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27.7.2021 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 300/24 |
Parere del Comitato europeo delle regioni — Strategia per i diritti delle persone con disabilità
(2021/C 300/06)
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RACCOMANDAZIONI POLITICHE
IL COMITATO EUROPEO DELLE REGIONI
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1. |
sottolinea che i diritti delle persone con disabilità, sanciti dagli articoli 2, 9, 10, 19, 168 e 216, paragrafo 2 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) e dagli articoli 2 e 21 del Trattato sull'Unione europea (TUE), dagli articoli 3, 15, 21, 23 e 26 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, dagli articoli 3 e 17 del Pilastro europeo dei diritti sociali, nonché dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità ratificata il 26 novembre 2009, devono essere garantiti e promossi in tutti i settori e a ogni livello dell'Unione europea e degli Stati membri; |
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2. |
accoglie favorevolmente la comunicazione «Un'Unione dell'uguaglianza: strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030», come azione strategica che intende promuovere la loro autonomia e inclusione, garantire l'esercizio dei loro diritti in condizioni di parità e tutelare i cittadini più a rischio di discriminazione e di marginalizzazione sociale; |
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3. |
ritiene che gli enti locali e regionali debbano essere riconosciuti come partner strategici nella concezione, nell'attuazione e nel monitoraggio della strategia, in virtù delle loro responsabilità e del lavoro svolto per assolverle; |
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4. |
chiede un maggiore riconoscimento degli enti locali e regionali, dato che molte delle politiche di inclusione delle persone con disabilità si devono svolgere e attuare sul territorio in forma di prossimità alla persona con disabilità. Per dare piena titolarità alla strategia, oltre alle pertinenti strategie e risorse nazionali, regionali e locali, occorrono anche risorse aggiuntive sufficienti a titolo dei fondi europei, così da realizzare una transizione giusta verso la vita indipendente delle persone con disabilità e la loro partecipazione alla comunità; |
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5. |
sottolinea l'importanza del quadro politico della strategia con le sue azioni, perché essa rappresenta una rinnovata opportunità per raggiungere obiettivi concreti sul terreno dell'inclusione e dell'indipendenza delle persone con disabilità nell'Unione europea a partire dagli Stati membri. La strategia giunge in un momento difficile, poiché la pandemia di COVID-19 ha messo seriamente a rischio la sopravvivenza, la salute e la dignità delle persone con disabilità, dimostrando tutta la debolezza dei sistemi di protezione e di inclusione sociale; |
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6. |
valuta positivamente l'azione di un quadro di interventi definiti per garantire diritti e opportunità che interessa un quinto della popolazione europea che vive la condizione di disabilità, sia essa fisica e/o organica, sensoriale, intellettiva, dovuta a problemi di salute mentale o a infermità multipla. La condizione di disabilità è indicatore di maggiore rischio di povertà, esclusione e depressione, soprattutto quando l'ambiente non è concepito per tutta la diversità umana; |
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7. |
esprime soddisfazione per la strategia sulla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, che rappresenta il primo piano d'azione universale per garantire diritti e opportunità alle persone con disabilità; |
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8. |
condivide il lancio della piattaforma sulla disabilità nel 2021 e chiede di far parte di tale piattaforma, che sarà istituita dalla Commissione europea, in qualità di osservatore, al fine di vigilare all'effettiva inclusione delle persone con disabilità in tutte le politiche e in tutti i programmi. Sottolinea la necessità di coinvolgere a pieno titolo gli enti locali e regionali, dato che sono degli attori fondamentali nella gestione di politiche che riguardano direttamente le persone con disabilità sul territorio; |
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9. |
chiede una cooperazione rafforzata con i livelli istituzionali europei rappresentativi, e pertanto sottolinea che il CdR può contribuire ai lavori della piattaforma mobilitando gli enti locali e regionali per sensibilizzarli in merito alle sfide della nuova strategia, nel contrastare gli stereotipi e la discriminazione delle persone con disabilità, e promuovendo un trattamento adeguato e paritario nella vita quotidiana; |
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10. |
