|
26.4.2021 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 147/7 |
Pubblicazione di una domanda di modifica ai sensi dell’articolo 17, paragrafo 6, del regolamento (CE) n. 110/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla definizione, alla designazione, alla presentazione, all’etichettatura e alla protezione delle indicazioni geografiche delle bevande spiritose e che abroga il regolamento (CEE) n. 1576/89 del Consiglio (1)
(2021/C 147/05)
La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla domanda ai sensi dell’articolo 27 del regolamento (UE) 2019/787 del Parlamento europeo e del Consiglio (2)
DOMANDA DI MODIFICA DELLA SCHEDA TECNICA DI UN’INDICAZIONE GEOGRAFICA
«ÚJFEHÉRTÓI MEGGYPÁLINKA»
N. UE: PGI-HU-01829-AM01 – 18 aprile 2017
Lingua della modifica: ungherese
Intermediario
Stato membro: Ungheria
Nome dell’intermediario: Ministero dell’Agricoltura
Indirizzo completo/indirizzi completi (via e numero civico, località e codice postale, Stato):
|
Kossuth Lajos tér 11 |
|
1055 Budapest |
|
UNGHERIA |
Tel. + 36 17951705
Email: gi@am.gov.hu
Nome dell’indicazione geografica
Újfehértói meggypálinka
Voce del disciplinare interessata dalla modifica
|
— |
Descrizione del prodotto |
|
— |
Zona geografica |
|
— |
Legame |
|
— |
Nomi e indirizzi delle autorità di controllo |
|
— |
Altro:
|
Modifica
Modifica del disciplinare che comporta modifiche dei requisiti principali.
Spiegazione della modifica
Modifica 1
La sottosezione «Caratteristiche organolettiche» nella sezione B della scheda tecnica è modificata come riportato di seguito.
Testo precedente
Acquavite chiara, incolore, con piacevole sapore e aroma di ciliegia acida, note agrumate della frutta e note di marzapane dei noccioli di ciliegia acida.
Nuova formulazione
|
— |
Acquavite chiara, incolore, con piacevole sapore e aroma di ciliegia acida, note agrumate della frutta e note di marzapane dei noccioli di ciliegia acida. |
|
— |
Nel caso della pálinka invecchiata colore giallognolo, ambrato e carattere maturo, senza che vadano perdute caratteristiche essenziali come il bouquet e l’aroma di ciliegia acida. L’invecchiamento in botti di legno conferisce alla pálinka invecchiata il colore e l’aroma che le sono tipici. |
|
— |
Dopo un lungo invecchiamento in botti di legno il sapore e l’aroma della vecchia pálinka si arricchiscono ed essa acquista un colore più scuro d’oro antico. |
|
— |
Nel caso della pálinka invecchiata su un letto di ciliegie, il bouquet è affinato dalla maturazione dei frutti e il colore corrisponde a quello delle ciliegie. L’invecchiamento su un letto di ciliegie fresche o secche conferisce alla pálinka tenori più elevati, un aroma più intenso e un sapore più caratteristico. |
Spiegazione
Dal momento che nella sottosezione «Messa a riposo, invecchiamento» nella sezione D della scheda tecnica sono stati aggiunti tre nuovi processi di invecchiamento che alterano le caratteristiche organolettiche della pálinka prodotta utilizzando tali processi, è stato necessario modificare di conseguenza le caratteristiche organolettiche.
Modifica 2
La sottosezione «Caratteristiche fisico-chimiche» nella sezione B della scheda tecnica è modificata come di seguito riportato.
Testo precedente
|
— |
Titolo alcolometrico: almeno 40 % v/v; |
|
— |
tenore di alcole metilico: massimo 1 000 g/hl di alcole a 100 % vol; |
|
— |
tenore di sostanze volatili: minimo 200 g/hl di alcole a 100 % vol; |
|
— |
tenore di acido cianidrico: massimo 7 g/hl di alcole a 100 % vol. |
Nuova formulazione
|
— |
Titolo alcolometrico: almeno 40 % v/v; (+/- 0,3 % v/v, per la «Újfehértói meggypálinka» invecchiata su un letto di ciliegie +/- 1,5 % v/v) |
|
— |
tenore di alcole metilico: massimo 1 000 g/hl di alcole a 100 % vol; |
|
— |
tenore di sostanze volatili: minimo 200 g/hl di alcole a 100 % vol; |
|
— |
tenore di acido cianidrico: massimo 7 g/hl di alcole a 100 % vol. |
Spiegazione
Il titolo alcolometrico della «Újfehértói meggypálinka» è di 40 % v/v (+/- 0,3 % v/v, per la «Újfehértói meggypálinka» invecchiata su un letto di ciliegie +/- 1,5 % v/v). La modifica resta nei limiti della tolleranza per la denominazione specificata nell’allegato XII del regolamento (UE) n. 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, per tener conto della naturale fluttuazione del titolo alcolometrico e delle variazioni derivanti dalle procedure di produzione e conservazione.
Modifica 3
La sezione B (Descrizione della bevanda spiritosa, incluse le principali caratteristiche fisiche, chimiche e organolettiche) della scheda tecnica è modificata come riportato di seguito.
È aggiunto il paragrafo seguente
Caratteristiche specifiche (rispetto alle bevande spiritose della stessa categoria)
Piacevole sapore e aroma di ciliegia acida, note agrumate della frutta e note di marzapane dei noccioli di ciliegia acida.
Spiegazione
Conformemente alle disposizioni del regolamento (UE) n. 716/2013, le caratteristiche specifiche della bevanda spiritosa sono state aggiunte alla descrizione della bevanda spiritosa.
Modifica 4
Nella sezione B della scheda tecnica, la materia prima usata è modificata come riportato di seguito.
Testo precedente
Per la produzione della pálinka con la denominazione di origine «Újfehértói meggypálinka» si possono utilizzare solo le varietà di ciliegia acida «Újfehértói fürtös» e «Debreceni bőtermő».
Nuova formulazione
Per la produzione della pálinka con l’indicazione geografica «Újfehértói meggypálinka» si possono utilizzare solo le varietà di ciliegia acida «Újfehértói fürtös», «Debreceni bőtermő», «Kántorjánosi 3», «Petri» ed «Éva».
