Bruxelles, 3.8.2015

COM(2015) 387 final

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

SULL'ATTUAZIONE DELLA PARTE SCHENGEN RELATIVA ALLO STRUMENTO TEMPORANEO PER I FLUSSI DI TESORERIA E STRUMENTO SCHENGEN (2007-2009) PER LA BULGARIA E LA ROMANIA

{SWD(2015) 157 final}


RELAZIONE della Commissione al Parlamento europeo E AL CONSIGLIO

sull'attuazione della parte schengen relativa allo strumento temporaneo Per i flussi di tesoreria e strumento schengen (20072009) per la Bulgaria e la Romania

1.Introduzione

Lo strumento per i flussi di tesoreria e strumento Schengen è stato istituito a norma dell'articolo 32, paragrafo 1, dell'atto di adesione all'Unione europea di Romania e Bulgaria 1 (in appresso atto di adesione), in quanto strumento a carattere temporaneo per aiutare la Bulgaria e la Romania a finanziare azioni alle nuove frontiere esterne dell'Unione per l'attuazione dell'acquis di Schengen e il controllo di tali frontiere e per contribuire a migliorare i flussi di tesoreria dei bilanci nazionali.

A norma dell'articolo 32, paragrafo 3, dell'atto di adesione, almeno il 50% dei fondi assegnati a titolo di tale strumento devono essere utilizzati per aiutare la Bulgaria e la Romania nell'adempimento degli obblighi assuntisi di finanziare azioni alle nuove frontiere esterne dell'Unione per l'attuazione dell'acquis di Schengen e il controllo di tali frontiere.

La presente relazione mira a:

fornire informazioni riassuntive sull'attuazione della parte Schengen dello strumento temporaneo per i flussi di tesoreria e strumento Schengen (in appresso "strumento Schengen II");

presentare i risultati della valutazione ex-post relativa allo strumento.


2.Descrizione dell'attuazione dello strumento Schengen II

Conformemente all'articolo 32 dell'atto di adesione, nel periodo 2007-2009 la Commissione ha corrisposto i pagamenti forfettari annuali a Bulgaria e Romania in dodicesimi, in virtù dello strumento temporaneo per i flussi di tesoreria e strumento Schengen (per gli importi totali, si veda la seguente tabella).

Tabella 1: pagamenti e costi ammissibili nell'ambito dello strumento Schengen II - panoramica

Bulgaria

Romania

Pagamenti annuali complessivi a titolo dello strumento per i flussi di tesoreria e strumento Schengen (milioni di EUR – prezzi 2004) 2

239,5

559,8

Pagamenti annuali complessivi a titolo dello strumento per i flussi di tesoreria e strumento Schengen (milioni di EUR – prezzi correnti)

257,9

602,5

50% dei pagamenti annuali complessivi a titolo dello strumento per i flussi di tesoreria e strumento Schengen (milioni di EUR – prezzi correnti) 3

129,0

301,2

Importi totali programmati (milioni di EUR – prezzi correnti)

161,0

404,4

Spesa totale dichiarata e certificata (milioni di EUR – prezzi correnti)

128,2

353,6

Spesa inammissibile (milioni di EUR – prezzi correnti)

2,7

3,1

Costi ammissibili totali imputabili allo strumento Schengen II (milioni di EUR – prezzi correnti)

125,5

350,5

Importi recuperati dalla Commissione (milioni di EUR – prezzi correnti)

3,5

0,0

La Commissione ha adottato una decisione sulla gestione e il controllo dello strumento Schengen II 4 , in base alla quale sono ammissibili al sostegno i seguenti tipi di azioni:

investimenti nelle infrastrutture presso i valichi di frontiera;

investimenti nelle attrezzature per i controlli di frontiera;

formazione delle guardie di frontiera;

sostegno per i costi operativi.

Il periodo di ammissibilità è iniziato il 1° gennaio 2007 e si è concluso il 31 dicembre 2010.

Gli Stati membri beneficiari erano responsabili della selezione e dell'attuazione delle singole operazioni previste nell'ambito dello strumento.

Le autorità bulgare e romene hanno elaborato programmi indicativi pluriennali e annuali che illustrano le esigenze relative all'attuazione dell'acquis di Schengen e ai controlli alle frontiere, una strategia per soddisfare le esigenze, gli obiettivi da raggiungere con il sostegno dello strumento Schengen II e le specifiche misure da sostenere nell'ambito dello strumento.

