Bruxelles, 15.2.2017

JOIN(2017) 7 final

2017/0031(NLE)

Proposta congiunta di

DECISIONE DEL CONSIGLIO

relativa alla posizione che l'Unione deve adottare in sede di consiglio di associazione istituito dall'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra, in merito all'adozione delle priorità del partenariato UE-Algeria


RELAZIONE

1.CONTESTO DELLA PROPOSTA

Motivi e obiettivi della proposta

La politica europea di vicinato (PEV) riveduta 1 , adottata nel novembre del 2015, istituisce un nuovo quadro per la definizione delle relazioni bilaterali con i paesi partner da includere nelle "priorità del partenariato", che sono un punto di riferimento fondamentale per trovare un accordo con i paesi partner su una serie limitata di priorità mirate per gli anni a venire.

Le consultazioni con la Repubblica algerina democratica e popolare (Algeria) sono iniziate nell'aprile del 2016 con la trasmissione di una versione preliminare del testo alle autorità algerine prima della visita del Commissario Hahn ad Algeri, l'11 maggio del 2016. Il concetto è in linea con la nuova strategia globale dell'Unione europea per la politica estera e di sicurezza 2 , presentata nel giugno del 2016 dall'Alto rappresentante, secondo la quale tutti gli strumenti a disposizione dell'UE devono essere utilizzati nel modo più efficace per aumentare l'impatto e la visibilità del sostegno dell'Unione.

L'UE e l'Algeria hanno convenuto che il documento "Priorità del partenariato" costituirà il primo quadro di riferimento concordato della PEV riveduta, aprendo la strada al rafforzamento della loro cooperazione. Rappresenterà inoltre un utile riferimento da tenere in considerazione ai fini della programmazione dell'assistenza dell'UE.

Le "priorità del partenariato" rispecchiano interessi condivisi e si concentrano su settori in cui la cooperazione tra l'UE e l'Algeria offre vantaggi reciproci. Il rispetto dei principi democratici e dei diritti fondamentali costituisce un aspetto essenziale nelle relazioni tra le due parti. Per realizzare l'obiettivo condiviso di uno spazio comune di pace, prosperità e stabilità occorre collaborare, in particolare attraverso la condivisione delle responsabilità e la differenziazione, e tener conto del ruolo chiave dell'Algeria nella regione.

Oltre ad affrontare i problemi più urgenti, l'UE e l'Algeria continueranno anche a perseguire i principali obiettivi del partenariato a lungo termine miranti a promuovere una stabilità sostenibile a livello nazionale e regionale e a sostenere la crescita economica grazie ad istituzioni pubbliche forti e alla diversificazione e alla competitività dell'economia algerina, mobilitando nel contempo il potenziale del settore privato e della società civile del paese. Le principali priorità politiche individuate nelle relazioni UE-Algeria per i prossimi anni riguardano:

(1)il dialogo politico, la governance, lo Stato di diritto e la promozione dei diritti fondamentali;

(2)la cooperazione, lo sviluppo socioeconomico inclusivo, gli scambi commerciali e l'accesso al mercato unico europeo;

(3)il partenariato in materia di energia, l'ambiente e lo sviluppo sostenibile;

(4)il dialogo strategico e di sicurezza (comprese le questioni regionali e la lotta contro il terrorismo);

(5)la dimensione umana, la migrazione e la mobilità.

Coerenza con le disposizioni vigenti nel settore normativo interessato

Le priorità del partenariato UE-Algeria, che rappresentano il primo quadro bilaterale approvato nell'ambito della nuova PEV, sono coerenti con le priorità e le modalità ivi previste, vale a dire la stabilizzazione dei paesi vicini dal punto di vista politico, economico e della sicurezza. Sono inoltre coerenti con l'accordo di associazione UE-Algeria, entrato in vigore nel 2005 3 .

Coerenza con le altre normative dell'Unione

Le priorità del partenariato fra l'UE e l'Algeria, che riflettono l'impegno di lunga data dell'UE nei confronti dei partner mediterranei, si inseriscono pienamente nella strategia globale dell'UE per un approccio integrato di gestione delle crisi che comprenda le politiche in materia di assistenza umanitaria, sviluppo, migrazione, commercio, investimenti, infrastrutture, istruzione, salute e ricerca. Il documento prende in considerazione, in particolare, la promozione dei diritti umani e della buona governance, la dimensione esterna delle politiche dell'UE in materia di migrazione, il crescente interesse per la cooperazione internazionale in materia di lotta al terrorismo e all'estremismo violento e il potenziale offerto dal commercio per generare una crescita equa e un'occupazione dignitosa.

