29.7.2022   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 290/58


Parere del Comitato economico e sociale europeo sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un punto di accesso unico europeo che fornisce un accesso centralizzato alle informazioni accessibili al pubblico pertinenti per i servizi finanziari, i mercati dei capitali e la sostenibilità

[COM(2021) 723 final — 2021/0378 (COD)]

e sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica talune direttive per quanto concerne l’istituzione e il funzionamento del punto di accesso unico europeo

[COM(2021) 724 final — 2021/0379 (COD)]

e sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica taluni regolamenti per quanto concerne l’istituzione e il funzionamento del punto di accesso unico europeo

[COM(2021) 725 final — 2021/0380 (COD)]

(2022/C 290/10)

Relatore:

Florian MARIN

Consultazioni

Consiglio dell’Unione europea, 9.2.2022 [COM(2021) 724 final e COM(2021) 725 final], 15.2.2022 [COM(2021) 723 final]

Parlamento europeo, 14.2.2022

Base giuridica

Articoli 50, 114 e 304 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea

Sezione competente

Unione economica e monetaria e coesione economica e sociale

Adozione in sezione

3.3.2022

Adozione in sessione plenaria

23.3.2022

Sessione plenaria n.

568

Esito della votazione

(favorevoli/contrari/astenuti)

215/1/2

1.   Conclusioni e raccomandazioni

1.1.

Il CESE è favorevole alla creazione del punto di accesso unico europeo (ESAP), uno strumento che contribuirà a un’economia più sostenibile, digitale e inclusiva, al rafforzamento della sovranità digitale e a una migliore integrazione dei mercati dei capitali.

1.2.

Il CESE ritiene che l’ESAP dovrebbe essere più ambizioso e apportare un maggiore valore aggiunto consentendo il trattamento delle informazioni invece di limitarsi ad essere un mero strumento informativo per la raccolta di dati grezzi dotato di un punto di accesso unico. L’aggregazione e la trasformazione dei dati, nonché dei rapporti e delle analisi settoriali e territoriali, dovrebbero essere effettuate tramite l’ESAP.

1.3.

Il CESE propone che l’ESAP sia concepito come uno strumento flessibile e che sia possibile aggiungere nuove categorie di dati e comunicare con i registri nazionali o con Eurostat, tenendo conto dei diversi tipi di tecnologie. L’ESAP dovrebbe dare luogo ad una chiara sinergia tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) e gli indicatori del Green Deal.

1.4.

Il CESE ritiene opportuno considerare la possibilità di creare un comitato consultivo che includa la società civile e le parti sociali sulla base di un processo di selezione trasparente e che decida in merito al futuro dell’ESAP e ai cambiamenti strategici.

1.5.

È importante ridurre le «zone bianche» per garantire un accesso all’ESAP senza discriminazioni. L’ESAP dovrebbe inoltre offrire funzionalità che permettano alle persone con disabilità di godere di un accesso adeguato senza discriminazioni.

1.6.

Il CESE osserva che è molto importante che l’ESAP garantisca procedure standard, la trasparenza, l’integrità dei dati e la credibilità della fonte delle informazioni, una convalida automatica dei dati facile da effettuare e un controllo adeguato dell’organismo di raccolta per la protezione dei dati. Nel prossimo futuro sarà importante una vigilanza appropriata e adeguata sui fornitori di dati finanziari e di dati ESG.

1.7.

Si dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di sovvenzionare i costi di raccolta, generazione e gestione dei dati per le PMI e di esentare queste imprese da qualsiasi commissione, indipendentemente dalla quantità dei dati forniti, nonché di garantire condizioni di lavoro adeguate ai lavoratori responsabili della fornitura e della gestione dei dati.

1.8.

L’ESAP dovrebbe tracciare una distinzione chiara tra dati finanziari e non finanziari, attribuendo loro lo stesso livello di importanza, e offrire la possibilità, su base volontaria, di pubblicare dati sociali relativi all’attività di ciascuna impresa, alla sua direzione e ai suoi dipendenti, sulla base di criteri specifici.

