2.2.2021   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 37/8


Parere del Comitato europeo delle regioni — Verso un turismo più sostenibile per le città e le regioni dell’UE

(2021/C 37/02)

Relatore:

Manuel Alejandro CARDENETE FLORES, viceassessore al Turismo, alla riqualificazione, alla giustizia e all’amministrazione locale della regione Andalusia

RACCOMANDAZIONI POLITICHE

IL COMITATO EUROPEO DELLE REGIONI

Osservazioni preliminari

1.

sottolinea che il turismo è un settore strategico, uno strumento di integrazione e un fattore essenziale di ripresa sociale ed economica, che contribuisce per oltre il 10 % al prodotto interno lordo dell’UE, dà lavoro a 26 milioni di persone e rappresenta il 6 % delle esportazioni totali dell’UE;

2.

sottolinea l’importanza del trasporto e della mobilità come fattori chiave della coesione sociale, economica e territoriale dell’UE, e mette in rilievo l’esigenza di adottare soluzioni di mobilità intelligenti e sostenibili, in particolare nelle regioni il cui sviluppo economico risente in misura maggiore della totale dipendenza dai trasporti aerei e marittimi;

3.

rileva che un ampio spettro di viaggiatori, sia dal punto di vista sociale e culturale sia in termini di età e di reddito, offre un’ampia gamma di opportunità commerciali a numerosi imprenditori, che spaziano dalle società multinazionali fino alle microimprese. L’ecosistema del turismo comprende settori quali l’alloggio, i trasporti, la gastronomia, la cultura, lo sport e le attività ricreative, nonché i servizi degli operatori turistici. Vi operano circa 2,4 milioni di imprese, di cui oltre il 90 % sono PMI;

4.

sostiene le raccomandazioni e le indicazioni dell’Organizzazione mondiale del turismo (OMT), la visione One Planet per la ripresa sostenibile del turismo e la proiezione dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite in rapporto agli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) per i settori del turismo e dei trasporti;

5.

sottoscrive la definizione del turismo sostenibile formulata dall’OMT, secondo cui esso è «un turismo che tiene pienamente conto dei suoi effetti economici, sociali e ambientali presenti e futuri per rispondere alle esigenze dei visitatori, dell’industria, dell’ambiente e delle comunità ospitanti»;

6.

sottolinea che la crisi provocata dalla SARS-CoV-2 ha comportato cambiamenti drammatici, con costi incommensurabili in termini di vite umane e conseguenze economiche devastanti che hanno colpito duramente l’Europa, causando perdite personali, gravi difficoltà finanziarie e il fallimento di numerose imprese, specialmente nei settori del turismo e dei trasporti;

7.

riconosce che le difficoltà sono aggravate nel caso delle regioni ultraperiferiche dell’UE, che dipendono fortemente dal settore del turismo e le cui prospettive di ripresa economica sono notevolmente compromesse a causa della loro dipendenza quasi totale dal trasporto aereo, dato che è impossibile utilizzare altri modi di trasporto;

8.

sottolinea la necessità di promuovere servizi turistici sostenibili, che tengano conto del ricco patrimonio storico e culturale dell’Europa, nonché del suo patrimonio naturale unico;

9.

ricorda il carattere trasversale del turismo, che questa crisi ha messo in luce, posto che un calo dell’attività turistica non solo interessa settori quali la ricettività, la ristorazione o i trasporti, ma anche numerosi ambiti dell’economia con un elevato valore;

10.

osserva che l’Europa dovrebbe mantenere un atteggiamento proattivo ed esercitare un ruolo guida nella crisi attuale e nelle eventuali crisi future, adottando per tempo le misure necessarie per evitare il crollo del settore turistico;

11.

constata che l’attuale crisi sanitaria causata dalla COVID-19 ha messo in risalto la particolare vulnerabilità del turismo nei territori insulari, che dispongono di risorse limitate;

12.

ricorda agli Stati membri e alle istituzioni dell’UE l’importanza di impegnare risorse finanziarie sufficienti per salvare il settore e di sviluppare una politica turistica europea a lungo termine, a favore di un settore turistico sostenibile e di qualità, basata sul rispetto dell’ambiente e sulla lotta ai cambiamenti climatici;

13.

sostiene che occorre passare all’azione e valutare come migliorare gli attuali modelli di turismo e trasporto, garantendo la loro piena sostenibilità sociale, economica e ambientale e avvalendosi di questa crisi come stimolo per una riflessione che getti le basi della resilienza e della sostenibilità future dei settori del turismo e dei trasporti.

