità. Il settore alimentare è stato identificato come settore critico, come anche il settore dei concimi, che rifornisce il settore agricolo, critico sotto il profilo sociale, in tutta l'UE. La Commissione sottolinea che gli Stati membri possono dare priorità all'accesso continuo e ininterrotto al gas naturale per i produttori di concimi in caso di razionamento del gas attraverso i loro piani di emergenza nazionali.
Più di recente, il 18 ottobre 2022, la Commissione ha proposto un nuovo regolamento di emergenza per contrastare i prezzi elevati del gas nell'UE e garantire la sicurezza dell'approvvigionamento per questo inverno. Le azioni previste includono l'acquisto in comune di gas, meccanismi di limitazione dei prezzi, nuove misure sulla trasparenza dell'uso delle infrastrutture e sulla solidarietà tra gli Stati membri e l'impegno continuo a ridurre la domanda di gas. Le misure contribuiranno ad alleviare ulteriormente la pressione sui prezzi avvertita dai cittadini e dall'industria europei, garantendo nel contempo la sicurezza dell'approvvigionamento e il buon funzionamento del mercato interno.
2.9.Promuovere la produzione di ammoniaca verde e biometano
Per quanto riguarda i concimi azotati, la produzione di ammoniaca a partire da idrogeno rinnovabile, a basse emissioni di carbonio o altrimenti ottenuto senza il ricorso a combustibili fossili è una tecnologia che promette di ridurre notevolmente le emissioni dei gas a effetto serra del processo di produzione dei concimi. L'uso di idrogeno rinnovabile eliminerebbe inoltre la dipendenza dell'UE dal gas naturale per la produzione di concimi. Sebbene siano in corso molti progetti su larga scala, questi inizieranno a produrre quantità rilevanti di concimi solo a partire dal 2025.
Permangono ostacoli all'aumento della produzione di ammoniaca a partire dall'idrogeno rinnovabile, tra cui la carenza di infrastrutture, la necessità di velocizzare le procedure di autorizzazione e un quadro normativo ancora incompleto. Il piano REPowerEU propone una serie di azioni per affrontare questi ostacoli. Con l'aumento dei prezzi del gas, questi progetti stanno diventando convenienti sotto il profilo commerciale rispetto alla produzione di ammoniaca a partire dal gas naturale, accelerandone l'avvio. Per contribuire a potenziare l'economia dell'idrogeno rinnovabile nell'UE, sarà creata una nuova Banca europea dell'idrogeno che investirà 3 miliardi di EUR per avviare il mercato interno dell'idrogeno, anche favorendo l'incontro tra l'offerta e la domanda.
Oltre al quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato, la Commissione ha recentemente rivisto e modernizzato il pacchetto di misure in materia di aiuti di Stato, di cui gli Stati membri possono avvalersi per sostenere la conversione dell'industria europea dei concimi azotati all'energia elettrica o all'idrogeno rinnovabile, in combinazione con progetti locali di recupero circolare dei nutrienti, a condizione che siano soddisfatte le condizioni pertinenti.
La Commissione intende garantire un contesto normativo stabile ed efficace che disciplini la produzione di idrogeno rinnovabile e a basse emissioni di carbonio, assicurando così il rapido sviluppo di un mercato dei concimi a base di questo tipo di idrogeno. La Commissione pubblicherà presto due atti delegati ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 che istituiranno un quadro normativo per i combustibili rinnovabili di origine non biologica.
Il biometano ha un promettente potenziale di sostituzione rispetto al gas, soprattutto per le zone in cui l'idrogeno rinnovabile sarebbe meno competitivo. Come indicato in REPowerEU, incrementare la produzione di biometano sostenibile fino a 35 miliardi di m3 entro il 2030 è un modo economicamente efficiente in termini di costi per realizzare l'ambizione dell'UE di ridurre le importazioni di gas naturale dalla Russia. Ciò non solo fornirà energia rinnovabile e incrementerà il reddito degli agricoltori, ma creerà anche un nuovo flusso di approvvigionamento di concimi organici. Il 28 settembre 2022 è stato avviato il partenariato industriale europeo per il biometano, con l'obiettivo di conseguire una produzione e un utilizzo annui di 35 miliardi di m3 di biometano entro il 2030.
La Commissione valuterà inoltre misure che possano contribuire a rendere i concimi verdi competitivi sul mercato nel corso della transizione verso un'economia completamente decarbonizzata.
