Bruxelles, 22.5.2017

COM(2017) 503 final

Raccomandazione di

RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

sul programma nazionale di riforma 2017 della Repubblica ceca

e che formula un parere del Consiglio sul programma di convergenza 2017 della Repubblica ceca


Raccomandazione di

RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

sul programma nazionale di riforma 2017 della Repubblica ceca

e che formula un parere del Consiglio sul programma di convergenza 2017 della Repubblica ceca

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 121, paragrafo 2, e l'articolo 148, paragrafo 4,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche 1 , in particolare l'articolo 9, paragrafo 2,

vista la raccomandazione della Commissione europea 2 ,

viste le risoluzioni del Parlamento europeo 3 ,

viste le conclusioni del Consiglio europeo,

visto il parere del comitato per l'occupazione,

visto il parere del comitato economico e finanziario,

visto il parere del comitato per la protezione sociale,

visto il parere del comitato di politica economica,

considerando quanto segue:

(1)Il 16 novembre 2016 la Commissione ha adottato l'analisi annuale della crescita 4 , segnando l'inizio del semestre europeo di coordinamento delle politiche economiche 2017. Il Consiglio europeo del 9 e 10 marzo 2017 ha approvato le priorità indicate nell'analisi annuale della crescita. Il 16 novembre 2016 la Commissione ha adottato, sulla base del regolamento (UE) n. 1176/2011, la relazione sul meccanismo di allerta 5 , in cui la Repubblica ceca non è stata annoverata tra gli Stati membri da sottoporre a esame approfondito.

(2)Il 22 febbraio 2017 è stata pubblicata la relazione per paese relativa alla Repubblica ceca 2017 6 , nella quale sono stati valutati i progressi compiuti dalla Repubblica ceca nel dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese adottate dal Consiglio il 12 luglio 2016, il seguito dato alle raccomandazioni adottate negli anni precedenti e i progressi compiuti nel conseguimento degli obiettivi nazionali di Europa 2020. L'analisi ha portato la Commissione a concludere che la Repubblica ceca non presenta squilibri macroeconomici.

(3)Il 25 aprile 2017 la Repubblica ceca ha presentato il suo programma nazionale di riforma 2017 e il 28 aprile 2017 il suo programma di convergenza 2017. I due programmi sono stati valutati contemporaneamente onde tener conto delle loro correlazioni.

(4)La programmazione degli Stati membri in materia di Fondi strutturali e d'investimento europei (Fondi SIE) per il periodo 2014-2020 ha tenuto conto delle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese. Come previsto dalla legislazione che disciplina i Fondi SIE 7 , ove necessario per sostenere l'attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese la Commissione può chiedere a uno Stato membro di rivedere e modificare i suoi programmi relativi ai fondi SIE. La Commissione ha fornito ulteriori orientamenti sull'applicazione di tali norme 8 .

(5)La Repubblica ceca è attualmente sottoposta al braccio preventivo del patto di stabilità e crescita. Nel suo programma di convergenza 2017 il governo prevede un avanzo di bilancio in termini nominali nel periodo 2016-2020. L'obiettivo di bilancio a medio termine, ossia un disavanzo strutturale dell'1,0% del PIL, continuerà ad essere rispettato con un margine durante l'intero periodo di riferimento del programma. Secondo il programma di convergenza il rapporto debito pubblico/PIL dovrebbe diminuire progressivamente fino a scendere al 32,7% nel 2020. Lo scenario macroeconomico su cui si fondano tali proiezioni di bilancio è plausibile. Se da un lato i rischi che gravano sul conseguimento degli obiettivi di bilancio sembrano sostanzialmente equilibrati, la pronunciata contrazione degli investimenti pubblici nel 2016 - collegata all'avvio di un nuovo ciclo di fondi UE - potrebbe determinare nel 2017 un aumento superiore al previsto degli investimenti pubblici. Secondo le previsioni di primavera 2017 della Commissione, il saldo strutturale dovrebbe diminuire per attestarsi a circa lo 0% nel 2017 e a -0,2% del PIL nel 2018, restando al di sopra dell'obiettivo di bilancio a medio termine. Globalmente il Consiglio ritiene che la Repubblica ceca dovrebbe rispettare le disposizioni del patto di stabilità e crescita nel 2017 e 2018.

(6)A lungo termine la Repubblica ceca continua a evidenziare rischi medi per la sostenibilità di bilancio, che derivano principalmente dall'impatto previsto della spesa pubblica legata all'invecchiamento della popolazione, in particolare nei settori sanitario e pensionistico. Per quanto riguarda la sanità, il previsto aumento della spesa a lungo termine è fonte di preoccupazione, in termini sia di governance sia di rapporto costi-efficacia del sistema sanitario, nel quale è massiccio il ricorso ai ricoveri ospedalieri, più costosi. Le misure si trovano attualmente in fasi diverse di attuazione, non si hanno però ancora risultati tangibili. Le misure previste o adottate di recente per modificare il sistema pensionistico, se attuate, potrebbero indurre un deterioramento delle finanze pubbliche a lungo termine. In primo luogo, il parlamento ha adottato norme che consentono al governo di adeguare il meccanismo di indicizzazione delle pensioni in modo più flessibile. Il parlamento sta inoltre discutendo proposte per fissare l'età massima pensionabile legale a 65 anni e istituire un meccanismo periodico di revisione dell'età pensionabile. Altri cambiamenti, quali una formula più generosa di indicizzazione delle pensioni e aliquote differenziate di assicurazione sociale in funzione del numero di figli, sono attualmente all'esame.