Nei programmi indicativi riguardanti lo strumento Schengen II, la Bulgaria ha definito otto obiettivi. Nella tabella 2 è presentata la ripartizione per obiettivo degli stanziamenti programmati a titolo dello strumento Schengen II (e l'effettiva spesa dichiarata).

Tabella 2: stanziamenti finanziari programmati e spesa dichiarata per obiettivo – Bulgaria

Stanziamenti programmati (EUR)

Spesa totale dichiarata e certificata (EUR)

Obiettivo 1: acquisto di nuove attrezzature tecniche per la sorveglianza e il controllo delle frontiere esterne

97 324 000,00

80 393 650,78

Obiettivo 2: attrezzature tecniche specifiche per le operazioni di polizia congiunte nelle zone di frontiera

7 454 000,00

4 509 320,63

Obiettivo 3: aggiornamento e sviluppo dei sistemi di comunicazione nazionali

21 279 000,00

20 688 213,42

Obiettivo 4: sistemi di informazione e reti informatiche relative all'attuazione dell'acquis di Schengen

12 650 000,00

8 458 239,17

Obiettivo 5: ristrutturazione e ammodernamento delle infrastrutture di frontiera esistenti

4 400 000,00

4 077 125,06

Obiettivo 6: altre attività direttamente connesse al controllo di frontiera delle frontiere esterne dell'UE

2 808 000,00

654 711,43

Obiettivo 7: incremento delle qualifiche del personale, inclusa la formazione linguistica

1 510 000,00

521 649,45

Obiettivo 7: sviluppo del sistema nazionale dei visti e connessione al sistema di informazione visti dell'UE (VIS) e sviluppo della rete di consultazione VISION

13 575 000,00

8 891 301,83

Totale

161 000 000,00

128 194 211,77

Oltre il 60% dei finanziamenti assegnati alla Bulgaria a titolo dello strumento Schengen II è stato programmato e speso per l'obiettivo I, nel cui ambito la maggior parte delle risorse è stata programmata e spesa per l'acquisto di tre elicotteri e di nove navi nonché per l'istituzione di un sistema integrato per il controllo e la sorveglianza della frontiera del Mar Nero, costituito da posti di avvistamento fissi e mobili, dotati di radar, telecamere e apparecchiature di comunicazione.


Nei programmi indicativi riguardanti lo strumento Schengen II, la Romania ha definito tre obiettivi. Nella tabella 3 è presentata la ripartizione per obiettivo degli stanziamenti programmati a titolo dello strumento Schengen II (e l'effettiva spesa dichiarata).

Tabella 3: stanziamenti finanziari programmati e spesa dichiarata per obiettivo – Romania

Stanziamenti programmati (EUR)

Spesa totale dichiarata e certificata (EUR)

Obiettivo 1: rafforzamento del controllo delle frontiere esterne e della sorveglianza delle zone di frontiera esterna e protezione dalla criminalità transfrontaliera

199 700 000,00

174 970 037,61

Obiettivo 2: aumento della capacità di controllo mediante il miglioramento della trasmissione di dati e dell'accesso ai dati

192 121 240,00

177 792 172,57

Obiettivo 3: sostegno per i costi relativi alla logistica e alle operazioni

14 565 504,00

478 673,92

Totale

404 383 744,00

353 593 864,85

Nell'ambito dell'obiettivo 1, la Romania ha acquistato 33 navi, 1 278 veicoli e attrezzature per la sorveglianza delle frontiere e i controlli di frontiera. Nell'obiettivo 1 è stata altresì inclusa la ristrutturazione di 31 stazioni di polizia e valichi di frontiera.

Nell'ambito dell'obiettivo 2, la Romania ha contribuito a diversi sistemi di informazione e di comunicazione, tra cui la parte nazionale del sistema di informazione Schengen di seconda generazione, la parte nazionale del sistema di informazione visti e il sistema di radiocomunicazione digitale TETRA.

È opportuno osservare che, nell'ambito dello strumento Schengen II, la Romania ha programmato più del 50% minimo dei fondi assegnati a titolo dello strumento temporaneo per i flussi di tesoreria e strumento Schengen (EUR 301 234 674) e che anche la spesa dichiarata e certificata totale (EUR 353 593 864,85) ha superato tale soglia.

