COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 20.7.2021
SWD(2021) 725 final
DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE
Relazione sullo Stato di diritto 2021
Capitolo sulla situazione dello Stato di diritto in Svezia
che accompagna il documento
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI
Relazione sullo Stato di diritto 2021
La situazione dello Stato di diritto nell’Unione europea
{COM(2021) 700 final} - {SWD(2021) 701 final} - {SWD(2021) 702 final} - {SWD(2021) 703 final} - {SWD(2021) 704 final} - {SWD(2021) 705 final} - {SWD(2021) 706 final} - {SWD(2021) 707 final} - {SWD(2021) 708 final} - {SWD(2021) 709 final} - {SWD(2021) 710 final} - {SWD(2021) 711 final} - {SWD(2021) 712 final} - {SWD(2021) 713 final} - {SWD(2021) 714 final} - {SWD(2021) 715 final} - {SWD(2021) 716 final} - {SWD(2021) 717 final} - {SWD(2021) 718 final} - {SWD(2021) 719 final} - {SWD(2021) 720 final} - {SWD(2021) 721 final} - {SWD(2021) 722 final} - {SWD(2021) 723 final} - {SWD(2021) 724 final} - {SWD(2021) 726 final} - {SWD(2021) 727 final}
Sintesi
Proseguono gli sforzi per rafforzare ulteriormente le garanzie giuridiche per l'indipendenza della magistratura all'interno del sistema giudiziario svedese, in particolare attraverso il lavoro della commissione d'inchiesta sul rafforzamento della democrazia e dell'indipendenza giudiziaria, che sta anche riesaminando il processo di modifica della Costituzione. È stata inoltre attuata una riforma mirata del sistema di nulla osta di sicurezza per i giudici. La Svezia ha inoltre adottato alcune misure per migliorare ulteriormente la digitalizzazione del sistema giudiziario, in particolare l'istituzione di un nuovo consiglio sulla digitalizzazione, incentrato sui procedimenti penali. Permangono tuttavia preoccupazioni circa le risorse a lungo termine del sistema giudiziario. Il sistema giudiziario ha continuato a operare in modo efficiente, anche di fronte alle sfide poste dalla pandemia di COVID-19, laddove la facoltà di decidere in merito a misure specifiche relative al proseguimento della sua attività è stata lasciata agli organi giurisdizionali.
Come negli anni precedenti, i livelli percepiti di corruzione della Svezia sono tra i più bassi dell'Unione europea e del mondo. La trasparenza è la pietra angolare dell'approccio della Svezia alla lotta alla corruzione. Nel 2020 la Svezia ha adottato il primo piano d'azione nazionale strategico per prevenire la corruzione nella pubblica amministrazione. Prescrive, tra l'altro, l'uso sistematico dell'analisi del rischio di corruzione per rafforzare la consapevolezza del rischio di corruzione e le pratiche di gestione del rischio tra i funzionari pubblici. Sebbene il piano d'azione sia considerato un passo importante, non si traduce in azioni concrete, non ha un cronogramma ed è stato oggetto di una consultazione limitata tra i portatori di interessi. Nel periodo di riferimento sono state intraprese ulteriori iniziative di prevenzione, tra cui l'estensione delle norme relative al fenomeno delle "porte girevoli" ai dirigenti di alto livello della Corte dei conti nazionale e nuovi orientamenti per la dichiarazione patrimoniale dei funzionari pubblici. Le attività di rappresentanza di interessi continuano a non essere regolamentate e non esiste una prassi consolidata di rendere noti al pubblico coloro che cercano di influenzare proposte legislative specifiche ("impronta legislativa"). La corruzione internazionale rimane un'area a rischio in cui si osservano solo livelli moderati di azione penale.
La libertà dei media e il pluralismo dei media in Svezia continuano a essere generalmente solidi, principalmente grazie alle garanzie che derivano sia dalla Costituzione che dalla legislazione. La Svezia ha ulteriormente rafforzato le garanzie giuridiche per l'indipendenza e ha aumentato il bilancio dell'autorità svedese per la stampa e la radiotelevisione. Come rilevato nella relazione sullo Stato di diritto 2020, il governo sta inoltre analizzando la possibilità di introdurre una legislazione specifica sulla trasparenza della proprietà dei media, che attualmente non esiste. La Svezia sta adottando misure per migliorare la protezione dei giornalisti, nel quadro della revisione in corso della tutela penale per determinate funzioni vitali della società. I giornalisti subiscono sempre più spesso minacce e molestie, soprattutto online. La Svezia ha adottato misure economiche per far fronte agli effetti economici negativi della pandemia di COVID-19 sui media e sui giornalisti, in particolare sui freelance.
Poiché la Costituzione svedese non prevede lo stato di emergenza per una crisi sanitaria, le misure connesse alla pandemia di COVID-19 sono state adottate principalmente mediante raccomandazioni. Nel gennaio 2021 la Svezia ha adottato un nuovo quadro legislativo che consente al governo di adottare misure più restrittive per combattere la pandemia di COVID‑19. Tale quadro è stato oggetto di un esame ex ante della costituzionalità, ma il Comitato costituzionale ha criticato i tempi brevi di consultazione. È stata presentata al parlamento una proposta volta a istituire un istituto nazionale per i diritti dell'uomo conforme alle norme internazionali. Lo spazio della società civile rimane aperto e il governo sta valutando misure volte a chiarire i requisiti che impongono alle organizzazioni della società civile di ricevere finanziamenti pubblici.
I.Sistema giudiziario
Il sistema giudiziario svedese si divide in due rami: le giurisdizioni ordinarie, costituite da 48 tribunali distrettuali, sei corti d'appello e la Corte suprema; e le giurisdizioni amministrative con dodici tribunali amministrativi, quattro corti amministrative d'appello e la Corte suprema amministrativa. L'Amministrazione giudiziaria nazionale, ente facente capo al ministero della Giustizia, è responsabile della gestione generale dei tribunali, inclusa la distribuzione delle risorse, del personale e delle attrezzature. Il comitato indipendente di candidatura dei giudici presenta le candidature per tutte le nomine giudiziarie, in base alle quali il governo nomina i giudici. La Procura svedese è indipendente e separata dal governo. La Svezia sta intraprendendo iniziative per aderire alla Procura europea. L'ordine svedese degli avvocati è un'associazione indipendente e autonoma istituita dalla legge ed è responsabile del controllo delle attività professionali degli avvocati e dell'adozione di provvedimenti disciplinari nei confronti dei suoi membri.
