1.11.2014   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 387/8


Pubblicazione di una domanda di modifica ai sensi dell’articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari

(2014/C 387/08)

La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla domanda ai sensi dell’articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (1)

DOMANDA DI MODIFICA

REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO

relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d’origine dei prodotti agricoli e alimentari  (2)

DOMANDA DI MODIFICA AI SENSI DELL’ARTICOLO 9

«CEREZA DEL JERTE»

N. CE: ES-PDO-0105-01121-27.6.2013

IGP ( ) DOP ( X )

1.   Rubrica del disciplinare interessata della modifica

    Denominazione del prodotto

    Descrizione del prodotto

    Zona geografica

    Prova dell’origine

    Metodo di ottenimento

    Legame

    Etichettatura

    Requisiti nazionali

    Altro [Struttura di controllo]

2.   Tipo di modifica

    Modifica del documento unico o della scheda riepilogativa

    Modifica del disciplinare della DOP o IGP registrata per la quale né il documento unico né la scheda riepilogativa sono stati pubblicati

    Modifica del disciplinare che non comporta alcuna modifica del documento unico pubblicato [articolo 9, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 510/2006]

    Modifica temporanea del disciplinare a seguito dell’imposizione di misure sanitarie o fitosanitarie obbligatorie da parte delle autorità pubbliche [articolo 9, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 510/2006]

3.   Modifica(modifiche)

3.1.   Modifiche del punto B «Descrizione del prodotto»

Punto B.3 Caratteristiche del prodotto

La tabella in appresso riprende i nuovi contenuti di zucchero (misurati in gradi Brix) e i tassi di acidità che sostituiscono i valori figuranti nel disciplinare attualmente registrato e nel Documento unico corrispondente per ciascuna delle varietà protette:

Tabella n. 1

Contenuto di zucchero, forma, calibro minimo e pH delle ciliegie protette dalla dop, a seconda delle varietà

Varietà

Contenuto di zucchero

(misurato in gradi Brix)

Forma

Calibro

Minimo

pH

Minimo

Massimo

Medio

Minimo

Massi-mo

Medio

Navalinda

12

21,60

14

appiattita

21 mm

3,80

4,70

4,25

Ambrunés

14

25,80

20

appiattita

21 mm

3,65

4,85

4,25

Pico Colorado

13,90

26,40

21

allungata

21 mm

3,80

4,70

4,25

Pico Negro

11,80

25,60

19

allungata

21 mm

3,80

4,90

4,35

Pico Limón Negro

15,40

26,80

20

allungata

21 mm

3,80

4,70

4,25

La tabella in appresso riprende la tabella figurante nel disciplinare in vigore, attualmente registrato.

Tabella n. 2

Contenuto di zucchero, acidità e forma delle ciliegie protette, per varietà

Varietà

Contenuto di zucchero (misurato in gradi Brix)

Forma

Calibro minimo (*)

Acidità (misurata in meq/100 ml)

Minimo

Massimo

Medio

Mini-mo

Massimo

Medio

Navalinda

12

16

14

Appiattita

21 mm

9,55

10,45

10,00

Ambrunes

18

21

20

Appiattita

21 mm

7,46

16,42

11,94

Pico Colorado

17

23

21

Allungata

21 mm

7,46

16,42

11,94

Pico Negro

17

24

19

Allungata

21 mm

7,46

16,42

11,94

Pico Limón Negro

17

24

20

Allungata

21 mm

7,46

16,42

11,94

Motivazione

I progressi tecnologi degli ultimi anni, abbinati al rigore con il quale sono attualmente realizzati i diversi test, hanno comportato un miglioramento delle tecniche di analisi, che sono diventate più affidabili e precise.

È quindi necessario modificare i parametri che figurano nel disciplinare iniziale per le seguenti ragioni:

1)

gradi Brix. Il contenuto medio di zucchero è superiore a quello che si rileva normalmente, con un indice refrattometrico che, allo stato di maturazione ottimale del frutto, varia da 12 a 20 grammi per 100 grammi di peso fresco, a seconda delle varietà.

