Bruxelles, 23.3.2022

COM(2022) 131 final

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO EUROPEO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

Accoglienza delle persone in fuga dalla guerra in Ucraina:
l'Europa si prepara a rispondere alle esigenze








Dall'invasione russa dell'Ucraina, in sole quattro settimane sono arrivati nell'Unione europea circa tre milioni e mezzo di persone, per la maggior parte donne e bambini. Sia la portata che la velocità degli arrivi sono senza precedenti. Mentre l'UE continua a sostenere instancabilmente le persone che soffrono in Ucraina a causa della catastrofe umanitaria, la presente comunicazione si concentra sulle azioni all'interno dell'UE per assistere chi fugge dal paese.

L'accoglienza nell'UE di chi ha dovuto abbandonare la propria casa è al centro della risposta comune degli Stati membri alla guerra 1 . L'azione a livello dell'UE rispecchia la determinazione, la compassione e la solidarietà mostrate dai cittadini in tutta l'UE e gli enormi sforzi compiuti da autorità nazionali e locali, ONG, associazioni di comunità e imprese.

Attualmente l'attenzione si concentra giustamente sul soddisfacimento delle esigenze immediate di accoglienza e protezione delle persone arrivate. L'UE fornisce un sostegno costante agli Stati membri in termini di assistenza alla frontiera, accoglienza e protezione civile. La presente comunicazione delinea una prospettiva sul modo in cui l'UE continuerà a sostenere il loro lavoro nel corso del tempo.

L'accoglienza dell'UE è dimostrata in maniera lampante dalla prima attivazione in assoluto della direttiva sulla protezione temporanea 2 , che offre un'assistenza rapida ed efficace e uno status giuridico chiaro. I cittadini ucraini, i loro familiari e le persone che avevano stabilito la residenza in Ucraina e sono sfollate a causa del conflitto 3 hanno ora diritto a una protezione senza precedenti in tutta l'UE, che comprende l'accesso all'alloggio, alle scuole, all'assistenza sanitaria e all'occupazione. La protezione continuerà ad essere di applicazione fintanto che vi saranno persone costrette a lasciare l'Ucraina. La sfida consiste ora nel concretizzare tali diritti nella pratica.

Chi arriva ha dovuto separarsi dalla propria famiglia. Desta particolare preoccupazione l'elevato numero di minori in arrivo dall'Ucraina: secondo le stime dell'ONU potrebbero rappresentare la metà di tutti gli arrivi. Questi minori sono stati esposti a esperienze traumatiche e avranno bisogno di protezione, assistenza e sostegno psicosociale specifici. Molti di loro sono minori non accompagnati o sono arrivati senza i genitori. Tutti hanno bisogno di sentirsi al sicuro, ricominciare ad andare a scuola per poter riconquistare un senso di stabilità ed essere protetti dai potenziali rischi di abuso e tratta di esseri umani.

Per rispondere a questa sfida saranno necessari un approccio comune e una reale solidarietà. I nuovi orientamenti operativi 4 sulla direttiva sulla protezione temporanea, aiuteranno chi arriva a godere di un livello coerente ed efficace di diritti e gli Stati membri ad assumersi le loro nuove responsabilità. Gli orientamenti saranno aggiornati periodicamente per sostenere gli Stati membri nelle sfide quotidiane e nelle nuove situazioni che si trovano ad affrontare.

È stata istituita una piattaforma di solidarietà, già operativa, per coordinare la cooperazione tra gli Stati membri a cominciare dai trasferimenti dalla Moldova, che è soggetta a una pressione straordinaria. La piattaforma coordinerà le offerte di solidarietà e le esigenze individuate, tra cui la capacità di accoglienza 5 . Essa garantirà che le strutture e i servizi in tutta l'UE possano essere utilizzati al meglio, collegando tutti gli strumenti e i meccanismi a livello dell'Unione per rispondere alle esigenze degli Stati membri, riservando particolare attenzione ai casi più vulnerabili, in particolare ai minori. Nella prima settimana di attività sei Stati membri e la Norvegia si sono impegnati ad accogliere le persone fuggite dall'Ucraina, che stavano mettendo a dura prova la capacità di accoglienza della Moldova. Affinché la piattaforma di solidarietà sia attuata rapidamente e ottenga risultati, sarà necessario il coinvolgimento attivo di tutti i portatori di interessi, degli Stati membri e delle agenzie. Saranno fondamentali dati trasparenti e aggiornati 6 provenienti dagli Stati membri per garantire un coordinamento efficace in modo da riorientare le persone verso gli Stati membri dotati di capacità sufficiente.

Data la portata delle esigenze, tutti i settori della società sono impegnati a garantire l'accesso ai diritti connessi alla protezione temporanea: alloggio, istruzione, assistenza sanitaria e accesso al lavoro. Le autorità locali e regionali, le imprese, le parti sociali, i servizi sanitari, sociali e per l'impiego, i servizi per la tutela dei minori, le strutture per l'infanzia e le scuole hanno tutti un ruolo di primo piano da svolgere, insieme alla società civile, alle organizzazioni guidate da migranti e alle comunità della diaspora. Tale impegno sarà sostenuto da un nuovo importante sforzo a livello dell'UE per ottimizzare i finanziamenti disponibili e attingere a un'ampia gamma di reti di esperti.

Sostenere un numero così alto di persone arrivate in Europa in fuga dalla guerra in Ucraina richiede umanità e flessibilità; organizzare e coordinare questo sostegno in modo efficace rappresenta una sfida di prim'ordine, sia per l'UE che per le autorità ucraine e i partner internazionali. L'UE si trova ad affrontare una sfida senza precedenti ed è attraverso la forza collettiva che risponderà a chi necessita del suo aiuto, in linea con i valori e con lo stile di vita europeo.

La Commissione intende:

·mobilitare le principali reti per aiutare gli Stati membri, attraverso la piattaforma di solidarietà, a utilizzare al meglio le risorse e le competenze in tutta l'UE;

·aiutare gli Stati membri a utilizzare i fondi dell'UE in modo rapido e flessibile affinché finanziamenti su misura possano confluire rapidamente a sostegno degli sforzi degli Stati membri, delle principali organizzazioni e della società civile per concretizzare i diritti accordati attraverso la protezione temporanea;

·predisporre strutture ad hoc affinché gli Stati membri di primo ingresso e di destinazione e gli altri principali prestatori di servizi possano utilizzare i migliori strumenti disponibili il più rapidamente possibile.

I    OFFRIRE UN RIFUGIO SICURO IN EUROPA

Gli ucraini sono stati spinti a lasciare il loro paese contro la loro volontà a causa dell'aggressione russa. Molti sperano di tornare a casa alla fine, ma resta grande incertezza su quando ciò potrà accadere. Il sostegno deve pertanto essere immediato, ma deve anche contemplare la possibilità di un soggiorno prolungato. Di ciò si tiene conto nella struttura della direttiva sulla protezione temporanea, che prevede una protezione iniziale di un anno che può però essere rinnovata automaticamente due volte per sei mesi alla volta. Il sostegno agli Stati membri combinerà l'assistenza nella gestione delle sfide attuali con una risposta alle esigenze prevedibili a medio termine.

Il piano d'azione per l'integrazione e l'inclusione 2021-2027 7 prevede un quadro solido per guidare il lavoro e contribuire a consolidare i legami tra gli sfollati provenienti dall'Ucraina e le comunità di accoglienza che vediamo oggi. Esso sottolinea l'importanza di coinvolgere nella progettazione delle azioni un'ampia gamma di portatori di interessi, tra cui gli stessi nuovi arrivati e le comunità della diaspora. Si tratta di un aspetto essenziale per la comunicazione, l'emancipazione e la titolarità. Anche il coordinamento è importante, affinché i contributi delle autorità pubbliche, delle organizzazioni filantropiche e della società civile agiscano insieme per ottenere i migliori risultati, ove possibile anche con le autorità ucraine. La Commissione ha mobilitato Erasmus+, il Corpo europeo di solidarietà e le comunità culturali per adattare le loro attività a sostegno degli arrivi.