2.BASE GIURIDICA, SUSSIDIARIETÀ E PROPORZIONALITÀ

Base giuridica

La presente proposta, basata sull'articolo 218, paragrafo 9, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), riguarda una decisione del Consiglio sulla posizione che l'Unione deve adottare in sede di consiglio di associazione istituito dall'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra, in merito all'adozione delle priorità del partenariato.

L'applicazione dell'articolo 218, paragrafo 9, del TFUE garantirà che le priorità del partenariato servano da base per l'assistenza dell'Unione prevista nel quadro dello strumento europeo di vicinato. L'adozione delle priorità del partenariato è prevista durante la riunione del consiglio di associazione UE-Algeria agli inizi del 2017, successivamente all'adozione da parte del Consiglio, sulla base dell'articolo 218, paragrafo 9, del TFUE, di una posizione dell'UE nell'ambito dello stesso consiglio di associazione.

Sussidiarietà (per la competenza non esclusiva)

Le priorità del partenariato non possono essere adottate dagli Stati membri a livello nazionale, poiché riguardano le relazioni tra l'UE e l'Algeria.

Proporzionalità

L'adozione di una posizione del Consiglio ai sensi dell'articolo 218, paragrafo 9, del TFUE è necessaria affinché il consiglio di associazione adotti le priorità del partenariato.

Scelta dell'atto giuridico

Le conclusioni del Consiglio del 14 dicembre 2015 sul riesame della politica europea di vicinato 4 hanno confermato la sua "intenzione [...] di avviare una nuova fase di dialogo con i partner nel 2016, che potrebbe condurre, ove opportuno, alla definizione di nuove priorità di partenariato centrate su priorità e interessi concordati".

Gli impegni politici costituiscono lo strumento più adatto a perseguire tale intenzione; un nuovo accordo internazionale vincolante con l'Algeria avrebbe comportato un onere procedurale sproporzionato rispetto al periodo di tempo coperto dalle priorità del partenariato. Inoltre, un semplice protocollo d'intesa non avrebbe avuto il livello richiesto per fungere da base per la programmazione pluriennale del sostegno prevista dai "piani d'azione o altri documenti equivalenti definiti di comune accordo" menzionati all'articolo 3, paragrafo 2, del regolamento che istituisce uno strumento europeo di vicinato 5 .

3.RISULTATI DELLE VALUTAZIONI EX POST, DELLE CONSULTAZIONI DEI PORTATORI DI INTERESSI E DELLE VALUTAZIONI D'IMPATTO

Valutazioni ex post/Controlli dell'adeguatezza della legislazione vigente

Non applicabile.

Consultazioni dei portatori di interessi

Il presente testo è stato elaborato in stretta consultazione con i servizi competenti della Commissione e con i rappresentanti degli Stati membri nel gruppo di lavoro del Consiglio su "Maghreb e Mashrek", nonché nell'ambito di discussioni con le controparti algerine.

A partire dal marzo 2016 si sono svolte a Bruxelles consultazioni con le parti interessate della società civile. Dai contributi raccolti emerge principalmente la necessità di garantire il rispetto dei diritti fondamentali e umani continuando a contrastare l'estremismo violento, di mantenere un livello elevato di impegno per quanto riguarda la promozione dei diritti delle donne e di appoggiare le organizzazioni non governative (ONG) internazionali e locali presenti nel paese, tutelandole nel contempo da pressioni indebite. Tutti questi punti sono stati presi in considerazione nei testi allegati.

Le consultazioni si sono svolte sulla base degli orientamenti definiti nel quadro della nuova politica europea di vicinato.

Ricorso al parere di esperti

Le competenze tematiche pertinenti erano tutte disponibili internamente, a livello centrale o di delegazione dell'UE.

Valutazione d'impatto

Non applicabile.

Efficienza normativa e semplificazione

Non applicabile.

Diritti fondamentali

Nessuna conseguenza per i diritti fondamentali negli Stati membri dell'Unione europea.

Per quanto riguarda i diritti fondamentali in Algeria, le ricadute dovrebbero essere positive, poiché gli impegni assunti dal governo algerino e previsti nelle priorità del partenariato comprendono, tra l'altro, il riconoscimento e il rispetto dei valori universali e degli impegni internazionali relativi allo Stato di diritto e al rispetto dei diritti fondamentali, nonché l'attuazione delle nuove disposizioni della Costituzione adottate nel febbraio 2016, in particolare nei settori della governance, della democrazia partecipativa, della promozione e della difesa dei diritti fondamentali, compresi quelli dei lavoratori, della valorizzazione del ruolo delle donne nella società, del decentramento, del potenziamento del sistema giudiziario, ivi inclusa l'amministrazione penitenziaria, e del rafforzamento del ruolo della società civile.

