COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 17.10.2016
COM(2016) 674 final
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO
sul seguito dato al discarico per l'esercizio 2014 (sintesi)
{SWD(2016) 338 final}
{SWD(2016) 339 final}
COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 17.10.2016
COM(2016) 674 final
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO
sul seguito dato al discarico per l'esercizio 2014 (sintesi)
{SWD(2016) 338 final}
{SWD(2016) 339 final}
Relazione sul seguito dato alle richieste presentate dal Parlamento europeo nelle sue risoluzioni di discarico e dal Consiglio nella sua raccomandazione di discarico per l'esercizio finanziario 2014 1
Introduzione
Il discarico per l'esercizio finanziario 2014 è stato caratterizzato dall'allineamento delle posizioni delle istituzioni europee maggiormente coinvolte — Parlamento europeo (PE), Consiglio, Corte dei conti europea e Commissione — circa l'importanza di concentrarsi sul rendimento del bilancio dell'UE. Nella procedura di discarico è stato pertanto raggiunto un nuovo equilibrio tra le questioni attinenti ai risultati conseguiti dal bilancio dell'UE e quelle relative al rispetto formale delle norme.
La Commissione accoglie favorevolmente questo nuovo approccio che è in linea con l'impegno assunto dalla Commissione Juncker all'inizio del proprio mandato volto a rafforzare la cultura ispirata al rendimento in relazione al bilancio dell'UE. All'impegno ha fatto seguito nel 2015 l'avvio dell'iniziativa "Un bilancio incentrato sui risultati" (Budget Focused on Results – BFOR) che comprende una vasta gamma di attività, tra cui la semplificazione delle norme, il miglioramento delle informazioni sull'efficacia delle politiche e la garanzia di controlli efficienti in termini di costi.
Nel 2015 si sono registrati progressi sull'iniziativa BFOR in relazione, tra l'altro, allo sviluppo di un quadro concettuale, al rafforzamento delle dichiarazioni programmatiche nel bilancio annuale e all'aggiornamento del ciclo di pianificazione e programmazione strategica della Commissione. Le attività proseguono nel 2016 tramite, ad esempio, incontri del gruppo di esperti sulla programmazione di bilancio basata sul rendimento, uno snellimento delle comunicazioni sulle questioni relative sia alla conformità, sia al rendimento, nella nuova relazione annuale sulla gestione e il rendimento, nonché mediante la revisione del regolamento finanziario.
Anche la Corte dei conti europea ha evidenziato la necessità di rivedere l'equilibrio tra le questioni relative alla conformità e al rendimento, richiedendo un "approccio del tutto nuovo agli investimenti e alla spesa" quando ha pubblicato la sua relazione annuale per l'esercizio finanziario 2014. Essa ha invitato i responsabili delle politiche dell'UE, i legislatori dell'Unione e i direttori finanziari a garantire che i fondi dell'UE siano spesi in conformità con le priorità strategiche stabilite e conseguano i risultati previsti.
Tali questioni sono state ampiamente discusse durante la procedura di discarico nel Parlamento europeo, nonché in sede di Consiglio.
In particolare, la relatrice del PE per il discarico della Commissione, l'onorevole Dlabajová, ha evidenziato la necessità di garantire "continuità e innovazione" nel discarico. Oltre a rivolgere maggiore attenzione alle questioni attinenti al rendimento, la relatrice ha anche reagito al seguito dato dalla Commissione alle richieste presentate dal PE nelle precedenti procedure di discarico. La vicepresidente Georgieva ha sostenuto questo approccio e ha affermato che: "Dobbiamo imparare dal passato per garantire un futuro migliore e il discarico è fantastico da questo punto di vista" 2 .
Con le lettere inviate dalla vicepresidente Georgieva al PE durante la procedura di discarico 3 , la Commissione ha dimostrato il suo impegno ufficiale a dare piena e tempestiva attuazione a una serie di azioni e misure connesse alle problematiche individuate.
