Bruxelles, 1.6.2016

COM(2016) 357 final

Pacchetto sulla normazione

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO E AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO

Programma di lavoro annuale dell'Unione per la normazione europea

{SWD(2016) 185 final}


1.Introduzione

Le norme europee si sono dimostrate uno strumento strategico importante nel processo di elaborazione delle politiche europee. Esse migliorano il funzionamento del mercato unico eliminando gli ostacoli tecnici causati dalla presenza di norme nazionali contrastanti, assicurano l'interoperabilità delle reti e dei sistemi, garantiscono un elevato livello di protezione dei consumatori e dell'ambiente, sostengono e promuovono l'innovazione. Proteggono l'interesse dei consumatori, delle imprese e della società in generale e contribuiscono alla crescita e alla competitività globali dell'economia dell'UE.

Orientando l'elaborazione di norme europee per i beni e i servizi in settori strategici prioritari che rappresentano mercati in espansione, la Commissione intende creare un contesto concorrenziale vantaggioso per le imprese europee, in particolare per le PMI.

La pubblicazione del programma di lavoro annuale dell'Unione per la normazione europea (annual Union work programme for European standardisation - AUWP) è un requisito istituito dal regolamento (UE) n. 1025/2012 ("il regolamento") che mira a individuare le priorità strategiche in materia di normazione europea tenendo conto degli obiettivi politici stabiliti dalla Commissione nella propria programmazione.

L'AUWP per il 2017 rientra in un pacchetto globale in materia di normazione inteso a dare nuovo impulso alla normazione europea, comprendente la comunicazione della Commissione sulle "norme europee per il XXI secolo", un documento di lavoro sulla normazione dei servizi nonché la comunicazione relativa alla relazione ex articolo 24 sull'attuazione del regolamento. Nell'AUWP si presta particolare attenzione alla comunicazione sul piano relativo alle priorità per la normazione delle TIC, adottata il 19 aprile 2016. Questo programma di lavoro è stato adottato tenendo anche conto dei dibattiti svoltisi nell'ambito dell'iniziativa congiunta sulla normazione, avviata dalla Commissione dopo l'adozione della strategia per il mercato unico 1 .

L'AUWP sostiene le azioni della Commissione nel quadro delle priorità per il mercato unico digitale connesso, per un'Unione dell'energia resiliente corredata da una politica lungimirante in materia di cambiamenti climatici; per un mercato interno più approfondito e più equo con una base industriale più solida.

Il presente programma di lavoro integra le azioni riprese nell'AUWP per il 2016 2 , in particolare nel settore dell'inclusione a norma del regolamento.

Gli orientamenti indicati nel programma di lavoro non incidono sul bilancio in misura superiore a quanto già previsto in termini finanziari per l'anno 2017.

2.Priorità strategiche della normazione europea

2.1.Normazione delle TIC

La comunicazione della Commissione sulle priorità per la normazione delle TIC per il mercato unico digitale 3 identifica un elenco di elementi prioritari per il mercato unico digitale, per i quali il miglioramento della normazione delle TIC è di massima urgenza 4 : le comunicazioni 5G, il cloud computing, l'Internet delle cose (IoT), le tecnologie dei (mega)dati e la cibersicurezza. Si tratta di elementi tecnologici essenziali su cui faranno affidamento settori come la sanità elettronica (eHealth), i veicoli connessi e automatizzati, l'energia intelligente, le tecnologie produttive avanzate o le città intelligenti. In questa fase la Commissione non prevede di inviare richieste di normazione alle organizzazioni europee di normazione (OEN) ma chiederà il loro coinvolgimento in una serie di attività preparatorie finalizzate alla mappatura e all'elaborazione di norme appropriate.

Nell'ambito del cloud computing, la Commissione chiederà alle OEN di aggiornare entro la metà del 2017 la mappatura delle norme sul cloud e gli orientamenti per gli utenti finali (soprattutto PMI e settore pubblico), in collaborazione con le organizzazioni di normazione internazionali, con i fornitori di servizi cloud e con gli utenti finali.

Per l'internet delle cose (IoT), la Commissione promuoverà un ambiente interoperabile, in collaborazione con le OEN e le organizzazioni di normazione internazionali. La Commissione valuterà in seguito se siano necessarie ulteriori iniziative per risolvere casi riscontrati di mancata interoperabilità e, se necessario, per considerare la possibilità di ricorrere a misure giuridiche per raccomandare norme appropriate.

