29.9.2017   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 252/199


RISOLUZIONE (UE) 2017/1655 DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 27 aprile 2017

recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Autorità bancaria europea per l'esercizio 2015

IL PARLAMENTO EUROPEO,

vista la sua decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Autorità bancaria europea per l'esercizio 2015,

visti l'articolo 94 e l'allegato IV del suo regolamento,

visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione per i problemi economici e monetari (A8-0079/2017),

A.

considerando che, in base ai suoi rendiconti finanziari, il bilancio definitivo dell'Autorità bancaria europea (in appresso «l'Autorità») per l'esercizio 2015 ammontava a 33 419 863 EUR, pari a un decremento dello 0,54 % rispetto al 2014 in ragione della recente creazione dell'Autorità; che l'Autorità è finanziata mediante un contributo dell'Unione (13 367 600 EUR, ossia il 40 %) e mediante contributi versati dagli Stati membri (20 051 400 EUR, ossia il 60 %);

B.

considerando che la Corte dei conti («Corte»), nella sua relazione sui conti annuali dell'Autorità bancaria europea per l'esercizio 2015 («relazione della Corte»), dichiara di aver ottenuto garanzie ragionevoli in merito all'affidabilità dei conti annuali dell'Autorità relativi all'esercizio 2015, nonché alla legittimità e alla regolarità delle operazioni sottostanti;

C.

considerando che, nel contesto della procedura di discarico, l'autorità di discarico sottolinea la particolare importanza di rafforzare ulteriormente la legittimità democratica delle istituzioni dell'Unione, da ottenere migliorando la trasparenza e la responsabilità e applicando il concetto della programmazione di bilancio basata sui risultati e della buona gestione delle risorse umane;

1.

rammenta che il Parlamento è stato una forza trainante nell'istituzione di un Sistema europeo di vigilanza finanziaria (SEVIF) nuovo e completo, comprese le tre autorità europee di vigilanza (AEV), per garantire un miglior sistema di vigilanza finanziaria dopo la crisi finanziaria;

Seguito dato al discarico 2014

2.

apprende dalla relazione della Corte che, per quanto riguarda un'osservazione sul contributo scolastico formulata nella relazione della Corte per il 2012, che risultava «in corso» nelle relazioni della Corte per il 2013 e il 2014, l'Autorità ha intrapreso azioni correttive e ha concluso contratti con 20 delle 21 scuole frequentate da figli di membri del personale;

Gestione finanziaria e di bilancio

3.

osserva che la valutazione della Corte è molto breve e offre pochi suggerimenti per migliorare l'efficienza della gestione del bilancio dell'Autorità;

4.

riconosce che gli sforzi in materia di controllo di bilancio intrapresi durante l'esercizio 2015 hanno avuto come risultato un tasso di esecuzione del bilancio del 99,34 %, cifra che rappresenta una diminuzione dello 0,47 % rispetto al 2014, e che il tasso di esecuzione degli stanziamenti di pagamento è stato dell'89,70 %, pari a un aumento del 5,76 % rispetto al 2014; apprende dall'Autorità che l'elevato tasso di esecuzione è dovuto a una buona pianificazione e a un buon controllo del bilancio nonché alla natura limitata del bilancio stesso dell'Autorità; osserva che alcuni elementi del programma di lavoro dell'Autorità sono stati rinviati al 2016 oppure realizzati a un livello ridotto per via dei tagli al bilancio;

5.

osserva che il Parlamento e il Consiglio hanno ridotto del 6 % le risorse finanziarie a disposizione dell'Autorità nel 2015 rispetto all'esercizio precedente, nonostante l'assegnazione di livelli più elevati di effettivi; rileva che l'Autorità, al fine di applicare tali tagli, ha dovuto ridurre il proprio programma di lavoro e diminuire i costi in settori quali missioni e riunioni operative, progetti informatici operativi e formazione del personale; riconosce inoltre che, nel corso dell'anno, l'euro ha perso notevole valore rispetto alla sterlina, il che ha costretto l'Autorità a chiedere un bilancio rettificativo di 1,9 milioni di EUR, adottato nell'agosto 2015, per poter ottemperare ai propri obblighi finanziari;

6.

sottolinea l'importanza di garantire un'assegnazione delle priorità e un livello di efficienza adeguati per quanto riguarda lo stanziamento delle risorse; ritiene, a tal proposito, che i tagli di bilancio iniziali non avrebbero dovuto essere attuati rinviando la pubblicazione di norme e orientamenti o riducendo la partecipazione ai gruppi di lavoro del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (BCBS); sottolinea che qualsiasi potenziale aumento delle risorse dell'Autorità deve essere accompagnato da adeguate misure di prioritarizzazione; propone che, in considerazione della crescente transizione del lavoro dell'Autorità dai compiti legislativi alla convergenza e all'applicazione della vigilanza, il bilancio e il personale dell'Autorità siano oggetto di un'assegnazione analoga;

