COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 20.7.2021
SWD(2021) 712 final
DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE
Relazione sullo Stato di diritto 2021
Capitolo sulla situazione dello Stato di diritto in Francia
che accompagna il documento
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI
Relazione sullo Stato di diritto 2021
La situazione dello Stato di diritto nell'Unione europea
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Sintesi
Il sistema giudiziario francese continua a essere oggetto di una serie di riforme volte a migliorarne la qualità e l'efficienza. Le iniziative di lunga data volte a rafforzare l'indipendenza della magistratura, in particolare potenziando le competenze del Consiglio superiore della magistratura, non hanno registrato progressi dal punto di vista dell'adozione, che richiederebbe una maggioranza qualificata dei voti espressi da entrambe le camere del Parlamento. Le risorse destinate al sistema giudiziario sono state considerevolmente incrementate. I progetti volti a conseguire la piena digitalizzazione della procedura penale e alcuni aspetti della procedura civile continuano a progredire. Due nuovi progetti di legge intesi a rafforzare la fiducia nel sistema giudiziario disciplinano questioni quali il segreto professionale per gli avvocati, la creazione di organi giurisdizionali disciplinari per i professionisti del diritto e la trasmissione delle udienze. Il presidente della Repubblica ha chiesto al Consiglio superiore della magistratura di fornire un parere su come migliorare il regime di responsabilità e tutela dei magistrati.
La Francia ha continuato a rafforzare il proprio quadro istituzionale per combattere e prevenire la corruzione nel settore pubblico e in quello privato. Le istituzioni specializzate nella lotta alla corruzione, quali l'Alta Autorità per la trasparenza della vita pubblica e l'Agenzia francese anticorruzione, continuano a svolgere le loro funzioni. Sono in vigore norme in materia di conflitto di interessi e di protezione degli autori di segnalazioni di illeciti (whistleblower). Sebbene la legislazione vigente in materia di lobbying non contempli le persone che avviano contatti con alti funzionari, il governo non ha ancora presentato alcuna proposta in tal senso. Le dichiarazioni patrimoniali sono rese note e verificate regolarmente. Dopo la riorganizzazione, il Procuratore finanziario nazionale continua a evidenziare una solida casistica di condanne, anche attraverso convenzioni giudiziarie di interesse pubblico, anche riguardanti funzionari di alto livello e cause di valore importante. Le risorse umane della Commissione nazionale dei conti di campagna elettorale e dei finanziamenti politici appaiono insufficienti rispetto al suo carico di lavoro. Sono state introdotte azioni specifiche in materia di appalti pubblici in risposta alla pandemia di COVID-19.
La Francia dispone di un quadro giuridico generalmente solido a tutela del pluralismo e della libertà dei media. Una prossima modifica legislativa potrebbe comportare una riorganizzazione istituzionale dell'autorità nazionale di regolamentazione dei media e la creazione di un organismo unico responsabile della comunicazione audiovisiva e digitale. I giornalisti continuano a essere esposti a diversi tipi di minacce. In considerazione dell'aumento degli attacchi che si verificano durante le proteste o le manifestazioni, il governo intende attuare misure volte a migliorare la comunicazione tra giornalisti e forze di polizia durante tali eventi. Le autorità francesi hanno previsto un piano globale per la ripresa dei mezzi di informazione al fine di attenuare l'impatto della pandemia di COVID-19 e sostenere la trasformazione del settore dei media.
Le valutazioni d'impatto e le consultazioni dei portatori di interessi sono frequenti nell'ambito del processo legislativo. Tuttavia, il governo ha notevolmente aumentato le procedure di adozione accelerata, limitando il dibattito parlamentare su alcuni progetti di legge sensibili. Il regime di emergenza per la pandemia di COVID-19 è terminato il 1º giugno 2021. Altre misure riguardanti i diritti fondamentali sono state esaminate dal Consiglio costituzionale e dal Consiglio di Stato, che ha respinto la richiesta del governo di valutare se una decisione della Corte di giustizia dell'Unione europea potesse violare il principio di attribuzione e la ripartizione delle competenze tra l'UE e i suoi Stati membri. Le autorità indipendenti hanno continuato a svolgere un ruolo molto attivo per la tutela dei diritti fondamentali durante la pandemia di COVID-19. Il difensore dei diritti ha riconosciuto la necessità di migliorare il seguito dato dalle autorità nazionali alle sue raccomandazioni. La recente legislazione solleva preoccupazioni circa il suo potenziale impatto sullo spazio civico. In particolare, la nuova legge sulla sicurezza globale è stata oggetto di pesanti critiche da parte di portatori di interessi e di autorità indipendenti e il Consiglio costituzionale ha dichiarato incostituzionali alcune delle sue disposizioni, in particolare quella volta a tutelare l'anonimato degli agenti di polizia in servizio.
I.Sistema giudiziario
Il sistema giudiziario si compone di due rami autonomi: gli organi giurisdizionali ordinari competenti in materia civile e in materia penale, da un lato, e gli organi giurisdizionali amministrativi, dall'altro. Entrambi i rami si articolano in tre gradi di giudizio, con organi giurisdizionali di primo grado, d'appello e un organo giurisdizionale di livello superiore (rispettivamente, la Corte di cassazione e il Consiglio di Stato). Il Consiglio di Stato dispone inoltre di un ramo consultivo che esprime pareri su progetti di legge ed è incaricato della gestione degli organi giurisdizionali amministrativi e d'appello. Il Consiglio costituzionale è competente per la verifica della costituzionalità delle leggi. Il Consiglio superiore della magistratura, i cui membri sono per la metà magistrati eletti da loro pari, svolge un ruolo importante nella salvaguardia dell'indipendenza della magistratura. Nomina i candidati alle alte cariche giudiziarie e, per quanto riguarda la nomina dei giudici da parte del ministro della Giustizia, emette pareri vincolanti
. La procura fa parte della magistratura ed è soggetta all'autorità del ministro della Giustizia. Quest'ultimo può impartire istruzioni generali in materia di politica penale, ma non è autorizzato a dare istruzioni nelle singole cause. La Francia è tra i partecipanti alla Procura europea (EPPO). In Francia gli avvocati sono rappresentati da vari ordini forensi.
Indipendenza
Il livello di indipendenza percepita è medio sia tra le imprese, sia tra i cittadini. Il 57 % dei cittadini ritiene che il livello di indipendenza degli organi giurisdizionali sia "piuttosto soddisfacente o molto soddisfacente", così come il 58 % delle imprese. Il livello di indipendenza percepita è rimasto sostanzialmente stabile dal 2016 per i cittadini, ma è diminuito tra le imprese nel corso dell'ultimo anno. In entrambi i casi, la motivazione più frequentemente invocata per la percezione di scarsa indipendenza della magistratura si riferisce alle ingerenze o pressioni esercitate dal governo o dal mondo politico.