I risultati delle analisi realizzate (per la DOP «Cereza del Jerte», laboratori riconosciuti …) nell’ambito dei controlli del prodotto effettuati per molti anni dagli ispettori del Consejo Regulador hanno mostrato che i valori in gradi Brix figuranti nel disciplinare attuale differiscono da quelli ottenuti nella realtà.

D’altro canto, i risultati dei diversi studi realizzati con diversi campioni analizzati che si trovavano in stadi diversi di maturazione (i gradi Brix variano man mano che la ciliegia matura) hanno permesso di stabilire i valori che figurano nella tabella di cui sopra. Poiché tutti questi valori sono considerati validi ai fini della commercializzazione del prodotto certificato, si chiede che tali nuovi valori sostituiscano quelli precedentemente registrati.

2)

pH. La misurazione dell’acidità in Milli equivalenti/100 ml di acido malico è uno dei parametri stabiliti come requisito del prodotto protetto da questa Denominazione d’origine. Il prodotto protetto è un frutto molto deperibile la cui durata di vita utile non è molto lunga. È per questo motivo che è estremamente importante ottenere rapidamente i risultati dei parametri che ci indicano la qualità del frutto.

Il parametro di acidità richiesto attualmente (in Milli equivalenti/100 ml di acido malico) deve essere determinato in laboratori che, nella misura del possibile, devono essere riconosciuti. Ciò si traduce in un lasso di tempo più ampio, che riveste grandissima importanza se si vuole offrire al consumatore il frutto nelle migliori condizioni possibili.

La pratica consistente nel determinare il parametro del pH del frutto è sempre più corrente e riconosciuta dal mercato e dal settore per diverse ragioni:

la rapidità di ottenimento dei risultati. Gli attuali gruppi di addetti incaricati della misurazione del pH riescono a fornire i dati relativi all’acidità in situ e in breve tempo; analogamente, il risultato ottenuto presenta un margine di dubbio molto piccolo, il che fa sì che l’ispettore possa decidere rapidamente e in base ad informazioni sicure;

l’uso frequente di queste unità nel settore: il pH è considerato un indicatore del sapore di tutti gli alimenti, soprattutto degli ortofrutticoli;

l’informazione fornita in merito all’evoluzione e alla durata di vita utile del prodotto rispetto ad altri parametri è nettamente superiore;

pertanto, si propone di sostituire i valori di pH figuranti attualmente nel disciplinare con quelli riportati nella tabella n. 1.

Come per il parametro Brix, i valori proposti nella tabella di cui sopra sono il risultato dei diversi test realizzati nell’ambito dei controlli del prodotto eseguiti per molti anni dagli ispettori del Consejo Regulador e, a loro volta, da diversi organismi (Instituto Tecnológico Agroalimentario) e da laboratori riconosciuti.

3.2.   Modifica del punto D «Elementi comprovanti che il prodotto agricolo è originario della zona delimitata»

Taluni paragrafi sono modificati per adeguarne il contenuto al nuovo sistema di certificazione conformemente alla norma UNE-EN 45.011/ISO-IEC 17065 applicata dal Consejo Regulador (organismo di certificazione accreditato nel rispetto della norma di cui sopra) nonché per riassumere, semplificare e aggiornare il testo iniziale del disciplinare adeguandolo alla situazione del settore al momento della presentazione della domanda di registrazione.

In questo paragrafo si descrivono il processo di controllo e di certificazione, necessario per garantire l’origine e la qualità del prodotto, nonché le caratteristiche che esso deve rispettare.

Le modifiche apportate in questo paragrafo riguardano la forma del documento e in nessun caso il contenuto e la nuova formulazione vertono sugli elementi comprovanti che il prodotto agricolo è originario della zona delimitata. Segnaliamo le modifiche più significative:

al paragrafo 1 (punto 1) si legge: «Le “Picotas” e/o ciliegie provengono esclusivamente da frutteti registrati, siti nella zona di produzione. Questi frutteti sono perfettamente identificati in una base dati nella quale sono elencate, produttore per produttore, le aziende agricole e si descrivono gli alberi in base a tipo, età, varietà, sesto di impianto, sistema di coltivazione ed altre variabili».

