16.7.2021   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 284/29


Pubblicazione della comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione di un nome nel settore vitivinicolo di cui all’articolo 17, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione

(2021/C 284/08)

La presente comunicazione è pubblicata conformemente all’articolo 17, paragrafo 5, del regolamento delegato (UE) 2019/33 (1) della Commissione

COMUNICAZIONE DI MODIFICA ORDINARIA CHE MODIFICA IL DOCUMENTO UNICO

«Moulis/Moulis-en-Médoc»

PDO-FR-A0731-AM02

DATA DELLA COMUNICAZIONE: 7 MAGGIO 2021

DESCRIZIONE E MOTIVI DELLA MODIFICA APPROVATA

1.   Zona geografica

La zona geografica è stata modificata a seguito dei lavori di delimitazione che hanno portato all’eliminazione dalla zona stessa del comune di Arcins.

Inoltre, l’elenco dei comuni è stato aggiornato in linea con il codice geografico ufficiale.

Il documento unico è modificato al punto 6.

2.   Superficie parcellare delimitata

All’elenco delle riunioni della commissione nazionale competente che ha approvato le superfici parcellari delimitate è stata aggiunta la data del 18 novembre 2020.

Questa modifica ha lo scopo di inserire la data di approvazione, da parte dell’autorità nazionale competente, di una modifica della superficie parcellare delimitata all’interno della zona geografica di produzione. La delimitazione delle parcelle consiste nell’individuare, all’interno della zona geografica di produzione, le parcelle idonee alla produzione della denominazione di origine protetta in esame.

Il documento unico non è interessato da tali modifiche.

3.   Zona di prossimità immediata

L’elenco dei comuni della zona di prossimità immediata è stato aggiornato in base al codice geografico ufficiale.

Il documento unico è modificato al punto 9.

4.   Circolazione tra depositari autorizzati

Nel capitolo 1, sezione IX, punto 5, la lettera b) riguardante la data della commercializzazione dei vini tra depositari autorizzati è soppressa.

Tale modifica non comporta alcuna variazione del documento unico.

5.   Legame con l’origine

Il legame è stato rivisto per tenere conto dell’eliminazione del comune di Arcins con l’aggiunta della seguente frase: «I lavori di aggiornamento della delimitazione approvati nel 2020 hanno portato all’eliminazione del comune di Arcins. ».

Il documento unico è modificato al punto 8.

6.   Riferimenti relativi alla struttura di controllo

La formulazione del riferimento alla struttura di controllo è stata rivista al fine di armonizzare tale formulazione con i disciplinari di produzione delle altre denominazioni. Tale modifica è puramente redazionale.

Tale modifica non comporta alcuna variazione del documento unico.

DOCUMENTO UNICO

1.   Nome del prodotto

Moulis

Moulis-en-Médoc

2.   Tipo di indicazione geografica

DOP - Denominazione di origine protetta

3.   Categorie di prodotti vitivinicoli

1.

Vino

4.   Descrizione del vino (dei vini)

Vini rossi fermi

DESCRIZIONE TESTUALE CONCISA

I vini presentano un titolo alcolometrico volumico naturale minimo dell’11 % e, dopo l’arricchimento, non superano il titolo alcolometrico volumico totale del 13,5 %.

Ciascun lotto di vino commercializzato presenta:

un tenore di acido malico inferiore o pari a 0,30 g/l;

un tenore di zuccheri fermentescibili (glucosio e fruttosio) inferiore o pari a 2 g/l;

se sfuso, un tenore di acidità volatile inferiore o pari a 13,26 meq/l, ossia 0,79 g/l espresso in acido acetico fino al 31 luglio dell’anno successivo a quello della vendemmia, e inferiore o pari a 16,33 meq/l, ossia 0,98 g/l espresso in acido acetico dopo tale data.

I tenori di acidità totale e di anidride solforosa totale sono quelli stabiliti dalla normativa europea. I vini sono sia fini che rotondi, in quanto spesso ottenuti dal Merlot N associato principalmente al Cabernet-Sauvignon N. Le varietà Petit Verdot N e Cabernet Franc N e, più raramente, Cot N e Carmenère N, conferiscono complessità. Raggiungono la piena maturità dopo un periodo da sette a dieci anni di invecchiamento grazie a una buona struttura tannica. Questi vini sono spesso caratterizzati da un colore intenso, un bouquet elegante, sfumature aromatiche complesse e potenti e la persistenza al palato.