 


3.Valutazione ex-post dello strumento Schengen II

3.1.Organizzazione della valutazione e della metodologia

La valutazione ex-post dello strumento Schengen II è stata effettuata nel 2014 da un valutatore esterno indipendente incaricato di esaminare la pertinenza, l'efficacia, l'efficienza, la complementarietà e la coerenza, la sostenibilità e l'impatto dello strumento Schengen II.

Nella metodologia di valutazione si sono utilizzati i seguenti metodi per la raccolta dei dati:

ricerche documentali;

interviste parzialmente strutturate;

osservazione diretta durante le visite in loco;

sondaggi tra i beneficiari.

I dati raccolti sono stati analizzati mediante 12 studi di casi (cinque per la Bulgaria e sette per la Romania), che hanno interessato il 79% delle spese dello strumento Schengen II in Bulgaria e il 76% in Romania.

Le conclusioni di tali studi sono state utilizzate come base per rispondere alle nove domande di valutazione definite dalla Commissione.

La relazione relativa alla valutazione ex-post dello strumento Schengen II è stata accettata dalla Commissione nel settembre 2014. La Commissione considera credibili le conclusioni e i risultati presentati in seguito, poiché basati, come dimostrato dalla valutazione, su informazioni tratte da dati affidabili e da solide analisi.

3.2.Pertinenza

Nell'ambito della valutazione dello strumento Schengen II in base al criterio della pertinenza, si è valutato in che misura gli obiettivi dello strumento fossero pertinenti rispetto alle esigenze. È stata inoltre valutata la pertinenza degli effetti concreti dello strumento Schengen II (conseguenze, risultati, impatti) rispetto alle esigenze (utilità).

In base alle conclusioni della valutazione, gli obiettivi e gli effetti concreti dello strumento Schengen II si sono dimostrati pertinenti rispetto alle esigenze.

Gli investimenti nella sorveglianza della frontiera marittima bulgara hanno offerto una risposta a esigenze specifiche, considerato il fatto che il litorale del Mar Nero non era stato coperto a sufficienza dalle motovedette per il pattugliamento delle frontiere, gradualmente svalutatesi e divenute obsolete dagli anni '90 e non in grado di garantire la sicurezza delle frontiere in condizioni meteorologiche particolarmente critiche.

In modo analogo, gli investimenti relativi alla sorveglianza aerea hanno permesso di porre rimedio alla mancanza di capacità del ministero dell'Interno bulgaro nell'ambito della sorveglianza aerea.

Gli investimenti nella mobilità navale e terrestre della polizia di frontiera romena hanno permesso di sopperire all'inadeguatezza, ai fini della sorveglianza delle frontiere, delle navi e dei veicoli utilizzati.

La costruzione e la ristrutturazione delle strutture ai valichi di frontiera in Romania hanno soddisfatto specifiche esigenze, data la scarsa attenzione riservata ai valichi terrestri, ritenuti obsoleti o inadatti a soddisfare i requisiti del codice frontiere Schengen.

3.3.Efficacia

Nell'ambito della valutazione dello strumento Schengen II in base al criterio dell'efficacia, si è valutato in che misura fossero stati raggiunti gli obiettivi dello strumento.

In particolare, si è valutato il contributo dello strumento Schengen II alla preparazione di Bulgaria e Romania all'adesione allo spazio Schengen, mediante il rafforzamento della sorveglianza della futura frontiera esterna e delle verifiche di frontiera, l'incremento delle capacità di raccolta e di accesso ai dati relativi a Schengen e l'aggiornamento dei sistemi di gestione dei visti.

In base alle conclusioni della valutazione, nel complesso lo strumento Schengen II si è rivelato efficace nella realizzazione dei suoi obiettivi.

Il sufficiente livello di preparazione di Bulgaria e Romania per l'accesso allo spazio Schengen è stato confermato dalle conclusioni del Consiglio del giugno 2011 5 .

Lo strumento Schengen II ha contributo a tale preparazione, grazie al rafforzamento della sorveglianza delle frontiere, delle verifiche di frontiera, dei sistemi informatici e di comunicazione e della gestione dei visti.