sottolinea l'importanza di collaborare con le organizzazioni della società civile, con le associazioni delle persone con disabilità e dei loro familiari nell'ottica di dare attuazione al principio «nulla su di noi senza di noi», garantendo meccanismi per la partecipazione delle persone con disabilità e delle loro famiglie, attraverso gli organismi del settore, nonché creando spazi specifici per le donne e le ragazze con disabilità; |
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11. |
ribadisce l'importanza di adottare una prospettiva intersezionale olistica; invita ad inserire azioni specifiche riferite a gruppi vulnerabili di persone con disabilità che si trovano di fronte a ostacoli basati sull'intersezione di molteplici fattori, come il sesso, il genere, l'orientamento sessuale, la razza o l'origine etnica, l'età, la religione e le convinzioni personali, oppure le difficoltà socioeconomiche o un'altra situazione di vulnerabilità. Raccomanda pertanto alla Commissione europea di approfondire questo approccio intersezionale e di elaborare delle iniziative la cui attuazione incida in termini di pianificazione, gestione e valutazione delle politiche pubbliche; |
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12. |
richiama alla necessità di adottare il principio secondo cui le amministrazioni pubbliche diano l'esempio di come strutturare l'inclusione sociale e di come garantire i diritti e l'uguaglianza delle opportunità per le persone con disabilità, sia in termini di inserimento lavorativo nel mercato del lavoro aperto sia di produzione di servizi accessibili. A tal fine occorre che il CdR, in quanto datore di lavoro e attore istituzionale, segua il principio dando l'esempio (lead by example) e introduca una tabella di marcia apposita; |
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13. |
sottolinea l'esigenza, in particolare nel campo dell'inserimento lavorativo e dell'accessibilità di beni e servizi, di evidenziare le modalità di coinvolgimento del settore privato, attraverso un partenariato pubblico-privato; |
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14. |
osserva che la strategia considera l'evento pandemico solo sull'area della vita indipendente e marginalmente sull'inclusione educativa. Osserva inoltre l'assenza di un giusto riconoscimento dei caregiver familiari (informal care), fenomeno soprattutto femminile, riemerso fortemente durante la pandemia, a causa della compressione dei servizi al proprio congiunto, che ha messo in luce l'importanza del lavoro fondamentale di assistenza e cura, nonché la necessità di rafforzare l'accesso alla tecnologia e il suo uso nella sfera personale; |
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15. |
esorta gli Stati membri ad inserire apposite misure per le persone con disabilità nei programmi nazionali di riforma e nei piani nazionali per la ripresa e la resilienza. |
Accessibilità, autonomia e uguaglianza
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16. |
concorda con la Commissione europea sull'azione volta a lanciare nel 2022 AccessibleEU, un centro di risorse che riunirà tutte le parti interessate. Inoltre, esorta a: valutare entro il 2023 il funzionamento del mercato interno delle tecnologie assistive; sostenere l'attuazione degli obblighi in materia di accessibilità previsti dalle direttive sugli appalti pubblici; valutare l'applicazione della direttiva sull'accessibilità del web; avviare un inventario delle attività relativo alle infrastrutture ferroviarie e al loro livello di accessibilità; |
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17. |
accoglie con favore la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD) da parte dell'UE e dei suoi Stati membri; invita il Consiglio e tutti gli Stati membri a firmare il protocollo opzionale di tale Convenzione; |
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18. |
concorda con la Commissione europea sulla necessità di monitorare l'attuazione delle diverse direttive in materia di accessibilità affinché l'Unione europea e le istituzioni tutte siano in grado di attuare politiche di implementazione adeguate; la normativa in materia di accessibilità deve essere scrupolosamente rispettata e migliorata al fine di offrire ambienti accessibili, sia negli edifici residenziali che in tutti gli elementi connessi alla catena dell'accessibilità; |
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19. |
ricorda che le persone con disabilità devono avere tutte le possibilità di condurre una vita indipendente e che deve essere loro garantito il diritto all'autonomia per l'intera durata della vita. È essenziale che sia regolamentata la fattispecie dell'assistenza personale alle persone con disabilità caratterizzate da un livello più elevato di dipendenza; |
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20. |
