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10.12.2016 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 461/35 |
Pubblicazione di una domanda di modifica ai sensi dell’articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari
(2016/C 461/10)
La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla domanda di registrazione ai sensi dell’articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (1).
DOMANDA DI APPROVAZIONE DI UNA MODIFICA NON MINORE DEL DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DI UNA DENOMINAZIONE D’ORIGINE PROTETTA/DI UN’INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA
Domanda di approvazione di una modifica a norma dell’articolo 53, paragrafo 2, primo comma, del regolamento (UE) n. 1151/2012
«MOGETTE DE VENDÉE»
N. UE: PGI-FR-02129 — 18.3.2016
DOP ( ) IGP ( X )
1. Gruppo richiedente e interesse legittimo
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Vendée Qualité - Section Mogette |
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Indirizzo: Maison de l’Agriculture |
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21 Boulevard Réaumur |
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85013 La Roche-sur-Yon cedex |
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FRANCIA |
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Tel. +33 251368251 |
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Fax +33 251368454 |
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Email: contact@vendeequalite.fr |
Composizione e interesse legittimo: Producteurs de Mogette, gruppo di produttori, operatori addetti alla raccolta/cernita, industrie conserviere e industriali raggruppati in seno ad un’associazione disciplinata dalla legge del 1o luglio 1901. Poiché riunisce operatori impegnati nell’IGP «Mogette de Vendée», il gruppo è legittimato a presentare domanda di modifica del disciplinare.
2. Stato membro o paese terzo
Francia
3. Rubrica del disciplinare oggetto della modifica
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Denominazione del prodotto |
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Descrizione del prodotto |
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Zona geografica |
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Prova dell’origine |
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Metodo di ottenimento |
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Legame |
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Etichettatura |
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Altro: gruppo richiedente/struttura di controllo/requisiti nazionali/zona geografica |
4. Tipo di modifica
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Modifica del disciplinare di una DOP o IGP registrata da considerarsi non minore ai sensi dell’articolo 53, paragrafo 2, terzo comma, del regolamento (UE) n. 1151/2012. |
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☐ |
Modifica del disciplinare di una DOP o IGP registrata, per cui il documento unico (o documento equivalente) non è stato pubblicato, da considerarsi non minore ai sensi dell’articolo 53, paragrafo 2, terzo comma, del regolamento (UE) n. 1151/2012. |
5. Modifica (modifiche)
Rubrica «Descrizione del prodotto»
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Le caratteristiche della pianta sono state soppresse in quanto il prodotto tutelato dall’IGP è il grano. La descrizione del grano resta immutata. Queste caratteristiche sono state quindi soppresse al punto 3.2. del documento unico. |
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La descrizione della «Mogette de Vendée» si articola in tre paragrafi a seconda che si tratti di grani secchi, grani semisecchi surgelati oppure di «Mogette de Vendée» pastorizzata o sterilizzata. Ciascuna descrizione contiene le modalità di presentazione e di condizionamento. Questa riorganizzazione chiarisce la descrizione della «Mogette de Vendée». |
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Numerose disposizioni sono modificate:
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La forcella del tasso di umidità del grano secco dal 10 al 16 % è portata al 12- 17 % al fine di preservarne la qualità in modo ottimale. Dopo molti anni di applicazione del disciplinare, sembra in effetti che un tasso di umidità troppo basso (< 12 %) vada a scapito della qualità del prodotto: quando si raggiunge la soglia del 10 %, vi è effettivamente un numero maggiore di fagioli rotti e il tempo di cottura degli stessi è prolungato; viceversa un tasso di umidità del fagiolo più elevato (17 %) ne favorisce la cottura e il livello di morbidezza. Di conseguenza, il tasso di umidità del grano secco di cui al punto 3.2. del documento unico è compreso fra il 12 e il 17 %. |
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Per il fagiolo semisecco, la frase «il suo tasso di umidità è del 50 % in media» è soppressa. Il tasso di umidità era fornito a titolo indicativo senza che si trattasse di un valore bersaglio. Esso non aggiunge nulla di nuovo alla descrizione del prodotto. |
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Il paragrafo: «Il profilo sensoriale della Mogette de Vendée cotta presentato all’allegato 10 mette in evidenza le caratteristiche particolari del prodotto:
è sostituito dal seguente paragrafo: «Descrizione della “Mogette de Vendée” pastorizzata o sterilizzata:
