23.12.2014 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 463/4 |
Conclusioni del Consiglio e dei Rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, su un piano di lavoro per la cultura (2015-2018)
(2014/C 463/02)
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA E I RAPPRESENTANTI DEI GOVERNI DEGLI STATI MEMBRI, RIUNITI IN SEDE DI CONSIGLIO,
I. INTRODUZIONE
RICORDANDO gli obiettivi assegnati all’Unione europea nel campo della cultura ai sensi dell’articolo 167 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE);
RICORDANDO la risoluzione del Consiglio, del 16 novembre 2007, su un’agenda europea per la cultura (1) e i suoi obiettivi strategici, ovvero la promozione della diversità culturale e del dialogo interculturale, la promozione della cultura quale catalizzatore della creatività e la promozione della cultura quale elemento essenziale delle relazioni internazionali dell’Unione;
RICORDANDO il regolamento (UE) n. 1295/2013 che istituisce il programma Europa creativa (2014-2020) (2) e in particolare i suoi obiettivi generali che sono accrescere la diversità culturale e linguistica europea, promuovere il patrimonio culturale dell’Europa e rafforzare la competitività dei settori culturali e creativi europei al fine di promuovere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva;
RICORDANDO il contributo sostanziale dei settori culturali e creativi allo sviluppo economico, sociale e regionale, l’importanza di tali settori per la strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e il fatto che la discussione dei ministri della cultura nella sessione del Consiglio del 25 novembre 2014 contribuirà alla risposta del Consiglio nel quadro della revisione intermedia della strategia prevista per il 2015;
PRENDENDO NOTA dei risultati dei lavori svolti nel quadro del piano di lavoro del Consiglio per la cultura 2011-2014 (3) e dei risultati della valutazione finale eseguita dagli Stati membri in sede di Consiglio (4) che costituiscono la base della relazione finale della Commissione sull’attuazione e la pertinenza del piano di lavoro per la cultura 2011-14 (5);
TENENDO CONTO delle Conclusioni del Consiglio del 26 novembre 2012 sulla governance culturale (6), e in particolare della disposizione relativa alla comunicazione periodica e tempestiva delle informazioni relative alle politiche e azioni dell’UE in altri settori politici che hanno un impatto diretto o indiretto sulle questioni e politiche culturali;
CONVENGONO DI:
— |
stabilire, nel rispetto del principio di sussidiarietà, un piano di lavoro quadriennale per la cultura per il periodo 2015-2018, che preveda una revisione intermedia; |
— |
concentrare le attività nel settore culturale sui temi prioritari, sugli argomenti chiave, sui risultati e sui metodi di lavoro elencati nel piano di lavoro; |
— |
adottare le priorità per il piano di lavoro di cui all’allegato I; |
— |
istituire gruppi di lavoro costituiti da esperti nominati dagli Stati membri in base alle priorità, ai principi e ai mandati definiti negli allegati I e II e seguire i loro lavori. |
RITENGONO che un piano di lavoro quadriennale debba essere improntato ai seguenti principi guida:
a) |
basarsi sui risultati conseguiti dal precedente piano di lavoro per la cultura (2011-2014) integrandolo con una dimensione maggiormente strategica per rafforzare il legame tra il piano di lavoro e i lavori del Consiglio e delle presidenze di turno; |
b) |
concentrarsi su temi con un chiaro valore aggiunto per l’UE; |
c) |
tenere conto del valore intrinseco della cultura e dell’arte per accrescere la diversità culturale; |
d) |
garantire l’eccellenza, l’innovazione e la competitività dei settori culturali e creativi promuovendo il lavoro di artisti, creatori e professionisti della cultura e riconoscendo il contributo dei settori agli obiettivi della strategia Europa 2020 per la crescita e l’occupazione, con particolare attenzione alle sfide del passaggio al digitale; |
e) |
integrare la cultura in altri settori politici, se del caso, conformemente all’articolo 167, paragrafo 4, del TFUE; |
f) |
incoraggiare la cooperazione intersettoriale; |
g) |
garantire le sinergie con il programma Europa creativa; |
h) |
orientarsi verso politiche basate su dati concreti. |
II. PRIORITÀ e METODI DI LAVORO
— |
CONVENGONO di perseguire le priorità di cui all’allegato I:
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— |