1.9.

Il CESE ritiene necessario creare un helpdesk dedicato che fornisca assistenza agli utilizzatori affinché presentino le informazioni nel formato corretto e si assicurino che siano tecnicamente utilizzabili, nonché prevedere una formazione in materia di alfabetizzazione finanziaria e digitale. Un insieme minimo di indicatori chiave di prestazione (ICP) economici, definiti a livello UE con una metodologia comune, potrebbe essere inserito nell’ESAP al fine di garantire un utilizzo migliore e più ampio.

2.   Contesto

2.1.

La Commissione europea intende lanciare un punto di accesso unico che fornirà un accesso elettronico centralizzato a informazioni pertinenti per i mercati dei capitali e i servizi finanziari: non solo a quelle la cui pubblicazione è obbligatoria a norma della legislazione dell’UE (comprese le informazioni sulla sostenibilità), ma anche a quelle pubblicate volontariamente dalle imprese. L’ESAP rientra nel piano d’azione sull’Unione dei mercati dei capitali (1).

2.2.

Le informazioni saranno raccolte attraverso vari organismi di raccolta, incaricati, tra l’altro, di effettuare convalide automatizzate e di fornire assistenza tecnica ai soggetti che hanno trasmesso le informazioni. La Commissione ha espresso l’intenzione di rendere disponibile un maggior numero di dati da utilizzare nell’economia e nella società, anche attraverso lo sviluppo di spazi europei di dati. Essa mira a rendere disponibile per il riutilizzo una maggiore quantità di dati di alta qualità del settore pubblico, compresi quelli relativi alle imprese, agevolando e rendendo gratuito l’accesso a tali insiemi di dati (2). L’iniziativa legislativa della Commissione sull’ESAP giunge quindi al momento giusto ed è estremamente pertinente.

2.3.

L’ESAP garantirà un accesso gratuito e non discriminatorio alle informazioni, con la possibilità di addebitare commissioni per servizi specifici, ad esempio quando viene pubblicata una grande quantità di dati. La convalida automatizzata per verificare che le informazioni presentate dagli organismi di raccolta siano conformi ai requisiti sarà effettuata sulla base di un quadro tecnico stabilito e approvato dalla Commissione. L’ESAP sarà accessibile ogni mese almeno per il 95 % del tempo.

2.4.

L’ESAP conserverà — con alcune eccezioni — informazioni che non riguardano dati personali, e sarà monitorato tenendo conto di indicatori quali:

il numero di visitatori e di ricerche;

la percentuale di ricerche che portano a una visualizzazione o a un download;

il numero e la percentuale di informazioni leggibili meccanicamente accessibili tramite l’ESAP;

il numero e la percentuale di visualizzazioni e download leggibili meccanicamente;

la quota di notifiche in forza delle convalide automatizzate.

2.5.

L’ESAP offrirà una serie di funzionalità quali un’interfaccia di facile utilizzo in tutte le lingue dell’UE, una funzione di ricerca, un servizio di download, un approccio innovativo alla fornitura di servizi di traduzione e un servizio di notifica che informerà gli utenti della presenza di eventuali nuove informazioni. L’ESAP sarà valutato in base all’accessibilità, alla qualità e all’utilizzabilità delle informazioni, nonché alla soddisfazione degli utilizzatori finali e alla capacità degli utenti di conseguire i loro obiettivi. Affinché l’ESAP possa diventare operativo, sono in corso di modifica diverse direttive e regolamenti.

3.   Osservazioni generali

3.1.