4.INCIDENZA SUL BILANCIO

Nessuna incidenza di bilancio aggiuntiva al di là di quanto previsto nei precedenti impegni internazionali dell'UE. Qualsiasi ulteriore incidenza sul bilancio sarà oggetto di proposte distinte, ad esempio il prossimo quadro di sostegno unico dello strumento europeo di vicinato per il periodo 2018-2020.

5.ALTRI ELEMENTI

Piani attuativi e modalità di monitoraggio, valutazione e informazione

L'attuazione delle priorità del partenariato UE-Algeria sarà oggetto di un meccanismo di coordinamento; si individueranno punti di contatto presso i servizi competenti ai fini del riesame e del monitoraggio periodico dell'attuazione, così da garantire la condivisione delle responsabilità, la trasparenza e un'attuazione proficua per entrambe le parti. Le riunioni connesse alla cooperazione bilaterale tra l'UE e l'Algeria nel quadro dell'accordo di associazione vigente contribuiranno al monitoraggio, in particolare a livello settoriale.

6.RIFERIMENTI

(a)Comunicazione congiunta al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Riesame della politica europea di vicinato (JOIN (2015) 50 final).

(b)Accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra (GU L 265 del 10.10.2005).

(c)Conclusioni del Consiglio sul riesame della politica europea di vicinato, 14 dicembre 2015.

(d)Regolamento (UE) n. 232/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2014, che istituisce uno strumento europeo di vicinato (GU L 77 del 15.3.2014, pag. 27).

(e)Comunicazione congiunta al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Riesame della politica europea di vicinato (JOIN (2015) 50 final). nota di sintesi comune dei paesi arabi della PEV presentata alla conferenza ministeriale di Beirut del 24 giugno 2015 sul riesame della politica europea di vicinato.

2017/0031 (NLE)

Proposta congiunta di

DECISIONE DEL CONSIGLIO

relativa alla posizione che l'Unione deve adottare in sede di consiglio di associazione istituito dall'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra, in merito all'adozione delle priorità del partenariato UE-Algeria

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 217, in combinato disposto con l'articolo 218, paragrafo 9,

vista la proposta congiunta dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1)L'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra, è stato firmato il 22 aprile 2002 ed è entrato in vigore il 1° settembre 2005 6 .

(2)La comunicazione congiunta dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e della Commissione europea del 18 novembre 2015 sul riesame della politica europea di vicinato 7 è stata accolta con favore nelle conclusioni del Consiglio del 14 dicembre 2015. Il Consiglio, in particolare, ha confermato l'intenzione di avviare una nuova fase di dialogo con i partner nel 2016 che, ove opportuno, potrebbe condurre alla definizione di nuove priorità del partenariato centrate su priorità e interessi concordati.

(3)Per poter realizzare l'obiettivo condiviso di uno spazio comune di pace, stabilità e prosperità, in particolare attraverso la condivisione delle responsabilità e la differenziazione, è necessario che l'UE e l'Algeria collaborino e tengano conto del ruolo chiave dell'Algeria nella regione.

(4)Oltre ad affrontare i problemi più urgenti, l'UE e l'Algeria continuano anche a perseguire gli obiettivi fondamentali del loro partenariato a lungo termine e a lavorare per la stabilità del paese e della regione, nonché per una crescita economica sostenuta, grazie ad istituzioni statali forti e alla diversificazione e alla competitività dell'economia algerina,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

La posizione che l'Unione deve adottare in sede di consiglio di associazione istituito dall'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra, in merito all'adozione delle priorità del partenariato UE-Algeria si basa sul testo allegato alla presente decisione.

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.

Fatto a Bruxelles, il

   Per il Consiglio

   Il presidente

(1) Conclusioni del Consiglio sul riesame della politica europea di vicinato, 14 dicembre 2015; comunicato stampa del Consiglio n. 926/15.
(2) "Visione condivisa, azione comune: un'Europa più forte. Una strategia globale per la politica estera e di sicurezza dell'Unione europea".
(3) Accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra (GU L 265 del 10.10.2005).
(4) Conclusioni del Consiglio sul riesame della politica europea di vicinato, 14 dicembre 2015; comunicato stampa del Consiglio n. 926/15.
(5) Regolamento (UE) n. 232/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2014, che istituisce uno strumento europeo di vicinato (GU L 77 del 15.3.2014, pag. 27).
(6) Accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra (GU L 265 del 10.10.2005).
(7) Comunicazione congiunta al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Riesame della politica europea di vicinato (JOIN (2015) 50 final).