Indipendenza
Il livello percepito di indipendenza della magistratura è rimasto elevato. In generale, il 71 % dei cittadini e delle aziende ritiene che il livello di indipendenza degli organi giurisdizionali e dei giudici in Svezia sia "molto buono" o "abbastanza buono" nel 2021. Il livello percepito di indipendenza della magistratura è stato sempre molto elevato tra il 2016 e il 2020 e rimane elevato nel 2021, anche se è diminuito in una certa misura rispetto al 2020 sia per i cittadini che per le aziende.
I lavori della commissione d'inchiesta volti a rafforzare ulteriormente le garanzie per l'indipendenza della magistratura stanno progredendo. La commissione, istituita nel febbraio 2020 e che produrrà i suoi risultati nel 2023, sta esaminando in particolare il quadro giuridico relativo all'età pensionabile e al numero di giudici della Corte suprema, nonché lo status e l'indipendenza dell'Amministrazione giudiziaria nazionale. Esaminerà inoltre se sia necessario modificare la Costituzione. La commissione interpartitica si è riunita regolarmente sin dalla sua creazione e sta svolgendo ricerche comparative sui quadri normativi per l'indipendenza della magistratura e sulle modifiche costituzionali in altri Stati membri dell'Unione europea. Il lavoro tiene conto delle norme europee pertinenti. La commissione ha spiegato che intende anche istituire uno o due gruppi di esperti esterni per assisterla nello svolgimento dei suoi compiti. I portatori di interessi hanno accolto con ampio favore questo lavoro volto a rafforzare in via preventiva le potenziali vulnerabilità all'interno del quadro giuridico esistente. L'Associazione dei giudici ha evidenziato in particolare l'attuale sistema di nomina del direttore generale dell'Amministrazione giudiziaria nazionale da parte del governo come potenziale carenza e ha raccomandato la creazione di un Consiglio della magistratura indipendente, che è un'opzione che deve essere esaminata dalla commissione conformemente al suo mandato. L'Associazione dei giudici ritiene inoltre che il sistema di determinazione delle retribuzioni dei giudici meriti attenzione, anche se non rientra nel mandato della commissione. Le retribuzioni sono fissate, nell'ambito di un contratto collettivo, tra i giudici e l'Amministrazione giudiziaria nazionale per i giudici di nuova nomina e successivamente riviste annualmente tra il giudice e il presidente dell'organo giurisdizionale competente. L'Associazione dei giudici ritiene che, sebbene tale sistema sia in vigore da oltre 10 anni e nel complesso non abbia creato problemi di rilievo, esso non è sufficientemente trasparente e manca di criteri chiari. Secondo le raccomandazioni del Consiglio d'Europa, le principali norme del sistema di retribuzione dei giudici di carriera dovrebbero essere stabilite per legge.
Sono entrate in vigore le modifiche al regime di nulla osta di sicurezza per i giudici. Al fine di rafforzare l'indipendenza della magistratura, le modifiche della legge sulla protezione della sicurezza entrate in vigore nell'aprile 2021 specificano che i nulla osta di sicurezza per i presidenti dei tribunali devono essere eseguiti dal comitato di candidatura dei giudici e, per i giudici ordinari, dai rispettivi tribunali. Tali modifiche sono state determinate da una modifica del sistema generale dei nulla osta di sicurezza per i funzionari pubblici adottato nel 2019, in base al quale il governo era diventato anche responsabile dei nulla osta di sicurezza dei presidenti di tribunali, precedentemente sotto la responsabilità dell'Amministrazione giurisdizionale nazionale. Per far fronte a questa situazione, nel maggio 2019 il governo ha nominato un presidente di una commissione d'inchiesta per garantire un sistema adeguato a tutela dello status degli organi giurisdizionali e dei giudici. Sulla base della relazione d'inchiesta e di una procedura di consultazione, il governo ha presentato la proposta di modifica della legge sulla protezione della sicurezza, adottata dal parlamento nel gennaio 2021.
Qualità
Sono state ribadite le preoccupazioni circa la situazione a lungo termine delle risorse destinate alla magistratura. A seguito di una richiesta dell'Amministrazione giudiziaria nazionale di aumentare il bilancio 2021-2023 del sistema giudiziario, il bilancio 2021 è stato leggermente aumentato. Dal 2012 la Svezia spende circa il 0,27 % del suo PIL per i tribunali a un livello stabile. I portatori di interessi e l'Amministrazione giudiziaria nazionale hanno sottolineato la necessità di aumentare le risorse a più lungo termine anziché su base annuale, al fine di garantire la prevedibilità e consentire ai tribunali di gestire il crescente numero di cause penali in entrata.
La digitalizzazione della giustizia sta progredendo ed è stato istituito un consiglio sulla digitalizzazione del sistema giudiziario. A seguito dell'entrata in vigore, nel gennaio 2021, della nuova legislazione sulla comunicazione elettronica nei procedimenti giudiziari, sono pienamente in vigore le norme procedurali per consentire la tecnologia digitale nei tribunali. Tuttavia non è ancora possibile accedere online alle sentenze di primo grado e le modalità di lettura automatica sono limitate. Le lacune ancora esistenti nei procedimenti civili e amministrativi riguardano la possibilità di accedere ai fascicoli in corso e chiusi, mentre nei procedimenti penali sono disponibili solo strumenti digitali limitati. Al fine di migliorare l'efficienza e l'uso di strumenti digitali lungo l'intera catena giudiziaria, in particolare per i procedimenti penali, nel settembre 2020 è stato istituito un nuovo consiglio per la digitalizzazione della magistratura all'interno della struttura del Consiglio nazionale per la prevenzione della criminalità, composto dai capi di undici autorità diverse. Esso mira a migliorare lo scambio di informazioni nel processo di giustizia penale ed è responsabile dell'individuazione e della pianificazione degli sforzi congiunti di sviluppo, del monitoraggio dell'attuazione delle azioni di sviluppo in corso e dell'evoluzione del sistema di gestione delle informazioni. L'iniziativa è organizzata in più fasi, che hanno inizio con la creazione del flusso elettronico di informazioni tra le autorità che gestiscono il maggior numero di cause penali, con un collegamento completo tra tutte le autorità da stabilire entro il 2022. Il Consiglio predisporrà inoltre il nuovo piano strategico per la digitalizzazione della magistratura a partire dal 2023, poiché l'attuale strategia scadrà nel 2022.
