COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 16.3.2016
COM(2016) 155 final
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE
Acciaio: mantenere occupazione sostenibile e crescita in Europa
COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 16.3.2016
COM(2016) 155 final
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE
Acciaio: mantenere occupazione sostenibile e crescita in Europa
1.Le principali sfide dell'industria siderurgica europea
Una solida base industriale è fondamentale per la crescita economica dell'Europa, per poter mantenere un'occupazione sostenibile e competere sui mercati mondiali.
Un settore siderurgico forte è alla base di molte catene di valore industriali. In Europa il settore ha un fatturato annuo 1 di 166 miliardi di EUR e genera l'1,3% del PIL dell'UE, con 328 000 posti di lavoro diretti e un numero ancora maggiore per l'indotto nel 2015. Il settore siderurgico europeo è caratterizzato da impianti moderni ed efficienti in termini di energia e di CO2 che fabbricano prodotti di nicchia o ad alto valore aggiunto per il mercato mondiale, basandosi su un'eccellente rete di ricerca e sviluppo. L'Unione europea è il secondo produttore di acciaio dopo la Cina, con in media 170 milioni di tonnellate di acciaio grezzo all'anno. L'industria siderurgica europea rimane leader mondiale nel segmento dei prodotti altamente specializzati sul piano tecnologico.
Nonostante il forte potenziale, negli ultimi anni la posizione competitiva dell'Europa sul mercato mondiale dell'acciaio è peggiorata. Sebbene durante la crisi economica e finanziaria la domanda mondiale sia rimasta sostenuta, dal 2014 il rallentamento economico in Cina e nelle altre economie emergenti ha avuto ripercussioni negative sulla domanda di acciaio a livello mondiale. Inoltre la capacità di produzione inutilizzata in alcuni paesi terzi, in particolare in Cina, è aumentata in modo esponenziale. Solo in Cina l'eccesso di capacità è stato stimato a circa 350 milioni di tonnellate 2 , quasi il doppio della produzione annuale dell'Unione.
L'eccesso di produzione di acciaio ha portato di recente a un drastico aumento delle esportazioni, destabilizzando i mercati e abbattendo i prezzi a livello mondiale. Negli ultimi tre anni le importazioni dalla Cina all'UE hanno subito un'impennata. I prezzi di mercato di alcuni prodotti siderurgici sono crollati del 40% a causa del massiccio aumento dei volumi. Alcuni paesi terzi hanno reagito imponendo restrizioni commerciali e altre forme di ostacoli agli scambi. Inoltre l'eccesso di capacità ha causato un'ondata senza precedenti di pratiche commerciali sleali che hanno distorto le condizioni di parità a livello globale. Queste pratiche commerciali trasferirebbero in modo sproporzionato l'onere dell'eccesso di capacità globale verso i produttori europei e i loro dipendenti. Solo nel 2015 e nei primi mesi del 2016 la Commissione ha dovuto avviare dieci nuove inchieste contro pratiche commerciali sleali nel settore siderurgico.
Tali circostanze aggravano una serie di ulteriori sfide a lungo termine che richiedono una risposta forte a livello europeo, al fine di aiutare il settore siderurgico ad adattarsi, a innovare e a sfruttare il suo potenziale in termini di qualità, di tecnologie all'avanguardia e di forza lavoro altamente qualificata. È necessario uno sforzo comune dell'industria, degli Stati membri e delle istituzioni dell'UE.
2.Affrontare le sfide
Sono necessarie misure a breve e lungo termine in risposta a tali sviluppi. Alcuni azioni sono già state intraprese, ma sono necessari sforzi comuni continui e potenziati per fornire, con maggiore urgenza, le risposte adeguate alle varie sfide. Occorre fare miglior uso di tutti gli strumenti disponibili a livello europeo e nazionale per prestare soccorso al settore e accompagnarne l'ammodernamento.
La situazione dell'industria siderurgica in Europa è in cima alle priorità della Commissione. Nel febbraio 2016 la Commissione ha ospitato infatti una conferenza ad alto livello sulle industrie ad alta intensità energetica per fare il punto sulle misure adottate nel contesto attuale, compresa l'attuazione del piano d'azione 2013 per la siderurgia 3 . La questione è stata discussa in sede di Consiglio "Competitività" nel novembre 2015 e nel febbraio 2016, e di Parlamento europeo nel contesto della risoluzione del "Sviluppo di un'industria europea sostenibile dei metalli comuni" 4 del dicembre 2015. Il gruppo ad alto livello sulle industrie ad alta intensità energetica mette a disposizione un forum di discussione per tutti i portatori d'interessi coinvolti.
