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28.2.2022 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 97/10 |
Parere del Comitato europeo delle regioni — Legiferare meglio: unire le forze per produrre leggi migliori
(2022/C 97/03)
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RACCOMANDAZIONI POLITICHE
IL COMITATO EUROPEO DELLE REGIONI
Legiferare meglio per sostenere la ripresa dell'UE
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1. |
sottolinea che il sistema «Legiferare meglio» dell'UE è considerato dall'OCSE fra gli approcci normativi più avanzati al mondo, in quanto sistema capace di produrre una legislazione di qualità e «adatta al futuro» nonché all'altezza delle sfide principali in materia di trasformazioni ambientali, digitali e sociali che l'UE deve affrontare; |
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2. |
condivide la necessità che le leggi dell'UE creino valore aggiunto, mantengano gli oneri amministrativi al minimo e commisurati agli obiettivi perseguiti dalla normativa in questione, siano chiare e trasparenti e conformi ai principi di sussidiarietà e proporzionalità; |
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3. |
sottolinea come sia fondamentale che il sistema «Legiferare meglio» integri la dimensione della governance multilivello nell'Unione europea, poiché la legislazione europea è attuata dagli Stati membri, dalle regioni e dagli enti locali: senza il coinvolgimento di tutti i livelli di governo responsabili dell'attuazione delle norme UE, non vi può essere una legislazione di qualità, adatta a perseguire gli obiettivi comuni. In tal senso raccomanda alla Commissione europea di dare la priorità alla collaborazione con le autorità regionali e locali (ARL), specie quelle con poteri legislativi, durante tutto il ciclo politico, mediante un metodo di lavoro basato sulla governance multilivello; |
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4. |
osserva che le ARL, democraticamente elette, hanno ancora un'influenza limitata sulla definizione della legislazione UE che sono tenute ad attuare: è necessario riconoscere loro e al CdR, che ne è il rappresentante istituzionale a livello dell'UE, un ruolo maggiore nel sistema di governance europeo; |
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5. |
valuta positivamente il fatto che la Commissione rafforzi il suo ruolo di custode dei Trattati, concentri l'attenzione sulla necessità di garantire un'esecuzione più efficace del diritto dell'UE e, a tal fine, intenda intensificare i suoi sforzi su questo piano e offra assistenza agli Stati membri, alle regioni e ai comuni per un'attuazione efficace e corretta del diritto dell'UE. Un livello di attuazione più elevato ed efficace costituisce allo stesso tempo anche un contributo all'agenda «Legiferare meglio»; |
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6. |
invita la Commissione a studiare i modi di coinvolgere più strettamente i parlamenti regionali nel processo di definizione delle politiche dell'UE, facendo leva sul meccanismo di allerta precoce previsto dai Trattati, affinché questi possano realmente apportare un contributo positivo allo sviluppo della sussidiarietà attiva (1); |
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7. |
ritiene giunto il momento di unire le forze per produrre leggi migliori, con un approccio «dal basso», migliorando e avvicinando tra loro gli strumenti per legiferare meglio (LM) — molti dei quali sono già patrimonio delle regioni — in modo tale che questi siano compatibili, e condividendo le migliori pratiche e i dati disponibili; |
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8. |
plaude all'intenzione della Commissione europea di coinvolgere di più i cittadini nell'elaborazione delle politiche europee, mediante consultazioni, ma incoraggia la Commissione a fare leva, a tal fine, anche sulla capacità delle ARL e del CdR di individuare e trasmettere le preoccupazioni dei cittadini nonché di fare da mediatori; |
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9. |
concorda che l'azione politica deve basarsi su analisi approfondite e contributi scientifici, in grado di valutarne sistematicamente l'impatto anche sotto il profilo economico, sociale, di genere e ambientale; |