Questo testo è sostituito dal seguente paragrafo:

«Le “picotas” e/o ciliegie provengono esclusivamente da frutteti registrati, siti nella zona di produzione. Questi frutteti sono perfettamente identificati nei diversi registri della Denominazione d’origine protetta».

Al punto 2 si legge: «Ogni anno i servizi di ispezione del Consejo Regulador visitano, in modo casuale, circa il 10 % delle aziende registrate (ovvero circa 400 all’anno) onde verificare in loco l’esattezza e la veridicità dei dati trasmessi dai produttori. Ogni anno si fissa inoltre un termine per la modifica dei dati nel registro, raggruppando in tal modo le variazioni verificatesi ed aggiornando l’informazione esistente».

Questo testo sarà sostituito dai paragrafi seguenti:

«Ogni anno la Denominazione d’origine protetta effettua i corrispondenti controlli delle aziende, dei magazzini speditori autorizzati e dei prodotti, necessari a garantire che siano rispettate tutte le condizioni stabilite per assicurare che il prodotto sia originario della zona».

«Periodicamente si stabilirà un termine per consentire la modifica dei dati nel registro in modo da tener conto delle variazioni verificatesi ed aggiornare l’informazione esistente».

Analogamente il punto 5 che descrive il processo di garanzia della qualità è soppresso per tener conto dei controlli attuali che vengono descritti al punto 4 e ad altri punti di questa parte D e che perseguono lo stesso obiettivo:

Punto 5: «il processo di garanzia della qualità si fonda sul prelievo quotidiano di campioni dalle diverse partite e dai diversi magazzini; il volume di frutti oggetto di campionamento è infatti proporzionale al volume di frutti depositati in ciascun magazzino. In tal caso, il prodotto è soggetto ad una ispezione approfondita per valutare, fra l’altro, che la frutta provenga effettivamente da frutteti registrati, che esista una correlazione fra il contenuto e l’etichettatura, che il prodotto sia giunto al punto di maturità ottimale, che sia perfettamente omogeneo dal punto di vista del colore e del calibro, che non presenti difetti, che rispetti le norme di imballaggio e di identificazione, che il peso sia esatto ecc.»

Al punto 8 si legge: «il controllo degli elementi di identificazione in base alle serie di numerazione è rigorosamente registrato in modo da impedire qualsiasi possibilità di frode. Il registro degli elementi di identificazione e il paragone dei dati che esso contiene con i volumi di campagna in ciascuno dei magazzini iscritti consente di individuare molto rapidamente situazioni anomale nonché eventuali effetti negativi in qualsiasi punto della catena di spedizione e di vendita.»,

questo testo è sostituito dal seguente:

«Il controllo degli elementi di identificazione in base alle serie di numerazione è rigorosamente registrato, il che permette di impedire qualsiasi possibilità di frode».

Al punto 9 si legge: «tutti i controlli, campioni e test effettuati per verificare il rispetto delle condizioni richieste sono effettuati conformemente a quanto stabilito nel Manual de Calidad e nel Manual de Procedimientos. Il Consejo Regulador effettua i test presso gli organismi che rispondono ai requisiti definiti nella norma ISO-EN 17.025».

Questo testo è sostituito dal seguente:

«Se l’impresa incaricata della commercializzazione soddisfa alle condizioni di certificazione applicabili, il Consejo Regulador della Denominazione d’origine protetta “Cereza del Jerte”, dopo aver espletato le corrispondenti attività di valutazione, redige un documento attestante la concessione del corrispondente certificato ai suoi prodotti.»