I nuovi arrivati e le comunità di accoglienza dovrebbero ricevere quanto prima un'assistenza mirata. Questo approccio riflette il sostegno considerevole già necessario, che è attualmente fornito in primo luogo dai paesi confinanti con l'Ucraina: Polonia, Romania, Ungheria e Slovacchia. Il fulcro dell'azione si sposterà poi rapidamente sull'aiutare gli sfollati a stabilirsi. Il modo migliore per ridurre la dipendenza dal sostegno esterno e rafforzare l'interazione con le comunità ospitanti consiste nell'aiutare chi arriva a raggiungere un certo grado di autonomia finanziaria, soprattutto trovando un lavoro in linea con le competenze e le qualifiche di ciascuno, e nel garantire l'accesso all'alloggio, all'istruzione, all'assistenza sanitaria e ad altri servizi sociali. In determinati casi le autorità ucraine potrebbero essere ancora in grado di trasmettere documenti e informazioni che aiuteranno gli Stati membri a orientare il sostegno in modo più efficace. Sarà fatto tutto il possibile per aiutare le persone prive di documenti.

Un fattore chiave per aiutare i nuovi arrivati sarà l'informazione sui diritti garantiti. Le informazioni trasmesse alla frontiera sono già state molto preziose. È stata lanciata una pagina web di sostegno alle persone in fuga dall'Ucraina 8 per aiutarle a comprendere i loro diritti nell'UE. Il sito web contiene informazioni sull'attraversamento delle frontiere, sui diritti all'arrivo e sul proseguimento del viaggio. La Commissione continuerà a collaborare con le agenzie dell'UE, gli Stati membri, le agenzie delle Nazioni Unite e altri partner per garantire che le persone dispongano delle informazioni di cui hanno bisogno e per contrastare la disinformazione filorussa volta a diffondere dubbi e incertezza. 

Saranno inoltre fondamentali dati accurati per guidare la risposta dell'UE, tra cui dati sulle esigenze, le vulnerabilità specifiche e lo stato di salute, i legami familiari, i gruppi di età e le competenze di chi arriva, nonché sulle destinazioni scelte in Europa. Sarà essenziale che gli Stati membri condividano dati accurati, comparabili e aggiornati per consentire alla solidarietà di funzionare efficacemente in tutti i settori. La rete dell'UE per la preparazione e per la gestione delle crisi nel settore della migrazione sta già condividendo dati preziosi e si concentrerà su questioni specifiche, quali il numero di minori non accompagnati e persone con disabilità o la capacità di accoglienza adatta alle famiglie. La piattaforma di solidarietà e altre reti fondamentali sono già operative con la funzione di far corrispondere la capacità alle esigenze e di lavorare su questioni quali l'individuazione delle carenze di competenze che i nuovi arrivati possono colmare. Verranno inoltre esplorate ulteriori modalità di raccolta dei dati sugli spostamenti della popolazione.

Contribuire all'inserimento nell'UE delle persone che arrivano dall'Ucraina consiste in parte nell'aiutarle a superare le barriere culturali e linguistiche. Ciò vale sia per gli adulti che per i minori. L'UE può contribuire con iniziative quali il sostegno ai centri di accoglienza, siti web con orientamenti pratici per connettersi alla comunità locale e ai servizi pubblici, l'aggiunta dell'ucraino agli strumenti per aiutare le persone in cerca di lavoro e la pubblicizzazione di siti di e-learning esistenti in lingua ucraina. L'ucraino è stato appena aggiunto come una delle lingue del sistema e-Translation della Commissione europea ed è a disposizione delle autorità pubbliche nazionali per sostenerle nel loro lavoro 9 . I finanziamenti per l'integrazione consentono di rendere l'apprendimento linguistico immediatamente disponibile a tutte le età. Anche i mediatori culturali e gli interpreti, compresi quelli della diaspora e le persone appena arrivate, possono contribuire all'integrazione interculturale.

Per chi arriva dall'Ucraina il ritorno a una vita normale passa anche dall'accesso ai conti bancari nell'UE, affinché le persone possano ricevere pagamenti a titolo di sostegno sociale o retribuzioni o effettuare pagamenti. I beneficiari della protezione temporanea hanno diritto a un conto bancario di base 10 . La Commissione è in contatto con il settore bancario per garantirne l'attuazione e saranno organizzate campagne di informazione in proposito. Gli orientamenti sull'attuazione della direttiva sulla protezione temporanea raccomandano agli Stati membri di agevolare l'apertura di un conto bancario anche prima del rilascio del permesso di soggiorno.

L'UE intende non solo accogliere le persone in fuga dalla guerra ma anche garantire la loro sicurezza in Europa. La stragrande maggioranza delle persone che sono riuscite a entrare nell'UE è costituita da donne, bambini e anziani, e circa la metà degli arrivi è rappresentata da minori. È fondamentale che nessuno di loro si trovi esposto a nuovi pericoli nella nuova situazione. Le ONG e gli altri soggetti che lavorano nelle regioni frontaliere hanno sottolineato il rischio che le persone possano divenire vittime di false offerte di alloggio o di trasporto, ritrovandosi nelle mani dei trafficanti. I minori, inclusi quelli non accompagnati e gli orfani, sono esposti a un rischio particolarmente elevato e la registrazione al primo ingresso è fondamentale per garantire che l'interesse superiore del minore sia rispettato in tutte le fasi. Ogni minore dovrebbe essere tracciabile dal momento in cui lascia l'Ucraina fino al suo arrivo nel paese di destinazione. Europol riferisce che i trafficanti stanno prendendo di mira i minori non accompagnati alla frontiera e ha avvertito gli Stati membri di segnalare tutti i casi sospetti. Le leggi nazionali e le procedure di controllo e monitoraggio per le famiglie affidatarie e le altre persone ospitanti devono essere pienamente rispettate, in linea con l'interesse superiore del minore. La rete dei relatori nazionali sulla tratta di esseri umani è pienamente mobilitata per sostenere l'efficace registrazione delle entità e delle persone che offrono alloggio e trasporto. Le donne, le ragazze e le bambine che fuggono dai conflitti armati sono esposte a rischi specifici e sono necessarie misure mirate per la loro protezione 11 . 

Il pieno rispetto dei diritti fondamentali deve essere un pilastro della risposta dell'UE, indipendentemente dalla cittadinanza o dall'etnia di coloro che arrivano. Tutte le misure dell'UE presteranno particolare attenzione alla non discriminazione e alle vulnerabilità specifiche di determinati gruppi soggetti a un maggiore rischio di discriminazione, tra cui i rom e altre minoranze e la comunità LGBTIQ, dal primo arrivo alla fase di accoglienza e integrazione.

2.    PROTEZIONE SPECIALE PER I MINORI

Metà di coloro che hanno lasciato l'Ucraina a causa dell'invasione russa sono minori: l'UE è decisa a garantire in via prioritaria che ricevano un'assistenza adeguata. Ciò richiederà uno sforzo particolare, sin dal primo momento dell'identificazione e della registrazione. Tutti i servizi pubblici e la società civile devono disporre degli strumenti necessari per reagire e far sì che i diritti e l'interesse superiore di questi minori siano tutelati. Per sostenere l'inclusione sociale, l'affidamento familiare e la consulenza psicosociale, così come l'istruzione, sono a disposizione fondi dell'UE.