Bruxelles, 15.2.2017

JOIN(2017) 7 final

ALLEGATO

della

proposta congiunta di

DECISIONE DEL CONSIGLIO

relativa alla posizione che l'Unione deve adottare in sede di consiglio di associazione istituito dall'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra, in merito all'adozione delle priorità del partenariato UE-Algeria


DECISIONE N. 1/2017 DELLA DECIMA RIUNIONE DEL CONSIGLIO DI ASSOCIAZIONE UE-ALGERIA del ... 2017

che approva le priorità del partenariato UE-Algeria

IL CONSIGLIO DI ASSOCIAZIONE UE-ALGERIA,

visto l'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra,

considerando quanto segue:

(1)    L'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra, è stato firmato il 22 aprile 2002 ed è entrato in vigore il 1° settembre 2005.

(2)    L'articolo 94 dell'accordo euromediterraneo abilita il consiglio di associazione ad adottare adeguate decisioni ai fini del conseguimento degli obiettivi dell'accordo.

(3)    A norma dell'articolo 104 dell'accordo euromediterraneo, le parti adottano qualsiasi misura generale o particolare necessaria per l'adempimento degli obblighi che incombono loro ai sensi dell'accordo e si adoperano per la realizzazione dei suoi obiettivi.

(4)    Nel 2016, nell'ambito del riesame della politica europea di vicinato, è stata proposta una nuova fase di impegno nei confronti dei partner al fine di rafforzare il senso di titolarità per entrambe le parti.

(5)    L'UE e l'Algeria hanno convenuto di consolidare il loro partenariato definendo una serie di priorità per il periodo 2017-2020 con l'obiettivo di sostenere e rafforzare la resilienza e la stabilità del paese.

(6)    Le parti dell'accordo euromediterraneo hanno approvato il testo delle priorità del partenariato UEAlgeria, che favorirà l'attuazione dell'accordo stesso ponendo l'accento sulla cooperazione in relazione a interessi comuni definiti congiuntamente, che saranno considerati prioritari,

DECIDE:

Articolo 1

Il consiglio di associazione raccomanda che le parti attuino le priorità del partenariato UE-Algeria figuranti nell'allegato.

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.

Fatto a xx, il [giorno/febbraio/marzo 2017].

Per il consiglio di associazione UE-Algeria

Il presidente

***

ALLEGATO

Priorità del partenariato UE-Algeria



Priorità comuni del partenariato tra

la Repubblica algerina democratica e popolare (Algeria)

e l'Unione europea (UE)

nel quadro della politica europea di vicinato riveduta

Il quadro generale della cooperazione tra l'UE e l'Algeria è stabilito dall'accordo di associazione firmato nel 2002, entrato in vigore nel 2005, che definisce l'insieme dei settori di cooperazione tra le parti. Senza pregiudizio di questi ultimi, il presente documento presenta le priorità del partenariato definite congiuntamente tra l'Algeria e l'UE nell'ambito della politica europea di vicinato (PEV) riveduta, per il periodo 2016-2020.

Nello spirito dei principi guida della PEV riveduta e alla luce delle priorità politiche di entrambe le parti, l'Algeria e l'Unione europea si impegnano a rilanciare il dialogo e a concordare gli assi portanti delle loro relazioni, precisando nel contempo gli obiettivi e gli interessi reciproci e stabilendo una gerarchia tra i vari settori di cooperazione. Le priorità del partenariato dettagliate qui di seguito indicano gli ambiti privilegiati in cui rafforzare il dialogo e impostare una cooperazione amministrativa e istituzionale il più possibile concreta tra l'UE e l'Algeria, in base alle esperienze e alle competenze rispettive e nel rispetto delle specificità e dell'indipendenza di ciascuna delle parti.

Di fronte alle sfide comuni di sviluppo e di sicurezza, l'Algeria e l'UE mirano a sviluppare un partenariato globale e multiforme rafforzato. Le parti esprimono inoltre la volontà comune di realizzare tali priorità nei principali settori in cui, in futuro, le relazioni tra l'UE e l'Algeria sono destinate a rafforzarsi. Alcune di queste priorità saranno oggetto di una cooperazione tecnica e finanziaria che sarà attuata nel quadro della programmazione finanziaria 2018-2020.

I. Dialogo politico, governance, Stato di diritto e promozione dei diritti fondamentali

L'UE e l'Algeria convengono di attribuire un'importanza particolare al rafforzamento del dialogo politico in tutte le sue forme.

Attraverso la revisione della sua Costituzione del 7 febbraio 2016, l'Algeria prosegue il processo di consolidamento delle libertà e dei diritti fondamentali, dello Stato di diritto e delle istituzioni e principi democratici che presiedono all'azione dello Stato nei suoi rapporti con i cittadini. Tale processo, risultato del dialogo bilaterale intrattenuto tra l'Unione europea e l'Algeria nel corso degli ultimi 15 anni, testimonia come le relazioni tra le parti siano basate sul rispetto reciproco, nonché sul riconoscimento e sull'osservanza dei valori universali e degli impegni internazionali relativi allo Stato di diritto e al rispetto dei diritti fondamentali.