La Commissione attua e rafforza ulteriormente le azioni che contribuiscono a portare sollievo immediato al settore e a ripristinare condizioni di concorrenza eque. Ma per fare di più è necessario uno sforzo comune. Le misure a breve termine non basteranno da sole a garantire la competitività e la sostenibilità a lungo termine delle industrie ad alta intensità energetica come la siderurgia. Il loro futuro dipenderà dalla capacità di scegliere la modernizzazione e di attuare le innovazioni. Gli sforzi compiuti in passato sono stati ricompensati, dato che l'industria siderurgica dell'UE è più dinamica, innovativa e orientata al cliente. Occorre sostenere e migliorare questi sforzi, se si vogliono affrontare le sfide odierne.
L'Unione europea e i suoi Stati membri possono aiutare l'industria siderurgica e altri settori ad alta intensità energetica, promuovendo gli investimenti e creando un contesto favorevole alle imprese. Il forte accento posto dalla Commissione sull'occupazione e la crescita e le iniziative strategiche quali il piano di investimenti e l'Unione dei mercati dei capitali, la strategia per il mercato unico, la strategia per il mercato unico digitale, l'Unione dell'energia o l'economia circolare contribuiscono al conseguimento di questo obiettivo. Inoltre diversi strumenti europei di finanziamento possono contribuire ad attuare le riforme necessarie e a ridurre i problemi sorti durante la trasformazione inevitabile del settore dei metalli comuni. Questi strumenti dovrebbero essere sfruttati appieno e in modo accelerato.
A.Una politica commerciale efficace e responsabile
Agire insieme per potenziare le difese contro le pratiche commerciali sleali
La Commissione impone un numero record di misure di difesa commerciale per compensare l'effetto negativo del dumping sul settore siderurgico europeo. L'efficienza e l'efficacia della nostra azione può tuttavia essere notevolmente migliorata, accelerata e potenziata se gli Stati membri sostengono gli sforzi della Commissione.
Gli sforzi in corso per rafforzare la difesa commerciale
Le misure di difesa commerciale sono 37 in totale, di cui 16 relative alle importazioni dalla Cina. Il ritmo di adozione delle misure ha subito un'accelerazione, con cinque misure istituite nel 2014 e sette nel 2015. La Commissione sta mobilitando ulteriori strumenti, ad esempio l'avvio di indagini sulla base di una minaccia di pregiudizio. Inoltre la Commissione assicura al settore un rimedio effettivo molto prima dell'istituzione di misure provvisorie, registrando le importazioni prima di adottare misure provvisorie e consentendo alla Commissione di applicare retroattivamente i dazi antidumping definitivi tre mesi prima dell'adozione delle misure provvisorie, se sussistono i pertinenti presupposti giuridici.
Ulteriori sforzi per accelerare il processo
La Commissione sfrutterà immediatamente i margini disponibili per continuare ad accelerare l'adozione delle misure provvisorie. Ad esempio, mentre l'attuale prassi consiste nel consultare gli Stati membri in sede di comitato prima di adottare misure provvisorie, vi è margine per aumentare il ricorso alle consultazioni scritte. In caso di estrema urgenza possono essere imposte misure provvisorie dopo averne informato gli Stati membri. La Commissione ottimizzerà ulteriormente le proprie procedure interne, adotterà un approccio più rigoroso nel trattare le richieste di proroga del termine per rispondere ai questionari e, se fattibile, razionalizzerà le audizioni, riunendole insieme. Ciò consentirebbe di accelerare la procedura complessiva di almeno un mese.
Modernizzazione degli strumenti di difesa commerciale
Per migliorare ulteriormente l'efficienza e l'efficacia dell'azione dell'UE è necessario modernizzare gli strumenti di difesa commerciale. Tre anni fa, la Commissione aveva già presentato un pacchetto completo di misure a tale scopo 5 . Il Parlamento europeo ha adottato la sua relazione in prima lettura. Tuttavia finora gli Stati membri hanno impedito l'avanzamento di questo fascicolo in sede di Consiglio. È ora di sostenere le parole con i fatti adottando rapidamente il pacchetto sulla modernizzazione.
L'esperienza recente dimostra inoltre che è necessario prendere in considerazione altre riforme, tenendo conto del dibattito interistituzionale e degli sviluppi più recenti: ad esempio, i criteri per l'eliminazione della regola del dazio inferiore dovrebbero applicarsi anche al settore siderurgico e, più in generale, alle situazioni in cui il mercato del paese di esportazione sia soggetto a distorsioni rilevanti. Per quanto riguarda il calcolo del margine di pregiudizio, potrebbe essere opportuno inoltre definire meglio il profitto di riferimento per garantire che il pregiudizio venga adeguatamente eliminato.
Ulteriori misure, che necessitano di una modifica alla regolamentazione di base, possono e devono essere adottate 6 . Ad esempio dovrebbero essere adeguati i termini intermedi, come quelli per il campionamento delle parti interessate o per la reazione delle parti in seguito alla divulgazione dei fatti e delle considerazioni essenziali. Inoltre il processo di consultazione degli Stati membri dovrebbe essere notevolmente snellito. Ciò consentirebbe di accelerare la procedura complessiva di quasi due mesi 7 .
La Commissione invita i colegislatori a collaborare con urgenza ed è pronta a proporre rapidamente le ulteriori proposte di riforma summenzionate.
