Bruxelles,11.4.2018

SWD(2018) 98 final

DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE

SINTESI DELLA VALUTAZIONE D'IMPATTO

che accompagna il documento

Proposte di
DIRETTIVE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

1) che modifica la direttiva 93/13/CEE del Consiglio, la direttiva 98/6/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, la direttiva 2005/29/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e la direttiva 2011/83/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per una migliore applicazione e una modernizzazione delle norme dell’UE relative alla protezione dei consumatori
e
2) relativa alle azioni rappresentative a tutela degli interessi collettivi dei consumatori e che abroga la direttiva 2009/22/CE

{COM(2018) 184 final}

{SWD(2018) 96 final}


Scheda di sintesi

Valutazione d’impatto della proposta di direttiva che introduce modifiche mirate alle direttive UE in materia di diritto dei consumatori e della proposta di direttiva che modifica e sostituisce la direttiva 2009/22/CE relativa ai provvedimenti inibitori a tutela degli interessi dei consumatori (“New Deal” per i consumatori).

A. Necessità di un’azione comunitaria

Perché? Qual è il problema affrontato? Massimo 11 righe

La valutazione d’impatto in oggetto fa seguito a un vaglio di adeguatezza del diritto alla protezione dei consumatori dell’UE, a una valutazione della direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori, entrambi pubblicati a maggio 2017 e a una valutazione della raccomandazione sui ricorsi collettivi, pubblicata a gennaio 2018. Sebbene le norme sostanziali siano in generale adeguate allo scopo, i risultati dimostrano che la loro efficacia è ostacolata da una mancanza di consapevolezza e da un’attuazione e opportunità di ricorso del consumatore insufficienti. Nel 2016 il 20,1% dei consumatori europei denunciava problemi legati ai propri diritti e il 24% dei professionisti riteneva insufficiente il rispetto del diritto alla protezione dei consumatori. Ciò comporta un danno per il consumatore e un pregiudizio della concorrenza leale per i professionisti. Inoltre, tali valutazioni hanno dimostrato la necessità di una modernizzazione del diritto e dell'eliminazione di oneri sproporzionati in aree specifiche. Pertanto, la presente valutazione d'impatto affronta in primo luogo i meccanismi inefficaci attualmente applicabili per 1) fermare e fornire un deterrente alle violazioni, e 2) garantire che i consumatori possano ottenere riparazione per i danni subiti, in particolare in casi di danno collettivo. Analizza in seguito la modernizzazione di alcune norme dell’UE a difesa dei consumatori in vista degli sviluppi digitali e di una rimozione di oneri sproporzionati a carico degli operatori commerciali in aree specifiche. Si prevede che, nel tempo, suddetti problemi diventino ancora più ingenti, con l'intensificarsi delle transazioni dei consumatori a seguito della globalizzazione e della digitalizzazione.

Quali sono gli obiettivi previsti dell’iniziativa? Massimo 8 righe

L'iniziativa mira a consolidare ulteriormente un ambiente sano per i consumatori, a sostegno della crescita economica, considerando che la spesa al consumo rappresenta il 56% del PIL dell’UE. Dal lato della domanda, le misure in esame dovrebbero ridurre il danno per i consumatori, alimentarne la fiducia e consentire loro di avere un ruolo nell'indirizzare i mercati. Dal lato dell’offerta, esse mirano a garantire una concorrenza leale e la certezza del diritto per le imprese. Gli obiettivi specifici sono i seguenti: 1) migliorare il rispetto delle norme dell’UE in difesa dei consumatori, e 2) modernizzare le norme di protezione dei consumatori, eliminando costi non necessari per i professionisti. Tutto ciò contribuirà agli obiettivi generali volti a: 1) assicurare un alto livello di tutela dei consumatori. e 2) facilitare il funzionamento del mercato interno, a vantaggio di consumatori e professionisti.