Sulle ripercussioni della COVID-19 nei settori del turismo e dei trasporti in Europa e sulla risposta di ripresa e resilienza dell’UE a breve e medio termine: il pacchetto turismo e trasporti

14.

rileva che, secondo le stime dell’Organizzazione mondiale del turismo, nei primi cinque mesi del 2020 le perdite provocate dalla pandemia nell’industria turistica mondiale erano già più di tre volte superiori a quelle registrate durante la crisi finanziaria internazionale del 2009 (1);

15.

auspica un maggior coordinamento fra gli Stati membri nell’imposizione di divieti e misure di confinamento, allo scopo di agevolare la ripartenza del settore, ridurre la confusione tra i turisti e incentivare i viaggi; accoglie con favore gli sforzi compiuti dalla Commissione europea e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie al fine di fornire informazioni obiettive e precise sull’evoluzione della pandemia;

16.

sottolinea l’importanza, per la ripresa del turismo, dell’adozione di una strategia comune sulla mobilità delle persone all’interno dell’UE che favorisca una maggiore fiducia nella sicurezza dei viaggi, in particolare attraverso la realizzazione di test per la COVID-19 nei paesi di origine, cioè prima dell’inizio del viaggio, aumentando quindi la sicurezza degli spostamenti ed evitando l’imposizione di periodi di quarantena;

17.

valuta favorevolmente la rapida risposta dell’UE per salvare il turismo e i trasporti e in particolare la comunicazione della Commissione europea dal titolo Turismo e trasporti nel 2020 e oltre nonché le raccomandazioni e le indicazioni che la corredano, ossia il pacchetto turismo e trasporti, di cui gli Stati membri si sono avvalsi per ripristinare una libera circolazione sicura e senza restrizioni e per riaprire le frontiere interne, affrontando la crisi di liquidità e ristabilendo la fiducia dei consumatori;

18.

valuta altresì positivamente l’approvazione del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato (2), che ha consentito agli Stati membri di fornire un maggior sostegno alle imprese, del nuovo strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione in un’emergenza (3) (SURE), volto a sostenere i redditi delle famiglie e a preservare la capacità produttiva, il capitale umano delle imprese e l’economia; l’iniziativa REACT-EU (4), che permette alle autorità di gestione di modificare la destinazione dei finanziamenti a titolo dei Fondi strutturali e d’investimento europei al fine di affrontare gli effetti più urgenti della crisi e il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, che sostiene i lavoratori del settore turistico licenziati a causa della crisi, nonché progetti come la piattaforma web Re-open EU (5), che offre informazioni aggiornate sulle restrizioni di viaggio in Europa, sulla salute pubblica e sulle misure di sicurezza;

19.

apprezza gli sforzi compiuti dalla Commissione europea per agevolare la fluidità di maggiori volumi di aiuti statali al fine di salvare le imprese europee e propone che alcune delle norme (fra cui la norma de minimis modificata) rimangano in vigore per tutto il tempo necessario nelle regioni particolarmente colpite dalla crisi;

20.

invita tutti gli Stati membri a utilizzare tutte le tipologie di aiuti temporaneamente concesse in virtù del suddetto quadro per far fronte ai fabbisogni urgenti di liquidità e coprire le necessità immediate di capitale circolante e investimento nonché, in questa situazione critica, per salvare le imprese che sono cadute in una crisi profonda a causa dell’epidemia di COVID-19 (6), dando loro la possibilità di procedere a una riconversione e di sviluppare ulteriormente le loro attività;

21.

si rallegra delle misure concordate dagli Stati membri dell’UE che costituiscono, citando le parole del Presidente del Comitato delle regioni, «un esempio di solidarietà» e osserva che è fondamentale che il bilancio dell’UE e il piano di ripresa siano messi rapidamente a disposizione dei cittadini e delle imprese di tutti i paesi, le città e le regioni d’Europa per far fronte a questa crisi senza precedenti;

22.

esorta a lavorare all’accordo per raggiungere un vero coinvolgimento di tutti i livelli di governance, favorendo la responsabilità condivisa ed evitando una centralizzazione eccessiva;

23.

