11.12.2020   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 417/457


RISOLUZIONE (UE) 2020/1980 DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 14 maggio 2020

recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio dell’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto (Europol) per l’esercizio 2018

IL PARLAMENTO EUROPEO,

vista la sua decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio dell’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto (Europol) per l’esercizio 2018,

visti l’articolo 100 e l’allegato V del suo regolamento,

visto il parere della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni,

vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A9-0075/2020),

A.

considerando che, stando al suo stato delle entrate e delle spese (1), il bilancio definitivo dell’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto (Europol) (l’«Agenzia») per l’esercizio 2018 ammontava a 135 737 021 EUR, con un aumento del 13,84 % rispetto al 2017; considerando che l’incremento è stato dovuto a compiti aggiuntivi che ne ampliano il mandato; considerando che il bilancio dell’Agenzia proviene prevalentemente dal bilancio dell’Unione (2);

B.

considerando che la Corte dei conti (la «Corte»), nella sua relazione sui conti annuali dell’Agenzia europea per la cooperazione nell’attività di contrasto (Europol) per l’esercizio 2018 (la «relazione della Corte»), dichiara di aver ottenuto garanzie ragionevoli in merito all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e alla regolarità delle operazioni alla base di tali conti;

Gestione finanziaria e di bilancio

1.

osserva che gli sforzi in materia di controllo del bilancio intrapresi durante l’esercizio 2018 hanno comportato un tasso di esecuzione del bilancio del 96,10 %, il che rappresenta un leggero calo pari al 3,62 % rispetto al 2017; rileva che il tasso di esecuzione degli stanziamenti di pagamento è stato pari all’86,92 %, con una diminuzione del 2,09 % rispetto al 2017;

2.

si compiace delle informazioni fornite dall’Agenzia sui compiti e le implicazioni di bilancio dell’unità UE addetta alle segnalazioni su internet (EU IRU); osserva che la pianificazione della gestione per attività dell’EU IRU era di 4 860 000 EUR nel 2019, composta da: a) 3 710 000 EUR per le spese dirette per il personale (per 38 membri del personale: 26 agenti temporanei, quattro agenti contrattuali e otto esperti nazionali distaccati, b) 1 150 000 EUR per spese operative, spese di funzionamento e una sovvenzione di 510 000 EUR nel 2019 (da cui sono finanziati sette agenti contrattuali supplementari, il che porta il personale dell’EU IRU a un totale di 45 unità); osserva che tali cifre non comprendono i costi per lo sviluppo dei sistemi operativi TIC a livello organizzativo;

Prestazioni

3.

osserva con soddisfazione che l’Agenzia ha monitorato la propria performance mediante 38 indicatori chiave di prestazione, altri 51 indicatori di prestazione e l’attuazione di circa 170 azioni specifiche previste nel suo programma di lavoro, con un quadro di riferimento relativo alla rendicontazione della performance generalmente orientato alla valutazione del valore aggiunto delle attività dell’Agenzia e al miglioramento della sua gestione di bilancio;

4.

constata che l’Agenzia ha conseguito il 78 % degli obiettivi stabiliti per gli indicatori di performance e che ha compiuto progressi nell’attuazione del 79 % delle azioni contenute nel programma di lavoro per il 2018 (rispetto all’80 % nel 2017);

5.

osserva che l’Agenzia ha continuato a porre l’accento sull’analisi operativa e sulla rapidità di risposta in prima linea, compreso il trattamento dei contributi, pur mantenendo nel contempo un sostegno proattivo alle indagini di alto profilo riguardanti i tre settori che rappresentano una minaccia continua per la sicurezza interna dell’Unione, segnatamente la criminalità informatica, la criminalità organizzata e le forme gravi di criminalità, nonché il terrorismo;

6.

esorta l’Agenzia a proseguire la digitalizzazione dei suoi servizi;

7.

osserva con soddisfazione che nel 2018 l’Agenzia ha continuato a svolgere attività congiunte o servizi condivisi con altre agenzie dell’Unione, tra cui Eurojust, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, l’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo e l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, e che l’Agenzia ha partecipato a 10 procedure di appalto interistituzionali e a una procedura interagenzie; ritiene necessario che l’Agenzia sviluppi ulteriormente forti legami con le altre istituzioni pertinenti dell’Unione; incoraggia l’Agenzia a esplorare modalità per condividere risorse o personale, o entrambi, in relazione a compiti che si sovrappongono con altre agenzie che svolgono attività simili o con agenzie ubicate in prossimità dell’Agenzia;