sottolinea il ruolo fondamentale svolto da tutte le persone con disabilità in quanto esperti di se stessi. In quest'ottica, gli enti locali e regionali assumono una funzione fondamentale quando è necessario riconoscerne la partecipazione attiva ai processi decisionali anche in materia di accessibilità. Ricorda a tal fine il Premio europeo per le città accessibili (Access City Award), assegnato annualmente dalla Commissione europea a tre città europee che si sono distinte nel rendere il tessuto urbano più accessibile a tutti i suoi cittadini, con particolare attenzione ai problemi legati all'età e al livello di mobilità in generale, e incoraggia iniziative analoghe per premiare l'accessibilità in ambito rurale e naturale; |
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21. |
esorta la Commissione europea a considerare l'accessibilità come criterio vincolante nell'attuare la revisione prevista nel 2021 del quadro legislativo in materia di energia degli edifici al fine di renderli più accessibili alle persone con disabilità; |
Godimento dei diritti dell'UE
Libertà di circolazione e di soggiorno
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22. |
concorda con la necessità di adottare la tessera europea per le persone con disabilità entro la fine del 2023 al fine di garantire il godimento dei diritti dell'Unione europea nella loro piena estensione e anche al fine di un reciproco riconoscimento dello status di disabilità in tutti gli Stati membri. Attende con interesse la futura proposta della Commissione sulla tessera europea, auspicando che essa possa superare le difficoltà incontrate nella fase di sperimentazione; |
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23. |
appoggia l'intento della Commissione rivolto ad una più fattiva collaborazione con gli Stati membri affinché recepiscano quanto prima la tessera, e, contestualmente, ad operare per l'armonizzazione del riconoscimento della condizione di disabilità, indispensabile per garantire il diritto alla mobilità all'interno dell'Unione europea, a partire dal diritto di poter godere di analoghe prestazioni e sostegni, nonché di eliminazione delle barriere. |
Promuovere la partecipazione al processo democratico
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24. |
conviene sulla necessità, ricordata dalla strategia, di promuovere la partecipazione alla vita civica e politica delle persone con disabilità che a tutt'oggi risultano discriminate anche nell'esercizio del diritto al voto; |
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25. |
chiede alla Commissione europea di prendere in considerazione un accordo europeo in materia di diritto al voto delle persone con disabilità, affinché si rimuovano gli ostacoli di ogni tipologia e venga ribadito il pieno titolo delle persone con disabilità ad esprimere la propria preferenza politica al pari di ogni altro cittadino europeo. Sottolinea come, allo stato dei fatti, la Commissione abbia adottato un programma di consultazioni sulle elezioni europee inclusive che non prevede però il tema della disabilità. Raccomanda che questo programma includa al più presto anche le persone con disabilità e tutti gli ambiti in cui si svolgono elezioni; |
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26. |
concorda in merito alla necessità di migliorare l'accesso delle persone con disabilità all'assistenza sanitaria. Condivide inoltre la valutazione della Commissione europea in merito all'inadeguatezza dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari, che hanno mostrato tutti i loro limiti durante la fase pandemica. Sottolinea la situazione particolarmente difficile nelle zone remote e rurali. Osserva che la questione della segregazione appare per la prima volta in un documento europeo di tale importanza e se ne compiace. Ritiene che sia assolutamente corretto affrontare la questione della segregazione delle persone con disabilità e della loro de-istituzionalizzazione affinché possano esercitare il diritto a una piena ed effettiva vita indipendente nella comunità, tramite lo sviluppo di servizi locali che includano il monitoraggio della salute, la digitalizzazione del sostegno all'autonomia personale e la fornitura di assistenza personale, e abbiano la possibilità di scegliere dove, con chi e come vivere. |
Sviluppare nuove competenze per nuovi lavori
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27. |
richiama l'attenzione sul fatto che, in tutta l'Unione europea, la crisi pandemica ha determinato la perdita di posti di lavoro a partire dalle persone con disabilità. Ribadisce altresì che tale episodio è avvenuto per quanto riguarda i congiunti delle persone con disabilità che prestano assistenza, un fenomeno che riguarda principalmente le madri, le compagne e le figlie; |
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28. |
condivide il giudizio secondo cui un'accelerazione della trasformazione digitale e della transizione verde offre delle opportunità, grazie all'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, dell'intelligenza artificiale e della robotica adattate alle esigenze delle persone con disabilità, e prende atto della necessità di investire nelle competenze digitali di tali persone; |
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29. |
