13.12.2021   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

CI 501/19


Conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, sulla salvaguardia e la creazione di spazi civici per i giovani che facilitino una partecipazione giovanile significativa

(2021/C 501 I/04)

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA E I RAPPRESENTANTI DEI GOVERNI DEGLI STATI MEMBRI, RIUNITI IN SEDE DI CONSIGLIO,

RICONOSCENDO CHE:

1.

L’Unione europea e i suoi Stati membri hanno convenuto che la cooperazione a livello dell’UE nel settore della gioventù «sostiene l’impegno sociale e civico e mira a garantire che tutti i giovani dispongano delle risorse necessarie per prendere parte alla società» (1).

2.

I giovani sono uno dei punti di forza della nostra società, nonché soggetti titolari di diritti. In quanto tali, hanno il diritto di partecipare in modo significativo all’elaborazione, all’attuazione, al monitoraggio, alla valutazione e al follow-up delle politiche che incidono su di loro e sulla società in generale (2).

3.

«Una democrazia sana si basa sul coinvolgimento dei cittadini e su una società civile attiva non solo in periodo di elezioni, ma in ogni momento. Cittadini impegnati, informati e responsabilizzati rappresentano la miglior garanzia per la resilienza delle nostre democrazie» (3) e per il bene comune.

4.

L’Unione europea si fonda su valori quali la democrazia, il pluralismo, l’uguaglianza e lo Stato di diritto. Il rispetto dei diritti umani, la libertà, la non discriminazione, la parità di genere, la tolleranza e la protezione delle minoranze sono fondamenti inalienabili dell’idea europea (4).

5.

«L’attuale pandemia di COVID-19 e le sue conseguenze socioeconomiche hanno un crescente impatto negativo sui diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto, compreso lo spazio civico» (5).

6.

L’ulteriore sviluppo della partecipazione dei giovani ai processi democratici in linea con la risoluzione del Consiglio sull’incoraggiamento della partecipazione politica dei giovani alla vita democratica dell’Europa (6), con le conclusioni del Consiglio sulla promozione della consapevolezza democratica e dell’impegno democratico tra i giovani in Europa (7) e con le conclusioni sul rafforzamento della governance multilivello nel promuovere la partecipazione dei giovani ai processi decisionali (8) contribuirà a rafforzare gli spazi civici per i giovani e incoraggerà la partecipazione dei giovani al loro interno.

RITENGONO QUANTO SEGUE:

7.

Gli spazi civici per i giovani sono spazi che ne consentono la significativa partecipazione alla società e costituiscono una parte fondamentale di qualsiasi società democratica (9). Si tratta di contesti politici, pubblici e sociali (online e offline) che soddisfano una serie di condizioni giuridiche, politiche, istituzionali e pratiche per consentire ai giovani di esercitare le loro libertà civiche accedendo alle informazioni, esprimendo le loro opinioni e formando associazioni od organizzazioni per partecipare alla vita pubblica, al fine di influenzare e plasmare le società.

8.

Dal momento che gli spazi civici per i giovani sono dinamici e in costante evoluzione, tutte le organizzazioni democratiche e indipendenti attive nel settore della gioventù, come pure i gruppi non formali di giovani, si stanno rivelando attori essenziali nella promozione della partecipazione giovanile e dovrebbero pertanto essere sostenuti e salvaguardati.

9.

I giovani necessitano di spazi civici liberi, sicuri, aperti, accessibili, inclusivi e rappresentativi che consentano loro di formare associazioni, impegnarsi nei settori correlati alle loro esigenze e ai loro interessi, in qualsiasi ambito, esprimersi su questioni sociali e partecipare al processo decisionale pubblico.

10.

Il coinvolgimento attivo di gruppi di giovani diversificati, compresi i giovani vulnerabili o raramente ascoltati, come i giovani migranti, in una serie di spazi civici li aiuta a sviluppare le competenze necessarie per l’impegno civico. Ne promuove, al tempo stesso, lo sviluppo personale, professionale e sociale, contribuisce ai valori dell’Unione europea (10), alla coesione sociale e alla collaborazione intergenerazionale e garantisce che la democrazia e la cittadinanza riflettano la diversità di prospettive e la pluralità della società.

