9.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 409/122


RELAZIONE

sui conti annuali del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta del Centro

(2015/C 409/14)

INTRODUZIONE

1.

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (di seguito «il Centro» o «ECDC»), con sede a Stoccolma, è stato istituito dal regolamento (CE) n. 851/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). Il Centro ha il compito principalmente di raccogliere e diffondere informazioni in materia di prevenzione e di controllo delle malattie umane e di esprimere pareri scientifici a tale riguardo. Inoltre, coordina la rete europea degli organismi che operano nel settore (2).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo del Centro. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali del Centro, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali del Centro e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali del Centro comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali del Centro dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria del Centro;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali del Centro, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti del Centro, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali del Centro presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario del Centro e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

Il tasso di esecuzione globale del bilancio è stato elevato (99 %), a fronte del 92 % del 2013. Tuttavia, anche i riporti di stanziamenti impegnati sono stati relativamente elevati: 1,6 milioni di euro (25 %) per il Titolo II — spese amministrative (2013: 1,7 milioni di euro, ossia il 26 %) e 8,1 milioni di euro (49 %) per il Titolo III — spese operative (2013: 7,9 milioni di euro, ossia il 44 %). I riporti concernenti il Titolo II hanno riguardato principalmente il previsto appalto di hardware e software (1 milione di euro) nel secondo semestre 2014, i cui pagamenti non erano dovuti fino al 2015. Quanto al Titolo III, i riporti hanno riguardato progetti pluriennali (4,7 milioni di euro), le tecnologie di informazione e comunicazione (TIC) a sostegno delle attività operative (1,6 milioni di euro) per le quali sono state eseguite attività e pagamenti a seconda delle esigenze operative, nonché servizi di consulenza da parte di esperti (1,2 milioni di euro) per l’organizzazione di riunioni svoltesi nel 2014 e non ancora fatturate a fine esercizio e riunioni previste per il primo trimestre 2015.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

12.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 settembre 2015.

Per la Corte dei conti europea

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 142 del 30.4.2004, pag. 1.

(2)  L’allegato II illustra in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività del Centro.

(3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

(5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

(6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants – IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)) emanati dall’International Accounting Standards Board.

(7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

(8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento dell’azione correttiva

(Completata/In corso/Pendente/N.A.)

2012

Nel 2012 il Centro ha concesso sovvenzioni ad istituti di ricerca ed a singoli individui. La spesa totale per le sovvenzioni è ammontata a 7 52  000 euro, pari all’1,4 % delle spese operative del 2012. Le verifiche ex ante svolte dal Centro prima del rimborso delle spese dichiarate dai beneficiari consistono in un’analisi documentale delle dichiarazioni di spesa e, in parte, dei certificati di audit rilasciati da società di revisione indipendenti incaricate dai beneficiari. Il Centro non riceve generalmente dai beneficiari documenti comprovanti l’ammissibilità e l’esattezza delle spese dichiarate. Per rafforzare i controlli, il Centro ha adottato una strategia di verifica ex post e ne ha pianificato l’attuazione nel 2012. Tuttavia, a causa del ritardo di 10 mesi con cui ha potuto usufruire di un contratto interistituzionale per servizi di audit, al momento dell’audit della Corte non era ancora stata svolta alcuna verifica ex post sulla spesa per le sovvenzioni del 2012. Per quanto riguarda le operazioni controllate dalla Corte, il Centro ha ottenuto per conto della Corte la documentazione giustificativa. Sulla base di tale documentazione, la Corte ha ottenuto la ragionevole sicurezza riguardo alla legittimità e regolarità di tali operazioni

In corso

2013

Benché il Centro abbia migliorato la propria gestione delle procedure di appalto, per una procedura indetta nel 2013 sono state osservate informazioni contrastanti tra il bando di gara e il capitolato che potrebbero aver inciso sulla gara e sull’esito della procedura. I pagamenti eseguiti nel 2013 nell’ambito del contratto quadro e dei due contratti specifici in causa sono ammontati a 1 08  000 euro. A seguito dell’audit della Corte, il Centro ha intrapreso immediate azioni correttive e il contratto quadro è stato annullato.

Completata

2013

Il tasso di esecuzione globale del bilancio è stato relativamente modesto (92 %). In tutti i titoli di bilancio vi erano stanziamenti del 2013 annullati.