ricorda l'esigenza di raccogliere dati comparabili sulla disabilità al fine di valutare meglio la lezione di vita delle persone con disabilità nei diversi contesti, misurare le politiche e le azioni, monitorarne l'andamento, e procedere con interventi appropriati; |
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30. |
invita la Commissione ad affrontare con sistematicità il tema del debito informativo che riguarda le persone con disabilità, specialmente nel contesto rurale. Così come auspicato dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD) nonché riaffermato dal Comitato ONU sui diritti umani, è necessario che si colmi il debito informativo non solo per dati disaggregati, ma anche con indicatori di inclusione che monitorino le politiche e la soddisfazione dei diritti delle persone con disabilità; |
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31. |
condivide l'esigenza di adeguare le professionalità delle persone con disabilità attraverso il ruolo che potrà svolgere l'istruzione e la formazione professionale e il prossimo piano d'azione per l'istruzione digitale 2021-2027. Condivide altresì la strategia di implementare tali azioni attraverso un forte impegno con gli Stati membri affinché essi dispongano di programmi inclusivi e accessibili e delle risorse necessarie, grazie all'utilizzazione e alla complementarità di quelle esistenti. Sottolinea inoltre la necessità di promuovere maggiormente l'accesso delle persone con disabilità anche alla formazione universitaria; |
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32. |
sottolinea la necessità di disposizioni specifiche che consentano il miglioramento delle competenze e la riqualificazione delle persone con disabilità al fine di sfruttare il potenziale della transizione digitale in particolare. Su questa base, accoglie l'utilizzo dell'apprendistato come strumento di inclusione sociale all'interno del programma garanzia giovani; |
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33. |
condivide l'iniziativa della Commissione europea di esortare gli Stati membri a definire obiettivi chiari per aumentare il tasso di occupazione delle persone con disabilità, specialmente sul mercato del lavoro aperto, e di rafforzare la capacità dei servizi per l'impiego. Ribadisce la necessità di agevolare il lavoro autonomo e l'autoimprenditorialità delle persone con disabilità. Esorta gli Stati membri a prendere in considerazione agevolazioni fiscali per le imprese che assumono dipendenti con disabilità o una fiscalità di vantaggio per i lavoratori autonomi con disabilità, e in particolare l'imprenditoria; |
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34. |
accoglie con favore la pubblicazione del piano d'azione sull'economia sociale, che prevede di migliorare le condizioni che favoriscono la sua realizzazione, comprese le opportunità destinate alle persone con disabilità. Chiede maggiori investimenti nelle imprese sociali particolarmente attente all'integrazione. Sostiene che le imprese sociali possono promuovere un modello orientato al mercato per attività che, se gestite con successo, possono essere ampliate ed essere finanziariamente sostenibili nel mercato del lavoro aperto (1). |
Parità di accesso e non discriminazione
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35. |
riconosce che il tema dell'accesso alla giustizia non è secondario e riguarda soprattutto la discriminazione istituzionale delle persone con disabilità intellettive, psico-sociali e con problemi di salute mentale. Esorta gli Stati membri a mettere in evidenza le migliori pratiche che hanno sviluppato, affinché possano essere riprese altrove e abbiano un effetto moltiplicatore; |
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36. |
rammenta che un vasto numero di cittadini dell'UE soffrono di un disturbo dello sviluppo e/o di una malattia mentale e potrebbero essere quindi sottoposti a tutela (plenary guardianship) o a curatela (partial guardianship). Esprime tuttavia la preoccupazione che la persona sottoposta a tutela possa perdere pressoché interamente i diritti giuridici e che il suo tutore legale assuma le decisioni più determinanti per la sua vita. Numerosi adulti sono stati collocati in un istituto dal tutore nominato dal tribunale, contro la loro volontà. Il CdR invita gli Stati membri ad adottare norme che consentano di attuare l'articolo 12 della UNCRPD (2), nonché a coinvolgere nelle decisioni in merito gli interessati, le loro famiglie, le organizzazioni di difesa dei diritti degli interessati e gli specialisti; |
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37. |
ritiene che sia essenziale affrontare il tema del contrasto alla violenza contro le persone con disabilità, e in particolare verso le donne, i bambini, le bambine e gli adolescenti con disabilità, e il tema delle persone con disabilità intellettive e relazionali. Afferma che è necessario rafforzare le azioni in questo senso nella nuova strategia. Ad esempio, le strutture residenziali protette dovrebbero essere sottoposte a un monitoraggio più efficace, e tutti i centri di consulenza e i rifugi per le donne dovrebbero essere resi pienamente accessibili; |