invita la Commissione europea ad adottare, in cooperazione con gli Stati membri, un insieme di orientamenti e liste di controllo specifici per l’UE, destinati agli enti locali e regionali, che fungano da istruzioni nei primi giorni delle catastrofi, ancora prima dell’avvio di misure nazionali e a livello dell’UE; osserva che gli orientamenti contenuti nel pacchetto turismo e trasporti costituiscono già un ottimo esempio di riferimento;

24.

ritiene che le misure del pacchetto turismo e trasporti siano un primo passo importante, destinato a migliorare la capacità di risposta delle destinazioni turistiche locali di fronte a nuove ondate della pandemia o ad altre possibili catastrofi che potrebbero mettere alla prova la capacità di ripresa del settore;

25.

ritiene che, a causa della pandemia, sia urgente adottare nuove strategie che sostengano il settore dell’ospitalità e della ristorazione e lo sviluppo di attività turistiche a livello locale, come il turismo rurale, la gastronomia locale o le tradizioni locali. Su scala mondiale le tendenze sono cambiate e le località turistiche più piccole, le destinazioni isolate, in cui le famiglie e i gruppi più piccoli possono viaggiare in condizioni di sicurezza, adesso esercitano un richiamo maggiore. Affinché il turismo sopravviva nei prossimi due-tre anni, dobbiamo dirigere i nostri turisti verso le nostre destinazioni;

26.

sottolinea che i costi derivanti dalle misure precauzionali legate alla COVID-19 nei trasporti pubblici potrebbero essere inclusi nei contratti di servizio pubblico, evitando in tal modo di gravare le autorità dei trasporti, che sono spesso enti locali e regionali, di elevati oneri finanziari aggiuntivi;

27.

esprime il suo sostegno all’introduzione progressiva dell’esenzione dal visto nel lungo termine, per stimolare gli arrivi dei visitatori dei paesi terzi e incoraggiare i turisti a tornare in Europa;

28.

spera che in futuro tutte le decisioni delle autorità nazionali in merito ai divieti di viaggio e alle chiusure temporanee delle frontiere siano comunicate in anticipo alle autorità europee e alle regioni di frontiera per ottenere un miglior coordinamento e garantire l’accesso alle informazioni in tempo utile;

29.

sostiene con decisione il piano per la ripresa europea, il cui obiettivo è contribuire a porre rimedio ai danni economici e sociali causati dalla pandemia di COVID-19, avviare la ripresa europea e creare e mantenere posti di lavoro.

Sulla necessità di intraprendere azioni per rendere il turismo più sostenibile

30.

osserva che il turismo è stato uno dei settori che hanno registrato negli ultimi anni la crescita più rapida, e che tale crescita ha messo in luce le difficoltà di realizzare uno sviluppo equilibrato in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale;

31.

apprezza le comunicazioni della Commissione L’Europa, prima destinazione turistica mondiale: un nuovo quadro politico per il turismo europeo (2010) e Strategia europea per una maggiore crescita e occupazione nel turismo costiero e marittimo (2014);

32.

osserva che il turismo si trova ora a far fronte a nuove sfide di grande impatto alle quali dovrà dare una risposta, quali i cambiamenti climatici, l’aumento della congestione, l’eccessiva pressione sulle infrastrutture e il consumo di acqua ed energia, il degrado ambientale, che deve essere affrontato con urgenza e in via prioritaria, la perdita di identità e il rispetto dell’autenticità delle comunità locali;

33.

afferma che il turismo può essere un’attività modello nella transizione ecologica sostenibile annunciata nel Green Deal, e ritiene che l’Europa possa divenire il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050, attraverso processi di adattamento economico all’era digitale e grazie alla promozione dell’uguaglianza e dell’inclusione sociale; incoraggia pertanto vivamente le istituzioni e gli Stati membri dell’UE ad adottare le misure necessarie per conseguire questi obiettivi;

34.

riconosce che tali obiettivi saranno raggiunti soltanto se si fonderanno su una base solida, che definisca con precisione la portata, gli obblighi e le implicazioni della realizzazione di un autentico sviluppo sostenibile di questa attività, con un forte impegno a garantirne l’attuazione.