La riforma costituzionale di lunga data volta a rafforzare le competenze del Consiglio superiore della magistratura non ha registrato progressi. La riforma costituzionale renderebbe, in particolare, vincolante per il potere esecutivo il parere del Consiglio superiore della magistratura sulla nomina dei candidati procuratori, renderebbe il Consiglio superiore l'organo competente a decidere sui provvedimenti disciplinari concernenti pubblici ministeri, porrebbe fine al diritto degli ex presidenti della Repubblica di diventare membri del Consiglio costituzionale dopo il loro mandato e abolirebbe la Corte di giustizia della Repubblica. Una relazione sugli ostacoli all'indipendenza della magistratura, stabilita da una commissione d'inchiesta parlamentare il 2 settembre 2020, ha sottolineato l'importanza di portare avanti questa riforma costituzionale. La relazione propone di rafforzare ulteriormente il ruolo del Consiglio superiore, in particolare allineando pienamente le norme disciplinari e di nomina dei pubblici ministeri a quelle applicabili ai giudici e conferendo al Consiglio superiore il potere di agire di propria iniziativa su qualsiasi questione relativa all'indipendenza della magistratura. Affinché il progetto di legge costituzionale possa avanzare verso l'adozione, il presidente dovrebbe convocare entrambe le camere del Parlamento in Congresso
per la votazione, richiedendo una maggioranza qualificata di tre quinti dei voti espressi. La necessità di rafforzare i poteri disciplinari del Consiglio superiore è stata ulteriormente evidenziata nel contesto delle indagini amministrative ordinate nei confronti di tre procuratori dell'Ufficio del Procuratore finanziario nazionale (PNF) dal ministro della Giustizia, che sono attualmente pendenti e potrebbero portare a procedure disciplinari. Tre sindacati di magistrati hanno presentato una denuncia contro il ministro della Giustizia, invocando conflitti di interessi correlati alla sua precedente attività di avvocato. La Corte di giustizia della Repubblica ha dichiarato ricevibile la denuncia e ha avviato un'indagine giudiziaria il 13 gennaio 2021. Il 23 febbraio 2021 il presidente della Repubblica ha presentato al Consiglio superiore della magistratura una richiesta di parere riguardante sia la responsabilità che la tutela dei magistrati. Uno degli obiettivi è quello di rendere più efficace il sistema di denuncia per le parti, allo scopo di gestire meglio le cause relative a carenze professionali da parte dei magistrati.
Due nuovi progetti di legge sono volti ad aumentare la fiducia nel sistema giudiziario. Il 14 aprile 2021 il ministro della Giustizia ha presentato al Consiglio dei ministri due progetti di legge volti a rafforzare la fiducia nel sistema giudiziario, che migliorerebbero in particolare la tutela del segreto professionale per gli avvocati difensori, istituirebbero organi giurisdizionali disciplinari nazionali per i professionisti del diritto, che avrebbero anche il compito di elaborare un codice etico, e amplierebbero la possibilità di riprendere e trasmettere udienze per promuovere la comprensione del sistema giudiziario presso i cittadini.
Qualità
Sono in corso di attuazione diversi progetti per sviluppare ulteriormente la digitalizzazione della giustizia. Nonostante gli sforzi volti a migliorare il livello di digitalizzazione del sistema giudiziario, vi è ancora margine di miglioramento per quanto riguarda le norme procedurali che consentono la presenza di tecnologia digitale negli organi giurisdizionali, l'uso della tecnologia digitale e degli strumenti di comunicazione elettronica da parte degli organi giurisdizionali e delle procure, nonché soluzioni digitali per avviare, condurre e seguire procedimenti. In materia penale, è in corso un progetto denominato "procedura penale digitale". Il suo obiettivo è quello di digitalizzare tutte le fasi della procedura, dalla registrazione di una denuncia o accertamento di un reato fino al pronunciamento della sentenza e al deposito della decisione giudiziaria, nonché di facilitare l'accesso al fascicolo per le parti e i professionisti del diritto. L'attuazione dei vari strumenti per digitalizzare la comunicazione tra tutti i soggetti coinvolti nella procedura penale e tutti i documenti contenuti nel fascicolo è iniziata in via sperimentale nel 2019 in due organi giurisdizionali e sarà gradualmente estesa a tutti gli altri. In materia civile, il programma PORTALIS mira a sostituire tutte e otto le applicazioni esistenti, utilizzate negli organi giurisdizionali, con un unico strumento digitale e, in ultima analisi, a realizzare la piena digitalizzazione della procedura civile sia per le parti in causa che per i professionisti del diritto, dall'istanza fino alla notifica della decisione giudiziaria, su un portale sicuro. Il primo passo è stato il lancio di un sito web destinato alle parti in causa, che dal 4 gennaio 2021 consente loro di presentare istanze relative a questioni civili. Analogamente, si prevede che la possibilità di presentare online richieste di patrocinio a spese dello Stato, avviata presso gli organi giurisdizionali pilota a marzo 2021 e che sarà gradualmente estesa a livello nazionale, unitamente a nuove norme armonizzate per il calcolo delle risorse dei richiedenti, ridurrà notevolmente i tempi di trattamento di tali richieste. Lo strumento PORTALIS sarà reso operativo nel 2021 presso il tribunale del lavoro, poi esteso ad altri organi giurisdizionali entro il 2022.
Le risorse destinate al sistema giudiziario sono aumentate ulteriormente in misura significativa nel 2021
. Ai sensi della legge finanziaria per il 2021, al ministero della Giustizia è stato quindi assegnato un budget di 12,1 miliardi di euro, pari a circa il 2 % della spesa pubblica totale, il che rappresenta un aumento dell'8 % rispetto all'anno precedente (il più elevato aumento su base annua in oltre 20 anni), compresi ulteriori 127 milioni di euro destinati alle spese legali. La legge finanziaria crea inoltre 2 450 posti di lavoro per il sistema giudiziario: ciò rappresenta un incremento di circa il 3 % per un totale di circa 90 000 posti di lavoro. Il budget per il patrocinio a spese dello Stato ha raggiunto i 585 milioni di euro nel 2021, con un aumento del 10 % che consente di migliorare la retribuzione degli avvocati in base a tale regime, in particolare per alcune missioni in ambito penale e di mediazione. È stata inoltre istituita una nuova garanzia di remunerazione dell'avvocato, indipendentemente dalle inadempienze di chi chiede il patrocinio a spese dello Stato. Gli ordini forensi ritengono che il risarcimento degli avvocati per il patrocinio a spese dello Stato resti ampiamente insufficiente e non ne copra le spese.