In tale contesto, l'Algeria e l'UE convengono di accordare un'importanza particolare all'attuazione delle nuove norme costituzionali. Al riguardo, l'UE intende sostenere l'Algeria nella loro applicazione, soprattutto per quanto concerne la governance, la democrazia partecipativa, la promozione e la difesa dei diritti fondamentali, compresi quelli dei lavoratori, la valorizzazione del ruolo della donna nella società, il decentramento, il potenziamento del sistema giudiziario, ivi inclusa l'amministrazione penitenziaria, nonché il rafforzamento del ruolo della società civile, anche attraverso il ricorso ai programmi di assistenza tecnica.

Tale cooperazione comprenderà anche il sostegno alla modernizzazione e al potenziamento delle capacità della pubblica amministrazione, il miglioramento del controllo delle finanze pubbliche e dell'amministrazione fiscale, il contrasto alla corruzione e, infine, la lotta alla fuga e al riciclaggio dei capitali e al finanziamento del terrorismo nel quadro delle raccomandazioni del Gruppo d'azione finanziaria internazionale (GAFI).

II. Cooperazione, sviluppo socioeconomico inclusivo, scambi commerciali e accesso al mercato unico europeo

Nell'attuale contesto di stagnazione dell'economia mondiale e a fronte del crollo dei prezzi degli idrocarburi, l'Algeria e l'Unione europea hanno l'interesse comune e urgente di definire misure di governance economica, nel settore sia privato che pubblico, che permettano di incoraggiare l'iniziativa privata, rilanciare gli investimenti nel tessuto produttivo, nonché, per quanto concerne il settore pubblico, modernizzare la gestione delle finanze e razionalizzare la spesa pubblica.

Per superare, insieme, la congiuntura negativa attuale, è opportuno trarre il massimo vantaggio dal quadro offerto dall'accordo di associazione che vincola le parti, in quanto favorevole all'aumento degli scambi commerciali e degli investimenti. In questo senso l'Unione europea e l'Algeria ribadiscono la loro volontà comune di garantire un uso ottimale dell'accordo di associazione in vigore dal 2005, nel pieno rispetto dello stesso e cercando di equilibrare gli interessi in gioco. È proprio in questa dinamica che si iscrive la valutazione congiunta dell'accordo di associazione.

A fronte dell'instabilità dei prezzi degli idrocarburi il governo algerino ha fatto della diversificazione dell'economia una priorità nazionale. Le misure di riforma adottate in tal senso offrono la possibilità di rafforzare la cooperazione in settori che, nel rispetto delle disposizioni dell'accordo di associazione, contribuiscono a diversificare e rendere più competitiva l'economia algerina ai fini di un ampliamento dell'offerta dei prodotti, diversi dagli idrocarburi, esportabili nel mercato unico europeo.

Consapevoli dell'importanza del clima imprenditoriale per attirare nuovi investitori, l'Algeria e l'UE si impegnano, nel corso del prossimo periodo di programmazione della cooperazione bilaterale, ad agevolare le attività economiche private, ad operare congiuntamente per il miglioramento del clima e della politica imprenditoriale in Algeria in modo da favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese (PMI) e delle piccole e medie industrie, ad adoperarsi per lo sviluppo di un partenariato industriale e tecnologico pubblico-privato, anche con l'estero, a sostenere l'attuazione di una strategia nazionale integrata nel settore dell'occupazione e a rafforzare il programma algerino di dialogo sociale bilaterale e trilaterale. Le parti concordano sull'importanza di sostenere il programma algerino per il rafforzamento del sistema bancario e la relativa vigilanza e di promuovere lo sviluppo dei mercati dei capitali al fine di favorire l'accesso ai finanziamenti per tutte le imprese, in particolare le PMI, le piccole e medie industrie e le imprese innovative (start-up).

Consapevoli che i giovani, al centro delle loro sfide economiche, sociali e culturali, sono una forza dinamica nella costruzione delle loro rispettive entità, l'UE e l'Algeria si impegnano ad intensificare gli sforzi per sostenerne e vivacizzarne le energie. Le parti, in particolare tramite i programmi e le strategie dell'UE in materia di occupabilità, di istruzione formale e non formale o di formazione professionale, convengono di promuovere la cooperazione in questo settore al fine di sostenere lo sviluppo economico, la ricerca/sviluppo e l'istruzione in Algeria (dalla scuola materna alla scuola superiore, compresa la formazione professionale) in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS).