Ogni bambino in fuga dall'Ucraina ha subito il trauma della guerra e delle sue conseguenze. Occorre garantire a tutti loro il rapido accesso ai loro diritti senza discriminazione alcuna, compresi il sostegno psicosociale, l'assistenza sanitaria e l'istruzione (cfr. infra) 12 . I minori dovrebbero ricevere informazioni sulla loro situazione adatte alla loro età, fornite da personale formato nel settore della protezione dei minori. Servono un'attenzione e un sostegno particolari nei confronti degli orfani e dei minori non accompagnati o separati dalle loro famiglie, insieme a disposizioni specifiche per quelli con bisogni speciali o disabilità. 

Gli uffici nazionali per l'infanzia e l'adolescenza e i servizi di tutela dei minori degli Stati membri hanno un ruolo chiave nel garantire a tutti i minori in arrivo dall'Ucraina un sostegno e una protezione adeguati. Le organizzazioni giovanili e gli animatori socioeducativi possono svolgere una funzione altrettanto rilevante fornendo aiuto concreto e sostegno psicologico 13 . Anche le attività culturali e sportive possono aiutare a superare i traumi psicologici e agevolare l'integrazione. È particolarmente importante definire linee di responsabilità e punti di contatto chiari e ben coordinati.

La strategia dell'UE sui diritti dei minori contempla una gamma completa di azioni tese a garantire che si tenga pienamente conto delle esigenze dei minori. Nell'ambito della garanzia europea per l'infanzia 14  sono stati nominati i coordinatori nazionali e questo mese sono stati presentati i piani d'azione nazionali, in cui i minori provenienti da contesti migratori erano un elemento centrale già prima dell'invasione russa dell'Ucraina. I coordinatori avranno ora un ruolo di rilievo nel catalizzare e coordinare gli sforzi nazionali di concerto con le autorità regionali e locali, oltre che nello scambiare le migliori pratiche a livello dell'Unione. Il 31 marzo sarà inoltre varata una rete dell'UE per i diritti dei minori che riunirà rappresentanti nazionali, organizzazioni internazionali, ONG, garanti e minori in prima persona.

La sfida posta dal numero ingente di arrivi non deve impedire la registrazione di tutti i minori non accompagnati, che dovrebbero ricevere un sostegno sicuro e a tutto tondo. Un rappresentante dei servizi di tutela dei minori dovrebbe essere presente il prima possibile. Nel caso dei minori separati dalle famiglie (quelli cioè che arrivano insieme a un adulto che non è chi normalmente si occupa di loro), le autorità dovrebbero verificare i documenti pertinenti per confermare l'identità del minore e il consenso dei genitori. I programmi di ricerca dei familiari dovrebbero cercare di ricongiungere i minori non accompagnati con i familiari nel resto dell'UE. Il processo, che potrebbe richiedere tempo, impone una prudenza estrema nell'individuare soluzioni a lungo termine per questi minori. La Commissione collaborerà con le organizzazioni internazionali e gli Stati membri per riunire le famiglie separate dalla guerra.

Vista la loro vulnerabilità e le esigenze specifiche, i minori provenienti da istituti quali orfanotrofi e altre strutture protette in Ucraina, in particolare quelli con disabilità, vanno indirizzati immediatamente verso le autorità preposte alla tutela dei minori. L'interesse superiore del minore coincide spesso con l'affidamento temporaneo o altre forme di assistenza nell'ambito della comunità, sempre con le dovute misure di salvaguardia.

Si incoraggiano gli Stati membri a essere particolarmente vigili per quanto riguarda i minori a rischio di tratta o sottrazione. È opportuno pubblicizzare ampiamente la linea di assistenza telefonica 116000 per i minori scomparsi, attiva in tutta l'UE. Nei prossimi mesi entrerà in funzione il sistema d'informazione Schengen rinnovato, che, oltre alla possibilità di segnalare i minori scomparsi, offrirà anche quella di fare segnalazioni "preventive": queste opzioni dovrebbero essere utilizzate appieno.

In aggiunta agli orientamenti generali sui trasferimenti dei beneficiari di protezione temporanea, la Commissione, di concerto con gli Stati membri e le agenzie dell'UE e dell'ONU, sta preparando specifiche procedure operative standard per i trasferimenti di minori non accompagnati, tese a garantire che prevalga sempre l'interesse superiore del minore. Queste procedure operative saranno condivise con tutte le autorità competenti in modo da predisporre un quadro che consenta di trattare con i dovuti accorgimenti di salvaguardia tutti i casi di minori non accompagnati e separati dalle famiglie, indipendentemente dalla loro urgenza. La piattaforma di solidarietà darà la priorità al trasferimento sicuro dei minori non accompagnati (cfr. infra).

3.    ACCESSO ALL'ISTRUZIONE 

Data l'elevata percentuale di minori tra le persone in fuga dall'Ucraina, i sistemi di istruzione si trovano di fronte a enormi sfide logistiche e a una grande responsabilità sociale. Il rapido rientro a scuola o nelle strutture educative per la prima infanzia, in grado di attenuare lo stress psicologico, rappresenterà un aspetto fondamentale del ritorno alla stabilità. La stragrande maggioranza dei minori proverrà verosimilmente da famiglie separate; molti saranno non accompagnati. Scuole, istituti di istruzione e formazione professionale e strutture per la prima infanzia possono fungere da ponte tra i bambini e i giovani sfollati e i servizi sociosanitari, compresi i servizi di sostegno psicosociale, e aiutare a creare un senso di comunità. Con un numero di minori in età scolare nell'ordine di milioni, tanto le infrastrutture quanto il personale dovranno essere notevolmente potenziati. Ciò richiederà un approccio "Team Europa", con fondi dell'UE per sostenere gli Stati membri a livello nazionale e locale e capitalizzare sul sostegno esistente.

È probabile che il numero di minori sia più elevato in alcune regioni rispetto ad altre. In un primo momento si concentreranno soprattutto nei paesi confinanti con l'Ucraina, che avranno bisogno di assistenza immediata, ma presto altre destinazioni in Europa potrebbero trovarsi a ospitare gruppi più nutriti e necessitare di sostegno mirato. La priorità immediata consiste nell'offrire a questi minori un luogo in cui si sentano al sicuro e possano accedere all'istruzione, per poi affrontare le barriere linguistiche e i traumi psicologici. Situazioni diverse in loco richiederanno combinazioni diverse di integrazione diretta nel sistema scolastico locale e classi temporanee di accoglienza, propedeutiche a questa integrazione. È importante contattare le famiglie al loro arrivo per dare a genitori e guardiani tutte le informazioni indispensabili 15 . Molti minori saranno stati esclusi da tempo dall'istruzione formale e avranno bisogno di un aiuto particolare per rimettersi in pari, altri avranno esigenze particolari. I poli di apprendimento informale possono rivelarsi particolarmente utili per i bambini in questa situazione, così come l'accesso alle attività extracurricolari, ad esempio sportive e culturali, all'assistenza psicosociale e ai corsi di lingua. All'integrazione e al superamento delle barriere linguistiche possono contribuire anche azioni supplementari di sostegno, tra cui l'assunzione di docenti che parlano ucraino.