In generale, i vini prodotti su suoli ghiaiosi («graves») combinano eleganza, potenza e complessità. I terreni argilloso-calcarei producono un vino leggermente più corposo rispetto a quelli sopra menzionati. I vini hanno un buon potenziale di invecchiamento. In ogni caso, sono sottoposti a un periodo di affinamento minimo fino al 1o giugno.

CARATTERISTICHE ANALITICHE GENERALI

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

 

Acidità totale minima

 

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

 

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

5.   Pratiche di vinificazione

5.1.    Pratiche enologiche specifiche

1.   Pratiche enologiche

Pratica enologica specifica

Le tecniche sottrattive di arricchimento sono consentite entro il limite di un tasso di concentrazione del 15 %.

In seguito all’arricchimento i vini non superano il titolo alcolometrico volumico totale del 13,5 %.

Oltre alle disposizioni di cui sopra, i vini devono rispettare gli obblighi relativi alle pratiche enologiche stabiliti a livello dell’UE e nel Code rural et de la pêche maritime (codice rurale e della pesca marittima).

2.   Pratica colturale

a)   Densità di impianto

La densità minima d’impianto delle vigne è di 7 000 ceppi per ettaro.

La distanza tra i filari non può essere superiore a 1,50 metri e la distanza tra i ceppi dello stesso filare non può essere inferiore a 0,80 metri.

b)   Norme di potatura

La potatura va effettuata entro la fase foglie distese (fase 9 di Lorenz) con le tecniche seguenti:

potatura corta e lunga, con massimo due tralci con cinque gemme franche per ceppo per i vitigni Cabernet-Sauvignon N, Cot N (Malbec), Merlot N e Petit Verdot N e con massimo sette gemme franche per i vitigni Cabernet Franc N e Carmenère N. Gli speroni a legno sono potati a due gemme franche;

potatura corta a due cordoni oppure a ventaglio a quattro bracci.

In ogni caso, ciascun ceppo non può avere più di dodici gemme franche.

c)   Irrigazione

L’irrigazione durante il periodo vegetativo della vite può essere autorizzata conformemente alle disposizioni del codice rurale e della pesca marittima.

5.2.    Rese massime

63 ettolitri per ettaro

6.   Zona geografica delimitata

La vendemmia, la vinificazione, l’elaborazione e l’affinamento dei vini sono effettuati sulla base del codice geografico ufficiale al 25 marzo 2020 sul territorio del comune di Moulis nel dipartimento della Gironda, nonché nelle parcelle indicate nell’allegato 1 per i comuni seguenti: Castelnau-de-Médoc, Lamarque e Listrac-Médoc.

7.   Varietà principale/i di uve da vino

Cabernet Franc N

Cabernet-Sauvignon N

Carmenère N

Cot N - Malbec

Merlot N

Petit Verdot N

8.   Descrizione del legame/dei legami

8.1.   Descrizione dei fattori naturali rilevanti per il legame

La denominazione «Moulis», situata nella parte centrale della penisola del Médoc, a metà strada tra Margaux e Saint-Julien, assume la forma di una stretta striscia di dodici chilometri di lunghezza, perpendicolare all’estuario della Gironda. Si tratta della denominazione più occidentale tra quelle «comunali» del Médoc, senza affaccio sull’estuario.

Nonostante il clima prevalentemente atlantico, la regione beneficia di un livellamento relativo delle fluttuazioni stagionali e di una pluviometria moderata. Tali fattori climatici favorevoli sono dovuti all’effetto termico regolatore generato dalla presenza delle acque dell’oceano Atlantico e della Gironda. Le precipitazioni sono ben distribuite durante tutto l’anno. Tuttavia, alla fine dell’estate, le perturbazioni oceaniche da ovest variano da un anno all’altro: le depressioni autunnali piovose o, al contrario, le stagioni autunnali calde e molto soleggiate, sono all’origine di un marcato effetto sulle annate.

Il territorio del comune di Moulis-en-Médoc presenta leggere pendenze che si estendono su una striscia da est a ovest di circa dodici chilometri. Delimitato a nord dal comune di Listrac-Médoc, è separato da Avensan a sud dalla depressione dei torrenti di Ayguebelle e Tiquetorte.

