COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 11.10.2018
COM(2018) 686 final
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI
Programma di lavoro annuale dell'Unione per la normazione europea per il 2019
{SWD(2018) 434 final}
1.Introduzione
Le norme sono strumenti indispensabili per il corretto funzionamento del mercato unico. Esse promuovono una crescita economica più intensa, eliminando gli ostacoli che impediscono a prodotti e servizi innovativi e competitivi di accedere ai mercati ed espandendo gli scambi commerciali a nuovi mercati. Le norme migliorano la compatibilità, la qualità e le prestazioni dei prodotti e dei servizi, offrendo ai fabbricanti una base stabile per investire in nuove tecnologie e nella digitalizzazione dei processi. Inoltre consentono ai fabbricanti di gestire la transizione a fonti di energia a basse emissioni di carbonio, partecipando a catene di valore globali, e di aggiungere componenti "servizi" ai prodotti.
Per massimizzare l'impatto positivo della normazione occorre in primo luogo sviluppare sinergie nell'ambito del sistema europeo in materia, tenendo conto anche della dimensione internazionale della normazione. Le sinergie devono estendersi alle PMI e alle start-up, potenziando così l'innovazione e la tecnologia nel mercato interno.
La Commissione persegue l'obiettivo generale di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva tramite azioni individuate nei propri programmi di lavoro annuali. In molte di queste azioni le norme europee svolgono un importante ruolo di sostegno, in quanto agevolano l'attuazione della normativa pertinente, offrendo una presunzione di conformità ai suoi requisiti essenziali. Le norme garantiscono inoltre l'interoperabilità fra vari settori, come nelle TIC, consentendo lo sviluppo di nuove tecnologie, applicazioni e servizi e favorendo la crescita e la competitività europee.
Oltre alle norme armonizzate formalmente richieste dalla Commissione a sostegno di un atto legislativo, esiste un'intera serie di norme europee e di prodotti della normazione europea, elaborati dalle organizzazioni europee di normazione (OEN). È possibile che tali norme non siano formalmente richieste, ma sono comunque necessarie per l'attuazione delle politiche della Commissione. Il presente programma di lavoro annuale dell'Unione per la normazione europea per il 2019 individua alcuni dei principali settori strategici rilevanti da questo punto di vista: energia, economia circolare, difesa, sicurezza, mercato interno, mercato unico digitale. Il programma definisce le priorità strategiche della normazione europea a sostegno della legislazione e delle politiche dell'UE, oltre a collocare tali priorità in un contesto più ampio della cooperazione internazionale in materia di normazione.
Il sistema europeo di normazione si basa su un sistema unico di partenariato pubblico-privato privilegiato tra la Commissione e le OEN, che rispecchia le disposizioni del regolamento (UE) n. 1025/2012. Il programma di lavoro annuale dell'Unione per la normazione europea per il 2019 definisce i principali orientamenti per i futuri sviluppi di tale partenariato, tra cui l'importante principio dell'inclusività.
A partire dall'adozione della comunicazione Norme europee per il XXI secolo, la Commissione ha collaborato strettamente con i propri partner - industria, autorità pubbliche, organizzazioni non governative e mondo accademico - per attuare le iniziative proposte dalla comunicazione, tra cui un ciclo di governance per il rafforzamento del dialogo con i colegislatori dell'UE e lo sviluppo dell'iniziativa congiunta sulla normazione. Tale iniziativa concluderà il proprio operato nel 2019 e il programma di lavoro annuale dell'Unione per la normazione europea propone settori di interesse per il suo ultimo anno di attuazione.
Il presente programma di lavoro è stato preparato con il preziosissimo contributo del dialogo interistituzionale organizzato nel giugno 2018, che ha riunito rappresentanti di alto livello espressi dalla comunità di normazione e da industria, Commissione, Parlamento europeo, Comitato economico e sociale europeo, Comitato delle regioni e altre parti interessate alla normazione europea.