L'Algeria e l'Unione europea si impegnano a sostenere lo sviluppo di una politica culturale in Algeria che agisca da leva per lo sviluppo economico e industriale e per la promozione degli scambi con gli operatori culturali europei (ad esempio, tramite il programma Europa creativa).

L'UE e l'Algeria rafforzeranno il dialogo in materia di scambi commerciali nel quadro dell'accordo di associazione allo scopo di favorire uno scambio equilibrato ad alto valore aggiunto, nonché di ridurre ed eliminare progressivamente le restrizioni agli scambi di merci e servizi.

A tale proposito le parti si asterranno dall'introdurre qualsiasi misura che possa rappresentare un ostacolo al commercio, salvo nel caso in cui questa sia applicata in modo compatibile con le disposizioni e le procedure stabilite dall'accordo di associazione. Le parti rafforzeranno il dialogo in materia di strumenti di difesa commerciale e di cooperazione industriale (nel quadro della cooperazione industriale euromediterranea).

L'UE e l'Algeria convengono altresì di istituire, nell'ambito dell'accordo di associazione, un dialogo in materia di investimenti al fine di attrarre investimenti stranieri (in particolare, europei). L'UE ribadisce il suo impegno ad appoggiare l'adesione dell'Algeria all'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), in particolare attraverso la conclusione di un accordo bilaterale in tal senso.

Per accompagnare le riforme che l'Algeria sta progressivamente attuando (in particolare per quanto concerne il sistema bancario e l'amministrazione, ovvero in materia di ravvicinamento della legislazione nazionale al diritto dell'UE), le parti si dichiarano disposte ad approfondire eventualmente le loro relazioni commerciali tramite negoziati supplementari nel settore dei servizi, ovvero in vista della conclusione di un accordo sulla tutela degli investimenti, una volta soddisfatte le condizioni necessarie. Le parti convengono che tale processo potrebbe essere accompagnato dall'organizzazione di conferenze e di eventi finanziati dall'UE per mobilitare potenziali investitori in Algeria.

L'UE si impegna a sviluppare un intenso dialogo sull'attuazione del nuovo modello algerino di crescita economica, imperniato sul rafforzamento dell'iniziativa, dell'impresa e dell'imprenditorialità private, del partenariato pubblico-privato, anche con l'estero, e dell'economia del sapere. Si tratta di un modello che mira a creare un'economia competitiva, diversificata, endogena, inclusiva e capace di attrarre gli investimenti stranieri.

Per favorire la diversificazione dell'economia algerina, l'UE e l'Algeria hanno inoltre individuato altri possibili settori di cooperazione in cui intervenire tramite il sostegno e lo scambio di buone pratiche, informazioni ed esperienze, segnatamente: lo sviluppo rurale e agricolo, la pesca, l'economia marittima, il turismo (in particolare, quello sostenibile), gli appalti pubblici, le statistiche, il ravvicinamento delle regolamentazioni tecniche algerine con quelle dell'UE in materia di accreditamento, valutazione della conformità e vigilanza del mercato, l'adozione e l'applicazione delle norme di origine preferenziali paneuromediterranee.

L'UE e l'Algeria desiderano accelerare la loro cooperazione ai fini del ravvicinamento delle norme algerine a quelle dell'UE nei settori prioritari individuati dalle parti, nonché per adeguare le infrastrutture di garanzia della qualità in vista della negoziazione di un accordo sulla valutazione della conformità e l'accettazione dei prodotti industriali (ACAA). Tale intervento dovrà consentire una miglior integrazione dell'economia algerina nelle catene del valore regionali e mondiali.

Le parti, infine, convengono di esaminare le varie possibilità di cooperazione allo scopo di sviluppare, in Algeria, le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) per accompagnare misure che favoriscano la competitività, il clima imprenditoriale e gli investimenti, una maggiore efficienza dell'amministrazione e una migliore governance delle imprese pubbliche e dei partenariati pubblicoprivato per lo sviluppo delle PMI, delle piccole e medie industrie e delle attività innovative.

Le parti convengono di istituire i meccanismi necessari al rafforzamento delle capacità delle dogane algerine, in particolare per gli aspetti riguardanti il sistema dell'operatore economico autorizzato, la contraffazione e lo scambio di informazioni, anche in materia di valutazione in dogana.

Le parti ritengono inoltre che la cooperazione nel settore statistico resti importante ai fini del ravvicinamento dei sistemi di contabilità nazionali.

III. Partenariato in materia di energia, ambiente e sviluppo sostenibile

L'UE e l'Algeria si impegnano a sviluppare un partenariato strategico che riconosca la loro sicurezza energetica quale aspetto reciprocamente vantaggioso. Sulle questioni energetiche l'Algeria e l'Unione europea sono legate da un reciproco interesse strategico. L'Algeria è da tempo uno dei fornitori di gas più importanti e affidabili dell'UE e tale è destinata a rimanere. L'Unione europea, dal canto suo, resta il principale cliente dell'Algeria.