Inoltre, dato l'attuale contesto e l'importanza della questione in esame, la Commissione proporrà un sistema di vigilanza preventiva sui prodotti siderurgici. Le misure di vigilanza preventiva sono previste nello strumento di salvaguardia dell'UE e si basano su un sistema di licenze di importazione automatiche. Esse possono essere introdotte quando l'andamento delle importazioni minaccia di arrecare pregiudizio ai produttori dell'Unione.
Infine i portatori di interessi possono contribuire ad alcuni elementi del sistema di difesa commerciale dell'UE nell'ambito di una consultazione pubblica in corso: in vista della prossima scadenza di talune disposizioni del protocollo di adesione della Cina all'OMC, la Commissione esamina se e come l'UE debba modificare il trattamento riservato alla Cina nelle inchieste antidumping dopo il dicembre 2016. Prima di adottare una posizione al riguardo, la Commissione conduce un'approfondita valutazione d'impatto e consulta i portatori di interessi. La valutazione d'impatto esaminerà con attenzione i potenziali effetti economici e sociali di eventuali cambiamenti nel trattamento riservato alla Cina, con particolare attenzione all'occupazione e tenendo conto delle differenze tra gli Stati membri. La consultazione pubblica avviata nel febbraio 2016 mira a raccogliere i contributi dei portatori di interessi in merito alle opzioni individuate dalla Commissione. Per la Commissione è chiaro che non si possono prendere decisioni in questo contesto senza significativi periodi transitori e sostanziali misure di mitigazione.
Affrontare le cause dell'eccesso di capacità globale
Oltre alle misure volte a mitigare gli effetti degli eccessi di capacità globali, la Commissione affronta le cause profonde del problema con i suoi principali partner. Un problema globale necessita di una soluzione globale.
Al fine di ripristinare condizioni di parità a livello globale, la Commissione collabora con i partner principali nelle varie sedi:
a livello bilaterale la Commissione ha organizzato incontri del gruppo di contatto dell'acciaio con la Cina, il Giappone, l'India, la Russia, gli Stati Uniti e la Turchia. L'8 e il 10 marzo 2016 si sono svolti gli incontri del gruppo di contatto dell'acciaio con il Giappone e la Cina. In tali occasioni la Commissione ha affrontato specificamente le questioni riguardanti l'eccesso di capacità. La Commissione intensificherà e moltiplicherà gli incontri con alcuni dei principali partner commerciali nel settore dell'acciaio, in particolare la Cina.
A livello multilaterale la Commissione svolge un ruolo attivo nel comitato acciaio dell'OCSE. In seguito delle preoccupazioni espresse dall'UE e da altri paesi che le condividono durante l'ultima riunione sull'eccesso di capacità, soprattutto in Cina, il comitato organizzerà un convegno ad alto livello che affronterà la sfida di ridurre l'eccesso di capacità mediante l'adeguamento strutturale.
Nell'ambito dell'OMC, l'UE ricorderà alla Cina la necessità di rispettare i propri obblighi nel quadro dell'OMC sulla trasparenza e la notifica delle sovvenzioni. Essa si adopererà per sollevare la questione nell'ambito dell'OMC in occasione dell'esame inter pares della politica commerciale della Cina nel giugno 2016. La Commissione sta studiando i regimi di sovvenzione in Cina, anche per il settore siderurgico. Essa si avvarrà di tutti i pertinenti mezzi disponibili e solleverà la questione in seno al G20, allo scopo di affrontare l'eccesso di capacità.
La Commissione incoraggia i paesi terzi ad applicare adeguate misure strategiche nel rispetto delle esigenze attuali del mercato. La Commissione sta negoziando una regolamentazione specifica sul comportamento delle imprese statali e sulle sovvenzioni nell'ambito degli accordi di libero scambio, seguendo da vicino la notifica delle sovvenzioni nell'ambito dell'OMC. In questo contesto la Commissione mira a disciplinare le sovvenzioni e le imprese statali nei negoziati per un accordo in materia di investimenti con la Cina. L'intenzione di negoziare un capitolo sull'energia e le materie prime in ogni accordo commerciale è particolarmente importante per l'industria siderurgica e altri settori ad alta intensità energetica.
B.Investire oggi in un'industria siderurgica ammodernata e sostenibile
Investimenti in tecnologie e soluzioni del futuro per un'industria più competitiva
Il settore siderurgico si trova ad affrontare sfide sul lungo periodo che necessitano di investimenti continui in tecnologie innovative. Numerosi fondi dell'UE sostengono attivamente l'industria siderurgica nel suo percorso di modernizzazione, facilitando gli investimenti e contribuendo allo sviluppo e alla diffusione dell'innovazione. Queste opportunità dovrebbero essere sfruttate appieno.