Questa modifica deriva dai lavori effettuati dal gruppo per definire con maggiore esattezza il profilo sensoriale della «Mogette de Vendée». Essa intende riprendere le informazioni sensoriali essenziali. Inoltre, a causa della riorganizzazione dei paragrafi, la nuova redazione include le condizioni di presentazione. |
Rubrica «Prova dell’origine»
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Si aggiunge un paragrafo «Tenuta dei registri». Esso precisa alcune informazioni che devono figurare nella scheda di coltivazione: varietà, date di semina, di estirpazione e/o battitura, e coltivazioni anteriori. |
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Gli schemi relativi alla tracciabilità dei diversi prodotti sono sostituiti dalle tabelle. La presentazione è così semplificata e chiarita. Una tabella unica descrive la tracciabilità del prodotto secco e del prodotto semisecco surgelato. Una seconda tabella descrive la tracciabilità del prodotto pastorizzato e del prodotto sterilizzato. Tali modifiche formali non incidono sugli strumenti messi in atto per assicurare la tracciabilità. |
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Tenuto conto delle evoluzioni normative nazionali, la sigla DLUO (data limite di utilizzo ottimale) è sostituita dalla sigla DDM (durata minima di conservazione). |
Rubrica «Metodo di ottenimento»
Schemi di vita:
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Per maggiore chiarezza, gli schemi di vita della coltivazione e del condizionamento del prodotto venduto secco e semisecco surgelato sono sostituiti da regimi semplificati. I due schemi di vita relativi alla preparazione della «Mogette de Vendée» cotta in modo naturale e pastorizzata da un lato e sterilizzata dall’altro sono sostituiti da uno schema comune al prodotto pastorizzato e al prodotto sterilizzato. |
Caratteristiche della particella:
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Il paragrafo relativo alle caratteristiche della particella è semplificato. Gli elementi descritti non vincolanti sono soppressi ed il paragrafo è riformulato diventando così più comprensibile. Sono stati mantenuti soltanto gli elementi misurabili e, in alcuni casi, sono stati precisati. Si tratta:
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L’esigenza di un’analisi granulometrica per la qualificazione delle particelle è soppressa dal disciplinare; questa disposizione fa parte in effetti delle modalità relative ai controlli e, quindi, del piano di controllo. |
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L’esigenza di tenere una scheda di riferimento ed un registro delle particelle qualificate nel corso delle campagne dei fagioli è soppressa. La tenuta di questi registri non è una condizione dei produzione bensì di gestione della documentazione interna del gruppo. |
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Il paragrafo «Preparazione del terreno – Concime» è semplificato; si mantiene soltanto il criterio obiettivo relativo all’apporto di cloruro di potassio (vietato durante i 3 mesi che precedono la semina). Il punto in cui si descrivono le modalità di preparazione del terreno per ottenere «una terra sottile» fa parte delle buone pratiche agricole. Esso non è associato ad un valore bersaglio ed è soppresso. La frase che indica che la concimazione azotata è «ragionevole e che la quantità è stabilita dal produttore grazie al metodo dei bilanci», si riferisce alla normativa in vigore ed è quindi soppressa. |
Semina:
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Il paragrafo: «La semina ha luogo a partire dal 10 maggio con le varietà attuali al fine di assicurare che sia realizzata in una terra sufficientemente calda e secca. Assicurare l’omogeneità della crescita fornisce una garanzia supplementare di omogeneità del raccolto. Prima di questa data la terra rischia di essere troppo fredda, la Mogette crescerà in modo scaglionato, non si svilupperà correttamente e il prodotto finale non avrà la qualità che ci si aspetta. Se i due criteri, temperatura e umidità, non sono rispettati, la coltivazione subisce ritardi nello sviluppo ed una crescita eterogena e scaglionata. La data del 20 giugno è stata fissata in quanto il clima della Vandea, con autunni abbastanza piovosi, rende molto ipotetici i raccolti realizzati a partire dal mese di ottobre. Il periodo di semina è limitato ai mesi che vanno dal 10 maggio al 20 giugno.» è sostituito da: «La semina si effettua dal 10 maggio al 20 giugno. Il produttore è autorizzato a seminare prima della data del 10 maggio se la temperatura del suolo alla profondità della semina (fra 1 e 4 cm) è di almeno 12 °C». Questa disposizione è più precisa e consente la semina anteriormente al 10 maggio negli anni in cui sono soddisfatte le condizioni climatiche prima di questa data. |
Varietà:
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Il paragrafo: «Le varietà di sementi adoperate vengono selezionate in modo regolare dall’interprofessione della “Mogette de Vendée” fra le varietà commerciali disponibili nel catalogo ufficiale delle varietà e che corrispondono ai criteri attesi per la “Mogette de Vendée” e permangono conformi alla “Mogette de Vendée” come è conosciuta tradizionalmente nella Vandea. L’elenco delle varietà è annuale e viene distribuito ai produttori:
è sostituito da una procedura di selezione delle varietà più precisa, redatta come segue: «La “Mogette de Vendée” è prodotta a partire da sementi standard:
È vietato l’utilizzo di sementi di fattoria. L’iscrizione di una nuova varietà rispetta una procedura che permette di assicurarsi che:
Una nuova varietà può essere iscritta nell’elenco delle varietà riconosciute dal gruppo soltanto se:
Una varietà già iscritta può essere esclusa se essa è oggetto di un parere sfavorevole di un comitato di degustazione detto “comitato di esperti” del gruppo, dopo aver prelevato e degustato alcuni campioni rappresentativi. Il “comitato di esperti” è composto da almeno 5 persone che rappresentano almeno 2 dei 3 collegi seguenti: consumatori, persone che hanno esercitato o che esercitano un’attività nel mondo agricolo e ristoratori. Le decisioni finali d’iscrizione o di esclusione di una varietà dell’elenco delle varietà riconosciute sono adottate dal gruppo. L’elenco delle varietà autorizzate è disponibile nella sede del gruppo e trasmesso all’organismo di controllo annualmente.» L’obiettivo di questa modifica è l’utilizzo esclusivo delle sementi certificate per ragioni sanitarie. In effetti, l’utilizzo di sementi certificate è lo strumento più efficace per garantire l’utilizzo di sementi esenti da qualsiasi fitopatia. Ciò consente fra l’altro di lottare contro la ruggine batterica. Questa fitopatia del fagiolo è particolarmente difficile da estirpare, essa contamina il suolo per anni e si trasmette da una particella all’altra. Senza un’accresciuta vigilanza i suoli del territorio potrebbero essere rapidamente infestati compromettendo in tal modo i raccolti e il futuro della coltivazione del fagiolo nella zona. Del resto, l’utilizzo di sementi certificate ha un impatto diretto sull’omogeneità del prodotto contrariamente alle sementi di produzione locale che possono degenerare col trascorrere degli anni. Il produttore di sementi per la «Mogette de Vendée» deve essere certificato per garantire una semente sana e stabile. Nel caso di una produzione di sementi di produzione locale, i rischi di degenerescenza e i rischi sanitari sono più significativi, compromettendo così il raccolto. |
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La procedura che sfocia nell’iscrizione di una nuova varietà viene precisata: obbligo di rispettare due campagne di prova, rispetto delle caratteristiche fisiche e organolettiche del prodotto, parere di un comitato di esperti. Questa procedura codifica la pratica usuale del gruppo. |
Gestione della coltivazione:
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Poiché questo paragrafo non contiene alcun valore bersaglio, lo si è soppresso. Le disposizioni descritte rientrano nelle buone pratiche di produzione ad eccezione dei requisiti documentali che vengono spostati nel paragrafo «Tenuta di registri». |
Raccolta e condizionamento della «Mogette de Vendée» secca:
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La tecnica di raccolta «diretta», già autorizzata per la produzione di fagioli semisecchi, è aggiunta per la raccolta dei fagioli secchi. Le evoluzioni tecniche permettono ormai la raccolta diretta (battitura senza fase di estirpazione ma con una fase di essiccazione sulla pianta) per il fagiolo secco. Vent’anni fa soltanto i fagioli semisecchi potevano essere battuti con il metodo di battitura diretta. L’utilizzo di questo metodo per la battitura dei grani secchi li avrebbero snaturati: i grani secchi sono molto fragili e la battitura diretta con il materiale dell’epoca avrebbe rotto i grani. La camera di battitura ha tuttavia subito un’evoluzione. Prima essa era corta e la battitura avveniva meccanicamente senza possibilità di regolazioni. Al giorno d’oggi la camera di battitura è lunga (5 m). La materia vegetale resta quindi più a lungo nella macchina ed è possibile estrarre il grano dolcemente, senza aggredire il prodotto, utilizzando diversi parametri come l’inclinazione della chambre. Questo tipo di materiale consente di adattarsi all’igrometria del prodotto e alla quantità di vegetazione: i baccelli quindi non devono subire una essiccazione completa mediante la fase di essiccazione al suolo. Con la raccolta diretta, i fagioli rimangono mediamente da 6 a 10 giorni supplementari sulla terra. L’essiccazione è più progressiva e meglio controllata rispetto a quanto avviene per i fagioli estirpati e lasciati sul terreno in raccolta indiretta (quando la pianta rimane sul terreno riprende l’umidità della notte). Si introduce quindi la possibilità di raccolta diretta per i fagioli secchi pur mantenendo la tecnica di raccolta indiretta. |
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Le disposizioni relative alla valutazione dello stadio della raccolta («quando la maggior parte delle foglie verdi è essiccata ed il grano ha raggiunto il tasso di umidità (ritenuto) adeguato (10-20 %)») sono sostituite da una disposizione più obiettiva e più facile da controllare: «90 % minimo di baccelli secchi». Questa riformulazione non modifica lo stadio di raccolta. |
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Il tasso di umidità dei grani all’arrivo nei locali di raccolta passa dal 10-20 % al 12-25 %, al fine di tenere conto della modernizzazione del materiale di essiccazione nel centro di lavorazione. In effetti, la precisione dei parametri di regolazione del materiale esistente permette d’ora in avanti di essiccare un prodotto la cui umidità raggiunge il 25 % in condizioni ottimali preservando le qualità dei singoli grani. Inoltre, con l’esperienza, sembra che il tasso di umidità del 10 % non sia favorevole alla qualità del prodotto. In effetti, a una tale umidità, i grani rotti sono più numerosi e la cottura è più lunga. La soglia di umidità è limitata quindi al 12 %. |