Consapevoli che l'energia rappresenta tuttora una delle principali leve per uno sviluppo economico sostenibile, l'UE e l'Algeria riaffermano i loro interessi strategici comuni e si impegnano a consolidare il loro partenariato in questo settore nel quadro del dialogo ad alto livello istituito tra le parti sulle questioni relative al commercio di energia, alla promozione delle energie rinnovabili e all'efficienza energetica. A tal fine le parti si impegnano a cooperare nello scambio di informazioni sulle previsioni a medio e lungo termine della domanda e dell'offerta di energia, ivi incluse le energie rinnovabili. L'UE, inoltre, è ancora disposta a rafforzare il suo sostegno all'attuazione del programma algerino di sviluppo delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica per il 2030, al fine di sfruttare pienamente il considerevole potenziale dell'Algeria in questo settore.

L'Algeria e l'UE convengono di esaminare la possibilità di attuare misure a favore dell'incremento degli investimenti, del rafforzamento e dello sviluppo delle interconnessioni elettriche in Europa e nel Mediterraneo, della formazione e del trasferimento di tecnologia, innovazione, competenze e conoscenze dall'UE verso l'Algeria.

Consapevoli dei loro doveri nei confronti delle generazioni future, l'Unione europea e l'Algeria si impegnano a coniugare il suddetto partenariato sull'energia con una maggior cooperazione in materia di adattamento ai cambiamenti climatici e di mitigazione dei loro effetti, ai fini di una piena attuazione sia dell'accordo di Parigi che dei contributi stabiliti a livello nazionale. Le parti si impegnano a favorire l'integrazione dell'azione per il clima nelle politiche nazionali, incluse le attività di monitoraggio, comunicazione e verifica in materia di emissioni.

Per quanto riguarda l'ambiente, le parti si impegnano a promuovere la gestione sostenibile delle loro risorse, in particolare idriche, la buona governance, l'integrazione delle buone pratiche ambientali in tutte le loro attività, il sistema di valutazione d'impatto e un miglior accesso alle informazioni. Si impegnano altresì a rafforzare la loro cooperazione nel quadro dell'attuazione dei rispettivi impegni internazionali, in particolare della convenzione di Barcellona per la protezione dell'ambiente marino e del litorale del Mediterraneo e della cooperazione regionale per il disinquinamento del Mediterraneo.

IV. Dialogo strategico e in materia di sicurezza

L'UE e l'Algeria convengono di promuovere un dialogo strategico e in materia di sicurezza di fronte alle sfide comuni riguardanti la sicurezza e lo sviluppo.

Da vari anni l'Algeria fornisce un importante contributo all'instaurazione della pace, della stabilità e della sicurezza nella regione, in particolare nel Sahel, attraverso la messa in sicurezza dei propri confini. In quanto paese limitrofo, si basa sulla sua attività diplomatica nel condurre, in Mali, una mediazione internazionale sfociata in un accordo di pace e di riconciliazione nazionale di cui si dovrebbe garantire l'attuazione e, in Libia, nel garantire appoggio al governo di intesa nazionale.

Tenendo conto del loro ruolo in ambito regionale, l'Algeria e l'UE convengono di rafforzare il dialogo in vista dello sviluppo del partenariato per la pace e la sicurezza, anche in consessi internazionali e regionali quali le Nazioni Unite e l'Unione africana, ovvero nel quadro dei dialoghi attualmente in corso tra l'UE e la Lega degli Stati arabi, l'Europa-Africa, il Dialogo 5 + 5, l'Unione per il Mediterraneo e la Fondazione Anna Lindh e di contesti quali il Forum globale contro il terrorismo ("Global Counter Terrorism Forum"). Si impegnano inoltre a sfruttare eventuali possibilità di cooperazione triangolare che consentano di predisporre azioni congiunte a favore dello sviluppo e del rafforzamento delle capacità di resilienza e di risposta alle minacce del terrorismo e alle sue connessioni con la criminalità organizzata transfrontaliera, segnatamente il traffico di droga.

L'UE e l'Algeria convengono di instaurare una stretta concertazione su questioni regionali e internazionali di interesse comune, al fine di contribuire alla soluzione politica delle crisi e alla promozione della pace e della sicurezza nella regione.