Il CESE appoggia l’iniziativa della Commissione di istituire l’ESAP. Rendere l’economia adatta per il futuro digitale, rafforzare la sovranità digitale, aumentare la velocità del flusso di informazioni e stabilire norme comuni, con particolare attenzione ai dati, alla tecnologia e alle infrastrutture: tutte queste sono priorità fondamentali per l’UE. L’ESAP promuove la finanza basata sui dati e migliora notevolmente l’accesso delle aziende, delle imprese e degli istituti finanziari a dati e informazioni relativi a diversi soggetti. L’ESAP contribuirà a creare un’economia più sostenibile, digitale e inclusiva nonché a migliorare l’integrazione dei mercati dei capitali. Nel suo parere sul tema Un’Unione dei mercati dei capitali per le persone e le imprese: nuovo piano d’azione, il CESE afferma che un punto di accesso unico europeo è una priorità per migliorare l’efficienza dell’Unione dei mercati dei capitali (3).

3.2.

Il CESE concorda con il fatto che l’ESAP non crea nuovi obblighi di comunicazione e si avvale degli obblighi di informativa esistenti ai sensi del diritto dell’UE. Grazie all’ESAP, sarà possibile valutare meglio in che modo soggetti europei contribuiscono alla sostenibilità e agli obiettivi climatici. Le informazioni relative alla sostenibilità sono fondamentali per reindirizzare gli investimenti verso progetti che sosterranno la transizione verde, come sottolineato dai portatori di interessi nella consultazione sulla strategia rinnovata in materia di finanza sostenibile (4).

3.3.

L’ESAP garantisce l’accesso alle informazioni per un certo periodo di tempo, comprese le informazioni passate, il che è importante per garantire adeguati processi decisionali nei mercati dei capitali. La finanza europea è problematica perché dà luogo a condizioni di disparità: i costi di finanziamento che le imprese devono sostenere dipendono in larga misura dal paese in cui hanno sede, le start-up a corto di garanzie hanno difficoltà a ottenere qualsiasi tipo di finanziamento e i consumi non sono protetti dagli shock economici locali (5). Il monitoraggio dei risultati economici e in materia di sostenibilità sarà fondamentale per i mercati dei capitali e per le future decisioni di investimento.

3.4.

L’ESAP viene creato in un momento in cui il settore finanziario dell’UE sta affrontando una profonda trasformazione dovuta alle due grandi transizioni, ossia quella digitale e quella climatica. Dei posti di lavoro andranno perduti, si dovranno acquisire nuove competenze, le responsabilità dei lavoratori stanno cambiando e saranno messi in atto dei licenziamenti o nuovi modelli organizzativi di lavoro. L’ESAP potrebbe consentire di gestire positivamente alcuni degli effetti forieri di difficoltà prodotti dai processi di trasformazione finanziaria nell’UE.

3.5.

L’ESAP ha il potenziale per essere un fattore di sviluppo e di investimento. Le PMI che desiderano aumentare la loro visibilità potrebbero essere incoraggiate a pubblicare i propri dati per attrarre futuri investimenti e mercati. Il CESE suggerisce di tenere conto del ruolo degli intermediari di software, in quanto alcune imprese, per lo più PMI, collaboreranno con questi tipi di soggetti al fine di ridurre gli oneri amministrativi connessi alla gestione e all’archiviazione dei dati. L’ESAP contribuirà a rendere meno costoso il processo decisionale in materia di investimenti e ad aumentare la visibilità per le PMI.

3.6.

L’ESAP dovrebbe consentire un’interoperabilità efficiente con Eurostat e con i registri nazionali. La dinamica degli interessi pubblici o di mercato in materia di trasparenza e di dati dovrebbe essere integrata rendendo possibile aggiungere in futuro nuove categorie di dati. L’ESAP dovrebbe essere concepito come uno strumento di dati flessibile rispetto ai vari settori e alle iniziative europee. E in tale contesto è importante la comunicazione tra le diverse tecnologie. Il costo dell’aggiunta di nuovi dati dovrebbe essere valutato dal punto di vista del suo impatto sui mercati dei capitali e dal punto di vista della gestione dei dati.

3.7.

Affinché tutte le imprese abbiano accesso all’ESAP, nonché per evitare discriminazioni, è importante garantire un’adeguata connettività internet in tutta l’Unione europea. È fondamentale investire nella riduzione delle «zone bianche» e garantire l’accesso all’ESAP a tutti i cittadini e alle parti interessate del mercato dei capitali.