Al punto 10 si legge: «al termine di tutti i controlli citati in precedenza, il Comité de Consultivo del Consejo Regulador, composto dai rappresentanti di tutte le parti in causa, valuta i risultati ottenuti per prendere una decisione imparziale e obiettiva. Se il Comité de Certificación decide di concedere la certificazione, il Consejo Regulador rilascia all’impresa registrata il certificato corrispondente. Il prodotto viene immesso sul mercato con la garanzia della sua origine, sotto forma di etichetta o di contro etichetta numerata del Consejo Regulador».

Questo testo è sostituito dal seguente:

«Il prodotto è immesso sul mercato con la garanzia della sua origine, sotto forma di etichetta o di contro etichetta numerata del Consejo Regulador».

Come già indicato, tutte queste modifiche rispondono alla necessità di adeguare alla situazione attuale il testo iniziale del disciplinare, in seguito ai cambiamenti verificatisi nell’organismo di controllo incaricato di procedere alla verifica del rispetto del disciplinare della DOP «Cereza del Jerte», senza che ciò influisca sugli elementi comprovanti che il prodotto è originario della zona delimitata di questa denominazione di origine.

3.3.   Modifiche della parte G «Struttura di controllo»

L’indirizzo postale deve essere modificato e sostituito dal seguente:

Indirizzo: Polígono Industrial. Centro de Empresas. Carretera Nacional 110, Km. 381,400. 10613 Navaconcejo (Cáceres), España.

Si constata la situazione di accreditamento del Consejo Regulador per quanto riguarda la norma UNE-EN 45011.

3.4.   Modifiche della parte H «Etichettatura»

Questo punto è modificato per sopprimere il secondo paragrafo relativo all’autorizzazione delle etichette ed includere i due loghi relativi alla «Cereza del Jerte» e alla «Cereza del Jerte + Picota», allo scopo di non indurre in errore i consumatori al momento di procedere alla scelta del prodotto.

3.5.   Modifiche della parte I «Esigenze legislative nazionali»

A norma dell’articolo 7 del regolamento (UE) n. 1151/2012 e a fini di semplificazione e di chiarezza del disciplinare del prodotto, questo punto è soppresso in quanto non è essenziale e non figura nell’elenco previsto al suddetto articolo.

DOCUMENTO UNICO

REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO

relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d’origine dei prodotti agricoli e alimentari  (3)

«CEREZA DEL JERTE»

N. CE: ES-PDO-0105-01121-27.6.2013

IGP ( ) DOP ( X )

1.   Denominazione

«Cereza del Jerte»

2.   Stato membro o paese terzo

Spagna

3.   Descrizione del prodotto agricolo o alimentare

3.1.   Tipo di prodotto

Classe 1.6. Ortofrutticoli e cerali freschi o trasformati

3.2.   Descrizione del prodotto a cui si applica la denominazione di cui al punto 1

La denominazione d’origine protetta «Cereza del Jerte» tutela esclusivamente le ciliegie da tavola destinate al consumo fresco della specie Prunus avium L., appartenenti alle varietà locali «Navalinda», «Ambrunés», «Pico Limón Negro», «Pico Negro» e «Pico Colorado».

Le varierà di ciliegie tutelate dalla denominazione d’origine protetta appartengono ai seguenti tipi:

«duroni» (Picotas): varietà «Ambrunés», «Pico Negro», «Pico Colorado» e «Pico Limón Negro». La maggior parte della produzione appartiene a questo gruppo, denominato «picotas» (duroni), ovvero ciliegie caratterizzate essenzialmente dal fatto di staccarsi naturalmente dal peduncolo all’atto della raccolta;

con peduncolo: «Navalinda».

Per quanto riguarda le caratteristiche del prodotto, la colorazione esterna dei frutti è rossiccia, con predominanza delle ciliegie di colore rosso vino o porpora. La polpa del frutto è soda e croccante, il colore e il succo cambiano a seconda della varietà, dal tipo polpa rossa e succo rosso al tipo polpa tendente al giallo o color crema e succo incolore. La forma del frutto è varia: reniforme, appiattita, arrotondata, allungata. Le dimensioni e la forma del nocciolo cambiano a seconda delle varietà: dimensione da media a grande o molto grande e forma da sferica ad allungata.