L'evento ha offerto l'opportunità di scambiare idee su questioni strategiche, fornire riscontri sulle iniziative della Commissione in materia di normazione e discutere apertamente le future priorità politiche e i metodi per rafforzare il sistema europeo di normazione. La discussione ha toccato un ventaglio di argomenti tra cui il funzionamento generale del sistema di normazione, problemi inerenti al suo processo di governance e all'orientamento delle priorità di normazione dell'UE, tutti considerati nel quadro del più ampio contesto internazionale. È stata attribuita particolare importanza al contributo del sistema di istruzione europeo alle nuove tecnologie e alla formazione di una nuova generazione di esperti. Anche il gruppo di esperti della piattaforma multilaterale sulla normazione delle TIC (MSP) e il programma continuativo per la normazione delle TIC sono stati apprezzati come un modello per la programmazione cooperativa e il coinvolgimento delle parti interessate.
La Commissione si propone di portare avanti tale formato in futuro, traendo importanti insegnamenti da questo dialogo. I risultati saranno utilizzati per stabilire le attuali priorità dell'opera di normazione nonché per alimentare le riflessioni interne e le azioni preparatorie in vista della relazione sull'attuazione del regolamento (UE) n. 1025/2012. La relazione sarà elaborata dalla Commissione e presentata al Parlamento europeo e al Consiglio.
2.Priorità strategiche della normazione europea a sostegno della legislazione e delle politiche dell'Unione
2.1.Azione a sostegno della strategia per il mercato unico digitale
La disponibilità di norme TIC e specifiche tecniche, in particolare per garantire l'interoperabilità tra prodotti, servizi e dispositivi, rappresenta un elemento cruciale per conseguire tutti i benefici che il mercato unico digitale può offrire. La Commissione, in collaborazione con gli organismi di normazione europei e internazionali e altri forum e consorzi, nonché con l'industria e le parti sociali, ha compiuto progressi in tutti i settori e ambiti prioritari individuati nella relazione sulle priorità per la normazione delle TIC per il mercato unico digitale, come indicato nella relazione sull'attuazione della politica di normazione dell'UE e sul contributo delle norme europee alle politiche dell'UE.
La digitalizzazione è determinata dall'esigenza di singoli settori di migliorare le proprie prestazioni, ma anche dalle aspettative di clienti e fornitori. È quindi importante coinvolgere nell'elaborazione delle norme TIC non solo i fornitori ma anche i beneficiari, tra cui i gruppi vulnerabili e minoritari della società, come le persone con disabilità. I problemi della normazione devono essere altresì trattati a livello di Unione europea, per garantire che la legislazione pertinente (come le norme dell'UE sulla protezione dei dati) riceva la debita considerazione.
Le esigenze di normazione a sostegno delle politiche dell'UE sono delineate nel programma continuativo per la normazione delle TIC, che viene aggiornato annualmente ed è pubblicato dalla Commissione. La versione 2018 del programma continuativo per la normazione delle TIC individua 170 azioni articolate intorno a quattro aree tematiche: fattori chiave, sfide sociali, innovazione per il mercato unico e crescita sostenibile.
La creazione di condizioni che consentano ai servizi e alle reti digitali di prosperare costituisce uno dei tre pilastri della strategia per il mercato unico digitale. Nel 2019 la normazione sosterrà tale sforzo concentrandosi sull'Internet delle cose, i big data, la blockchain, i sistemi di trasporto intelligenti cooperativi e la guida autonoma, la sanità elettronica, le città intelligenti, l'accessibilità, l'e-Government e l'intelligenza artificiale. L'armonizzazione concernente lo spettro 5G e la disponibilità di norme globali 5G entro la fine del 2019, come previste dal piano d'azione 5G, favoriranno gli investimenti in applicazioni e reti 5G.
I requisiti in materia di cibersicurezza dovrebbero offrire una protezione parallela dagli attacchi informatici a software e hardware che controllano processi, sistemi e apparecchiature. La Commissione, nella sua proposta del 2017 per il regolamento sulla cibersicurezza propone la creazione di un quadro UE per la certificazione della sicurezza delle TIC per prodotti e servizi. I sistemi di certificazione impiegheranno norme e specifiche tecniche allo scopo di esprimere e valutare la conformità a specifici requisiti di cibersicurezza.
