Bruxelles, 18.7.2016

COM(2016) 486 final

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE

TUTELA DEL BILANCIO DELL'UE FINO ALLA FINE DEL 2015


INDICE

1.SINTESI E CONCLUSIONI

2.PROCESSI

2.1.Meccanismi preventivi

2.2.Meccanismi correttivi

2.3.Efficacia sotto il profilo dei costi dei sistemi di gestione e di controllo

2.4.Controllo interno pubblico e gestione dei fondi dell'UE

3.RETTIFICHE FINANZIARIE E RECUPERI ALLA FINE DEL 2015

3.1.Rettifiche finanziarie e recuperi effettuati nel 2015

3.2.Rettifiche finanziarie e recuperi cumulativi fino alla fine del 2015

3.3.Incidenza delle rettifiche finanziarie

4.AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE

4.1.Azioni preventive

4.2.Azioni correttive

4.3.Carenze dei sistemi di gestione e di controllo individuate e misure adottate

4.4.Cifre cumulative

4.5.Rettifiche degli Stati membri

5.POLITICA DI COESIONE

5.1.Azioni preventive

5.2.Azioni correttive

5.3.Carenze dei sistemi di gestione e di controllo individuate e misure adottate

5.4.Cifre cumulative

5.5.Rettifiche degli Stati membri

6.GESTIONE DIRETTA E INDIRETTA

ALLEGATI: CIFRE DETTAGLIATE

1.Rettifiche finanziarie nel 2015 rispetto ai pagamenti dell'UE ricevuti;
ripartizione per Stato membro

2.Ripartizione delle rettifiche forfettarie nel 2015

3.Ripartizione delle rettifiche finanziarie alla fonte nel 2015

4.Ripartizione delle rettifiche finanziarie nette nel 2015

5.Importi agricoli recuperati presso i beneficiari dagli Stati membri nel 2015

6.Rettifiche applicate dagli Stati membri nel 2015 prima che siano eseguiti i pagamenti ai beneficiari (oltre a quelle comunicate dalla Commissione)

7.Rettifiche cumulative alla fine del 2015 comunicate dagli Stati membri per la politica di coesione — periodo 2007-2013

1.SINTESI E CONCLUSIONI

La presente comunicazione descrive il funzionamento dei meccanismi preventivi e correttivi previsti dalla legislazione dell'Unione europea (UE) e le azioni intraprese dai servizi della Commissione per tutelare il bilancio dell'UE dalle spese illegittime o irregolari. Inoltre, fornisce una stima il più possibile accurata delle cifre risultanti dalla loro applicazione e indica in che modo gli Stati membri sono coinvolti dalla procedura e ne beneficiano. Essa integra le informazioni incluse nella discussione e nell'analisi dei rendiconti finanziari del 2015, nella relazione annuale per il 2015 sulla gestione e il rendimento del bilancio dell’UE e nelle parti pertinenti delle relazioni annuali di attività delle direzioni generali interessate.

Circa l'80% del bilancio dell'UE è eseguito dagli Stati membri, che devono osservare le norme sull'esecuzione del bilancio stabilite di comune accordo. Gli Stati membri sono partner della Commissione in merito alla garanzia della conformità alla legislazione dell'UE e della tutela del bilancio dell'UE.

La Commissione tutela il bilancio dell'UE, ossia le spese dell'UE, dalle spese indebite o irregolari, utilizzando due meccanismi principali:

(1)meccanismi preventivi (per es. controlli ex ante, interruzioni e sospensioni dei pagamenti) e

(2)meccanismi di rettifica (fondamentalmente le rettifiche finanziarie imposte agli Stati membri, ma anche i recuperi effettuati presso i beneficiari dei pagamenti dell'UE): qualora i meccanismi preventivi non siano stati efficaci, la Commissione, nell'ambito del suo ruolo di supervisione, è tenuta ad applicare meccanismi di rettifica in ultima istanza.

L'obiettivo principale delle rettifiche finanziarie e dei recuperi è garantire che soltanto le spese conformi al quadro giuridico siano finanziate dal bilancio dell'UE. Nell'ambito della gestione concorrente, gli Stati membri hanno la responsabilità principale di individuare gli importi indebitamente versati e di recuperarli presso i beneficiari. Al fine di garantire il rapporto costo-efficacia dei sistemi di controllo, uno dei principali filoni di lavoro su cui si concentreranno ulteriormente i servizi della Commissione durante l'attuale mandato del Collegio è la razionalizzazione e lo snellimento dei controlli e l'assegnazione delle risorse ai controlli ritenuti più appropriati per gestire i rischi connessi alla legittimità e alla regolarità nell'ambito del quadro normativo. Per quanto riguarda la gestione concorrente, l'obiettivo principale è rendere più efficienti i sistemi di controllo degli Stati membri.

Per il settore Agricoltura e sviluppo rurale, le rettifiche finanziarie hanno sempre un impatto netto sul bilancio dell'UE, attraverso il recupero di importi spesi indebitamente che determina un rimborso al bilancio dell'UE. Nell'ambito della politica di coesione, gli Stati membri hanno la possibilità di sostituire le spese inammissibili con nuove spese ammissibili, non perdendo in questo modo i finanziamenti dell'UE. In altri tipi di gestione, le rettifiche finanziarie sono utilizzate per effettuare rettifiche prima di eseguire un rimborso a favore del bilancio dell'UE.

La presente comunicazione verte principalmente sui risultati del ruolo di supervisione della Commissione, ma fornisce anche informazioni sui risultati dei controlli svolti dagli Stati membri.

Rettifiche finanziarie e recuperi: risultati del 2015

Per quanto riguarda l'incidenza delle misure correttive adottate dalla Commissione, le principali cifre relative all'esercizio finanziario 2015 sono le seguenti:

milioni di EUR

Settori politici

Totale rettifiche finanziarie e recuperi confermati nel 2015

Totale rettifiche finanziarie e recuperi effettuati nel 2015

Agricoltura e sviluppo rurale

1 292

1 587

Politica di coesione

1 744

1 808

Politiche interne

326

317

Politiche esterne

132

136

Amministrazione

5

5

TOTALE

3 499

3 853

% dei pagamenti di bilancio

2,4%

2,7%





Il seguente grafico fornisce una sintesi per settori politici dei diversi tipi di rettifiche effettuate nel 2015 (milioni di EUR):

Per le definizioni dei tre tipi di rettifiche, si veda la sezione 2.2.2.

Rettifiche finanziarie e recuperi: risultati cumulativi

Le cifre cumulative forniscono informazioni più utili sull'importanza dei meccanismi correttivi utilizzati dalla Commissione, in quanto tengono conto del carattere pluriennale della maggior parte delle spese dell'UE e neutralizzano l'incidenza di eventi una tantum.

Rettifiche finanziarie e recuperi confermati nel periodo 2009-2015 (milioni di EUR)

Nel corso del periodo 2009-2015, l'importo medio confermato è stato di 3,3 miliardi di EUR, pari al 2,4% dell'importo medio dei pagamenti effettuati dal bilancio dell'UE, mentre l'importo medio eseguito nello stesso periodo è stato di 3 miliardi di EUR, pari al 2,2% dei pagamenti - cfr. il grafico 3.2.1;

per il Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA), la percentuale media di rettifica relativa alle rettifiche finanziarie della Commissione per il periodo dal 1999 a fine 2015 è stata pari all'1,7% della spesa (tutte rettifiche finanziarie nette) - cfr. la sezione 4.4;

per il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e il Fondo sociale europeo (FSE) 2000-2006 (che sono quasi interamente chiusi), il tasso aggregato di rettifiche finanziarie alla fine del 2015, sulla base unicamente dell'attività di supervisione della Commissione, era del 4,2% degli stanziamenti assegnati - cfr. la sezione 5.4.1;

l'importo medio confermato nell'ambito della gestione diretta e indiretta per il periodo 2009-2015 è stato pari a 380 milioni di EUR o all'1,2% dell'importo medio dei pagamenti;

la Commissione analizza l'origine degli errori rilevati nei periodi precedenti - si veda la relazione sui settori con livelli di errore costantemente elevati e le loro cause fondamentali.

Tutela del bilancio dell'UE: principali conclusioni

Un importante obiettivo della "strategia del bilancio incentrato sui risultati" della Commissione è garantire l'efficacia sotto il profilo dei costi quando si definiscono e si attuano i sistemi di gestione e di controllo che prevengono o individuano e correggono gli errori. Le strategie di controllo dovrebbero pertanto prendere in considerazione un aumento del livello delle verifiche e della frequenza nei settori più a rischio e garantire l'efficacia sotto il profilo dei costi.

La Commissione si concentra sempre di più su misure che prevengono le spese irregolari e contribuiscono a evitare il ripetersi di tali irregolarità in futuro.

Le cifre sopra indicate confermano i risultati positivi delle attività preventive e correttive pluriennali intraprese dalla Commissione e dagli Stati membri, dimostrando che tali attività garantiscono che il bilancio dell'UE sia tutelato rispetto alle spese sostenute in violazione del diritto applicabile.

Le rettifiche e i recuperi finanziari sono anche un incentivo per gli Stati membri a migliorare i loro sistemi e processi per evitare il verificarsi di errori in futuro.

Le rettifiche adottate durante l'anno sono il risultato degli errori e delle irregolarità rilevate negli anni precedenti. Il 90% delle rettifiche finanziarie adottate è stato eseguito entro la fine del 2015.

Le rettifiche nette che danno luogo a una restituzione al bilancio dell'UE sono caratteristiche del settore Agricoltura e sviluppo rurale e della gestione diretta e indiretta. Per la politica di coesione, le rettifiche nette rappresentano finora l'eccezione, per via delle differenze nel quadro giuridico e nel tipo di gestione del bilancio (meccanismo preventivo rafforzato).

Le rettifiche forfettarie sono imposte se non è possibile quantificare, con sforzi ragionevoli, l'impatto finanziario degli errori con maggiore precisione.

Per la spesa nell'ambito della gestione diretta e indiretta si applicano quadri di controllo specifici che riguardano principalmente il processo di gestione delle sovvenzioni, poiché ciò consente di affrontare rischi già esistenti.

La Commissione facilita e partecipa alla rete di controllo interno pubblico, che consente agli Stati membri di collaborare per il miglioramento del controllo interno, anche della gestione dei fondi dell'UE, per individuare buone prassi, specialmente laddove l'attuazione effettiva si stia rivelando difficile (si veda la relazione sulle aree con livelli di errore costantemente elevati e le loro cause fondamentali).

Miglioramenti previsti nell'ambito del Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2014-2020

Agricoltura e sviluppo rurale

La Commissione ha iniziato ad applicare una serie di strumenti preventivi recentemente divenuti disponibili, quali l'interruzione, la sospensione e la riduzione dei finanziamenti dell'UE al fine di tutelare più efficacemente il bilancio dell'UE e di offrire agli Stati membri maggiori incentivi a ridurre i pagamenti irregolari. In questo contesto, l'attuazione di piani d'azione da parte degli Stati membri è diventata un elemento fondamentale nell'insieme degli strumenti della Commissione per la gestione del bilancio. Inoltre, con l'obiettivo di sviluppare ulteriormente il metodo dell'audit unico anche nella gestione della PAC, la Commissione promuove attivamente e vigila sulla nuova funzione degli organismi di certificazione in merito alla garanzia della legittimità e della regolarità dei pagamenti.

Per quanto concerne il FEAGA, la Commissione chiede costantemente agli Stati membri di mantenere i loro sistemi di identificazione delle parcelle agricole (SIPA), in particolare attraverso aggiornamenti periodici. Qualora il sistema non raggiunga il necessario livello di qualità, gli Stati membri sono tenuti ad adottare piani d'azione adeguati, rischiando sospensioni dei finanziamenti qualora i piani d'azione non vengano attuati correttamente.

Per il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), la fase di programmazione ha previsto verifiche specifiche in merito alla controllabilità e alla verificabilità delle misure programmate. Inoltre, la Commissione interrompe i pagamenti in caso di problemi, e può anche ricorrere a sospensioni. In generale, la Commissione ha avviato un ambizioso processo di semplificazione che mira a ridurre la complessità e l'onere amministrativo, contribuendo anche a ridurre ulteriormente il rischio di errore.

Coesione

Il nuovo quadro giuridico prevede una maggiore responsabilità per le autorità di gestione dei programmi, che dovranno eseguire tempestivamente solide verifiche in vista della presentazione annuale dei conti relativi ai programmi. I conti annuali comprendono le rettifiche finanziarie applicate dallo Stato membro in relazione all'esercizio contabile. I conti e le rettifiche finanziarie sono soggetti a un parere di audit da parte dell'autorità di audit dei programmi, che fornisce anche un parere di audit in merito alla legittimità e alla regolarità delle spese che figurano nei conti, sulla base del livello di rischio residuo individuato dopo l'applicazione di tutte le rettifiche.

Durante l'esercizio contabile, la Commissione trattiene il 10% di ciascun pagamento intermedio fino al completamento di tutte le procedure di controllo, compresi gli audit nel momento della presentazione dei conti, applica procedure per l'approvazione dei conti, successivamente paga o recupera il saldo annuale e svolge audit mirati e basati sui rischi per garantire che non sussistano carenze gravi non rilevate o non corrette dallo Stato membro tali da determinare un livello rilevante di rischio per le spese rimborsate. In caso contrario, la Commissione deve applicare rettifiche finanziarie nette.

La Commissione continuerà inoltre ad attuare rigorosamente i meccanismi di interruzione/sospensione che determinano, ove necessario, rettifiche finanziarie qualora disponga di indicazioni relative a gravi carenze nei sistemi di gestione e di controllo. Continuerà altresì a garantire attività di potenziamento delle capacità preventive presso le autorità dei programmi per migliorare la qualità della spesa e a cooperare strettamente con le autorità di audit nell'ambito del principio dell'audit unico per affrontare i rischi in modo tempestivo ed efficace.

Gestione diretta e indiretta

La Commissione ha istituito un quadro di controllo nella gestione diretta e indiretta che si concentra sui controlli ex ante sui pagamenti, sui controlli ex post approfonditi svolti presso le sedi dei beneficiari dopo che i costi sono stati sostenuti e dichiarati, e sulle missioni di verifica presso organizzazioni internazionali.

2.PROCESSI 

2.1.Meccanismi preventivi

Per tutelare il bilancio dell'UE la Commissione utilizza una serie di meccanismi preventivi. La Commissione si concentra sempre di più su misure che prevengono le spese irregolari e contribuiscono a evitare il ripetersi di tali irregolarità in futuro.

Nell'ambito della gestione concorrente (per le spese inerenti alla politica agricola e alla politica di coesione), gli Stati membri hanno la responsabilità principale nell'intero ciclo di vita delle spese di far sì che le spese pagate dal bilancio dell'UE siano legittime e regolari. La Commissione garantisce un controllo tempestivo e rigoroso, basato sui risultati degli audit dell'UE, sui risultati degli audit nazionali ricevuti nel corso degli anni, sui risultati delle indagini dell'OLAF e su qualsiasi altra informazione di cui i servizi vengano a conoscenza che ponga in evidenza una carenza dei sistemi o gravi irregolarità non corrette. Gli elementi fondamentali che indicano il buon funzionamento del sistema di monitoraggio e di controllo sono riesaminati in modo continuo per evitare i pagamenti irregolari.