Spiegazione
Giustificazione per l’aggiunta di varietà: condizioni meteorologiche imprevedibili e insolitamente mutevoli hanno reso necessario includere le varietà di ciliegie acide Kántorjánosi 3, Petri ed Éva nella produzione della «Újfehértói meggypálinka», in quanto tali varietà vengono coltivate nella zona geografica delimitata da decenni e sono meno sensibili al gelo. Le varietà di ciliegie acide Kántorjánosi 3, Petri ed Éva sono state selezionate a Újfehértó tra le cultivar locali e tutte e tre sono caratteristiche del materiale genetico locale. Grazie alle differenze nella tempistica delle fasi fenologiche delle tre nuove varietà di ciliegie acide aggiunte alla scheda tecnica, la presenza di un maggiore numero di varietà attenuerà l’impatto distributivo dei cattivi raccolti derivanti dalle gelate primaverili. Il raccolto e la trasformazione delle ciliegie si effettuano durante un periodo più lungo che in passato, dalla fine di giugno all’inizio di luglio, e la produzione della pálinka risulta di conseguenza più sicura. Tutte e cinque le varietà di ciliegie acide si coltivano da decenni nella zona geografica delimitata nella sezione C.
Modifica 5
La sezione C (Delimitazione della zona geografica) della scheda tecnica è modificata come riportato di seguito.
Testo precedente
La «Újfehértói meggypálinka» può essere prodotta e imbottigliata esclusivamente nelle distillerie della suddetta zona geografica.
Nuova formulazione
La «Újfehértói meggypálinka» può essere prodotta esclusivamente nelle distillerie della suddetta zona geografica.
Spiegazione
L’imballaggio (imbottigliamento) nella zona geografica non è giustificabile.
Modifica 6
La sottosezione «Il controllo della qualità riguarda i seguenti aspetti della frutta» nella sezione D della scheda tecnica è modificata come riportato di seguito.
Testo precedente
|
— |
purezza della varietà: le varietà accettate sono Újfehértói fürtös e Debreceni bőtermő; |
|
— |
maturazione: perfettamente maturi (il peduncolo si stacca dal frutto senza causare alcun danno); |
|
— |
salute: i frutti devono essere sani; |
|
— |
pulizia: i frutti non devono contenere peduncoli secchi, foglie o altre impurità; |
|
— |
tenore in materia secca delle ciliegie acide: min. 15 % rif.; |
|
— |
valore del pH delle ciliegie acide: 4-5. |
Nuova formulazione
|
— |
purezza della varietà: le varietà accettate sono Újfehértói fürtös, Debreceni bőtermő, Kántorjánosi 3, Petri ed Éva; |
|
— |
maturazione: perfettamente maturi (il peduncolo si stacca dal frutto senza causare alcun danno); |
|
— |
salute: esenti da muffa, marciume, danni o ammaccature; |
|
— |
pulizia: i frutti non devono contenere peduncoli secchi, foglie o altre impurità; |
|
— |
tenore in materia secca delle ciliegie acide: min. 14 % rif.; |
|
— |
valore del pH delle ciliegie acide: 3,5-4,5. |
Spiegazione
La modifica aggiorna il primo punto, il tenore in materia secca delle ciliegie acide e il valore del pH per tener conto delle caratteristiche delle tre nuove varietà di ciliegie acide. Il requisito in materia di salute è stato modificato conformemente al punto 3 della scheda tecnica.
Modifica 7
La sottosezione «Invecchiamento e messa a riposo» nella sezione D della scheda tecnica è modificata come riportato di seguito.
Modifica 7 a)
Il titolo della sottosezione è modificato come riportato di seguito.
Testo precedente
Invecchiamento e messa a riposo
Nuova formulazione
Messa a riposo, invecchiamento
Spiegazione
Modifica di natura tecnica.
Modifica 7 b)
Il contenuto della sottosezione è modificato come riportato di seguito.
Testo precedente
Dopo la distillazione il distillato riposa e invecchia per almeno tre mesi in contenitori di acciaio inossidabile. (Abrogato)
Nuova formulazione
La «Újfehértói meggypálinka» deve riposare finché raggiunge il giusto equilibrio. Il recipiente usato per la messa a riposo dev’essere di un materiale con cui gli elementi costitutivi della pálinka non reagiscano e che non rilasci materiali nocivi per la salute.
Per l’invecchiamento della «Újfehértói meggypálinka» si può utilizzare anche uno dei seguenti processi:
|
— |
«Újfehértói meggypálinka» invecchiata: invecchiamento per almeno tre mesi in botti di legno di volume non superiore a 1 000 litri, e per almeno sei mesi in botti di volume maggiore, in modo che la pálinka acquisti nuovi elementi di sapore, in parte tramite ossidazione e in parte tramite dissoluzione; |
|
— |
Vecchia «Újfehértói meggypálinka»: invecchiamento per almeno un anno in botti di legno di volume inferiore a 1 000 litri o per almeno due anni in botti di legno di volume pari o superiore a 1 000 litri; |
|
— |
«Újfehértói meggypálinka» invecchiata su un letto di ciliegie: invecchiamento per almeno tre mesi con almeno 10 kg di ciliegie acide mature o almeno 5 kg di ciliegie acide secche delle varietà specificate nella sezione D, provenienti dalla zona geografica delimitata nella sezione C, ogni 100 litri di pálinka. |
Spiegazione
La produzione della «Újfehértói meggypálinka» con l’utilizzo di vari processi di invecchiamento conformi alla pertinente normativa ungherese si è resa necessaria per soddisfare meglio la domanda dei consumatori; la sottosezione è stata aggiornata di conseguenza.
Modifica 8
Le informazioni sul metodo di produzione (sezione D) nei requisiti principali della scheda tecnica sono state integrate con le informazioni sul metodo di produzione della bevanda spiritosa già contenute nella versione originale della scheda tecnica.
Spiegazione
Le informazioni tecnologiche già contenute nella versione originale della scheda tecnica sono state inserite nei requisiti principali allo scopo di descrivere meglio il processo tecnologico.
Modifica 9
La sottosezione «Imbottigliamento» nella sezione D della scheda tecnica è modificata come riportato di seguito.