Efficienza
L'efficienza del sistema giudiziario è rimasta stabile, con un maggior numero di procedimenti chiusi nel 2020 rispetto agli anni precedenti. Il tasso di ricambio è rimasto stabile per i contenziosi civili e commerciali (97,5 %) ed è migliorato per i procedimenti amministrativi (dal 96,8 % nel 2018 al 101,7 % nel 2019). Nel 2019 il tempo stimato per la definizione di una causa è rimasto basso per i contenziosi civili e commerciali e per i procedimenti amministrativi, sebbene sia continuato ad aumentare il numero di cause amministrative in entrata. I dati nazionali mostrano che, mentre nel 2020 le cause in entrata sono aumentate, le cause definite sono aumentate in misura ancora maggiore, con un rialzo di circa l'8 % rispetto al 2019. Secondo l'amministrazione giudiziaria nazionale, ciò è dovuto, tra l'altro, al fatto che è stato spesso possibile chiudere cause meno complesse in procedimenti scritti, mentre le cause più complesse sono state rinviate. Poiché, in linea di massima, durante tutta la pandemia di COVID-19 i tribunali sono rimasti aperti ed è stata loro lasciata la facoltà di decidere in merito alle misure concrete, il tasso di udienze rinviate ne ha risentito solo in modo moderato (21,9 % nel 2020 rispetto a una media del 20,3 % nel periodo 2017-2019).
II.Quadro anticorruzione
La Svezia ha in buona parte approntato il quadro legislativo e giudiziario per contrastare e prevenire la corruzione. Il governo ha adottato un piano d'azione nazionale per il periodo 2021-2023, il primo in assoluto, per prevenire la corruzione nelle agenzie governative centrali. Nell'ambito della Procura svedese, il nucleo anticorruzione nazionale è l'organo inquirente specializzato, responsabile di tutte le indagini penali relative alla corruzione e alla corruzione internazionale. L'unità nazionale di polizia anticorruzione, nell'ambito dell'autorità di polizia svedese, ha il compito sia di indagare sui reati di corruzione che di prevenire la corruzione sostenendo diverse autorità pubbliche nella stesura di politiche anticorruzione. L'autorità svedese per i reati economici, organizzata sotto l'egida del ministero della Giustizia, ha il compito di indagare e perseguire i reati finanziari gravi, compreso il recupero dei proventi di reato. Altri organismi, quali la Corte dei conti nazionale, l'autorità nazionale garante della concorrenza, il Consiglio nazionale per la prevenzione della criminalità e la polizia finanziaria (la UIF svedese e una parte dell'autorità di polizia) sono responsabili della prevenzione e delle indagini sulla corruzione, oltre ad avere competenze legali e di controllo.
La percezione degli esperti e dei dirigenti d'impresa è che la Svezia sia uno dei paesi meno corrotti al mondo. Nell'indice di percezione della corruzione 2020 di Transparency International, la Svezia ha ricevuto un punteggio di 85/100, classificandosi al 2° posto nell'Unione europea e al 3º a livello mondiale
. Questa percezione è stata relativamente stabile
negli ultimi cinque anni
.
La Svezia sta attualmente riesaminando la disciplina della prescrizione per tutti i reati, compresi i reati di corruzione. In Svezia si configura come reato un'ampia gamma di reati di corruzione
. Il diritto del lavoro svedese continua a prevedere sanzioni disciplinari per inadempimento degli obblighi sotto forma di avvertimenti o riduzioni salariali e vieta il coinvolgimento dei dipendenti in attività che possono pregiudicare la fiducia nella loro imparzialità o nuocere alla reputazione dell'autorità
.
Nel dicembre 2020 la Svezia ha adottato un piano nazionale anticorruzione per la sua pubblica amministrazione. Il piano d'azione è incentrato sulla prevenzione della corruzione nelle agenzie governative centrali, compresi gli enti governativi
. Non include le imprese di proprietà dello Stato. L'obiettivo del piano d'azione è fornire alle agenzie gli strumenti e le migliori pratiche in materia di prevenzione della corruzione. Prevede l'uso sistematico dell'analisi del rischio per rafforzare la consapevolezza del rischio di corruzione e le pratiche di gestione del rischio. Il piano è stato oggetto di critiche a causa della mancanza di chiarezza, di ambizione e di un'ampia consultazione dei portatori di interessi
. Il piano non definisce priorità od obiettivi specifici da raggiungere entro una determinata data. L'Agenzia svedese per l'amministrazione pubblica faciliterà il lavoro di prevenzione nell'ambito del piano
, sebbene non abbia alcun ruolo di supervisione
. L'Agenzia per l'amministrazione pubblica pubblicherà una relazione intermedia con una valutazione di base nel 2021 e presenterà una relazione sintetica sui risultati al ministero delle Finanze entro la fine del 2023
.
La cooperazione tra la polizia e le procure è nel complesso efficace. Secondo la polizia e le procure, le risorse, il livello di specializzazione di inquirenti e procuratori e l'accesso alle informazioni pertinenti sono sufficienti affinché le autorità possano svolgere le proprie funzioni nella lotta alla corruzione
. La Svezia ha iniziato a creare un sistema elettronico per migliorare lo scambio di informazioni nella gestione delle cause penali
. Nel 2022 la catena giudiziaria dovrebbe essere completamente interconnessa digitalmente
. I dati preliminari del Consiglio nazionale per la prevenzione della criminalità indicano una diminuzione dei casi di corruzione segnalati rispetto al 2019, ma si registra un aumento significativo dei casi di condotta impropria di un funzionario
. Nel 2020 sono state avviate azioni penali per corruzione nei confronti di 38 persone e sono state comminate 26 condanne, quattro delle quali prevedevano pene detentive
.