Nell'ambito della gestione diretta e indiretta, le azioni preventive comprendono verifiche condotte dai servizi responsabili sull'ammissibilità delle spese dichiarate dai beneficiari. Questi controlli ex ante fanno parte dei processi di gestione dei programmi e mirano a fornire una ragionevole garanzia di legittimità e regolarità della spesa sostenuta. I servizi della Commissione possono altresì dare orientamenti, soprattutto su questioni contrattuali, allo scopo di assicurare una sana ed efficiente gestione dei finanziamenti e, pertanto, un minor rischio di irregolarità. Il sistema di individuazione precoce e di esclusione (EDES) degli operatori economici, istituito e gestito dalla Commissione, garantisce anch'esso la tutela degli interessi finanziari dell'Unione.

2.2.Meccanismi correttivi

2.2.1    Quadro riassuntivo

Una parte significativa delle spese dell'UE, per es. quelle per le politiche di coesione, di ricerca e di sviluppo rurale, ha carattere pluriennale. Conformemente all'articolo 32, paragrafo 2, lettera e), del regolamento finanziario (RF) 1 , se ne tiene conto in sede di definizione e attuazione di misure correttive, nonché al momento di valutare i risultati di tali azioni. Le azioni correttive si possono distinguere in: a) rettifiche finanziarie e b) recuperi, ambedue effettuati in tutte le fasi del ciclo di vita dei programmi, una volta che le spese sono state sostenute e/o il pagamento è stato effettuato. La Commissione è tenuta ad applicare meccanismi di rettifica in ultima istanza, qualora i meccanismi preventivi non siano stati efficaci.

Il flusso di lavoro delle azioni correttive è il seguente:

2.2.2. Rettifiche finanziarie

Le rettifiche finanziarie in corso costituiscono la fase preliminare, in cui è stato avviato il processo per effettuare una rettifica finanziaria ma la procedura di contraddittorio con lo Stato membro interessato è ancora in atto. Gli importi indicati sono solo stime iniziali dei servizi della Commissione, soggette a variazione. Si tratta dunque di rettifiche proposte ma non ancora accettate dagli Stati membri né adottate dalla Commissione.

Una rettifica finanziaria è confermata nel momento in cui viene accettata dallo Stato membro o adottata dalla Commissione.

Una rettifica finanziaria è considerata effettuata quando la rettifica è stata applicata e registrata nella contabilità della Commissione; ciò significa che l'operazione finanziaria è stata approvata dall'ordinatore responsabile nei seguenti casi: deduzione dalla domanda di pagamento intermedio o finale, ordine di recupero e/o operazione di disimpegno.

La Commissione applica i seguenti tipi di rettifiche finanziarie alle spese dichiarate dagli Stati membri (rettifiche "ex post"):

-    rettifiche finanziarie su casi specifici, sulla base dell'individuazione esatta degli importi spesi indebitamente e delle implicazioni finanziarie per il bilancio;

-    rettifiche finanziarie estrapolate, se il relativo importo può essere quantificato con sufficiente certezza sulla base di un campione statistico rappresentativo;

-    rettifiche finanziarie forfettarie, se il relativo importo non può essere quantificato sulla base di un campione statistico rappresentativo o qualora non possa essere quantificata con esattezza l'incidenza di singoli errori sulle spese (ad esempio, rettifiche finanziarie di singoli appalti pubblici sulla base di rettifiche finanziarie forfettarie concordate).

L'insieme delle rettifiche finanziarie, a prescindere dal tipo, incide negativamente sui bilanci nazionali, anche se non viene effettuato alcun rimborso a favore del bilancio dell'UE, poiché i fondi devono essere impiegati per sostituire le spese non ammissibili.

Le rettifiche finanziarie "alla fonte" sono utilizzate per effettuare rettifiche finanziarie prima di eseguire un rimborso a favore del bilancio dell'UE. Ciò avviene quando la rettifica è applicata da uno Stato membro nel momento in cui certifica nuove spese alla Commissione in seguito al piano relativo alle misure correttive concordato con la Commissione e sulla base di tale piano. Va sottolineato che la differenza tra rettifiche finanziarie "ex post" e "alla fonte" è di carattere temporale.

Panoramica delle rettifiche finanziarie nel tempo:

La sostituzione delle spese riguarda la possibilità per gli Stati membri, nell'ambito della legislazione in materia di coesione, di sostituire le spese inammissibili con nuove spese ammissibili, non perdendo in questo modo i finanziamenti dell'UE (non si ha dunque una rettifica netta, dal momento che non avviene alcuna restituzione di denaro al bilancio dell'UE).

Una rettifica finanziaria netta è una rettifica che ha un impatto netto sul bilancio dell'UE (ossia gli importi rettificati e recuperati sono rimborsati al bilancio dell'UE).

Le rettifiche nel settore Agricoltura e sviluppo rurale (FEAGA, FEASR, FEAOG) determinano sempre un rimborso al bilancio dell'UE mentre, per via del quadro giuridico, nel caso della politica di coesione, la restituzione al bilancio dell'UE di importi precedentemente pagati è stata generalmente un'eccezione durante l'attuazione dei programmi.

Nell'ambito del quadro giuridico applicabile alla politica di coesione fino al periodo di programmazione 2007-2013, si verifica un vero e proprio flusso di cassa al bilancio dell'UE soltanto:

-se gli Stati membri non sono in grado di presentare spese ammissibili sufficienti;

-dopo la chiusura dei programmi, laddove la sostituzione delle spese inammissibili con spese ammissibili non sia più possibile;

-in caso di disaccordo con la Commissione.

Tuttavia, per il periodo 2014-2020 è stata introdotta una novità significativa: la Commissione ha l'obbligo di applicare una rettifica finanziaria netta nei casi in cui, dopo la presentazione dei pacchetti di affidabilità, gli audit dell'UE individuino carenze gravi nell'efficacia del funzionamento del sistema di gestione e controllo non precedentemente rilevate, segnalate e corrette a livello degli Stati membri. In questi casi viene soppressa la possibilità, prevista dai precedenti periodi di programmazione, che lo Stato membro accetti la rettifica e riutilizzi i fondi UE in questione.

Nel quadro della gestione concorrente, gli Stati membri compiono sforzi notevoli e impegnano risorse per effettuare le rettifiche finanziarie e recuperare presso i beneficiari gli importi indebitamente versati. Inoltre, essi effettuano verifiche della gestione, controlli e audit preliminari, che si aggiungono a quelli svolti dalla Commissione descritti sopra.

2.2.3.    Recuperi

AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE

Il regolamento (UE) n. 1306/2013 2 sul finanziamento della PAC impone agli Stati membri di recuperare le somme perdute per effetto di pagamenti irregolari rilevati. Tuttavia, le procedure di recupero sono, conformemente al principio di sussidiarietà, interamente affidate alla responsabilità degli Stati membri interessati e, pertanto, soggette alle rispettive procedure amministrative e giudiziarie. Quindi, mentre alcune procedure producono rapidamente risultati, altre richiedono un tempo maggiore.

Per far fronte ai ritardi registrati in alcuni Stati membri nel recupero dei pagamenti indebiti, il legislatore ha introdotto un meccanismo automatico di liquidazione in base al quale il 50% dei pagamenti indebiti che gli Stati membri non hanno ancora recuperato presso i beneficiari entro 4 anni (o 8 anni nel caso di procedimenti giudiziari) viene imputato automaticamente ai rispettivi bilanci nazionali (la cosiddetta regola del "50/50"). Anche dopo l'applicazione di questo meccanismo, gli Stati membri hanno comunque l'obbligo di proseguire le procedure di recupero e, se non ottemperano a questo obbligo con la dovuta diligenza, la Commissione può decidere di addebitare tutti gli importi da recuperare allo Stato membro in questione. Inoltre, a norma dell'articolo 28 del regolamento n. 908/2014 3 , gli Stati membri sono tenuti a dedurre gli importi dei debiti dai pagamenti futuri a favore del debitore (compensazione obbligatoria).

Con l'entrata in vigore del nuovo quadro giuridico, la regola del 50/50 deve ora essere applicata anche al FEASR nell'esercizio finanziario in cui si verifica e non al momento della chiusura del programma. Di conseguenza, a partire dall'esercizio finanziario 2014, gli Stati membri sono tenuti a indicare gli importi da addebitare in virtù della regola del 50/50 anche per i programmi FEASR 2007-2013, oltre che per i programmi FEASR 2014-2020 4 .

Anche i pagamenti indebiti derivanti da errori amministrativi commessi dalle autorità nazionali devono essere dedotti dai conti annuali degli organismi pagatori interessati e, pertanto, esclusi dai finanziamenti dell'UE.

Per il FEAGA, gli importi recuperati presso i beneficiari vengono accreditati al bilancio dell'UE come entrate con destinazione specifica, previa deduzione del 20% di spese di recupero forfettarie 5 . Per il FEASR, i recuperi sono presi in considerazione in una futura domanda di rimborso ricevuta dalla Commissione e, pertanto, possono essere riutilizzati per il programma nel periodo di programmazione; dopo la fine del periodo di ammissibilità vengono accreditati al bilancio dell'UE come entrate con destinazione specifica.

POLITICA DI COESIONE

I recuperi sono effettuati principalmente al momento della chiusura dei programmi o successivamente e comportano entrate per il bilancio dell'UE. Nell'ambito dell'attuale periodo di programmazione (2014-2020) e per la prima volta nel 2017, i recuperi avverranno anche nel quadro dell'approvazione annuale dei conti. La Commissione calcolerà il saldo tra l'importo approvato nei conti e gli importi già versati agli Stati membri durante l'esercizio contabile (prefinanziamento annuale e 90% delle domande di pagamento). Qualora risulti un importo recuperabile presso lo Stato membro, sarà emesso un ordine di recupero. Tale ordine di recupero, che può essere eseguito ove possibile mediante compensazione con successive domande di pagamento, non è una rettifica finanziaria e non riduce la dotazione complessiva del programma. L'importo sarà pertanto riutilizzato per il programma.

GESTIONE DIRETTA E INDIRETTA

Nell'ambito della gestione diretta e indiretta, e in base al RF, l'ordinatore deve stabilire ordini di recupero per gli importi indebitamente pagati. I recuperi vengono quindi effettuati mediante bonifico bancario del debitore (e costituiscono entrate con destinazione specifica per il bilancio dell'UE che possono essere riutilizzate per lo stesso programma) o mediante compensazione con altri importi dovuti dalla Commissione al debitore. I servizi della Commissione effettuano recuperi anche "alla fonte" deducendo le spese inammissibili (individuate in dichiarazioni di spesa attuali) dai pagamenti eseguiti.

2.3.Efficacia sotto il profilo dei costi dei sistemi di gestione e di controllo

Conformemente a quanto disposto dal regolamento finanziario, un importante obiettivo della "strategia del bilancio incentrato sui risultati" della Commissione è garantire l'efficacia sotto il profilo dei costi quando si definiscono e si attuano i sistemi di gestione e di controllo che prevengono o individuano e correggono gli errori. Le strategie di controllo dovrebbero pertanto prendere in considerazione un aumento del livello delle verifiche e della frequenza nei settori più a rischio e garantire l'efficacia sotto il profilo dei costi. Si tratta di un aspetto importante poiché i controlli impongono un considerevole onere amministrativo ai beneficiari e possono anche scoraggiare la partecipazione ai programmi. Inoltre, controlli inefficaci e inefficienti assorbono risorse che potrebbero altrimenti contribuire al conseguimento dei risultati. Per maggiori dettagli, si veda la relazione annuale della Commissione per il 2015 sulla gestione e il rendimento 6 .

2.4.Controllo interno pubblico e gestione dei fondi dell'UE

La tutela del bilancio dell'UE è una responsabilità condivisa della Commissione e degli Stati membri. La Commissione facilita e partecipa alla rete di controllo interno pubblico, che riunisce rappresentanti del controllo interno di tutti gli Stati membri dell'UE. La rete di controllo interno pubblico esamina le questioni di controllo interno relative o ai bilanci nazionali o alla gestione dei fondi dell'UE, al fine di individuare buone prassi nei settori in cui l'attuazione effettiva si stia rivelando difficile. La rete di controllo interno pubblico si riunisce a intervalli regolari, consentendo a tutti gli Stati membri di collaborare per potenziare le loro modalità di controllo interno e così migliorare la gestione finanziaria e il rendimento.

3.RETTIFICHE FINANZIARIE E RECUPERI ALLA FINE DEL 2015

3.1.Rettifiche finanziarie e recuperi effettuati nel 2015

Tabella 3.1: sintesi delle rettifiche finanziarie e dei recuperi effettuati nel 2015 7  

milioni di EUR

Rubriche del QFP

Totale pagamenti a titolo del bilancio 2015

Totale rettifiche finanziarie confermate nel 2015

Totale recuperi confermati nel 2015

Totale rettifiche finanziarie e recuperi confermati nel 2015

% dei pagamenti dal bilancio dell'UE

Totale rettifiche finanziarie effettuate nel 2015

Totale recuperi effettuati nel 2015

Totale rettifiche finanziarie e recuperi effettuati nel 2015

% dei pagamenti dal bilancio dell'UE

Crescita intelligente e inclusiva

68 009

1 637

254

1 892

2,8%

1 766

246

2 013

3,0%

FESR

28 363

826

-

826

2,9%

774

-

774

2,7%

Fondo di coesione

12 098

462

-

462

3,8%

585

-

585

4,8%

FSE

10 277

348

1

349

3,4%

407

-

407

4,0%

Politiche interne

17 271

-

254

254

1,5%

-

246

246

1,4%

Crescita sostenibile: risorse naturali

58 066

1 072

348

1 420

2,4%

1 314

337

1 652

2,8%

FEAGA

44 940

922

117

1 040

2,3%

1 017

155

1 173

2,6%

Sviluppo rurale

11 793

46

206

253

2,1%

263

152

l414

3,5%

SFOP/FEP

791

6

2

8

1,0%

10

6

16

2,0%

FEAOG orientamento

64

97

2

99

154,0%

24

2

26

40,6%

Politiche interne

478

-

21

21

4,4%

-

23

23

4,8%

Sicurezza e cittadinanza

2 019

23

28

51

2,5%

23

24

48

2,4%

Migrazione e affari interni

779

23

-

23

3,0%

23

-

23

3,0%

Politiche interne

1 239

-

28

28

2,2%

-

24

24

2,0%

Ruolo mondiale dell'Europa

7 884

-

132

132

1,7%

-

136

136

1,7%

Politiche esterne

7 884

-

132

132

1,7%

-

136

136

1,7%

Amministrazione

8 978

-

5

5

0,1%

-

5

5

0,1%

Amministrazione

8 978

-

5

5

0,1%

-

5

5

0,1%

TOTALE

144 955*

2 732

767

3 499

2,4%

3 104

749

3 853

2,7%

   *    Esclusi 288 milioni di EUR versati nell'ambito della rubrica Strumenti speciali.

