Bruxelles, 17.7.2020

COM(2020) 327 final

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE

AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO E ALLA CORTE DEI CONTI



SUL FONDO DI GARANZIA PER LE AZIONI ESTERNE E SULLA RELATIVA GESTIONE NEL2019

{SWD(2020) 136 final}


Indice

1.Introduzione

2.Situazione finanziaria e operazioni rilevanti del fondo di garanzia

2.1.Situazione finanziaria del fondo di garanzia al 31 dicembre 2019

2.2.Operazioni significative del fondo nel 2019

2.2.1Ricorsi al fondo di garanzia 2019

2.2.2Dotazione del fondo di garanzia 2019

2.3.Operazioni significative successive alla data di riferimento del bilancio (situazione a fine marzo 2020)

3.Bilancio preconsolidato del fondo

3.1.Situazione finanziaria preconsolidata al 31 dicembre 2019

3.2.Conto economico preconsolidato

4.Gestione della tesoreria del fondo di garanzia

4.1.Politica di investimento

4.2. Rendimento ed evoluzione del mercato nel 2019

5.Ricorsi al fondo di garanzia

6.Remunerazione della BEI

1.Introduzione

Il regolamento (CE, Euratom) n. 480/2009 del Consiglio, del 25 maggio 2009, ("il regolamento") 1 ha istituito un fondo di garanzia per le azioni esterne ("il fondo") destinato a rimborsare i creditori dell'Unione europea in caso di inadempienza del beneficiario di un prestito accordato o garantito dall'Unione. A norma dell'articolo 7 del regolamento, la Commissione ha affidato la gestione finanziaria del fondo alla Banca europea per gli investimenti (BEI) nel quadro di una convenzione firmata tra l'Unione europea e la BEI il 25 novembre 1994 e successivamente modificata il 23 settembre 1996, l'8 maggio 2002, il 25 febbraio 2008, il 9 novembre 2010 e il 28 settembre 2018 2 ("la convenzione").

A norma dell'articolo 8 del regolamento, la Commissione è tenuta a presentare al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Corte dei conti una relazione sulla situazione e sulla gestione del fondo alla fine dell'anno civile precedente per ogni esercizio entro il 31 maggio dell'esercizio successivo.

La presente relazione, insieme al documento di lavoro dei servizi della Commissione, contiene le informazioni richieste. Essa si basa sui dati ricevuti dalla BEI, in linea con la convenzione.

2.Situazione finanziaria e operazioni rilevanti del fondo di garanzia

2.1.Situazione finanziaria del fondo di garanzia al 31 dicembre 2019

L'importo delle disponibilità del fondo era pari a 2 828 738 292,88 EUR al 31 dicembre 2019 (2 609 881 747,51 EUR al 31 dicembre 2018) (cfr. l'allegato del documento di lavoro dei servizi della Commissione: "Guarantee Fund Financial Statements" fornito dalla BEI).

Nel 2019 il valore contabile del fondo ha registrato un aumento di circa 218,86 milioni di EUR. Tale variazione è ascrivibile principalmente ai seguenti fattori:

Incrementi:

·contributo dal bilancio dell'UE (importo corrispondente alla dotazione) di 240,15 milioni di EUR, per adeguare il fondo all'importo-obiettivo del 9 % dell'insieme degli impegni in essere;

·risultato economico delle operazioni finanziarie pari a 25,13 milioni di EUR;

·incremento della valutazione del portafoglio nella misura di 8,6 milioni di EUR dovuto all'aggiustamento in base alla valutazione a prezzi di mercato.

Decrementi:

·interventi del fondo per la copertura delle inadempienze di pagamento, per un importo totale di 54,9 milioni di EUR.

2.2.Operazioni significative del fondo nel 2019

2.2.1Ricorsi al fondo di garanzia 2019

Siria

Nel 2019 la BEI ha continuato a registrare arretrati sui prestiti sovrani alla Siria. Di conseguenza, e in linea con le convenzioni di garanzia tra l'UE e la BEI, fino al 31 dicembre 2019 la BEI ha fatto ricorso altre 14 volte al fondo di garanzia dell'UE per un importo totale di 54,91 milioni di EUR (cfr. punto 5).

2.2.2Dotazione del fondo di garanzia 2019

Nel febbraio 2019 un importo di 103,2 milioni di EUR, corrispondente all'importo della dotazione del 2018, è stato versato dal bilancio al fondo.