La corruzione internazionale è stata evidenziata come un'area a rischio di corruzione. Pur essendo un paese di esportazione globale con il maggior numero di multinazionali pro capite, l'azione svedese di contrasto alla corruzione internazionale è stata considerata moderata
. La legge sulle ammende societarie è stata rivista nel 2019
. Oltre ai requisiti della doppia incriminabilità e della responsabilità delle società anche la prescrizione costituisce un ostacolo all'azione penale efficace in Svezia per corruzione internazionale
. Ciò può essere particolarmente difficile se le indagini sulla corruzione internazionale commessa all'estero dipendono dalla raccolta di prove in un altro paese e dall'assistenza giudiziaria reciproca attraverso la cooperazione internazionale. Nel 2020 l'Istituto svedese per la lotta alla corruzione senza scopo di lucro ha aggiornato il suo codice di condotta delle imprese non vincolante, un'iniziativa di autoregolamentazione per contrastare tangenti e corruzione. Il codice riguarda il settore privato, compreso il suo rapporto con il settore pubblico.
Le attività di rappresentanza di interessi continuano a non essere regolamentate in Svezia. Non vi è alcun obbligo specifico per i responsabili politici di divulgare proattivamente i contatti con i rappresentanti di interessi in una "impronta legislativa" per pubblicare informazioni su chi ha cercato di influenzare quali proposte legislative e con quali risorse. I lobbisti e i rappresentanti di interessi non sono tenuti a iscriversi in un registro delle lobby né a rivelare i loro clienti o informazioni finanziarie relative alle loro attività di lobbismo
. Nel complesso, tuttavia, la divulgazione delle informazioni al pubblico, la trasparenza e l'accesso alle informazioni rimangono la pietra angolare dell'approccio svedese alla prevenzione della corruzione.
È stata adottata una nuova legge sul fenomeno delle porte girevoli per la Corte dei conti nazionale. Le norme relative alle attività successive alle fine del rapporto adottate nel 2020 stabiliscono limitazioni per i funzionari di alto livello dell'autorità di vigilanza finanziaria, tra cui il controllore generale, il vice controllore generale e il controllore generale facente funzione. L'ambito di applicazione ratione personae dei regolamenti applicabili in materia di "porte girevoli" è stato quindi esteso dalle principali funzioni esecutive del governo (compresi i ministri, i membri del gabinetto e i segretari di Stato che ottengono lavori e incarichi in organizzazioni diverse dal governo o dal settore pubblico) ai dirigenti di alto livello dell'organo svedese di vigilanza finanziaria
. Tuttavia le norme svedesi relative alle attività successive alla fine del rapporto rimangono nel complesso limitate per quanto riguarda l'entità e l'impatto, e solo un caso è stato segnalato nell'ambito delle norme applicabili in materia di "porte girevoli" adottate nel 2018
.
Gli orientamenti sulle dichiarazioni patrimoniali sono stati modificati per aggiungere elementi di prova alle informazioni dichiarate. Ai sensi della legislazione vigente in materia di dichiarazioni patrimoniali, i ministri e alcuni funzionari pubblici delle amministrazioni pubbliche, dei comuni e delle regioni devono segnalare le disponibilità di strumenti finanziari. Secondo gli orientamenti, le dichiarazioni presentate dai ministri e da alcuni funzionari degli enti governativi devono essere suffragate da elementi di prova, come le dichiarazioni ufficiali di una banca o di un intermediario di borsa
. Questa misura mira a facilitare l'esame dell'esattezza delle informazioni dichiarate. Gli enti governativi esaminano e confrontano le dichiarazioni con gli elementi di prova ricevuti, ma non verificano ulteriormente la completezza delle informazioni né procedono a controlli
.
La Svezia ha rivisto le sue norme in materia di protezione degli autori di segnalazioni di illeciti (whistleblower) ed è all'esame una legge a sé stante. La relazione finale dell'inchiesta governativa indipendente è stata presentata nel giugno 2020 e propone l'adozione di una nuova legge
che sostituisca l'attuale "legge sulla tutela speciale dei lavoratori contro le ritorsioni per segnalazioni di illeciti gravi" del 2016
. Nuove norme che entreranno in vigore il 1º dicembre 2021 modificherebbero gli attuali requisiti in materia di protezione degli autori di segnalazioni di illeciti (whistleblower) e riguarderebbero le organizzazioni e le imprese sia del settore pubblico che di quello privato. Tutte le grandi aziende del settore privato sarebbero tenute a istituire canali di segnalazione interna sicuri per le denunce degli autori di segnalazioni di illeciti (whistleblower)
.
La trasparenza del finanziamento dei partiti politici è ampiamente garantita. A norma della legge sulla trasparenza del finanziamento dei partiti politici
, i partiti politici nazionali, comunali e locali sono tenuti a comunicare le origini delle loro entrate, ma non le spese, all'Agenzia per i servizi giuridici, finanziari e amministrativi. L'agenzia pubblica tempestivamente le relazioni finanziarie ogni luglio per l'anno precedente
. La mancata comunicazione dei redditi è sanzionata con ammende fino a circa 9 800 EUR (100 000 SEK). Il parlamento ha adottato un tetto per le donazioni anonime per donatore pari a circa 230 EUR (2 325 SEK)
. I contributi dei privati devono essere resi pubblici, ma non sono pubblicati. Tuttavia in Svezia le entrate dei partiti politici derivano in gran parte dalla sovvenzione statale che i partiti ricevono in base al risultato che hanno ottenuto nelle due precedenti elezioni.
