28.10.2021   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 438/163


Dichiarazione di affidabilità della Corte in relazione all’ottavo, nono, decimo e undicesimo FES presentata al Parlamento europeo e al Consiglio — Relazione del revisore indipendente

(2021/C 438/02)

Giudizio

I.

L’audit della Corte ha riguardato:

a)

i conti annuali dell’ottavo, nono, decimo e undicesimo Fondo europeo di sviluppo, che comprendono lo stato patrimoniale, il conto del risultato economico, il prospetto dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni delle attività nette e la relazione sull’esecuzione finanziaria per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, come approvati;

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, la cui gestione finanziaria incombe alla Commissione (1).

Affidabilità dei conti

Giudizio sull’affidabilità dei conti

II.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’ottavo, nono, decimo e undicesimo FES, relativi all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria degli stessi al 31 dicembre 2020, i risultati delle loro operazioni, i flussi di cassa e le variazioni dell’attivo netto per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente al regolamento finanziario dei FES e ai princìpi contabili per il settore pubblico riconosciuti a livello internazionale.

Legittimità e regolarità delle operazioni che sono alla base dei conti

Entrate

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle entrate

III.

A giudizio della Corte, le entrate alla base dei conti per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

Spese

Giudizio negativo sulla legittimità e regolarità delle spese

IV.

A giudizio della Corte, data la rilevanza della questione descritta al paragrafo «Elementi a sostegno del giudizio negativo sulla legittimità e regolarità delle spese», le spese accettate nei conti per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 sono inficiate da errori in misura rilevante.

Elementi a sostegno del giudizio

V.

La Corte ha espletato l’audit in base ai princìpi internazionali di audit (ISA) e ai codici deontologici dell’IFAC, nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI (ISSAI). Le responsabilità della Corte in forza di tali princìpi e codici sono illustrate in maggiore dettaglio nella sezione dedicata alle responsabilità dell’auditor della presente relazione. La Corte rispetta inoltre i requisiti di indipendenza e ha assolto i propri obblighi deontologici di cui al codice deontologico della professione contabile dell’International Ethics Standards Board for Accountants. La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti costituiscano una base sufficiente e adeguata per formulare il proprio giudizio di audit.

Elementi a sostegno del giudizio negativo sulla legittimità e regolarità delle spese

VI.

Le spese contabilizzate nel 2020 a titolo dell’ottavo, nono, decimo e undicesimo FES sono inficiate da errori in misura rilevante. Il livello di errore stimato dalla Corte per le spese accettate nei conti è pari al 3,8 %.

Principali questioni di audit

VII.

Le principali questioni di audit sono quelle che, secondo il giudizio professionale degli auditor della Corte, hanno rivestito la massima importanza nell’audit dei rendiconti finanziari del periodo in esame. Tali questioni sono state affrontate nel contesto dell’audit dell’insieme dei rendiconti finanziari e nell’elaborazione del giudizio della Corte al riguardo, ma su di esse la Corte non fornisce un giudizio distinto.

Ratei passivi

VIII.

La Corte ha valutato i ratei passivi presentati nei conti che sono soggetti a stima in misura considerevole. Alla fine dell’esercizio 2020, secondo le stime della Commissione, le spese ammissibili sostenute dai beneficiari, ma non ancora dichiarate, ammontavano a 5 452 milioni di euro (fine esercizio 2019: 5 074 milioni di euro).

IX.

La Corte ha esaminato il calcolo di queste stime ed un campione di 30 singoli contratti per scongiurare il rischio che i ratei fossero indicati in modo non esatto. L’attività svolta ha consentito alla Corte di concludere che i ratei passivi riconosciuti nei conti definitivi erano corretti.

Potenziale impatto sui conti FES 2020 del recesso del Regno Unito dall’Unione europea

X.Il

1o febbraio 2020, il Regno Unito ha cessato di essere uno Stato membro dell’UE. A seguito della conclusione, tra le due parti, dell’accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall’Unione europea e dalla Comunità europea dell’energia atomica («l’accordo sul recesso»), il Regno Unito si è impegnato a continuare a far parte dei FES fino alla chiusura dell’undicesimo FES e di tutti i FES precedenti non ancora chiusi. Il Regno Unito assumerà i medesimi obblighi che incombono agli Stati membri in virtù dell’accordo interno con cui è stato istituito l’undicesimo FES, oltre agli obblighi derivanti dai FES precedenti fino alla chiusura degli stessi.

XI.

L’accordo sul recesso prevede inoltre che, qualora gli importi relativi a progetti a titolo del decimo FES o di FES precedenti non abbiano formato oggetto di impegni o siano stati disimpegnati alla data dell’entrata in vigore di detto accordo, la quota di tali importi spettante al Regno Unito non verrà riutilizzata. Ciò vale anche per la quota relativa al Regno Unito dei fondi non impegnati o disimpegnati a titolo dell’undicesimo FES dopo il 31 dicembre 2020.

XII.

Alla luce di quanto precede, non vi è alcuna incidenza finanziaria da segnalare sui conti FES per il 2020. La Corte conclude che detti conti, al 31 dicembre 2020, riflettono in maniera esatta il processo di recesso a quella data.

Responsabilità della direzione

XIII.

In base agli articoli 310-325 del TFUE e al regolamento finanziario dell’undicesimo FES, la direzione è responsabile della preparazione e della presentazione dei conti annuali dei FES sulla base dei princìpi contabili per il settore pubblico riconosciuti a livello internazionale, nonché della legittimità e della regolarità delle operazioni sottostanti. Tale responsabilità comprende la definizione, l’applicazione e il mantenimento di controlli interni adeguati ai fini della preparazione e della presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore. La Commissione detiene la responsabilità ultima per quanto riguarda la legittimità e la regolarità delle operazioni che sono alla base dei conti FES.