Diverse misure relative al funzionamento del sistema giudiziario penale introdotte durante la pandemia di COVID-19 sono state annullate. Il Consiglio costituzionale ha dichiarato incostituzionale la proroga automatica della durata della custodia cautelare disposta con ordinanza del 25 marzo 2020 e attuata durante il confinamento fino all'11 maggio 2020, a causa del suo carattere automatico e dell'assenza di un sistematico controllo giurisdizionale della necessità della proroga entro un termine breve, tenendo conto del diritto alla libertà individuale. Con una decisione del 5 marzo 2021, il Consiglio di Stato ha inoltre stabilito che tale proroga automatica era contraria al diritto alla libertà sancito dall'articolo 5 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU) e che la possibilità per il giudice degli organi giurisdizionali penali di grado inferiore di imporre l'uso della videoconferenza o della comunicazione telefonica viola il diritto a un equo processo tutelato dall'articolo 6 della CEDU. Con ordinanza del 27 novembre 2020, il Consiglio di Stato aveva già sospeso l'uso della videoconferenza senza il consenso dell'imputato per le udienze dinanzi agli organi giurisdizionali penali di grado superiore, per il motivo che essa costituisce un'ingerenza grave e manifesta nei diritti della difesa e nel diritto a un processo equo.
Efficienza
Si stanno adottando misure per attenuare l'impatto della pandemia di COVID-19 sull'efficienza degli organi giurisdizionali civili e penali, ma permangono preoccupazioni generali riguardo alla durata delle procedure. Le misure di emergenza adottate per far fronte alla crisi sanitaria, in particolare tra marzo e maggio 2020, hanno determinato un rallentamento dell'attività degli organi giurisdizionali e un aumento del carico di lavoro. Pertanto, a ottobre 2020, gli organi giurisdizionali civili hanno registrato un aumento del carico giudiziario di quasi 43 000 cause, mentre per gli organi giurisdizionali di grado inferiore l'incremento è stato di 19 000 cause rispetto alla fine del 2019. Il tempo stimato necessario per definire i contenziosi civili e commerciali ha continuato ad aumentare, con un tempo medio di 432 giorni nel 2019. D'altro canto, il tasso di ricambio dei contenziosi civili e commerciali è leggermente migliorato, passando al 99,7 % per il 2019, anche se questo dato precede gli effetti della pandemia. Per affrontare le sfide con le quali si trovano a confrontarsi gli organi giurisdizionali penali, una nuova legge dell'8 aprile 2021, volta a migliorare l'efficienza della giustizia locale e dei procedimenti penali, estende le misure alternative all'azione penale, amplia il campo di applicazione delle misure applicabili nell'ambito di una composition pénale e consente l'esecuzione extragiudiziale di servizi socialmente utili.
II.Quadro anticorruzione
Tra le autorità coinvolte nella lotta contro la corruzione figurano l'Agenzia anticorruzione (che elabora il piano anticorruzione pluriennale e assiste le persone giuridiche pubbliche e private nelle attività di prevenzione e individuazione degli atti di corruzione), l'Alta autorità per la trasparenza della vita pubblica (responsabile di garantire l'integrità delle istituzioni e dei funzionari pubblici) e l'Ufficio centrale per la lotta contro la corruzione e i reati fiscali (una speciale sezione di polizia per le indagini sui reati economici, tra cui la corruzione e il riciclaggio di denaro). I casi di corruzione ad alto livello sono di competenza del Procuratore finanziario nazionale.
Gli esperti e i dirigenti d'impresa ritengono che il livello di corruzione nel settore pubblico resti relativamente contenuto. Nell'Indice di percezione della corruzione 2020 di Transparency International, la Francia ha ricevuto un punteggio di 69/100 e si è classificata all'8º posto nell'Unione europea e al 23º a livello mondiale. Questa percezione è rimasta relativamente stabile
negli ultimi cinque anni.
Il piano nazionale anticorruzione 2020-2022 è in fase di attuazione. Il piano si concentra sulle seguenti azioni: i) ottimizzare l'analisi dei dati per migliorare la comprensione e l'individuazione della corruzione; ii) formare e sensibilizzare i dipendenti pubblici; iii‑a) sostenere i ministeri nell'istituzione di programmi anticorruzione; iii-b) sostenere i grandi comuni e le loro istituzioni nella formulazione di programmi anticorruzione; iii‑c) promuovere l'integrità negli organismi e negli eventi sportivi; iii-d) sostenere le imprese nell'attuazione del quadro anticorruzione francese e incoraggiarle a fare dell'adesione alla lotta contro la corruzione un mezzo per rafforzare la loro competitività; iii-e) rendere più severe le pene previste per reati di corruzione e iv) rafforzare l'azione internazionale della Francia.
L'azione penale e la decisione nei casi di corruzione evidenziano risultati positivi, anche in quelli che vedono coinvolti alti funzionari. La legislazione nazionale qualifica come reato tutte le forme di corruzione (attiva, passiva, nazionale e/o straniera) nel settore pubblico e privato, compresi il settore dello sport e il traffico di influenze nel settore pubblico. L'Ufficio centrale per la lotta alla corruzione e ai reati finanziari e fiscali (OCLCIFF) è una speciale sezione di polizia per le indagini sui reati economici, che comprendono la corruzione e il riciclaggio di denaro. L'Ufficio conta 86 funzionari, suddivisi in unità per l'analisi dei dati finanziari, la ricerca e la raccolta di prove. Nel 2020 ha confiscato 166 milioni di EUR di beni illegali
. Tuttavia, l'assunzione, la formazione (talvolta per tre anni) e il mantenimento di risorse umane altamente qualificate, in particolare analisti di dati finanziari ed investigatori esperti, sono esigenze impegnative per l'Ufficio
.
L'Ufficio del Procuratore finanziario nazionale è stato riorganizzato per migliorarne l'efficacia, anche attraverso risorse supplementari e una maggiore indipendenza. Nel 2020 il Procuratore finanziario nazionale (PNF) ha istituito una squadra speciale per la ricerca di evidenze tramite banche dati open source. Nel 2020 il PNF ha avviato 123 nuovi procedimenti, che hanno portato a 21 rinvii a giudizio, per un valore aggregato stimato in 2 miliardi di EUR, e il coinvolgimento di 65 persone. Ad oggi sono state concluse in totale 12 convenzioni giudiziarie di interesse pubblico (CJIP). In risposta alle raccomandazioni del Gruppo di Stati contro la corruzione del Consiglio d'Europa (GRECO), per il 2021 il PNF prevede di assumere altri procuratori. Tuttavia, per quanto riguarda le altre raccomandazioni del GRECO, non sono state segnalate azioni pertinenti.
L'Agenzia anticorruzione francese (AFA) prepara il piano pluriennale anticorruzione e monitora l'attuazione delle misure preventive in enti pubblici (nazionali o locali) e privati. A settembre 2020, l'AFA ha pubblicato uno studio che analizza i programmi anticorruzione delle imprese private e una guida pratica per le imprese in materia di doni e inviti. Nel 2021, dopo una consultazione pubblica, l'AFA ha formulato una seconda generazione di raccomandazioni (la prima serie era stata pubblicata nel 2017) sullo sviluppo e l'attuazione di meccanismi di conformità per le persone giuridiche. Le risorse tecniche e finanziarie a disposizione dell'AFA sono giudicate adeguate dalla direzione. Se i funzionari che lavorano presso l'AFA hanno esperienza sia nel settore pubblico (principalmente investigatori distaccati, procuratori, ma anche analisti di dati finanziari) che nel settore privato, le dimensioni e l'elevato avvicendamento del personale rappresentano però un elemento critico.