Gli Stati membri stanno valutando le esigenze in termini di flessibilità e le modalità per adattare rapidamente l'assetto giuridico e amministrativo al fine di assicurare l'accesso ai sistemi scolastici e mobilitare docenti supplementari, anche riconoscendo i titoli di studio ottenuti in Ucraina. Ciò implica tra l'altro la necessità di individuare eventuali barriere finanziarie all'istruzione. Occorre inoltre mettersi all'opera sin d'ora affinché l'anno scolastico possa iniziare al meglio: analizzare le capacità, preparare gli insegnanti, individuare risposte ai bisogni di gruppi specifici e far fronte alle esigenze di formazione linguistica o traduzione. Tutti questi elementi saranno essenziali per creare un ambiente scolastico inclusivo. I fondi della politica di coesione dell'UE possono concorrere al finanziamento di un ampio ventaglio di attività a sostegno dell'integrazione nel sistema di istruzione, corsi di lingua compresi. Erasmus+ può consentire al personale di prestare temporaneamente servizio dove sono concentrati gli sfollati; la Commissione promuoverà gli sforzi tesi a trovare professionisti dotati delle competenze adeguate attraverso le agenzie nazionali Erasmus+ 16 . Gli istituti che già partecipano a progetti di cooperazione Erasmus+ possono adattarli ai nuovi bisogni, anche combinandoli con i fondi della politica di coesione. La Commissione riunirà gli Stati membri perché possano condividere esperienze e individuare le esigenze per portare avanti il percorso d'istruzione dei minori sfollati. Coadiuverà gli Stati membri raccogliendo le competenze disponibili in Europa in materia di integrazione di minori sfollati nei sistemi scolastici nazionali, segnatamente attraverso classi di accoglienza e didattica digitale, e in quelli di istruzione superiore. La Commissione organizzerà momenti di apprendimento tra pari e compilerà orientamenti politici sull'integrazione di bambini e adolescenti nei sistemi scolastici o in altri percorsi formativi o di studio.

Sarà prioritario aiutare i bambini a imparare la lingua del paese ospitante, in modo che possano accedere all'istruzione ordinaria; al tempo stesso dovranno continuare ad affinare le competenze nella loro lingua materna e necessiteranno quindi di materiali didattici in ucraino, almeno per un periodo di transizione. L'ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea, con la collaborazione delle autorità ucraine, è pronto a stampare manuali scolastici in ucraino per gli studenti attualmente nell'UE. Materiali di apprendimento e corsi di lingua, per i quali la Commissione può ottenere i diritti, possono anche essere pubblicati in formato elettronico su School Education Gateway, una piattaforma pubblica che mette a disposizione gratuitamente informazioni e risorse per lo sviluppo professionale di insegnanti e altri portatori di interessi nel settore dell'istruzione. Questa piattaforma fungerà da sportello unico per accedere al materiale didattico in ucraino fornito sia dall'Ucraina che dagli Stati membri. Un'altra iniziativa consiste nel collaborare con i fornitori di tecnologie didattiche che operano nell'UE, muovendo dal lavoro svolto dal governo ucraino, dagli Stati membri e da altre fonti qualificate, per offrire contenuti digitali mirati in ucraino su piattaforme locali adattabili in scala. Per poterne usufruirne i bambini devono però disporre delle apparecchiature necessarie: a tal fine si potrebbero organizzare raccolte di dispositivi nuovi, ricondizionati o inutilizzati donati da cittadini, imprese ed enti pubblici. L'accesso all'istruzione e all'apprendimento online può avvenire anche attraverso i cosiddetti "telecentri", poli locali aperti a chiunque desideri migliorare le proprie competenze digitali.

Sarà fondamentale attingere alle competenze dei docenti ucraini in arrivo in Europa. La comunità eTwinning può aiutare in tal senso con la creazione, all'interno dello spazio sicuro della piattaforma, di gruppi di sostegno per gli insegnanti che si trovano a dover accompagnare l'integrazione dei nuovi arrivati e affrontare in classe la questione della guerra. Oltre ai docenti ucraini già attivi sulla piattaforma, a eTwinning possono iscriversi tutti gli insegnanti che hanno lasciato il paese e hanno un rapporto consolidato con un istituto scolastico.

In parallelo al sostegno per l'istruzione primaria e secondaria, gli istituti di istruzione superiore stanno già valutando come accogliere studenti e personale accademico in fuga dall'Ucraina e favorire la loro integrazione nei campus. Serve flessibilità per facilitare l'accesso ai corsi degli studenti che beneficiano di protezione temporanea, dando loro la possibilità di proseguire gli studi. Per farlo sarà necessario decidere rapidamente come riconoscere e tenere conto dei crediti formativi e dei titoli di istruzione superiore ottenuti in Ucraina 17 . Bisognerà sfruttare la flessibilità del programma di finanziamento Erasmus+ e le sinergie con i fondi della politica di coesione per sostenere il percorso degli studenti e l'integrazione del personale degli istituti di istruzione superiore in fuga dalla guerra. Erasmus+ promuoverà inoltre l'apprendimento tra pari per questi istituti e il relativo personale nei vari Stati membri.

4.    ACCESSO ALL'ASSISTENZA SANITARIA

Molti di coloro che fuggono dalla guerra contro l'Ucraina arrivano in Europa in condizioni di salute precarie. Molti hanno affrontato grandi difficoltà durante il viaggio o sono addirittura feriti. Vi sono persone affette da patologie preesistenti che necessitano di cure continuative, e donne in gravidanza. La salute mentale di molti può essere stata messa alla prova dalle esperienze recenti. I minori hanno esigenze particolari; l'assistenza psicosociale, l'alimentazione e l'assistenza per bisogni speciali o disabilità dovrebbero costituire priorità specifiche.

La direttiva sulla protezione temporanea sottolinea i diritti all'assistenza sociale e medica, anche per quanto riguarda la salute mentale, di coloro che rientrano nel suo ambito di applicazione. La Commissione raccomanda agli Stati membri ospitanti di consentire a questi ultimi un ampio accesso alle prestazioni sanitarie e di integrarli nel rispettivo sistema sanitario pubblico. Ciò richiederà anche informazioni chiare per i nuovi arrivati in merito alla procedura e alle condizioni di accesso all'assistenza sanitaria. Alcune iniziative dell'UE esistenti in materia di integrazione presentano già una forte componente sanitaria 18 . Parallelamente la Commissione esaminerà come possano essere riconosciute le qualifiche degli operatori sanitari ucraini, ivi compresi i professionisti della salute mentale, in modo che essi possano contribuire a rispondere alle nuove esigenze.

La priorità immediata è curare coloro che necessitano subito di cure e terapie ospedaliere specializzate, che si tratti di prestazioni sanitarie di urgenza o della cura di malattie croniche. La Commissione ha istituito un meccanismo 19 di solidarietà per i trasferimenti sanitari all'interno dell'UE dagli Stati membri confinanti con l'Ucraina, i cui sistemi sanitari sono particolarmente sotto pressione. Gli Stati membri hanno già messo a disposizione 10 000 posti, tra l'altro per pazienti oncologici e ustionati, come pure reparti pediatrici e posti letto per neonati e le loro madri. Agli Stati membri sotto pressione sono stati inoltre consegnati vaccini, medicinali e attrezzature mediche, tra cui ambulanze.

La Commissione invita gli Stati membri ad avvalersi pienamente delle nuove procedure operative standard per i trasferimenti sanitari utilizzando il sistema di allarme rapido e di reazione nell'ambito del meccanismo. Tali procedure consentono agli Stati membri di chiedere sostegno per il trasferimento efficace e sicuro delle cartelle cliniche dei pazienti e delineano i principali elementi da considerare, quali la patologia, la necessità di cure e la situazione familiare. Le forniture mediche rappresentano una parte fondamentale del lavoro svolto dal meccanismo unionale di protezione civile (UCPM) a sostegno degli Stati membri. Mentre lo Stato membro ospitante copre i costi delle cure e delle terapie dei pazienti in arrivo, le evacuazioni sanitarie e la consegna di forniture mediche possono essere sostenute e finanziate dall'UPCM. Ciò ha consentito agli Stati membri di donare più facilmente medicinali, vaccinazioni di routine e attrezzature per far fronte alle necessità mediche urgenti. Per contribuire ad accelerare i trasferimenti sanitari, la Commissione, in stretta collaborazione con gli Stati membri e l'OMS Europa, è pronta a sostenere la creazione di centri di triage per i pazienti direttamente alla frontiera negli Stati membri più colpiti, al fine di effettuare una prima diagnosi, stabilire l'urgenza e individuare gli ospedali di riferimento. Attraverso l'UCPM gli Stati membri possono anche inviare personale medico sul campo.