CONVENGONO che disporre di statistiche culturali affidabili, comparabili e aggiornate è la base per la definizione di solide politiche culturali, e che dunque le statistiche costituiscono una priorità intersettoriale nel piano di lavoro; pertanto ATTENDONO CON INTERESSE i risultati del lavoro che sarà svolto sotto l’egida di Eurostat al fine di assicurare la produzione e diffusione periodica di statistiche in materia di cultura, tenendo conto al contempo delle raccomandazioni contenute nella relazione dell’ESSnet-cultura. |
— |
CONVENGONO di tracciare un bilancio del lavoro svolto nel settore della cultura nelle relazioni esterne dell’UE e sulla necessità di continuare a lavorare in tale ambito, in cooperazione con il servizio europeo per l’azione esterna e con la Commissione. |
— |
CONVENGONO di utilizzare metodi di lavoro diversi a seconda dello scopo e del tema:
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III. AZIONI
INVITANO GLI STATI MEMBRI A:
— |
prendere in considerazione, nel rispetto del principio di sussidiarietà, i risultati conseguiti dal piano di lavoro nell’elaborazione di politiche a livello nazionale; |
— |
diffondere informazioni sui risultati del piano di lavoro tra i soggetti interessati a tutti i livelli. |
INVITANO LE PRESIDENZE DEL CONSIGLIO A:
— |
tener conto, nel contesto del trio di presidenza, delle priorità del piano di lavoro nell’elaborazione del loro programma di 18 mesi; |
— |
informare l’organo preparatorio del Consiglio competente in materia di cultura in merito al lavoro svolto da altri organi preparatori del Consiglio che abbia un impatto diretto o indiretto sulle questioni e politiche culturali (7); |
— |
convocare, se del caso, riunioni informali (anche congiunte e intersettoriali) per discutere e riprendere i risultati ottenuti attraverso il piano di lavoro e dare loro ampia diffusione; |
— |
considerare, in base a una relazione finale elaborata dalla Commissione sulla scorta dei contributi volontari degli Stati membri, se proporre un nuovo piano di lavoro. |
INVITANO LA COMMISSIONE A:
— |
sostenere gli Stati membri e gli altri soggetti interessati nella cooperazione nell’ambito del quadro definito nelle presenti conclusioni, in particolare:
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— |
diffondere informazioni sui risultati del piano di lavoro nel numero di lingue ritenuto più opportuno, anche attraverso mezzi digitali, per esempio il suo sito web; |
— |
riferire il prima possibile all’organo preparatorio del Consiglio competente in materia di cultura in merito alle pertinenti iniziative da essa adottate, in particolare le proposte per le quali la valutazione d’impatto ha evidenziato un impatto diretto o indiretto sulle questioni culturali (8); |
— |
assicurare lo scambio reciproco di informazioni tra i gruppi dell’MCA nel settore della cultura, nonché tra loro e i pertinenti gruppi dell’MCA che operano in settori connessi; |
— |
informare periodicamente l’organo preparatorio del Consiglio competente in materia di cultura in merito all’avanzamento dei lavori nel settore delle statistiche culturali; |
— |
consultare e informare periodicamente i soggetti interessati a livello europeo, compresa la società civile, sui progressi del piano di lavoro così da garantire la pertinenza e la visibilità delle iniziative, anche attraverso il Forum europeo della cultura; |
— |
adottare, entro la fine del primo semestre 2018, una relazione finale sull’attuazione e la pertinenza del piano di lavoro sulla scorta dei contributi volontari degli Stati membri. |
INVITANO GLI STATI MEMBRI E LA COMMISSIONE, NELL’AMBITO DEI RISPETTIVI SETTORI DI COMPETENZA E NEL RISPETTO DEL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ, A:
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lavorare insieme, in modo collaborativo e concertato, utilizzando le strutture e i metodi di lavoro indicati nelle presenti conclusioni al fine di fornire valore aggiunto nel campo della cultura a livello dell’UE; |
— |
tenere conto della cultura nella formulazione, attuazione e valutazione delle politiche e degli interventi in altri settori strategici, adoperandosi in modo particolare per garantire che sia inclusa in modo tempestivo ed efficace nel processo di elaborazione delle politiche; |
— |