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10. |
sostiene l'intenzione della Commissione di integrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) nei processi decisionali e di elaborazione delle politiche dell'UE, anche migliorando l'analisi e la comunicazione delle proposte sullo sviluppo sostenibile. Osserva che l'attuazione degli OSS non deve essere minata da oneri amministrativi e normativi e deve tenere in uguale considerazione la dimensione economica, sociale, di genere e ambientale dello sviluppo sostenibile; invita gli Stati membri e le ARL a fare altrettanto; |
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11. |
conviene che il principio «non arrecare danni significativi» debba essere applicato in tutti i settori, secondo la strategia a lungo termine dell'UE 2050 (2) e l'Agenda 2030 (3); chiede di coinvolgere nella programmazione e nella gestione delle risorse le ARL, in prima linea nell'attuazione delle politiche sull'ambiente, il clima, le questioni sociali e l'energia. Richiama il parere del CdR sulla Legge europea sul clima (4) e raccomanda di considerare il costo dell'inazione, che può comportare conseguenze a lungo termine, significative e non immediatamente percepibili; |
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12. |
invita la Commissione, gli Stati membri e le ARL ad emanare norme compatibili, capaci di rimuovere gli ostacoli e le difficoltà burocratiche che, rallentando la ripresa, pregiudicano il benessere dei cittadini; chiede alla Commissione di supportare le regioni, specie quelle transfrontaliere e quelle meno sviluppate, nel promuovere una legislazione comune, partendo dalle esperienze di collaborazione già in atto fra i territori di confine e vulnerabili, quali quelle dei gruppi europei di cooperazione territoriale (GECT); |
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13. |
invita le istituzioni dell'UE, gli SM e le ARL a dare attuazione, ciascuno per la propria parte, alle raccomandazioni della Task force per la sussidiarietà e per la proporzionalità e per «Fare meno in modo più efficiente» (5); invita ad un aggiornamento delle stesse raccomandazioni, alla luce degli insegnamenti tratti dalla pandemia, nonché degli obiettivi della transizione verde, digitale e sociale e della costruzione di economie e società più giuste, resilienti ed eque nel quadro del NGEU; |
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14. |
esorta altresì a rivedere l'accordo interistituzionale «LM», nonché le Linee guida e il toolbox«LM» integrando la dimensione multilivello del processo legislativo europeo, come suggerito dalla Task force per la sussidiarietà (6). Sottolinea l'importanza di diffondere la conoscenza e l'utilizzo degli strumenti di LM fra gli SM e le ARL, specie quelle con poteri legislativi; chiede che sia fatto ogni sforzo per curare l'aspetto linguistico, la condivisione della terminologia e la corretta traduzione, elementi cruciali per perseguire i comuni obiettivi di LM a tutti i livelli di governo. |
Un impegno comune
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15. |
concorda che non può esservi legislazione di qualità senza tener conto dei risultati ottenuti dalla legislazione precedente; sottolinea che molte regioni hanno inserito clausole valutative nelle proprie leggi, allo scopo di assicurare la disponibilità di dati sugli effetti della legislazione; riconosce che la condivisione dei dati raccolti in un registro comune dei contributi è una responsabilità di tutte le istituzioni, europee, nazionali, regionali e locali; |
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16. |
osserva l'utilità della creazione di un portale legislativo comune e ne raccomanda la diffusione con iniziative di comunicazione in tutti gli Stati membri; |
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17. |
ritiene che i siti istituzionali delle ARL possano contribuire a una maggiore pubblicità delle consultazioni pubbliche della Commissione, diffondendo gli inviti a presentare contributi e, se del caso, promuovendo reti stabili di referenti, allo scopo di raccogliere istanze e sollecitazioni provenienti dagli utenti finali, il cui apporto è fondamentale nel perseguimento degli obiettivi di crescita e sviluppo. |
Una migliore comunicazione con i portatori di interessi e il pubblico in generale