La Commissione si sta adoperando per garantire che le opportunità di finanziamento esistenti sostengano in modo efficace gli sforzi di modernizzazione del settore:
il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) 8 contribuisce a portare l'innovazione anche nel settore dell'acciaio, coprendo i maggiori rischi finanziari dei progetti innovativi. Il FEIS offre un sostegno flessibile a progetti concreti volti a colmare le carenze del mercato o le situazioni di investimento non ottimali. I promotori di progetti ottengono assistenza nel processo di investimento da parte di un polo europeo di consulenza sugli investimenti (EIAH), in un'ottica di miglioramento della qualità dei progetti per attirare finanziamenti. Inoltre i progetti imprenditoriali possono migliorare la propria visibilità per gli investitori su un portale dei progetti di investimento europei. Un primo prestito di 100 milioni di EUR della BEI nell'ambito del FEIS sta già aiutando un produttore siderurgico italiano di medie dimensioni ad attirare altri investitori. L'investimento totale che dovrebbe essere mobilitato ammonta a 227 milioni di EUR e consente all'impresa di modernizzare e ottimizzare prodotti, processi e prestazioni ambientali e di rimanere all'avanguardia nel settore. Altri operatori industriali hanno già avviato contatti con il polo di consulenza. Oggi altri possono beneficiare delle opportunità offerte da questi nuovi strumenti.
Le opportunità offerte dal FEIS sono complementari agli altri fondi dell'UE, come Orizzonte 2020 e i Fondi strutturali, e possono e devono essere combinate in modo ottimale. 44 miliardi di EUR dei Fondi strutturali e di investimento europei saranno destinati alle priorità stabilite nelle strategie di ricerca e innovazione per una specializzazione intelligente. Regioni della Repubblica ceca, della Slovacchia, della Spagna, della Finlandia e della Svezia hanno inserito tra le loro priorità il sostegno alla modernizzazione dell'industria siderurgica. La cooperazione tra regioni con priorità nell'ambito dell'acciaio offre opportunità di scambio di esperienze su politiche e nuove tecnologie. Il piano strategico integrato per le tecnologie energetiche, varato dalla Commissione nell'ottobre 2015, aiuta a concentrare il sostegno esistente sulla ricerca e l'innovazione, nonché l'azione politica nel campo dell'efficienza energetica, ad esempio mediante un uso più sofisticato del sostegno finanziario e delle misure di regolamentazione.
Orizzonte 2020 e i fondi strutturali e di investimento europei stanno aiutando l'industria siderurgica, insieme agli istituti di ricerca e ad altri portatori di interessi, a sviluppare tecnologie abilitanti nel l'uso sostenibile delle risorse e nell'efficienza energetica lungo la catena di valore. La modernizzazione nel settore siderurgico è sostenuta anche dal Fondo di ricerca carbone e acciaio con più di 50 milioni di EUR l'anno. Il progetto a bassissimo contenuto di biossido di carbonio per la produzione dell'acciaio (ULCOS) e i progetti da esso derivanti, nonché i progetti finanziati nell'ambito del partenariato pubblico-privato SPIRE 9 sono buoni esempi in questo senso.
Attraverso il partenariato europeo per l'innovazione riguardante le materie prime, il settore collabora con i pertinenti attori a livello regionale, nazionale e dell'UE al fine di accelerare le innovazioni che garantiscono approvvigionamenti sicuri e sostenibili di materie prime sia primarie che secondarie.
Investire nelle persone
Modernizzare il settore siderurgico europeo significa investire nelle persone e aumentare le opportunità di occupazione.
In quanto economia sociale di mercato, l'Europa non può - e non vuole - competere sul terreno dei bassi salari o di un deterioramento delle condizioni di lavoro e delle norme di protezione sociale. L'Europa deve competere sul piano dell'innovazione, delle tecnologie di punta e della produzione efficiente e di prima qualità. Tutto ciò necessita di lavoratori con ottime competenze. La costruzione, il funzionamento e il mantenimento di un'industria siderurgica moderna e competitiva è possibile solo con una manodopera adeguatamente formata. Il mantenimento di know-how industriali e di una manodopera qualificata, in particolare per quanto riguarda i giovani dipendenti, è un elemento importante dell'industria dei metalli comuni dell'UE. La necessità di investire nelle risorse umane sarà pertanto al centro della prossima agenda per nuove competenze, che andrà a beneficio di una vasta gamma di settori economici, compresa la siderurgia.
In alcuni casi i cambiamenti strutturali possono comportare perdite di posti di lavoro, con gravi conseguenze sociali per i lavoratori coinvolti, le loro famiglie e le regioni in cui vivono. Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) può cofinanziare fino al 60% del costo totale delle misure attive del mercato del lavoro per aiutare i lavoratori a trovare una nuova occupazione in caso di licenziamenti collettivi. Circa 5 000 lavoratori hanno già beneficiato dell'assistenza del FEG nel settore dei metalli comuni e gli Stati membri hanno la possibilità di chiedere un'ulteriore assistenza dell'UE in questo settore.