Sui modi di trasporto per i viaggi

35.

ricorda che il turismo è una catena del valore complessa, costituita da molti portatori di interessi che hanno un legame diretto con le attività di trasporto dei passeggeri;

36.

ricorda che è necessario compiere progressi nel settore del turismo per fare in modo che l’economia circolare diventi una realtà in questo settore;

37.

osserva che, secondo le previsioni dell’Organizzazione mondiale del turismo e del Forum internazionale dei trasporti, da qui al 2030 le emissioni di carbonio derivanti dai trasporti legati al turismo aumenteranno di circa il 25 %;

38.

riconosce, alla luce di tutto ciò, la necessità di studiare e rendere possibile o realizzare una migliore connettività delle città e delle regioni europee, di favorire le opzioni meno inquinanti e di valutare miglioramenti dell’intermodalità in linea con l’obiettivo finale del Green Deal; accoglie con soddisfazione l’avvio da parte della Commissione europea nel 2020 di una strategia per la mobilità sostenibile e intelligente;

39.

incoraggia vivamente gli Stati membri dell’UE a unire i loro sforzi per far fronte urgentemente alla mancanza di alternative di trasporto sostenibile e a investire nello sviluppo e nella valorizzazione delle tratte ferroviarie a lunga percorrenza, anche per quanto riguarda i treni notturni, rendendo i viaggi a basse emissioni di carbonio un’opzione più attraente;

40.

è favorevole a vincolare gli aiuti pubblici alle compagnie aeree a impegni da parte delle stesse a conseguire obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti;

41.

afferma che questo stesso impegno dovrebbe essere promosso nei vari modi di trasporto, compreso quello su strada e marittimo, dedicando particolare attenzione alle navi da crociera per il loro elevato impatto ambientale;

42.

si rammarica del fatto che il trasporto ferroviario e a mezzo pullman (modi di trasporto fondamentali a livello locale e regionale) riceva un sostegno minore rispetto al trasporto aereo, e che quindi il finanziamento delle modalità di trasporto più sostenibili sia soggetto a una pressione maggiore; chiede un impegno più forte per un progressivo aumento delle opportunità di mobilità sostenibile in tutta Europa, e ribadisce che uno degli obiettivi stabiliti dalla Commissione europea per il 2021 è migliorare il contributo del settore ferroviario al turismo sostenibile nell’UE;

43.

richiama l’attenzione su quanto sia importante, in rapporto all’attuazione delle future misure relative alle emissioni di CO2 nel trasporto aereo e marittimo che sono previste nel quadro del Green Deal europeo e della nuova strategia per una mobilità sostenibile, che venga realizzata una valutazione dell’impatto di tali misure sulle regioni ultraperiferiche dell’UE, la cui coesione economica e sociale, in termini sia di mobilità degli abitanti di questi territori che di sviluppo dell’attività economica locale, dipende fortemente dai trasporti aerei e marittimi;

44.

sottolinea la necessità di un sostegno finanziario affinché gli operatori del trasporto pubblico, che hanno subito un calo drammatico dei redditi, possano sviluppare una flotta di trasporti più sostenibile, con veicoli a zero e a basse emissioni;

45.

manifesta il suo interesse a lavorare a iniziative che leghino i viaggi in treno alla scoperta culturale e al turismo nel contesto post-crisi, a sviluppare l’iniziativa #DiscoverEU e a lavorare in stretta collaborazione con i rappresentanti delle regioni dell’UE per promuovere opportunità per il turismo ferroviario durante e oltre l’Anno europeo delle ferrovie (EYR 2021);

46.

sottolinea l’importanza di riconoscere EuroVelo (7) come ulteriore RTE-T (rete transeuropea di trasporto) in aggiunta alle reti esistenti di strade, ferrovie o vie navigabili interne; ciò renderà l’infrastruttura ciclabile più sicura, diretta, coerente e meglio collegata, a beneficio di tutte le categorie di ciclisti, e darà un ulteriore impulso significativo al cicloturismo.