Una serie di evoluzioni marine in era terziaria ha dato origine a una successione di enormi strati argilloso-calcarei. Le alternanze di periodi glaciali e interstadi temperati durante l’era Quaternaria produssero accumuli fluviali costituiti da morena, ghiaia, sabbia e limo. Dopo un fenomeno di inversione del rilievo dovuto all’erosione, i resti di questi spandimenti sono diventati cumuli di ghiaia, o ghiaie glaciali, le cui dimensioni possono andare dai sassolini ai grossi ciottoli, sovrapposti in terrazze successive.

Pertanto, nella parte nord-est del comune, i rilievi ghiaiosi del Günz sono collegati tra loro da terreni di natura sabbiosa-ghiaiosa, che poggiano su una base argilloso-calcarea. A ovest, tali rilievi sono adiacenti a terreni argilloso-marnosi che si estendono fino a sud del borgo. A sud del comune, i terreni diventano prevalentemente argilloso-calcarei. A ovest del villaggio di Bouqueyran sono visibili localmente i suoli ghiaiosi della terrazza superiore. Oltre tale punto, i terreni diventano sempre meno accidentati e sono caratterizzati dalla presenza prima di sabbie colluviali e poi di sabbie delle Landes. L’intero territorio comunale è sezionato da valli umide strette e poco incassate, che costituiscono settori di accumulo di colluvium sabbiosi. La diversità dei terreni riscontrati ha indotto gli specialisti ad affermare che «Moulis» è «uno straordinario concentrato del Médoc viticolo».

Moulis-en-Médoc presenta pertanto paesaggi viticoli con pochissimi avvallamenti, a un’altitudine compresa tra 20 e 30 metri, strutturati attorno alla strada dipartimentale n. 5 che collega da est a ovest il borgo del comune alle varie frazioni in cui si trovano i principali siti delle aziende viticole. Le valli umide restano coperte da lande o boschi. A ovest, al di là della frazione di Bouqueyran, si estendono le lande boscose di Fonréaud non destinate a usi viticoli e che segnano la transizione verso la foresta delle Landes della Gironda.

La zona geografica di produzione della denominazione di origine controllata «Moulis» corrisponde al territorio del comune di Moulis-en-Médoc nonché a una parte del territorio dei comuni di Castelnau-de-Médoc, Lamarque e Listrac-Médoc.

La presenza di viti in questa zona, caratterizzata dalla policoltura sotto forma di latifondi (grandi proprietà), è nota sin dall’antichità. Vi sono stati riconosciuti tre insediamenti gallo-romani. È in quest’epoca che venne piantata la famosa varietà Vitis Biturica, l’antenata dei Cabernet.

Durante il Medioevo, il Médoc è il granaio di Bordeaux, come confermato dalla presenza di numerosi mulini per macinare il grano. Moulis deriva il suo nome da «mulino». Lo sviluppo dei vigneti inizia nel XIII secolo su impulso dei proprietari feudali e di una comunità religiosa la cui esistenza e importanza sono attestate dalla Chiesa romana. In quest’epoca gli agricoltori non erano interessati ai suoli ghiaiosi «magri», considerati sassi di cattiva qualità («mauvais cailloux», da cui ha origine il toponimo «Maucaillou»), in quanto non idonei alla coltivazione dei cereali. Solo successivamente la vite è stata riconosciuta come l’unica pianta in grado di produrre risultati eccezionali su tali terreni. L’impianto delle vigne mostra che queste erano di fatto precedenti: «Le sue vigne sono probabilmente fra le più antiche del Médoc» (Bordeaux et ses Vins, C. Féret, M.H. Lemay, 1991). Nel XIV e XV secolo, le viti sono infatti piantate nei territori dell’entroterra piuttosto che sulle sponde dell’estuario. I viticoltori dell’epoca preferirono evitare i danni causati dall’umidità del fiume e dalle nebbie, che favoriscono il marciume e il deperimento dei vigneti.