3.Garantire la disponibilità e l'accessibilità economica dei concimi nel mondo
3.1.Sostegno dell'UE alle iniziative multilaterali e bilaterali
L'Unione europea ha reagito prontamente allo shock sistemico generato dall'aggressione russa contro l'Ucraina attraverso la risposta di Team Europa all'insicurezza alimentare mondiale, articolata su quattro linee di azione: 1) solidarietà, 2) produzione, 3) scambi commerciali e 4) multilateralismo. In totale l'Unione europea dovrebbe stanziare 7,7 miliardi di EUR fino al 2024 a sostegno della sicurezza alimentare mondiale e dei sistemi alimentari sostenibili. L'UE sostiene, tra le altre cose, misure volte a migliorare la salute del suolo e un uso più efficiente e sostenibile dei concimi.
La Commissione riconosce il lavoro compiuto dal gruppo delle Nazioni Unite di risposta alla crisi mondiale sull'alimentazione, l'energia e la finanza nonché da altre iniziative internazionali come l'alleanza globale per la sicurezza alimentare del G7, l'Invito ad agire (Call to Action) e l'iniziativa FARM. Queste iniziative prevedono misure per rispondere alla carenza di concimi, in particolare mantenendo aperti i mercati ed evitando restrizioni all'esportazione, aumentando temporaneamente la produzione di concimi per compensare le carenze, sostenendo l'innovazione dei concimi e promuovendo metodi per massimizzarne l'efficienza.
La Commissione rafforza l'approccio multilaterale nei colloqui bilaterali con i partner strategici. Ad esempio, attraverso la piattaforma di collaborazione sull'agricoltura istituita con gli Stati Uniti nel novembre 2021, vengono affrontate questioni fondamentali come la carenza di dati affidabili sull'offerta e sulla domanda nei mercati internazionali, la necessità di migliorare l'efficienza della produzione agricola e l'utilizzo di nutrienti e di perfezionare le pratiche di produzione attraverso l'utilizzo dei dati e di applicazioni di precisione. La Commissione e il Canada terranno un evento congiunto sull'uso sostenibile dei concimi, incentrato sull'ottimizzazione dell'uso e sullo sviluppo di nuovi prodotti.
La Commissione aderirà alla Global Fertiliser Challenge (GFC), avviata in occasione del Forum delle maggiori economie nel giugno 2022. L'iniziativa mira a rafforzare la sicurezza alimentare mondiale e a ridurre le emissioni di gas a effetto serra in agricoltura, contribuendo ad alleviare le carenze di approvvigionamento di concimi, in particolare attraverso una migliore gestione dei nutrienti, una maggiore efficienza nell'uso dei concimi, pratiche agricole alternative e alternative ai concimi minerali, e sta identificando azioni concrete che contribuiscano agli obiettivi della GFC.
Oltre a risentire dell'impatto dell'invasione russa, i mercati globali dei concimi sono stati seriamente colpiti dalle perturbazioni del mercato. I principali paesi produttori, come la Russia e la Cina, hanno imposto restrizioni alle esportazioni, che hanno avuto un impatto sul 20 % del commercio mondiale di concimi espresso in nutrienti. L'UE si è impegnata a fondo nella cooperazione con i suoi partner e le organizzazioni internazionali con l'obiettivo di evitare tali restrizioni al commercio.
3.2.Sostenere i paesi partner: gestione sostenibile della fertilità del suolo e capacità produttive degli agricoltori
I livelli di consumo di concimi minerali per ettaro di seminativo variano notevolmente nelle diverse parti del mondo
. La diversificazione delle pratiche agricole, l'accesso all'acqua, l'erogazione di formazione adeguata e di servizi di consulenza rurale, la garanzia dei diritti fondiari, l'accesso equo a sementi di qualità e l'accesso al credito costituiscono alcune delle principali leve per sostenere le strategie di produzione e la resilienza degli agricoltori. Questi fattori sono fondamentali, soprattutto nelle aree in cui il degrado del suolo limita l'efficacia dei concimi.
In questo contesto e in linea con la strategia "dal produttore al consumatore" e con quella sulla biodiversità, la Commissione si impegna ad aprire la strada a livello mondiale ad approcci innovativi di sostegno della gestione integrata della fertilità del suolo, applicando, in funzione della zona, una serie diversificata di soluzioni specifiche per la fertilità del suolo che consentano di ottenere incrementi sostenibili delle rese. La diversificazione degli agroecosistemi, l'aumento del contenuto di materia organica nel suolo e una migliore gestione del ciclo dei nutrienti i) aumentano la resilienza ai cambiamenti climatici, ii) contribuiscono alla mitigazione dei cambiamenti climatici grazie a un maggiore stoccaggio di carbonio nel suolo e iii) migliorano la conservazione della biodiversità.