Nell'ambito della cibersicurezza, la Commissione provvederà a:

invitare le OEN a elaborare entro la fine del 2016 orientamenti pratici per quanto riguarda l'Internet delle cose, il 5G, il cloud computing, i megadati e le fabbriche intelligenti;

invitare le OEN a elaborare entro la fine del 2018 norme che favoriscano l'interoperabilità globale e l'autenticazione affidabile e senza discontinuità tra oggetti, dispositivi e persone fisiche e giuridiche sulla base di modelli di fiducia equivalenti;

sostenere, nei prossimi tre anni, le OEN nell'elaborazione di orientamenti per la gestione del rischio in materia di cibersicurezza basati sulle norme e destinati alle organizzazioni, nonché di corrispondenti orientamenti in materia di audit destinati alle autorità o agli enti regolatori con responsabilità di sorveglianza.

La Commissione collaborerà con le OEN per far sì che le loro strategie e le tabelle di marcia delle loro attività tengano conto delle nuove esigenze che emergono dalla digitalizzazione dei settori industriali, come quelli dei veicoli, dell'energia, della sanità elettronica e delle tecnologie produttive avanzate.

2.2.Normazione dei servizi

Come annunciato nella strategia per il mercato unico 5 , la Commissione ha adottato un documento sulla normazione dei servizi sotto forma di documento di lavoro allegato alla comunicazione sulle "norme europee per il XXI secolo". Il documento chiarisce quali servizi sono interessati da tali norme e illustra le specificità, i benefici e le sfide ad esse collegati. Al fine di promuovere lo sviluppo e l'impiego più diffusi delle norme europee e di affrontare il problema degli ostacoli nazionali presenti nel quadro normativo esistente, in particolare la direttiva servizi, la Commissione propone un approccio combinato consistente nelle seguenti fasi:

rafforzare lo sviluppo die norme europee sui servizi basato su un quadro per il monitoraggio delle norme nazionali e di altri servizi e delle esigenze del mercato, mediante l'individuazione di possibili settori per l'elaborazione di norme europee, la definizione di priorità in linea con quelle dell'UE e la promozione del loro sviluppo;

migliorare il riconoscimento reciproco delle norme e ridurre i relativi ostacoli nazionali, partendo da una revisione mirata delle regole e delle pratiche in vigore per le autorizzazioni relative alle norme e alle certificazioni in un determinato settore e dalla valutazione dell'equivalenza delle prescrizioni; e

informare più efficacemente i fornitori di servizi, migliorando ad esempio la disponibilità di informazioni sulle norme e sui requisiti connessi attraverso il portale digitale unico.

Sulla base di quanto precede, la Commissione:

effettuerà un'analisi per stabilire se vi siano zone di conflitto o di sovrapposizione tra le norme nazionali sui servizi o possibili lacune a livello strategico rispetto alle dieci priorità della Commissione. Riferirà annualmente in merito alla politica dell'UE sulla normazione nel contesto della relazione al Parlamento europeo e al Consiglio. Su tale base deciderà se conferire mandati o raccomandare che il CEN elabori norme o prodotti della normazione;

avvierà entro la fine del 2016 una collaborazione con le organizzazioni di normazione europee e nazionali e con le parti interessate per concordare i criteri volti a stabilire le priorità da attribuire alle norme europee sui servizi;

avvierà nel 2017 una revisione mirata per raccogliere informazioni sulle attuali regole e pratiche in vigore per le autorizzazioni relative alle norme e alle certificazioni nonché di valutazione dell'equivalenza delle prescrizioni, al fine di promuovere le buone pratiche, l'eliminazione degli ostacoli e l'adozione diffusa di valutazioni di equivalenza adeguate;

raccomanda che il CEN i) porti a termine il proprio lavoro sulla mappatura delle norme sui servizi a livello internazionale, europeo e nazionale entro la fine del 2016 e la aggiorni regolarmente, ii) pubblichi un elenco annuale dei settori in cui sono possibili conflitti o sovrapposizioni tra le norme nazionali sui servizi o in cui vi sono possibili lacune che potrebbero essere colmate attraverso norme europee sui servizi, e iii) individui eventuali settori penalizzati dalla mancanza di norme su prodotti e servizi collegati;

raccomanda alle OEN che decidono dell'elaborazione di norme sui servizi a livello nazionale di tenere conto della dimensione europea e dell'eventuale opportunità di elaborare una norma a livello europeo anziché nazionale;

raccomanda agli Stati membri di riflettere sull'opportunità di ricorrere a norme europee sui servizi in sede di adozione o di revisione della legislazione che interessa le condizioni di accesso al mercato nei settori dei servizi.

