10.12.2014   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 442/332


RELAZIONE

sui conti annuali dell’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno relativi all’esercizio 2013, corredata delle risposte dell’Ufficio

(2014/C 442/39)

INTRODUZIONE

1.

L’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno (di seguito «l’Ufficio» o «UAMI»), con sede ad Alicante, è stato istituito dal regolamento (CE) n. 40/94 del Consiglio (1), abrogato e sostituito dal regolamento (CE) n. 207/2009 (2). Il compito dell’Ufficio è di attuare la normativa UE su marchi, disegni e modelli, che conferisce alle imprese una protezione uniforme su tutto il territorio dell’Unione europea (3).

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Ufficio. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’Ufficio, che comprendono i rendiconti finanziari (4) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (5) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013;

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Ufficio e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (6):

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Ufficio comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (7), e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il presidente approva i conti annuali dell’Ufficio dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Ufficio;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al comitato del bilancio dell’Ufficio, sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (8). La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Ufficio, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Ufficio presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2013, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Ufficio e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni alla base dei conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

10.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

11.

L’entità dei riporti da esercizi precedenti annullati è aumentata da 4,2 milioni di euro (13 %) nel 2012 a 6,0 milioni (16 %) nel 2013. Ciò è principalmente riconducibile al fatto che, in entrambi gli esercizi, l’importo dei costi da rimborsare nell’ambito degli accordi di cooperazione con gli Uffici nazionali degli Stati membri è stato inferiore al previsto (1,9 milioni di euro nel 2012 e 3,8 milioni nel 2013), il che indica la necessità di ottenere, a fine esercizio, dagli Uffici nazionali informazioni più precise sulle spese effettivamente sostenute.

12.

Il livello degli stanziamenti impegnati nel 2013 per i diversi titoli variava tra il 98 % e l’89 % degli stanziamenti totali, segno che gli impegni giuridici erano stati contratti in maniera tempestiva. Il livello degli stanziamenti impegnati riportati al 2014 per il Titolo II — Spese amministrative (23,9 milioni di euro, ossia il 28 %) e per il Titolo III — Spese operative (13,3 milioni, ovvero il 38 %) è stato elevato. Per il Titolo II, ciò risulta da contratti pluriennali connessi principalmente alla costruzione del nuovo edifico, ad attività di sviluppo informatico e ai servizi/forniture ordinati, come previsto, alla fine del 2013, il cui pagamento era previsto solo nel 2014. Per il Titolo III, ciò deriva perlopiù dagli accordi di cooperazione con gli Uffici nazionali in base ai quali le dichiarazioni di spesa non dovevano essere presentate da questi ultimi fino al 2014, e dalla consueta richiesta di servizi di traduzione negli ultimi mesi del 2013, il cui pagamento era previsto solo nel 2014.

ALTRE OSSERVAZIONI

13.

L’Ufficio dispone di un piano per la continuità operativa e la gestione di crisi che prevede la copertura permanente di circa 25 funzioni da parte di dipendenti in reperibilità. Benché gli stanziamenti di bilancio per le indennità di disponibilità siano approvati annualmente dal comitato del bilancio dell’Ufficio, l’importo versato nel 2013 (4 02  458 euro) supera di gran lunga le indennità analoghe corrisposte da altre agenzie tenute ad assicurare un servizio permanente.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

14.

Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 luglio 2014.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  GU L 11 del 14.1.1994, pag. 1.

(2)  GU L 78 del 24.3.2009, pag. 1.

(3)  L’allegato II illustra in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Ufficio.

(4)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto di variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(5)  Queste comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e relativo allegato.

(6)  Articoli 38 e 43 del regolamento n. CB-3-09 del comitato del bilancio dell’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno.

(7)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, se applicabili, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).

(8)  Articoli 91-95 del regolamento n. CB-3-09 del comitato del bilancio dell’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno.


ALLEGATO I

Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

Anno

Osservazione della Corte

Stato di avanzamento delle azioni correttive

(Completato/In corso/Pendente/N.D.)