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) monitora costantemente la situazione sanitaria, anche per quanto riguarda il rischio di malattie infettive dovuto all'emergenza umanitaria. Fornisce orientamenti pratici in materia di sanità pubblica e sostegno sul campo ai paesi alle prese con un afflusso massiccio di sfollati. Tale azione si basa sull'attuazione di solidi sistemi di sorveglianza da parte degli Stati membri 20 e dalla richiesta del sostegno sul campo necessario per affrontare i focolai di malattie e aumentare la copertura vaccinale. L'ECDC ha inoltre pubblicato orientamenti sulla prevenzione e il controllo delle malattie infettive 21 , al fine di sensibilizzare i prestatori di assistenza sanitaria territoriale in merito alla necessità di garantire l'accesso ai servizi e la continuità dei programmi di vaccinazione, nonché il sostegno alla salute mentale e psicosociale. 

La copertura vaccinale in Ucraina è bassa rispetto a quella dell'UE, in particolare per quanto riguarda la tubercolosi, la poliomielite, il morbillo e la COVID-19. La vaccinazione standard dei bambini dovrebbe essere considerata una priorità e campagne di vaccinazione specifiche aiuterebbero gli operatori sanitari nazionali a realizzarla. In questa fase molte persone soggiornano in centri d'accoglienza o in altri alloggi collettivi e possono essere particolarmente vulnerabili ai rischi di infezione. L'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie della Commissione sostiene l'acquisto e la fornitura di vaccini, tenendo conto del fatto che le vaccinazioni infantili richiedono per la protezione completa diverse dosi, ripartite nell'arco di diversi mesi. Per diffondere i vaccini è fondamentale renderli facilmente accessibili a tutti coloro che arrivano dall'Ucraina, il che richiede una buona comunicazione e pianificazione in tutte le zone in cui le persone soggiornano più stabilmente. La situazione farà aumentare il fabbisogno complessivo di medicinali nell'Unione; l'UE e gli Stati membri collaboreranno per monitorare e affrontare i problemi di approvvigionamento. Tale azione può essere estesa per acquistare ulteriori vaccini e medicinali qualora gli Stati membri manifestino tale necessità.

È fondamentale assicurare l'accesso facile, rapido e gratuito alla vaccinazione contro la COVID-19 per coloro che non hanno ancora completato il ciclo di vaccinazione primario o che non hanno ancora ricevuto la dose di richiamo. È particolarmente importante garantire la sicurezza delle persone più vulnerabili. Le scorte di vaccini contro la COVID-19 disponibili nell'UE sono sufficienti a soddisfare il fabbisogno di coloro che arrivano dall'Ucraina. La Commissione raccomanda agli Stati membri di offrire test gratuiti per la COVID-19 nella fase di arrivo.

La Commissione rafforzerà le azioni mirate in materia di salute mentale e assistenza post-traumatica per coloro che fuggono dalla guerra, collaborando con le ONG e la società civile. A tal fine sarà necessario favorire un aumento delle capacità dispiegate in loco per fornire un sostegno di emergenza per la salute mentale e creare nell'UE una rete di professionisti della salute mentale che parlano ucraino 22 . Un'iniziativa nell'ambito del programma "UE per la salute" raccoglierà e attuerà le migliori pratiche in materia di salute mentale e benessere, con particolare attenzione ai traumi subiti. 

La piattaforma per la politica sanitaria dell'UE 23 ha istituito una rete apposita per la condivisione di informazioni e il coordinamento di nuove iniziative sulle problematiche relative alla salute pubblica.

5.    ACCESSO ALL'OCCUPAZIONE

Il diritto di accesso al mercato del lavoro è un aspetto fondamentale dei diritti riconosciuti a coloro che godono della protezione temporanea dell'UE. Onde evitare possibili tensioni, occorre spiegare e comunicare adeguatamente i reali vantaggi reciproci derivanti dalla partecipazione di coloro che fuggono dalla guerra in Ucraina al mercato del lavoro. Un'occupazione precoce può incidere notevolmente sulla vita dei nuovi arrivati, permettendo loro di essere economicamente indipendenti e di integrarsi nella comunità locale, e riducendo nel contempo l'onere economico per le comunità ospitanti. L'importanza di consentire l'accesso al mercato del lavoro è stata sottolineata in una dichiarazione congiunta dei ministri degli Affari sociali dell'Estonia, della Lettonia, della Lituania, della Polonia, della Repubblica ceca, della Romania e della Slovacchia, alcuni dei paesi che ospitano il maggior numero di nuovi arrivati. Nella dichiarazione 24 tali paesi sottolineano anche la necessità del sostegno dell'UE.

La direttiva sulla protezione temporanea stabilisce che coloro che godono della protezione temporanea dovrebbero poter esercitare qualsiasi attività di lavoro subordinato o autonomo, nonché partecipare ad attività nell'ambito della formazione professionale. La Commissione invita gli Stati membri ad adottare con urgenza misure nazionali per attuare tali disposizioni, in stretta cooperazione con le parti sociali. È fondamentale informare le persone in arrivo in merito ai loro diritti, in modo che possano iniziare a lavorare il prima possibile.

Gli interessati dovrebbero inoltre poter contare sulla parità di trattamento per quanto riguarda la retribuzione e le altre condizioni di lavoro. La Commissione raccomanda agli Stati membri di interpretare i diritti conferiti dalla direttiva sulla protezione temporanea per accedere al mercato del lavoro dell'UE nel modo più ampio possibile, applicando eccezioni alla libera circolazione nel mercato interno solo in circostanze debitamente giustificate. Per i beneficiari della protezione temporanea l'accesso al mercato del lavoro dell'UE è un diritto. La Commissione incoraggia inoltre la concessione di tale accesso ai beneficiari della protezione ai sensi del diritto nazionale. Ciò faciliterebbe l'autonomia finanziaria e un processo di integrazione più agevole per tutti coloro che godono di una qualche forma di protezione nell'UE.

Quella di aiutare i nuovi arrivati ad acquisire le competenze necessarie per entrare nel mercato del lavoro dell'UE è una finalità fondamentale dei finanziamenti della politica di coesione dell'UE e del nuovo programma "Azione di coesione per i rifugiati in Europa" (CARE), nonché del Fondo Asilo, migrazione e integrazione. In tale ambito potrebbe rientrare l'assistenza nella preparazione all'occupazione o all'imprenditorialità, attraverso corsi di lingua, consulenza, formazione di base o sostegno alle imprese, lasciando agli Stati la flessibilità di adattare il sostegno alle loro esigenze. Per lo sviluppo delle competenze linguistiche e digitali di base possono anche essere utilizzate le reti del patto per le competenze per collegare le autorità regionali e comunali, le organizzazioni di istruzione e le ONG impegnate nel sostegno alle persone fuggite dall'Ucraina. La Commissione ha aggiunto la lingua ucraina allo strumento europeo di determinazione delle competenze per i cittadini di paesi terzi, in modo da aiutare gli ucraini in cerca di lavoro e quelli che desiderano proseguire gli studi.

Dato l'elevato numero di donne che fuggono dalla guerra contro l'Ucraina, che sono di fatto genitori soli nell'UE, l'accesso all'assistenza all'infanzia e all'istruzione prescolare sarà essenziale per consentire la loro partecipazione al mercato del lavoro. I fondi del programma CARE possono sostenere sia i servizi che le infrastrutture in questo ambito.