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Gli obblighi di essiccazione sono modificati: l’umidità che richiede un’essiccazione obbligatoria compresa fra il 16 e il 20 % è sostituita da un’umidità superiore al 17 % in quanto un tasso più elevato favorisce la cottura del grano e il suo carattere soffice. |
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La fase di pre-pulitura del grano secco è resa facoltativa. La sua realizzazione non incide sulla qualità del prodotto finito. Per precisare la menzione «percentuale di impurità molto debole», vengono aggiunte caratteristiche fisiche precise alle quali devono rispondere le partite di fagioli al temine della fase di cernita: lo 0,4 % massimo (en masse) di corpi estranei, polveri, grani estranei, scorie vegetali, grani non adatti al consumo e il 4 % massimo (in massa) di grani macchiati, raggrinziti, accartocciati, spezzati. |
Raccolta e confezionamento della «Mogette de Vendée» semisecca:
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Le disposizioni relative alla valutazione dello stadio della raccolta («Allorché la maggior parte delle piante ha raggiunto uno stadio soddisfacente di raccolta […]. I baccelli non devono essere troppo verdi: lo stadio semisecco non sarebbe raggiunto. Essi non devono essere nemmeno troppo secchi.») sono sostituite da una disposizione più precisa «nello stadio in cui almeno il 65 % dei grani è bianco». Tale riformulazione non modifica lo stadio della raccolta. |
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Il titolo della parte 7.6 «Produzione della Mogette de Vendée semisecca surgelata» è soppresso. Il contenuto di questa parte è integrato nella parte 5.4. «Raccolta e condizionamento della “Mogette de Vendée” semisecca surgelata». |
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Viene aggiunto un obbligo relativo alla temperatura del prodotto semisecco al ricevimento: essa deve essere inferiore o pari a 30 °C al ricevimento. Questa aggiunta contribuisce alla qualità del prodotto in quanto intende garantire la mancanza di fermentazione dei grani e, quindi, la mancanza di degradazione della loro qualità. |
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L’attuale procedura di lavaggio si svolge in tre tappe: lavaggio/stoccaggio dei grani senz’acqua in apposite vasche. L’obbligo di effettuare due lavaggi distinti inframmezzati da un periodo di stoccaggio è soppresso:
È quindi soppressa anche la precisazione di «primo» lavaggio. |
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La descrizione completa del processo di surgelazione è sostituita dal nome del metodo «Il prodotto è surgelato IQF» la cui definizione figura in calce alla pagina del disciplinare («IQF (Individually Quick Frozen: tecnica di fabbricazione di prodotti surgelati adattati per i piccoli prodotti fragili evitando che i pezzi si agglomerino fra loro.»). Il nome di questo metodo è già presente nel disciplinare in vigore nel paragrafo «Requisiti nazionali». |
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Per precisare la menzione «basso tasso di impurità», si aggiungono delle caratteristiche precise alle quali devono rispondere le partite di fagioli al temine della fase di cernita: 0,4 % massimo (in massa) di corpi estranei, polveri, grani estranei, scorie vegetali, grani inadatti al consumo e il 4 % massimo (in massima) di grani macchiati, raggrinziti, accartocciati, spezzati. |
«Mogette de Vendée» cotta al naturale pastorizzata e sterilizzata:
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Le disposizioni relative al succo nel quale sono condizionati i fagioli vengono riformulate ai fini di una migliore comprensione. In effetti, la redazione «succo costituto da acqua e da sale marino (o no)» non permette di comprendere se sia la presenza del sale o l’origine marina ad essere facoltativa. Quest’espressione è sostituita da «succo costituito da acqua con o senza sale marino». |
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Per quanto riguarda le evoluzioni legislative e normative e soprattutto del regolamento (CE) n. 852/2004, i parametri di pastorizzazione e di sterilizzazione sono lasciati alla valutazione degli operatori a cui spetta il compito di applicare un trattamento termico che garantisca la stabilità batteriologica dei prodotti fino alla DLC (data limite di consumo) o DDM (data di durabilità minima). Le seguenti precisazioni sono quindi soppresse: «La temperatura di pastorizzazione si colloca attorno ai 98 °C. Il valore minimo di pastorizzazione è pari a 1 000.» e «Il valore minimo di sterilizzazione è pari a 10.». |
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La formulazione «Il tempo di sbiancatura va da 30 a 40 minuti» è sostituita da «Il tempo di sbiancatura è di 40 minuti al massimo». In effetti, un tempo di sbiancatura prolungato incide negativamente sulla consistenza del prodotto che si schiaccia facilmente. Viceversa, un tempo di sbiancatura corto non incide sulla consistenza del prodotto il cui carattere fondente è assicurato dal trattamento termico che segue. Di conseguenza, come avviene attualmente per il prodotto pastorizzato, solo un tempo di sbiancamento massimo è mantenuto per il prodotto sterilizzato. |