Nel loro sforzo congiunto e costante per la prevenzione e la lotta integrata contro il terrorismo e qualunque forma di radicalizzazione, nonché contro la criminalità organizzata, il traffico di droga e la tratta di esseri umani, le parti si impegnano a rafforzare ulteriormente il dialogo e ad intensificare la cooperazione, in particolare nel quadro del Forum globale contro il terrorismo e contro la criminalità organizzata transnazionale. La cooperazione riguarderà anche la gestione dei rischi chimici, biologici, radiologici e nucleari (CBRN), il controllo dei trasferimenti di armi convenzionali e la lotta contro il traffico illecito di armi, anche leggere.

Le parti concordano di promuovere lo scambio di esperienze e di competenze, in particolare nel settore della criminalità informatica, nonché il rafforzamento delle capacità di AFRIPOL, il suo collegamento con EUROPOL e CEPOL e il sostegno al CAERT.

L'UE e l'Algeria convengono di dare piena attuazione all'accordo amministrativo da esse recentemente firmato per la prevenzione, la preparazione e la risposta alle catastrofi naturali, a quelle provocate dall'uomo e ai rischi tecnologici ed ecologici, in particolare sostenendo e rafforzando le capacità di allerta precoce, monitoraggio, prevenzione, preparazione e gestione attraverso la cooperazione tra gli organismi responsabili della protezione civile.

Le parti convengono infine di instaurare una cooperazione mirante a rafforzare le capacità delle dogane algerine e dei servizi di frontiera.

V. Dimensione umana, migrazione e mobilità

L'UE e l'Algeria si impegnano ad accordare la dovuta importanza al rafforzamento della dimensione umana nelle loro relazioni bilaterali e convengono che la migrazione e la mobilità sono al centro di tale dimensione. Concordano altresì di sviluppare una cooperazione a favore di un dialogo culturale e interreligioso rispettoso delle specificità e diversità di ognuno, contrastando nel contempo l'esacerbarsi dell'estremismo.

Consapevoli che i flussi migratori tra l'UE e l'Algeria sono un'opportunità e una ricchezza per lo sviluppo umano, culturale, economico, sociale e scientifico, ma anche una sfida se non adeguatamente controllati, in particolare nell'attuale contesto regionale, l'UE e l'Algeria convengono, sulla base di un approccio globale, equilibrato e concertato, concordato in occasione del vertice di La Valletta sulla migrazione, di instaurare un dialogo regolare che, al livello più appropriato, affronti l'insieme delle tematiche connesse alla mobilità, alla migrazione e al diritto d'asilo.

In quest'ottica, l'UE e l'Algeria si impegnano ad esaminare le misure che potrebbero eventualmente adottare per migliorare progressivamente le condizioni di circolazione dei loro cittadini e riammettere coloro che, secondo le procedure in vigore, si trovano in situazione irregolare, nel pieno rispetto dei loro diritti umani.

L'UE e l'Algeria si propongono inoltre di impostare la cooperazione in materia di gestione della migrazione e di diritti dei lavoratori migranti, conformemente alle norme internazionali in vigore, nonché per la predisposizione di azioni preventive contro la migrazione irregolare, affrontando le cause profonde di questo fenomeno nelle regioni a forte pressione migratoria, in particolare per le persone vulnerabili.

L'UE sosterrà gli sforzi dell'Algeria nella gestione dei flussi migratori. Le parti si impegnano altresì a collaborare per migliorare la gestione della migrazione regolare e della mobilità delle persone tramite il rafforzamento del dialogo e della cooperazione in materia consolare, semplificare le procedure di rilascio dei visti, ottimizzare il controllo delle frontiere e la lotta contro il falso documentale e il traffico di migranti, perfezionare la politica di rimpatrio dei migranti irregolari così da favorire il loro reinserimento sostenibile e, infine, migliorare il sistema di protezione internazionale e di asilo.

Le parti convengono di attivare, ad un livello appropriato, uno scambio di opinioni in materia di riammissioni, nonché sull'agevolazione del rilascio dei visti, tenendo conto dell'esistenza di accordi bilaterali con alcuni Stati membri dell'UE in questi settori.

L'UE continuerà a garantire la piena tutela dei diritti dei cittadini algerini stabilitisi nell'UE ed esaminerà le misure che consentono di valorizzarne maggiormente il ruolo e il contributo allo sviluppo dell'Algeria.

Le parti convengono di dare maggior valore alla loro cooperazione nel quadro del dialogo Africa-UE, anche sul piano triangolare, su tutte le questioni relative alla migrazione e alla mobilità che l'UE e l'Algeria si impegnano a sviluppare.

Nel contesto del vertice di La Valletta sulla migrazione, la creazione di un Fondo fiduciario di emergenza per l'Africa, comprendente una finestra dedicata all'Africa del Nord, e l'avvio di altre iniziative quali il Piano europeo per gli investimenti esterni (PIE) sono in grado di contribuire alla realizzazione dei progetti concordati dalle parti in materia di migrazione e di mobilità.

**

* * *

**