       Si noti che le cifre sopra indicate potrebbero differire leggermente da quelle presentate nella Relazione annuale sulla protezione degli interessi finanziari dell'UE e sulla lotta contro le frodi e nei documenti di lavoro dei servizi della Commissione, dal momento che la relazione è stata pubblicata precedentemente, in una fase in cui erano disponibili solo dati provvisori.

3.1.1 Agricoltura e sviluppo rurale

Rettifiche finanziarie: 

L'elevato livello di rettifiche finanziarie confermate dalla Commissione nel 2015 riflette gli sforzi significativi compiuti dalla direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale (DG AGRI) dal 2013 nell'accelerazione delle procedure di verifica della conformità, compreso l'espletamento di procedure rimaste a lungo in sospeso. Di conseguenza, nel 2015 è stato confermato un gran numero di rettifiche relative a diversi esercizi finanziari. Nel futuro, una volta a regime, si prevede che il numero annuale di rettifiche finanziarie si stabilizzerà attorno alla media degli ultimi 3 anni.

Inoltre, l'aumento del numero di rateizzazioni e rinvii concessi agli Stati membri spiega il motivo per cui nei tre anni precedenti (dal 2012 al 2014) gli importi eseguiti per l'agricoltura e lo sviluppo rurale sono stati inferiori a quelli decisi dalla Commissione. La differenza dovrebbe scomparire una volta arrivati a regime 8 .



Recuperi: 

Nel 2015 gli Stati membri hanno recuperato presso i beneficiari 155 milioni di EUR per il FEAGA e 153 milioni di EUR per il FEASR.

Per quanto concerne la rettifica delle irregolarità commesse dai beneficiari, gli Stati membri devono registrare e riferire nell'ambito dell'esercizio annuale di liquidazione finanziaria in merito al recupero degli importi irregolari spesi.

Il recupero dei pagamenti irregolari direttamente presso i beneficiari finali è esclusiva responsabilità degli Stati membri. L'allegato 5 presenta gli importi recuperati dagli Stati membri presso i beneficiari nel 2015 (quali riferiti dagli Stati membri nel loro registro dei debitori) e rimborsati alla Commissione. Tali importi sono trattati come entrate con destinazione specifica nel caso del FEAGA, mentre quelli recuperati per il FEASR possono essere riassegnati al programma in questione.

3.1.2 Periodo di programmazione 2000-2006 Coesione

La fase avanzata del processo di chiusura dei programmi del FESR e dei progetti del Fondo di coesione ha comportato nel 2015 l'imposizione e l'accettazione da parte degli Stati membri delle seguenti rettifiche finanziarie:

-    155 milioni di EUR di rettifiche finanziarie per la chiusura di programmi del FESR in 7 Stati membri, di cui quelle più significative riguardano l'Italia (108 milioni di EUR) e la Grecia (34 milioni di EUR);

-    53 milioni di EUR accettati da 13 Stati membri per progetti del Fondo di coesione, di cui l'importo maggiore riguarda la Repubblica ceca (16 milioni di EUR).

Rettifiche finanziarie confermate:

FESR/FC - 208 milioni di EUR

FSE - 179 milioni di EUR

Per il FSE, nel contesto del processo di chiusura, sono stati chiusi tutti i 239 programmi (209 completamente e 30 parzialmente). Gli Stati membri con il livello più elevato di rettifiche finanziarie confermate e attuate nel 2015 sono stati rispettivamente la Francia (149 milioni di EUR) e la Spagna (30 milioni di EUR). Inoltre, anche per la Svezia è stato completato il processo di chiusura.

Nel 2015 sono stati compiuti considerevoli progressi in relazione alla chiusura dello strumento finanziario di orientamento della pesca (SFOP). Alla fine del 2015 risultavano chiusi 57 programmi su 60. La maggior parte delle rettifiche finanziarie interessate è stata attuata tramite ordini di recupero.

3.1.3 Periodo di programmazione 2007-2013 Coesione

Le rettifiche finanziarie nell'ambito del FESR/FC nel 2015 sono aumentate in modo significativo rispetto agli anni precedenti, confermando così l'efficacia dei controlli pluriennali di questa politica. Ciò è anche il risultato della rigorosa politica di procedure di interruzione/sospensione attuata dalla Commissione fin dall'inizio del periodo di programmazione e del fatto che nel 2015 alcuni casi in sospeso, per i quali le domande di pagamento sono state bloccate per mesi o anche anni, si sono conclusi a seguito dell'esecuzione delle rettifiche finanziarie. Per tali casi è stato possibile riferire le rettifiche applicate dagli Stati membri solo nel 2015, dopo la revoca delle procedure di interruzione/sospensione. L'aumento delle rettifiche finanziarie nel 2015 è anche sostenuto dai tassi di errore riferiti dalle autorità nazionali di audit nelle relazioni di controllo annuali del 2015, più elevati rispetto ai tassi di errore segnalati in passato. Gli Stati membri con le rettifiche più elevate (escluse le rettifiche alla fonte) nel 2015 sono stati la Slovacchia (236 milioni di EUR), l'Italia (161 milioni di EUR), la Germania (143 milioni di EUR), la Grecia (120 milioni di EUR) e la Spagna (117 milioni di EUR).

Rettifiche finanziarie confermate:

FESR/FC - 1 532 milioni di EUR

FSE - 169 milioni di EUR

Di conseguenza, alla fine del 2015 l'importo cumulativo delle rettifiche finanziarie per il periodo 2007-2013 confermate dagli Stati membri per effetto del ruolo di supervisione della Commissione supera i 2,3 miliardi di EUR.

Nell'ambito del FSE sono state confermate rettifiche finanziarie per 169 milioni di EUR e sono stati eseguiti 227 milioni di EUR, di cui 142 milioni di EUR sono stati confermati nel 2015 e 85 milioni di EUR negli anni precedenti. È stato effettuato il 95% delle rettifiche finanziarie confermate nel corso del 2015 e degli anni precedenti, lasciando ancora non effettuato alla fine dell'anno un importo di 60 milioni di EUR (cumulativi). Gli Stati membri con i livelli più elevati di rettifiche effettuate nel 2015 sono la Romania (133 milioni di EUR) e la Spagna (29 milioni di EUR), corrispondenti alla revoca della sospensione dei pagamenti.

Le rettifiche finanziarie confermate per il Fondo europeo per la pesca (FEP) sono diminuite di circa il 70% rispetto al 2014. Il ritiro delle spese inammissibili dalla successiva domanda di pagamento a seguito degli audit e degli esami documentali della Commissione consente la rapida effettuazione di tali rettifiche finanziarie.

3.1.4 Periodo di programmazione 2014-2020 Coesione

Il secondo esercizio contabile era in corso nel 2015 e per quasi tutti i programmi operativi non sono ancora state designate le autorità, per cui non è stata ancora avviata alcuna attività di audit in relazione alle dichiarazioni di spesa. Di conseguenza, non possono essere comunicate rettifiche finanziarie.

3.1.5. Rettifiche finanziarie e recuperi 2015: ulteriori dettagli

Negli allegati sono presentati vari aspetti degli importi delle rettifiche finanziarie effettuate nel 2015. Va ricordato che i dati in appresso si riferiscono ad un solo anno, il 2015. Il livello dell'importo globale delle rettifiche e la ripartizione per Stato membro possono variare notevolmente da un anno all'altro. Di conseguenza, per dare indicazioni utili, la valutazione dell'efficacia dei sistemi di vigilanza e controllo deve basarsi su una prospettiva pluriennale, conformemente alla natura della spesa (cfr. la sezione 3.2).

Le informazioni fornite negli allegati possono essere riassunte nel modo seguente.

1.    Ripartizione per Stato membro 

Gli Stati membri più importanti in termini di rettifiche finanziarie confermate rispetto ai pagamenti dell'UE ricevuti sono la Grecia (9,9%), la Romania (8%) e la Slovacchia (7,3%).

2.    Ripartizione delle rettifiche forfettarie 

Le rettifiche forfettarie sono uno strumento prezioso utilizzato qualora il relativo importo non possa essere quantificato sulla base di un campione statistico rappresentativo o qualora non possa essere quantificata con esattezza l'incidenza di singoli errori sulle spese. Tuttavia, ciò significa che lo Stato membro soggetto a una rettifica forfettaria sopperisce alle conseguenze finanziarie in quanto le rettifiche non sono direttamente connesse a singole irregolarità a livello di progetto, ossia non esiste alcun singolo beneficiario finale presso il quale recuperare le somme.

Per il FESR/FC le rettifiche forfettarie vanno considerate una stima delle rettifiche finanziarie (forfettarie e/o estrapolate), che non sono direttamente connesse a operazioni/progetti singoli 9 .

Rettifiche forfettarie nel 2015:

2,2 miliardi di EUR confermati

1,3 miliardi di EUR eseguiti

3.    Ripartizione delle rettifiche finanziarie effettuate alla fonte 

Le rettifiche finanziarie alla fonte sono applicate dalle autorità degli Stati membri nel momento in cui vengono dichiarate alla Commissione le spese derivanti dalle rettifiche forfettarie a seguito di audit della Commissione.

Le principali rettifiche finanziarie alla fonte per il FESR/FC riguardano la Romania (345 milioni di EUR) 10 .

Rettifiche alla fonte nel 2015:

0,5 miliardi di EUR confermati

0,8 miliardi di EUR eseguiti

Per il FSE l'importo delle rettifiche finanziarie alla fonte confermate nel 2015 per il periodo di programmazione 2007-2013 è pari a 81 milioni di EUR. I principali Stati membri interessati dalle rettifiche finanziarie alla fonte sono: Repubblica ceca, Francia, Polonia, Slovacchia e Romania.

Tra le rettifiche finanziarie effettuate per il periodo di programmazione 2007-2013, 115 milioni di EUR sono rettifiche finanziarie alla fonte, di cui 66 milioni di EUR confermati nel 2015 e 49 milioni di EUR confermati nell'anno precedente.

4.    Rettifiche finanziarie nette nel 2015

Il tipo di esecuzione del bilancio, la gestione settoriale e le norme finanziarie del settore interessato influenzano l'incidenza dei vari meccanismi di correzione sul bilancio dell'UE. In ogni caso, i meccanismi di correzione consentono di tutelare il bilancio dell'Unione europea da spese sostenute in violazione del diritto applicabile.

Rettifiche finanziarie nette nel 2015:

0,8 miliardi di EUR confermati

1,2 miliardi di EUR eseguiti

3.2.Rettifiche finanziarie e recuperi cumulativi fino alla fine del 2015 

Le cifre cumulative forniscono informazioni utili sull'importanza dei meccanismi correttivi utilizzati dalla Commissione, soprattutto perché tengono conto del carattere pluriennale dei programmi e dei progetti e neutralizzano l'incidenza di eventi una tantum.

3.2.1.    Periodo 2009-2015

I grafici in appresso illustrano l'evoluzione delle rettifiche finanziarie e dei recuperi confermati ed effettuati negli ultimi 7 anni.

Grafici 3.2.1: rettifiche finanziarie e recuperi 2009-2015

Rettifiche finanziarie e recuperi confermati 2009-2015 (miliardi di EUR)

Media delle rettifiche finanziarie confermate 2009-2015:

3,3 miliardi di EUR

2,4% della media dei pagamenti del bilancio

La tendenza per gli importi confermati è leggermente in aumento, il che dimostra che il quadro di controllo pluriennale riesce a tutelare il bilancio dell'UE nel tempo.

Rettifiche finanziarie e recuperi effettuati 2009-2015 (miliardi di EUR) 

L'importo medio delle rettifiche finanziarie e dei recuperi effettuati per il periodo 2009-2015 è stato di 3 miliardi di EUR, che rappresentano il 2,2% dell'importo medio dei pagamenti a titolo del bilancio dell'UE in tale periodo.

3.2.2.    Decisioni della Corte di giustizia riguardanti le rettifiche finanziarie relative alla politica regionale

Nel corso del 2015 la Corte di giustizia ha emesso alcune sentenze di annullamento di varie decisioni di rettifiche finanziarie relative alla politica regionale adottate tra il 2008 e il 2010 (per un importo totale di 457 milioni di EUR di rettifiche relative al periodo di programmazione 1994-1999). L'annullamento è basato su una nuova interpretazione giuridica delle norme stabilite nel regolamento (CE) n. 1083/2006 e rappresenta un cambiamento rispetto a precedenti sentenze della Corte di giustizia. Le rettifiche annullate sono state dedotte sia dagli importi confermati ed eseguiti dell'anno 2015 sia dagli importi cumulativi di cui alla tabella seguente.



3.2.3.    Percentuale di esecuzione delle rettifiche finanziarie alla fine del 2015

Tabella 3.2.3: rettifiche finanziarie cumulative confermate e percentuale di esecuzione alla fine del 2015

milioni di EUR

Periodo di programmazione

Decisioni cumulate FEAGA

Totale rettifiche finanziarie confermate alla fine del 2015

% di esecuzione alla fine del 2015

Rettifiche finanziarie confermate alla fine del 2014

% di esecuzione alla fine del 2014

Periodo 1994-1999

Periodo 2000-2006

Periodo 2007-2013

Agricoltura

-

139

787

11 766

12 692

85,4%

11 514

82,8%

FEAGA

-

-

-

11 766

11 766

85,7%

10 808

83,7%

Sviluppo rurale

-

139

787

n.p.

926

81,3%

706

69,3%

Politica di coesione

2 273

8 922

4 748

n.p.

15 943

93,4%

14 203

92,2%

FESR

1 799

5 794

2 664

n.p.

10 257

92,4%

8 973

91,9%

Sentenze

della Corte di
giustizia

(457)

0

0

n.p.

(457)

-

-

-

Totale FESR

1 342

5 794

2 664

n.p.

9 800

92,1%

8 973

91,9%

Fondo di coesione

268

842

857

n.p.

1 968

99,9%

1 496

88,7%

Sentenze

della Corte di
giustizia

0

(9)

0

n.p.

(9)

-

-

-

Totale Fondo di coesione

268

833

857

n.p.

1 958

97,6%

1 496

88,7%

FSE

560

1 990

1 198

n.p.

3 748

98,4%

3 399

96,5%

SFOP/FEP

100

127

29

n.p.

256

63,0%

250

60,4%

FEAOG orientamento

3

178

-

n.p.

181

60,1%

85

100,0%

Altro

-

-

-

n.p.

32

100,0%

9

100,0%

Totale

2 273

9 060

5 535

11 766

28 666

89,9%

25 726

88,0%

I diversi periodi di programmazione nell'ambito della politica di coesione indicano chiaramente la natura pluriennale del ciclo del bilancio dell'UE. Poiché il processo di chiusura del periodo 2000-2006 sta giungendo a conclusione, l'importo delle rettifiche finanziarie è considerevolmente più elevato, soprattutto rispetto a quello del periodo 2007-2013.