Sebbene non tutti gli agricoltori siano colpiti allo stesso modo e con la stessa forza in ciascun paese, l'UE aiuta i propri partner a ridurre la dipendenza dalle importazioni di concimi e la dipendenza dai concimi minerali investendo in pratiche alternative, tra cui l'utilizzo di concimi organici, come anche nell'agricoltura sostenibile e nella gestione della fertilità del suolo. Si tratta di una componente fondamentale dell'attuazione dei percorsi di trasformazione dei sistemi alimentari nazionali da parte dei singoli paesi, a seguito del vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari del 2021. A questo scopo saranno progettati diversi interventi finanziati dallo strumento NDICI-Europa globale, compresi i 225 milioni di EUR del nuovo dispositivo per l'alimentazione e la resilienza per i paesi del Nord Africa e del Medio Oriente, nonché dalla dotazione per lo sviluppo di 600 milioni di EUR recentemente annunciata a valere sulle riserve del FES per i paesi ACP e per il dispositivo per l'alimentazione e la resilienza. In particolare, l'UE intende:
-facilitare il dialogo e la condivisione di esperienze, sostenere le attività di ricerca e innovazione, in particolare nei paesi con un elevato uso di concimi e/o una bassa efficienza nell'uso dei nutrienti;
-lavorare a stretto contatto con le organizzazioni degli agricoltori in specifiche catene del valore agricolo e collegarle sistematicamente alle organizzazioni di ricerca agricola e al settore privato, basandosi tra l'altro sui portafogli DeSIRA e AMCC+;
-promuovere approcci agroecologici, anche relativamente a specifiche catene del valore e colture, e pratiche agricole sostenibili essenziali per migliorare e sostenere la fertilità del suolo (legumi e proteine di origine vegetale, colture di copertura, agroforestazione, policoltura-allevamento ecc.). Ad esempio, misure di questo tipo saranno adottate in Marocco, Tunisia, Egitto, Giordania, Libano e Siria nell'ambito del "dispositivo per l'alimentazione e la resilienza" regionale del valore di 225 milioni di EUR;
-migliorare l'accesso ai concimi e il loro uso efficiente per i piccoli agricoltori attraverso strumenti trasparenti e ben mirati (ad esempio, buoni elettronici, regimi di cofinanziamento, uso di microdosi per una maggiore efficienza), servizi di consulenza efficienti (calcolo del bilancio dei nutrienti, ricorso a diverse fonti di nutrienti) e il miglioramento dei programmi di sovvenzione pubblica dei fattori di produzione per i concimi minerali e organici;
-promuovere i partenariati strategici in corso, in particolare con il CGIAR, il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD) e la FAO, per rafforzare la gestione sostenibile della fertilità del suolo e facilitare gli approcci agroecologici.
Parallelamente l'UE mira a intensificare ulteriormente l'assistenza alimentare umanitaria, che nel 2022 ha già superato i 900 milioni di EUR. Si tratta del 55 % circa in più rispetto allo scorso anno e di quasi l'80 % in più rispetto al 2020. I fondi saranno utilizzati per rafforzare la sicurezza alimentare e lo stato nutrizionale delle popolazioni vulnerabili con modalità che varieranno a seconda dei contesti nazionali e regionali (assistenza alimentare diretta in natura/denaro, compresi contributi in denaro con molteplici finalità, nutrizione).
3.3.Trasparenza dei mercati e sistema di informazione sui mercati agricoli (AMIS) del G20
L'UE continuerà a promuovere la trasparenza dei mercati per garantirne la stabilità ed evitare turbative dei mercati e impennate dei prezzi. La Commissione accoglie con favore l'estensione della copertura dell'AMIS del G20 al mercato dei concimi e si impegna a fornire al segretariato dell'AMIS tutti i dati e il supporto necessari. Al riguardo, la Commissione sta valutando con gli Stati membri la possibilità di aumentare il finanziamento dell'AMIS.
3.4.Facilitare il commercio mondiale di concimi
L'UE continuerà a opporsi alle misure che limitano o vietano l'esportazione di concimi, come indicato nella comunicazione della Commissione del 23 marzo. L'UE continuerà a collaborare strettamente con altri paesi nelle sedi internazionali (in particolare nell'ambito dell'OMC, del G7 e della FAO) per contrastare le restrizioni commerciali o i divieti all'esportazione di concimi e per garantire un ambiente commerciale aperto, trasparente e prevedibile. In tal senso l'UE proporrà iniziative volte ad aumentare la trasparenza relativamente alle restrizioni alle esportazioni, comprese le esportazioni dei concimi, al fine di attuare gli impegni assunti nell'ambito della dichiarazione sull'insicurezza alimentare concordata all'ultima conferenza ministeriale dell'OMC.