Anche il contributo dal bilancio dell'UE al fondo per il 2020 è stato calcolato nel febbraio 2019, dando come risultato 240,15 milioni di EUR da trasferire nel febbraio 2020. Il calcolo è stato effettuato a norma dell'articolo 3 e dell'articolo 5 del regolamento.

L'articolo 3 del regolamento fissa per il fondo un importo-obiettivo pari al 9 % dell'insieme degli impegni di capitale in essere derivanti da ciascuna operazione, maggiorati degli interessi di mora dovuti e non pagati.

L'articolo 5 del regolamento stabilisce che l'importo che deve essere versato dal bilancio al fondo nell'anno n + 1 è calcolato sulla base della differenza alla fine dell'anno n - 1 tra l'importo-obiettivo e il valore degli attivi netti del fondo, calcolata all'inizio dell'anno n.

Per portare il fondo al 9 % dell'insieme degli impegni di capitale in essere, il bilancio dell'UE 2020 prevedeva un importo di 240,15 milioni di EUR per la dotazione del fondo, calcolato sulla base delle operazioni garantite in essere al 31 dicembre 2018. Tale importo è stato approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio ed è stato considerato come elemento dell'attivo (credito) del fondo nel bilancio al 31 dicembre 2019.

2.3.Operazioni significative successive alla data di riferimento del bilancio (situazione a fine marzo 2020)

Nel febbraio 2020 l'importo della dotazione sopramenzionato, pari a 240,15 milioni di EUR, è stato versato dal bilancio dell'UE al fondo.

Nei mesi di gennaio e marzo 2020 sono stati pagati in totale 10,6 milioni di EUR per due ricorsi al fondo di garanzia a copertura delle inadempienze di pagamento della Siria (3,2 milioni di EUR e 7,4 milioni di EUR, comprese le penali applicate dalla BEI).

3.Bilancio preconsolidato del fondo

Il bilancio preconsolidato del fondo viene elaborato al fine di includere operazioni contabili non riportate nel bilancio del fondo preparato dalla BEI (cfr. il documento di lavoro dei servizi della Commissione). Esso fa parte del bilancio consolidato dell'UE.

3.1.Situazione finanziaria preconsolidata al 31 dicembre 2019

Stato patrimoniale – Attività

31 dicembre 2019

31 dicembre 2018

ATTIVITÀ NON CORRENTI

2 312 151 734

2 275 342 664

Attività finanziarie

2 312 151 734

2 275 342 664

ATTIVITÀ CORRENTI

277 139 064

231 316 149

Attività finanziarie

233 048 865

189 758 096

Crediti

1 290 863

-

Contante ed equivalenti a contante

42 799 336

41 558 053

TOTALE DELLE ATTIVITÀ

2 589 290 798

2 506 658 813

Stato patrimoniale - Passività

31 dicembre 2019

31 dicembre 2018

RISORSE DEI FINANZIATORI

2 407 419 308

2 295 687 144

Contributo della Commissione europea

1 950 195 297

1 846 972 362

Riserva intestata al valore equo

20 859 023

12 227 192

Utili non distribuiti

436 364 988

436 487 590

PASSIVITÀ NON CORRENTI

111 685 549

159 153 609

Accantonamenti finanziari

111 685 549

159 153 609

PASSIVITÀ CORRENTI

70 185 941

51 818 060

Accantonamenti finanziari

49 709 547

50 777 871

Passività per garanzie finanziarie

19 590 000

Importi da versare

886 394

1 040 189

TOTALE RISORSE DEI FINANZIATORI + PASSIVITÀ

2 589 290 798

2 506 658 813

La differenza di 239,4 milioni di EUR tra il valore totale dello stato patrimoniale preconsolidato del fondo (2 589 290 798 EUR) e il valore del fondo nel bilancio preparato dalla BEI (2 828 738 292,88 EUR) può essere riconducibile principalmente alle seguenti voci:

·Lo stato patrimoniale preconsolidato (attività) comprende:

§tutti gli importi per cui l'UE è subentrata a seguito di pagamenti a titolo di garanzia attivati dalla BEI per inadempimenti delle rate di prestiti (arretrati dovuti maggiorati degli interessi maturati sui pagamenti tardivi). Tuttavia, alla luce della situazione politica in Siria, e sulla base di una decisione del contabile della Commissione europea, tali importi sono stati soggetti a una piena riduzione di valore nel bilancio 2019;

§un credito di 0,7 milioni verso la BEI per il recupero parziale del prestito concesso all'aeroporto di Enfidha (Tunisia), incassato dalla BEI nel dicembre 2019 e accreditato sul conto del fondo di garanzia nel gennaio 2020.