La tecnologia blockchain favorisce l'archiviazione sicura e controllabile dei dati e riduce i costi delle operazioni, offrendo elevati livelli di tracciabilità e sicurezza per le operazioni economiche online. Poiché il sistema raccoglie reti pubbliche e private, la normazione è necessaria per garantire l'interoperabilità tra le diverse configurazioni di tecnologia blockchain. Il 1° febbraio 2018 la Commissione ha avviato l'EU Blockchain Observatory and Forum, il cui gruppo di lavoro su politica e condizioni quadro blockchain affronterà, tra l'altro, problemi relativi agli sviluppi tecnologici e degli ecosistemi, come l'interoperabilità, per i quali la normazione può offrire soluzioni. La Commissione individuerà inoltre eventuali esigenze di normazione blockchain a livello dell'UE.
L'intelligenza artificiale (IA) determina un vasto impatto sull'economia e sulla società, influendo inoltre su molti aspetti della nostra vita quotidiana. È necessario rendere i prodotti e i servizi IA pronti per il mercato e garantire la conformità alle norme di sicurezza. L'Alleanza europea per l'IA sarà la piattaforma di riferimento europea per il pensiero e la riflessione sull'intelligenza artificiale. La Commissione si appresta a istituire un gruppo di esperti ad alto livello, che fungerà da gruppo direttivo per l'operato della suddetta Alleanza e contribuirà a individuare le esigenze di normazione.
2.2.Azioni a sostegno dell'Unione dell'energia e delle politiche in materia di cambiamento climatico
Gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 per tutti i tipi di veicoli mirano a ridurre le emissioni di gas a effetto serra prodotte dal settore dei trasporti, garantendo nel contempo la competitività del settore e consentendo ai consumatori di risparmiare carburante. Il conseguimento di tali obiettivi può anche migliorare la qualità dell'aria nelle nostre città e giovare all'ambiente. Allo stesso tempo stimola l'industria automobilistica a individuare metodi per ridurre il consumo di carburante. La Commissione ha fissato i suoi obiettivi e quello per la standardizzazione consiste nel fornire norme che assistano l'industria nel ridurre le emissioni di CO2, stimolando l'innovazione e migliorando l'efficienza dei veicoli (ad esempio, le prestazioni aerodinamiche).
Nel quadro del terzo pacchetto sulla mobilità, la proposta di regolamento UE sull'etichettatura dei pneumatici mira a migliorare il consumo di carburanti, la sicurezza e la rumorosità mettendo a disposizione dei consumatori informazioni migliori per l'acquisto di pneumatici. Le norme potrebbero per esempio promuovere lo sviluppo di test armonizzati sulle prestazioni, come ad esempio le prestazioni in caso di ghiaccio, i cui risultati dovrebbero figurare sulle etichette: tale disposizione consentirà ai consumatori di avere un quadro più completo delle prestazioni dei pneumatici in condizioni invernali. La proposta di regolamento apre inoltre la strada alla potenziale inclusione sull'etichetta di informazioni sull'abrasione del pneumatico. È stato accertato che l'abrasione dei pneumatici è la causa più importante dell'inquinamento da microplastiche, ma mancano metodi di prova che possano corroborare tale misura politica.
Infine, le norme possono servire a rendere più ecologico il settore dei trasporti marittimi, mediante l'impiego di combustibili alternativi (per esempio GNL derivante da fonti fossili, biomassa o tecnologie di metanazione, elettricità, idrogeno) per la navigazione.
La Commissione sta estendendo le specifiche per la progettazione ecocompatibile a nuove categorie di prodotti: pompe, apparecchi per il riscaldamento d'ambiente locale, apparecchi per il riscaldamento d'ambiente locale a combustibile solido, prodotti di riscaldamento dell'aria, prodotti di raffreddamento, chiller di processo ad alta temperatura e ventilconvettori, aria condizionata e batterie. Nei prossimi anni la normazione dovrebbe fornire le prescrizioni tecniche necessarie per attuare queste nuove specifiche.