8.

osserva che, a seguito della sua costante cooperazione operativa con altre agenzie della giustizia e degli affari interni (GAI), nel 2019 l’Agenzia ha assunto la presidenza della rete delle agenzie GAI, che affronta i lavori congiunti sull’ulteriore sviluppo della cooperazione delle agenzie GAI, anche per quanto riguarda gli aspetti dell’interoperabilità dei sistemi di informazione dell’Unione, l’innovazione, le disposizioni in materia di buona governance (compresa un’indagine sulle migliori pratiche in materia di segnalazione di irregolarità nelle agenzie GAI), la diversità e l’inclusione, nonché l’interazione e l’ambito di applicazione di un’ulteriore cooperazione con le agenzie «non GAI»;

9.

invita la Commissione a realizzare uno studio di fattibilità per valutare la possibilità, quanto meno, di creare sinergie condivise con l’Agenzia dell’Unione europea per la formazione delle autorità di contrasto (CEPOL), se non di procedere a una fusione completa delle due; invita la Commissione a valutare due scenari: il trasferimento dell’Agenzia nella sede di CEPOL a Budapest e il trasferimento della sede di CEPOL nella sede dell’Agenzia all’Aia; osserva che tale atto comporterebbe la condivisione dei servizi amministrativi e di supporto e la gestione di locali comuni, nonché infrastrutture condivise in materia di TIC, telecomunicazioni e Internet, risparmiando così enormi quantità di denaro che sarebbero utilizzate per l’ulteriore finanziamento di entrambe le agenzie;

10.

osserva che il numero delle operazioni sostenute dall’Agenzia è passato da 1 496 nel 2017 a 1 748 nel 2018 (vale a dire un aumento del 16,8 %) e che il numero delle riunioni operative finanziate dall’Agenzia è passato da 403 nel 2017 a 427 nel 2018 (vale a dire un aumento del 5,9 %); sottolinea l’importanza e il valore aggiunto dell’Agenzia, e in particolare delle squadre investigative comuni (le «SIC»), nella lotta alla criminalità organizzata in tutta Europa; constata, al riguardo, che le SIC sostenute dall’Agenzia sono passate da 64 nel 2017 a 93 nel 2018 (vale a dire un aumento del 45 %), di cui 27 richiedono un coordinamento tra più di 20 paesi (3); rileva che l’incremento nel bilancio dell’Agenzia corrisponde a un’intensificazione di tutte le sue operazioni, compreso il sostegno alla cooperazione nel settore della criminalità informatica e nella lotta al terrorismo online; sottolinea che è importante assicurare alle SIC risorse e finanziamenti adeguati, in linea con il forte aumento dei loro livelli di attività;

11.

chiede all’Agenzia di mettere a disposizione, nella misura del possibile, risorse finanziarie da destinare alla traduzione e sollecita l’autorità di bilancio a fornire risorse finanziarie sufficienti per consentire la traduzione delle relazioni ufficiali dell’Agenzia in tutte le lingue ufficiali dell’Unione, in considerazione dell’importanza che il lavoro dell’Agenzia riveste per i cittadini dell’UE, dell’obbligo di garantire la trasparenza riguardo alle sue attività e del fatto che il gruppo di controllo parlamentare congiunto composto da parlamentari nazionali ed europei di tutti gli Stati membri dovrebbe poter svolgere correttamente il suo lavoro; invita la Commissione e l’Agenzia a istituire un quadro di cooperazione con il Centro di traduzione degli organismi dell’Unione europea, al fine di ridurre l’onere finanziario connesso alle traduzioni;

Politica del personale

12.

rileva che, al 31 dicembre 2018, l’organico era completo al 96,35 %, con 555 agenti temporanei sui 576 autorizzati a titolo del bilancio dell’Unione (rispetto ai 550 autorizzati nel 2017); osserva inoltre che nel 2018 hanno lavorato per l’Agenzia 201 agenti contrattuali e 153 esperti nazionali distaccati;

13.