·Lo stato patrimoniale preconsolidato non comprende un contributo di 240,2 milioni di EUR trasferiti nel 2020 dal bilancio dell'UE al fondo, poiché tale credito è compensato da un corrispondente debito nei conti consolidati dell'UE.

·I pagamenti alla BEI dei ricorsi al fondo di garanzia (e, se del caso, i successivi recuperi dei ricorsi e degli interessi di mora) sono considerati decrementi (incrementi) degli attivi netti (contributo dell'UE) nel bilancio preparato dalla BEI. Nel bilancio preconsolidato gli importi versati per i ricorsi a garanzia della BEI non sono dedotti dagli attivi netti, poiché diventano importi oggetto di surrogazione. Gli importi accessori sono contabilizzati o come proventi (interessi di mora e penalità maturati, utili da cambi) o come spese (accantonamenti, riduzioni di valore, passività per garanzie finanziarie, perdite da cambi). Ciò si traduce in una differenza permanente tra le voci degli attivi netti (contributo dell'UE e utili non distribuiti) rilevate nel bilancio preparato dalla BEI e il bilancio preconsolidato redatto dalla Commissione europea.

3.2.Conto economico preconsolidato

Analogamente allo stato patrimoniale, il conto economico preconsolidato viene elaborato al fine di essere integrato nel bilancio consolidato dell'UE.

2019

2018

Proventi da attività operative

266 252

2 928 446

Spese per attività operative

(3 494 876)

(4 876 241)

RISULTATO DA ATTIVITÀ OPERATIVE

(3 228 615)

(1 947 795)

Proventi finanziari

42 681 966

30 241 834

Oneri finanziari

(39 575 953)

(20 906 275)

RISULTATO FINANZIARIO

3 106 013

9 335 559

RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO

(122 602)

7 387 764

·I proventi da attività operative comprendono utili da cambi pari a 0,3 milioni di EUR.

·Le spese per le attività operative comprendono principalmente le commissioni di gestione delle attività della BEI (0,8 milioni di EUR), le spese di recupero esterno della BEI (0,2 milioni di EUR) e accantonamenti finanziari supplementari sulle future rate siriane in essere (2,2 milioni di EUR).

·I proventi finanziari comprendono principalmente i proventi da interessi generati dal portafoglio di investimenti (7,7 milioni di EUR), gli utili realizzati sulla vendita di attività finanziarie (16,8 milioni di EUR), le remunerazioni legate al rischio delle operazioni connesse al mandato per il settore privato dell'iniziativa per la resilienza economica (2,2 milioni) e gli interessi di mora maturati sui prestiti oggetto di surrogazione (15,9 milioni di EUR).

·Gli oneri finanziari comprendono principalmente le perdite per riduzione di valore (19,6 milioni di EUR) sugli importi per cui l'UE è subentrata nel 2019 (cfr. il punto 5), le perdite realizzate sulla vendita di attività finanziarie (0,3 milioni di EUR) e le passività per garanzie finanziarie rilevate sulle operazioni connesse al mandato per il settore privato dell'iniziativa per la resilienza economica (19,6 milioni).

4.Gestione della tesoreria del fondo di garanzia

4.1.Politica di investimento

Le liquidità del fondo vengono investite conformemente ai principi di gestione enunciati nell'allegato alla convenzione di gestione, quale modificata 3 . Di conseguenza, sufficienti fondi saranno destinati ad attività monetarie per coprire i deflussi nel breve termine (meno di un anno) in una percentuale da definire nella strategia di investimento annuale. Le attività rimanenti possono essere destinate agli strumenti a medio e lungo termine, con una scadenza massima di 10 anni e 6 mesi dalla data di pagamento (portafoglio a medio e lungo termine). Alla fine del 2019 la durata complessiva corretta del portafoglio del fondo era di circa 3 anni.

4.2.Rendimento ed evoluzione del mercato nel 2019

Il rendimento del portafoglio del fondo è stato monitorato al prezzo corrente di mercato. Nel 2019 il portafoglio del fondo ha conseguito un rendimento corretto pari all'1,3 %, sostenuto dal perdurare di rendimenti moderati e da una percezione positiva del rischio. Il rendimento del portafoglio del Fondo è risultato inferiore al benchmark di 9,03 punti base. Il rendimento positivo ha comportato un contributo positivo pari a 33 milioni di EUR. Alla fine del 2019 il valore di mercato del portafoglio del Fondo era pari a circa 2 580 milioni di EUR.