8.2.   Descrizione dei fattori umani rilevanti per il legame

La reputazione dei vini di Moulis si è effettivamente consolidata nella seconda metà del XIX secolo, sulla scia dei grandi esponenti dell’Haut-Médoc, con la politica di libero scambio del secondo impero e le relazioni privilegiate tra Napoleone III e la regina Vittoria. I commercianti di Bordeaux, che hanno fatto la loro fortuna con il commercio nelle isole, investono a Moulis. Alla fine del XIX secolo, i vigneti del comune raggiungono il loro apice con una superficie di 1 500 ettari, prima di subire i danni causati dalla fillossera. All’inizio del XX secolo, le condizioni per la commercializzazione dei vini di Moulis-en-Médoc sono determinate dal commercio bordolese. La denominazione «Moulis» deriva dalle pratiche commerciali dei proprietari che vendevano parte della loro produzione direttamente ai privati. È in questo canale di distribuzione che compare per la prima volta la menzione «Moulis». La creazione del sindacato di Moulis nel 1936, seguita dal riconoscimento della denominazione di origine controllata con decreto del 14 maggio 1938, avvalora le rivendicazioni dei produttori. Il decreto relativo a tale denominazione è modificato il 4 gennaio 1939 per consentire ad alcune parcelle dei comuni di Arcins, Avensan, Castelnau-de-Médoc, Cussac-Fort-Médoc, Lamarque e Listrac-Médoc di rivendicare la denominazione «Moulis» in virtù degli antichi usi. Poiché da allora le pratiche di produzione sono rapidamente scomparse nei comuni di Avensan e Cussac-Fort-Médoc, entrambi i comuni sono stati eliminati dalla zona geografica. I lavori di aggiornamento della delimitazione approvati nel 2020 hanno portato all’eliminazione del comune di Arcins.

«Moulis» è la più piccola delle denominazioni comunali. Gli attuali 634 ettari di vigneti rappresentano circa il 4 % del vigneto del Médoc, che è gestito da circa cinquanta proprietari.

8.3.   Informazioni sulla qualità e le caratteristiche del prodotto

I vigneti della denominazione «Moulis» producono in media 25 000 ettolitri di vini rossi fermi.

Sin dai primi anni i vini «Moulis» sono sia fini che rotondi, in quanto spesso ottenuti dal Merlot N associato principalmente al Cabernet-Sauvignon N. Le varietà Petit Verdot N e Cabernet Franc N e, più raramente, Cot N e Carmenère N, conferiscono complessità. Raggiungono la piena maturità dopo un periodo da sette a dieci anni di invecchiamento grazie a una buona struttura tannica. Questi vini sono spesso caratterizzati da un colore intenso, un bouquet elegante, sfumature aromatiche complesse e potenti e la persistenza al palato.

In generale, i vini «Moulis» prodotti su suoli ghiaiosi combinano eleganza, potenza e complessità. I terreni argilloso-calcarei producono un vino leggermente più corposo rispetto a quelli sopra menzionati. Si dice che combinino «spirito e vitalità» con un buon potenziale di invecchiamento. In ogni caso, sono sottoposti a un periodo di affinamento minimo di sei mesi.

8.4.   Interazioni causali

La zona parcellare di produzione esclude i terreni idromorfici, i terreni argillosi profondi che comportano un ristagno temporaneo negli strati superficiali e i terreni costituiti da sabbie nere umifere non in pendenza spesso sovrapposti a uno strato di concrezioni ferriche indurite, note localmente come «alios». Analogamente, sono esclusi dalla zona parcellare i talweg, le parti basse delle parcelle concave e le zone che confinano con i torrenti che favoriscono l’accumulo di aria fredda in primavera, causando rischi di gelate e ritardi di maturazione. Infine, non sono classificate le zone non viticole, come le vecchie fustaie, o che hanno perso qualsiasi funzione viticola, come le aree urbanizzate e le cave (attive o chiuse).

Tra le parcelle classificate nella zona di produzione, i rilievi ghiaiosi nel nord-est favoriscono particolarmente la coltivazione del Cabernet-Sauvignon N. Nel centro del comune, i terreni argilloso-calcarei sono molto favorevoli al Merlot N, mentre a ovest, i suoli ghiaiosi della terrazza superiore possiedono le qualità necessarie per lo sviluppo delle due varietà principali.

Questa diversità richiede una coltivazione selettiva dei vigneti. La densità d’impianto è fissata ad almeno 7 000 ceppi per ettaro. Le rese sono controllate e limitate a un massimo di 57 ettolitri per ettaro. Inoltre, il numero massimo di gemme franche conservate al momento della potatura in funzione della modalità prescelta è pari a dodici e il carico massimo medio su ciascuna parcella è fissato a 9 500 kg per ettaro, vale a dire un massimo di quattordici grappoli per ceppo.