11.

Il coinvolgimento dei giovani negli spazi civici è stato un importante catalizzatore per varie innovazioni sociali (11), il che dimostra che tali spazi contribuiscono a processi decisionali più democratici e meglio informati, rafforzando in tal modo la qualità della democrazia. D’altro canto, i giovani sono particolarmente vulnerabili alla discriminazione e alla restrizione degli spazi civici (12).

12.

La riduzione dello spazio civico per i giovani e le segnalazioni di violazioni dei diritti fondamentali e democratici sono fenomeni globali che potrebbero rappresentare una minaccia per le democrazie in tutta Europa, indipendentemente dallo sviluppo economico o dalla posizione geografica. Secondo alcuni studi, sono state segnalate anche limitazioni delle opportunità di partecipazione ai processi politici per le organizzazioni giovanili della società civile (13).

13.

Le organizzazioni attive nel settore della gioventù e i gruppi non formali di giovani dovrebbero essere coinvolti nello sviluppo di progetti chiave su tutti i temi contemplati, tra l’altro, dagli 11 obiettivi per la gioventù europea. Inoltre tali organizzazioni sono essenziali per fornire servizi e sostegno ai giovani, spesso complementari ai servizi erogati dalle autorità pubbliche.

14.

In conseguenza della pandemia di COVID-19, gli spazi civici per i giovani in molti paesi si stanno ulteriormente riducendo e i loro equivalenti online sono spesso utilizzati come unica alternativa praticabile. Alcuni degli insegnamenti tratti sono positivi, ad esempio quando sono state individuate nuove funzionalità negli spazi digitali; tuttavia, la migrazione verso gli spazi civici online ha messo in luce problemi relativi all’accesso (infrastrutture), alle capacità (competenze) e alla sicurezza online dei giovani.

SOTTOLINEANO CHE:

15.

Un approccio unico valido per tutti non è adatto alla creazione di un contesto favorevole per sostenere le organizzazioni attive nel settore della gioventù e i gruppi non formali di giovani. Occorre tenere presenti una progettazione universale, i diversi contesti culturali e geografici di provenienza, le disuguaglianze strutturali, la disuguaglianza di genere e altri fattori che intervengono, laddove questi impediscono ai giovani e alle organizzazioni giovanili della società civile di operare liberamente e di partecipare in modo significativo.

16.

La sovraesposizione agli schermi e alle attività online ha un impatto negativo sulla salute mentale, fisica e sociale dei giovani (14). Ciononostante, gli spazi civici online hanno fornito a molti giovani un rifugio importante dove poter usufruire dei propri diritti civici, in particolare durante la pandemia di COVID-19. Tuttavia, sebbene le tematiche relative alla salute costituiscano un aspetto da tenere presente, occorre altresì affrontare le questioni della sicurezza online e del divario digitale (comprese le infrastrutture e le barriere cognitive). Trovare il giusto equilibrio tra la partecipazione online e quella offline dovrebbe pertanto costituire una priorità per tutti i portatori di interesse quando si tratta di sostenere gli spazi civici per i giovani.

INVITANO GLI STATI MEMBRI, IN LINEA CON IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ E AI LIVELLI ADEGUATI, A:

17.

Proteggere e ampliare gli spazi civici per tutti i giovani, in particolare per quelli maggiormente colpiti dalla pandemia di COVID-19, nonché a porre in essere misure aggiuntive per garantire che i giovani provenienti da contesti svantaggiati e con minori opportunità, in particolare quelli provenienti da zone remote e rurali e quelli con disabilità, possano accedere a tali spazi e parteciparvi. Occorre inoltre promuovere la visibilità e l’accessibilità di tali spazi per i giovani.

18.