Qual è il valore aggiunto dell'azione a livello dell’Unione europea? Massimo 7 righe 

La tutela dei consumatori rientra tra le competenze condivise di Stati membri e UE. I problemi identificati nella presente valutazione d’impatto sono generalizzati e presentano le medesime cause in tutto il territorio dell’UE. Nei casi di pratiche illegali diffuse a danno dei consumatori in vari Stati membri, l'attuazione deve essere basata su un quadro giuridico sostanziale comune e uniforme. La relazione sul vaglio di adeguatezza ha rilevato che il valore aggiunto maggiormente rilevante delle norme UE a tutela del consumatore consiste nel fatto che le norme armonizzate consentono alle autorità di controllo nazionali di affrontare in modo più efficace violazioni transfrontaliere commesse a danno dei consumatori nei diversi Stati membri. Al contempo, le norme armonizzate permettono ai professionisti di svolgere attività commerciali transfrontaliere in modo più semplice e a costi più contenuti.

B. Soluzioni

Quali opzioni politiche legislative e non legislative sono state prese in considerazione? Qual è l’opzione prescelta? Perché? Massimo 14 righe 

In merito alla mancanza di attuazione, sono state o saranno adottate diverse azioni a livello dell’UE al fine di affrontare i temi identificati dalle valutazioni precedenti. L'iniziativa si concentra sulle cause dei problemi che non sono ancora state affrontate diversamente. Sono state prese in esame opzioni non legislative, ma, come suggerito nelle valutazioni, le opzioni proposte sono mirate a interventi legislativi. Completerebbero le iniziative legislative e non legislative già intraprese. Per quanto concerne la modernizzazione delle norme UE a tutela dei consumatori, sono stati valutati approcci non legislativi che, tuttavia, non si sono rivelati adeguati per affrontare correttamente le cause dei problemi. Il pacchetto di azioni preferito comprende interventi volti ad assicurare:

·sanzioni più dissuasive e proporzionate per le violazioni delle norme a tutela dei consumatori dell’UE;

·misure correttive per le vittime di pratiche commerciali sleali;

·rafforzamento dei meccanismi per provvedimenti inibitori e ricorsi collettivi;

·aumento della trasparenza delle transazioni B2C sui mercati online;

·miglioramento della tutela del consumatore per i servizi digitali “gratuiti”, cioè forniti senza corrispettivo in denaro;

·modernizzazione degli obblighi di informazione;

·correzione degli squilibri nel diritto di recesso nei contratti di vendita a distanza o negoziati fuori dai locali commerciali. 

Chi sostiene quale opzione? Massimo 7 righe 

Le associazioni dei consumatori sono favorevoli a tutte le misure proposte, fatto salvo per gli obblighi di informazione e il diritto di recesso. Le associazioni di imprese sostengono gli interventi suggeriti sulla trasparenza per i mercati online, i servizi digitali “gratuiti” (parzialmente), gli obblighi di informazione e il diritto di recesso. Le associazioni di imprese oppongono una certa resistenza nei confronti degli interventi proposti relativi a sanzioni, misure correttive, provvedimenti inibitori e ricorsi collettivi e servizi digitali “gratuiti”. Diverse autorità degli Stati membri appoggiano gli interventi proposti relativi a misure correttive, provvedimenti inibitori e ricorsi collettivi, trasparenza sui mercati online e servizi digitali “gratuiti”. Alcuni hanno espresso riserve in merito agli interventi su sanzioni, misure correttive e diritto di recesso.

C. Impatto dell’opzione preferita

Quali sono i vantaggi dell’opzione preferita (se presenti, altrimenti i principali)? Massimo 12 righe

Il pacchetto di opzioni preferito renderà più semplice ed efficace il risarcimento del consumatore, riducendo quindi il pregiudizio per quest’ultimo, il che risulterà particolarmente vantaggioso per i soggetti più vulnerabili. Migliorerà altresì il livello di ottemperanza attraverso maggiori misure deterrenti. L'intervento sarà complementare al regolamento CPC revisionato e contribuirà al suo efficace funzionamento. Introducendo migliori opportunità di ricorso e colmando le lacune dell'attuale tutela delle transazioni digitali, sarà possibile aumentare la fiducia del consumatore. I professionisti rispettosi delle leggi trarranno vantaggio da una concorrenza più leale; essi, comprese le PMI, registreranno una riduzione dei costi grazie a norme più equilibrate in merito al diritto di recesso, semplificazione degli obblighi di informazione, migliore efficienza nelle comunicazioni online con i clienti e armonizzazione delle norme, in particolare per le transazioni online. È possibile prevedere impatti positivi per l'ambiente grazie a misure più deterrenti per le rivendicazioni improprie di ecosostenibilità.

