5.4.2016   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 120/6


Parere del Comitato europeo delle regioni — Turismo a misura di anziano

(2016/C 120/03)

Relatrice:

Annemiek JETTEN, sindaco di Sluis (NL/PSE)

RACCOMANDAZIONI POLITICHE

IL COMITATO EUROPEO DELLE REGIONI,

1.

sottolinea la necessità di identificare i differenti gruppi all’interno della comunità degli anziani, definendone le preferenze di mercato e i bisogni allo scopo di elaborare piani commerciali adattati, volti ad assicurare il miglior sviluppo possibile del turismo a misura di anziano nell’UE, in relazione all’offerta sia per il turismo di gruppo che per quello individuale. Mette altresì in evidenza la necessità di individuare i diversi ostacoli che possono incontrare i turisti più anziani (ad esempio, la lingua, l’accessibilità delle informazioni, le difficoltà organizzative, la discriminazione basata sull’età, la disponibilità di assistenza sanitaria e di emergenza, l’assicurazione viaggi ecc.), nonché di proporre modi e mezzi per superare tali ostacoli;

2.

sottolinea che è particolarmente importante che, in futuro, sia applicata una fascia di età uniforme o una definizione univoca per il turismo della terza età, in modo da poter effettuare un monitoraggio e realizzare studi comparativi per sfruttare in modo ottimale le potenzialità racchiuse in questa nicchia di mercato in crescita;

3.

insiste sull’assoluta necessità di disporre di un mercato iniziale di vasta scala, punto di partenza per la diffusione di Internet a banda larga in tutta Europa, al fine di offrire alle regioni interessate tutte le possibilità per sviluppare e sfruttare un vantaggio concorrenziale (turistico) strategico e sostenibile. Le piccole e medie imprese turistiche, in particolare, potrebbero trarne vantaggio;

4.

chiede alla Commissione di assegnare al turismo della terza età un posto centrale nell’agenda digitale europea, quale meccanismo destinato a colmare il divario digitale;

5.

ritiene che la politica a favore di un turismo a misura di anziano richieda un approccio integrato. In particolare, gli enti locali e regionali dovrebbero prendere in esame un approccio intersettoriale che coinvolga vari organismi che operano — ad esempio — nel campo dell’assistenza sanitaria, dell’accessibilità fisica o dei trasporti;

6.

riconosce l’importanza di creare una banca dati europea che contenga i dati relativi a un gruppo di persone con buona capacità finanziaria costituito da anziani generalmente autonomi. In questo quadro sistematico potranno venir condotte analisi ed essere messi a punto indicatori per fornire una risposta efficace alla questione degli effetti che il numero crescente di anziani eserciterà sull’offerta dei prestatori di servizi turistici in relazione: alle destinazioni turistiche, ai vettori, alle attrazioni, all’alloggio, alle infrastrutture commerciali, agli enti che forniscono informazioni o ai media che trasmettono ai turisti idee e conoscenze che possono contribuire notevolmente ad arricchire le loro esperienze turistiche individuali. Data la crescita del turismo della terza età, questa banca dati acquisterà un’importanza sempre maggiore;

7.

rimanda agli obiettivi della politica europea in materia di turismo del 2010 (1), volti a favorire non solo un turismo di qualità, sostenibile, responsabile e coerente, ma anche l’occupazione e lo sviluppo sociale nell’UE che sono associati a tale settore;

8.

invita la Commissione europea a dare maggiore spazio allo sviluppo turistico nell’ambito dei fondi strutturali e di investimento europei («fondi SIE») dopo aver valutato le necessità degli enti locali e regionali. La Commissione potrebbe inoltre mettere a disposizione un sostegno finanziario proseguendo il programma Calypso, assicurando alle imprese turistiche un’attenzione particolare nel quadro del programma COSME e istituendo un programma Erasmus + per le persone anziane. Considerate le potenzialità offerte dal settore in termini di creazione di posti di lavoro, la promozione del turismo dovrebbe diventare — in particolare per quanto riguarda le PMI — uno dei pilastri del quadro pluriennale per il periodo successivo al 2021;

9.