L'Alta Autorità per la trasparenza della vita pubblica (HATVP) continua a monitorare l'attuazione delle norme di integrità per i funzionari pubblici, comprese quelle in materia di dichiarazioni della situazione patrimoniale
. L'HATVP è responsabile di garantire l'integrità delle istituzioni e dei funzionari pubblici. I suoi compiti comprendono la verifica delle dichiarazioni patrimoniali e di interessi. Nel 2020 l'HATVP ha ricevuto 17 713 dichiarazioni patrimoniali e di interessi da funzionari pubblici e 825 da ministri e parlamentari. Mentre le dichiarazioni dei funzionari e dei ministri sono pubbliche, quelle dei parlamentari sono disponibili solo su richiesta. Il controllo effettuato nel 2020 dall'HATVP indica che circa il 53 % delle dichiarazioni era conforme, il 22 % ha determinato modeste richieste di chiarimenti e il 25 % presentava carenze sostanziali. Nel 2020, dieci fascicoli sono stati trasmessi all'Ufficio del Procuratore finanziario nazionale per eventuali azioni penali. L'HATVP fornisce consulenza a funzionari in materia di etica istituzionale (responsables déontologues) sostenendoli nelle attività di formazione e istruzione su questioni etiche. L'HATVP emana inoltre orientamenti etici più generali e può firmare accordi con le ONG per promuovere la trasparenza.
L'HATVP ha proposto di modificare la legislazione in materia di lobbying della gestione del registro dei lobbisti. A novembre 2020 il tasso di dichiarazioni ricevute era pari al 90 % dei lobbisti registrati. Nel 2020, l'HATVP ha suggerito di modificare la legislazione in materia di lobbying, come raccomandato dal GRECO, al fine di includere le singole persone che praticano lobbying (e non soltanto le organizzazioni) avviando contatti con alti funzionari. Finora il governo non ha presentato alcuna proposta. Nel 2020 il mandato dell'HATVP è stato esteso alla supervisione dell'attuazione delle norme sulle incompatibilità e sul "pantouflage". In media, il 10 % dei casi controllati evidenzia un'incompatibilità. Nel 2020 l'HATVP ha emesso una decisione di incompatibilità per un ex consulente di un gabinetto ministeriale.
Le risorse umane della Commissione nazionale dei conti di campagna elettorale e dei finanziamenti politici (CNCCFP) appaiono insufficienti rispetto al carico di lavoro della stessa. La CNCCFP è l'organo che sottopone ad audit le relazioni contabili sia dei partiti politici che delle campagne elettorali. La sezione elettorale comprende nove magistrati (distaccati dalla Corte dei conti e da altre istituzioni giudiziarie), oltre a 58 funzionari assistenti. Nel 2020 sono stati sottoposti ad audit 2 200 casi, con il sostegno di 143 consulenti esterni. In media, fino al 4 % delle relazioni sulle campagne elettorali presenta un problema di contabilità. La sezione responsabile dell'audit dei partiti politici dispone di sei funzionari e, visto il carico di lavoro, riuscire a presentare relazioni contabili accurate e dettagliate entro il termine procedurale di sei mesi dalla data delle elezioni rappresenta tuttora una sfida.
Il commissario etico dell'Assemblea nazionale monitora l'applicazione delle norme etiche per i parlamentari. Le norme etiche per i parlamentari sono incluse nel regolamento dell'Assemblea nazionale, nonché in un codice etico. I parlamentari, in situazioni di conflitto di interessi, sono tenuti a informare l'Ufficio di presidenza dell'Assemblea nazionale e a ritirarsi dalla partecipazione a una votazione conflittuale. Le donazioni, le sponsorizzazioni e le indennità di viaggio percepite da un parlamentare devono essere dichiarate e successivamente pubblicate sulla pagina dedicata alla trasparenza dell'Assemblea nazionale. In caso di sospetta violazione delle norme etiche, il commissario etico può sottoporre un caso all'attenzione del presidente dell'Assemblea, il quale può quindi trasmettere il fascicolo all'Ufficio di presidenza dell'Assemblea per un ulteriore esame e un eventuale intervento.
L'Agenzia anticorruzione (AFA) ha formulato raccomandazioni per lo sviluppo di meccanismi per gli autori di segnalazioni di illeciti (whistleblower). Alla luce delle norme vigenti in materia di protezione dei whistleblower, le raccomandazioni formulate a gennaio 2021 mirano ad aiutare i soggetti del settore pubblico e privato a prevenire e individuare casi di corruzione, traffico di influenze, estorsioni da parte di funzionari pubblici, assunzione illegale di interessi, appropriazione indebita di fondi pubblici e favoritismo. I whistleblower possono presentare denunce innanzitutto attraverso il canale esistente all'interno della loro impresa o pubblica amministrazione;, in circostanze specifiche, la denuncia può essere successivamente trasmessa all'AFA. Il difensore dei diritti fornisce supporto e consulenza ai whistleblower, anche mediante una guida. Il difensore dei diritti dispone di un funzionario a tempo pieno per l'unità di consulenza. Dal 2017, in media, il difensore dei diritti ha gestito 80 segnalazioni di illeciti all'anno, mentre nel 2020 è stata registrata una diminuzione pari a quasi il 20 %. La mancanza di un adeguato sostegno finanziario e giuridico rappresenta una sfida per la tutela concreta dei whistleblower.
Orientamenti specifici in materia di lotta alla corruzione sono stati emanati nel settore degli appalti pubblici per attenuare i rischi durante la pandemia di COVID-19. A giugno 2020, l'Agenzia anticorruzione e la Direzione statale per gli appalti pubblici (DAE) hanno pubblicato orientamenti sulla gestione del rischio di corruzione nel ciclo degli appalti pubblici. Per ciascuna fase degli appalti pubblici, gli orientamenti indicano i rischi associati di corruzione, suggeriscono misure di attenuazione e formulano raccomandazioni su come elaborare una mappatura dei rischi organizzativi e dei codici di condotta anticorruzione.
III.Pluralismo dei media e libertà dei media
La Costituzione francese tutela la libertà di espressione e di informazione nonché il pluralismo e l'indipendenza dei media. Tali principi sono ulteriormente sanciti dalla legislazione settoriale, applicata dall'autorità indipendente di regolamentazione dei media. Il quadro francese per il pluralismo dei media garantisce sia il "pluralismo esterno", definito in termini di pluralità degli attori mediatici, sia il "pluralismo interno", definito in termini di equità e diversità delle voci. Il sistema giuridico francese prevede inoltre norme specifiche in materia di trasparenza della proprietà dei media. La Francia ha adottato diversi atti volti a recepire la direttiva AVMS riveduta e sono ancora previsti tre ulteriori decreti per completare il processo di recepimento.
