Bruxelles, 14.7.2021

SWD(2021) 624 final

DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE

SINTESI DELLA RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE D'IMPATTO

che accompagna il documento

proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio

sull'efficienza energetica (rifusione)

{COM(2021) 558 final} - {SEC(2021) 558 final} - {SWD(2021) 623 final} - {SWD(2021) 625 final} - {SWD(2021) 626 final} - {SWD(2021) 627 final}


A. Necessità di intervenire

Qual è il problema e perché si pone a livello dell'UE?

L'UE si è posta attualmente un obiettivo di risparmio energetico pari ad almeno il 32,5 % entro il 2030, compatibile con una riduzione del 40 % dei gas a effetto serra. Il piano per l'obiettivo climatico propone un obiettivo dell'UE per il 2030 corrispondente a una riduzione netta pari ad almeno il 55 % delle emissioni di gas a effetto serra rispetto ai livelli del 1990 in modo ottimale in termini di costi. Al fine di conseguire tale obiettivo, il consumo di energia finale e primaria dell'UE dovrebbe diminuire rispettivamente di almeno il 36 %-37 % e il 39 %-41 % rispetto al consumo di energia secondo le proiezioni.

Dato che la combustione di combustibili a fini energetici è responsabile del 75 % delle emissioni attuali di gas a effetto serra dell'UE, la riduzione del consumo di energia costituisce un elemento essenziale, unitamente alla decarbonizzazione dell'approvvigionamento energetico, ai fini del conseguimento dell'obiettivo dell'UE. Nel piano per l'obiettivo climatico sono state esaminate misure di ampia portata per conseguire tale riduzione del 55 % delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030. Attualmente gli sforzi messi in campo dall'UE per consumare meno energia sono insufficienti per conseguire l'obiettivo 2030 relativo ai gas serra in modo ottimale, di conseguenza si pone il problema di come potenziare tali sforzi. È importante che l'UE dimostri che è fattibile e auspicabile intraprendere azioni destinate a ridurre le proprie emissioni di gas a effetto serra nel contesto del Green Deal europeo nel modo più efficiente in termini di costi.

Quali sono gli obiettivi da conseguire?

I maggiori risparmi energetici necessari comportano un rafforzamento della direttiva Efficienza energetica. Ciò garantirà, unitamente ad altra legislazione dell'UE, che siano realizzati risparmi energetici sufficienti per conseguire l'obiettivo climatico dell'UE per il 2030 in modo economicamente efficace. Il risparmio energetico dovrebbe essere conseguito nei settori in cui ciò è più logico dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Dovrebbero essere ottimizzati i benefici concomitanti, quali quelli derivanti dalla riduzione degli effetti ambientali e dalla mitigazione delle disuguaglianze.

Qual è il valore aggiunto dell'intervento a livello dell'UE (sussidiarietà)?

Il trattato sul funzionamento dell'UE individua nella promozione dell'efficienza e del risparmio energetico uno degli obiettivi della politica energetica dell'UE. I problemi di fondo che causano la carenza di risparmio energetico sono i medesimi in tutta l'UE. L'azione a livello UE può consentire e rafforzare gli sforzi degli Stati membri e assicurare un approccio più coordinato e armonizzato evitando distorsioni del mercato unico. Tale azione contribuirà a creare mercati migliori per materiali e prodotti che contribuiscono a migliorare l'efficienza energetica. L'esperienza indica che disporre di un quadro comune dell'UE riduce i costi, aumenta i benefici derivanti dal mercato interno e consente ai responsabili nazionali delle politiche di apprendere gli uni dagli altri. Le misure dell'UE integrano e catalizzano efficacemente le misure nazionali.

B. Soluzioni

Quali sono le opzioni per conseguire gli obiettivi? Ne è stata prescelta una? In caso contrario, perché?

Il meccanismo principale per conseguire gli obiettivi consiste nell'aumentare l'obiettivo generale di risparmio energetico dell'UE e nell'incrementarne l'effetto vincolante. Ciò può essere integrato da requisiti specifici che portano al risparmio energetico, ad esempio ampliando l'ambito di applicazione delle misure relative agli appalti pubblici e alle ristrutturazioni edilizie e aumentando l'ambizione degli obblighi di risparmio energetico. È necessario rafforzare e potenziare l'ampia serie di misure abilitanti e di sostegno al fine di creare un ambiente in cui sia più facile promuovere l'efficienza energetica e ottenere risparmi energetici. Le opzioni devono essere valutate per garantire la loro coerenza con altre misure proposte nel contesto del pacchetto "Pronti per il 55 %" (Fit for 55).

Quali sono le opinioni dei diversi portatori di interessi? Chi sono i sostenitori delle varie opzioni?