3.2.4.    Recuperi cumulativi 2009-2015

Le tabelle in appresso presentano gli importi dei recuperi confermati ed effettuati per il periodo 2009-2015. Cfr. anche la successiva sezione 3.3.1 riguardante l'incidenza sul bilancio dell'UE.

Tabella 3.2.4: recuperi confermati nel periodo 2009-2015

milioni di EUR

 

Anni

Totale

Recuperi

 

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

Agricoltura:

 

 

 

 

 

 

 

 

FEAGA

163

178

174

162

227

213

117

1 234

Sviluppo rurale

25

114

161

145

139

165

206

956

Coesione

102

24

50

22

83

35

5

320

Politiche interne

100

188

270

252

393

293

302

1 798

Politiche esterne

81

137

107

107

93

127

132

784

Amministrazione

9

5

8

7

6

5

5

45

Totale

480

646

770

695

941

838

767

5 137

Tabella 3.2.5: recuperi effettuati nel periodo 2009-2015

milioni di EUR

 

Anni

Totale

Recuperi

 

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

Agricoltura:

 

 

 

 

 

 

 

 

FEAGA

148

172

178

161

155

150

155

1 119

Sviluppo rurale

25

114

161

166

129

167

152

914

Coesione

102

25

48

14

81

32

7

309

Politiche interne

100

162

268

229

398

274

293

1 724

Politiche esterne

81

136

77

99

93

108

136

730

Amministrazione

9

5

2

9

6

5

5

41

Totale

464

614

734

678

862

736

749

4 837

3.3.Incidenza delle rettifiche finanziarie

3.3.1.    Incidenza sul bilancio dell'UE nel 2015

Grafico 3.3.1: incidenza sul bilancio dell'UE

*    I principali capitoli di spesa interessati sono 0502, 0503, 0504, 1303, 1304, 0402, 1106 e 1803.

**    Esclusi i recuperi "alla fonte". I principali capitoli di spesa interessati sono 0502, 0503, 1303, 1304, 0402 e 1106. Per maggiori informazioni sui recuperi si rimanda al punto 3.2.4.

Come spiegato in precedenza, le entrate derivanti dalle rettifiche finanziarie nette e dai recuperi sono trattate come entrate con destinazione specifica 11 , tenendo presente che la Commissione effettua recuperi anche "alla fonte" deducendo le spese inammissibili (individuate in dichiarazioni di spesa precedenti o attuali) dai pagamenti eseguiti. In generale, le entrate con destinazione specifica ritornano alla linea di bilancio o al fondo da cui tale spesa è stata inizialmente erogata e possono essere nuovamente spese, ma non vengono destinate a specifici Stati membri.

3.3.2.    Incidenza sui bilanci degli Stati membri

Nel quadro della gestione concorrente, l'insieme delle rettifiche finanziarie e dei recuperi incide sui bilanci degli Stati membri, a prescindere dal loro metodo di esecuzione. Va sottolineato che, anche se non viene effettuato alcun rimborso a favore del bilancio dell'UE, a livello di Stato membro l'effetto delle rettifiche finanziarie è sempre negativo. Questo avviene perché per non perdere i finanziamenti dell'UE, gli Stati membri devono sostituire le spese non ammissibili con interventi ammissibili. In altre parole, devono sopperire con risorse proprie (attinte dal bilancio nazionale) alle conseguenze finanziarie della perdita del cofinanziamento dell'UE delle spese considerate come inammissibili secondo le norme dei programmi dell'UE (sotto forma di costi di opportunità), a meno che non recuperino gli importi dai singoli beneficiari. Ciò non è sempre possibile, ad esempio nel caso delle rettifiche forfettarie effettuate a livello di programma (a causa di carenze nell'amministrazione nazionale che gestisce il programma) che non sono direttamente correlate a singole irregolarità a livello di progetto.

4.AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE

4.1.Azioni preventive

Azioni preventive degli Stati membri

È stata creata a livello degli Stati membri una struttura amministrativa obbligatoria. La gestione, il controllo e il pagamento delle spese sono affidati a organismi pagatori riconosciuti. La conformità ai rigorosi criteri per il riconoscimento (stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) n. 908/2014 della Commissione e nel regolamento delegato (UE) n. 907/2014 della Commissione 12 ) forma oggetto di un esame approfondito da parte di un organismo esterno indipendente di audit designato a livello nazionale (organismo di certificazione), nonché di una sorveglianza costante da parte dell'autorità nazionale competente (a livello ministeriale). Gli organismi pagatori sono tenuti a fornire una dichiarazione annuale di gestione, che comprende una dichiarazione che assicura che il sistema adottato fornisce una ragionevole affidabilità in merito alla legittimità e alla regolarità delle operazioni sottostanti. Queste dichiarazioni di gestione sono verificate dai suddetti organismi di certificazione, che sono tenuti a fornire un parere annuale.

Per ciascun regime di sostegno finanziato dal FEAGA o dal FEASR, gli organismi pagatori applicano un sistema di controlli amministrativi ex ante esaurienti (deve essere verificato il 100% delle domande di aiuto) e verifiche in loco (almeno il 5% per la maggior parte dei regimi) prima di qualsiasi pagamento. Tali controlli sono eseguiti conformemente a precise norme stabilite nella legislazione settoriale (p. es. il sistema integrato di gestione e di controllo - SIGC, che comprende un sistema di identificazione delle parcelle agricole - SIPA). Per la maggior parte di questi regimi di aiuto, gli Stati membri sono tenuti a inviare alla Commissione, su base annuale, informazioni statistiche sulle verifiche effettuate e sui loro risultati (statistiche di controllo).

Azioni preventive della Commissione

Con il nuovo regolamento orizzontale della politica agricola comune (PAC) 13 , è entrato in vigore nel 2014 un nuovo quadro giuridico per la riduzione, le interruzioni e le sospensioni dei fondi della PAC che rafforzerà i poteri della Commissione di ridurre/sospendere i finanziamenti dell'UE nei casi in cui sono stati individuati rischi di pagamenti irregolari.

FEAGA: riduzioni di 27,2 milioni di EUR per 14 Stati membri.

FEASR: 24 interruzioni e 7 sospensioni/riduzioni.

Di conseguenza, la Commissione può ridurre o sospendere i pagamenti mensili (FEAGA) o intermedi (FEASR) se "mancano uno o più degli elementi essenziali del sistema di controllo nazionale o sono inoperanti a causa della gravità o della persistenza delle lacune constatate" 14 (o se vi sono analoghe lacune gravi nel sistema di recupero dei pagamenti irregolari) e:

-se le lacune sono di carattere continuativo e hanno già dato luogo ad almeno due decisioni di rettifica finanziaria,

oppure

-se la Commissione conclude che lo Stato membro interessato non è in grado di attuare le misure correttive necessarie a breve termine, in conformità di un piano d'azione contenente chiari indicatori dei progressi, da stabilire in consultazione con la Commissione.

Per il FEASR il nuovo regolamento recante disposizioni comuni (RDC) 15 prevede anche l'interruzione dei pagamenti intermedi da parte dell'ordinatore delegato (il direttore generale) come strumento aggiuntivo, rapido e reattivo se vi sono timori circa la legittimità e la regolarità dei pagamenti.

Per il FEAGA il ritmo dei pagamenti mensili non consente di utilizzare tale procedura di interruzione. Per il FEAGA non vi sono state sospensioni dei pagamenti nel 2015. Le riduzioni dei pagamenti mensili dovute a lacune del sistema di controllo sono state eseguite per la prima volta nel 2015, per un importo totale di 16 milioni di EUR (Grecia). Le altre riduzioni riguardano sforamenti dei massimali, scadenze e altre questioni di ammissibilità. Sono state eseguite in tutto 87 operazioni connesse alle riduzioni.

Le interruzioni e le riduzioni/sospensioni sono provvisorie. Se del caso, possono essere accompagnate da un audit. Se la lacuna è confermata, la spesa in questione è definitivamente esclusa dal finanziamento dell'UE mediante l'applicazione di una rettifica finanziaria nell'ambito della procedura di verifica di conformità.

4.2.Azioni correttive

Conformemente al quadro giuridico della PAC, le rettifiche finanziarie imposte dalla Commissione agli Stati membri sono sempre state rettifiche nette 16 . Gli importi sono effettivamente rimborsati dagli Stati membri e sono considerati come entrate con destinazione specifica per il bilancio dell'UE. Essi sono utilizzati per finanziare la spesa della PAC nel suo insieme, ma non sono destinati a uno Stato membro in particolare. L'effettiva esecuzione del rimborso al bilancio dell'UE può essere ritardata con decisioni di rateizzazione (esecuzione in tre rate annuali) o di rinvio.

Nel quadro della gestione concorrente, l'individuazione e la rettifica degli errori sono affidate alla diretta responsabilità degli Stati membri. Ogni qual volta si riscontrano lacune nel sistema di gestione e controllo, vengono aperte procedure di conformità e, al contempo, gli Stati membri sono tenuti ad adottare misure correttive. Queste ultime sono strettamente monitorate, e la loro mancata attuazione può determinare l'interruzione, la riduzione o la sospensione dei pagamenti dell'UE per la misura in questione. È stato chiesto agli Stati membri di presentare piani d'azione per ovviare alle carenze su cui si basano le riserve. Tali piani d'azione sono quindi stati valutati per verificare se, qualora correttamente attuati, avrebbero effettivamente risolto tempestivamente le lacune individuate. La Commissione ha valutato annualmente l'efficacia delle misure correttive già adottate dallo Stato membro. Si può concludere che il rischio per il bilancio dell'UE è sistematicamente coperto dalla procedura di verifica della conformità e dalle rettifiche finanziarie nette.

Per il FEAGA le rettifiche finanziarie sono eseguite deducendo i relativi importi dai pagamenti mensili eseguiti dalla Commissione a favore dello Stato membro in questione nel secondo mese successivo alla decisione della Commissione in merito a una rettifica finanziaria.

Fino alla fine del 2015, sono state adottate decisioni di rateizzazione di rettifiche per 2,3 miliardi di EUR.

Per il FEASR le rettifiche finanziarie sono eseguite mediante un ordine di recupero nel quale si chiede allo Stato membro in questione di rimborsare tali importi al bilancio dell'UE, generalmente mediante una compensazione nel rimborso del trimestre successivo. Accade dunque che le decisioni adottate alla fine dell'anno N siano eseguite solo all'inizio dell'anno N+1. Inoltre, l'esecuzione della decisione può essere ritardata per via di decisioni di rateizzazione e rinvio.

Ciò si verifica particolarmente dal 2010 quando, a causa della crisi economica e finanziaria, gli Stati membri hanno richiesto più spesso il beneficio di una disposizione vigente della normativa, che consente il rimborso delle rettifiche finanziarie mediante rate annuali (anziché un pagamento in un'unica soluzione): se l'importo che lo Stato membro deve rimborsare è superiore allo 0,01% del suo PIL, esso può chiedere che le deduzioni siano effettuate in rate annuali (3 al massimo) anziché in una sola volta

Rinvio del rimborso delle rettifiche finanziarie:

Grecia

Portogallo

Nel 2012 la Commissione ha introdotto una nuova disposizione 17 che consentiva di rinviare il rimborso delle rettifiche finanziarie per gli Stati membri dell'UE che beneficiavano di sostegno finanziario dell'UE e a condizione che si ovviasse alle carenze all'origine delle rettifiche finanziarie.

Gli Stati membri che beneficiavano di meccanismi di sostegno finanziario potevano chiedere di rinviare le loro rettifiche finanziarie una tantum per un periodo di 18 mesi. Tutti gli importi che avrebbero dovuto essere eseguiti in quel periodo sono stati rinviati alla fine del periodo, quando l'importo totale avrebbe dovuto essere rimborsato mediante 3 rate annuali. Sono state adottate decisioni di rinvio per la Grecia per 529 milioni di EUR, mentre per il Portogallo sono stati rinviati 109 milioni di EUR. Le prime due rate annuali per il rimborso degli importi oggetto del rinvio sono state versate nel 2014 e nel 2015; la terza e ultima rata annuale sarà pagata nel 2016.

Nel 2015 è stata adottata una nuova decisione di rinvio per la Grecia. Dopo la scadenza del periodo di rinvio le rettifiche devono essere eseguite in cinque rate annuali. Il rinvio concesso alla Grecia scadrà il 22 giugno 2017. Fino a questo momento sono stati rinviati 335 milioni di EUR.

4.3.Carenze dei sistemi di gestione e di controllo individuate e misure adottate

Nel 2013 la Commissione ha elaborato relazioni sulle cause fondamentali degli errori in relazione a ciascuna delle tre componenti della formazione del bilancio per attività (ABB) e ha individuato i principali punti deboli dei sistemi di gestione e controllo degli Stati membri. Conseguentemente, gli Stati membri interessati hanno adottato misure correttive, di cui la Commissione controlla attivamente la corretta attuazione. La Commissione sta inoltre affrontando i principali rischi creati per i Fondi dalle cause fondamentali esistenti, mediante indagini di audit e piani d'azione già in corso in alcuni Stati membri. Inoltre, in una fase più a monte, è prevista una serie di azioni che riguardano il miglioramento del controllo, della comunicazione e delle misure correttive, con lo scopo di alleggerire ulteriormente la situazione ed evitare che si verifichino problemi in futuro. La riforma della PAC del 2013 ha altresì introdotto un grado notevole di semplificazione in numerosi settori (ad es. introduzione delle opzioni semplificate in materia di costi nello sviluppo rurale), su cui il Parlamento e il Consiglio dei ministri hanno potuto convenire, nonché sistemi di controllo migliorati. Un'ulteriore semplificazione punterà a una situazione di maggiore equità per gli agricoltori, mantenendo al contempo l'efficacia del sistema e tenendo conto delle complessità di alcuni regimi, ad es. in relazione alle sanzioni amministrative.

Le cause fondamentali degli errori relativi ai pagamenti diretti erano connesse a: errori/inadempienze da parte dell'amministrazione nazionale, che si verificano quando le amministrazioni nazionali non adeguano il proprio sistema per assicurare l'osservanza delle norme o non seguono le loro stesse istruzioni; qualità e aggiornamento insufficienti del sistema di identificazione delle parcelle agricole (SIPA); scarsa qualità delle verifiche in loco; errori nelle domande di aiuto. Occorre notare che il SIGC, compreso il SIPA, è il principale sistema di gestione e controllo inteso a garantire la regolarità dei pagamenti degli aiuti diretti. Copre oltre il 90% della spesa del FEAGA e contribuisce in modo significativo a prevenire e ridurre il livello di errori nei regimi di aiuto ai quali si applica. Quando sono rilevate carenze nel suo funzionamento si richiedono misure correttive, la cui attuazione è strettamente monitorata dalla Commissione.

Per le misure di mercato, le cause fondamentali degli errori riguardano: condizioni di ammissibilità non soddisfatte per via della complessità delle condizioni, di difficoltà nella verificabilità e nella controllabilità delle misure; norme in materia di appalti; diversa interpretazione dell'ammissibilità della spesa negli Stati membri; informazioni insufficienti sui sistemi di gestione e controllo degli Stati membri; carenze nell'applicazione dei sistemi di gestione e controllo da parte degli Stati membri.