La presente relazione tiene conto degli impegni assunti fornendo, all'occorrenza, opportuni aggiornamenti sugli ulteriori provvedimenti sinora attuati. Essa è corredata di due documenti di lavoro dei servizi della Commissione contenenti risposte alle 350 richieste specifiche presentate dal PE in materia di discarico e alle 57 formulate dal Consiglio.
La Commissione esprime il suo accordo ad avviare nuove iniziative relativamente a 100 richieste (88 del PE e 12 del Consiglio). Riguardo a 272 richieste (227 del PE e 45 del Consiglio) ritiene invece che i necessari provvedimenti siano già stati realizzati o siano in corso di attuazione, anche se in alcuni casi occorrerà esaminarne i risultati. Infine, per ragioni connesse al quadro giuridico e di bilancio vigente, oppure al suo ruolo o alle sue prerogative istituzionali, la Commissione non può accogliere 35 4 richieste del PE. La motivazione dettagliata figura nel documento di lavoro dei servizi della Commissione accluso 5 .
1.Impegni assunti dalla Commissione in relazione alle priorità di discarico
Nel corso della procedura di discarico, il relatore per il discarico e gli altri membri della commissione per il controllo dei bilanci hanno sollevato una serie di questioni che si riflettono nelle richieste presentate nella risoluzione del PE in materia di discarico.
Alcune di queste questioni sono state sollevate anche nel corso della procedura di discarico al Consiglio.
Con le lettere della vicepresidente Georgieva, la Commissione ha dimostrato il suo impegno ufficiale a dare piena e tempestiva attuazione a una serie di azioni e misure connesse a queste problematiche e in particolare:
- Come conciliare gli obiettivi politici a lungo termine con il quadro finanziario pluriennale (QFP). La Commissione è fermamente impegnata a ricercare una programmazione finanziaria con risorse di bilancio adeguate per le priorità politiche a lungo termine, quali la crescita e l'occupazione, mantenendo al contempo una flessibilità sufficiente per poter affrontare le nuove sfide con il sostegno del PE e del Consiglio nella loro veste di autorità di bilancio e legislativa. La revisione intermedia esamina il funzionamento dell'attuale QFP e comprende proposte volte a migliorare la realizzazione delle priorità dell'UE, che riguardano anche la sua capacità di rispondere alle sfide principali dell'Unione. Questa revisione del QFP 2014-2020 permette di discutere a livello politico su come conciliare al meglio le risorse di bilancio con le priorità politiche.
-Come assicurare un legame più forte tra gli obiettivi a livello dell'Unione, gli accordi di partenariato e i programmi operativi. La Commissione è fermamente impegnata a dare attuazione al quadro legislativo istituito dal PE e dal Consiglio per adempiere ai propri obblighi di informazione riguardo ai contributi forniti dai Fondi strutturali e d'investimento europei (Fondi SIE) all'attuazione della strategia dell'Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
- Comunicazioni della DG AGRI sulla distribuzione degli aiuti diretti agli agricoltori. La DG AGRI si prefigge di sviluppare progressivamente le comunicazioni nei prossimi anni per valutare gli effetti derivanti dalla riforma della politica agricola comune (PAC) del 2013. Tali comunicazioni offrirebbero una base solida per qualsiasi decisione politica futura. La Commissione si è impegnata ad avviare le comunicazioni sulla distribuzione del sostegno della PAC già nella relazione annuale di attività della DG AGRI del 2015.
- L'approccio per le revisioni del reddito nazionale lordo (RNL). La Commissione ha creato due task force nell'ambito delle revisioni dei saldi RNL. Una task force è stata istituita dai direttori delle statistiche macroeconomiche ed è incentrata sulla politica di revisione benchmark. La seconda è stata costituita dal comitato delle statistiche monetarie, finanziarie e della bilancia dei pagamenti (CMFB) ed è stata incaricata di occuparsi della politica armonizzata di revisione europea. L'obiettivo è di sviluppare orientamenti comuni europei prima della fine del 2016.