Le nuove e più ampie rotte logistiche istituite dai corridoi di solidarietà UE-Ucraina sono diventate essenziali per le esportazioni ucraine, sia nel settore agricolo che in altri settori. Da agosto l'iniziativa sui cereali del Mar Nero, promossa dalle Nazioni Unite, ha contribuito a riavviare le spedizioni di grano dai porti ucraini del Mar Nero. Complessivamente queste due iniziative hanno permesso l'esportazione, tra maggio e ottobre, di oltre 22 milioni di tonnellate di cereali, semi oleosi e prodotti correlati ucraini. Una quota cospicua di questi prodotti agricoli è giunta a paesi partner in difficoltà.
Nel contempo l'UE ha sostanzialmente esentato il settore agroalimentare e quello dei concimi dalle misure restrittive nei confronti della Russia. Poiché queste sanzioni non sono extraterritoriali, esse non si applicano a imprese o individui di paesi terzi che svolgono attività commerciali interamente al di fuori dell'UE. Inoltre le sanzioni vigenti consentono il trasferimento di concimi potassici, prodotti o esportati dalla Russia, verso paesi terzi da parte di operatori dell'UE o attraverso il territorio dell'UE. Il finanziamento o l'assistenza finanziaria associati a questi trasferimenti sono consentiti, così come la loro copertura assicurativa. Inoltre le sanzioni dell'UE contengono anche disposizioni specifiche per garantire che le transazioni commerciali per i prodotti agricoli russi, compresi i concimi, possano svolgersi senza particolari difficoltà. La Commissione ha pubblicato orientamenti al riguardo, al fine di assistere gli Stati membri nell'attuazione efficace e uniforme delle sanzioni dell'UE, il che è fondamentale per il settore agroalimentare. Inoltre la Commissione continua a collaborare strettamente con gli Stati membri e le organizzazioni internazionali per garantire che gli orientamenti e l'attuazione da parte delle autorità competenti siano trasparenti e coerenti, in modo da consentire all'industria di mantenere catene di approvvigionamento funzionali nel pieno rispetto delle sanzioni dell'UE e da contribuire alla disponibilità di concimi per gli agricoltori. Le sanzioni dell'UE perseguono un obiettivo ben preciso: esercitare un effetto dissuasivo e di risposta alla guerra di aggressione russa contro l'Ucraina. Per questo motivo, le sanzioni dell'UE impongono restrizioni su alcuni settori chiave dell'economia, al fine di impedire che introiti considerevoli finanzino la macchina da guerra russa e di congelare i beni di individui e soggetti che sostengono la guerra. Tuttavia, contrariamente a quanto sostenuto dalla propaganda russa, questi obiettivi non sono incompatibili con la sicurezza alimentare.
3.5.Rispondere all'accessibilità economica attraverso un maggiore margine di bilancio
L'aumento dei prezzi delle importazioni di prodotti alimentari e concimi, l'interruzione delle catene di approvvigionamento per gli importatori di prodotti alimentari e le perdite di entrate per alcuni esportatori di prodotti alimentari si aggiungono al fabbisogno urgente della bilancia dei pagamenti di alcuni paesi terzi. Il contributo di 100 milioni di EUR dell'UE al Fondo fiduciario dell'FMI per la lotta alla povertà e la crescita (PRGT) e il conseguente effetto leva aiuteranno i paesi vulnerabili che hanno visto aumentare la spesa per le importazioni. L'FMI ha recentemente aperto uno sportello di finanziamento in risposta agli shock alimentari. L'UE sostiene tale sportello attraverso il contributo al PRGT, in quanto aiuta i paesi ACP (soprattutto i paesi a basso reddito) ad accedere a prestiti agevolati per arginare le conseguenze della crisi alimentare. Inoltre, attraverso il nuovo strumento per la sicurezza alimentare e la resilienza da 225 milioni di EUR, l'UE sosterrà, tra l'altro, la stabilizzazione della bilancia dei pagamenti nei paesi del vicinato meridionale. Questo sostegno dovrebbe essere ulteriormente esteso nel 2023.