L'autorità nazionale di regolamentazione dei media, il Conseil supérieur de l'audiovisuel (CSA), subirà modifiche istituzionali. Il governo ha recentemente presentato una proposta che consente la fusione del Conseil supérieur de l'audiovisuel (CSA) con l'Haute Autorité pour la Diffusion des Œuvres et la Protection des Droits sur Internet (HADOPI), l'autorità per la tutela della proprietà intellettuale, al fine di creare un unico organismo incaricato della comunicazione audiovisiva e digitale (ARCOM). Ciò comporterebbe l'attribuzione all'ARCOM di una serie di competenze relative alla protezione dei minori online, alla disinformazione, all'incitamento all'odio e alla pirateria online. Il CSA ha accolto con favore la proposta del governo, evidenziando tuttavia alcune preoccupazioni relative al bilancio e alla composizione del nuovo organismo. La proposta prevede che l'ARCOM sia soggetta alle stesse garanzie di indipendenza del CSA e dell'HADOPI. Come nel 2020, nel 2021 l'Osservatorio del pluralismo dei media (Media Pluralism Monitor - MPM) ha valutato di basso livello i rischi per l'indipendenza e l'efficacia dell'autorità francese di regolamentazione dei media, sottolineando che l'autorità dispone di un bilancio autonomo e che il suo funzionamento, compresa la nomina dei suoi membri, è trasparente.
Il Consiglio francese di deontologia giornalistica norme deontologiche. Il, composto da rappresentanti di giornalisti, editori e cittadini, esamina le presunte violazioni degli standard giornalistici negli articoli di stampa (sia testi che immagini, pubblicati offline e online) e nei programmi audiovisivi di informazione. Dalla sua istituzione nel 2019, il Consiglio ha registrato quasi 411 casi di violazione e ha pubblicato 34 avvisi.
Il CSA ha raccomandato di avviare una riflessione sul quadro relativo alla proprietà dei media. Il 22 marzo 2021 il CSA ha emesso un parere secondo cui l'attuale quadro anticoncentrazione è superato sotto vari aspetti alla luce degli sviluppi demografici, economici e tecnologici in questo settore. Il CSA ha suggerito al governo di attivare un gruppo di esperti incaricato di occuparsi della questione. Il sistema giuridico francese prevede l'obbligo di pubblicazione di tutti i proprietari diretti e finali dei mezzi di informazione. L'assegnazione delle frequenze per i servizi audiovisivi dipende anche dalle informazioni relative al proprietario del servizio che ne fa richiesta. La concentrazione della proprietà dei media è controllata dall'autorità garante della concorrenza, che è tenuta a consultare il CSA quando sono coinvolti media audiovisivi o radiofonici. L'MPM 2021 segnala un basso rischio per la trasparenza della proprietà dei media, menzionando tuttavia che l'assetto proprietario a più livelli di numerosi conglomerati mediatici potrebbe determinare un certo grado di opacità. D'altro canto, la relazione dell'MPM 2021 indica che permangono livelli elevati di concentrazione orizzontale e trasversale.
Le autorità francesi hanno assegnato un importante sostegno finanziario ai mezzi di informazione. Nel 2020, al fine di mitigare l'impatto economico della pandemia di COVID‑19, il governo francese ha stanziato 106 milioni di EUR per garantire la continuità della distribuzione della stampa e sostenere gli operatori dei media più colpiti, ossia gli edicolanti, gli editori e le testate all'estero. Tutti i lavoratori del settore dei media, compresi i lavoratori free-lance, potevano beneficiare anche di una compensazione per la riduzione dell'orario di lavoro. Per quanto riguarda il sostegno a lungo termine, il piano globale di ripresa prevede 377 milioni di EUR nei prossimi due anni per sostenere la transizione digitale ed ecologica del settore dei media. Ciò comprende anche un fondo di 18 milioni di EUR per sostenere i giornalisti che si trovano nella condizione più precaria, come i free-lance, i fotoreporter e i fumettisti. Il governo francese ha inoltre previsto modifiche del quadro di sostegno finanziario per gli edicolanti, in particolare per quanto riguarda le condizioni di applicazione e i metodi di calcolo dell'aiuto finanziario.
In Francia i giornalisti continuano a essere esposti a diversi tipi di minacce. Durante le proteste e le manifestazioni sono stati segnalati attacchi contro giornalisti e operatori dei media, sia da parte dei manifestanti che delle forze di polizia. In tale contesto, il governo ha commissionato una relazione indipendente, che comprende una serie di proposte di misure volte a migliorare la sicurezza dei giornalisti e la loro comunicazione con le forze di polizia durante le proteste e le manifestazioni. Il Consiglio di Stato ha inoltre dichiarato illegali quattro disposizioni del piano di mantenimento dell'ordine, che limitavano l'attività dei giornalisti durante le proteste o le manifestazioni. Sono stati osservati sviluppi preoccupanti per quanto riguarda la riservatezza delle fonti dei giornalisti, minacce di violenza fisica o casi di molestie online, in particolare nei confronti di giornaliste. La piattaforma del Consiglio d'Europa per la tutela del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti ha registrato quindici segnalazioni per la Francia dall'ottobre 2020, la maggior parte delle quali riguardava aggressioni fisiche, molestie e intimidazioni nei confronti dei giornalisti. L'MPM 2021 sottolinea che anche il frequente ricorso allo stato di emergenza e una definizione molto ampia di disinformazione potrebbero incidere negativamente sulla situazione dei giornalisti.
Il Consiglio costituzionale ha invalidato disposizioni controverse che avrebbero potuto incidere sulle attività dei giornalisti. A seguito dell'accoglienza critica da parte della comunità giornalistica del progetto di legge sulla sicurezza globale, il governo ha proposto modifiche significative al progetto di disposizione che criminalizza la diffusione di immagini che mostrano il volto o altre caratteristiche identificative di un componente del corpo di polizia nazionale o della gendarmerie che partecipi a un'operazione di polizia. Il testo legislativo, adottato nell'aprile 2021, includeva un nuovo reato consistente nella diffusione dolosa dell'immagine di funzionari delle autorità di contrasto nell'esercizio delle loro funzioni con l'evidente intento di nuocere alla loro integrità fisica o psichica (articolo 52, paragrafo 1). Il Consiglio costituzionale ha dichiarato tale articolo incompatibile con la Costituzione francese a causa della mancanza di certezza del diritto derivante dalla formulazione imprecisa di tale disposizione. La decisione del Consiglio costituzionale è stata accolta con favore dai portatori di interessi nel settore dei media. I rappresentanti del governo si sono dichiarati disposti a proporre una versione riveduta dell'articolo.