L'istituzione di un sistema integrato per il controllo e la sorveglianza della frontiera del Mar Nero in Bulgaria si è dimostrata estremamente efficace, avendo comportato un cambiamento nelle modalità di esecuzione dei controlli della frontiera marittima e garantito una sorveglianza continua di tale frontiera. Gli investimenti hanno permesso di rafforzare le capacità della polizia negli ambiti della sorveglianza delle frontiere e della lotta alla criminalità organizzata transfrontaliera.

L'acquisto di elicotteri ha accresciuto le capacità di sorveglianza delle frontiere da parte della polizia bulgara. L'impiego di elicotteri per la sorveglianza delle frontiere è particolarmente efficace nelle regioni montane periferiche, quali quelle vicine alla frontiera turca, in cui sezioni della frontiera verde non sono accessibili con veicoli di pattugliamento. Ciononostante, si sono riscontrati alcuni problemi per quanto concerne l'efficacia delle attrezzature per la sorveglianza aerea. Le restrizioni giuridiche sui voli notturni e la mancanza di attrezzature antighiaccio, che consentano di effettuare voli in qualunque condizione meteorologica, assieme alla carenza di personale nei primi due anni successivi all'acquisto, hanno limitato notevolmente l'efficacia degli investimenti. A limitare l'efficacia degli investimenti nella sorveglianza aerea hanno contribuito anche la mancanza di carburante e i ritardi nelle consegne delle parti di ricambio.

Gli investimenti nella mobilità navale, fluviale e terrestre della polizia di frontiera romena hanno rafforzato le capacità della polizia di svolgere attività di sorveglianza delle frontiere marittime e terrestri. L'attrezzatura acquistata ha permesso di ampliare le capacità di intervento in regioni in cui, in precedenza, la sorveglianza era difficile da svolgere ed effettuata di rado. Grazie alla maggiore autonomia operativa delle nuove navi, dal 2010 la sorveglianza marittima è stata estesa oltre le 24 miglia nautiche della zona contigua nella zona economica esclusiva della Romania.

Nel caso della Romania, i controlli alle frontiere sono stati migliorati grazie agli investimenti nell'ammodernamento dei valichi di frontiera. La ristrutturazione delle infrastrutture esistenti e le migliori condizioni di lavoro ai valichi di frontiera hanno portato a un aumento del numero di funzionari ospitabili, il che a sua volta permette di accrescere le verifiche di frontiera in determinati periodi.

3.4.Efficienza

Nell'ambito della valutazione dello strumento Schengen II rispetto al criterio dell'efficienza, si è valutato in che misura fossero stati raggiunti, a costi ragionevoli, gli effetti auspicati dello strumento.

Nella valutazione si conclude che l'efficienza dello strumento Schengen II può essere considerata adeguata, benché le procedure di appalto non siano state sempre ottimali.

La valutazione dell'efficienza è stata basata su un raffronto tra i costi previsti dallo strumento Schengen II e quelli di strumenti analoghi, nonché sull'analisi delle procedure di appalto, considerate un indicatore appropriato dell'efficienza, poiché appalti competitivi garantiscono il pagamento dei beni e dei servizi appaltati a prezzi di mercato.

I prezzi pagati per gli elicotteri nell'ambito degli investimenti dello strumento Schengen II per la sorveglianza aerea in Bulgaria si avvicinavano in valore, per unità, a quelli pagati nell'ambito dello strumento Schengen I 6 .

In Bulgaria le procedure di appalto per la sorveglianza della frontiera marittima hanno registrato una scarsa concorrenza in termini di numero di imprese partecipanti alla gara d'appalto, dato che cinque dei sei offerenti sono stati esclusi per ragioni tecniche. Le gare d'appalto per le navi sono state eseguite in modo analogo. In un caso (navi con stazza 200 GT e 60 GT) la gara d'appalto è stata annullata, poiché gli unici due offerenti sono stati entrambi squalificati per motivi tecnici e con uno degli offerenti si è ricorso a una procedura negoziata. Nel secondo caso (navi con stazza 20 GT e 15 GT), due delle tre offerte presentate sono state escluse per motivi tecnici.

Lo stesso vale per la sorveglianza aerea, nel cui ambito le gare d'appalto sono state annullate due volte prima dell'assegnazione di un contratto alla terza procedura. I tre appalti erano stati limitati a offerenti dell'UE e tutti gli offerenti eccetto uno (lo stesso per le tre gare) sono stati esclusi per motivi tecnici ancor prima di proporre un'offerta finanziaria. In conclusione, le procedure di appalto sembrano avere limitato la concorrenza, mettendo così in dubbio l'efficienza della misura.