Affrontare le preoccupazioni legate ai processi e agli strumenti che causano una carenza di spazi pubblici liberi e accessibili o pongono ostacoli sostanziali nei confronti dei giovani che cercano di accedere e partecipare agli spazi civici, in particolare gli strumenti commerciali basati su algoritmi che forniscono un marketing personalizzato, la gentrificazione, la migrazione rurale e la crescente commercializzazione degli spazi fisici e online (15).

19.

Affrontare le preoccupazioni legate alla tutela della privacy dei giovani che esercitano i loro diritti e le loro libertà civili, al fine di garantire loro la sicurezza personale e il rispetto dei diritti individuali, che dovrebbero essere promossi in un linguaggio accessibile, e offrire il controllo sui loro dati, soprattutto attraverso un trattamento sicuro e lecito di tutti i dati che appartengono loro o che li riguardano, come definito nel regolamento generale UE sulla protezione dei dati.

20.

Tenere conto degli ostacoli alla partecipazione online incontrati dai giovani (tra cui accesso a Internet, competenze digitali, mancanza di infrastrutture e attrezzature) e adoperarsi per garantire la sicurezza degli spazi civici digitali per i giovani promuovendo la resilienza digitale, in particolare attraverso il rafforzamento dell’alfabetizzazione digitale e mediatica e una maggiore consapevolezza dei giovani, anche mediante l’adozione di misure di sicurezza per proteggere i giovani dalla misinformazione, dalla disinformazione, dalla propaganda, dalla polarizzazione sociale, dall’incitamento all’odio e dal bullismo online, dall’adescamento in rete, ecc.

21.

Riconoscere gli erogatori di istruzione in tutti i settori dell’apprendimento (formale, non formale e informale) come attori chiave per la promozione di varie forme di educazione civica che si concentrano sulle competenze per la cittadinanza attiva necessaria per una società più democratica e che a sua volta contribuisce alla stessa.

22.

Promuovere processi civici e politici e una cooperazione attiva tra le organizzazioni giovanili e gli istituti di istruzione e formazione in merito a progetti comuni, in modo da migliorare, tra l’altro, le condizioni per gli spazi civici esistenti o crearne di nuovi, contribuendo in tal modo concretamente anche al conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e degli obiettivi per la gioventù europea.

23.

Impegnarsi a promuovere e sostenere, se del caso, interazioni o canali di comunicazione co-progettati e gestiti congiuntamente tra le autorità pubbliche e i giovani attraverso spazi civici, compresi quelli sostenuti e mantenuti da organizzazioni attive nel settore della gioventù e da gruppi non formali di giovani, in modo da facilitare una rappresentazione significativa e diversificata delle voci dei giovani e ottenere un impatto tangibile sullo sviluppo, sull’attuazione e sul follow-up di politiche pertinenti per i giovani.

INVITANO GLI STATI MEMBRI E LA COMMISSIONE EUROPEA, NELL’AMBITO DELLE RISPETTIVE SFERE DI COMPETENZA E AI LIVELLI APPROPRIATI, NEL PIENO RISPETTO DEL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ, A:

24.

Adoperarsi per salvaguardare e ampliare una serie di spazi civici per i giovani a tutti i livelli attraverso finanziamenti strutturali sostenibili e, se del caso, prendere in considerazione finanziamenti basati su progetti per le organizzazioni attive nel settore della gioventù e per i gruppi non formali di giovani. Sensibilizzare i giovani in merito alle loro libertà civili e politiche e alle opportunità di fruirne attraverso la loro partecipazione negli spazi civici.

25.

Sostenere le organizzazioni attive nel settore dei giovani e i gruppi non formali di giovani che lottano contro l’incitamento all’odio e altre minacce alle loro attività, in particolare per quanto riguarda l’esercizio della loro libertà di espressione, associazione e riunione.

26.

Monitorare, valutare e sostenere in modo continuativo il contesto favorevole agli spazi civici per i giovani, individuando e affrontando nel contempo le minacce a tali spazi.

27.