IV.Altre questioni istituzionali relative al bilanciamento dei poteri
La Francia presenta un sistema di governo di tipo semi-presidenziale, con un presidente eletto direttamente dal popolo e un primo ministro responsabile dinanzi al Parlamento. Il Parlamento ha una struttura bicamerale ed è composto da Assemblea nazionale e Senato. Le proposte di legge possono arrivare dal governo o dai membri di entrambe le camere del Parlamento. Il Consiglio costituzionale verifica la costituzionalità delle leggi, prima o dopo la loro adozione. Le autorità indipendenti svolgono un ruolo importante nel sistema di bilanciamento dei poteri.
Le valutazioni di impatto e le consultazioni dei portatori di interessi sono frequenti nell'ambito del processo legislativo, sebbene non siano sempre obbligatorie. Il numero di valutazioni di impatto pubblicate che accompagnano i progetti di legge avviati dal governo è aumentato da una media annua di nove a 25 progetti di legge su 61 nel 2020. Il coinvolgimento dei portatori di interessi e dei cittadini non è obbligatorio per l'elaborazione di nuove leggi; secondo il Consiglio di Stato, le consultazioni informali, comprese le riunioni con i portatori di interessi, e le consultazioni tramite comitati consultivi sono frequenti. Dopo nove mesi di deliberazioni, la convenzione dei cittadini sul clima ha presentato le proprie proposte al governo, che ha pubblicato il suo progetto di legge sul clima il 10 febbraio 2021. Inoltre, a seguito di una proposta della convenzione, il presidente si è impegnato a tenere un referendum per introdurre una clausola sul clima nella Costituzione.
Il ricorso a procedure accelerate, concepite per casi eccezionali, è notevolmente aumentato. Nell'ultima sessione parlamentare (2019-2020) sono state adottate secondo la procedura accelerata 37 leggi su 58. Dall'inizio della legislatura, in seno all'Assemblea nazionale, il 57 % delle leggi è stato discusso in base a tale procedura. Pertanto, la procedura accelerata, originariamente concepita come eccezione, sta diventando la norma, anche per leggi con un impatto significativo sulle libertà individuali, che in quanto tali richiederebbero un approfondito dibattito parlamentare.
Il regime di emergenza introdotto nel contesto della pandemia di COVID-19 è stato prorogato più volte e si è concluso il 1º giugno 2021. Istituito per due mesi dalla legge del 23 marzo 2020, lo stato di emergenza sanitaria è stato prorogato fino al 10 luglio 2020. Successivamente, la legge del 9 luglio 2020 ha istituito, a partire dall'11 luglio, un regime transitorio che autorizza il governo ad adottare misure eccezionali per far fronte all'epidemia fino al 31 ottobre 2020. Lo stato di emergenza sanitaria nazionale è stato nuovamente dichiarato con decreto del 17 ottobre 2020 e la sua proroga è stata autorizzata per legge due volte, la prima fino al 16 febbraio 2021 e in seguito fino al 1º giugno 2021. Ciò ha consentito al governo di adottare mediante decreto una serie di misure per far fronte alla pandemia. Il 27 maggio 2021 il Parlamento ha adottato una legge sulla gestione dell'uscita dalla crisi sanitaria, che istituisce un regime transitorio applicabile dopo la revoca dello stato di emergenza sanitaria, dal 2 giugno al 30 settembre 2021. Il Consiglio costituzionale ha dichiarato costituzionali diverse disposizioni della legge contestate da un gruppo di deputati.
I massimi organi giurisdizionali sono stati chiamati a riesaminare le misure che incidono sui diritti fondamentali. Il Consiglio costituzionale ha riesaminato la validità della legge che autorizza la proroga dello stato di emergenza sanitaria fino al 16 febbraio 2021 e introduce misure per affrontare la crisi sanitaria, e ha annullato la proroga automatica della durata della custodia cautelare. Da marzo 2020 a marzo 2021 il Consiglio di Stato si è pronunciato con procedimento d'urgenza su 647 istanze che contestavano la gestione della pandemia da parte del governo e ha disposto misure o sospeso atti delle autorità pubbliche in 51 casi. In particolare, il Consiglio di Stato ha sospeso l'uso obbligatorio delle videoconferenze durante le udienze dei procedimenti penali, ha disciplinato l'uso di droni da parte della polizia per il monitoraggio delle manifestazioni e ha stabilito che i clienti devono poter consultare il proprio avvocato anche dopo il coprifuoco. In 51 casi in cui l'istanza è stata formalmente respinta, gli scambi avvenuti durante le udienze hanno comunque indotto il governo ad adottare misure correttive, e il Consiglio di Stato ha ricordato allo Stato i suoi doveri o ne ha precisato gli obblighi in circa 130 casi. Il Consiglio di Stato ha emesso altre importanti sentenze in materia di diritti fondamentali, tra cui una sentenza sulla conservazione dei dati che solleva preoccupazioni per quanto riguarda la sua interazione con l'ordinamento giuridico dell'Unione europea. In quest'ultima sentenza, facendo riferimento al carattere vincolante delle decisioni della Corte di giustizia, il Consiglio di Stato ha tuttavia respinto la richiesta del governo di valutare se una decisione della Corte di giustizia europea potesse violare il principio di attribuzione e la ripartizione delle competenze tra l'Unione e i suoi Stati membri.
Le autorità indipendenti hanno svolto un ruolo attivo nella difesa dei diritti fondamentali durante tutta la pandemia di COVID-19. Nel 2020 la Commission Nationale Consultative des Droits de l'Homme (CNCDH) ha pubblicato 18 pareri nell'ambito del suo mandato di controllo del rispetto delle norme in materia di diritti fondamentali da parte delle autorità, talvolta agendo di propria iniziativa in merito a progetti di legge per i quali non era stata consultata dal governo e formulando raccomandazioni specifiche per garantire il rispetto dei principi costituzionali e delle libertà individuali. Questo approccio volto a promuovere modifiche legislative è in linea con la raccomandazione del sottocomitato per l'accreditamento (SCA) della GANHRI che ha incoraggiato la CNCDH a continuare ad ampliare le proprie attività in relazione al suo mandato di protezione. Il difensore dei diritti ha inoltre garantito la continuità delle sue attività. Nel 2020 ha gestito in totale 96 894 denunce e 69 705 richieste, con un aumento del 10 % rispetto all'anno precedente, e ha formulato 234 raccomandazioni. Tuttavia al fine di rafforzare i diritti di coloro che si rivolgono al difensore dei diritti, quest'ultimo ha riconosciuto la necessità di migliorare il seguito dato dalle autorità nazionali alle sue raccomandazioni, osservando che solo il 56 % ha ricevuto una risposta nel 2019, che nel 31 % dei casi è stata un rifiuto. Il difensore dei diritti ha inoltre formulato due pareri sul regime giuridico dello stato di emergenza sanitaria al fine di garantire che le misure legislative e normative adottate per combattere la pandemia rispettino i diritti e le libertà delle persone e garantiscano la parità di trattamento.