2.3.Azione a sostegno del piano d'azione per l'economia circolare
Un traffico più sicuro, veicoli meno inquinanti e soluzioni tecnologiche più avanzate promuovono la competitività dell'industria dell'UE recando, nel contempo, evidenti benefici ai cittadini. La Commissione ha definito un piano d'azione strategico per lo sviluppo e la produzione di batterie in Europa in base al lavoro della European Battery Alliance. In particolare il piano prevede azioni di normazione tese a individuare la possibilità di sviluppare un regime standardizzato di valutazione del ciclo di vita delle batterie dell'UE. Inoltre si può prendere in considerazione il ruolo della progettazione ecocompatibile nella presentazione di prescrizioni di sostenibilità per progettazione e uso delle batterie. In tale contesto, sarà esaminato il ruolo potenziale delle norme europee a favore di una produzione sicura e sostenibile, del (ri-)utilizzo e del riciclaggio delle batterie.
Uno dei motivi che giustificano lo scarso utilizzo della plastica riciclata risiede nella diffidenza di molti marchi e fabbricanti, i quali temono che la plastica riciclata non soddisfi le loro esigenze di approvvigionamento di materiali affidabile e cospicuo, con caratteristiche di qualità costanti. Alla luce di tali considerazioni, l'elaborazione di norme qualitative per il riciclaggio e la raccolta differenziata della plastica potrebbe favorire una maggiore integrazione delle attività di riciclaggio nella catena di valore della plastica. A seguito dell'individuazione delle esigenze di normazione, la Commissione proporrà lo sviluppo di norme per affrontare le questioni procedurali e relative alle infrastrutture per il riciclaggio. Inoltre la strategia europea per la plastica in un'economia circolare individua l'esigenza di sviluppare metodi miranti a valutare le perdite di microplastiche anche da fonti tessili. Nel 2019 gli organismi di normazione dovranno assumersi, tra l'altro, il ruolo di riesaminare ed eventualmente elaborare i metodi di prova sottoscritti da un accordo intersettoriale per valutare il rilascio di microplastiche nell'ambiente acquatico durante il lavaggio di prodotti tessili sintetici.
Nella sua recente proposta di direttiva per affrontare l'impatto di determinati prodotti di plastica sull'ambiente, la Commissione ha incluso la proposta di consentire l'immissione sul mercato solo di contenitori per bevande che hanno i tappi e i coperchi fissati ai contenitori, in quanto questi ultimi sono tra i primi elementi ritrovati. Al fine di garantire il buon funzionamento del mercato interno dopo l'entrata in vigore della direttiva, la Commissione ha incluso nella proposta anche l'elaborazione di una norma armonizzata, considerata fondamentale sia dal Consiglio sia dal Parlamento europeo.
2.4.Azione a sostegno di un mercato interno più profondo e più equo con una base industriale più solida
La normazione è un importante prerequisito di un mercato interno più profondo e più equo. L'elaborazione delle principali norme tecniche è estremamente importante per garantire l'interoperabilità dei diversi sistemi e può favorire ampiamente l'adozione di soluzioni innovative. Il pacchetto sulla mobilità di recente adozione, che si propone di agevolare la transizione competitiva e socialmente equa del settore dei trasporti verso l'energia pulita e la digitalizzazione, si articola in una serie di iniziative. Per esempio la guida in convoglio consente a un gruppo di veicoli senza conducente di viaggiare in maniera sicura, utilizzando sistemi di controllo automatizzati, intelligenti e intercomunicanti. In questo caso il veicolo in testa controlla la velocità e la direzione di tutti gli altri; si tratta di una promettente tecnologia, che ha la possibilità di rendere le nostre strade più sicure e i trasporti più efficienti. La normazione dovrebbe sostenere l'attuazione della proposta di regolamento UE fornendo specifiche tecniche che risolvano le esigenze di interconnessione e di interoperabilità del sistema. Parallelamente, la Commissione affronterà i problemi legati allo spettro radio, così da favorire le tecnologie di accesso radio per la mobilità connessa e automatizzata nella banda 5.9 GHz.
Per garantire condizioni di guida sicure nel territorio dell'UE è necessaria la convergenza nella progettazione, costruzione e gestione delle infrastrutture stradali. Le norme potrebbero promuovere l'armonizzazione e la condivisione delle conoscenze tra gli Stati membri per quanto riguarda le procedure e i requisiti rispettati.
Inoltre, per rafforzare la sicurezza, abbattere le barriere tecniche e introdurre rapidamente le innovazioni, si continuerà a insistere sull'elaborazione di nuove specifiche tecniche di interoperabilità, per i sottosistemi infrastruttura e materiale rotabile del sistema ferroviario.