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Si precisa per i prodotti sterilizzati che il condizionamento in boccali di vetro è obbligatorio soltanto quando i prodotti sono destinati ad essere venditi in UVC. In effetti, altri tipi di condizionamento sono autorizzati allorché il prodotto è destinato, ad esempio, a dei grossisti. |
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L’obbligo di stoccare i prodotti sterilizzati al riparo dalla luce è soppresso nella misura in cui, una volta che il prodotto è posto sugli scaffali nella fase della distribuzione, questo requisito non può essere applicato. |
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I punti che fanno parte della normativa generale sono soppressi: «Le unità di vendita sono poi etichettate», «La catena del freddo è rispettata fino al punto di vendita con un mantenimento della temperatura inferiore a +4 °C.», «I boccali sono quindi etichettati». |
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Le menzioni imprecise che non si riferiscono ad alcun valore bersaglio sono soppresse: «la qualità della sbiancatura è verificata visualmente», «la temperatura di pastorizzazione si colloca attorno ai 98 °C», «un test di cottura è realizzato per verificare la coerenza con le caratteristiche della “Mogette de Vendée”», «I prodotti pastorizzati e sterilizzati danno al consumatore la possibilità di disporre al tempo stesso di un prodotto di qualità e di una grande rapidità di preparazione. I procedimenti mantengono intatte le caratteristiche della “Mogette de Vendée”». |
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Altre disposizioni che rientrano nel programma di controllo sono soppresse: «la contabilità di magazzino e la tracciabilità delle partite di “Mogette de Vendée” sono verificate. Una serie di controlli documentali ha luogo per verificare il rispetto del disciplinare nelle varie fasi del processo. I fagioli declassati sono commercializzati con la denominazione “Fagiolo bianco”.» |
Rubrica «Legame con l’origine»
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Il «Legame con l’origine» è stato riformulato al fine di caratterizzare con maggiore esattezza le specificità della zona, le specificità del prodotto e il legame causale. La redazione del punto 5. del documento unico è stata armonizzata con la nuova redazione del legame con l’origine nel disciplinare. |
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La modifica di questa parte è legata all’introduzione del raccolto diretto del fagiolo secco e riguarda l’essiccazione del prodotto secco sulla particella. Con l’integrazione del metodo di raccolta diretta, l’essiccazione del prodotto con questo tipo di raccolta avviene ormai «sulla pianta» anziché soltanto sul terreno. L’introduzione di una nuova possibilità di raccolta consente in tal modo di raccogliere le Mogettes dopo l’essiccazione «nel campo»«sul terreno» (metodo di raccolta indiretta conservato), o «sulla pianta» (metodo di raccolta diretta aggiunto). La «Mogette de Vendée» raccolta secondo quest’ultimo metodo ha un ciclo di coltivazione (dalla semina alla raccolta) di 6-10 giorni supplementari in media. Essa non modifica tuttavia il legame con l’origine in quanto deriva dall’evoluzione delle conoscenze locali e dal miglioramento dell’attrezzatura, segnatamente del materiale necessario alla raccolta. Essa non rimette in questione le specificità del prodotto. |
Rubrica «Etichettatura»
Le due frasi seguenti:
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«i prodotti che beneficiano dell’IGP sono venduti sotto la denominazione Mogette de Vendée»; |
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«la menzione “Indicazione geografica protetta” e/o il logo comunitario devono figurare sulle etichette» |
sono soppresse dal documento unico. La denominazione IGP «Mogette de Vendée» e il simbolo IGP dell’Unione europea sono ormai resi obbligatori dal regolamento (UE) n. 1151/2012.
Rubrica Altro
«Gruppo richiedente»
Il nome del gruppo richiedente nonché i dati ad esso relativi sono aggiornati:
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il gruppo richiedente è «Vendée Qualité – Section Mogette» |
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i dati ad esso relativi sono:
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Le informazioni relative all’organizzazione della filiera sono soppresse in quanto non riguardano le disposizioni relative alla «Mogette de Vendée».
Rubrica Altro
«Riferimenti relativo alle strutture di controllo»
Struttura di controllo: in applicazione delle norme in vigore a livello nazionale, finalizzate ad armonizzare la redazione del disciplinare, il nome e i dati di contatto dell’organismo di certificazione sono soppressi. Questa rubrica cita ormai i dati di contatto delle autorità competenti in materia di controllo a livello francese, ossia l’Institut national de l’origine et de la qualité (INAO) e la Direction générale de la concurrence, de la consommation et de la répression des fraudes (DGCCRF). È possibile consultare il nome e i dati di contatto dell’organismo di certificazione sul sito dell’INAO e sulla base dati della Commissione europea.
Rubrica Altro
«Requisiti nazionali»
In considerazione delle evoluzioni legislative e normative nazionali, questa rubrica è rivista e le esigenze vengono rifocalizzate sui principali punti da controllare.