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18. |
accoglie con favore l'intenzione della Commissione europea di migliorare ulteriormente le consultazioni e di renderle più mirate, più chiare e di più facile utilizzo, anche attraverso questionari più equilibrati, strutturati, meno tecnici e di facile comprensione; apprezza la riunione delle consultazioni pubbliche e delle tabelle di marcia in un unico «invito a presentare contributi» sul portale Di' la tua. Insiste sulla necessità che i questionari siano tradotti simultaneamente in tutte le lingue dell'UE al fine di rendere possibile la partecipazione delle parti interessate ovunque e a tutti i livelli; |
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19. |
raccomanda che gli enti regionali e locali, date le loro specificità, siano più spesso oggetto di consultazioni mirate; raccomanda alla Commissione di consultare il CdR nello sviluppo di consultazioni aperte e tabelle di marcia per proposte che incidono significativamente sui livelli subnazionali di governo e di coinvolgere gli ELR, tramite il CdR, in una campagna informativa decentrata e sistematica sui programmi di lavoro annuali della Commissione europea; |
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20. |
ritiene che la Conferenza sul futuro dell'Europa (CoFoE) rappresenti un'eccellente occasione di dialogo con i cittadini; ricorda il proprio parere sul tema Gli enti locali e regionali nel dialogo permanente con i cittadini e ribadisce che la CoFoE dovrebbe essere considerata un'opportunità per ripensare e riformare il modo in cui l'UE funziona e viene percepita dai suoi cittadini (7). Riafferma la necessità che il CdR sia fra i protagonisti della CoFoE e che sia rafforzato il ruolo delle ARL, in particolare quelle con poteri legislativi, nel funzionamento democratico dell'UE e la dimensione territoriale delle politiche europee; |
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21. |
sottolinea l'importanza di promuovere la partecipazione dei cittadini all'elaborazione delle politiche dell'UE; ricorda in tal senso la propria proposta di istituire una rete paneuropea di dialogo, basata sulla partecipazione volontaria dei cittadini (CitizEN), che, se testata durante la CoFoE, potrebbe introdurre un meccanismo strutturale atto a garantire adeguata informazione e coinvolgimento dei cittadini, incentivandone l'impegno politico nel lungo periodo. |
Maggiore trasparenza
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22. |
raccomanda la più ampia trasparenza del processo legislativo, assicurando ai cittadini, per ogni proposta normativa, il totale accesso ai dati disponibili, ai contributi, studi e valutazioni condotte; |
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23. |
ritiene che la possibilità da parte sua di accedere ad una selezione dei documenti delle riunioni di trilogo, purché il CdR abbia già elaborato o stia elaborando un parere sulla proposta in questione a norma dell'articolo 307 del TFUE, sarebbe essenziale per valutare se le modifiche discusse in tali riunioni siano pertinenti e rilevanti da una prospettiva regionale o locale e giustifichino l'elaborazione di un nuovo parere. L'accesso a tale documentazione consentirebbe al CdR di svolgere pienamente il proprio ruolo di organo consultivo e garantirebbe l'efficacia o l'effetto utile delle disposizioni dei Trattati che lo riguardano; |
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24. |
invita la Commissione a creare link di collegamento fra banche dati, registri, archivi e portali, fra i quali MIDAS, diffondendo, mediante apposite iniziative di comunicazione e formazione, la conoscenza degli stessi fra il pubblico, anche per il tramite del CdR e delle Associazioni delle ARL; |
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25. |
accoglie con favore l'intenzione della Commissione di intensificare i suoi sforzi per migliorare le consultazioni pubbliche e il trattamento dei feedback da esse forniti. Attualmente non è chiaro il modo in cui la Commissione ponderi le singole risposte alle consultazioni, il che è però importante per garantire la trasparenza democratica nell'ambito in questione. In ogni caso, al momento di presentare le sue proposte legislative, la Commissione dovrebbe tenere in particolare considerazione i contributi delle amministrazioni pubbliche regionali con competenze nei settori oggetto della consultazione. |