La tabella in appresso presenta i requisiti principali relativi al contenuto di zucchero (espresso in gradi Brix), alla forma del frutto, al calibro minimo e al pH.

Contenuto di zucchero, forma, calibro minimo e pH delle ciliegie protette dalla dop, a seconda delle varietà

Varietà

Contenuto di zucchero

(espresso in gradi Brix)

Forma

Calibro

minimo

pH

Minimo

Massimo

Medio

Minimo

Massimo

Medio

Navalinda

12

21,60

14

appiattita

21 mm

3,80

4,70

4,25

Ambrunés

14

25,80

20

appiattita

21 mm

3,65

4,85

4,25

Pico Colorado

13,90

26,40

21

allungata

21 mm

3,80

4,70

4,25

Pico Negro

11,80

25,60

19

allungata

21 mm

3,80

4,90

4,35

Pico Limón Negro

15,40

26,80

20

allungata

21 mm

3,80

4,70

4,25

Le ciliegie protette dalla DOP «Cereza del Jerte» appartengono esclusivamente alla categoria «extra», in base alle norme di commercializzazione delle ciliegie, adottate con regolamento (CE) n. 214/2004 della Commissione (4).

3.3.   Materie prime (solo per i prodotti trasformati)

3.4.   Alimenti per animali (solo per i prodotti di origine animale)

3.5.   Fasi specifiche della produzione che devono avere luogo nella zona geografica delimitata

Tutte le fasi della produzione devono avere luogo nella zona geografica delimitata:

impianto e coltura, principalmente realizzati in aziende di piccole dimensioni a terrazze e con forti pendii che rendono difficile qualsiasi tipo di meccanizzazione, lavorazione del terreno (aratura, fertilizzazione, potatura) e raccolta manuale.

3.6.   Norme specifiche in materia di affettatura, grattugiatura, confezionamento ecc.

Il condizionamento e l’imballaggio garantiscono una protezione totale del prodotto. I materiali di imballaggio devono essere scelti con cura per evitare qualsiasi alterazione. Il contenuto di ciascun imballaggio deve essere omogeneo in termini di origine, varietà, qualità e calibro; esso deve essere parzialmente visibile e questa parte deve essere rappresentativa di tutto l’insieme.

Il condizionamento delle ciliegie protette dalla DOP «Cereza del Jerte» deve essere realizzato nella zona geografica delimitata; ciò è infatti considerato necessario per salvaguardare la qualità e garantire la tracciabilità e il controllo del prodotto in tutto il processo di certificazione, sino alla finalizzazione del medesimo.

3.7.   Norme specifiche in materia di etichettatura

Il nome della denominazione d’origine protetta deve obbligatoriamente figurare in evidenza sulla confezione, così come i dati relativi all’associazione di produttori e le informazioni di carattere generale imposte dalla normativa applicabile.

Il Consejo Regulador dispone di due versioni del suo logo. Ognuna delle due versioni si utilizza come segue:

Logo «Cereza del Jerte». Questo logo, presentato in appresso, può essere adoperato per tutte le ciliegie, anche per le varietà del gruppo «Picotas»:

Image

Logo «Cereza del Jerte» + «Picota». Questo logo, presentato in appresso, è utilizzato esclusivamente per le varietà del gruppo «Picotas», per non creare confusione nel consumatore:

Image

Indipendentemente dal tipo di imballaggio in cui sono spedite le ciliegie destinate al consumo, esso deve essere munito di una contro etichetta o di un numero di identificazione rilasciato dal Consejo Regulador.

4.   Delimitazione concisa della zona geografica

La zona di produzione si situa nelle regioni del nord della provincia di Cáceres. Questa zona è costituita dalle terre appartenenti ai territori dei comuni seguenti, raggruppati per comarcas:

—   COMARCA DEL VALLE DEL JERTE: Barrado, Cabezuela del Valle, Cabrero, Casas del Castañar, El Torno, Jerte, Navaconcejo, Piornal, Rebollar, Tornavacas e Valdastillas.