Lo sviluppo rurale rimane un settore oggetto di attento esame. Per affrontare le cause degli errori, nel 2015 la DG AGRI ha ulteriormente rafforzato i piani d'azione esistenti per affrontare le riserve indicate nella relazione annuale di attività 2014, grazie al miglioramento della collaborazione e delle analisi nei servizi della Commissione e a un intenso dialogo con gli Stati membri. Seguendo questo approccio, è stato istituito un sistema più adeguato di comunicazione da parte degli Stati membri riguardo ai rispettivi piani d'azione nazionali o regionali per la riduzione dei tassi di errore. In questo contesto, è stata rivolta maggiore attenzione al monitoraggio regolare dei risultati degli audit e sono stati migliorati gli indicatori e gli obiettivi intermedi a fini di controllo. Uno specifico strumento informatico, sviluppato dalla Commissione nel 2014 e divenuto pienamente operativo nel 2015, raccoglie e gestisce le informazioni estratte dai piani d'azione nazionali e regionali in modo efficiente e coerente, fornendo un quadro d'insieme a facilitando un adeguato follow-up.

4.4.Cifre cumulative

Per quanto riguarda il FEAGA, le rettifiche finanziarie decise dalla Commissione dal 1999 ammontano complessivamente a 11 766 milioni di EUR. La percentuale media di rettifica per esercizio finanziario per il periodo 1999-2015 è stata dell'1,7% delle spese. Una volta decise dalla Commissione, le rettifiche sono eseguite automaticamente, a meno che uno Stato membro abbia ottenuto il riconoscimento della possibilità di effettuare i pagamenti in tre rate annuali.

Tabella 4.4: rettifiche finanziarie cumulative per il FEAGA decise nel quadro della verifica di conformità dei conti dal 1999 a fine 2015; ripartizione per Stato membro

milioni di EUR

Stato membro

Pagamenti FEAGA provenienti dal bilancio dell'UE

% dei pagamenti ricevuti rispetto al totale dei pagamenti

Rettifiche finanziarie FEAGA cumulate a fine 2015

% rispetto ai pagamenti provenienti dal bilancio dell'UE

% rispetto all'importo totale delle rettifiche finanziarie

Belgio

12 755

1,8%

45

0,4%

0,4%

Bulgaria

3 257

0,5%

71

2,2%

0,6%

Repubblica ceca

6 533

0,9%

8

0,1%

0,1%

Danimarca

18 208

2,6%

192

1,1%

1,6%

Germania

92 771

13,3%

203

0,2%

1,7%

Estonia

743

0,1%

1

0,1%

0,0%

Irlanda

21 930

3,2%

108

0,5%

0,9%

Grecia

42 621

6,1%

2 723

6,4%

23,1%

Spagna

96 161

13,8%

1 510

1,6%

12,8%

Francia

149 034

21,4%

2 588

1,7%

22,0%

Croazia

253

0,0%

0

0,0%

0,0%

Italia

77 223

11,1%

1 930

2,5%

16,4%

Cipro

453

0,1%

10

2,1%

0,1%

Lettonia

1 065

0,2%

0

0,0%

0,0%

Lituania

2 888

0,4%

24

0,8%

0,2%

Lussemburgo

507

0,1%

6

1,1%

0,0%

Ungheria

9 947

1,4%

63

0,6%

0,5%

Malta

37

0,0%

0

0,8%

0,0%

Paesi Bassi

18 058

2,6%

240

1,3%

2,0%

Austria

11 884

1,7%

12

0,1%

0,1%

Polonia

23 517

3,4%

155

0,7%

1,3%

Portogallo

11 749

1,7%

342

2,9%

2,9%

Romania

7 579

1,1%

207

2,7%

1,8%

Slovenia

904

0,1%

20

2,2%

0,2%

Slovacchia

2 898

0,4%

6

0,2%

0,1%

Finlandia

8 971

1,3%

34

0,4%

0,3%

Svezia

11 935

1,7%

120

1,0%

1,0%

Regno Unito

61 373

8,8%

1 146

1,9%

9,7%

Totale

695 255

100,0%

11 766

1,7%

100,0%

Grafico 4.4: rettifiche finanziarie cumulative degli Stati membri per il FEAGA nel quadro della verifica di conformità dei conti dal 1999 a fine 2015 rispetto ai pagamenti ricevuti dal bilancio dell'UE

4.5.Rettifiche degli Stati membri

Gli Stati membri sono tenuti a dotarsi di sistemi per i controlli ex ante e le riduzioni o esclusioni dei finanziamenti:

per ciascun regime di aiuto/sostegno finanziato dal FEAGA o dal FEASR, sono eseguiti controlli amministrativi ex ante e verifiche in loco e vengono applicate sanzioni dissuasive in caso di inosservanza da parte del beneficiario. Questi sistemi di controllo devono essere applicati dagli organismi pagatori e devono comprendere caratteristiche comuni e regole speciali adeguate al carattere specifico di ciascun regime di aiuto. Essi sono concepiti per fornire controlli amministrativi ex ante esaurienti sul 100% delle domande di aiuto, controlli incrociati con altre basi dati se necessario, nonché controlli in loco degli anticipi su un campione di operazioni compreso tra l'1% e il 100% della popolazione, in funzione del rischio connesso al regime in questione. Se i controlli in loco mettono in evidenza un numero elevato di irregolarità, è necessario svolgere controlli supplementari;

in questo contesto, il sistema di gran lunga più importante è il sistema integrato di gestione e di controllo (SIGC), che nell'esercizio finanziario 2015 ha coperto il 93,8% delle spese del FEAGA. Nella misura del possibile, il SIGC è utilizzato anche per gestire e controllare le misure di sviluppo rurale relative alle parcelle o al bestiame, che nel 2015 hanno rappresentato il 54,1% dei pagamenti a titolo del FEASR. Per entrambi i Fondi congiuntamente, il SIGC ha coperto l'85,6% delle spese totali;

la normativa prevede che gli Stati membri forniscano alla Commissione informazioni dettagliate sui controlli da essi effettuati e sulle sanzioni comminate. Per i principali regimi di aiuto, il sistema di comunicazione consente di calcolare il livello di errore rilevato dagli Stati membri a livello dei beneficiari finali. Per gli aiuti diretti e le misure di sviluppo rurale, l'esattezza delle informazioni statistiche comunicate e la qualità dei controlli in loco sottostanti sono altresì verificate e convalidate dagli organismi di certificazione.

Le ultime relazioni degli Stati membri testimoniano dell'effetto preventivo dei controlli amministrativi ex ante e dei controlli in loco effettuati, che hanno determinato rettifiche per 353 milioni di EUR. Le rettifiche più importanti hanno riguardato la Spagna (70 milioni di EUR), l'Italia (39 milioni di EUR) e la Polonia (35 milioni di EUR). Si veda l'allegato 6 per i dati dettagliati riferiti nel 2015.

5.POLITICA DI COESIONE

5.1.Azioni preventive

Nel 2015 la Commissione ha continuato ad applicare la rigorosa politica di interruzioni e sospensioni dei pagamenti adottata nel quadro del piano d'azione del 2008 per rafforzare il ruolo di supervisione della Commissione nell'ambito della gestione concorrente delle azioni strutturali al fine di tutelare il bilancio dell'UE. Questa politica, in vigore per il periodo 2007-2013, opera su base preventiva, determinando l'interruzione dei pagamenti intermedi - o l'invio di una lettera di avvertimento se non c'è nessuna domanda di pagamento in sospeso - non appena emergano prove che suggeriscono una carenza significativa nel sistema di gestione e controllo della totalità o di una parte di un programma operativo, evitando così il rimborso da parte del bilancio dell'UE di importi che potrebbero essere interessati da gravi irregolarità.

Per quanto riguarda i programmi del FESR/FC e del FSE, vale la pena di sottolineare che i piani d'azione correttivi convenuti dagli Stati membri in conseguenza del ruolo di supervisione della Commissione hanno anche un impatto preventivo sulle spese già sostenute dai beneficiari e registrate a livello nazionale nei conti dell'autorità di certificazione, ma non ancora dichiarate alla Commissione. Per tali spese, l'autorità di certificazione applica la rettifica finanziaria richiesta dalla Commissione prima della dichiarazione della spesa.

Spesa dichiarata alla Commissione già al netto degli importi irregolari.

Specialmente nel caso delle rettifiche estrapolate o forfettarie dovute a carenze dei sistemi di gestione e controllo, gli importi preventivamente corretti dalle autorità di certificazione prima della certificazione possono anche essere significativi.

Ciò può essere dimostrato nel caso delle rettifiche finanziarie alla fonte applicate alla Romania nel 2015 (345 milioni di EUR) o nel 2014 dalla Repubblica ceca (398 milioni di EUR) e dall'Ungheria (135 milioni di EUR) nel quadro dei piani d'azione correttivi per diversi programmi. Per il FSE, nel 2015 le principali rettifiche finanziarie alla fonte confermate sono state applicate alla Romania (77 milioni di EUR).

Analogamente, le lettere di avvertimento inviate dalla Commissione al momento dell'individuazione delle carenze del sistema prima della presentazione di una domanda di pagamento alla Commissione possono avere lo stesso effetto preventivo sulla tutela del bilancio dell'UE, ma in questo caso la Commissione/gli Stati membri non comunicano alcun importo, poiché l'effetto è più difficile da quantificare. L'effetto preventivo della funzione di supervisione della Commissione determina una maggiore tutela del bilancio dell'UE (e una riduzione degli errori rilevati dalle autorità di audit nel corso dell'audit degli importi richiesti alla Commissione) e deve pertanto risultare anch'esso nelle relazioni.

Le interruzioni e le sospensioni sono revocate soltanto sulla base di una ragionevole affidabilità in merito all'attuazione di misure correttive e/o dopo l'esecuzione di rettifiche finanziarie. Le rettifiche finanziarie devono essere incluse in una domanda di pagamento presentata alla Commissione o convenuta con la Commissione. L'adeguatezza delle misure correttive, comprese le rettifiche finanziarie, è valutata in particolare sulla base degli elementi probatori degli audit forniti dall'autorità nazionale di audit o da un audit (di follow-up) della Commissione, e a seguito di un esame individuale del caso inteso ad assicurare la coerenza, la trasparenza e la parità di trattamento tra gli Stati membri.



5.1.1. Interruzioni e sospensioni

Tabella 5.1.1: interruzioni

milioni di EUR

Fondo

Politica di coesione: periodo di programmazione 2007-2013

Totale casi aperti al 31.12.2014

Nuovi casi 2015

Casi chiusi nel 2015

Totale casi aperti al 31.12.2015

Numero di casi

Importo

Numero di casi

Importo

Numero di casi

Importo

Numero di casi

Importo

FESR e FC

99

3 818

87

5 299

135

7 387

51

1 730

FSE

32

970

27

1 392

33

1 599

26

762

FEP

7

14

25

157

30

162

2

8

Totale

138

4 802

139

6 848

198

9 148

79

2 501

La tabella di cui sopra presenta, per il FESR e il FC, il FSE e il FEP, un quadro dell'evoluzione dei casi di interruzione, per quanto riguarda sia il loro numero sia il loro importo. Il saldo di apertura comprende tutti i casi ancora aperti alla fine 2014, a prescindere dall'anno in cui l'interruzione è stata notificata allo Stato membro. I nuovi casi riguardano unicamente le interruzioni notificate nel 2015. I casi chiusi rappresentano i casi per i quali i pagamenti delle dichiarazioni di spesa sono ripresi nel 2015, indipendentemente dall'anno in cui l'interruzione è iniziata. I casi ancora aperti alla fine del 2015 rappresentano le interruzioni che restano attive al 31 dicembre 2015; in altre parole il termine di pagamento delle dichiarazioni di spesa è ancora interrotto, in attesa che vengano adottate misure correttive da parte dello Stato membro interessato.

Riguardo al FESR e FC, i 51 pagamenti che alla fine del 2015 rimanevano interrotti riguardano la Spagna (39), l'Ungheria (5), i programmi transfrontalieri (4) e la Repubblica ceca (3). La maggior parte dei casi deriva dall'analisi delle relazioni di controllo annuali fornite dagli Stati membri e, in certa misura, da altre fonti, quali i media o le missioni di audit della Commissione.

Riguardo al FSE, i 26 pagamenti che alla fine del 2015 rimanevano interrotti riguardano la Spagna (11), l'Italia (8), la Francia (2), l'Ungheria (2), il Regno Unito (2) e la Germania (1), di cui 15 erano già interrotti alla fine del 2014.

Per il FEP, la maggior parte delle interruzioni riguarda questioni derivanti dall'analisi delle relazioni di controllo annuali fornite dagli Stati membri all'inizio di ogni anno (relazioni non fornite, non attendibili o con tassi di errore elevati). Nella relazione annuale di attività 2014, cinque programmi operativi sono stati sottoposti a riserva (con interruzione dei pagamenti): per tutti e cinque i casi, lo Stato membro interessato ha adottato le misure correttive necessarie ed è stato possibile riprendere i pagamenti.

Sospensioni

Per quanto concerne il FESR e FC, sei programmi operativi risultavano sospesi alla fine del 2014; tre di queste sospensioni sono state revocate nel corso del 2015. Nel 2015 sono state adottate 10 decisioni di sospensione: Spagna (3), programmi transfrontalieri (3), Ungheria (2), Italia (1) e Regno Unito (1). Sei di queste decisioni erano ancora in vigore alla fine dell'anno, per un totale di nove decisioni di sospensione attive alla fine del 2015.

Per quanto concerne il FSE, 18 programmi operativi risultavano sospesi alla fine del 2014; 11 di queste sospensioni sono state revocate nel corso del 2015. Nel 2015 sono state adottate 10 decisioni di sospensione (Francia (1), Germania (1), Ungheria (1), Italia (2), Slovacchia (1), Spagna (1) e Regno Unito (3)), due delle quali (Slovacchia e una del Regno Unito) poi revocate nel 2015. Alla fine del 2015 risultavano in vigore in totale 15 sospensioni (Francia (1), Germania (1), Ungheria (1), Italia (3), Spagna (7) e Regno Unito (2)).

I pagamenti intermedi per il programma operativo del FEP per l'Estonia sono stati sospesi nel maggio 2014 e ripresi nell'aprile 2015. Non vi sono altre sospensioni in via di realizzazione.

5.1.2.    Misure antifrode

La prima e più forte misura preventiva contro le frodi è il funzionamento di un solido sistema di controllo interno, progettato e gestito come risposta proporzionata ai rischi individuati. Tale sistema può ridurre il rischio che una frode si verifichi o sfugga ai controlli ma non può eliminare completamente la probabilità che avvengano frodi. Alla fine del 2015, le direzioni operative della DG Politica regionale e urbana risultavano responsabili delle azioni di follow-up in relazione a 70 18 indagini OLAF connesse al FESR e al FC. Secondo le valutazioni dell'OLAF, potrebbe essere interessato dai presunti sospetti di frodi o irregolarità un importo fino un miliardo di EUR. Si tratta di un importo massimo che deve essere valutato dall'ordinatore sulla base delle risultanze comunicate.