7.

si compiace del fatto che il bilancio 2016 dell'Autorità sia notevolmente migliorato in quanto l'Autorità, il Parlamento e il Consiglio hanno fatto tesoro degli insegnamenti tratti dalla procedura relativa all'esercizio precedente, il che ha comportato un aumento del 20 % rispetto al bilancio iniziale del 2015;

Impegni e riporti

8.

rileva che l'Autorità ha ridotto ulteriormente il tasso complessivo degli stanziamenti impegnati riportati, passando dal 15,90 % nel 2014 al 9,7 % nel 2015; rileva che, secondo la relazione della Corte, i riporti di stanziamenti impegnati per il Titolo II (Spese amministrative) sono risultati elevati: 1 487 794 EUR (28 % del totale degli stanziamenti impegnati nell'ambito di tale titolo), contro i 3 431 070 EUR (48 %) del 2014; riconosce che tali riporti comprendono una questione irrisolta riguardante l'IVA ancora da versare sulla spesa a saldo relativa al nuovo edificio dell'Autorità, nonché un bollettino di pagamento concernente l'imposta sugli immobili commerciali emesso dalla Valuation Office Agency del Regno Unito;

9.

accoglie con favore il fatto che l'Autorità abbia diminuito del 40 % il valore dei riporti al 2016 rispetto all'esercizio precedente, nel contesto di una diminuzione dello 0,5 % del bilancio complessivo nel periodo compreso tra i due esercizi; riconosce che tale tendenza riflette un ritorno a livelli di riporti più normali alla fine del 2015, dopo l'elevato livello di riporti nel 2014 dovuto al trasferimento dell'Autorità presso la nuova sede, avvenuto nel dicembre 2014;

Storni

10.

prende atto dai conti definitivi dell'Autorità che quest'ultima ha effettuato 30 storni di bilancio nel corso del 2015; osserva che il limite del 10 % di cui all'articolo 27 del regolamento finanziario dell'Autorità è stato superato soltanto in un caso; rileva con soddisfazione che il livello e la natura degli storni nel 2015 sono rimasti entro i limiti delle regole finanziarie;

Procedure di appalto e di assunzione

11.

osserva che l'organico totale dell'Autorità è passato da 146 nel 2014 a 156 nel 2015 ed era costituito dal 45 % di donne e dal 55 % di uomini; constata che l'avvicendamento complessivo del personale a causa di dimissioni, mancato rinnovo o scadenza del contratto era pari al 10,3 %, cifra inferiore del 2,6 % rispetto al 2014; osserva con soddisfazione che, come negli anni precedenti, l'Autorità ha condotto una valutazione dei posti di lavoro, da cui è emerso che l'80,1 % dei posti erano «operativi» (incentrati direttamente sull'attuazione del mandato dell'Autorità), il 12,5 % riguardavano «gestione e coordinamento» mentre il 7,4 % erano «neutri»; osserva che su quattro posti collegati all'attuazione diretta del mandato dell'Autorità solo uno è di natura amministrativa;

12.

osserva che l'Autorità è chiamata a garantire l'equilibrio geografico e di genere nonché la conformità al principio delle pari opportunità, in conformità degli articoli 1 quinquies e 27 dello statuto dei funzionari; rileva che l'Autorità ha pubblicato tutti gli annunci di lavoro sul proprio sito Internet;

Prevenzione e gestione dei conflitti d'interesse e trasparenza

13.

osserva che l'Autorità ha adottato una politica di gestione dei conflitti di interessi nell'ottobre 2014 e orientamenti etici nel 2012; riconosce che la procedura di assunzione prevede, oltre alla valutazione del curriculum vitae dei futuri membri del personale, che questi ultimi dichiarino potenziali conflitti di interesse; constata che tutti i membri del personale devono dichiarare ogni anno potenziali conflitti di interesse, i quali sono valutati dal funzionario dell'Autorità responsabile per l'etica; rileva che i membri del consiglio delle autorità di vigilanza e i relativi supplenti sono altresì tenuti a dichiarare conflitti di interessi effettivi o potenziali, compresi gli interessi economici, in particolare eventuali partecipazioni azionarie in istituti finanziari; rileva inoltre che tutte le predette dichiarazioni e quelle dell'alta dirigenza dell'Autorità sono pubblicate sul sito Internet della stessa e vengono aggiornate ogni anno; deplora tuttavia che i curricula vitae dei membri del consiglio di amministrazione e del consiglio delle autorità di vigilanza non siano pubblicati sul sito web dell'Autorità; invita l'Autorità a pubblicare tali documenti non appena possibile, per garantire la sorveglianza e il controllo pubblici necessari sulla sua gestione;