(7)La legge sulla responsabilità di bilancio, adottata dal parlamento nel gennaio 2017, mira a correggere le principali lacune del quadro di bilancio ceco, uno dei più deboli della UE secondo una recente valutazione. Deve tuttavia ancora essere nominato il consiglio di bilancio indipendente con il compito di monitorare l'attuazione delle norme. Inoltre, l'attuazione delle misure di recente adozione sarà fondamentale per rendere il quadro di bilancio più efficace e stabile.

(8)La Repubblica ceca deve fare fronte a problemi di prevenzione della corruzione come pure a inefficienze nel settore degli appalti pubblici. Benché sia stata già attuata una serie di misure del programma anticorruzione del governo, e altre riforme siano in via di adozione, nella pratica la corruzione non è perseguita in modo sistematico. In generale, il sistema ceco degli appalti pubblici manca di sufficiente concorrenza, come si evince dall'elevato numero di gare a offerta unica e di assegnazioni dirette, soprattutto nel settore delle tecnologie dell'informazione. Il sostegno inadeguato alla formazione e l'assenza di strutture di acquisto aggregate e di centri di competenza ostacolano la professionalizzazione e rendono più difficile ottenere un buon rapporto qualità/prezzo negli appalti pubblici. Sintomatico al riguardo è l'uso estremamente limitato della qualità come criterio di aggiudicazione. Il passaggio agli appalti elettronici incontra tuttora notevoli problemi, tra i quali la necessità di migliorare la piattaforma per gli appalti elettronici (lo "Strumento elettronico nazionale" - NEN) di proprietà dello Stato e di chiarire il quadro giuridico per la fornitura di servizi da parte di soggetti privati già attivi sul mercato ceco degli appalti elettronici.

(9)Il contesto imprenditoriale nella Repubblica ceca è gravato da pesanti oneri regolamentari e numerosi ostacoli amministrativi, in particolare per quanto riguarda le procedure di autorizzazione e il pagamento delle imposte. Nel settembre 2016 il governo ha presentato una modifica alla legge sull'edilizia e alla legislazione correlata, con l'obiettivo di accelerare e razionalizzare la procedura di rilascio del permesso di costruire, integrandovi la valutazione dell'impatto ambientale, che è attualmente all'esame del parlamento. I costi di adempimento degli obblighi fiscali continuano ad essere al di sopra della media UE e tra gli aspetti negativi vanno annoverate le frequenti modifiche al codice tributario. Affrontare il problema del mancato rispetto degli obblighi fiscali resta una priorità per le autorità ceche, benché esse non attribuiscano grande importanza alla semplificazione. Una legge sull'imposta sul reddito, che non è stata ancora presentata, e il cui progetto non è ancora disponibile, mira a semplificare il codice tributario.

(10)L'uso dei servizi di amministrazione digitale nella Repubblica ceca, benché in aumento dal 2015, resta uno dei più bassi nell'UE. Le autorità ceche hanno adottato iniziative per migliorare la disponibilità dei servizi di amministrazione digitale, molte delle quali sono ancora in fase di attuazione, mentre alcune singole misure non sono state ancora avviate. La responsabilità per lo sviluppo dei servizi è ripartita tra diversi ministeri e agli occhi dei portatori di interessi vi è una limitata cooperazione intersettoriale.

(11)L'intensità di R&S è aumentata significativamente negli ultimi anni, senza che però ciò si sia tradotto in un miglioramento della qualità dei risultati. Riforme della governance del sistema di R&S sono in corso ma non sono state ancora pienamente attuate. Nel febbraio 2017 il governo ha approvato una nuova metodologia di valutazione (Metodika 17+), intesa a rafforzare il meccanismo per l'assegnazione dei fondi per la ricerca di base e applicata. È in corso di adozione una serie di misure per rafforzare i legami tra università e imprese avvalendosi dell'effetto strutturante delle piattaforme ceche dell'innovazione.