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38. |
concorda sul fatto che, tra le principali sfide che l'Unione europea deve attualmente affrontare in materia di disabilità, ci sia l'esigenza di combattere la discriminazione in tutti gli ambiti della vita delle persone con disabilità; |
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39. |
riconosce che l'istruzione è il veicolo principale di contrasto alle diseguaglianze anche per quanto riguarda le persone con disabilità. Concorda sul fatto che la garanzia di un'istruzione inclusiva riguardi l'infanzia, l'adolescenza e anche gli adulti con disabilità. Riconosce che i programmi europei in materia sostengono e promuovono tali attività. Chiede che gli enti locali e regionali, le associazioni di persone con disabilità e i familiari di tali persone partecipino al programma di apprendimento delle persone con disabilità per la promozione dello scambio di buone pratiche, e invita a favorire una partecipazione attiva degli enti locali e regionali all'integrazione delle politiche di inclusione sociale con quelle di istruzione; |
Migliorare l'accesso all'arte e alla cultura, alle attività ricreative, al tempo libero, allo sport e al turismo
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40. |
è favorevole alla valorizzazione dello sviluppo della personalità delle persone con disabilità, e in particolare dei bambini, delle bambine e dei giovani, come per chiunque altro, attraverso l'accesso all'arte, alla cultura, alle attività ricreative, al tempo libero, allo sport e al turismo; |
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41. |
sottolinea, in particolar modo, il ruolo svolto dallo sport nel favorire l'inclusione delle persone con disabilità ed esorta gli Stati membri a promuovere programmi volti ad agevolare la partecipazione dei bambini, delle bambine, dei giovani e delle persone con disabilità che hanno maggiori limitazioni. |
Dare l'esempio
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42. |
riconosce l'importanza di adottare un sistema articolato per l'attuazione efficiente della strategia. Il primo passo è l'inclusione delle persone con disabilità in maniera sistematica nei processi decisionali; |
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43. |
sottolinea la necessità di combattere efficacemente gli stereotipi sulla disabilità fisica e mentale nel discorso pubblico, nella rappresentazione mediatica e nell'istruzione nella pratica, optando per una tolleranza zero nei confronti dei pregiudizi e della stigmatizzazione basati sulla disabilità fisica e/o mentale, compreso l'uso discriminatorio del linguaggio. Gli enti locali e regionali sono in una posizione ideale per dare l'esempio, sia in qualità di datori di lavoro che di prestatori di servizi, nonché per via della loro vicinanza ai cittadini; |
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44. |
condivide l'impegno della Commissione a rafforzare la strategia sulle risorse umane affinché le persone con disabilità siano incluse nei posti di lavoro e agevolate attraverso accomodamenti ragionevoli per poter essere produttive al pari dei colleghi: questo include l'accessibilità degli edifici e di ogni strumento di lavoro, con particolare attenzione alla concezione, allo sviluppo e all'uso delle tecnologie al servizio delle persone; |
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45. |
sostiene la necessità di rafforzare il quadro di monitoraggio per l'attuazione della strategia con l'introduzione di indicatori efficaci, basati su dati già disponibili, volti a misurare e valutare l'impatto dell'inclusione sociale delle persone con disabilità e con l'obiettivo di proporre e includere misure che facciano seguito a tale valutazione; ricorda l'importanza di elaborare relazioni annuali che ricapitolino i progressi degli Stati membri in materia di inclusione delle persone con disabilità, includendo anche le buone pratiche degli enti locali e regionali, delle associazioni di persone con disabilità e dei familiari; |
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46. |
invita l'Unione europea, gli Stati membri e i loro enti regionali e locali a rafforzare la dimensione della disabilità nei sistemi statistici nazionali e regionali in modo da poter disporre di dati affidabili e periodici di concerto con Eurostat. |
Bruxelles, 7 maggio 2021
Il presidente del Comitato europeo delle regioni
Apostolos TZITZIKOSTAS
(1) Eurofound (2021), Disability and labour market integration: Policy trends and support in EU Member States (Disabilità e integrazione nel mercato del lavoro: tendenze politiche e sostegno negli Stati membri dell'UE), https://www.eurofound.europa.eu/sites/default/files/ef_publication/field_ef_document/ef20013en.pdf.
(2) https://www.un.org/disabilities/documents/convention/convention_accessible_pdf.pdf