sottolinea che l’accessibilità è fondamentale per assicurare il corretto svolgimento di qualsiasi attività turistica, specialmente per le persone più anziane, in quanto la possibilità di accedere a mete turistiche e luoghi d’interesse (alberghi, terme ecc.) con mezzi di trasporto sostenibili, comodi e a prezzi ragionevoli, adattati alle necessità delle differenti fasce d’età dei turisti, costituisce una premessa indispensabile al fatto stesso di viaggiare. Sarebbe pertanto opportuno coinvolgere i fornitori di servizi di trasporto — come le compagnie aeree, le navi passeggeri, le società di autolinee, le aziende ferroviarie e le compagnie di crociera — affinché collaborino tra loro per assicurare l’intermodalità dei differenti sistemi di trasporto, in modo che le persone anziane possano facilmente e comodamente raggiungere le loro mete turistiche, anche nelle regioni più distanti;

10.

appoggia, in tale contesto, la proposta dell’intergruppo del Parlamento europeo per lo sviluppo del turismo in Europa di proclamare il 2018 Anno europeo del turismo. In questo scenario, è opportuno chiedere un’attenzione maggiore verso le strutture destinate agli anziani e verso la promozione del turismo in bassa e media stagione;

11.

richiama l’attenzione sull’importanza capitale che il settore del turismo riveste per molte regioni europee, attraverso le entrate e l’occupazione che genera, e sottolinea che tale settore è addirittura assolutamente indispensabile a determinate regioni per promuovere e consolidare il vantaggio concorrenziale. Il turismo racchiude un potenziale di crescita considerevole ed è legato — sia direttamente che indirettamente — a numerosi settori economici, sociali e culturali. Il turismo è spesso il motore che consente di sviluppare e rafforzare la competitività delle regioni in modo integrale, strategico e sostenibile. Gli enti locali e regionali svolgono a tale proposito una funzione fondamentale. È quindi della massima importanza utilizzare al meglio le loro conoscenze e la loro esperienza stimolando a livello europeo la cooperazione locale e regionale;

12.

ricorda che le persone anziane apportano un contributo importante al settore europeo del turismo e che esse rappresentano un enorme potenziale di mercato. Va inoltre notato che i cittadini europei di età superiore ai 65 anni dispongono di un potere d’acquisto di oltre 3 000 miliardi di euro, e che il numero di persone affette da una qualche forma di invalidità legata all’età dovrebbe aumentare, passando da 68 milioni nel 2005 a 84 milioni nel 2020. Attualmente, oltre 128 milioni di cittadini dell’Unione europea hanno un’età compresa tra i 55 e gli 80 anni ed essi rappresentano circa il 25 % della popolazione totale. Tuttavia il 41 % dei cittadini europei dei 28 Stati membri non ha mai viaggiato al di fuori dei confini nazionali, mentre 7 anziani su 10 intraprendono viaggi esclusivamente all’interno del loro paese;

13.

osserva che l’andamento demografico ha ripercussioni rilevanti sulla domanda di servizi turistici e, di conseguenza, sul mercato del lavoro. L’industria del turismo si è dimostrata di gran lunga più resistente agli shock e alle crisi esterni rispetto alle previsioni. Nel contesto economico attuale, le spese nel settore delle attività ricreative e del turismo restano considerevoli. Il turismo è un settore che assorbe molta manodopera; esso apporta un contributo significativo all’occupazione e allo sviluppo sociale, e merita di essere oggetto di un’attenzione maggiore nel prossimo quadro pluriennale;

14.

richiama l’attenzione sulle numerose sfide cui il settore del turismo è posto di fronte, tra cui: a) il cambiamento della struttura demografica, b) le tecnologie digitali e c) la diversificazione dell’offerta turistica. La concorrenza mondiale sta invalidando le strategie commerciali convenzionali a vantaggio di strategie che rendono la prestazione di servizi più accessibile e più flessibile per i turisti;

15.

è convinto che l’alta qualità, la sostenibilità, l’innovazione permanente e un personale ben preparato siano fattori essenziali per lo sviluppo del turismo a misura di anziano;

16.

propone quindi di determinare, nel quadro dei programmi operativi (PO) regionali, quello che la sfida demografica rappresenta a livello nazionale e regionale. Questi PO riguardano in particolare la competitività delle piccole e medie imprese (PMI), l’occupazione, il mercato del lavoro e l’inclusione sociale. Tale approccio può essere determinante nella lotta alla disoccupazione stagionale e per generare un effetto moltiplicatore a beneficio dell’occupazione nel settore del turismo;

17.

osserva che, per allungare la stagione turistica a livello locale e regionale, i responsabili delle politiche dovrebbero considerare — all’interno dei gruppi di persone in specifiche fasce d’età e al di là di tali gruppi — anche quelle categorie di persone motivate da interessi comuni, come il patrimonio culturale, la storia, l’istruzione, la religione, l’attività sportiva e lo svago;