Il completamento della rete centrale e dei corridoi della rete transeuropea di trasporto (TEN-T) accrescerà la capacità di trasporto nel mercato interno senza incrementare le emissioni di CO2. La normazione potrebbe promuovere soluzioni atte a favorire l'interoperabilità e la comunicazione tra i sistemi elettronici della rete.
In combinazione con la fatturazione elettronica, le informazioni elettroniche sul trasporto merci renderanno più efficiente il settore della logistica. Per quanto riguarda le informazioni elettroniche sul trasporto merci, le norme dovrebbero agevolare l'elaborazione di un approccio uniforme all'accettazione dei documenti elettronici.
La Commissione richiederà inoltre un aggiornamento delle norme necessarie per effettuare ispezioni e prove sulle merci pericolose trasportate tra gli Stati membri.
2.5.Azione a sostegno del piano d'azione europeo in materia di difesa
Il mercato europeo della difesa è frammentato e risente dell'insufficiente collaborazione a livello industriale. Pertanto, una delle tre misure annunciate nel piano d'azione in materia di difesa consiste nel garantire un mercato unico dell'UE della difesa aperto e competitivo. In passato la normazione europea ha favorito, con buoni risultati, l'apertura e la concorrenza nel mercato interno. La Commissione ha proposto all'Agenzia europea per la difesa di avviare lo sviluppo di un piano d'azione per la normazione nel settore della difesa, in collaborazione con le OEN.
2.6.Azione a sostegno della strategia spaziale per l'Europa
La realizzazione del sistema Galileo dovrà essere completata entro il 2020, parallelamente alla fase operativa (avviata nel 2017). Ciò significa che a quell'epoca il segmento spaziale sarà stato interamente realizzato e tutti i servizi dichiarati completamente operativi. La Commissione ha proposto all'Agenzia del sistema globale di navigazione satellitare europeo di avviare lo sviluppo di un piano d'azione per la normazione nel settore, in collaborazione con le OEN.
2.7.Azione a sostegno dell'agenda europea sulla sicurezza
Al fine di affrontare le nuove sfide in materia di sicurezza, l'UE sta finanziando attività di ricerca al fine di promuovere le tecnologie della sicurezza a livello europeo. La base industriale dell'UE nel settore della sicurezza gode di un'ottima posizione per produrre le soluzioni richieste. Questo settore deve però superare la frammentazione esistente per ottenere un'ampia diffusione dei risultati della ricerca finanziata dall'UE. Le norme potrebbero colmare questo divario; esse consentono economie di scala e riducono le asimmetrie di informazione tra il lato dell'offerta e quello della domanda per le operazioni transfrontaliere.
3.Cooperazione internazionale
Il sostegno alla posizione competitiva dell'industria dell'UE nella catena di valore globale e il consolidamento della sua presenza sui mercati internazionali costituiscono condizioni chiave per l'occupazione e la crescita in Europa, soprattutto alla luce delle mutevoli dinamiche delle politiche commerciali internazionali.
Questi obiettivi possono essere conseguiti soprattutto puntando ad assicurare la maggiore coerenza possibile tra norme internazionali ed europee e favorendo l'uso generalizzato di norme europee e/o internazionali al di fuori dell'Unione europea.
Nel 2019 la Commissione continuerà a intensificare il dialogo politico con gli organismi internazionali di normazione e a partecipare ai consessi internazionali competenti. La Commissione collaborerà inoltre con organizzazioni di normazione internazionali quali ISO/IEC/JTC1/ITU-T e, se del caso, con i relativi comitati tecnici.
La Commissione promuoverà altresì la normazione europea e contribuirà ai capitoli sugli ostacoli tecnici agli scambi, in sede di negoziazione, elaborazione e attuazione di varie azioni politiche internazionali, come gli accordi di libero scambio, l'Accordo di associazione UE/Ucraina, il Partenariato orientale, il Partenariato Africa/UE rinnovato e il processo di connettività Europa/Asia.
La Commissione avvierà un dialogo con gli Stati Uniti in materia di norme, al fine di agevolare gli scambi, ridurre gli ostacoli burocratici e abbattere i costi.