I datori di lavoro e gli istituti di formazione devono essere in grado di comprendere le competenze di coloro che arrivano dall'Ucraina. La Commissione sta elaborando nuovi orientamenti per facilitare il riconoscimento delle qualifiche professionali ottenute in Ucraina e proseguirà i lavori con la Fondazione europea per la formazione professionale per confrontare il quadro europeo delle qualifiche e il quadro nazionale delle qualifiche ucraino. La Commissione sta inoltre esplorando le possibilità offerte dalle credenziali digitali europee per l'apprendimento per rilasciare i diplomi in formato digitale a coloro che non dispongono dei documenti necessari, essendo fuggiti dalla guerra. La Fondazione europea per la formazione professionale sta creando un sito di risorse per aiutare sia gli ucraini che cercano assistenza per ottenere il riconoscimento delle loro qualifiche, sia coloro che hanno bisogno di aiuto per interpretarle.

Tra i diritti conferiti dalla direttiva sulla protezione temporanea figura il diritto all'istruzione per adulti e alla formazione professionale. Il sostegno alla riqualificazione di coloro che arrivano dall'Ucraina può anche contribuire a soddisfare le esigenze del mercato del lavoro dell'UE e a colmare le carenze di competenze. L'Autorità europea del lavoro ha individuato 25 28 professioni, corrispondenti al 14 % dei posti di lavoro dell'UE, in cui si registrano carenze. Il Cedefop, l'agenzia dell'UE per l'istruzione e la formazione professionale, sta analizzando milioni di posti di lavoro vacanti in tutta Europa per esaminare quali competenze siano necessarie e in quali ambiti. I servizi pubblici per l'impiego svolgeranno un ruolo chiave nelle politiche attive del mercato del lavoro per mettere a frutto le competenze dei nuovi arrivati e fungeranno da intermediari sul mercato del lavoro. La Commissione ha chiesto a tutti i servizi pubblici per l'impiego di raccogliere informazioni sulle misure in essere e in seguito pubblicherà orientamenti specifici sull'integrazione dei lavoratori provenienti dall'Ucraina nel mercato del lavoro, anche nelle zone rurali. Un regime di sostegno specifico, basato nella prima fase sugli strumenti disponibili nell'ambito di Erasmus per giovani imprenditori, potrebbe inoltre sostenere le start-up ucraine. La rete Enterprise Europe può fornire sostegno ai nuovi imprenditori che avviano un'impresa.

Oltre a mappare le competenze esistenti dei nuovi arrivati dall'Ucraina e contribuire a creare un collegamento tra queste e i servizi per l'impiego, i posti di lavoro disponibili e i datori di lavoro, la Commissione avvierà un'iniziativa pilota per costituire un bacino di talenti dell'UE. Questo strumento basato sul web consentirà ai candidati di presentare le loro competenze e la loro disponibilità a lavorare. L'iniziativa pilota terrà conto delle iniziative di successo in corso in Stati membri quali il Portogallo e la Romania. Sarà sviluppata in cooperazione con gli Stati membri, con il coinvolgimento delle parti sociali e di tutti i pertinenti portatori di interessi, per essere pienamente operativa entro l'estate. La piattaforma potrebbe fornire un supporto particolare in settori prioritari, ad esempio aiutando a trovare insegnanti per i bambini sfollati o per impartire corsi di lingua, nonché interpreti e operatori sanitari a sostegno dei servizi fondamentali per i nuovi arrivati.

La Commissione collaborerà con le parti sociali per informare i beneficiari della protezione e il settore privato in merito ai diritti riconosciuti attraverso la protezione temporanea e ai programmi istituiti per favorire l'incontro tra le offerte di lavoro e i profili delle competenze. Altri moltiplicatori importanti sono la rete europea sull'integrazione e il partenariato europeo per l'integrazione. La Commissione rafforzerà il partenariato e includerà l'integrazione nel mercato del lavoro delle persone in fuga dall'Ucraina. Tutte queste reti potrebbero contribuire a sviluppare programmi di tutoraggio insieme alla società civile, basandosi sulla cooperazione esistente con la diaspora ucraina.

6.    ACCESSO ALL'ALLOGGIO E ALL'ABITAZIONE

Le persone che fuggono dall'Ucraina hanno bisogno di trovare immediatamente una sistemazione. Molti tra i primi arrivati hanno potuto rifugiarsi direttamente nelle case di familiari e amici, ma sono sempre più numerose le persone che fuggono senza conoscere la propria destinazione. La direttiva sulla protezione temporanea garantisce il diritto a un alloggio adeguato alle esigenze specifiche dei nuovi arrivati o a i mezzi per ottenere un'abitazione. Anche questo aspetto rientra nell'operato della piattaforma di solidarietà: l'alloggio e l'abitazione saranno elementi determinanti negli interventi messi in atto dagli Stati membri per contribuire a ripartire gli sforzi di accoglienza delle persone.

Per soddisfare le esigenze immediate dei rifugiati, migliaia di singoli hanno già offerto abitazioni e assistenza, integrando così la capacità di accoglienza degli Stati membri. Questa generosità è il segno dell'unità di intenti e della solidarietà dimostrata dall'Europa per fare fronte a una situazione senza precedenti. Una nuova iniziativa "case sicure" sosterrà gli europei che mettono a disposizione le proprie case, aderendo alle iniziative già intraprese da alcuni Stati membri e operatori regionali e locali, valorizzando al massimo a tal fine l'uso dei fondi UE e mobilitando finanziamenti mirati e risorse online quando se ne presenti la necessità. Sosterrà inoltre partenariati nuovi e innovativi a livello locale, nazionale e dell'UE, attingendo all'esperienza dei programmi di sponsorizzazione comunitaria.

Per rafforzare i sistemi pubblici di accoglienza si farà ricorso al Fondo Asilo, migrazione e integrazione e ai fondi della politica di coesione. Gli Stati membri che hanno necessità di aumentare la capacità di accoglienza per garantire sistemazione, provviste e servizi possono ricorrere alle norme per gli appalti pubblici urgenti, come è avvenuto durante la crisi migratoria del 2015-16.

Gli Stati membri sono incoraggiati a coordinarsi, attraverso la piattaforma di solidarietà, per facilitare gli ulteriori spostamenti delle persone in fuga dalla guerra contro l'Ucraina, istituendo collegamenti di trasporto tra i principali punti di arrivo, transito e destinazione. Sarà necessario tener conto delle capacità di accoglienza negli Stati membri. Tale coordinamento dovrebbe garantire alle persone condizioni di viaggio più dignitose verso la destinazione di loro scelta, migliorare la condivisione degli interventi in Europa e rendere più prevedibile il numero di arrivi per gli Stati membri di destinazione e transito.

Tuttavia, potrebbe essere necessario disporre in tempi rapidi di soluzioni abitative più stabili da integrare nelle politiche edilizie generali degli Stati membri, tenendo conto delle necessità sia dei nuovi arrivati sia delle comunità di accoglienza in cui la situazione abitativa è già sotto pressione. Il Fondo europeo di sviluppo regionale, che contribuisce a fornire alloggi sociali alle famiglie e ai singoli nella comunità, può erogare finanziamenti sia per l'acquisto che per la ristrutturazione di alloggi. Si potrebbe prevedere inoltre di fissare un canone di locazione di base per gli alloggi. Il Fondo sociale europeo può finanziare servizi e alloggi a livello di comunità, in particolare per le persone con esigenze particolari, le persone con disabilità, i minori e gli anziani.

7.    SOLIDARIETÀ IN AZIONE

L'arrivo nell'UE di così tante persone in fuga da una guerra, e con un ritmo che non ha precedenti, rappresenta una sfida che l'Unione sta affrontando compatta, basandosi sugli sforzi straordinari compiuti soprattutto da Polonia, Romania, Ungheria e Slovacchia. Le autorità pubbliche, la società civile e i singoli si stanno prodigando al massimo per aiutare i bisognosi.