3.8.

L’ESAP dovrebbe assicurare l’integrità dei dati e la credibilità della fonte delle informazioni trasmesse agli organismi di raccolta. La convalida automatizzata delle informazioni dovrebbe essere semplice e facile da effettuare. Garantire l’accesso a informazioni valide e adeguate e proteggere i consumatori devono continuare ad essere costantemente delle priorità. Anche gli organismi di raccolta dovrebbero essere adeguatamente monitorati, e la protezione dei dati dovrebbe anch’essa costituire stabilmente una priorità.

3.9.

Migliori opportunità di finanziamento per le imprese creeranno nuove opportunità per il mercato dell’UE e nuove opportunità di lavoro. L’ESAP dovrebbe tenere conto di tutti i tipi di investimenti e operatori di mercato, anche nel settore dell’economia sociale o del crowdfunding, che hanno un impatto positivo sull’interesse generale, in particolare per le persone vulnerabili. L’ESAP dovrebbe offrire funzionalità che permettano alle persone con disabilità di godere di un accesso adeguato.

3.10.

Il CESE approva il fatto che l’utilizzo dell’ESAP e la divulgazione di alcune informazioni saranno gratuiti. Tuttavia, il costo delle licenze o della raccolta, della generazione e della gestione dei dati potrebbe essere elevato. È opportuno introdurre incentivi fiscali e sovvenzioni per le PMI al fine di ridurre i costi di fornitura dei dati, specie per quanto riguarda le relazioni obbligatorie. Gli investimenti in attrezzature software e hardware per le imprese e altre parti interessate del mercato dei capitali devono essere sostenuti tramite finanziamenti dell’UE al fine di consentire un buon utilizzo dell’ESAP e una corretta interazione con quest’ultimo. A tale riguardo è necessario un maggiore coinvolgimento a livello degli Stati membri. Le PMI dovrebbero essere esentate da qualsiasi commissione, indipendentemente dalla quantità di informazioni in corso di pubblicazione. L’importo delle commissioni, quando vengono applicate, dovrebbe essere trasparente ed essere stabilito in collegamento diretto con i costi della gestione dei dati.

3.11.

L’ESAP dovrebbe trattare allo stesso modo le società quotate e non quotate, indipendentemente dalle dimensioni o dall’ubicazione geografica. L’ESAP dovrebbe diventare uno strumento che genera valore aggiunto apportando una maggiore efficienza nella comunicazione, nella trasparenza e nella gestione dei dati.

3.12.

La governance dell’ESAP dovrebbe basarsi sul coinvolgimento della società civile e prevedere una struttura di governance a due livelli, ossia:

un comitato consultivo, che dovrebbe comprendere la società civile e le parti sociali sulla base di un processo di selezione trasparente e decidere in merito al futuro dell’ESAP e ai cambiamenti strategici;

un comitato esecutivo che garantisca le norme tecniche e il corretto funzionamento dell’ESAP.

3.13.

In un contesto in cui l’esposizione delle banche è elevata, la fiducia degli investitori e la decisione di investire in imprese che ricorrono ai mercati dei capitali dipendono dalla disponibilità di informazioni di facile accesso, di qualità e comparabili. Per creare una relazione efficiente e completa tra emittenti e investitori, il CESE afferma che è di cruciale importanza definire procedure standard. La standardizzazione deve prevedere le stesse scadenze per la comunicazione e le stesse metodologie per i dati pubblicati, secondo il principio «stessa attività, stesso rischio, stesse norme».

3.14.

La crisi della COVID-19 e la necessità di una ripresa sostenibile e inclusiva che non lasci indietro nessuno hanno aumentato la pressione ad accelerare l’attuazione del piano d’azione per l’Unione dei mercati dei capitali. Il fabbisogno delle imprese in termini di finanziamenti e investimenti è più elevato che mai.

4.   Osservazioni particolari

4.1.