XIV.

Nel preparare i conti FES, la Commissione è tenuta a valutare la capacità dei FES di mantenere la continuità operativa, fornendo qualsiasi informazione pertinente e basando la contabilità sull’ipotesi della continuità dell’attività, a meno che la Commissione non intenda liquidare i FES o interromperne l’attività, o non abbia alternative realistiche a ciò.

XV.

Alla Commissione spetta sovrintendere al processo di predisposizione dell’informativa finanziaria dei FES.

Le responsabilità dell’auditor in relazione alla revisione dei conti FES e delle operazioni sottostanti

XVI.

Gli obiettivi della Corte sono di ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti FES e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, nonché, sulla base dell’audit espletato, di presentare al Parlamento europeo e al Consiglio una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La ragionevole certezza consiste in un livello elevato di sicurezza, ma non è una garanzia che l’audit abbia necessariamente rilevato tutte le possibili inesattezze o inosservanze rilevanti. Queste possono risultare da frode o errore e sono ritenute rilevanti se è ragionevole presumere che, considerate singolarmente o in termini aggregati, possano influenzare eventuali decisioni economiche adottate sulla base dei conti FES in questione.

XVII.

In osservanza dei princìpi ISA e ISSAI, nell’ambito dell’audit la Corte esercita il giudizio professionale e mantiene lo scetticismo professionale durante tutto il corso dell’attività. La Corte inoltre:

individua e valuta i rischi di inesattezze rilevanti nei conti FES e di inosservanze significative, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti rispetto agli obblighi sanciti nel quadro giuridico dei FES. Definisce ed espleta procedure di audit commisurate a tali rischi e ottiene elementi probatori di audit sufficienti e adeguati per formulare un giudizio. I casi di inesattezze o violazioni rilevanti dovute a frode sono più difficili da individuare di quelli derivanti da errori, poiché la frode può implicare collusione, falsificazioni, omissioni intenzionali, presentazioni ingannevoli o l’elusione del controllo interno. Pertanto, aumenta il rischio che tali casi non vengano rilevati;

acquisisce conoscenza del controllo interno pertinente ai fini dell’audit, allo scopo di definire procedure di audit adeguate, ma non di esprimere un giudizio sull’efficacia del controllo interno;

valuta l’adeguatezza delle politiche contabili adottate dalla direzione e la ragionevolezza delle stime contabili e dell’informativa correlata in capo a quest’ultima;

trae conclusioni circa l’adeguatezza dell’impiego, da parte della direzione, dell’ipotesi della continuità operativa quale base contabile e, sulla scorta degli elementi probatori di audit ottenuti, stabilisce se esistano rilevanti incertezze dovute a fatti o a situazioni che possono mettere in serio dubbio la capacità dei FES di operare nella prospettiva della continuazione dell’attività. Nel caso in cui concluda che tali incertezze rilevanti esistono, la Corte è tenuta a mettere in evidenza nella propria relazione l’informativa correlata nei conti FES oppure, qualora tale informativa sia inadeguata, a modificare il giudizio espresso. Le conclusioni della Corte sono basate sugli elementi probatori di audit ottenuti alla data della relazione da essa presentata. È tuttavia possibile che fatti o situazioni future facciano sì che l’entità cessi di operare nella prospettiva della continuazione dell’attività;

valuta la presentazione, la struttura e il contenuto dei conti annuali nel loro insieme, ivi compresa l’informativa, e se i conti annuali rilevino fedelmente le operazioni sottostanti e i fatti.

XVIII

.La Corte comunica con la direzione in merito, fra l’altro, all’estensione e alla tempistica previste per l’audit e alle constatazioni di audit significative, comprese le constatazioni relative a eventuali carenze significative del controllo interno.

XIX

.Dal lato delle entrate, vengono esaminati tutti i contributi degli Stati membri e un campione di altri tipi di operazioni inerenti alle entrate.

XX.

Dal lato delle uscite, la Corte esamina le operazioni di pagamento una volta che la spesa è stata sostenuta, registrata e accettata. Tale esame riguarda tutte le categorie di pagamenti ad eccezione degli anticipi, nel momento in cui sono effettuati. Gli anticipi sono esaminati una volta che il destinatario ha fornito la giustificazione del corretto utilizzo dei fondi e l’istituzione o l’organismo l’ha accettata liquidando l’anticipo, il che potrebbe avvenire soltanto in un esercizio successivo.

XXI.

Quanto alle questioni discusse con la Commissione, la Corte stabilisce quali abbiano rivestito la massima importanza nell’audit dei conti FES e costituiscano quindi i principali temi di audit per il periodo in esame. Tali questioni sono illustrate nella relazione della Corte, salvo che la normativa ne vieti la divulgazione o nel caso, estremamente raro, in cui la Corte decida che una questione non vada comunicata nella relazione poiché è ragionevole presumere che le avverse conseguenze che ne discenderebbero superino eventuali vantaggi di interesse pubblico.

8 luglio 2021

Klaus-Heiner LEHNE

Presidente

Corte dei conti europea

12, rue Alcide De Gasperi — L-1615 Luxembourg


(1)  Conformemente agli articoli 43, 48-50 e 58 del regolamento finanziario applicabile all’undicesimo FES, la presente dichiarazione di affidabilità non copre le risorse dei FES gestite dalla BEI.