- Flussi di cassa previsti a lungo termine per il bilancio dell'UE. Nella comunicazione sulla revisione intermedia del QFP, la Commissione ha presentato previsioni di pagamento che valutano la sostenibilità dei massimali attuali e includono una stima dei disimpegni e dell'evoluzione del RAL fino alla fine dell'attuale QFP.
- Revisione del codice di condotta dei commissari. La Commissione è impegnata a dare il buon esempio e assicurare che il suo codice sia conforme agli standard più elevati. Per quanto riguarda le attività post-mandato degli ex commissari, il codice di condotta prevede, per un periodo di 18 mesi, sia l'obbligo di notificare le attività previste, sia il divieto per i membri della Commissione di svolgere attività di lobbying o di consulenza sulle questioni di cui sono stati responsabili durante il loro mandato. Inoltre, l'articolo 245, paragrafo 2, del TFUE sancisce che gli obblighi di integrità e discrezione proseguano oltre il mandato.
- Seguito dato dalle scuole europee alle raccomandazioni della Corte dei conti europea. La Commissione continuerà ad adoperarsi nel sostenere le scuole europee, rispettando al contempo la loro piena autonomia. La Commissione non esiterà a votare nel Consiglio superiore delle scuole europee contro il discarico alle scuole, qualora ritenga che le azioni proposte siano insufficienti a limitare i rischi.
- Pubblicazione delle DG interessate nelle loro relazioni annuali di attività sui contributi forniti alle raccomandazioni specifiche per paese adottate nel semestre europeo. Le DG interessate continueranno a presentare i contributi da loro forniti alle raccomandazioni specifiche per paese del semestre europeo nelle proprie relazioni annuali di attività nel 2015 e negli esercizi successivi.
- Accordo operativo tra l'OLAF e il suo comitato di vigilanza. La Commissione ha presentato la sua proposta al colegislatore il 4 marzo 2016.
- Accordi sul tabacco (le osservazioni specifiche sono riportate al seguente punto 5.3).
- Asilo e migrazione. Il commissario Avramopoulos è intervenuto alla commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento europeo il 13 luglio 2016 presentando la situazione dei finanziamenti e dell'attuazione delle misure adottate dall'Unione in questo ambito con particolare attenzione ai sistemi di controllo e rendicontazione.
La Commissione ha inoltre dato seguito alla richiesta specifica del PE di non adottare il nuovo quadro relativo ai gruppi di esperti della Commissione, fintantoché il primo vicepresidente Timmermans, il Mediatore europeo, i membri chiave del PE e la società civile non si saranno riuniti. La Commissione conferma che il primo vicepresidente e il suo gabinetto si sono riuniti con tutte le parti in causa, come indicato nella risoluzione del PE, in formati e occasioni diversi, per l'elaborazione di una nuova normativa e che sono state proposte altre riunioni a livello politico. La Commissione ritiene pertanto di avere ottemperato a questa richiesta del PE.
2. Il rendimento come secondo pilastro del discarico
Il PE e il Consiglio sono entrambi favorevoli all'introduzione del rendimento come secondo pilastro nel discarico volto a integrare il "pilastro tradizionale" delle questioni relative alla conformità. Questo nuovo approccio trova pertanto riscontro nelle principali richieste presentate dalle due istituzioni in relazione al discarico 2014.
Il PE ha avanzato due richieste principali riguardanti rispettivamente la riconciliazione del QFP e dei periodi di programmazione politica e la creazione di un legame più stretto tra gli obiettivi della strategia Europa 2020 e gli accordi di partenariato e i programmi operativi.