Le misure proposte integrano le altre azioni in materia di servizi e di normazione stabilite nella strategia per il mercato unico e nell'iniziativa congiunta sulla normazione. Le attività sono svolte nel quadro delle attuali strutture e procedure del sistema di normazione europeo e si avvalgono dei fora e gruppi esistenti.

L'attuazione del quadro proposto inizia nel 2016, dopo l'adozione del pacchetto della Commissione sulla normazione. Nel 2017 la Commissione intensificherà il proprio impegno ed elaborerà soluzioni pratiche per promuovere lo sviluppo e l'impiego più diffusi delle norme europee sui servizi, sensibilizzare maggiormente le parti interessate e ridurre gli ostacoli incontrati dai fornitori di servizi europei.

2.3.Settori strategici prioritari nel 2017 per le richieste di normazione alle OEN

La Commissione ha individuato le proprie priorità strategiche in materia di normazione europea nei settori di seguito elencati, per i quali intende richiedere l'elaborazione di norme e prodotti della normazione alle organizzazioni europee di normazione. Tali settori sono direttamente collegati alle seguenti priorità della Commissione: mercato unico digitale connesso; Unione dell'energia resiliente corredata da una politica lungimirante in materia di cambiamenti climatici; mercato interno più approfondito e più equo con una base industriale più solida.

Nel mercato unico digitale connesso, le azioni proposte sono volte a migliorare le competenze digitali e l'uso delle tecnologie digitali. A tale scopo occorre:

elaborare e avviare l'attuazione di un quadro generale europeo per le professioni del settore delle TIC, che fornisca riferimenti per le competenze richieste e applicate negli ambienti lavorativi delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) e che utilizzi un linguaggio comune, comprensibile in tutta l'Europa, per designare competenze, abilità e livelli di prestazione;

migliorare e agevolare le formalità di dichiarazione imposte da atti giuridici dell'Unione e dagli Stati membri per le navi in arrivo e/o in partenza da porti degli Stati membri, al fine di ridurre gli oneri amministrativi per le compagnie di navigazione;

agevolare il flusso, l'accesso e l'uso delle informazioni nel settore dei trasporti al fine di aumentare l'efficienza e ridurre i costi delle operazioni di trasporto.

Per quanto riguarda l'Unione dell'energia resiliente corredata da una politica lungimirante in materia di cambiamenti climatici, le azioni proposte mirano a combinare le nostre infrastrutture, diversificare le nostre risorse energetiche, ridurre il consumo energetico e promuovere tecnologie rispettose del clima. Si tratta in particolare di:

consentire l'armonizzazione delle procedure di rilascio delle licenze e delle norme industriali per lo sviluppo di infrastrutture nucleari europee durante l'intero ciclo di vita (costruzione, funzionamento, smantellamento, gestione dei rifiuti) al fine di definire un quadro comune per le politiche energetiche e trarre vantaggio dalle economie di scala; e

garantire l'interoperabilità tra le reti per accrescere la quota di energie rinnovabili nel mix energetico, al fine di potenziare la capacità delle infrastrutture esistenti di integrare risorse energetiche verdi senza aumentare i costi per gli utenti.

Per sostenere il mercato interno più approfondito e più equo con una base industriale più solida, la Commissione propone azioni volte a rafforzare i requisiti di sicurezza e interoperabilità necessari per il completamento del mercato interno dei prodotti, al fine di mantenere una base industriale a elevata efficienza in Europa.

Nel settore dei prodotti da costruzione, le seguenti iniziative consentiranno al settore di integrare i miglioramenti provenienti da altri settori, adeguare i prodotti esistenti e creare nuovi prodotti innovativi per soddisfare le attuali esigenze di sicurezza e di qualità:

1.metodi di valutazione per le sostanze pericolose regolamentate e per l'emissione di radiazioni da mettere a punto e introdurre gradualmente nelle norme in materia di prodotti da costruzione;

2.prodotti da costruzione in contatto con acqua destinata al consumo umano;

3.prodotti innovativi e valutazione delle caratteristiche essenziali delle prestazioni dei prodotti da costruzione;

metodi di valutazione del rischio delle sostanze non repertoriate presenti in materiali e oggetti di materia plastica destinati a venire a contatto con prodotti alimentari, al fine di aggiornare le norme esistenti integrandovi nuovi rischi;

biodegradabilità della plastica da imballaggio e dei rifiuti di imballaggio, che ne agevolerà il riciclaggio.