Nel dicembre 2020 il governo ha pubblicato una relazione sulla criminalità, compresi i reati di corruzione connessi alla pandemia di COVID-19. L'analisi evidenzia le aree in cui esiste un rischio di abuso o di abuso effettivo delle misure e dei programmi di sostegno COVID-19 adottati dal governo e dal parlamento
. La relazione non tratta in modo specifico i rischi di corruzione percepiti. Evidenzia le difficoltà nel contrastare i reati connessi alla corruzione, tra cui la mancanza di indagini e azioni penali contro le frodi nei confronti del sistema di previdenza sociale a causa delle risorse limitate e di altre priorità. Inoltre l'Agenzia nazionale per gli appalti pubblici ha pubblicato un documento di orientamento sulle norme in materia di appalti pubblici applicabili durante la pandemia di COVID-19, comprese le modifiche delle condizioni contrattuali
. Peraltro dal 1º gennaio 2021 tutti gli appalti pubblici devono essere registrati e pubblicati in apposite banche dati nazionali, che segnalano i dati a un'autorità centrale per migliorare la raccolta di statistiche sugli appalti pubblici in Svezia
. La nuova legge sostiene il monitoraggio e l'individuazione di cartelli di manipolazione delle gare d'appalto negli appalti pubblici e di altre gravi irregolarità in tempi di pandemia di COVID-19 e oltre
.
III.Pluralismo dei media e libertà dei media
Il quadro giuridico svedese in materia di pluralismo dei media è stabilito dalla Costituzione e dal diritto derivato. In particolare, la legge fondamentale sulla libertà di espressione e la legge sulla libertà di stampa garantiscono la libertà di espressione. L'autorità svedese di regolamentazione dei media, l'autorità per la stampa e la radiotelevisione ("Myndigheten för Press, radio och tv"), opera ai sensi della Costituzione e della legge sulla radio e la televisione recentemente modificata per recepire la direttiva sui servizi di media audiovisivi (AVMSD).
La Svezia ha ulteriormente rafforzato le garanzie normative per l'indipendenza dell'autorità di regolamentazione dei media e ha aumentato le sue risorse. Le modifiche della legge sulla radio e la televisione per recepire la direttiva AVMSD sono entrate in vigore il 1º dicembre 2020 e hanno introdotto alcune novità per l'autorità per la stampa e la radiotelevisione. Esse contengono disposizioni che precisano che un membro del parlamento, del governo o un dipendente degli enti pubblici non può essere nominato membro della commissione per la radiotelevisione. Inoltre la riforma introduce disposizioni volte a rafforzare l'indipendenza della commissione per la radiotelevisione precisando che i membri della commissione sono nominati per un periodo di quattro anni, garantendo l'avvicendamento del personale, e che il capo dell'autorità è nominato per un mandato fisso di sei anni. L'edizione 2021 dell'Osservatorio del pluralismo dei media (Media Pluralism Monitor, MPM 2021) conferma un rischio basso per quanto riguarda l'indipendenza e l'efficienza dell'autorità svedese di regolamentazione dei media. Il bilancio 2021 dell'autorità per la stampa e la radiotelevisione è stato aumentato di circa 341 000 EUR (3,5 milioni di SEK), in rialzo di circa l'8 %. L'autorità ha stimato che tale bilancio è sufficiente a coprire i nuovi compiti derivanti dalla direttiva AVMSD rivista.
Il sistema giuridico svedese non prevede norme specifiche sulla trasparenza della proprietà dei media. Il quadro si basa sulle norme generali della cosiddetta legge sulla trasparenza e della legge sulla concorrenza. L'MPM 2021 valuta come a rischio medio la trasparenza della proprietà dei media a causa della mancanza di una legislazione specifica. L'attuale sistema consente alle autorità svedesi di ricevere informazioni sulla proprietà dei media, ma tali informazioni non sono facilmente accessibili al pubblico. Nel contesto del recepimento della direttiva sui servizi di media audiovisivi, il governo ha valutato la necessità di analizzare ulteriormente i requisiti specifici in materia di trasparenza della proprietà dei media. Una possibile proposta che affronti la questione è attualmente all'esame del governo.
I problemi per i giornalisti connessi alla pandemia di COVID-19 sono considerati principalmente di natura economica e colpiscono in particolare i giornalisti freelance e i media locali. Il fatturato pubblicitario del settore dei media è diminuito del 5 % rispetto al 2019, il calo più consistente dalla crisi finanziaria del 2008. L'MPM 2021 ha riferito che i tagli principali sono stati operati tra i giornalisti freelance e i giornalisti senza un impiego stabile. Il governo ha finanziato il settore dei media per compensare la diminuzione dei proventi pubblicitari connessi alla pandemia di COVID-19 e alle restrizioni che sono seguite. Nella prima fase della pandemia, nel periodo aprile-giugno 2020, sono stati stanziati 9,81 milioni di EUR (100 milioni di SEK) per sostenere la continua distribuzione di giornali stampati. Il governo ha inoltre erogato anticipi alla stampa per i sussidi alla produzione. Nell'autunno 2020 sono stati stanziati altri 49 milioni di EUR (500 milioni di SEK) per sostenere i costi editoriali nel più ampio settore dei media.
La Svezia dispone di un quadro solido per l'accesso alle informazioni. I termini per l'ottenimento di informazioni sono brevi, vi sono pochi rifiuti di informazione e vi è un elevato livello di conformità da parte delle autorità pubbliche. Tuttavia la legge sull'accesso alle informazioni non prevede l'accesso alle informazioni in formato digitale e tale accesso si è rivelato talvolta difficile nella pratica, secondo i portatori di interessi. Nel contesto della pandemia di COVID-19, come riferito dall'MPM 2021, vi sono stati alcuni esempi di governi locali che hanno scoraggiato gli operatori sanitari e assistenziali di strutture per anziani dal fornire informazioni ai giornalisti.
La mancanza di un impiego stabile, le minacce e le molestie rappresentano una sfida per i giornalisti. In generale, le condizioni in cui operano i giornalisti svedesi sono considerate tra le migliori al mondo. Tuttavia, come riferito dall'MPM 2021, vi sono alcune difficoltà per la protezione dei giornalisti: un terzo dei giornalisti non ha un impiego stabile e i risultati di recenti sondaggi indicano che il 30 % dei giornalisti svedesi che hanno risposto ha ricevuto minacce nell'ultimo anno. Le più comuni sono le minacce di violenza fisica. L'associazione dei giornalisti e il difensore civico per i mezzi di comunicazione riferiscono che molti giornalisti, in particolare quelli investigativi, subiscono minacce e molestie, talvolta attraverso campagne mirate organizzate. Come suggerito da uno studio, le molestie si traducono spesso nell'autocensura di alcuni giornalisti o nell'evitare di riferire su determinati argomenti. Da ottobre 2020 sulla piattaforma del Consiglio d'Europa sono state create tre nuove segnalazioni per promuovere la protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti. Hanno riguardato le molestie e le intimidazioni nei confronti di giornalisti, compreso il caso di due giornalisti processati per un documentario investigativo e gli attacchi contro l'incolumità fisica e l'integrità dei giornalisti. In tutti i casi, le autorità hanno reagito e sono in corso indagini. Il difensore civico per i mezzi di comunicazione segnala inoltre un aumento delle denunce di politici e imprenditori nei confronti dei giornalisti e una crescente tendenza a intentare azioni legali nei confronti dei giornalisti. Le minacce e l'odio da parte del pubblico nei confronti dei giornalisti sembrano essere aumentati durante la pandemia di COVID-19, in particolare sui social media.