14.

osserva che l'Autorità ha adottato una strategia antifrode che avrebbe dovuto essere pienamente attuata entro la fine del 2016; rileva con soddisfazione che nel 2016 l'Autorità ha eseguito una prima valutazione del rischio di frode all'interno di tutti i servizi, oltre a creare un'apposita sezione antifrode sul suo sito intranet con un canale di comunicazione per gli informatori;

15.

apprende dall'Autorità che essa opera a stretto contatto con tutti gli Stati membri per quanto riguarda la preparazione di relazioni regolamentari nel settore di sua competenza, che pubblica regolarmente; osserva con soddisfazione che l'Autorità ha attuato misure volte a garantire la trasparenza per quanto riguarda gli eventi pubblici e le parti interessate che incontra;

16.

ritiene che i processi verbali delle riunioni del consiglio delle autorità di vigilanza e dei gruppi di interesse, a disposizione del pubblico, debbano essere pubblicati subito dopo le riunioni stesse al fine di ridurre il lasso di tempo, attualmente di una durata che può arrivare fino a tre mesi, che intercorre tra le riunioni e la divulgazione dei processi verbali nonché di fornire un quadro più preciso delle discussioni tenute, delle posizioni dei membri e del loro comportamento di voto; ritiene che la sensibilizzazione dei cittadini dell'Unione possa essere potenziata anche grazie a eventi trasmessi in web streaming; manifesta preoccupazione per l'effettiva disparità di accesso a documenti e informazioni relativi alle riunioni interne da parte dei diversi soggetti interessati, compreso il Parlamento; accoglie con favore il fatto che, tra le AEV, l'Autorità garantisca il grado più adeguato di divulgazione delle informazioni relative alle riunioni del suo personale con i soggetti interessati; è del parere che l'Autorità dovrebbe istituire un canale sicuro per gli informatori nel quadro del suo piano d'azione per gli anni a venire;

Audit interno

17.

rileva che il Servizio di audit interno (SAI) della Commissione ha proceduto a un follow-up dell'esame limitato sulla gestione dei progetti informatici, che originariamente comprendeva quattro raccomandazioni; constata inoltre che una raccomandazione classificata come «importante» è già stata conclusa nel febbraio 2015 sulla base di un esame documentale del SAI;

18.

osserva che il SAI ha svolto un audit sulla gestione delle risorse umane che ha dato luogo a sei raccomandazioni, due delle quali classificate come «molto importanti», quattro come «importanti» e nessuna «critica»; si compiace che l'Autorità abbia accettato tutte le osservazioni e raccomandazioni e abbia messo a punto adeguati piani d'azione, che sono oggetto di un follow-up periodico da parte dell'Autorità stessa;

Prestazione

19.

rileva che l'Autorità collabora strettamente con l'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA) e l'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) per quanto riguarda tutte le funzioni di supporto, onde ridurre le spese amministrative ove possibile, generare sinergie e condividere prassi eccellenti; attende con interesse ulteriori sforzi da parte dell'Autorità volti a intensificare la collaborazione con altre agenzie decentrate e a ridurre ulteriormente i costi generali e amministrativi;

Altre osservazioni

20.

osserva che il 23 giugno 2016 i cittadini del Regno Unito hanno votato a favore dell'uscita dall'Unione europea; sottolinea che, ai sensi dell'articolo 50 del trattato sull'Unione europea, uno Stato membro che decide di recedere dall'Unione deve notificare tale intenzione al Consiglio europeo e l'Unione deve negoziare e concludere con tale Stato un accordo volto a definire le modalità del recesso; apprende dalla relazione della Corte che i conti e le note accompagnatorie dell'Autorità, che ha sede a Londra, sono stati stilati sulla base delle informazioni disponibili alla data della loro sottoscrizione, quando i risultati del referendum non erano ancora noti e la notifica formale che determina l'applicazione dell'articolo 50 non era stata presentata;

21.

osserva che, a seguito dell'esito del referendum del 23 giugno 2016 nel Regno Unito, l'Autorità ha elaborato una serie di valutazioni d'impatto per tutti i settori di sostegno, vale a dire IT, risorse umane, appalti, servizi per le imprese e comunicazioni, valutazioni che saranno aggiornate in funzione dei nuovi sviluppi;

22.