Nelle sue lettere menzionate in precedenza, la vicepresidente Georgieva ha evidenziato che la Commissione è fermamente impegnata a: a) ricercare una programmazione finanziaria con risorse di bilancio adeguate per le priorità politiche a lungo termine; e b) dare attuazione al quadro legislativo istituito dal PE e dal Consiglio per migliorare le comunicazioni riguardo ai contributi forniti dai Fondi SIE all'attuazione della strategia dell'Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
Inoltre, il PE chiede alla Commissione di sfruttare maggiormente le possibilità offerte dalla legislazione in vigore per quanto riguarda la riserva di efficacia ed efficienza. La Commissione utilizzerà infatti le possibilità offerte dalla base giuridica e ritiene che l'attuale quadro giuridico fornisca già sufficienti incentivi agli Stati membri per migliorare il rendimento. Qualora fosse necessario un ulteriore rafforzamento delle norme sulla riserva di efficacia ed efficienza, questo sarà ripreso nella preparazione del periodo successivo al 2020.
Il PE invita la Commissione a migliorare le proprie comunicazioni sulle questioni relative al rendimento. La Commissione ha presentato la nuova relazione annuale per il 2015 sulla gestione e il rendimento del bilancio dell'UE 6 , che combina due relazioni precedenti: la relazione di valutazione annuale elaborata in conformità con l'articolo 318 del TFUE e la relazione di sintesi prevista dall'articolo 66, paragrafo 9, del regolamento finanziario. Nel riunire le informazioni sul rendimento e sulla gestione del bilancio dell'UE, la presente relazione fornisce un quadro generale su come il bilancio dell'UE sostenga le priorità politiche dell'Unione e sul ruolo che la Commissione svolge nel promuovere una cultura ispirata al rendimento, nonché nel garantire e promuovere gli standard più elevati della gestione del bilancio. La relazione costituisce un contributo importante della Commissione al processo di discarico del bilancio annuale.
"Orientamento accurato, rapidità e risultati" sono i principi ispiratori di una serie di iniziative che rientrano in quattro ambiti, come evidenziato nella nuova relazione annuale sulla gestione e il rendimento. Questo approccio riflette l'impegno della Commissione di snellire le comunicazioni relative al rendimento del bilancio.
L'iniziativa BFOR si adopera per realizzare progressi costanti in questo settore. Durante il 2015 sono stati già introdotti miglioramenti specifici nel ciclo di pianificazione e programmazione strategica della Commissione nonché nella procedura di bilancio. Queste modifiche migliorano la pianificazione, il monitoraggio e le relazioni in materia di rendimento per tutti i programmi.
3.Correggere il livello di errore
Il PE e il Consiglio hanno formulato richieste riguardanti le questioni di conformità basate sui rilievi della Corte dei conti europea contenuti nella sua relazione annuale 2014, nonché sulle informazioni fornite dalla Commissione nelle relazioni relative al discarico, quali la relazione di sintesi sulle realizzazioni della Commissione in materia di gestione per il 2014 e la comunicazione sulla protezione del bilancio dell'UE alla fine del 2014.
In risposta alla richiesta formulata sia dal PE, sia dal Consiglio, di applicare rigorosamente l'articolo 32, paragrafo 5, del regolamento finanziario, la Commissione procederà ad analisi delle "aree con livelli costantemente alti di errore" e presenterà le cause alla radice e le misure adottate per affrontarle, garantendo al contempo l'efficacia dei controlli in termini di costi.
A questo riguardo, la Commissione è impegnata a mantenere uno stretto coordinamento con gli Stati membri e le altre entità a cui è stata affidata l'esecuzione del bilancio dell'UE per identificare gli ambiti in cui è necessaria, o si ritiene possa essere vantaggiosa, un'azione concertata. Se del caso, si adotteranno azioni preventive consistenti, ad esempio, nel fornire orientamenti agli Stati membri o nel sospendere/interrompere l'erogazione dei fondi.