Rubrica Altro
«Zona geografica»
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La carta della zona geografica è sostituita da una carta semplificata. La ripartizione dei diversi operatori sul territorio è soppressa in quanto soggetta ad evoluzione. |
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La presentazione di comuni per cantone è sostituita da un elenco dei comuni (fusioni, cambiamenti di nomi ecc. …). Quando è stato redatto il disciplinare in vigore sono stati omessi tre comuni. Essi appartengono a tre cantoni accettati integralmente nella zona geografica così come essa è menzionata nella scheda sintetica registrata. Il comune di Mallièvre è stato dimenticato nell’elenco dei comuni del cantone di Mortagne-sur-Sèvre. Il comune di Montaigu è stato dimenticato nell’elenco dei comuni del cantone di Montaigu. Il comune di Longève è stato dimenticato nell’elenco dei comuni di Fontenay-le-Comte. I comuni di Montaigu, Mallièvre, Longèves sono quindi reintegrati nell’elenco dei comuni citati nel disciplinare. I confini della zona geografica di produzione restano immutati. |
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L’argomentazione relativa alle regioni escluse dalla zona è soppressa in quanto non riveste alcun interesse ai fini delle caratterizzazione della zona geografica della denominazione. Le tappe specifiche della produzione che devono aver luogo nella zona geografica delimitata, definite al capitolo 3 del disciplinare relativo alla delimitazione della zona geografica e rimaste immutate, sono precisate nel documento unico. Al punto 3.4. diventato 3.5. del documento unico, la frase «La coltivazione della “Mogette de Vendée” deve essere realizzata nella zona geografica dell’IGP» è sostituita da «Le fasi che devono essere realizzate nella zona geografica sono le tappe della coltivazione della “Mogette de Vendée”, fino al raccolto». Questa modifica fa parte di un processo di armonizzazione con il disciplinare. |
DOCUMENTO UNICO
«MOGETTE DE VENDÉE»
N. UE: PGI-FR-02129 — 18.3.2016
DOP ( ) IGP ( X )
1. Denominazione
«Mogette de Vendée»
2. Stato membro o paese terzo
Francia
3. Descrizione del prodotto agricolo o alimentare
3.1. Tipo di prodotto
Classe 1.6. Ortofrutticoli e cereali freschi o trasformati
3.2. Descrizione del prodotto a cui si applica la denominazione di cui al punto 1
La «Mogette de Vendée» è un fagiolo bianco della specie Phaseolus vulgaris di tipo Lingot; esso viene raccolto secco (piena maturità) o semisecco.
Il grano è di forma regolare ellittica - reniforme grande, lungo da 1 a 2 centimetri, rettangolare spesso con un’estremità tronca, di spessore superiore o uguale a 4,5 mm.
Descrizione della «Mogette de Vendée» in grani secchi.
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Il colore è bianco e omogeneo, senza striature accentuate visibili. |
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La buccia è sottile e lucida. |
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Il grano è secco, il suo tasso di umidità è compreso fra il 12 e il 17 %. |
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Il peso di mille grani è compreso fra 400 g e 650 g. |
Descrizione della «Mogette de Vendée» in grani semisecchi surgelati.
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Forma regolare, ellittica-reniforme grande, un po’ più grosso rispetto al fagiolo secco. |
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Il colore va dal bianco al verde molto chiaro a seconda del suo stadio di maturità. |
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La buccia è liscia e lucida. |
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Il grano è un prodotto fresco, che non richiede ammollo. |
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Il grano ha raggiunto la sua maturità fisiologica ma non è ancora essiccato, il suo tasso di umidità in media e del 50 %. |
Descrizione della «Mogette de Vendée» pastorizzata o sterilizzata:
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I grani sono di colore bianco crema chiaro (con qualche sfumatura). |
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Essi possono presentarsi leggermente scoppiati visto il loro carattere fondente. |
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I grani sono proposti immersi in un succo da consumare costituito soltanto di acqua (salata o no). |
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Essi presentano consistenza fondente, forma e dimensioni omogenee. |
3.3. Alimenti per animali (solo per i prodotti di origine animale) e materie prime (solo per i prodotti trasformati)
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3.4. Fasi specifiche della produzione che devono aver luogo nella zona geografica delimitata
Le fasi che devono essere realizzate nella zona geografica sono le fasi della coltivazione della «Mogette de Vendée», fino al raccolto.
3.5. Norme specifiche in materia di affettatura, grattugiatura, confezionamento ecc., del prodotto a cui si applica la denominazione
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La vendita sfusa ai privati di «Mogette de Vendée» in grani secchi è esclusa: il prodotto deve essere presentato in UVC (unità di vendita consumatore): sacchetti, reti od altri tipi di condizionamento di pesi diversi. |
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La vendita sfusa ai privati di «Mogette de Vendée» in grani semisecchi surgelati è esclusa: il prodotto deve essere presentato in UVC (unità di vendita consumatore): sacchetti, o altre forme di condizionamento di pesi diversi. |
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La «Mogette de Vendée» cotta al naturale pastorizzata si presenta in vaschetta opercolata o sacchetto UVC. |
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La «Mogette de Vendée» cotta al naturale sterilizzata, allorché è venduta in UVC, è confezionata in boccali di vetro. |
3.6. Norme specifiche in materia di etichettatura del prodotto cui si riferisce la denominazione
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4. Descrizione concisa della zona geografica
Dipartimenti della Loira Atlantica:
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i comuni di Geneston, Legé, La Limouzinière, La Marne, Montbert, Paulx, La Planche, Saint-Colomban, Corcoué-sur-Logne, Saint-Étienne-de-Mer-Morte, Saint Philbert-de-Grand-Lieu (eccetto il lago), Touvois, Vieillevigne. |
Dipartimento della Vendée:
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i cantoni di: Aizenay, Challans (eccetto i comuni di Bois-de-Cené, Chateauneuf, Sallertaine), Chantonnay, La Châtaigneraie, Fontenay-le-Comte (eccetto i comuni di Damvix, Maillé, Le Mazeau, Saint Sigismond e Vix), Les Herbiers, Mareuil-sur-Lay-Dissay (eccetto i comuni di Angles, La Jonchère, St Benoist-sur-Mer, La Tranche-sur-Mer), Montaigu, Mortagne-sur-Sèvre, La Roche-sur-Yon Nord, La Roche-sur-Yon Sud. |
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i comuni di: Beaulieu-sous-la-Roche, La Chapelle-Achard, La Chapelle-Hermier, Chasnais, Coëx, Le Girouard, Lairoux, Landeronde, Luçon, Les Magnils-Reigniers, Martinet, La Mothe-Achard, Mouzeuil-Saint-Martin, Nalliers, Nieul-le-Dolent, Pouillé, Sainte-Flaive-des-Loups, Sainte-Gemme-la-Plaine, Saint-Georges-de-Pointindoux, Saint-Julien-des-Landes, Saint-Mathurin. |
5. Legame con la zona geografica
La zona della «Mogette de Vendée» è caratterizzata da una geologia, un clima e fattori umani che costituiscono la specificità di questa zona.