—   COMARCA DE LA VERA: Aldeanueva de la Vera, Arroyomolinos de la Vera, Cuacos de Yuste, Garganta la Olla, Gargüera, Guijo de Santa Bárbara, Jaraíz de la Vera, Pasarón de la Vera e Torremenga.

—   COMARCA DEL AMBROZ: Cabezabellosa, Casas del Monte, Gargantilla, Hervás, Jarilla e Segura de Toro.

L’esistenza di uno stretto legame tra la qualità, la localizzazione montagnosa delle aziende e il tipo di produzione esclude dalla zona geografica della DOP i terreni e le aziende agricole che si trovano al di fuori della zona agricola montagnosa, cosa che riguarda i seguenti comuni e altitudini:

le aziende agricole della regione della Vera situate ad un’altitudine inferiore a 500 metri sono escluse,

le aziende agricole della regione della valle dell’Ambroz situate ad un’altitudine inferiore a 600 metri sono anch’esse escluse.

La zona di produzione coincide con la zona di condizionamento e di imballaggio.

5.   Legame con la zona geografica

5.1.   Specificità della zona geografica

Legame storico

Il nome «Jerte» o «Valle del Jerte» è strettamente legato alle ciliegie, visto che in Spagna un gran numero di consumatori associa quasi automaticamente il luogo con il prodotto «ciliegia» o viceversa. La zona è quindi molto nota per l’eccellente qualità delle sue ciliegie e, in particolare, delle sue «Picotas».

Si suppone che il ciliegio sia stato introdotto dagli arabi e che, dopo la Riconquista, i nuovi coloni lo abbiano trovato già adattato a queste terre. Occorrerà tuttavia attendere fino al XIV secolo per trovare prove affidabili della sua esistenza.

Il 2 giugno 1352, una comitiva di emissari del re si fermò e passò la notte in uno dei villaggi della regione. Gli illustri cavalieri vi degustarono trote e ciliegie, il che indica che già in quell’epoca la ciliegia era un prodotto speciale, di qualità sufficiente per essere offerto a viaggiatori di tale rango.

Nei secoli successivi la coltivazione si mantenne e si sviluppò. Il famoso medico spagnolo del XVI secolo, Luis de Toro, fa riferimento alle ciliegie del Jerte e ne vanta le dimensioni, il colore e il sapore.

Nel corso del XVIII secolo, con la distruzione dei castagneti, stroncati dal cosiddetto mal dell’inchiostro, il ciliegio comincia a profilarsi come un’autentica alternativa economica. Alla fine del XVIII secolo e durante tutto il corso del XIX, la coltivazione del ciliegio guadagna terreno nella valle del Jerte e nelle due valli limitrofe.

Nei primi decenni del XIX secolo, i cronisti assicurano che il prodotto migliore della zona «… sono le ciliegie, per questo molto apprezzate a corte …». Durante tutto il secolo la coltivazione del ciliegio si estenderà a tutti i villaggi, così che all’inizio del XX secolo la zona è già molto famosa per «le deliziose ciliegie».

Legame naturale

Le cinque varietà protette sono varietà autoctone provenienti dalla valle del Jerte o dalle valli vicine, dell’Ambroz e de La Vera. Si tratta di colture praticamente esclusive di questa zona di produzione, dato che i tentativi di impianto ad altre latitudini sono stati finora infruttuosi.

Diversi autori affermano che la presenza di varietà di ciliegie senza peduncolo nella valle del Jerte è il risultato di un lungo processo di acclimatamento e selezione semi-indotta a partire da diversi ceppi di Prunus avium L., pianta presente da lunga data in queste valli montuose come specie forestale autoctona.

Gli abitanti del Jerte hanno realizzato un’opera di miglioramento e di selezione clonale, e la presenza di fattori ambientali quali il tasso di umidità, elevato anche nei mesi estivi, le brezze della valle, l’orientamento, il soleggiamento medio annuale, l’altitudine, la varietà microclimatica e l’acidità dei terreni hanno fatto il resto.