Come richiesto dal PE e dal Consiglio, la Commissione, in cooperazione con gli Stati membri, continuerà a utilizzare tutte le informazioni disponibili per prevenire, individuare e rettificare i possibili errori. La Commissione è altresì impegnata a semplificare ulteriormente la normativa nell'ambito della revisione del regolamento finanziario e darà seguito all'esercizio di semplificazione per la PAC avviato dalla Commissione Hogan nonché alle conclusioni e alle raccomandazioni formulate dal gruppo ad alto livello che monitora la semplificazione per i beneficiari dei Fondi SIE.
Il PE ha chiesto alla Commissione di valutare per ciascun ambito politico e per il bilancio dell'Unione nel suo complesso il livello di errore rimanente dopo le misure correttive, tenendo conto al tempo stesso del carattere pluriennale dei programmi. Ha altresì invitato la Commissione a rivedere il metodo di calcolo delle capacità correttive in tempo utile per il discarico 2015.
La Commissione ha dato seguito ad ambo le richieste nella propria relazione annuale per il 2015 sulla gestione e il rendimento del bilancio dell'UE presentando la sua migliore stima del cosiddetto "importo a rischio alla chiusura" per ogni ambito politico e per il bilancio nel suo complesso. L'importo a rischio alla chiusura rappresenta la stima formulata dai dirigenti della Commissione per il livello di errore dopo che sono state attuate tutte le misure correttive alla chiusura dei programmi 7 ed è calcolato in base a tutti i dati rilevanti e al giudizio professionale. Esso rispecchia adeguatamente il fatto che il ciclo di controllo è pluriennale e che ulteriori misure correttive saranno attuate dopo l'identificazione degli errori. L'idea non è quella di sostituire la valutazione della Corte dei conti europea, bensì di fornire un parere complementare.
Il PE ha chiesto alla Commissione di operare in stretta collaborazione con gli Stati membri per garantire dati completi, precisi e affidabili, tenendo conto dell'obiettivo di attuare pienamente l'approccio dell'audit unico.
La Commissione conduce controlli di coerenza sui dati degli Stati membri, quali le statistiche di controllo per la spesa PAC, nonché sulle dichiarazioni di rettifica finanziaria annuali per tutti gli Stati membri e i programmi operativi nei settori della politica di coesione. Inoltre, mediante la propria valutazione annuale del rischio, la Commissione identifica missioni mirate di audit e assicura il seguito delle eventuali debolezze riscontrate. I risultati del lavoro di audit comportano delle rettifiche nelle comunicazioni delle autorità nazionali e contribuiscono a creare una base migliore per stimare il livello di errore. Maggiori informazioni su tali questioni sono disponibili nella relazione annuale di attività della DG pertinente.
Per la spesa agricola, a partire dall'esercizio finanziario 2015, gli organismi di certificazione negli Stati membri devono campionare e verificare nuovamente i controlli effettuati all'inizio dagli organismi pagatori. La Commissione ha elaborato orientamenti dettagliati per sostenere e guidare gli organismi di certificazione in questo nuovo ruolo.
Per la coesione, durante l'attuazione del periodo di programmazione 2014-2020, la precisione delle informazioni sulle rettifiche finanziarie sarà oggetto del parere annuale delle autorità di audit sui conti.
4.Pressione sul bilancio
Il PE chiede di valutare tutte le disposizioni in materia di flessibilità del QFP e di proporre misure volte a ovviare alle insufficienti capacità di assorbimento. Come si è già detto, nella comunicazione sulla revisione intermedia del QFP la Commissione ha presentato previsioni di pagamento che valutano la sostenibilità dei massimali attuali e includono una stima dei disimpegni e dell'evoluzione del RAL fino alla fine dell'attuale QFP.
Inoltre, la Commissione sta tenendo pienamente conto delle raccomandazioni della Corte dei conti europea riguardanti le limitazioni di capacità in alcuni Stati membri, in particolare nel settore dei Fondi SIE.