La Svezia sta adottando misure per migliorare ulteriormente il suo quadro per la protezione e le attività dei giornalisti. Un presidente di una commissione d'inchiesta, nominato dal governo nel maggio 2020, sta attualmente riesaminando, tra le altre questioni, la tutela penale per determinate funzioni vitali della società, compresi i giornalisti. Si prevede che tale processo valuti l'ipotesi di prendere in considerazione ulteriori garanzie legislative in materia di libertà di espressione. La relazione finale è prevista per gennaio 2022. L'autorità di polizia nazionale ha inoltre messo in atto alcune campagne di sensibilizzazione volte ad aiutare i giornalisti vittime di molestie e il conferimento da parte del governo dell'incarico al "Fojo Media Institute" di sviluppare il sostegno ai giornalisti e agli editori esposti a minacce e odio, in cui i giornalisti freelance e l'impresa mediale locale sono categorie interessate, è stato prorogato per il 2021.
IV.Altre questioni istituzionali relative al bilanciamento dei poteri
La Svezia è una democrazia parlamentare unicamerale, in cui un Comitato legislativo garantisce un controllo di costituzionalità ex ante, mentre in casi concreti gli organi giurisdizionali possono effettuare un controllo di costituzionalità ex post. La commissione costituzionale del parlamento predispone le questioni relative alle leggi fondamentali e ad altre questioni costituzionali della Svezia e controlla la condotta del governo. Le proposte legislative possono essere presentate dai membri del parlamento (Riksdag) o dal governo, con quest'ultimo che di fatto ne formula la maggior parte. Il Cancelliere di giustizia, i difensori civici parlamentari e il difensore civico per le pari opportunità (Diskrimineringsombudsmannen) svolgono un ruolo importante nel sistema di bilanciamento dei poteri.
Per consentire al governo di adottare misure più restrittive in risposta alla pandemia di COVID-19, è stata adottata una nuova legislazione. La Costituzione svedese non prevede lo stato di emergenza per la crisi in tempo di pace e le misure adottate nel contesto della pandemia di COVID-19 sono state pertanto per lo più assunte sotto forma di raccomandazioni dell'Agenzia per la sanità pubblica. Nel aprile 2020 è stata adottata una normativa temporanea che consente al governo di adottare misure mediante ordinanza, ma non è stata adottata alcuna misura nell'ambito di tale quadro ed è scaduta nel giugno 2020. Per consentire al governo di adottare ordinanze che introducono misure più restrittive, il 10 gennaio 2021 sono entrate in vigore nuove disposizioni legislative. Per le misure particolarmente restrittive, tali ordinanze devono essere presentate al parlamento entro una settimana dalla loro adozione per la ratifica. Tale legislazione scadrà il 30 settembre 2021. Sebbene la proposta sia stata sottoposta a una consultazione dei portatori di interessi e a un esame da parte del Consiglio sulla legislazione e della commissione costituzionale, i tempi brevi di tale processo sono stati oggetto di critiche. La commissione costituzionale ha sottolineato in particolare la mancanza di una pianificazione preventiva. Nel contesto delle più ampie discussioni in merito alle limitazioni costituzionali alla capacità del governo di adottare misure restrittive, il primo ministro ha annunciato l'istituzione di una commissione d'inchiesta per esaminare la necessità di una revisione del capo quindici della Costituzione al fine di introdurre disposizioni sullo stato di emergenza per far fronte a situazioni di crisi in tempo di pace, comprese le crisi sanitarie pubbliche.
Le misure adottate dal governo nel contesto della pandemia di COVID-19 sono state oggetto di un controllo specifico. La commissione costituzionale sta riesaminando la gestione della pandemia di COVID-19 da parte del governo da una prospettiva costituzionale più ampia e ha presentato una relazione al riguardo il 3 giugno 2021. In sei dei casi relativi alla pandemia di COVID-19 che ha esaminato, la commissione ha riscontrato carenze nella gestione da parte del governo, ribadendo anche le critiche relative al processo preparatorio per il nuovo quadro legislativo per le misure connesse alla COVID-19 (cfr. sopra). Inoltre la commissione indipendente nominata per esaminare la gestione della pandemia di COVID-19 da parte del governo nel giugno 2020 ha presentato una prima relazione intermedia il 15 dicembre 2020 e presenterà i risultati finali entro febbraio 2022. Anche le misure adottate nel contesto della pandemia di COVID-19 sono state esaminate dai difensori civici parlamentari sulla base delle denunce ricevute, mentre finora la Corte suprema amministrativa riferisce di non aver esaminato tali casi.
Le norme interne del Parlamento sono state adattate al contesto della pandemia di COVID-19 e il parlamento ha gestito la legislazione in modo rapido. Al fine di garantire la continuità del funzionamento del parlamento durante la pandemia di COVID-19, è stata adattata una serie di norme procedurali, tra cui un accordo tra i partiti politici che consente lo svolgimento di votazioni con un numero ridotto di membri partecipanti deciso nel marzo 2020 e una nuova legislazione sulla partecipazione a distanza alle riunioni delle commissioni, entrata in vigore nel giugno 2020. Sebbene non esista una procedura formale accelerata, su richiesta del governo, la flessibilità nell'ambito del processo legislativo consente una rapida adozione delle leggi, per esempio abbreviando i tempi di deliberazione in commissione e il tempo concesso ai membri del parlamento per presentare emendamenti. Secondo la commissione costituzionale, nel 2020 il governo ha chiesto un trattamento accelerato da parte del parlamento per circa 20 progetti di legge. Sebbene in generale i portatori di interessi accolgano con favore il processo di adozione della legislazione in quanto inclusivo, sono stati evidenziati tempi brevi per la consultazione su diversi atti legislativi proposti nel contesto della pandemia di COVID-19. La questione rientrerà anche nell'esame della commissione costituzionale della gestione da parte del governo della pandemia di COVID-19. Inoltre è stata avviata un'inchiesta parlamentare sulla modalità in cui il parlamento ha operato durante la pandemia di COVID-19, le cui conclusioni sono attese nell'autunno 2021.