promuovere un maggiore contributo della cultura agli obiettivi globali della strategia Europa 2020, considerato il potenziale del settore ai fini di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, e tenuto conto dei suoi effetti positivi in settori quali l’occupazione, l’inclusione sociale, l’istruzione e la formazione, il turismo, la ricerca e l’innovazione, e lo sviluppo regionale; |
— |
promuovere la lettura come strumento per diffondere il sapere, incoraggiare la creatività, sostenere l’accesso alla cultura e la diversità culturale e sviluppare la consapevolezza dell’identità europea, affrontando il tema delle diverse condizioni applicate ai libri elettronici e ai libri a stampa; |
— |
condividere periodicamente e tempestivamente le informazioni relative alle politiche e azioni dell’UE che hanno un impatto diretto o indiretto sulle questioni e politiche culturali e, a tale riguardo, li incoraggia a scambiare informazioni attraverso mezzi digitali, comprese le piattaforme virtuali; |
— |
promuovere la cooperazione con i paesi terzi, in particolare i paesi candidati, i paesi candidati potenziali e i paesi della politica europea di vicinato, e con le organizzazioni internazionali competenti nel settore della cultura, compreso il Consiglio d’Europa, anche mediante riunioni regolari con i paesi terzi interessati; |
— |
procedere a una revisione intermedia dell’attuazione del piano di lavoro in vista di eventuali adattamenti o riorientamenti alla luce dei risultati raccolti e degli sviluppi politici intervenuti all’interno dell’Unione. |
(1) GU C 287 del 29.11.2007, pag. 1.
(2) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 221.
(3) GU C 325 del 2.12.2010, pag. 1.
(4) Doc. 9591/14.
(5) Doc. 12646/14.
(6) GU C 393 del 19.12.2012, pag. 8.
(7) In linea con le conclusioni del Consiglio del 2012 sulla governance culturale.
(8) Cfr. nota n. 7.
ALLEGATO I
Priorità del piano di lavoro per la cultura 2015-2018
Priorità A: cultura accessibile e inclusiva
Agenda europea per la cultura: diversità culturale e dialogo interculturale (3.1)
Strategia Europa 2020: crescita inclusiva (priorità 3)
Attori |
Tematiche |
Strumenti e metodi di lavoro (anche se intersettoriali) |
Risultati attesi e calendario indicativo |
Stati membri |
A1) Sviluppo della competenza chiave «consapevolezza ed espressione culturale» |
MCA (1), intersettoriale Gli esperti individueranno le buone prassi da attuare per sviluppare questa competenza chiave e integrarla nelle politiche dell’istruzione, sulla base delle conoscenze e delle attitudini individuate nella raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente (2). |
Fine 2015 Manuale di buone prassi destinato alle autorità nazionali ed europee in ambito culturale ed educativo |
Stati membri |
A2) Promozione dell’acceso alla cultura con mezzi digitali: politiche e strategie per l’ampliamento del pubblico |
MCA |
2015-2016 |
Le tecnologie digitali hanno modificato il modo in cui le persone accedono a contenuti culturali, li producono e li utilizzano. Qual è l’impatto del passaggio al digitale sulle politiche di ampliamento del pubblico e le prassi degli enti culturali? |
Gli esperti procederanno a una mappatura delle strategie e dei programmi esistenti e all’identificazione di buone prassi. |
Manuale di buone prassi destinato agli enti culturali e ai professionisti della cultura. |
|
Promozione della lettura nell’ambiente digitale al fine di incoraggiare l’accesso e l’ampliamento del pubblico. Mappatura del quadro regolamentare con particolare riferimento alle prassi in materia di concessione di licenze, ai servizi transfrontalieri e al prestito elettronico da parte delle biblioteche pubbliche. |
Sotto gruppo MCA (3) Gli esperti procederanno alla mappatura delle migliori prassi. |
2015 Relazione contenente studi di casi concreti. |
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Stati membri |
A3) Promozione del contributo della cultura all’inclusione sociale |
MCA |
2017-2018 |
In che modo le politiche pubbliche possono incoraggiare e sostenere gli enti culturali riguardo al lavoro in partenariato con altri settori (assistenza sanitaria, assistenza sociale, amministrazione penitenziaria ecc.)? |
Gli esperti procederanno a una mappatura delle politiche pubbliche esistenti in materia di inclusione sociale tramite la cultura e all’identificazione di buone prassi. |
Orientamenti per i responsabili politici e gli enti culturali. |
Priorità B: patrimonio culturale
Agenda europea per la cultura: diversità culturale e dialogo interculturale (3.1)