(12)Benché i risultati scolastici siano generalmente buoni, si registra un peggioramento delle competenze di base. I risultati sono fortemente influenzati dal retroterra socioeconomico degli studenti. Gli scarsi risultati scolastici dei gruppi svantaggiati, in particolare della comunità rom, destano serie preoccupazioni. Secondo le stime una percentuale molto alta di bambini rom abbandona precocemente la scuola. È stato adottato un numero significativo di misure legislative e amministrative mirate a promuovere l'istruzione inclusiva che cominciano ora a essere attuate e intendono contribuire a colmare il divario nel successo e nei risultati scolastici tra i bambini rom e non rom. Nel marzo 2016 il parlamento ha adottato le modifiche della legge sull'istruzione che hanno esteso l'obbligo scolastico fino all'ultimo anno di istruzione prescolastica e hanno garantito un posto all'asilo nido per i bambini più piccoli. Tuttavia, le disuguaglianze nel sistema dell'istruzione rappresentano un ostacolo al miglioramento della qualità del capitale umano e limitano anche i risultati nel mondo del lavoro nelle fasi successive della vita. L'attrattiva della professione di insegnante rimane un problema a causa di un aumento degli adempimenti imposti agli insegnanti e dell'invecchiamento del corpo docente. Ciò è dovuto in parte a un salario che resta comparativamente basso, nonostante gli aumenti degli ultimi anni. Dopo diversi rinvii, il governo ha approvato un nuovo sistema di carriera degli insegnanti e del personale pedagogico, elaborato per migliorare l'attrattiva della professione. Con il significativo sostegno dei fondi UE sono in via di elaborazione opportunità per la formazione continua degli insegnanti, in particolare attività di sviluppo professionale relative all'insegnamento a gruppi misti e all'istruzione inclusiva. È necessario monitorare i risultati della riforma dell'istruzione superiore adottata dal parlamento nel gennaio 2016. È inoltre prevista una riforma del sistema di finanziamento degli istituti di istruzione superiore.

(13)Il tasso di disoccupazione nella Repubblica ceca è in costante diminuzione. L'inasprimento delle condizioni sul mercato del lavoro rende più difficile l'assunzione di personale da parte dei datori di lavoro. Vi sono però ancora possibilità di compensare tali lacune mobilitando i gruppi sottorappresentati, quali le donne con bambini piccoli, i lavoratori poco qualificati e i membri della comunità rom. Aumentare le capacità di sensibilizzazione e di attivazione dei servizi pubblici per l'impiego, insieme a politiche attive del mercato del lavoro adeguate e ben mirate e a servizi individualizzati, aiuterebbe ad aumentare la partecipazione dei gruppi sottoutilizzati. La partecipazione al mercato del lavoro delle donne con bambini piccoli è frenata da una persistente mancanza di servizi per l'infanzia accessibili e di qualità, in particolare per i bambini fino a tre anni, dalla lunga durata dei congedi parentali, dal limitato ricorso all'orario di lavoro flessibile da parte di entrambi i genitori e dallo scarso utilizzo del congedo parentale da parte dei padri. Negli ultimi anni sono state adottate alcune misure per affrontare i problemi menzionati. Tuttavia, i risultati sul mercato del lavoro per i lavoratori poco qualificati sono decisamente più scarsi che per tutti gli altri gruppi. Il parlamento sta esaminando attualmente il quadro legislativo per l'edilizia popolare, che dovrebbe fissare norme e gruppi di destinatari a livello nazionale.

(14)Nell'ambito del semestre europeo la Commissione ha effettuato un'analisi completa della politica economica della Repubblica ceca che ha pubblicato nella relazione per paese 2017. Ha altresì valutato il programma di convergenza e il programma nazionale di riforma, nonché il seguito dato alle raccomandazioni rivolte alla Repubblica ceca negli anni precedenti. La Commissione ha tenuto conto non soltanto della loro pertinenza ai fini della sostenibilità della politica di bilancio e della politica socioeconomica della Repubblica ceca, ma anche della loro conformità alle norme e agli orientamenti dell'UE, alla luce della necessità di rafforzare la governance economica dell'UE nel suo insieme, offrendo un contributo a livello UE per le future decisioni nazionali.

(15)Alla luce di questa valutazione, il Consiglio ha esaminato il programma di convergenza e ritiene che la Repubblica ceca dovrebbe rispettare le disposizioni del patto di stabilità e crescita,

RACCOMANDA che la Repubblica ceca adotti provvedimenti nel 2017 e nel 2018 al fine di:

1.Assicurare la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche, alla luce dell'invecchiamento della popolazione. Aumentare l'efficacia della spesa pubblica, in particolare contrastando la corruzione e le pratiche inefficienti negli appalti pubblici.

2.Rimuovere gli ostacoli alla crescita, in particolare razionalizzando le procedure di rilascio dei permessi di costruire e riducendo ulteriormente gli oneri amministrativi a carico delle imprese, attuando i principali servizi di amministrazione digitale, migliorando la qualità delle attività di R&S e promuovendo l'occupazione dei gruppi sottorappresentati.

Fatto a Bruxelles, il

   Per il Consiglio

   Il presidente

(1) GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1.
(2) COM(2017) 503 final.
(3) P8_ TA(2017)0038, P8_ TA(2017)0039 e P8_ TA(2017)0040.
(4) COM(2016) 725 final.
(5) COM(2016) 728 final.
(6) SWD (2017) 69 final.
(7) Articolo 23 del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 320).
(8) COM(2014) 494 final.