3.6.Rafforzare i partenariati con le istituzioni finanziarie internazionali
L'UE ricercherà modalità per rafforzare i partenariati e sviluppare investimenti innovativi e sostenibili nel settore agricolo, potenziando la cooperazione con le istituzioni finanziarie internazionali nell'ambito del Global Gateway nel quadro di una risposta complessiva di Team Europa, anche attraverso la finestra di investimenti per l'agricoltura ad architettura aperta del Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile Plus (EFSD+). L'EFSD+ sostiene i sistemi agricoli e le catene del valore climaticamente intelligenti. Il portafoglio della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) già copre ingenti investimenti nel settore agroindustriale privato. La Banca europea per gli investimenti fornirà al Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD) un prestito agevolato del valore di 500 milioni di EUR per finanziare investimenti volti ad aumentare la produzione agricola sostenibile e a rafforzare la resilienza.
3.7.Comunicazione strategica e lotta alla disinformazione
La Commissione intensificherà la comunicazione congiunta sugli sforzi connessi ai concimi a livello multilaterale, regionale e nazionale, anche attraverso le delegazioni dell'UE, per rispondere alle percezioni e alle preoccupazioni dei paesi partner. Parallelamente l'UE continuerà a monitorare e contrastare le attività di manipolazione delle informazioni e di interferenza da parte della Russia, volte a scaricare la responsabilità della crisi della sicurezza alimentare causata dalla guerra di aggressione contro l'Ucraina, anche attraverso i propri canali pubblici, come EUvsDisinfo, e operando con le organizzazioni partner che perseguono gli stessi obiettivi, come il G7 e la NATO.
4.Conclusioni
I concimi sono importanti per garantire la produzione continua di alimenti e mangimi nell'UE e nel mondo. Gli alti prezzi del gas e la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina, oltre alla dipendenza da un numero limitato di fornitori, tra i quali la Russia, hanno messo a repentaglio la disponibilità e l'accessibilità economica dei concimi, mettendo a rischio la sicurezza alimentare, in particolare nei paesi più vulnerabili del mondo.
In questo contesto sono necessarie azioni a breve termine per sostenere gli agricoltori e i produttori di concimi, segnatamente una maggiore trasparenza del mercato, misure di assistenza a favore dei produttori di concimi e degli agricoltori attraverso gli aiuti di Stato e gli strumenti di finanziamento dell'UE quali i piani strategici della PAC e le misure di mercato nell'ambito della riserva agricola, la diversificazione delle fonti di importazione dei concimi, misure per la sicurezza dell'approvvigionamento del gas e il contenimento del suo prezzo, e nel contempo la promozione di pratiche agricole sostenibili per migliorare l'utilizzo dei concimi e ridurre la dipendenza dagli stessi. Queste azioni dovrebbero rimanere coerenti con gli obiettivi a lungo termine del Green Deal europeo e delle strategie a esso collegate.
L'UE continuerà a collaborare con gli Stati membri, le banche europee per lo sviluppo, le organizzazioni internazionali, i paesi partner e altri attori principali per arginare l'impatto della riduzione dell'accessibilità economica dei concimi sulla sicurezza alimentare mondiale e per migliorare il loro uso efficiente. L'UE ha aderito a nuove iniziative internazionali come le Global Fertiliser Challenges, sta intensificando la collaborazione con le istituzioni finanziarie internazionali e continuerà a promuovere misure per garantire la trasparenza del mercato globale ed evitare restrizioni alle esportazioni.
Nel medio e lungo periodo una componente importante della soluzione delle sfide relative all'approvvigionamento di concimi, all'ambiente e al clima consiste nell'appoggiare la transizione verso l'uso sostenibile dei concimi e la diffusione di alternative sostenibili ai concimi minerali. Il sostegno al riciclo dei nutrienti provenienti dai flussi di rifiuti e l'aumento della produzione di ammoniaca verde rappresenteranno misure di accompagnamento fondamentali. Questo produrrà benefici per gli agricoltori, l'ambiente e il clima e allo stesso tempo ridurrà la dipendenza dell'UE dai concimi basati sui combustibili fossili. Ciò dovrebbe andare di pari passo con il proseguimento di azioni quali il rafforzamento della trasparenza del mercato, la diversificazione delle fonti di importazione, la prevenzione delle restrizioni di mercato e le azioni volte a garantire un approvvigionamento energetico sicuro e a prezzi accessibili.
Questo approccio offre possibilità anche ai paesi partner dell'UE. L'UE li sosterrà nella promozione di alternative ai concimi minerali basate su una gestione sostenibile della fertilità del suolo.
L'attuale crisi rappresenta un'opportunità per accelerare la transizione verso un'agricoltura e un sistema alimentare sostenibili, abbandonando la dipendenza dai concimi sintetici e garantendo nel contempo una fornitura di concimi adeguata ed economicamente accessibile agli agricoltori dell'UE e del mondo.
COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 9.11.2022
COM(2022) 590 final
ALLEGATI
della
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI
Garantire la disponibilità e l'accessibilità economica dei concimi
Allegato 1
L'importanza dei concimi per la sicurezza alimentare e il rischio di un uso eccessivo
I concimi svolgono un ruolo importante nella produzione alimentare. Si stima che attualmente il 50 % della produzione alimentare mondiale dipenda dall'uso di concimi minerali. Nel contempo l'uso intensivo di concimi ha effetti rilevanti sulla salute, sul clima e sull'ambiente.
L'aggiunta di nutrienti al suolo attraverso i concimi aumenta, entro i limiti biologici, la produzione di biomassa e la potenziale resa delle colture e contribuisce alla cattura dell'anidride carbonica. Le piante assorbono i nutrienti dal suolo e li utilizzano per la crescita, impoverendo così il suolo. I concimi apportano nuovamente nutrienti al suolo. Consentono di produrre una quantità maggiore di prodotti agricoli (cereali, erba ecc.) su superfici più piccole, limitando così la superficie agricola necessaria per la produzione alimentare a livello mondiale.
I concimi possono essere di origine minerale od organica.
Per la crescita delle piante sono fondamentali tre nutrienti: azoto (N), fosforo (P) e potassio (K). Il fosforo e il potassio sono nutrienti contenuti nei minerali estratti e nelle rocce (concimi minerali). L'azoto è il nutriente utilizzato in maggiore quantità per le colture cerealicole mondiali. A differenza di fosforo e potassio, la cui applicazione può essere sospesa per un certo periodo senza effetti negativi sulle rese, deve essere applicato regolarmente.
Sebbene sia difficile stabilire un rapporto preciso, una riduzione non prevista del 20 % dei concimi azotati nella coltivazione di una coltura come il frumento nell'UE comporterebbe una riduzione della resa del 4-5 % (sulla base del tasso di concimazione ottimale).
La produzione di concimi azotati sintetici richiede grandi quantitativi di energia. Nell'UE la fonte energetica principale è il gas naturale, che viene utilizzato anche come materia prima per la produzione dell'idrogeno (H2) necessario per i concimi azotati sintetici (il prodotto intermedio è l'ammoniaca (NH3)). In questo processo l'azoto viene estratto dall'aria.
La produzione di concimi azotati genera ingenti emissioni di CO2, nonostante i continui miglioramenti delle tecnologie di riduzione delle emissioni, soprattutto nei siti di produzione dell'UE.
Se i concimi non vengono applicati correttamente, le perdite di nutrienti possono rappresentare fino al 50-60 % delle quantità applicate nei campi. L'UE supera, di oltre 3 volte per l'azoto e di 2 volte per il fosforo, i valori considerati i limiti planetari di sicurezza per i concimi. In molte parti dell'UE l'applicazione dei concimi è eccessiva, a fronte di aumenti di resa trascurabili. Oltre il 90 % del totale di emissioni (gassose) di ammoniaca dell'UE proviene dall'agricoltura; l'80 % dallo stallatico e il 20 % dai concimi minerali. La lisciviazione e il dilavamento dei concimi, dovuti all'applicazione eccessiva, sono le cause principali delle concentrazioni eccessive di nutrienti nel suolo e nell'acqua, che possono danneggiare gli ecosistemi e la qualità delle acque. Tali effetti possono essere prodotti sia dai concimi minerali che da quelli organici, in misura diversa (lo stallatico non trasformato tende ad avere caratteristiche di lisciviazione peggiori rispetto ai concimi minerali). Quando i concimi si disperdono nell'ambiente, stimolano anche la produzione di ossido di azoto, un potente gas a effetto serra.
L'obiettivo perseguito attraverso l'ottimizzazione dell'efficienza dell'uso dei concimi è di ridurre il divario tra la resa effettiva delle colture e quella ottenibile, riducendo così lo spreco di concimi e i danni per l'ambiente.
La completa sostituzione dei concimi minerali con i concimi organici, la cui produzione genera emissioni inferiori o nulle, non è fattibile nel breve periodo, dati i vincoli esistenti legati al suolo e alla sicurezza alimentare e gli attuali modelli alimentari. Tuttavia è possibile ridurre in modo significativo l'utilizzo dei concimi minerali importati e la dipendenza dagli stessi, adottando e potenziando approcci improntati all'economia circolare, come il riciclo dei nutrienti dalle acque reflue e da altri rifiuti biologici (come i rifiuti verdi domestici compostati), o utilizzando stallatico trasformato per migliorarne le caratteristiche di dilavamento. Esistono, ad esempio, norme sui tassi minimi di riutilizzo e riciclo del fosforo e dell'azoto derivanti dai fanghi, che la Commissione ha proposto nella direttiva riveduta concernente il trattamento delle acque reflue urbane.