2011

La Corte ha individuato numerose carenze per quanto riguarda l’accordo sul livello dei servizi per il 2011 stipulato tra l’Ufficio e il Centro di traduzione degli organismi dell’Unione europea (CDT). L’accordo è stato firmato dall’Ufficio il 20 giugno 2011 e, in base all’articolo 10, applicato a decorrere dal 1o gennaio 2011. L’esecuzione del contratto è iniziata prima della firma dello stesso. Su richiesta del CDT, l’Ufficio ha eseguito un pagamento di 1,8 milioni di euro a titolo di compensazione (1). Inoltre, tale pagamento è stato autorizzato, pur in assenza del relativo impegno di bilancio e di stanziamenti disponibili (2).

N.D.

2011

È necessario che l’Ufficio migliori la gestione delle immobilizzazioni. Per le immobilizzazioni immateriali create internamente, le procedure contabili e le informazioni sui costi non erano affidabili.

Completato

2011

La liquidità di cassa detenuta dall’Ufficio al 31 dicembre 2011 ammontava a 520 milioni di euro (495 milioni di euro nel 2010). Conformemente alla politica in materia di gestione della tesoreria approvata dal comitato del bilancio nel 2010, tale liquidità è stata detenuta in nove banche in cinque Stati membri.

Completato

La Corte rileva tuttavia un livello di liquidità ancora elevato.

2012

Dei 31,9 milioni di euro di stanziamenti impegnati riportati dal 2011 al 2012, ne sono stati annullati nel 2012 4,16 milioni (13 %). Di questo importo, 1,93 milioni di euro riguardano gli accordi di cooperazione con Stati membri che non hanno assorbito interamente gli importi ad essi assegnati.

N.D.

2012

Nel 2012 il tasso di impegno globale degli stanziamenti è stato del 93 %, segno che gli impegni sono stati contratti in maniera tempestiva. Il livello degli stanziamenti impegnati riportati al 2013, vale a dire 36,7 milioni di euro, pari al 19 % degli impegni complessivi, è stato tuttavia elevato; 21,7 milioni di euro di essi riguardano il Titolo II (spese amministrative) e 14,1 milioni di euro il Titolo III (spese di funzionamento). All’origine dell’alto livello di riporti vi è principalmente il ricevimento tardivo delle fatture relative a beni e servizi forniti nel 2012. In particolare, per il Titolo II, l’alto livello di riporti è dovuto anche a una serie di contratti pluriennali relativi alla costruzione della nuova sede dell’Ufficio (6,09 milioni di euro) e all’appalto di sviluppi informatici (7,67 milioni di euro). Quanto al Titolo III, i riporti sono ampiamenti connessi agli accordi di cooperazione firmati con gli Stati membri, le cui dichiarazioni di spesa corrispondenti dovevano essere trasmesse solo nel 2013 (8,13 milioni di euro). Inoltre, negli ultimi mesi del 2012 sono stati richiesti servizi di traduzione (5,43 milioni di euro) il cui pagamento era previsto solo nel 2013.

N.D.


(1)  Il valore minimo stabilito nell’accordo era di 16,3 milioni di euro. I servizi forniti nel 2011 sono ammontati in totale a 14,5 milioni di euro.

(2)  Questo pagamento è stato eseguito a titolo del bilancio 2012.


ALLEGATO II

Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno (Alicante)

Competenze e attività

Ambiti di competenza UE in base al trattato

(articoli 36 e 56 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea)

Libera circolazione delle merci

[...] i divieti o restrizioni [...] giustificati da motivi di […] tutela della proprietà industriale e commerciale non devono costituire un mezzo di discriminazione arbitraria, né una restrizione dissimulata al commercio tra gli Stati membri.

[...] le restrizioni alla libera prestazione dei servizi all’interno dell’Unione sono vietate nei confronti dei cittadini degli Stati membri stabiliti in uno Stato membro che non sia quello del destinatario della prestazione. [...]

Competenze dell’Ufficio

[regolamento (CE) n. 207/2009 del Consiglio]

[regolamento (UE) n. 386/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio]

Obiettivi

Attuare la normativa UE su marchi, disegni e modelli che conferisce alle imprese il diritto di acquisire una protezione uniforme su tutto il territorio dell’Unione europea.

Promuovere il dibattito, la ricerca, la formazione, la comunicazione, la creazione di strumenti di supporto informatico avanzati e la diffusione delle migliori prassi in materia di PI.