Sulle ripercussioni sull’ambiente naturale

47.

esprime preoccupazione per il fatto che il riscaldamento globale possa ridurre l’attrattività o persino minacciare i mezzi di sussistenza di determinate destinazioni turistiche e ribadisce la sua determinazione a combattere i cambiamenti climatici in modo tempestivo, sulla base dei dati scientifici più recenti, avvalendosi del ventaglio di iniziative e misure politiche enunciate nei pareri del Comitato europeo delle regioni;

48.

ricorda che questa lotta sarà fondamentale per il destino di molte regioni costiere e insulari, a causa dell’aumento del livello del mare, delle stazioni sciistiche interessate dalla mancanza di neve e delle regioni colpite da incendi boschivi, inondazioni e tempeste (8);

49.

ritiene che il turismo possa contribuire in maniera significativa all’ambizione europea di un’economia circolare e insiste sul fatto che le regioni e le città dovrebbero partecipare al dibattito su come promuovere l’agenda nel territorio;

50.

raccomanda che l’industria turistica e quella dei trasporti potenzino l’offerta di prodotti climaticamente neutri mediante l’uso di energie pulite, una riduzione delle sostanze chimiche dannose e della plastica, il ricorso a processi di riutilizzo delle acque piovane e delle acque reflue domestiche (9) che riducano in maniera considerevole la domanda di acqua potabile delle reti di fornitura, e mediante il riciclaggio dei rifiuti, e che si ricorra a tali sistemi in maniera più sistematica;

51.

segnala la necessità di un maggior sostegno al cicloturismo, che apporta benefici alle economie locali poiché si concentra su zone generalmente escluse dalle rotte turistiche convenzionali e si avvale di imprese e di servizi locali; osserva inoltre che l’infrastruttura necessaria a tale scopo apporta benefici anche ai residenti delle aree interessate, offrendo una maggiore connettività che contribuisce a garantire la sostenibilità delle comunità locali nel lungo termine;

52.

sostiene il mantenimento del gruppo di lavoro DG Mare-European Boat Industry sulla fine della vita utile delle barche, nell’ottica di sviluppare una tabella di marcia comune dell’UE in materia di ricerca e innovazione, onde aumentare il riciclaggio dei materiali impiegati nella costruzione delle barche;

53.

sottolinea l’importanza di promuovere un turismo marittimo costiero sostenibile, in cui siano potenziate le attività di osservazione e conservazione dell’ambiente marino. Vede inoltre nella navigazione, negli sport che sfruttano il vento e le onde, nelle attività subacquee e, in generale, negli sport acquatici un grande potenziale per la scienza, la sensibilizzazione alle tematiche ambientali, la cartografia degli oceani e la ricerca sulle questioni ambientali;

54.

sottolinea l’importanza del turismo ai fini dello sviluppo rurale, che non dovrebbe più essere interpretato esclusivamente in termini di sviluppo agricolo, bensì come volano per il progresso di zone rurali meno sviluppate, con terreni agricoli marginali a bassa produttività, ma primarie per valore ambientale, paesaggistico e per la tutela della biodiversità; per questa ragione le istituzioni europee dovrebbero integrare adeguatamente il turismo e le sue opportunità nella strategia sulla biodiversità, nella strategia Dal produttore al consumatore, nella nuova politica agricola comune, nella Rete Natura 2000 e nella visione a lungo termine per le zone rurali;

55.

ritiene importante promuovere un turismo più sostenibile, con un valore aggiunto maggiore per i territori, integrando nell’offerta turistica prodotti a chilometro zero, e sottolinea la necessità di valorizzare le aree naturali e protette e le potenzialità offerte dalla volta celeste come risorsa turistica (astroturismo);

56.

sottolinea l’importanza di utilizzare le tecnologie digitali basate sul 5G, sull’internet degli oggetti, sull’IA e sui megadati per fornire servizi turistici intelligenti, innovativi, sostenibili e scalabili ad alto valore aggiunto, in grado di promuovere modelli di turismo nuovi, più efficienti, accessibili e inclusivi, applicabili a tutte le regioni, e in particolare alle zone rurali, e di disporre in tali zone di tecnologie di telecomunicazione che offrano una connettività adeguata.

Sulle ripercussioni sociali ed economiche e sulla necessità di evitare che il turismo sia percepito come un problema

57.

ricorda che il turismo, e in particolare il turismo eccessivo (superamento dei limiti di capacità fisica, ecologica, sociale, economica, psicologica e/o politica delle destinazioni (10)), come tutte le attività umane, determina un impatto sull’ambiente sociale in cui si svolge l’attività;

58.