18.

osserva che il turismo della salute rappresenta una componente crescente del settore turistico dell’UE e andrebbe sostenuto nella sua duplice dimensione (ossia, il turismo per cure sanitarie e il turismo del benessere). È essenziale, specialmente in una prospettiva regionale, promuovere la competitività e trasformare le destinazioni europee in mete di eccellenza sanitaria con offerte dal grande valore aggiunto. Il turismo della salute sta diventando il segmento di mercato con la crescita più alta all’interno del settore turistico, specialmente tra gli anziani, per i quali le cure sanitarie costituiscono una delle principali motivazioni di viaggio;

19.

è convinto che il miglioramento delle tecnologie digitali volto a permettere un accesso più rapido alle TIC sia utile a parecchi obiettivi, tra cui il turismo a misura di anziano, e possa essere messo in rapporto con le principali priorità dell’Unione europea. L’agevolazione dell’accesso alle infrastrutture tecnologiche contribuirà in modo considerevole a valorizzare il potere di acquisto disponibile degli anziani, considerando che la quota maggiore di tale potere è attualmente detenuta dagli ultracinquantacinquenni (potenziale economico della cosiddetta «economia d’argento»);

20.

fa presente l’importanza del turismo gastronomico per la creazione di posti di lavoro sostenibili, la crescita regionale e la coesione, dato che più di un terzo della spesa dei turisti è riservata al cibo;

21.

raccomanda che gli enti regionali e locali riservino attenzione alle seguenti azioni nel quadro dei PO: assumere un ruolo partecipativo, stimolare il partenariato pubblico-privati, creare reti, nonché promuovere e sviluppare il turismo a misura di anziano. Dovrà quindi figurare tra le principali priorità degli enti regionali e locali anche l’organizzazione di attività di comunicazione volte a sensibilizzare alle potenzialità commerciali del turismo a misura di anziano;

22.

osserva che il mercato del turismo della terza età non è omogeneo. Gli anziani costituiscono infatti un gruppo eterogeneo composto da persone con esigenze, motivazioni e aspettative differenti. Sono esposti al rischio di isolamento sociale, e il turismo offre loro la possibilità di stabilire nuovi contatti sociali. Alcuni studi indicano che gli anziani che partecipano ad attività turistiche non solo godono di una salute migliore e, quindi, dipendono in misura minore dall’assistenza sanitaria, ma scelgono anche attivamente le destinazioni allo scopo di beneficiare di servizi sanitari e assistenziali di qualità;

23.

raccomanda di rendere permanente il legame con il partenariato europeo per l’innovazione sul tema Invecchiare in buona salute per quanto riguarda la promozione della mobilità, della sicurezza, dell’accessibilità dell’ambiente pubblico, dell’assistenza sanitaria e dei servizi sociali;

24.

ricorda alle istituzioni dell’UE e agli Stati membri che gli enti locali e regionali svolgono un ruolo fondamentale nel coordinamento delle politiche settoriali, ad esempio i trasporti, l’assistenza, la pianificazione urbana e lo sviluppo rurale. Questi settori hanno a loro volta un’incidenza diretta e indiretta sul turismo locale, un settore che è composto di piccole e medie imprese a conduzione familiare;

25.

conviene sulla necessità per gli enti locali di cogliere le possibilità offerte dal turismo in rapporto allo sviluppo di «città intelligenti», oltre che sull’importanza di mettere a frutto le competenze individuali delle piccole e medie imprese (PMI) e di sostenerle. Nel quadro di tale sostegno, varie attività potrebbero avere un obiettivo di sensibilizzazione. Si pensi ad esempio allo sviluppo di capacità per facilitare l’accesso alle informazioni sulle possibilità di finanziamento, al coordinamento dei partenariati relativi a progetti europei attraverso, ad esempio, programmi di gemellaggio e la creazione di joint venture sulla base di buone pratiche locali e regionali in materia di accesso agevolato alle informazioni, di infrastrutture di trasporto e di prodotti adeguati alle esigenze di tutte le fasce d’età;

26.