La struttura della proprietà e le condizioni imposte dalla difficile topografia configurano un paesaggio organizzato in piccole terrazze, a volte minuscole, sostenute da muri di pietra, che obbligano a condizioni di lavoro che escludono in buona parte la meccanizzazione.

Di conseguenza, le caratteristiche del prodotto sono determinate dall’utilizzo di un materiale vegetale specifico, adattato e acclimatato alle condizioni ambientali caratteristiche della valle del Jerte e delle valli limitrofe, ma anche dalle peculiarità di un sistema di produzione che continua ad assoggettare la coltivazione del ciliegio a tradizioni culturali fondate sulla piccola proprietà e sull’organizzazione familiare del lavoro. Le piantagioni, generalmente ubicate in parcelle a terrazza situate su versanti scoscesi che rendono difficile la meccanizzazione, compensano lo scarso rendimento con una qualità superiore.

5.2.   Specificità del prodotto

La denominazione d’origine protetta «Cereza del Jerte» designa esclusivamente le ciliegie da tavola destinate al consumo fresco della specie Prunus avium L., appartenenti alle varietà locali «Navalinda», «Ambrunés», «Pico Limón Negro», «Pico Negro» e «Pico Colorado».

La colorazione esterna è rossiccia, più o meno intensa, a seconda delle varietà. Predominano le ciliegie di color rosso vino o porpora, a causa del posto importantissimo che occupano le «picotas» nella raccolta locale, e fra queste ultime la varietà regina o «Ambrunés».

Si denominano «Picotas» le ciliegie che si contraddistinguono essenzialmente per il fatto di staccarsi naturalmente dal peduncolo al momento della raccolta, senza che ciò nuoccia alla qualità o le renda meno resistenti alle manipolazioni oppure più rapidamente deperibili. A questo gruppo appartengono le varietà di ciliegie denominate «Ambrunés», «Pico Negro», «Pico Limón Negro» e «Pico Colorado».

Le forme sono variate e si raggruppano nelle seguenti classificazioni: reniforme, appiattita, arrotondata e allungata.

La polpa, molto soda e croccante, presenta colore rosso e succo rossiccio, che può cambiare a seconda delle varietà, dal succo rosso e polpa rossa al succo incolore e polpa gialla o color crema. Il colore della polpa e del succo è generalmente stabile, specialmente il colore del succo.

Il nocciolo è una delle caratteristiche più stabili. Nelle dimensioni compaiono oscillazioni fra il medio e il grande o molto grande (varietà «Navalinda» e «Ambrunés»). Le forme sono sferiche («Ambrunés»), intermedie («Pico Colorado») o allungate («Pico Limón Negro»).

Il rapporto nocciolo/frutto presenta valori che oscillano da medio («Pico Colorado») a grande/molto grande («Pico Limón Negro», «Navalinda» e «Ambrunés»).

Quanto al peduncolo, si osservano importanti variazioni nella lunghezza e nello spessore:

—   lunghezza: media («Ambrunés» et «Navalinda») e grande («Pico Negro» e «Pico Colorado»),

—   spessore: sottile («Pico Negro» et «Pico Colorado»), medio («Ambrunés» e «Navalinda»).

Per quanto riguarda le caratteristiche organolettiche, il contenuto medio di zucchero è più alto rispetto alla norma, con un indice refrattometrico che varia, allo stadio ottimale di maturità del frutto, da 12 a 24 grammi per 100 grammi di peso fresco, a seconda delle varietà.

Le ciliegie protette dalla DOP «Cereza del Jerte» appartengono esclusivamente alla categoria «extra», in base alle norme di commercializzazione delle ciliegie, approvate dal regolamento (CE) n. 214/2004.