sottolinea la necessità di evitare gli effetti negativi del turismo eccessivo, che comportano un aumento della congestione, pressioni sulle infrastrutture, l’aumento della domanda di energia e acqua, il degrado ambientale, danni a siti e monumenti storici, la perdita di identità e autenticità, l’aumento del costo della vita per i cittadini del luogo e crescenti disuguaglianze fra di essi; ritiene che le istituzioni e gli Stati membri dell’UE debbano urgentemente prendere in considerazione misure e iniziative tese a evitare l’impatto negativo del turismo eccessivo;

59.

la promozione e lo sviluppo del turismo nelle zone rurali possono concorrere allo sviluppo economico e alla creazione di ricchezza, in modo da contribuire ad attrarre nuovi abitanti o ad arrestare il calo demografico nelle zone colpite dallo spopolamento;

60.

raccomanda l’attuazione di politiche volte a stimolare e sviluppare le capacità delle donne. Le donne sono fondamentali per mantenere l’attività economica nel settore turistico, dato che sono i principali attori della lotta contro lo spopolamento. Garantirne l’occupabilità significa garantire che la popolazione rimanga nel territorio. Bisogna quindi valutare le loro esigenze e fornire loro strumenti per sviluppare le capacità e stimolare la competitività attraverso una formazione mirata;

61.

osserva che alcuni modelli di turismo basati sull’uso intensivo di mezzi di trasporto a basso costo e sui trasporti passeggeri di massa favoriscono il turismo eccessivo e che, allo stesso tempo, i social media e le piattaforme di condivisione fra pari possono pubblicizzare in maniera esagerata le destinazioni; invita pertanto a svolgere dibattiti sul tema della crescita e della qualità del turismo;

62.

ritiene che la dichiarazione di Barcellona della rete NECSTouR «Posti migliori per vivere, posti migliori da visitare» costituisca un punto di riferimento per dimostrare che i settori del turismo e del patrimonio culturale, materiale e immateriale, possono lavorare in stretta collaborazione a beneficio dei cittadini europei e del patrimonio culturale;

63.

osserva che il turismo deve essere visto come parte della soluzione e non come il problema e segnala pertanto la necessità di formulare proposte di nuove azioni, diverse da quelle già in corso, e di dare un impulso più decisivo a quelle attuali; sottolinea a tale scopo la necessità di regolamentare le nuove modalità di offerta turistica e le piattaforme dell’economia collaborativa conformemente ai criteri di concorrenza leale, di potenziare i sistemi di controllo e ispezione e garantire la qualità e la legalità dei servizi prestati in un quadro comune di libera concorrenza imprenditoriale, preservando al contempo il patrimonio, la cultura, l’identità e la qualità di vita dei residenti;

64.

sottolinea, in tal senso, i vantaggi legati alla diffusione di buone pratiche, strategie e metodologie relative al turismo sostenibile sviluppate nei diversi programmi europei come PANORAMED, MED Horizontal projects, MITOMED+ o WINTERMED, per promuoverne la capitalizzazione e la replicabilità;

65.

raccomanda, di conseguenza, che si continui ad assegnare il premio di capitale europea del turismo intelligente.

Sulla digitalizzazione e i dati e i loro vantaggi per stabilire un sistema di monitoraggio e tracciabilità delle azioni

66.

evidenzia gli importanti cambiamenti nei canali di distribuzione e nel modo di consumare il turismo che hanno permesso a molte imprese di raggiungere direttamente i loro clienti, opportunità che non è stata sfruttata a sufficienza dalle piccole imprese;

67.

sottolinea che l’informazione è la materia prima fondamentale per il turismo, e che essa è utilizzata dalle iniziative più innovative nel settore;

68.

segnala l’importanza dell’iniziativa dell’Organizzazione mondiale del turismo sul tema Verso un quadro statistico per la misurazione del turismo sostenibile (11), comprese le dimensioni economica, sociale e ambientale;

69.

sottolinea che il livello di dettaglio dei dati, la loro qualità, la loro interpretazione e il loro corretto uso avranno un impatto diretto sull’efficacia delle azioni politiche volte a far fronte alla crisi della COVID-19, nonché nel quadro degli sforzi volti a rendere l’Europa climaticamente neutra;

70.

esprime preoccupazione per la mancanza di armonizzazione e la frammentazione dei dati relativi alle ripercussioni del turismo sul piano economico, situazione che pregiudica l’adozione di decisioni sistemiche per sostenere il settore turistico e dei trasporti;

71.