Compiti

Assicurare la ricezione e il deposito delle domande di registrazione;

esaminare le condizioni di deposito e di compatibilità con la normativa UE;

svolgere ricerche presso i servizi della proprietà industriale degli Stati membri sull’esistenza di marchi nazionali anteriori;

pubblicare le domande;

esaminare l’eventuale opposizione di terzi;

registrare o respingere le domande;

esaminare le domande di decadenza o di nullità;

trattare i ricorsi contro le decisioni;

migliorare la comprensione del valore della proprietà intellettuale;

migliorare la comprensione dell’entità e dell’impatto delle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale;

accrescere la conoscenza delle migliori prassi del settore pubblico e privato nella tutela dei diritti di proprietà intellettuale;

fornire supporto nel sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto delle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale;

approfondire le competenze di quanti sono preposti a garantire il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale;

affinare la conoscenza di dispositivi tecnici per prevenire e contrastare le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale, compresi i sistemi di tracciabilità e di rintracciabilità che aiutino a distinguere i prodotti originali da quelli contraffatti;

fornire meccanismi che contribuiscono a migliorare, tra le autorità degli Stati membri attive nel settore dei diritti di proprietà intellettuale, lo scambio online di informazioni sul rispetto di tali diritti, e promuovere la cooperazione con e tra le predette autorità;

adoperarsi, in consultazione con gli Stati membri, allo scopo di promuovere la collaborazione internazionale con gli uffici per la proprietà intellettuale di paesi terzi al fine di elaborare strategie e sviluppare tecniche, competenze e strumenti per il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale.

Organizzazione

Consiglio di amministrazione

Composizione

Un rappresentante di ciascuno Stato membro ed un rappresentante della Commissione, nonché i rispettivi supplenti.

Compito

Consigliare il presidente nelle materie di competenza dell’Ufficio.

Stilare gli elenchi di candidati (articolo 125) alle funzioni di presidente, vicepresidenti, presidenti e membri delle commissioni di ricorso.

Presidente dell’Ufficio

Nominato dal Consiglio sulla base di un elenco di tre candidati al massimo, compilato dal consiglio di amministrazione.

Comitato del bilancio

Composizione

Un rappresentante di ciascuno Stato membro ed un rappresentante della Commissione, nonché i rispettivi supplenti.

Compito

Adottare il bilancio, il regolamento finanziario, dare scarico al presidente, fissare il prezzo delle relazioni di ricerca.

Decisioni nell’ambito delle procedure

Le decisioni sono prese da:

a)

gli esaminatori;

b)

le divisioni di opposizione;

c)

la divisione legale e di amministrazione dei marchi;

d)

le divisioni di annullamento;

e)

la commissione di ricorso.

Audit esterno

Corte dei conti europea.

Autorità competente per il discarico

Comitato del bilancio dell’Ufficio.

Risorse messe a disposizione dell’Ufficio nel 2013 (2012)

Bilancio

418 (429) milioni di euro.

Effettivi al 31 dicembre 2013

861 (775) posti previsti nella tabella dell’organico, di cui occupati: 731 (680) + 171 (138) altri impieghi (contratti ausiliari, esperti nazionali distaccati, agenti locali e interinali, consiglieri speciali).

Totale effettivi: 902 (818)

Attività e servizi forniti nel 2013 (2012 )

Marchi

Numero di domande: 1 14  421(1 07  924)

Numero di registrazioni: 98  092(95  645)

Numero di opposizioni ricevute: 17  006(16  634)

Ricorsi presso le commissioni di ricorso: 2  602(2  339)

Ricorsi in sospeso: 2  361(2  352)

Disegni

Disegni pervenuti: 95  429(92  175)

Disegni registrati: 84  056(78  658)

Fonte: Allegato fornito dall’Ufficio.


LE RISPOSTE DELL’UFFICIO

11.

L’Ufficio sta attualmente mettendo in atto, assieme agli uffici nazionali, delle misure tese a ridurre l’elevato tasso di annullamento dei riporti. Si è messo in atto un progetto pilota di relazioni d’esecuzione intermedie ogni sei mesi. L’idea è di estendere questi progetti pilota agli importanti progetti che l’Ufficio intrattiene con gli uffici nazionali, una volta che si è allargata la partecipazione in questo progetto pilota. Infine, al fine di minimizzare riporti inutili, l’Ufficio analizzerà anche possibili aggiustamenti dei contratti (per il 2015) con gli Uffici nazionali.