Nel settore delle ferrovie, le seguenti iniziative contribuiranno a migliorare l'interconnessione e l'interoperabilità delle reti ferroviarie nazionali:

1.sicurezza passiva interna a sostegno dell'interoperabilità del sistema ferroviario, che permetterà di migliorare i requisiti di sicurezza dei viaggi in treno a livello europeo;

2.semplificazione del metodo di calcolo del libero passaggio del pantografo (sagoma cinematica meccanica del pantografo) per facilitare la valutazione dell'accettazione degli archetti del pantografo per le linee aeree di contatto; continuità degli interventi relativi all'interoperabilità del sistema ferroviario: sviluppo di norme relative alle ferrovie urbane.

Alla luce di vari incidenti e segnalazioni, le norme dovranno interessare i prodotti e le procedure seguenti: prodotti di informazione meteorologica forniti ai piloti, inclusi quelli integrati nella cabina pilotaggio e basati su varie fonti, sistemi di allarme in caso di superamento della pista, sistemi di bilanciamento del peso a bordo;

sostanze chimiche sostenibili prodotte da materie prime secondarie che ridurranno al minimo i costi e la dipendenza dell'Unione europea dalle materie prime; e

sostegno alla competitività e all'efficienza del settore della difesa e della sicurezza, al fine di ottenere economie di scala e coadiuvare l'Europa nel rafforzamento del suo ruolo a livello mondiale.

3.Collaborazione internazionale

La Commissione invita le OEN a proseguire la promozione congiunta di norme internazionali ed europee in quelle regioni del mondo in cui l'industria europea può trarre vantaggio dall'intensificazione dell'assistenza in materia di normazione e da un accesso agevolato al mercato.

Una parte significativa delle norme europee deriva direttamente dalla normazione internazionale.

Affinché le iniziative europee vengano accettate più facilmente a livello internazionale, il sistema europeo di normazione dovrebbe riuscire a esprimere posizioni coerenti in seno agli organi appropriati.

La Commissione sta negoziando il TTIP (partenariato transatlantico su commercio e investimenti) con gli Stati Uniti: la normazione, pur essendo uno dei principali punti di discussione a causa dei diversi sistemi vigenti, potrebbe tuttavia apportare grandi vantaggi se venisse raggiunto un accordo benefico per entrambe le parti.

La Commissione ha inoltre concluso con successo i negoziati per il CETA con il Canada e porta avanti i negoziati con il Giappone. In tutti questi accordi commerciali la normazione è fondamentale poiché le principali barriere tra le parti sono gli ostacoli tecnici al commercio, anziché le semplici questioni tariffarie.

La Commissione porterà avanti i dialoghi politici e le azioni di sensibilizzazione e visibilità già in atto nei confronti dei paesi terzi (esperto europeo di normazione distaccato in India, SESEI, esperto europeo di normazione distaccato in Cina, SESEC, piattaforma d'informazione sulla normazione Cina-Europa, CESIP), nel cui contesto è fondamentale il sostegno delle OEN (si vedano le sovvenzioni annuali di funzionamento).

La cooperazione con la Cina relativa alla normazione ha un duplice obiettivo. La promozione del modello normativo UE (per la commercializzazione dei prodotti) sostenuto mediante le norme dovrebbe, sul lungo termine, favorire l'accesso al mercato. L'armonizzazione tecnica bilaterale in materia di norme rappresenta un altro canale per creare condizioni di concorrenza più eque, il che rappresenta un chiaro vantaggio tanto per il mercato interno che per le imprese europee. Secondo le conclusioni del gruppo di lavoro UE-Cina "normazione" circa 90 norme europee sono state adottate come norme cinesi traducendosi in un vantaggio concorrenziale per le imprese europee. Le attività legate all'India perseguono obiettivi analoghi.

La Commissione, che già contribuisce dal punto di vista tecnico a parte delle attività internazionali di normazione, si aspetta di essere maggiormente coinvolta nella normazione europea e internazionale e di realizzare appieno le potenzialità del suo attuale status formale di osservatore al fine di poter dare migliore attuazione al suo impegno a favore del primato delle norme internazionali.

4.Orizzonte 2020 - Ricerca e innovazione

L'elaborazione e l'attuazione dei programmi di ricerca e innovazione, anche attraverso la normazione, sono essenziali per la competitività europea. Orizzonte 2020 darà un forte sostegno alla diffusione dell'innovazione sul mercato, favorendo in particolare la normazione attraverso la ricerca e regolamentando la scienza. Le attività di normazione sono un canale essenziale per l'adozione da parte del mercato dei risultati della ricerca e per la diffusione delle innovazioni, ivi compresi i risultati della ricerca della parte EURATOM di Orizzonte 2020.