Anche in Romania si sono avuti problemi per quanto concerne l'efficienza delle procedure di appalto, sebbene pare siano stati risolti più rapidamente con conseguenti minori ritardi rispetto alla Bulgaria. Un altro problema concerneva i valori indicativi dei contratti, spesso molto più elevati rispetto alle offerte ricevute.

Gli appalti relativi alla mobilità terrestre e navale erano costituiti da due componenti, caratterizzate da una diversa concorrenza. Per le gare di appalto relative alla sorveglianza marittima, si sono presentati meno offerenti per gara, molti dei quali squalificati alla fase di preselezione. Per la componente relativa alla mobilità terrestre, è stato escluso solo un offerente (su un totale di 15 offerenti per i 5 contratti aggiudicati), a causa del superamento dell'importo massimo previsto. La procedura elettronica per la presentazione delle offerte ha accresciuto l'efficienza della gara. Il criterio di selezione è stato il prezzo minore per tutti gli appalti e gli importi previsti nelle offerte selezionate erano molto più bassi della dotazione assegnata (sino al 50% per la componente di mobilità terrestre).

Nell'ambito degli appalti per l'ammodernamento e la riconfigurazione dei valichi di frontiera, solo 11 delle 31 procedure di gara sono state ritenute sufficientemente competitive da garantire il miglior rapporto qualità-prezzo.

3.5.Complementarietà e coerenza

Nell'ambito della valutazione dello strumento Schengen II rispetto al criterio della complementarietà e della coerenza, si è valutato in che misura altri interventi abbiano contribuito agli obiettivi dello strumento Schengen II e in che misura quest'ultimo non si è posto in contraddizione con altri interventi che perseguono obiettivi analoghi.

In base alle conclusioni della valutazione, sia in Bulgaria che in Romania lo strumento Schengen II si è rivelato coerente e complementare con le misure di controllo delle frontiere finanziate da altre fonti.

In entrambi i paesi, sono state stanziate risorse da diversi fondi per raggiungere obiettivi simili a quelli dello strumento Schengen II. Vi è stato un buon livello di complementarietà e sinergie tra le strategie nazionali per l'adesione allo spazio Schengen e lo strumento Schengen II.

Nell'ambito della sorveglianza della frontiera marittima in Bulgaria, i finanziamenti dello strumento Schengen II sono stati complementari ad altri investimenti nelle capacità di sorveglianza delle frontiere marittime. Con il sostegno dello strumento di assistenza preadesione Phare, sono state rinnovate tre navi pattuglia e ne sono state acquistate sei.

Analogamente, nel settore della sorveglianza aerea lo strumento Phare ha finanziato l'acquisto di un elicottero Agusta AW109E nel 2008.

 

3.6.Sostenibilità

Nell'ambito della valutazione dello strumento Schengen II rispetto al criterio della sostenibilità, si è valutata la durata degli effetti positivi dello strumento al termine dell'intervento.

La valutazione ha concluso che la maggior parte delle misure dello strumento Schengen II non avrebbe avuto un impatto continuo una volta conclusesi se non fossero state sostenute da ulteriori spese di manutenzione e formazione. Vi sono stati casi in cui, per la mancanza di adeguate dotazioni di bilancio, le attrezzature acquistate nell'ambito dello strumento Schengen II non sono state operative per un certo periodo, a causa degli elevati costi di manutenzione o di riparazione, in particolare in Bulgaria.

Per quanto concerne gli investimenti nella sorveglianza della frontiera marittima in Bulgaria, alcuni elementi indicano che vi è stato un problema di manutenzione per il sistema integrato di controllo e sorveglianza della frontiera del Mar Nero, nonostante la sua elevata sostenibilità generale. Sin dall'introduzione del sistema erano già chiare le difficoltà relative alle spese attribuite a materiali di consumo e non sempre coperte dalla garanzia. Il problema maggiormente citato dagli intervistati è l'usura dei magnetron dei radar in 12 posti fissi di sorveglianza.