È importante affiancare i lavoratori e le economie locali colpiti da vasti fenomeni di delocalizzazione. A tal fine l'UE ha messo a punto strumenti per sostenere l'occupabilità dei lavoratori e attenuare le conseguenze sociali negative della ristrutturazione. Il quadro UE per la qualità nell'anticipazione dei cambiamenti e delle ristrutturazioni 10 può contribuire a riunire le imprese, i lavoratori e i loro rappresentanti, le parti sociali e le autorità nazionali e regionali per conseguire una gestione equa e socialmente responsabile dei cambiamenti e delle ristrutturazioni. La Commissione coinvolgerà le parti sociali attraverso i pertinenti comitati per il dialogo sociale europeo nel delineare e attuare le misure necessarie, ad esempio mappatura dei posti di lavoro e del fabbisogno di competenze, misure intese a promuovere la mobilità interna ed esterna.
L'informazione e la consultazione dei lavoratori a livello aziendale ed europeo quando sono in gioco questioni transnazionali sono essenziali anche per risolvere i problemi, appianare i conflitti e sviluppare buone prassi nell'anticipare i cambiamenti nonché preparare e gestire adeguatamente la ristrutturazione. Per questo motivo è importante che gli Stati membri e i portatori di interessi attuino appieno e utilizzino gli strumenti forniti dall'UE 11 per affrontare le sfide dell'industria siderurgica.
L'UE è pronta inoltre a sostenere gli sforzi più generali degli Stati membri al fine di perseguire politiche attive del mercato del lavoro per offrire ai disoccupati le competenze e le qualifiche necessarie a rientrare nel mercato del lavoro. Nel 2015 la Commissione ha presentato una proposta per migliorare il sostegno fornito ai disoccupati di lunga durata e per rendere più efficaci le politiche attive del mercato del lavoro. Il Fondo sociale europeo (FSE) ha stanziato 27 miliardi di EUR per misure nel settore dell'istruzione, della formazione e dell'apprendimento permanente. Entro il 2023 più di 10 milioni di disoccupati dovrebbero poter beneficiare dell'FSE e 2,9 milioni di persone dovrebbero ottenere una qualifica grazie a un intervento dell'FSE. È probabile che i lavoratori interessati dalle ristrutturazioni soddisfino i requisiti per accedere alla formazione professionale, alla riqualificazione e all'aggiornamento professionale del Fondo sociale europeo nell'ambito dei programmi operativi regionali e nazionali. Inoltre gli investimenti nello sviluppo delle competenze sono ammissibili a titolo del Fondo europeo per gli investimenti strategici.
Una politica di concorrenza moderna per un forte settore siderurgico europeo
La politica di concorrenza è un elemento importante per sostenere la competitività a lungo termine dei produttori europei di acciaio. La Commissione incoraggia gli Stati membri a utilizzare al meglio il quadro UE in materia di aiuti di Stato modernizzato, adattando il sostegno alle situazioni, alle priorità e ai vincoli nazionali, nella misura del nuovo quadro giuridico.
Al fine di garantire parità di condizioni per i produttori europei a livello internazionale, la Commissione interviene a livello multilaterale, in sede OCSE e OMC, e a livello bilaterale, attraverso accordi di libero scambio. Essa promuove una maggiore trasparenza in tutte le sovvenzioni, un meccanismo di consultazione e disposizioni per vietare garanzie illimitate e aiuti alla ristrutturazione delle società non redditizie, ossia i tipi di sovvenzione più distorsivi della concorrenza. Il sostegno a tale approccio del Parlamento europeo e del Consiglio è di fondamentale importanza.
Le norme UE in materia di aiuti di Stato evitano la corsa alle sovvenzioni nel mercato interno e promuovono l'equità nei confronti dei produttori efficienti che ristrutturano con risorse proprie. Le norme sugli aiuti di Stato sono state completamente modernizzate. Esse consentono di sostenere la competitività globale dei produttori di acciaio efficienti e produttivi. Gli Stati membri dovrebbero utilizzare meglio questo nuovo quadro a sostegno dell'industria siderurgica. In particolare:
si potrebbero sostenere maggiormente i progetti tecnologici o di ricerca transfrontalieri del settore di comune interesse europeo;
le norme in materia di aiuti di Stato per la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione permettono l'erogazione di sostegno pubblico per incentivare i soggetti energivori a sviluppare soluzioni innovative, quali le tecnologie di cattura e utilizzo del carbonio, e a colmare il divario con i partner commerciali in materia di spesa privata per gli investimenti. Alcune di queste misure di sostegno non richiedono notifica alla Commissione. La Commissione è pronta ad assistere le autorità nazionali a individuare rapidamente le misure di sostegno.
Per quanto riguarda i costi dell'energia affrontati dalle industrie ad alta intensità energetica, gli Stati membri sono incoraggiati a compensare i costi di finanziamento indiretti dei regimi di sostegno alle energie rinnovabili.