12.

A parte le misure cui si fa riferimento sopra, che ridurrebbero l’elevato livello di riporti principalmente nel titolo III, ma anche nel titolo II, l’Ufficio sta attualmente istituendo assieme al CDT un sistema per ridurre i riporti alla fine dell’anno. Inoltre, come evidenziato dalla Corte, l’ampliamento della sede dell’Ufficio e le attività di sviluppo informatico giustificano gli elevati livelli di riporto al titolo II.

L’Ufficio sta prendendo dei provvedimenti tesi a meglio verificare le somme riportate in ogni esercizio.

13.

Conformemente ai requisiti degli standard internazionali di qualità e degli standard per il controllo interno (ICS 10) adottati dal comitato del bilancio dell’Ufficio, l’Ufficio ha istituito un piano di continuità operativa (BCP). Questo è ora anche previsto nel nuovo regolamento finanziario quadro per il 2013.

Nel novembre 2006 gli organismi di direzione dell’Ufficio — consiglio di amministrazione e comitato del bilancio — sono stati informati e hanno supportato la strategia dell’UAMI basata su uno scenario di tre livelli (livello 0: squadra gestione crisi; livello 1: squadre IT & logistica, squadra coordinamento ripresa dell’attività e squadra comunicazioni globali; livello 2: squadre che lavoreranno sulla ripresa dell’attività). Lo statuto prevede che debba essere corrisposta un’indennità al personale coinvolto nel servizio di reperibilità. L’impatto sul bilancio di questo pagamento è compreso in una specifica linea di bilancio, aggiornata (secondo le necessità dell’organizzazione) e adottata nel bilancio ogni anno.

Il BCP è stato istituito dopo un’ampia analisi d’impatto realizzata con l’aiuto di consulenti esterni e copre TUTTE le attività dell’Ufficio.

L’Ufficio ha 25 ruoli che richiedono il servizio di reperibilità su base permanente; i pagamenti per il 2013 ammontano a 4 02  458 EUR. Le ragioni per cui il BCP ha richiesto una struttura così rigida sono le seguenti:

L’Ufficio ha una forte esposizione e visibilità verso le parti interessate e deve garantire un servizio operativo di e-business 24/7 ed essere in grado di fornire risposte immediate ai suoi utenti. L’assenza di disponibilità del sistema informatico causerebbe serie ripercussioni alla continuità operativa. In tutto l’Ufficio, la continuità operativa è quindi essenziale e tutti i dipartimenti ne sono coinvolti (visibilità di attività quali attività di cooperazione con gli Stati membri e che rientrano nell’ambito di responsabilità dell’Osservatorio, interazione con l’ufficio di Bruxelles, supporto ai telelavoratori, garanzia del corretto funzionamento della raccolta delle tasse (sistema informatizzato automatico utilizzato da tutto l’Ufficio) e, infine, coinvolgimento del personale addetto agli acquisti, avendo un ruolo d’intervento ben definito e centralizzato (gestione di tutti i fascicoli aventi una rilevanza economica) in caso di calamità. A causa delle dimensioni e dell’internazionalità dei nostri fornitori, la quantità di documentazione formale è molto elevata e dipende in misura assai elevata dalla TI.

Queste ragioni giustificano, a nostro parere, le differenze con altre agenzie.

L’Ufficio ha già fatto uso dei turni di reperibilità per due volte sin dalla sua istituzione; l’ultima volta in occasione della comparsa del suo nuovo sito web.

Il livello dei pagamenti corrisposti nel 2013 a causa della reperibilità costituisce meno dello 0,5 % della spesa complessiva del titolo I. In altre parole, questi costi rappresentano meno del reddito generato dai servizi online dell’Ufficio nel corso di un giorno lavorativo.

L’Ufficio prenderà in considerazione le osservazioni espresse dalla Corte dei conti nel corso della sua verifica annuale dei processi, delle procedure e dei programmi, in un’ottica di miglioramento continuo.

14.

L’Ufficio prende nota del fatto che la Corte dei conti ha ritenuto tutte le conclusioni dell’esercizio precedente completate o non applicabili