L'aumento dell'efficienza dell'utilizzo dell'azoto nelle aziende agricole attraverso il miglioramento delle pratiche agricole, la conoscenza del suolo, il ricorso all'agricoltura di precisione e l'applicazione delle misure per prevenire e ridurre l'inquinamento contenute nei programmi d'azione sui nitrati sono elementi essenziali per ridurre l'uso eccessivo di concimi e contribuiranno a limitare le perdite nell'ambiente e a migliorare la ritenzione dei nutrienti. Sono altrettanto importanti l'aumento del sostegno all'agricoltura biologica, colture cha hanno un bisogno minore di azoto o che fissano l'azoto dall'aria, nutrendo così il suolo. Tutti questi approcci promettono benefici collaterali ambientali, climatici ed economici e rafforzeranno l'autonomia strategica aperta dell'UE. Occorre accelerare l'attuazione delle politiche e delle misure a sostegno di questi approcci per migliorare la resilienza e la sicurezza alimentare dell'UE.
Allegato 2
La situazione dei mercati dei concimi nell'UE e nel mondo
L'industria europea dei concimi conta più di 120 siti di produzione sparsi nella maggior parte degli Stati membri, a riprova del suo ruolo strategico per la sicurezza alimentare. Nel 2017 il settore occupava 61 000 dipendenti e nel periodo 2017-19 ha registrato un fatturato medio annuo di 23,3 miliardi di EUR.
La produzione totale media di prodotti fertilizzanti intermedi e finiti nell'UE-27 è stata di 40,2 milioni di tonnellate (2019-2021). I principali produttori in termini di valore sono Germania, Polonia, Francia e Spagna. Oltre alla produzione di concimi minerali, gli impianti dell'UE-27 hanno prodotto 12,2 milioni di tonnellate di ammoniaca, utilizzata principalmente per la produzione di concimi ma anche in altri settori, come quello chimico. L'AdBlue, ottenuto dall'ammoniaca, viene utilizzato come reagente per ridurre l'inquinamento atmosferico causato dalle emissioni dei motori diesel ed è di fondamentale importanza per le catene di approvvigionamento a causa dell'utilizzo dei camion per i trasporti. L'anidride carbonica è un importante sottoprodotto della produzione di ammoniaca
.
Tabella 1: produzione UE di prodotti fertilizzanti intermedi e finiti (1 000 tonnellate)
Fonte: EUROSTAT Prodcom.
Si stima che nel 2018 il consumo di concimi azotati minerali in agricoltura fosse di 10,3 milioni di tonnellate (espresse in tonnellate di azoto) nell'UE-27. Il consumo di concimi fosfatici minerali ha raggiunto 1,2 milioni di tonnellate nel 2018. Il consumo di concimi azotati sintetici è rimasto relativamente stabile nel periodo 2000-2018, mentre il consumo di concimi fosfatici minerali è diminuito, passando da circa 1,6 milioni di tonnellate nel 2000 a 1,2 milioni di tonnellate nel 2018.
Figura 1: uso di concimi minerali nell'UE (milioni di tonnellate di nutrienti)
Fonte: Eurostat.
Gli scambi internazionali di concimi sono altamente concentrati: nel 2020 i primi cinque esportatori di nutrienti rappresentavano il 43 % degli scambi mondiali di azoto (N), il 76 % di quelli di fosfati (P) e l'83 % di quelli di potassa (K). I depositi delle materie prime utilizzate per la produzione di concimi non sono distribuiti in modo omogeneo. I depositi di fosforo nel mondo si trovano tutti al di fuori dell'Europa: circa i tre quarti dell'estrazione di roccia fosfatica sono suddivisi tra Cina, Marocco, Arabia Saudita, Russia, Stati Uniti e Tunisia. I depositi di potassa in Bielorussia, Canada e Russia rappresentano il 68 % dei depositi globali.