Per quanto riguarda la PAC, il FEASR 8 fornisce prefinanziamenti agli Stati membri per l'attuazione dei loro programmi 2014-2020. Per il periodo di programmazione 2014-2020, la Commissione ha aumentato di 1 anno il periodo di tempo entro il quale gli Stati membri devono attuare gli impegni di bilancio. Al momento si applica la regola N+3, il che significa che gli Stati membri hanno 4 anni per attuare i fondi FEASR. Questa nuova regola accrescerà l'utilizzo dei fondi da parte degli Stati membri.
Per quanto riguarda la politica di coesione, la Commissione ha preso l'iniziativa di risolvere i problemi di assorbimento in modo flessibile, istituendo una task force in materia di migliore attuazione che ha concertato dei piani di azione garantendo uno scambio di esperienze e di buone pratiche. Essa ha aiutato alcuni Stati membri a esaminare la situazione dei loro programmi e a ricercare attivamente soluzioni per alcune delle sfide affrontate, continuando a garantire un rigoroso rispetto delle norme in vigore.
La Commissione sarà in grado di valutare appieno l'impatto della task force in merito all'utilizzo da parte degli Stati membri degli stanziamenti di bilancio 2007-2013 dopo la chiusura di tutti i programmi attinenti. Per il periodo 2014-2020, tutte le autorità nazionali sono fortemente incoraggiate ad avviare rapidamente l'attuazione dei programmi.
5. Questioni specifiche
5.1. Ruolo mondiale dell'Europa — Relazioni sulla gestione degli aiuti esterni (EAMR)
Sono state rivolte diverse richieste alla Commissione attinenti alle relazioni EAMR, quali una relazione aggiornata sul sistema di monitoraggio dei progetti in corso e informazioni sull'azione correttiva riguardante i problemi riscontrati nei progetti.
La Commissione sottolinea che la valutazione dei progetti nelle EAMR rappresenta un quadro della situazione per ogni progetto alla fine dell'anno. I semafori rossi e arancioni evidenziano i rischi identificati dai responsabili di progetto in merito all'attuazione delle attività o al conseguimento degli obiettivi alla fine dell'anno. Questo sistema avvisa la gerarchia nella delegazione e presso la sede centrale, affinché vengano adottate le necessarie misure correttive. L'impatto reale delle difficoltà individuate può essere valutato solo alla fine del progetto. L'impatto finanziario delle difficoltà e dei ritardi riscontrati durante l'attuazione dei progetti dovrebbe essere valutato in modo prudente.
Nel dare seguito alla richiesta del PE di fornire una relazione sulla situazione dei progetti, compresi i programmi di aiuti nell'ambito della politica di vicinato, la DG NEAR intende introdurre questa valutazione per il 2016.
Il PE auspica inoltre l'attuazione di procedure interne di controllo per garantire che il prefinanziamento sia liquidato in base alle spese effettivamente sostenute e non agli impegni giuridici assunti. In risposta a tale richiesta, la Commissione ha chiarito ulteriormente le norme interessate.
A partire da gennaio 2016, le delegazioni dell'UE e i servizi operativi della DG DEVCO devono completare e aggiornare un "piano di monitoraggio e valutazione" attinente alla gestione dei loro portafogli, inclusi eventi e attività chiave di monitoraggio, su base annua per il monitoraggio e pluriennale per le valutazioni. La pianificazione si dovrebbe basare su un'analisi del rischio effettuata dalla delegazione dell'UE o dall'unità operativa presso la sede centrale, riguardante l'intero portafoglio di progetti e programmi. Delle indicazioni metodologiche attinenti alla gestione del rischio sono state fornite negli orientamenti in materia di sostegno al bilancio 2012. Per quanto riguarda le modalità di attuazione dei progetti, le indicazioni saranno fornite negli orientamenti per la gestione del ciclo dei progetti e dei programmi.
