|
27.7.2021 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 300/1 |
Risoluzione del Comitato europeo delle regioni sulla Conferenza sul futuro dell'Europa
(2021/C 300/01)
IL COMITATO EUROPEO DELLE REGIONI (CdR)
|
1. |
sostiene pienamente la necessità di un dibattito ampio, realmente inclusivo, trasparente, geograficamente e politicamente equilibrato e decentrato sul futuro dell'Unione europea; |
|
2. |
accoglie con favore il tanto atteso avvio dei lavori associati alla Conferenza sul futuro dell'Europa, nonostante il persistere delle difficoltà dovute alla pandemia di COVID-19, ed è impaziente di contribuire al conseguimento di risultati ambiziosi, di ampia portata e duraturi, con benefici tangibili per tutti i cittadini dell'UE; |
|
3. |
deplora il ritardo nell'avvio della Conferenza che porterà ad abbreviarne i lavori, la cui durata passerà dai due anni inizialmente previsti a un anno; esorta tuttavia a intensificare gli sforzi per rendere la Conferenza un successo in termini di partecipazione democratica e coinvolgimento dei cittadini; |
|
4. |
sottolinea che la Conferenza dovrebbe essere un processo che dia voce a tutti i cittadini, indipendentemente dal contesto di appartenenza, dall'età, dall'origine o dal luogo di residenza; incoraggia tutti gli attori a organizzare eventi e a promuovere la piattaforma digitale in tutta la società, andando oltre i consueti gruppi che partecipano ai dibattiti sull'UE, in modo che il dibattito sia pienamente inclusivo; |
|
5. |
prende atto della dichiarazione comune del Parlamento europeo, del Consiglio europeo e della Commissione europea e apprezza in particolare i chiari riferimenti agli enti locali e regionali, ai parlamenti regionali e ai principi di sussidiarietà e di proporzionalità; ribadisce la richiesta di diventare un firmatario di tale dichiarazione comune; |
|
6. |
sottolinea che nell'UE ci sono circa un milione di rappresentanti eletti a livello locale e regionale, che lavorano a nome dei loro cittadini in quasi 90 000 enti subnazionali, costituiscono il più ampio livello di rappresentanza democratica, sono i più vicini ai cittadini nell'UE, e sono collettivamente responsabili della metà degli investimenti pubblici e dell'attuazione di ben oltre la metà della legislazione europea, contribuendo così in modo significativo al conseguimento degli obiettivi politici dell'UE; |
|
7. |
ribadisce le posizioni delineate nella sua risoluzione del 12 febbraio 2020 e riafferma che la maggior parte dei temi selezionati per il dibattito durante la Conferenza, tra cui il clima, l'ambiente, lo spopolamento e la sfida demografica, la salute, l'istruzione, la cultura, la migrazione, lo Stato di diritto, la trasformazione digitale, un'economia più forte e la giustizia sociale, rientra nelle competenze degli enti regionali e locali; sottolinea pertanto che la Conferenza non potrà presentare proposte concrete a meno che una parte sostanziale di tali proposte non emerga da un dialogo attivo e da consultazioni con il livello subnazionale; |
|
8. |
appoggia l'idea secondo cui la Conferenza dovrebbe seguire un approccio aperto per riformare le politiche e le istituzioni, e aprire la strada a riforme durature dell'Unione europea che vadano oltre la durata della Conferenza; |
|
9. |
considera la Conferenza come un'opportunità di avvicinare l'Europa ai suoi cittadini e di rafforzare il senso di titolarità di questi ultimi nei confronti del progetto europeo attraverso la «Casa europea della democrazia», con gli enti locali e regionali come base, gli Stati membri come muri e l'UE come tetto; si impegna a svolgere un ruolo attivo nell'esame dei vari percorsi politici per rafforzare la governance multilivello e promuovere un'ulteriore integrazione in Europa nei settori in cui sia giustificata e apporti un valore aggiunto; |
|
10. |
ritiene che, alla luce dell'attuale pandemia, sia diventato essenziale da un lato rafforzare i principi democratici e il ruolo centrale svolto dalle città e dalle regioni nel fornire risposte credibili ai cittadini, e dall'altro sottolineare l'importanza di collaborare a tutti i livelli di governo e a livello transfrontaliero per far fronte alle sfide comuni. Di questo si dovrebbe tenere pienamente conto nella composizione e nel regolamento interno della Conferenza; |
|
11. |