L'UE farà in modo di garantire che gli Stati membri ricevano il sostegno necessario. La Commissione, tramite il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze, ha lavorato senza sosta per mobilitare l'assistenza e le agenzie dell'UE stanno intensificando i loro interventi in linea con le richieste degli Stati membri. Frontex, che impiega attualmente più di 250 persone, continuerà ad aumentare gli effettivi. L'Agenzia dell'Unione europea per l'asilo sta rispondendo alle richieste di aiuto avanzate dagli Stati membri mentre Europol sta intensificando la sua partecipazione.

La piattaforma di solidarietà, che riunisce gli Stati membri, la Commissione e le agenzie dell'UE, raccoglie ed esamina le esigenze individuate dagli Stati membri oltre a coordinare il follow-up operativo. Attraverso uno scambio regolare di informazioni, la piattaforma fornirà un quadro completo delle capacità di accoglienza negli Stati membri, mettendo in contatto le persone in grado di fornire aiuto con le persone che ne hanno bisogno e contribuendo a organizzare i trasferimenti dagli Stati membri maggiormente sotto pressione a quelli con capacità di accoglienza adeguate. La piattaforma opererà in stretto contatto con il dispositivo integrato per la risposta politica alle crisi del Consiglio e la rete dell'UE per la preparazione e per la gestione delle crisi nel settore della migrazione al fine di elaborare una mappa dei bisogni, delle risorse e degli interventi, con particolare attenzione alle esigenze dei soggetti più vulnerabili, in particolare i minori.

26 Anche il settore privato sta facendo la sua parte. La Commissione sta valutando in che modo le donazioni in natura delle imprese private possano essere integrate negli sforzi comuni. Molti operatori del settore dei trasporti si sono offerti spontaneamente di trasportare le persone in fuga, organizzando treni umanitari e mettendo a disposizione biglietti gratuiti, come pure di trasportare aiuti umanitari in Ucraina. La Commissione si coordinerà con gli operatori del settore privato per facilitare e ampliare tali interventi. Nei suoi orientamenti operativi, la Commissione raccomanda agli Stati membri di non imporre sanzioni pecuniarie ai vettori che trasportano persone che beneficiano di protezione temporanea ma non dispongono di documenti validi per il viaggio.

Inoltre, l'arrivo di milioni di persone in fuga dalla guerra contro l'Ucraina non riguarda esclusivamente l'UE. Paesi partner di tutto il mondo, che hanno condannato l'aggressione della Russia, potrebbero voler dare un contributo per aiutare le persone che hanno perso la casa e i mezzi di sussistenza. Attraverso una piattaforma di cooperazione dedicata ai paesi terzi, la piattaforma di solidarietà può contribuire a individuare soluzioni per le persone sfollate a seguito del conflitto, in particolare nei paesi che già ospitano significative comunità di ucraini (quali il Canada o il Regno Unito).

Proseguono inoltre gli interventi di sostegno per il rimpatrio di cittadini di paesi terzi rimasti coinvolti nella guerra in Ucraina, anche tramite azioni che si estendono fino ai loro paesi di origine. Molti paesi terzi hanno organizzato il rimpatrio dei rispettivi cittadini direttamente o con l'assistenza dell'UE. Frontex ha contribuito a organizzare i primi voli umanitari di rimpatrio volontario dalla Polonia al Tagikistan e al Kirghizistan e ulteriori voli umanitari di rimpatrio volontario sono attualmente in preparazione. La Commissione opera di concerto con l'Organizzazione internazionale per le migrazioni al fine di istituire uno strumento per aiutare i paesi del partenariato orientale, come la Moldova, a rimpatriare i cittadini di paesi terzi in fuga dalla guerra.

8.    SOLUZIONI RAPIDE E FLESSIBILI PER FINANZIARE LA SOLIDARIETÀ 

La Commissione ha adottato misure immediate per mobilitare un sostegno finanziario a favore degli Stati membri che ospitano le persone in fuga dalla guerra contro Ucraina, avvalendosi dell'ampia gamma di strumenti di assistenza già disponibile nell'ambito del meccanismo unionale di protezione civile, della politica di coesione e dei fondi per gli affari interni. Vi rientrano investimenti in infrastrutture, attrezzature, servizi nei settori dell'istruzione, dell'occupazione, della politica abitativa, della sanità e dell'assistenza sociale e all'infanzia. Un altro strumento di assistenza rapida è il Fondo di aiuti europei agli indigenti.

La proposta relativa all'azione di coesione a favore dei rifugiati in Europa (CARE) 27 , la cui adozione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio è prevista nei prossimi giorni, faciliterà l'uso flessibile dei finanziamenti ancora disponibili a titolo dei programmi 2014-20. In particolare, consentirà un uso più flessibile e intercambiabile del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo. Tutte le spese sostenute per aiutare coloro che fuggono dalla guerra saranno ammissibili retroattivamente a partire dalla data dell'invasione russa dell'Ucraina (24 febbraio 2022), il che consentirà di mobilitare immediatamente i finanziamenti senza dover attendere la modifica dei programmi. Il tasso di cofinanziamento eccezionale del 100 % applicato in risposta alla pandemia è prorogato di un anno, permettendo di alleggerire l'onere per i bilanci nazionali, regionali e locali e di liberare fondi per far fronte alle esigenze operative. Tale flessibilità dovrebbe inoltre contribuire a sostenere le numerose ONG che attualmente svolgono un ruolo tanto importante per accogliere i nuovi arrivati negli Stati membri e offrire loro i servizi essenziali di cui hanno bisogno. 

Le modifiche ai fondi per gli affari interni permetteranno di sbloccare l'accesso agli importi non spesi precedentemente e destinati a finalità specifiche nell'ambito del Fondo Asilo, migrazione e integrazione nel periodo 2014-20, offrendo agli Stati membri la flessibilità necessaria per destinare tali risorse alla copertura delle nuove esigenze 28 . 

Inoltre è possibile utilizzare i fondi disponibili nell'ambito di REACT-EU, in particolare la quota prevista per il 2022 che può arrivare a 10 miliardi di EUR, purché la loro destinazione sia conforme all'obiettivo di garantire la ripresa dopo la pandemia. Per sostenere gli Stati membri, in particolare quelli più vicini al confine dell'UE con l'Ucraina, e accelerare l'accesso ai fondi, saranno messi a disposizione 3,4 miliardi di EUR di prefinanziamenti a titolo di REACT-EU.

Significativi finanziamenti a titolo sia dei fondi per gli affari interni che dei fondi della politica di coesione sono disponibili nell'ambito del quadro finanziario 2021-2027. Gli Stati membri possono avviare fin d'ora progetti ammissibili, in quanto le spese possono beneficiare di un rimborso a decorrere dal 1º gennaio 2021.

Grazie alla maggiore flessibilità nell'utilizzo dei fondi disponibili a titolo dei periodi di bilancio passati e presenti, gli Stati membri dispongono di varie opzioni di finanziamento per sostenere coloro che fuggono dalla guerra contro l'Ucraina. Gli Stati membri e le regioni sono invitati ad avvalersi di queste opzioni, ad accelerare la programmazione di tutti i fondi e ad adottare misure a sostegno delle persone in fuga.

Per coadiuvare gli Stati membri e le regioni, è in corso l'istituzione di uno sportello unico che riunirà tutti gli esperti della Commissione in questo ambito al fine di contattare tutte le pertinenti controparti degli Stati membri e fornire orientamenti completi e un sostegno personalizzato sull'uso ottimale dei finanziamenti dell'UE. Lo sportello unico garantirà una consulenza atta a rispondere in tempo reale alle domande specifiche degli Stati membri. È inoltre in corso l'invio negli Stati membri di squadre che forniranno orientamenti e sostegno sul terreno.