Strategia Europa 2020: crescita intelligente e sostenibile (priorità 1 e 2)
Attori |
Tematiche |
Strumenti e metodi di lavoro (anche se intersettoriali) |
Risultati attesi e calendario indicativo |
Stati membri |
B1) Governance partecipativa del patrimonio culturale |
MCA |
2015-2016 |
Individuazione di approcci innovativi alla governance multilivello del patrimonio materiale, immateriale e digitale, che coinvolgono il settore pubblico, soggetti privati e la società civile. Sarà affrontata la cooperazione tra diversi livelli di governance e settori politici. |
Gli esperti procederanno a una mappatura e a un confronto fra le politiche pubbliche a livello nazionale e regionale per individuare buone prassi anche in cooperazione con le reti esistenti nel campo del patrimonio culturale. |
Manuale di buone prassi destinato ai responsabili politici e agli enti attivi nel campo del patrimonio culturale. |
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Stati membri |
B2) Abilità, formazione e trasferimento di conoscenze: professioni tradizionali ed emergenti nel campo del patrimonio culturale |
MCA, intersettoriale |
2017-2018 |
Sviluppo di capacità per i professionisti nel campo del patrimonio culturale. Particolare attenzione alla trasmissione di abilità e know-know tradizionali, nonché alle professioni emergenti, anche nel contesto del passaggio al digitale. Sarà incoraggiata la partecipazione di esperti nel campo dell’istruzione. |
Gli esperti procederanno a una mappatura dei programmi di formazione esistenti e individueranno le competenze e le esigenze di formazione emergenti nel campo del patrimonio materiale, immateriale e digitale. |
Manuale di buone prassi destinato agli enti culturali e di istruzione. |
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Commissione |
B3) Valutazione e prevenzione dei rischi per la salvaguardia del patrimonio culturale dagli effetti di catastrofi naturali e le minacce causate dall’azione dell’uomo Mappatura delle strategie e prassi esistenti a livello nazionale. Lo sfruttamento eccessivo, l’inquinamento, lo sviluppo insostenibile, le zone di conflitto e le catastrofi naturali (incendi, inondazioni, terremoti) sono tra i fattori da prendere in considerazione. |
Studio |
2016 |
Priorità C: settori culturali e creativi: economia creativa e innovazione
Agenda europea per la cultura: la cultura quale catalizzatore della creatività (3.2)
Strategia Europa 2020: crescita intelligente e sostenibile (priorità 1 e 2)
Attori |
Tematiche |
Strumenti e metodi di lavoro (anche se intersettoriali) |
Risultati attesi e calendario indicativo |
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Stati membri |
C1) Accesso ai finanziamenti |
MCA (4), intersettoriale |
2015 |
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Particolare attenzione per l’ecosistema finanziario dei settori culturali e creativi. Esame degli strumenti finanziari, come prestiti e azioni. Rassegna e analisi di finanziamenti alternativi, come fondi pubblico-privato, investitori informali, capitale di rischio, crowdfunding, sponsorizzazione, donazioni e filantropia. Sarà incoraggiata la partecipazione di esperti in campo finanziario ed economico. |
Gli esperti individueranno programmi di finanziamento e pratiche di investimento innovativi nei settori culturale e creativo. |
Raccomandazioni destinate alle autorità pubbliche. |
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C2) Ruolo delle politiche pubbliche nello sviluppo del potenziale in termini di imprenditorialità e di innovazione dei settori culturali e creativi |
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Stati membri |
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Possibili conclusioni del Consiglio |
2015 |
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Stati membri |
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MCA, intersettoriale |
2016-2017 |
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Gli esperti individueranno buone prassi per misure di sostegno a imprenditori culturali e creativi. |
Manuale di buone prassi e raccomandazioni destinati alle autorità pubbliche. |
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Stati membri |
C3) Turismo culturale sostenibile |
MCA, intersettoriale |
2017-2018 |