Secondo la relazione della Commissione sulla lotta contro la frode del 31 luglio 2015 19 , gli Stati membri hanno comunicato all'OLAF un totale di 3 579 casi di irregolarità per il FESR e il FC, per un importo potenzialmente interessato di 1,68 miliardi di EUR. Secondo la relazione, nel 2014 i casi di sospetta frode tra le irregolarità segnalate dagli Stati membri all'OLAF hanno rappresentato circa lo 0,51% dei pagamenti del 2014 per la politica di coesione. La Commissione verifica il lavoro svolto dalle autorità degli Stati membri nella lotta contro la frode utilizzando un approccio basato sui rischi. Tuttavia, dal momento che i meccanismi di frode e di corruzione sono molto vari e mutevoli e che la Commissione non può sostituirsi alle autorità degli Stati membri e verificare il 100% della spesa, l'ordine di grandezza della frode e/o della corruzione potrebbe, in particolare nelle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici nell'UE (parte delle quali riguardano anche progetti cofinanziati dall'UE), essere maggiore di quanto sembrano suggerire gli importi comunicati dagli Stati membri. La Commissione continua pertanto ad analizzare i livelli di rischio e i sospetti di frode negli Stati membri, nelle regioni e nei programmi, i tipi di frode segnalati (modus operandi) e le misure attenuanti adottate dagli Stati membri. 

È entrata in vigore la strategia antifrode congiunta 2015-2020 20 , che riguarda FESR, FSE, FC e altri fondi. Con tale strategia le tre direzioni generali 21 mirano a intensificare i loro sforzi antifrode attraverso una serie di nuove iniziative:

Nel dicembre 2015 è stata avviata con successo la strategia antifrode congiunta delle DG dei Fondi strutturali.

1)    analisi dei risultati delle valutazioni del rischio di frode che gli Stati membri devono eseguire nell'ambito delle disposizioni legislative 2014-2020 al fine di sostenere e aggiornare ulteriormente il piano d'azione della nuova strategia;

2)    aumento dell'uso efficace, da parte degli Stati membri, dello strumento ARACHNE per il rilevamento di potenziali frodi;

3)    organizzazione di seminari anticorruzione e antifrode per gli Stati membri al fine di rafforzare la loro capacità di combattere la frode e la corruzione;

4)    altre azioni con l'obiettivo di promuovere la buona governance, di sensibilizzare e di potenziare la capacità amministrativa degli Stati membri di tutelare gli interessi finanziari dell'Unione e quelli nazionali.

La strategia antifrode congiunta contiene un piano d'azione in cui sono esposte le attività antifrode che queste DG dovranno svolgere in stretta collaborazione con l'OLAF durante tale periodo.

Le altre principali misure attuate nel 2015 nel quadro della lotta contro la frode sono state le seguenti:

-formazione interna e azioni di sensibilizzazione per i desk officer e i revisori dei conti e le autorità responsabili dei programmi negli Stati membri;

-rafforzamento della procedura interna per il follow-up delle relazioni finali d'indagine elaborate dall'OLAF;

-azioni di formazione e sensibilizzazione per gli Stati membri tenuti a mettere in atto misure antifrode efficaci e proporzionate per attenuare i rischi residui di frode;

-collaborazione con l'OLAF per la lotta contro la frode;

-promozione di ARACHNE a sostegno delle verifiche di gestione;

-coinvolgimento della società civile attraverso i "patti d'integrità".

A seguito della sua politica di tolleranza zero nei confronti della frode, nel 2015 la Commissione ha emesso 42 lettere di avvertimento connesse alle relazioni finali d'indagine dell'OLAF e ad altre sospette frodi.

5.2.Azioni correttive 

5.2.1.    Situazione fino al periodo di programmazione 2007-2013

Le rettifiche finanziarie comunicate nel 2015 per il FESR/FC per tutti i periodi di programmazione sono rimaste stabili rispetto agli ultimi tre anni, con un aumento significativo degli importi delle rettifiche comunicati per il periodo di programmazione 2007-2013 22 .

Le rettifiche finanziarie per il 2015 sono rimaste stabili rispetto agli anni precedenti, confermando la rigorosa politica attuata in materia, comprendente interruzioni e sospensioni.

L'aumento per il periodo 2007-2013 è dovuto al fatto che nel 2015 alcuni casi rimasti a lungo in sospeso, per i quali le domande di pagamento erano rimaste bloccate per diversi mesi o addirittura anni, sono stati chiusi a seguito dell'esecuzione di rettifiche finanziarie, contribuendo così all'aumento. Per tali casi è stato possibile riferire le rettifiche applicate dagli Stati membri solo nel 2015, dopo la revoca delle procedure di interruzione/sospensione.

Per quanto riguarda il FSE, l'importo delle rettifiche finanziarie effettuate comunicato nel 2015 è aumentato per tutti i periodi di programmazione, principalmente per effetto dell'accettazione delle rettifiche finanziarie nel contesto della chiusura dei programmi 2000-2006 e della revoca delle sospensioni a lungo termine per i programmi 2007-2013.

5.2.2.    Miglioramenti apportati e da apportare

Per quanto riguarda i Fondi della politica di coesione, nel 2015 la Commissione ha continuato a esercitare con rigore la sua funzione di supervisione, interrompendo/sospendendo i pagamenti nel momento in cui fossero state individuate lacune e accertandosi che gli Stati membri affrontino le carenze riscontrate nei loro sistemi di gestione e di controllo. L'obiettivo era identificare e affrontare eventuali gravi rischi significativi restanti, in modo da garantire un'adeguata protezione del bilancio dell'UE, e conseguire un livello di rischio residuo accettabile alla chiusura dei programmi. Ciò ha dato luogo a un miglioramento complessivo per il periodo 2007-2013 rispetto al 2000-2006 e a una tendenza positiva per quanto riguarda l'incidenza degli errori sulle spese relative alla politica di coesione nel corso degli anni, grazie ad una serie di iniziative adottate dalla Commissione in collaborazione con gli Stati membri, come di seguito descritto.

Inoltre, il regolamento recante disposizioni comuni (RDC) 2014-2020 contiene disposizioni rafforzate di controllo rispetto al periodo 2007-2013 e requisiti che potenziano la responsabilità degli Stati membri per meglio affrontare gli errori e assicurare la legittimità e la regolarità della spesa cofinanziata. Aspetti principali da sottolineare:

Miglioramenti significativi dovuti all'applicazione di interruzioni e sospensioni e all'uso delle opzioni semplificate in materia di costi.

un nuovo quadro di gestione finanziaria, con un esercizio contabile dei programmi che va dal 1° luglio al 30 giugno. L'autorità di certificazione certifica alla Commissione la spesa nei conti dei programmi elaborati per ciascun esercizio contabile, contenenti soltanto le spese legittime e regolari dichiarate cumulativamente nel corso dell'esercizio contabile e al netto delle irregolarità rilevate a seguito delle verifiche e degli audit nazionali;

un meccanismo di ritenuta del 10% su tutti i pagamenti intermedi della Commissione durante l'esercizio contabile, che significa che la Commissione rimborsa l'intera spesa richiesta solo dopo che si sono svolti tutti i controlli nazionali, compresi gli audit dell'autorità di audit, e i relativi risultati sono stati pienamente analizzati e presi in considerazione dalle autorità di gestione e di certificazione;

la presentazione, da parte dell'autorità di gestione dei programmi, di una dichiarazione di gestione che conferma le informazioni contenute nei conti e il fatto che il sistema di controllo esistente offre le garanzie necessarie in merito alla legittimità e alla regolarità delle operazioni e della spesa dichiarata. La dichiarazione sarà accompagnata da una relazione contenente un sommario di tutti i risultati dei controlli e degli audit svolti fino alla certificazione dei conti, un'analisi della natura e della portata degli errori e delle carenze del sistema individuati, nonché le azioni correttive adottate o pianificate;

un audit indipendente e un parere di audit sui conti, oltre agli audit sul corretto funzionamento dei sistemi e su campioni rappresentativi delle operazioni e delle spese nel periodo in corso, da parte dell'autorità di audit del programma. Si garantirà, tra l'altro, che tutta la spesa irregolare rilevata è stata adeguatamente e correttamente decertificata ed esclusa dalle domande di pagamenti intermedi o dai conti annuali e che, qualora siano state individuate carenze gravi, sono state eseguite misure correttive;

l'introduzione di rettifiche finanziarie nette obbligatorie, che la Commissione deve adottare qualora gli audit dell'UE individuino irregolarità indicanti una carenza grave non rilevata/comunicata dalle autorità dei programmi in relazione ai conti dei programmi presentati entro il 15 febbraio di ogni anno. Le rettifiche finanziarie nette che riducono le assegnazioni degli Stati membri in caso di carenze gravi non rilevate/non comunicate forniranno maggiori incentivi per controlli nazionali solidi e tempestivi, anche da parte delle autorità di gestione, prima della certificazione dei conti dei programmi alla Commissione;

semplificazione e armonizzazione delle norme per tutti e cinque i fondi SIE. L'uso maggiore delle opzioni semplificate in materia di costi e dei loro risultati positivi nella riduzione degli errori.

Nell'ambito del FSE, nel 2015 la Commissione ha continuato a promuovere attivamente l'uso delle opzioni semplificate in materia di costi attraverso seminari e il lancio di una rete transnazionale. Nel novembre 2015 è stata presentata al Parlamento europeo una relazione di sintesi sulle opzioni semplificate in materia di costi, che ha evidenziato un aumento già molto significativo del FSE eseguito nell'ambito delle opzioni semplificate in materia di costi, dal 7% per il periodo 2007-2013 al 35% previsto dalle autorità nazionali per il periodo 2014-2020. Nel 2016 sono state individuate ulteriori azioni che si concentrano sui nove Stati membri con il livello più basso di utilizzo previsto delle opzioni semplificate in materia di costi, con l'obiettivo generale di raggiungere il 50% del FSE eseguito attraverso tali opzioni. Sono in fase di studio proposte di modifica del regolamento nel contesto della revisione intermedia del QFP.

5.3.Carenze dei sistemi di gestione e di controllo individuate e misure adottate

Come indicato in precedenza, nell'ambito della gestione concorrente gli Stati membri hanno la responsabilità principale del funzionamento efficace ed efficiente dei sistemi di gestione e controllo a livello nazionale. Tuttavia, la Commissione mira a garantire che i sistemi nazionali prevengano più efficacemente gli errori prima della certificazione e adotta una serie di azioni:

cooperazione con le autorità di gestione per ottenere verifiche di gestione solide e tempestive, al fine di prevenire innanzitutto che le irregolarità si verifichino o che siano incluse nelle domande di pagamento certificate alla Commissione;

attuazione di misure di potenziamento delle capacità preventive, compresi consulenza, sostegno e formazione presso le autorità responsabili del programma, al fine di rafforzarne la capacità amministrativa ove necessario;

ulteriore cooperazione con le autorità di audit nell'ambito del principio dell'audit unico per affrontare i rischi in modo tempestivo ed efficace;

svolgimento di audit complementari basati sui rischi sui settori a rischio e sulle autorità di gestione o gli organismi intermedi; e

stretta supervisione sulla gestione dei programmi, attraverso gli strumenti giuridici a disposizione, quali interruzioni, sospensioni e, ove necessario, rettifiche finanziarie.

Nel periodo 2007-2013, le principali cause fondamentali di errori riguardano, tra l'altro, la complessità delle strutture di gestione in alcuni Stati membri, l'elevato avvicendamento del personale in alcune autorità, che determina una perdita di competenze o l'insufficiente assegnazione di personale.

Principali cause di errori per FESR/FC:

a) complessità delle strutture negli Stati membri

b) complessità della normativa

c) debolezza dei controlli di gestione negli Stati membri

Gli errori derivano anche dal fatto che le norme nazionali o regionali applicate alla politica di coesione possono essere più rigorose di quelle previste nella legislazione nazionale per tipi di spesa analoghi finanziati a livello nazionale. Le verifiche della gestione condotte dagli Stati membri continuano a essere una questione fondamentale. In particolare, i problemi principali sono il carattere formale delle verifiche di gestione, le verifiche insufficienti delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici, delle norme sugli aiuti di Stato o sull'ammissibilità, la struttura/organizzazione insufficiente dell'autorità di gestione o dell'organismo intermedio e la mancanza di formazione e di sorveglianza in caso di delega delle responsabilità. I risultati degli audit sono utilizzati dalla Commissione per valutare se possa affidarsi principalmente al parere dell'autorità di audit riguardo all'efficacia del funzionamento dei sistemi.

Principali cause di errori per il FSE:

a) costi inammissibili

b) progetti o beneficiari inammissibili

Per quanto concerne il FSE, i costi inammissibili continuano a essere la principale fonte di errori, accanto ai progetti/beneficiari inammissibili e ai problemi inerenti agli appalti pubblici. La Commissione ha avviato misure mirate per affrontare le cause fondamentali degli errori in questi ambiti. Le missioni di audit svolte nel 2015 si sono concentrate sui seguenti temi principali:

-follow-up del ricevimento delle relazioni di controllo annuali 2014;

-l'audit tematico sulle verifiche di gestione, già applicato nel 2013 e nel 2014, è proseguito nel 2015 con nove missioni aggiuntive. Sono state avviate raccomandazioni e, ove possibile, procedure di interruzione e sospensione per i programmi che mostravano aree di non conformità o carenze nelle verifiche;

-per 20 programmi oggetto di riserva nella relazione annuale di attività 2014, si è svolta una missione di audit nel 2015;

-nel 2015 si sono svolte sei missioni di ricontrollo della relazione di controllo annuale e due missioni di audit in base all'articolo 73.

La relazione annuale di attività 2015 della DG MARE contiene una riserva dovuta alle carenze dei sistemi di gestione e controllo dei seguenti programmi operativi del FEP: Repubblica ceca, Italia, Romania, Slovacchia e Spagna (solo Galizia). L'Italia non aveva presentato la relazione di controllo annuale; la Galizia è oggetto di una limitazione dell'ambito di controllo. I restanti programmi operativi presentavano tutti errori rilevanti, come indicato nelle relazioni di controllo annuali. I risultati dell'analisi delle relazioni di controllo annuali da parte della Commissione sono stati comunicati a tutti gli Stati membri. A tutti gli Stati membri interessati con una domanda in sospeso sono state inviate lettere di interruzione, che specificano le misure correttive da adottare per consentire di riprendere i pagamenti.

5.4.Cifre cumulative

5.4.1    Politica di coesione: FESR e FSE 2000-2006

Poiché la chiusura del periodo 2000-2006 si sta avvicinando, è utile mettere a confronto i risultati complessivi delle misure di rettifica con gli importi totali spesi, ottenendo in tal modo un quadro più completo dell'incidenza dei meccanismi correttivi 23 .