Nuovi strumenti per un'ulteriore semplificazione e riduzione degli oneri amministrativi
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26. |
concorda che è giunto il momento di dedicare maggiore attenzione agli effetti che la legislazione produce in termini di costi economici e di aggravio di oneri burocratici nei riguardi degli enti locali e regionali, delle persone, delle famiglie e delle imprese, specie micro, piccole e medie, che costituiscono l'ossatura del tessuto economico europeo; |
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27. |
invita la Commissione europea, nell'applicare l'approccio «one in one out» con cui essa si propone di compensare i nuovi oneri derivanti dalle proposte legislative, con l'equivalente riduzione di quelli preesistenti nello stesso settore, a garantire che le analisi iniziali d'impatto e le valutazioni d'impatto prendano in esame anche i potenziali impatti differenziati a livello territoriale di ogni iniziativa legislativa. Si attende che l'applicazione di tale principio preservi gli obiettivi della legislazione e gli elevati standard economici, sociali e ambientali dell'UE. Si attende inoltre che le metodologie utilizzate per misurare e ridurre gli oneri si fondino su un approccio basato su dati concreti riguardo alla compensazione degli oneri amministrativi e del costo dell'inazione, di modo che in seguito tali metodologie possano divenire patrimonio comune del decisore politico a tutti i livelli e accompagnino le proposte legislative, lungo tutto l'iter della loro approvazione, fino all'attuazione a livello nazionale, regionale e locale; |
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28. |
sottolinea che le nuove iniziative legislative europee dovrebbero apportare un valore aggiunto dell'UE, e ritiene inoltre che sarebbe fondamentale garantire che le misure e gli obblighi proposti siano semplici e applicabili in modo efficace ed efficiente al fine di conseguire gli obiettivi strategici concordati. Chiede una maggiore trasparenza e assunzione di responsabilità e meno oneri amministrativi per le imprese, in particolare quelle piccole e medie (PMI). Sottolinea che l'UE dovrebbe prefiggersi l'obiettivo di ridurre l'onere complessivo che grava sulle imprese a causa delle normative europee; |
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29. |
sottolinea che, sulla scia dello Small Business Act, alcuni Stati e alcune regioni hanno già implementato metodologie di valutazione degli oneri che la legislazione genera sulle imprese; incoraggia lo scambio di best practices sulle misure compensative, nonché su strumenti, metodologie e dati raccolti; |
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30. |
ritiene imprescindibile, per la riduzione degli oneri e la semplificazione dei processi, investire nell'adozione di soluzioni digitali, in grado di modernizzare i sistemi delle pubbliche amministrazioni adeguandoli alla velocità e alle necessità dei settori produttivi; |
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31. |
invita la Commissione e gli Stati membri a sostenere le imprese, specie le micro, piccole e medie, negli investimenti, anche in termini di formazione, miglioramento delle competenze e riqualificazione professionale, necessari ad adeguarsi agli standard richiesti dalla normativa europea di settore; |
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32. |
riconosce la necessità di un'opera di revisione e semplificazione normativa, che elimini gli ostacoli all'attuazione delle norme, anche a livello transfrontaliero e renda le leggi più efficaci, trasparenti e comprensibili all'utente finale, sia egli cittadino o impresa; si congratula, pertanto, per il lavoro condotto nel Sondaggio annuale sugli oneri 2020, che dà conto, in linea con l'accordo interistituzionale «Legiferare meglio» del 2016, delle misure intraprese per la riduzione degli oneri e la semplificazione della legislazione; |
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33. |