Testo precedente
Imbottigliamento
Quando è pronta per la vendita, la pálinka di ciliegie acide viene versata in bottiglie di vetro pulite, chiuse con tappi di plastica ricoperti in legno e incerati, oppure chiuse con tappi di plastica ricoperti in legno o tappi a vite o capsule termoretraibili. Le bottiglie chiuse si possono confezionare in scatole di cartone o imballaggi decorativi. Il contenuto massimo dell’unità di imballaggio non può superare un litro; qualsiasi volume superiore a questo può essere confezionato solo come campione unico da offrire in dono. (Abrogato)
Spiegazione
L’imballaggio (imbottigliamento) nella zona geografica non è giustificabile.
Modifica 10
Il quarto paragrafo della sezione E della scheda tecnica è modificato come riportato di seguito.
Testo precedente
(Quarto paragrafo della sezione E)
Le caratteristiche della zona geografica delimitata si sposano perfettamente con i requisiti di produzione della varietà di ciliegie acide Újfehértói fürtös. Non è quindi un caso che queste terre abbiano dato origine alla coltivazione di ciliegie acide, inclusa la varietà Újfehértói fürtös, e che proprio qui si produca la maggior parte di ciliegie acide della contea di Szabolcs-Szatmár-Bereg.
Nuova formulazione
Le caratteristiche della zona geografica delimitata si sposano perfettamente con i requisiti di produzione delle varietà di ciliegie acide «Újfehértói fürtös», «Debreceni bőtermő», «Kántorjánosi 3», «Petri» ed «Éva», che costituiscono la materia prima per la «Újfehértói meggypálinka». Non è quindi un caso che queste terre abbiano dato origine alla coltivazione di ciliegie acide, incluse le varietà di ciliegie acide Újfehértó, e che proprio qui si produca la maggior parte di ciliegie acide della contea di Szabolcs-Szatmár-Bereg.
Spiegazione
La prima varietà selezionata presso il centro di ricerca di Újfehértó è stata la «Újfehértói fürtös». Il nome di Újfehértó è diventato famoso in Ungheria e all’estero. Le varietà di ciliegie acide elencate nella sezione B sono state selezionate a Újfehértó tra le cultivar locali e tutte sono caratteristiche del materiale genetico locale.
Modifica 11
Il nono paragrafo della sezione E della scheda tecnica è modificato come riportato di seguito.
Testo precedente
(Nono paragrafo della sezione E)
Dall’inizio del XIX secolo nella zona di Újfehértó erano presenti numerosi ed estesi vigneti. Accanto alle vigne si coltivavano vari alberi da frutta, come ad esempio i ciliegi acidi semi-selvatici detti «cigánymeggy» e, in numero crescente, i ciliegi acidi Szilágyi e Pándy. A metà degli anni Settanta del XX secolo i frutteti di ciliegi acidi hanno iniziato ad espandersi nelle piccole aziende agricole, soprattutto la varietà di ciliegie acide Pándy e la ciliegia acida «fürtös», creata nel 1965 nel centro di ricerca di Újfehértó.
Nuova formulazione
Dall’inizio del XIX secolo nella zona di Újfehértó erano presenti numerosi ed estesi vigneti. Accanto alle vigne si coltivavano vari alberi da frutta, come ad esempio i ciliegi acidi semi-selvatici detti «cigánymeggy» e, in numero crescente, i ciliegi acidi Szilágyi e Pándy. A metà degli anni Settanta del XX secolo i frutteti di ciliegi acidi hanno iniziato a espandersi nelle piccole aziende agricole, soprattutto la varietà di ciliegie acide Pándy e le varietà di ciliegie acide Újfehértói, create nel 1965 nel centro di ricerca di Újfehértó.
Spiegazione
La modifica del nono paragrafo si limita a sostituire il testo «la ciliegia acida “fürtös”, creata nel 1965 nel centro di ricerca di Újfehértó» con le parole «le varietà di ciliegie acide Újfehértói, create nel 1965 nel centro di ricerca di Újfehértó».
Modifica 12
Alla sezione E (Elementi che dimostrano il legame con l’ambiente geografico o con l’origine geografica) è stato aggiunto il seguente testo.
Durante la prima metà del XX secolo, le varietà locali altamente produttive di ciliegie acide, conosciute dalla popolazione locale come «Fehértói csüngős Pándy» o «Fehértói fürtös Pándy», erano già diffuse a Újfehértó e dintorni. I lavori di selezione delle varietà a Újfehértó e dintorni iniziarono negli anni Sessanta presso il centro di ricerca di Újfehértó sotto la direzione del dott. Ferenc Pethő; i lavori comportarono la raccolta di cloni di individui autofertili, con frutti di qualità elevata e ad alta resa, e con peduncolo facilmente staccabile. Tra questi, il clone di ciliegia acida con le migliori caratteristiche è stato selezionato e classificato come varietà riconosciuta ufficialmente a titolo provvisorio come «Újfehértói fürtös» nel 1970. La selezione varietale è stata estesa anche ai comuni limitrofi della regione. Anche le varietà raccolte in questa zona sono state testate a Újfehértó, e le migliori di queste, Debreceni bőtermő, Kántorjánosi 3, Petri ed Éva, sono state a loro volta riconosciute ufficialmente; queste varietà costituiscono la materia prima della «Újfehértói meggypálinka».
Esiste un rapporto di regressione lineare tra le forti escursioni termiche tra il giorno e la notte e il tenore zuccherino dei frutti. Nella zona geografica, per effetto della notevole differenza tra le temperature diurne e notturne durante il periodo vegetativo, il tenore zuccherino delle ciliegie acide usate come materia prima per la «Újfehértói meggypálinka» è elevato (almeno 14 °Brix). Le varietà si distinguono anche per l’assenza di amaro; ciò conferisce alla ciliegia acida un gusto piacevolmente acidulo o leggermente acido.
Grazie all’effetto congiunto dell’elevata piovosità nella zona geografica durante il periodo vegetativo e della buona capacità di ritenzione idrica del suolo umico sabbioso di media densità, la ciliegia acida presenta una bassa acidità (acidità totale compresa tra 0,6 e 1,5 %) che a sua volta contribuisce al gusto piacevolmente acidulo o leggermente acido delle varietà che costituiscono la materia prima per la «Újfehértói meggypálinka».