Rettifiche cumulative pari al 4,2% delle dotazioni di bilancio

Per il FESR e il FSE, alla fine del 2015 l'importo cumulativo delle rettifiche finanziarie, basato unicamente sull'attività di controllo della Commissione, era di 7 784 milioni di EUR.

Alla fine del 2015, la Commissione aveva chiuso 361 dei 379 programmi totali del FESR (rispetto a 338 alla fine del 2014). I 18 programmi restanti rappresentano casi in cui gli Stati membri hanno contestato le rettifiche finanziarie proposte dalla Commissione, hanno presentato ulteriori informazioni da considerare o hanno richiesto il rimborso di importi irrecuperabili. A tali casi hanno fatto seguito l'avvio di procedure di rettifica finanziaria (audizioni) e l'adozione di decisioni sugli importi irrecuperabili.

Per il FESR, le rettifiche finanziarie imposte dalla Commissione a tutti gli Stati membri cumulativamente fino alla fine del 2015 sono pari a 5,8 miliardi di EUR 24 , ossia a circa il 4,5% degli stanziamenti totali per tutti i programmi del periodo 2000-2006. Tale processo può essere suddiviso in 4,1 miliardi di EUR di rettifiche finanziarie nel corso del ciclo di vita dei programmi e in altri 1,6 miliardi di EUR di rettifiche finanziarie applicate alla chiusura dei programmi. I principali Stati membri interessati sono la Spagna (2,6 miliardi di EUR), l'Italia (1,2 miliardi di EUR) e la Grecia (1,2 miliardi di EUR).

Per il FSE, il processo di chiusura era già stato completato alla fine del 2014. Alla fine del 2015 l'importo totale delle rettifiche finanziarie per il periodo di programmazione 2000-2006, tenendo conto delle rettifiche finanziarie in corso, era pari a 2,4 miliardi di EUR, vale a dire al 3,6% dello stanziamento del FSE. Tale processo può essere suddiviso in 1,2 miliardi di EUR di rettifiche finanziarie nel corso del ciclo di vita dei programmi e in altri 1,2 miliardi di EUR di rettifiche finanziarie applicate alla chiusura.

Tabella 5.4.1: rettifiche finanziarie cumulative degli Stati membri confermate e in corso (al 31 dicembre 2015) per il periodo di programmazione 2000-2006 del FESR e del FSE rispetto ai contributi ricevuti

5.4.2    Politica di coesione: FESR / FC e FSE 2007-2013

Mentre le rettifiche finanziarie relative al periodo 2007-2013 dovrebbero continuare ad aumentare nel corso dei prossimi anni, via via che i suoi programmi arrivano a conclusione, finora i dati indicano un volume di rettifiche finanziarie più basso rispetto al periodo di programmazione precedente.

Rettifiche cumulative pari all'1,4% delle dotazioni di bilancio

Il volume ridotto di rettifiche finanziarie è una conseguenza del miglioramento della capacità dei sistemi di gestione e di controllo di individuare i problemi e di correggere gli errori prima che le spese siano dichiarate alla Commissione, come risulta dai tassi di errore più bassi per quanto riguarda la politica di coesione nel periodo 2007-2013 rispetto al periodo 2000-2006. Si fa inoltre riferimento alle rettifiche effettuate dagli Stati membri in tale periodo.

Tabella 5.4.2: periodo di programmazione 2007-2013 — rettifiche finanziarie del FESR/FC e del FSE confermate e in corso al 31 dicembre 2015; ripartizione per Stato membro

milioni di EUR

Stato membro

Importo del contributo FESR/FC + FSE per il periodo 2007-2013

% dell'importo del contributo rispetto al totale dei contributi

Rettifiche finanziarie confermate

Rettifiche finanziarie in corso (lettere di chiusura inviate)*

Totale rettifiche finanziarie imposte per il periodo 2007-2013

Percentuale delle rettifiche finanziarie rispetto ai contributi FESR/FC +FSE

Quota delle rettifiche finanziarie imposte rispetto alle rettifiche finanziarie totali

Belgio

2 062

0,6%

24

2

24

1,2%

0,5%

Bulgaria

6 668

1,9%

144

 

144

2,2%

3,0%

Repubblica ceca

26 425

7,6%

810

 

810

3,1%

17,2%

Danimarca

510

0,1%

0

 

0

0,0%

0,0%

Germania

25 465

7,3%

179

1

179

0,7%

3,8%

Estonia

3 403

1,0%

12

 

12

0,3%

0,2%

Irlanda

751

0,2%

22

 

22

2,9%

0,5%

Grecia

20 210

5,8%

338

 

338

1,7%

7,2%

Spagna

34 527

9,9%

488

2

488

1,4%

10,4%

Francia

13 549

3,9%

64

1

64

0,5%

1,4%

Croazia

858

0,2%

 

-

-

n.p.

n.p.

Italia

27 943

8,0%

293

 

293

1,0%

6,2%

Cipro

612

0,2%

 

-

-

n.p.

n.p.

Lettonia

4 530

1,3%

47

 

47

1,0%

1,0%

Lituania

6 775

2,0%

0

 

0

0,0%

0,0%

Lussemburgo

50

0,0%

0

 

0

0,1%

0,0%

Ungheria

24 893

7,2%

432

 

432

1,7%

9,1%

Malta

840

0,2%

0

 

0

0,0%

0,0%

Paesi Bassi

1 660

0,5%

 

-

-

n.p.

n.p.

Austria

1 204

0,3%

16

 

16

1,3%

0,3%

Polonia

67 186

19,3%

334

 

334

0,5%

7,1%

Portogallo

21 412

6,2%

22

 

22

0,1%

0,5%

Romania

19 058

5,5%

961

 

961

5,0%

20,4%

Slovenia

4 101

1,2%

33

 

33

0,8%

0,7%

Slovacchia

11 483

3,3%

425

 

425

3,7%

9,0%

Finlandia

1 596

0,5%

0

 

0

0,0%

0,0%

Svezia

1 626

0,5%

1

 

1

0,1%

0,0%

Regno Unito

9 883

2,8%

71

2

71

0,7%

1,5%

Transfrontaliero

7 987

2,3%

3

 

3

0,0%

0,1%

Totale

347 268

100,0%

4 719

8

4 719

1,4%

100,0%

Poiché i programmi del periodo 2007-2013 riguardano più Fondi, nella tabella non vi è suddivisione tra il FESR e il FC.

*Le cifre rappresentando il numero di rettifiche finanziarie in corso per il FSE; non sono disponibili dati sulle rettifiche finanziarie in corso per il FESR/FC.

Grafico 5.4.2: rettifiche finanziarie cumulative degli Stati membri confermate e in corso (al 31 dicembre 2015) per il periodo di programmazione 2007-2013 del FESR e del FSE rispetto ai contributi ricevuti

Per i programmi del FESR/FC, la Commissione ha imposto circa 3,5 miliardi di EUR di rettifiche finanziarie cumulativamente dall'inizio del periodo di programmazione 2007-2013 (che comprendono 1,2 miliardi di EUR di rettifiche finanziarie applicate dagli Stati membri prima che vengano dichiarate le spese alla Commissione o nel momento in cui vengono dichiarate a seguito delle misure correttive richieste). I principali Stati membri interessati sono la Repubblica ceca (748 milioni di EUR), la Romania (506 milioni di EUR), l'Ungheria (405 milioni di EUR), la Slovacchia (388 milioni di EUR), la Grecia (289 milioni di EUR), la Spagna (273 milioni di EUR) e l'Italia (266 milioni di EUR).

Per il FSE, gli Stati membri con l'importo cumulativo più elevato di rettifiche finanziarie sono la Romania (455 milioni di EUR), la Spagna (215 milioni di EUR) e la Polonia (157 milioni di EUR). In questa fase dell'esecuzione, e quasi alla chiusura dei programmi, l'importo cumulativo delle rettifiche finanziarie comprese le rettifiche finanziarie in corso è pari a 1,2 miliardi di EUR, vale a dire all'1,6% della dotazione del FSE.

5.5.Rettifiche degli Stati membri

Conformemente ai regolamenti applicabili al periodo di programmazione 2007-2013, gli Stati membri sono tenuti a comunicare annualmente alla Commissione le rettifiche 25 adottate in seguito a tutti i controlli svolti. La Commissione sta svolgendo audit ed esami documentali basati sui rischi per verificare l'attendibilità di tali cifre nell'ambito della sua procedura di affidabilità.

Si veda l'allegato 7 per le cifre dettagliate. Va sottolineato che la Commissione ha adottato un approccio prudente 26 , a causa di talune carenze emerse nei dati forniti dagli Stati membri, per garantire che gli importi non fossero sovrastimati; di conseguenza, alcune cifre potrebbero in realtà essere più elevate. Tuttavia, questo non incide sull'affidabilità delle cifre fornite dalla stessa Commissione. Gli importi in questione sono decisamente ingenti e, considerati anche i risultati degli interventi della Commissione, danno un'indicazione molto chiara dell'efficacia dei controlli posti in essere da entrambe le parti.

6.GESTIONE DIRETTA E INDIRETTA

Per le spese nell'ambito della gestione diretta e indiretta, la Commissione dispone di quadri di controllo per prevenire, individuare, correggere e quindi scoraggiare le irregolarità nelle varie fasi del processo di gestione delle sovvenzioni allo scopo di conseguire gli obiettivi operativi e finanziari. Di seguito viene fornita una panoramica dei controlli effettuati in due settori fondamentali delle spese di gestione diretta e indiretta, ossia la ricerca e gli aiuti internazionali.

Per le spese nel settore della ricerca, il quadro di controllo applicabile sia alla modalità di gestione diretta 27 sia a quella indiretta 28 inizia con la definizione di un programma di lavoro, che passa attraverso un ampio processo di consultazione per garantire che soddisfi al meglio le aspettative di tutte le parti interessate e consenta di ottimizzare i risultati delle attività di ricerca. In seguito alla valutazione delle proposte, vengono eseguiti ulteriori controlli man mano che le proposte scelte si traducono in contratti giuridicamente vincolanti. L'attuazione di un progetto viene controllata durante tutto il ciclo di vita dello stesso. Tutti i pagamenti basati sulle dichiarazioni di spesa sono sottoposti a controlli ex ante secondo le procedure standard, che includono un certificato di revisione contabile rilasciato da un revisore qualificato. Oltre ai normali controlli, possono essere eseguiti anche ulteriori controlli mirati in base alle informazioni ricevute e al rischio connesso all'operazione.

Una delle principali garanzie proviene da controlli ex post approfonditi effettuati su un campione di domande presso le sedi dei beneficiari dopo che i costi sono stati sostenuti e dichiarati. Nel corso del programma viene eseguito un gran numero di tali controlli approfonditi. Vengono recuperati gli eventuali importi versati in eccesso rispetto a quanto dovuto e gli errori sistemici vengono estesi a tutte le partecipazioni in corso di un beneficiario.

Nel campo dello sviluppo e della cooperazione internazionale, la Commissione ha istituito un quadro di controllo per prevenire, individuare, correggere e quindi scoraggiare le irregolarità nelle varie fasi di attuazione dei finanziamenti, applicabile a entrambe le modalità di gestione (diretta e indiretta 29 ) utilizzate per tale attuazione. Questa strategia inizia dalla scelta dello strumento più adeguato nel momento in cui si elaborano i documenti di programmazione e le decisioni finanziarie, e si traduce nell'esecuzione di controlli effettivi in tutte le fasi dell'attuazione. Dal punto di vista del controllo finanziario, il sistema è costituito da vari strumenti applicati sistematicamente all'attuazione di appalti e sovvenzioni per tutte le modalità di gestione: controlli ex ante sui pagamenti, audit eseguiti dalla Commissione e previsti in un piano di audit, verifiche delle spese effettuate prima dei pagamenti ai beneficiari delle sovvenzioni, missioni di verifica presso organizzazioni internazionali e un controllo ex post complessivo sulla base dello studio sul tasso di errore residuo condotto ogni anno.

Gli interessi finanziari dell'UE sono quindi salvaguardati, oltre che da tutti gli altri mezzi possibili offerti dal regolamento finanziario, dal controllo ex ante della Commissione sulle singole operazioni nonché dai controlli o dagli audit successivi e dal conseguente recupero di eventuali fondi indebitamente erogati in quanto non sono state rispettate le procedure concordate o le attività non erano ammissibili ai finanziamenti dell'UE.

Infine, l'ultima revisione parziale del regolamento finanziario 30 ha istituito un nuovo sistema di individuazione precoce e di esclusione (EDES) che garantisce il rilevamento e la diffusione di informazioni soggette a restrizioni riguardanti gli operatori economici che rappresentano una minaccia per gli interessi finanziari dell'Unione. Tali informazioni sono centralizzate in una nuova banca dati dal 2016.

ALLEGATI: CIFRE DETTAGLIATE

1.Rettifiche finanziarie nel 2015 rispetto ai pagamenti dell'UE ricevuti; ripartizione per Stato membro

Stato membro

Pagamenti provenienti dal bilancio dell'UE nel 2015
(milioni di EUR)

Rettifiche finanziarie confermate nel 2015

Rettifiche finanziarie confermate nel 2015 come % dei pagamenti provenienti dal bilancio dell'UE nel 2015

Rettifiche finanziarie effettuate nel 2015 (milioni di EUR)

Rettifiche finanziarie effettuate nel 2015 come % dei pagamenti provenienti dal bilancio dell'UE nel 2015

Belgio

1 045

1

0,1%

11

1,1%

Bulgaria

2 524

67

2,7%

143

5,7%

Repubblica ceca

6 921

111

1,6%

254

3,7%

Danimarca

1 139

3

0,3%

2

0,2%

Germania

8 796

60

0,7%

(57)

(0,6%)

Estonia

346

2

0,6%

1

0,3%

Irlanda

1 724

(3)

(0,2%)

19

1,1%

Grecia

5 672

562

9,9%

403

7,1%

Spagna

11 975

(181)

(1,5%)

(157)

(1,3%)

Francia

11 625

318

2,7%

661

5,7%

Croazia

468

0

0,0%

0

0,0%

Italia

10 578

378

3,6%

373

3,5%

Cipro

149

0

0,1%

0

0,1%

Lettonia

900

28

3,1%

28

3,1%

Lituania

739

8

1,1%

10

1,3%

Lussemburgo

70

1

1,1%

1

1,3%

Ungheria

5 459

108

2,0%

255

4,7%

Malta

95

0

0,2%

1

0,6%

Paesi Bassi

1 129

58

5,1%

(23)

(2,0%)

Austria

1 411

(21)

(1,5%)

10

0,7%

Polonia

12 957

176

1,4%

119

0,9%

Portogallo

2 197

148

6,7%

85

3,9%

Romania

6 263

502

8,0%

595

9,5%

Slovenia

816

18

2,2%

20

2,5%

Slovacchia

3 632

264

7,3%

133

3,7%

Finlandia

1 065

4

0,4%

4

0,4%

Svezia

1 045

14

1,4%

14

1,4%

Regno Unito

5 526

102

1,8%

195

3,5%

INTERREG

1 887

1

0,1%

3

0,1%

TOTALE

108 153

2 732

2,5%

3 104

2,9%

Gli importi negativi figuranti nella tabella che precede potrebbero essere dovuti alle sentenze della Corte di giustizia che annullano decisioni relative a rettifiche finanziarie.