invita i responsabili politici a creare le condizioni necessarie affinché il settore turistico possa:

mettere a punto offerte turistiche diversificate ed economicamente accessibili,

repertoriare le buone pratiche tra le associazioni di anziani e diffonderle, ad esempio attraverso l’istituzione di programmi di scambio per gli anziani,

sviluppare prodotti turistici accessibili per gli anziani,

aiutare le piccole e medie imprese del settore del turismo a collaborare per riunire assieme e commercializzare le offerte turistiche della loro zona,

fornire stimoli volti ad agevolare i viaggi transfrontalieri per gli anziani,

rispettare il principio di sussidiarietà, in linea con l’articolo 195 del TFUE che stabilisce che l’UE ha solo una competenza di sostegno nelle questioni attinenti al turismo;

27.

rileva che i sistemi di prenotazione, i media sociali e i mercati elettronici rappresentano soltanto alcuni degli esempi di applicazioni nel settore del turismo che sono disponibili su Internet. Gli enti locali possono inoltre scegliere di avvalersi delle moderne tecnologie di comunicazione, compresi i motori di ricerca, che offrono trasparenza agli utenti, in modo che gli anziani comprendano quale livello di qualità hanno diritto di aspettarsi e a quale prezzo. Non tutti gli anziani hanno tuttavia familiarità con i sistemi di prenotazione online e con i siti di valutazione dei prestatori di servizi. A causa del divario digitale, talvolta gli anziani si affidano di più ai metodi tradizionali di prenotazione e ai contatti personali, in particolare con le agenzie di viaggio. Per consentire alle generazioni più anziane di far uso degli strumenti digitali, gli enti locali e regionali potrebbero, ad esempio, offrire corsi mirati per la terza età;

28.

ritiene che la creazione di legami «possa aiutare gli anziani a restare in buona salute, indipendenti e attivi sul posto di lavoro o nella loro comunità». Tale obiettivo può essere conseguito promuovendo le reti sociali e la partecipazione delle parti interessate (in particolare, i centri e gli istituti di ricerca, le imprese private delle tecnologie dell’informazione, la società civile e la comunità locale) alla concezione e allo sviluppo di interfacce tecnologiche, nonché a una progettazione universale per la creazione di comunità a misura di anziano;

29.

è consapevole che l’incidenza delle interazioni digitali fra parti interessate è cambiata in misura significativa e sottolinea l’importanza di una banca dati europea. Per trarre il massimo vantaggio dagli strumenti esistenti, l’Osservatorio virtuale del turismo potrebbe costituire una banca dati riguardante il turismo della terza età. A tale riguardo, resta tuttavia da stabilire chi si occuperebbe dello sviluppo del modello e della raccolta dei dati in rapporto agli indicatori;

30.

fa notare che i costi esorbitanti delle cure sanitarie hanno accentuato l’attenzione rivolta all’invecchiamento e alla costituzione di partenariati intersettoriali. L’agenda della sanità elettronica può quindi avere un’influenza molto positiva per lo sviluppo del turismo della terza età. Gli anziani chiamano costantemente in causa la salute quale secondo motivo che li dissuade dal viaggiare. Se le persone anziane potessero accedere (in maniera elettronica) a un’assistenza medica di qualità al di fuori del loro luogo di residenza, i loro timori potrebbero venire dissipati o ridotti. Queste persone potrebbero così diventare più coraggiose nel loro tempo libero. I viaggi verso climi più miti e l’esposizione a nuove esperienze possono nel contempo spezzare la routine e avere un effetto favorevole per la salute;

31.

sottolinea l’importanza di una direttiva sull’assistenza sanitaria transfrontaliera e invita le autorità nazionali e gli enti regionali a migliorare l’accesso alle informazioni sui servizi sanitari all’estero per gli anziani, allo scopo di permettere alle persone di questa fascia d’età di scegliere con cognizione di causa in rapporto alle procedure di trattamento e cura, e di viaggiare all’interno dell’UE senza temere per la loro salute;

32.

esorta a migliorare la mobilità, a varare iniziative di sicurezza, nonché ad aumentare l’accessibilità generale agli spazi pubblici per tutte le età. È essenziale stabilire saldi legami tra, da un lato, il turismo della terza età e, dall’altro, il partenariato europeo per l’innovazione sull’invecchiamento attivo e in buona salute;

33.

è favorevole all’idea di organizzare una convenzione europea dei sindaci sul cambiamento demografico, e chiede che il turismo sia riconosciuto come un settore politico importante in grado di contribuire a stimolare l’innovazione, incoraggiare uno stile di vita sano e attivo, e promuovere la solidarietà tra le generazioni.

Bruxelles, 10 febbraio 2016.

Il presidente del Comitato europeo delle regioni

Markku MARKKULA


(1)  http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2010:0352:FIN:IT:PDF