In un contesto caratterizzato dal rallentamento dell'economia, da inflazione debole e da rischi di evoluzione negativa per fattori geopolitici, la politica monetaria è diventata accomodante. Con tre tagli del tasso dei fondi federali nella seconda metà del 2019, il sistema della riserva federale ha invertito il ciclo di inasprimento monetario avviato nel 2015. Anche la BCE ha pubblicato a settembre un pacchetto di stimoli composto da un taglio di 10 punti base del tasso sui depositi, da un ampliamento delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO), da un sistema di differenziazione in classi per le banche e da un programma di allentamento quantitativo a tempo indeterminato.

Il settore manifatturiero negli USA e in Europa ha subito una contrazione dovuta alla debolezza degli scambi globali. Anche la crescita del settore dei servizi è rallentata, pur mantenendosi positiva. L'inflazione della zona euro è stata inferiore all'obiettivo delle banche centrali, mentre negli USA l'inflazione si è avvicinata all'obiettivo ma in una misura giudicata insoddisfacente dal sistema della riserva federale.

Nel corso di agosto sono inoltre peggiorati nettamente i rischi geopolitici: le tensioni sul fronte degli scambi tra gli USA e la Cina si sono intensificate, mentre l'incertezza relativa alla Brexit ha minato la fiducia degli investitori europei. In Europa e negli USA i tassi di interesse sono stati in discesa fino a settembre sull'onda della politica accomodante delle banche centrali, delle basse aspettative di crescita e dell'incertezza a proposito dei rischi geopolitici.

I tassi sono cresciuti modestamente nel quarto trimestre in un contesto di minori tensioni geopolitiche e di dati economici che si stabilizzavano. I differenziali creditizi, grazie anche alla politica accomodante delle banche centrali, hanno mostrato un andamento al ribasso con sporadiche inversioni di tendenza.

5.Ricorsi al fondo di garanzia

Siria

Dal novembre 2011 la BEI registra arretrati sui prestiti sovrani alla Siria. Di conseguenza, e in linea con le convenzioni di garanzia tra l'UE e la BEI, fino al 31 dicembre 2019 la BEI ha fatto 77 volte ricorso al fondo di garanzia dell'UE per un importo totale di 475,96 milioni di EUR (ivi compresi le penalità applicate dalla BEI e gli importi recuperati).

6.Remunerazione della BEI

La remunerazione della BEI è composta dalle commissioni di gestione e dalle spese di recupero. Le commissioni di gestione coprono le spese di gestione delle attività del fondo. Le spese di recupero coprono gli esborsi esterni della BEI finalizzati al recupero dei crediti in stato di default coperti dalla garanzia dell'Unione e relativi ad operazioni di finanziamento della BEI al di fuori dell'Unione.

La seconda clausola aggiuntiva alla convenzione, datata 8 maggio 2002, stabilisce che la commissione di gestione sia calcolata applicando a ognuna delle tranche di attività del fondo tassi di commissione annua decrescenti. La remunerazione è calcolata sulle attività medie annue del fondo.

Le commissioni di gestione della Banca per l'esercizio 2019 sono state fissate a 817 747 EUR e sono state iscritte come spesa nel conto economico e contabilizzate alla voce ratei e risconti (passività) dello stato patrimoniale.

L'accordo relativo al recupero dei crediti stipulato tra la Commissione e la Banca nel dicembre 2018 prevede unicamente il pagamento per le spese esterne (e non più interne) della BEI per il recupero.

(1)    GU L 145 del 10.6.2009, pag. 10; il regolamento ha codificato e abrogato il regolamento (CE, Euratom) n. 2728/94 del Consiglio, del 31 ottobre 1994, che istituisce un fondo di garanzia per le azioni esterne ed è stato modificato il 14 marzo 2018 dal regolamento (UE) 2018/409 del Parlamento europeo e del Consiglio.
(2)    Clausola aggiuntiva n. 5 alla convenzione relativa alla gestione del fondo di garanzia tra l'Unione europea e la Banca europea per gli investimenti - Rif. Ares(2018)5207374 del 10.10.2018.
(3) Modificata dalla clausola aggiuntiva n. 1 del 23 settembre 1996, dalla clausola aggiuntiva n. 2 dell'8 maggio 2002, dalla clausola aggiuntiva n. 3 del 25 febbraio 2008, dalla clausola aggiuntiva n. 4 del 9 novembre 2010 e dalla clausola aggiuntiva n. 5 del settembre 2018.