Gli orientamenti nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione (ETS) consentono agli Stati membri di compensare, a determinate condizioni, i maggiori costi dell'energia elettrica sostenuti da alcune industrie ad alta intensità energetica a causa delle norme ETS sui produttori di energia elettrica (costi ETS indiretti). La proposta della Commissione per una riforma del sistema di scambio di quote di emissione incoraggia gli Stati membri a sfruttare questa opportunità. Su richiesta di singole società, la Commissione è inoltre pronta a fornire rapidamente indicazioni supplementari in merito alla valutazione sotto il profilo della concorrenza dei contratti di fornitura energetica a lungo termine.
C.Trasformare in opportunità le sfide delle risorse e del clima
Prezzi dell'energia più competitivi negli Stati membri dell'UE
Maggiori sforzi per promuovere l'efficienza energetica e prezzi dell'energia concorrenziali sono essenziali per la competitività e la sostenibilità delle industrie ad alta intensità energetica.
Alla luce del recente calo dei prezzi dell'energia, i costi energetici dovrebbero costituire una parte meno importante dei costi di produzione. I prezzi all'ingrosso dell'energia, che fungono da indicatori dei prezzi pagati dalle industrie ad alta intensità energetica, hanno raggiunto livelli storicamente bassi, comparabili ai livelli minimi raggiunti nell'ultimo decennio a causa della crisi economica 12 . Tuttavia essi continuano a variare in Europa, spesso a causa delle imposte e delle tasse che sono di competenza degli Stati membri. Sebbene esistano ancora differenze rilevanti con i partner commerciali, i prezzi dell'energia continuano a evolvere positivamente negli ultimi mesi, in particolare per quanto riguarda gli Stati Uniti. Vi è stata una convergenza dei prezzi internazionali dell'energia e i divari sembrano essere ritornati ai livelli precedenti alla crisi 13 .
I prezzi dell'energia sono tuttavia molto volatili e potrebbero di nuovo aumentare. Per contenerli l'Europa deve contenere il consumo di energia, anche incoraggiando una maggiore efficienza energetica della propria industria e promuovendo prezzi competitivi grazie alle potenzialità del mercato unico e della cooperazione regionale. Per sostenere questi obiettivi la Commissione presenterà a breve varie iniziative nel quadro dell'Unione dell'energia, ad esempio proposte in materia di assetto del mercato dell'energia elettrica, governance, energie rinnovabili ed efficienza energetica. La relazione sui prezzi e i costi dell'energia che la Commissione intende presentare nell'estate del 2016 valuterà anche la prevedibilità dei prezzi dell'energia elettrica nel periodo in cui le industrie ad alta intensità energetica realizzano importanti investimenti di capitali in tecnologie efficienti in termini di energia e di CO2 e contribuirà a migliorare la trasparenza e la comprensione dei costi energetici. Diverse opportunità di finanziamento dell'UE, come il FEIS e i Fondi strutturali e di investimento europei, sostengono l'efficienza energetica. Ad esempio, i Fondi strutturali e d'investimento europei sosterranno l'efficienza energetica dell'industria dell'UE, i processi di produzione rispettosi dell'ambiente e l'efficienza sul piano delle risorse con una dotazione di 5,7 miliardi di EUR per il periodo 2014-2020.
Revisione del sistema di scambio di quote di emissione
L'innovazione può aiutare il settore siderurgico a rimanere competitivo e ad adeguarsi alle nuove realtà dei cambiamenti climatici.
Il costo inferiore del carbonio causato da politiche meno ambiziose in materia di cambiamenti climatici offre ancora a una serie di produttori dei paesi terzi un vantaggio concorrenziale sleale rispetto ai loro concorrenti europei. Sebbene l'accordo di Parigi rappresenti un passo verso il cambiamento e indichi con chiarezza agli investitori, alle imprese e ai responsabili politici che la transizione globale verso l'energia pulita è un punto fermo, permane il rischio di svantaggi competitivi. Nella proposta di revisione del sistema di scambio di quote di emissione 14 la Commissione propone pertanto di distribuire le quote gratuite in modo tale che le industrie ad alta intensità energetica, tra cui il settore siderurgico, ricevano un sostegno adeguato e continuino a premiare i soggetti che ottengono i risultati migliori. In questo momento la decisione strategica del Consiglio europeo di mantenere il regime di quote gratuite dopo il 2020 e le disposizioni proposte in materia di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio assicurano il giusto equilibrio. La proposta è attualmente in fase di negoziazione nell'ambito della procedura legislativa ordinaria e la Commissione esorta i colegislatori a proseguire il più rapidamente possibile verso l'adozione del sistema riformato per lo scambio di quote di emissione e, se necessario, fornirà ulteriore assistenza.
Al fine di sostenere gli investimenti nell'innovazione, quali i progetti per la cattura e l'utilizzo del carbonio, la Commissione propone di riservare a tale scopo circa 400 milioni di quote di emissione a partire dal 2021. Inoltre altri 50 milioni di quote non assegnate nel periodo 20132020 (che altrimenti confluirebbero nella riserva stabilizzatrice del mercato) saranno accantonati per consentire l'avvio del Fondo per l'innovazione entro il 2021 e per finanziare progetti intesi a sostenere la diffusione delle nuove tecnologie di punta nel settore.