Garantire un accesso agevole alle informazioni in formati accessibili e, se del caso, in un linguaggio adatto ai giovani e conformemente alla «Carta europea dell’informazione per la gioventù» (16), in modo da promuovere la trasparenza e aumentare la fiducia dei giovani nelle istituzioni politiche, adottando nel contempo misure adeguate, in particolare promuovendo l’alfabetizzazione mediatica per contrastare la misinformazione, la disinformazione, la propaganda, la polarizzazione sociale, l’incitamento all’odio, le teorie complottiste, il bullismo online, l’adescamento in rete, ecc.

28.

Moltiplicare le iniziative istituzionali di sensibilizzazione dei giovani (direttamente o attraverso organizzazioni attive nel settore della gioventù e gruppi non formali di giovani) utilizzando efficaci strumenti di partecipazione offline e online. Inoltre, utilizzare meccanismi progettati in collaborazione con i giovani stessi, riconosciuti dai responsabili politici e sostenuti da ricerche indipendenti, al fine di facilitare la partecipazione dei giovani agli spazi civici e alla politica.

29.

Esaminare, se del caso, gli effetti sugli spazi civici per i giovani prodotti dagli strumenti commerciali che utilizzano algoritmi per fornire un marketing personalizzato e avviare un dialogo con i fornitori di tali strumenti per affrontare gli eventuali effetti sugli spazi civici. Prendere in considerazione l’adozione di misure necessarie, adeguate e proporzionate per contrastare gli eventuali effetti negativi degli strumenti commerciali che non possono essere attenuati attraverso il dialogo.

30.

Sostenere la ricerca e monitorare lo stato degli spazi civici per i giovani in tutta l’Unione europea e a livello nazionale, regionale e locale, comprese le sfide e le minacce cui sono confrontati, e valutare la partecipazione dei giovani agli spazi civici.

31.

Valutare l’opportunità di riservare un’attenzione particolare agli spazi civici per i giovani e alle libertà fondamentali dei giovani nell’ambito dell’Anno europeo della gioventù 2022.

INVITANO LA COMMISSIONE EUROPEA A:

32.

Sostenere spazi civici non commercializzati, aperti, inclusivi e sicuri per i giovani, attraverso diversi programmi europei, compresi i programmi chiave nel settore della gioventù quali Erasmus+ e il Corpo europeo di solidarietà, e in tutti i settori.

33.

Coinvolgere ulteriormente i giovani e le organizzazioni attive nel settore della gioventù e i gruppi non formali di giovani nella pianificazione, nell’attuazione e nel follow-up di iniziative europee che hanno un impatto sulla loro vita, quali il nuovo Bauhaus europeo, il patto europeo per il clima e la conferenza sul futuro dell’Europa, tenendo presente il ruolo di tali iniziative nell’offerta di spazi civici per i giovani.


(1)  Risoluzione del Consiglio dell’Unione europea e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, su un quadro di cooperazione europea in materia di gioventù: La strategia dell’Unione europea per la gioventù 2019-2027, pag. 2 (GU C 456 del 18.12.2018, pag. 1).

(2)  Risoluzione del Consiglio dell’Unione europea e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, su un quadro di cooperazione europea in materia di gioventù: La strategia dell’Unione europea per la gioventù 2019-2027, pag. 3 (GU C 456 del 18.12.2018, pag. 1).

(3)  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sul piano d’azione per la democrazia europea (COM(2020) 790 final del 3 dicembre 2020, pag. 3).

(4)  Questo punto si basa sull’articolo 2 del trattato sull’Unione europea.

(5)  Conclusioni del Consiglio su una ripresa post COVID-19 basata sui diritti umani (doc. ST 6324/21, 22 febbraio 2021).

(6)  Risoluzione del Consiglio sull’incoraggiamento della partecipazione politica dei giovani alla vita democratica dell’Europa (GU C 417 del 15.12.2015, pag. 10).

(7)  Conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, sulla promozione della consapevolezza democratica e dell’impegno democratico tra i giovani in Europa (GU C 415 dell’1.12.2020, pag. 16).

(8)  Conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, sul rafforzamento della governance multilivello nel promuovere la partecipazione dei giovani ai processi decisionali (GU C 241 dell’21.6.2021, pag. 3).