Nei paesi dell'allargamento e del vicinato, una priorità chiave continua a essere la necessità di affrontare gli effetti della crisi migratoria e dei rifugiati. La Commissione ha aumentato i finanziamenti e la flessibilità per questa priorità allo scopo di fornire una risposta rapida e ben mirata.
Inoltre, per dare risposta alle priorità in rapido cambiamento, la Commissione cerca anche di garantire la possibilità di trasferire i fondi nel quadro dello strumento di assistenza preadesione II per consentire nel 2016 il rapido finanziamento degli interventi volti ad affrontare la questione migratoria, incluso un contributo per il Fondo fiduciario per la Siria, per sostenere la creazione di strutture di accoglienza per i rifugiati nei Balcani occidentali.
Infine, la Commissione è invitata a fornire al PE ogni anno una valutazione globale delle EAMR e a presentare nelle relazioni annuali di attività della DG DEVCO e della DG NEAR le misure adottate per risanare la situazione nelle delegazioni con problemi di attuazione.
Il 5 novembre 2015 sono stati ufficialmente trasmessi al PE i piani di azione per 22 delegazioni della DG DEVCO che hanno raggiunto meno del 60% dei loro indicatori essenziali di prestazione (IEP) nel 2014. Inoltre, la relazione annuale di attività della DG DEVCO contiene un'analisi dettagliata dei risultati degli IEP per l'esercizio finanziario 2015.
Per quanto riguarda la DG NEAR, le EAMR sono state introdotte nel 2015. Gli IEP per la valutazione del progetto saranno inseriti nelle EAMR 2016 e ulteriormente analizzati nel contesto della relazione annuale di attività per il 2016.
5.2.OLAF
Per quanto riguarda le richieste del PE in merito all'attuazione da parte dell'OLAF delle raccomandazioni del proprio comitato di vigilanza, l'OLAF evidenzia che ha sempre dato seguito alle raccomandazioni del comitato di vigilanza. Tutte le raccomandazioni formulate dal comitato di vigilanza sono state attentamente esaminate e discusse all'interno dell'OLAF e, ove possibile, attuate. Le risposte dell'OLAF sono accessibili al pubblico sul suo sito web.
Per quanto attiene all'accesso del comitato di vigilanza ai documenti dell'OLAF, la Commissione ritiene che il comitato di vigilanza dovrebbe ricevere tale accesso in conformità con il quadro giuridico applicabile. Poiché sussistono differenze nell'interpretazione delle disposizioni giuridiche da parte dell'OLAF e del comitato di vigilanza, i servizi giuridici del PE, del Consiglio e della Commissione stanno collaborando per chiarire l'interpretazione da darsi alle disposizioni riguardanti l'accesso del comitato di vigilanza ai documenti dell'OLAF.
Per quanto riguarda la richiesta all'OLAF di elaborare norme interne sulle denunce di irregolarità, la Commissione ritiene che siano già in vigore misure appropriate. Le linee guida della Commissione in merito alle denunce di irregolarità 9 si applicano all'OLAF. Esse riguardano la riservatezza, le procedure di segnalazione, nonché la protezione, il feedback, la guida e il sostegno agli informatori. Inoltre, il 27 luglio 2015 l'OLAF ha adottato una procedura specifica nel contesto delle segnalazioni del personale dell'UE in conformità con gli articoli 22 bis e 22 ter dello statuto. In tale contesto, sono stati chiariti la procedura interna dell'OLAF (compresa la riservatezza), la protezione contro le rappresaglie e il ruolo del funzionario responsabile per l'etica.
Infine, per quanto riguarda la richiesta secondo cui l'OLAF dovrebbe fornire informazioni sul tipo di indagini e sui risultati in tutti i settori nella propria relazione annuale, l'OLAF si adopera per garantire che le informazioni contenute nella relazione rispondano ai bisogni dei lettori e rifletterà su come includere i dati richiesti nelle sue successive relazioni annuali, prendendo le mosse da quanto emerso nella relazione 2015 dell'OLAF pubblicata il 31 maggio 2016.