sottolinea che i dati ufficiali non sono in grado di produrre informazioni in maniera sufficientemente rapida da poter far fronte alla situazione attuale, motivo per il quale le regioni e le città hanno dovuto mettere in atto altri meccanismi di misurazione che ancora non sono integrati nei dati ufficiali;

72.

si rallegra del fatto che nel marzo 2020 la Commissione europea sia giunta a un accordo con le piattaforme dell’economia collaborativa (12) per pubblicare dati fondamentali sulla ricettività turistica ed esorta la Commissione europea a valutare congiuntamente indicatori per definire strategie di ripresa che apportino benefici al settore turistico;

73.

ricorda che le piattaforme dell’economia collaborativa stanno facendo aumentare i costi degli alloggi, che passano a essere utilizzati dai viaggiatori invece che dagli abitanti del luogo. Le piattaforme dell’economia collaborativa non sono un semplice fornitore di informazioni, anche se la Corte di giustizia dell’Unione europea si è pronunciata in tal senso. Invita pertanto la Commissione europea a legiferare per dare agli enti regionali e locali la possibilità di regolamentare le attività di tali piattaforme nei loro territori, al fine di assicurare che rispettino le stesse norme amministrative sui contratti di locazione nel periodo estivo a cui sono soggette le parti interessate più tradizionali;

74.

segnala la necessità di predisporre strumenti standardizzati, che possano guidare le città, le regioni e il mondo imprenditoriale nella loro ricerca di politiche più sostenibili, integrate nel nuovo programma statistico europeo e che rafforzino il monitoraggio economico, sociale e ambientale del turismo; sottolinea altresì la necessità di facilitare l’accesso ai dati, migliorarne l’aggiornamento e l’interconnessione e offrire un sistema di mappatura armonizzato;

75.

raccomanda di definire un quadro giuridico per la produzione e la pubblicazione di conti satellite del turismo in ciascuno degli Stati membri dell’UE;

76.

chiede una migliore raccolta di dati, a livello delle zone NUTS 3, in merito al numero di turisti ed escursionisti, a ulteriori nuove tipologie di strutture ricettive e al tipo di trasporto, scorporando i dati delle statistiche sulla ricettività a livello regionale e delle principali destinazioni locali;

77.

raccomanda di introdurre un sistema di misurazione per monitorare il consumo di acqua e la generazione di emissioni da parte del settore turistico, compresi l’industria turistica e i suoi prodotti caratteristici, nelle contabilità statistiche dell’acqua, dell’aria e dell’energia;

78.

invita Eurostat a valutare ulteriormente l’uso dei megadati come fonte di informazioni per le statistiche sul turismo, tenendo conto delle sfide legate al rilevamento, all’indipendenza, all’affidabilità, all’accesso, alla qualità e alla disponibilità nel corso del tempo di detti dati;

79.

chiede che il problema del turismo eccessivo venga analizzato mediante l’inclusione di dati qualitativi in merito all’atteggiamento dei residenti rispetto al turismo negli studi sui redditi e le condizioni di vita, nelle stime flash sull’impatto del turismo e nella relazione sul tema Qualità di vita nelle città europee elaborata dalla Commissione europea;

80.

raccomanda di continuare a promuovere azioni che sfruttino e ottimizzino il grande lavoro compiuto negli ultimi anni dalla Commissione europea, come il sistema di indicatori ETIS, la piattaforma S3 per la digitalizzazione e la sicurezza per il turismo (13) e il Tourism of Tomorrow Lab;

81.

invita la Commissione europea e il Parlamento europeo a includere nel prossimo programma statistico europeo sistemi e strumenti di monitoraggio più orientati a soddisfare le necessità specifiche delle regioni e delle città, che consentano l’adeguata tracciabilità delle politiche turistiche messe in atto.

Sulla necessità di un nuovo riconoscimento del turismo come politica fondamentale dell’UE conformemente al suo contributo e al suo potenziale di crescita e con un maggiore impegno a favore dello sviluppo sostenibile

82.

auspica che la crisi attuale sia un campanello d’allarme per la Commissione europea e la incoraggi a praticare una politica turistica più ambiziosa per l’Europa sul piano ambientale, economico e sociale;

83.

accoglie con soddisfazione l’iniziativa della Commissione europea di organizzare una convenzione europea sul turismo al fine di elaborare una tabella di marcia per il 2050 verso un ecosistema turistico europeo sostenibile, innovativo e resiliente (Agenda europea per il turismo 2050) che veda la partecipazione attiva delle regioni;