Il parlamento ha adottato una proposta per la creazione di un'istituzione nazionale per i diritti umani in linea con i principi di Parigi delle Nazioni Unite. La Svezia ha ricevuto ripetute raccomandazioni nell'ambito della revisione universale tra pari delle Nazioni Unite, da ultimo nel 2020, per creare un'istituzione nazionale per i diritti umani (NHRI) conforme ai principi di Parigi. Attualmente il difensore civico per le pari opportunità funge da NHRI, accreditato con lo status B. Il 9 giugno 2021 il parlamento ha approvato una proposta del governo per la creazione di una NHRI in conformità con i principi di Parigi, che entrerà in funzione nel gennaio 2022. L'istituzione avrà un ampio mandato in materia di diritti umani e sarà indipendente nella definizione dei suoi compiti e della sua organizzazione nell'ambito del mandato stabilito dalla legge. L'assetto istituzionale è stato accolto con favore dai portatori di interessi. L'istituzione sarà guidata da un consiglio di amministrazione composto da sette membri, che nominerà un direttore a capo dell'istituto. I portatori di interessi, compresa la rete europea delle istituzioni nazionali per i diritti umani, hanno sollevato alcune preoccupazioni riguardo al carattere non vincolante delle proposte delle istituzioni designate per i candidati ai membri del consiglio di amministrazione che saranno nominati dal governo. Il governo ritiene che i criteri di qualificazione stabiliti dalla legge offrano garanzie sufficienti. Oltre a questo processo, l'inchiesta del parlamento sul funzionamento e sul mandato dei difensori civici parlamentari è in corso e produrrà i suoi risultati nel maggio 2022.
È in corso la revisione dei requisiti che impongono alle organizzazioni della società civile di rispettare i principi democratici per accedere ai finanziamenti statali. Attualmente, i "requisiti di democrazia" sono stabiliti in una serie di regolamenti in materia di sovvenzioni statali per le organizzazioni della società civile, che impongono ai beneficiari dei finanziamenti statali di rispettare condizioni in materia di principi democratici analoghe a quelle stabilite nello strumento di governo. Tuttavia tali criteri e la loro applicazione non sono sempre trasparenti o coerenti. Nel 2018 è stata avviata un'inchiesta per esaminare gli attuali requisiti in materia di democrazia, le difficoltà per la società civile e le autorità nella loro applicazione e il compito di proporre requisiti uniformi in materia di democrazia. Mentre la relazione d'inchiesta è stata presentata nel 2019 e successivamente si è proceduto a una consultazione dei portatori di interessi, finora il governo non ha presentato alcun progetto di legge. Nel novembre 2020 ha avviato un'inchiesta speciale per esaminare le questioni pratiche relative al trattamento dei dati personali in tale contesto e per individuare la necessità e le condizioni per istituire una funzione di sostegno alle autorità che concedono finanziamenti statali nella valutazione delle organizzazioni che presentano domanda di finanziamento. I risultati di tale inchiesta sono attesi per la fine di dicembre 2021. Le organizzazioni della società civile, pur concordando in linea generale sull'obiettivo di chiarire i "requisiti in materia di democrazia", hanno anche sottolineato la necessità di esaminare attentamente l'impatto sull'accesso della società civile ai finanziamenti. Durante la pandemia di COVID-19, il governo ha messo a disposizione finanziamenti aggiuntivi per le organizzazioni della società civile che lavorano con le persone socialmente vulnerabili particolarmente colpite dalla pandemia.
Allegato I: Elenco delle fonti in ordine alfabetico*
* L'elenco dei contributi ricevuti nell'ambito della consultazione per la relazione sullo Stato di diritto 2021 è disponibile al seguente indirizzo:
https://ec.europa.eu/info/policies/justice-and-fundamental-rights/upholding-rule-law/rule-law/rule-law-mechanism/2021-rule-law-report-targeted-stakeholder-consultation
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Agenzia dei servizi giuridici, finanziari e amministrativi, relazioni sulle entrate (Redovisa intäkter), (https://www.kammarkollegiet.se/vara-tjanster/partiinsyn/redovisa-intakter).
Agenzia nazionale per gli appalti pubblici, Appalti in situazioni di emergenza. (Upphandling i akuta situationer) (https://www.upphandlingsmyndigheten.se/regler-och-lagstiftning/akuta-situationer).