Lo strumento di sostegno tecnico (TSI), che permette di fornire un sostegno mirato per aiutare gli Stati membri a sviluppare capacità istituzionali, può essere utilizzato per aiutare gli Stati membri ad affrontare le nuove circostanze. La Commissione ha pubblicato un invito specifico 29 per far fronte alle nuove esigenze degli Stati membri nel contesto della guerra. Essi potranno così chiedere assistenza tecnica nell'ambito dell'iniziativa faro TSI sull'integrazione dei migranti per aiutarli ad accedere rapidamente a servizi essenziali quali l'alloggio, l'istruzione, l'occupazione e l'assorbimento dei fondi dell'UE. Le attività in corso nell'ambito dei progetti sull'integrazione dei migranti e la garanzia per l'infanzia potranno essere rapidamente adattate alle nuove esigenze derivanti dalla guerra in Ucraina. Sette Stati membri hanno già programmato di migliorare il sostegno ai migranti - che potrà essere ricalibrato per soddisfare le nuove esigenze - anche per quanto riguarda il riconoscimento delle competenze e l'occupazione. Inoltre, gli Stati membri possono richiedere misure speciali per mobilitare rapidamente un sostegno tecnico. 

9.    CONCLUSIONI

Per accogliere milioni di persone a seguito dell'aggressione russa in Ucraina, l'UE ha messo in atto e continuerà a dover esprimere una risposta senza precedenti in termini di solidarietà, coordinamento e sostegno reciproco. La presente comunicazione illustra come la Commissione stia utilizzando tutti gli strumenti disponibili – in termini di coordinamento, organizzazione e finanziamento – per sostenere le azioni in corso negli Stati membri.

La Commissione è in contatto quotidiano con gli Stati membri e i portatori di interessi, quali la comunità imprenditoriale, le ONG e gli esponenti della società civile. Gli Stati membri hanno bisogno di risposte rapide su come reagire alle nuove sfide e alle nuove responsabilità loro attribuite dalla direttiva sulla protezione temporanea.

L'UE e i suoi Stati membri dispongono delle risorse, delle conoscenze e delle competenze necessarie per affrontare le sfide future, nonché delle reti, dei processi e della determinazione necessari per conseguire i risultati auspicati. Occorre ora lavorare insieme, mediante un'azione concertata, per garantire il sostegno necessario in tutti gli Stati membri. Insieme tradurremo la buona volontà degli europei in aiuti pratici ai milioni di persone costrette dall'aggressione russa ad abbandonare le loro case.

Benché l'attenzione sia ora rivolta alle esigenze immediate e a medio termine, la situazione attuale serve come ulteriore monito della necessità di istituire un sistema globale di gestione della migrazione e dell'asilo.

La Commissione invita tutte le istituzioni a reagire rapidamente alla presente comunicazione, e la prossima riunione del Consiglio "Giustizia e affari interni", prevista per il 28 marzo 2022, offrirà ai ministri dell'Interno l'opportunità di progredire in questo ambito.

(1)

   Comunicazione "Solidarietà europea nei confronti dei rifugiati e di coloro che fuggono dalla guerra in Ucraina" (COM(2022) 107 dell'8.3.2022).

(2)

   Decisione di esecuzione (UE) 2022/382 del Consiglio che accerta l'esistenza di un afflusso massiccio di sfollati dall'Ucraina.

(3)

   Oltre che ai cittadini ucraini, la decisione di esecuzione (UE) 2022/382 del Consiglio prevede che debba essere concessa la protezione temporanea ai cittadini di paesi terzi e agli apolidi che beneficiano di protezione internazionale in Ucraina e ai loro familiari se risultano essere stati residenti in Ucraina in data 24 febbraio 2022 o precedentemente. Per i cittadini di paesi terzi residenti in Ucraina il 24 febbraio o precedentemente sulla base di un permesso di soggiorno permanente, che non possono ritornare nel loro paese di origine in condizioni sicure, gli Stati membri applicano la protezione temporanea o una protezione adeguata ai sensi del diritto nazionale. Gli Stati membri possono inoltre concedere protezione temporanea ad altri cittadini di paesi terzi che soggiornavano legalmente in Ucraina e che non possono ritornare nel loro paese.

(4)

   Comunicazione relativa agli orientamenti operativi per l'attuazione della protezione temporanea, C(2022) 1806 del 21.3.2022

(5)

   Tale lavoro si basa sugli orientamenti forniti dagli Stati membri nell'ambito del meccanismo della risposta politica integrata alle crisi,

(6)

   inclusi i dati sui flussi e sul numero di persone presenti nei territori degli Stati membri e sulle capacità di alloggio disponibili.

(7)

   COM(2020) 758 final, del 24.11.2020.

(8)

    Informazioni per le persone in fuga dalla guerra in Ucraina - Commissione europea (europa.eu)

(9)

    Traduzione automatica per le pubbliche amministrazioni — eTranslation (europa.eu).

(10)

   Cfr. la direttiva 2014/92/UE sui conti di pagamento.

(11)

   Cfr. la proposta di direttiva della Commissione sulla lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, COM (2022) 105 dell'8.3.2022.

(12)

   Comunicazione relativa agli orientamenti operativi per l'attuazione della protezione temporanea, C(2022) 1806 del 21.3.2022

(13)

   I portatori di interessi e i coordinatori nazionali dell'Anno europeo dei giovani sono incoraggiati a riorientare le attività a livello nazionale per mobilitare i giovani, spronandoli a offrire sostegno e dimostrare solidarietà.

(14)

   COM(2021) 142 del 24.3.2021. Cfr. anche la comunicazione della Commissione sulla protezione dei minori migranti (COM(2017) 211 del 12.4.2017). In linea con la garanzia europea per l'infanzia, gli Stati membri assicurano ai minori bisognosi l'accesso all'educazione e alla cura gratuite della prima infanzia, all'istruzione, all'assistenza sanitaria, a una nutrizione sana e a un alloggio adeguato. Quello dei minori provenienti da un contesto migratorio è uno dei principali gruppi di destinatari.

(15)

   La piattaforma di apprendimento digitale EU Academy può fornire sostegno in tal senso, anche per quanto riguarda l'integrazione dei minori rifugiati, dei familiari adulti e dei loro accompagnatori. Può inoltre ospitare canali didattici multimediali (per podcast e videoconferenze in diretta e registrate).

(16)

   È possibile fare leva anche sulla piattaforma per l'apprendimento permanente EPALE (Electronic Platform for Adult Learning in Europe).

(17)

   Con il sostegno della rete dei centri nazionali di informazione sul riconoscimento accademico.

(18)

   Ad esempio Agenda urbana, partenariato per l'inclusione.

(19)

    https://ec.europa.eu/neighbourhood-enlargement/news/ukraine-commission-sets-european-solidarity-mechanism-intra-eu-medical-transfers-refugees-and-2022-03-08_en .

(20)

   Compresa eventualmente la sorveglianza ambientale delle acque reflue per individuare la presenza di virus.

(21)

    Considerazioni operative di sanità pubblica per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive nel contesto dell'aggressione della Russia all'Ucraina (europa.eu) .

(22)

   La Commissione lavorerà inoltre con il progetto pilota del pacchetto di servizi minimi per la salute mentale e il supporto psicosociale sviluppato dall'OMS, dall'UNICEF e da altre agenzie delle Nazioni Unite.

(23)

   È stata istituita una rete specifica denominata "Sostenere l'Ucraina, gli Stati membri dell'UE confinanti e la Moldova".

(24)

    https://www.lm.gov.lv/en/article/joint-statement-ministers-social-affairs-czech-republic-baltic-states-poland-romania-and-slovakia . 

(25)

   Relazione sulle carenze e sulle eccedenze di manodopera, Agenzia europea del lavoro, novembre 2021.

(26)

   A titolo di esempio , vi sono compagnie aeree e ferroviarie e società di autobus e navigazione che offrono biglietti gratuiti o scontati alle persone che fuggono dall'Ucraina.

(27)

   COM (2022) 109 dell'8.3.2022.

(28)

   COM (2022) 112 dell'8.3.2022.

(29)

    https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_22_1867