L'anello mancante: l'economia circolare;
Il riciclaggio delle materie prime deve ridurre i costi di produzione e l'impatto sull'ambiente. Offrirà nuove opportunità in nuovi settori economici, incoraggerà lo sviluppo di prodotti e la creazione di posti di lavoro.
I rottami di acciaio sono utilizzati in quasi la metà degli attuali prodotti siderurgici primari dell'UE, il che fa dell'Unione il leader mondiale nel riciclaggio dell'acciaio. La produzione a partire dai rottami consente ai produttori una maggiore indipendenza dalle importazioni di materie prime. Dato che la maggior parte dei costi di produzione dell'acciaio riciclato è rappresentata dal costo dei rottami ferrosi, il miglioramento del mercato dei rottami metallici dell'UE renderà tale produzione più competitiva. Fin dalla loro adozione nel 2011, i criteri per definire quando un rifiuto cessa di essere tale per i rottami di ferro e di acciaio hanno contribuito a stimolare un aumento della domanda di acciaio riciclato.
Con il pacchetto sull'economia circolare la Commissione ha proposto di aumentare i tassi di riciclaggio dei rifiuti e i sistemi di cernita dei rifiuti da costruzione e demolizione e di migliorare il funzionamento dei regimi di responsabilità estesa del produttore. La Commissione elaborerà orientamenti mirati per l'utilizzo sui siti di demolizione e per facilitare il trasferimento di rifiuti tra gli Stati membri. Tali misure dovrebbero rendere più efficienti le catene di approvvigionamento e creare un vero mercato unico per le materie prime secondarie.
Inoltre il pacchetto sull'economia circolare contiene varie misure destinate a incentivare i processi industriali innovativi. Ad esempio, la simbiosi industriale consente di trasformare i rifiuti o i sottoprodotti di un'industria in risorse per un'altra e di creare in questo modo nuove opportunità di mercato. Incentivando questi processi, il pacchetto contribuirà a migliorare l'efficienza materiale ed energetica dei processi industriali e ad aumentare la competitività in termini di costi attraverso la valorizzazione dei sottoprodotti quali le scorie dell'acciaio, anziché imporre pesanti costi di smaltimento. Un altro esempio è l'uso del contenuto dei gas di scarico degli altiforni attraverso la cattura e l'utilizzo del carbonio.
L'UE ha adottato inoltre importanti iniziative per aumentare la trasparenza nei mercati internazionali delle materie prime e nei pertinenti mercati degli strumenti derivati, specialmente per le materie prime essenziali che presentano un alto rischio di carenze di approvvigionamento.
3.Conclusioni
L'industria siderurgica europea si trova a dover affrontare una serie di problemi gravi, alimentati dall'eccesso di capacità a livello mondiale, dal forte aumento delle esportazioni e da un'ondata senza precedenti di pratiche commerciali sleali. La Commissione è consapevole di queste sfide e sta adottando azioni rapide e decise in diversi ambiti strategici. Sebbene sia il settore stesso a doversi adattare e innovare per affrontare queste sfide in modo sostenibile, l'Unione europea e i suoi Stati membri possono sostenere tali sforzi, mantenendo condizioni di parità, promuovendo gli investimenti, in particolare in una forza lavoro qualificata, e creando un ambiente favorevole alle imprese. Il coinvolgimento e la consultazione periodica di tutti i portatori d'interessi in modo strutturato, anche a livello locale, sono particolarmente importanti in questo contesto.
La Commissione agisce con determinazione per contrastare le pratiche commerciali sleali derivanti dall'eccesso di capacità globale. Oltre all'attuale livello record di misure di difesa commerciale in vigore, la Commissione cercherà ulteriori possibilità per accelerare l'adozione di tali misure. I colegislatori dovrebbero adottare rapidamente la proposta della Commissione sulla modernizzazione nel settore della difesa commerciale. Saranno proposte ulteriori riforme per aumentare ulteriormente l'efficacia di tali strumenti. La Commissione intende istituire un sistema di vigilanza preventiva sui prodotti siderurgici. Questi sforzi supplementari possono tuttavia avere successo solo con il sostegno e l'intervento degli Stati membri, delle altre istituzioni e organismi dell'UE e del settore siderurgico stesso.
Le sfide a lungo termine del settore siderurgico non svaniscono da sole. Una serie di strumenti di investimento e di politiche mirate in settori quali il commercio, l'innovazione, la concorrenza e l'Unione dell'energia aiuteranno l'industria siderurgica a competere attraverso l'innovazione, l'efficienza delle risorse, la modernizzazione e delle riforme. Tutti gli strumenti messi a disposizione dall'Unione europea devono essere utilizzati al meglio e con rapidità.