5.3.   Legame causale tra la zona geografica e la qualità o le caratteristiche del prodotto (per le DOP) o una qualità specifica, la reputazione o altre caratteristiche del prodotto (per le IGP)

Le varietà protette sono praticamente esclusiva di questa zona di produzione, in quanto i tentativi di piantarle ad altre latitudini hanno avuto finora scarso successo ed esse non si sviluppano bene quando le condizioni di suolo, altitudine, soleggiamento, umidità e regime dei venti non sono appropriate.

La presenza di varietà senza peduncolo nella valle del Jerte è il risultato di un lungo processo di acclimatamento e selezione semi-indotta di Prunus avium L., specie che è presente dai tempi antichi in queste valli di montagna come specie forestale autoctona.

Insieme ai lavori di miglioria e selezione clonale realizzati dagli abitanti del Jerte, la presenza di fattori climatici quali:

il tasso di umidità, elevato anche nei mesi estivi,

le brezze della valle, l’orientamento, il soleggiamento medio annuo, l’altitudine, la varietà microclimatica e l’acidità sana dei suoli, ha fatto il resto,

orografia: le coltivazioni si estendono dal fondo delle tre valli fino ad altitudini superiori ai 1 200 m. I livelli situati fra 600 m e l’altitudine massima sono i più appropriati per produrre le varietà di ciliegia tipo «Picota» che, associate a quelle che compongono la mappa varietale, seguono ogni anno un modello di maturazione scaglionato che si estende dalla fine del mese di aprile all’inizio di agosto,

i suoli della zona possono presentare una consistenza spessa e non compatta, normalmente franco-argillosa. Il drenaggio esterno è generalmente buono. Il pH è sempre acido a causa del materiale d’origine, con valori generalmente compresi fra 5 e 5,5. Queste caratteristiche pedologiche generali sono eccellenti per lo sviluppo della varietà predominante (Prunus avium o ciliegio silvestre) e delle varietà locali di ciliegia,

clima. Le tre valli incluse nella zona delimitata devono alla loro strettezza e alla loro profondità nonché al loro orientamento e all’apertura verso sud le loro peculiarità climatiche. I contrasti altitudinali e il rilievo frammentato impongono una distribuzione ineguale del soleggiamento e delle temperature fra la linea delle creste e il fondo alluvionale, offrendo contrasti termici a volte davvero estremi. Queste differenze climatiche provocano una durata ineguale del ciclo vegetativo e dei periodi di fioritura/maturazione che, come già segnalato, si scaglionano o si stratificano dando luogo a differenze massime davvero significative nelle fasi di raccolta. Per una stessa varietà di ciliegia la maturazione può presentare differenze superiori a venti giorni.

Per quanto riguarda il regime di umidità, gli indici mensili e annuali, come pure la distribuzione delle piogge definiscono il clima della zona come mediterraneo umido, con un periodo estivo breve e significativo di aridità a causa degli scarsi valori pluviometrici dei mesi caldi di luglio e agosto.

Malgrado l’ambiente caldo generale definito dalle temperature medie annue, va detto che queste ultime si ripartiscono in modo molto ineguale durante le stagioni. L’escursione termica registrata sta ad indicare un clima molto rigido.

In conclusione possiamo affermare che l’insieme delle caratteristiche di orografia, suolo, clima e idrografia descritte in precedenza sono indispensabili a ottenere un prodotto tanto esclusivo e genuino come la «Cereza del Jerte». Se uno di questi fattori dovesse venire meno, non sarebbe possibile ottenere il prodotto menzionato.

Riferimento alla pubblicazione del disciplinare

[articolo 5, paragrafo 7, del regolamento (CE) n. 510/2006 (5)]

http://aym.juntaex.es/NR/rdonlyres/DEAAADC4-16EB-4424-985B-4A40BE02ECF4/0/PliegoCerezaJertemodificado.pdf


(1)  GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1.

(2)  GU L 93 del 31.3.2006, pag. 12. Sostituito dal regolamento (UE) n. 1151/2012.

(3)  Sostituito dal regolamento (UE) n. 1151/2012.

(4)  GU L 36 del 7.2.2004, pag. 6.

(5)  Cfr. nota 3.