Nella fase di preparazione del mosto, oltre alla ridotta quantità consentita di frammenti di nocciolo (max. 3 %), il mosto in fermentazione è arricchito con frammenti di nocciolo essiccati, se questo è necessario per conferire alla «Újfehértói meggypálinka» il sapore di marzapane.
Le caratteristiche specifiche delle varietà di ciliegia acida coltivate nella zona geografica sono legate alle condizioni pedoclimatiche della zona geografica e alle conoscenze umane associate a Újfehértó.
Spiegazione
Sono state aggiunte informazioni sul legame con la zona geografica e sui legami tra le vecchie e le nuove varietà di ciliegie acide, nonché sull’influenza delle varietà di ciliegie acide sulle caratteristiche del prodotto finale. Tali aggiunte sono volte a corroborare l’affermazione che la qualità delle bevande spiritose prodotte con le nuove varietà inserite nella scheda tecnica si deve attribuire essenzialmente alla zona geografica.
Modifica 13
la sezione F della scheda tecnica è modificata come riportato di seguito.
Testo precedente
|
— |
Regolamento (CE) n. 110/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2008, relativo alla definizione, alla designazione, alla presentazione, all’etichettatura e alla protezione delle indicazioni geografiche delle bevande spiritose e che abroga il regolamento (CEE) n. 1576/89 del Consiglio |
|
— |
Legge LXXIII del 2008 sulla pálinka, sulla törkölypálinka e sul «consiglio nazionale della pálinka» |
Nuova formulazione
|
— |
Legge XI del 1997 sulla protezione dei marchi commerciali e delle indicazioni geografiche |
|
— |
Legge LXXIII del 2008 sulla pálinka, sulla pálinka di vinacce e sul consiglio nazionale della pálinka |
|
— |
Decreto governativo n. 158/2009, del 30 luglio 2009, che fissa norme dettagliate per la protezione delle indicazioni geografiche dei prodotti agricoli e dei generi alimentari e per la verifica dei prodotti |
|
— |
Decreto governativo n. 22/2012, del 29 febbraio 2012, sull’ufficio nazionale per la sicurezza della catena alimentare |
|
— |
Regolamento (CE) n. 110/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2008, relativo alla definizione, alla designazione, alla presentazione, all’etichettatura e alla protezione delle indicazioni geografiche delle bevande spiritose e che abroga il regolamento (CEE) n. 1576/89 del Consiglio |
|
— |
Regolamento di esecuzione (UE) n. 716/2013 della Commissione, del 25 luglio 2013, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 110/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla definizione, alla designazione, alla presentazione, all’etichettatura e alla protezione delle indicazioni geografiche delle bevande spiritose |
Spiegazione
La modifica aggiorna il contesto legislativo pertinente.
Modifica 14
Nella sezione G della scheda tecnica, il nome del richiedente è così modificato:
Testo precedente
Nome: Zsindelyes Pálinka Kft.
Nuova formulazione
Nome: Zsindelyes Pálinka Zrt.
Spiegazione
I dati del richiedente sono cambiati.
Modifica 15
La sezione H della scheda tecnica è modificata come riportato di seguito.
Testo precedente
Oltre a quanto stabilito dalla normativa pertinente, la denominazione contiene i seguenti elementi:
|
|
«Újfehértói meggypálinka» |
|
|
«denominazione di origine protetta». |
Nuova formulazione
Oltre a quanto stabilito dalla normativa pertinente, la denominazione contiene anche quanto segue:
|
|
«indicazione geografica». |
Spiegazione
Modifiche di natura tecnica derivanti da un cambiamento della normativa.
Modifica 16
Alla sezione H della scheda tecnica sono state aggiunte le norme specifiche seguenti.
Testo aggiuntivo
Il nome «Újfehértói meggypálinka» può recare le aggiunte seguenti.
Aggiunta: «érlelt» [invecchiata]
Condizioni d’uso specifiche: un prodotto può recare quest’aggiunta se è stato invecchiato per almeno tre mesi in botti di legno di volume non superiore a 1 000 litri, e per almeno sei mesi in botti di volume maggiore.
Aggiunta: «ópálinka» [vecchia pálinka]
Condizioni d’uso specifiche: un prodotto può recare quest’aggiunta se è stato invecchiato per almeno un anno in botti di legno di volume inferiore a 1 000 litri, o per almeno due anni in botti di legno di volume pari o superiore a 1 000 litri.
Aggiunta: «gyümölcságyon érlelt» o «ágyas» [invecchiata su un letto di ciliegie acide]
Condizioni d’uso specifiche: un prodotto può recare quest’aggiunta se almeno 10 kg di ciliegie acide mature o almeno 5 kg di ciliegie acide secche delle varietà specificate nella sezione D, provenienti dalla zona geografica delimitata nella sezione C, sono usate durante l’invecchiamento per ogni 100 litri di pálinka e il prodotto è invecchiato con le ciliegie per almeno tre mesi. La quantità netta di pálinka deve comparire sull’etichetta della bottiglia.
Spiegazione
Dal momento che alla sezione D della scheda tecnica sono stati aggiunti metodi di invecchiamento supplementari, è necessario modificare le norme concernenti la denominazione.
Modifica 17
Il punto 2 (Autorità incaricate della verifica e organismi di certificazione dei prodotti) delle «Denominazioni ai sensi della sezione 10, paragrafo 1, del decreto governativo n. 158/2009 del 30 luglio 2009» è modificato come segue.
Testo precedente
|
Ufficio del governo della contea di Szabolcs-Szatmár-Bereg - Direzione della sicurezza della catena alimentare e della salute degli animali |
|
Keleti Márton út 1, H-4400 Nyíregyháza |
Tel. +36 42451200
Fax +36 42451221
Email: elelmiszerlanc@szabolcs.gov.hu
Sito web: http://www.kormanyhivatal.hu/hu/szabolcs-szatmar-bereg
Nuova formulazione
|
Ufficio del governo della contea di Szabolcs-Szatmár-Bereg |
|
Hősök tere 5, H-4400 Nyíregyháza |
Tel. +36 42599300
Email hivatal@szabolcs.gov.hu
Sito web: http://www.kormanyhivatal.hu/hu/szabolcs-szatmar-bereg
Spiegazione
Il nome dell’autorità regionale incaricata della verifica è cambiato.