La recente legislazione solleva preoccupazioni circa il suo potenziale impatto sullo spazio civico. Si ritiene che la Francia abbia tuttora uno spazio civico ristretto, e le restrizioni imposte durante la pandemia ai raduni pubblici, e in particolare la loro attuazione da parte delle autorità locali, hanno suscitato ulteriori preoccupazioni al riguardo. La nuova legge sulla sicurezza globale, adottata dal Parlamento il 15 aprile 2021, è stata oggetto di notevoli critiche da parte di vari portatori di interessi
e autorità indipendenti per il suo potenziale impatto sulla libertà di espressione e di informazione e sul diritto di protesta. Essa prevede la possibilità, per le pattuglie di polizia, di portare con sé telecamere e utilizzare droni per trasmettere in diretta alla centrale operativa le immagini di manifestanti e astanti, e ha creato un nuovo reato, che consiste nella diffusione dolosa di immagini di funzionari delle autorità di contrasto nell'esercizio delle loro funzioni con l'evidente intento di danneggiarne l'integrità fisica o psicologica. Questo nuovo reato è stato fortemente criticato per il suo impatto sul diritto all'informazione, data l'importanza delle cronache di testimoni diversi dai giornalisti professionisti. Per rispondere a tali preoccupazioni, il primo ministro ha deciso di sottoporre la legge nella sua interezza al Consiglio costituzionale. Quest'ultimo ha dichiarato incostituzionali diverse disposizioni, tra cui l'articolo che crea il nuovo reato summenzionato, formulando riserve riguardo ad altre disposizioni. Anche un progetto di legge volto a rafforzare il rispetto dei principi repubblicani, presentato al Parlamento il 9 dicembre 2020, è stato criticato per le restrizioni che potrebbe imporre alla libertà di associazione e di espressione. In particolare, le disposizioni che istituiscono il controllo dei finanziamenti esteri delle associazioni religiose al di sopra di una certa soglia, l'estensione delle motivazioni per lo scioglimento di associazioni, anche per atti commessi dai loro membri, nonché l'obbligo di sottoscrivere un "contratto di impegno repubblicano" definito in senso lato nei confronti dell'associazione che richiede sovvenzioni suscitano preoccupazioni sia a livello nazionale che europeo.
Allegato I: Elenco delle fonti in ordine alfabetico*
* L'elenco dei contributi ricevuti nel contesto della consultazione per la relazione sullo Stato di diritto del 2021 è disponibile al seguente indirizzo:
https://ec.europa.eu/info/policies/justice-and-fundamental-rights/upholding-rule-law/rule-law/rule-law-mechanism/2021-rule-law-report-targeted-stakeholder-consultation
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Agence Française Anticorruption (2020), Diagnosi nazionale sul dispositivo anticorruzione nelle imprese (
https://www.agence-francaise-anticorruption.gouv.fr/files/files/Diagnostic%20national%20sur%20les%20dispositifs%20anticorruption%20dans%20les%20entreprises.pdf
).
Agence Française Anticorruption (2020), Guida pratica per le imprese in materia di doni e inviti (
https://www.agence-francaise-anticorruption.gouv.fr/files/files/Guide%20pratique%20politique%20cadeaux%20et%20invitations.pdf
).
Agence Française Anticorruption (2020), Orientamenti per lo sviluppo di meccanismi per i whistleblower(
https://www.agence-francaise-anticorruption.gouv.fr/files/files/Recommandations%20AFA.pdf
).
Agence Française Anticorruption (2020), Orientamenti sulla gestione del rischio di corruzione nel ciclo degli appalti pubblici (
https://www.agence-francaise-anticorruption.gouv.fr/files/files/Guide_maitrise_risque_corruption-Hyperlien.pdf
).
Agence Française Anticorruption (2020), Piano anticorruzione 2020-2022 (
https://www.agence-francaise-anticorruption.gouv.fr/files/files/RA_AFA_2020_ENG_Version_Finale.pdf
).
Agence Française Anticorruption (2020), Relazione di attività (
https://www.agence-francaise-anticorruption.gouv.fr/files/files/RA_AFA_2020_V2_WEB.pdf
).
Agence Française Anticorruption (2021), raccomandazioni, Gazzetta ufficiale del 12 gennaio 2021 (
https://www.agence-francaise-anticorruption.gouv.fr/files/files/Recommandations%20AFA.pdf
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Agence Française Anticorruption, direttore (2020), audizione con i rappresentanti dell'Assemblea nazionale nell'aprile 2021 (
video disponibile all'indirizzo http://videos.assemblee-nationale.fr/video.10597957_60656dae755b9.lutte-contre-la-corruption--m-charles-duchaine-directeur-de-l-agence-francaise-anticorruption-1-avril-2021
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Alleanza globale delle istituzioni nazionali per i diritti umani (GANHRI), Sottocomitato per l'accreditamento (SCA) (2019), relazione del marzo 2019.
Alta autorità per la trasparenza della vita pubblica, pareri su richiesta dei responsabili in materia di etica(
https://www.hatvp.fr/consulter-les-deliberations-et-avis
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Assemblea nazionale francese, Ufficio di presidenza dell'Assemblea, sintesi delle riunioni (
https://www2.assemblee-nationale.fr/15/le-bureau-de-l-assemblee-nationale
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Commissione consultiva nazionale per i diritti umani (CNCDH) (2021), primo parere, del 28 gennaio 2021, sul disegno di legge inteso a rafforzare il rispetto dei principi della Repubblica con procedura legislativa accelerata (
https://www.cncdh.fr/sites/default/files/a_-_2021_-_1_-_pjl_principes_de_la_republique_janv_2021.pdf
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Commissione consultiva nazionale per i diritti umani (CNCDH) (2021), secondo parere, del 25 marzo 2021, sul disegno di legge inteso a rafforzare il rispetto dei principi della Repubblica (
https://www.cncdh.fr/sites/default/files/a_-_2021_-_4_-_2nd_avis_sur_le_pjl_principes_de_la_republique_mars_2021.pdf
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Consiglio costituzionale francese, decisione n. 2021-819 DC del 31 maggio 2021.
Consiglio d'Europa, Consiglio di esperti sulla legge sulle ONG della Conferenza delle ONG (2021), parere del 31 marzo 2021 sulla compatibilità con le norme europee del disegno di legge volto a garantire il rispetto dei principi della repubblica da parte di tutti (
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Consiglio d'Europa, piattaforma per la tutela del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti (2020), allerta del 16 dicembre 2020, Two Media Workers Injured in Knife Attack (https://www.coe.int/en/web/media-freedom/detail-alert?p_p_id=sojdashboard_WAR_coesojportlet&p_p_lifecycle=0&p_p_col_id=column-3&p_p_col_count=7&_sojdashboard_WAR_coesojportlet_alertPK=78942550).
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Consiglio di Stato francese, decisione del 10 giugno 2021.
Consiglio di Stato francese, decisione del 13 giugno 2020
Consiglio di Stato francese, decisione del 21 aprile 2021.
Consiglio di Stato francese, decisione del 22 dicembre 2020.