9.   Ulteriori condizioni essenziali (confezionamento, etichettatura, altri requisiti)

Zona di prossimità immediata (1)

Quadro normativo:

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

deroga relativa alla produzione nella zona geografica delimitata

Descrizione della condizione:

la zona di prossimità immediata, definita in deroga per la vinificazione dei vini, è costituita dal territorio dei seguenti comuni del dipartimento della Gironda sulla base del codice geografico ufficiale al 25 marzo 2020:

Arcins, Arsac, Avensan, Blanquefort, Castelnau-de-Médoc, Cissac-Médoc, Cussac-Fort-Médoc, Labarde, Lamarque, Ludon-Médoc, Macau, Margaux-Cantenac, Listrac-Médoc, Parempuyre, Pauillac, Le Pian-Médoc, Saint-Estèphe, Saint-Julien-Beychevelle, Saint-Laurent-Médoc, Saint-Sauveur, Saint-Seurin-de-Cadourne, Soussans, Le Taillan-Médoc e Vertheuil.

Zona di prossimità immediata (2)

Quadro normativo:

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

deroga relativa alla produzione nella zona geografica delimitata

Descrizione della condizione:

La zona di prossimità immediata, definita in deroga per l’elaborazione e l’affinamento dei vini, è costituita dal territorio dei seguenti comuni del dipartimento della Gironda sulla base del codice geografico ufficiale al 25 marzo 2020:

Abzac, Aillas, Ambarès-et-Lagrave, Ambès, Anglade, Arbanats, Arcins, Arsac, Les Artigues-de-Lussac, Artigues-près-Bordeaux, Arveyres, Asques, Aubiac, Auriolles, Auros, Avensan, Ayguemorte-les-Graves, Bagas, Baigneaux, Barie, Baron, Barsac, Bassanne, Bassens, Baurech, Bayas, Bayon-sur-Gironde, Bazas, Beautiran, Bégadan, Bègles, Béguey, Bellebat, Bellefond, Belvès-de-Castillon, Bernos-Beaulac, Berson, Berthez, Beychac-et-Caillau, Bieujac, Les Billaux, Birac, Blaignac, Blaignan-Prignac, Blanquefort, Blasimon, Blaye, Blésignac, Bommes, Bonnetan, Bonzac, Bordeaux, Bossugan, Bouliac, Bourdelles, Bourg, Le Bouscat, Branne, Brannens, Braud-et-Saint-Louis, La Brède, Brouqueyran, Bruges, Budos, Cabanac-et-Villagrains, Cabara, Cadarsac, Cadaujac, Cadillac, Cadillac-en-Fronsadais, Camarsac, Cambes, Camblanes-et-Meynac, Camiac-et-Saint-Denis, Camiran, Camps-sur-l’Isle, Campugnan, Canéjan, Capian, Caplong, Carbon-Blanc, Cardan, Carignan-de-Bordeaux, Cars, Cartelègue, Casseuil, Castelmoron-d’Albret, Castelnau-de-Médoc, Castelviel, Castets et Castillon, Castillon-la-Bataille, Castres-Gironde, Caudrot, Caumont, Cauvignac, Cavignac, Cazats, Cazaugitat, Cénac, Cenon, Cérons, Cessac, Cestas, Cézac, Chamadelle, Cissac-Médoc, Civrac-de-Blaye, Civrac-de-Dordogne, Civrac-en-Médoc, Cleyrac, Coimères, Coirac, Comps, Coubeyrac, Couquèques, Courpiac, Cours-de-Monségur, Cours-les-Bains, Coutras, Coutures, Créon, Croignon, Cubnezais, Cubzac-les-Ponts, Cudos, Cursan, Cussac-Fort-Médoc, Daignac, Dardenac, Daubèze, Dieulivol, Donnezac, Donzac, Doulezon, Les Eglisottes-et-Chalaures, Escoussans, Espiet, Les Esseintes, Etauliers, Eynesse, Eyrans, Eysines, Faleyras, Fargues, Fargues-Saint-Hilaire, Le Fieu, Flaujagues, Floirac, Floudès, Fontet, Fossés-et-Baleyssac, Fours, Francs, Fronsac, Frontenac, Gabarnac, Gaillan-en-Médoc, Gajac, Galgon, Gans, Gardegan-et-Tourtirac, Gauriac, Gauriaguet, Générac, Génissac, Gensac, Gironde-sur-Dropt, Gornac, Gours, Gradignan, Grayan-et-l’Hôpital, Grézillac, Grignols, Guillac, Guillos, Guîtres, Le Haillan, Haux, Hure, Illats, Isle-Saint-Georges, Izon, Jau-Dignac-et-Loirac, Jugazan, Juillac, La Sauve, Labarde, Labescau, Ladaux, Lados, Lagorce, Lalande-de-Pomerol, Lamarque, Lamothe-Landerron, La Lande-de-Fronsac, Landerrouat, Landerrouet-sur-Ségur, Landiras, Langoiran, Langon, Lansac, Lapouyade, Laroque, Laruscade, Latresne, Lavazan, Léogeats, Léognan, Lesparre-Médoc, Lestiac-sur-Garonne, Les Lèves-et-Thoumeyragues, Libourne, Lignan-de-Bazas, Lignan-de-Bordeaux, Ligueux, Listrac-de-Durèze, Listrac-Médoc, Lormont, Loubens, Loupes, Loupiac, Loupiac-de-la-Réole, Ludon-Médoc, Lugaignac, Lugasson, Lugon-et-l’Ile-du-Carnay, Lussac, Macau, Madirac, Maransin, Marcenais, Margaux-Cantenac, Margueron, Marimbault, Marions, Marsas, Martignas-sur-Jalle, Martillac, Martres, Masseilles, Massugas, Mauriac, Mazères, Mazion, Mérignac, Mérignas, Mesterrieux, Mombrier, Mongauzy, Monprimblanc, Monségur, Montagne, Montagoudin, Montignac, Montussan, Morizès, Mouillac, Mouliets-et-Villemartin, Moulon, Mourens, Naujac-sur-Mer, Naujan-et-Postiac, Néac, Nérigean, Neuffons, Le Nizan, Noaillac, Noaillan, Omet, Ordonnac, Paillet, Parempuyre, Pauillac, Les Peintures, Pellegrue, Périssac, Pessac, Pessac-sur-Dordogne, Petit-Palais-et-Cornemps, Peujard, Le Pian-Médoc, Le Pian-sur-Garonne, Pineuilh, Plassac, Pleine-Selve, Podensac, Pomerol, Pompéjac, Pompignac, Pondaurat, Porchères, Porte-de-Benauge, Portets, Le Pout, Préchac, Preignac, Prignac-et-Marcamps, Pugnac, Puisseguin, Pujols, Pujols-sur-Ciron, Le Puy, Puybarban, Puynormand, Queyrac, Quinsac, Rauzan, Reignac, La Réole, Rimons, Riocaud, Rions, La Rivière, Roaillan, Romagne, Roquebrune, La