5.3.Accordi sul tabacco
Dopo la scadenza dell'accordo con Philip Morris International (PMI), la Commissione continuerà ad adoperarsi per contrastare il commercio illegale del tabacco, concentrandosi sulle sigarette "cheap white", su una rigorosa applicazione della legge, sulla cooperazione internazionale rafforzata e sull'attuazione del protocollo della convenzione quadro dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sulla lotta contro il tabagismo volto ad abolire il commercio illecito dei prodotti del tabacco (protocollo CQTC).
Il PE invita a elaborare un piano di azione che definisca nuove misure volte a contrastare il commercio illecito di tabacco ("cheap white"). La Commissione è conscia del crescente problema riguardante le cosiddette "cheap white" sul mercato illegale del tabacco nell'UE. Tale questione ha avuto anche un ruolo di primo piano nel documento strategico 2013 della Commissione "Intensificare la lotta contro il contrabbando di sigarette e altre forme di commercio illecito dei prodotti del tabacco" 10 . Nel corso dell'anno la Commissione dovrà presentare una relazione sull'attuazione della strategia 2013.
In merito alla richiesta del PE di presentare un'ulteriore regolamentazione che istituisca un sistema indipendente di tracciabilità e rintracciabilità e applichi i provvedimenti al tabacco grezzo tagliato, ai filtri e alle cartine utilizzati dall'industria del tabacco, la Commissione ritiene che bisognerebbe concentrarsi, in particolare, sull'attuazione della nuova direttiva sui prodotti del tabacco e delle sue disposizioni sulla tracciabilità e rintracciabilità che si applicheranno da maggio 2019 (per le sigarette e il tabacco da arrotolare) e da maggio 2024 (per gli altri prodotti del tabacco). Attualmente, la Commissione sta esaminando delle modalità che siano giuridicamente praticabili e concretamente fattibili per dare seguito alla richiesta del PE in merito alla tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti del tabacco PMI dopo la scadenza dell'accordo con PMI.
Relativamente alla valutazione degli accordi sul tabacco, la Commissione ricorda che la valutazione dell'accordo sul tabacco con PMI è stata pubblicata il 24 febbraio 2016 11 e trasmessa al PE.
Infine, per quanto riguarda l'attuazione dell'articolo 5.3 della CQCT dell'OMS, la pubblicazione degli "accordi di valutazione" con le industrie del tabacco e una valutazione dell'impatto dell'attuazione della CQCT dell'OMS, la Commissione evidenzia che l'UE e tutti gli Stati membri sono parti contraenti della CQCT dell'OMS e la attuano nei rispettivi ambiti di competenza. Non è prevista una valutazione dell'impatto dell'attuazione della CQCT.
* * *
Ai sensi dell'articolo 319, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) e dell'articolo 166 del regolamento finanziario. Le raccomandazioni di discarico e la raccomandazione del Consiglio sono disponibili all'indirizzo http://www.europarl.europa.eu/committees/en/cont/discharge-2014.html
Dichiarazione resa dalla vicepresidente Georgieva durante la seduta plenaria del PE (27.4.2016).
Ares(2016)899463 (22.2.2016), ARES(2016)1254065 (11.3.2016).
Cfr. paragrafi 3, 15, 16, 34, 35, 39, 40, 46, 48, 75, 76, 79, 80, 83, 125, 142, 148, 150-152, 154, 156-158, 164, 176, 185, 195, 205, 233, 241, 282, 309, 335 e 336 del documento di lavoro sulle risoluzioni del PE.
COM(2016) 446 final.
Per i programmi annuali, si fa riferimento al momento in cui sono stati attuati tutti i controlli correttivi. Ciò avviene di solito parecchi anni dopo il pagamento, a seconda delle modalità del programma.
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale.
SEC(2012) 679.
COM(2013) 324 final.
SWD(2016) 44 final.