Per il CESE è evidente che l’Unione dei mercati dei capitali non è un’opzione facoltativa a beneficio di alcuni, ma deve diventare una realtà in tutti gli Stati membri dell’UE. Occorre prevedere risorse finanziarie e umane adeguate per garantire un uso efficiente ed efficace dell’ESAP. Coinvolgere e sostenere gli Stati membri e le autorità di vigilanza nazionali al fine di garantire il riconoscimento dell’ESAP quale importante strumento europeo di dati per le imprese, gli investitori e gli intermediari finanziari dovrebbe costituire una priorità. L’ESAP, i vantaggi che esso apporta e l’importanza che esso riveste, dovrebbero essere promossi attivamente in tutti gli Stati membri, e a tal fine si potrebbe ricorrere ai social media.

4.2.

Il CESE approva l’intenzione della Commissione di aumentare la trasparenza, di rendere disponibile un maggior numero di dati (6) e di sostenere la trasformazione digitale della finanza nei prossimi anni, come indicato nella strategia in materia di finanza digitale (7). La possibilità di aggregare i dati e di elaborare relazioni dovrebbe essere integrata nell’ESAP (8). Dovrebbero esistere funzionalità di confronto e di informazione periodica. L’ESAP potrebbe includere un forum delle parti interessate che consenta di discutere, illustrare e condividere le buone pratiche.

4.3.

Il CESE propone di creare un helpdesk dedicato che fornisca assistenza agli utilizzatori per presentare le informazioni nel formato corretto e garantire che siano tecnicamente utilizzabili. L’assistenza fornita dovrebbe comprendere procedure comuni e un quadro per la coerenza, la comparabilità e l’utilizzabilità dei dati. Infine, per garantire un processo efficace sotto il profilo dei costi, l’ESAP dovrebbe lavorare con i formati di file più comuni, quali XBRL, PDF, XML, HTML, CSV, TXT e XLS.

4.4.

Il CESE ritiene che la digitalizzazione e i dati centralizzati avranno un impatto positivo sulla comunicazione. Ciò determinerà dei miglioramenti nelle diverse prove di stress e analisi climatiche, e porterà a un’individuazione e a un monitoraggio più accurati dei portafogli degli istituti finanziari in relazione agli obiettivi dell’accordo di Parigi in materia di cambiamenti climatici. L’ESAP sarà uno strumento che contribuirà a individuare i rischi potenziali e a creare opportunità per le imprese, e potrà anche servire a promuovere la ricerca nelle PMI a livello europeo.

4.5.

Il CESE suggerisce di attribuire lo stesso livello di importanza in termini di visibilità e di status ai dati finanziari e a quelli non finanziari. Le informazioni di carattere non finanziario dovrebbero includere, su base volontaria, dati sociali relativi all’attività di ciascuna impresa e ai suoi dipendenti. I dati relativi alla direzione e al personale dell’impresa (numero di dipendenti, genere ecc.), da fornire su base volontaria, non dovrebbero essere esclusi. A tale riguardo potrebbero essere stabiliti criteri specifici per le informazioni sociali.

4.6.

Il CESE ritiene che l’ESAP dovrebbe essere più ambizioso. Più precisamente, occorrerebbe aggiungere ulteriori obiettivi, andare al di là della mera raccolta di dati grezzi e creare maggiore valore aggiunto facendo sì che l’ESAP possa trattare le informazioni anziché costituire semplicemente uno strumento informativo dotato di un punto di accesso unico. Il CESE accoglie con favore il fatto che l’ESAP sarà disponibile in tutte le lingue ufficiali dell’UE. Il ruolo e l’importanza dell’ESAP sono fondamentali per garantire ai ricercatori, alle parti sociali, alle ONG, al mondo accademico e agli analisti un accesso più ampio, adeguato, equo, paritario e immediato alle informazioni. L’ESAP potrebbe sostenere l’emergere di nuove piattaforme private di trattamento delle informazioni; tuttavia, il costo del loro utilizzo e l’accesso ai mercati dei capitali rimarranno un problema, soprattutto per i piccoli investitori come le singole persone fisiche.

4.7.