Quali sono i costi dell’opzione preferita (se presenti, altrimenti i principali)? Massimo 12 righe

Non si registreranno costi significativi per i professionisti che si conformano alle norme in relazione agli interventi su sanzioni, misure correttive e provvedimenti inibitori e ricorsi collettivi. I professionisti non rispettosi delle norme dovranno sopportare costi aggiuntivi dovuti a tali interventi, in particolare a seguito di sanzioni più severe e dei migliori meccanismi per richiedere misure correttive a disposizione dei consumatori, eventualmente anche in procedimenti collettivi, che comporteranno una “scrematura” dei proventi ottenuti illegalmente. Con l'intervento sui servizi digitali “gratuiti”, i fornitori di tali servizi dovranno sostenere ulteriori costi di conformità. L'intervento sulla trasparenza per i mercati online implica inoltre costi per adattare le interfacce online di raccolta di informazioni specifiche da professionisti terzi, fornendole successivamente ai consumatori. Questi due interventi genereranno, tuttavia, anche dei risparmi grazie a norme maggiormente armonizzate fra gli Stati membri e una maggiore chiarezza del diritto. Gli interventi sugli obblighi di informazione e il diritto di recesso comporteranno risparmi per i professionisti. Non sono previsti impatti negativi a livello ambientale o sociale.

Quale sarà l'impatto su imprese, PMI e micro-imprese? Massimo 8 righe

In linea con il vigente acquis dell’UE sulle norme a tutela del consumatore, non sono previste esenzioni per le PMI, comprese le micro imprese. Ciò sarebbe stato contrario allo scopo generale delle norme a tutela del consumatore, nonché agli interessi delle PMI, poiché i consumatori avrebbero avuto un livello di protezione inferiore e, quindi, minore fiducia nell'acquistare presso tali operatori. Mentre i costi per le imprese in generale saranno trascurabili, il pacchetto di opzioni preferito ridurrà i costi per le imprese, comprese le PMI, in riferimento al diritto di recesso e queste beneficeranno altresì di una maggiore trasparenza nel vendere ai consumatori attraverso i mercati online. Un’applicazione e meccanismi di ricorso rafforzati ridurranno gli effetti negativi della concorrenza sleale.

Si registreranno impatti significativi sui bilanci e sulle amministrazioni nazionali? Massimo 4 righe

Gli interventi su sanzioni, misure correttive e provvedimenti inibitori e ricorsi collettivi genereranno costi per gli Stati membri che richiederanno una riforma delle norme nazionali, per esempio in riferimento alle sanzioni o ai meccanismi di ricorso dei consumatori. Tuttavia, una maggiore ottemperanza genererà un risparmio dovuto a costi ridotti per le procedure amministrative e giudiziarie. I meccanismi di ricorso collettivo razionalizzeranno le procedure giudiziarie nei casi di danno collettivo.

Si registreranno altri impatti significativi? Massimo 6 righe

Dato che l'obiettivo del pacchetto preferito è un maggiore rispetto del diritto dell’UE in materia di protezione dei consumatori, i diritti di questi ultimi diverranno maggiormente tangibili per i singoli consumatori, migliorando al contempo l'accettazione da parte di cittadini e imprese del valore aggiunto delle norme UE. L'intervento su provvedimenti inibitori e ricorsi collettivi può contribuire a un migliore accesso alla giustizia. Gli interventi su sanzioni, rimedi e provvedimenti inibitori e ricorsi collettivi potrebbero avere inoltre un impatto positivo sui consumatori vulnerabili e l’ambiente.

D. Monitoraggio

Quando sarà rivista la politica? Massimo 4 righe 

Oltre a un monitoraggio periodico, si raccomanda una valutazione dell'efficacia, efficienza, pertinenza, coerenza e valore aggiunto per l’UE di tale intervento legislativo dopo 5 anni dall'adozione da parte degli Stati membri, sulla base dei principali indicatori di progresso.