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Individuare modi per creare un’offerta di turismo europea basata sul patrimonio culturale materiale e immateriale come fattore competitivo al fine di attrarre nuove forme di turismo sostenibile. Esplorare i modi in cui la digitalizzazione dei contenuti culturali e i servizi digitali possono promuovere l’espansione delle reti turistiche transeuropee e lo sviluppo di itinerari, comprese piccole destinazioni emergenti, tenendo conto anche di attività, festival ed eventi culturali legati all’arte contemporanea. Sarà incoraggiata la partecipazione di esperti nel campo del turismo. |
Gli esperti procederanno alla mappatura di metodi e strumenti per rendere il patrimonio culturale europeo accessibile al sistema di promozione e commercializzazione turistica e interoperabile con esso. |
Orientamenti destinati ai responsabili politici |
Priorità D: promozione della diversità culturale, presenza della cultura nelle relazioni esterne dell’UE e mobilità
Agenda europea per la cultura: diversità culturale e dialogo interculturale (3.1), la cultura quale elemento essenziale delle relazioni internazionali (3.3)
Strategia Europa 2020: crescita sostenibile e inclusiva (priorità 2, 3), utilizzare i nostri strumenti di politica estera
Attori |
Tematiche |
Strumenti e metodi di lavoro (anche se intersettoriali) |
Risultati attesi e calendario indicativo |
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Stati membri/Commissione |
D1) Convenzione dell’Unesco sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali Valutare l’attuazione della convenzione del 2005 dell’Unesco sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali sulla base della relazione elaborata per conto dell’UE nel 2012 (5). Valutarne l’impatto sugli accordi e i protocolli in materia di cooperazione culturale negli accordi di libero scambio. Esaminarne l’applicazione in particolare nel contesto digitale. |
Attività di valutazione |
2015 |
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D2) La cultura nelle relazioni esterne dell’UE
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Stati membri |
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Possibili conclusioni del Consiglio |
2015 |
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Commissione/Stati membri |
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Studio Discussione e seguito in seno all’organo preparatorio del Consiglio competente in materia di cultura, con la partecipazione del servizio europeo per l’azione esterna (SEAE) |
2015 |
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Stati membri |
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Riunioni informali congiunte di alti funzionari dei ministeri della cultura e alti funzionari responsabili della cultura presso i ministeri degli affari esteri, con eventuale partecipazione del SEAE (6) |
2015-2018 |
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Commissione/Stati membri |
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Attività di analisi e di seguito |
2015-2018 |
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Commissione |
D3) Dialogo interculturale e mobilità |
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2016, relazioni per ciascun tema |
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Riunione di valutazione |
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Riunione di valutazione |
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Riunione di valutazione |
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Studio |
2016 |
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Stati membri |
D4) Cinema: incrementare la circolazione dei film europei |
MCA |
2017-2018 |
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Individuare complementarità fra politiche cinematografiche e strumenti di sostegno a livello regionale, nazionale e dell’UE, al fine di incrementare la circolazione dei film europei, in particolare nell’ambiente digitale. Sarà incoraggiata la partecipazione di esperti provenienti dai ministeri responsabili della politica cinematografica e da fondi ed enti cinematografici nazionali. |
Gli esperti individueranno le buone prassi, tenendo conto dei risultati del forum del cinema europeo (8). |
Manuale di buone prassi. |
(1) Gruppo di lavoro istituito nel 2014 nel quadro del piano di lavoro per la cultura 2011-2014, il cui mandato è stato prorogato. Comprende esperti dei ministeri sia della cultura che dell’istruzione.
