1.INTRODUZIONE
L’agenda europea sulla sicurezza, adottata dalla Commissione il 28 aprile 2015, ha riconosciuto il bisogno di rafforzare il quadro giuridico relativo alle armi da fuoco e di combatterne il traffico illecito. Ha inoltre evidenziato la necessità di limitare l’accesso alle sostanze pericolose come gli esplosivi, e il loro utilizzo, da parte delle reti terroristiche.
Partendo dall’agenda europea sulla sicurezza, l’8 ottobre 2015 il Consiglio ha invitato gli Stati membri, la Commissione, Europol e Interpol a rafforzare il ricorso a strumenti di lotta contro il traffico di armi da fuoco.
Il traffico illecito di armi da fuoco è una delle attività principali dei gruppi della criminalità organizzata. Insieme ad altri tipi di traffico, come quello degli stupefacenti, è una delle principali fonti di entrate. Le armi da fuoco fungono da leva per altre forme di criminalità e sono usate per l’intimidazione, la coercizione e gli atti di violenza delle bande criminali. Al di là della criminalità organizzata, gli atroci attacchi terroristici dell’anno scorso hanno dimostrano sopra ogni cosa la necessità imperativa di impedire l’accesso alle armi da fuoco e agli esplosivi. Gli attacchi di Parigi e Copenhagen, così come il tentativo di attentato sul treno Thalys, hanno evidenziato il fatto che le reti terroristiche accedono alle armi e agli esplosivi attraverso la criminalità organizzata e il mercato nero.
In questo contesto è fondamentale che l’UE, e specialmente gli Stati membri, raddoppino gli sforzi per affrontare la grave minaccia che il traffico illecito di armi da fuoco e l’uso degli esplosivi rappresentano per la sicurezza interna dell’Unione.
Il 18 novembre 2015 la Commissione ha adottato un pacchetto di misure legislative per rafforzare il controllo delle armi da fuoco nell’Unione europea. Il prossimo passo deve essere il miglioramento della cooperazione operativa a livello dell’UE fra Stati membri e con i paesi terzi.
Questa comunicazione presenta specifiche azioni necessarie ai fini dell’attuazione dell’agenda europea sulla sicurezza per quanto riguarda il traffico di armi da fuoco e gli esplosivi, anche in base al piano d’azione operativo 2016 nel quadro del ciclo programmatico dell’UE.
2.LIMITARE L’ACCESSO ALLE ARMI DA FUOCO E AGLI ESPLOSIVI ILLEGALI
Nonostante la legislazione esistente a livello dell’UE, le armi da fuoco, gli esplosivi e i precursori di esplosivi rimangono tuttora troppo facilmente disponibili. L’accesso attraverso i canali illegali è stato complicato dalla disponibilità di armi online. Si rende necessario un approccio globale che consenta di dare un giro di vite al traffico e all’uso illecito di armi da fuoco ed esplosivi, salvaguardando al tempo stesso il commercio legale delle armi da fuoco e l’utilizzo legittimo delle sostanze chimiche.
Elaborare un migliore quadro di intelligence
Per rafforzare e accelerare un’efficace risposta di contrasto a queste minacce, è fondamentale elaborare un migliore quadro di intelligence sul traffico delle armi da fuoco, sull’uso degli esplosivi e sullo sviamento dai mercati legali, e migliorare gli strumenti statistici e analitici esistenti a livello dell’UE e a livello nazionale.
A tal fine tutte le parti interessate dovrebbero prendere le seguenti ulteriori misure:
1
La Commissione invita tutti gli Stati membri a istituire punti nazionali di contatto interconnessi in materia di armi da fuoco per sviluppare le competenze e migliorare l’analisi e la stesura strategica di relazioni sul traffico illecito di armi da fuoco, in particolare attraverso l’uso combinato della balistica e dell’intelligence criminale.
2.
Poiché le reti del traffico si espandono al di là dell’Europa, la Commissione si impegnerà con l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC) – azione questa fondamentale ai fini dello sviluppo di una raccolta di dati armonizzati a livello internazionale – a mappare regolarmente le rotte globali del traffico delle armi da fuoco verso l’UE e a renderle disponibili alle autorità di contrasto di tutti gli Stati membri.
3
In linea col piano d’azione operativo 2016, occorre che Europol rafforzi le sue azioni relative al traffico online e allo sviamento del commercio legale, avvalendosi anche della sua unità addetta alle segnalazioni su Internet per poter controllare le fonti illegali di armi da fuoco, esplosivi e precursori di esplosivi.
4.
In base alle valutazioni delle parti interessate, Europol continuerà ad affinare la raccolta di informazioni e di intelligence sulle armi da fuoco, così come sul traffico, sulle armi da fuoco sequestrate e rubate e sui modi operanda, per un’elaborazione tempestiva di prodotti della conoscenza / notifiche di allarme rapido e una valutazione aggiornata delle minacce che riguardi fra l’altro le fiere delle armi da fuoco e le società di consegna espresso nell’UE. Europol metterà questi documenti a disposizione delle autorità nazionali di contrasto di tutti gli Stati membri.
5.
La Commissione continuerà a fornire sostegno finanziario, con particolare attenzione a progetti di ampia portata e con un forte impatto a livello di raccolta di dati.
Prepararsi a nuovi rischi e minacce
È noto che la criminalità organizzata e le reti terroristiche evolvono rapidamente, e approfittano al massimo dell’innovazione tecnologica. La Commissione si impegnerà quindi con le industrie produttrici di armi da fuoco e con le industrie chimiche, con i servizi nazionali di contrasto competenti e con Europol per valutare l’incidenza dei progressi tecnologici sulla disponibilità potenziale delle armi da fuoco e degli esplosivi e per valutare eventuali carenze in materia di sicurezza.