Modifica 18
Il terzo punto della sezione sulla verifica nella scheda tecnica è modificato come riportato di seguito.
Testo precedente
|
Tenore di metanolo |
massimo 1 200 g/hl di alcole a 100 % vol, come stabilito al punto 9, lettera b), dell’allegato II del regolamento (CE) n. 110/2008 |
Nuova formulazione
|
Tenore di metanolo |
massimo 1 000 g/hl di alcole a 100 % vol, come stabilito al punto 9, lettera b), dell’allegato II del regolamento (CE) n. 110/2008 |
Spiegazione
La modifica allinea il valore alla pertinente normativa europea.
Modifica 19
La sezione «Riferimenti» è modificata come riportato di seguito.
Testo precedente
Jenő Tamás: Pálinka. Pálinkák és más nemes párlatok [Pálinka. La pálinka e altre acquaviti fini], Alexandra Kiadó, 2003 (ISBN 9633686105)
Endre Némethy: Adatok a népi pálinkafőző eljárás előfordulásához [Informazioni sul processo tradizionale di distillazione della pálinka], Ethnographia 1945.
Dott. Lajos Sólyom: Pálinkafőzés kézikönyv kisüzemek számára [Manuale di distillazione della pálinka per piccole distillerie], Mezőgazdasági Kiadó, 1986
MAGYAR NÉPRAJZ II. Gazdálkodás/Gyümölcskultúra [ETNOLOGIA UNGHERESE II. Agricoltura/Frutticoltura], Akadémiai Kiadó, Budapest 2001
Nuova formulazione
Géza Balázs: Pálinka, a hungarikum [Pálinka, Hungaricum], Állami Nyomda Részvénytársaság Budapest, 2004 (ISBN 9789638567437)
Jenő Tamás: Pálinka. Pálinkák és más nemes párlatok [Pálinka. La pálinka e altre acquaviti fini], Alexandra Kiadó, 2003 (ISBN 9633686105)
Géza Balázs: A magyar pálinka [La pálinka ungherese], Aula Kiadó, Budapest, 1998, pag. 29
Géza Balázs: Az égetett szeszesitalok megjelenése [La comparsa delle acquaviti], Néprajzi látóhatár VI. 1997
Endre Némethy: Adatok a népi pálinkafőző eljárás előfordulásához [Informazioni sul processo tradizionale di distillazione della pálinka], Ethnographia 1945.
Dott. Lajos Sólyom: Pálinkafőzés kézikönyv kisüzemek számára [Manuale di distillazione della pálinka per piccole distillerie], Mezőgazdasági Kiadó, 1986
MAGYAR NÉPRAJZ II. Gazdálkodás/Gyümölcskultúra [ETNOLOGIA UNGHERESE II. Agricoltura/Frutticoltura], Akadémiai Kiadó, Budapest 2001
Spiegazione
Nella bibliografia sono stati aggiunti altri riferimenti alla letteratura, frutto delle ricerche compiute per fornire le prove della buona reputazione della «Újfehértói meggypálinka».
REQUISITI PRINCIPALI DELLA SCHEDA TECNICA
«ÚJFEHÉRTÓI MEGGYPÁLINKA»
N. UE: PGI-HU-01829-AM01 – 18 aprile 2017
1. Nome
«Újfehértói meggypálinka»
2. Categoria della bevanda spiritosa
Acquavite di frutta (categoria 9 dell’allegato II del regolamento (CE) n. 110/2008)
3. Descrizione della bevanda spiritosa
Caratteristiche organolettiche
|
— |
Acquavite chiara, incolore, con piacevole sapore e aroma di ciliegia acida, note agrumate della frutta e note di marzapane dei noccioli di ciliegia acida. |
|
— |
Nel caso della pálinka invecchiata colore giallognolo, ambrato e carattere maturo, senza che vadano perdute caratteristiche essenziali come il bouquet e l’aroma di ciliegia acida. L’invecchiamento in botti di legno conferisce alla pálinka invecchiata il colore e l’aroma che le sono tipici. |
|
— |
Dopo un lungo invecchiamento in botti di legno il sapore e l’aroma della vecchia pálinka si arricchiscono ed essa acquista un colore più scuro d’oro antico. |
|
— |
Nel caso della pálinka invecchiata su un letto di ciliegie, il bouquet è affinato dalla maturazione dei frutti e il colore corrisponde a quello delle ciliegie. L’invecchiamento su un letto di ciliegie fresche o secche conferisce alla pálinka tenori più elevati, un aroma più intenso e un sapore più caratteristico. |
Caratteristiche chimiche e fisiche
|
— |
Titolo alcolometrico: almeno 40 % v/v; (+/- 0,3 % v/v, per la «Újfehértói meggypálinka» invecchiata su un letto di ciliegie +/- 1,5 % v/v); |
|
— |
tenore di alcole metilico: massimo 1 000 g/hl di alcole a 100 % vol; |
|
— |
tenore di sostanze volatili: minimo 200 g/hl di alcole a 100 % vol; |
|
— |
tenore di acido cianidrico: massimo 7 g/hl di alcole a 100 % vol. |
Caratteristiche specifiche (rispetto alle bevande spiritose della stessa categoria)
Piacevole sapore e aroma di ciliegia acida, note agrumate della frutta e note di marzapane dei noccioli di ciliegia acida.
Materia prima usata per la produzione del prodotto
Per la produzione della pálinka con l’indicazione geografica «Újfehértói meggypálinka» si possono utilizzare solo le varietà «Újfehértói fürtös», «Debreceni bőtermő», «Kántorjánosi 3», «Petri» ed «Éva».
4. Zona geografica interessata
La Újfehértói meggypálinka può provenire soltanto dalle seguenti località della contea di Szabolcs-Szatmár-Bereg: Bálintbokor, Butyka, Császárszállás, Érpatak, Geszteréd, Kálmánháza, Kismicske, Kisszegegyháza, Lászlótanya, Ludastó, Petőfitanya, Szirond, Újfehértó, Újsortanya, Táncsicstag, Vadastag, Zsindelyes.