Analogamente, la Commissione garantirà la continuità dei progetti concernenti la visibilità, come i regimi vigenti per il distacco di esperti europei di normazione in Cina e in India e la piattaforma di normazione basata su Internet con la Cina, nonché i progetti relativi alla cooperazione internazionale per la normazione delle TIC. L'obiettivo generale di queste azioni è quello di presentare il sistema europeo di normazione come alternativa interessante ad altre modalità di normazione regionali o nazionali, fornire informazioni attinenti alla normazione e agevolare la cooperazione bilaterale in materia di normazione.
Inoltre, le azioni assisteranno le imprese europee che hanno difficoltà ad accedere ai mercati di paesi terzi a causa di questioni relative alla normazione. La Commissione intende rinnovare l'attuale progetto in India a partire dalla metà del 2019 fino al 2022. Essa offrirà il proprio sostegno all'organizzazione delle riunioni del Progetto di partenariato di terza generazione (3GPP), per favorire la partecipazione attiva di un ampio ventaglio di delegati europei dei principali operatori industriali, tra cui PMI, mondo accademico e istituti di ricerca.
4.Partenariato pubblico-privato
4.1.Governance
La produzione tempestiva di norme di elevata qualità esige una cooperazione costante e la formazione di un'atmosfera di fiducia fra le due parti del partenariato pubblico-privato nel campo della normazione europea.
In particolare, la qualità delle norme armonizzate, che forniscono una presunzione di conformità, richiedono un'attenzione specifica da entrambe le parti. Questo tipo di norma deve rispondere alla recente giurisprudenza a tale riguardo, rispettare il regolamento sulla normazione europea e soddisfare i relativi requisiti giuridici della normativa settoriale. Sulla base della giurisprudenza recente la Commissione continuerà a rivedere le proprie procedure e a condividerle con le parti interessate mediante l'iniziativa congiunta sulla normazione, avviata nel 2016, e il piano d'azione per creare riferimenti alle norme armonizzate, concordato tra la Commissione e le organizzazioni europee di normazione nel 2017. Le organizzazioni europee di normazione sono invitati ad accordare la massima priorità alla questione delle norme armonizzate senza riferimenti al fine di soddisfare le norme di alta qualità richieste dal mercato e dal legislatore e assicurare la creazione tempestiva di riferimenti nella GUUE.
Per attuare tale piano d'azione, nel 2019 la Commissione punterà a consolidare ulteriormente il nuovo sistema di consulenti in materia di norme armonizzate introdotto nel 2018. Il sistema è stato istituito per verificare e valutare la qualità delle proposte di norme armonizzate nonché la loro conformità alla legislazione e alle politiche dell'Unione corrispondenti.
La Commissione continuerà a promuovere il processo di governance tramite il costante dialogo strutturale con le OEN. Ciò si rivela un utile quadro per la risoluzione rapida degli ostacoli e l'efficace attuazione delle azioni concordate.
4.2.Inclusività
La Commissione rinnova il suo invito alle OEN, agli organismi nazionali di normazione e alle organizzazioni di cui all'allegato III (SBS, ANEC, CES ed ECOS)
a proseguire gli sforzi intesi a garantire la partecipazione dei soggetti interessati e a intensificare la loro cooperazione, se necessario adattando le proprie norme e procedure interne.
La Commissione intende dimostrare l'impatto favorevole dell'inclusività sulla qualità della normazione europea e la sua capacità di conseguire risultati all'avanguardia, in grado di stimolare la competitività delle imprese tenendo in considerazione, nel contempo, le esigenze delle piccole imprese e della società civile. Pertanto essa chiederà a SBS, che rappresenta le piccole imprese nell'ambito della normazione europea, di fornire esempi concreti che dimostrino come la partecipazione delle PMI alla normazione crei un valore aggiunto migliorando la competitività. Analogamente, le organizzazioni che rappresentano gli interessi ambientali e quelli dei consumatori e dei lavoratori nel campo della normazione (ANEC, CES ed ECOS) dovrebbero fornire esempi che illustrino come la loro partecipazione alla normazione vada a vantaggio di più ampi strati della società. Questi esempi possono fissare parametri di riferimento e migliori prassi che altre organizzazioni potrebbero seguire.