Consiglio di Stato francese, decisione del 3 marzo 2021.
Consiglio di Stato francese, decisione del 5 marzo 2021.
Consiglio di Stato francese, decisione del 6 luglio 2020.
Consiglio di Stato francese, ordinanza del 18 maggio 2020.
Consiglio di Stato francese, ordinanza del 27 novembre 2020
Délégation des Barreaux (2021), contributo della Délégation des Barreaux de France per la relazione sullo Stato di diritto 2021.
Difensore dei diritti (2020), parere 20-03, del 27 aprile 2020, relativo all'attuazione dello stato di emergenza sanitaria per far fronte alla pandemia di COVID-19, nonché alle ordinanze e ai decreti adottati per la sua applicazione (
https://juridique.defenseurdesdroits.fr/doc_num.php?explnum_id=19735
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Difensore dei diritti (2020), parere 20-06, del 17 novembre 2020, sul testo adottato dalla commissione per le leggi in merito al progetto di legge sulla sicurezza globale (
https://juridique.defenseurdesdroits.fr/index.php?lvl=notice_display&id=35092&opac_view=-1&lang_sel=en_UK
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Difensore dei diritti (2020), parere 20-10 del 3 dicembre 2020 sul regime giuridico dello stato di emergenza sanitaria (
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Difensore dei diritti (2020), parere 20-12 del 16 dicembre 2020, sull'attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione (https://juridique.defenseurdesdroits.fr/doc_num.php?explnum_id=20315).
Difensore dei diritti (2021), parere 21-01 del 12 gennaio 2021 sul disegno di legge per rafforzare il rispetto dei principi della Repubblica (
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Difensore dei diritti (2021), relazione annuale di attività 2020 (
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Direzione generale della Comunicazione (2019), Flash Eurobarometer 482: businesses' attitudes towards corruption in the EU.
Direzione generale della Comunicazione (2020), Indagine speciale Eurobarometro 502: corruption.
Forum Civico Europeo (2021), contributo del Forum Civico Europeo per la relazione sullo Stato di diritto 2021.
Governo francese (2021), contributo della Francia per la relazione sullo Stato di diritto 2021.
Governo francese (2021), relazione del 2 aprile 2021 della commissione indipendente sui rapporti tra la stampa e le autorità di contrasto (
https://www.gouvernement.fr/sites/default/files/document/document/2021/05/rapport_commission_independante_sur_les_relations_entre_le_presse_et_les_forces_de_lordre.pdf
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GRECO (2020), Quinto ciclo di valutazione - Relazione di valutazione sulla Francia.
Indice di percezione della corruzione 2020 di Transparency International (2021).
L'Assemblée citoyenne des originaires de Turquie e altri (2021), lettera congiunta ai senatori del 7 aprile 2021 (
https://www.ldh-france.org/wp-content/uploads/2021/04/Lettre-aux-senatrices-et-senateurs-avec-les-derniers-signataires.pdf
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Le Monde (2021), legge sulla sicurezza globale, la Corte costituzionale censura l'ex articolo 24(Loi "sécurité globale": le Conseil constitutionnel censure l'ex-article 24) (
https://www.lemonde.fr/societe/article/2021/05/20/le-conseil-constitutionnel-censure-l-ex-article-24-de-la-proposition-de-loi-securite-globale_6080897_3224.html
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Ministero francese della Cultura (2020), comunicato stampa del 27 agosto 2020 (
https://www.culture.gouv.fr/Presse/Communiques-de-presse/Annonce-du-plan-de-soutien-a-la-filiere-presse
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Ministero francese della Cultura (2021), comunicato stampa dell'8 aprile 2021 (
https://www.culture.gouv.fr/Presse/Communiques-de-presse/Presentation-en-conseil-des-ministres-du-projet-de-loi-relatif-a-la-regulation-et-a-la-protection-de-l-acces-aux-aeuvres-culturelles-a-l-ere-numerique
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Observatoire des libertés et du numérique (2020), comunicazione del 12 novembre 2020.
Parlamento francese, Commissione d'inchiesta (2020), Relazione sugli ostacoli all'indipendenza della magistratura (
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Sito web del Consiglio francese di deontologia giornalistica, (
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Sito web del ministero della Cultura francese, (
https://www.culture.gouv.fr/Sites-thematiques/Presse/Aides-a-la-Presse/L-aide-a-la-modernisation-des-diffuseurs
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Sito web della Federazione europea dei giornalisti, (
https://europeanjournalists.org/blog/database/covid-19-what-financial-support-has-the-media-and-journalists-received-in-europe/
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Sito web di Reporter senza frontiere (
https://rsf.org/en/france
).
The Local (2021), La corte costituzionale francese respinge la proposta di legge che limita le riprese video di funzionari di polizia (
https://www.thelocal.fr/20210520/frances-constitutional-court-rejects-proposed-law-limiting-filming-of-police-officers/
).
Union Syndicale des Magistrats (2020), Syndicat de la Magistrature, lettera aperta del 21 dicembre 2020.
Allegato II: Visita alla Francia
Nell'aprile 2021 i servizi della Commissione hanno tenuto riunioni virtuali con:
·il Commissario etico dell'Assemblea nazionale
·il Consiglio di Stato
·il Consiglio nazionale degli ordini forensi
·il Consiglio per la mediazione e l'etica giornalistica
·il Consiglio superiore della magistratura
·il Consiglio superiore dell'audiovisivo
·il Difensore dei diritti
·il ministero della Giustizia
·il Procuratore finanziario nazionale
·il Reporter senza frontiere
·il Sindacato nazionale dei giornalisti
·il Syndicat de la Magistrature
·la Commissione nazionale consultiva sui diritti umani
·la Delegazione degli ordini forensi francesi
·l'Agence France Presse
·l'Agenzia anticorruzione
·l'Alta autorità per la trasparenza della vita pubblica
·l'Ufficio centrale per la lotta alla corruzione e alle infrazioni finanziarie e fiscali
·l'Union syndicale des magistrats
* La Commissione ha inoltre incontrato in occasione di riunioni orizzontali le seguenti organizzazioni:
·Amnesty International
·Center for Reproductive Rights
·Centro europeo per la libertà di stampa e dei media
·CIVICUS
·Civil Liberties Union for Europe
·Civil Society Europe
·Commissione internazionale dei giuristi
·Conferenza delle Chiese europee
·EuroCommercio
·European Center for Not-for-Profit Law
·Federazione europea dei Giornalisti
·Federazione internazionale dei diritti umani
·Forum Civico Europeo
·Forum europeo della gioventù
·Front Line Defenders
·Human Rights House Foundation
·Human Rights Watch
·ILGA-Europa
·International Press Institute
·Netherlands Helsinki Committee
·Open Society European Policy Institute
·Partenariato europeo per la democrazia
·Philanthropy Advocacy
·Protection International
·Reporter senza frontiere
·Rete europea della Federazione internazionale per la genitorialità pianificata (IPPF EN)
·Transparency International UE