si ripropone di svolgere un ruolo attivo nella Conferenza attraverso la partecipazione dei suoi membri al comitato esecutivo e, in qualità di delegati, alle deliberazioni plenarie della Conferenza; si impegna a fornire un contributo tematico alla Conferenza su questioni di fondamentale importanza per gli enti locali e regionali, anche attraverso una serie di dialoghi locali con i cittadini che il CdR organizzerà in tutta l'UE; chiede la partecipazione dei giovani e delle persone che rappresentano la diversità delle nostre società quale prerequisito per lo svolgimento di discussioni a vasto raggio; |
|
12. |
ritiene che la plenaria della Conferenza dovrebbe fondarsi su solide basi democratiche e che essa dovrebbe pertanto includere tra i suoi membri un numero adeguato di rappresentanti dei parlamenti e dei consigli regionali e locali, insieme ai loro omologhi del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali; sottolinea la necessità di una rappresentanza equilibrata — sul piano geografico, politico e della dimensione di genere — nei lavori della Conferenza; |
|
13. |
sottolinea la necessità di intensificare gli sforzi amministrativi per fare in modo che le regioni ultraperiferiche dell'UE possano far sentire la loro voce nei dibattiti in seno alla Conferenza sul futuro dell'Europa; la loro realtà è infatti unica e particolare all'interno dell'Unione, e fungono da teste di ponte dell'UE in altri continenti; |
|
14. |
accoglie con favore il lancio della piattaforma digitale multilingue per la Conferenza sul futuro dell'Europa e si impegna a promuoverla e a contribuirvi organizzando dialoghi partecipativi e fornendo riscontri pertinenti; incoraggia gli enti locali e regionali a divulgare la piattaforma tra i loro cittadini e a promuovere la partecipazione dell'intera società, indipendentemente dal contesto di appartenenza, dall'origine o dal luogo di residenza; |
|
15. |
ritiene che tutti i tipi di opinione sull'UE e sul suo futuro debbano essere rappresentati, sia negli eventi che nella piattaforma digitale, per realizzare una Conferenza che possa essere considerata un processo realmente democratico. Sottolinea, tuttavia, che i valori comuni devono essere rispettati e che non sono ammissibili le opinioni che costituiscono un attacco contro la dignità umana, la libertà, la democrazia, l'uguaglianza, lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani, né sono ammissibili le opinioni che implicano affermazioni offensive o denigratorie, un incitamento all'odio, oppure commenti razzisti o contrari all'ordine pubblico. Gli organizzatori e i partecipanti dovrebbero impegnarsi a rispettare questi valori in ogni momento; |
|
16. |
fa presente di avere già iniziato a organizzare dibattiti nelle sessioni plenarie e nelle riunioni delle commissioni, nonché ad adottare pareri su argomenti pertinenti per i lavori della Conferenza. Saranno inoltre incentrati sulla Conferenza importanti eventi del CdR, come la Settimana europea delle regioni e delle città, la conferenza annuale EuroPCom e i dialoghi e le consultazioni dei cittadini a livello locale e regionale, nonché gli eventi organizzati dai gruppi politici del Comitato; |
|
17. |
sottolinea la necessità di intensificare gli sforzi a tutti i livelli amministrativi per fare in modo che nei dibattiti della Conferenza sul futuro dell'Europa venga ascoltata la voce delle zone che soffrono di svantaggi naturali o demografici gravi e permanenti, come le zone scarsamente popolate, i territori insulari, le regioni transfrontaliere oppure le regioni di montagna; |
|
18. |
richiama l'attenzione sulla propria iniziativa in corso, che consiste nel consultare i cittadini attraverso dialoghi locali e regionali ospitati dai membri del CdR, con una serie di eventi di successo già condotti prima dell'avvio della Conferenza. Questi eventi facilitano l'interazione tra i cittadini e i politici a tutti i livelli di governo, e dimostrano che il dibattito sulla direzione presa dall'Unione europea riveste particolare interesse per le regioni e le città d'Europa; |
|
19. |
ricorda che la Conferenza deve raggiungere qualsiasi zona dell'Europa, sia essa urbana o rurale; sottolinea il ruolo fondamentale che i livelli subnazionali potrebbero svolgere per far sì che i dibattiti della Conferenza giungano nelle zone rurali e per permettere di tener conto anche delle loro esigenze specifiche; |
|
20. |