La «Újfehértói meggypálinka» può essere prodotta esclusivamente nelle distillerie della suddetta zona geografica.
5. Metodo di produzione della bevanda spiritosa
Accettazione dei frutti di ciliegia acida: frutti perfettamente maturi e sani costituiscono la base di una pálinka di buona qualità. Quando si riceve la frutta, se ne controllano sia la quantità che la qualità.
Il controllo della qualità riguarda i seguenti aspetti della frutta:
|
— |
purezza della varietà: le varietà accettate sono Újfehértói fürtös, Debreceni bőtermő, Kántorjánosi 3, Petri ed Éva; |
|
— |
maturazione: perfettamente maturi (il peduncolo si stacca dal frutto senza causare alcun danno); |
|
— |
salute: esenti da muffa, marciume, danni o ammaccature; |
|
— |
pulizia: i frutti non devono contenere peduncoli secchi, foglie o altre impurità; |
|
— |
tenore in materia secca delle ciliegie acide: min. 14 % rif.; |
|
— |
valore del pH delle ciliegie acide: 3,5-4,5. |
Ammostatura
I frutti lavati vengono trasferiti nel denocciolatore che provvede a rimuovere il nocciolo. Nella calibrazione del denocciolatore si deve tener conto delle dimensioni medie dei noccioli, in modo da ridurre al minimo la proporzione di frammenti di nocciolo che entrano nel mosto. La presenza di frammenti di nocciolo nel mosto è pericolosa, in quanto nel processo di ammostatura e fermentazione l’amigdalina si scinde in acido cianidrico e benzaldeide. Le acquaviti ottenute da frutta a nocciolo devono presentare un tipico «sapore di nocciolo di frutta». Pertanto, se necessario, oltre alla quantità consentita di frammenti di nocciolo (max. 3 %), il mosto in fermentazione è arricchito con frammenti di nocciolo essiccati. Il mosto dolce è pompato con un’apposita pompa nei contenitori preparati per la fermentazione. Durante l’ammostatura, al mosto di ciliegie acide snocciolate viene aggiunta una quantità adeguata di enzima pectinolitico (1-3 g/100 kg, a seconda dell’anno e della partita) per facilitare l’estrazione del succo, assicurare una fermentazione uniforme e agevolare il rilascio di sapori e aromi.
Una volta stabilito il valore del pH per la partita specifica, si fissa il valore del pH a 3,0 usando acido fosforico; ciò consente un’adeguata protezione del pH durante la fermentazione e la conservazione del mosto, e contribuisce a preservare gli aromi della frutta. È importante aggiungere al mosto l’acido in forma diluita. La fermentazione è controllata: il mosto - con pectine degradate e sotto protezione acida - è mantenuto a 18-20 oC per mezzo di apparecchiature di raffreddamento e vi viene inoculato un ceppo di lievito reidratato preparato appositamente; in tal modo è possibile abbreviare la prima fase della fermentazione.
Fermentazione
Per dissolvere lo strato superiore di polpa (cappello o strato di copertura) che si forma sul mosto, questo viene mescolato varie volte al giorno in modo che la polpa sia in contatto con il liquido e il materiale poroso galleggiante sulla superficie del mosto si dissolva, evitando così perdite rilevanti di aroma o di resa. La fermentazione dura di solito per 7-10 giorni e i parametri necessari per controllare i processi di fermentazione sono misurati costantemente (% rif., tenore di zuccheri e di alcole, pH, eccetera). Il mosto fermentato viene distillato il prima possibile. Il tenore di zuccheri riduttori del mosto fermentato non può essere superiore a 4 g/l.
Distillazione, raffinazione
Il mosto di ciliegie acide può essere distillato con due metodi (alambicchi a distillazione discontinua oppure apparecchiature a distillazione continua). In entrambi i casi si mira a produrre distillato o pálinka di qualità ottimale. La tendenza di separazione (ossia la quantità di distillato di «testa», di «cuore» e di «coda») viene determinata per ciascuna partita, e può naturalmente modificarsi durante la distillazione (fattore tempo). Il taglio della «testa» e della «coda» avviene di solito tramite valutazione organolettica. Dopo ogni distillazione il distillatore viene pulito per circa cinque minuti con un sistema di pulizia a circuito chiuso.
Messa a riposo, invecchiamento
La «Újfehértói meggypálinka» deve riposare finché raggiunge il giusto equilibrio. Il recipiente usato per la messa a riposo dev’essere di un materiale con cui gli elementi costitutivi della pálinka non reagiscano e che non rilasci materiali nocivi per la salute.
Per l’invecchiamento della «Újfehértói meggypálinka» si può utilizzare anche uno dei seguenti processi:
|
— |
«Újfehértói meggypálinka» invecchiata: invecchiamento per almeno tre mesi in botti di legno di volume non superiore a 1 000 litri, e per almeno sei mesi in botti di volume maggiore, in modo che la pálinka acquisti nuovi elementi di sapore, in parte tramite ossidazione e in parte tramite dissoluzione; |
|
— |
Vecchia «Újfehértói meggypálinka»: invecchiamento per almeno un anno in botti di legno di volume inferiore a 1 000 litri o per almeno due anni in botti di legno di volume pari o superiore a 1 000 litri; |
|
— |
«Újfehértói meggypálinka» invecchiata su un letto di ciliegie: invecchiamento per almeno tre mesi con almeno 10 kg di ciliegie acide mature o almeno 5 kg di ciliegie acide secche delle varietà specificate nella sezione D, provenienti dalla zona geografica delimitata nella sezione C, ogni 100 litri di pálinka. |
Adeguamento del tenore di alcole
Il tenore di alcole dei distillati viene diluito usando acqua potabile addolcita (al massimo 1 odH) di qualità controllata, fino a un livello idoneo al consumo. La diluizione è seguita da un altro periodo di riposo e invecchiamento, prima di imbottigliare il prodotto.
6. Legame con l’ambiente geografico o con l’origine
L’elemento di base di una buona pálinka è costituito da frutta di elevata qualità con caratteristiche eccezionali. Queste condizioni si possono realizzare solo scegliendo il miglior luogo possibile per la produzione della frutta, con particolare attenzione ai fattori pedoclimatici e alla posizione del sito.