Prolungamento meridionale del Massif Armoricain, la Vendée sembra essenzialmente una regione arbustiva (70 % della superficie totale del dipartimento) dal rilevo leggermente ondulato, caratterizzato da una rete «flessibile» di siepi – che svolgono la funzione di frangiventi nei confronti dei flussi nord-est attivi in primavera. I terreni sono bruni, di media profondità, spesso di tipo brunisol (suoli bruni forestali) o luvisuoli (suoli lavati). Essi presentano un buon equilibrio argilla- limo da cui risulta un’utile riserva idrica media (fra 120 e 160 mm).
Le temperature medie sono miti in primavera (15-16 °C nel mese di maggio) e con deboli escursioni termiche giornaliere. Durante i mesi più caldi (da giugno ad agosto), le temperature minime medie vanno da temperature che oscillano fra i 12 e i 16 °C sui terreni che si stendono verso il litorale mentre le temperature medie massime variano fra i 22 e i 26 °C delle isole della Vandea nell’interno. A questo clima particolarmente mite e soleggiato si aggiunge una pluviometria soddisfacente (1 000 mm in media nella zona) con quantitativi cumulati da giugno ad agosto compresi fra 120 e 150 mm. Il mese di agosto è caratterizzato da una scarsa pluviometria, 44 mm in media nella zona. Le precipitazioni che si registrano nel periodo compreso fra ottobre e marzo, consistenti e regolari, permettono ai terreni di ricostituite la loro riserva idrica. Quanto al soleggiamento della zona, la Vendée beneficia di un numero annuo di ore di soleggiamento superiore del 10 % a quello del resto della regione, ovvero 2 000 – 2 500 ore/anno.
Su questo territorio, propizio alla coltivazione del fagiolo bianco, gli uomini hanno sviluppato delle conoscenze che si sono trasmesse di generazione in generazione e migliorate così da consentire una produzione di qualità. Queste conoscenze permettono, fra l’altro ai produttori, di partecipare in modo molto preciso e rigoroso alle fasi fondamentali della coltivazione dei fagioli secchi e semisecchi. Prima di tutto, un protocollo di selezione delle varietà tramite una serie di test in coltivazione, scambi e degustazioni, permette di garantire e di mantenere, anno dopo anno, l’autenticità della «Mogette de Vendée». Inoltre, queste conoscenze si esprimono nella scelta di suoli il cui tasso di argilla e di limo è adatto alla coltivazione della «Mogette de Vendée». Infine, la determinazione della data propizia alla semina (in terreni sufficientemente riscaldati) e la diagnosi dello stadio ottimale di battitura (90 % di baccelli secchi per i fagioli secchi o 65 % dei grani bianchi per il prodotto semisecco) sono il frutto di numerosi anni di preparazione del terreno e di conoscenza del prodotto.
La «Mogette de Vendée» è un fagiolo bianco di tipo Lingot, reniforme e regolare. Il prodotto finito secco (dal 12 al 17 % di umidità) presenta un colore bianco. Il prodotto raccolto semisecco combina grani bianchi a grani verde chiaro. La buccia è sottile, liscia e lucida, il che conferisce al prodotto una consistenza fondente dopo la cottura ed una buccia poco dura. I grani sono particolarmente omogenei indipendentemente dalle dimensioni, dalla forma e dai colori (bianco per i grani secchi, bianco e verde chiaro per i grani semisecchi) o in termini di imperfezione (presentano pochi difetti).
La specificità dell’IGP «Mogette de Vendée» si basa sulla qualità e sulla reputazione del prodotto nel corso della storia. La «Mogette de Vendée» affonda la sua identità al tempo stesso nelle caratteristiche pedoclimatiche della zona e nelle competenze specifiche legate alla conoscenza di questa produzione e dell’ambiente con il quale interagisce. La consistenza particolarmente fondente «Mogette de Vendée» e l’omogeneità dei suoi grani sono intimamente connessi alle caratteristiche pedoclimatiche della zona IGP ed alle competenze degli uomini e delle donne che la coltivano.