(2) GU L 394 del 30.12.2006, pag. 10.
(3) Si tratta di un sottogruppo del gruppo di lavoro MCA sulla promozione dell’acceso alla cultura attraverso mezzi digitali.
(4) Gruppo di lavoro istituito nel 2014 nel quadro del piano di lavoro per la cultura 2011-2014.
(5) Relazione periodica quadriennale per conto dell’Unione europea su misure per proteggere e promuovere la diversità delle espressioni culturali nel quadro della convenzione dell’Unesco del 2008 - documento di lavoro dei servizi della Commissione (SWD(2012) 129 final).
(6) Riunioni organizzate dalle presidenze di turno del Consiglio su base volontaria.
(7) http://cultureinexternalrelations.eu/wp-content/uploads/2013/05/Executive-Summary-ENG_13.06.2014.pdf
(8) Il forum del cinema europeo è una piattaforma di dialogo strutturato istituito dalla Commissione nella sua comunicazione sul cinema europeo nell’era digitale (doc. 10024/14). Il primo esito di tale dialogo strutturato è atteso per il 2016.
ALLEGATO II
Principi relativi alla composizione e al funzionamento dei gruppi di lavoro istituiti dagli Stati membri nel quadro del piano di lavoro per la cultura 2015-2018
Composizione
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La partecipazione degli Stati membri al lavoro dei gruppi è volontaria e gli Stati membri possono unirsi ai lavori ad ogni momento. |
— |
Ogni Stato membro interessato a partecipare ai lavori dei gruppi nomina esperti quali membri di un gruppo di lavoro. Lo Stato membro garantisce che gli esperti nominati abbiano un’esperienza pratica nell’ambito di cui trattasi a livello nazionale e assicurino una comunicazione efficace con le autorità nazionali competenti. La Commissione coordina le procedure di nomina degli esperti. Per individuare il profilo di esperto più adatto per ogni tema, gli Stati membri possono nominare, se necessario, un esperto diverso per ogni settore tematico. |
— |
Ciascun gruppo di lavoro può decidere di invitare esperti indipendenti a contribuire ai lavori del gruppo, rappresentanti della società civile nonché rappresentanti di paesi terzi europei. |
Procedure di lavoro
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I gruppi affrontano gli argomenti definiti nel piano di lavoro, rispettando il calendario indicato nell’allegato I. |
— |
La definizione e il calendario di realizzazione degli obiettivi possono essere riveduti nel contesto della revisione intermedia alla luce dei risultati conseguiti e degli sviluppi delle politiche a livello dell’UE. |
— |
Un gruppo ha in media una durata di 18 mesi, durante i quali possono avere luogo in media sei riunioni. |
— |
Ogni gruppo di lavoro è responsabile della nomina del suo presidente o dei suoi copresidenti per ogni settore tematico che rientri fra le rispettive priorità. |
Relazione e informazione
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I presidenti dei gruppi di lavoro riferiscono al Comitato per gli affari culturali sullo stato dei lavori nei rispettivi gruppi. Il Comitato per gli affari culturali ha la possibilità di fornire orientamenti ai gruppi di lavoro al fine di garantire i risultati auspicati e il coordinamento dei lavori dei gruppi. |
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Per ogni obiettivo menzionato nell’allegato I i gruppi presentano una relazione sul lavoro svolto, contenente risultati concreti e utilizzabili. |
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Gli ordini del giorno e i verbali delle riunioni di tutti i gruppi sono messi a disposizione di tutti gli Stati membri, a prescindere dal grado di partecipazione in un determinato settore. I risultati dei gruppi sono pubblicati. |
— |
La Commissione fornisce ai lavori dei gruppi sostegno logistico e di segretariato. Nella misura del possibile, fornisce ai gruppi assistenza con altri mezzi appropriati (compresi studi relativi ai rispettivi campi d’azione). |
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Le relazioni summenzionate servono di base per la relazione finale della Commissione sull’attuazione del piano di lavoro. |