Orizzonte 2020 fornirà sostegno per accrescere l'efficienza del sistema di normazione promuovendo norme e piattaforme aperte e un'applicazione coerente delle norme e della loro diffusione sul mercato.

Le OEN dovrebbero facilitare e incoraggiare una rappresentanza adeguata, a livello tecnico, nelle attività di normazione di soggetti giuridici che partecipano a un progetto connesso a tale settore e finanziato dall'Unione nell'ambito di un programma quadro pluriennale per attività nel settore della ricerca, dell'innovazione e dello sviluppo tecnologico. Le OEN dovrebbero riferire alla Commissione riguardo all'attuazione di tale azione dal 2013 fino al 2016.

5.Prossimo ciclo

A seguito delle discussioni svoltesi nel quadro dell'iniziativa congiunta sulla normazione e al fine di rafforzare la base di conoscenze comprovate del ciclo di governance annuale sulla politica dell'UE in materia di normazione, la Commissione intende intraprendere le azioni di seguito descritte.

Lanciare uno studio per analizzare l'impatto economico e sociale della normazione

È noto che le norme svolgono un ruolo vitale e talvolta invisibile nel sostenere la crescita economica grazie alla loro capacità di rilanciare la produttività, la competitività e l'innovazione nonché il benessere della società. Seguendo l'invito del Consiglio 6 e conformemente all'iniziativa congiunta sulla normazione, a tempo debito la Commissione intende pertanto avviare uno studio che dovrebbe valutare l'impatto delle norme sull'economia e la società in generale. Lo studio si baserà sulle analisi esistenti a livello nazionale 7 , nonché sui diversi modelli attualmente impiegati per finanziare la normazione.

Istituire un dialogo interistituzionale circostanziato

A partire dal 2017 e in ogni ciclo annuale, l'adozione dell'AUWP a luglio di ogni anno sarà preceduta da una relazione unica della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'attuazione della politica dell'UE in materia di normazione. Sulla base di tale relazione, la Commissione propone di avviare in primavera un dialogo interistituzionale con il Parlamento europeo e il Consiglio.

La relazione comprende tra l'altro informazioni sui seguenti elementi:

i progressi nell'attuazione delle azioni previste nei programmi di lavoro annuali, compresa l'elaborazione di norme europee sui servizi;

i progressi nell'attuazione delle azioni previste nella comunicazione sulle priorità per la normazione delle TIC per il mercato unico digitale;

lo stato di avanzamento delle richieste di normazione rivolte alle OEN;

il numero di norme elaborate e registrate nel programma di lavoro delle OEN;

il contributo delle organizzazioni di cui all'allegato III (SBS 8 , ANEC 9 , ECOS 10 e CES 11 , che rappresentano rispettivamente gli interessi delle PMI, dei consumatori, dei lavoratori e delle organizzazioni ambientaliste in materia di normazione) ai processi di produzione di norme (inclusività);

il contributo finanziario dell'UE alle OEN a norma del regolamento.

La relazione e il dialogo che ne seguirà serviranno da contributo strategico all'AUWP per l'anno successivo.

(1) COM(2015) 550 final, SWD(2015) 202 final.
(2) COM(2015) 686.
(3) COM(2016) 176.
(4) COM(2015) 192.
(5) COM(2015) 550.
(6) Il Consiglio "Competitività" del 2 marzo 2015 "INVITA la Commissione a mettere a punto il riesame indipendente e ad analizzare l'impatto della normalizzazione sull'economia tenendo conto dell'interesse di tutte le parti".
(7)  British Standards Institution (2015), "The Economic Contribution of Standards to the UK Economy" (Il contributo economico delle norme all'economia del Regno Unito); AFNOR (2016): Economic impact of standardisation (Impatto economico della normazione); AFNOR (2009): The Economic Impact of Standardisation – Technological Change, Standards and Long-Term Growth in France (L'impatto economico della normazione – evoluzione tecnologica, norme e crescita a lungo termine in Francia); DIN (2000): Economic Benefits of Standardization (Benefici economici della normazione), 3 volumi. Berlino: Beuth. (aggiornato al 2011); DTI (2005): The Empirical Economics of Standards (L'economia empirica delle norme), DTI ECOMICS PAPER N.12. Londra.
(8) Norme per le piccole imprese (Small Business Standards), http://sbs-sme.eu/.
(9) Associazione europea per il coordinamento della rappresentanza dei consumatori in materia di normazione, http://www.anec.eu/anec.asp.
(10) Organizzazione ambientale dei cittadini europei nel campo della normazione, http://ecostandard.org/.
(11) Confederazione europea dei sindacati, http://www.etuc.org/.