84.

manifesta la sua disponibilità a organizzare una conferenza delle parti alla quale partecipino organismi pubblici e privati per condividere esperienze in relazione ai percorsi di ripresa scelti dalle diverse destinazioni e alla forma che il turismo dell’UE assumerà in futuro;

85.

confida che la commissione per i trasporti e il turismo del Parlamento europeo unisca i suoi sforzi a quelli compiuti dal Comitato delle regioni nella ricerca di una solida politica turistica nell’UE;

86.

propone una sessione congiunta della commissione per i trasporti e il turismo del Parlamento europeo e della commissione NAT del CdR per discutere il futuro della politica turistica dell’UE dopo la crisi della COVID-19 e in relazione ai dibattiti sul quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027;

87.

esprime il proprio interesse per il mantenimento di una stretta collaborazione con il gruppo sul turismo del Parlamento europeo e chiede di essere coinvolto pienamente in tale gruppo per far sentire la voce dei livelli locali e regionali nei suoi dibattiti;

88.

ribadisce l’importanza che gli Stati membri e le loro autorità regionali includano le priorità del turismo nei loro programmi operativi per il periodo successivo al 2020, al fine di agevolare l’accesso al finanziamento europeo per sovvenzionare i progetti turistici;

89.

osserva che l’attuale meccanismo di finanziamento è difficilmente accessibile per le PMI e le destinazioni e propone la creazione di strumenti concreti (sportello unico o strumento online), legati alle autorità di gestione dei fondi europei, che facilitino la richiesta e le pratiche;

90.

raccomanda una maggiore cooperazione fra il Comitato europeo delle regioni e l’Organizzazione mondiale del turismo mediante un memorandum di intesa e lo sviluppo di piani d’azione congiunti;

91.

chiede al Consiglio di tenere in considerazione il Comitato europeo delle regioni e gli enti locali e regionali nei gruppi di lavoro e nelle riunioni del Consiglio legati al tema del turismo;

92.

propone l’elaborazione di un nuovo quadro europeo del turismo sostenibile, in linea con il Green Deal e l’agenda 2030 delle Nazioni Unite, che segua le strategie messe in atto in tal senso nelle regioni e integri le diverse politiche elaborate dall’UE e che compia progressi in tale ambito, quali il sostegno alla digitalizzazione del settore, la promozione delle destinazioni turistiche intelligenti, la decarbonizzazione dell’attività, la promozione dell’economia circolare, l’incentivazione del turismo inclusivo e accessibile, il rallentamento dello spopolamento delle zone rurali, il miglioramento della governance partecipativa e la collaborazione pubblico-privato;

93.

invita la Commissione europea a valutare la creazione di una direzione generale dedicata esclusivamente al turismo sostenibile e invita parimenti il Parlamento europeo a prendere in considerazione la creazione di una commissione parlamentare per il turismo sostenibile.

Bruxelles, 10 dicembre 2020.

Il presidente del Comitato europeo delle regioni

Apostolos TZITZIKOSTAS


(1)  https://www.e-unwto.org/doi/epdf/10.18111/wtobarometereng.2020.18.1.4

(2)  https://ec.europa.eu/competition/state_aid/what_is_new/sa_covid19_temporary-framework.pdf

(3)  https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX%3A52020PC0139

(4)  https://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docgener/factsheet/2020_mff_reacteu_en.pdf

(5)  https://reopen.europa.eu/it

(6)  https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?qid=1587137448000&uri=CELEX:52020DC0112

(7)  Rete europea di 17 piste ciclabili a lunga percorrenza che attraversano e collegano tutto il continente.

(8)  https://www.europarl.europa.eu/thinktank/en/document.html?reference=EPRS_BRI(2017)603932

(9)  https://ec.europa.eu/environment/emas/takeagreenstep/pdf/BEMP-5.7-FINAL.pdf

(10)  Un recente studio del Parlamento europeo ha rilevato che 105 destinazioni dell'Unione europea correvano il rischio di subire il fenomeno del turismo eccessivo, cfr. https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/STUD/2018/629184/IPOL_STU(2018)629184_EN.pdf

(11)  https://www.unwto.org/Measuring-Sustainability-Tourism

(12)  https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/IP_20_194

(13)  https://s3platform.jrc.ec.europa.eu/tourism