Si noti che, a causa dell'arrotondamento delle cifre al milione di euro, alcuni dati finanziari figuranti nelle tabelle potrebbero non coincidere con i totali.



2.Ripartizione delle rettifiche forfettarie nel 2015

Totale rettifiche finanziarie confermate (milioni di EUR)

Rettifiche finanziarie forfettarie* confermate nel 2015 (milioni di EUR)

Totale rettifiche finanziarie effettuate (milioni di EUR)

Rettifiche finanziarie forfettarie* effettuate nel 2015 (milioni di EUR)

Agricoltura***

FEAGA

922

709**

1 017

-

Sviluppo rurale

46

179**

263

Coesione

FESR e FC****

1 289

986

1 359

970

FSE

348

279

407

312

FEAOG orientamento

97

0

24

0

FEP/SFOP

6

3

10

3

Politiche interne

23

10

23

10

TOTALE

2 732

2 165

3 104

1 295

* Comprende le rettifiche estrapolate.

** Rappresenta una stima il più possibile accurata. La maggior parte delle rettifiche finanziarie integra
importi basati su calcoli precisi e tassi forfettari.

*** I dati sulle rettifiche forfettarie effettuate per l'Agricoltura non sono disponibili.

**** Ripartizione delle rettifiche forfettarie disponibile solo per il QFP 2007-2013.

3.Ripartizione delle rettifiche finanziarie alla fonte nel 2015

Stato membro

Rettifiche finanziarie alla fonte confermate nel 2015 (milioni di EUR)

Rettifiche finanziarie alla fonte effettuate nel 2015 (milioni di EUR)

Belgio

0

0

Bulgaria

0

28

Cipro

0

0

Repubblica ceca

3

67

Spagna

7

7

Finlandia

0

0

Francia

3

3

Regno Unito

0

0

Grecia

2

30

Ungheria

12

126

Irlanda

0

0

Italia

6

4

Lettonia

2

2

Paesi Bassi

1

1

Polonia

56

4

Portogallo

0

0

Romania

423

507

Svezia

5

5

Slovacchia

5

5

TOTALE

524

788



4.Ripartizione delle rettifiche finanziarie nette nel 2015

Confermate

milioni di EUR

Rubriche del QFP

Rettifiche finanziarie nette confermate nel 2015

Rettifiche finanziarie con sostituzione delle spese e altre rettifiche confermate nel 2015

Totale rettifiche finanziarie confermate nel 2015

Crescita intelligente e inclusiva

(241)

1 878

1 637

FESR

127

1 157

1 283

Sentenze della Corte di giustizia

(457)

0

(457)

Totale FESR

(330)

1 157

826

Fondo di coesione

26

446

472

Sentenze della Corte di giustizia

(9)

0

(9)

Totale Fondo di coesione

17

446

462

FSE

73

276

348

Crescita sostenibile: risorse naturali

1 063

9

1 072

FEAGA

918

4

922

Sviluppo rurale

46

46

SFOP/FEP

2

4

6

FEAOG orientamento

97

97

Sicurezza e cittadinanza

9

15

23

Migrazione e affari interni

9

15

23

TOTALE

831

1 901

2 732

Resta da classificare un importo totale di 549 milioni di EUR che in questa tabella è trattato come rettifiche non nette.

Effettuate

milioni di EUR

Rubriche del QFP

Rettifiche finanziarie nette effettuate nel 2015

Rettifiche finanziarie con sostituzione delle spese e altre rettifiche effettuate nel 2015

Totale rettifiche finanziarie effettuate nel 2015

Crescita intelligente e inclusiva

(117)

1 883

1 766

FESR

259

973

1 231

Sentenze della Corte di giustizia

(457)

0

(457)

Totale FESR

(198)

973

774

Fondo di coesione

63

576

639

Sentenze della Corte di giustizia

(54)

0

(54)

Totale Fondo di coesione

9

576

585

FSE

73

334

407

Crescita sostenibile: risorse naturali

1 289

25

1 314

FEAGA

998

20

1 017

Sviluppo rurale

263

-

263

SFOP/FEP

5

5

10

FEAOG orientamento

24

-

24

Sicurezza e cittadinanza

9

15

23

Migrazione e affari interni

9

15

23

TOTALE

1 181

1 923

3 104

5.Importi agricoli recuperati presso i beneficiari dagli Stati membri nel 2015

milioni di EUR

Stato membro

FEAGA

FEASR

Totale 2015

Belgio

2,8

0,6

3,4

Bulgaria

1,6

3,1

4,7

Repubblica ceca

0,6

1,0

1,6

Danimarca

2,4

3,3

5,6

Germania

11,3

11,7

23,0

Estonia

0,5

1,3

1,7

Irlanda

5,6

2,8

8,4

Grecia

2,8

3,0

5,7

Spagna

19,0

6,6

25,5

Francia

22,9

3,9

26,8

Croazia

0,3

0,0

0,3

Italia

20,0

21,1

41,1

Cipro

0,3

0,0

0,4

Lettonia

1,5

1,0

2,5

Lituania

14,9

1,3

16,2

Lussemburgo

0,3

0,2

0,5

Ungheria

3,6

9,1

12,7

Malta

0,0

0,1

0,2

Paesi Bassi

2,6

1,0

3,5

Austria

5,7

8,2

13,9

Polonia

8,1

19,4

27,5

Portogallo

4,9

11,7

16,7

Romania

10,0

31,5

41,4

Slovenia

0,6

0,9

1,5

Slovacchia

1,4

1,2

2,5

Finlandia

1,1

1,5

2,6

Svezia

2,0

1,5

3,4

Regno Unito

9,0

6,9

15,9

Totale

155,4

153,8

309,2



6.Rettifiche applicate dagli Stati membri nel 2015 prima che siano eseguiti i pagamenti ai beneficiari (oltre a quelle comunicate dalla Commissione 31 ) 

milioni di EUR

Stato membro

Misure di mercato del FEAGA

Pagamenti diretti del FEAGA

FEASR

Totale 2015

Belgio

0,3

1,2

0,9

2,4

Bulgaria

0,2

13,5

7,2

20,8

Repubblica ceca

0,0

0,3

0,8

1,1

Danimarca

0,0

1,1

1,4

2,6

Germania

4,7

5,1

7,5

17,3

Estonia

0,0

0,6

1,4

2,0

Irlanda

3,0

2,6

0,7

6,2

Grecia

0,6

11,6

6,4

18,6

Spagna

27,0

25,9

17,2

70,1

Francia

9,5

5,2

5,6

20,4

Croazia

0,1

1,0

0,0

1,1

Italia

3,9

26,9

8,0

38,8

Cipro

0,1

0,7

0,2

0,9

Lettonia

0,0

1,2

1,6

2,8

Lituania

0,0

0,8

2,9

3,7

Lussemburgo

0,0

0,0

0,1

0,1

Ungheria

2,6

11,3

15,3

29,1

Malta

0,0

0,0

0,4

0,4

Paesi Bassi

6,5

0,8

1,8

9,1

Austria

2,2

2,4

3,5

8,1

Polonia

12,8

12,5

9,9

35,2

Portogallo

0,9

2,6

5,5

9,0

Romania

2,1

11,5

13,3

26,9

Slovenia

0,1

0,2

0,9

1,2

Slovacchia

0,2

3,6

1,2

4,9

Finlandia

0,0

2,1

2,3

4,4

Svezia

4,6

0,7

2,3

7,6

Regno Unito

0,6

2,7

5,2

8,5

Totale

81,9

148,0

123,3

353,2



7.Rettifiche cumulative alla fine del 2015 comunicate dagli Stati membri per la politica di coesione — periodo 2007-2013 32

milioni di EUR

Stato membro

FESR/FC

FSE

FEP

Totale

Belgio

5,2

23,4

-

28,6

Bulgaria

62,8

4,8

-

67,7

Repubblica ceca

336,4

2,8

-

339,1

Danimarca

0,7

0,1

0,2

1,0

Germania

393,7

99,2

1,2

494,1

Estonia

19,0

0,7

0,5

20,3

Irlanda

0,8

18,2

0,2

19,1

Grecia

672,7

33,3

0,1

706,2

Spagna

499,7

240,7

47,1

787,5

Francia

164,9

64,2

2,4

231,5

Croazia

1,7

0,3

-

2,0

Italia

435,8

111,6

4,2

551,6

Cipro

0,7

0,6

0,3

1,7

Lettonia

4,1

2,5

1,2

7,8

Lituania

18,8

0,6

0,1

19,5

Lussemburgo

-

1,0

-

1,0

Ungheria

302,1

2,7

0,1

304,9

Malta

1,6

0,3

0,0

1,9

Paesi Bassi

10,0

5,5

5,5

21,0

Austria

10,8

4,4

0,0

15,1

Polonia

530,4

-

0,8

531,1

Portogallo

223,1

73,4

2,5

299,0

Romania

252,3

-

-

252,3

Slovenia

73,8

6,8

0,0

80,7

Slovacchia

168,6

8,9

0,1

177,5

Finlandia

2,0

0,9

1,0

3,9

Svezia

7,1

1,4

0,3

8,8

Regno Unito

137,3

42,8

2,7

182,7

Transfrontaliero

35,6

-

-

35,6

TOTALE ESEGUITO

4 371,7

751,3

70,4

5 193,5

(1)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 – GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.
(2)  Regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune - GU L 347 del 20.12.2013, pag. 549.
(3)  GU L 255 del 28.8.2014, pag. 59.
(4)  Articolo 54, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1306/2013.
(5)  Articolo 55 del regolamento (UE) n. 1306/2013.
(6)  Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Corte dei conti: Relazione annuale per il 2015 sulla gestione e il rendimento del bilancio dell'UE, COM(2016) 446 final del 5.7.2016.
(7)  Si noti che, a causa dell'arrotondamento delle cifre al milione di euro, alcuni dati finanziari figuranti nelle tabelle che seguono potrebbero non coincidere con i totali.
(8)  Informazioni più dettagliate sono riportate nella sezione 2.4.2.1 della relazione annuale di attività 2015 della DG AGRI (http://ec.europa.eu/atwork/index_it.htm).
(9)  Occorre sottolineare che in alcuni casi gli importi comunicati dagli Stati membri contemplano sia le rettifiche individuali che quelle forfettarie/estrapolate; ai fini della comunicazione, questi importi sono inclusi nella categoria (rettifiche individuali o forfettarie) considerata prevalente. Queste due limitazioni non incidono sull'affidabilità degli importi complessivi comunicati.
(10)  Per il FESR/FC, poiché gli Stati membri non hanno l'obbligo giuridico di comunicare le rettifiche finanziarie alla fonte, né esiste un metodo di rendicontazione strutturato dall'inizio del periodo di programmazione, gli importi comunicati rappresentano una stima prudente e non esauriente per i casi in cui la Commissione ha potuto ricostituire una chiara pista di audit al livello dell'autorità di certificazione.
(11)  Articolo 21, paragrafo 3, lettera c), del regolamento finanziario.
(12)  GU L 255 del 28.8.2014, pagg. 18 e 59.
(13)  Regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune - GU L 347 del 20.12.2013, pag. 549.
(14)  Articolo 41 del regolamento n. 1306/2013.
(15)  Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio - GU L 347 del 20.12.2013, pag. 320.
(16)  La procedura con la quale la Commissione accetta i conti degli Stati membri e quindi le spese effettuate dagli organismi pagatori a favore di agricoltori e beneficiari. In primo luogo, l'esattezza dei conti degli organismi pagatori viene verificata da organismi di certificazione degli Stati membri, e detti conti sono poi oggetto di una decisione annuale di liquidazione finanziaria adottata dalla Commissione. In secondo luogo, la stessa Commissione mette in atto la procedura di verifica della conformità sulla base di audit che le permettono di individuare ed escludere (in esercizi successivi) i pagamenti non conformi alla normativa.
(17)  Regolamento di esecuzione (UE) n. 375/2012 della Commissione, del 2 maggio 2012, che modifica il regolamento (CE) n. 885/2006 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1290/2005 del Consiglio per quanto riguarda il riconoscimento degli organismi pagatori e di altri organismi e la liquidazione dei conti del FEAGA e del FEASR - GU L 118 del 3.5.2012, pagg. 4–5.
(18)  Alla fine del 2014, era in corso un follow-up per 50 casi. Per otto casi il follow-up è stato concluso nel 2015. Per 28 nuove relazioni finali d'indagine pervenute dall'OLAF nel 2015 è in corso il follow-up.
(19)  COM(2015)386 final http://ec.europa.eu/anti_fraud/documents/reports-commission/2014/pif_report_2015_en.pdf.
(20)  Si veda Ares(2015)6023058 del 23 dicembre 2015.
(21)  DG Occupazione, affari sociali e inclusione (EMPL), DG Affari marittimi e pesca (MARE) e DG Politica regionale e urbana (REGIO).
(22)  L'importo comunicato per il 2015 comprende le rettifiche finanziarie negative riguardanti cause perse dinanzi alla Corte e pertanto compensa la tendenza qui descritta - si veda la sezione 3.2.2.
(23)  Per una spiegazione più esauriente dei meccanismi correttivi predisposti dalla Commissione per la chiusura del periodo 2000-2006, cfr. la relazione sulle rettifiche finanziarie effettuate per il FESR e il FSE riguardo ai programmi del periodo 2000-2006 (Ares(2013)689652 – 12 aprile 2013).
(24)  L'importo non comprende le rettifiche finanziarie alla fonte applicate dagli Stati membri prima della dichiarazione della spesa alla Commissione, dal momento che non esisteva l'obbligo giuridico di comunicare tali importi. Di conseguenza, la Commissione non dispone di questi dati.
(25)  Le rettifiche alla fonte sono escluse da questa relazione annuale, in linea con il quadro giuridico applicabile per il periodo 2007-2013.
(26)  Per eliminare il rischio della doppia contabilizzazione, gli importi riportati in questa sezione sono calcolati come differenza tra gli importi cumulativi comunicati dagli Stati membri (relazioni sui ritiri e sui recuperi basate sull'articolo 20) e le rettifiche finanziarie comunicate dalla Commissione (tabella 3.2.3 precedente).
(27)  Bilancio del settore della ricerca eseguito dalla Commissione e dalle agenzie esecutive.
(28)  Esecuzione del bilancio del settore della ricerca affidato a imprese comuni.
(29)  Esecuzione del bilancio da parte delle organizzazioni internazionali.
(30)  Regolamento (UE, Euratom) 2015/1929 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 ottobre 2015, che modifica il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione (GU L 286 del 30.10.2015, pag. 1).
(31)  Derivanti dalle statistiche di controllo degli Stati membri comunicate alla Commissione.
(32)  Oltre a quelle comunicate dalla Commissione - si veda la sezione 5.5.