accoglie con favore le informazioni dettagliate che l'Autorità ha fornito all'autorità di discarico in merito agli impegni e alle responsabilità contrattuali in corso connessi alla sua presenza fisica nel Regno Unito; osserva che, ad eccezione del contratto di locazione, il massimo impegno o la massima responsabilità contrattuale potenziale in capo all'Autorità ammonta a 33,16 milioni di EUR, ma che non vi saranno sanzioni finanziarie in caso di risoluzione anticipata di tali contratti se verranno rispettati i periodi di preavviso applicabili compresi tra uno e tre mesi; esprime tuttavia preoccupazione per i potenziali rischi a livello operativo e di continuità delle attività nonché per i costi derivanti da una decisione di ricollocazione, come ad esempio gli appalti pubblici supplementari che potrebbe essere necessario avviare in tempi brevi se il calendario non prevede un periodo di transizione sufficiente per trasferirsi una nuova sede;

23.

rileva che l'Autorità ha firmato un contratto di locazione di 12 anni con scadenza l'8 dicembre 2026 e che, in normali condizioni contrattuali, vige l'obbligo di pagare l'affitto completo per l'intero periodo; osserva tuttavia che l'Autorità ha negoziato una clausola di risoluzione a metà durata del contratto, il che significa che, in caso di attivazione della clausola, l'Autorità sarebbe dispensata dall'obbligo di pagare il canone di locazione per gli ultimi sei anni; osserva inoltre che, in caso di attivazione della clausola di risoluzione, l'Autorità è obbligata a restituire la metà dell'incentivo (pari a un periodo di 32 mesi di locazione gratuita) già ricevuto e basato sull'intera durata del contratto (12 anni); rileva che, nel momento in cui lascia l'immobile, l'Autorità è tenuta a ripristinare le condizioni originarie dello stesso e, in questo caso, l'Autorità ha l'obbligo di pagare le spese per la rimozione degli allestimenti degli uffici da essa installati nei locali; osserva che l'importo esatto è soggetto a stime di esperti e a ulteriori negoziati; chiede all'Autorità di informare il Parlamento in merito all'importo, una volta che sarà nota la sua entità;

24.

invita la Commissione e il Consiglio, a seguito dell'attivazione della procedura di cui all'articolo 50 da parte del governo del Regno Unito, a rendere trasparenti e democratici il merito e il processo decisionale riguardo alla nuova sede dell'Autorità;

25.

ricorda che il sistema di finanziamento misto dell'Autorità, fortemente dipendente dai contributi delle autorità nazionali competenti, è inadeguato, inflessibile e oneroso e costituisce una potenziale minaccia alla sua indipendenza; invita pertanto la Commissione, nel Libro bianco previsto per il secondo trimestre del 2016 e in una proposta legislativa da presentare entro il 2017, a lanciare un sistema di finanziamento diverso basato su una linea di bilancio distinta nel bilancio dell'Unione e sulla totale sostituzione dei contributi delle autorità nazionali con commissioni a carico degli operatori di mercato;

26.

pone l'accento sul fatto che, nell'assicurarsi che tutte le funzioni attribuitele siano espletate pienamente e nei tempi previsti, l'ABE dovrebbe attenersi esclusivamente ai compiti assegnatile dal Parlamento e dal Consiglio; ritiene che l'Autorità dovrebbe esercitare pienamente il proprio mandato per promuovere in modo efficace la proporzionalità; rileva che, ove l'Autorità sia autorizzata ad elaborare misure di livello 2 e 3, dovrebbe prestare particolare attenzione, al momento dell'elaborazione di tali norme, alle caratteristiche specifiche dei diversi mercati nazionali e che gli operatori del mercato e le organizzazioni di tutela dei consumatori in questione dovrebbero essere coinvolti in una fase iniziale nel processo di definizione delle norme e durante le fasi di elaborazione e attuazione;

27.

rileva con preoccupazione che l'Autorità non esercita tutte le prerogative stabilite nel proprio quadro giuridico; sottolinea che l'Autorità dovrebbe garantire che le risorse siano massimizzate al fine di adempiere pienamente al suo mandato giuridico; rileva, in detto contesto, che una maggiore concentrazione sul mandato impartitole dal Parlamento e dal Consiglio potrebbe contribuire a un più efficiente uso delle sue risorse e a un più efficace conseguimento dei suoi obiettivi; sottolinea che, nello svolgimento dei suoi compiti e in particolare nella stesura di norme e pareri tecnici, l'Autorità deve informare a tempo debito, periodicamente e in modo esauriente il Parlamento europeo e il Consiglio in merito alle proprie attività;

28.

rinvia, per altre osservazioni di natura orizzontale che accompagnano la decisione di discarico, alla sua risoluzione del 27 aprile 2017 (1) sulle prestazioni, la gestione finanziaria e il controllo delle agenzie.


(1)  Testi approvati di tale data, P8_TA(2017)0155 (cfr. pagina 372 della presente Gazzetta ufficiale).