Per quanto concerne la sorveglianza aerea, i costi annuali di manutenzione e funzionamento includevano l'assicurazione, l'affitto di hangar e il carburante. I dati relativi ai voli mostrano che, dopo il 2010, l'impiego di diverse classi di elicotteri è stato limitato. Nel complesso solo uno degli elicotteri di classe leggera (l'A109-SN11790) è stato utilizzato molto, mentre gli altri in modo limitato o quasi mai per alcuni anni. In genere si dà priorità all'uso di elicotteri di classe leggera, poiché più efficaci in termini di carburante, pur avendo al contempo pari capacità di sorveglianza rispetto al più pesante elicottero AW139. La differenza nel numero di voli è imputabile anche ai tempi di inattività dovuti a un grave incidente, in seguito al quale uno degli elicotteri A109 non è stato operativo dal 2012. Il maggior impiego del più pesante elicottero AW139 dopo il luglio 2012, invece della più piccola classe A109 (in riparazione), ha comportato un aumento dei costi di carburante per ora di volo e nel 2013, nonostante il numero significativamente più basso di ore di volo, i costi complessivi di carburante sono aumentati.

Altri problemi iniziali sono stati connessi alla mancanza di adeguati locali di rimessaggio per gli elicotteri. La base aerea per elicotteri di Bezmer non offriva condizioni ottimali, poiché gli hangar e i locali di rimessaggio non presentavano l'ambiente raccomandato, con temperatura e umidità controllate. L'elicottero sarà collocato in una nuova base aerea a Sofia, finanziata dal Fondo per le frontiere esterne. Tuttavia, a lungo termine, la disponibilità di un vero e proprio hangar e di strutture operative in prossimità del Mar Nero e della frontiera sudorientale resta una questione da risolvere.

I programmi del Fondo per le frontiere esterne includevano anche una formazione di base per piloti e ingegneri di volo. Le difficoltà esistenti a livello di personale erano dovute al mancato superamento, da parte di alcuni membri del personale, degli esami delle precedenti formazioni tenute dal fabbricante e alla mancanza di piloti disponibili nel sistema del ministero dell'Interno.

La sostenibilità delle attrezzature acquistate grazie allo strumento Schengen II è stata più pronunciata in Romania, dove si è ricorso a fondi nazionali per coprire le spese di manutenzione di veicoli e navi.

3.7.Impatto

Nell'ambito della valutazione sull'impatto, sono stati valutati gli effetti a lungo termine previsti o inattesi prodotti direttamente o indirettamente dallo strumento Schengen II.

In base alle conclusioni della valutazione, nel complesso lo strumento Schengen II ha comportato gli effetti auspicati, specialmente per quanto concerne la preparazione della Bulgaria e della Romania all'adesione allo spazio Schengen. Tuttavia, benché gli investimenti dello strumento Schengen II abbiano avuto un impatto positivo sulla migrazione irregolare attraverso le future frontiere esterne della Bulgaria e della Romania e sulla sicurezza nei due paesi, il pieno impatto degli investimenti presso le future frontiere esterne sulla sicurezza dei cittadini nello spazio Schengen si concretizzerà soltanto quanto la Bulgaria e la Romania accederanno allo spazio Schengen. La valutazione non ha individuato alcun impatto negativo, mentre si sono riscontrati diversi impatti positivi inattesi connessi all'aumento delle capacità, sostenuto dallo strumento Schengen II.

Lo strumento Schengen II ha avuto ripercussioni positive sulla preparazione della Bulgaria e della Romania all'adesione allo spazio Schengen, come dimostrato dal miglioramento della sorveglianza della futura frontiera esterna, delle verifiche di frontiera, dei sistemi informatici e di comunicazione e della gestione dei visti, nonché dalle pertinenti conclusioni del Consiglio del giugno 2011.

Per quanto concerne gli impatti più generali dello strumento Schengen II, le misure finanziate nell'ambito dello strumento hanno avuto un'incidenza positiva sulla migrazione irregolare attraverso le future frontiere esterne di Bulgaria e Romania, nonché sulla sicurezza nei due paesi, come dimostrato dal maggior numero di attraversamenti irregolari delle frontiere e di reati transfrontalieri individuati, sebbene l'aumento nel rilevamento degli attraversamenti irregolari delle frontiere possa dipendere altresì essere da fattori esterni (maggiore pressione migratoria). Gli investimenti dello strumento Schengen II (in particolare nel sistema di sorveglianza delle frontiere) hanno avuto un effetto deterrente, sia sulla migrazione irregolare che sui reati transfrontalieri. Tuttavia, l'impatto degli investimenti dello strumento Schengen II sulla sicurezza all'interno dello spazio Schengen resterà limitato sino all'adesione della Bulgaria e della Romania, poiché i controlli di frontiera sono ancora effettuati alle frontiere tra la Bulgaria e la Romania da un lato e lo spazio Schengen dall'altro. Di conseguenza, qualsiasi cambiamento nella qualità dei controlli tra le frontiere tra la Bulgaria e la Romania da un lato e gli Stati non membri dell'UE dall'altro può avere ripercussioni soltanto marginali sulla sicurezza nello spazio Schengen.