Le abbondanti piogge invernali permettono ai terreni della zona di ricostituire la propria riserva d’acqua. In primavera, la disponibilità di quest’acqua, associata alle scarse escursioni termiche giornaliere, permettono, non appena il terreno raggiunge una temperatura ideale (attorno ai 12 °C), una germinazione ed uno sviluppo omogenei dell’insieme delle piante. Grazie alle sue competenze, inoltre, il produttore Grazie alle sue competenze, il produttore è in grado di scegliere il momento ottimale per la semina. Quanto alla presenza di siepi, va detto che esse fungono da frangivento contro l’essiccazione dei terreni favorendo in tal modo una crescita rapida e regolare delle piante. Questa regolarità nella crescita svolge una funzione fondamentale nell’omogeneità del prodotto al momento del raccolto.
I terreni della zona presentano un buon equilibrio argilla-limo da cui risulta una riserva idrica media sufficiente per limitare naturalmente lo stress idrico. Quando le condizioni naturali non sono più soddisfacenti, il produttore, grazie alle sue competenze, potrà intervenire irrigando le piante. Questo apporto regolare di acqua alle piante di fagiolo e, di conseguenza, ai grani, evita l’alterazione e l’indurimento delle membrane cellulari. L’apporto idrico è inoltre fondamentale nello sviluppo del carattere fondente e omogeneo dei fagioli.
Il clima estivo, caldo e soleggiato, rende possibile l’essiccazione naturale nei campi, sia sul terreno (caso dell’estirpazione delle piante prima della battitura) o sulla pianta (caso della battitura diretta), permettendo di ridurre le differenze nello stadio di crescita dei fagioli e di disporre quindi di un prodotto omogeneo. La scelta della data di estirpazione e/o di battitura è pertanto fondamentale e questa tappa deve avere luogo nel momento in cui il fagiolo ha raggiunto un corretto stadio di maturità (almeno il 90 % dei baccelli secchi per il prodotto secco e il 65 % di grani bianchi per il prodotto venduto semisecco) e ad un’umidità particolare (fra il 12 e il 25 % per il prodotto secco; circa il 50 % per il prodotto semisecco). Soltanto una grande esperienza e conoscenza della coltivazione possono permettere di identificare questo stadio ottimale, fase ultima che garantisce la tipicità del prodotto.
La «Mogette de Vendée» è una produzione tradizionale, ancorata nel suo territorio. Sin dalla fine del XVII secolo, i medici segnalano la coltivazione di «fagioli» in Vandea. «È in questa regione […] che il fagiolo “americano” sembra effettivamente aver trovato la sua terra di elezione […]. Nel corso del secolo, la reputazione del fagiolo denominato Mogette si estese sicuramente ad altre regioni della Vandea dal momento che, nel 1931, la guida UNA raccomanda ai gastronomi non soltanto i fagioli di Fontenay-le-Comte, Luçon e Nalliers, nel sud del dipartimento, bensì anche quelli di Pouzauges, nell’haut bocage». (Prom’Agri, 1995; Guichard, O. et al., 1993).
Nel 1930 T. Sarrazin, responsabile del dipartimento agricolo, indicava, a proposito delle colture orticole in Vandea: «la più importante di tutte è quella del fagiolo a grani, che occupa quasi 9 000 ettari, e di cui una varietà locale denominata Mogette costituisce la base dell’alimentazione della popolazione locale della Vandea. Esso è diffuso in tutto il dipartimento. In un passato più recente si poteva leggere, in un giornale del 1966, a proposito delle vendite di questa campagna: «I corsi si sono mantenuti nonostante le importazioni di fagioli a prezzi bassi; ciò è dovuto al fatto che la qualità delle produzioni della Vandea è riconosciuta ed apprezzata da numerosissimi acquirenti. […] I produttori di fagioli della Vandea, che hanno la fortuna di trovarsi un una regione privilegiata in cui questa produzione è di una qualità innegabile […].» (Couradette, 1966).
Questa qualità del prodotto «Mogette de Vendée» è confermata anche dai responsabili nazionali: «in una regione come la Vandea, […] abbiamo delle possibilità per quanto riguarda il fagiolo e per quanto riguarda il Lingot che sono, diciamo, uniche al mondo. Bisogna tuttavia riconoscere che il Lingot de Vendée resta, in questa categoria di fagiolo, assolutamente senza pari», scriveva M. Wallery - Masson, presidente della Fédération nationale du légume sec, in uno dei suoi interventi (Les légumes secs, Ed. Invuflec, 1978). Esistono anche opuscoli o etichette che datano di oltre vent’anni fa e fino ai giorni nostri, che vantano la «Mogette de Vendée», il Lingot o il fagiolo della Vandea; ciò sta a dimostrare il dinamismo esistente attorno alla «Mogette de Vendée», la sua reputazione commerciale e l’anteriorità di tale denominazione.
Riferimento alla pubblicazione del disciplinare
(articolo 6, paragrafo 1, secondo comma, del presente regolamento)
https://info.agriculture.gouv.fr/gedei/site/bo-agri/document_administratif-96e588fd-319f-431b-9c3e-503a19baa1d3/telechargement
(1) GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1.