esprime apprezzamento per la cooperazione interistituzionale e per un aumento delle sinergie nella realizzazione di tali attività, e faciliterà altre attività di sensibilizzazione cooperando con i suoi partner, quali: i parlamenti regionali, attraverso la Conferenza delle assemblee legislative regionali d'Europa (CALRE), l'iniziativa RLEG portata avanti da un gruppo di regioni dotate di poteri legislativi, la rete RegHub e la rete dell'Alleanza per la coesione; i giovani politici eletti attraverso il proprio programma specifico; i politici regionali e locali responsabili dei centri Europe Direct; e il progetto pilota Costruire l'Europa insieme agli enti locali; |
|
21. |
intende continuare a rafforzare la cooperazione con le associazioni europee e nazionali degli enti locali e regionali, con le comunità di parti interessate delle regioni e delle città, le seconde camere dei parlamenti nazionali, e con altri attori; |
|
22. |
si impegna ad aumentare l'impatto e la portata della Conferenza e a promuovere e utilizzare forme innovative di democrazia partecipativa. Gli enti locali e regionali hanno una comprovata esperienza nel farsi portavoce del contributo dei cittadini al processo decisionale politico; invita gli Stati membri a contribuire attivamente a dar forma alla Conferenza a livello nazionale e a garantire il coinvolgimento degli enti locali e regionali; è essenziale che essi partecipino al dibattito e alla riflessione, mobilitando i cittadini dei loro territori affinché la loro voce sia ascoltata e le loro aspettative trovino riscontro nel processo decisionale relativo alle politiche dell'UE; |
|
23. |
chiede che venga istituito un dialogo europeo permanente con i cittadini per rafforzare la democrazia a tutti i livelli di governo e per incoraggiare la partecipazione dei cittadini e la loro titolarità del progetto europeo, come ha affermato nel parere Gli enti locali e regionali nel dialogo permanente con i cittadini (1), adottato nell'ottobre 2020; reputa che i dialoghi con i cittadini non dovrebbero costituire un esercizio di comunicazione unidirezionale, bensì dovrebbero contribuire all'elaborazione delle politiche dell'UE; |
|
24. |
sottolinea che il seguito riservato ai contributi dei cittadini, e in particolare le raccomandazioni finali della Conferenza, sono altrettanto importanti quanto il metodo di contribuzione; rileva che tale seguito dovrebbe assumere una forma coordinata e inclusiva, e dovrebbe sempre coinvolgere pienamente il CdR; ritiene inoltre che si dovrebbe dare alla Conferenza tempo sufficiente per presentare proposte concrete per il miglioramento del quadro istituzionale e la sostenibilità a lungo termine dell'UE; riconosce che per quanto la Conferenza possa acquisire la fiducia dei cittadini, essa può anche perdere tale fiducia se non viene mantenuta la promessa di trasmettere le opinioni espresse e di garantirne l'inclusività; ribadisce che la riuscita della Conferenza sta, in definitiva, nella constatazione, da parte dei cittadini, di essere stati ascoltati e di aver contribuito a forgiare il futuro dell'UE; |
|
25. |
segnala che, al fine di sostenere la missione politica e istituzionale del CdR per la durata della Conferenza, ha istituito un gruppo ad alto livello sulla democrazia europea (2), presieduto dall'ex Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, che stimolerà il dibattito sulla visione del CdR in materia di democrazia europea dalla prospettiva dei governi subnazionali e su come rafforzare l'impatto e l'influenza degli enti locali e regionali e del CdR nel processo decisionale europeo; |
|
26. |
è impaziente di collaborare con la presidenza slovena del Consiglio dell'UE e di presentare i contributi degli enti locali e regionali al futuro dell'UE in occasione del 9o vertice europeo delle regioni e delle città, che si terrà durante la presidenza francese del Consiglio dell'UE; |
|
27. |
incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Presidente del Parlamento europeo, alla Presidente della Commissione europea, al Presidente del Consiglio europeo e alla presidenza del Consiglio dell'UE. |
Bruxelles, 7 maggio 2021
Il presidente del Comitato europeo delle regioni
Apostolos TZITZIKOSTAS
(1) CdR 4989/2019.
(2) Il gruppo ad alto livello, presieduto dal Presidente emerito del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, comprende altri sei membri: gli ex commissari europei Joaquín Almunia e Androulla Vassiliou, gli ex membri del Parlamento europeo Rebecca Harms e Maria João Rodrigues, la Presidente del Forum europeo della gioventù Silja Markkula, e Tomasz Grosse, professore dell'Università di Varsavia.