Roquille, Ruch, Sablons, Sadirac, Saillans, Saint-Aignan, Saint-André-de-Cubzac, Saint-André-du-Bois, Saint-André-et-Appelles, Saint-Androny, Saint-Antoine-du-Queyret, Saint-Antoine-sur-l’Isle, Saint-Aubin-de-Blaye, Saint-Aubin-de-Branne, Saint-Aubin-de-Médoc, Saint-Avit-de-Soulège, Saint-Avit-Saint-Nazaire, Saint-Brice, Saint-Caprais-de-Bordeaux, Saint-Christoly-de-Blaye, Saint-Christoly-Médoc, Saint-Christophe-de-Double, Saint-Christophe-des-Bardes, Saint-Cibard, Saint-Ciers-d’Abzac, Saint-Ciers-de-Canesse, Saint-Ciers-sur-Gironde, Saint-Côme, Saint-Denis-de-Pile, Saint-Emilion, Saint-Estèphe, Saint-Etienne-de-Lisse, Saint-Exupéry, Saint-Félix-de-Foncaude, Saint-Ferme, Saint-Genès-de-Blaye, Saint-Genès-de-Castillon, Saint-Genès-de-Fronsac, Saint-Genès-de-Lombaud, Saint-Genis-du-Bois, Saint-Germain-de-Grave, Saint-Germain-de-la-Rivière, Saint-Germain-d’Esteuil, Saint-Germain-du-Puch, Saint-Gervais, Saint-Girons-d’Aiguevives, Saint-Hilaire-de-la-Noaille, Saint-Hilaire-du-Bois, Saint-Hippolyte, Saint-Jean-de-Blaignac, Saint-Jean-d’Illac, Saint-Julien-Beychevelle, Saint-Laurent-d’Arce, Saint-Laurent-des-Combes, Saint-Laurent-du-Bois, Saint-Laurent-du-Plan, Saint-Laurent-Médoc, Saint-Léon, Saint-Loubert, Saint-Loubès, Saint-Louis-de-Montferrand, Saint-Macaire, Saint-Magne-de-Castillon, Saint-Maixant, Saint-Mariens, Saint-Martial, Saint-Martin-de-Laye, Saint-Martin-de-Lerm, Saint-Martin-de-Sescas, Saint-Martin-du-Bois, Saint-Martin-du-Puy, Saint-Martin-Lacaussade, Saint-Médard-de-Guizières, Saint-Médard-d’Eyrans, Saint-Médard-en-Jalles, Saint-Michel-de-Fronsac, Saint-Michel-de-Lapujade, Saint-Michel-de-Rieufret, Saint-Morillon, Saint-Palais, Saint-Pardon-de-Conques, Saint-Paul, Saint-Pey-d’Armens, Saint-Pey-de-Castets, Saint-Philippe-d’Aiguille, Saint-Philippe-du-Seignal, Saint-Pierre-d’Aurillac, Saint-Pierre-de-Bat, Saint-Pierre-de-Mons, Saint-Quentin-de-Baron, Saint-Quentin-de-Caplong, Saint-Romain-la-Virvée, Saint-Sauveur, Saint-Sauveur-de-Puynormand, Saint-Savin, Saint-Selve, Saint-Seurin-de-Bourg, Saint-Seurin-de-Cadourne, Saint-Seurin-de-Cursac, Saint-Seurin-sur-l’Isle, Saint-Sève, Saint-Sulpice-de-Faleyrens, Saint-Sulpice-de-Guilleragues, Saint-Sulpice-de-Pommiers, Saint-Sulpice-et-Cameyrac, Sainte-Terre, Saint-Trojan, Saint-Vincent-de-Paul, Saint-Vincent-de-Pertignas, Saint-Vivien-de-Blaye, Saint-Vivien-de-Médoc, Saint-Vivien-de-Monségur, Saint-Yzan-de-Soudiac, Saint-Yzans-de-Médoc, Sainte-Colombe, Sainte-Croix-du-Mont, Sainte-Eulalie, Sainte-Florence, Sainte-Foy-la-Grande, Sainte-Foy-la-Longue, Sainte-Gemme, Sainte-Hélène, Sainte-Radegonde, Salaunes, Salleboeuf, Les Salles-de-Castillon, Samonac, Saucats, Saugon, Sauternes, Sauveterre-de-Guyenne, Sauviac, Savignac, Savignac-de-l’Isle, Semens, Sendets, Sigalens, Sillas, Soulac-sur-Mer, Soulignac, Soussac, Soussans, Tabanac, Le Taillan-Médoc, Taillecavat, Talais, Talence, Targon, Tarnès, Tauriac, Tayac, Teuillac, Tizac-de-Curton, Tizac-de-Lapouyade, Toulenne, Le Tourne, Tresses, Uzeste, Val-de-Livenne, Val-de-Virvée, Valeyrac, Vayres, Vendays-Montalivet, Vensac, Vérac, Verdelais, Le Verdon-sur-Mer, Vertheuil, Vignonet, Villandraut, Villegouge, Villenave-de-Rions, Villenave-d’Ornon, Villeneuve, Virelade, Virsac e Yvrac.

Etichettatura

Quadro normativo:

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

disposizioni supplementari in materia di etichettatura

Descrizione della condizione:

l’etichettatura può specificare l’unità geografica più ampia «Bordeaux - Médoc», «Vin de Bordeaux - Médoc» o «Grand Vin de Bordeaux - Médoc». Le dimensioni dei caratteri di questa denominazione non superano, né in altezza né in larghezza, i due terzi di quelle dei caratteri che compongono il nome della denominazione di origine controllata.

Link al disciplinare del prodotto

https://info.agriculture.gouv.fr/gedei/site/bo-agri/document_administratif-265561ce-edde-4d79-90d2-45fd71b430a1


(1)  GU L 9 del 11.1.2019, pag. 2.