La zona geografica specificata in precedenza si trova nella contea di Szabolcs-Szatmár-Bereg, al centro della regione di Nyírség. In questa zona le precipitazioni annuali sono di 570-590 mm, ma in alcune aree possono variare tra 550 e 600 mm. La quantità di precipitazioni durante la stagione vegetativa si aggira intorno a 420 mm, di cui 65-78 mm si registrano a giugno, favorendo la crescita dei frutti. La temperatura media annuale oscilla tra 9,3 e 9,9 oC. Gli ultimi giorni di gelo giungono verso metà aprile, mentre le prime gelate autunnali si verificano a metà ottobre. Il mese più caldo è luglio, con 20,2-20,7 oC, ossia 1-2 oC in meno rispetto ad altre zone dell’Alföld (la grande pianura ungherese). In questa zona geografica l’estate è più temperata che in altre parti dell’Alföld, in quanto anche in questa stagione le notti sono piuttosto fresche. La primavera inizia più tardi che nelle regioni vicine e pertanto i boccioli delle ciliegie acide sfuggono di solito alle gelate primaverili. In questa zona la stagione veramente calda inizia dopo la metà di luglio, ma in tale periodo il raccolto delle ciliegie acide è già terminato. Il soleggiamento annuale oscilla tra 1950 e 2030 ore, 760-800 delle quali durante l’estate.
La zona geografica è caratterizzata da un suolo prevalentemente sabbioso, con presenza di humus su rocce arenose. Il tenore di humus è superiore all’1 % e lo strato superficiale del suolo è pari a 40 cm. La ritenzione idrica e la permeabilità sono buone, il terreno è areato e raramente secco, e le sostanze nutritive sono sufficienti per ottenere un buon raccolto. L’incremento delle riserve di azoto può migliorare sensibilmente le rese. Oltre ai tipi di suoli citati, troviamo anche tratti più o meno grandi di suoli forestali rosso bruni, il cui tenore di humus varia dall’1 all’1,5 %. Anche le proprietà del suolo in termini di gestione dell’acqua sono ottimali, grazie alla combinazione tra una moderata permeabilità e una buona capacità di ritenzione idrica. L’aerazione e la gestione dei nutrienti del terreno sono ulteriori fattori positivi.
Le caratteristiche della zona geografica delimitata si sposano perfettamente con i requisiti di produzione delle varietà di ciliegie acide «Újfehértói fürtös», «Debreceni bőtermő», «Kántorjánosi 3», «Petri» ed «Éva», che costituiscono la materia prima per la «Újfehértói meggypálinka». Non è quindi un caso che queste terre abbiano dato origine alla coltivazione di ciliegie acide, incluse le varietà di ciliegie acide Újfehértó, e che proprio qui si produca la maggior parte di ciliegie acide della contea di Szabolcs-Szatmár-Bereg.
Durante la prima metà del XX secolo, le varietà locali altamente produttive di ciliegie acide, conosciute dalla popolazione locale come «Fehértói csüngős Pándy» o «Fehértói fürtös Pándy», erano già diffuse a Újfehértó e dintorni. I lavori di selezione delle varietà a Újfehértó e dintorni iniziarono negli anni Sessanta presso il centro di ricerca di Újfehértó sotto la direzione del dott. Ferenc Pethő; i lavori comportarono la raccolta di cloni di individui autofertili, con frutti di qualità elevata e ad alta resa, e con peduncolo facilmente staccabile. Tra questi, il clone di ciliegia acida con le migliori caratteristiche è stato selezionato e classificato come varietà riconosciuta ufficialmente a titolo provvisorio come «Újfehértói fürtös» nel 1970. La selezione varietale è stata estesa anche ai comuni limitrofi della regione. Anche le varietà raccolte in questa zona sono state testate a Újfehértó, e le migliori di queste, Debreceni bőtermő, Kántorjánosi 3, Petri ed Éva, sono state a loro volta riconosciute ufficialmente; queste varietà costituiscono la materia prima della «Újfehértói meggypálinka».
Esiste un rapporto di regressione lineare tra le forti escursioni termiche tra il giorno e la notte e il tenore zuccherino dei frutti. Nella zona geografica, per effetto della notevole differenza tra le temperature diurne e notturne durante il periodo vegetativo, il tenore zuccherino delle ciliegie acide usate come materia prima per la «Újfehértói meggypálinka» è elevato (almeno 14 °Brix). Le varietà si distinguono anche per l’assenza di amaro; ciò conferisce alla ciliegia acida un gusto piacevolmente acidulo o leggermente acido.
Grazie all’effetto congiunto dell’elevata piovosità nella zona geografica durante il periodo vegetativo e della buona capacità di ritenzione idrica del suolo umico sabbioso di media densità, la ciliegia acida presenta una bassa acidità (acidità totale compresa tra 0,6 e 1,5 %) che a sua volta contribuisce al gusto piacevolmente acidulo o leggermente acido delle varietà che costituiscono la materia prima per la «Újfehértói meggypálinka».
Nella fase di preparazione del mosto, oltre alla ridotta quantità consentita di frammenti di nocciolo (max. 3 %), il mosto in fermentazione è arricchito con frammenti di nocciolo essiccati, se questo è necessario per conferire alla «Újfehértói meggypálinka» il sapore di marzapane.
Le caratteristiche specifiche delle varietà di ciliegia acida coltivate nella zona geografica sono legate alle condizioni pedoclimatiche della zona geografica e alle conoscenze umane associate a Újfehértó.