Per quanto concerne gli effetti positivi inattesi, la valutazione ha riscontrato che gli investimenti nella sorveglianza delle frontiere marittime hanno contribuito altresì al rilevamento di traffici illegali o reati ambientali (scarico in mare di rifiuti).


4.Conclusioni

L'attuazione dello strumento Schengen II, uno strumento il cui obiettivo consiste nel "finanziare azioni alle nuove frontiere esterne dell'Unione per l'attuazione dell'acquis Schengen e il controllo di tali frontiere", ha avuto buoni esiti. In virtù di tale strumento, la Bulgaria e la Romania hanno ricevuto in totale 476 milioni di EUR.

Nel complesso, lo strumento ha svolto un ruolo cruciale nel garantire che Romania e Bulgaria potessero essere considerate tecnicamente pronte per aderire allo spazio Schengen nel 2011. Gli investimenti finanziati dallo strumento Schengen II hanno permesso di migliorare la sorveglianza delle future frontiere esterne, le verifiche di frontiera, i sistemi informatici e di comunicazione e la gestione dei visti. L'intervento è stato pertinente rispetto alle esigenze individuate, coerente con altre fonti di finanziamento ed efficace nel raggiungimento degli obiettivi. L'efficienza con cui sono stati raggiunti tali obiettivi avrebbe potuto essere maggiore, così come la sostenibilità di alcuni investimenti, che hanno richiesto ulteriori finanziamenti per continuare a produrre effetti.

Sebbene gli investimenti a titolo dello strumento Schengen II abbiano contribuito alla prevenzione della migrazione irregolare attraverso le future frontiere esterne della Bulgaria e della Romania e alla sicurezza nei due paesi, l'impatto di tali investimenti sulla sicurezza nello spazio Schengen continuerà a essere limitato sino alla loro adesione.

Sinora, la mancata adesione di Bulgaria e Romania allo spazio Schengen ha avuto un impatto limitato sull'efficacia degli investimenti dello strumento Schengen II. Tuttavia, il continuo rinvio dell'adesione dei due paesi allo spazio Schengen comporterà probabilmente la necessità di adattare significativamente parti degli investimenti.

(1)

Atto relativo alle condizioni di adesione della Repubblica di Bulgaria e della Romania e agli adattamenti dei trattati sui quali si fonda l'Unione europea (GU L 157, del 21.6.2005, pag. 203).

(2)

L'articolo 32, paragrafo 2, dell'atto di adesione definisce i pagamenti annuali in prezzi del 2004.

(3)

Conformemente all'articolo 32, paragrafo 3, dell'atto di adesione, almeno il 50% dei fondi assegnati a ciascun paese a titolo dello strumento temporaneo per i flussi di tesoreria e strumento Schengen deve essere utilizzato per azioni alle nuove frontiere esterne dell'Unione per l'attuazione dell'acquis di Schengen e il controllo di tali frontiere.

(4)

Decisione C(2007)1417 della Commissione, del 4 aprile 2007, sulla gestione e il controllo della parte Schengen dello strumento per i flussi di tesoreria e strumento Schengen.

(5)

Conclusioni del Consiglio sul completamento del processo di valutazione dello stato di preparazione della Bulgaria ad attuare tutte le disposizioni dell'acquis di Schengen (9167/4/11); conclusioni del Consiglio sul completamento del processo di valutazione dello stato di preparazione della Romania ad attuare tutte le disposizioni dell'acquis di Schengen (9166/4/11).

(6)

Nell'ambito dello strumento Schengen I si era fornito sostegno a sette dei dieci paesi che hanno aderito all'UE nel 2004 per l'attuazione dell'acquis di Schengen e per il miglioramento dei controlli di frontiera presso le nuove frontiere esterne dell'UE.