Altinget (2021), Fare in modo che la politica di partito non esuli dai diritti umani (Gör inte partipolitik av mänskliga rättigheter (
https://www.altinget.se/artikel/gor-inte-partipolitik-av-manskliga-rattigheter
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Amministrazione giudiziaria nazionale (2021), Cause ricevute, chiuse e di bilanciamento dei poteri fino alla settima settimana inclusa (Inkomna, avgjorda och balanserade mål till och meda vecka 7) (
https://www.domstol.se/globalassets/filer/gemensamt-innehall/styrning-och-riktlinjer/statistik/2021/210301-inkomna-avgjorda-och-balanserade-mal.pdf
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Amministrazione giudiziaria nazionale (2021), tribunali sotto pressione: quasi mezzo milione di nuove cause nel 2020 (Domstolarna under press: nästan en halv miljon nya mål 2020) (
https://www.domstol.se/domstolsverket/nyheter/2021/02/domstolarna-under-press-nastan-en-halv-miljon-nya-mal-2020/
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Amministrazione giudiziaria nazionale (2021), Udienze cancellate (Inställda förhandlingar) (
https://www.domstol.se/globalassets/filer/gemensamt-innehall/styrning-och-riktlinjer/statistik/2021/200301-installda-forhandlingar.pdf
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Governo svedese (2020), Rafforzamento del coordinamento per una maggiore digitalizzazione della magistratura (Starkare samordning för ökad digitalisering av rättsväsende) (
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Governo svedese (2020), Sostegno agli sforzi sociali e umanitari della società civile (Stöd till civila samhällets sociala och humanitära insatser) (
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Governo svedese (2020), Valutazione delle misure per far fronte alla diffusione del virus che provoca la malattia di COVID-19 (Utvärdering av åtgärderna för att hantera utbrottet av det virus som orsakar sjukdomen covid-19) (
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Governo svedese (2021), Aumento del sostegno ai media e alla democrazia nel bilancio del governo (Ökat medie- och demokratistöd i regeringens budget) (
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GRECO (2019), quinto ciclo di valutazione, relazione di valutazione Svezia "5th Evaluation Round on Preventing corruption and promoting integrity in central governments (top executive functions) and law enforcement agencies" (
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Ministero della Cultura (2021), Aumento del sostegno ai media e alla democrazia nel bilancio del governo (Ökat medie- och demokratistöd i regeringens budget) (
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OCSE (2012), "OECD says Swedish progress combatting foreign bribery insufficient to warrant Phase 4 evaluation" (
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OCSE (2019), "Sweden must urgently implement reforms to boost fight against foreign bribery" (
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Osservatorio europeo dell'audiovisivo, Monitoraggio delle misure connesse alla COVID-19 nel settore audiovisivo (parte 2) — Svezia (
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Reporter senza frontiere, Svezia (
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Riksdag (2020), Accordo sui lavori della Camera e delle commissioni in relazione alla diffusione della COVID-19 (Överenskommelse om kammarens och utskottens arbete med anledning av spridningen av covid-19) (
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Riksdag (2020), La commissione costituzionale propone di verificare i lavori del Riksdag durante la pandemia di coronavirus (KU föreslår uppföljning av riksdagens arbete under coronapandemin) (
https://riksdagen.se/sv/aktuellt/2020/nov/12/ku-foreslar-uppfoljning-av-riksdagens-arbete-under-coronapandemin/
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Riksdag (2020), Partecipazione a distanza alle riunioni delle commissioni e al comitato dell'Unione europea (Deltagande på distans vid sammanträden i utskotten och EU-nämnden) (
https://riksdagen.se/sv/dokument-lagar/arende/betankande/deltagande-pa-distans-vid-sammantraden-i_H701KU16
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Riksdag, Questa è la modalità in cui opera il Riksdag: decide le leggi (Sa funkar riksdagen — beslutar om lagar), (
https://riksdagen.se/sv/sa-funkar-riksdagen/riksdagens-uppgifter/beslutar-om-lagar/
).
Sezione svedese del Comitato internazionale dei giuristi e dei difensori dei diritti civili (2021), contributo della sezione svedese del Comitato internazionale dei giuristi e dei difensori dei diritti civili alla relazione sullo Stato di diritto 2021.
Svenska Dagbladet (2021), M vuole sostituire l'Amministrazione giudiziaria nazionale svedese con un consiglio dei giudici (M vill ersatta domstolsverket med domarrad) (
https://www.svd.se/m-vill-ersatta-domstolsverket-med-domarrad
).
Sveriges Radio (2021), I giornalisti scientifici sono state vittime di pressioni e rabbia per i loro reportage sul coronavirus. (Hat mot vetenskapsjournalister har ökat under pandemin) (
"Hat mot vetenskapsjournalister har ökat under pandemin - P4 Uppland | Sveriges Radio"
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Transparency International (2020), "Exporting Corruption" (
https://www.transparency.org/en/publications/exporting-corruption-2020
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Transparency International (2021), indice di percezione della corruzione (2020), (
https://www.transparency.org/en/cp/2020/index/nzl
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Ufficio regionale delle Nazioni Unite per i diritti umani in Europa (2021), contributo dell'OCHCHR alla relazione sullo Stato di diritto 2021.
Università di Lund (2020), Panoramica del progetto (Om projektet) (
https://www.soclaw.lu.se/om-projektet
).
Allegato II: Visita in Svezia
Nel marzo 2021 i servizi della Commissione hanno tenuto riunioni virtuali con:
·il Consiglio sulla legislazione
·il Difensore civico per la stampa
·il Difensori dei diritti civili
·il ministero del Lavoro
·il ministero della Cultura
·il ministero della Giustizia
·il ministero delle Finanze
·l'Agenzia per l'amministrazione pubblica
·l'Amministrazione giudiziaria nazionale
·l'Associazione svedese dei giornalisti
·l'Associazione svedese dei giudici
·l'Autorità per la stampa e la radiotelevisione
·l'Economic Crime Authority
·l'Istituto per la lotta alla corruzione
·l'Ordine svedese degli avvocati
·l'Ufficio del difensore civico parlamentare
·la Commissione d'inchiesta sull'indipendenza dei tribunali
·la Corte suprema
·la Corte suprema amministrativa
·la Presidenza del Consiglio dei ministri
·la Procura
·la Segreteria della commissione costituzionale
·Transparency International Sweden
* Inoltre, in occasione di alcune riunioni orizzontali, la Commissione ha incontrato le seguenti organizzazioni:
·Amnesty International
·Center for Reproductive Rights
·CIVICUS
·Civil Liberties Union for Europe
·Civil Society Europe
·Comitato Helsinki dei Paesi Bassi
·Commissione internazionale dei giuristi
·Conferenza delle Chiese europee
·EuroCommerce
·European Center for Not-for-Profit Law
·European Centre for Press and Media Freedom
·European Partnership for Democracy
·Federazione europea dei giornalisti
·Federazione internazionale dei diritti umani
·Forum civico europeo
·Forum europeo della gioventù
·Front Line Defenders
·Human Rights House Foundation
·Human Rights Watch
·ILGA-Europe
·International Planned Parenthood Federation European Network (IPPF EN)
·International Press Institute
·Open Society European Policy Institute
·Philanthropy Advocacy
·Protection International
·Reporter senza frontiere
·Transparency International UE