La produzione e il consumo di pálinka nel bacino dei Carpazi risale alla storia più remota del popolo che si insediò in quei luoghi. Il popolo di Árpád conosceva già l’arte di produrre acquaviti, che aveva portato con sé dai luoghi di origine in Oriente. Sono state necessarie parecchie migliaia di anni per passare dagli arnesi primitivi, i rudimentali distillatori in argilla e legno di betulla, ai distillatori e agli alambicchi usati oggi per la raffinazione della pálinka. Il consumo di acquaviti e la funzione loro attribuita sono mutati nel tempo con l’evolversi delle circostanze. Nell’antichità questo nettare inebriante era impiegato soltanto come medicina, per la preparazione di essenze vegetali. (A Újfehértó il ricordo di queste usanze è riecheggiato nella coscienza collettiva fino a un recentissimo passato: ancora a metà del XX secolo gli anziani conservavano le erbe raccolte immergendole nella pálinka perché ne assorbisse gli effetti curativi.) Questa bevanda inebriante divenne popolare nel Medio Evo. Ancora negli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso, però, la pálinka era ben lontana dall’essere la bevanda di uso quotidiano che è diventata oggi; secondo gli abitanti di Újfehértó più anziani, veniva consumata solo in occasione di festività particolari come il raccolto.
Agli albori della produzione di pálinka gli alambicchi non erano destinati a impieghi distinti, ma si usavano per distillare frutta, vino, cereali, patate, eccetera. Nel XVIII secolo la capacità degli alambicchi era ancora modestissima. I primi dati sulle vendite di acquavite a Újfehértó risalgono appunto a quest’epoca e provengono dalle locande del luogo, che venivano date in affitto e fruttavano alla comunità un cospicuo reddito. In queste locande, i cui affittuari a quell’epoca provenivano sempre più spesso dalla comunità ebraica che andava stabilendosi nella zona, oltre al vino si vendeva la pálinka. La quantità di pálinka era però assai modesta; se ne deduce che per la produzione si utilizzavano ancora, come alambicchi, utensili di ridotta capacità fabbricati in casa. Successivamente la pálinka divenne sempre più popolare nella regione, come testimonia la dichiarazione del funzionario doganale in pensione Sándor Bakó.
A Újfehértó, come del resto in tutta la grande pianura ungherese, la frutta ha svolto un ruolo importante nella dieta della popolazione. Uno dei frutti locali è, per l’appunto, la ciliegia acida, le cui varietà selvatiche erano presenti nelle zone vicine già all’inizio del XVII secolo.
I piccoli agricoltori che possedevano i terreni e i frutteti più estesi producevano la propria «pálinka» nei mesi estivi, contemporaneamente alla «pálinka del raccolto» destinata alla popolazione locale.
Dall’inizio del XIX secolo nella zona di Újfehértó erano presenti numerosi ed estesi vigneti. Accanto alle vigne si coltivavano vari alberi da frutta, come ad esempio i ciliegi acidi semi-selvatici detti «cigánymeggy» e, in numero crescente, i ciliegi acidi Szilágyi e Pándy. A metà degli anni Settanta del XX secolo i frutteti di ciliegi acidi hanno iniziato a espandersi nelle piccole aziende agricole, soprattutto la varietà di ciliegie acide Pándy e le varietà di ciliegie acide Újfehértói, create nel 1965 nel centro di ricerca di Újfehértó.
A Újfehértó sorgevano due grandi distillerie: una era finanziata dalla collettività locale, l’altra dai proprietari terrieri locali. La prima era ubicata nella zona settentrionale della località, la seconda, fondata da Lőrinc Csernyus, primo luogotenente nella rivoluzione del 1848-1849, è ancora operativa nella zona meridionale in Rákóczi út.
In generale possiamo affermare che, tenendo conto delle condizioni climatiche favorevoli, la produzione e il consumo di «pálinka» di ciliegie acide vantano una lunga tradizione nell’area in oggetto.
7. Disposizioni dell’Unione europea o disposizioni nazionali/regionali
|
— |
Legge XI del 1997 sulla protezione dei marchi commerciali e delle indicazioni geografiche |
|
— |
Legge LXXIII del 2008 sulla pálinka, sulla pálinka di vinacce e sul consiglio nazionale della pálinka |
|
— |
Decreto governativo n. 158/2009, del 30 luglio 2009, che fissa norme dettagliate per la protezione delle indicazioni geografiche dei prodotti agricoli e dei generi alimentari e per la verifica dei prodotti |
|
— |
Decreto governativo n. 22/2012, del 29 febbraio 2012, sull’ufficio nazionale per la sicurezza della catena alimentare |
|
— |
Regolamento (CE) n. 110/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2008, relativo alla definizione, alla designazione, alla presentazione, all’etichettatura e alla protezione delle indicazioni geografiche delle bevande spiritose e che abroga il regolamento (CEE) n. 1576/89 del Consiglio |
|
— |
Regolamento di esecuzione (UE) n. 716/2013 della Commissione, del 25 luglio 2013, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 110/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla definizione, alla designazione, alla presentazione, all’etichettatura e alla protezione delle indicazioni geografiche delle bevande spiritose |
8. Richiedente
Nome: Zsindelyes Pálinka Zrt.
Indirizzo completo: Zsindelyes tanya 1. sz, H-4245 Érpatak
9. Aggiunte all’indicazione geografica
Il nome «Újfehértói meggypálinka» può recare le aggiunte seguenti.
Aggiunta: «érlelt» [invecchiata]
Condizioni d’uso specifiche: un prodotto può recare quest’aggiunta se è stato invecchiato per almeno tre mesi in botti di legno di volume non superiore a 1 000 litri, e per almeno sei mesi in botti di volume maggiore.
Aggiunta: «ópálinka» [vecchia pálinka]
Condizioni d’uso specifiche: un prodotto può recare quest’aggiunta se è stato invecchiato per almeno un anno in botti di legno di volume inferiore a 1 000 litri, o per almeno due anni in botti di legno di volume pari o superiore a 1 000 litri.
Aggiunta: «gyümölcságyon érlelt» o «ágyas» [invecchiata su un letto di ciliegie acide]
Condizioni d’uso specifiche: un prodotto può recare quest’aggiunta se almeno 10 kg di ciliegie acide mature o almeno 5 kg di ciliegie acide secche delle varietà specificate nella sezione D, provenienti dalla zona geografica delimitata nella sezione C, sono usate durante l’invecchiamento per ogni 100 litri di pálinka e il prodotto è invecchiato con le ciliegie per almeno tre mesi. La quantità netta di pálinka deve comparire sull’etichetta della bottiglia.
10. Norme specifiche in materia di etichettatura
Oltre a quanto stabilito dalla normativa pertinente, la denominazione contiene anche quanto segue:
«indicazione geografica».