N.A.

2013

Gli stanziamenti impegnati riportati sono stati relativamente elevati, pari a 1 7 14  484 euro (26 %) per il Titolo II (spese amministrative) e a 7 9 07  139 euro (44 %) per il Titolo III (spese operative).

N.A.

2013

Per il Titolo II, i riporti hanno riguardato principalmente l’appalto di hardware e software informatico (1 0 86  203 euro) e la valutazione esterna del Centro in corso (2 10  000 euro).

N.A.

2013

Per il Titolo III, gli stanziamenti impegnati riportati hanno riguardato principalmente i progetti pluriennali (4 6 20  605 euro) e voci relative all’informatica di supporto ad attività operative (1 9 62  443 euro), relativamente ai quali le attività sono state attuate e i pagamenti eseguiti in funzione delle necessità operative. Sono state però rilevate debolezze nella pianificazione e nell’esecuzione del bilancio per riunioni operative, soprattutto per la sopravvalutazione dei livelli di partecipazione e delle spese per alberghi e voli. Per la relativa linea di bilancio, è stato annullato il 29 % degli stanziamenti del 2013 (6 55  142 euro) e il 59 % degli stanziamenti riportati dal 2012 (4 55  820 euro). Inoltre il 38 % degli stanziamenti 2013 impegnati per riunioni operative (pari a 5 94  758 euro) è stato riportato al 2014.

N.A.


ALLEGATO II

Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Stoccolma)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articolo 168 del TFUE)

Nella definizione e nell’attuazione di tutte le politiche ed attività dell’Unione è garantito un livello elevato di protezione della salute umana.

L’azione dell’Unione, che completa le politiche nazionali, si indirizza al miglioramento della sanità pubblica, alla prevenzione delle malattie e affezioni e all’eliminazione delle fonti di pericolo per la salute fisica e mentale. Tale azione comprende la lotta contro i grandi flagelli, favorendo la ricerca sulle loro cause, la loro propagazione e la loro prevenzione, nonché l’informazione e l’educazione in materia sanitaria, nonché la sorveglianza, l’allarme e la lotta contro gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero.

Competenze del Centro

(regolamento (CE) n. 851/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio)

Obiettivi

Rafforzare le difese dell’Europa contro le malattie infettive; più in particolare, individuare, valutare e comunicare i rischi attuali ed emergenti che rappresentano per la salute umana le malattie trasmissibili.

Gestire quindi reti di sorveglianza specializzata, esprimere pareri scientifici, gestire il sistema di allarme rapido e reazione e fornire assistenza scientifica e tecnica, e formazione.

Compiti

Gestire reti di sorveglianza specializzate riguardanti le malattie e stimolare le attività di collegamento in rete. Il Centro deve svolgere un ruolo specifico nella raccolta, nella convalida, nell’analisi e nella diffusione dei dati.

Esprimere pareri specialistici autorevoli, fornire pareri e studi scientifici concernenti le malattie trasmissibili.

Gestire un sistema di allarme rapido e reazione (SARR) e stabilire le procedure per identificare le minacce emergenti per la salute pubblica.

Rafforzare le capacità degli Stati membri in materia di programmazione della preparazione e di formazione.

Informare il pubblico e le parti interessate riguardo ai lavori svolti dal Centro.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione

Un membro designato da ogni Stato membro, due membri designati dal Parlamento europeo e tre rappresentanti della Commissione.

Compiti

Il Consiglio adotta il programma e il bilancio annuali del Centro e ne segue l’esecuzione.

Direttore

Nominato dal consiglio di amministrazione sulla base di un elenco di candidati proposti della Commissione.

Foro consultivo

Composizione

Un rappresentante di ciascuno Stato membro e tre rappresentanti della Commissione senza diritto di voto.

Compiti

Garantire l’eccellenza scientifica del lavoro del Centro e l’indipendenza delle sue attività e dei suoi pareri.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Audit interno

Servizio di audit interno della Commissione europea (IAS).

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione del Centro nel 2014 (2013)

Bilancio definitivo

60,4 (58,3) milioni di euro

Effettivi al 31 dicembre 2014

Posti previsti dalla tabella dell’organico: 194 (198)

Posti occupati: 183 (190)

Altri posti: 92 (95)

Totale effettivi: 275 (285) di cui addetti a:

funzioni operative: 213 (186)

funzioni amministrative e di supporto: 63 (99)

Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

Individuazione di 44 (42) minacce per la salute e monitoraggio attraverso la banca dati sulle minacce (Threat Tracking Tool, TTT). La cifra si riferisce alle nuove minacce emerse nel 2014, che si aggiungono a quelle monitorate su base bisettimanale, mensile e stagionale.