condivide l'obiettivo che era già proprio del programma di controllo dell'adeguatezza e dell'efficacia della regolamentazione (REFIT) e che oggi viene rafforzato con l'istituzione della piattaforma Fit for Future (Fit4F); apprezza il ruolo rafforzato del CdR nella piattaforma, con tre rappresentanti nel gruppo dei governi, che in parte affronta le preoccupazioni del CdR relative alla governance e all'efficacia della precedente piattaforma REFIT, e con RegHub (Rete di hub regionali per la revisione dell'attuazione delle politiche dell'UE); ribadisce il proprio sostegno alla piattaforma Fit4F e l'impegno a intensificare la cooperazione con la Commissione europea; ricorda che il CdR si trova nella posizione ideale per raccogliere sistematicamente i contributi delle ARL, attraverso i suoi membri, le reti e altre iniziative mirate, come RegHub (8); |
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34. |
sottolinea il valore aggiunto che RegHub apporta, mediante le consultazioni con i portatori d'interesse, all'elaborazione di una base di dati europea sugli effetti dell'attuazione della normativa UE; evidenzia che RegHub favorisce altresì l'implementazione della normativa dell'UE, mediante la diffusione di informazioni e la creazione di un contesto propizio allo scambio di buone pratiche, oltre che alla valutazione dei progressi compiuti e dei risultati conseguiti; osserva che, per garantire continuità e coerenza alla semplificazione, potrebbe essere utile attivare la rete RegHub sulle direttive e i regolamenti che sono già stati oggetto di consultazione e revisione, per supportarne l'attuazione; chiede alla Commissione di prendere in considerazione un sostegno finanziario a lungo termine per lo sviluppo e il consolidamento di RegHub quale strumento per legiferare meglio; |
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35. |
ritiene fondamentale estendere il più possibile la partecipazione delle regioni, delle province e delle città a RegHub e invita anche gli SM ad utilizzare la rete, per implementare sistemi di acquisizione di dati e informazioni dal territorio. |
Migliorare i nostri strumenti
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36. |
ritiene che fra le lezioni apprese dalla pandemia vi sia l'esigenza di cogliere, per quanto possibile in anticipo, i segnali dei fenomeni futuri, assicurando una pronta risposta in grado di arginarne perlomeno gli effetti più devastanti; rileva l'importanza per il decisore politico di disporre di dati scientifici completi e aggiornati per formulare strategie all'altezza delle sfide; ribadisce la necessità di una stretta e costante collaborazione con la comunità scientifica e della ricerca; |
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37. |
auspica che la metodologia per l'integrazione della previsione strategica nell'elaborazione delle politiche venga specificata nel pacchetto di strumenti per LM, tenendo conto della prospettiva locale e regionale. Ricorda che gli ELR e il CdR si trovano in una posizione ideale per contribuire alla previsione strategica; |
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38. |
chiede alla Commissione di accogliere i contributi del CdR alla creazione del portale legislativo comune, ivi inclusi i pareri, le Valutazioni d'impatto territoriale (VIT), le relazioni di RegHub, gli studi e la documentazione sulle proposte legislative e sulle revisioni; chiede altresì di poter partecipare ai miglioramenti tecnici del portale Di' la tua allo scopo di contribuire alla migliore comprensione delle specificità locali e facilitare l'accesso degli ELR; |
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39. |
auspica che la Commissione europea renda più evidente la natura territoriale degli impatti delle politiche mediante la revisione degli orientamenti per legiferare meglio e l'aggiornamento del toolbox con riguardo agli strumenti e metodologie, per l'identificazione degli impatti in generale e delle VIT in particolare, rendendoli sufficientemente flessibili, così da poter essere usati in diversi contesti e a tutti i livelli; |
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40. |
ricorda che concetti quali la verifica dell'impatto sulle zone rurali, le valutazioni d'impatto urbano e le valutazioni d'impatto transfrontaliero rientrano tutti nel concetto più ampio di Valutazione d'impatto territoriale e che una differenziazione concettuale non deve essere contraria all'obiettivo di un'elaborazione delle politiche basata sul territorio e sui dati concreti; |