prende atto dell’imperfetto equilibrio di genere comunicato per il 2018 tra gli alti dirigenti (145 uomini e 27 donne) e in seno al consiglio di amministrazione (43 uomini e 10 donne);

Appalti pubblici

14.

osserva con preoccupazione che, secondo la relazione della Corte, l’Agenzia ha prorogato illegalmente la durata di un contratto quadro per la fornitura di servizi di viaggio d’affari firmando l’emendamento numero 2 dopo la scadenza del contratto e che, con lo stesso emendamento, l’Agenzia ha altresì introdotto nuovi aspetti relativi ai prezzi non coperti dalla procedura di gara, rendendo irregolari l’emendamento numero 2 e i relativi pagamenti del 2018; prende atto della risposta dell’Agenzia secondo cui l’estensione del contratto quadro era stata avviata con largo anticipo rispetto alla sua scadenza e che il ritardo nella proroga del contratto era dovuto all’applicazione del principio della sana gestione finanziaria; invita l’Agenzia a rafforzare di conseguenza la gestione dei contratti e i controlli ex ante;

Prevenzione e gestione dei conflitti di interesse e trasparenza

15.

prende atto delle misure esistenti e degli sforzi in corso dell’Agenzia per garantire la trasparenza e la prevenzione e la gestione dei conflitti di interesse nonché la protezione degli informatori; prende atto del potenziale conflitto di interessi individuato per quanto riguarda una procedura di assunzione nel 2018; osserva che nessuna azione di follow-up si è resa necessaria in quanto il consulente ha rinunciato a partecipare; esprime apprezzamento per le dichiarazioni di interessi, basate sul nuovo modello dell’Agenzia, che da allora sono state pubblicate sul sito web dell’Agenzia, sia in relazione alla sua direttrice esecutiva e ai suoi vicedirettori esecutivi che ai membri del suo consiglio di amministrazione;

16.

deplora il fatto che un recente studio comparativo della commissione per le petizioni del Parlamento europeo (4) abbia stabilito che le politiche dell’Agenzia in materia di conflitti di interesse sono le «meno dettagliate rispetto a quelle delle altre agenzie»; riconosce che ciò è dovuto, in particolare, al fatto che l’Agenzia non dispone di alcun comitato scientifico o gruppo di esperti scientifici; deplora, tuttavia, il fatto che l’Agenzia non utilizzi né un sistema per classificare i livelli di interesse né una lista nera;

Controlli interni

17.

osserva che nel maggio 2017 il servizio di audit interno della Commissione, sostenuto dalla struttura di audit interno, ha effettuato una valutazione dei rischi e che nessuna delle 36 aree di processo esaminate è stata oggetto della menzione «migliorare la mitigazione dei rischi»;

18.

osserva che il servizio di audit interno della Commissione ha pubblicato una relazione di audit intitolata «Human Resources Management and Ethics in Europol» (Gestione delle risorse umane ed etica presso Europol) e ha predisposto un piano d’azione per affrontare i settori suscettibili di miglioramento; invita l’Agenzia a riferire all’autorità di discarico in merito agli sviluppi al riguardo;

19.

invita l’Agenzia a concentrarsi sulla diffusione al pubblico dei risultati della sua ricerca e a raggiungere il pubblico attraverso i social media e altri mezzi di comunicazione;

20.

si compiace del fatto che l’Agenzia non abbia alcuna raccomandazione in sospeso da attuare dalle relazioni di audit della Corte negli esercizi finanziari precedenti; l’Agenzia ha affrontato l’unica osservazione della Corte relativamente all’esercizio finanziario 2017, afferente la pubblicazione degli avvisi di posti vacanti sul sito web dell’Ufficio europeo di selezione del personale;

21.

rinvia, per altre osservazioni di natura orizzontale che accompagnano la decisione di discarico, alla sua risoluzione del 14 maggio 2020 (5) sulle prestazioni, la gestione finanziaria e il controllo delle agenzie.

(1)   GU C 416 del 15.11.2018, pag. 46.

(2)   GU C 416 del 15.11.2018, pag. 48.

(3)  https://www.europol.europa.eu/sites/default/files/documents/europolinbrief2019.pdf

(4)  https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/STUD/2020/621934/IPOL_STU(2020)621934_EN.pdf

(5)  Testi approvati, P9_TA(2020)0121.