52 (52) relazioni settimanali sulle minacce relative a malattie trasmissibili inviate a 614 (400) destinatari. Le relazioni sono pubblicate ogni settimana anche sul sito Internet del Centro, che ha registrato oltre 15  000 visite nel 2014 (8  000 visite nel 2013).

Sostegno all’attività di intelligence epidemiologica in occasione di 2 (2) grandi eventi di massa.

Preparazione di 3 (3) valutazioni dei rischi, 26 (12) nuove valutazioni rapide dei rischi e 13 (9) aggiornamenti delle valutazioni rapide dei rischi.

(1) esercitazione di simulazione per verificare e migliorare la capacità di affrontare e reagire in caso di malattie trasmissibili.

Formazione di 115 (117) partecipanti al corso del programma europeo di formazione all’epidemiologia d’intervento (European Programme for Intervention Epidemiology Training — EPIET) e al corso del programma europeo di formazione in microbiologia nella sanità pubblica (European Public Health Microbiology Training — EUPEHM).

Partecipazione ai moduli di formazione breve del Centro di 102 (112) esperti in sanità pubblica provenienti da 26 paesi UE-SEE, da 3 paesi candidati all’allargamento (Albania, Bosnia Erzegovina ed ex Repubblica jugoslava di Macedonia) e 7 paesi terzi (Canada, Egitto, Giordania, Libano, Palestina, Svizzera e Ucraina).

1 2 00  000(9 45  000) visite al portale Internet del Centro.

209 (216) articoli scientifici pubblicati. Fattore di impatto per cinque anni: 5,09(5,46)

Settima giornata europea degli antibiotici organizzata il 18 novembre, con la partecipazione di 40 paesi. Il Centro ha cooperato con i propri partner in altre regioni del mondo, attuando durante la settimana in questione, negli Stati Uniti, in Canada, Australia e Nuova Zelanda, una campagna sull’uso prudente degli antibiotici.

17,4(16,3) milioni di registrazioni uniche nel database TESSy, 1  676(1  492) utenti attivi di 58 (57) paesi.

Pubblicazione della relazione epidemiologica annuale. Il Centro ha lanciato il Surveillance Atlas of Infectious Diseases, uno strumento online che mette a disposizione, in formato interattivo, dati sulla sorveglianza a livello UE. Alla fine del 2014, il Centro pubblicava tramite questo strumento, per quattro patologie, dati a livello dell’UE nonché alcuni dati internazionali.

16 (18) relazioni sulla sorveglianza pubblicate su temi quali, tra l’altro, la tubercolosi, l’HIV/AIDS, oltre alle relazioni annuali sulla resistenza antimicrobica.

41 (41) bollettini settimanali sull’influenza/rassegne settimanali sulla sorveglianza dell’influenza per il 2014.

88 (89) pubblicazioni di pareri scientifici, su richiesta delle parti interessate.

Organizzazione dell’ottava conferenza scientifica europea sull’epidemiologia applicata alle malattie infettive (ESCAIDE) svoltasi dal 5 al 7 novembre 2014 a Stoccolma, con 608 (550) partecipanti.

Pubblicazione settimanale della rivista scientifica Eurosurveillance, cui è stato attribuito un fattore di impatto pari a 4,65(5,49) per il 2014, grazie al quale continua a collocarsi fra le 10 riviste più autorevoli nella categoria «malattie infettive».

Relazione finale sulla seconda valutazione esterna indipendente del Centro.

Il Centro ha svolto un ruolo importante nel sostenere la risposta internazionale e dell’UE all’epidemia di Ebola, inviando fra l’altro personale del Centro in Guinea.

Conduzione della prima indagine annuale presso i portatori di interessi.

Fonte: Allegato fornito dal Centro.


LA RISPOSTA DEL CENTRO

11.

Il Centro accoglie con favore l'osservazione della Corte dei conti relativa all'elevato tasso di esecuzione del bilancio (99 %) e anche quella secondo cui gli elevati riporti sono giustificati per esigenze operative.