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41. |
apprezza i continui sforzi della Commissione europea (e in particolare del Centro comune di ricerca e della DG Politica regionale e urbana) e del programma GECT ESPON finalizzati all'ulteriore sviluppo degli strumenti metodologici per valutare gli impatti territoriali. Raccomanda che, anche quando una VIT completa non è possibile o è considerata non pertinente, è opportuno eseguire altri tipi di valutazione d'impatto, al più basso livello di dettaglio territoriale consentito dai dati statistici esistenti; |
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42. |
ribadisce che la «cecità territoriale» ha effetti negativi sulla qualità dell'elaborazione delle politiche. L'assenza di dati subnazionali sufficienti in molti indici e quadri di valutazione importanti (come l'indice DESI — Digital Economy and Society Index — il quadro di valutazione della situazione sociale, gli OSS) e l'assenza o la qualità insufficiente dell'analisi subnazionale in materia di previsione da parte delle istituzioni europee possono avere effetti avversi e durevoli sull'Unione nel suo complesso, sullo spirito di coesione fra territori e sulle vite dei singoli cittadini. Gli orientamenti e il pacchetto di strumenti per LM devono quindi dare segnali chiari e fornire strumenti utili per far sì che le VIT siano ampiamente utilizzate lungo l'intero ciclo di elaborazione delle politiche, garantendo che vengano eseguite anche le valutazioni d'impatto di altra natura (sociale, economica, ambientale o di altro genere) a livello subnazionale; |
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43. |
raccomanda maggiore coinvolgimento delle ARL, al fine di rendere disponibili per la VIT dati e informazioni che sono difficilmente accessibili a livello europeo. Invita la Commissione europea a diffondere la conoscenza presso le ARL, tramite il CdR e RegHub, dei diversi modelli per eseguire la VIT a partire da quelli sviluppati da ESPON; ciò favorirà la cultura della valutazione e dell'evidence-based e place-based policy-making, anche in fase di recepimento e attuazione, mediante un metodo di lavoro basato sulla governance multilivello; |
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44. |
raccomanda l'importanza della motivazione sull'eventuale assenza di valutazione d'impatto di una proposta legislativa, soprattutto nel caso di proposte con un potenziale impatto territoriale; |
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45. |
concorda con le raccomandazioni della Task force (9) di intendere la sussidiarietà in maniera attiva, poiché prendere decisioni al livello più vicino ai cittadini contribuisce a rafforzare la visibilità delle azioni e la legittimazione democratica dell'Unione; invita la Commissione a tener conto, nell'esame di sussidiarietà, delle forme di decentramento esistenti nell'Unione, ivi compreso quello fiscale, poiché tale monitoraggio deve basarsi sulla ripartizione delle competenze tra i diversi livelli di governo; |
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46. |
invita i colegislatori e gli SM ad utilizzare sistematicamente la griglia della sussidiarietà; incoraggia i parlamenti regionali ad utilizzare la griglia nella verifica del rispetto del principio di sussidiarietà da parte delle proposte legislative dell'UE, ai sensi del Protocollo n. 2 del TFUE; |
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47. |
sollecita la Commissione e gli Stati membri, al fine di raggiungere gli obiettivi della transizione verde e digitale, a coinvolgere le ARL in ogni fase del processo decisionale, sia a livello europeo — nelle consultazioni e nelle valutazioni ex ante ed ex post — sia a livello nazionale — nell'elaborazione delle politiche, dalla legislazione alla formazione e attuazione dei piani e programmi e degli strumenti di politica che hanno l'incidenza maggiore sulle città e le regioni — in un'ottica di coerenza degli interventi. Raccomanda, in linea con le raccomandazioni della Task force (10), l'aggiornamento delle modalità di coinvolgimento delle regioni da parte degli Stati nell'attuazione dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza (PNRR) e degli obiettivi del Green Deal grazie a un metodo di lavoro basato sulla governance multilivello, per la transizione verde e digitale oltre che equa dal punto di vista sociale; |