La grande maggioranza dei portatori di interessi concorda sul fatto che le politiche di efficienza energetica sono determinanti per un obiettivo climatico che si vuole più ambizioso a orizzonte 2030, consentendo allo stesso tempo una crescita sostenibile che non escluda nessuno. Le loro opinioni differiscono in un certo grado sulle misure adeguate da mettere in campo, ma non si rileva una differenza netta in relazione agli obiettivi finali.

Quasi la metà si è espressa a favore di un obiettivo UE più elevato e più della metà ritiene che tale obiettivo debba essere vincolante. Circa la metà sostiene obiettivi nazionali vincolanti. Si rilevano opinioni piuttosto variegate in merito alla serie di opzioni individuate. In generale la società civile guarda con più ottimismo alle misure proposte. In molti casi le imprese si sono espresse in maniera abbastanza favorevole. Le autorità pubbliche sembrano seguire un approccio più cauto.

C. Impatto dell'opzione prescelta

Quali sono i vantaggi dell'opzione prescelta (o in mancanza di quest'ultima, delle opzioni principali)?

L'opzione prescelta è costituita da un pacchetto che consente di ottenere un livello elevato di risparmio energetico in modo efficace, evitando le opzioni più gravose prese in considerazione.

Quali sono i costi dell'opzione prescelta (o in mancanza di quest'ultima, delle opzioni principali)?

I costi principali sono gli investimenti necessari per aumentare l'efficienza energetica. Si prevede che il sostegno finanziario di NextGenerationEU e di altre fonti pubbliche svolgerà un ruolo fondamentale nell'adozione degli investimenti a favore dell'efficienza energetica. Vengono considerati i costi di capitale per attrezzature più efficienti dal punto di vista energetico e per l'ammodernamento di edifici.

Quale sarà l'incidenza sulle PMI e sulla competitività?

Non si prevedono impatti significativi sulle piccole e medie imprese (PMI). Esiste un margine notevole di risparmio energetico efficace in termini di costi nel settore dei servizi e nell'industria che non determinerà alcun aumento complessivo dei costi. L'attuazione di tali risparmi dovrebbe ridurre l'esposizione delle imprese alle fluttuazioni dei prezzi dell'energia e, insieme a costi di esercizio ridotti, migliorarne la competitività.

L'impatto sui bilanci e sulle amministrazioni nazionali sarà significativo?

Vi sono costi di attuazione per le pubbliche amministrazioni associati all'opzione prescelta, anche se si basano su misure già esistenti. Ciò nonostante si prevede che tali costi aggiuntivi saranno contenuti rispetto ai risparmi sostanziali che si realizzeranno attraverso investimenti nel risparmio energetico. Il denaro non speso per l'acquisto di energia sarà utilizzato per altre finalità e determinerà un aumento dell'occupazione e dell'attività economica.

Tali costi possono variare a seconda del modo in cui gli Stati membri scelgono di attuare i requisiti. L'Azione concertata per la direttiva Efficienza energetica offre agli Stati membri un forum per condividere le migliori pratiche e individuare modi efficaci per conseguire gli obiettivi desiderati. La Commissione è pronta a sostenere ulteriormente gli Stati membri fornendo assistenza tecnica.

Sono previsti altri impatti significativi?

La riduzione del consumo di energia porterà vantaggi ambientali notevoli, in particolare derivanti dalla riduzione dell'inquinamento atmosferico. Consentirà altresì altri benefici ambientali quali la riduzione delle emissioni nell'acqua da centrali elettriche e la riduzione dei danni ambientali in ragione di una minore necessità di infrastrutture e di una minore estrazione di risorse. Riduce il consumo di risorse e contribuisce positivamente all'economia circolare.

La riduzione del fabbisogno energetico diminuirà altresì la dipendenza dell'UE dalle importazioni di energia e dalla volatilità geopolitica, contribuendo così a isolare l'economia dagli shock esterni dei prezzi dell'energia.

Attraverso misure ben progettate, porterà altresì alla realizzazione di importanti benefici sociali. Ad esempio la riqualificazione energetica delle abitazioni porterà a migliori condizioni di vita e di salute, nonché a minori spese per l'energia. Le misure di risparmio energetico determinano un livello elevato di creazione di posti di lavoro.

Proporzionalità?

Il principio di proporzionalità è pienamente rispettato. Le misure proposte costituiscono il minimo necessario per conseguire gli obiettivi essenziali ai fini del conseguimento dell'ambizione climatica dell'UE per il 2030.

D. Tappe successive

Quando saranno riesaminate le misure proposte?

La Commissione intende riesaminare ogni 5 anni l'attuazione della normativa per valutare la misura dei progressi verso gli obiettivi strategici.