(9)  Il concetto di «spazi civici per i giovani» utilizzato nelle presenti conclusioni si basa sulla definizione dell’OCSE di spazi civici per gli attori non statali.

(10)  Versione consolidata del trattato sull’Unione europea e del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (GU C 202 del 7.6.2016, pag. 1).

(11)  Forum europeo della gioventù, Salvaguardare lo spazio civico per i giovani in Europa, (pag. 8).

(12)  Partenariato per la gioventù, Tomaž Deželan e Laden Yurttagüler, Pool di ricercatori europei per la gioventù, Shrinking democratic space for youth (La riduzione dello spazio democratico per i giovani), 2021.

(13)  Partenariato per la gioventù, Tomaž Deželan e Laden Yurttagüler, Pool di ricercatori europei per la gioventù, Shrinking democratic space for youth (La riduzione dello spazio democratico per i giovani), 2021.

(14)  Dichiarazione dell’UNICEF, Growing concern for well-being of children and young people amid soaring screen time (Crescente preoccupazione per il benessere dei bambini e dei giovani a fronte del rapido aumento del tempo trascorso davanti allo schermo), 8 febbraio 2021.

(15)  Smith, Neil (1996) «The new urban frontier: Gentrification and the revanchist city» (La nuova frontiera urbana: la gentrificazione e la città revanscista). London, Routledge. Day, Kristen (1999) «Introducing gender to the critique of privatized public space» (Introdurre la dimensione di genere nella critica della privatizzazione dello spazio privato). Journal of Urban Design, vol. 4, n. 2. Kohn, M., (2004) «Brave new neighborhoods: The privatization of public space» (Quartieri nuovi di zecca: la privatizzazione dello spazio pubblico). New York, Routledge.

(16)  La Carta europea dell’informazione per la gioventù contiene una serie di principi e orientamenti professionali per le attività di informazione e consulenza nel settore della gioventù.


ALLEGATO

Riferimenti

Nell’adottare le presenti conclusioni, il Consiglio e i rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, prendono atto dei seguenti documenti:

Centro comune di ricerca: relazioni scientifiche e tecniche, «Measuring Civic Competence in Europe, A composite indicator based on IEA Civic Education Study 1999 for 14 years old in School, 2008» (Misurare la competenza civica in Europa, indicatore composito basato sullo studio dell’AIE sull’educazione civica 1999 per gli allievi quattordicenni, 2008).

Moxon, D. e Bárta, O. (2018), Structured Dialogue Cycle VI Thematic Report: Young People and the EU, European Steering Committee of the 6th Cycle of Structured Dialogue, 2018 (Sesto ciclo di dialogo strutturato: relazione tematica sui giovani e l’UE, Comitato direttivo europeo del sesto ciclo di dialogo strutturato, 2018).

Commissione europea: Eurobarometro, serie «Futuro dell’Europa», marzo 2021.

Parlamento europeo: studio richiesto dalla commissione CULT, «L’istruzione e la gioventù nell’Europa post COVID-19 – effetti della crisi e raccomandazioni strategiche», PE 690.872, maggio 2021.

Partenariato per la gioventù: Tomaž Deželan e Laden Yurttagüler, Pool di ricercatori europei per la gioventù, Shrinking democratic space for youth (La riduzione dello spazio democratico per i giovani), 2021.

Consiglio d’Europa, Assemblea parlamentare, risoluzione 2096 (2016) «How can inappropriate restrictions on NGO activities in Europe be prevented?» (Come evitare restrizioni inadeguate alle attività delle ONG in Europa?)

Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati).

Assemblea generale dell’Agenzia europea per l’informazione e la consulenza per la gioventù (ERYICA), Carta europea dell’informazione per la gioventù, adottata a Cascais (Portogallo) il 27 aprile 2018.

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Patto europeo per il clima, COM(2020) 788 final.

Unione europea, Conferenza sul futuro dell’Europa, pagina web sulla Conferenza sul futuro dell’Europa, Commissione europea (europa.eu)