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48. |
accoglie con favore gli sforzi per aumentare la qualità delle valutazioni attraverso controlli indipendenti e plaude all'istituzione del comitato per il controllo normativo (CCN) (11), che, per il carattere permanente, la nuova composizione e l'estensione del mandato, supera in parte le preoccupazioni espresse dal CdR in merito alla sua efficacia. Ribadisce la richiesta di includere nel CCN un membro permanente designato dal CdR. Chiede alla Commissione europea di rendere disponibili i progetti delle valutazioni e delle analisi d'impatto trasmessi al CCN, al fine di valutare meglio ed orientare in maniera più efficace i contributi del CdR al programma LM. Invita il CCN a considerare l'utilizzo delle relazioni sull'attuazione di RegHub come strumento per l'esame delle proposte legislative e segnala che il CdR è disponibile a rafforzare la propria cooperazione con il CCN. |
Il ruolo chiave dell'applicazione
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49. |
si impegna a riunire tutti i propri strumenti e metodologie di ricerca e di analisi di dati territoriali in un unico pacchetto per LM, che comprenda anche le consultazioni di RegHub, creando un migliore collegamento con il toolbox per LM della Commissione e con gli strumenti del Servizio Ricerca del Parlamento europeo; incoraggia la Commissione e gli SM ad estendere alle ALR le azioni di supporto, ivi previste, sul recepimento delle direttive, sull'attuazione dei regolamenti, nonché sull'applicazione corretta delle norme UE; |
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50. |
raccomanda alle ARL, in linea con quanto già evidenziato dalla Task force per la sussidiarietà (12), di cooperare nella preparazione di piani nazionali di implementazione, che possono avere un valore aggiunto rispetto a quelli della Commissione europea; |
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51. |
concorda con la Commissione sulla necessità di sensibilizzare gli Stati membri e le regioni al fenomeno del gold-plating e, in caso si ritenga indispensabile adottare norme ulteriori a livello nazionale nell'attuazione della legislazione europea, ne raccomanda l'identificazione, tramite gli atti di recepimento o i documenti connessi, in conformità con quanto affermato nell'accordo interistituzionale «LM» (13). Si raccomanda inoltre, per evitare la sovraregolamentazione, di non ricorrere al gold-plating, in particolare nell'attuazione dei programmi nell'ambito della gestione concorrente e nelle norme nazionali in materia di appalti. |
Bruxelles, 1o dicembre 2021
Il presidente del Comitato europeo delle regioni
Apostolos TZITZIKOSTAS
(1) Parere del CdR sul tema Legiferare meglio: bilancio e perseveranza nell'impegno, CdR 2579/2019.
(2) https://ec.europa.eu/clima/policies/strategies/2050_it.
(3) https://ec.europa.eu/international-partnerships/sustainable-development-goals_it.
(4) https://cor.europa.eu/it/our-work/Pages/OpinionTimeline.aspx?opId=CDR-1361-2020.
(5) Relazione della Task force per la sussidiarietà e la proporzionalità e per «Fare meno in modo più efficiente», https://ec.europa.eu/info/files/report-task-force-subsidiarity-proportionality-and-doing-less-more-efficiently_it.
(6) Raccomandazione 8.
(7) Parere del CdR sul tema Gli enti locali e regionali nel dialogo permanente con i cittadini, https://cor.europa.eu/it/-/Pages/OpinionTimeline.aspx?opId=CDR-4989-2019.
(8) Rete di hub regionali per il riesame dell'attuazione delle politiche dell'UE https://cor.europa.eu/it/engage/Pages/network-regional-hubs-implementation-assessment.aspx.
(9) Relazione della Task force per la sussidiarietà e la proporzionalità e per «Fare meno in modo più efficiente», https://ec.europa.eu/info/files/report-task-force-subsidiarity-proportionality-and-doing-less-more-efficiently_it.
(10) Raccomandazione 4.
(11) Parere sul tema Agenda dell'UE Legiferare meglio, https://cor.europa.eu/it/our-work/Pages/OpinionTimeline.aspx?opId=CDR-4129-2015.
(12) Raccomandazione n. 5 della Task force per la sussidiarietà e la proporzionalità e per «Fare meno in modo più efficiente».
(13) Punto 43 dell'accordo.