Infine, la modernizzazione dell'industria siderurgica passa anche dall'investimento nelle persone. Molti strumenti in questo ambito sono di competenza degli Stati membri, ma l'Unione fornirà un cospicuo sostegno, finanziario e di altro tipo, anche attraverso il Fondo sociale europeo e, nel caso in cui siano necessarie rapide riduzioni dei posti di lavoro, attraverso il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione che sostiene la riconversione dei lavoratori licenziati. Con la futura agenda per nuove competenze, la Commissione mirerà a sviluppare un impegno comune per investire nelle persone e nelle loro competenze, in stretta collaborazione con gli Stati membri e le parti sociali.
In questo momento il settore siderurgico deve affrontare sfide molto serie, ma che possono essere superate se tutti i soggetti interessati lavorano in uno spirito di leale collaborazione. La Commissione seguirà attentamente la situazione dell'industria siderurgica, è pronta ad adottare ulteriori provvedimenti, se necessario, e invita gli Stati membri a sostenere gli sforzi e le iniziative comuni europee con maggiore consapevolezza dell'urgenza. Non c'è tempo da perdere se vogliamo mantenere un'occupazione sostenibile e la crescita in Europa.
2014.
Differenza tra i dati OCSE sulla capacità (2015) e la produzione siderurgica effettiva (World Steel Association 2015)
COM/2013/0407.
P8_TA(2015)0460/ A8-0309/2015.
5 Rispetto ad altre giurisdizioni, gli strumenti di difesa commerciale dell'UE si basano sul coinvolgimento degli Stati membri nei momenti chiave dell'indagine. Per poter applicare la norma del dazio inferiore la Commissione è tenuta, tra l'altro, a effettuare una completa analisi dell'interesse dell'Unione e calcoli dettagliati del pregiudizio. In virtù di tale norma, il livello del dazio antidumping è pari al margine di dumping o al margine del pregiudizio se questo è meno elevato, generando dazi inferiori. Questa norma è obbligatoria in base alla legislazione antidumping dell'UE, ma nell'ambito dell'OMC è una semplice raccomandazione;. I partner commerciali in una situazione comparabile a quella dell'UE non applicano la regola del dazio inferiore.
In linea con gli orientamenti della Commissione per legiferare meglio, SWD(2015) 111
Il conseguimento di questo obiettivo avvicinerebbe significativamente l'Unione alla rapidità di imposizione delle misure di difesa commerciale in altre giurisdizioni, nonostante un quadro giuridico più impegnativo e complesso. Esso può tuttavia essere realizzato solo con il sostegno attivo degli Stati membri e del settore.
Regolamento (UE) 2015/1017 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 giugno 2015, relativo al Fondo europeo per gli investimenti strategici, al polo europeo di consulenza sugli investimenti e al portale dei progetti di investimento europei e che modifica i regolamenti (UE) n. 1291/2013 e (UE) n. 1316/2013 – il Fondo europeo per gli investimenti strategici (GU L 169 dell'1.7.2015, pag. 1).
Sustainable Process Industry through Resource and Energy Efficiency (Processi industriali sostenibili attraverso l'uso sostenibile delle risorse e l'efficienza Energetica).
COM(2013) 882 final.
Direttiva 2009/38/CE riguardante l'istituzione di un comitato aziendale europeo o di una procedura per l'informazione e la consultazione dei lavoratori nelle imprese e nei gruppi di imprese di dimensioni comunitarie, direttiva 2002/14/CE che istituisce un quadro generale relativo all'informazione e alla consultazione dei lavoratori, direttiva 2001/23/CE concernente il mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimenti di imprese, di stabilimenti o di parti di imprese o di stabilimenti, direttiva 98/59/CE, del 20 luglio 1998, in materia di licenziamenti collettivi.
I prezzi del gas sono attualmente i più bassi degli ultimi sei anni (13 EUR/MWh). I prezzi dell'energia elettrica hanno registrato un calo dopo il picco raggiunto nel 2012 (66 EUR/MWh) e si attestano attualmente al livello più basso da dodici anni (30 EUR/MWh). I prezzi del carbone, importanti per l'industria siderurgica, sono notevolmente diminuiti negli ultimi anni, per arrivare, all'inizio del 2016, a un livello pari a meno della metà del prezzo di cinque anni fa. Infine, di recente i prezzi del petrolio hanno raggiunto il livello minimo da 12 anni.
I prezzi del gas nell'UE sono ora il doppio (2,1 a gennaio-febbraio 2016) rispetto a quelli degli Stati Uniti, mentre era necessario moltiplicarli per quattro nel 2012. Nell'UE i prezzi dell'energia elettrica sono attualmente il 60-70% superiori a quelli degli Stati Uniti, mentre rappresentavano il doppio nel 2012. Per quanto riguarda il Giappone, i prezzi del gas sono attualmente di poco superiori ai prezzi dell'UE (1,1 nel 2016) e i prezzi dell'energia elettrica 1,8 volte i prezzi dell'UE.
COM(2015) 337 final.