Consentire l’utilizzo dei megadati, l’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale renderà più efficiente l’uso delle informazioni per creare mercati dei capitali più integrati e renderà l’economia dell’UE più resiliente. Relazioni ed analisi settoriali e territoriali dovrebbero costituire delle opzioni disponibili per i futuri utenti dell’ESAP. Il controllo e la garanzia della validità dei dati dovrebbero rimanere una preoccupazione costante. Il sovrapporsi della comunicazione e della gestione dei dati deve essere attentamente monitorato. Tuttavia, il CESE ritiene che fornire dati grezzi sia troppo poco ambizioso, e in ogni caso insufficiente per i nuovi investitori che non hanno familiarità con i mercati dei capitali ma valutano la possibilità di investirvi.

4.8.

L’ESAP deve essere lanciato per conseguire non solo l’obiettivo del mercato dei capitali, ma anche obiettivi politici complementari, come il contributo delle imprese agli indicatori degli OSS delle Nazioni Unite. Concedere ai paesi terzi l’accesso ai dati potrebbe contribuire a garantire investimenti supplementari per le imprese dell’UE in futuro. L’ESAP dovrebbe seguire l’esempio del portale InvestEU e potrebbe sostenere l’efficace attuazione dell’Unione dei mercati dei capitali (9).

4.9.

Il CESE ritiene che occorra garantire l’alfabetizzazione finanziaria (azione 7 del piano d’azione per l’Unione dei mercati dei capitali) e l’alfabetizzazione digitale. È inoltre necessario un manuale per l’alfabetizzazione finanziaria e i dati. Si potrebbero elaborare e promuovere orientamenti specifici per comprendere l’importanza dei dati e per utilizzarli e condividerli. E a questi scopi si potrebbero utilizzare fondi a titolo del FSE+. Dovrebbe esservi un impegno costante a garantire condizioni di lavoro corrette e adeguate per i lavoratori coinvolti nella raccolta e nella gestione dei dati provenienti da varie imprese o parti interessate.

4.10.

Il CESE propone di integrare nell’ESAP un insieme minimo di indicatori chiave di prestazione (ICP) economici, definiti a livello dell’UE, come pure una metodologia comune per garantire un uso migliore e più ampio dello strumento. Occorre assicurare una chiara sinergia con l’articolo 8 della tassonomia dell’UE sulla sostenibilità (10), dal momento che l’ESAP comprende anche dati su quest’ultima. L’ESAP dovrebbe comprendere uno spazio dedicato alle statistiche del Green Deal e al contributo delle imprese ai relativi indicatori.

4.11.

Infine, il CESE auspica che la Commissione europea valuti i vantaggi di una regolamentazione e di una vigilanza adeguate e proporzionate dei fornitori di dati finanziari e ESG, in quanto essi continueranno a svolgere un ruolo chiave, sia a monte che a valle, una volta che l’ESAP diventerà operativo.

Bruxelles, 23 marzo 2022

La presidente del Comitato economico e sociale europeo

Christa SCHWENG


(1)  Azione 1, Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Un’Unione dei mercati dei capitali per le persone e le imprese: nuovo piano di azione, 24.9.2020, COM(2020) 590 final.

(2)  Direttiva (UE) 2019/1024 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, relativa all’apertura dei dati e al riutilizzo dell’informazione del settore pubblico (GU L 172 del 26.6.2019, pag. 56).

(3)  GU C 155 del 30.4.2021, pag. 20.

(4)  Organizzazione internazionale delle commissioni sui valori mobiliari (2020), Relazione La finanza sostenibile e il ruolo delle autorità di regolamentazione dei valori mobiliari e dell'IOSCO.

(5)  https://blogs.imf.org/2019/09/10/a-capital-market-union-for-europe-why-its-needed-and-how-to-get-there

(6)  COM(2020) 66 final.

(7)  COM(2020) 591 final.

(8)  Simile al cloud europeo per la scienza aperta.

(9)  GU C 155 del 30.4.2021, pag. 20.

(10)  https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32020R0852&from=IT.