Nel 2021 l'UE ha importato circa 26 milioni di tonnellate di azoto, fosfato, potassa e prodotti intermedi, principalmente a base di azoto (10,6 milioni di tonnellate), ossia ammoniaca, urea, nitrato ammonico di urea, nitrato di ammonio ecc., potassa (3,4 milioni di tonnellate), fosforo e precursori (6,4 milioni di tonnellate), e concimi composti contenenti i tre nutrienti azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) (5,6 milioni di tonnellate). Le importazioni rappresentano rispettivamente il 30 %, il 68 % e l'85 % del consumo di azoto, fosfato e potassa nell'UE. Per quanto riguarda i fosfati, il 28 % delle importazioni dell'UE proviene dal Marocco e il 23 % dalla Russia. Per quanto riguarda la potassa, il 64 % delle importazioni dell'UE
proviene da Russia e Bielorussia
.
Le stime per il 2022 basate sui primi otto mesi dell'anno mostrano una diminuzione generale delle importazioni di concimi di circa il 13 %, soprattutto per quanto riguarda potassa, fosfati e concimi composti, mentre le importazioni di ammoniaca e concimi azotati sono aumentate notevolmente nel 2022 (+19 % nei primi otto mesi dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2021).
Figura 2: importazioni UE di concimi intermedi e finiti (milioni di tonnellate di prodotti) – periodo da gennaio ad agosto
Fonte: Eurostat - Comext.
Le esportazioni di concimi dall'UE sono state pari a 12,9 milioni di tonnellate nel 2021, essenzialmente concimi azotati (7,8 milioni di tonnellate) e concimi composti (3,6 milioni di tonnellate).
Nel 2022 si è registrato un calo delle esportazioni di concimi minerali (-13 % nei primi otto mesi dell'anno rispetto al 2021).
Figura 3: esportazioni UE di concimi intermedi e finiti (milioni di tonnellate di prodotti) – periodo da gennaio ad agosto
Fonte: Eurostat - Comext.
I prezzi elevati e instabili dei concimi stanno mettendo in difficoltà gli agricoltori dell'UE. I concimi rappresentano una quota cospicua dei costi dei fattori di produzione per gli agricoltori: nel periodo 2017-2020 hanno costituito in media circa il 6 % e il 12 % per gli agricoltori specializzati in seminativi. Visti i prezzi elevati dei prodotti agricoli di base gli agricoltori possono trovare conveniente l'utilizzo di quantità ottimali di concimi, indipendentemente dal costo elevato. Gli agricoltori non sono però certi dei prezzi futuri dei raccolti. Recentemente gli indici dei prezzi dei concimi sono aumentati di più rispetto a quelli dei prodotti alimentari di base, il che indica un effetto "forbice". Di solito gli agricoltori costituiscono le scorte di concimi per la stagione agricola successiva durante l'estate; tuttavia nel 2022 hanno rinviato gli acquisti.
I prezzi mondiali dei concimi sono aumentati progressivamente dall'inizio del 2021, con picchi tra settembre e novembre 2021, dopo l'invasione russa dell'Ucraina e nell'aprile 2022. Da allora i prezzi sono leggermente diminuiti, in particolare per i concimi azotati e fosfatici. Recentemente sono stati registrati aumenti a settembre, in particolare per l'urea. Rispetto alla media del periodo di riferimento 2016-2020, i prezzi a settembre 2022 erano ancora a livelli molto alti: +128 % per il fosfato di diammonio, +200 % per l'urea e +141 % per la potassa.
Figura 4: prezzo dei prodotti fertilizzanti sul mercato mondiale (USD/tonnellata)
Fonte: Banca mondiale, dati sui prezzi delle materie prime
I mercati mondiali dei concimi sono stati fortemente colpiti dall'invasione russa dell'Ucraina, in particolare a causa della dipendenza dal gas naturale e delle perturbazioni del mercato, comprese le restrizioni alle esportazioni imposte da paesi produttori chiave come Russia e Cina. La Russia è il principale esportatore mondiale di concimi, soprattutto azotati, e il secondo esportatore di concimi fosfatici. Le restrizioni alle esportazioni di concimi imposte da un importante produttore come la Russia sono particolarmente destabilizzanti per il mercato mondiale.
L'accessibilità economica dei concimi si è progressivamente deteriorata, in quanto i prezzi dei concimi sono aumentati più rapidamente dei prezzi delle materie prime agricole. Molti paesi in tutto il mondo dipendono, per le importazioni di concimi, da un numero ristretto di partner commerciali e, di conseguenza, devono far fronte a un aumento delle spesa di importazione e a costi di produzione più elevati che, a loro volta, incideranno negativamente sui raccolti. Se i prezzi dovessero continuare a essere elevati anche nelle prossime stagioni di semina, il problema potrebbe estendersi alla produzione di riso, colpendo circa 3 miliardi di persone nelle Americhe e in Asia, per le quali questo cerale costituisce il principale alimento di base.