Sarebbe poi utile se le organizzazioni di cui all'allegato III rafforzassero e mettessero in evidenza il nesso con i loro aderenti nei diversi Stati membri. È importante che gli aderenti a livello nazionale scorgano i vantaggi derivanti dall'impegno delle organizzazioni di cui all'allegato III nella normazione europea e promuovano la legittimazione delle organizzazioni stesse.
Le OEN dovrebbero anche segnalare i casi in cui la partecipazione dei portatori di interessi sottorappresentati, e in particolare delle organizzazioni di cui all'allegato III, ha recato vantaggi al sistema europeo di normazione e alle sue modalità operative.
La Commissione continuerà ad affrontare le sfide connesse all'inclusività nel dialogo bilaterale con l'Organizzazione internazionale per la normazione (ISO) e la Commissione elettrotecnica internazionale (International Electrotechnical Commission - IEC).
4.3.Valutazione del regolamento
Ai sensi dell'articolo 24, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1025/2012 sulla normazione europea, entro il 31 dicembre 2015 e successivamente ogni cinque anni la Commissione trasmette al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sull'applicazione del regolamento medesimo.
In tale contesto, nel 2019 la Commissione avvierà una revisione indipendente del sistema europeo di normazione per valutarne le prestazioni. La revisione indipendente si baserà sull'esito dell'iniziativa congiunta sulla normazione ed eventualmente sui risultati dello studio sull'impatto della normazione.
4.4.Finanziamento della normazione europea
I vigenti accordi-quadro di partenariato con CEN, CENELEC ed ETSI, che offrono il quadro giuridico per il finanziamento della normazione europea da parte dell'Unione, avranno termine nel dicembre 2020. Allo scopo di ridurre gli oneri amministrativi a carico delle organizzazioni europee di normazione e consentire a tutti gli organismi nazionali di normazione di partecipare allo sviluppo delle norme, la Commissione valuterà nuove misure potenziali tese a semplificare il finanziamento della normazione europea, estendendo l'impiego di importi forfettari a tutte le forme di sovvenzioni. Per calcolare le tabelle dei costi unitari e degli importi forfettari, la Commissione inviterà le OEN a presentare le proprie metodologie e statistiche, nonché i certificati di audit.
Inoltre, nella prospettiva dei futuri accordi quadro di partenariato che seguiranno il calendario del prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP 2021-2027) la Commissione esplorerà, insieme alle OEN e alle organizzazioni di cui all'allegato III, i metodi più opportuni per definire indicatori chiave di prestazione (ICP) aggiornati e la loro attuazione per le rispettive attività. I negoziati per i prossimi accordi quadro di partenariato avranno inizio nel 2019.
5.Attuazione dell'iniziativa congiunta sulla normazione
L'iniziativa congiunta sulla normazione si svolge nel quadro di una visione comune della normazione, basata su principi di fondo reciprocamente concordati. Sin dal momento della firma, avvenuta nel giugno 2016, l'iniziativa è stata condotta dalle parti interessate e favorita dalla Commissione; in linea di principio dovrebbe concludersi nel 2019. A tale scopo, la Commissione analizzerà i risultati presentati, che rientrano in tre categorie:
1. sensibilizzazione, istruzione e comprensione in merito al sistema europeo di normazione;
2. coordinamento, cooperazione, trasparenza e inclusività;
3. competitività e dimensione internazionale.
5.1.Studio sull'impatto economico e sociale della normazione
Le norme svolgono un ruolo essenziale, se pur talvolta invisibile, a sostegno della crescita economica grazie alla loro capacità di migliorare la produttività, la competitività e l'innovazione, oltre che il benessere sociale. Inoltre, l'effetto esercitato dalle norme all'interno delle imprese e delle relative catene di fornitura è meno compreso. Lo stesso dicasi per il settore pubblico, che non sempre è consapevole e informato dell'impatto esercitato dall'impiego delle norme nelle politiche pubbliche.
Pertanto, su invito del Consiglio e in linea con l'iniziativa congiunta sulla normazione, la Commissione sta preparando uno studio sull'impatto economico e sociale della normazione nell'UE. La procedura di gara, presupposto per l'avvio dello studio, è prevista per il 2018, ed è coadiuvata da uno studio di fattibilità varato nel 2017.